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Risultati da 1 a 10 di 39

Discussione: Essere autorevole e non autoritario?

  1. #1

    Predefinito Essere autorevole e non autoritario?

    Sono prossimo a indossare il grado di Maresciallo, è questione di pochi mesi. Non subito, ma in futuro sarò quasi certamente comandante di Stazione, Aliquota, Squadra e altro.

    Mi chiedevo cosa demarca la linea che si interpone tra essere autorevoli e autoritari.

    Nella mia breve esperienza in territoriale mi è capitato di vedere due opposti: da un lato ho visto un sottordine molto buono che si faceva mettere i piedi in testa, a volte anche facendosi rispondere male; dall' altro versante ho visto un neo-maresciallo troppo sicuro di sè e del proprio grado, col risultato che se aveva bisogno la risposta era "sei tu il Maresciallo, veditela tu!".
    Ma altri esempi sono all'ordine del giorno. Esempio un Maresciallo Allievo che a un posto di controllo ha comandato a un Appuntato di mettere il GAP con la risposta "Ti sei arruolato ieri. Non dirmi cosa devo fare".

    Come si può non farsi mettere i piedi in testa e al contempo non dire " Sono un tuo superiore"?
    Maresciallo dei Carabinieri
    Non c'è cosa peggiore dei fantasmi del proprio passato.

  2. #2
    Utente Expert Marina L'avatar di Charlie 2
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    L'arte del Comando, anche se è insegnata in alcuni istituti di formazione militare, è un qualcosa che si impara sul campo a volte anche sbagliando.
    Tutto quello che accade nell'ambito militare dovrebbe essere ispirato alla disciplina militare che è uno dei pilatri del nostro mondo. Se così fosse risposte del tipo "Ti sei arruolato ieri. Non dirmi cosa devo fare" non si sentirebbero ma qualora dovesse accadere l'unica reazione è quella di un rapporto disciplinare al Comandante di Corpo.

    Il grado fa anzianità e non sono ammissibili azioni come quelle descritte che sono assolutamente atti di insubordinazione punibili disciplinarmente; per non farsi mettere i piadi in testa bisogna chiarire subito questo concetto: Il grado fa anzianità e non ci sono alternative - è un pilastro della disciplina militare.

    Con il tempo l'autorità sarà sostituita dall'autorevolezza che si acquisisce con l'esempio, il buon senso ed il dialogo (saper ascoltare i propri dipendenti) ma all'inizio ed in qualche momento (quando avrà a che fare con quelli che noi chiamiamo "Capa de Ciola") è necessario essere autoritari.
    Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......

  3. #3
    bartok
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    Citazione Originariamente Scritto da Shalton Visualizza Messaggio
    Sono prossimo a indossare il grado di Maresciallo, è questione di pochi mesi. Non subito, ma in futuro sarò quasi certamente comandante di Stazione, Aliquota, Squadra e altro.

    Mi chiedevo cosa demarca la linea che si interpone tra essere autorevoli e autoritari.

    Nella mia breve esperienza in territoriale mi è capitato di vedere due opposti: da un lato ho visto un sottordine molto buono che si faceva mettere i piedi in testa, a volte anche facendosi rispondere male; dall' altro versante ho visto un neo-maresciallo troppo sicuro di sè e del proprio grado, col risultato che se aveva bisogno la risposta era "sei tu il Maresciallo, veditela tu!".
    Ma altri esempi sono all'ordine del giorno. Esempio un Maresciallo Allievo che a un posto di controllo ha comandato a un Appuntato di mettere il GAP con la risposta "Ti sei arruolato ieri. Non dirmi cosa devo fare".

    Come si può non farsi mettere i piedi in testa e al contempo non dire " Sono un tuo superiore"?
    dal molto basso della mia limitata esperienza, che sicuramente non può applicarsi a tutti i casi, non c'è molto spazio per l'essere autoritari. L'autorevolezza è vero che è altro rispetto all'essere autoritari, ma non credo si possa essere veramente autorevoli se non si può essere potenzialmente veramente autoritari. Al massimo si può essere carismatici e trainanti, svegli e sapersi far consigliare bene, saper dare la direzione giusta, mettendo tutti in condizione di poter lavorare, che poi alla fin fine è il vero scopo: la mia è una visione da operaiaccio.
    Il tenente (o Sottufficiale) d'Accademia che arriva al reparto è un agnello in mezzo ai lupi. Si trova a dover comandare VSP che hanno il doppio dell'età, figli e nipoti. Il soldato semplice e il caporale sono rari... il "soldato" poi... chi ne ha mai visto uno! sono tutti CMS, CMCS, CMC... gente che conosce gl'ingranaggi del sistema e a cui spesso importa poco o nulla di esser "punita", al contrario del tenente che se viene anche lievemente punito, ha la carriera completamente rovinata. Questo quando si ha a che fare coi para...li. Quando si ha a che fare con professionisti seri, si tratta comunque di gente che sa il fatto suo e che ha ascendente e capacità. In pratica, secondo me, bisogna essere molto diplomatici, bisogna saper contrattare ed essere elastici. E soprattutto, badare alla sostanza.
    Ultima modifica di bartok; 19-10-17 alle 20: 36

  4. #4

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    L'autorevolezza non prescinde mai dall'esempio dato ai propri subordinati. Più l'esempio dato è limpido, maggiore sarà l'autorevolezza, che non necessiterà di tante parole bastando anche solo uno sguardo.

    Autoritario lo è sempre una ******* bollita che nasconde tutta la sua inettitudine dietro al grado rivestito. Un chihuahua che abbaia a sfinimento, rischiando di rimediare qualche calcio sulle gengive...
    Sovrintendente della Polizia di Stato
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  5. #5
    Tenente L'avatar di Pol
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    Citazione Originariamente Scritto da Shalton Visualizza Messaggio
    Esempio un Maresciallo Allievo che a un posto di controllo ha comandato a un Appuntato di mettere il GAP con la risposta "Ti sei arruolato ieri. Non dirmi cosa devo fare".
    In una situazione del genere l'AM avrebbe potuto fare rapporto ?
    Come l'avrebbero presa i rispettivi ufficiali ? Allievo Maresciallo porti rispetto per chi ha più anzianità di lei o Appuntato non osi mai più risponder male ad un superiore ?
    "chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola" - P.Borsellino

  6. #6
    Utente Expert Protezione civile L'avatar di Zanzo
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    Citazione Originariamente Scritto da Shalton Visualizza Messaggio
    .........
    .........
    un Maresciallo Allievo che a un posto di controllo ha comandato a un Appuntato di mettere il GAP con la risposta "Ti sei arruolato ieri. Non dirmi cosa devo fare".
    Secondo me si insegna con l'esempio.
    Prima di tutto indossi il tuo e poi dici: "La capisco appuntato, ma la responsabilità è mia, quindi per favore, mettiamoci tutti il GAP... "
    Se anche così di rifiuta allora vuol dire che hai a che fare con una testa calda e la questione va risolta sul piano disciplinare.

    Un modo ironico potrebbe essere: "Infatti, mi sono arruolato ieri e non vorrei avere problemi già da oggi. Sarebbe gentile da parte sua se collaborasse e indossasse il GAP"


    Citazione Originariamente Scritto da Shalton Visualizza Messaggio
    Come si può non farsi mettere i piedi in testa e al contempo non dire " Sono un tuo superiore"?
    Sempre dando l'esempio e fornendo spiegazioni sul perché si devono fare le cose.

    Da giovane caposquadra di protezione civile mi è capitato in passato di trovarmi in "zona operativa" con dei volontari anziani restii a seguire le regole di sicurezza.

    Ho semplicemente fatto capire che comandavo io comportandomi con naturalezza: "Buongiorno Signori, zono Zanzo del gruppo comunale di Zanzonia. Ci è stata assegnata questa zona e dovremo montare 10 tende, prelevandole dal contanier laggiù.
    Tutti sanno come si monta la PI88?
    Ok allora per favore indossiamo guanti e casco e iniziamo.

    Ai primi prevedibili mugugni è bastato dire: "lo so che i DPI sono scomodi e che sembriamo tutti dei Bob aggiustatutto, ma purtroppo la normativa li prevede e se qualcuno si fa male non vorrei trovarmi da un giudice a spiegare perché non ve li ho fatti indossare. E poi magari tra un po' arriverà anche la Rai a riprendere e dobbiamo essere belli in ordine "
    Fine dell'ammutinamento.
    Zanzo, Carabiniere dentro..
    I cattivi vincono quando i buoni rinunciano ad agire!

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  7. #7
    Utente Expert Marina L'avatar di Charlie 2
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    Citazione Originariamente Scritto da Zanzo Visualizza Messaggio
    Secondo me si insegna con l'esempio.
    Prima di tutto indossi il tuo e poi dici: "La capisco appuntato, ma la responsabilità è mia, quindi per favore, mettiamoci tutti il GAP... "
    Se anche così di rifiuta allora vuol dire che hai a che fare con una testa calda e la questione va risolta sul piano disciplinare.

    Un modo ironico potrebbe essere: "Infatti, mi sono arruolato ieri e non vorrei avere problemi già da oggi. Sarebbe gentile da parte sua se collaborasse e indossasse il GAP"



    Sempre dando l'esempio e fornendo spiegazioni sul perché si devono fare le cose.

    Da giovane caposquadra di protezione civile mi è capitato in passato di trovarmi in "zona operativa" con dei volontari anziani restii a seguire le regole di sicurezza.

    Ho semplicemente fatto capire che comandavo io comportandomi con naturalezza: "Buongiorno Signori, zono Zanzo del gruppo comunale di Zanzonia. Ci è stata assegnata questa zona e dovremo montare 10 tende, prelevandole dal contanier laggiù.
    Tutti sanno come si monta la PI88?
    Ok allora per favore indossiamo guanti e casco e iniziamo.

    Ai primi prevedibili mugugni è bastato dire: "lo so che i DPI sono scomodi e che sembriamo tutti dei Bob aggiustatutto, ma purtroppo la normativa li prevede e se qualcuno si fa male non vorrei trovarmi da un giudice a spiegare perché non ve li ho fatti indossare. E poi magari tra un po' arriverà anche la Rai a riprendere e dobbiamo essere belli in ordine "
    Fine dell'ammutinamento.
    Forse questo discorso potrebbe andare bene in ambito Civile ma in ambito militare è un altro discorso.
    Se io Comandante di Nave o di qualsiasi altra cosa - riferendosi alle altre FF.AA. di Battaglione, Compagnia, Plotone, Squadra o, per i CC, di Stazione, dovessi dare spiegazioni ad ogni ordine od in qualsiasi momento, staremmo freschi.
    Spesso ci si dimentica, da parte del personale più basso in grado (e lo dico per esperienza più che trentennale) di voler "scalzare" un pilastro dell'organizzazione militare quale è la disciplina e la gerarchia militare, con l'esperienza acquisita sul campo, dimenticando spesso e volentieri che all'incarico derivante dal grado è legata una serie di responsabilità che non sono delegabili a chi ha più esperienza.
    Come ho detto prima il grado fa anzianità con tutto quello che ne deriva sopratutto in responsabilità che sono ben definite nel Regolamento di Disciplina e nelle varie direttive di FF.AA. (Facendo riferimento alla Marina, che conosco meglio, la SMM 3, che è il regolamento a bordo delle navi militari, descrive molto bene quali sono i doveri dei superiori, tra parigrado e con gli inferiori di grado e non parla assolutamente di esperienza pregressa). Spetta all'intelligenza dell'individuo sapersi proporre in base alla situazione cercando di sfruttare al meglio la situazione tenendo.
    Purtroppo negli ultimi tempi si è visto un progressivo calo di attenzione nei confronti della disciplina militare (a qualsiasi livello) e, parlando con gli addetti ai lavori, sopratutto nel personale più anziano, si sente una necessità di ritornare alle origini quando la disciplina era più marcata - come ad esempio in altre FF.AA. estere.
    Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......

  8. #8
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    Secondo il mio parere, quello di un militare di truppa senza troppa esperienza, dipende. E' logico che se un mio superiore mi da un ordine lo devo eseguire, e pure nel migliore dei modi, ma non esiste che mi dica di fare una cosa che lui per primo non farebbe, o che non è in grado di fare. Quindi capisco il CMC/CMCS/App. Sc. che, in certe situazioni, manda a quel paese più o meno velatamente il Maresciallo/Tenente appena uscito dal corso che impartisce ordini come Napoleone a Waterloo. Bisognerebbe essere consapevoli, da entrambe le parti, dei propri limiti, anche di quelli dettati dall'esperienza.
    Personalmente i migliori superiori che io abbia mai avuto -parlo sia di VSP che Sottufficiali e Ufficiali- sono quelli che sapevano ascoltare, osservare, chiedere consiglio, assumersi le proprie responsabilità e dare l'esempio. Tutti quelli che invece si assegnavano meriti non propri o pretendevano conoscenze che non avevano (o che erano solo teoriche e malamente applicabili alla pratica), mascheravano solo di arroganza la loro estrema incompetenza.
    D'altro canto mi rendo perfettamente conto che l'arte del comando è motivo di discussione da millenni, che non tutti sono portati, che esistono delle regole e che non è semplice, soprattutto chiedere di fare cose che si sa essere spiacevoli o poco divertenti da fare, ma c'è modo e modo.
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  9. #9
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    Quoto totalmente Charlie 2
    Se io mi permetto di rispondere con i miei 60 anni, con i miei anni di servizio, con le mie operazioni, medaglie e tutto quello che volete, anche solo a un sergentino di vent'anni di eta', che non deve dirmi cosa fare perché ero arruolato prima che lui nascesse, mi ritrovo in cella per venti giorni.
    Ed e' giusto che sia cosi' perché la democrazia e la mentalità sindacale del "ti spiego", non ha posto in una Forza Armata
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  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Orange Visualizza Messaggio
    Quoto totalmente Charlie 2
    Se io mi permetto di rispondere con i miei 60 anni, con i miei anni di servizio, con le mie operazioni, medaglie e tutto quello che volete, anche solo a un sergentino di vent'anni di eta', che non deve dirmi cosa fare perché ero arruolato prima che lui nascesse, mi ritrovo in cella per venti giorni.
    Ed e' giusto che sia cosi' perché la democrazia e la mentalità sindacale del "ti spiego", non ha posto in una Forza Armata
    Si Orange, d'accordo. Ma in tutti i tuoi anni di servizio ci sarà stato un momento in cui ti sono girate un po' le balle perchè l'ultimo arrivato ha parlato a sproposito, nonostante il grado...

    Esempio. Lezione teorica sull'affardellamento dello zaino per una pattuglia di durata variabile da poche ore a qualche giorno. Lezione tenuta dal Tenente (giovane, uscito da poco dall'Accademia) ai ragazzi più giovani della Compagnia, i più anziani assistono.
    Il Tenente tiene tutta la sua bella lezione, manuali e librette alla mano "si fa così, si fa colì", i giovanotti che prendono appunti. Termina la lezione, il Tenente vuole controllare gli zaini degli ultimi arrivati che aveva dato preventivamente ordine di preparare secondo certe specifiche, e comincia a sbraitare e "minacciare" di punizione a destra e a manca perchè non erano fatti come a lui avevano insegnato in Accademia, come era scritto su tutti i manuali, che questi ragazzi sono una banda di incompetenti e via dicendo. Al che il Sergente, con anni di servizio, missioni, etc, ferma il Tenente, e interviene, anche in maniera piuttosto scocciata, chiarendo che gli zaini erano stati fatti come da loro (cioè dai più anziani) consigliato, in base alle loro esperienze sul campo e a ciò che avevano imparato in decenni di attività.

    Sicuramente a livello di esempio il Sergente ha sbagliato a comportarsi in questo modo con il Tenente di fronte a noi, facendoci pensare che un Ufficiale conti poco di fronte all'esperienza (mentre un Ufficiale è sempre un Ufficiale, e i suoi ordini vanno eseguiti, punto). Ma anche il Tenente poteva fare a meno di fare il fenomeno, evitando la presunzione di sapere e potere tutto.
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