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don antonio
05-08-09, 16: 49
Questa discussione potrà essere luogo di scambio per coloro che nel forum sono alla ricerca di Dio e di fondati motivi per credere in lui.

TorciaUmana
10-08-09, 16: 37
A mio parere, potresti iniziare tu con due cose fondamentali:

- l' esordio ed evoluzione del tuo cammino vocazionale
- forme di meditazione nate in senso al cristianesimo/cattolicesimo

8izilop
12-08-09, 17: 59
Don Antonio, avrei una domanda pertinente a questo topic.
Quale è il migilor luogo per cercare/trovare DIO?

basilischio
12-08-09, 19: 46
Don Antonio, avrei una domanda pertinente a questo topic.
Quale è il migilor luogo per cercare/trovare DIO?

Dico la mia ma lascio volentieri la parola a don antonio
""""""""dentro te stesso"""""""""""""

austinpowers
12-08-09, 20: 45
topic niente male...mi fa pensare al "Dio nascosto" di Blaise Pascal....
Don Antonio sicuramente la tua presenza e il tuo contributo possono e potranno aiutare chi è in ricerca! "non mi cercheresti se non mi avessi già trovato" diceva il Pascal nel suo libro "i pensieri" , ...mi aiuteresti a capire il significato di questa frase sicuramente affascinante ? grazie, ciao a tutti!

don antonio
13-08-09, 08: 35
Don Antonio, avrei una domanda pertinente a questo topic.
Quale è il migilor luogo per cercare/trovare DIO?

Direi che il problema forse va posto in altro modo: dove Dio si fa incontro a te?
C'è il rischio che lo si cerchi dove non c'è e che non li veda dove c'è.

Antonino
13-08-09, 10: 29
Don Antonio,ma c'è la possibilità che dio ci mandi segnali per farci tornare in riga,magari dopo una notte brava?

don antonio
13-08-09, 11: 51
Don Antonio,ma c'è la possibilità che dio ci mandi segnali per farci tornare in riga,magari dopo una notte brava?

potrebbero anche esserci......anche se non necessariamente subito.....

il riferimento è casuale o concreto?

Antonino
13-08-09, 12: 37
non il rifermiento,è casuale...volevo solo sapere se per caso dopo qualche cavolata fatta,il nostro dio ci mandi segnali come per dirci di tironare in riga e di correggere i nostri errori...però avrei un altra domanda,ma lla chiesa e il nostro dio,sono favorevoli alle missioni all'estero tipo afghanistan...e se uno di noi,uccide un terrorista,bè cosa succede?

don antonio
13-08-09, 12: 43
non il rifermiento,è casuale...volevo solo sapere se per caso dopo qualche cavolata fatta,il nostro dio ci mandi segnali come per dirci di tironare in riga e di correggere i nostri errori...però avrei un altra domanda,ma lla chiesa e il nostro dio,sono favorevoli alle missioni all'estero tipo afghanistan...e se uno di noi,uccide un terrorista,bè cosa succede?


In sintesi, la Chiesa in linea di principio è favorevole alla pace. però ritiene giusto che la comunità internazionale, per difendere la pace, qualora ogni altro mezzo sia risultato vano, possa usare le armi per assicurare il diritto alla pace: e in questo caso può anche capitare di dover uccidere qualcuno.
Se questa è l'intenzione autentica, bene...altrimenti bisognerebbe rifletterci su un attimo.
Tu devi essere una persona intelligente e sai bene che non sempre quello che vien fatto credere corrisponde a verità
Sta di fatt cmq che la missione in Afghanistan è portata avanti dalla Comunità internazionale così come altre in Libano, Balcani ecc.. Beh è evidente che lì puoi anche trovarti a dover uccidere qualcuno e purtroppo lo devi fare...


Del resto la pace universale profetizzata in Isaia 11 appartiene ad un altro mondo..anche se l'uomo ha comunque i mezzi per anticiparne qualcosa sulla terra....ma poiché nons empre tutti son d'accordo su questo allora diventa inevitabile il ricorso alla forza, sempre qualora ogni mezzo pacifico sia risultato vano.


non il rifermiento,è casuale...volevo solo sapere se per caso dopo qualche cavolata fatta,il nostro dio ci mandi segnali come per dirci di tironare in riga e di correggere i nostri errori...però avrei un altra domanda,ma lla chiesa e il nostro dio,sono favorevoli alle missioni all'estero tipo afghanistan...e se uno di noi,uccide un terrorista,bè cosa succede?

Circa poi le cavolate ripeto..i segni possono venire ma non sempre.
Noi abbiamo già de segni chiari: le sue parole che dovrebbero aiutarci prevenire le nostre cavolate.

Antonino
13-08-09, 12: 47
quandi quello che mi preoccuopa molto sapere è:se si è costretti ad uccidere qualcuno nelle missioni alemno di pace,il nostro dio ci perdona?

don antonio
13-08-09, 12: 48
quandi quello che mi preoccuopa molto sapere è:se si è costretti ad uccidere qualcuno nelle missioni alemno di pace,il nostro dio ci perdona?


In quel caso sì. L'hai fatto per difendere degli innocenti che altrimenti sarebbero periti e che non avevi altro modo di difendere.

Antonino
13-08-09, 12: 49
ah ok,finalmente ho trovato una risposta...grazie!

don antonio
13-08-09, 12: 50
ah ok,finalmente ho trovato una risposta...grazie!


Puoi avere maggiori delucidazione consultando il catechismo della chiesa cattolica dal n, 2307 al n.2317

Antonino
13-08-09, 12: 52
va benissimo,seguirò il suo consiglio
grazie!

don antonio
13-08-09, 12: 55
va benissimo,seguirò il suo consiglio
grazie!


E' anche importante la motivazione che ti ha spinto ad entrare nell'esercito. Quella ha la sua rilevanza sul piano operativo.

Antonino
13-08-09, 12: 56
certo,non certamente aspiro all'esercito per uccidere,ma principalemnte per l'onore di indossare una divisa a servire la patria e d aiutare il prossimo
questa è la mia motivazione

don antonio
13-08-09, 13: 02
certo,non certamente aspiro all'esercito per uccidere,ma principalemnte per l'onore di indossare una divisa a servire la patria e d aiutare il prossimo
questa è la mia motivazione

E allora sta tranquillo che la tua motivazione collima con la visione della Chiesa. L'importante è che la patria che servi, che nella sua carta costituzionale ha idee ben precise circa la guerra, idee condivise dal pensiero cristiano, non venga meno ai suoi principi.

Antonino
13-08-09, 13: 04
vabbè,lìitalia fortunatamente non è un paese deciso a fare la guerra,ma è moderato su questo e si limita a missioni di pace...almeno pero ora

capt.sparrow
16-08-09, 20: 05
... O almeno per chi crede che sia così...

Don Antonio mi perdoni ma a me sembra di ravvisare in quello che leggo un atteggiamento decisamente teocratico... Alla Innocenzo III... Tanto per capirsi...

arkano
30-08-09, 21: 45
salve Don Antonio. piacere di conoscerla.

per tutta la mia adolescenza, mi sono considerato una persona atea, anche se dentro di me mi sono sempre chiesto quale fosse il "compito" di Dio. (scusate l'espressione inesatta)

Ammesso che Dio esista, mi viene da pensare, con tutte le cose che succedano, guerre omicidi e varie, che lui non interferisca con le gesta degli uomini, ma lascia fare, in modo da poterli giudicare quando verrà il loro momento...secondo lei questa teoria sta in piedi?

ho anche notato che molte persone confondono il Signore con "il genio della lampada"..o vero lo pregano solo quando devono chiedergli qualcosa...ciome reputa questo atteggiamento?

arrivederci.

desertfox
30-08-09, 22: 23
salve Don Antonio. piacere di conoscerla.

per tutta la mia adolescenza, mi sono considerato una persona atea, anche se dentro di me mi sono sempre chiesto quale fosse il "compito" di Dio. (scusate l'espressione inesatta)

Ammesso che Dio esista, mi viene da pensare, con tutte le cose che succedano, guerre omicidi e varie, che lui non interferisca con le gesta degli uomini, ma lascia fare, in modo da poterli giudicare quando verrà il loro momento...secondo lei questa teoria sta in piedi?
ho anche notato che molte persone confondono il Signore con "il genio della lampada"..o vero lo pregano solo quando devono chiedergli qualcosa...ciome reputa questo atteggiamento?

arrivederci.

quoto..

Panteros
30-08-09, 23: 07
mai sentito parlare di "libero arbitrio"?
Dio ha donato a ognuno di noi la vita. Non solo, ci ha donato anche la facoltà di "viverla", e ciò di decidere come comportarci, se seguire il bene o operare nel male. Noi possiamo vivere come ci pare ma quando arriverà la nostra ora saremo al Suo cospetto per essere giudicati.
Solo rare volte Dio interferisce con la vita di soggetti particolari vedi San Tommaso che si convertì dopo una visione o S.Paolo di Tarso che inizialmente fu un tenace avversario e persecutore del cristianesimo nascente; secondo la testimonianza degli Atti degli apostoli fu presente al martirio di Stefano. Intorno al 38 d. C., proprio nel pieno di questa attività anticristiana, improvvisamente, sulla via di Damasco, un'esperienza straordinaria, che egli interpretò come apparizione del Cristo risorto, lo indusse a convertirsi al cristianesimo. Da quel momento divenne apostolo cristiano e missionario presso i pagani.
(la parte in grassetto è stata copiata da internet)
Queste personalità mistiche sono (parere personale) "schegge di Dio" mandate sulla Terra per cambiare gli uomini

don antonio
31-08-09, 23: 29
... O almeno per chi crede che sia così...

Don Antonio mi perdoni ma a me sembra di ravvisare in quello che leggo un atteggiamento decisamente teocratico... Alla Innocenzo III... Tanto per capirsi...

Sono discorsi fondatri sul Catechismo della Chiesa Cattolica

tricke
02-11-09, 19: 38
salve don Antonio, io sono un tipo difficile :) cerco Dio e sono sicuro che il creato non possa non essere opera di un essere superiore ma come si concilia tutto quello che accade nel mondo con la figura di un Padre benevolo?
da anni non frequento la Chiesa perchè ormai non ha più nulla di spirituale però on ho mai smesso di comportarmi secondo coscienza

don antonio
18-11-09, 12: 29
salve don Antonio, io sono un tipo difficile :) cerco Dio e sono sicuro che il creato non possa non essere opera di un essere superiore ma come si concilia tutto quello che accade nel mondo con la figura di un Padre benevolo?
da anni non frequento la Chiesa perchè ormai non ha più nulla di spirituale però on ho mai smesso di comportarmi secondo coscienza

Un padre benevolo purtroppo non può evitare, neanche sulla terra, che la volontà dei figli produca il male. E' un padre che in quanto tale (cioè non padrone) ha un solo limite: la libertà dell'uomo.

Sandra
22-11-09, 13: 36
Un padre benevolo purtroppo non può evitare, neanche sulla terra, che la volontà dei figli produca il male. E' un padre che in quanto tale (cioè non padrone) ha un solo limite: la libertà dell'uomo.

Non può evitare che i figli producano il male?? Ma quale padre che vede i propri figli compiere certi errori può continuare a guardare senza agire?? Porta via i buoni e lascia i cattivi,non esiste neanche più giustizia ormai!! Non può essere così,non per anni,SECOLI!!! Quando poi il sangue e il dolore provengono dalla religione è ancora più impensabile....Don Antonio,provi a dire che Dio non è un padre padrone a chi ha perso i propri figli durante una ricognizione, in un attacco terroristico, in un terremoto, un'onda anomala (che non dipendono dalla cattiveria umana,e non mi venga a dire che è colpa del buco dell'ozono se la Terra si ribella). Cosa ha da dire a quelle famiglie??? O chi muore per malattia da giovane,bimbi colpiti dalle sindromi più rare...anche loro sono colpevoli di qlcs?? Io non riesco a dare spiegazioni,me ne dia una lei se ci riesce.
La ringrazio.

basilischio
22-11-09, 15: 28
Un monaco mi disse: "Dio si rivela all'uomo nella misura in cui l'uomo è in grado di capirlo".

Qualsiasi risposta alle tue domande risulterebbe incomprensibile se alla base di tutto non c'è una ricerca di Dio. Solo riuscendo a capire Dio nella sua pienezza, cosa impossibile per l'uomo, si può avere solo una pallida idea dei suoi fini.

E' come pretendere di capire una complessa equazione, senza conoscere i principli fondamentali della matematica.

Don Antonio, sapra darti una risposta più concreta.

Gatzu
22-11-09, 18: 18
Giusto, comunque secondo la concezione cristiana Dio ha scelto di donare all'uomo il libero arbitrio, volontà di fare del bene così come di fare del male..mi corregga Don Antonio se sbaglio.

tricke
22-11-09, 18: 59
Un padre benevolo purtroppo non può evitare, neanche sulla terra, che la volontà dei figli produca il male. E' un padre che in quanto tale (cioè non padrone) ha un solo limite: la libertà dell'uomo.

grazie per la Sua risposta ma mi chiedo chi glielo vieta?

Sandra
22-11-09, 19: 17
Il "non può evitare" mi suona strano...

basilischio
22-11-09, 20: 17
grazie per la Sua risposta ma mi chiedo chi glielo vieta?


Il "non può evitare" mi suona strano...

Il semplice fatto che creando l'uomo libero, non può limitare la sua libertà.

Dio è Dio e non si rimangia la parola data. L'uomo è libero di fare ciò che vuole ed è consapevole di riconoscere il bene ed il male.

Sandra
22-11-09, 20: 21
Ok....l'uomo è libero di fare del male...e chi lo subisce il male??Può solo subire in silenzio...gli innocenti insomma....
cmq come avete letto mi riferisco anche a cose indipendenti dall'uomo.

basilischio
22-11-09, 21: 59
La classica situazione dove il cane si ricorre per mordersi la coda.

https://www.militariforum.it/forum/showpost.php?p=777494&postcount=28

che puoi sboccare solo se ti metti alla ricerca di Dio.

don antonio
25-11-09, 20: 21
grazie per la Sua risposta ma mi chiedo chi glielo vieta?

Il rispetto per la natura dell'uomo: Dio non può violare al libertà dell'uomo.

beenstok
20-12-09, 01: 07
caro don antonio...è possibile che a volte invece Dio cerchi noi?

carabiniere
20-12-09, 08: 52
di ha da sempre un progetto per noi... e ci chiama a seguire una strada, sta a noi rispondere... quella forse si puo definire una " ricerca" da Dio per l' uomo.... ma lascio la parola a Don Antonio... ;)

Andrea531.
20-12-09, 12: 50
di ha da sempre un progetto per noi... e ci chiama a seguire una strada, sta a noi rispondere... quella forse si puo definire una " ricerca" da Dio per l' uomo.... ma lascio la parola a Don Antonio... ;)

Scusa ma...quando i preti decidono di fare i preti...l'illuminazione divina..dio li cerca

abitcis
20-12-09, 14: 16
Domanda da non credente(o almeno per ora). in questi ultimi anni ho cercato un Dio che potesse apparire nella mia vita..non l'ho trovato che in me stesso, ma non rischia di essere un auto-convincimento della persona dettata dalla fede se non dalla disperazione??

basilischio
20-12-09, 15: 39
Domanda da non credente(o almeno per ora). in questi ultimi anni ho cercato un Dio che potesse apparire nella mia vita..non l'ho trovato che in me stesso, ma non rischia di essere un auto-convincimento della persona dettata dalla fede se non dalla disperazione??

Se consideri che siamo stati creati a Sua immagine e somiglianza, è abbastanza ovvio che in primo luogo lo trovi in te stesso, prima che negli altri in cui è presente nella stessa maniera. Quello che fa la differenza fra gli essere umani e l'accettazione o la negazione di questa realtà per cui si hanno persone detite al bene ed altre dedite al male anche se in esse è sempre presente l'essenza di Dio.

abitcis
20-12-09, 15: 41
Se consideri che siamo stati creati a Sua immagine e somiglianza, è abbastanza ovvio che in primo luogo lo trovi in te stesso, prima che negli altri in cui è presente nella stessa maniera. Quello che fa la differenza fra gli essere umani e l'accettazione o la negazione di questa realtà per cui si hanno persone detite al bene ed altre dedite al male anche se in esse è sempre presente l'essenza di Dio.

alla base se ho ben capito c'è sempre un "dogma" per il quale comunque Dio esiste, in ogni forma lo si consideri, giusto?

basilischio
20-12-09, 15: 48
Beh! se hai una spiegazione alternativa dell'esistenza dell'universo, intesa come scintilla primordiale da cui è scaturito tutto possiamo anche negare l'esistenza di un essere superiore che ha potuto, altrimenti.......

abitcis
20-12-09, 16: 44
Beh! se hai una spiegazione alternativa dell'esistenza dell'universo, intesa come scintilla primordiale da cui è scaturito tutto possiamo anche negare l'esistenza di un essere superiore che ha potuto, altrimenti.......

no ma a prescindere dal fatto che ci creda o meno, sono veramente interessato all'argomento senza alcuna vena polemica...non ho alternative naturalmente, non so come possa essersi creato l'universo...naturalmente una sola cosa mi dispiace...il dubbio che questo Dio non potrebbe esistere, sarei davvero contento se esistesse...anche se credo che la figura di Dio e di Cristo siano state le figure più positive(parlando di etica e sentimenti puri)della storia umana, fin troppo dimenticati...una cosa non capisco:

il libero arbitrio, possibile che non ci sia giustizia divina a "correggere" le ingiustizie umane?perchè Dio non ha pietà di molta gente che non ha deciso di vivere in terre infertili e dove la vita ha difficoltà a resistere?e poi, se Dio è dentro di noi...perchè troppe volte non lo ascoltiamo pur professandoci fedeli al suo insegnamento?

Io stesso, Le parlo della mia esperienza naturalmente, ho cercato e sto cercando Dio, ma ogni volta mi scontro con la sua "materializzazione" e me ne allontano purtroppo...

basilischio
20-12-09, 18: 10
Non c'è polemica. C'è solo la costatazione che, a parte varie teorie, che sempre teorie rimangono, nessuno, per ora, è riuscito a spiegare la creazione dell'universo.

Il dubbio è quello che ci fa crescere, nel senso che senza il dubbio non ci metteremo mai alla ricerca della verità. Pensa ad Abramo, il primo che ha avuto l'intuizione dell'esistenza di Dio. Ti immagini quanti dubbi avrà avuto? E lo dimostra continuamente nella sua storia costellata di innumerevoli dubbi. Lo stesso è stato per la vita di tutti quelli che oggi definiamo santi; persequitati dal dubbio fino alla fine.

Del libero arbitrio, mi pare che se ne è parlato in un altra discussione. Comunque in poche parole il fatto è questo. Dio ci ha creati completamente liberi di scegliere se fare il bane e fare il male e ci ha dato anche la capacità di distinguere fra l'uno e l'altro. Ora come potrebbe rimangiarsi la fiducia data intervenendo sui comportamenti sbagliati dell'uomo? Se facesse ciò non sarebbe più credibile.

La terra era il paradiso terrestre, dove tutto si muoveva in perfetta armonia. Venne l'uomo che ad un certo punto con la sua possibilità di fare del male, comincio a far di testa sua e, venendo ai giorni nostri, inquinare, avvelenare, sfruttare ecc..... Ed ora noi vogliamo dare la colpa di tutto questo a Dio?

Per trovare Dio devi fare un percorso, non semplice e devi metterci tutto l'impegno. Prima cosa devi dimenticare tutto quello che sai e ripartire da capo. In altre discussioni si è parlato anche di questo.

abitcis
20-12-09, 19: 39
Spero di trovare prima o dopo la fede che mi manca...anche se...molte cose (http://www.youtube.com/watch?v=HEheh1BH34Q) mi fanno rimanere scettico a riguardo..io invidio voi credenti...perchè riuscite sempre a trovare la luce in fondo al tunnel...anche nei casi più disperati..

Gatzu
20-12-09, 21: 13
Spero di trovare prima o dopo la fede che mi manca..

Perché?



io invidio voi credenti...perchè riuscite sempre a trovare la luce in fondo al tunnel...anche nei casi più disperati..

Effettivamente..

abitcis
20-12-09, 21: 18
Perché?



Effettivamente..

beh, per dare più senso alla nostra esistenza :P

Gatzu
20-12-09, 21: 35
Sono agnostico, significa che per me è impossibile stabilire con certezza l'esistenza o meno di un qualcosa di soprannaturale, puoi ragionarci sopra tutta la vita e per quanto bello possa sembrarti rimarrai con un pugno di mosche in mano,se il tuo obiettivo è riuscire a dare una risposta definitiva a questa domanda.
Paolo di Tarso disse che non tutti gli uomini nascono con il dono della fede, io sono tra questi. La Chiesa e i suoi precetti mi angosciano, vivo meglio con le mie tre o quattro idee sviluppate nel corso degli anni..possono essere non condivisibili o risultare banali per qualcuno, rimangono pur sempre le mie.
Per quanto riguarda il discorso sul senso della nostra esistenza.. devi trovarlo per forza?Io dico che oggi ci sono, un giorno non ci sarò più e questa è una delle poche certezze della nostra vita..vita dopo la morte?e chi lo sa..di una cosa sono certo, i comandamenti sono un invenzione dell'uomo..non riesco a credere che un essere soprannaturale perda il suo tempo a impartire regolamenti al suo creato, un'eventuale divinità capace di generare la vita dal nulla non può perdersi in scemenze simili..cosa potrà mai fregare a lui/lei/esso di come vivo la mia utile/inutile vita?

basilischio
20-12-09, 21: 54
Sono agnostico, significa che per me è impossibile stabilire con certezza l'esistenza o meno di un qualcosa di soprannaturale, puoi ragionarci sopra tutta la vita e per quanto bello possa sembrarti rimarrai con un pugno di mosche in mano,se il tuo obiettivo è riuscire a dare una risposta definitiva a questa domanda.
Paolo di Tarso disse che non tutti gli uomini nascono con il dono della fede, io sono tra questi. La Chiesa e i suoi precetti mi angosciano, vivo meglio con le mie tre o quattro idee sviluppate nel corso degli anni..possono essere non condivisibili o risultare banali per qualcuno, rimangono pur sempre le mie.
Per quanto riguarda il discorso sul senso della nostra esistenza.. devi trovarlo per forza?Io dico che oggi ci sono, un giorno non ci sarò più e questa è una delle poche certezze della nostra vita..vita dopo la morte?e chi lo sa..di una cosa sono certo, i comandamenti sono un invenzione dell'uomo..non riesco a credere che un essere soprannaturale perda il suo tempo a impartire regolamenti al suo creato, un'eventuale divinità capace di generare la vita dal nulla non può perdersi in scemenze simili..cosa potrà mai fregare a lui/lei/esso di come vivo la mia utile/inutile vita?
- Non è detto però che il dono della fede non lo si possa ricevere mai.
- La chiesa non è Dio; è solo un mezzo per arrivare alla Sua parziale conoscenza.
- Comandamenti: d'altra parte l'uomo nel libero arbitrio ha bisogno di stabilire regole per determinare ciò che è bene e ciò che è male. Un Padre per i suoi figlii perde volentieri tutto il tempo necessario per indicargli il modo migliore di condurre una vita in armonia con l'universo.

Gatzu
20-12-09, 23: 54
Bella risposta,sensata, ma rimango della mia opinione.

basilischio
21-12-09, 09: 49
Bella risposta,sensata, ma rimango della mia opinione.

Non ti ho mica detto di cambialra!
Con tutto il rispetto per quello che hai scritto, ho solo cercato di dare una risposta plausibile alla tue affermazioni, che possono essere condivise, criticate, ignorate ecc...

Come già dicevo ad abitcis, quello che conta è la ricerca di una "verità" nascosta. In fondo per trovare qualsiasi cosa bisogna cercare; rimanendo impassibili o inermi, si arriva a poco a meno che di non si abbia una fortuna sfacciata.

AngelCastorelli
23-04-12, 20: 37
La Pasqua da poco trascorsa è una delle "finestre" ideali per osservare Dio: è come osservare la Sua bellissima storia dall'epilogo, che coincide con un nuovo, meraviglioso inizio: nella parabola dell'esistenza di Gesù, la parabola del Bene, che viene schiacciato e sconfitto, ma che non muore mai veramente, e ogni volta risorge.
Nell'eterna e incessante lotta tra il Bene e il Male, tra l'Amore e l'Odio, tra la Verità e la Menzogna, tra l'Umiltà e l'Arroganza, la conferma sublime-da un punto di vista prettamente etico-dell'esistenza di Dio e il significato profondo della vita.

basilischio
19-09-12, 17: 28
Possibile che su un forum di oltre 30.000 utenti solo una piccolissima minoranza sono alla ricerca di Dio?
A parte l'intervento di AngelCastorelli, la discussione si è fermata il 21/12/2009....... siamo quasi a fine del 2012....

Si potrebbe iniziare un discorso serio, lasciando da parte quanto detto fin'ora; la cosa potrebbe farsi interessante se affrontata correttamente.

Gaz
19-09-12, 18: 32
qualcuno che sta leggendo il topic, ha mai visto il film "Zetigeist: the movie" ? Ebbene ci sono tantissime verità su tantissime cose al mondo, una di queste, è il Cristianesimo.
Uno dei motivi per cui mi allontano sempre di più dalla fede, è perché ci sono sempre più fatti che teologia a mandare avanti il mondo.
Ora vi prego, qualcuno sa darmi dei validi motivi per credere in Dio?

basilischio
19-09-12, 18: 49
qualcuno che sta leggendo il topic, ha mai visto il film "Zetigeist: the movie" ? Ebbene ci sono tantissime verità su tantissime cose al mondo, una di queste, è il Cristianesimo.
Uno dei motivi per cui mi allontano sempre di più dalla fede, è perché ci sono sempre più fatti che teologia a mandare avanti il mondo.
Ora vi prego, qualcuno sa darmi dei validi motivi per credere in Dio?

Prima di tutto bisogna fare chiarezza, altrimenti si rischia di far confusione.

Nel mio precedente post dicevo di fare un discorso serio, e la serietà è condizionata a stabilire dei punti fermi dai quali non si può prescindere.

Mi permetta di farle osservare queste due semplici cose:
- il film è opera umana
- le immagini in esso contenute sono da attribuirsi agli uomini

Detto questo, mi pare evidente che il "tema" introdotto, citando il film, non riguardi Dio ma gli uomini, quindi, come dicevo, evitiamo di fare confusione, attribuendo a Dio ciò che è prettamente umano.

Nessuno ha la ricetta per credere in Dio; non c'è formula matematica o teoria, ma solo ricerca.

Qui abbiamo la possibilità di dialogare su Dio come da titolo della discussione: "Dialogo con i cercatori di Dio" ed è possibile confrontarsi sulle strade percorribili per arrivare alla sua conoscenza.

Ussaro
20-09-12, 11: 01
Caro Basilischio, sono veramente felice delle risposte che hai dato "Cercare Dio dentro se stessi e la strada che ho deciso di percorrere" il c.d VITRIOL.

Ma volendo iniziare con ordine credo che qui non si stia parlando ne di religione ne di umanità il titolo del post è Dialogo con i cercatori di Dio.
Per come la vedo io le domande da fare sono altre:
Cos'è Dio per noi?
come può un uomo mettersi alla ricerca di qualcosa che è l'origine di se stesso?
Per intenderci il 2 può cercare il numero 1?

basilischio
20-09-12, 14: 48
L'avvio di questa discussione da parte di don Antoinio, non è stata molto felice. Infatti il discorso è andato più volte da tutt'altra parte e gli interventi di molti utenti mirano più au una critica generale alla religione ed alla negazione dell'esistenza di Dio.

"Cos'è Dio per noi?
Prima di porsi questa domanda bisognerebbe avere la certezza di Dio.
Per quanto mi riguarda, con 60 anni suonati sulle spalle, sono sempre alla ricerca di Dio, e non nego che, spesso, ho dei dubbi sulla sua esistenza. La ricerca continua. Cercando ogni tanto trovo qualcosa di nuovo che mi stimola a perseverare nella ricerca.
Per esempio questa mattina metre viaggiavo in macchina ho avuto una risposta, o meglio, ho intuito, dentro di me, una risposta ad un dubbio che mi "perseguitava da tempo.
In un primo momento, mi è sembrato di raggiungere un traguardo, ma subito dopo ha fatto capolino un nuovo dubbio che mi ha stimolato ad andare più a fondo nella questione.

"come può un uomo mettersi alla ricerca di qualcosa che è l'origine di se stesso?"
Siamo sicuri di conoscere noi stessi fino in fondo? Chi siamo? Cos'è che ci stimola a fare/rifiutare il bene o il male?
Solo cercando te stesso puoi scoprire l'origine di te stesso.

Westindias
20-09-12, 15: 33
qualcuno che sta leggendo il topic, ha mai visto il film "Zetigeist: the movie" ? Ebbene ci sono tantissime verità su tantissime cose al mondo, una di queste, è il Cristianesimo.
Uno dei motivi per cui mi allontano sempre di più dalla fede, è perché ci sono sempre più fatti che teologia a mandare avanti il mondo.
Ora vi prego, qualcuno sa darmi dei validi motivi per credere in Dio?

Per chiamarle verità occorre essere notevolmente di bocca buona. Tra tutte una considerazione: degli antichi, i contemporanei del Cristo, nessuno mette in dubbio la storicità dell'uomo, ne mettono in dubbio la divinità. Se dopo duemila anni se ne mette in dubbio la storicità vuole dire essere rimasti a corto di argomenti.

Non riesco mai a comprendere perchè se uno parla di fisica quantistica gli si crede ed invece se parla di teologia si sbuffa: in realtà per affrontare delle realtà antintuitive serve dotarsi comunque di un minimo di strumentazione adeguata.

Se per motivi intende prove, allora la risposta è che non vi sono motivi: l'atto di fede è una atto volontario, se la prova fosse evidente non lo potrebbe essere (i.e.: credi nella gravità? Come puoi non crederci?). Se per motivi intende ragioni: se il precetto evangelico dell'amore per Dio attraverso l'amore per il prossimo fosse messo in pratica vivremmo in un mondo migliore, invece viviamo in un mondo libero, ma ben poco allegro.
A me sembra un buon motivo.

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come può un uomo mettersi alla ricerca di qualcosa che è l'origine di se stesso?
Per intenderci il 2 può cercare il numero 1?

Non credo che la ricerca sia quella della comprensione, peraltro logicamente impossibile: come può un finito contenere un infinito?
Probabilmente la ricerca è intesa nel senso della percezione della sua presenza nel mondo, che non può che essere una presenza nascosta.

basilischio
20-09-12, 22: 21
........... se il precetto evangelico dell'amore per Dio attraverso l'amore per il prossimo fosse messo in pratica vivremmo in un mondo migliore, invece viviamo in un mondo libero, ma ben poco allegro.
A me sembra un buon motivo....

Non credo che la ricerca sia quella della comprensione, peraltro logicamente impossibile: come può un finito contenere un infinito?
Probabilmente la ricerca è intesa nel senso della percezione della sua presenza nel mondo, che non può che essere una presenza nascosta.

Coincedenze? Segnali? conferme?
Guarda caso è ciò su cui riflettevo questa mattina.
Il percepire come tramutare nella pratica quotidiana il messaggio evangelico è già un segno che Dio si rivela a chi lo cerca.

Il mio pensiero andava oltre, tanto da trovare il Regno di Dio qui sulla terra.

illami
24-11-12, 20: 49
molto interessante questa parte del forum che non avevo mai visitato! Io sono purtroppo ancora lontano dal poter intervenire!
Ho difficoltà a trovare il mio Dio, ma ci provo in ogni momento della mia vita. A volte vorrei un segno.....ma poi mi dico che sarebbe
troppo facile. Spesso penso che credere sia troppo facile e semplicistico. Ad oggi son ancora fermo. A volte mi rassegno pensando che dopo tutto credente o meno mi comporto onestamente, mi fermo a pensare e correggermi quando sbaglio . E forse spero che Dio mi guardi, capisca, e mi aiuti a non dubitare.
Una dolce confusione viene anche dalla mia famiglia che mi ha permesso fin da piccolo ( vivendo un lungo periodo in asia) ) di entrare in contatto con altre religioni, e
pertanto di vedere con i miei occhi quante fedi ci siano al mondo . Questo mi ha creato e mi crea tanta confusione. Quando da questi pensieri non ne esco
mi dico che forse c'è un Dio unico solo con altri nomi e che l'onestà verso se stessi e il prossimo( e tanto altro) sia alla base di tutto e mi rassereno un po!
Grazie di avermi permesso di esprimermi!

basilischio
24-11-12, 20: 53
.............. Io sono purtroppo ancora lontano dal poter intervenire!
........!
e per quale motivo?
Mica bisogna essere teologi o sperti.
Bisogna solo avere la volontà di cercare, di capire, di vedere oltre le apparenze ecc....
Dio si manifesta a chi lo cerca.
Spesso la sua manifestazione è così discreta che non ci accorgiamo della sua presenza.

bemboz
24-11-12, 21: 39
Possibile che su un forum di oltre 30.000 utenti solo una piccolissima minoranza sono alla ricerca di Dio?
A parte l'intervento di AngelCastorelli, la discussione si è fermata il 21/12/2009....... siamo quasi a fine del 2012....

Si potrebbe iniziare un discorso serio, lasciando da parte quanto detto fin'ora; la cosa potrebbe farsi interessante se affrontata correttamente.

Il discorso è davvero molto interessante, ma credo sia assolutamente complesso
complesso perché la ricerca deve essere accompagnata anche da una predisposizione mentale che non sia finalizzata a confutare ma bensì a costruire. Confutare la religione è semplice, costruire giorno per giorno la propria fede è molto più complesso. Io sinceramente ho smesso la mia ricerca e messo la mia fede da parte quasi 3 anni fa e da quei giorni non ho più voluto saperne nulla. Non ritengo di avere la predisposizione mentale per costruire, forse un giorno; Anche se ricordo, quasi con nostalgia delle volte, che credere mi dava più serenità e fiducia. Anche se "non credere" non significa non mettere in pratica i valori cristiani ma bensì non metterli più in pratica in nome di qualcuno/qualcosa ma semplicemente di te stesso, del tuo essere: di ciò che ritieni giusto o sbagliato.

Comunque la discussione offre degli spunti davvero molto interessanti che dovrebbero far riflettere parecchio

basilischio
25-11-12, 20: 02
Il discorso è davvero molto interessante, ma credo sia assolutamente complesso
complesso perché la ricerca deve essere accompagnata anche da una predisposizione mentale che non sia finalizzata a confutare ma bensì a costruire. Confutare la religione è semplice, costruire giorno per giorno la propria fede è molto più complesso. Io sinceramente ho smesso la mia ricerca e messo la mia fede da parte quasi 3 anni fa e da quei giorni non ho più voluto saperne nulla. Non ritengo di avere la predisposizione mentale per costruire, forse un giorno; Anche se ricordo, quasi con nostalgia delle volte, che credere mi dava più serenità e fiducia. Anche se "non credere" non significa non mettere in pratica i valori cristiani ma bensì non metterli più in pratica in nome di qualcuno/qualcosa ma semplicemente di te stesso, del tuo essere: di ciò che ritieni giusto o sbagliato.

Comunque la discussione offre degli spunti davvero molto interessanti che dovrebbero far riflettere parecchio

Appunto, fin'ora non è stato fatto altro che confutare la religione e l'operato della chiesa. Un pretesto come un altro per non farsi domande, per vivere alla giornata, per non crearsi problemi, solo per essere fine a se stessi; in pratica sostituirsi a Dio, all'insegna di non faccio nulla di male se........
Il problemana non fare del male, ma fare del bene. Riuscire a comprendere che l'unico rimedio per evitare guerre sopraffazione, soprusi, odio, ecc.. è fare del bene.

bemboz
26-11-12, 23: 12
è strano come tante volte si dimentica il fine della religione: fare del bene
molte persone, anche credenti, si dimenticano lo scopo ultimo della religione limitandosi solamente ad applicarsi nell'ordinaria amministrazione. Non ha senso andare a sentire il vangelo che parla della carità se poi nella vita il principio rimane puramente teorico; Non ha senso andare a sentire il vangelo che parla di solidarietà se poi si gira la faccia al semaforo quando si vede un ragazzo extracomunitario che chiede 1 euro per mangiare. Ma la nostra società è così, è fatta di ipocrisia! Se può essere o meno pacifico che la bibbia in tante sue parti è una "favola" (intesa come racconto finalizzato alla comprensione di una morale) è dunque evidente che i principi contenuti in essa sono molto spesso disapplicati dagli stessi credenti. Ma allora che senso ha la religione se poi essa non sfocia in gesti pratici quotidiani? che senso ha sentire il vangelo se entra da un orecchio ed esce dall'altro?


personalmente non penso sia una questione di credere o meno (si possono trovare molti casi di credenti che non applicano i criteri cristiani e viceversa). la fede mi è sempre piaciuto definirla come "la capacità di non farsi domande", perché se si pongono domande il nostro istinto naturale ci porta a trovare risposte razionali quando è spesso difficile trovare queste nella religione. Non si può cercare di capire razionalmente la religione perché quando si fa questo allora viene naturale confutarne le tesi; Per costruire invece bisogna partire dal presupposti differenti da quelli razionali.

basilischio
27-11-12, 11: 35
è strano come tante volte si dimentica il fine della religione: fare del bene
molte persone, anche credenti, si dimenticano lo scopo ultimo della religione limitandosi solamente ad applicarsi nell'ordinaria amministrazione. Non ha senso andare a sentire il vangelo che parla della carità se poi nella vita il principio rimane puramente teorico; Non ha senso andare a sentire il vangelo che parla di solidarietà se poi si gira la faccia al semaforo quando si vede un ragazzo extracomunitario che chiede 1 euro per mangiare. Ma la nostra società è così, è fatta di ipocrisia! Se può essere o meno pacifico che la bibbia in tante sue parti è una "favola" (intesa come racconto finalizzato alla comprensione di una morale) è dunque evidente che i principi contenuti in essa sono molto spesso disapplicati dagli stessi credenti. Ma allora che senso ha la religione se poi essa non sfocia in gesti pratici quotidiani? che senso ha sentire il vangelo se entra da un orecchio ed esce dall'altro?


personalmente non penso sia una questione di credere o meno (si possono trovare molti casi di credenti che non applicano i criteri cristiani e viceversa). la fede mi è sempre piaciuto definirla come "la capacità di non farsi domande", perché se si pongono domande il nostro istinto naturale ci porta a trovare risposte razionali quando è spesso difficile trovare queste nella religione. Non si può cercare di capire razionalmente la religione perché quando si fa questo allora viene naturale confutarne le tesi; Per costruire invece bisogna partire dal presupposti differenti da quelli razionali.
Tradizione, imposizione, paura, ipocrisia, solo alcune delle cause che determinato il comportamento di certi cristiani, che tendono ad "usare" la religione per i propri scopi, come il raggiungimento del paradiso. IN pratica trasformando la pratica religiosa in una sorta di commercio. (((io vado sempre in chiesa e pertanto mi merito in paradiso, se poi don degno di unosguardo un povero che mi tende la mano non sono problemi miei, ma di Dio che lo ha fatto povero.)):)

Per quanto riguarda la fede, ognuno può definirla come crede, ma il significato preciso di fede è avere assoluta fiducia in qualcosa o qualcuno, anche se per noi non è ben comprensibile cos'è o chi è.
Aver fede significa affidarsi. Mettersi incondizionatamente nelle mani di chi ha fatta una promessa e che ha sempre mantenuta. Basta vedere chi si è affidato completamente a DIo per avere un riscontro che ciò corrisponde a verità. Basta guardare a S.Francesco, a Madre Teresa di Calcutta, Padre Pio, Giovanni Paolo II, ecc.. ecc..

Il problema è, per noi comuni mortali, pensanti, razionali, riuscire ad avere quella fede incondizionata.

illami
29-11-12, 20: 19
vi leggo con immenso piacere, e mi dispiace non intervenire, ma data la mia confusione non è semplice spiegare in poche righe
quello che sento dentro.

basilischio
29-11-12, 22: 28
vi leggo con immenso piacere, e mi dispiace non intervenire, ma data la mia confusione non è semplice spiegare in poche righe
quello che sento dentro.

usane tante :)
Se abbiamo pazienza di leggerle tutte probabilmente riusciremo a darti una mano per la tua confusione :)

xyzt
30-11-12, 09: 12
La discussione è molto interessante e mi permetto di intervenire portando anche il mio punto di vista. Parto con il dire che ho avuto praticato il catechismo e ho fatto i sacramenti,quando ero piuttosto piccolo pensavo veramente che ci fosse Dio vicino a me,poi con il crescere qualcosa è cambiato. La fede che prima c'era è sparita,per vari motivi:ipocrisia di chi va in Chiesa,preti non del tutto onesti,sudditanza nei confronti della Chiesa,e via dicendo. Adesso potrei dichiararmi ateo/agnostico. Ho provato di riallacciare rapporti con Dio,grazie ad una ex morosa credente e praticante,ma non riuscivo/riesco ad avere fede (ovvero credere ciecamente a qualcosa che non si vede), ed andare in chiesa era un suplizio. Leggendo i vari post: si paragonava Dio con la meccanica quantistica,penso che sia un discorso diverso in quanto la meccanica quantistica è calcolabile.
Forse ho scritto in modo un po' "bovino".

Westindias
30-11-12, 10: 05
La discussione è molto interessante e mi permetto di intervenire portando anche il mio punto di vista. Parto con il dire che ho avuto praticato il catechismo e ho fatto i sacramenti,quando ero piuttosto piccolo pensavo veramente che ci fosse Dio vicino a me,poi con il crescere qualcosa è cambiato. La fede che prima c'era è sparita,per vari motivi:ipocrisia di chi va in Chiesa,preti non del tutto onesti,sudditanza nei confronti della Chiesa,e via dicendo. Adesso potrei dichiararmi ateo/agnostico. Ho provato di riallacciare rapporti con Dio,grazie ad una ex morosa credente e praticante,ma non riuscivo/riesco ad avere fede (ovvero credere ciecamente a qualcosa che non si vede), ed andare in chiesa era un suplizio. Leggendo i vari post: si paragonava Dio con la meccanica quantistica,penso che sia un discorso diverso in quanto la meccanica quantistica è calcolabile.
Forse ho scritto in modo un po' "bovino".

Paragonare Dio alla meccancica quantistica non vuol dire non conoscere Dio, ma non conoscere la meccanica!
Dio è un ente, quella è un tool.

xyzt
30-11-12, 11: 03
Se si parte dal punto di vista che Dio esiste si,dal mio potrebbe essere vero il contrario. Nnon voglio generare polemiche a riguardo,anche perché il centro del topic non è Dio e la meccanica quantistica.

basilischio
30-11-12, 17: 48
La discussione è molto interessante e mi permetto di intervenire portando anche il mio punto di vista. Parto con il dire che ho avuto praticato il catechismo e ho fatto i sacramenti,quando ero piuttosto piccolo pensavo veramente che ci fosse Dio vicino a me,poi con il crescere qualcosa è cambiato. La fede che prima c'era è sparita,per vari motivi:ipocrisia di chi va in Chiesa,preti non del tutto onesti,sudditanza nei confronti della Chiesa,e via dicendo. Adesso potrei dichiararmi ateo/agnostico. Ho provato di riallacciare rapporti con Dio,grazie ad una ex morosa credente e praticante,ma non riuscivo/riesco ad avere fede (ovvero credere ciecamente a qualcosa che non si vede), ed andare in chiesa era un suplizio. Leggendo i vari post: si paragonava Dio con la meccanica quantistica,penso che sia un discorso diverso in quanto la meccanica quantistica è calcolabile.
Forse ho scritto in modo un po' "bovino".
Lei prima di diventare ateo, aveva fede in Dio o negli uomini?
Questa domanda sorge dal primo grassetto dove, in pratica, lei dice che ha perso la fede perchè ha perso fiducia nei praticanti e nella chiesa. Probabilmente a quel tempo non aveva ancora compreso bene ciò che volesse dire fede, come del resto non lo ha compreso nemmeno quando andava con la sua morosa in chiesa. Associale la fede al comportamento degli uomini, alla fede in Dio è la cosa più sbagliata che si possa fare. E' come voler appunto paragonare Dio alla meccanica quantistica. A tal proposito, in questa discussione, Dio non è stato paragonato alla meccanica quantistica, ma è stato solo detto che parlare di Dio senza conoscerlo almeno un po' è come parlare di fisica quantistica senza conoscere le basi della fisica, Quindi nessun paragone, ma solo il vole precisare che per parlare di un argomento bisogna conoscerlo almeno un po', altrimenti si scade nel qualunquismo, nei luoghi comuni.
Se legge indietro nella discussione vedrà che diversi utenti sono sulle sue stesse posizioni, ma dopo pochi interventi sono spariti dalla discussione, segno evidente che a loro non interessa la ricerca di Dio. Chi è alla ricerca di Dio non teme il confronto, l'essere messo in dubbio; cerca e continua a cercare anche la' dove sembra non esserci più Dio.

bemboz
30-11-12, 18: 17
Tradizione, imposizione, paura, ipocrisia, solo alcune delle cause che determinato il comportamento di certi cristiani, che tendono ad "usare" la religione per i propri scopi, come il raggiungimento del paradiso. IN pratica trasformando la pratica religiosa in una sorta di commercio. (((io vado sempre in chiesa e pertanto mi merito in paradiso, se poi don degno di unosguardo un povero che mi tende la mano non sono problemi miei, ma di Dio che lo ha fatto povero.)):)

Per quanto riguarda la fede, ognuno può definirla come crede, ma il significato preciso di fede è avere assoluta fiducia in qualcosa o qualcuno, anche se per noi non è ben comprensibile cos'è o chi è.
Aver fede significa affidarsi. Mettersi incondizionatamente nelle mani di chi ha fatta una promessa e che ha sempre mantenuta. Basta vedere chi si è affidato completamente a DIo per avere un riscontro che ciò corrisponde a verità. Basta guardare a S.Francesco, a Madre Teresa di Calcutta, Padre Pio, Giovanni Paolo II, ecc.. ecc..

Il problema è, per noi comuni mortali, pensanti, razionali, riuscire ad avere quella fede incondizionata.

Bisognerebbe capire bene il significato di affidarsi,
se per questo bisogna intendere mettere in mano le proprie aspettative a Dio oppure lasciare che Dio compia il progetto sulla nostra vita. E' difficile affidarsi incondizionatamente sopratutto quando le nostre preghiere vengono assolutamente ignorate: se non posso contare su di Lui quando si ha necessità (una vera necessità non una scemenza) perché dovrei contare su di lui incondizionatamente?

sul rapporto Scienza-Fede (e dunque sulla ricerca razionale) manco a farlo apposta proprio in questi giorni sono stato a Roma dove, per caso, sono capitato nella basilica di S. Maria degli Angeli dove c'era un'esposizione di Zichichi su questo argomento: davvero molto interessante il suo punto di vista.

basilischio
30-11-12, 21: 56
Bisognerebbe capire bene il significato di affidarsi,
se per questo bisogna intendere mettere in mano le proprie aspettative a Dio oppure lasciare che Dio compia il progetto sulla nostra vita. E' difficile affidarsi incondizionatamente sopratutto quando le nostre preghiere vengono assolutamente ignorate: se non posso contare su di Lui quando si ha necessità (una vera necessità non una scemenza) perché dovrei contare su di lui incondizionatamente?

sul rapporto Scienza-Fede (e dunque sulla ricerca razionale) manco a farlo apposta proprio in questi giorni sono stato a Roma dove, per caso, sono capitato nella basilica di S. Maria degli Angeli dove c'era un'esposizione di Zichichi su questo argomento: davvero molto interessante il suo punto di vista.
Mettere le proprie aspettative in mano a Dio è come pretendere da Lui che ci asecondoi in tutti i nostri voleri, mentre, come diceva Madre Teresa di Calcutta,

"Sono una piccola matita
nelle mani di Dio ...
Io sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient'altro.
È Lui che pensa. È Lui che scrive.
La matita non ha nulla a che fare con tutto questo.
La matita deve solo poter essere usata.", è l'atteggimento giusto per rapportarsi con Dio.
Immedesimandosi in questo atteggimanto non arriveremo mai a domandarci perchè Dio non ascolta le nostre preghiere, in quanto consapevoli che le notre necessità le conosce Dio, non noi. Se non fosse così saremo noi a guidare la mano di Dio non viceversa.

bemboz
01-12-12, 15: 11
Ma lei crede dunque nell'esistenza di un progetto divino per ognuno? Ogni fatto che accade nella nostra vita sarebbe da ricondursi ad un volere superiore (destino)?
..quindi la vita sarebbe assimilabile ad un quadro divisionista dove ogni puntino serve alla realizzazione di un quadro completo?

basilischio
01-12-12, 17: 06
Ma lei crede dunque nell'esistenza di un progetto divino per ognuno? Ogni fatto che accade nella nostra vita sarebbe da ricondursi ad un volere superiore (destino)?
..quindi la vita sarebbe assimilabile ad un quadro divisionista dove ogni puntino serve alla realizzazione di un quadro completo?

Nì!........
Non credo che ci sia un progetto specifico per ognuno; l'imposizione, da parte di Dio, verrebbe meno alla libertà individuale da Lui concessa.
Un progetto c'è, ed è quello della realizzazione del suo Regno, forse qui sulla terra o forse solo nel cielo.
Io assimilerei questo progetto ad una partita a scacchi, dove però chi decide la mossa, in piena libertà ed indipendenza, sono i singoli pezzi. Da una parte i neri dall'altra i bianchi (il male ed il bene), ma sempre essere umani. L'unica certezza è l'esito finale della partita; la vincita del bene. Durante lo svolgimento della partita aletranativamente vanno in vantaggio i neri o i bianchi ma nessuno riesce a dare scacco matto proprio perchè, sia dall'una che dall'altra parte, le mosse individuali di ogni singolo pezzo, possono far perdere o prendere vantaggio. Dio non interviene, aspetta soltanto che quelli che hanno fede in Lui, seguano i suoi insegnamenti, esplicitati nella rivelazione di Dio agli uomini per mezzo di Gesù, tanto da non sbagliare mosse.

beowuff
01-12-12, 17: 12
Cosa spinge un uomo a voler cercare Dio?

bemboz
01-12-12, 19: 07
Nì!........
Non credo che ci sia un progetto specifico per ognuno; l'imposizione, da parte di Dio, verrebbe meno alla libertà individuale da Lui concessa.
Un progetto c'è, ed è quello della realizzazione del suo Regno, forse qui sulla terra o forse solo nel cielo.
Io assimilerei questo progetto ad una partita a scacchi, dove però chi decide la mossa, in piena libertà ed indipendenza, sono i singoli pezzi. Da una parte i neri dall'altra i bianchi (il male ed il bene), ma sempre essere umani. L'unica certezza è l'esito finale della partita; la vincita del bene. Durante lo svolgimento della partita aletranativamente vanno in vantaggio i neri o i bianchi ma nessuno riesce a dare scacco matto proprio perchè, sia dall'una che dall'altra parte, le mosse individuali di ogni singolo pezzo, possono far perdere o prendere vantaggio. Dio non interviene, aspetta soltanto che quelli che hanno fede in Lui, seguano i suoi insegnamenti, esplicitati nella rivelazione di Dio agli uomini per mezzo di Gesù, tanto da non sbagliare mosse.

Davvero interessante come metafora la partita a scacchi,
non avevo mai pensato all'azione umana come individuale e collettiva allo stesso tempo. Un'ultima domanda e poi prometto che smetto di tediarla :),
se Dio non interviene ed aspetta dunque perché si manifesta per mezzo dei miracoli? come si colloca il "miracolo" nella religione? ..come deve essere interpretato?

basilischio
01-12-12, 19: 40
Davvero interessante come metafora la partita a scacchi,
non avevo mai pensato all'azione umana come individuale e collettiva allo stesso tempo. Un'ultima domanda e poi prometto che smetto di tediarla :),
se Dio non interviene ed aspetta dunque perché si manifesta per mezzo dei miracoli? come si colloca il "miracolo" nella religione? ..come deve essere interpretato?

Nessun problema e nessun disturbo.
Con i miracoli bisogna andare con i piedi di piombo.
Tutto quello che può essere visto come miracolo, potrebbe essere soltato il risultato di fenomeni paranormali dovuti allo psichismo.
I miracoli, quelli veri, sono abbastanza pochi e sono prova che Dio può stravolgere il corso della natura a proprio piacimento, cosa impossibile all'uomo ed alla scienza.
Nella religione occupano un posto, nella fede nemmeno un posticino. Chi veramente ha fede, si fida e basta e non ha certo bisogno di un segno per accrescere la sua fede.
E' più probabile che Dio si manifesti con piccoli ed impecettibili segni piuttosto che con miracoli eclatanti, questo per non influenzare la nostra libertà e la nostra scelta.

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Cosa spinge un uomo a voler cercare Dio?

Per colmare la sua incompletezza.

crociato
13-06-13, 14: 25
anzitutto scrivo che essendo un sacerdote ovviamente non posso(e non voglio) che mettere al centro della mia vita la presenza di Dio, ma ovviamente non è che il Signore sia una conquista personale che una volta fatta è data per scontata e messa da parte, Dio si scopre sempre, ogni giorno, in ogni esperienza che si può fare , se ne percepisce la mano paterna che agisce e dispone le cose in un certo modo anche là dove sembra non esserci od essere assolutamente lontano! Esistono ovvimanete luoghi, momenti ,situaizoni per così dire "privilegiate" in cui questa presenza è ancor più tangibile, ma Lui si serve di tutto per provare a portarci là dove vuole condurci per il bene nostro! Il problema è che tante volte la fede si riduce a semplice devozione o ,ancor peggio, a semplice tradizione delle nostre terre, sminuendone così enormemente la profonda portata del beneficio che ne potrebbe derivare!

ebenezer
13-06-13, 14: 32
Finalmente questa discussione ritorna attiva. Mi limiterò a seguirla senza intervenire ma reputo l'argomento interessantissimo.

Wiseman
13-06-13, 16: 54
anzitutto scrivo che essendo un sacerdote ......

Ben arrivato fra noi. E grazie in anticipo per i contributi che potrà offrire alle nostre discussioni.

Mi permetta, secondo lo stile della casa, di invitarla a lasciare due parole di introduzione sulla sua persona nella sezione "Benvenuto, Presentati!", cui potrà accedere seguendo QUESTO LINK (https://www.militariforum.it/forum/forumdisplay.php?28-Benvenuto-Presentati-!!%22). Per agevolare la presentazione dei nuovi iscritti, l'Amministratore ha formulato QUESTO MESSAGGIO DI BENVENUTO (https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?45150-Come-presentarsi-in-Militariforum&p=1874901#post1874901).

Altrettanto utile potrebbe essere iniziare a familiarizzarsi con il Regolamento (https://www.militariforum.it/forum/announcement.php?f=28) della piattaforma.

Grazie!

basilischio
13-06-13, 21: 22
anzitutto scrivo che essendo un sacerdote ovviamente non posso(e non voglio) che mettere al centro della mia vita la presenza di Dio, ma ovviamente non è che il Signore sia una conquista personale che una volta fatta è data per scontata e messa da parte, Dio si scopre sempre, ogni giorno, in ogni esperienza che si può fare , se ne percepisce la mano paterna che agisce e dispone le cose in un certo modo anche là dove sembra non esserci od essere assolutamente lontano! Esistono ovvimanete luoghi, momenti ,situaizoni per così dire "privilegiate" in cui questa presenza è ancor più tangibile, ma Lui si serve di tutto per provare a portarci là dove vuole condurci per il bene nostro! Il problema è che tante volte la fede si riduce a semplice devozione o ,ancor peggio, a semplice tradizione delle nostre terre, sminuendone così enormemente la profonda portata del beneficio che ne potrebbe derivare!

Finalmente un sacerdote che soddisfare le richieste dei nostri utenti.
Condivido quello che ha scritto.
La ricerca di Dio non si esaurisce se non quando saremo alla sua presenza.

crociato
13-06-13, 21: 36
fermo restando è ovvio(lo davo per scontato) che Dio si è rivelato e si è rivelato per mezzo di Gesù Cristo e della sua Chiesa, quindi ovvio che è attraverso il cattolicesimo che si può arrivare in modo spedito verso il Padre , ciò non toglie che la riceca deve essere comunque costante,instancabile e sopratutto umile, perchè "Dio resiste ai superbi e dà Grazia agli umili"

basilischio
13-06-13, 21: 42
E chi non ha potuto conoscere la Chiesa il Cattolicesino e Cristo, è escluso dalla conoscenza del Padre?

crociato
13-06-13, 22: 02
la via ordinaria è una sola:, Gesù Cristo stesso disse:"Io sono la via, la verità e la vita nessuno viene al Padre se non per mezzo di me"; ovvimanete poi, Dio sa come agire,e a volte, nonostante un'ignoranza incolpevole trova il modo di rivelarsi ad una delle anime per le quali ha dato la vita! Detto ina altri termini, ci si può salvare vivendo nelle false religioni ma non per mezzo delel false religioni perchè la verità non è soggetta ad arbitri personali, va però altrettanto detto che chi cerca la Verità cerca Dio ne sia egli consapevole o meno, da una ricerca sincera e profonda della verità non si può che giungere alla stessa meta!

beowuff
13-06-13, 22: 25
la via ordinaria è una sola:, Gesù Cristo stesso disse:"Io sono la via, la verità e la vita nessuno viene al Padre se non per mezzo di me"; ovvimanete poi, Dio sa come agire,e a volte, nonostante un'ignoranza incolpevole trova il modo di rivelarsi ad una delle anime per le quali ha dato la vita! Detto ina altri termini, ci si può salvare vivendo nelle false religioni ma non per mezzo delel false religioni perchè la verità non è soggetta ad arbitri personali, va però altrettanto detto che chi cerca la Verità cerca Dio ne sia egli consapevole o meno, da una ricerca sincera e profonda della verità non si può che giungere alla stessa meta!

Quindi, semplificando...tutti quelli che non sono Cristiani sono "ignoranti incolpevoli" e vivono "false religioni"? Ho capito bene?:)

crociato
14-06-13, 15: 26
non tutti incolpevoli...sulla storia personale di ciascuno, poi ci pensa il Patreterno

beowuff
14-06-13, 16: 09
non tutti incolpevoli...sulla storia personale di ciascuno, poi ci pensa il Patreterno

Già già, chissà se questa presunzione di superiorità rispetto alle altre religioni gliel'ha suggerita proprio Dio:)

basilischio
14-06-13, 19: 48
Già già, chissà se questa presunzione di superiorità rispetto alle altre religioni gliel'ha suggerita proprio Dio:)

Non iniziamo abanalizzare come al solito.

bartok
14-06-13, 20: 48
Già già, chissà se questa presunzione di superiorità rispetto alle altre religioni gliel'ha suggerita proprio Dio:)

"Teoricamente" se uno è cristiano e non di altre religioni, è perché ci crede. Credere a qualcosa significa non credere a qualcos'altro, il che significa ritenere sbagliato ciò a cui non si crede. Cioè significa ritenere sbagliate/incomplete religioni diverse dalla propria. Questo non implica imporre la propria fede, ma non significa neanche mettersi in un'ottica di parità. È un po' come dire: "rispetto la tua opinione, ma - secondo me - è sbagliata."

beowuff
14-06-13, 21: 03
"Teoricamente" se uno è cristiano e non di altre religioni, è perché ci crede. Credere a qualcosa significa non credere a qualcos'altro, il che significa ritenere sbagliato ciò a cui non si crede. Cioè significa ritenere sbagliate/incomplete religioni diverse dalla propria. Questo non implica imporre la propria fede, ma non significa neanche mettersi in un'ottica di parità. È un po' come dire: "rispetto la tua opinione, ma - secondo me - è sbagliata."

Certo, son d'accordo...ma non per questo definisco te un ignorante incolpevole e la tua opinione una falsa opinione:)

bartok
14-06-13, 21: 31
Se sbagli in buona fede, sei "ignorante incolpevole". La "falsa opinione" è più correttamente una "falsa verità", cioè una falsità. Questa è logica. Mi rendo conto che applicare la logica a ciò che parte da un atto di Fede, porta a conclusioni diverse a seconda della Fede. Tuttavia alla fine a una cosa, qualunque essa sia, o ci credi, o non ci credi, o non te ne frega niente. Non prendere una posizione chiara (tipicamente: hanno tutti ragione) significa non decidere. Il che viene spesso confuso con "democrazia".

beowuff
14-06-13, 21: 39
Se sbagli in buona fede, sei "ignorante incolpevole". La "falsa opinione" è più correttamente una "falsa verità", cioè una falsità.

Eh...e perchè io che credo in un Dio diverso dal tuo sbaglio in buona fede mentre tu no, e ciò che dice la mia religione è una falsa verità?

Wiseman
14-06-13, 22: 18
Ogni punto di vista assume il proprio sistema come misura della veridicità degli altri.
Quindi io posso reputare incolpevolmente erronee le credenze di uno che avrà opinione speculare ed opposta su di me ed il mio credo.

Non sembra difficile, se non lo si vuole strumentalizzare :)

beowuff
14-06-13, 22: 24
Quindi io posso reputare incolpevolmente erronee le credenze di uno che avrà opinione speculare ed opposta su di me ed il mio credo.

Quindi tu (tu generico) saresti un arrogante, presuntuoso, incolpevole...son d'accordo:)

Wiseman
14-06-13, 22: 48
L'arroganza discende dal fanatismo, dalla cecità, dalla chiusura.
Chi ha Ragione non sente ragioni :)

L'esatto opposto di coloro cui è dedicata questa discussione: i Cercatori di Dio, con cui avere un dialogo.
Sarà meglio ricordare il tema della discussione e restarvi aderenti, prima di replicare ulteriormente.
Grazie!

bartok
14-06-13, 23: 43
Eh...e perchè io che credo in un Dio diverso dal tuo sbaglio in buona fede mentre tu no, e ciò che dice la mia religione è una falsa verità?

Sì. Se la tua religione fosse vera quanto la mia, allora perché non essere musulmani, o ebrei, o induisti? Se ogni religione fosse vera quanto le altre, allora essa è solo una tradizione? Ma non si può aver Fede sulla base di una tradizione. So che "fa brutto", che questi non sono tempi da posizioni nette, ma non si potrà mai esser motivati su qualcosa se non si pensa d'aver ragione. Beninteso che questo non significa non voler sentire ragioni, ma d'altra parte non che non avere una propria idea sia sinonimo di ragionevolezza.

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Wisemen,


Chi ha Ragione non sente ragioni


Può essere che su un determinato tema chi ha ragione non ha trovato sufficienti argomentazioni per pensare di avere torto. Generalmente chi ammette i propri torti, spesso ha ragione su molte cose.

beowuff
15-06-13, 00: 26
Sì. Se la tua religione fosse vera quanto la mia, allora perché non essere musulmani, o ebrei, o induisti? Se ogni religione fosse vera quanto le altre, allora essa è solo una tradizione?

Ma no...una religione è qualcosa di più di una tradizione...voglio dire, mica da tutti credere in qualcosa di superiore, affidarcisi, e magari dedicarci una vita.

Tornando al dialogo con Crociato, che possiamo definire, aspettando smentite, un vero e proprio cercatore di Dio; prima che lei e Wiseman mi portaste sulla scorretta via della logica:), volevo capire come mai Crociato stesso definisse , con evidente aria di superiorità, le altre religioni come false religioni:)

crociato
15-06-13, 09: 00
mi spiace che si è percepita come aria di superiorità quel che ho detto, che in fodno è quello che ha insegnato Cristo e la sua Chiesa! Sarebbe un assurdo pensare che io in qunto uomo sia superiore ad un altro ma è vero che seguire determianti insegnamenti innalza la dignità umana a un livello superiore proprio perchè sono principi e valori che ci vengono direttamernte da Dio, e questo Gesù lo ha dimostrato in tutta la sua esistenza terrena! "chi si vanta si vanti nel Signore" diceva san Paolo, ed aveva ,ovviamente, ragione quindi se posso vantarmi di qualcosa,in senso ampio del termine,è semplicemente del fatto che Dio senza miei meriti mi abbia permesso di comprendere determinate cose e capire quale via seguire, dono che non essendo solo per me ma per tutti gli uomini non ha senso far diventare motivo di suerbia! per rispondere all'altra domanda anche a livello smeolicemente filosofico si capisce che non pososno essere vere due cose palesemnte in contraddizzione,ne consegue che dalla rivelazioen di Cristo stessa e per suaspecifica affermazione quello che contraddice il suo insegnamento sia al di fuori della Verità

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per dare ulteriore risposta a domanda che mi era stata fatta(e che mi era sfuggita prima) certo che sono un cercatore di Dio ma nel senso che dopo aver capito quale è la strada da percorrere cerco di farla smepre al melgio con le cadute che derivano dalle mie fragilità e dai miei peccati,per questo ho bisogno dell'aiuto continuo di Dio per avere forza e capacità di proseguire il cammino, la ricerca di Dio non parte mai dall'uomo, è sempre LUi che si rivela e ci stimolaa cercarLo

basilischio
15-06-13, 10: 22
..................... dopo aver capito quale è la strada da percorrere cerco di farla smepre al melgio con le cadute che derivano dalle mie fragilità e dai miei peccati,per questo ho bisogno dell'aiuto continuo di Dio per avere forza e capacità di proseguire il cammino, la ricerca di Dio non parte mai dall'uomo, è sempre LUi che si rivela e ci stimolaa cercarLo
Non aggiungo una parola.
Il problema che emerge dalle pagine di questa discussione è quasi la "pretesa" di capire Dio senza la minima disponiobilità a accogliere la sua rivelazione, ad ascoltarlo, a cercarlo.
Insomma c'è chi crede di aver capito tutto di Dio, leggendo solo "l'Osservatore Romano" :)

beowuff
15-06-13, 11: 20
mi spiace che si è percepita come aria di superiorità quel che ho detto, che in fodno è quello che ha insegnato Cristo e la sua Chiesa! Sarebbe un assurdo pensare che io in qunto uomo sia superiore ad un altro ma è vero che seguire determianti insegnamenti innalza la dignità umana a un livello superiore proprio perchè sono principi e valori che ci vengono direttamernte da Dio, e questo Gesù lo ha dimostrato in tutta la sua esistenza terrena! "chi si vanta si vanti nel Signore" diceva san Paolo, ed aveva ,ovviamente, ragione quindi se posso vantarmi di qualcosa,in senso ampio del termine,è semplicemente del fatto che Dio senza miei meriti mi abbia permesso di comprendere determinate cose e capire quale via seguire, dono che non essendo solo per me ma per tutti gli uomini non ha senso far diventare motivo di suerbia! per rispondere all'altra domanda anche a livello smeolicemente filosofico si capisce che non pososno essere vere due cose palesemnte in contraddizzione,ne consegue che dalla rivelazioen di Cristo stessa e per suaspecifica affermazione quello che contraddice il suo insegnamento sia al di fuori della Verità

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per dare ulteriore risposta a domanda che mi era stata fatta(e che mi era sfuggita prima) certo che sono un cercatore di Dio ma nel senso che dopo aver capito quale è la strada da percorrere cerco di farla smepre al melgio con le cadute che derivano dalle mie fragilità e dai miei peccati,per questo ho bisogno dell'aiuto continuo di Dio per avere forza e capacità di proseguire il cammino, la ricerca di Dio non parte mai dall'uomo, è sempre LUi che si rivela e ci stimolaa cercarLo

Quindi di Dio ve n'è solo uno che si manifesta in maniera diversa? Oppure l'unico Dio è quello cristiano, mentre il dio delle altre religioni è completamente sbagliato?

basilischio
15-06-13, 11: 49
Quindi di Dio ve n'è solo uno che si manifesta in maniera diversa? Oppure l'unico Dio è quello cristiano, mentre il dio delle altre religioni è completamente sbagliato?
La risposta è già qui

la via ordinaria è una sola:, Gesù Cristo stesso disse:"Io sono la via, la verità e la vita nessuno viene al Padre se non per mezzo di me"; ovvimanete poi, Dio sa come agire,e a volte, nonostante un'ignoranza incolpevole trova il modo di rivelarsi ad una delle anime per le quali ha dato la vita! Detto ina altri termini, ci si può salvare vivendo nelle false religioni ma non per mezzo delel false religioni perchè la verità non è soggetta ad arbitri personali, va però altrettanto detto che chi cerca la Verità cerca Dio ne sia egli consapevole o meno, da una ricerca sincera e profonda della verità non si può che giungere alla stessa meta!, a meno che non ponga una domanda più precisa, magari riferendosi a religioni politeiste o monoteiste, in quanto il Dio dei Cristiani è lo stesso di quello dei Musulmani che entrambi eretitano da quello degli Ebrei.

Il problema non è Dio che si rivela in modo diverso, ma l'uomo che vorrebbe "addomesticare" Dio a proprio uso e consumo.

La religione è il mezzo, non il fine (Dio).
La religione è giusta o sbagliata solo se messa in relazione al "fine".
Anche nella religione giusta ci potrebbero essere o ci sono comportamenti umani sbagliati che quindi non sono in relazione con il "fine".

bartok
15-06-13, 12: 10
Quindi di Dio ve n'è solo uno che si manifesta in maniera diversa? Oppure l'unico Dio è quello cristiano, mentre il dio delle altre religioni è completamente sbagliato?

Il Dio delle altre religioni è lo stesso, sono le altre religioni ad essere sbagliate. Leggi la preghiera del CREDO. Se sei cristiano e cattolico, credi nella Santa Trinità e nella Chiesa, una, Santa, cattolica e apostolica. Eccetera.
Il "resto" non è altrettanto vero.

basilischio
15-06-13, 15: 15
Ampliando il post precedente, e riferendomi solo al Dio unico che, come è detto, è lo stesso di altre religioni, essend Lui il "Fine", la Verità, tutto quello che concerne le religini è giusto solo se in relazione con la ricerca del Fine, della Verità, di Dio.

Ora di religioni ce ne sono tante, queste solo le maggiori: http://it.wikipedia.org/wiki/Religioni_maggiori, quindi una di queste sarà quella (più) giusta. Da questa considerazione, nasce la ricerca, ma se non siamo interessati, o non ce ne frega niente della religione.............. perchè perdere tempo?
Il fatto che uno pone domande, dovrebbe essere indice di ricerca. In questo campo nessuno ha la soluzione, come invece è per il compito di matematica; chiedo al compagno, mi passa il risultato, e voilà,........... ma rimare il fatto che non ho compreso i passaggi per arrivare al risultato.
Considerato questo, mi pare ovvio che tutto debba partire da una ricerca. Siccome cercare o capire Dio non è affatto semplice, bisognerebbe almeno capire qual'è la religione giusta (il mezzo) per arrivare al Fine (DIo).

Zoppo
24-06-13, 14: 31
Ora di religioni ce ne sono tante, queste solo le maggiori: http://it.wikipedia.org/wiki/Religioni_maggiori, quindi una di queste sarà quella (più) giusta.

Ciao Basilichio,

se la fede è qualcosa di interiore, credo che far parte di una maggioranza o di una minoranza sia indifferente, anzi, se avessi una fede credo che preferirei far parte della minoranza. Pensa che 2000 anni fa non c'era nemmeno un cristiano!

Curiosando nel tuo link (molto interessante) sono incappato nel Kimbanguismo che non conoscevo. E' una costola della religione cristiana sviluppatasi in Africa. Il suo fondatore, malvisto dai bianchi, morì dopo 30 anni di prigione. Curiosamente praticano la comunione con un ostia fatta di mais e banane.

Una volta in privato s'era parlato di come il Cristianesimo venga vissuto in maniera completamente diversa a seconda dei posti: questo merita essere ricordato.

Saluti

basilischio
24-06-13, 17: 33
Ciao Basilichio,

se la fede è qualcosa di interiore, credo che far parte di una maggioranza o di una minoranza sia indifferente, anzi, se avessi una fede credo che preferirei far parte della minoranza. Pensa che 2000 anni fa non c'era nemmeno un cristiano!

Curiosando nel tuo link (molto interessante) sono incappato nel Kimbanguismo che non conoscevo. E' una costola della religione cristiana sviluppatasi in Africa. Il suo fondatore, malvisto dai bianchi, morì dopo 30 anni di prigione. Curiosamente praticano la comunione con un ostia fatta di mais e banane.

Una volta in privato s'era parlato di come il Cristianesimo venga vissuto in maniera completamente diversa a seconda dei posti: questo merita essere ricordato.

Saluti
Se è per quello, nemmeno Cristo era Cristiano, è nato Ebreo e morto da Ebreo, :) quindi chi segue l'insegnamento di Cristo è Cristiano, poi tutte le conffesioni del cristianesimo, spesso divise per "cavilli" teologici, prettamente umani, lasciano il tempo che trovano...:) al di la della sequela di Cristo.

Bisogna tener conto che buona parte di quel "marasma" di confessioni, "costole" ecc.., è derivato solo dal fatto che ognuna ha cercato di "addomesticare" l'insegnamento di Cristo, interpretandolo a proprio uso e consumo.


Corinzi: 13-11 Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino, ma da quando sono diventato uomo, ho smesso di fare le cose dei bambini.

Il segreto sta qui. Non bisogna fermarsi a ragionare da bambini puntandosi su sfaccettature che hanno poco senso in confronto al risultato finale, come ad esempio l'uso di mais e banane. Sappiamo che il pane usato da Cristo nell'ultima cena era azimo, senza liveto, ma non sappiamo se era di farina di grano integrale, zero o doppio zero, ed il vino sarà stato un novello da 10° oppure un corposo 13,5- 14°, bianco o rosso?