In un futuro più "smart" non sarebbe male dotare i veicoli di apposito transponder (tipo Telepass) in luogo del falsificabile tagliando arancione.
Se il veicolo staziona abusivamente sullo spazio riservato ai disabili senza essere "identificato" parte in automatico la rilevazione della targa, la sanzione e la segnalazione alle FF.OO. per procedere alla rimozione forzata.
Per ora già avere una banca dati aggiornata sarebbe un grande passo avanti comunque.
Allo stato, una cosa del genere è assolutamente impossibile....e la prima motivazione purtroppo è che non c'è la volontà da parte di molti uomini (ufficiali e politici) di estirpare la piaga dell'utilizzo improprio di questi contrassegni...purtroppo sono argomenti che non fanno titolo sui giornali e per cui "il gioco non vale la candela"....una questione di soldi mi dicono?se ne buttano di soldi in tante cose meno utili(o completamente inutili) tipo i box arancioni abusivi da 500€ l'uno disseminati per la pianura padana...siamo seri...Originariamente Scritto da TuneUp
Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo. Paolo Borsellino.
Non sarebbe più semplice prevedere un'informazione in più da legare al numero della targa??
In tal senso andrebbe coinvolta sia la Motorizzazione che PRA...
cosi oltre a Marca e Modello dell'auto, Anno Immatricolazione ecc, anche la voce DISABILE = SI/NO.
Sarebbe la soluzione più economica...per tutti!
Rettifico:
non credo sia fattibile...oddio...lo sarebbe se l'anagrafica comunicasse con i 2 enti succitati la presenza di un disabile all'interno dello stato di famiglia dove è presente l'utente MARIO ROSSI proprietario del veicolo ALFA ROMEO 159.
Ultima modifica di eyesice; 18-01-16 alle 15: 37
Purtroppo l'informazione non è legata al veicolo, ma alla persona (che può anche essere diversa dall'intestatario) e oltretutto è temporanea. Quindi non è di interesse della MCTC né men che meno del PRA. Basterebbe anche solo un'app, come ce ne sono tante, interfacciata alla banca dati del Comune. Banca dati che dovrebbe essere costantemente aggiornata.
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Come ha specificato anche Kojak, il permesso è concesso al disabile in quanto tale per cui è utilizzabile su qualsiasi veicolo e non soltanto su uno-due veicoli predeterminati.
Proprio per questo intervenire sui dati PRA non ha senso.
Viceversa l'idea dell'app non è affatto male, basterebbe associare al tagliando un codice (alfanumerico o QR) che consenta in ogni momento e a chiunque vi abbia interesse, di interrogare la banca dati del comune e verificare la validità dell'autorizzazione (per l'interrogazione fatta dal cittadino ovviamente parliamo del mero accertamento della "copertura", come avviene già da tempo per la verifica della copertura RCA dei veicoli).
Ogni Comune, dovrebbe ritirare il permesso una volta che il proprietario viene dichiarato deceduto, visto che al Comune la pratica di decesso arriva sempre.
Come già detto da altri utenti, il tagliando è personale e sul retro riporta foto e firma del titolare, mentre sul fronte ci sono le date di rilascio e di scadenza.
La scadenza è necessaria perché il permesso può essere rilasciato temporaneamente o permanentemente. Anche il permesso permanente ha una sua scadenza, solo che in caso di rinnovo non serve ripresentare tutta la documentazione ma solo recarsi presso il comando della P.L che lo ha rilasciato e chiederne il rinnovo.
Consente di sostare in tutta Europa nei parcheggi appositamente contrassegnati oppure, solo in Italia, anche di sostare gratuitamente nei parcheggi a pagamento.
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e lo fa, ma ci deve essere la collaborazione del cittadino, non si può obbligare nessuno a fare nulla!
Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo. Paolo Borsellino.
negativo, nei parcheggi a pagamento l'esenzione è prevista solo se il comune ha deliberato in tal senso...non in tutti dunque (anzi, da quel che so è la minoranza!) l'unica è la limitazione temporale del disco orario che può non venire rispettata in quanto in uso a persona disabile!
Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo. Paolo Borsellino.
In certi Comuni, si dimenticano anche le pratiche di decesso o nascita, immagina se l'impiegato si ricorda che al defunto gli aveva rilasciato il permesso... l'unica cosa sarebbe da fare in un sistema elettronico, una volta che il disabile è deceduto, al momento che arriva la pratica del decesso al Comune, lo stesso provvederà a ritirare il permesso, così parenti furbetti non continueranno ad usufruire di un permesso non più valido.
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