Istituti? Ma non si parlava di galere?![]()
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Galera è un termine del linguaggio popolare, usato impropriamente per indicare un carcere o, con la terminologia attuale, istituto di pena.
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Non è sempre così ... Spesso chi commette un passo sbagliato affronta momenti così particolari in cui si dimentica di se' stesso, questo è lo sbaglio principale... Il resto è tutta una conseguenza ... Per cui non bisogna mai far in modo che quella persona "pianga" il suo sbaglio da solo.. Perché non è la detenzione a fare paura, non è neanche la distanza ..ma è l'impronta che il carcere può lasciare sulla persona a cui vogliamo bene , paura che possa perdere la fiducia in se stesso .. Così si vuole far di tutto per fargli capire che non è cambiato nulla ... Quando hai una persona dentro a cui bene , posso assicurarti che quella persona non sarà mai il suo errore, ma per noi rimane sempre la stessa persona. Io parlo di reati minori .. Parlo di persone che appartengono a una famiglia perfetta .. Ma che hanno affrontato purtroppo in modo sbagliato per loro, una situazione difficile ... Nessuno può capire cosa si prova ... Solo a chi capita può capirlo ...
@mib come sei simpatico e delicato -.- non vorrei dirtelo ma si parla di istituti penitenziari comunque
Ultima modifica di qwertyy; 26-12-14 alle 21: 18
Il Poliziotto Penitenziario è l'ultimo baluardo dello Stato Italiano in una terra diconfine fra la legalità e l'illegalità che è l'istituto penitenziario
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Stai cercando un vecchio commilitone?
Era per sdrammatizzare un pò. E' ovvio che sia come dice Gagliardi (ossia che il termine "galera" sia quasi "slang"), ma i termini "carcere" o meglio ancora "prigione" mi sembrano ugualmente abbastanza corrretti.
Si sa, anche in virtù del fatto che siamo nell'apposita sezione, che la parola "istituto" sta per "galera, carcere o prigione", ma chiamarlo "istituto" vi fa sembrare comicamente troppo inquadrati e poco inclini a usare un linguaggio parlato abbastanza sciolto. Non volevo offendere ma solo riderci su, dato che, in un post precedente, l'utente A_N_T_H_O_N_Y la parola "istituto" veniva usata quasi una decina di volte.
Faceva ridere, tutto qua.
Ultima modifica di mib; 26-12-14 alle 22: 50
Cos'è il "peculio"?
E che limiti prevederebbe la legge?
Conto corrente della prigione e conto corrente del detenuto? Come è possibile cio?
Non capisco come una prigione possa avere un suo conto corrente, dato che gia riceve finanziamenti dallo stato. Un detenuto puo voler non aprire alcun conto corrente, volendo.
E quale sarebbe la differenza tra detenuti e imputati? Gli imputati (quindi detenuti illegalmente in attesa di verdetto dei giudici) potrebbero benissimo affidarsi al proprio conto corrente che gia usavano prima di venire arrestati.
Per "atto di dismissione" che cosa si intende?
Che cosa è l'accettazione cvolloqui? E ai colloqui in parlatorio si possono quindi pasare dei soldi o bisdogna prima precompilare una distinta?
Come potete immaginare, queste mie domande nascono dal fatto che, come detto nel mio precedente post, siete troppo "inquadrati", rigidi, parlate come un libro stampato, come un regolamento, quindi chi non è del vostro mondo, del vostro settore, magari alcune procedure e terminologie non le capisce appieno.
Ecco perchè sarebbe piu comprensibile parlare "terra-terra": per far capire tutti.
Grazie.
Ultima modifica di mib; 26-12-14 alle 22: 59
In Italia esiste, per legge, la custodia cautelare disposta da un giudice, e quindi non si tratta di detenzione illegale. Ed è prevista per motivi ben chiari. E colpisce gli imputati appunto. E se un imputato è in detenzione vuol dire che non solo il pm ha ritenuto necessario questa restrizione della libertà ma anche il tribunale che ha giudicato l'operato di questi. Un esempio il signor Bossetti. Esempio opposto il signor Stasi.
Al limite, se sottoposti a tale restrizione della libertà e poi assolti si può parlare di ingiusta detenzione, che viene risarcita.
Poi...
1)Dimissione: essere rimessi in libertà
2)Accettazione colloqui: luogo/attività con il collega che identifica la persona che vuole fare colloquio e controlla che vi siano le autorizzazione di legge
3)I soldi vengono consegnati in portineria al personale che rilascia ricevuta. Non vengono consegnati direttramente al detenuto. Poichè chi ha soldi può comprare oggetti e beni di tipo consentito (tramite un ufficio apposito) ma non hanno disponibilità materiale del soldo esiste una contabilità per ogni detenuto; ed esiste appunto un conto corrente (non bancario ma interno) per ogni soggetto per tali movimentazioni di denaro. Su tali conti vengono accreditati anche gli stipendi dei detenuti che lavorano.
Ultima modifica di altairV; 26-12-14 alle 23: 20
.. Non si è offeso nessuno, ma con le faccine sorridenti e con la tua affermazione avevi in realtà ottenuto l' effetto opposto , ovvero hai drammatizzato ... Visto che si usa dire camera invece di cella o istituto invece di carcere proprio per rendere meno pesante la realtà .
E comunque .. Prigione proprio non si può sentire.. I detenuti non sono dei prigionieri ... Peggio ancora è quando dici " o meglio " prigione .
Comunque non si tratta di usare termini da regolamento , ma semplicemente di chiamare le cose , posti e persone con i loro nomi corretti . Sul sito del ministero di giustizia non troverai mai scritto prigione u__u ma " istituti di pena" o carcere..
Aggiungo inoltre che anche se strani e noiosi è giusto che si usino i termini corretti in un forum che deve informare. Non siamo giornalai ops...giornalisti![]()
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