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Risultati da 81 a 90 di 166

Discussione: La Difesa al bivio:nuove modalità per l'arruolamento

  1. #81

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    Oltretutto come viene dimostrata una cosa del genere battute a parte? Non si sa...
    un idea io l' avrei
    però è una battuta e quindi lascio stare
    ma perchè cosi facendo non faresti altro che creare una ingiusta corsia preferenziale per loro nei confronti degli eterosessuali.
    appunto, un pò come le famigerate quote rosa, le donne dovrebbero sentirsi offese dato che è stato fatto solo per ovviare alla loro incapacità media in determinati ambiti
    Lo sempre sostenuto io che mettere a capo di un ministero (oltre quello della Difesa) un personaggio che non ha nulla a che fare con la natura di quel ministero è un paradosso.
    già

  2. #82
    Maresciallo L'avatar di Raiden
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    In primo luogo non capisco che senso ha equiparare gay e arabofoni, come se fossero delle malattie o delle condizioni particolari che influenzano le capacità del singolo.
    In secondo, mi sembra che questa notizia si inserisca nella lunga lista di idee partorite dal ministro di turno per dare un'altra picconata al nostro disgraziatissimo comparto Difesa. Abbiamo un budget per le FFAA sempre insufficiente, i soldati non si addestrano, non c'è carburante per i mezzi... e invece di risolvere questi problemi cosa facciamo? Progettiamo di impiegare personale straniero, interpreti e quant'altro come se dovessimo muovere guerra a tutto il mondo arabo! Ma se ogni volta che si parla di missioni militari il parlamento va in subbuglio e tutti scendono in piazza a manifestare contro la guerra! I nostri militari sono andati in Iraq, in Afghanistan, in Somalia e in innumerevoli altri teatri, e credo che siano sempre riusciti a cooperare con le forze locali senza bisogno di andare a prendere interpreti e aiutanti da chissà dove.
    Se il ministro Pinotti, vuole fare qualcosa di buono per le Forze Armate, potrebbe pensare a:
    - mandare in pensione migliaia di generali vecchi e con la pancia, che prendono migliaia di euro di stipendio per stare alla scrivania a non fare un *****.
    - cancellare quella regola idiota per cui chi vuole entrare in PS o CC deve prima fare un anno da VFP1, che complica la vita sia agli aspiranti soldati che poliziotti.
    - tagliare in maniera ragionata il numero di militari, sbarazzandosi di unità ormai inutili e tenendo in servizio una componente operativa, ben addestrata ed equipaggiata.
    - impostare l'arruolamento dei volontari su criteri seri e adatti alla selezione: fate fare ai volontari 2-3 giorni di caserma "pesante", invece che scremarli sulla base di chi ha il brevetto di equitazione, la patente nautica o la tessera CONI perchè va a giocare a bridge il giovedi sera.
    QUESTE sono le rivoluzioni di cui la Difesa ha bisogno.

    Citazione Originariamente Scritto da TuneUp Visualizza Messaggio
    Tu (Poste) devi far lavorare una persona in uno sportello dedicato ad una clientela arabofona: la necessità è quella di fornire informazioni e servizi anche su temi oggettivamente complessi (non stiamo parlando di informazioni turistiche, di "vada lì", "il bagno è in fondo al corridoio", ma di gestione del risparmio, operazioni finanziarie da/verso l'estero, adempimenti burocratici, ecc.) a persone di diversa estrazione sociale, molto spesso anche di livello culturale basso-medio basso.
    Metti lì un italiano che ha una laurea in lingue ma non ha alcuna esperienza pratica (e ripeto, un conto è l'arabo ufficiale e un conto è quello parlato nella vita reale da persone di cultura non elevata), o scegli magari il figlio di siriani laureato in economia in Italia (tanto per dire)?
    Non si tratta di essere patriottici ma di assicurare un servizio/attività che difficilmente potrei ottenere formando risorse interne, se non con grandissimo dispendio di soldi ed energie.
    Mi sembra un modo assurdo di impostare la convivenza tra culture diverse. In merito al tuo esempio, ti ricordo che le Poste ITALIANE sono in ITALIA. E in Italia si parla ITALIANO. Invece che creare servizi ad hoc per stranieri con sportelli in lingua araba o cinese o quel che è, sarebbe meglio mandarli a fare corsi di italiano ben fatti e sforzarsi di diffondere la lingua e la "cultura di base" nazionale tra gli stranieri. Altrimenti, loro rimarranno sempre chiusi nelle loro comunità e l'integrazione rimarrà sempre parziale e lacunosa. Centinaia di migliaia di italiani ancora oggi vanno a vivere all'estero, e là non trovano certo l'interprete statale che parla italiano. Eppure riescono ad inserirsi nella società. Lo stesso devono fare gli stranieri in Italia. Se tu sei ospite a casa mia sei tu che devi adattarti ai miei costumi, non io ai tuoi. E anche se qualche imbecille lo penserà, questo non è razzismo nè nazionalismo, è semplice buonsenso.
    Volo, su campi di riso..volo, la morte è un sorriso...volo, su ogni sospiro...volo, son vecchio o bambino..

  3. #83
    Maresciallo L'avatar di ValerMic
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    Citazione Originariamente Scritto da Raiden Visualizza Messaggio
    In primo luogo non capisco che senso ha equiparare gay e arabofoni, come se fossero delle malattie o delle condizioni particolari che influenzano le capacità del singolo.
    In secondo, mi sembra che questa notizia si inserisca nella lunga lista di idee partorite dal ministro di turno per dare un'altra picconata al nostro disgraziatissimo comparto Difesa. Abbiamo un budget per le FFAA sempre insufficiente, i soldati non si addestrano, non c'è carburante per i mezzi... e invece di risolvere questi problemi cosa facciamo? Progettiamo di impiegare personale straniero, interpreti e quant'altro come se dovessimo muovere guerra a tutto il mondo arabo! Ma se ogni volta che si parla di missioni militari il parlamento va in subbuglio e tutti scendono in piazza a manifestare contro la guerra! I nostri militari sono andati in Iraq, in Afghanistan, in Somalia e in innumerevoli altri teatri, e credo che siano sempre riusciti a cooperare con le forze locali senza bisogno di andare a prendere interpreti e aiutanti da chissà dove.
    Se il ministro Pinotti, vuole fare qualcosa di buono per le Forze Armate, potrebbe pensare a:
    - mandare in pensione migliaia di generali vecchi e con la pancia, che prendono migliaia di euro di stipendio per stare alla scrivania a non fare un *****.
    - cancellare quella regola idiota per cui chi vuole entrare in PS o CC deve prima fare un anno da VFP1, che complica la vita sia agli aspiranti soldati che poliziotti.
    - tagliare in maniera ragionata il numero di militari, sbarazzandosi di unità ormai inutili e tenendo in servizio una componente operativa, ben addestrata ed equipaggiata.
    - impostare l'arruolamento dei volontari su criteri seri e adatti alla selezione: fate fare ai volontari 2-3 giorni di caserma "pesante", invece che scremarli sulla base di chi ha il brevetto di equitazione, la patente nautica o la tessera CONI perchè va a giocare a bridge il giovedi sera.
    QUESTE sono le rivoluzioni di cui la Difesa ha bisogno.



    Mi sembra un modo assurdo di impostare la convivenza tra culture diverse. In merito al tuo esempio, ti ricordo che le Poste ITALIANE sono in ITALIA. E in Italia si parla ITALIANO. Invece che creare servizi ad hoc per stranieri con sportelli in lingua araba o cinese o quel che è, sarebbe meglio mandarli a fare corsi di italiano ben fatti e sforzarsi di diffondere la lingua e la "cultura di base" nazionale tra gli stranieri. Altrimenti, loro rimarranno sempre chiusi nelle loro comunità e l'integrazione rimarrà sempre parziale e lacunosa. Centinaia di migliaia di italiani ancora oggi vanno a vivere all'estero, e là non trovano certo l'interprete statale che parla italiano. Eppure riescono ad inserirsi nella società. Lo stesso devono fare gli stranieri in Italia. Se tu sei ospite a casa mia sei tu che devi adattarti ai miei costumi, non io ai tuoi. E anche se qualche imbecille lo penserà, questo non è razzismo nè nazionalismo, è semplice buonsenso.

    the best

  4. #84

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    In primo luogo non capisco che senso ha equiparare gay e arabofoni, come se fossero delle malattie o delle condizioni particolari che influenzano le capacità del singolo.
    In secondo, mi sembra che questa notizia si inserisca nella lunga lista di idee partorite dal ministro di turno per dare un'altra picconata al nostro disgraziatissimo comparto Difesa. Abbiamo un budget per le FFAA sempre insufficiente, i soldati non si addestrano, non c'è carburante per i mezzi... e invece di risolvere questi problemi cosa facciamo? Progettiamo di impiegare personale straniero, interpreti e quant'altro come se dovessimo muovere guerra a tutto il mondo arabo! Ma se ogni volta che si parla di missioni militari il parlamento va in subbuglio e tutti scendono in piazza a manifestare contro la guerra! I nostri militari sono andati in Iraq, in Afghanistan, in Somalia e in innumerevoli altri teatri, e credo che siano sempre riusciti a cooperare con le forze locali senza bisogno di andare a prendere interpreti e aiutanti da chissà dove.
    Se il ministro Pinotti, vuole fare qualcosa di buono per le Forze Armate, potrebbe pensare a:
    - mandare in pensione migliaia di generali vecchi e con la pancia, che prendono migliaia di euro di stipendio per stare alla scrivania a non fare un *****.
    - cancellare quella regola idiota per cui chi vuole entrare in PS o CC deve prima fare un anno da VFP1, che complica la vita sia agli aspiranti soldati che poliziotti.
    - tagliare in maniera ragionata il numero di militari, sbarazzandosi di unità ormai inutili e tenendo in servizio una componente operativa, ben addestrata ed equipaggiata.
    - impostare l'arruolamento dei volontari su criteri seri e adatti alla selezione: fate fare ai volontari 2-3 giorni di caserma "pesante", invece che scremarli sulla base di chi ha il brevetto di equitazione, la patente nautica o la tessera CONI perchè va a giocare a bridge il giovedi sera.
    QUESTE sono le rivoluzioni di cui la Difesa ha bisogno.



    Mi sembra un modo assurdo di impostare la convivenza tra culture diverse. In merito al tuo esempio, ti ricordo che le Poste ITALIANE sono in ITALIA. E in Italia si parla ITALIANO. Invece che creare servizi ad hoc per stranieri con sportelli in lingua araba o cinese o quel che è, sarebbe meglio mandarli a fare corsi di italiano ben fatti e sforzarsi di diffondere la lingua e la "cultura di base" nazionale tra gli stranieri. Altrimenti, loro rimarranno sempre chiusi nelle loro comunità e l'integrazione rimarrà sempre parziale e lacunosa. Centinaia di migliaia di italiani ancora oggi vanno a vivere all'estero, e là non trovano certo l'interprete statale che parla italiano. Eppure riescono ad inserirsi nella società. Lo stesso devono fare gli stranieri in Italia. Se tu sei ospite a casa mia sei tu che devi adattarti ai miei costumi, non io ai tuoi. E anche se qualche imbecille lo penserà, questo non è razzismo nè nazionalismo, è semplice buonsenso.
    quoto in tutto e per tutto

  5. #85
    Colonnello L'avatar di bacioch
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    Per quotare e basta non c'è bisogno di copiare tutta la mappazza(inteso come post interessante,ma lunghetto),specialmente se è il post sopra....basta una riga....
    Se sei un nuovo utente, Benvenuto! Ricordati di presentarti QUI

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  6. #86
    Maresciallo L'avatar di TuneUp
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    In primo luogo [...]QUESTE sono le rivoluzioni di cui la Difesa ha bisogno.
    Ah l'Italia...popolo di poeti, santi, navigatori, allenatori di calcio e di Capi di Stato Maggiore!

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    In merito al tuo esempio, ti ricordo che le Poste ITALIANE sono in ITALIA. E in Italia si parla ITALIANO. Invece che creare servizi ad hoc per stranieri con sportelli in lingua araba o cinese o quel che è, sarebbe meglio mandarli a fare corsi di italiano ben fatti e sforzarsi di diffondere la lingua e la "cultura di base" nazionale tra gli stranieri. Altrimenti, loro rimarranno sempre chiusi nelle loro comunità e l'integrazione rimarrà sempre parziale e lacunosa. Centinaia di migliaia di italiani ancora oggi vanno a vivere all'estero, e là non trovano certo l'interprete statale che parla italiano. Eppure riescono ad inserirsi nella società. Lo stesso devono fare gli stranieri in Italia. Se tu sei ospite a casa mia sei tu che devi adattarti ai miei costumi, non io ai tuoi. E anche se qualche imbecille lo penserà, questo non è razzismo nè nazionalismo, è semplice buonsenso.
    Faccio sommessamente notare che Poste Italiane non solo è partecipata al 100% - almeno per ora - dal Ministero dell'Economia (lo Stato italiano quindi, non la parrucchiera di Voghera che potrebbe legittimamente infischiarsene degli stranieri), ma eroga anche i cosiddetti "servizi al cittadino" (compresi quelli che cittadini italiani non sono), ovvero tutta una serie di servizi di pubblica utilità che vanno dal passaporto al permesso di soggiorno, passando per il versamento dei tributi e alcune altre cose che sicuramente conoscerai.
    Detto ciò, se uno straniero appena arrivato si reca in un ufficio postale di una grande realtà come Roma o Milano è un tantino difficile immaginare che conosca già la lingua, come pure è un po' pretenzioso pensare che per richiedere un certificato si debba essere già fluenti nella lingua non credi?
    Può piacere o non piacere, può anche essere contestato visto che c'è la libertà di opinione, ma è così.
    Inutile andare oltre comunque visto che è OT.
    Ultima modifica di TuneUp; 28-03-15 alle 00: 43

  7. #87

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    Detto ciò, se uno straniero appena arrivato si reca in un ufficio postale di una grande realtà come Roma o Milano è un tantino difficile immaginare che conosca già la lingua, come pure è un po' pretenzioso pensare che per richiedere un certificato si debba essere già fluenti nella lingua non credi?
    credi che alle poste di una grande città della germania ci siano quelli che parlano in italiano per tè?

  8. #88
    Maresciallo L'avatar di TuneUp
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    Parlando il tedesco posso anche evitare di pormi il problema, in ogni caso se non ti rendi conto di cosa implichi fornire un servizio pubblico è meglio darci un taglio visto che oltretutto è un tema OT.
    Qui si sta parlando dell'eventuale esigenza di arruolare nelle FFAA extracomunitari per sfruttarne le competenze linguistiche, che tradotto in pratica non vuol dire inondare le FFAA di extracomunitari come taluni temono (cosa che porta poi a vaneggiare sulla "purezza" delle FFAA) ma di disciplinarne la possibilità di arruolamento in caso di bisogno.
    E' scontato che le FFAA italiane sono tali e tali devono rimanere, non bisogna essere Capi di Stato Maggiore per capirlo.

  9. #89
    Maresciallo L'avatar di Raiden
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    Citazione Originariamente Scritto da TuneUp Visualizza Messaggio
    Ah l'Italia...popolo di poeti, santi, navigatori, allenatori di calcio e di Capi di Stato Maggiore!

    Faccio sommessamente notare che Poste Italiane non solo è partecipata al 100% - almeno per ora - dal Ministero dell'Economia (lo Stato italiano quindi, non la parrucchiera di Voghera che potrebbe legittimamente infischiarsene degli stranieri), ma eroga anche i cosiddetti "servizi al cittadino" (compresi quelli che cittadini italiani non sono), ovvero tutta una serie di servizi di pubblica utilità che vanno dal passaporto al permesso di soggiorno, passando per il versamento dei tributi e alcune altre cose che sicuramente conoscerai.
    Detto ciò, se uno straniero appena arrivato si reca in un ufficio postale di una grande realtà come Roma o Milano è un tantino difficile immaginare che conosca già la lingua, come pure è un po' pretenzioso pensare che per richiedere un certificato si debba essere già fluenti nella lingua non credi?
    Può piacere o non piacere, può anche essere contestato visto che c'è la libertà di opinione, ma è così.
    Inutile andare oltre comunque visto che è OT.
    1, Non sono poeta, santo, allenatore, navigatore o capo di SM. Sono un adulto che ha provato in prima persona le mille assurdità dei concorsi militari, e per quanto riguarda le altre cose che ho scritto, di cui sono fortemente convinto, non sono le sparate del primo che passa, ma idee condivise da decine di militari che conosco (con gradi che vanno dalla truppa agli ufficiali superiori) e con cui mi relaziono spesso.

    2, Che i servizi in questione siano gestiti dallo stato non cambia proprio nulla, al contrario proprio perchè si tratta di organi statali la loro azione dovrebbe essere basata su criteri più ragionevoli. Se lo straniero appena arrivato deve proprio andare in posta di persona, vorrà dire che avrà i suoi difficili cinque minuti in un paese diverso con una lingua diversa..esattamente come è capitato prima o poi a tutti coloro che hanno vissuto per un po' all'estero. Un mio amico ha vissuto un anno in Australia. Quando è arrivato il suo inglese non era un granchè e di certo non c'era un interprete italiano messo a disposizione dallo stato australiano; per cui ha avuto qualche difficoltà iniziale, ma proprio la necessità di capire e farsi capire lo ha spronato nell'imparare la lingua, gli usi e le leggi del posto, e in pochi mesi era perfettamente inserito.
    Fa parte del gioco: vuoi andare in un paese straniero? Perfetto, però sta a te darti da fare per capirne lingua, regole e quant'altro. Non si può pensare che ogni straniero sia preso in gestione dallo stato. Non è solo una strategia antieconomica, ma è proprio basata su un errore di fondo.
    Volo, su campi di riso..volo, la morte è un sorriso...volo, su ogni sospiro...volo, son vecchio o bambino..

  10. #90

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    appunto... ma fallo capire ai sinistroidi italiani...

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