Quando scherzo uso le faccine sorridenti: la RAI è da sempre una pay-tv pro Roma/Lazio, pagata però dal canone di tutti. La seguo quanto basta per constatare che nulla è cambiato dai tempi del fantomatico gol di Turone.
Quando scherzo uso le faccine sorridenti: la RAI è da sempre una pay-tv pro Roma/Lazio, pagata però dal canone di tutti. La seguo quanto basta per constatare che nulla è cambiato dai tempi del fantomatico gol di Turone.
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ah si ? Evidentemente si è fermato a quel periodo e non ha visto gli anni '90 / 2006 soprattutto riguardo calciopoli e cosa veniva detto in questa TV. E' talmente romanista la RAI che quando si tratta di vedere i gol la domenica sera questi fantomatici romanisti mettono la loro squadra del cuore all'ultimo servizio, caspita che tifosi.Originariamente Scritto da gagliardi
Veramente, con tutto il cuore che la RAI era romanista ancora non si era sentita
Ho visto,e ricordo bene, tutto ma proprio tutto, e anche di più. Ivi incluse telecronache demenziali e scandalose delle partite di Coppa Italia.
Il mio intervento, peraltro, non si riferiva tanto a quel che si dice o non si dice (o a quando lo si dice) in RAI di Roma e Lazio, ma a quel che si dice della Juve.
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E anche per la Roma e Lazio le posso assicurare che non è tanto diverso
Negli ultimi anni ho cominciato a confrontare sistematicamente (per sfizio, perché mi piace vedere e rivedere il football che preferisco infinitamente a qualsiasi forma di telegiornale) i servizi/commenti/interviste/approfondimenti di una pay-tv e della RAI. Quello che si vede sulla tv pubblica è spesso squilibrato e viziato da incompetenza professionale/passione sportiva. Non è che un giornalista non debba o non possa avere una squadra del cuore, ci mancherebbe, il calcio è passione. Però quando fa il giornalista sulla TV di tutti deve essere obiettivo (o almeno sforzarsi di esserlo), non tifoso.
E ripetere da anni in ogni salsa (e merengue) che la Juve ruba o vince senza merito non è essere giornalisti, serve solo a coprire di alibi le deficienze di chi, infatti, non vince mai.
Il posto che le singole partite occupano nel canovaccio di 90° minuto dipende dall'audience stimata/rilevata di ogni match, non dalle preferenze di tifo, è una questione di marketing. Personalmente ricordo una RAI molto compattamente schierata al fianco di Garcia dal campionato scorso fino a gennaio di quest'anno, quando i risultati della Roma diventano tali da non poter non essere criticati.
p.s. un vecchio amico lavora a Saxa Rubra, non nella redazione sportiva, e da quel che mi racconta credo, ValerMic, che dovresti essere certo (e forse fiero) della fede giallorossa di detta redazione, chiamata dai giornalisti stessi Roma Club Saxa
Ultima modifica di gagliardi; 27-04-15 alle 18: 05
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ad indagini (sportive e giudiziarie) in corso ritengo non opportuno sbilanciarsi sugli episodi di torino.
a me personalmente importa poco quanti fossero i delinquenti con le
sciarpe biqnconere, granata., giallorosse o tricolori.
si tratta di delinquenti da perseguire con norme diverse da quelle attualmente ij vigore.
lo dico adesso perché non ci sono questa domenica coinvolti tifosi della mia squadra e non poter quindi essere di parte.
ma è una cosa che penso dai primi anni che svolgo questo lavoro ed ho avuto modo di conoscere da vicino sul campo alcuni elementi presenti in quasi tutte le curve.
quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare,vi è un prezzo da pagare,ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare
Vero, fatality, gli elementi d'un certo tipo si assomigliano tutti, indipendentemente dalla curva e dalla sciarpa. D'accordo anche sulla necessità di identificare e denunciare e daspare immediatamente chiunque commetta atti violenti. Indipendentemente dalla curva e dalla sciarpa.
L'unica cosa che negli stadi italiani non si riesce a far entrare è l'idea che:
a) il football è un gioco, non una religione.
b) le partite sono un momento di festa, non una battaglia.
c) gli spettatori non sono soldati che vanno alla guerra, ma tifosi che vanno allo stadio (con rimando ai punti b) ed a)
Lasciando da parte il fuori-dal-campo, mi lancio (cosa che non dovrei assolutamente fare, soprattutto per iscritto
Europa: laggiuve farà due grandi partite col Madrid, che però è più forte e passerà il turno. Non avessero un allenatore italiano (il migliore degli allenatori italiani), avrei qualche speranza in più, perché sono arroganti e pensano di aver già vinto. Ma contro Carletto...
Il Napoli vincerà la Coppa UEFA, bellissimo traguardo, sigillo perfetto per la fine dell'era Benitez.
Italia: Napoli e Roma andranno in scempions, Lazio in UEFA e, per l'altro posto vedo una lotta tra il vecchio cuore bianconero Gasperini (anche lui, come Benitez, alla fine della sua esperienza con l'attuale club) e la Prescrittese di Mancini. La squadra del partente Mihailovic si sta sfaldando e ha perso Eder; gli innominabili di Mister Montella pensano alla UEFA; gli innominabili di questo borgo sperduto e barbaro nel nord-ovest, dopo aver centrato un obiettivo inseguito da vent'anni (vincere una partita), festeggeranno l'impresa per i prossimi vent'anni, anche in B.
Persino il peggior Milan dal 1986 ad oggi potrebbe, nonostante tutto, sognare l'impresa, se avesse un allenatore degno di questo nome.
Ultima previsione, forse un po' azzardata: per lo scudetto vedo favorita la Juventus
Ultima modifica di gagliardi; 27-04-15 alle 21: 10
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condivido i tuoi pronostici tranne quello che riguarda la mia squadra.
un'armata allo sbaraglio che merita di arrivare dietro a lazio e napoli.
per vincere a roma ci vuole un top mister, quindi o il sottoscritto
quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare,vi è un prezzo da pagare,ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare
capitolo cronisti.
quando sono solo guardo le partite senza telecronaca.
non oso immaginare se le immagini di torino fossero arrivate da napoli o catania o bari...
ci saremmo dovuti sorbire il sociologo di turno che avrebbe basato la propria interpretazione sulla razza meridionale.
come se i barbari fossero originari di quelle latitudini...
quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare,vi è un prezzo da pagare,ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare
Milan di Brocchi, nomen omen
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