Buongiorno e buone feste a tutti.

Vorrei confrontarmi sul vostro modo di operare.
Quando vi si presenta una situazione in cui il soggetto A, esempio durante un verbale, inizia a porsi in modo alterato, alzando la voce, urlando, iniziando a proferire le solite frasi del tipo "Ai delinquenti non gli fate nulla" e quant'altro come vi ponete?
Io personalmente non cedo a provocazioni, non mi altero, rimango calmo ed impassibile. D'altronde sappiamo tutti che se la persona in questione è in luogo privato o non alla presenza di più persone non si configura l'oltraggio, e la resistenza va ben oltre il "Essere contrariato al controllo e alzare la voce" (Hanno archiviato la DPL di un soggetto che si continuava ad avvicinare minacciosamente ed urlava).
Ma non tutti la pensano come me. C'è chi preferisce, tra i colleghi, urlare e porsi quasi allo stesso livello del soggetto.

Altresì con una persona che si rifiuta di fornire i documenti e si rifiuta di seguirci negli uffici per quanto di competenza come vi comportate? Purtroppo la dottrina ci consente di sperare che il soggetto compia atto di resistenza attiva.