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Visualizza Versione Completa : Legge di Riforma della Polizia Locale



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Agente PM
29-12-09, 21: 22
Quoto Agente....non si capisce proprio questa necessità di distinzione.
Se deve essere Polizia Locale che sia PL e basta .... poi ognuno dipenderà dal proprio Ente di appartenenza con le mansioni che gli verranno attribuite.
Se si avvertisse questa necessità, allora avrebbe ragione qualcuno che preferirebbe una divisa di colore diverso per ogni Comune ..... sai il casino che ne verrebbe fuori ....allora si che faremmo ridere....

Saleut.

infatti, così facendo non facciamo altro che alimentare insensate leggende su di noi....un po' di uniformità, un po' di stile e che diamine!!!!

a volte sembriamo proprio l'esercito di franceschiello.... io la prendo a ridere e mi arrabbio scherzosamente con i colleghi che si inventano una divisa tutta loro.. maglioncino senza camicia....cappellino, berretto... ecc ecc.. ma la più bella è maglione a collo alto sotto giacca della divisa....un misto tra padre confessore e don giovanni anni 70....
quante risate che mi faccio...
ma in realtà rido per non piangere...

poi quando ci sono occasioni dove si assembrano una ventina di noi provenienti dai vari comuni della provincia .... lì si che diamo il meglio.... chi sembra uscito da una parata, chi sembra che debba andare a funghi... a chi mancano solo le granate appese al cinturone... chi mi sembra vestito da tutto tranne che da vigile tipo autista/uscere di una volta.......(e qualcuno lo è davverro visto che giuda pure lo scuolabus.... ) che scene... e poi immancabilmente a questo si aggiunge lo sbrago di chi non sa cosa vuol dire stare "inquadrati" un'oretta... vi lascio immaginare.... con questi gonfaloni......uno enorme, l'altro striminzito...uno rattoppato l'atro nuovo di zecca.... chi lo appoggia al muro... chi proprio lo fa sparire...chi cerca di imboscarsi ma non ci riesce...
che tenerezza solo a pensarci... e mi dico... (ma a sottovoce percarità) " poi vogliamo la riforma....."

e con questo un abbraccio a tutti i vigili di paese alla Lino Banfi..... sicuramente campioni di simpatia !!!

elventisquero
30-12-09, 08: 23
Nei piccoli paese vedi il peggio del peggio. Figurati che c'è un collega che ha tolto le maniche della giacca invernale perchè ha troppo caldo. Ma ti pare? Andare in giro con il gilet?

Agente PM
30-12-09, 12: 05
Nei piccoli paese vedi il peggio del peggio. Figurati che c'è un collega che ha tolto le maniche della giacca invernale perchè ha troppo caldo. Ma ti pare? Andare in giro con il gilet?

si si mi riferivo proprio ai piccoli comuni infatti....
eeeeee....il gilet mi mancava.... spettacolo!!!

:rotflmao:

elventisquero
30-12-09, 13: 45
Spettacolo non tanto. E' talmente panzone che non riesce nemmeno a chiuderlo. Ci vuole rigore con la divisa

grfrapi
30-12-09, 15: 01
- la polizia locale diventerà corpo per la gestione per l'ordine pubblico ovvero della sicurezza urbana nelle città, collegandola operativamente direttamente con la questura/prefettura (gestione di piani integrati per la sicurezza)


Vediamo un po questo punto quà. La polizia locale quindi diveterà una forza di polizia a tutti gli effetti!!?? Ovvero avranno compiti di sventare rapine, omicidi e di svolgere indagini penali!!?? Se si finalmente andremmo ad eguagliare la struttura di molti altri paesi in cui le forze di polizia locali svolgono compiti di pubblica sicurezza e indagini giudiziarie coordinate poi dalle forze di polizia federali (Stati Uniti, Austria, Germania, Svizzera, Australia, Gran Bretagna). Ma in Italia sicuramente non sarebbe conveniente dividere i poteri come le forze di polizia di questi paesi poichè comunque non si può affidare la gestione di ordine pubblico unicamente alle forze di polizia locali di comuni come: Corleone, Casal di Principe, Locri e simili, ma di estendere a tutte le forze di polizia locali e statali gli stessi compiti indistintamente così i comuni più onesti e ben organizzati potranno gestire da se il loro ordine pubblico, dall' altra ci saranno forze di polizia statali che sapranno prendere provvedimenti nei confronti dei comuni più collusi!!

Agente PM
30-12-09, 15: 24
Vediamo un po questo punto quà. La polizia locale quindi diveterà una forza di polizia a tutti gli effetti!!?? Ovvero avranno compiti di sventare rapine, omicidi e di svolgere indagini penali!!?? Se si finalmente andremmo ad eguagliare la struttura di molti altri paesi in cui le forze di polizia locali svolgono compiti di pubblica sicurezza e indagini giudiziarie coordinate poi dalle forze di polizia federali (Stati Uniti, Austria, Germania, Svizzera, Australia, Gran Bretagna). Ma in Italia sicuramente non sarebbe conveniente dividere i poteri come le forze di polizia di questi paesi poichè comunque non si può affidare la gestione di ordine pubblico unicamente alle forze di polizia locali di comuni come: Corleone, Casal di Principe, Locri e simili, ma di estendere a tutte le forze di polizia locali e statali gli stessi compiti indistintamente così i comuni più onesti e ben organizzati potranno gestire da se il loro ordine pubblico, dall' altra ci saranno forze di polizia statali che sapranno prendere provvedimenti nei confronti dei comuni più collusi!!

ma guarda che già lo facciamo!!!! l'Italia è lunga!!! magari non nel paesino certo ma nelle grandi città questa è una realtà radicata!!!
sventiamo rapine eccomme!!
indagini penali quante ne vuoi!!!....
ti ricordo che presso la procura di Torino vi è anche l' aliquota di polizia giudiziaria della polizia municipale!!!

grfrapi
30-12-09, 15: 40
ma guarda che già lo facciamo!!!! l'Italia è lunga!!! magari non nel paesino certo ma nelle grandi città questa è una realtà radicata!!!
sventiamo rapine eccomme!!
indagini penali quante ne vuoi!!!....
ti ricordo che presso la procura di Torino vi è anche l' aliquota di polizia giudiziaria della polizia municipale!!!

effettivamente nelle grandi città ci sarebbe molto più da fare che nei piccoli comuni!! in modo particolare al Nord dove le polizie locali le ho viste molto più organizzate ed anche ben addestrate anche più dei carabinieri e della polizia di stato, ma quì al Sud purtroppo è tutta un' altra realtà!!:renske:

Vabbè :D però mi sembra di non aver mai visto dei vigili che indaghino sull' accadimento di un omicidio, uno stupro, al massimo credo che possiate fare indagini riguardanti criminalità familiare, bullismo, ma per reati più delicati non credo vero!!?? :D

elventisquero
30-12-09, 16: 28
Dipende dalla Procura. Di certi casi per così dire complessi, se ne occupa anche la PL. Non li avrai visti perchè non c'è pubblicità dei nostri interventi

cucuzza
30-12-09, 20: 52
purtroppo nel sud è diverso, perchè ci sono anche problematiche diverse dove i CC e LA PS hanno grosse difficoltà quindi immaginiamo la PL in che condizioni deve operare; purtroppo questa è l'italia e non riusciremo mai a mettere d'accordo tutti, ma bisogna cercare almeno di migliorare.
La PL non l'ho mai vista fare indagini su omicidi o su stupri, ma su altre cose di un certo livello si, anche se non dimentichiamo che la PL spesso è intervenuta su omicidi e stupri, quindi in flagranza di reato, e quello spesso è il momento più importante anche per raccogliere elementi utili per poi proseguire le indagini anche se poi le faranno sicuramente i CC o la PS, come è giusto che sia.
La PL deve essere dotata attraverso la riforma di più strumenti giuridici, perchè anche se le competenze principali sono diverse, tutti gli operatori devono essere in grado di intervenire su tutto ciò che riguarda il penale e non.
Ad esempio la GdF, la Polizia Penitenziaria e il Corpo Forestale hanno competenze molto specifiche, ma hanno tutte le qualifiche giuridiche in qualsiasi campo dalla PG al CDS come è giusto che sia perchè se nel loro servizio si imbattono in cose diverse da quelle per cui sono preposti, è giusto che intervengano sempre; quindi non capisco perchè bisogna precludere alla PL questa possibilità con limitazioni territoriali e temporali assurde.
Nel forum di poliziotti.it c'è un tizio della PS che definisce una "boiata" permettere ai vigili di girare armati su tutto il territorio nazionale!!! affermando che girano già troppe armi in italia: quindi ci considera elementi pericolosi per girare armati, non pensando che forse le già troppe armi che girano sono nelle mani dei delinquenti e non in quelle delle FF.PP.

Elias
30-12-09, 21: 36
Di quello che dicono gli altri non mi interessa niente.
Io dove lavoro, oltre a fare i miei compiti istituzionali (e non sono pochi!!!), lavoro gomito a gomito coi Carabinieri (perchè per loro sono sempre disponibile) facendo perquisizioni, fermando auto sospette e in parte facendo piccole indagini di PG. Insomma faccio il Poliziotto e da tale mi sento, e penso che in molti si sentano così.
La riforma la vogliamo perchè riconoscerebbe in maniera definitiva quello che siamo, cioè Poliziotti, seppur comunali o provinciali ma sempre Poliziotti. Il Vigile alla Alberto Sordi non esistè più.

cucuzza
30-12-09, 21: 51
mi dispiace contraddirti, ma il vigile all'alberto sordi esiste ancora in molte realtà per ora, anche se anch'io come te faccio il poliziotto e mi sento tale non tirandomi mai indietro di fronte a qualsiasi situazione.
Se passa la riforma servirà proprio per metterci tutti alla prova e li si vedrà chi è vigile all'alberto sordi o vero poliziotto.
Sul discorso collaborazione con i CC mi trovo in sintonia con te, perchè se tu con loro sei disponibile e collaborativo avrai stima e rispetto, se fai l'impiegato in divisa non verrai considerato; dove lavoro io ho un ottimo rapporto sia di lavoro che di amicizia con i CC.

elventisquero
31-12-09, 12: 23
Speriamo arrivi questa riforma perchè così mi levo dai piedi questo Sindaco incapace. Lui vorrebbe manovrarmi come l'Albertone nazionale, ma anche io mi sento come voi e lavoro senza tirarmi indietro di fronte a niente. E con i CC ho un rapporto speciale. Siamo amici, colleghi, giochiamo insieme a calcetto, andiamo a cena insieme e se abbiamo bisogno l'uno dell'altro ci si chiama e ci si aiuta senza problemi. Se avessimo il comando di PL si potrebbe collaborare e pattugliare il territorio meglio

grfrapi
31-12-09, 13: 48
Speriamo arrivi questa riforma perchè così mi levo dai piedi questo Sindaco incapace. Lui vorrebbe manovrarmi come l'Albertone nazionale, ma anche io mi sento come voi e lavoro senza tirarmi indietro di fronte a niente. E con i CC ho un rapporto speciale. Siamo amici, colleghi, giochiamo insieme a calcetto, andiamo a cena insieme e se abbiamo bisogno l'uno dell'altro ci si chiama e ci si aiuta senza problemi. Se avessimo il comando di PL si potrebbe collaborare e pattugliare il territorio meglio

Quindi la riforma darebbe meno potere ai Sindaci?? Sò che il reclutamento e le attività di polizia locale saranno comunque in modo decentrato come si usa oggi, vi saranno novità anche in tale ambito!!??

elventisquero
31-12-09, 13: 52
No, non daranno meno potere al Sindaco. Però ci sarà l'obbligo di costituire comandi da almeno 15 operatori comandati da un VERO comandante (non da gioppini o burattini) e quindi non si avrà più diretto contatto con l'Amministrazione come avviene ora nei comuni. I sindaci i cui territori rientrano in quel comando si riuniscono e danno le direttive comuni, ma saranno diversi sindaci, non uno, E' come un consiglio di amministrazione

acciaio_mauri
31-12-09, 17: 54
infatti, così facendo non facciamo altro che alimentare insensate leggende su di noi....un po' di uniformità, un po' di stile e che diamine!!!!

a volte sembriamo proprio l'esercito di franceschiello.... io la prendo a ridere e mi arrabbio scherzosamente con i colleghi che si inventano una divisa tutta loro.. maglioncino senza camicia....cappellino, berretto... ecc ecc.. ma la più bella è maglione a collo alto sotto giacca della divisa....un misto tra padre confessore e don giovanni anni 70....
quante risate che mi faccio...
ma in realtà rido per non piangere...

poi quando ci sono occasioni dove si assembrano una ventina di noi provenienti dai vari comuni della provincia .... lì si che diamo il meglio.... chi sembra uscito da una parata, chi sembra che debba andare a funghi... a chi mancano solo le granate appese al cinturone... chi mi sembra vestito da tutto tranne che da vigile tipo autista/uscere di una volta.......(e qualcuno lo è davverro visto che giuda pure lo scuolabus.... ) che scene... e poi immancabilmente a questo si aggiunge lo sbrago di chi non sa cosa vuol dire stare "inquadrati" un'oretta... vi lascio immaginare.... con questi gonfaloni......uno enorme, l'altro striminzito...uno rattoppato l'atro nuovo di zecca.... chi lo appoggia al muro... chi proprio lo fa sparire...chi cerca di imboscarsi ma non ci riesce...
che tenerezza solo a pensarci... e mi dico... (ma a sottovoce percarità) " poi vogliamo la riforma....."

e con questo un abbraccio a tutti i vigili di paese alla Lino Banfi..... sicuramente campioni di simpatia !!!

non posso far altro che mettermi a sorridere perche quello che scrivi è realmente accertato. succedeva anche a me di vivere situazioni simili.

per rimanere in tema in 4 anni ne ho visti colleghi che speravano nella riforma, e prima di me ci sono sigle sindacali che dall'86 che vogliono protestare per questo.
sai cosa credo: che non se ne fara niente, a meno che magari qualche integrazione regionale, come è stato in lombardia nella fondazione della pl che è diversissima da pm. ma che in sostanza cambia poco se non ci metti sopra una tonnellata di quattrini, ma a che pro poi? per far esaltare la giunta sotto elezioni?
per il resto è fumo negli occhi, ora che vesto un'altra divisa giran le voci che si debba passare tutti sotto min dell'interno, sai che felicità...perche lo dice l unione europea...mah, è qualcuno in italia vorrebbe creare un'ulteriore forza dell'ordine, che pero non sia forza di polizia??...no dai troppe incongruenze. ma poi, da cittadini che pagano le tasse, non ti fa rabbia che ci sia tanta gente che mangia così, nelle forze armate e nelle forze di pol ci sono piu colonnelli che truppa e tutti vogliono diventare generali. se passiamo la frontiera e arriviamo in F o CH, perche le cose sono tanto diverse??

ps la sez di pg distaccata presso il trib a torino, esiste si, ma questo non vuol dire che sara la chiave di volta della pg. spesso come saprai i pm per effettuare il loro lavoro spicciolo di atti di pg, si avvalgono di UPG per compilare gli atti e formalizzare i documenti, ci sono i VVUU, la GDF i CC ma anche la forestale, l'asl eccetera...fine

cucuzza
31-12-09, 18: 06
il sindaco quale autorità di governo locale è giusto che abbia il controllo parziale della PL, ma ciò è meglio che avvenga attraverso un comandante di un corpo di almeno 15 operatori, inoltre se si tratta di tanti piccoli comuni ci saranno più sindaci; la cosa importante è eliminare i piccoli comandi di pochi operatori che subiscono il più delle volte le prepotenze degli amministratori locali e non possono svolgere il lavoro come dovrebbero.
Credo si dovrà cercare di fare sparire gli impigati in divisa e i sindaci dovranno imparare a rispettare il loro compito istituzionale nel totale rispetto della legge e della funzione della PL.
La riforma al contrario di quello che pensano tanti coleghi delle altre FF.PP. servirà ad inquadrare a livello nazionale la figura dell'operatore di PL, in poche parole i cittadini dovranno percepire quali sono le funzioni e le competenze e quando si rivolgeranno ad un comando dovranno avere le stesse risposte sia che si trovino al nord al centro o al sud italia senza andare a sovrapporsi a nessuno.

coars
31-12-09, 20: 04
non posso far altro che mettermi a sorridere perche quello che scrivi è realmente accertato. succedeva anche a me di vivere situazioni simili.

per rimanere in tema in 4 anni ne ho visti colleghi che speravano nella riforma, e prima di me ci sono sigle sindacali che dall'86 che vogliono protestare per questo.
sai cosa credo: che non se ne fara niente, a meno che magari qualche integrazione regionale, come è stato in lombardia nella fondazione della pl che è diversissima da pm. ma che in sostanza cambia poco se non ci metti sopra una tonnellata di quattrini, ma a che pro poi? per far esaltare la giunta sotto elezioni?
per il resto è fumo negli occhi, ora che vesto un'altra divisa giran le voci che si debba passare tutti sotto min dell'interno, sai che felicità...perche lo dice l unione europea...mah, è qualcuno in italia vorrebbe creare un'ulteriore forza dell'ordine, che pero non sia forza di polizia??...no dai troppe incongruenze. ma poi, da cittadini che pagano le tasse, non ti fa rabbia che ci sia tanta gente che mangia così, nelle forze armate e nelle forze di pol ci sono piu colonnelli che truppa e tutti vogliono diventare generali. se passiamo la frontiera e arriviamo in F o CH, perche le cose sono tanto diverse??

ps la sez di pg distaccata presso il trib a torino, esiste si, ma questo non vuol dire che sara la chiave di volta della pg. spesso come saprai i pm per effettuare il loro lavoro spicciolo di atti di pg, si avvalgono di UPG per compilare gli atti e formalizzare i documenti, ci sono i VVUU, la GDF i CC ma anche la forestale, l'asl eccetera...fine


Il fatto di aver cambiato divisa non dovrebbe, però, farti snobbare o dimenticare chi e cosa sei stato in quei quattro anni e di aver, nel bene e nel male, fatto parte di questa grande famiglia.
Così facendo ti tiri dalla parte di quelli che sorridono o addirittura avversano il fatto che noi chiediamo a pieno titolo una dignità che di fatto ci è dovuta per il semplice motivo che già svolgiamo determinate mansioni.
Tu sai che chiediamo solo che questo ci venga riconosciuto con una riforma chiara.
E' ovvio che riforma non significa epurazioni di massa di chi è ancora ancorato a vecchi schemi (non è colpa sua se è stato formato in quel modo), ma è un primo passo verso un lungo cammino che ci porterà ad un effettivo cambiamento ..... ci vorrà qualche decennio.

Saleut.

FRANCODUE
31-12-09, 22: 25
Guardando la riforma della Polizia di Stato del 1981, una volta che verrà approvata la vostra riforma. dovete aspettare e soprattutto lottare per farla applicare per parecchio tempo, prima che si veda qualcosa di concreto.

grfrapi
01-01-10, 17: 03
il sindaco quale autorità di governo locale è giusto che abbia il controllo parziale della PL, ma ciò è meglio che avvenga attraverso un comandante di un corpo di almeno 15 operatori, inoltre se si tratta di tanti piccoli comuni ci saranno più sindaci; la cosa importante è eliminare i piccoli comandi di pochi operatori che subiscono il più delle volte le prepotenze degli amministratori locali e non possono svolgere il lavoro come dovrebbero.
Credo si dovrà cercare di fare sparire gli impigati in divisa e i sindaci dovranno imparare a rispettare il loro compito istituzionale nel totale rispetto della legge e della funzione della PL.
La riforma al contrario di quello che pensano tanti coleghi delle altre FF.PP. servirà ad inquadrare a livello nazionale la figura dell'operatore di PL, in poche parole i cittadini dovranno percepire quali sono le funzioni e le competenze e quando si rivolgeranno ad un comando dovranno avere le stesse risposte sia che si trovino al nord al centro o al sud italia senza andare a sovrapporsi a nessuno.

In poche parole in alcune zone di piccoli Comuni ci sarà un unico Comandante che coordinerà le varie attività!!?? Magari ci saranno anche coordinatori superiori di livello provinciale, regionale e nazionale che impartiranno regolamenti onde evitare che vi siano comandi di PL di sere A e serie C come i vari comandi tra Nord e Sud!!??

acciaio_mauri
01-01-10, 19: 12
Il fatto di aver cambiato divisa non dovrebbe, però, farti snobbare o dimenticare chi e cosa sei stato in quei quattro anni e di aver, nel bene e nel male, fatto parte di questa grande famiglia.
Così facendo ti tiri dalla parte di quelli che sorridono o addirittura avversano il fatto che noi chiediamo a pieno titolo una dignità che di fatto ci è dovuta per il semplice motivo che già svolgiamo determinate mansioni.
Tu sai che chiediamo solo che questo ci venga riconosciuto con una riforma chiara.
E' ovvio che riforma non significa epurazioni di massa di chi è ancora ancorato a vecchi schemi (non è colpa sua se è stato formato in quel modo), ma è un primo passo verso un lungo cammino che ci porterà ad un effettivo cambiamento ..... ci vorrà qualche decennio.

Saleut.

no scusa alt. innanzitutto dal basso della mia posizione attuale non è certo un'altra divisa che mi fa snobbare proprio nulla, tanto meno che non sono proprio quello che come si suol dire sputa nel piatto dove ha mangiato.
secondo, non mi tiro dietro nessuno perche credo che ognuno sia libero di esprimere civilmente la propria opinione.
detto questo, io non so neanche da che comune tu scriva, ma quello che ti voglio dire è che sia inutile nascondersi dietro le ipocrisie di certi sindacalisti che dicono le stesse cose dal giorno dopo l'entrata vigore della 65 e che grazie a questo hanno scavalcato con progressioni di carriera colleghi moooooolto capaci: nel bene o nel male rappresenta l'ordinamento di PM. se si riformerà la Pm, sarò ben contento, ma questo si dice da 20 anni e con i tempi di magra che ci sono oggi tutti questi soldi per mettere la PM nelle FDP mi sembra molto difficile, ancorche oggi si AUSPICA a una revisione della 121 (che è cosa diversa dalla 65), laddove si tenterebbe addirittura un unica forza, ma chissa per ora son solo voci.
poi è chiaro che personalmente io sono entrato nella pm a 20 anni con colleghi in ufficio che ne hanno 50, io volevo fare l'operativo e stavo studiando, loro pensavano alla pensiun, tanto il comune alla fine del mese paga lo stesso e così le voci non sono mai state daccordo neache dall'interno, non credi?

coars
01-01-10, 21: 48
no scusa alt. innanzitutto dal basso della mia posizione attuale non è certo un'altra divisa che mi fa snobbare proprio nulla, tanto meno che non sono proprio quello che come si suol dire sputa nel piatto dove ha mangiato.
secondo, non mi tiro dietro nessuno perche credo che ognuno sia libero di esprimere civilmente la propria opinione.
detto questo, io non so neanche da che comune tu scriva, ma quello che ti voglio dire è che sia inutile nascondersi dietro le ipocrisie di certi sindacalisti che dicono le stesse cose dal giorno dopo l'entrata vigore della 65 e che grazie a questo hanno scavalcato con progressioni di carriera colleghi moooooolto capaci: nel bene o nel male rappresenta l'ordinamento di PM. se si riformerà la Pm, sarò ben contento, ma questo si dice da 20 anni e con i tempi di magra che ci sono oggi tutti questi soldi per mettere la PM nelle FDP mi sembra molto difficile, ancorche oggi si AUSPICA a una revisione della 121 (che è cosa diversa dalla 65), laddove si tenterebbe addirittura un unica forza, ma chissa per ora son solo voci.
poi è chiaro che personalmente io sono entrato nella pm a 20 anni con colleghi in ufficio che ne hanno 50, io volevo fare l'operativo e stavo studiando, loro pensavano alla pensiun, tanto il comune alla fine del mese paga lo stesso e così le voci non sono mai state daccordo neache dall'interno, non credi?


Facciamo un passo alla volta..... non ho detto che tu abbia mai sputato nei piatti dove ai mangiato......ho solo cercato di interpretare la tua risposta ad agente pm quando lui esternava la sua avversione a divise di varia forgia (giustamente alla franceschiello) e a comportamenti, non proprio desiderati, da parte di operatori con qualche difficoltà a restare inquadrati.
Detto questo, non escludo, che qualche sindacalista abbia approfittare della sua posizione, ma ti assicuro che, se esistono, si tratta di una minoranza esigua ed ancor più esigua in rappresentanti di sindacati di categoria (che oltre tutto non potevano neanche godere di privilegi quali aspettative ed altro).
Però devi riconoscere che senza questi 20 anni di lotta dei sindacati (e mi riferisco solo ed esclusivamente a quelli di categoria) oggi non saremmo arrivati a niente e se ti è sembrato che detti sindacato abbiano ripetuto sempre le stesse cose dal giorno dopo dell'entrata in vigore della 65, è solo perchè questi non si sono mai stancati di lottare contro quello che fin ora era stato un muro di gomma.
In ultimo ..... se tu hai 20 anni e i tuoi colleghi ne hanno 50 .... è facile che le vedute siano diverse. Loro non possono avere più il tuo stesso giovanile entusiasmo .... troppe saranno state le delusioni ed amarezze che avranno dovuto ingoiare e ognuno, alla fine, se ne fa una ragione a suo modo a seconda della personalità e del carattere che si ritrova.

Saleut.

acciaio_mauri
02-01-10, 11: 10
rimanendo in tema, credo che, al di là delle inteprètazioni, la "critica delle divise" fosse solo uno spunto per descrivere una certa situazione (che fidati già fa il 90% del nostro lavoro, perche a volte è solo una presenza che noi, con qualsiasi divisa, facciamo sul territorio...non capita a te che ti si dica "fatevi vedere in X posto"...quindi capita che quando 2 ag si avvicinino al cittadino questi non sa mai se verra multato per la susta perche magari vede la collega col bollettario in mano o se verra incatenato e torturato poiche ci sino colleghi che al cinturone non sanno dove attaccare le bombe a mano), che capirai è già ambigua così. se uniamo poi a questo il fatto che, nei vari comuni che, vai quanti si mettono a mostrarti attestati regionali, diploma di judo, spade giapponesi con tanto di sangue di samurai per far capire che loro siano operativi, istruttori di...percarità ecc, be questo mi lascia un po' sconfortato se penso che magari alle volte basterebbe mettere un congiuntivo per non litigare col cittadino e togliersi il 99% del lavoro e soprattutto il 99% di quell'alone d'odio che riveste la professione...
tutto questo per dirti che lavorare nell'ambiguità non giova a nessuno, tanto più al cittadino che sente prurito gia quando ci vedeva al semaforo. non sarebbe meglio lavorare nel pieno della legge , e non sperare che la cambino? so bene che le qualifiche sono tante e necessita una seria preparazione professionale, che per altro le regioni fanno egregiamente, ma spesso sulla strada ahime si vedono ancora troppe scene da sceriffi. perche per es, non si è mai partiti da questo problema come spunto per migliorare il servizio?

coars
02-01-10, 12: 47
rimanendo in tema, credo che, al di là delle inteprètazioni, la "critica delle divise" fosse solo uno spunto per descrivere una certa situazione (che fidati già fa il 90% del nostro lavoro, perche a volte è solo una presenza che noi, con qualsiasi divisa, facciamo sul territorio...non capita a te che ti si dica "fatevi vedere in X posto"...quindi capita che quando 2 ag si avvicinino al cittadino questi non sa mai se verra multato per la susta perche magari vede la collega col bollettario in mano o se verra incatenato e torturato poiche ci sino colleghi che al cinturone non sanno dove attaccare le bombe a mano), che capirai è già ambigua così. se uniamo poi a questo il fatto che, nei vari comuni che, vai quanti si mettono a mostrarti attestati regionali, diploma di judo, spade giapponesi con tanto di sangue di samurai per far capire che loro siano operativi, istruttori di...percarità ecc, be questo mi lascia un po' sconfortato se penso che magari alle volte basterebbe mettere un congiuntivo per non litigare col cittadino e togliersi il 99% del lavoro e soprattutto il 99% di quell'alone d'odio che riveste la professione...
tutto questo per dirti che lavorare nell'ambiguità non giova a nessuno, tanto più al cittadino che sente prurito gia quando ci vedeva al semaforo. non sarebbe meglio lavorare nel pieno della legge , e non sperare che la cambino? so bene che le qualifiche sono tante e necessita una seria preparazione professionale, che per altro le regioni fanno egregiamente, ma spesso sulla strada ahime si vedono ancora troppe scene da sceriffi. perche per es, non si è mai partiti da questo problema come spunto per migliorare il servizio?

Vedi acciaio ..... è proprio per evitare il tipo di situazioni da te descritte che si tende ad una certa uniformità.
I cittadini sono abituati all'idea che gli standard di un CC o un agente di PS siano uguali da Aosta ad Agrigento.
Perchè non dovrebbe essere lo stesso per la PL?
Tu parli di agenti equipaggiati con bombe a mano....bhe sarei curioso di vederne uno ... in alcuni comuni (soprattutto al nord) avrai visto agenti che al cinturone portavano al massimo pistola, porta caricatori di riserva, bastone estensibile, spray al capsium e manette.
In altri comuni, invece, avrai visto agenti dotati del solo borsello per le multe .... non ti sembra che l'uniformità, al contrario, giovi soprattutto al cittadino?
Questo è quanto visibile all'esterno (che alla fine dei conti è quello che conta veramente), per quanto riguarda diplomi e attestati vari in vista negli uffici cosa ci vedi di male? ...... mica il vigile va in giro indossando il kimono con tanto di katana e washizaki alla cinta (senza fodero per far vedere le tracce di sangue dei suoi nemici). Se ha fatto dei corsi o pratica delle discipline sportive che, al momento opportuno, possano aiutarlo nel suo lavoro è solo un fatto che è buon per lui e per i cittadini inerni che è chiamato a proteggere.
Tu dici che sarebbe meglio lavorare nel pieno della legge e non sperare che la cambino ...... quì francamente mi perdo qualcosa ....... cosa significa lavorare nel pieno della legge?...... ma perchè conosci qualcuno di noi che lavora al di fuori della legge? ..... in questo caso il tizio andrebbe solo denunciato.
Non è un delitto sperare che le leggi cambino, soprattutto se queste leggi, nel corso degli anni, si sono rivelate incomplete e inadeguate alle esigenze attuali.
Io spero che tu abbia letto tutti i posts di questo thread ... e spero che tu abbia capito che noi cerchiamo solo chiarezza nelle nostre attribuzioni come avviene per tutte le altre FF.PP..... chiediamo solo di sapere con certezza se siamo carne o pesce.

Saleut.

elventisquero
02-01-10, 14: 46
Esatto Coars, la chiarezza nell'operare è la base di tutto e la definizione dei compiti è quello che serve alla nostra categoria.

masteratwork
02-01-10, 15: 56
Per prima cosa buon anno a tutti, ho delle novità riguardo le tempistiche. Tempo fa avevo detto di una manifestazione alla quale avrebbero partecipato vari esponenti del Pdl tra cui anche Vizzini. Tale evento si è tenuto (non ho potuto essere presente), ma dei colleghi impegnati nella lotta per ottenere la riforma hanno riferito di un incontro estremamente positivo con Vizzini, che entro fine Gennaio ha promesso di discutere in 1' Commissione il DDL per poi ottenere la calendarizzazione al Senato per Febbraio (In sostanza vogliono accellerare per far capire chi è la maggioranza). Il testo da discutere sarà quello Saia (testo della maggioranza tanto gradito a Maroni) che se tutto andrà bene sarà approvato eventualmente con qualche emendamento. Vi assicuro che l'aria che si respira è molto positiva. Un abbraccio a tutti i colleghi, il 2010 aprirà lo spiraglio di un mondo nuovo per la PL. Il grande merito di tutto questo è l'immenso impegno profuso da tanti colleghi che ci credono fermamente nel nostro ruolo istituzionale; a tale proposito vorrei ringraziare STEFANO mai domo neanche in questo periodo di festa.

Blushield
02-01-10, 16: 44
rimanendo in tema, credo che, al di là delle inteprètazioni, la "critica delle divise" fosse solo uno spunto per descrivere una certa situazione (che fidati già fa il 90% del nostro lavoro, perche a volte è solo una presenza che noi, con qualsiasi divisa, facciamo sul territorio...non capita a te che ti si dica "fatevi vedere in X posto"...quindi capita che quando 2 ag si avvicinino al cittadino questi non sa mai se verra multato per la susta perche magari vede la collega col bollettario in mano o se verra incatenato e torturato poiche ci sino colleghi che al cinturone non sanno dove attaccare le bombe a mano), che capirai è già ambigua così. se uniamo poi a questo il fatto che, nei vari comuni che, vai quanti si mettono a mostrarti attestati regionali, diploma di judo, spade giapponesi con tanto di sangue di samurai per far capire che loro siano operativi, istruttori di...percarità ecc, be questo mi lascia un po' sconfortato se penso che magari alle volte basterebbe mettere un congiuntivo per non litigare col cittadino e togliersi il 99% del lavoro e soprattutto il 99% di quell'alone d'odio che riveste la professione...
tutto questo per dirti che lavorare nell'ambiguità non giova a nessuno, tanto più al cittadino che sente prurito gia quando ci vedeva al semaforo. non sarebbe meglio lavorare nel pieno della legge , e non sperare che la cambino? so bene che le qualifiche sono tante e necessita una seria preparazione professionale, che per altro le regioni fanno egregiamente, ma spesso sulla strada ahime si vedono ancora troppe scene da sceriffi. perche per es, non si è mai partiti da questo problema come spunto per migliorare il servizio?

Essendo nuovo del Forum innanzi tutto un fraterno abbracccio con l'augurio di un 2010 "riformato" legislativamente.....Un piccolo commento su quanto ha scritto acciaio che in parte condivido, relativamente all'attegiamento da sceriffi: dopo 11 anni di servizio posso affermare che i cittadini "onesti" vogliono da noi PL la stessa tutela che chiedono a CC e PS ma, strano a dirsi, un attegiamento diverso, molto più "URBANO" (permettetemi il termine). Secondo me perchè comunque i cittadini, nel bene e nel male, ci vedono molto più vicino a loro di CC e PS proprio perchè noi siamo appunto "LOCALI" e quindi si aspettano di essere trattati con più cortesia e professionalità. A volte vedi attegiamenti consoni ad operazioni antidroga/antiscippo/antirapina/antiterrorismo in situazioni che non lo richiedono. Per comportarsi con la giusta deontologia professionale in ogni sitazione, non necessita di una legge nazionale ed a questo già si può lavorare sin da subito e autonomamente.
Non che i colleghi CC o PS si comportino sempre in modo perfetto, ma, fateci caso, il comportamento inutilmente rude rude di un CC non ferisce un cittadino quanto un comportamento inutilmente rude di un PL, e questo non perchè ci rispettino di meno....
Un abbraccio

acciaio_mauri
02-01-10, 21: 58
scusatemi allora gli auguri li faccio anch io. echecaz
sarei molto contento se fasse l'anno buono per la riforma, sicuramente sarete piu informati di me, anche perche io sono il primo sostenitore della PM che lavora bene, specie quella compresa tra la francia e la lombardia...ahahaha
per il collega cooars, sono con te al 100%, mi trovi daccordo poiche ho letto tutto il 3d della PM.

ciau
permettetemi di dire che nel forum è nata una stella
4 zampe e .... ... costole
WLF

elventisquero
07-01-10, 08: 22
E' uscita una sentenza del Consiglio di Stato che dice "niente obiettori di coscienza nella Polizia Locale".
Speriamo che sia l'inizio....

magic
07-01-10, 09: 03
E' uscita una sentenza del Consiglio di Stato che dice "niente obiettori di coscienza nella Polizia Locale".
Speriamo che sia l'inizio....


E allora? bastera che l'obiettore rinunci allo stato di obiettore di coscienza, e il consiglio di stato e a posto!!
Di questo dobbiamo ringraziare l'ex governo prodi e i vari comunistoidi
Del resto in Italia funziona da sempre così: vedi scudo fiscale, hai evaso miliardi li fai rientrare pagandoci il 5% di tasse e sei un eroe che salva le casse dello stato, alla faccia dei pirletti che le tasse le pagano da sempre
Hai evitato il servizio militare dove ti rompevano le balle per quattro soldi lontano da mamma facendo obiezione di coscienza? e ora vuoi il posticino statale/comunale in polizia? no problem l'italia con i suoi degni politici ha fatto una legge anche per te! Alla faccia di chi ha fatto il suo dovere
Che dire W l'italia e gli italiani che si scandalizzano e si incazzano solo per il calcio mercato :rotflmao:

elventisquero
07-01-10, 11: 38
Chi rinuncia all'obiezione di coscienza dovrebbe poi farsi la leva/naja

cucuzza
07-01-10, 20: 57
chi ha deciso di prendere la strada dell'obiezione di coscienza, non deve entrare nella PL, perchè il suo spirito è quello di trovare un posto di lavoro sicuro e non di svolgere una professione che richiede requisiti morali particolari.
Io ho fatto il servizio militare e ho sempre ambito a far parte di un corpo di polizia perchè credo nella legge e nella giustizia; sono alcuni anni che faccio parte della PL e ho lasciato un lavoro sicuro e ben retribuito dove non lavoravo di domenica, a natale a pasqua.........e sono contento della mia scelta.

marcopolprov
08-01-10, 02: 00
Nonostante l'assenza prolungata (qualche giorno di ferie), rieccomi! Innanzi tutto Buon Anno a tutti.
Tornando nel tema caldo della nostra sezione, vi dico che nel DDL SAIA è ben previsto che chi ha obiettato, deve rinunciare all'obiezione o sarà destinato ad altro servizio all'interno dell'Ente (mantenendo le posizioni economiche fin lì maturate). Detto questo credo che sia naturale, se il testo su tale argomento rimarrà tale, che se bandiranno nuovi concorsi, lo faranno premettendo che non si deve esser obiettori. Ma i matti ci sono. Per carità!!!!
Rileggendo i post precedenti, credo che i commenti si tramutano sempre più in opinioni e non in offese, e questo già è un successo (nel nostro piccolo). C'è chi ha ancora nutre dei dubbi sulla Riforma, pur conoscendo bene il nostro mestiere. Io dico, con estrema fermezza, che non intendo fare neanche un passo indietro rispetto a quanto prospettatoci dal Sen. SAIA. Dico che ciò che chiediamo è sacrosanto e non me ne frega niente se ci sono altre forze di polizia. Mi facciano diventare giardiniere allora! Cambino il nostro profilo in giardinieri, Si! Almeno chiederemo solo forbici e tosa erba e non ci servirebbe niente altro. In questo modo non si può lavorare! Ci serve tutto ciò di cui si è discusso per poter lavorare per la nostra sicurezza(soprattutto) e per quella degli altri. In questo modo rischiamo di farci male ( e ce li chiedono certi servizi particolari!!!Anche se non ci tiriamo mai indietro, rendendoci ben conto che non abbiamo gli stessi mezzi tecnico-operativi degli altri, come SDI, Sale Operative ecc ecc). Per non parlare del Contratto e della Previdenza Sociale.....
Io attendo con ansia e le ultime notizie date dal collega sono confortanti. E sempre delle novità ovviamente.

masteratwork
08-01-10, 19: 01
Le prossime settimane saranno fondamentali per la discussione in 1' commissione intanto anche la prox settimana niente (ma guarda te di che devono discutere....):

SENATO - 1ª COMMISSIONE (affari costituzionali)
CONVOCAZIONI
settimana 11 – 15 gennaio 2010
15 comitato pareri
15,15 ufficio di presidenza ♦ sui lavori della Commissione
mar
12
15,30 seduta plenaria
(n. 153)
♦ ddl 1956 (d-l 195/2009 - protezione civile) -
presupposti costituzionali - relatore: Lauro
♦ ddl 1955 (d-l 194/2009 - proroga termini) -
presupposti costituzionali e sede referente -
relatore: Malan
14,30 commissioni riunite
1a e 2a
♦ atti nn. 39 e 40 (spazio europeo libertà,
sicurezza e giustizia) - relatori: Saltamartini (1a)
e Mugnai (2a mer )
13
15,30 seduta plenaria
(n. 154)
♦ ddl 1955 (d-l 194/2009 - proroga termini) - sede
referente - relatore: Malan
♦ AG n. 170 (articoli pirotecnici) - parere al
Governo - relatore: Bodega
gio
14 14 seduta plenaria
(n. 155) ♦ argomenti non conclusi

elventisquero
09-01-10, 08: 29
Ma dai svegliatevi parlamentari! Arrivate al dunque

VigileUrbano
09-01-10, 11: 54
Buon anno a tutti,
anche dove lavoro io la stragrande maggioranza non è granchè fiduciosa sul passaggio della riforma. Tra queste persone, ahi me, oltre ai vecchi di servizio(20/27 anni di anzianità) ci sono anche tesserati e rappresentanti del SULPM e questo mi lascia un pochino sul chi va là....Non per gufare contro, anzi mi auguro che questa benedetta riforma passi soprattutto per dare una base solida di partenza per la nostra categoria e che questa sia uguale in tutta Italia proprio per evitare le situazioni di cui si è parlato nei giorni passati, atteggiamenti verso i cittadini, uniformi e modo di indossare le uniformi anche ,se lasciatemi, dire negli ultimi anni anche per le FF.PP. è cambiato molto; si vedono sempre più C.C. sbragati, si vedono sempre più C.C. che indossano pantaloni stretti (una volta avrebbero detto a tubo) modificati in casa dalla mamma piuttotosto che dalla suocera, si vedono sempre più C.C. che viaggiano con la giacca o il giubbotto invernale aperto. Devo quindi spezzare più lance sulla Pol.Penitenziaria e sulla GdiF che risultano sempre impeccabili. La Pol.Stato, essendo un corpo civile, a parere mio, e da anni che mantiene una atteggiamento di sbrago, concedetemi il termine in via bonaria, che ormai siè consolidato ed è diventato caratteristica del corpo, corpo comunque da ammirare per il lavoro e per la qualità del lavoro.
Ritornando a prima, mi sembra che il DDL per la nostra riforma non importi un gran chè, la dimostrazione ne è il fatto che viene sempre messa in coda a qualsiasi argomento.
Il pacchetto sicurezza è passato in meno che zero, proprio quel pacchetto che ha dato maggiori poteri ai sindaci e che, secondo me a completamento dello stesso, avrebbe dovuto contenere anche la nostra riforma.
Detto tutto questo, ASTETTIAMO e nel frattempo continuiamo a fare il meglio per il bene di chi ci paga lo stipendio I CITTADINI TUTTI.

magic
09-01-10, 20: 56
Buon anno a tutti,
anche dove lavoro io la stragrande maggioranza non è granchè fiduciosa sul passaggio della riforma. Tra queste persone, ahi me, oltre ai vecchi di servizio(20/27 anni di anzianità) ci sono anche tesserati e rappresentanti del SULPM e questo mi lascia un pochino sul chi va là....Non per gufare contro, anzi mi auguro che questa benedetta riforma passi soprattutto per dare una base solida di partenza per la nostra categoria e che questa sia uguale in tutta Italia proprio per evitare le situazioni di cui si è parlato nei giorni passati, atteggiamenti verso i cittadini, uniformi e modo di indossare le uniformi anche ,se lasciatemi, dire negli ultimi anni anche per le FF.PP. è cambiato molto; si vedono sempre più C.C. sbragati, si vedono sempre più C.C. che indossano pantaloni stretti (una volta avrebbero detto a tubo) modificati in casa dalla mamma piuttotosto che dalla suocera, si vedono sempre più C.C. che viaggiano con la giacca o il giubbotto invernale aperto. Devo quindi spezzare più lance sulla Pol.Penitenziaria e sulla GdiF che risultano sempre impeccabili. La Pol.Stato, essendo un corpo civile, a parere mio, e da anni che mantiene una atteggiamento di sbrago, concedetemi il termine in via bonaria, che ormai siè consolidato ed è diventato caratteristica del corpo, corpo comunque da ammirare per il lavoro e per la qualità del lavoro.
Ritornando a prima, mi sembra che il DDL per la nostra riforma non importi un gran chè, la dimostrazione ne è il fatto che viene sempre messa in coda a qualsiasi argomento.
Il pacchetto sicurezza è passato in meno che zero, proprio quel pacchetto che ha dato maggiori poteri ai sindaci e che, secondo me a completamento dello stesso, avrebbe dovuto contenere anche la nostra riforma.
Detto tutto questo, ASTETTIAMO e nel frattempo continuiamo a fare il meglio per il bene di chi ci paga lo stipendio I CITTADINI TUTTI.

Bravo, comincia a dare l'esempio cambiando la tua user name da vigile urbano (che non esiste più dal 1986) ad agente di p.m.:rotflmao:

marcopolprov
10-01-10, 17: 31
ragazzi non becchiamoci tra di noi. E' assai controproducente. Come potete vedere, non manca chi ci sputa addosso in questo Forum. Uniti riusciamo a fare un pò più di resistenza a certe offese, infamità e calunnie.
Non sono il responsabile di sezione (Cisco scusami se approfitto), ma mi sentivo di dirlo.

VigileUrbano
11-01-10, 13: 54
:):)
Bravo, comincia a dare l'esempio cambiando la tua user name da vigile urbano (che non esiste più dal 1986) ad agente di p.m.:rotflmao:

Sai, dovessi rispecchire con il mio nick il mio attuale profilo professionale dovrei usare un pochino di più di AGENTE di PM ma, il mio nick e solo il mio nick. Io non rinnego mai le mai rinneghero le mie origini, in passato la categorie era quella dei Vigili Urbani e non vedo questo nome un disonore per noi. Non è importante come vieni chiamato ma quello che fai e soprattutto col lo spirito con cui lo fai.
Ci sono persone che anche appartenendo alle Forze di Polizia (Carabineri, Pol. Stato,Pol. Penitenziaria, G di F, Forestale) mentalmente comunque si sentono pari agli impiegati dell' ente di appartenenza come tra di noi c'è chi si sente agente di PM (Vigile Urbano) e chi ritiene di essere e di dover continuare ad essere un normale impiegato amministrativo.
Per qunto riguarda gli obbiettori, ogniuno fà la sua scelta motivato da ciò che lo spinge, impariamo a giudicare ogniuno le proprie scelte e non quelle degli altri, si vivrebbe meglio e si farebbe meglio.
Io non sono un' obbiettore anzi ho servito la patria in uno dei corpi PIU' dell' Esercito Italiano (stemma scudo azzurro con bordino giallo ed al centro un disegni che si intersecano uno orizzontale bianco e l' altro trasversale giallo; chi l'ha indossato lo conosce e se lo conosce e perchè è parte della brigata...)
Per quanto riguarda l' idossare l' uniforme, cerco di fare del mio meglio, purtroppo madre natura non mi ha donato di un fisico da modello quindi magari, o sicuramnte i miei sforzi risulteranno innutili ma comunque cerco di essere presentabile o soprattutto formale.
Torando alla Riforma penso che la nostra categoria meriti ampiamente il riconoscimento di ciò che quotidianamente svolge, sotto tutti i punti di vista ed indipendentemente da come viene chiamata.
Ciao.

elventisquero
11-01-10, 14: 01
La riforma servirà per molte cose: la tutela legale, le indennità economiche, le qualifiche di PS e PG, l'arma ma soprattutto una struttura che ci consenta di non essere isolati tra un comune all'altro e di non essere diversi l'uno dall'altro. Si eviterebbero figuracce alla tv (perchè ci sarebbe un addetto apposito a rispondere), screzi con le FFOO (perchè saremmo davvero sulla stessa barca), e tra di noi (perchè chi ha i titoli p giusto che comandi e chi è ignorante è giusto che faccia il "soldato").

pml
15-01-10, 14: 23
ciao a tutti sono nuovo del forum. sono agente di P.L. da circa 2 anni e cercherò di portare il mio piccolo contributo alla discussione. Voglio solo dire che ero ad Arcore il 5 Maggio ed ero pieno di speranze ma come si dice chi vive sperando.............. ciao

CISCONE
15-01-10, 14: 25
ciao e benvenuto....ti invito a presentarti nell'apposita sezione del forum! :-)
https://www.militariforum.it/forum/forumdisplay.php?f=28

marcopolprov
15-01-10, 15: 49
ciao a tutti sono nuovo del forum. sono agente di P.L. da circa 2 anni e cercherò di portare il mio piccolo contributo alla discussione. Voglio solo dire che ero ad Arcore il 5 Maggio ed ero pieno di speranze ma come si dice chi vive sperando.............. ciao

E' vero che si potrebbe "morire disperati", ma si continua a credere in qualcosa.
Nessuno ha novità serie? Niente in internet! Ma voci di corridoio nemmeno?

elventisquero
15-01-10, 17: 53
Buio assoluto. Saia non ha comunicato niente

masteratwork
16-01-10, 10: 16
Allora io sono iscritto al Sulpm. I vertici del sindacato stanno avendo colloqui con il senatore Saia e con altri vertici della maggioranza. Loro affermano che Saia sarà nominato unico relatore del testo riforma e si andrà in aula col testo della maggioranza e cioè il DDL 760 modificato dopo l'incontro con il ministero dell'interno. I tempi si aggirano intorno ad Aprile Maggio se così non fosse dovremmo pensare a preoccuparci e cominciare a organizzare una mega manifestazione perche a chi più a chi meno sta nel cuore di molta gente seria che vuole lavorare serenamente questa riforma.

elventisquero
16-01-10, 10: 22
Molto bene. Bella notizia. Significa che si muove sempre qualcosa, e questo è importante

marcopolprov
16-01-10, 12: 39
Il DDL 760 è quello di cui ne abbiamo preso visione tutti? C'è un comunicato ufficiale del Sen. Saia o del Min. Interno in cui si dica" Questo è il Testo ufficiale che verrà portato in Commissione"? Io l'ho recuperato sempre tramite siti paralleli e coinvolti nel tema Riforma, ma non mi sembra di aver potuto scaricare il Testo Ufficiale dal Sito del Ministero o del Senato, ad esempio. Qualcuno sa indirizzarmi o può confermarmi con assoluta certezza che il testo che vi posto qui sotto è quello che verrà portato in Senato? (approvato dal Ministero dell' Interno per capirci?):

NORME DI INDIRIZZO IN MATERIA DI
POLIZIA LOCALE
Capo I
PRINCIPI GENERALI
Art. 1.
(Oggetto)
1. La presente legge disciplina, ai sensi
dell’articolo 118, terzo comma, della
Costituzione, le forme di coordinamento
tra lo Stato, le Regioni e gli enti locali nelle
materie di cui all’articolo 117, secondo
comma, lettera h), della Costituzione.
2. La presente legge reca altresì
disposizioni per le Forze di polizia locale, ai
sensi dell’articolo 117, secondo comma,
lettera p), della Costituzione.
3. I Comuni, le Città Metropolitane, le
Province, le Regioni e lo Stato, nell’ambito
delle rispettive competenze e sulla base
degli accordi di cui all’articolo 4,
concorrono a realizzare politiche integrate
per la sicurezza delle persone e delle
comunità.
4. La presente legge si applica alle Regioni
a Statuto speciale e alle province
autonome di Trento e Bolzano, in
conformità con gli statuti speciali e le
relative norme di attuazione.
Art. 2.
(Definizioni)
1. Ai fini della presente legge si intendono:
a) per politiche locali per la
sicurezza, le azioni dirette al
mantenimento e miglioramento delle
condizioni di civile convivenza e di
coesione sociale nelle città e nel territorio
regionale, esercitate attraverso le
competenze proprie dei comuni, delle
province, delle città metropolitane e delle
regioni;
b) per politiche integrate per la
sicurezza, le azioni volte ad integrare le
politiche locali per la sicurezza poste in
2
essere dagli Enti Locali e le responsabilità
dello Stato in materia di ordine pubblico e
sicurezza.
Capo II
POLITICHE INTEGRATE PER LA
SICUREZZA
Art. 3.
(Promozione delle politiche integrate per la
sicurezza)
1. Il sindaco, il presidente della provincia e
il Presidente della Città metropolitana,
nell’ambito delle rispettive attribuzioni:
a) promuovono, d’intesa con il
Prefetto, gli accordi di cui all’articolo 4,
commi 1 e 2;
b) dispongono, su richiesta motivata
dell’autorità provinciale di pubblica
sicurezza, la collaborazione delle Forze di
polizia locale, con le Forze di polizia statali
per specifiche operazioni o a seguito degli
accordi di cui all’articolo 4, commi 1 e 2.
2. Il Sindaco ha il potere di ordinanza,
nelle materie disciplinate dalla presente
legge ai sensi dell’articolo 54 del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
3. Il Ministro dell’Interno, sentiti i
Presidenti delle Regioni interessate, ovvero
su richiesta degli stessi, può altresì
promuovere accordi quadro per il
coordinamento, nei territori regionali, delle
politiche integrate per la sicurezza.
Art. 4.
(Accordi in materia di politiche integrate
per la sicurezza)
1. I Comuni, anche in forma associata, le
Città metropolitane e le Province, d’intesa
con i Comuni territorialmente interessati,
possono stipulare accordi locali con il
3
Prefetto del capoluogo di provincia, nei
seguenti campi di intervento:
a) scambio informativo e
realizzazione di sistemi informativi
integrati;
b) interconnessione, a livello
territoriale, delle sale operative delle Forze
di polizia locale con le sale operative delle
Forze di polizia dello Stato e la
regolamentazione per l’utilizzo in comune
di sistemi di sicurezza tecnologica
finalizzati al controllo delle aree e delle
attività a rischio;
c) collaborazione tra le Forze di
Polizia dello stato e le Forze di polizia locali
ai fini del controllo del territorio, anche
mediante l’integrazione degli interventi di
emergenza;
d) coordinamento tra attività di
polizia locale e attività di prevenzione della
criminalità, anche attraverso specifici piani
di intervento;
e) formazione e aggiornamento
professionale integrati tra operatori delle
Forze di polizia locale, delle Forze di polizia
dello Stato ed altri operatori pubblici che
cooperano allo sviluppo delle politiche di
sicurezza.
2. Gli accordi di cui al comma 1 possono
altresì riguardare i seguenti campi di
intervento:
a) cooperazione per la partecipazione
ad iniziative e progetti promossi
dall’Unione europea;
b) coordinamento tra politiche di
programmazione e gestione del territorio e
politiche di prevenzione della criminalità;
c) comunicazione pubblica ai fini
della promozione di una cultura del dialogo
e della legalità;
d) ogni altra attività ritenuta
funzionale alla realizzazione delle politiche
integrate di sicurezza.
3. Le regioni, nell’ambito delle proprie
competenze e nel rispetto dei principi di
sussidiarietà ed adeguatezza, possono
stipulare accordi con lo Stato nei campi di
intervento di cui ai commi 1 e 2.
4
Art. 5.
(Raccordo istituzionale per l’attuazione
delle politiche integrate per la sicurezza)
1. I soggetti che hanno stipulato gli
accordi di cui ai commi 1 e 3 dell’articolo 4
procedono con cadenza almeno annuale,
alla verifica dello stato di attuazione degli
accordi stessi.
2. In relazione ai risultati riscontrati in
seguito alla verifica, i soggetti di cui al
comma 1 adottano le iniziative necessarie
al fine di conseguire il raggiungimento
degli obiettivi prefissati negli accordi
adottati ai sensi dell’articolo 4 commi 1 e
3.
3. Alla verifica di cui al comma 1
possono concorrere anche altri soggetti
pubblici o associazioni interessati ai singoli
oggetti in discussione.
Art. 6.
(Attività di informazione a livello
territoriale)
1. Ai fini dell’attuazione delle politiche
integrate della sicurezza lo Stato, le
Regioni, le Province, le Città Metropolitane
e i Comuni anche al di fuori degli accordi
di cui all’articolo 4, si scambiano
reciproche informazioni sui principali
aspetti delle attività di propria
competenza, ed in particolare sulle
caratteristiche degli illeciti e dei fenomeni
che generano degrado e insicurezza.
Capo III
NORME PER IL COORDINAMENTO TRA LE
FORZE DI POLIZIA DELLO STATO E LE
FORZE DI POLIZIA LOCALE
5
Art. 7.
(Funzioni di polizia locale)
1. Al fine di tutelare l’ordinata e civile
convivenza, la sicurezza pubblica e la
qualità della vita locale, le funzioni di
polizia locale comprendono l’insieme delle
attività di prevenzione e contrasto delle
situazioni e dei comportamenti che violano
le leggi statali, regionali, ovvero i
regolamenti locali come specificato dal
presente articolo.
2. Il personale che svolge servizio di
polizia locale, nell’ambito del territorio di
appartenenza esercita le seguenti funzioni:
a) polizia amministrativa;
b) vigilanza sull’osservanza dei
regolamenti, delle ordinanze e dei
provvedimenti amministrativi;
c) polizia tributaria limitatamente alle
attività ispettive di vigilanza relative ai
tributi locali;
d) gestione di servizi d’ordine, di
vigilanza e di scorta, necessarie
all’espletamento delle attività istituzionali
del comune, della provincia o della città
metropolitana;
e) cooperazione nel soccorso in caso di
pubbliche calamità e privati infortuni;
f) polizia stradale ai sensi dell’articolo
12, comma 1 lettera e), del decreto
legislativo 30 aprile 1992 n. 285 così come
modificato dal comma 4 dell’articolo 25
g) della presente legge;
h) polizia giudiziaria previste dalla
vigente normativa;
i) ausilio alle forze di polizia dello
stato, previa disposizione del Sindaco o del
Presidente della Provincia o di quello della
Città Metropolitana quando ne venga fatta,
per specifiche operazioni, motivata
richiesta dalle competenti autorità;
j) vigilanza sull’integrità e sulla
conservazione del patrimonio pubblico;
k) polizia ambientale e ittico venatoria
che si concretano nell’espletamento di
funzioni tecniche di controllo in materia di
tutela dell’ambiente dagli inquinanti,
6
nonché di vigilanza sull’esercizio
dell’attività ittico venatoria;
l) polizia edilizia dirette al controllo del
rispetto delle norme in materia urbanistico
edilizia al fine di garantire la tutela della
qualità urbana e rurale;
m) segnalazione alle autorità
competenti di disfunzioni e carenze dei
servizi pubblici;
n) informazione, accertamento,
monitoraggio e rilevazione dei dati
connessi alle funzioni istituzionali o
comunque richiesti da autorità
competenti;
o) supporto alle attività di controllo
spettanti agli organi preposti alla vigilanza
in materia di lavoro e sicurezza sui luoghi
di lavoro;
p) predisposizione di servizi, nonché di
collaborazione alle operazioni di protezione
civile di competenza dei comuni, delle
province e delle città metropolitane;
q) tutela del consumatore.
3. Le funzioni di polizia locale spettano
alle città metropolitane ai comuni e alle
province in conformità dell’articolo 118,
primo comma, della Costituzione. Lo Stato
e le Regioni provvedono con legge a
conferire le funzioni necessarie
all’attuazione dell’articolo 118 secondo
comma della Costituzione. Sono comunque
fatte salve, fino a diversa disciplina, le
disposizioni di legge vigenti relative
all’attribuzione di specifiche funzioni di
polizia amministrativa locale.
4. Le funzioni di polizia amministrativa
locale consistenti in attività di
accertamento di illeciti amministrativi e
nell’irrogazione delle relative sanzioni
competono alle città metropolitane, ai
comuni e alle province.
5. Gli accordi di cui all’articolo 4
prevedono la cooperazione delle Forze di
polizia locale con le Forze di polizia dello
stato per tutelare la sicurezza urbana e
l’ordinata e civile convivenza delle
comunità.
7
6. Il personale appartenente alle Forze
di polizia locale ricopre le seguenti
qualifiche:
a) agente di polizia giudiziaria, riferita agli
agenti di polizia locale ai sensi dell’articolo
57 comma 2 lettera b) del codice di
procedura penale, o di ufficiale di polizia
giudiziaria riferita ai comandanti, agli
addetti al coordinamento e controllo e agli
addetti al controllo ai sensi dell’articolo 57
comma 1 lettera b-bis) di detto codice così
come modificato dall’articolo 25 comma 2
della presente legge;
b) agente di pubblica sicurezza;
c) agente di polizia tributaria,
limitatamente alle attività di vigilanza
relative ai tributi locali;
d) agente, sottufficiale, ufficiale e
comandante di polizia locale ai sensi
dell’articolo 8 della presente legge.
7. Il prefetto conferisce al personale
della polizia locale, previa comunicazione
del sindaco o del presidente della
provincia, la qualità di agente di pubblica
sicurezza, dopo aver accertato il possesso
dei seguenti requisiti.
a) godimento dei diritti civili e politici;
b) idoneità fisica, psichica e attitudinale
definiti con il regolamento di cui all’art.
17;
c) non aver subito condanna a pena
detentiva per delitto non colposo o non
essere stato sottoposto a misure di
prevenzione;
d) non essere stato espulso dalle Forze
armate o dai Corpi militarmente
organizzati o destituito dai pubblici uffici.
8. Il prefetto, sentito il sindaco o il
presidente della provincia o quello della
città metropolitana, dichiara la perdita
della qualità di agente di pubblica
sicurezza qualora accerti il venir meno di
alcuno dei requisiti di cui al comma 7.
8
Art. 8.
(Qualifiche del personale delle forze di
polizia locale)
1. L’acquisizione della qualifica di agente
di addetto al controllo, di addetto al
coordinamento e controllo e di
comandante di polizia locale, è conferita
dal sindaco, dal presidente della provincia
o della città metropolitana all’atto
dell’assunzione in ruolo previo
accertamento dei requisiti per il possesso
della qualità di agente di pubblica
sicurezza, conferita ai sensi dell’articolo 7,
comma 7.
2. In caso di perdita della qualità di agente
di pubblica sicurezza ai sensi dell’articolo
7, comma 8, il sindaco il presidente della
provincia o della città metropolitana
dichiarano la perdita delle qualifiche di
polizia locale di cui al comma 1 e
dispongono il trasferimento ad altro
servizio nell’Ente.
3. Il sindaco o i presidenti della provincia o
della città metropolitana, comunicano
tempestivamente al prefetto gli elenchi
dei soggetti di cui al comma 1, nonché le
revoche di cui al comma 2.
4. Ai fini della uniforme qualificazione del
personale delle Forze di polizia locali,
anche a seguito di accordi in sede di
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e
delle Province autonome di Trento e
Bolzano, le regioni possono prevedere
l’effettuazione di uno specifico corso, con
superamento di prova finale, diversificato
per le qualifiche di cui al comma 1, da
tenersi entro il termine del periodo di
prova.
5. Il comandante della polizia locale è
responsabile verso il sindaco o il
presidente della provincia o il presidente
della città metropolitana, della disciplina,
della formazione e dell’impiego tecnico
operativo degli appartenenti alla polizia
locale. Gli operatori di polizia locale sono
tenuti ad eseguire le direttive impartite dai
superiori gerarchici nei limiti del loro stato
giuridico e delle leggi;
9
6. Al personale della polizia locale
competono esclusivamente le funzioni e i
compiti previsti dalla presente legge, dalla
legge regionale e dal regolamento del
corpo. I distacchi e i comandi possono
essere consentiti solo ed esclusivamente
se rientrano nelle funzioni di polizia locale
e purché la disciplina rimanga quella
dell’organizzazione di appartenenza, la
mobilità esterna tra enti diversi, potrà
avvenire solo su richiesta del lavoratore e
previo nulla osta delle amministrazioni
interessate.
Art. 9.
(Esercizio delle funzioni di polizia locale)
1. Ai sensi dell’articolo 117, secondo
comma, lettera p), della Costituzione, i
comuni singoli e associati, le città
metropolitane e le province sono titolari
delle funzioni di polizia locale connesse alle
competenze loro attribuite dalle Regioni e
dallo Stato. A tal fine costituiscono corpi di
polizia locale, anche in forma associata.
2. In materia di polizia amministrativa
locale, fatto salvo quanto previsto ai sensi
del comma 1, resta ferma la potestà
legislativa regionale secondo quanto
previsto dall’articolo 117, quarto comma,
della Costituzione. Tale competenza si
esercita anche in ordine ai requisiti unitari
per l’istituzione e l’organizzazione, anche
in forma associata, dei corpi di polizia
locale.
3. L’autorità giudiziaria, nell’ambito di
eventuali appositi accordi con il sindaco o
il presidente della provincia o quello della
città metropolitana, si avvale del personale
delle Forze di polizia locale. In tal caso il
personale di polizia locale dipende
operativamente dalla competente autorità
giudiziaria.
4. Fermo restando quanto previsto
dall’articolo 17, comma 1, della legge 26
marzo 2001, n. 128 nell’esercizio delle
attività derivanti dagli accordi di cui
all’articolo 4, comma 1, il personale della
polizia locale dipende dalla competente
10
autorità di pubblica sicurezza, nel rispetto
delle intese intercorse e per il tramite del
Comandante della Forza di polizia locale.
5. Qualora l’Autorità Giudiziaria
disponga, con proprio provvedimento, che
il personale della polizia locale svolga per
determinate e specifiche indagini attività al
di fuori del territorio di competenza
eventuali spese aggiuntive conseguenti
alla missione stessa sono poste
immediatamente a carico del Ministero
della Giustizia.
6. Durante il servizio sono ammesse
operazioni esterne all’ambito territoriale di
competenza, di iniziativa dei singoli,
esclusivamente in caso di necessità dovuta
alla flagranza dell’illecito commesso nel
territorio di appartenenza.
7. Ferma restando la disciplina
regionale per le missioni degli addetti alle
Forze di polizia locale nel territorio
regionale per l’esercizio delle funzioni di
polizia amministrativa locale, possono
essere effettuate missioni esterne al
territorio regionale esclusivamente:
a) per finalità di collegamento o di
rappresentanza;
b) per soccorso in caso di calamità e
disastri, d’intesa fra le amministrazioni
interessate e previa comunicazione al
prefetto competente nel territorio in cui si
esercitano le funzioni;
c) in ausilio delle altre Forze di
polizia locale, in particolari occasioni
stagionali o eccezionali, previa stipula di
appositi accordi fra le amministrazioni
interessate e previa comunicazione al
prefetto competente nel territorio in cui si
esercitano le funzioni.
Art. 10.
(Funzioni del Sindaco, del Presidente della
provincia e del Presidente della città
metropolitana)
1. Il Sindaco, il Presidente della
Provincia e quello della città metropolitana
nell’esercizio delle funzioni di competenza
impartiscono direttive e vigilano
11
sull’espletamento del servizio di polizia
locale e adottano i provvedimenti previsti
dalle leggi e dai regolamenti.
Art. 11.
(Regolamenti del servizio di polizia locale)
1. I Comuni, le Città metropolitane e le
Province definiscono con proprio
regolamento l’organizzazione della polizia
locale nel rispetto dei parametri individuati
dalle regioni.
2. I regolamenti degli Enti di cui sopra
previsti dalla presente legge sono
comunicati al Ministero dell’Interno per il
tramite del Prefetto del capoluogo di
provincia.
Art. 12.
(Funzioni e compiti delle Regioni)
1. Al fine di definire requisiti unitari
per l’istituzione e l’organizzazione dei corpi
di polizia locale, nonché la qualificazione
del personale, le regioni, nell’ambito della
propria potestà legislativa in materia di
polizia amministrativa locale, ai sensi
dell’articolo 117, comma quarto della
costituzione, disciplinano:
a) l’ordinamento della polizia locale;
b) le modalità e i tempi per l’istituzione
dei corpi di polizia locale, individuandone i
requisiti, fra i quali il numero minimo di
operatori necessari per la costituzione del
corpo stesso, che non può comunque
essere inferiore a 15 operatori, escluso il
Comandante;
c) la formazione e l’aggiornamento del
personale, prevedendo altresì uno
specifico corso di formazione iniziale per
coloro cui vengono attribuite le funzioni di
comandante del corpo, che deve, in ogni
caso, essere iscritto nell’albo dei
comandanti previsto dall’articolo 23 della
presente legge;
d) le caratteristiche dei mezzi e degli
strumenti operativi, fatto salvo quanto
previsto dal’articolo 17;
12
e) le caratteristiche delle uniformi e dei
distintivi di grado per gli operatori di
polizia locale della stessa regione, nonché i
criteri generali concernenti l’obbligo e le
modalità d’uso. Le uniformi devono essere
tali da escludere la stretta somiglianza con
le uniformi delle forze di polizia dello Stato
e, per esigenze di uniforme conoscibilità
sul territorio nazionale, devono essere blu
notte con camicia azzurra per le polizie
municipali e verde con camicia cachi per le
polizie provinciali. Per le stesse finalità
anche i distintivi di grado devono essere
eguali sul territorio nazionale;
f) le caratteristiche dei distintivi di
riconoscimento derivanti dall’anzianità di
servizio, da meriti sportivi, da atti di
eroismo rilasciati da associazioni
riconosciute o con atti di pubbliche
amministrazioni.
2. Per il perseguimento delle finalità di
cui al comma 1, possono essere definiti
altresì accordi in sede di Conferenza dei
presidenti delle regioni e delle province
autonome di Trento e Bolzano.
Art. 13.
(Funzioni associate di polizia locale)
1. Al fine di favorire il raggiungimento
dei requisiti organizzativi di cui all’articolo
12, comma 1, lettera b), le regioni
promuovono e disciplinano l’istituzione di
corpi di polizia locale intercomunale in
forma associata, fatto salvo quanto
previsto dal comma5.
2. Qualora i comuni con meno di 15
addetti alla polizia locale non provvedano
ad associarsi, ai sensi del comma 1, le
regioni disciplinano le modalità di esercizio
del servizio, eventualmente prevedendo
l’attribuzione alla provincia di quelle
funzioni di polizia locale che non possono
essere adeguatamente esercitate dai
comuni, previa stipula di apposito accordo
fra il presidente della provincia e il sindaco
del comune interessato.
13
3. La regione disciplina le modalità con
le quali il comune che successivamente
decida di gestire in forma associata la
polizia locale ai sensi del comma 1 ,
comunica alla regione l’adesione o la
costituzione della forma associata e la
cessazione degli effetti dell’accordo di cui
al comma 2.
4. Degli accordi di cui al comma 2 e
della cessazione dei loro effetti è data
tempestiva comunicazione al Prefetto.
5. Le funzioni della polizia locale sono
obbligatoriamente esercitate in forma
associata da parte dei comuni con
popolazione fino a 3000 abitanti.
Art 14.
(Ausiliari del traffico e della sosta)
1. Il comma 133 dell’articolo 17 della
legge 127 del 1997 si interpreta nel senso
che al personale ispettivo delle aziende
esercenti il trasporto pubblico di persone
spettano le funzioni previste dal comma
132 del medesimo articolo per i dipendenti
comunali e cioè le funzioni di prevenzione
e accertamento delle violazioni in materia
di sosta e di fermata prevista dagli artt. 6,
7, 40, 157, 158 e 188 del decreto
legislativo 285 del 1992.
2. Al fine di migliorare la circolazione
stradale nei centri abitati e di ottimizzare i
tempi di percorrenza del trasporto
pubblico locale, garantendo la libera
disponibilità di vie e corsie ad esso
riservate, il personale di cui al comma 1
può altresì disporre la sanzione accessoria
della rimozione del veicolo del
trasgressore ai sensi dell’articolo 159 del
decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285.
Il suddetto personale può accertare e
contestare violazioni relative alla
circolazione lungo le vie e corsie riservate
a determinate categorie di utenti, nonché
alle fermate e alla sosta in aree riservate a
particolari categorie di utenti come
disciplinate dai regolamenti comunali in
14
tema di occupazione di spazi e aree
pubbliche.
3. Il personale di cui al comma 132
della legge 127 del 1997 appartenente a
società di gestione dei parcheggi, procede
all’accertamento e alla contestazione delle
violazioni di cui agli articoli 6, 7, 157, 158
del decreto legislativo 30 aprile 1982 n.
285 limitatamente alle aree oggetto di
concessione e alle parti di strada di
immediata adiacenza delle aree in
questione. Inoltre ai fini dell’applicazione
dell’articolo 17 comma 132 della legge 127
del 15 maggio 1997, per aree oggetto di
concessione si intendono le aree di
circolazione, comunque limitrofe a quelle
destinate al parcheggio.
4. Il personale di cui ai commi
precedenti del presente articolo provvede
all’accertamento e alla contestazione delle
violazioni di cui trattasi mediante la
redazione e la sottoscrizione del verbale di
accertamento nelle forme e con le
modalità previste dal vigente decreto
legislativo 30 aprile 1992 n. 285, e con
l’efficacia probatoria di cui agli articoli
2669 e 2700 del codice civile.
5. Il personale di cui al presente
articolo dipende operativamente dal
comandante della polizia locale.
Art. 15.
(Utilizzazione di istituti di vigilanza
privata)
1. Gli Enti Locali possono utilizzare gli
istituti di vigilanza privata nell’ambito
dell’attività individuata dalla vigente
normativa.
Art. 16.
(Cooperazione tra Forze di polizia locali e
Forze di polizia statali )
1. Per le politiche integrate della
sicurezza ed in particolare quelle di cui
all’articolo 4 della presente legge, le Forze
di polizia locali e le Forze di polizia statali
concorrono nell’ambito delle rispettive
15
competenze ai fini della sicurezza delle
città e del territorio.
2. A tal fine trova applicazione il
comma 2 dell’articolo 54 del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n 267.
Art. 17.
(Armamento del personale delle Forze di
polizia locale)
1. Il personale appartenente alle Forze
di polizia locale al quale è attribuita la
qualifica di agente di pubblica sicurezza
porta senza licenza le armi di cui è dotato.
2. Con regolamento adottato dal
Ministro dell’interno, da emanarsi, ai sensi
dell’articolo 17, comma 3, della legge 23
agosto 1988 n. 400 entro 60 giorni
dall’entrata in vigore della presente legge,
sono stabiliti:
a) i requisiti fisici, psichici ed
attitudinali richiesti per l’affidamento delle
armi;
b) il numero e la tipologia delle armi in
dotazione;
c) i casi di divieto di detenzione delle
armi;
d) le modalità di tenuta e custodia delle
armi;
e) i criteri per l’addestramento all’uso
delle armi presso i poligoni autorizzati,
f) gli strumenti di autodifesa
specificatamente destinati alla polizia
locale.
Art. 18.
(Patente di servizio e veicoli targati polizia
locale)
1. La patente di servizio, come previsto
dalla norma, è obbligatoria per condurre i
veicoli in dotazione ai servizi di polizia
locale.
2. Ai veicoli in dotazione alla polizia
locale sono rilasciate speciali targhe di
immatricolazione, identificative
dell’appartenenza alla polizia locale che si
16
possono condurre solo con la patente di
servizio
Art. 19.
(Concessione radio e numero telefonico
unico nazionale)
1. Gli apparati radiotrasmittenti dei servizi
delle Forze di polizia locale sono esentati
dal pagamento del canone di concessione
delle frequenze radio.
2 .I veicoli in dotazione alla polizia locale
sono esentati dal pagamento della tassa di
immatricolazione ed automobilistiche e dal
pedaggio autostradale.
3. Con decreto del Ministero dello sviluppo
economico, da emanare entro novanta
giorni dalla data di entrata in vigore della
presente legge, è individuato d’intesa con
la Conferenza unificata di cui all’articolo 8
del decreto legislativo 8 agosto 1997, n.
281, un numero unico nazionale a sei cifre
per l’accesso alle sale operative delle
polizie locali ed è disciplinato il suo
utilizzo. Entro sei mesi dall’entrata in
vigore della presente legge, le chiamate
originate dalle reti telefoniche fisse e
mobili verso il numero unico di cui al
precedente capoverso, devono essere
trasferite, a cura dei singoli operatori
telefonici, ai centralini dei comuni sul cui
territorio hanno origine, per l’inoltro alle
Forze di polizia locali competenti per
territorio o a punti equivalenti, definiti
dalle Regioni stesse, comprensive delle
informazioni necessarie al successivo
instradamento alle sale operative delle
Forze di polizia locali.
Art. 20.
(Disposizioni in materia di contrattazione
previdenziale e assicurativa)
1. Il rapporto di lavoro degli addetti alle
Forze di polizia locale è disciplinato dal
contratto collettivo nazionale di diritto
pubblico esclusivo per gli operatori del
settore. A tale scopo al decreto legislativo
165 del 2001 all’articolo 3 dopo il comma
17
1- ter è aggiunto il seguente: “1-quarter
in deroga all’articolo 2, commi 2 e 3, il
personale della polizia locale è disciplinato
dal rispettivo ordinamento”.
2. Al personale delle Forze di polizia
locale a cui è attribuita la qualifica di cui
all’articolo 7 si applicano, in materia
previdenziale, assistenziale e
infortunistica, le disposizioni previste per
le Forze di polizia nazionali. Nei
procedimenti a carico dei medesimi
soggetti per fatti compiuti in servizio e
relativi all’uso delle armi o di altro mezzo
di coazione fisica si applica l’articolo 32
della legge 22 maggio 1975, n. 152. Si
applica, altresì, la disciplina vigente per la
Polizia di Stato in materia di speciali
elargizioni e di riconoscimenti per le
vittime del dovere e per i loro familiari.
3. Al personale della polizia locale a cui
è attribuita la qualifica di cui all’articolo 7
della presente legge è corrisposta
un’indennità di polizia locale, articolata per
livelli di responsabilità, pensionabile,
finanziata a valere su un apposito fondo
istituito nello stato di previsione del
Ministero dell’interno, nella misura
determinata dai contratti collettivi
nazionali di lavoro, non inferiore
comunque al 70% di quanto previsto
dall’articolo 43 terzo comma della legge 1
aprile 1981 n. 121 Le indennità di
vigilanza previste alla data di entrata in
vigore della presente legge confluiscono
nell’indennità di polizia locale aumentata
del 40 per cento.
4. Ai sensi dell’articolo 40 del testo
unico delle disposizioni per l’assicurazione
obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro
e le malattie professionali, di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 30 giugno
1965, n. 1124, il Ministro del lavoro e della
previdenza sociale, entro tre mesi dalla
data di entrata in vigore della presente
legge, adotta un apposito decreto al fine di
istituire una specifica classe di rischio per
il personale della polizia locale a cui è
attribuita la qualifica di cui all’articolo 7,
adeguata ai compiti da esso svolti ed
18
equivalente al trattamento previsto per gli
appartenenti alla Polizia di Stato.
5. Alla stipula dei contratti collettivi
nazionali di lavoro partecipano le
organizzazioni sindacali aventi una
rappresentatività non inferiore al 10%
considerando a tale fine il dato associativo
espresso dalla percentuale delle deleghe
rilasciate per il versamento dei contributi
sindacali, rispetto al totale delle deleghe
rilasciate nell’ambito del personale
considerato.
6. Al fine di omogeneizzare il trattamento
degli appartenenti alle polizie locali i
contratti di lavoro si sviluppano su tre
livelli, nazionale, regionale e locale. Il
contratto nazionale stabilisce le materie
delegate alla contrattazione di secondo e
terzo livello.
7. Il contratto di lavoro di cui al comma 1
include anche i comandanti con qualifica
dirigenziale.
Art. 21.
(Accesso alle banche dati del Ministero
dell’interno, del pubblico registro
automobilistico, della direzione generale
della motorizzazione civile e delle Camere
di commercio, industria, artigianato e
agricoltura)
1. Alla legge 1o aprile 1981, n. 121, e
successive modificazioni, sono apportate
le seguenti modificazioni:
a) al primo comma dell'articolo 9, dopo le
parole: «agli ufficiali di polizia giudiziaria
appartenenti alle forze di polizia, « sono
inserite le seguenti: «agli ufficiali di
polizia giudiziaria della polizia locale,»;
2. All’articolo 9 della legge 1º aprile
1981, n. 121, dopo il secondo comma
sono inseriti i seguenti:
«L’accesso ai dati e alle informazioni
di cui al primo comma è altresì
consentito agli ufficiali di polizia
giudiziaria appartenenti alle forze di
polizia locale
Gli appartenenti alle polizie locali
conferiscono senza ritardo al Centro
19
elaborazione dati del Dipartimento della
pubblica sicurezza, di cui all’articolo 7, le
notizie e le informazioni acquisite nel
corso delle attività di prevenzione e
repressione dei reati e di quelle
amministrative, secondo modalità
tecniche individuate con apposito
regolamento di esecuzione».
I regolamenti di cui ai commi terzo e
quinto dell’articolo 9 della legge 1º
aprile 1981, n. 121, come modificato dal
comma 1 del presente articolo, sono
adottati, ai sensi dell’articolo 17, comma
1, della legge 23 agosto 1988, n. 400,
entro sei mesi dalla data di entrata in
vigore della presente legge. 2. Il
comma 1 dell’articolo 16-quater del
decreto-legge 18 gennaio 1993, n. 8,
convertito, con modificazioni, dalla legge
19 marzo 1993, n. 68, è sostituito dal
seguente:
«1. Gli operatori di polizia locale
accedono gratuitamente ai sistemi
informativi automatizzati del pubblico
registro automobilistico, della direzione
generale della motorizzazione civile e
delle Camere di commercio, industria,
artigianato e agricoltura».
Art.22.
(Enti locali diversi dai comuni e dalle
province)
Gli enti locali diversi dai comuni e dalle
province e dalle città metropolitane, gli
enti di gestione dei parchi e delle riserve
naturali regionali, di cui alla legge
quadro nazionale sulle aree protette,
svolgono le funzioni di polizia locale di
cui sono titolari, istituendo appositi
corpi o servizi nel rispetto della
disciplina sancita dalla presente legge.
Art. 23.
(Altri compiti delle regioni)
1 Le regioni provvedono alla
formazione e all’aggiornamento
20
professionale del personale neo assunto e
di quello già in servizio.
2 Le regioni che hanno già provveduto
alla costituzione di scuole regionali o
interregionali di polizia locale, pongono in
essere gli atti necessari alla
trasformazione di dette scuole in
accademie entro un anno dall’entrata in
vigore della presente legge.
3 Le accademie organizzano corsi
periodici di preparazione ai concorsi per le
assunzioni in polizia locale; detti corsi
possono essere anche interregionali.
4 Le regioni istituiscono entro un anno
dalla data di entrata in vigore della
presente legge l’albo dei comandanti dei
corpi di polizia locale, determinando,
previo confronto con le OO.SS.
rappresentative nella Categoria, i criteri
per la qualificazione e per l’accesso a detto
profilo.
5 Le regioni riconoscono
vicendevolmente i rispettivi albi dei
comandanti.
Capo V
NORME TRANSITORIE E FINALI
Art. 24.
(Disposizioni finali e transitorie)
1. Il personale della polizia locale in
servizio alla data di entrata in vigore della
presente legge in possesso dei requisiti di
cui all’art. 7 mantiene le funzioni e le
qualifiche possedute, fermo restando
quanto previsto dal comma 3 del presente
articolo.
2. Il sindaco, il presidente della città
metropolitana e il presidente della
provincia comunicano al prefetto gli
elenchi dei soggetti in possesso dei
requisiti di cui al comma 1.
3. Il personale della polizia locale
attualmente in forza, che ha esercitato il
diritto di obiezione di coscienza, continua a
21
rivestire la qualifica di agente di pubblica
sicurezza solo se accetta l’armamento
effettuando la revoca dello status di
obiettore di coscienza ai sensi della
vigente normativa; in caso contrario l’ente
da cui dipende tale personale competente,
entro 1 anno dall’entrata in vigore della
presente legge dispone il trasferimento ad
altro servizio nell’ente preservando
categoria e posizione economica, dandone
comunicazione al Prefetto che dichiara la
perdita della qualifica di agente di pubblica
sicurezza.
4. Al personale della polizia locale in
servizio alla data di entrata in vigore della
presente legge spetta la patente di
servizio di cui all’articolo 18, che viene
rilasciata entro sessanta giorni dalla
predetta data anche per il personale a
tempo determinato.
5. In fase transitoria accede di diritto
all’albo dei comandanti previsto all’articolo
23 comma 4 della presente legge
esclusivamente chi riveste la qualifica di
comandante per corpi di polizia locale
costituiti da un numero di operatori pari o
superiore a 15 unità alla data di entrata in
vigore della presente legge ovvero chi
possedeva anteriormente tale qualifica.
6. In fase di prima applicazione sono
considerati addetti al coordinamento e al
controllo le figure inquadrate nella
categoria “D” del vigente CCNL, in
analogia all’attuale formulazione della L.Q.
65/86.
Art. 25.
(Abrogazioni e ulteriori modificazioni
legislative)
1. È abrogata la legge 7 marzo 1986,
n. 65.
2. All’articolo 57 del codice di procedura
penale sono portate le seguenti
modificazioni e integrazioni:
a) è aggiunto al comma 1, la lettera bbis),
i comandanti, gli addetti al
coordinamento e controllo e gli addetti al
controllo;
22
b) comma 2, lettera b), le parole: “le
guardie delle province e dei comuni
quando sono in servizio” sono sostituite
dalle seguenti: «gli agenti di polizia
locale».
3. All’articolo 3 comma secondo del
decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81
dopo le parole “delle forze armate e di
polizia” sono aggiunte le parole “dello
stato e della polizia locale”;
4. Al decreto legislativo 30 aprile 1992,
n. 285 e successive modificazioni, sono
apportate le seguenti modificazioni:
a. All’articolo 12, comma 1, la lettera d
bis) è soppressa; la lettera e) è sostituita
dalla seguente. “ alle Forze di polizia
locale;
b. All’articolo 208 comma 2, le parole:
«e della Guardia di finanza» sono
sostituite dalle seguenti: « della Guardia di
Finanza, della Polizia penitenziaria, del
Corpo Forestale dello Stato e della Polizia
locale».
5. All’articolo 16 della legge 1° aprile
1981, n.121 dopo il comma 2 è aggiunto il
seguente comma 3 “ fatte salve le proprie
attribuzioni e le normative dei vigenti
ordinamenti sono altresì forze di polizia e
possono essere chiamate a concorrere
nell’espletamento di servizi di ordine e
sicurezza pubblica le Forze di polizia locali.

pml
17-01-10, 09: 43
Allora io sono iscritto al Sulpm. I vertici del sindacato stanno avendo colloqui con il senatore Saia e con altri vertici della maggioranza. Loro affermano che Saia sarà nominato unico relatore del testo riforma e si andrà in aula col testo della maggioranza e cioè il DDL 760 modificato dopo l'incontro con il ministero dell'interno. I tempi si aggirano intorno ad Aprile Maggio se così non fosse dovremmo pensare a preoccuparci e cominciare a organizzare una mega manifestazione perche a chi più a chi meno sta nel cuore di molta gente seria che vuole lavorare serenamente questa riforma.

Ciao masteratwork, non è molto che sono nella P.L. (due anni). Sono iscritto al SULPM e sono stato ad Arcore nel 2009 e la Riforma sembrava quasi fatta, poi a Giugno 2009 al 1 congresso SULPM a Torino e sembrava immininente, tra settembre e dicembre mancava pochissimo (congressi come Rimini, Bergamo chissà quanti soldi hanno incassato con colleghi che andavano a sentire la situazione ecc ecc), poi si è ventilato Gennaio, adesso siamo andati in primavera.
Credimi io ho a cuore questa Riforma perchè sono da solo in un paese di 2000 abitanti, e cerco di fare il possibile (ma questo magari ne parleremo in altre occasioni).
Quello che voglio dire è che secondo me ci stanno prendendo in giro, finchè non incroceremo veramente le braccia fermando i nostri interventi non ci ascolteranno MAI.
waf:sniper:

pml
19-01-10, 18: 53
ciao a tutti........ oggi sono stato ad un corso a Casorate Sempione. Il Comandandete "credo di Rho" ha detto che la Riforma è slittata a data da destinarsi. Questa notizia la avuta ad un congresso dove era presente Saia, proprio la settimana scorsa. Ci sono forti ostilità trasversali in Parlamento.
continua..............

CISCONE
19-01-10, 19: 20
azz...
ps se c'era il comandante di Rho Antonino Frisone vuol dire che era un corso di polizia giudiziaria :-)

coars
19-01-10, 20: 22
ciao a tutti........ oggi sono stato ad un corso a Casorate Sempione. Il Comandandete "credo di Rho" ha detto che la Riforma è slittata a data da destinarsi. Questa notizia la avuta ad un congresso dove era presente Saia, proprio la settimana scorsa. Ci sono forti ostilità trasversali in Parlamento.
continua..............

..... visto che avevo ragione quando mi mostravo pessimista?......E' la storia di tutti questi anni che si ripete......

Saleut.

cucuzza
19-01-10, 20: 57
mi dispiace doverti dare ragione coars, ma è vero, di questa riforma se ne parla da una vita ma non si è mai fatta, quindi un motivo c'è.
Forse facciamo più comodo così perchè quando serviamo a qualcuno ci fanno fare i poliziotti, quando non serviamo guidiamo lo scuolabus, facciamo i fattorini, l'autista del sindaco, portiamo in giro manifesti e così via; con la riforma acquisteremmo una propria identità che non permetterebbe più queste cose perchè soprattuto nei consorzi tra comuni ci sarebbero più sindaci e quindi maggiore controllo.

marcopolprov
19-01-10, 23: 00
..... visto che avevo ragione quando mi mostravo pessimista?......E' la storia di tutti questi anni che si ripete......

Saleut.

Spero proprio di no Coars. Rimarrei molto deluso da questa maggioranza, che sincermante ho votato anche per questo motivo!

elventisquero
20-01-10, 12: 23
I politici....quanto sono falsi. Se così fosse mi incazzerei come una bestia. Si continua a restare nella mediocrità di un servizio approssimativo e diverso da paese a paese. Mi sa che a livello nazionale deve partire uno sciopero generale. Vediamo chi avrà il coraggio di farlo e cosa potrà succedere.

marcopolprov
20-01-10, 19: 29
Appena di ritorno dalla Festa del Patrono della PM. Noi con i nostri gradi, alcuni con i gradi classici della PS, altri con i gradi da appuntato. Non parliamo poi del saluto durante l'inno d'Italia. C'era chi parlava al telefonino! Divise piuttosto "uniformi" nello stile e nel colore, ma non tutte uguali. Ufficiali con alamari, altri no. E questo non è niente! E ci chiedete ancora perché vogliamo una Riforma? Sia ben chiaro, non è mia intenzione rivolgermi con critiche ai colleghi della PM, perché se ci fosse stata la Polizia Provinciale probabilmente sarebbe stata la stessa cosa. Forse siamo un pò più inquadrati rispetto a qualche collega della PM, magari dei piccoli comuni, ma nessuno ci chiede poi più di tanto. Dico per tutti noi!!! Se fosse scritto da qualche parte in che modo vestirci (intendo perfettamente come per la PS o i CC), come comportarci di fronte ad un superiore, in che modo salutare l'inno D'ITALIA, e tantissimo altro, forse, a mio modestissimo parere, si comicerebbe a lavorare seriamente, e la stessa gente ci prenderebbe un pò più seriamente. Con il solo impatto visivo! Cosa ne credete?

pml
21-01-10, 00: 35
Appena di ritorno dalla Festa del Patrono della PM. Noi con i nostri gradi, alcuni con i gradi classici della PS, altri con i gradi da appuntato. Non parliamo poi del saluto durante l'inno d'Italia. C'era chi parlava al telefonino! Divise piuttosto "uniformi" nello stile e nel colore, ma non tutte uguali. Ufficiali con alamari, altri no. E questo non è niente! E ci chiedete ancora perché vogliamo una Riforma? Sia ben chiaro, non è mia intenzione rivolgermi con critiche ai colleghi della PM, perché se fosse stata la Pol Prov sarebbe stata la stessa cosa. Forse siamo un pò più inquadrati rispetto ai coleghi della PM, magari dei piccoli comuni, ma nessuno ci chiede poi più di tanto, come per tutti noi!!! Se fosse scritto da qualche parte in che modo vestirci (intendo perfettamente come per la PS o i CC), come comportarci di fronte ad un superiore, in che modo salutare l'inno D'ITALIA, e tantissimo altro, forse, a mio modestissimo parere, si comicerebbe a lavorare seriamente, e la stessa gente ci prenderebbe un pò più seriamente. Con il solo impatto visivo! Cosa ne credete?


Sono sulla tua stessa linea. Oggi sono stato al corso del TWIST per la regione Piemonte. Lo stesso programma per l'inserimento dei sinistri viene usato diversamente dai colleghi e la stessa Regione accetta tutto purchè arrivino le notizie che gli interessano.
continua..................
:sniper:

elventisquero
21-01-10, 07: 00
Mah, i siti dei sindacati della categoria non accennano minimamente al rinvio dell'approvazione della nostra riforma. Pazienza, aspettiamo.

JuliaAlpin
21-01-10, 11: 53
domanda: con la riforma della polizia locale(se la fanno) il reclutamento della stessa rimane locale?

marcopolprov
21-01-10, 12: 00
Cosa significa Julia? Il reclutamento avviene per concorso pubblico e quindi bisogna possedere i requisiti minimi per parteciparne. Essere cittadini italiano, probabilmente non essere stato congedato da FF AA, ecc ecc. Ma vi si potrà accedere da tutta Italia. Perché dovrebbero prevedere assunzioni "locali"? Le regioni diranno la loro in quanto a stesura dei regolamenti delle PL della loro Regione, ma non potranno limitare le assunzioni a livello locale. A meno che non lo prevederà la Riforma. Ma il DDL di riferimento, che è quello SAIA, non parla assolutamente di questo. E oltretutto credo che sia anche anti Costituzionaleuna cosa del genere.

CISCONE
21-01-10, 12: 36
secondo me intendeva dire se per etrare nella PL ci saranno ancora tanti concorsi con ogni città che fa il suo concorso o se come per le altre forze di polizia un unico concorso nazionale.... io credo che rimarranno sempre concorsi a discrezione di ogni ente locale...proprio perchè cmq rimarrebbe un polizia LOCALE con però piu uniformità in tutta Italia!

marcopolprov
21-01-10, 13: 08
Se fosse come intendi tu Cisco, non sarebbe male. Ma, se la regolamentazione sarà a livello Regionale, forse,il Concorso sarà almeno a livello regionale. Credo sia più logico!

JuliaAlpin
21-01-10, 13: 17
secondo me intendeva dire se per etrare nella PL ci saranno ancora tanti concorsi con ogni città che fa il suo concorso o se come per le altre forze di polizia un unico concorso nazionale.... io credo che rimarranno sempre concorsi a discrezione di ogni ente locale...proprio perchè cmq rimarrebbe un polizia LOCALE con però piu uniformità in tutta Italia!

intendevo proprio quello!

perchè sarebbe una boiata a mio parere fare un concorso nazionale.

Intendo: se si chiama polizia locale i suoi rappresentanti devono essere locali, secondo me ;)

marcopolprov
21-01-10, 14: 07
infatti quasi sicuramente saranno concorsi organizzati dalle Regioni. Soprattuto se verrano creati i famosi Distaccamenti con almeno 15 operatori più il comandante (quindi, ipoteticamente, le Regioni indiranno concorsi per 2 posti nel Distaccamento x, o 5 posti per il Distaccamento y). Chi lo sa? ma potrebbe essere verosimile. Oppure un tot. di posti per operatori che saranno successivamente assegnati.

grfrapi
21-01-10, 23: 46
credo sia giusto che diventi una nuova forza di polizia organizzata a livello federale quindi che ogni comune organizzi il suo concorso in base alle sue esigenze e necessità per non cadere nei rami burocratici poi lascia che un' unione di più comuni possano istituire un loro unico comandante, ma non saprei inoltre se ogni comandante di un' unione di comuni è a sua volta comandato da un' altro superiore con alla fine un comandante generale di livello nazionale

CISCONE
22-01-10, 07: 44
boh...aspettiamo la riforma...cmq non credo che ci sia un comandante nazionale ma almeno un regionale spero di si!

elventisquero
22-01-10, 08: 34
Mah, sinceramente la vedo un po' grigia sulla riforma. Spero solo non sia un pretesto per i voti....

marcopolprov
22-01-10, 14: 58
Quali voti? Alle Regionali ancora lo prendono il mio voto, ma se alle prossime elezioni nazionali ancora non avremo la nostra Riforma, il mio voto se lo scordano. Non lo darò di certo alla sinistra(piuttosto mi taglio le "OO"), ma il mio voto se lo scordano in caso di forfait della Riforma. Piuttosto voto le veline!!!

FRANCODUE
22-01-10, 19: 26
Hot.
Guarda che il loro governo è già pieno di veline !.:rotflmao:
Fine hot.

cucuzza
22-01-10, 20: 54
se non ci sarà la riforma io non voterò per nessuno, perchè nessun politico sarà degno del mio voto dopo le promesse che ci hanno fatto.
Hanno fatto passare in un attimo le ronde, l'esercito a pattugliare le città.................ma per noi nulla, tanto facciamo già i poliziotti senza avere soldi, tutela e poteri giuridici: perchè darci qualcosa in più visto che tanto facciamo già tutto quello che gli fà comodo ai politici e alle altre FF.PP.?
Sentiamo spesso dire che noi dovremmo essere solo polizia amministrativa, poi ci fanno la comunicazione per le festività di natale per fare pubblica sicurezza, ci fanno fare i TSO (anche questo è solo un compito da impiegati?), controlli sui rifiuti, commercio e edilizia (anche questo è sempre e solo da polizia amministrativa?), posti di controllo (tanto se fermo un delinquente o un ricercato gli spiegherò che non gli faccio nulla perchè sono solo un impiegato comunale), notifiche e indagini di PG per la procura o per le forze di polizia di stato (questo quando fa comodo a qualcuno)...........................
Tutti questi compiti sono da impiegati che devono girare disarmati perchè se hanno un'arma sono molto pericolosi soprattutto quando escono dal territorio di competenza, quindi perchè fare questa riforma?

UltimoPrimo
22-01-10, 21: 10
Signori, dopo un pochetto di tempo in pratica 1 mese più o meno ritorno a rileggere la vostra sezione, motivo che vengo a leggere e capire di questa benedetta riforma che voi tanto ci tenete e tanto che aspettate da parecchi anni, è perchè qui nella mia zona della provincia dove stò a ottobre hanno bandito un concorso per PL per 9 posti in due zone diverse però veniva fatto tramite il consorzio dei comuni della Provincia.
Di questo concorso che è stato fatto e finito, debbo dire che quei 9 posti non sono mai stati assegnati, motivo di tutto ciò che i partecipanti che hanno partecipato al concorso sono stati bocciati (tra l'altro è andata sul giornale locale della regione e della provincia e sul tg regionale), mai sentita una cosa del genere che in un concorso della PL per un concorso di 9 posti ci siano stati dei bocciati, quindi di quei 9 posti per ora non se ne fa nulla.
Probabilmente si aspetterà se ne faranno 1 altro quest'anno con altri posti in aggiunta magari perchè se non sbaglio nel capoluogo di Provincia dovrebbero prendere qualcuno se non vado errato ed anche nella 2° città più grande della provincia, oppure aspetteranno se faranno questa riforma che tanto voi aspettate e che per ora a quanto leggo non c'è nulla di fatto.
Tra l'altro leggendovi volete avere una PL tipo stile CC. Beh non sarebbe male, ma non è neanche male tipo stile PS.

cucuzza
22-01-10, 21: 24
Rispondo a UltimoPrimo dicendo che non credo in una PL tipo CC o PS, ma dovendo spesso svolgere in parte compiti simili a quelli delle forze di polizia statali, ci si aspettava qualche riconoscimento giuridico ed economico in più oltre a maggiore tutela ed organizzazioni dei corpi con l'eliminazione del vigile di paese tuttofare.
I compiti specifici nostri sono diversi e nessuno vuole una sovrapposizione con gli altri per andare a creare un altra polizia nazionale; tra le altre cose organizzando la PL in corpi con almeno 15 operatori si andrebbe a sollevare ad esempio i CC e la PS da molti compiti marginali andando anche a creare più collaborazione con loro e dando un servizio migliore al cittadino.
Per finire devo ammettere che nei concorsi spesso vengono bocciati in molti, anche in un concorso per magistrati poco tempo fa non c'era stato nessuno idoneo, addirittura per errori di ortografia e stiamo parlando di gente laureata.
Sono i concorsi troppo difficili, o sono i partecipanti troppo impreparati?

UltimoPrimo
22-01-10, 21: 34
Per quanto riguarda il concorso posso dirti che hanno fatto un corso che tra l'altro era la preparazione al concorso tutto qua, ed ecco che alla fine si è arrivati alla bocciatura.
Io non ho partecipato in quanto dovevo fare questo corso per la preparazione al concorso. In pratica ti facevi questo corso e in base a ciò che hai imparato al corso ti facevano le domande al concorso.
Per esempio qui dove stò io il vigile di paese non c'è manco c'era molti anni fa, ora vengono quelli della PL soltanto 2 volte al giorno, e vengono dal comando dalla città vicina dove c'è il comando. In poche parole volete qualcosa che vi si riconosca giuridicamente ed economicamente sostanzialmente.
Fatemi capire una cosa perchè io leggendovi di questi 15 operatori che voi parlate per questa riforma, volete che vengano messi in un paese a quanto ho capito o mi sbaglio, cioè avere un comando grande nella città grande e avere 15 operatori in un paese.

cava
22-01-10, 21: 39
Caro cucuzza sono i partecipanti a non essere preparati e te lo dico per esperienza diretta avendo fatto parte, più volte, di una commissione d'esame. Chi partecipa pensa di accappararsi un posto pubblico (senza sapere minimamente di cosa si occupa la PL) per poi passare ai ruoli impiegatizi nell'Amministrazione Comunale. Se si potessero pubbllicare gli scritti fatti durante le prove dei concorsi ci creperebbe la pancia a forza di risate!!! La riforma della PL serve per dare tutela giuridico-previdenziali a chi ormai si occupa di sicurezza a 360 gradi come dico sempre, non contano quante Polizie ci sono in uno Stato, conta quanto è alto il livello di coordinamento fra di loro. Es. neli USA ci sono ben 16 (sedici) Agenzie Governative che si occupano di indagare sul terrotismo, forse vi sembrano poche?

Elias
22-01-10, 21: 52
non contano quante Polizie ci sono in uno Stato, conta quanto è alto il livello di coordinamento fra di loro.

Giustissimo, e l'operazione di pochi giorni fà condotta a Prato da tutte le forza di Polizia esistenti ne è l'esempio pratico dei risultati che si potrebbero raggiungere lavorando in sintonia.

pml
23-01-10, 08: 40
Rispondo a UltimoPrimo dicendo che non credo in una PL tipo CC o PS, ma dovendo spesso svolgere in parte compiti simili a quelli delle forze di polizia statali, ci si aspettava qualche riconoscimento giuridico ed economico in più oltre a maggiore tutela ed organizzazioni dei corpi con l'eliminazione del vigile di paese tuttofare.
I compiti specifici nostri sono diversi e nessuno vuole una sovrapposizione con gli altri per andare a creare un altra polizia nazionale; tra le altre cose organizzando la PL in corpi con almeno 15 operatori si andrebbe a sollevare ad esempio i CC e la PS da molti compiti marginali andando anche a creare più collaborazione con loro e dando un servizio migliore al cittadino.
Per finire devo ammettere che nei concorsi spesso vengono bocciati in molti, anche in un concorso per magistrati poco tempo fa non c'era stato nessuno idoneo, addirittura per errori di ortografia e stiamo parlando di gente laureata.
Sono i concorsi troppo difficili, o sono i partecipanti troppo impreparati?
caro cucuzza approvo totalmente il tuo discorso.
La P.L. deve avere un ruolo diverso da cc e p.s. ma questo non vuol dire che siamo di serie b o altro. Io personalmente credo molto nelle Convenzioni tra Comuni proprio per avere un Servizio migliore sul territorio e collaborando con le altre forze di Polizia alla pari ma con compiti specifici magari coordinati tra loro dal Prefetto.oltre al servizio migliore si potrebbero eliminare tanti sprechi che attualmente ci sono.waf

elventisquero
23-01-10, 09: 33
Rispondo a UltimoPrimo dicendo che non credo in una PL tipo CC o PS, ma dovendo spesso svolgere in parte compiti simili a quelli delle forze di polizia statali, ci si aspettava qualche riconoscimento giuridico ed economico in più oltre a maggiore tutela ed organizzazioni dei corpi con l'eliminazione del vigile di paese tuttofare.
I compiti specifici nostri sono diversi e nessuno vuole una sovrapposizione con gli altri per andare a creare un altra polizia nazionale; tra le altre cose organizzando la PL in corpi con almeno 15 operatori si andrebbe a sollevare ad esempio i CC e la PS da molti compiti marginali andando anche a creare più collaborazione con loro e dando un servizio migliore al cittadino.
Per finire devo ammettere che nei concorsi spesso vengono bocciati in molti, anche in un concorso per magistrati poco tempo fa non c'era stato nessuno idoneo, addirittura per errori di ortografia e stiamo parlando di gente laureata.
Sono i concorsi troppo difficili, o sono i partecipanti troppo impreparati?

La seconda che hai detto.

coars
23-01-10, 11: 34
Personalmente non sono daccordo con il sistema di concorso adottato per le PP.LL.
Preferisco, di gran lunga, il sistema adottato dalle FF.PP. dello Stato, in particolare quello della Polizia di Stato.
Quiz a risposta moltipla per verificare il livello di cultura generale, prove fisiche e severe visite mediche e psichiatriche, con tanto di psicologo sellettore della personalità idonea a rivestire il ruolo della figura posta a concorso.
Il sistema di far concorrere i candidati su 12 -13 materie specifiche della PL è stato, fin ora, un escamotage per sopperire alle lacune delle regioni nell'organizzare i corsi di formazione.
In questo modo si assumeva personale che, in teoria, doveva essere già preparato a svolgere tutte le funzioni richieste.
Tale sistema si è rivelato fallimentare perchè si è assistito negli anni a visite mediche molto superficiali, a visite psicologiche inesistenti e prove scritte e orali da concorso in magistratura. Quì spesso si affermavano in gran parte persone laureate ma senza la prestanza una prestanza fisica adeguata e scarsamente motiate, al punto che, alla prima occasione si defilavano in uffici amministrativi cambiando il profilo professionale.
Se passa la riforma con la clausola che i vincitori di concorso che rifiutano di portare l'arma saranno d'ufficio destinati ad altri incarichi, questo passaggio sarà addirittura automatico e vedrete i concorsi della PL quale formidabile rampa di lancio saranno per chi ambisce a fare l'impiegato amministrativo.

Saleut.

FRANCODUE
23-01-10, 12: 27
Concordo con la tua analisi, qui da noi avviene proprio questo.
Molti entrano nella PM con il vero scopo di fare poi il funzionario comunale.

elventisquero
23-01-10, 17: 12
Non dimenticate le selezioni fisiche che devono rispecchiare certi paramentri. Poi speriamo che con la riforma tolgano anche questa possibilità di passaggio tra settori

grfrapi
23-01-10, 19: 48
Personalmente non sono daccordo con il sistema di concorso adottato per le PP.LL.
Preferisco, di gran lunga, il sistema adottato dalle FF.PP. dello Stato, in particolare quello della Polizia di Stato.
Quiz a risposta moltipla per verificare il livello di cultura generale, prove fisiche e severe visite mediche e psichiatriche, con tanto di psicologo sellettore della personalità idonea a rivestire il ruolo della figura posta a concorso.
Il sistema di far concorrere i candidati su 12 -13 materie specifiche della PL è stato, fin ora, un escamotage per sopperire alle lacune delle regioni nell'organizzare i corsi di formazione.
In questo modo si assumeva personale che, in teoria, doveva essere già preparato a svolgere tutte le funzioni richieste.
Tale sistema si è rivelato fallimentare perchè si è assistito negli anni a visite mediche molto superficiali, a visite psicologiche inesistenti e prove scritte e orali da concorso in magistratura. Quì spesso si affermavano in gran parte persone laureate ma senza la prestanza una prestanza fisica adeguata e scarsamente motiate, al punto che, alla prima occasione si defilavano in uffici amministrativi cambiando il profilo professionale.
Se passa la riforma con la clausola che i vincitori di concorso che rifiutano di portare l'arma saranno d'ufficio destinati ad altri incarichi, questo passaggio sarà addirittura automatico e vedrete i concorsi della PL quale formidabile rampa di lancio saranno per chi ambisce a fare l'impiegato amministrativo.

Saleut.

Si tratta di un lavoro di Polizia, quindi credo sia giusto che tra le prove scritte ed orali ci siano materie professionali come il diritto penale, codice della strada, procedura penale ecc. piuttosto che letteratura e Geografia, poi lascia che si accerti anche determinate condizioni fisiche e motivazionali. Sono daccordissimo con te nel dire che i poliziotti alla sergente Garcia devono sparire ma mi auguro che la cosa non diventi burocraticamente complicata com' è capitato nella polizia e nei carabinieri che anche se hai un dente cariato o sei alto meno di 1:80 ti fanno fuori...un poliziotto deve saper arrestare, indagare, interrogare, avere capacità di comunicare non di fare l' uomo immagine o il giocatore di pallacanestro!!

Agente PM
23-01-10, 22: 13
Si tratta di un lavoro di Polizia, quindi credo sia giusto che tra le prove scritte ed orali ci siano materie professionali come il diritto penale, codice della strada, procedura penale ecc. piuttosto che letteratura e Geografia, poi lascia che si accerti anche determinate condizioni fisiche e motivazionali. Sono daccordissimo con te nel dire che i poliziotti alla sergente Garcia devono sparire ma mi auguro che la cosa non diventi burocraticamente complicata com' è capitato nella polizia e nei carabinieri che anche se hai un dente cariato o sei alto meno di 1:80 ti fanno fuori...un poliziotto deve saper arrestare, indagare, interrogare, avere capacità di comunicare non di fare l' uomo immagine o il giocatore di pallacanestro!!

niente di tutto questo.
il limite di statura per i cc e la polizia è 1,65 m per gli uomini e 1,61 per le donne, come vedi altezze normalissime.

in giro mi sembra se ne vedano parecchi di poliziotti, militari o carabinieri che fai prima a saltarli che a girarli intorno....anche se hanno 20 anni...
anche di vigili percarità, ma loro almeno non passano per
"super-selezionati"....

la dentatura dell'arcata superiore e dell'arcata inferiore deve garantire nel cmplesso una masticazione corretta e non devono essere prive di N denti... (ossia devi avere i denti per poter mangiare senza dover succhiare un brodino.....)
il favismo...
non devi essere allergico alle fave e ai legumi in particolare.... (ti ricordo che la miglior fonte di proteine a buon mercato son proprio i legumi!!!)

per quanto riguarda la vista, solo nella polizia penitenziaria (parlo del ruolo agenti e non dei vari corpi speciali delle varie forze di polizia o forze armate ecc. ecc.) sono richiesti 10 decimi di visus naturale per i restanti è chiaro che non devi essere una talpa e che anche senza occhiali devi essere in grado di operare tranquillamente.

quindi non mitizziamo coloro i quali hanno passato normalissime selezioni fisiche...

guarda attentamente le giovani leve dei carabinieri o dei poliziotti... tutti con i loro bei occhialini.... tutti precisini e ordinati.

ma come??? i super rambo?? precisini come impiegati di banca??? ... mha...

ti chiamano e ti dicono che non possono intervenire... "non abbiamo la macchina".. ma come ???... non siete militari??? non siete super selezionati ed addestrati?? andateci di corsa allora!!!!

tutto questo è rivolto a coloro i quali sanno le cose solo per sentito dire... e si sa "vox populi...."
nel senso che si tende sempre ad ingigantire ciiò che si sente da un amico o un parente che è stato a queste o quelle visite.... che ha fatto questo o quell'altro Rav... o questo o quell'altro corso....

state tranquilli che una volta indossata questa o quella divisa il 98 % penserà a come imboscarsi al meglio...
il 2 % manderà avanti la baracca per qualche anno.. fin quando non si scazzerà a sua volta.....
ma per fortuna di tutti arriverà un altro corso, un altro giovane volenteroso...

parlo di cose che ho visto è provato di persona.

non mitizzate coloro che conoscete solo per le immagini sui calendari, i servizi costruiti e montati a tavolino o ancora peggio i telefilm...


cari coleghi della municipale, ricordatevi il detto sull'erba del vicino!!!!

vogliamo una riforma? vogliamo cambiare? vogliamo essere riconosciuti??
bene......

iniziamo dalle piccole cose

acquistiamo un' Identità nostra!!!

questa sezione è degli operatori della polizia municipale, gli altri sono ospiti e come tali si devono comportare!!!

P.S.

L' Agente PM è tornato... e come potete vedere si è stancato di porgere l'altra guancia...

:)

mi siete mancati!!!

marcopolprov
24-01-10, 09: 17
niente di tutto questo.
il limite di statura per i cc e la polizia è 1,65 m per gli uomini e 1,61 per le donne, come vedi altezze normalissime.

in giro mi sembra se ne vedano parecchi di poliziotti, militari o carabinieri che fai prima a saltarli che a girarli intorno....anche se hanno 20 anni...
anche di vigili percarità, ma loro almeno non passano per
"super-selezionati"....

la dentatura dell'arcata superiore e dell'arcata inferiore deve garantire nel cmplesso una masticazione corretta e non devono essere prive di N denti... (ossia devi avere i denti per poter mangiare senza dover succhiare un brodino.....)
il favismo...
non devi essere allergico alle fave e ai legumi in particolare.... (ti ricordo che la miglior fonte di proteine a buon mercato son proprio i legumi!!!)

per quanto riguarda la vista, solo nella polizia penitenziaria (parlo del ruolo agenti e non dei vari corpi speciali delle varie forze di polizia o forze armate ecc. ecc.) sono richiesti 10 decimi di visus naturale per i restanti è chiaro che non devi essere una talpa e che anche senza occhiali devi essere in grado di operare tranquillamente.

quindi non mitizziamo coloro i quali hanno passato normalissime selezioni fisiche...

guarda attentamente le giovani leve dei carabinieri o dei poliziotti... tutti con i loro bei occhialini.... tutti precisini e ordinati.

ma come??? i super rambo?? precisini come impiegati di banca??? ... mha...

ti chiamano e ti dicono che non possono intervenire... "non abbiamo la macchina".. ma come ???... non siete militari??? non siete super selezionati ed addestrati?? andateci di corsa allora!!!!

tutto questo è rivolto a coloro i quali sanno le cose solo per sentito dire... e si sa "vox populi...."
nel senso che si tende sempre ad ingigantire ciiò che si sente da un amico o un parente che è stato a queste o quelle visite.... che ha fatto questo o quell'altro Rav... o questo o quell'altro corso....

state tranquilli che una volta indossata questa o quella divisa il 98 % penserà a come imboscarsi al meglio...
il 2 % manderà avanti la baracca per qualche anno.. fin quando non si scazzerà a sua volta.....
ma per fortuna di tutti arriverà un altro corso, un altro giovane volenteroso...

parlo di cose che ho visto è provato di persona.

non mitizzate coloro che conoscete solo per le immagini sui calendari, i servizi costruiti e montati a tavolino o ancora peggio i telefilm...


cari coleghi della municipale, ricordatevi il detto sull'erba del vicino!!!!

vogliamo una riforma? vogliamo cambiare? vogliamo essere riconosciuti??
bene......

iniziamo dalle piccole cose

acquistiamo un' Identità nostra!!!

questa sezione è degli operatori della polizia municipale, gli altri sono ospiti e come tali si devono comportare!!!

P.S.

L' Agente PM è tornato... e come potete vedere si è stancato di porgere l'altra guancia...

:)

mi siete mancati!!!

Hei agente, ma gli agenti della Polizia Provinciale sono inclusi?
Inclusi negli amici intendo!:am054:am054:am054

marcopolprov
24-01-10, 09: 20
Hot.
Guarda che il loro governo è già pieno di veline !.:rotflmao:
Fine hot.

Bhe Franco, meglio le veline che Vladimir Luxuria. Mi consenta!!!:am054

FRANCODUE
24-01-10, 09: 45
Su questo sono pienamente daccordo !

Agente PM
24-01-10, 11: 42
Hei agente, ma gli agenti della Polizia Provinciale sono inclusi?
Inclusi negli amici intendo!:am054:am054:am054


be ovvio!!!!

regione, provincia, comune....

tutti "una stessa pasta siamo"!!!!

colleghi, felici e cotenti!!!

anzi ti dirò, se in provincia di Torino ci fosse la polizia provinciale e non solo le guardie ittiche venatorie, gev e quant'altro chiederei subito mobilità!!!!

:rotflmao:

coars
24-01-10, 12: 22
Ciao agente......sono contento che ti sia passata,amico mio.......e devi essere incazzatissimo visto quanto sei stato prolisso (almeno credo di aver imparato a conoscerti)....hehehehe.........

Continuo a non essere daccordo su fatto di far sostenere prove tecniche molto approfondite nei concorsi. E' più necessario accertare il grado di cultura generale, le motivazioni e la fisicità (sto parlando dei concorsi per agenti).
Solo dopo dovrebbe essere fatto un corso della durata di circa 7 - 8 mesi per la formazione formazione sulle materie specifiche.
Tale corso, organizzato dalle future scuole regionali deve avere lo scopo di formare mentalmente gli agenti a questo lavoro, includendo un certo grado di militarismo altrimenti poi ci scandalizziamo a vedere come certi indossano la divisa, e dopo di formarli dal punto di vista operativo - professionale.

Saleut.

Agente PM
24-01-10, 13: 05
Ciao agente......sono contento che ti sia passata,amico mio.......e devi essere incazzatissimo visto quanto sei stato prolisso (almeno credo di aver imparato a conoscerti)....hehehehe.........

Continuo a non essere daccordo su fatto di far sostenere prove tecniche molto approfondite nei concorsi. E' più necessario accertare il grado di cultura generale, le motivazioni e la fisicità (sto parlando dei concorsi per agenti).
Solo dopo dovrebbe essere fatto un corso della durata di circa 7 - 8 mesi per la formazione formazione sulle materie specifiche.
Tale corso, organizzato dalle future scuole regionali deve avere lo scopo di formare mentalmente gli agenti a questo lavoro, includendo un certo grado di militarismo altrimenti poi ci scandalizziamo a vedere come certi indossano la divisa, e dopo di formarli dal punto di vista operativo - professionale.

Saleut.

e si mi sono parecchio inc. e credetemi difficilmente perdo le staffe....
ultimamente anche a lavoro ho avuto un po' di "cambiamenti " diciamo così....
comunque nuovi stimoli... meglio così!!!
se no poi uno si annoia.....

diciamo che il primo pelo l'ho perso....e pian piano mi sto inspessendo....ma forse è giusto così....

l'epoca del buon samaritano è finita....

:mf_swordfight:

marcopolprov
24-01-10, 13: 35
.......scuole regionali deve avere lo scopo di formare mentalmente gli agenti a questo lavoro, includendo un certo grado di militarismo altrimenti poi ci scandalizziamo a vedere come certi indossano la divisa, e dopo di formarli dal punto di vista operativo - professionale.

Saleut.

Altro che musica per le mie orecchie. Questa per me è una melodia suonata dalle muse greche dell'Olimpo con le loro arpe e le loro lire!!!:am052:am052:am052

Agente come mai questa ira? Cosa ti è cambiato a lavoro? Spero niente di brutto comunque.

Agente PM
24-01-10, 13: 48
Ciao agente......sono contento che ti sia passata,amico mio.......e devi essere incazzatissimo visto quanto sei stato prolisso (almeno credo di aver imparato a conoscerti)....hehehehe.........

Continuo a non essere daccordo su fatto di far sostenere prove tecniche molto approfondite nei concorsi. E' più necessario accertare il grado di cultura generale, le motivazioni e la fisicità (sto parlando dei concorsi per agenti).
Solo dopo dovrebbe essere fatto un corso della durata di circa 7 - 8 mesi per la formazione formazione sulle materie specifiche.
Tale corso, organizzato dalle future scuole regionali deve avere lo scopo di formare mentalmente gli agenti a questo lavoro, includendo un certo grado di militarismo altrimenti poi ci scandalizziamo a vedere come certi indossano la divisa, e dopo di formarli dal punto di vista operativo - professionale.

Saleut.

non posso che essere daccordo, il problema che dalla "carta" alla pratica tutto può cambiare.... e spesso in peggio.....

i "comandanti" di oggi sono i vigili di ieri, molti sono eccellenti sotto tutti i punti di vista (soprattutto chi si èdovuto far strada nelle grandi città...) me nei paesini la vita è sicuramente più tranquilla.... si ragiona in termini di anzianità (e percarità come criterio può anche andare) ma non per questo deve esser tutto dovuto.... avanzamenti ecc ecc...

i corsi.
in Piemonte durano 12 settimane, sono organizzati giustamente dalla regione, le materie sono complesse e i docenti sono preparati ... ma manca quel che di addestramento appunto....di sacrificio.... già il fatto che alle 17:00 si torna tutti a casa...

e non pensare subito che poi ognuno tornerà al proprio comunello.... all'ombra di questo o quel campanile.....

l'ideale sarebbe pernottare presso la struttura del corso... in camerate con un letto e un armadietto... un po' di sacrificio dai... così poi non ci lamenteremo....
nel senso anche subire anche un po' di "pressioni" (punizioni, controlli, servizi assurdi....ecc ecc..) ha la sua funzione formativa....
la prima cosa che si deve accettare quando si porta una divisa è proprio questa... abituarsi ad essere "controllati" ed eventualmente "puniti" anche per colpe che non si hanno...che magari hanno i tuoi compagni.. ma nel bene e nel male stessa divisa stessi oneri e meriti!

tutti o nessuno, spirto di corpo e senso di sacrificio questo ci vorrebbe!!!


un capitano, quasi coetaneo 3 o 4 anni più grande , (io avevo 24 anni ed ero allievo vfp1 dell'esercito...) a cui ero stato mandato a rapporto per delle cazz.te successe nella mia "camera"....mentre io ero in servizio di piantone alle docce (500 m dalla compagnia)... quindi non potevo neanche anche essere in camera.... mi disse....
"so che lei non centra, ma la devo punire perchè ho punito la sua camera (11 ragazzi di 2o anni di cui io ero il "capocameretta" in quanto più vecchio)
la prima cosa che deve capire è che chi porta una divisa si deve abituare a subire ingiustizie, fa parte dell'addestramento saperle accettare.. un domani potrebbe accadere che qualcuno sparerà su di lei e non su quello a fianco... non perchè lei è buono o cattivo, brutto o bello, intelligente o stupido.... ma solo perchè indossa una divisa diversa dalla propria.

questo è il miglior insegnamento che mi son portato dietro da quei mesi di passi battuti e poco sonno....

adesso non fraintendete le mie parole, non sono nè un nostalgico nè un fissato ecc ecc...

dico solo che un po' di "botta" non farebbe male a chi comunque poi girerà con pistola e manette....

coars
24-01-10, 13: 51
Altro che musica per le mie orecchie. Questa per me è una melodia suonata dalle muse greche dell'Olimpo con le loro arpe e le loro lire!!!:am052:am052:am052

..... orc ...... e chi ti faceva così omerico marco.......:rotflmao:

Saleut.

CISCONE
24-01-10, 18: 12
un bentornato ad Agente PM...e come sempre ha verità da vendere!! :-)

coars
24-01-10, 18: 46
Bravo agente ...... mi riferivo esattamente a queste cose....

Saleut.

Agente PM
24-01-10, 23: 13
Bravo agente ...... mi riferivo esattamente a queste cose....

Saleut.


grazie gentili colleghi mi siete mancati!!!

coars, ciscone, marcopolprov e tutti gli altri!!!

x_x

elventisquero
25-01-10, 08: 50
l'epoca del buon samaritano è finita....

:mf_swordfight:


Giusto, anche per me è finita quell'epoca. Ci sono cose che non vanno dove lavoro. Spesso venivo usato come postino, tassista o schiavo. Questo perchè la trovavano comoda. Io in Ufficio sto poco, sono sempre per strada, mi piace controllare e non fossilizzarmi su una sedia (che poi è pure scomoda). La nostra categoria è bistrattata (in certi forum della funzione pubblica o dei comuni per esempio) ma molte volte è colpa nostra. Ci vuole un po' di disciplina, di uniformità e di quel che serve per saper portare una divisa. Sulla macchina e sulla divisa hai scritto polizia locale, non altro! Fai un lavoro di Polizia, non l'operaio comunale, non lo scavafosse, non l'autista dello scuolabus. Eppure nei piccoli paesi avviene questo. Un collega a circa 8 km da dove lavoro fa esattamente questo. Al mattino guida lo scuolabus, poi va in ufficio a controllare i tributi, controlla gli operai, si imbosca alla grande, e poi all'una va a riprendere i bambini a scuola. Poi, se capita un funerale, insieme all'operaio cala la bara nella fossa. E gira con il giubbino invernale al quale ha tolto le maniche, non mette mai il cappello, non è in grado di fermare un'auto, non è in grado di scrivere un verbale o di rilevare un incidente. Io mi in***** a raffica quando vedo realtà del genere perchè chi fa la figura siamo tutti noi. Invece un po' di addestramento e di sacrificio sarebbe il massimo per chi porta sta benedetta divisa. Almeno si imparerebbe a portarla!!!

coars
25-01-10, 10: 30
Giusto, anche per me è finita quell'epoca. Ci sono cose che non vanno dove lavoro. Spesso venivo usato come postino, tassista o schiavo. Questo perchè la trovavano comoda. Io in Ufficio sto poco, sono sempre per strada, mi piace controllare e non fossilizzarmi su una sedia (che poi è pure scomoda). La nostra categoria è bistrattata (in certi forum della funzione pubblica o dei comuni per esempio) ma molte volte è colpa nostra. Ci vuole un po' di disciplina, di uniformità e di quel che serve per saper portare una divisa. Sulla macchina e sulla divisa hai scritto polizia locale, non altro! Fai un lavoro di Polizia, non l'operaio comunale, non lo scavafosse, non l'autista dello scuolabus. Eppure nei piccoli paesi avviene questo. Un collega a circa 8 km da dove lavoro fa esattamente questo. Al mattino guida lo scuolabus, poi va in ufficio a controllare i tributi, controlla gli operai, si imbosca alla grande, e poi all'una va a riprendere i bambini a scuola. Poi, se capita un funerale, insieme all'operaio cala la bara nella fossa. E gira con il giubbino invernale al quale ha tolto le maniche, non mette mai il cappello, non è in grado di fermare un'auto, non è in grado di scrivere un verbale o di rilevare un incidente. Io mi in***** a raffica quando vedo realtà del genere perchè chi fa la figura siamo tutti noi. Invece un po' di addestramento e di sacrificio sarebbe il massimo per chi porta sta benedetta divisa. Almeno si imparerebbe a portarla!!!

Vedi elven...... in casi come questi non è problema nè di riforma nè di altro, perchè la 65 doveva servire proprio a questo. Sono già previsti nella vecchia legge quali sono i compiti d'istituto della PM ed è perfettamente sancito che il personale della PM non può e non deve essere adibito ad altro.
Se a 24 anni dalla sua promulgazione ci sono ancora queste realtà è solo perchè, a chi svolge certi compiti impropri, stà bene così .... perchè a certa gente stà bene tutto tranne che fare il poliziotto.
Se questi non si lamentano, a certi sindaci vanno benissimo questo tipo di persone perchè dispongono di factotum da utilizzare come pezze a colore dove ci vogliono.
Situazioni come queste non saranno risolte facilmente neanche con altre 10 riforme perchè, fintanto che i comuni resteranno enti autarchici, potranno disporre a piacimento del personale a maggior ragione se questi sono consenzienti se non addirittura non sono loro stessi a chiedere di fare tutto tranne quello di competenza.
Ne ho conosciuti diversi di casi come questi.

Saleut.

elventisquero
25-01-10, 10: 44
Però se la prossima riforma prevederà l'obbligo di formare comandi di almeno quindici unità non ci sarebbero più queste figure "sinistre". E' sempre un inizio

JuliaAlpin
25-01-10, 11: 02
tutto il mondo è paese dice il detto..dappertutto ed in ogni ambito ci sono situazioni scandalose e situazioni ottime..speriamo che la riforma avvenga prima o poi..più prima che poi ;)

elventisquero
25-01-10, 11: 45
Oggi il sulpm ha inserito un link attraverso il quale si potrà verificare l'iter della nostra riforma. ora siamo alla fase in cui il sen. Saia è stato nominato unico relatore della nostra riforma. Bah, vedremo

Agente PM
25-01-10, 14: 09
Però se la prossima riforma prevederà l'obbligo di formare comandi di almeno quindici unità non ci sarebbero più queste figure "sinistre". E' sempre un inizio

ragazzi purtroppo siamo sempre alle solite.. sti comunelli non vogliono rinunciare ai loro vigili da comandare bacchettare ed elogiare a proprio piacimento.....

da una parte ti dicono che vogliono il vigile elastico, con buon senso....dalla parte del cittadino ecc ecc... (tutti quelli che fanno questo lavoro lo vorrebero fare a parte sporadici casi....)
dall'altra ti danno il famoso budget da raggiungere...altrimenti passi pure per fannullone... assurdo!!!

queste amministazioni rovinano la nostra categoria.... e a chi si ribella la fanno trovare dura... prima non capivo molte cose... ora che sto vedendo le stanze dei bottoni... sono davvero sfiduciato... sia per la riforma sia per come è stato portato avanti il nostro lavoro in questi anni...

noi poveri cristi a barcamenarci tra passione e budget da raggiungere.....che schifo!!! e come al solito siamo tra l'incudine e il martello!!!!

:jawdrop:

Elias
25-01-10, 15: 07
Già... buoni ma redditizzi... anche da me era cosi:
il sindaco che c'era prima voleva i "vigili di prossimità" (assistenti sociali, in gergo), ma al contempo aveva fissato un'obiettivo da raggiungere veramente elevato. E tutti i giorni rompeva per questa storia.
Sapete come ho risolto la questione? Ho cominciato, insieme ad un'altro collega, a cercare assessori, amministratori, parenti, amici, "intoccabili" ed a "multarli" senza pietà. Dopo circa un mese il sindaco ci chiama "a rapporto" e chiede spiegazioni. La nostra risposta è stata: "la legge è uguale per tutti". Da quel giorno non ha più stressato con la storia dell'obiettivo.

marcopolprov
25-01-10, 15: 17
..... orc ...... e chi ti faceva così omerico marco.......:rotflmao:

Saleut.

Quando sento certe belle frasi e pensieri potrei diventare anche che sò..., Dantesco, oppure, per non tradire le mie origini, Trilussiano!!!
IL SULPM aggiorna il suo sito? Allora speriamo bene perché, se non erro, collabora attivamente con il Sen. SAIA. Quindi potrebbe essere un buon segno (guarda a che ci dobbiamo attaccare!! Vabbé!).

elventisquero
25-01-10, 15: 23
Bella questa: la caccia agli assessori, sindaco e affini. Da me credevano di avere l'immunità. Un consigliere che ha preso 12 voti mi ha detto:" adesso che sono in comune ti comando io". Allora al pomeriggio ho controllato subito se aveva messo il disco e l'ho fatto stare zitto subito. Questo è il problema dell'avere a che fare con le amministrazioni comunali. E' sbagliatissimo. Con la riforma speriamo di non vedere 'sti papponi

marcopolprov
25-01-10, 15: 25
Già... buoni ma redditizzi... anche da me era cosi:
il sindaco che c'era prima voleva i "vigili di prossimità" (assistenti sociali, in gergo), ma al contempo aveva fissato un'obiettivo da raggiungere veramente elevato. E tutti i giorni rompeva per questa storia.
Sapete come ho risolto la questione? Ho cominciato, insieme ad un'altro collega, a cercare assessori, amministratori, parenti, amici, "intoccabili" ed a "multarli" senza pietà. Dopo circa un mese il sindaco ci chiama "a rapporto" e chiede spiegazioni. La nostra risposta è stata: "la legge è uguale per tutti". Da quel giorno non ha più stressato con la storia dell'obiettivo.

Grande Elias. Queste cose mi fanno inmpazzire. Anche a noi (queste ultime due "magnifiche" giunte) ci hanhno chiesto e ci chiedono cose simili. Non ultima, quella di portare il latte a dei centri per neonati in difficoltà. Ora io non dico che non sia una giusta causa, ma è possibile che ci debba andare la Polizia a portare il latte a dei centri per neonati in difficoltà? E' sicuramente un nobilissimo gesto e scelta dell'amministrazione, ma caxo mandaci gli autisti non i poliziotti. E' latte mica sono organi!!! Io comincio a odiarli. Senza parlare del fatto che, sempre i nostri magnifici amici della maggioranza (vedete da chi è composta la giunta della Provincia di Roma - la créme de la créme della sx, con Verdi e PC - Che spettacolo!), hanno l'intenzione di distruggere pistole e fucili che abbiamo in armeria perché si possono detenere per legge solo il 5% in più delle armi. A parte che i fucili sono armi di reparto e non dotazioni personali, ma neanche a regalarli ad un altro Corpo dico io!?! Per fortuna che un consigliere di opposizione ha fatto un interrogazione in merito e si è stoppato tutto per il momento. Come vedete anche le grandi amministrazioni alla fine sono sotto botta dei propri organi politici (e ve ne potrei citare molte altre..). Se non ci staccheranno definitivamente, comincio a domandarmi il perché ci lascino le qualifiche di PG,PS ecc ecc

Elias
25-01-10, 15: 31
Bhè, per la storia del latte marco vedila sotto un'altra ottica: almeno vi fate vedere come "amici" della popolazione, anche se sono d'accordo con te nel dire che preferirei dare la "caccia" ai bracconieri (se fossi nella Provinciale).

Lo dicevo qualche pagina addietro, siamo troppo in balia degli organi Politici!! A loro interessa solo il loro rendiconto personale, e finchè saremo inquadrati così sarà sempre peggio.

elventisquero
25-01-10, 15: 35
Comunque c'è chi ci crede la Polizia Privata del Sindaco o come quelli pronti a scattare ad ogni sua parola. Ma stiamo scherzando? Che il mio Sindaco ci provi.....

marcopolprov
25-01-10, 15: 39
Comunque c'è chi ci crede la Polizia Privata del Sindaco o come quelli pronti a scattare ad ogni sua parola. Ma stiamo scherzando? Che il mio Sindaco ci provi.....

Dillo a me Elven. Il mio comandante di Distaccamento ha denunciato due volte dei Dirigenti della nostra amministrazione, tempo fa. Quindi, con il veleno che abbiamo ora in corpo, che vengano a fare i guappi che poi si vede....!!!!:rocket:

elventisquero
25-01-10, 15: 41
Tranquillo Marco. I miei amministratori sono già nel mio mirino, segretario comunale compreso

CISCONE
25-01-10, 17: 58
in lombardia l'assessore regionale alla polizia locale si porta vanti:

http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=334356

ha presentato una riforma della polizia locale a livello regionale!

marcopolprov
25-01-10, 22: 08
in lombardia l'assessore regionale alla polizia locale si porta vanti:

http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=334356

ha presentato una riforma della polizia locale a livello regionale!

C'è poco da fare, voi al Nord in quanto a Leggi Regionali sulla Polizia Locale e Sicurezza in genere, siete un passo enorme avanti! Noi che siamo stati schiavi di certe Giunte a dir poco Circensi, e che continuiamo ad esserlo, possiamo solo sperare in forti cambiamenti di rotta. Se ci sarà Riforma, con alla Regione Lazio l'On. Polverini, sono sicuro che la eventuale regolamentazione della PL sarà ben fatta. Conosco politicamente la Polverini, e la sicurezza è un tema che gli sta particolarmente a cuore. Speriamo bene (come al solito!).

CISCONE
25-01-10, 22: 34
noi possiamo solo sperare...

marcopolprov
26-01-10, 15: 59
Purtroppo Si!

pml
26-01-10, 19: 09
:raygun:
C'è poco da fare, voi al Nord in quanto a Leggi Regionali sulla Polizia Locale e Sicurezza in genere, siete un passo enorme avanti! Noi che siamo stati schiavi di certe Giunte a dir poco Circensi, e che continuiamo ad esserlo, possiamo solo sperare in forti cambiamenti di rotta. Se ci sarà Riforma, con alla Regione Lazio l'On. Polverini, sono sicuro che la eventuale regolamentazione della PL sarà ben fatta. Conosco politicamente la Polverini, e la sicurezza è un tema che gli sta particolarmente a cuore. Speriamo bene (come al solito!).

io lo ripeto chi visse sperando.................
proprio in questi giorni dalle mie parti parlano di fare l'unione dei comuni. Molto bello io ci spero tantissimo ma le forti resistenze arrivano proprio dai colleghi. Paura del cambiamento ?????????????????? speriamo bene............waf

cucuzza
26-01-10, 21: 27
è normale che alcuni colleghi abbiano paura dei cambiamenti, perche' effettivamente in alcune piccole realta' si entra a fare l'agente di polizia locale con una mentalita' molto da paese, magari senza arma, con mansioni piu' da impiegato, si e' amici con tutti quelli del paese che ti chamano per nome e ti danno del tu, si va a guidare lo scuolabus, notifiche ecc..... Insomma e' un posto di lavoro sicuro con buoni orari, con una buona autonomia anche nell'indossare la divisa, quindi e' normale che se si parla di unione dei comuni, con servizi che comportano posti di controllo, pattuglie, qualche attivita' di pg, porto dell'arma e cosi via, questa categoria di colleghi va nel panico perche' si trova in un attimo a dover fare il poliziotto senza sapere da che parte iniziare.
Chiunque entra a far parte di un corpo di polizia dello stato, sa bene a cosa va incontro e quali rischi e difficolta' incontrera' quindi se uno non ha un minimo di attitudine a quella professione credo cerchera' di fare un altro lavoro e lascera' perdere un concorso di quel tipo.
Purtroppo quello che non capiscono in molti, e' il fatto che la riforma serve anche per definire una volta per tutte il ruolo della pl, cercando di uniformarla a livello nazionale ed eliminando queste diversita'.

elventisquero
27-01-10, 08: 45
:raygun:

io lo ripeto chi visse sperando.................
proprio in questi giorni dalle mie parti parlano di fare l'unione dei comuni. Molto bello io ci spero tantissimo ma le forti resistenze arrivano proprio dai colleghi. Paura del cambiamento ?????????????????? speriamo bene............waf

Sfondi una porta aperta. Olte ai Sindaci che temono di perdere i "cagnolini" ci sono i colleghi che non vogliono perdere lo status lavorativo che hanno ora: indipendenza, qualche indennità in più a patto che si indossi la divisa. Poi si troverebbero a fare davvero i poliziotti...

Elias
27-01-10, 14: 43
E io dico: chissenefrega di questa gente!! E' quello che vogliono i cittadini che conta!!
La gente comune è stanca di vedere marionette in divisa che "multano" se posteggi l'auto 10 cm fuori dallo stallo di sosta (cosa successa realmente), se rispondi alle loro domande in modo sgarbato, se vedendo un reato (uno scippo?) ti giri dall'altra parte e fai finta di niente (tanto ci sono i Carabinieri), se non controlli i negozi perchè il commerciante è amico di un'amico di un tuo amico, se i cantieri non sai neanche cosa sono perchè l'assessore è amico del costruttore, se i boschi sono discariche a cielo aperto perchè c'è gia il CFS che ci deve pensare, ecc. ecc......
Queste sono tutte cose che i cittadini dotati di un minimo d'intelligenza notato eccome!! Cominciamo a svolgere appieno i nostri compiti istituzionali e a raggiungere risultati concreti, sono convinto che da quel momento cominceremo a essere considerati come un vero corpo di Polizia anche noi.

marcopolprov
28-01-10, 01: 55
E io dico: chissenefrega di questa gente!! E' quello che vogliono i cittadini che conta!!
La gente comune è stanca di vedere marionette in divisa che "multano" se posteggi l'auto 10 cm fuori dallo stallo di sosta (cosa successa realmente), se rispondi alle loro domande in modo sgarbato, se vedendo un reato (uno scippo?) ti giri dall'altra parte e fai finta di niente (tanto ci sono i Carabinieri), se non controlli i negozi perchè il commerciante è amico di un'amico di un tuo amico, se i cantieri non sai neanche cosa sono perchè l'assessore è amico del costruttore, se i boschi sono discariche a cielo aperto perchè c'è gia il CFS che ci deve pensare, ecc. ecc......
Queste sono tutte cose che i cittadini dotati di un minimo d'intelligenza notato eccome!! Cominciamo a svolgere appieno i nostri compiti istituzionali e a raggiungere risultati concreti, sono convinto che da quel momento cominceremo a essere considerati come un vero corpo di Polizia anche noi.

Si Elias hai ragione, ma come la metti con tutti quelli che non hanno la benché minima intenzione di voler fare tutto quello che dici tu? Chi li convince i colleghi che stanno al telefonino durante l'inno d'Italia a non doverlo fare? Chi dice ad alcuni colleghi che bisogna essere più formali? Chi ci inculca il famoso "modus operandi" del vero agente di polizia? Una scuola dico io, successivamente ad una Riforma ovviamente. Io,te, Elventisquero, Coars, Cucuzza, Ciscone, AgentePm e tutti gli altri, possiamo anche continuare a fare le cose seriamente, ma se poi c'è il collega di turno che esce con l'orecchino o che non indossa la divisa, o che non si rifiuta di tappare le buche e di portare lo scuolabus, come facciamo a cambiare seriamente?
Ci vuole una norma che ci inquadri in un certo modo per poter dire che quel collega è da bastonare perché fa ridere. O No?
Io credo che non ci "sbattano fuori" proprio perché esistono persone della PL come noi, che non badano all'orario, che prendono il lavoro seriamente, che si sentono agenti di Polizia al pari degli altri...........

masteratwork
28-01-10, 10: 11
Ed intanto.....
27 GENNAIO 2010 SONO INIZIATE LE TRATTATIVE PER L’UNICO DDL DA PRESENTARE AL SENATO. LA PROSSIMA SETTIMANA INCONTRI INTENSIFICATI – TRA IL SULPM E LO STAFF DEL SEN. BARBOLINI – PER ACCCELERARE I TEMPI.

Fonte sulpm.net

CISCONE
28-01-10, 16: 28
in Lombardia si sta muovendo qualcosa!!!

28-01-2010
LOMBARDIA: GIUNTA VARA PDL SU POLIZIA LOCALE

(ASCA) - Milano, 28 gen - La Giunta regionale della Lombardia ha varato un progetto di legge sulla Polizia locale per dare una risposta significativa al bisogno di sicurezza sempre piu' avvertito dai cittadini.

''Non si tratta solo di un bisogno di ordine pubblico (gestito dallo Stato e dalle Forze dell'ordine) - spiega il presidente Roberto Formigoni, che ha firmato la proposta di concerto con l'assessore alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia locale, Stefano Maullu - ma di sicurezza integrata, che cioe' riguarda il contrasto alla microcriminalita', cosi' come la sicurezza ambientale, alimentare, stradale, del lavoro, ecc. Insomma, quello che il Consiglio regionale dovra' ora prendere in esame e' un progetto assolutamente moderno e innovativo''.

Il progetto di legge ridisegna ruolo e organizzazione della Polizia locale, che diventa Polizia locale regionale.

Scopo fondamentale del progetto e' attrezzare un servizio di Polizia locale regionale adeguato ad affrontare le attuali sfide della sicurezza, dotato quindi di adeguata competenza e capacita' di affrontare la complessita' delle situazioni e delle azioni da mettere in atto. Il progetto di legge definisce in particolare le funzioni proprie che devono essere svolte dagli operatori di Polizia locale regionale: funzioni di Polizia giudiziaria, stradale, amministrativa, tributaria locale e funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza. Prevista l'istituzione di un numero telefonico unico, attraverso il quale attivare il comando piu' vicino al luogo dell'evento per il quale si richiede l'intervento e un raccordo telematico tra i diversi comandi in modo da garantire sinergia e tempestivita'. Particolare attenzione e' posta sulla formazione del personale, sia in ingresso sia continua.

fcz/rg/rob

(Asca)

marcopolprov
28-01-10, 17: 49
Sono contento per la Lombardia. E' il modello che si dovrebbe attuare poi in scala nazionale, con tutti gli annessi e i connessi della Riforma!
Ho saputo da un collega pochi minuti fa, che ci dovrebbe esser stato un incontro tra SAIA e BARBOLINI per cercare di unificare i Disegni di Legge. Mi ha citato anche il SULPM come fonte, che presiederà le riunioni per tale fine (credo sia una buona garanzia).
VI RISULTA??? non riesco a trovare notizie in internet.
Fatemi spaere.....

CISCONE
28-01-10, 19: 00
l'ultima notizia del sulpm è quella che ha scritto prima Masteratwork!!

Eli113
28-01-10, 20: 22
Vedete, invece di diminuire i corpi di polizia, li si aumentano, la lombardia vorrebbe istituire una polizia locale regionale ( bene ) ma ci saranno ancora la provinciale, municipale, locale ?

Alex1990
28-01-10, 21: 47
no se mai accorpano tutte le polizie locali di ogni comune lombardo.... meglio si!
per quanto riguarda le provinciali non ho capito nemmeno io....

Agente PM
28-01-10, 21: 49
no se mai accorpano tutte le polizie locali di ogni comune lombardo.... meglio si!
per quanto riguarda le provinciali non ho capito nemmeno io....

accorpano tutti, comuni e province con relative polizie.....mezzi uomini.... poi magari mantengono divise leggermente diverse ( la provinciale in genere è tipo corpo forsesatale) ma possono operare magiormente in sinergia, come del resto già fanno.

Elias
29-01-10, 12: 22
In Lombardia i cambiamenti avvengono sempre prima che in altre regioni, e a volte anticipano anche lo stato. Questo Ddl, se andrà in porto, dovrà essere un'esempio che tutte le regioni dovranno seguire, sperando che poi anche lo stato vari questa benedetta riforma a livello nazionale.

marcopolprov
30-01-10, 23: 58
Vi giro quanto riportato dal sito del Sulpm in merito a quanto vi dicevo ieri di una serie di incontri tenutisi per cercare di portare un unico DDL. incontri che si sono tenuti tra i delegati dei relatori, Senatori Saia e Barbolini.
Questo è l'articolo:

25 GENNAIO 2010 – IL GOVERNO CHIEDE UN ALTRO TENTATIVO PER ADDIVENIRE AD UN TESTO UNICO DA PRESENTARE IN I COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI DEL SENATO. IL SENATORE SAIA HA DELEGATO IL S.U.L.PM. – QUALE TECNICO – E IL SENATORE BARBOLINI IL DOTT. BRACCESI, E LO STAFF DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, ONDE RAGGIUNGERE QUESTA IPOTESI DI DDL UNIFICATO. CONSAPEVOLI, PERO’, DELLE DIFFERENZE CHE DIVIDONO LE PARTI

27 GENNAIO 2010 SONO INIZIATE LE TRATTATIVE PER L’UNICO DDL DA PRESENTARE AL SENATO. LA PROSSIMA SETTIMANA INCONTRI INTENSIFICATI – TRA IL SULPM E LO STAFF DEL SEN. BARBOLINI – PER ACCCELERARE I TEMPI.

Come dicevo, la cosa confortevole è che c'è il SULPM a fare i nostri interessi. O almeno io lo ritengo una garanzia. Voi che ne pensate? A cosa dovrà rinunciare Saia (e tutta la nostra categria) per andare incontro alle richieste di Barbolini? E conoscevate la notizia? Chi è il dott. Braccesi?

C'è anche questo a chi può interessare:
POTETE ANCHE SCRIVERE AL SENATOE O A S.U.L.P.M. E AVRETE RISPOSTE DIRETTE CHE SARANNO PUBBLICATE: saia_m@posta.senato.it sulpm@sulpm.net segreteria@sulpm.net

marcopolprov
31-01-10, 00: 07
Questo è un messaggio che mi ha appena girato un collega della Polizia provinciale di Genova. Aiuto, voglio morireeeeee! Che ne pensate in merito?
Ecco il messaggio:
lungi da me l'idea di spegnere gli entusiasmi. Tuttavia, avendo ormai una
certa esperienza da segugio dei lavori parlamentari, devo far notare che
Saia & co. menano il can per l'aia sulla riforma della polizia locale da un
bel po' di anni (magari non del tutto per colpa loro..) e da più di una
legislatura ; comunque la si pensi nel dettaglio degli articoli e sui loro
miglioramenti, va tenuto conto del fatto che l'iscrizione dei ddl nel
calendario dei lavori di commissione (specie se in punti non in testa
dell'ordine del giorno) non equivale automaticamente al loro esame....
SOno i capigruppo in commisisone, e ovviamente il presidente della
Commisisoen stessa, a decidere cosa sta in cima e cosa sotto al mucchio dei
ddl da esaminare (la 1° commissione è quella più ingolfata, peraltro).

A titolo esemplificativo va notato come la competente Comm. Affari
Costituzionali del Senato (commissione base per l'avvio dei lavori
parlamentari) non ha di fatto più lavorato sul ddl Saia - e testi analoghi
di altri senatori- dall' aprile 2009 (cioè l'annuncio di un testo base
unificato dei vari ddl), come verificabile dalla scheda parlamentare al
link (da controllare ogni tanto) :
http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/comm/31654_comm.htm

L'iter normale di una proposta di legge che decolla come avvio dell'esame
degli articoli è di un paio d'anni circa, tra senato e camera; e qui il
decollo ancora non si vede.

CISCONE
31-01-10, 08: 00
Vi giro quanto riportato dal sito del Sulpm in merito a quanto vi dicevo ieri di una serie di incontri tenutisi per cercare di portare un unico DDL. incontri che si sono tenuti tra i delegati dei relatori, Senatori Saia e Barbolini.
Questo è l'articolo:

25 GENNAIO 2010 – IL GOVERNO CHIEDE UN ALTRO TENTATIVO PER ADDIVENIRE AD UN TESTO UNICO DA PRESENTARE IN I COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI DEL SENATO. IL SENATORE SAIA HA DELEGATO IL S.U.L.PM. – QUALE TECNICO – E IL SENATORE BARBOLINI IL DOTT. BRACCESI, E LO STAFF DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, ONDE RAGGIUNGERE QUESTA IPOTESI DI DDL UNIFICATO. CONSAPEVOLI, PERO’, DELLE DIFFERENZE CHE DIVIDONO LE PARTI

27 GENNAIO 2010 SONO INIZIATE LE TRATTATIVE PER L’UNICO DDL DA PRESENTARE AL SENATO. LA PROSSIMA SETTIMANA INCONTRI INTENSIFICATI – TRA IL SULPM E LO STAFF DEL SEN. BARBOLINI – PER ACCCELERARE I TEMPI.

Come dicevo, la cosa confortevole è che c'è il SULPM a fare i nostri interessi. O almeno io lo ritengo una garanzia. Voi che ne pensate? A cosa dovrà rinunciare Saia (e tutta la nostra categria) per andare incontro alle richieste di Barbolini? E conoscevate la notizia? Chi è il dott. Braccesi?

C'è anche questo a chi può interessare:
POTETE ANCHE SCRIVERE AL SENATOE O A S.U.L.P.M. E AVRETE RISPOSTE DIRETTE CHE SARANNO PUBBLICATE: saia_m@posta.senato.it sulpm@sulpm.net segreteria@sulpm.net


l'aveva già postato Masteratwork qualche messaggio prima! :-)
cmq informiamo tutti che sul sito del SULPM c'e un riassunto della nostra riforma e viena aggiornato ogni volta che ci sono novità... ( http://www.sulpm.net/?p=15878 )

per quanto riguarda invece l'ultimo tuo messaggio non so che dire...qui ognuno dice la sua...è anche vero che in questa legislatura c'e maroni che è intenzionato a fare questa riforma (o almeno cosi sembrava) e poi c'e il federalismo, pacchetto sicurezza...etc...sembra il momento favorevole per la riforma...staremo a vedere!

CISCONE
31-01-10, 11: 59
non sarebbe male se lo Stato prendesse esempio dalla regione lombardia!!
guardate qui: http://www.protezionecivile.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=News&childpagename=DG_ProtezioneCivile%2FDetail&cid=1213338786532&p=1213276891326&packedargs=locale%3D1194453881584%26menu-to-render%3D1213276891326&pagename=DG_PPPWrapper

Agente PM
31-01-10, 14: 00
la Lombardia... sempre un passo avanti...

speriamo veramente faccia da capofila per le restanti regioni....

in Piemonte siamo ancora un po' troppo paesani.....

:am054

marcopolprov
31-01-10, 18: 19
Questo è quello che dice un asessore, ripreso dal link che ha postato Ciscone. Possibile che gli altri non lo capiscano?

"FUNZIONI PROPRIE - Il progetto di legge definisce poi le funzioni proprie che devono essere svolte dagli operatori di Polizia locale regionale: funzioni di Polizia giudiziaria, stradale, amministrativa, tributaria locale e funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza. "Basta utilizzi impropri - sottolinea Maullu - di questo personale, come talvolta è accaduto nei Comuni, ad esempio per attività di messo notificatore, autista, ecc"."

e poi questo:

FONDO DIFESA - A tutela degli operatori, il progetto di legge introduce un Fondo per gli oneri di difesa nei procedimenti penali a carico degli operatori di Polizia locale regionale e inoltre un sistema di monitoraggio delle malattie professionali, in modo da poter agire efficacemente sulla prevenzione.

Siete veramente un passo avanti. Avete anticipato anche la Riforma, che praticamente viene riportata interamente in questa Legge Regionale, a parte gli argomenti su cui non si può legiferare (SDI e Previdenza Sociale), ma che vengono citati sotto altre forme e sono molto curioso infatti della collaborazione di cui si parla ("la condivisione delle informazioni e delle banche dati con gli organi dello Stato e con le istituzioni sul territorio") e delle indennità economiche che potrebbero saltar fuori. Sono veramente soddisfatto. In effetti, con l'avvento del Federalismo, se Riforma non sarà, spero che, egoisticamente parlando per il Lazio, almeno l'esempio della Lobardia sia un modo per iniziare a far capire che si tiene alla sicurezza.

coars
31-01-10, 19: 10
Spero vivamente che la riforma si faccia prima che entri a pieno regime il nuovo Titolo V della Costituzione, perchè se poi il tutto diventa un fatto discrezionale delle singole regioni la vedo ben dura per noi del sud...

Saleut.

marcopolprov
31-01-10, 19: 35
D'accordo con te Coars. Speriamo non si debba arrivare a questo. Ma se fosse la nostra ultima spiaggia? Ma no, no, teniamo duro....!!!!!

grfrapi
01-02-10, 11: 03
Mah!!?? credo che i punti da studiare attentamente siano ben numerosi, credo che sia questo il motivo per cui ci mettono tanto tempo!!:renske:. Però dico io potrebbero velocemente approvare solo alcuni di essi più strettamente necessari ed urgenti come: l' estensione delle qualifiche di ufficiali di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria a tutto il territorio nazionale e l' attribuzione di nuovi poteri in collaborazione con le altre forze di polizia dello stato per la lotta al crimine incluso l' accesso allo sdi!!!:brucelee: che l' avrebbero così approvata già di fatto, quando poi tali riforme avrebbero dovuto già essere approvate nel paccheto sicurezza del 2008. Per quanto riguarda tutte le alte materie come: L' istituzione dei comandi unici tra più comuni, la mobilità con le altre forze di polizia dello stato, la modifica dei gradi del corpo, la divisa unica ecc. sono tutte altre materie che possono essere studiate bene con calma ed essere approvate nel corso del tempo!!:renske:

Elias
02-02-10, 00: 14
Di necessario ed urgente c'è il "buttare fuori" gli obiettori di coscienza, chi fà il "vigile" giusto per avere un lavoro FISSO, chi per poi passare negli altri uffici comunali e a chi stà bene fare da "schiavo" al Sindaco o al Comandante "marionetta" del medesimo, che usano gli operatori solo come strumento per far quadrare i bilanci comunali.
Esprimo un mio parere personale, sarebbe un passo avanti se anche nella PL si assumessero solo ex-militari, indifferentemente dal fatto che siano di leva,VFA,VFB e VFP1 (come lo sono stato Io). Questo non perchè un ex-militare sà sparare, ma perchè sà cos'è la formalità, sà indossare una divisa e sà cosa vuol dire indossare una divisa. Solo con questo "accorgimento" si guadagnerebbe tantissimo in immagine.
Infine si dovrebbero prevedere corsi di formazione di almeno un'anno, sia per studiare e approfondire le molteplici "materie" in cui dobbiamo operare, sia per imparare bene le tecniche di Polizia (Autodifesa, tiro, come si effettua un posto di controllo, come eseguire una perquisizione, ecc...).
Queste sono a mio avviso le "Urgenze più urgenti"!! Ah, dimenticavo.... e Chiamiamoci POLIZIA LOCALE in tutto il territorio nazionale!!!

LucioM
02-02-10, 01: 08
Ragazzi, putroppo di lavoro c'è ne ancora tantissimo da fare...e non parlo di ddl e cose del genere, che ovviamente sono necessari...uno dei problemi principali, secondo me, è di ordine "psicologico" nel senso che benchè si stiano facendo tanti passi avanti, la concezione che il cittadino italiano ha della PL è quella di 20 (se non più) anni fa!E' Questo il problema!Altro che agenti...per la popolazione, sono e saranno sempre i vigili!Figuartevi che mi è capitato tante volte di senitre cose del tipo:"Ah, ma un vigile può arrestare?" oppure "non sapevo che i vigili potessero avere la pistola"...oppure le cose migliori sono quando magari fuori dalle scuole ci sono le mamme e i bambini dicono: "mamma mamma la Polizia!" e quella risponde:"ma nooo, sono i vigili!" o ancora "buon giorno, Polizia Locale" "chi?" "Polizia Locale!" "..e cos'è?" "I vigili..."....vabbè...risate a parte, questo è un grosso problema, che tra l'altro viene accentuanto da fatto che lo stato non fa assolutamente niente per inculcare nella mentalità delle persone la nuova concezione della PL...e un altro grosso problema è che pure in molti comandi c'è ancora questa mentalità!

marcopolprov
02-02-10, 01: 36
Ragazzi, putroppo di lavoro c'è ne ancora tantissimo da fare...e non parlo di ddl e cose del genere, che ovviamente sono necessari...uno dei problemi principali, secondo me, è di ordine "psicologico" nel senso che benchè si stiano facendo tanti passi avanti, la concezione che il cittadino italiano ha della PL è quella di 20 (se non più) anni fa!E' Questo il problema!Altro che agenti...per la popolazione, sono e saranno sempre i vigili!Figuartevi che mi è capitato tante volte di senitre cose del tipo:"Ah, ma un vigile può arrestare?" oppure "non sapevo che i vigili potessero avere la pistola"...oppure le cose migliori sono quando magari fuori dalle scuole ci sono le mamme e i bambini dicono: "mamma mamma la Polizia!" e quella risponde:"ma nooo, sono i vigili!" o ancora "buon giorno, Polizia Locale" "chi?" "Polizia Locale!" "..e cos'è?" "I vigili..."....vabbè...risate a parte, questo è un grosso problema, che tra l'altro viene accentuanto da fatto che lo stato non fa assolutamente niente per inculcare nella mentalità delle persone la nuova concezione della PL...e un altro grosso problema è che pure in molti comandi c'è ancora questa mentalità!

Lucio rispondo a te e ad Elias. Secondo me la formalità la si insegna nei corsi e soprattutto la si ottiene, o meglio la si otterrà, solo quando ci staccheremo definitivamente dalla Politica e più in genere dalla tetta dell'Ente di appartenenza. Bisogna dirlo, siamo in balia di assessori e presidenti, e a questi della Polizia locale non gliene fotte proprio. Se tu rispetti il tuo superiore, o se al cittadino che si avvicina per chiedere informazioni fai il saluto al cappello, o ancora se porti la divisa ordinata, la macchina pulita ecc ecc ecc al politico di turno non gliene può fregare di meno. Dico questo perché poi alla fine decide lui dove mandarti a prepararti, decide lui quanti soldi investire per la tua preparazione iniziale (quella fondamentale - ...Autodifesa, tiro, come si effettua un posto di controllo, come eseguire una perquisizione, ecc...). Quando deciderà solo ed esclusivamente chi è all'interno della Locale in che modo essere preparati, vedrete che le nuove leve inizieranno tutte a capire cosa vuol dire indossare una divisa. Quando sarà possibile minacciare di trasferimento chi fa lo str...., quando chi fa cazzate verrà mazzolato a dovere dal superiore che avrà più poteri di oggi per mazzolare, quando saremo una Forza di Polizia Locale, le cose cambieranno e gli impiegati in divisa non ci saranno più, vedrete. nelle grandi città si ha già un saggio di quanto vi sto dicendo. I governi dovrebbero prendere esempio dalla Regione Lombardia per farci un pò conoscere, ma a parte questo, con il tempo impareremo a farci conoscere. Io sono molto fiducioso e diamo tempo alla Riforma di arrivare, con tutte quelle modifiche vedrete che qualcosa cambierà da subito. Il fatto è che 'sta Riforma non arriva!!! Speriamo arrivi presto!!!!

LucioM
02-02-10, 12: 56
Beh, non posso far altro che essere d'accordo con quello che dici, anche se bisognerà vedere se i vari politici locali non avrabbo nulla da obbiettare quando si vedranno togliere dalle mani il loro strumento preferito...purtroppo, c'è da considerare che secondo me c'è troppa gente che rema contro a questa riforma...

Agente PM
02-02-10, 13: 05
lucio se leggi i post di qualche mese fa ritroverai le stesse identiche parole... scritte da me e dai colleghi.... purtroppo è cos...ì e fin che non si farà qualcosa a livello mediatico non cambierà molto... i colleghi si stanno adoperando per informare i vari tg delle attività svolte dal nostro corpo.... ma orma in italia si viaggia solo a Fiction.....

LucioM
02-02-10, 13: 17
si purtroppo ho avuto modo di rendermene conto di persona...poi finchè lo stato, anzichè andare incontro alla PL, gli va contro...per non parlare dei media e di tutto il resto...qualche giorno fa ho visto una pubblicità di una certa rivista enunciare che "le multe hanno rovinato milioni di italiani, compra la rivista X che ti dice come fare per evitarle!"...io questa pubblicità e pure la rivista metterei all'indice come si faceva una volta....

Agente PM
02-02-10, 14: 21
si l'ho sentita anche io.... il ritorno di immagine non può che essere micidiale!!! senza contare che così facendo mettono in pericolo la nostra incolumità!!! e la cosa più oscena è che poi tutti fanno finta di niente... per strada, posiamo essere insultati, linciati, aggrediti... addirittura ammazzati!!! ( colleghi caduti in sevizio nel silenzio generale...)....e nessuno dice niente.... è SCANDALOSO!!!

LucioM
02-02-10, 14: 28
si l'ho sentita anche io.... il ritorno di immagine non può che essere micidiale!!! senza contare che così facendo mettono in pericolo la nostra incolumità!!! e la cosa più oscena è che poi tutti fanno finta di niente... per strada, posiamo essere insultati, linciati, aggrediti... addirittura ammazzati!!! ( colleghi caduti in sevizio nel silenzio generale...)....e nessuno dice niente.... è SCANDALOSO!!!

Purtroppo queste sono le condizioni in cui ci si trova...grazie all'estremo garantismo e buonismo di questo paese...

comunque quella della pubblicità è davverò fenomenale...a sentire loro, sembra che il poveraccio di turno era tranquillo in casa sua quando all'imporvviso una "multa" (lasciamo perdere il termine tra l'altro) gli si è presentata in casa di SUA iniziativa e lo ha rovinato...vabbè...

coars
02-02-10, 15: 34
http://www.vendoecompro.it/news/articolo.cfm?codice=226750

..... e dovete leggere i comenti ......

CISCONE
02-02-10, 15: 40
coars quel link mi da un errore!! :-(

LucioM
02-02-10, 15: 44
http://www.vendoecompro.it/news/articolo.cfm?codice=226750

..... e dovete leggere i comenti ......


lasciamo perdere che mi è già salito il nervoso.... cioè...ma dai...è vero che ci sono stati dei comportamenti non troppo corretti, lo abbiamo visto tutti, così come è vero che alcune cose andrebbero un po' cambiate... ma questi qua...no no non dico niente che è meglio...non mi abbasso al livello di chi crede di avere la verità in tasca...

CISCONE
02-02-10, 18: 19
non ho letto tutti i commenti però almeno quattoruote ha scritto che un comandante di PL è stato licenziato perchè si è opposto a questi usi dell'autovelox o altro...è già buono che almeno fanno vedere che la nostra categoria non è sempre quella alla quale piace multare la gente e fare ingrassare le tasche del comune con metodi illegali e discutibili!!

Agente PM
02-02-10, 18: 21
ancora non hanno capito che per noi ogni multa in più è lavoro in più!!!! se potessimo ne faremo proprio a meno!!!!

LucioM
02-02-10, 19: 30
anche perchè tanto sono solo scazzi inutili...per 4 soldi stai lì a litigare con gli imbe*****, quindi figurati!

Agente PM
02-02-10, 20: 29
Signori ma quale litigare.... non abbassatevi mai a tanto... assolutamente non ne vale la pena...mai.
professionalità sempre.... e se si trova il furbone di turno è responsabilità nostra che questo non faccia più il buffone con qualche altro collega... magari piu giovane, inesperto ed ingenuo...se lo fa con noi oggi è solo perchè qualche collega ieri non ha preso adeguati provvedimenti.
è ora di far capire al soggetto che è arrivata la volta che non si trova difronte il vigile/uscere abituato a prendersi insulti o sfottò gratuiti... ...per far questo basta e avanza applicare bene la legge . litigare mai.... da parte nostra però dobbiamo sempre prevenire inutili nervosismi con professionalità e rispetto del cittadino stesso, sempre, anche nel momento in cui questo magari ci insulta....
personalmente in due anni non ho avuto mai problemi di questo genere forse proprio perchè faccio in modo che il cittadino, anche il più arrogante, difficilmente trovi qualcosa a cui attacarsi....o semplicemente perchè sono stato fortunato :-)
qualità fondamentali per trasmettere autorevolezza (non autorità) sono preparazione, formalità, rispetto e coerenza... a questo tutti noi (compreso ovviamente il sottoscritto) dobbiamo ambire, riforma o no.

FRANCODUE
02-02-10, 21: 03
Esatto, bisognerebbe comportarsi di fronte ad una constazione proprio in questo modo !.
Però ciò comporta una padronanza della materia legislativa a rigurado.

LucioM
02-02-10, 21: 21
beh attenzione eh con litigare non intendevo effettivamente quello...diciamo che mi sono espresso male...intendevo più che altro che devi stare lì a sentirti lagne di chi si prende il verbale...

Agente PM
02-02-10, 21: 50
infatti... ed è proprio a questo punto che purtroppo, a volte, "casca l'asino"... (mi riferisco alla giusta osservazione di FRANCODUE)

Agente PM
02-02-10, 21: 54
e si... questo però è il lato "umano" del verbale e della contestazione immediata diciamo...
la contestazione immediata, secondo me, ha una valenza educativa senza eguali.... è nostro dovere spiegare la violazione e anche le modalità per un eventuale ricorso...ma vi prego... evitiamo inutili sermoni o ancora peggio attegiamenti di riprovero..... non solo lasciano il tempo che trovano.. ma spesso son proprio queste posizioni che indispettiscono l'utente.....

LucioM
02-02-10, 22: 53
e si... questo però è il lato "umano" del verbale e della contestazione immediata diciamo...
la contestazione immediata, secondo me, ha una valenza educativa senza eguali.... è nostro dovere spiegare la violazione e anche le modalità per un eventuale ricorso...ma vi prego... evitiamo inutili sermoni o ancora peggio attegiamenti di riprovero..... non solo lasciano il tempo che trovano.. ma spesso son proprio queste posizioni che indispettiscono l'utente.....

Verissimo

grfrapi
03-02-10, 00: 51
Di necessario ed urgente c'è il "buttare fuori" gli obiettori di coscienza, chi fà il "vigile" giusto per avere un lavoro FISSO, chi per poi passare negli altri uffici comunali e a chi stà bene fare da "schiavo" al Sindaco o al Comandante "marionetta" del medesimo, che usano gli operatori solo come strumento per far quadrare i bilanci comunali.
Esprimo un mio parere personale, sarebbe un passo avanti se anche nella PL si assumessero solo ex-militari, indifferentemente dal fatto che siano di leva,VFA,VFB e VFP1 (come lo sono stato Io). Questo non perchè un ex-militare sà sparare, ma perchè sà cos'è la formalità, sà indossare una divisa e sà cosa vuol dire indossare una divisa. Solo con questo "accorgimento" si guadagnerebbe tantissimo in immagine.
Infine si dovrebbero prevedere corsi di formazione di almeno un'anno, sia per studiare e approfondire le molteplici "materie" in cui dobbiamo operare, sia per imparare bene le tecniche di Polizia (Autodifesa, tiro, come si effettua un posto di controllo, come eseguire una perquisizione, ecc...).
Queste sono a mio avviso le "Urgenze più urgenti"!! Ah, dimenticavo.... e Chiamiamoci POLIZIA LOCALE in tutto il territorio nazionale!!!

Rispetto la tua considerazione, ma io invece sono per il concorso come aggente di polizia locale direttamente!!! questo fatto che anche per entrare nella PL bisogna fare l' anno di soldato non se ne parla, lo farebbe diventare un percorso troppo lungo e complicato come ha fatto con le forze di polizia dello stato. Concordo pienamente con te nel dire che gli impiegati in divisa ed i vigili urbani alla Alberto sordi devono sparire!! infatti bisogna abolire la mobilità con le altre amministrazioni comunali, figurati io addirittura avevo fatto il pensiero di poter diventare prima impiegato per poi diventare agente di P/M poichè è quello il mio obiettivo, ma come dici tu molti se ne approfittano in viceversa!!, quindi meglio abrogarlo. Sarebbe invece giusto cosi come contenuto anche nella riforma la mobilità con le forze di polizia dello stato ritenendo opportuno l' assunzione in polizie superiori gente già esperte della materia piuttosto che nuove persone ancora non pratiche. Però secondo me fare prima il soldato non sarebbe una buona motivazione per diventare agente di una forza di polizia, innanzitutto perchè non è detto che chi sa marciare o usare una pistola è adatto per il lavoro di polizia, sono due mestieri ben diversi, secondo ci sono molti ex vfp1 diventati poliziotti e carabinieri solo perchè non avevano riuscito a vincere il concorso nell' esercito che lo ritenevano un corpo meno impegnativo, quindi come vedi gente inadatta che ce ne sono e ce ne sono comunque credimi!! terzo ed ultimo i tempi per il reclutamento sono molto lunghi e difficili, già di quest tempi è difficile vincere un concorso a titolo definitivo (vedi raccomandazioni, test impegnativi ecc.) rispetto a tanti anni fà quando molti entravano in polizia e nell' arma facilmente dopo il servizio ausiliario, figurati se uno dovrà aspettare anche il vfp1 il quale anche quest' ultimo è diventato complicato, ci sono molti neo carabinieri e neo poliziotti che riescono in media ad essere reclutati verso i 25 - 26 anni rispetto i 18 - 20 di tanti anni fà non vogliamo che si arrivi a 40 anni per diventare ancora agente scelto. Comunque credo che il riepilogo sia questo o sei un soldato o sei un poliziotto, quindi o fai uno o l' altro perchè anche se indossi lo stesso una divisa il lavoro NON è lo stesso!!

Elias
03-02-10, 00: 59
Bravo Agente, ottimo discorso. Il "saper parlare" con il cittadino che viene sanzionato diminuisce di molto il rischio che la discussione degeneri.
E' normale che un cittadino si alteri se viene sanzionato, ma basta parlarci assieme, magari lasciarlo anche "sfogare" (di solito cominciano a dire che il lavoro và male, le bollette sono alte, la benzina costa,ecc...) e poi spiegargli brevemente la violazione (magari spiegandogli anche il perchè sia pericolosa) e le modalità di ricorso, e nella maggior parte dei casi la discussione scenderà a toni più bassi, quasi come una normale conversazione.
Ovvio che se poi capita l'idiota di turno che incomincia ad insultare a raffica allora gli si dice chiaramente che nei suoi confronti si è appena aperto un procedimento penale. D'altronde "a mali estremi, estremi rimedi"


Rispondo brevemente a grfrapi: Guarda, il "mondo VFP1" non gira esattamente così. La maggior parte degli arruolati aspira alle forze di Polizia (quando sono partito Io era così, 04/06 EI) ed entrare in queste "famiglie" è diventato come vincere un terno al Lotto. Non è assolutamente vero che gli ex-VFP1 diventati Carabinieri o Poliziotti (come lo vorrei essere Io) sono approdati nei rispettivi Corpi perchè non hanno passato il Concorso VFP4 dell'Esercito. Lo sono diventati perchè se lo sentivano dentro, tanto da "sopportare" un'anno nell'Esercito. Questo vuol dire sentirsi "Poliziotti" o "Carabinieri" dentro. Ed è per questo che rimango fedele alla mia convinzione che è meglio arruolare ex-militari.

Agente PM
03-02-10, 01: 34
mi riferisco a quanto scritto da grfrapi

caro collega permettimi di dissentire su alcuni punti, ammetto di essere parte in causa in quanto ex VFP1, ma proprio per questo credo di aver vissuto l'eseprienza fino in fondo.... lo spot del vfp1 recita o recitava... "ti da la libertà di scegliere chi sarai..." e vincoli concorsuali a parte è vero.
molti, in primis io, fanno il vfp1 proprio perchè è l'unico modo per aceedere ai concorsi delle FFOO, e ti dico è propedeutico a ciò infatti nei rpimi giorni al rav ...molti si prosciolgono..... quindi già gente meno motivata che andrà in polizia c.c. ecc ecc.
la prima cosa che devi accettare se vuoi portare con onore una divisa è il SACRIFICIO.
molti invece credono di indossare la divisa e poterne giovare in termini di POTERE... be l'anno da militare (e credo poi anche l'anno di corso nei cc, pds, e gdf) serve proprio a farti cambiare idea.... la prima cosa che impari è infatti che quella divisa per prima cosa ti cmporterà responsabilità e RINUNCE....
considera che il vfp1 è aperto a donne e uomini pertanto anche il personale femminile delle FFOO avrà un'impostazione militare di base e questa è una cosa ottima nonchè equa...
se ricodi, il concorso da vigile urbano prima e poi quello da agente di polizia municipale era negato a coloro i quali non erano stati giudicati idonei alla visita di leva... quindi se vogliamo le donne erano e sono tuttora avvantaggiate..... invece adesso se inserissimo il requisito del vfp1 anche per noi avremo donne ex vfp1... quindi per un po' almeno eviteremo di vedere orecchini grandi come cerchi.... capelli ricci biondi che escono dal cappello... cravatte portate come foular...trucchi.... e chi ne ha più ne metta... lo stesso vale per gli uomini per carità ma almeno nel mio corso i maschi erano quasi tutti ex militari chi vfa, chi vfb con misisoni, chi AUC ecc. ecc. e anche 2 vfp1 io e un altro collega...inutile dire che chi non aveva fatto la leva per esubero o proprio perchè non più richiesto lo si notava al chilometro... ora al nostro corso si fa anche addestramento formale.... (non ti dico che scene....) l'istruttore era un tenente dell'esercito...ma ci trattava con i guanti bianchi.... così non ha senso.... addestramento formale vuol dire cazziatoni per chi sbaglia e visto che uno ha sbagliato cazziatoni per tutti ecc ecc.... sembrava di essere a giocare in cortile.... ma quale formalità è questa.... risultato... lasciamo perdere.... in strada poi si vede... il portamento, la postura la cura delle dotazioni e del vestiario.... si vedono colleghi che prenderei a calci io con 2 anni di srvizio.....divisa portata malissimo....ecc. ecc.
al rav (reggimento eddestramento volontari) avevamo una cerata oscena..... be ti dico gi istruttori ti rompevano talmente l'anima che indossata come dicevano loro diventava quansi un capo tecnico da OP... tutto sta in come si portano le cose....
nell'esercito non esiste la parola non me" l'hanno dato..." oppure mi si "è rotto me lo devono cambiare" o almeno non all'inizio...capisci ben presto che niente è dovuto ma tutto va sudato e guadagnato.. bene se anche noi acquisissimo spirito di corpo e sacrificio una volta preparati a dovere anche teoricamente , in strada, a fare il poliziotto municipale, ci sapremo comportare a dovere...ed eviteremo scene ridicole che ahimè devo vedere anche quando sono fuori servizio...
per ritornare al discorso "della liberà di scegliere chi sarai" nell'esercito capii ben presto che io volevo uscire da quelle mura, interagire, operare senza troppi intoppi e inutili rigori militari (mi rifersico agli eccessi ma non ad un minimo di formalità certo).....insomma operare senza la così detta "libretta".. è previsto non è previsto....poi mi son anche detto che non avrei mai più messo la mia libertà nelle mani di un maresciallo con la quinta elementare che se si dimenticava di farti un foglietto ( la famosa licenza) rischiavo di non poter vedere la mia ragazza...ecc ecc...e quando questo è successo l'ho accettato zitto zitto... ma appena ho potuto, come vedi, ho cambiato amministrazione.... ma quell'annetto di servizio con anfibi e mimetica, quei servizi assurdi, quelle polveriere, quelle vigilanze, quelle centinaia di persone conosciute...ecc ecc.... non sai quanto mi servono a tutt'oggi per l'incarico attuale di poliziotto municipale.....e per capire quanti privilegi abbiamo noi che altri si sognano...e quanto sia bello e affascinante il nostro lavoro...e... e... e....
anche ora devo fare molti sacrifici certo... ma ne vedo il perchè.. anzi spesso ne sono io stesso l'autore.. a fine turno magari potevo girarmi dall'altra parte...passare la palla ai colleghi montanti o altri trucchetti....ma ancora no...ancora ho voglia di lavorare e imparare... è il mio lavoro... l'ho scelto io....

e quando vedo ragazzi, colleghi, più giovani di me... che sembra che "dormono con la zezza in bocca" per usare un termine da rav appunto...che pensano che tutto gli sia dovuto perchè hanno vinto un concorso mi viene da drgli.. anzi a volte lo dico anche se in tono scherzoso ovviamente... "collè...mi sa che non hai capito un *****"....

scusate se mi sono divulgato... ma come ho già postato sono logorroico anche nello scrivere.... poveri cittadini che mi devono sopportare... :-)

coars
03-02-10, 10: 26
Quanto esposto da Agente PM mi trova completamente daccordo.
Bisogna considerare il servizio VFP1 non come un elemento essenziale a corredo della preparazione del futuro agente di PL, ma come un momento utile e propedeutico alla sua formazione.
Certo, nello svolgimento di compiti di polizia non è richiesto il saper marciare e la formazione del soldato ha poco a che vedere con questi compiti, ma è innegabile la sua utilità nella forma mentis dell'agente.
Escludendo i CC che sono FA, anche la PS, la GdF, la PP e il CFS prevede l'accesso esclusivo di persone che abbiano svolto tale servizio ..... eppure anche loro svolgono compiti esclusivi di Polizia, però hanno capito che questo elemento è da considerarsi di completezza alla preparazione richiesta.
Qualcuno potrebbe obbiettare dicendo che tale obbligo è previsto solo per il ruolo agenti e non per i sovrintendenti. Certo, ma solo perchè questi ultimi fanno due anni di scuola (fra poco diventeranno 3 per uniformarsi alla FF.AA.) e in questo periodo così lungo c'è tutto il tempo per l'inquadramento militare, oltre alle tantissime materie di studio.

Saleut.

grfrapi
03-02-10, 11: 25
Ma Se un Comune che recluta personale di PM non ben addestrato che non sa neanche correre per 100 metri è colpa dell' ente che non sa reclutare bene!! Allora Vogliamo agenti di P.S. più preparati?? vogliamo agenti di PL più preparati?? Devono essere le rispettive scuole o istituti di formazione ad aggiornarsi. Comunque vi assicuro che ancora oggi nonostante tanti cambiamenti anche tra i più giovani gente che fanno i poliziotti o i carabinieri solo per avere un posto fisso ce ne sono lo stesso!!!, poi io non dicevo che l' anno da soldato non ti da preparazione, ma il problema è quello dei tempi che sono lunghi e complicati che ha creato la legge dello Stato italiano a meno che dopo l' anno uno non diventi effettivo in una forza armata o di polizia direttamente, ma comunque questo sistema sarebbe una grande violazione della legge del 1981 in quanto dichiarava la polizia di stato una polizia ad ordinamento civile e a disposizione dei cittadini!!, posso magari ammettere che tale sistema sia giusto per un corpo come i carabinieri che sono anche essi militari ma nella P.S., P.L. , C.F.S. e P.P. assolutamente no!! in modo particolare proprio la PL che dovrebbe essere proprio la polizia più vicina ai cittadini non possiamo farla diventare come una milizia militare che magari se un cittadini gli chiede un' informazione un agente risponde con tono aggressivo come un generale impone ordini ai sui sottoposti e poi dive essere mandato anche a quel paese, nei carabinieri ad esempio ho notato qualche caso del genere, già secondo me impiegare una forza armata per compiti di polizia è un grosso sbaglio, sarebbe una violazione del sistema di uno stato democratico preferirei dare più poteri alle forze locali cosi come stà avvenendo perchè sarebbero più vicino ai cittadini e poi una polizia statale che riunisca tutte cosi come in tanti paesi d' europa e del mondo, non capisco perchè siamo nel 2010 dobbiamo ancora avere questa struttura di sicurezza da potere assolutistico!!!
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Mah!! Spero di diventare agente di PL prima della riforma và!!! :rotflmao: ho paura magari che veramente si complichino le cose anche qui!!!

elventisquero
03-02-10, 13: 59
Io sto diventando pessimista riguardo alla riforma. Se ne sentono di tutti i colori e non si capisce un beneamato. Spero molto che la riforma avverrà in tempi brevi, ma sono anni che spero, leggo e mi informo di tutti passi che le proposte fanno, eppure non si fa mai niente. Ora anche la Lombardia ha presentato una proposta di legge che dovrebbe creare una nuova polizia regionale inglobando in se tutte le polizia locali. Potrebbe essere un inizio. In lombardia si è effettivamente un passo avanti rispetto al resto d'Italia (con tutto il rispetto ovviamente) però non vorrei che anche qui si sia creata una situazione di tanto fumo e niente arrosto giusto perchè le elezioni regionali si avvicinano. Riguardo all'entrata nella PL......io sono per il reclutamento volontario, niente a che vedere con vfp o quant'altro. Non ho nulla contro di loro, ci mancherebbe, però vorrei che il nuovo dovesse frequentare obbligatoriamente un corso della durata di un anno circa dove potrà formarsi, studiare ed imparare. E' simile all'ano volontario nell'esercito, ma non ti forma per fare polizia, ma solo nella disciplina, che non è poco, per carità! Alla fine del corso ci saranno degli esami o un concorso per entrare in ruolo. Così si cambierebbe

pml
03-02-10, 14: 17
Vorrei dire solo una cosa. secondo voi è giusto che io ho fatto il militare per 12 mesi obbligatori poi ho vinto un concorso per agente di PL poi ho fatto il corso regionale di adi Pl poi la Pref. ha conferito il decreto di P.s ma se faccio un concorso tutto questo non vale nulla!!!!!!!!!!!!!

elventisquero
03-02-10, 14: 19
Beh, l'ho fatto anche io il militare obbligatorio. Ma il decreto di PS non è vincolante. Se dovessi fare un concorso e ricominciare da capo non è che il tuo decreto non vale più niente. Ci vorrà solo una decina di giorni per essere convertito al nuovo comando e basta.

ROBERTOTO
03-02-10, 15: 42
Ciao a tutti,mi permetto di dire che anche io sono d'accordissimo con la proposta di far partecipare ai concorsi di P.L.solo chi ha svolto il servizio militare.Personalmente ho fatto il militare nei parà,devo dire che questo mi ha aiutato molto non tanto per l'addestramento ma per il modo di pormi davanti ai miei superiori e nel rispettare i ruoli di chi fa parte del corpo,e anche nel non essere estremamente imbarazzato nel maneggio dell'arma,che so benissimo la maggior parte dei colleghi pensa"ma tanto non la useremo mai".Per fortuna è vero ma comunque la portiamo ed è giusto saperla usare senza fare male a terzi.Inoltre si eviterebbe di far partecipare ai concorsi chi fresco fresco gli viene voglia del posticino "sicuro"senza sacrifici.Ciao

marcopolprov
03-02-10, 16: 01
Sul discorso PL e VFP dico che sono completamente d'accordo e credo che farsi le ossa un anno "solo" per imparare il rispetto dei ruoli e a saper maneggiare diversi tipi di armi NON E' POCO. Personalmente i miei dieci mesi di servizio di leva mi hanno aiutato a capire tutto questo e per me è una cosa normalissima. Sono contento di averli fatti e devo dire che è anche grazie a quei dieci mesi che mi sono trovato a mio agio in questo lavoro, pur riconoscendo che alcuni colleghi sono l'opposto di me e me ne dispiace profondamente.
Uscendo da questo discorso, stiamo andando tutti fuori tema e vedrete che prima o poi saremo cazziati, vorrei sapere se ci sono ulteriori novità, magari in merito a comizi o coomunicati vari. Si era rimasti ad esempio alla pocssibile unificazione dei DDL Saia e Barbolini. Che si sa al riguardo?
Fatemi sapere

pml
03-02-10, 17: 03
SIAMO ABITUATI A MANTENERE LA PAROLA DATA!
IN QUESTO ULTIMO PERIODO IN TUTTE LE RIUNIONI, CONVEGNI, ASSEMBLEE, INCONTRI ABBIAMO RIBADITO CHE LA LEGGE DI RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE SAREBBE STATA VOTATA, ALMENO, IN UN RAMO DEL PARLAMENTO ENTRO IL 31.12.2009 – QUESTO CORRISPONDEVA A QUANTO DICHIARATO DAI POLITICI E DALLE ISTITUZIONI IN MANIERA INEQUIVOCABILE.
ABBIAMO ANCHE AFFERMATO CHE CI POTEVANO ESSERE DELLE VARIANTI, RISPETTO A QUANTO DICHIARATO, – VEDI CADUTA DEL GOVERNO OVVERO QUALSIASI ALTRA QUESTIONE NON VALUTABILE, “ L’IMPREVIBILITA’ “ – AFFINCHE’, QUESTE, NON POTESSERO AVVERARSI ED INFATTI SI SONO PUNTUALMENTE PRESENTATE.
LA PRIMA QUELLA DEL MINISTERO DELL’INTERNO, NONOSTANTE I DIVERSI INCONTRI AVVENUTI CON IL SENATORE SAIA - LA SECONDA QUELLA DEL RELATORE DI MINORANZA CON LA PRESENTAZIONE DI UN ALTRO DDL SCOPRENDO IN MANIERA DEFINITIVA, E ABBANDONANDO LA LINEA FINO AD ORA VOLUTA SULLA CONDIVISIONE ( AL S.U.L.P.M. TANTO CARA ) DELLA LEGGE, QUALI SONO LE VERE IDEE DEL CENTRO SINISTRA E DEI SINDACATI CONFEDERALI ( SOPRATTUTTO CGIL ) SULLA POLIZIA LOCALE ITALIANA E SUL SUO FUTURO ( ALCUNI DI QUESTI PASSAGGI SONO VERAMENTE UMILIANTI ) DEI LAVORATORI DELLA PROSSIMITA’ - LA TERZA LE DIMISSIONI DEL RELATORE DI MAGGIORANZA AFFINCHE’ SI POTESSE PROCEDERE PIU’ SPEDITI CON UN SOLO NUOVO RELATORE - ED INFINE L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI, VASCO ERRANI, CHE CHIEDEVA AL MINISTRO MARONI DI FAR EMANARE LA NORMA DAL GOVERNO E NON DAL PARLAMENTO.
AD OGGI LA POLITICA, QUINDI, HA DIMOSTRATO ANCORA UNA VOLTA DI NON MANTENERE LA PAROLA DATA, NON NELLE SEGRETE STANZE O DI FRONTE AD UN PIATTO DI SPAGHETTI, MA NELLE TELEVISIONI, SUI GIORNALI, NEI DIBATTITI IN PUBBLICO E DAVANTI A 1000 UOMINI IN DIVISA.
E’ CHIARO CHE NON CI ASPETTAVAMO CHE CE LA FACESSERO IN 100 GIORNI COME DISSERO ALLORA E FORSE NEANCHE CHE L’APPROVASSERO ENTRO IL 2009 COME PROMISERO ANCHE NELL’ULTIMA MANIFESTAZIONE S.U.L.P.M. SOTTO AL SENATO … MA CHE ADDIRITTURA TENTENNASSE ALLA PRIMA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALE DEL SENATO PROPRIO NON CE L’ASPETTAVAMO, ANCHE PERCHE’ LE DICHIARAZIONI DEI SINDACI, QUELLO DI ROMA IN TESTA – SEGUITO DA QUELLO DI VERONA E DA TUTTI QUELLI INDICATI NELLA CARTA DI PARMA – VANNO INVECE VERSO LA NECESSITA’ DI ARRIVARE SUBITO AD UNA RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE ITALIANA.

CHE NON ASCOLTINO IL S.U.L.P.M. POTREBBE ANCHE ESSERE NORMALE, MA CHE IGNORINO I SINDACI E PEGGIO ANCORA SI IGNORINO TRA DI LORO, NELLA STESSA MAGGIORANZA, E’ DAVVERO DIABOLICO.

E' ANCHE VERO, TANTO NON NASCONDIAMO NULLA, CHE DI NEMICI LA CATEGORIA NE HA TANTISSIMI …

… NON SIAMO ABITUATI, NOI DEL S.U.L.P.M., A PIANGERCI ADDOSSO MA IL NOSTRO CREDO CI PORTA AD AGIRE AD OPERARE A LOTTARE E LA PRIMA AUTORITA’ E’ IL BUON ESEMPIO E PROPRIO PER QUESTO COME PROMESSO SCENDEREMO NUOVAMENTE IN PIAZZA IL 4 MARZO 2010, A DUE ANNI DALLA MANIFESTAZIONE/CONVEGNO DEL CAPRANICA E AD UN ANNO DAL RICORDO DELLA PROMESSA DELLA RIFORMA ARCORE/PALAZZO MADAMA, ORA DAVANTI A MONTECITORIO CON UN PRESIDIO.
UNA MOBILITAZIONE PRIMA DELLE ELEZIONI REGIONALI PERCHE’ IL S.U.L.P.M. NON E’ FIGLIO DI NESSUN PARTITO ( SE CE N’ERA ANCORA BISOGNO DI DIMOSTRARLO ) ED URLERA’ NUOVAMENTE CONTRO I POLITICI DI TURNI CHE NON HANNO ANCORA MANTENUTO LA PAROLA DATA …… DA TROPPO TEMPO ATTENDIAMO !
… E DOPO QUELLA DATA, NOSTRO MALGRADO, NON RESTA ALTRO CHE LO "SCIOPERO DAL VOTO".
NON POSSIAMO NEMMENO SOTTOVALUTARE IL FATTO CHE QUESTA RIFORMA SARA’ UNA DELLE POCHE LEGGI, PER ORA, EMANATE DAL PARLAMENTO E NON DALL’ESECUTIVO ( FORSE ANCHE MOTIVO DEL RITARDO … !!! ) E CHE SOLO QUESTO GOVERNO PUO’ RIFORMARE IN MANIERA GIUSTA LA POLIZIA LOCALE ITALIANA PORTANDOLA AGLI STANDAR EQUI DELLE ALTRE POLIZIE EUROPEE GARANTENDO, IN QUESTO MODO, MAGGIOR CONTROLLO DEL TERRITORIO NAZIONALE.
CHI VUOLE PARTECIPARE CONTATTI LE NOSTRE STRUTTURE REGIONALI E/O PROVINCIALI, LA SEGRETERIA GENERALE CHIAMERA’ A RACCOLTA LA CATEGORIA QUINDI TUTTO IL MONDO CHE RUOTA INTORNO ALLA POLIZIA LOCALE.
LA SEGRETERIA GENERALE.



questo mi è arrivato ieri dalla segreteria.

grfrapi
03-02-10, 17: 40
Comunque mi auguro che nella riforma si istituiscano scuole di polizia locali su base regionale per addestrare bene i futuri agenti, ispettori, commissari e comandanti della PL poichè i gradi verranno cosi suddivisi. Sono del parere però che il reclutamento dovrà continuare ad essere svolto dai comuni per consentire un lavoro organizzativo il più decentrato possibile senza barriere burocratiche. Vi saranno ovviamente comandi di unioni tra più comuni coordinati da un' unico comandanti e probabilmente anche coordinatore regionale. Se come dicono in molti però dovrà diventare una nuova forza di polizia dello stato allora è giusto che ci sia anche un rappresentante nazionale ma non come l' arma dei carabinieri o la polizia di stato che hanno un proprio comandante generale o il proprio capo che coordina gerarchicamente l' intero corpo, altrimenti non sarebbe più polizia locale, sarebbe giusto affidare più poteri ai singoli comandi, ma un rappresentante nazionale in veste di osservatore con il compito di promuovere e sanzionale i vari comandi e le varie regioni in base al loro operato!!
Ripeto!! si tratta di una forza di polizia ad ordinamento CIVILE, quindi niente concorsi riservati ai militari, dovrebbe poter partecipare chiunque, sono daccordissimo nel parere che un agente di PL debba usare bene una qualsiasi arma ed avere un' ottima prestanza fisica oltre ad una allenamento accurato, ma dovrà essere un servizio svolto dalla stessa polizia nella rispettiva scuola!! allora che facciamo ci facciamo addestrare dall' esercito per poter fare il poliziotto?? da una parte devi saper marciare, lanciare una bomaba a mano imparare la topografia pilotare un carroarmato ecc. mentre dall' altra dovrai arrestare criminali, svolgere indagini penali, interrogatori, conoscere bene le norme di diritto e procedura penale e delle tecniche investigative ecc. mi dite quindi che c' entra!!???. Ma allora vi sembrerebbe a tutti giusto che uno che vuole fare il carrozziere per auto debba prima imparare a fare il Meccanicooo!!??? ripeto e starripeto di nuovo : o fai l' uno o fai l' altro!!
Chi ha un anno da soldato si magari potrebbe essere un titolo alternativo per un punteggio in più non ci sono dubbi, ma non puoi negare ad un non militare di poter entrare in una forza di polizia ad ordinamento civile!!

marcopolprov
03-02-10, 17: 50
Comunque mi auguro che nella riforma si istituiscano scuole di polizia locali su base regionale per addestrare bene i futuri agenti, ispettori, commissari e comandanti della PL poichè i gradi verranno cosi suddivisi. Sono del parere però che il reclutamento dovrà continuare ad essere svolto dai comuni per consentire un lavoro organizzativo il più decentrato possibile senza barriere burocratiche. Vi saranno ovviamente comandi di unioni tra più comuni coordinati da un' unico comandanti e probabilmente anche coordinatore regionale. Se come dicono in molti però dovrà diventare una nuova forza di polizia dello stato allora è giusto che ci sia anche un rappresentante nazionale ma non come l' arma dei carabinieri o la polizia di stato che hanno un proprio comandante generale o il proprio capo che coordina gerarchicamente l' intero corpo, altrimenti non sarebbe più polizia locale, sarebbe giusto affidare più poteri ai singoli comandi, ma un rappresentante nazionale in veste di osservatore con il compito di promuovere e sanzionale i vari comandi e le varie regioni in base al loro operato!!
Ripeto!! si tratta di una forza di polizia ad ordinamento CIVILE, quindi niente concorsi riservati ai militari, dovrebbe poter partecipare chiunque, sono daccordissimo nel parere che un agente di PL debba usare bene una qualsiasi arma ed avere un' ottima prestanza fisica oltre ad una allenamento accurato, ma dovrà essere un servizio svolto dalla stessa polizia nella rispettiva scuola!! allora che facciamo ci facciamo addestrare dall' esercito per poter fare il poliziotto?? ma allora vi sembrerebbe a tutti giusto che uno che vuole fare il carrozziere per auto debba prima imparare a fare il Meccanicooo!!??? ripeto e starripeto di nuovo : o fai l' uno o fai l' altro!!
Chi ha un anno da soldato si magari potrebbe essere un titolo alternativo per un punteggio in più non ci sono dubbi, ma non puoi negare ad un non militare di poter entrare in una forza di polizia ad ordinamento civile!!

Ma si Grfrapi non dici cose errate. Secondo me però non è proprio un male se ad una piccola percentuale (perché per quanto riguarda i militari che passano in PS, CC ecc, di questo si tratta), sia concessa la possibilità di poter transitare nella PL. Cosa ci sarebbe di sbagliato o da perdere? Io credo che ci sia solo da guadagnare in preparazione (tutta -dal rispetto dei ruoli alle armi). Personale dell'ESERCITO ITALIANO che scopre, come accennavano alcuni colleghi in precenza, di voler stare più a contatto con la gente e di essere operativi in modi diversi.

grfrapi
03-02-10, 18: 09
Ma si Grfrapi non dici cose errate. Secondo me però non è proprio un male se ad una piccola percentuale (perché per quanto riguarda i militari che passano in PS, CC ecc, di questo si tratta), sia concessa la possibilità di poter transitare nella PL. Cosa ci sarebbe di sbagliato o da perdere? Io credo che ci sia solo da guadagnare in preparazione (tutta -dal rispetto dei ruoli alle armi). Personale dell'ESERCITO ITALIANO che scopre, come accennavano alcuni colleghi in precenza, di voler stare più a contatto con la gente e di essere operativi in modi diversi.

Se hai un anno da soldato è un punteggio in più nessuno lo nega ma ti rifaccio il paragone del carrozziere!!. Io voglio fare il poliziotto!!?? bene!! dovrò imparare ad arrestare, indagare, interrogare, conoscere bene le tecniche dell' investigazione e le materie di procedura penale e diritto penale poichè sono queste le mie ambizioni e le mie passioni!! perchè devo essere costretto prima a svolgere un tutt' altro lavoro dove invece dovrò marciare, saper lanciare una bomba a mano, imparare la topografia, guidare un carroarmato ecc. che sono tutte altre materie!!?? se invece le mie aspirazioni sono altre!!?? tu e tanti altri tra i quali anche io vogliamo che fare tale lavoro ci siano solo le persone più motivate e volenterose?? Diciamo bene in realtà mi piace fare il poliziotto non è detto che mi piace fare il soldato!! o viceversa!!!. Se tu hai un anno di addestramento da soldato, sai già usare un' arma, pattuagliare, arrestare ecc. si che ben venga e se veramente sei motivato e più preparato prendi anche un punteggio superiore e vinci tu il concorso ma non è che puoi mettere la riserva capiscimi!!

marcopolprov
03-02-10, 18: 15
Se hai un anno da soldato è un punteggio in più nessuno lo nega ma ti rifaccio il paragone del carrozziere!!. Io voglio fare il poliziotto!!?? bene!! dovrò imparare ad arrestare, indagare, interrogare, conoscere bene le tecniche dell' investigazione e le materie di procedura penale e diritto penale poichè sono queste le mie ambizioni e le mie passioni!! perchè devo essere costretto prima a svolgere un tutt' altro lavoro dove invece dovrò marciare, saper lanciare una bomba a mano, imparare la topografia, guidare un carroarmato ecc. che sono tutte altre materie!!?? se invece le mie aspirazioni sono altre!!?? tu e tanti altri tra i quali anche io vogliamo che fare tale lavoro ci siano solo le persone più motivate e volenterose?? Diciamo bene in realtà mi piace fare il poliziotto non è detto che mi piace fare il soldato!! o viceversa!!!. Se tu hai un anno di addestramento da soldato, sai già usare un' arma, pattuagliare, arrestare ecc. si che ben venga e se veramente sei motivato e più preparato prendi anche un punteggio superiore e vinci tu il concorso ma non è che puoi mettere la riserva capiscimi!!

Si, è una questione di punti di vista. In effetti lasciare solo una riserva non ha un gran senso, ma è pur vero che se c'è un accordo fra Ministeri (magari prossimamente il nostro sarà il ministero dell'Iinterno), potrebbe essere una soluzione per trovare del personale motivato (perché lo scelgono loro) e preparato (per gli altri aspetti). Come ti ho detto non dici cose sbagliate. Semplicemente non ci vedo niente di male, anzi, il mio pensiero è che probabilmente ne guadagneremo. Ma resta semplicemente una mia idea!!!

FRANCODUE
03-02-10, 19: 33
Pml, scrivere tutto in maiscuolo vuol dire "gridare".
Guarda che qui, anche se arrabbiati, non grida nessuno.
Grazie.

Agente PM
03-02-10, 20: 48
il 4 marzo??? bene! è ora di passare dalle parole ai fatti.... e sarà acnhe un bel momento per incontarsi di persona a metà strada!!!
si può fare non credete?

LucioM
03-02-10, 20: 57
Comunque scusate ragazzi, io penso che sarebbe meglio che gli agenti di PL veniserro presi da chi ha svolto servizio militare non tanto perchè hanno fatto il militare, che ovviamente non è una cosa affine con la PL, ma più che altro per la preparazione che si riceve, in senso di obbedienza, rispetto, formalità ecc...diciamo che in effetti poi la scuola di PL va comunque fatta, come succede per i CC e la PS...di sicuro avresti gente più formata...se si vuole saltare questo passaggio, per carità, ma allora bisognerebbe istituire delle vere scuole regionali di PL, dove fai un corso di formazione come si deve prima di prestare servizio (e sottolineo fai prima, visto che allo stato attuale è un optional)...

grfrapi
03-02-10, 21: 50
Vabbè ragazzi ho capito!!! :rotflmao: adesso i servizi di polizia facciamoli fare all' esercito cme lo si faceva tanti anni fà và facciamo un po di ritorno al passato :rotflmao:...................

Si esatto delle scuole di polizia locali dove verrà imparato tutto li compresa l' obbedienza il rispetto, la formalità e il resto!! :renske:

LucioM
03-02-10, 21: 57
Vabbè ragazzi ho capito!!! :rotflmao: adesso i servizi di polizia facciamoli fare all' esercito và :rotflmao:...................

Si esatto delle scuole di polizia locali dove verrà imparato tutto li compresa l' obbedienza il rispetto, la formalità e il resto!! :renske:

Bravo vedo che alla fine hai afferrato! XD

Comunque speriamo che la riforma, se passerà, sistemerà queste cose...guardate che è assurdo lavorare senza corso di formazione base...per non parlare di un altra cosa importante che andrebbe prevista: l'obbligo di uscire in 2, e l'obbligo di avere adeguati strumenti di difesa individuale, che non è affatto la regola come magari si potrebbe pensare!

grfrapi
03-02-10, 22: 14
Bravo vedo che alla fine hai afferrato! XD

Comunque speriamo che la riforma, se passerà, sistemerà queste cose...guardate che è assurdo lavorare senza corso di formazione base...per non parlare di un altra cosa importante che andrebbe prevista: l'obbligo di uscire in 2, e l'obbligo di avere adeguati strumenti di difesa individuale, che non è affatto la regola come magari si potrebbe pensare!

si sarebbe davvero bellissimo :am054 vedere gente con la mimetica e il kalashnikov a tracollo col fischietto in bocca a dirigere il traffico!! :am054 :rotflmao: e se c' è un divieto di sosta invece della multa è meglio schiacciare l' auto con un carroarmato :rotflmao: :roll1:

:renske: dei corsi di formazione ci sono già solo che durano pochissimo soli 3 mesi dove verrà insegnato solo qualcosina come : tiro, difesa personale, materie tecnico professionali e basta, più che un corso di formazione sono vari minicorsi di apprendimento và ma credo sia giusto che se dovra diventare una nuova polizia di alta responsabilità ci vuole un apprendimento molto più elevato e quindi un corso di almeno 6 mesi se non di più :renske:

LucioM
03-02-10, 22: 17
si sarebbe davvero bellissimo :am054 vedere gente con la mimetica e il kalashnikov a tracollo col fischietto in bocca a dirigere il traffico!! :am054 :rotflmao: e se c' è un divieto di sosta invece della multa è meglio schiacciare l' auto con un carroarmato :rotflmao: :roll1:

:renske: dei corsi di formazione ci sono già solo che durano pochissimo soli 3 mesi dove verrà insegnato solo qualcosina come : tiro, difesa personale, materie tecnico professionali e basta, più che un corso di formazione sono vari minicorsi di apprendimento và ma credo sia giusto che se dovra diventare una nuova polizia di alta responsabilità ci vuole un apprendimento molto più elevato e quindi un corso di almeno 6 mesi se non di più :renske:

Si lo so che i corsi ci sono, soltanto che non è un obbligo farli frequentare ai nuovi arrivi...o per lo meno non subito...a volte,e te lo dico per conoscenza, se ne passano anni senza che lo fai...il che è assurdo se ci pensi...

marcopolprov
04-02-10, 01: 08
Si lo so che i corsi ci sono, soltanto che non è un obbligo farli frequentare ai nuovi arrivi...o per lo meno non subito...a volte,e te lo dico per conoscenza, se ne passano anni senza che lo fai...il che è assurdo se ci pensi...

E' assurdo per noi ma non per chi ci paga gli stipendi. Dipendere da loro comporta anche questo. O meglio, dipendere solo e direttamente da loro comporta anche questo. Come dicevo, ma che gliene fotte al politico se tu ti sai difendere o se conosci bene il CDS? Ma proprio niente! Se non ci staccheremo dalle amministrazioni saremo sempre degli zimbelli nelle loro mani. Gli si può far la guerra, ma si è sempre nelle loro mani alla fine. Cosa diversa sarebbe dipendere da un Comando centrale (che dovrebbe e potrebbe essere Regionale), il quale dispone i corsi per i neo agenti, sottufficilai e ufficiali e tutto il resto(come per gli altri). Sarà pur sempre politica, ma è un mio superiore a farla e non il sindaco o il presidente della provincia. Io la vedo in questo modo.Voi?

elventisquero
04-02-10, 07: 09
Dopo alcuni anni di lavoro ho imparato una cosa fondamentale che riguarda tutti coloro che fanno il nostro lavoro. La sicurezza costa e bisogna ridurre i costi.
Il discorso è che la nostra realtà è una realtà locale dove si è più a contatto con l'Amministrazione, ma anche le FFPP dello Stato hanno i medesimi problemi, solo che sono più su larga scala. Il nostro problema è che a molti sindaci non interessa la sicurezza o l'ordine o il rispetto delle regole, loro sono dei paraculi e tengono il servizio perchè è obbligatorio darlo alla collettività. Se potessero alcuni di loro non istituirebbero il servizio di PL.
Uno dei punti cardine della riforma è proprio quello di togliere il servizio dalle dirette "grinfie" dell'Ammnistrazione comunale garantendo l'indipendenza del settore. Infatti, e così venisse approvata, sarebbe solo il comandante ad avere a che fare con le amministrazioni del suo territorio. Magari!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

pml
04-02-10, 11: 30
chiedo scusa a tutti. non sono stato attento con il copia ed incolla..........

marcopolprov
04-02-10, 15: 00
Dopo alcuni anni di lavoro ho imparato una cosa fondamentale che riguarda tutti coloro che fanno il nostro lavoro. La sicurezza costa e bisogna ridurre i costi.
Il discorso è che la nostra realtà è una realtà locale dove si è più a contatto con l'Amministrazione, ma anche le FFPP dello Stato hanno i medesimi problemi, solo che sono più su larga scala. Il nostro problema è che a molti sindaci non interessa la sicurezza o l'ordine o il rispetto delle regole, loro sono dei paraculi e tengono il servizio perchè è obbligatorio darlo alla collettività. Se potessero alcuni di loro non istituirebbero il servizio di PL.
Uno dei punti cardine della riforma è proprio quello di togliere il servizio dalle dirette "grinfie" dell'Ammnistrazione comunale garantendo l'indipendenza del settore. Infatti, e così venisse approvata, sarebbe solo il comandante ad avere a che fare con le amministrazioni del suo territorio. Magari!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La Polizia ha lo stesso problema su più larga scale, è vero, ma a decidere per loro sono dirigenti della Polizia di Stato e non l'assessore, il consigliere, il segretario, e vai fino all'impiegato (a volte viene data voce anche a loro sulla PL!!).
Potranno pure sbagliare, ma o sono stati poliziotti, o sanno bene e ripeto BENE, di cosa stanno discutendo se si parla di preparazione, addestramento, strumenti di difesa ecc ecc ecc

FRANCODUE
04-02-10, 15: 31
Guarda che però il nostro Dirigente è un poliziotto come noi, anche se riveste un ruolo molto più importante !.
Non è un lacchè politico.

LucioM
04-02-10, 15: 38
Guarda che però il nostro Dirigente è un poliziotto come noi, anche se riveste un ruolo molto più importante !.
Non è un lacchè politico.

Esatto!Eh si non c'è niente da fare, il problema principale è proprio quello...e chi ha provato lo sa che la cosa è davvero indecente...

masteratwork
04-02-10, 16: 05
Ritornando in tema dal sito sulpm:


Salve,
il gruppo sindacale Sulpm di Anzio vorrebbe chiederVi maggiori informazioni in merito alle voci circolate sui vari forum circa un imminente accordo per il DDL unificato. Le informazioni circolate rispondono a verità? Come sta procedendo la discussione su tale DDL? Un grazie infinite – uniti si vince sempre
CONFERMIAMO QUANTO SCRITTO IN QUESTO COLLEGAMENTO E OGGI 4 FEBBRAIO 2010 – IL SEGRETARIO GENERALE VICARIO MARIO ASSIRELLI E IL DOTT. COSIMO BRACCESI - SI SONO INCONTRATI PER DEFINIRE IL DDL UNICO CON UN BUON RISULTATO.
LA PROSSIMA SETTIMANA NE AVRETE NOTA.

marcopolprov
04-02-10, 16: 12
Grande Masteratwork sempre aggiornato sulla Riforma. Noi continuiamo a sperare bene....loro ad incontrarsi. Che ne verrà fuori? A cosa dovremo rinunciare per far entrare Barbolini nel DDL? L'unica cosa buona è che se si va avanti per commissioni, con l'opposizione che approva, diventerebbe legge molto prima che se seguissimo il normale iter e facendo valere il voto di maggioranza. Penso e spero che il Sen SAIA stia cercando un accordo con l'opposizione per questo motivo.

Agente PM
04-02-10, 22: 15
questo solo perchè è molto più preparato e molto più diplomatico dei nostri assessori/consiglieri e compagnia bella... in realtà è più un politico che un poliziotto... del resto deve anche lui "mediare" tra le richieste del governo e le fattive potenzialità del personale.... anche se si ha la parvenza di essere lontani dal sole... la luce arriva lo stesso...

Agente PM
04-02-10, 22: 17
questo solo perchè è molto più preparato e molto più diplomatico dei nostri assessori/consiglieri e compagnia bella... in realtà il vostro dirigente è più un politico che un poliziotto... del resto deve anche lui "mediare" tra le richieste del governo e le fattive potenzialità del personale.... anche se si ha la parvenza di essere lontani dal sole... la luce arriva lo stesso...

elventisquero
05-02-10, 07: 46
Mah, se non vedo non credo. Se ne sono dette tante sulla Riforma. E' pur vero che Saia ha parlato di primavera per ragioni di "imprevisti governativi" perchè altrimenti l'avrebbero approvata prima di fine anno.
Però voglio vedere prima di illudermi un'altra volta.
In Lombardia dovrebbero fare la PL regionale, ma in concreto non si sa niente. Qualcuno ha novita?

Agente PM
05-02-10, 14: 06
signori in realtà si fa solo quello che si può fare.. la polizia regionale non è menzionata dalla legge quadro, si parla di "....i comuni e le province possono istituire un servizio di polizia locale..." quindi una polizia regionale non avrebbe a tuttoggi un supproto normativo adeguato specifico.. c'è la riforma del titolo V certo ma ha carattere generale. per il momento la regione non può avare una proprio polizia. quello che si può fare è l'istituzione di servizi associati magari anche tra i tutti i comuni diun regione, ma organizzativamente ed ammministrativamente dipenderanno sempre dal capofila dei comuni riconosciuto come tale.

ROBERTOTO
05-02-10, 15: 31
Avete sentito che dopo la Lombardia anche la regione Abruzzo ha presentato una p.d.l per una P.L.regionale simile se non uguale alla regione Lombardia.Be questo secondo me fa ben sperare anche perchè benchè non è prevista a livello costituzionale una polizia regionale,è un chiaro messaggio da parte delle regioni di voler accellerare l'iter della riforma e che non si ha più la voglia e il tempo di aspettare tante discussioni e burocrazie inutili.Inoltre delinea già una strada da poter seguire,cercando di far indietreggiare chi propone riforme addirittura peggiorative della legge quadro attuale.Esempio:numero unico (almeno regionale) divise uguali,e P.L.forza di polizia come C.C e P.S.

Agente PM
05-02-10, 18: 07
be non so quanto siano peggiorative.... la divise uguali penso che siano il minimo....non è possibile che in Toscana la macchina della polizia locale assomigli alle automediche della croce rossa....ecc ecc.

cucuzza
05-02-10, 18: 56
attualmente da una regione all'altra cambia la divisa e anche le auto, ma devo dire che anche a livello locale quando mi incontro con colleghi di comuni limitrofi per lavoro o a corsi di aggiornamento, noto che le divise non sono perfettamente uguali, spesso cambiano le mostrine, oppure qualcuno ha qualcosa in più o qualcosa in meno rispetto all'altro e questo genera un po di confusione all'utente; prestando servizio in convenzione in una località turistica, mi è successo di essere con un collega di un altro comune e a un certo punto si è avvicinato un tizio che ci ha chiesto perchè la divisa non era uguale.
Ci vorrebbe più potere alle regioni in materia di PL e più controlli, perchè la regione (nel mio caso il piemonte), da le direttive, ma poi soprattutto nei piccoli comuni se ne fregano, si vestono come capita e addirittura qualcuno lascia la pistola in cassaforte perchè lo considera un peso inutile.
Come già detto la riforma deve servire per uniformare la PL almeno a livello regionale e per dare i giusti riconoscimenti agli operatori che di fatto svolgono il lavoro del poliziotto senza le tutele giuridiche ed economiche giuste.

FRANCODUE
05-02-10, 19: 28
Debbo dire comunque che qui nell'autonoma Sicilia, tutta la Pm ha la stessa divisa, ed ha negli alamari lo stemma della Regione Siciliana ed anche le auto hanno tutte la stessa colorazione.

Elias
05-02-10, 22: 59
Gli alamari con lo stemma della regione dovrebbero essere un'esempio da esportare in tutta Italia. Non come in Piemonte che sul colletto si mette lo stemma del comune, col risultato che in alcuni comuni vi sono mostrine minuscole e in altri gigantesche.
Personalmente sponsorizzo l'idea di avere uniformità a livello nazionale, stesse divise, stesse mostrine o alamari, stesse livree dei mezzi.
Per questi userei il fondo bianco con linee verdi, stile Lombardia (le nostre Piemontesi sono obsolete), magari riprendendo i "motivi" della Polizia di Stato. Le divise attuali, giacca e pantalone neri con berretto bianco, sono identiche a quelle della Marina, quindi vedrei bene berretto bianco con giacca nera e pantalone di altro colore con tanto di "striscia" sottile sempre in stile PdS. E assolutamente niente camicia estiva azzurra, già in uso alla PolPen ed alla AM.

elventisquero
06-02-10, 07: 24
Ma siete tutti del Piemonte?

Secondo me il simbolo dell'ente di appartenenza deve essere visibile perchè siamo in una realtà locale, riguardo alla divisa quoto in pieno Elias, sperando che questa benedetta riforma arrivi

Agente PM
06-02-10, 13: 25
Debbo dire comunque che qui nell'autonoma Sicilia, tutta la Pm ha la stessa divisa, ed ha negli alamari lo stemma della Regione Siciliana ed anche le auto hanno tutte la stessa colorazione.

si si per fortuna la stessa legge quadro comunque incarica la regione come responsabile del coordinamento e controllo... quindi anche qui in Piemonte stesse divise e stesse auto, cambia la piastrina al centro del fregio del cappello e nella placca distintivo....però al corso ci hanno spiegato che in realtà la regione detta linee guida...e i comuni poi alla fine possono anche rifiutarsi di recepirle.... per fortuna capita molto di rado e nei piccoli paesini di montagna però... ad esempio i vigili di torino portano un fregio sull cappello che non è quello della legge reionale.....queste sono minime difformità percarità....come dicevo per fortuna anche noi siamo abbastanza coordinati...spesso molto di negativo lo mettono gli operatori stessi... tirando fuori la giacca di 20 anni fa.. con il pantalone dell'ultima vestizione ecc ecc.....

Alex1990
06-02-10, 14: 37
Ogni regione dovrebbe avere una sua divisa, una sua colorazione diversa dalle altre sennò che polizia locale/ regionale sarebbe?....mentre è giusto che la polizia di Stato abbia la divisa uguale dall'Alto Adige a Pantelleria.

Elias
06-02-10, 15: 05
Infatti così è attualmente. Però non pensi sia meglio l'uniformità, in modo che in qualsiasi città vai li riconosci subito i "vigili"? Polizia Locale vuol dire essere "radicati" nel proprio territorio, conoscerlo a fondo e conoscere bene la propria popolazione. Ed è per questo peculiare compito che ci è affidato che sarebbe meglio essere "uniformi" su tutto il territorio nazionale, in modo da essere subito riconoscibili da parte dei cittadini, sopratutto se stranieri.

coars
06-02-10, 16: 06
Infatti così è attualmente. Però non pensi sia meglio l'uniformità, in modo che in qualsiasi città vai li riconosci subito i "vigili"? Polizia Locale vuol dire essere "radicati" nel proprio territorio, conoscerlo a fondo e conoscere bene la propria popolazione. Ed è per questo peculiare compito che ci è affidato che sarebbe meglio essere "uniformi" su tutto il territorio nazionale, in modo da essere subito riconoscibili da parte dei cittadini, sopratutto se stranieri.

Quoto assolutamente.
A prescindere dalle varie realtà ed identità locali che non vengono per niente inficiate dalla uniformità del vestiario, l'uniforme (non divisa altrimenti qualcuno estraneo al settore potrebbe pensare che stiamo parlando di sistema monetario) o il colore dei mezzi in dotazione sono più che altro da considerarsi un mezzo di riconoscibilità e di appartenenza di una categoria su tutto il territorio nazionale.
Anche il più distratto dei cittadini di altre regioni ( o ancor più straniero) deve avere l'esatta percezione di chi gli passa davanti. Gia l'esistenza di 6 FF.PP. costituiscono di per sè un motivo di confusione, figuriamoci se uno deve statre a lambicarsi il cervello se, prima di chiedere una semplice informazione, deve cercare di indovinare se la persona in uniforme che gli stà davanti è un poliziotto, un tramviere, un postino, un capostazione o un accalappiacani.
L'unica cosa che dovrebbe essere motivo di distinzione sono i fregi che comunque devono essere accorpati a quello della regione di appartenenza.
Per quanto mi riguarda (e chi mi legge da un pò sa che non parlo per stupidi campanilismi), ritengo che una delle uniformi più eleganti sia proprio quella adottata dalla regione Puglia.
Invernale - Uniforme e cravatta blu notte, berretto e camicia bianca . Uniforme estiva - Pantalone blu notte e camicia bianca.
Non sono del tutto convinto che cravatte e sogoli verdi su una divisa blu e camicia azzurra siano il massimo dell'effetto cromatico..... parere mio eeh.

Saleut.

CISCONE
06-02-10, 22: 37
no la camicia bianca estiva la odio :-)
io amo la divisa della polizia di NY...camicia nera e pantaloni neri..che stile! ahaha :-)

masteratwork
07-02-10, 00: 29
Posto da altri forum le iniziative dei colleghi sulla protesta pro riforma:

Amici colleghi della polizia locale volevo proporre di inviare mail di questo tipo rispettivamente:
al responsabile del PDL alla Camera Cicchitto
al responsabile del PDL al Senato Gasparri
al candidato alle regionali (nel mio caso Renata Polverini).
Nei vari Forum sta circolando questa forma di protesta; è ora di far vedere in tutti i modi che siamo uniti e più indignati che mai per la scarsa considerazione dimostrataci.
Se lo credete opportuno inviate anche voi mai di questo tipo in modo da associarsi ad altri colleghi nell'intento di tempestare di migliaia di mail codesti signori.

"Gentile Onorevole Cicchitto
sono un appartenente alla Polizia Locale del Lazio, associandomi a quanto mi risulta abbia già fatto altri miei colleghi in ogni dove d’Italia, voglio rappresentarle quanto segue:
questo Governo (Nazionale) aveva promesso l'approvazione della legge di riforma della Polizia Locale (Legge 7.3.1986, n.65) entro i primi cento giorni dall'insediamento, così come avvicinandosi ad ogni tornata elettorale era stata reiterata ...... ad oggi "picche".
Alla luce di questa grande presa in giro, vedendo per contro che certe leggi vengono invece approvate a colpi di maggioranza, alle prossime elezioni regionali non voterò il suo partito. Nè coloro che la appoggiano.
Come me faranno anche altri miei Colleghi.
Augurandole ogni miglior fortuna."

elventisquero
07-02-10, 05: 05
no la camicia bianca estiva la odio :-)
io amo la divisa della polizia di NY...camicia nera e pantaloni neri..che stile! ahaha :-)

Ma stai scherzando? Io mi scioglierei come neve al sole. Soffro il caldo in maniera indescrivibile
Ma nemmeno la camicia bianca per carità! La sporcherei in 2 minuti

marcopolprov
07-02-10, 16: 02
a parte tutti questi discorsi sull'uniforme, ragazzi io credo che sia giusto ricordare che la Riforma prevede cose ben più importanti, che le Leggi Regionali non potranno mai darci. Quindi, che ben vengano le Riforme a livello Regionale, perchè se accadesse nella maggior parte delle Regioni Italiane questo esalterebbe molto di più l'argomento e aumenterbbe l'interesse politico per la nostra categoria, ma dobbiamo tristemente ricordarci che senza la Riforma di Legge nazionale NON SI VA DA NESSUNA PARTE. Si è più porganizzati con la Riforma Regionale, ma il vero salto di qualità lo si fa solo con la Legge nazionale. Vedi l'esempio del collega sopra, in cui diceva che la Regione dà le linee guida, poi sta ai Comuni adottarle o no. Quindi bisogna vedere pure come saranno a livello qualitativo queste Riforme Regionali. Io continuo a sperare fiducioso, ma il 4 Marzo sarò a Roma per manifestare la mia rabbia nei confronti di chi promette e non mantiene (fino ad ora) e invierò quella mail di cui sopra a chi di dovere.
Ciao ragazzi...

masteratwork
07-02-10, 19: 23
Ok. Ci vedremo a Roma per manifestare e far valere le nostre ragioni da quello che si dice in giro pare che la partecipazione sarà cospicua

masteratwork
07-02-10, 21: 51
4 FEBBRAIO 2010
INCONTRO TRA IL CONSULENTE DEL SEN. SAIA – MARIO ASSIRELLI – E QUELLO DEL SEN. BARBOLINI – DOTT. COSIMO BRACCESI – PER ADDIVENIRE AD UN TESTO UNICO. L’INCONTRO SI E’ CONCLUSO POSITIVAMENTE E GIA DA LUNEDI’ 8 FEBBRAIO POTREBBE ESSERCI IL DDL DA PRESENTARE AI SENATORI RIELABORATO.

Fonte Sulpm

CISCONE
07-02-10, 22: 11
però sono curioso di leggerlo sto DDL rielaborato!!! :-(

marcopolprov
08-02-10, 00: 53
però sono curioso di leggerlo sto DDL rielaborato!!! :-(

Anche io ansimo nell'attendere il testo. Speriamo solo che non esca 'na porcata, e cioè che non ci siano state tolte quelle cose che io e che tutti noi riteniamo fondamentali. Staremo a vedere domani 8 Febbraio questo nuovo Testo.
Allora ragazzi ci vogliamo dare un appuntamento a Roma per il 4 Marzo? Che ne dite di riunire i "rompiballe" della Riforma del Forum? Fatemi sapere e se siete d'accordo ci si incontra il 4 Marzo.

elventisquero
08-02-10, 06: 57
E fatecelo leggere sto DDL dai!!!! Sono secoli che attendiamo.....

elventisquero
08-02-10, 08: 08
Questa è la proposta della nuova Legge Regionale della Lombardia. E' un po' lunga. Non posterò la presentazione della proposta di Legge per evitare di dilungarmi troppo.

TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1
Finalità e oggetto
1. La Regione pone la sicurezza urbana tra le condizioni primarie per un ordinato svolgimento della vita civile e promuove interventi integrati per prevenire e contenere fenomeni di disagio sociale, degrado urbano e inciviltà.
2. Al fine di incrementare la sicurezza urbana e nel pieno rispetto dell'esclusiva competenza statale in materia di ordine pubblico e sicurezza, la presente legge definisce gli indirizzi generali dell'organizzazione e dello svolgimento del servizio di polizia locale regionale, il coordinamento delle attività e l'esercizio associato delle funzioni, gli interventi regionali per la sicurezza urbana, le collaborazioni tra polizia locale regionale e i soggetti pubblici e privati operanti nel settore della sicurezza urbana, nonché le modalità di accesso e la formazione degli operatori di polizia locale regionale.
3. La Regione, attraverso strumenti finanziari integrati, concorre con gli enti locali alla realizzazione di progetti finalizzati a garantire la sicurezza urbana, l’efficienza dei servizi di polizia locale regionale nonché a promuovere e realizzare, mediante accordi di collaborazione istituzionale, politiche integrate per la sicurezza urbana.
Art. 2
Politiche integrate di sicurezza urbana
1. La Regione, per il perseguimento delle finalità indicate dall'articolo 1, promuove:
a) la collaborazione istituzionale con gli enti locali, territoriali e statali, mediante la stipulazione di intese od accordi, in modo da assicurare, nel rispetto delle competenze di ciascun soggetto, il coordinamento, anche a livello regionale, degli interventi di sicurezza urbana, di tutela ambientale e di protezione civile;
b) l’integrazione e la condivisione delle banche dati regionali e degli enti locali per l’interoperabilità e la cooperazione sulla sicurezza urbana;
c) lo scambio di informazioni e dati con gli organi dello Stato e con altri enti pubblici locali per la conoscenza dei fenomeni criminali e delle situazioni di degrado presenti sul territorio regionale;
d) l’istituzione di strutture anche a carattere sovra comunale in grado di erogare con continuità ed efficacia i servizi di polizia locale regionale;
e) l’attività del volontariato e dell’associazionismo rivolto all’animazione sociale, culturale e di aiuto attivo alla prevenzione ed educazione alla cultura della legalità.
2. Gli accordi di collaborazione istituzionale per la sicurezza urbana contengono, in particolare:
a) l’analisi delle problematiche concernenti la sicurezza urbana della comunità interessata e l’individuazione degli ambiti d’intervento;
b) gli obiettivi da perseguire, i risultati attesi e gli indicatori per il monitoraggio degli stessi;
c) la pianificazione degli interventi ed i relativi tempi di attuazione.


TITOLO II
COMPITI E FUNZIONI DEI SOGGETTI ISTITUZIONALI

Art. 3
Il Comune
1. Il Comune, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, concorre alla definizione di un sistema integrato di politiche per la sicurezza urbana attraverso:
a) la promozione e la gestione di progetti per la sicurezza urbana di cui all'articolo 31 e la partecipazione ai patti locali di sicurezza di cui all'articolo 33;
b) l'orientamento delle politiche sociali a favore dei soggetti a rischio di devianza anche all'interno di un programma più vasto di politiche di sicurezza urbana;
c) l'assunzione del tema della sicurezza urbana e della tutela dell'ambiente e del territorio come uno degli obiettivi da perseguire nell'ambito delle competenze relative all'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico;
d) lo svolgimento di azioni positive quali campagne informative, interventi di arredo e riqualificazione urbana, politiche di riduzione del danno e di mediazione culturale e sociale, l'istituzione della vigilanza di quartiere o di altri strumenti e figure professionali con compiti esclusivamente preventivi, la collaborazione con gli istituti di vigilanza privata, la promozione di attività di animazione culturale in zone a rischio, lo sviluppo di attività volte all'integrazione nella comunità locale dei cittadini immigrati e ogni altra azione finalizzata a ridurre l'allarme sociale, il numero delle vittime di reato, la criminalità e gli atti incivili.

Art. 4
La Provincia
1. La Provincia, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, concorre alla definizione di un sistema integrato di politiche per la sicurezza urbana con:
a) la promozione e la gestione di progetti e iniziative per la sicurezza urbana;
b) la realizzazione di attività di formazione professionale rivolta ad operatori pubblici, del privato sociale e del volontariato in tema di sicurezza urbana, avuto particolare riguardo alla formazione congiunta tra operatori della pubblica amministrazione e del volontariato e operatori delle forze dell'ordine presenti nel territorio provinciale;
c) la collaborazione del corpo di polizia locale della provincia, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, all'espletamento delle attività di controllo del territorio, privilegiando le aree ove è assente la polizia locale del comune.

Art. 5
La Regione
1.La Regione assume il compito di:
a) sviluppare il coordinamento delle polizie locali regionali;
b) fornire supporto finanziario ed assistenza tecnica agli enti locali e alle associazioni ed organizzazioni operanti nel settore della sicurezza dei cittadini;
c) realizzare attività di ricerca, documentazione, comunicazione e informazione sul tema della sicurezza dei cittadini e sulle tematiche attinenti la prevenzione e la repressione dei reati contro la natura, l'ambiente e il territorio;
d) sostenere con appositi finanziamenti la realizzazione dei progetti per la sicurezza urbana ed incentivare la realizzazione a livello locale dei patti locali di sicurezza di cui all’art.33;
e) promuovere la sicurezza stradale attraverso interventi integrati sulle persone e sulle infrastrutture e fornire aiuto e assistenza alle vittime della strada;
f) promuovere attività di formazione in materia di sicurezza urbana e di prevenzione e tutela dell'ambiente e del territorio in conformità con la normativa nazionale e regionale di riferimento;
g) fornire sostegno all'attività operativa di formazione e di aggiornamento professionale della polizia locale regionale, promuovendo anche forme di collaborazione con le forze di pubblica sicurezza;
h) promuovere l’attività del volontariato e dell’associazionismo rivolta all’animazione sociale, culturale e di aiuto alle vittime di reato, di cui all’ art. 34;
i) istituire un fondo per gli oneri di difesa in procedimenti penali a carico degli operatori di polizia locale regionale;
j) favorire la cooperazione con le forze di polizia dello Stato attraverso conferenze di servizi anche a livello decentrato per politiche integrate e partecipate di sicurezza;
k) realizzare campagne di informazione e di sensibilizzazione all’educazione civica al fine di contrastare lo sviluppo di fenomeni di devianza e di contenere la diffusione di comportamenti antisociali.

TITOLO III
ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DEL SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE REGIONALE

Art. 6
Principi organizzativi
1. Ogni ente locale in cui è istituito un corpo o servizio di polizia locale regionale, così come previsto dalla legge, deve assicurare che lo stesso sia organizzato con modalità tali da garantirne l'efficienza, l'efficacia e la continuità operativa.
2.Il corpo o il servizio di polizia locale regionale non può costituire struttura intermedia di settori amministrativi più ampi, né essere posto alle dipendenze del responsabile di diverso settore amministrativo.
3. Gli enti locali disciplinano con propri regolamenti l'ordinamento, le modalità di impiego del personale e l'organizzazione del servizio di polizia locale regionale, svolto in forma singola o associata, conformemente a quanto previsto dalla legislazione nazionale vigente e dalla presente legge.
4. Al Sindaco e al Presidente della Provincia spettano la vigilanza del servizio e il potere di impartire direttive al comandante.
5. Gli operatori di polizia locale regionale si suddividono in agenti, sottufficiali e ufficiali. Gli operatori di polizia locale regionale non possono essere destinati stabilmente a svolgere attività e compiti diversi da quelli espressamente previsti dalla legge.
6. Il comandante è responsabile verso il Sindaco o il Presidente della Provincia dell'impiego tecnico-operativo e della disciplina degli agenti, sottoufficiali e ufficiali loro sottoposti.
7. La Giunta regionale definisce i criteri organizzativi di carattere generale cui gli enti locali possono attenersi nella organizzazione del servizio di polizia locale regionale.

Art. 7
Dotazione organica

1.Per la gestione efficace ed efficiente del servizio di polizia locale regionale, la dotazione organica viene determinata tenendo conto della popolazione residente nell’area e delle peculiari caratteristiche e problematicità di ciascun contesto, attraverso l’utilizzo di indicatori per prevenire e contenere fenomeni di disagio sociale, degrado urbano e inciviltà.


2. La Regione in particolare individua per la determinazione della dotazione organica i seguenti indicatori:
a) popolazione residente, temporanea e fluttuante;
b) percentuale di popolazione di età superiore ai 65 anni sul totale della popolazione;
c) indice di motorizzazione della provincia;
d) presenza di nodi stradali critici;
e) andamento medio dei flussi di traffico;
f) presenza scolastica e universitaria;
g) vocazione turistica del territorio;
h) tipo e quantità degli insediamenti commerciali e industriali.

3. Con deliberazione della Giunta regionale si definiscono gli indici dei diversi indicatori per ogni Comune e Provincia.

4. La Regione promuove, attraverso i finanziamenti di cui all’articolo 32, la costituzione di corpi di polizia locale regionale con una dotazione organica non inferiore a quindici operatori e che assicurino la continuità di servizio con almeno due turni, per un minimo di dodici ore e una reperibilità operativa sulle ventiquattro ore.

Art. 8
Servizi esterni di supporto
1. Al fine di far fronte ad esigenze di natura temporanea gli operatori di polizia locale regionale possono, previo accordo tra le amministrazioni interessate, svolgere le proprie funzioni presso amministrazioni locali diverse da quelle di appartenenza. In tal caso sono soggetti alla direzione dell'autorità locale che ne ha fatto richiesta, mantenendo la dipendenza dall'ente di appartenenza agli effetti economici, assicurativi e previdenziali.
2.Laddove le esigenze operative lo consentano, la polizia locale regionale svolge su richiesta, anche in collaborazione con le autorità di pubblica sicurezza, attività di formazione e informazione avente ad oggetto la sicurezza stradale, urbana e ambientale.

Art. 9
Prestazioni degli operatori
1.Nell'espletamento del servizio d'istituto gli appartenenti alla polizia locale regionale, subordinati funzionalmente all'autorità giudiziaria come ufficiali o agenti di polizia giudiziaria e tenuti al rispetto delle disposizioni impartite dal comando, conservano autonomia operativa e sono personalmente responsabili, in via amministrativa e penale, per gli atti compiuti in difformità.

Art. 10
Funzioni ed elenco dei comandanti della polizia locale regionale
1.Il comando del corpo è affidato anche in via temporanea a persona di comprovata professionalità ed esperienza maturata all’interno dei corpi di polizia locale.
2.Il comandante assume esclusivamente lo status di appartenente alla polizia locale regionale.
3.Il comandante del corpo di polizia locale regionale nell’ambito dell’autonomia organizzativa e operativa cura l’impiego tecnico-operativo, la formazione del personale nonché l’attuazione delle direttive ricevute dal Sindaco o dal Presidente della provincia.
4.La Regione istituisce l’elenco dei comandati della polizia locale regionale della Lombardia da cui gli enti locali possono attingere per l’incarico di comandante.
5. Con deliberazione la Giunta regionale definisce altresì i criteri di iscrizione e le modalità di tenuta dell’elenco dei comandanti della polizia locale regionale della Lombardia.

Art. 11
Funzioni del servizio di polizia locale regionale
1. Nell'ambito del servizio di polizia locale regionale si esercitano le funzioni di polizia amministrativa, polizia giudiziaria, polizia stradale, polizia tributaria in ambito locale, funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, nei limiti di cui alle vigenti leggi e nel rispetto reciproco delle proprie competenze.
2. La polizia locale regionale presta ausilio e soccorso in ordine ad ogni tipologia di evento che pregiudichi la sicurezza dei cittadini, la tutela dell'ambiente e del territorio e l'ordinato vivere civile.

Art. 12
Funzioni di polizia amministrativa
1.La polizia locale regionale, nell'esercizio delle funzioni di polizia amministrativa, svolge attività di prevenzione e repressione degli illeciti amministrativi, derivanti dalla violazione di leggi, regolamenti e provvedimenti statali, regionali e locali.

Art. 13
Organizzazione e competenze di Polizia amministrativa
1.La Regione, gli Enti locali e gli altri soggetti pubblici che svolgono attività di vigilanza e controllo di funzioni amministrative organizzano le loro strutture uniformandosi ai criteri di efficienza, efficacia e continuità operativa per potenziare le capacità di prevenzione e repressione degli illeciti amministrativi.
2. La competenza per la vigilanza ed il controllo sull’osservanza delle disposizioni che prevedono, in caso di infrazione, l’applicazione di una sanzione amministrativa è degli organi espressamente abilitati dalla normativa vigente all’accertamento di violazioni amministrative .
3.Gli enti cui competono la vigilanza ed il controllo sull’osservanza delle disposizioni di cui al comma 2, possono abilitare con atto regolamentare, propri dipendenti, all’esercizio delle funzioni di accertamento delle violazioni di natura amministrativa.
4.Gli agenti accertatori devono essere muniti di apposita tessera di riconoscimento, che attesti l’abilitazione alle funzioni di accertamento, da esibirsi in occasione dello svolgimento delle funzioni di polizia amministrativa. La Giunta Regionale ha facoltà di predisporre un documento-tipo.
5. La Giunta Regionale promuove corsi base per consolidare il ruolo di agente accertatore tra i pubblici dipendenti addetti a tale servizio.

Art. 14
Funzioni di polizia giudiziaria
1. Nello svolgimento dell'attività di polizia giudiziaria, i comandanti dei corpi e i responsabili dei servizi di polizia locale regionale assicurano lo scambio informativo e la collaborazione sia con altri comandi di polizia locale che con le forze di polizia dello Stato.
Art. 15
Funzioni di polizia stradale
1.Gli operatori di polizia locale regionale espletano i servizi di polizia stradale negli ambiti territoriali secondo le modalità fissate dall’ordinamento giuridico vigente.

Art. 16
Funzioni di polizia tributaria locale
1.I comandi di polizia locale regionale espletano i servizi di polizia tributaria, in ordine ai tributi regionali e locali, negli ambiti territoriali e secondo le modalità fissate dalla legge.

Art. 17
Funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza
1. Nell'esercizio delle funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, previste dalla normativa statale, la polizia locale regionale pone il presidio del territorio tra i suoi compiti primari, al fine di garantire, in concorso con le forze di polizia dello Stato, la sicurezza urbana degli ambiti territoriali di riferimento.
2.L'attività di controllo del territorio, da svolgersi secondo la particolare conformazione e le specifiche esigenze dei contesti urbani e rurali, deve essere sorretta da adeguati strumenti di analisi volti a individuare le priorità da affrontare, il loro livello di criticità e le azioni da porre in essere, con particolare riguardo alla prevenzione.
TITOLO IV
COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ REGIONALI

Art. 18
Struttura per il coordinamento delle polizie locali regionali
1. La Giunta regionale, nell’ambito della propria organizzazione, costituisce apposita struttura per il coordinamento delle funzioni e dei compiti di polizia locale regionale. La struttura di coordinamento si articola in dipartimenti che hanno funzione di supporto agli specifici ambiti di intervento della polizia locale regionale.
2. Nel rispetto degli indirizzi formulati dal Comitato regionale per la sicurezza urbana di cui all'articolo 20, la struttura di coordinamento in particolare:
a) promuove il coordinamento dei comandi di polizia locale regionale nei casi in cui fenomeni o avvenimenti interessino il territorio di più comuni o di più province ovvero richiedano, per estensione, gravità o intensità dell'allarme sociale, l'azione concorrente e coordinata della polizia locale medesima;
b) effettua la raccolta e il monitoraggio dei dati inerenti le funzioni di polizia locale regionale e ne cura la diffusione;
c) formula proposte e pareri alla Giunta regionale in merito ai criteri e modalità per la gestione associata del servizio, alla realizzazione e gestione del sistema informativo unificato, alle procedure operative per l'espletamento del servizio, agli strumenti e mezzi di supporto per l'incremento dell'efficacia dei servizi ed il loro coordinamento, all'adozione di una modulistica unica.
3. Nel perseguimento dei fini indicati al comma 1, la struttura di coordinamento si avvale di un comitato tecnico di consulenza e proposta costituto dai comandanti dei corpi di polizia locale dei comuni capoluogo e comandanti dei corpi di polizia locale delle provincie lombarde e quattro ufficiali di Polizia locale con almeno otto anni di anzianità di servizio in corpi di polizia locale, designati dall’ANCI Lombardia.
4. Con deliberazione della Giunta regionale si definiscono le modalità di funzionamento del Comitato tecnico.
5. La struttura di coordinamento individua strumenti e mezzi di supporto volti a rendere più efficace l'attività dei corpi e servizi di polizia locale regionale, anche mediante appositi strumenti di comunicazione istituzionale a mezzo internet e a mezzo stampa.
6. La struttura di coordinamento cura la promozione di servizi specialistici, anche distaccati sul territorio, che svolgono, su richiesta degli enti locali, attività di monitoraggio del territorio, di controllo ambientale e quant'altro attenga alle specifiche funzioni di polizia locale.

Art. 19
Dipartimenti di polizia locale regionale
1. I dipartimenti di polizia locale regionale di cui all’art. 18 sono:
a) dipartimento sicurezza urbana;
b) dipartimento polizia amministrativa regionale;
c) dipartimento problemi del territorio;
d) dipartimento ambientale-ecologico;
f) dipartimento sicurezza stradale.
3. Il dipartimento di sicurezza urbana ha la funzione di promuovere le azioni necessarie per migliorare la qualità della vita dei cittadini e favorire la coesione sociale e in particolare:
a) monitora e analizza l’attuazione delle politiche in materia di sicurezza realizzate sul territorio regionale, anche attraverso un sistema georeferenziato di rilevamento dati;
b) analizza l'uso delle risorse finanziarie erogate per l'esercizio delle funzioni di polizia locale e ne valuta l'adeguatezza e l'efficacia.
4. Il dipartimento di polizia amministrativa regionale vigila sulla violazione di leggi, regolamenti e provvedimenti statali, regionali e locali ed in particolare:
a) rileva periodicamente le attività e il livello della qualità dei servizi di polizia locale erogati, ne valuta l'efficacia e individua strumenti per la loro incentivazione;
b) promuove un sistema integrato delle attività di polizia amministrativa svolte a livello regionale e gestisce la banca dati relativa alle attività dei corpi di polizia locale, al fine di favorire lo scambio di informazioni.
5. Il dipartimento problemi del territorio, in collaborazione con gli enti locali e le forze di polizia dello Stato, coordina il monitoraggio degli insediamenti abusivi e le situazioni di criticità territoriale sovra comunali ed in particolare:
a) contribuisce a sviluppare efficaci azioni per il contrasto dell'immigrazione clandestina;
b) svolge attività di ricerca e informazione sui fenomeni di criminalità e degrado urbano e monitora nel suo complesso il fenomeno migratorio all'interno del territorio regionale.
6. Il dipartimento ambientale-ecologico vigila sul rispetto della normativa ambientale coordinandosi con i soggetti deputati alla prevenzione e al controllo in tale specifico ambito e, in particolare, con le Province.
7. Il Dipartimento per la sicurezza stradale si occupa della prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, promuove i servizi diretti a regolare il traffico e la tutela del corretto uso delle strade.


Art. 20
Comitato regionale per la sicurezza urbana
1. È istituito presso la Giunta regionale il Comitato regionale per la sicurezza urbana.
2. Il Comitato è presieduto dal Presidente della Giunta regionale o da un assessore da lui delegato ed è composto da:
a) i presidenti delle province lombarde o assessori loro delegati;
b) i sindaci dei capoluoghi di provincia o assessori loro delegati;
c) sette sindaci, o assessori loro delegati, designati dal Consiglio delle autonomie locali, in rappresentanza dei sindaci di comuni non capoluogo di provincia, dei quali due in rappresentanza dei comuni con popolazione inferiore a diecimila abitanti.
3. Il dirigente della struttura di coordinamento di cui all’art 18 partecipa al Comitato regionale per la sicurezza urbana.
4. Il Comitato costituisce sede di confronto per la realizzazione di politiche integrate di sicurezza urbana. Il Comitato si riunisce almeno una volta l'anno, mediante convocazione del Presidente. Il Comitato adotta un proprio regolamento interno che faciliti l'iniziativa dei suoi componenti.
5. Il Comitato individua le linee programmatiche degli interventi regionali in materia di sicurezza urbana, definisce gli indirizzi per il coordinamento regionale delle polizie locali e valuta i risultati conseguiti.
6. Il Presidente della Giunta regionale, in relazione a specifiche e contingenti esigenze, può invitare alle sedute del Comitato anche amministratori locali diversi da quelli indicati al comma 2. Per assicurare un opportuno raccordo con le autorità di pubblica sicurezza, il Presidente della Giunta regionale e il Comitato regionale per la sicurezza urbana promuovono la stipulazione di intese con il Prefetto del capoluogo di Regione, in qualità di Presidente della Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza.

Art. 21
Accordi locali in materia di coordinamento e di politiche integrate per la sicurezza
1. Le province e i comuni, anche in forma associata, possono stipulare accordi locali con le autorità di pubblica sicurezza, finalizzati alla collaborazione della polizia locale regionale, nei seguenti campi di intervento:
a) scambio informativo e realizzazione di sistemi informativi integrati;
b) interconnessione, a livello territoriale, delle sale operative delle polizie locali regionali con le sale operative delle Forze di polizia dello Stato;
c) collaborazione tra le Forze di polizia dello Stato e le polizie locali regionali ai fini del controllo del territorio, anche mediante l’integrazione degli interventi di emergenza;
d) coordinamento tra attività di polizia locale regionale e attività di prevenzione della criminalità, anche attraverso specifici piani di intervento;
e) formazione e aggiornamento professionale integrati tra operatori della polizia locale regionale, delle Forze di polizia dello Stato ed altri operatori pubblici che cooperano allo sviluppo delle politiche di sicurezza.
f) ogni altra attività ritenuta utile ai fini delle politiche integrate di sicurezza.

Art. 22
Gestione associata del servizio di polizia locale regionale
1.La Regione individua ambiti di aggregazione del territorio lombardo e promuove e incentiva forme stabili di gestione associata del servizio di polizia locale regionale al fine di aumentarne il grado di efficienza, efficacia ed economicità e di assicurare più alti livelli di sicurezza urbana sul territorio lombardo.
2.La Regione incentiva prioritariamente le Unioni di comuni Lombarde e le Comunità montane così come previsto dalla legge regionale del 30 giugno 2008 n. 19 “Riordino delle Comunità montane della Lombardia, disciplina delle unioni di comuni lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali”.
3 .Negli atti costitutivi delle forme associative è prevista l’adozione di un regolamento che definisca i contenuti essenziali del servizio e modalità di svolgimento nel territorio di competenza e individua l’organo istituzionale cui spettano le funzioni di direzione e vigilanza. Gli enti definiscono in particolare:
a) la durata non inferiore a dieci anni della forma associativa prescelta;
b) l’ente da cui dipende ai fini organizzativi e di coordinamento il servizio gestito in forma associata;
c) le modalità di consultazione di ciascun ente;
d) i criteri di ripartizione delle entrate e delle spese relative al servizio associato;
e) gli apporti finanziari, di mezzi e di personale degli enti aderenti e le modalità di utilizzo delle relative risorse nel territorio di ciascun ente;
f) le modalità di recesso da parte degli enti partecipanti e di suddivisione delle risorse apportate in caso di scioglimento della gestione associata.
4.Nel caso di scioglimento o di recesso dalla forma associativa prima del termine di dieci anni, le amministrazioni uscenti sono tenute alla restituzione pro quota dei finanziamenti regionali ricevuti.
5. Il comando del corpo organizzato in forma associata deve essere conferito a chi riveste il grado superiore tra il personale della gestione associata. In caso di parità di grado il comando è attribuito dai sindaci negli atti costitutivi della forma associativa, valutati, tra l’altro, i profili professionali degli aventi titolo.
6. Gli enti locali diversi dai comuni e dalle province svolgono le funzioni di polizia locale regionale di cui sono titolari, istituendo appositi corpi nel rispetto della disciplina sancita dalla presente legge.”




TITOLO V
DOTAZIONI PER IL SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE REGIONALE

Art. 23
Strumenti per il pronto intervento
1.Allo scopo di potenziare l'operatività della polizia locale regionale e di consentirne il pronto coinvolgimento in caso di necessità, la Regione promuove l'istituzione di un numero telefonico unico attraverso il quale attivare il comando di polizia locale regionale più vicino al luogo dell'evento per il quale si richiede l'intervento.
2.Al fine di garantire un efficace scambio di informazioni e un rapido intervento sul territorio, gli enti locali, anche con il supporto della Regione, assicurano il raccordo telematico tra i comandi dei servizi di polizia locale e degli stessi con la struttura di coordinamento regionale. La Regione individua le caratteristiche tecniche delle centrali operative e della strumentazione accessoria.

Art. 24
Mezzi di servizio
1.Le attività di polizia locale regionale sono svolte anche con l'utilizzo di veicoli i cui colori e contrassegni sono disciplinati da regolamenti regionali.
2.I corpi e i servizi di polizia locale regionale possono utilizzare veicoli per uso speciale, destinati allo svolgimento di specifici compiti d’istituto.
3.I corpi e servizi di polizia locale regionale possono dotarsi di natanti. Per particolari servizi relativi ad eventi che presentano specifiche criticità o che interessano il territorio di più comuni, possono altresì essere dotati di mezzi operativi adatti alla natura del servizio o del territorio, ivi compresi i mezzi aerei.

Art. 25
Divisa e distintivi di grado
1. La divisa degli appartenenti ai corpi e servizi di polizia locale regionale, con il relativo equipaggiamento, deve soddisfare le esigenze di funzionalità, di sicurezza e di visibilità degli operatori.
2. Le divise sono:
a) ordinarie;
b) di servizio;
c) per i servizi di onore e di rappresentanza.
3. Su ogni divisa sono apposti elementi identificativi dell'operatore e dell'ente di appartenenza, nonché lo stemma della Regione Lombardia.
4. I simboli distintivi di grado sono attribuiti a ciascun addetto alla polizia locale regionale in relazione al profilo e alle funzioni conferite.

Art. 26
Strumenti di difesa personale ed autotutela
1. Gli operatori di polizia locale regionale, oltre alle armi per la difesa personale, possono essere dotati di una sciabola per i soli servizi di guardia d’onore in occasione di feste o funzioni Pubbliche e di un’arma lunga comune da sparo, in particolare per l’esercizio di controllo ittico-venatoria.
2. I comandi possono dotarsi di manette, di giubbotti antitaglio, di giubbotti antiproiettile, cuscini per il trattamento sanitario obbligatorio (T.S.O.), caschi antisommossa e altri strumenti utili alla tutela dell’integrità fisica degli operatori.
3. Gli operatori possono essere altresì dotati di dispositivi di tutela dell'incolumità personale, quali lo spray irritante privo di effetti lesivi permanenti, la mazzetta di segnalazione e il bastone estensibile.
4. I dispositivi possono costituire dotazione individuale o dotazione di reparto; l'addestramento e la successiva assegnazione in uso, nonché le modalità di impiego sono demandati al comandante del corpo o al responsabile di servizio di polizia locale regionale, così come previsto all’art. 27.
5. L'assegnazione dei dispositivi deve trovare espressa previsione nel regolamento del corpo di polizia locale regionale.


Art. 27
Rinvio a regolamenti regionali
1. Con uno o più regolamenti regionali, adottati secondo le competenze stabilite dallo Statuto, sono disciplinati:
a) i colori, i contrassegni e gli accessori dei veicoli e mezzi di trasporto in dotazione alla polizia locale regionale;
b) gli strumenti che devono essere tenuti a bordo dei mezzi di trasporto;
c) le caratteristiche di ciascun capo delle divise della polizia locale regionale, le loro modalità d'uso e gli elementi identificativi;
d) i modelli cui si conformano i distintivi da porre sulle uniformi degli operatori di polizia locale regionale;
e) i simboli distintivi di grado per la polizia locale regionale;
f) i moduli base per l’addestramento degli operatori ai dispositivi di tutela dell'incolumità personale e dei relativi accessori.
2. Entro sei mesi dall'entrata in vigore dei regolamenti di cui al comma 1, o nel diverso termine stabilito dai regolamenti medesimi, i comuni e le province provvedono all'adeguamento dei regolamenti vigenti.

Art. 28
Convenzioni
1. Nel rispetto della vigente normativa in materia di scelta del contraente, tramite la centrale acquisti di Regione Lombardia sono stipulate convenzioni con imprese produttrici al fine di agevolare gli enti locali nella dotazione del vestiario e degli strumenti operativi, nonché di strumentazione informatica utile allo svolgimento dei servizi di polizia locale regionale.
2. Gli enti locali hanno facoltà di aderire alle predette convenzioni, ovvero di provvedere direttamente all'acquisto del vestiario e degli strumenti operativi, fermo restando che gli stessi devono essere conformi alle caratteristiche stabilite dai regolamenti di cui all’art. 27.

Art. 29
Fondo per gli oneri di difesa nei procedimenti penali a carico degli operatori di polizia locale regionale
1. E' istituito un fondo per il finanziamento degli oneri di difesa che gli enti locali assumono nei procedimenti penali a carico degli operatori di polizia locale regionale, per atti o fatti direttamente connessi all’espletamento del servizio e all’adempimento dei doveri d’ufficio.
2. Possono accedere al fondo di cui al comma 1, a domanda, soltanto gli enti locali privi di polizza assicurativa. Le somme ricevute devono essere restituite senza interessi entro tre anni dall’erogazione.
3. Con deliberazione la Giunta regionale definisce le modalità di presentazione delle domande, i criteri di accesso al fondo, le modalità di erogazione e di rimborso.


Art. 30
Monitoraggio delle malattie professionali

1.I comuni e le province nell’ambito delle rispettive strutture di polizia locale regionale avvalendosi delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere attivano il monitoraggio e la valutazione, anche ai fini della prevenzione, delle patologie professionali connesse allo svolgimento delle funzioni e dei compiti della polizia locale regionale.


TITOLO VI
STRUMENTI REGIONALI PER LA SICUREZZA URBANA

Art. 31
Progetti per la sicurezza urbana
1. La Regione, attraverso strumenti finanziari integrati, anche in concorso con gli enti locali, partecipa alla realizzazione di progetti finalizzati a garantire la sicurezza urbana.
2. In particolare la Regione promuove:
a) la realizzazione da parte degli enti locali di progetti finalizzati a sviluppare politiche di sicurezza urbana per prevenire e contenere fenomeni di disagio sociale, degrado urbano ed inciviltà, in rapporto alle peculiari caratteristiche e problematicità di ciascun contesto territoriale;
b) forme stabili di gestione associata del servizio di polizia locale regionale al fine di aumentarne il grado di efficienza, efficacia e continuità operativa;
c) iniziative per elevare la qualità della vita nelle città proposte da associazioni di volontariato, che operano nel campo dell'animazione sociale e culturale;
d) la costituzione di un fondo regionale a sostegno delle vittime della criminalità;
e) la stipulazione di intese con lo Stato, gli enti locali, i soggetti proprietari per consentire l'acquisizione o il riadattamento di immobili adibiti o da adibire a uffici, comandi e alloggi per gli operatori di sicurezza.
Art. 32
Finanziamenti regionali
1. Per gli enti locali l’accesso ai finanziamenti regionali dei progetti di sicurezza urbana di cui all’art. 31, è vincolato all’istituzione di un corpo di Polizia locale regionale, anche sovra comunale, che abbia una dotazione organica minima di quindici operatori.
2. La disposizione di cui al comma 1 si applica anche alle forme di gestione associata del servizio di Polizia locale, previste all’art. 22.

Art. 33
Patti locali di sicurezza urbana
1. Il patto locale di sicurezza urbana è lo strumento attraverso il quale, ferme restando le competenze proprie di ciascun soggetto istituzionale, si realizza l'integrazione tra le politiche e le azioni che a livello locale hanno l'obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza urbana del territorio di riferimento.
2. Il patto locale di sicurezza urbana è promosso da Regione o da una o più Amministrazioni locali interessate territorialmente ed è teso a favorire, nel rispetto delle competenze attribuite dalle leggi a ciascun soggetto istituzionale, il coinvolgimento degli organi decentrati dello Stato, nonché dei soggetti pubblici e privati che a vario titolo concorrono a garantire la sicurezza urbana.
3. Il patto locale di sicurezza urbana può interessare:
a) una provincia, un comune singolo od un insieme di comuni, anche di diversi ambiti provinciali;
b) un quartiere singolo od un insieme di quartieri di un comune.
4. Il patto locale di sicurezza urbana prevede:
a) l'analisi dei problemi di sicurezza urbana presenti sul territorio, comprese le situazioni che ingenerano senso di insicurezza nei cittadini;
b) gli obiettivi da perseguire ed il programma degli interventi da realizzare e le azioni previste.
5. Con deliberazione la Giunta regionale definisce altresì le modalità e le procedure per la sottoscrizione dei patti, per il programma di azioni previsto e per i soggetti da coinvolgere, nonché le procedure e le modalità di raccordo di tali patti con il finanziamento dei progetti.

Art. 34
Volontariato e associazionismo
1.La Regione promuove l'attività del volontariato e dell'associazionismo rivolta all'animazione sociale, culturale e di aiuto alle vittime di reato e per perseguire attività di educazione alla cultura della legalità e a tal fine promuove le sinergie operative tra i gruppi istituiti presso i comuni, le associazioni di volontariato e i comandi di polizia locale regionale .
2.La Regione riconosce la funzione del volontariato come espressione di solidarietà sociale sia individuale che associativa. La Regione, a tale fine, concede contributi alle associazioni ed alle organizzazioni di volontariato senza alcuna finalità di carattere politico, iscritte ai registri di cui alla legislazione regionale sull'associazionismo ed il volontariato, che operano nel campo dell'animazione sociale e culturale e di aiuto alle vittime di reato, per la realizzazione di specifiche iniziative volte ad elevare la qualità della vita nelle città.
3.Ai fini della presente legge l’attività del volontariato può essere svolta da singoli cittadini attraverso la partecipazione all’attività di gruppi istituiti presso i comuni di residenza o dalle associazioni di volontariato.

TITOLO VII
COLLABORAZIONE TRA POLIZIA LOCALE REGIONALE E SOGGETTI DI VIGILANZA PRIVATA

Art. 35
Attività di collaborazione tra polizia locale regionale e soggetti di vigilanza privata
1. La Regione, nel rispetto della vigente normativa statale, riconosce agli enti locali la possibilità di avvalersi della collaborazione di guardie particolari giurate, con funzioni ausiliarie, al fine di assicurare alla polizia locale regionale un'efficace forma di sostegno nell'attività di presidio del territorio.
2. Al fine di attuare la collaborazione di cui al comma 1, gli enti locali, nel rispetto della vigente normativa in materia di scelta del contraente e dell’art. 36 della presente legge, stipulano apposite convenzioni con gli istituti di vigilanza anche per avvalersi della professionalità, dell'organizzazione e del supporto tecnologico degli stessi.
3. In tale veste, le guardie particolari giurate svolgono attività sussidiaria di mera vigilanza e priva di autonomia finalizzata unicamente ad attivare gli organi di polizia locale regionale, le forze di polizia dello Stato od enti a vario titolo competenti per esigenze riguardanti esclusivamente:
a) eventi che possano arrecare danno o disagio;
b) interventi di tutela del patrimonio pubblico;
c) sorveglianza di luoghi pubblici e segnalazione di comportamenti di disturbo alla quiete pubblica;
d) situazioni di pericolo che richiedano interventi urgenti e tempestiva segnalazione agli enti competenti, per eventi che pregiudicano la sicurezza dei cittadini, la tutela dell’ambiente, del territorio e l’ordinato vivere civile.
4. Il Sindaco o il Presidente della provincia, qualora intendono avvalersi della collaborazione delle guardie particolari giurate, inoltrano apposita comunicazione al Questore della provincia al fine di consentire alla medesima autorità di pubblica sicurezza di impartire le opportune direttive e di esercitare la prevista vigilanza.
5. La Giunta regionale disciplina le caratteristiche di elementi identificativi di abbigliamento che le guardie particolari giurate sono tenute ad indossare nello svolgimento delle funzioni di cui al presente articolo.

Art. 36
Requisiti e formazione
1. La collaborazione di cui all'articolo 35 è subordinata al possesso del certificato di idoneità rilasciato dalla Regione, previa frequenza di corsi di formazione i cui oneri sono a carico dei privati richiedenti. Al termine dei predetti corsi i partecipanti sostengono un esame per il rilascio del certificato di idoneità. La Commissione esaminatrice è composta da tre appartenenti all'amministrazione regionale nominati con provvedimento del dirigente della competente struttura della Giunta.
2. Le guardie giurate in possesso di tale certificato partecipano periodicamente a corsi di aggiornamento professionale i cui oneri sono a carico dei privati richiedenti.
3. La Giunta regionale, sentito il parere della competente commissione consiliare, con apposita deliberazione, definisce le modalità organizzative, i contenuti, la durata, nonché le prove finali dei corsi di formazione e di aggiornamento di cui ai commi 1 e 2.
4. La competente struttura regionale forma appositi elenchi degli idonei, articolati su base provinciale, e li inoltra ai Sindaci e ai Presidenti delle province.
5. Gli enti locali si avvalgono della collaborazione delle guardie particolari giurate attraverso gli elenchi del comma 4.

Art. 37
Dipendenza funzionale
1. Il Sindaco e il Presidente della provincia, nei casi di necessità, previo raccordo con il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, richiedono agli istituti di vigilanza la disponibilità del personale iscritto negli elenchi di cui all'articolo 36, comma 4, per la predisposizione dei servizi.
2. Le guardie particolari giurate, sulla base delle problematiche emerse in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, possono essere attivate dal Sindaco del comune o dal Presidente della provincia competenti per territorio, ferma restando la dipendenza funzionale dal comandante della polizia locale regionale del comune o della provincia dell'ente che ne ha richiesto l'ausilio.
3. Le guardie particolari giurate possono assicurare la propria attività nell'arco delle ventiquattro ore, anche nei giorni festivi; a tal fine sono in diretto contatto con le centrali operative della polizia locale regionale per le eventuali emergenze.

TITOLO VIII
ACCESSO AI RUOLI DELLA POLIZIA LOCALE REGIONALE E FORMAZIONE DEL PERSONALE

Art. 38
Requisiti di carattere generale per la partecipazione ai concorsi e per la nomina in ruolo
1. Ai fini della copertura di posti di ufficiale, sottufficiale ed agente di polizia locale regionale i concorsi, nonché i requisiti per la partecipazione agli stessi sono disciplinati dai regolamenti degli enti locali, nel rispetto della contrattazione collettiva e della normativa vigente.
2. La nomina in ruolo è subordinata al possesso dei requisiti di idoneità psicofisica, da accertarsi preventivamente da parte della azienda sanitaria locale competente per territorio.

Art. 39
Condizioni per l’esercizio delle funzioni di Polizia locale regionale

1. Gli enti locali sono tenuti a far frequentare i percorsi di formazione di ingresso al personale di Polizia locale regionale assunto sia a tempo indeterminato che a tempo determinato.

2.La formazione di ingresso è propedeutica all’impiego del personale di Polizia locale regionale in quanto consolida le conoscenze necessarie allo svolgimento delle funzioni di Polizia locale. Il personale di Polizia locale regionale che non abbia frequentato la formazione di ingresso, non può essere utilizzato in servizio esterno con funzioni di agente di pubblica sicurezza o ufficiale di polizia giudiziaria.

3. All’atto dell’assunzione gli enti locali comunicano alla competente struttura regionale i nominativi degli operatori di Polizia locale regionale assunti a tempo determinato ed indeterminato affinché gli stessi siano inseriti in appositi elenchi tenuti dalla struttura medesima. Gli enti locali comunicano altresì alla struttura regionale la cessazione dal servizio degli operatori di Polizia locale regionale.


Art. 40
Sistema formativo per la Polizia locale regionale
1. La Regione promuove la formazione di ingresso e la formazione continua del personale di Polizia locale regionale, individuandone le modalità organizzative, i contenuti, la durata, le prove finali nonché i criteri per la composizione delle commissioni esaminatrici.

2. I percorsi di formazione di ingresso si articolano in formazione di base per gli agenti e qualificazione per gli ufficiali e i sottufficiali.
3. La formazione continua è rivolta al personale di Polizia locale regionale che abbia già assolto all’obbligo della formazione di ingresso. La formazione continua accompagna lo sviluppo professionale attraverso la promozione di iniziative di aggiornamento, specializzazione e perfezionamento.

4. La qualificazione e l’aggiornamento professionale per gli ufficiali e i sottufficiali di polizia locale regionale viene svolta dall’Accademia di cui all’art. 41.

5. Al fine di contribuire all'onere gravante sugli enti locali per la formazione degli agenti di polizia locale regionale, la Regione stipula con l'Istituto Regionale Lombardo di Formazione del Personale della pubblica amministrazione (IReF) una convenzione annuale o pluriennale per la realizzazione, anche in forma decentrata, di corsi di formazione di base oltre che di specifiche iniziative formative di carattere strategico, che l'I.Re.F. gestisce direttamente o stipulando convenzioni per lo svolgimento in forma indiretta.
7. Nel determinare il finanziamento delle iniziative, la struttura regionale competente in materia di Polizia locale tiene conto del fabbisogno formativo accertato sulla scorta della domanda proveniente dagli enti locali.
8. Il volume delle iniziative formative è contenuto nei limiti dei finanziamenti annuali, sulla base delle previsioni del bilancio della Regione.
9. L'attività didattica è prevista in un programma annuale o pluriennale proposto dall'IReF, il cui contenuto è comprensivo:
a) dell'analisi del fabbisogno formativo;
b) della progettazione generale degli interventi e degli indicatori per la loro valutazione;
c) del catalogo degli interventi distribuiti nell'anno di attività, con previsione dettagliata dei costi per singolo intervento.

Art. 41
Accademia per gli ufficiali e i sottufficiali di polizia locale regionale
1. È istituita l'Accademia per gli ufficiali e i sottufficiali della polizia locale della Regione Lombardia; l'Accademia costituisce struttura formativa di alta specializzazione sui temi della sicurezza urbana e sui compiti della polizia locale.
2. Presso l'Accademia si svolgono i corsi di qualificazione e di aggiornamento professionale per gli ufficiali e i sottufficiali dei corpi e dei servizi di polizia locale della Regione ed appositi corsi di aggiornamento per i comandanti dei corpi di polizia locale regionale.
3. Il Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, delibera con proprio atto di indirizzo la costituzione dell'Accademia, la definizione degli organi e le modalità di funzionamento.
TITOLO IX
DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE

Art. 42
Condizioni di accesso ai finanziamenti regionali
1. Il rispetto di quanto previsto nella presente legge è condizione essenziale per l'accesso ai finanziamenti regionali.


Art. 43
Norme transitorie
1. Fino all’entrata in vigore dei regolamenti di cui all’articolo 27 comma 1, continuano ad applicarsi i seguenti regolamenti:
a) Regolamento regionale 4 aprile 2008 – n. 1 “Caratteristiche delle divise per gli appartenenti ai corpi e servizi della polizia locale della Regione Lombardia”;
b) Regolamento regionale 8 agosto 2002 - n. 8 “Caratteristiche dei mezzi in dotazione ai corpi e servizi della polizia locale della Regione Lombardia”;
c) Regolamento regionale 13 luglio 2004 - n. 3 “Caratteristiche e modalità di impiego degli strumenti di autotutela per gli operatori di polizia locale”;
d)Regolamento regionale 13 luglio 2004 - n. 4 “Dotazioni dei mezzi di trasporto della polizia locale”
e) Regolamento regionale 14 marzo 2003 - n. 3 “Simboli distintivi di grado del personale dei corpi e servizi di polizia locale della Regione Lombardia”;
f) Regolamento regionale 13 luglio 2004 - n. 2 “Caratteristiche dei distintivi per le uniformi del personale della polizia locale”.

Art. 44
Abrogazione di leggi
1. E’ abrogata la l.r 14 marzo 2003 n. 4 e i commi 8, 9 , 10 e 11 dell’art. 7 della l.r. 3 agosto 2009 n.14.

Art. 45
Norma finanziaria
1. Agli oneri di parte corrente per la formazione della Polizia locale di cui all’articolo 40 comma 5, per la comunicazione e gli interventi in materia di sicurezza urbana di cui all’articolo 5 comma 1, il sostegno al volontariato e l’associazionismo di cui all’articolo 34 comma 2, nonché per la difesa nei procedimenti penali a carico degli operatori di polizia locale di cui all’articolo 29 comma 1 della presente legge, si provvede con le risorse stanziate alla UPB 4.2.2.2.388 “Sicurezza urbana e stradale” del bilancio per l’esercizio 2010 e pluriennale 2010-2012.
2. Agli oneri in conto capitale derivanti dalle spese per interventi di miglioramento della sicurezza urbana e progetti correlati di cui all’articolo 31 comma 1 della presente legge, si provvede con le risorse stanziate alla UPB 4.2.2.3.352 “Sicurezza urbana e stradale” del bilancio per l’esercizio 2010 e pluriennale 2010-2012.

elventisquero
08-02-10, 08: 09
Questa invece è la presentazione della suddetta.

RELAZIONE

“Disciplina del servizio di polizia locale regionale e politiche integrate di sicurezza urbana”

In Italia, la tumultuosa trasformazione sociale ed economica intervenuta negli ultimi 15 anni ha comportato, come in moltissimi Paesi europei, una pressante richiesta di sicurezza da parte dei cittadini.

Regione Lombardia ha fatto propria questa domanda del territorio attraverso l’istituzione di una area del Programma Regionale di Sviluppo dedicata alla sicurezza, cosciente del fatto che ogni attuale concezione di prevenzione e sicurezza del cittadino non si identifica con il puro ordine pubblico gestito dallo Stato e dalle Forze dell’ordine.

Il controllo della microcriminalità, la protezione delle fasce deboli fino alla prevenzione e primo soccorso per eventi calamitosi hanno un effetto sinergico se realizzati integrando gli interventi ed in tale visione la Regione supporta e valorizza le politiche che si attuano sul territorio.

Regione vuole sostenere perciò una trasformazione del ruolo delle polizie locali per elevare i livelli di efficienza, efficacia ed economicità del servizio erogato ai cittadini lombardi.

Le leggi di decentramento che si sono via via succedute hanno delineato un nuovo quadro istituzionale cui è sottesa, seppur pienamente percettibile, un’autentica rivoluzione culturale del modo di amministrare e governare.

La sussidiarietà, l’adeguatezza dell’azione, oltre che la differenziazione degli interventi rappresentano i principi cardine di tale rivoluzione, principi che hanno finalmente trovato cittadinanza anche nel nostro ordinamento costituzionale (art. 118 Cost.).

Con uno sforzo di sintesi può ben dirsi che essi esprimono la necessità che la cura del bene comune faccia capo all’ente più vicino al cittadino e che l’esercizio delle funzioni amministrative sia adeguato e, quindi, commisurato e conformato alle differenti realtà territoriali.

A tale forte evoluzione del settore non ha corrisposto purtroppo alcuna rivisitazione della normativa statale di riferimento. La legge 7 marzo 1986, n. 65 (“Legge quadro sull’ordinamento della polizia municipale”), pur pregevole e per molti aspetti anticipatrice di profili ordinamentali innovativi che hanno poi trovato conferma e sviluppo nella successiva legislazione sugli enti locali, rappresenta ormai un “abito stretto” per una polizia locale cha ha superato i tradizionali confini formali di attività.

In attesa, dunque, dell’auspicato intervento riformatore statale che, stante il nuovo assetto costituzionale, dovrebbe limitarsi a delineare unicamente i principi generali, la Regione Lombardia intende esercitare con pienezza le competenze demandatele dalla vigente legge quadro, competenze che non possono non essere rilette alla luce del ruolo di propulsione e coordinamento che l’ente Regione ha assunto nei confronti dell’intero sistema delle autonomie locali.

Con il presente testo si propone quindi l’abrogazione della l.r. 4/03 per concretizzare quella diffusa esigenza di attualizzare il quadro normativo regionale rimodulato dalle mutate esigenze espresse dal territorio.


Nel PDL la polizia locale viene definita quale polizia locale regionale, intendendo per regionale il livello del coordinamento attuato da Regione Lombardia, che nel testo proposto viene rafforzato, nel rispetto comunque dell’autonomia dell’ente locale, a cui fa capo, così come previsto dalla legge, il servizio di polizia locale.

Il PDL definisce in particolare gli indirizzi generali per l’organizzazione del servizio di polizia locale regionale, incentivando le forme associative, il coordinamento degli interventi regionali per la sicurezza e riconfermando gli altri elementi già presenti nella l.r.4/03 quali le collaborazioni tra polizia locale regionale e i soggetti pubblici e privati operanti nel settore della sicurezza urbana, nonché le modalità di accesso e la formazione degli operatori di polizia locale regionale .

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

La forma pattizia viene individuata come strumento privilegiato per la collaborazione istituzionale con gli enti locali, territoriali e statali, per assicurare, nel rispetto delle competenze di ciascun soggetto, il coordinamento, anche a livello regionale, degli interventi di sicurezza urbana, di tutela ambientale e di protezione civile.

Si sostiene la sinergica integrazione e condivisione delle banche dati regionali e degli enti locali per l’interoperabilità e la cooperazione sulla sicurezza urbana, lo scambio di informazioni e dati con gli organi dello Stato e con altri enti pubblici locali per la conoscenza dei fenomeni criminali e delle situazioni di degrado presenti sul territorio regionale.

Si valorizzano il volontariato e l’associazionismo rivolto al presidio attivo, all’animazione sociale, alla prevenzione ed educazione alla cultura della legalità.

TITOLO II COMPITI E FUNZIONI DEI SOGGETTI ISTITUZIONALI
In un sistema integrato di politiche per la sicurezza urbana il Comune:
• assume il tema della sicurezza urbana e della tutela dell'ambiente e del territorio come uno degli obiettivi da perseguire nell'ambito delle competenze relative all'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico;
• promuove la gestione di progetti per la sicurezza urbana e la partecipazione ai patti locali di sicurezza;
• attua campagne informative, interventi di riqualificazione urbana, azioni di mediazione culturale e sociale, istituzione della vigilanza di quartiere o di altri strumenti e figure professionali con compiti preventivi, collaborazione con gli istituti di vigilanza privata.
La Provincia nell'ambito delle proprie competenze istituzionali concorre alla definizione di un sistema integrato di politiche per la sicurezza urbana. Realizza attività di formazione professionale rivolta ad operatori pubblici, del privato sociale e del volontariato in tema di sicurezza urbana, avuto particolare riguardo alla formazione congiunta tra operatori della pubblica amministrazione e del volontariato e operatori delle forze dell'ordine presenti nel territorio provinciale. Collabora con il corpo di polizia locale della provincia, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, all'espletamento delle attività di controllo del territorio, privilegiando le aree ove è assente la polizia locale del comune.
La Regione assume il compito di:
• sviluppare il coordinamento delle polizie locali regionali;
• fornire supporto finanziario ed assistenza tecnica agli enti locali e alle associazioni ed organizzazioni operanti nel settore della sicurezza dei cittadini;
• realizzare attività di ricerca, documentazione, comunicazione e informazione sul tema della sicurezza;
• promuovere la sicurezza stradale attraverso interventi integrati sulle persone e sulle infrastrutture e fornire aiuto e assistenza alle vittime della strada;
• fornire sostegno all'attività operativa di formazione e di aggiornamento professionale della polizia locale regionale;
• promuovere l’attività del volontariato e dell’associazionismo rivolta all’animazione sociale, culturale e di aiuto alle vittime di reato;
• istituire un fondo per gli oneri di difesa in procedimenti penali a carico degli operatori di polizia locale;
• favorire la cooperazione con le forze di polizia dello Stato attraverso conferenze di servizi anche a livello decentrato per politiche integrate e partecipate di sicurezza.

TITOLO III ORGANIZZAZIONE, FUNZIONI DEL SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE REGIONALE

Pur rimanendo facoltativo, il servizio di polizia, deve necessariamente essere organizzato tenendo conto delle particolari esigenze territoriali nonché dei criteri di economicità, efficienza ed efficacia propri di ogni pubblico servizio.

Oggi la complessità dei servizi e la loro erogazione sul territorio risultano mortificati allorquando un comando è composto da pochi operatori o addirittura uno solo. A mero titolo esemplificativo risulterebbe impensabile che a presidio di una stazione dell’Arma dei Carabinieri vi fosse una solo individuo.

Risorse e politiche a livello regionale si vanificano o hanno impatti limitati in uno scenario così polverizzato, una criticità questa che il legislatore ha già più volte affrontato ad esempio con la l.r. n. 19/08 di riordino delle comunità montane e disciplina delle unioni di comuni. Non è infrequente poi che nei circa 1000 servizi e comandi di polizia locale gli agenti svolgano, a volte prevalentemente, l’attività di messo notificatore, autista o altro, a tutto discapito di compiti ben più impegnativi come i controlli di polizia stradale o giudiziaria che quindi non possono essere presidiati adeguatamente.

La proposta di legge si basa sul presupposto che il servizio di polizia locale regionale non possa essere espletato da pochi operatori per le chiare ragioni di sicurezza, competenza e complessità che devono essere affrontate.

Regione ha ritenuto pertanto utile per il sistema delle polizie locali lombarde di indicare per legge i presupposti di pianta organica minimi per erogare con efficacia, efficienza ed economicità e continuità il servizio a vantaggio dei cittadini e del territorio.

Viene così promossa l’istituzione di corpi di polizia locale regionale con una pianta organica minima di quindici operatori tra agenti, sottufficiali e ufficiali, in modo da assicurare una continuità di servizio con almeno due turni, per un minimo di 12 ore e una reperibilità operativa sulle 24 ore. Per non incorrere in censure di incostituzionalità, tale previsione non è vincolante ma bensì sostenuta attraverso forme di incentivazione finanziaria previste all’art. 32.

Sempre nell’ottica di una chiara definizione delle competenze vengono definite all’art. 10 le Funzioni dei comandanti di polizia locale regionale. Nel rispetto del principio di autonomia organizzativa dell’ente viene previsto che il comando del corpo sia affidato, anche in via temporanea, a persona di comprovata professionalità ed esperienza maturata all’interno dei corpi di polizia locale. La figura apicale di un comando non può prescindere dalla conoscenza del funzionamento della macchina amministrativa locale sotto il profilo contabile, legislativo e organizzativo. Per facilitare tale reperimento Regione istituisce l’elenco dei comandanti della polizia locale della Lombardia da cui gli enti locali possono attingere per l’incarico di comandante.
Sempre nel titolo III, viene offerta una panoramica delle molteplici funzioni svolte dagli operatori di polizia locale regionale (funzioni di polizia giudiziaria, di polizia stradale, di polizia amministrativa, funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, funzioni di polizia tributaria locale). In particolare nell’art. 13 “Organizzazione e competenze di Polizia amministrativa”, sono specificate l’organizzazione e le competenze di polizia amministrative.

Nell’art. 16 “Funzioni di polizia tributaria” si adegua invece il profilo professionale dell’operatore di Polizia locale al recente processo di decentramento innescato dalla legge n. 42 del 5 maggio 2009 (c.d. federalismo fiscale).

TITOLO IV COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ REGIONALI
L’articolo 18 “Coordinamento regionale” rappresenta il “cuore” delle linee programmatiche regionali nell’ambito del sistema della Polizia locale regionale. E’ prevista una stabile struttura di coordinamento, che agisce nel rispetto degli indirizzi formulati dal Comitato regionale per la sicurezza urbana (organo di indirizzo e confronto per le politiche integrate di sicurezza, presieduto dal Presidente della Regione - art. 20). La struttura di coordinamento si avvale di un comitato tecnico di consulenza costituto dai comandanti dei corpi di polizia locale dei comuni capoluogo e comandanti dei corpi di polizia locale delle provincie lombarde e quattro ufficiali di polizia locale con almeno otto anni di anzianità di servizio in corpi di Polizia locale, designati dall’ANCI Lombardia.
La struttura di coordinamento si articola in cinque dipartimenti che hanno funzione di supporto agli specifici ambiti di intervento della polizia locale regionale (dipartimento sicurezza urbana; dipartimento polizia amministrativa regionale; dipartimento problemi del territorio; dipartimento ambientale-ecologico; dipartimento sicurezza stradale).
Il dipartimento di sicurezza urbana ha la funzione di promuovere le azioni necessarie per migliorare la qualità della vita dei cittadini e favorire la coesione sociale
Il dipartimento di polizia amministrativa regionale vigila sulla violazione di leggi, regolamenti e provvedimenti statali, regionali e locali ed in particolare:
Il dipartimento problemi del territorio, in collaborazione con gli enti locali e le forze di polizia dello Stato, coordina il monitoraggio degli insediamenti abusivi e le situazioni di criticità territoriale sovra comunali.
Il dipartimento ambientale-ecologico vigila sul rispetto della normativa ambientale coordinandosi con i soggetti deputati alla prevenzione ed al controllo in tale specifico ambito e in particolare con le Province.
Il Dipartimento per la sicurezza stradale si occupa della prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, promuove i servizi diretti a regolare il traffico e la tutela del corretto uso delle strade.
Nell’art. 20 viene inoltre rivitalizzata la fondamentale funzione del Comitato regionale per la sicurezza urbana istituito presso la Giunta regionale e presieduto dal Presidente della Giunta regionale o da un assessore da lui delegato.
Il Comitato costituisce sede di confronto per la realizzazione di politiche integrate di sicurezza urbana, si riunisce almeno una volta l'anno, individua le linee programmatiche degli interventi regionali in materia di sicurezza urbana Il comitato è punto di raccordo con le autorità di pubblica sicurezza. Il Presidente assume le intese del caso con il Prefetto del capoluogo di Regione, in qualità di Presidente della Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza.
All’art. 21 “Accordi locali in materia di coordinamento e di politiche integrate per la sicurezza” si codificano e promuovono accordi ovvero le province e i comuni, anche in forma associata, possono stipulare accordi locali con le autorità provinciali di pubblica sicurezza, finalizzati alla collaborazione della polizia locale regionale, nei seguenti campi di intervento:
• scambio informativo e realizzazione di sistemi informativi integrati;
• interconnessione, a livello territoriale, delle sale operative delle Forze di polizie locali con le sale operative delle Forze di polizia dello Stato;
• collaborazione tra le Forze di polizia dello Stato e le polizie locali regionali ai fini del controllo del territorio, anche mediante l’integrazione degli interventi di emergenza;
• coordinamento tra attività` di polizia locale regionale e attività di prevenzione della criminalità, anche attraverso specifici piani di intervento;
• formazione e aggiornamento professionale integrati tra operatori della polizia locale regionale, delle Forze di polizia dello Stato ed altri operatori pubblici che cooperano allo sviluppo delle politiche di sicurezza.
Si sostiene poi con forza la gestione associata dei comandi all’art. 22 “Gestione associata del servizio di Polizia locale regionale”. Sono individuati ambiti di aggregazione del territorio lombardo incentivando forme stabili di gestione associata, con l’esplicita finalità di assicurare un elevato grado di sicurezza urbana (in coerenza con l.r. 19/08 titolo III).
Attraverso un regolamento l’ente locale definisce i contenuti essenziali del servizio, le modalità di svolgimento nel territorio di competenza, e individua l’organo istituzionale cui spettano le funzioni di direzione e vigilanza.
Gli enti debbono definire la durata non inferiore a dieci anni della forma associativa prescelta, le modalità di consultazione di ciascun ente, i criteri di ripartizione delle entrate e delle spese relative al servizio associato, le modalità di recesso da parte degli enti partecipanti.
Nel caso di scioglimento o di recesso dalla forma associativa prima del termine di dieci anni, le amministrazioni uscenti sono tenute alla restituzione pro quota dei finanziamenti regionali ricevuti.

TITOLO V DOTAZIONI PER IL SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE REGIONALE
Le innovative proposte di questo titolo riconfermano l’attenzione che Regione Lombardia ha per il sistema delle Polizie locali, le norme introdotte danno infatti organicità all’organizzazione del servizio erogato e al contempo garantiscono agli operatori elevati livelli di sicurezza personale. Vengono in particolare previsti utili strumenti per il pronto intervento, allo scopo di potenziare l'operatività della polizia locale regionale e di consentirne il pronto coinvolgimento in caso di necessità, la Regione promuove l'istituzione di un numero telefonico unico attraverso il quale attivare il comando più vicino al luogo dell'evento per il quale si richiede l'intervento.
Per garantire un efficace scambio di informazioni e un rapido intervento sul territorio, gli enti locali, anche con il supporto della Regione, assicurano il raccordo telematico tra i comandi dei servizi di polizia locale regionale.
I servizi sono svolti con l'utilizzo di veicoli i cui colori e contrassegni sono disciplinati da regolamenti regionali. I corpi e servizi di polizia locale regionale possono dotarsi di natanti. Per particolari servizi relativi ad eventi che presentano specifiche criticità o che interessano il territorio di più comuni, possono dotarsi di mezzi operativi adatti alla natura del servizio o del territorio, ivi compresi i mezzi aerei.
Nell’art. 25 sono previsti sia le divise, con il relativo equipaggiamento, che devono soddisfare esigenze di funzionalità e sicurezza, sia i simboli distintivi di grado, attribuiti a ciascun operatore in relazione al profilo e alle funzioni conferite.
Particolare attenzione viene posta per gli strumenti di difesa personale ed autotutela, gli operatori di polizia locale regionale, oltre alle armi per la difesa personale, possono essere dotati di una sciabola per i soli servizi di guardia d’onore in occasione di feste o funzioni pubbliche e di un’arma lunga comune da sparo, in particolare per l’esercizio del controllo ittico-venatorio.

I comandi possono anche dotarsi di manette, di giubbotti antitaglio, di giubbotti antiproiettile, cuscini per il trattamento sanitario obbligatorio (T.S.O.), di caschi antisommossa.

E’ previsto inoltre all’art. 29 un “Fondo per gli oneri di difesa nei procedimenti penali a carico degli operatori di polizia locale regionale”.

L’istituzione del fondo risponde alla richiesta delle associazioni di categoria di assicurare una maggiore tutela legale così come è oggi garantito alle Forze di Polizia. I procedimenti penali hanno infatti tempi di svolgimento lunghi e costi rilevanti e gli Enti locali sono spesso per ragioni di bilancio nella difficoltà di reperire le risorse necessarie per pagare le spese legali dei propri dipendenti.

E’ introdotto all’art. 30 il monitoraggio delle malattie professionali. Tale previsione è posta ai fini della prevenzione, monitoraggio e prevenzione delle patologie professionali connesse allo svolgimento del servizio. I comuni e le province nell’ambito delle rispettive strutture di polizia locale regionale avvalendosi delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere attivano il monitoraggio e la valutazione, anche ai fini della prevenzione, delle patologie professionali connesse allo svolgimento delle funzioni e dei compiti della polizia locale regionale.

TITOLO VI STRUMENTI REGIONALI PER LA SICUREZZA URBANA
La Regione, sostiene attraverso strumenti finanziari integrati, anche in concorso con gli enti locali, la realizzazione di progetti finalizzati a garantire la sicurezza urbana. Tra l’altro sostiene:
• la realizzazione da parte degli enti locali di progetti finalizzati a sviluppare politiche di sicurezza urbana per prevenire e contenere fenomeni di disagio sociale, degrado urbano ed inciviltà, in rapporto alle peculiari caratteristiche e problematicità di ciascun contesto territoriale;
• forme stabili di gestione associata del servizio di polizia locale regionale al fine di aumentarne il grado di efficienza, efficacia e continuità operativa;
• iniziative per elevare la qualità della vita nelle città proposte da associazioni di volontariato, che operano nel campo dell'animazione sociale e culturale;
• la costituzione di un fondo regionale a sostegno delle vittime della criminalità;
• la stipulazione di intese con lo Stato, gli enti locali, i soggetti proprietari per consentire l'acquisizione o il riadattamento di immobili adibiti o da adibire a uffici, comandi e alloggi per gli operatori di sicurezza.
Nel titolo VI vengono altresì promossi i patti locali di sicurezza urbana in quanto strumenti per realizzare l'integrazione tra le politiche e le azioni che a livello locale hanno l'obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza urbana.
Si valorizza poi il volontariato e l’associazionismo di cui il territorio lombardo è ricco, promuovendo l'animazione sociale, culturale e di aiuto alle vittime di reato e perseguendo attività di prevenzione e di educazione alla cultura della legalità.
A tale fine, si concedono contributi alle associazioni ed alle organizzazioni di volontariato senza alcuna finalità di carattere politico, iscritte ai registri di cui alla legislazione regionale sull'associazionismo ed il volontariato, che operano nel campo dell'animazione sociale e culturale e di aiuto alle vittime di reato, per la realizzazione di specifiche iniziative volte ad elevare la sicurezza urbana nel territorio regionale.
Per sostenere le “coraggiose” scelte indicate dall’art. 7 “Dotazione organica”, e all’art. 22 “Gestione associata del servizio di polizia locale regionale”, si è vincolata, con l’art. 32 “Finanziamenti regionali”, l’erogazione agli enti locali dei finanziamenti regionali all’istituzione di un corpo di Polizia locale regionale che abbia una pianta organica minima di quindici operatori. Infatti l’obiettivo ultimo del presente PDL è di avere per l’intero territorio un servizio di polizia locale regionale erogato con continuità e che sia gestito secondo criteri di efficacia ed efficienza.

TITOLO VII COLLABORAZIONE TRA POLIZIA LOCALE REGIONALE E SOGGETTI DI VIGILANZA PRIVATA
Nel rispetto della vigente normativa statale, si promuove la possibilità di avvalersi della collaborazione di guardie particolari giurate, con funzioni ausiliarie, al fine di assicurare alla polizia locale regionale un'efficace forma di sostegno nell'attività di presidio del territorio.
La stipula di apposite convenzioni con gli istituti di vigilanza devono inoltre essere precedute da particolari cautele per avvalersi pienamente della professionalità, dell'organizzazione e del supporto tecnologico degli istituti di vigilanza. Infatti le guardie particolari giurate svolgono attività sussidiaria di mera vigilanza e priva di autonomia finalizzata unicamente ad attivare gli organi di polizia locale regionale, le forze di polizia dello Stato od enti a vario titolo competenti per esigenze riguardanti esclusivamente per eventi che possano arrecare danno o disagio, tutela del patrimonio pubblico, sorveglianza di luoghi pubblici e segnalazione di comportamenti di disturbo alla quiete pubblica e situazioni di pericolo che richiedano interventi urgenti e tempestiva segnalazione ed anche per eventi che richiedano l'intervento della protezione civile. Con atto di Giunta regionale verranno disciplinate i requisiti per la specifica formazione e le caratteristiche di elementi identificativi di abbigliamento che le guardie particolari giurate sono tenute ad indossare.




TITOLO VIII ACCESSO AI RUOLI DELLA POLIZIA LOCALE REGIONALE E FORMAZIONE DEL PERSONALE
Vengono riordinati e definiti i requisiti di carattere generale per la partecipazione ai concorsi e per la nomina in ruolo. Per l'ammissione ai concorsi per i profili professionali della polizia locale regionale è richiesto il possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente e dalla contrattazione collettiva, in relazione all'articolazione sulle diverse categorie professionali.

L’art. 39 “Condizioni per l’esercizio delle funzioni di Polizia locale” prevede l’obbligatorietà della formazione in ingresso anche per il personale assunto a tempo determinato. Si vuole così sottolineare la peculiarità del ruolo della Polizia locale, per cui condizione per l’esercizio delle funzioni è che tutto il personale frequenti i percorsi formativi di ingresso al fine di consolidare le conoscenze necessarie al ruolo da svolgere. Gli operatori debbono misurarsi con una attività indubbiamente complessa e non convenzionale che non vede in un indirizzo di studi primari o secondari una iniziale preparazione, dunque è importante un consolidamento delle nozioni di base e del ruolo.

Nell’art. 40 “Sistema formativo per la Polizia locale” viene definito il sistema formativo per la polizia locale regionale che si articola in formazione in ingresso e formazione continua.


I percorsi di formazione di ingresso si distinguono in formazione di base per gli agenti e qualificazione per gli ufficiali e i sottufficiali. La formazione continua accompagna lo sviluppo professionale attraverso la promozione di iniziative di aggiornamento, specializzazione e perfezionamento.

All’art. 41 per la formazione degli ufficiali e i sottufficiali è istituita l’Accademia che é struttura formativa di alta specializzazione sui temi della sicurezza urbana e sui compiti della Polizia locale e altresì luogo permanente di studio e di confronto delle figure apicali.

ROBERTOTO
08-02-10, 10: 50
Non vedo l'ora di vedere il DDL, speriamo sia la volta giusta.Prego i colleghi che hanno novità di mettere in linea il link per leggere il nuovo testo.Grazie.Spero entro stasera di poter fare un brindisi vituale con tutti voi colleghi per una vera svolta soddisfacente del nostro corpo.

PoliziaLocale
08-02-10, 11: 15
eccellente proposta di legge..Sapete se saranno inseriti particolari requisiti fisici per l'accesso al corpo? (visus naturale, IMC, che spesso sono a discrezione del comune nel quale viene bandito il concorso)

elventisquero
08-02-10, 12: 01
eccellente proposta di legge..Sapete se saranno inseriti particolari requisiti fisici per l'accesso al corpo? (visus naturale, IMC, che spesso sono a discrezione del comune nel quale viene bandito il concorso)

E' a discrezione dell'ente che bandisce il concorso

Elias
08-02-10, 12: 03
Ma si spera che con la riforma verranno stabiliti dei limiti minimi uniformi su tutto il territorio nazionale.

elventisquero
08-02-10, 12: 05
Ma si spera che con la riforma verranno stabiliti dei limiti minimi uniformi su tutto il territorio nazionale.

Magari, sarebbe meglio per tutti

CISCONE
08-02-10, 14: 27
Allora ragazzi ci vogliamo dare un appuntamento a Roma per il 4 Marzo? Che ne dite di riunire i "rompiballe" della Riforma del Forum? Fatemi sapere e se siete d'accordo ci si incontra il 4 Marzo.

marco non facciamo diventare questo forum un forum di sindacato...capiamo tutti le ragioni ma non ne parliamo sul forum

PoliziaLocale
08-02-10, 20: 58
E' a discrezione dell'ente che bandisce il concorso

Grazie per la risposta

marcopolprov
09-02-10, 01: 03
marco non facciamo diventare questo forum un forum di sindacato...capiamo tutti le ragioni ma non ne parliamo sul forum

Non era assolutamente mia intenzione Cisco. Chiedevo solo agli interessati, che tra l'altro hanno già chiesto info precedentemente, se erano interessati ad incontrarsi tra amici in quel giorno. Il Sindacato e l'attività sindacale, per ora, la lascio agli altri. Non siamo tutti del Sulpm è vero, ed essendo organizzata dal Sulpm potrebbe esser scambiata come attività sindacale, ma è anche vero che un suo Dirigente sta collaborando alla stesura del nuovo testo e ne è quindi parte principale. Comunque capisco e ne chiedo scusa. Se qualcuno è interessato ci si può incontrare e sentirsi in privato.

elventisquero
09-02-10, 09: 03
Grazie per la risposta

Niente figurati, siamo qui apposta. Se ci si può dare una mano.....

Io lo ripeto. I discorsi dell'amico Coars sono più che sensati e con la sua esperienza trentennale mi fido di ciò che ha scritto riguardo alla riforma. Io ci spero molto, ci voglio credere, ma tra lo scetticismo, le varie delusioni e un pizzico di scaramanzia, non mi aspetto niente

BURBA
09-02-10, 09: 25
Niente figurati, siamo qui apposta. Se ci si può dare una mano.....

Io lo ripeto. I discorsi dell'amico Coars sono più che sensati e con la sua esperienza trentennale mi fido di ciò che ha scritto riguardo alla riforma. Io ci spero molto, ci voglio credere, ma tra lo scetticismo, le varie delusioni e un pizzico di scaramanzia, non mi aspetto niente

Buongiorno, è la prima volta che scrivo in questo forum dedicato ad una quanto mai ipotetica riforma della P.L. e quindi mi presento. Ho 47 anni (quasi) faccio da circa 12 anni il Vigile Urbano (od agente di Polizia Municipale) in un comune del Piemonte, anche se per ovvi motivi, sono già 27 anni che sono nel mondo del lavoro.
Personalmente, credo di ricordarmi, che si parla e che si promette di una riforma della Polizia Municipale o Locale, dapprima che io iniziassi a fare questo lavoro; stranamente la riforma appare sempre più imminente ed urgente ad ogni tornata elettorale, salvo passata quest’ultima, tutto torna nello sconforto e nella disperazione generale.
Da diversi mesi leggo con grande attenzione questo forum, è debbo dire che sono rimasto impressionato dalla profonda fiducia che i giovani agenti, nutrono nelle promesse elettorali dei politici di destra, e della lega (questi ultimi, per quanto concerne la dirigenza, sono quasi tutti ex comunisti del Nord riciclati alla nuova fede secessionista) disprezzando e ridicolizzando quelli di sinistra.
Ora, lungi da me, da prendere le difese dei sinistra, che ha già al suo interno, parecchie quinte colonne (il cui massimo esponente è il sempre perdente, ma sempre pronto a tramare contro i suoi alleati ed insieme al suo avversario di sempre, che a parole dice di contrastare, ovvero “baffino di ferro”) ma personalmente sarei molto, molto, moltissimo scettico alle promesse di una seria riforma della P.L. che i politici di destra fanno da diversi anni, senza però che alle parole, seguano i fatti (deve essere una peculiarità dei rappresentanti politici di destra promettere molto, ma fatti zero, tanto il gioco funziona sempre).
Vorrei ricordare che la Legge n. 65/86 prese forma e vita, grazie al fratello maggiore di Andreotti, che per quarant’anni ha fatto come lavoro, il comandante dei vigili urbani di Roma (che strano…).
La predetta legge (che è la nostra legge di riferimento) passò con il forte voto contrario dei due maggiori partiti di opposizione dell’epoca, ovvero il P.C.I. e dell’M.S.I., che per opposte visioni ideologiche si opposero a questa benedetta legge (probabilmente fascismo e comunismo sono due facce della stessa medaglia).
Vorrei sottolineare che se andiamo a vedere come sono rappresentati i Vigili urbani sui maggiori organi di informazione e di spettacolo, ci accorgiamo che a fronte di serie televisive tipo “carabinieri1/2/3/4/5/6”, “La squadra”, “distretto di polizia”, ecc... ecc… il massimo di rappresentazione che la nostra categoria ha, è quella di essere perennemente ridicolizzata dalle trasmissioni televisive del premier e ancora del premier (sono tutte sue) tipo “Striscia la Notizia” oppure di fare il pagliaccio il quella trasmissione su Rai1 che si occupa di spesa e di cucina, che è condotta da un simpatico ometto con i baffi (spero che avrete notato il vigile-pagliaccio che è vestito di bianco, che non si capisce bene cosa ci stia a fare, in quel programma televisivo).
Comunque, voglio ritornare ad essere serio, e voglio dire che personalmente non capisco, come sia possibile che l’On. SAIA e la maggioranza politica che siede in Parlamento e che egli rappresenta, perda tempo in inutili commissioni, lavori preparatori, relatori, incontri, dibattiti, ecc… ecc… quando la sua maggioranza dispone di 100 deputati e di oltre 40 senatori in più dell’opposizione.
E’ strano che si perda tempo, da più di due anni dall’inizio di questa Legislatura, per varare questa benedetta riforma; vorrei ricordare anche i cinque anni della passata Legislatura, dal 2001 al 2006, trascorsi anch’essi inutilmente fra promesse e attese sempre imminenti, (ma comunque sempre parole, mai fatti), ad opera di un altro esponente politico dell’attuale maggioranza (si vede che i politici, quando si tratta di promesse, si danno il cambio). Mi preme sottolineare, che quando si tratta di legiferare leggi d’urgenza, palesemente illegittime ed incostituzionali, e aggiungo io, ingiuste verso chi subisce i reati, il cui uso e consumo è rivolto esclusivamente ad una sola persona al comando (e sappiamo tutti chi egli sia) non si perda tempo, nel giro di una settimana la legge salva-qualcosa, o il lodo Mondatori, Schifani, Alfano ecc… ecc.. sia approvato, promulgato, pubblicato, reso esecutivo.
La verità, è che se andiamo a guardare i fatti, è che sia i Sindaci, i Presidenti di provincia (a proposito le province dovevano sparire nelle promesse, ma nei fatti sono aumentate, perché si doveva accontentare gli appetiti della lega), l’ANCI, il Ministero dell’Interno, la polizia di Stato, i carabinieri, i sinistroidi, i destroidi, i legaioli, i sindacati della triplice, tutti ma proprio tutti, sono contrari ad una Legge che riformi seriamente il nostro lavoro, che così com’è, fa solo ridere.
I Sindaci sono contrari, perché non avrebbero più la loro polizia privata per fargli fare tutte le cagate possibili (processioni, scuole, gonfalone-pagliaccio, funerali, ecc…). Per non parlare delle illegalità che avvengono all’interno degli Enti locali (soprattutto al Sud) dove la polizia locale, dovrebbe essere lei a controllare l’operato dei politici e dei sindaci, e non il contrario (ma questo è un discorso che si può estendere anche a livello nazionale, con i vertici dell’Arma e della P.d.S. al servizio del potente di turno).
La Polizia di Stato e soprattutto i CC, se passasse una vera riforma della P.L. vedrebbero sminuire il loro lavoro, ma stranamente quando hai bisogno di loro, hanno sempre la pattuglia impegnata in qualcosa, mentre il povero vigile, che non è riuscito ad imboscarsi in qualche ufficio, o a fare carriera leccando il deretano al politico locale di turno, e dunque si trova sulla strada, spesso da solo e a piedi, non ha nessun appoggio, né tanto meno uno straccio di informazione su quello che avviene in tempo reale, in quanto alla nostra categoria è preclusa ogni tipo di informazione allo SDI (però stranamente abbiamo l’obbligo di alimentarlo questo benedetto SDI ) in quanto la nostra categoria non è una forza di polizia.
Ma queste, sono cose che all’interno del comparto sicurezza, tutti sanno, ed è secondo me, inutile menzionarle a lungo.
La mia personale opinione, è che se si vuole veramente giungere ad una seria riforma della polizia locale, questa debba passare da prima, per una seria riforma delle forze di polizia dello Stato.
Voglio sottolineare che l’Italia, è un caso più unico che raro, neppure le repubbliche delle banane hanno cinque Forze di Polizia a livello nazionale (sei, se consideriamo anche la Guardia Costiera, che ha compiti di polizia, e che, a differenza dei Vigili Urbani, ha accesso allo SDI).
Sempre il nostro paese ha un rapporto popolazione – operatore di polizia più alto al mondo, neppure nei paesi dell’America Latina hanno un rapporto simile, che è attualmente di 150 operatori di polizia per abitante (non conteggiando la nostra categoria, in quanto non è una forza di polizia e la Guardia Costiera).
Altro aspetto curioso, ma non tanto, è che il nostro paese, abbia dei militari con compiti di polizia pieni ed esclusivi. In questo ultimo caso, non siamo l’unico paese al mondo ed in Europa ad avere dei militari che svolgono funzioni di polizia, ci fanno compagnia Spagna e Francia, anche se in questi due paesi è allo studio una unificazione fra le due polizie nazionali lì presenti, Guardia Civil (militari) e Policia Nacional (civile) per la Spagna, e Gendarmerie (militare) e Police National (civile) per la Francia, che comunque per intanto, sono state da poco messe, tutte, sotto la direzione del Ministero dell’Interno dei loro paesi.
Io credo che tutte le Forze di Polizia dello Stato debbano essere unificate in una sola, sotto la direzione del Ministero dell’Interno, lasciando solo la Polizia Penitenziaria sotto le direttive del Ministero della Giustizia, in quanto a parere mio, è bene che il controllo dei detenuti sia sottratto a quello del Ministero dell’Interno. Questo perché cinque corpi di polizia sono troppi, uno non sa bene quello che fa l’altro, i comitati per l’Ordine Pubblico, il coordinamento, le centrali operative interconesse, non hanno mai funzionato, né funzioneranno mai, date le gelosie e le ritrosie fra i vertici militari e gerarchici delle varie FF.PP.
Certo, questo sarebbe difficile da digerire per vari motivi, dapprima politici (chi è quel partito che si accollerebbe un’iniziativa del genere, unificando i CC e la Polizia, meglio lasciare tutto così), si dovrebbero dividere per cinque tutti i posti di vertice e di comando, ad ogni livello (quante poltrone salterebbero !!) ma indubbiamente si risparmierebbero un sacco di €uro, si saprebbe con precisione la linea di comando e le responsabilità ad essa connesse, non si giocherebbe allo scaricabarile, non ci sarebbero sovrapposizioni, doppioni, ecc… ecc…
Per quanto concerne la polizia locale, se si vuole che essa sia una vera polizia e dare ad essa veramente ed effettivamente questa competenza, essa debba essere sottratta dal controllo dei Sindaci (anzi dovrebbero essere questi ad essere controllati dalla polizia locale), e portati in blocco alle dipendenze delle Regioni, che almeno potrebbero dare loro, le risorse umane, tecniche, operative, giuridiche, di tutela previdenziale e sociale, che ad oggi assolutamente non hanno, essendo dipendenti di Enti Locali, che della polizia locale non gliene frega un beneamato mazzo, e che onestamente per le esigue dimensioni dei comuni italiani, non potranno mai avere.
Inoltre, come ultima osservazione, questa soluzione sarebbe la migliore, soprattutto per la Democraticità delle Istituzioni, in quanto ad oggi, nonostante ci siano ben cinque corpi di polizia, tutti, rispondono gerarchicamente e politicamente alle forze politiche che si trovano al potere, e quindi, detti partiti politici, possono controllare a loro piacimento una funzione, quella di polizia, che è molto delicata per la vita democratica di un paese civile.
Infatti una polizia nazionale che dipende dal governo centrale, non necessariamente potrebbe controllare una polizia regionale, in quanto quest’ultima dipenderebbe dal governo della Regione, che non sempre potrebbe coincidere con la forza politica al governo dello Stato Centrale.
Fermo restando però, il rispetto delle leggi nazionali e della nostra costituzione, a salvaguardia della democrazia e dell’unità nazionale del nostro paese.
Questo succede ad esempio in Germania, o nei paesi anglosassoni, che non mi risulta siano paesi comunisti.
Naturalmente, io auspicherei, (ma questa è pura utopia) una Costituzione, una polizia federale e un esercito dell’U.E. che non dipenda dai governi dei singoli stati, ma direttamente dell’U.E. in modo che i vari intrallazzi, che ci sono nei vari paesi, non rimangano impuniti (vedasi negli U.S.A. dove il Governatore del Michighan, è stato arrestato e cancellato politicamente, per reati che nel nostro paese, verrebbero puniti con una convocazione straordinaria del parlamento, per il varo di una urgente legge di garanzia delle libertà del politico al potere, al fine di salvaguardare le libertà fondamentali dell’uomo).
GRAZIE per l’attenzione prestata, leggendo questo mio sfogo, mi prometto di non scrivere più per un lungo tempo, per dare tempo anche ad altre persone, l’opportunità di intervenire in merito.
CIAO A TUTTI.

elventisquero
09-02-10, 09: 39
Gran bel discorso. Sono idee molto utopistiche per l'Italia. Anche io ho sempre sognato un paese libero dal potere che la politica ha su tutto, dove il trasgressore si pente di ciò che ha fatto, dove chi sbaglia paga, dove chi sbaglia non venga additato come vittima (tipo la Franzoni), dove chi ha rubato soldi non venga visto come il salvatore della patria. L'italia ha conquistato il mondo con i romani 2000 anni fa, ed è ancora lì che siamo con la mente. Ci crediamo ancora l'ombelico del mondo. Ma ormai stiamo sempre più scendendo verso il basso nella scala dei potenti. L'UE potrebbe darci una mano a sollevarci, ma alla fine siamo noi che non vogliamo. In Italia ci sono 250.000 leggi, 50.000 auto blu, ci sono assessori che credono di comandare i comuni, sindaci che si credono degli dei, politici che credono di avere in mano tutto, e noi, li abbamo sempre lasciati fare. Perchè? Boh, il nostro amico scrive che dovrebbe essere la PL che controlla il Sindaco, e non viceversa. Ma qui è così, l'eletto nell'ultima tornata elettorale si sente padrone di comandare la PL del paese e si sente libero di fare ciò che vuole con minaccie rivolte ai dipendenti comunali. So che in molti comuni succede questo. Concordo sul discorso della volontà politica nel riformare la nostra categoria, ma non perdo le speranze; dopotutto non è mai arrivata a questo punto.

ROBERTOTO
09-02-10, 09: 54
Sono d'accordissimo con il collega BURBA, su tutto.Forse è meglio rassegnarsi e continuare a fare il nostro mestiere al meglio ,dimostrando alla gente che nella realtà tutti quei personaggi televisivi che tendono a ridicolizzarci non ci rappresentano,ma non ci teniamo assolutamente a farci rappresentare da ridicoli supereroi e fantasiose storie che vediamo su altri corpi.La realtà è che alla fine ogni volta che ci sono atti di violenza ed emergenze criminalità,si sentono nei tg che i nostri colleghi P.S., C.C ecc ecc più i sindacati che li rappresentano,più i cittadini ,lamentarsi di carenze di organico nelle forze dll'ordine e di poca presenza di esse sul territorio.Lo stato ha la possibilità di usufruire di 65000 agenti (noi ) ma nessuno ne parla ,e la gente continua a sperare nelle promesse di maggiore sucurezza nelle citta.Saluti

elventisquero
09-02-10, 10: 05
Oggi è stato consegnato ai relatori Saia e Barbolini l'unico testo della riforma. Però della bozza del testo non riesco a trovare niente

masteratwork
09-02-10, 15: 43
Pare si sia fatto un passo indietro sulla 121 ed un contratto tipo vv.ff. - quando si procede indietro con la 121 pare che tutti si trovino in accordo.....chissà perchè....

elventisquero
09-02-10, 15: 50
Eh già...Chissà perchè!
Hai qualche dettaglio in più?

masteratwork
09-02-10, 17: 12
Per il momento è tutto quello che trapela, come saprò maggiori dettagli ve lo comunicherò

CISCONE
09-02-10, 20: 43
si infatti sul sito del SULPM non c'e niente di nuovo l'ultima notizia è quella pubblicata da masteratwork...aspettiamo con ansia!!

marcopolprov
10-02-10, 13: 32
Buongiorno, è la prima volta che scrivo in questo forum dedicato ad una quanto mai ipotetica riforma della P.L. e quindi mi presento. Ho 47 anni (quasi) faccio da circa 12 anni il Vigile Urbano (od agente di Polizia Municipale) in un comune del Piemonte, anche se per ovvi motivi, sono già 27 anni che sono nel mondo del lavoro.
Personalmente, credo di ricordarmi, che si parla e che si promette di una riforma della Polizia Municipale o Locale, dapprima che io iniziassi a fare questo lavoro; stranamente la riforma appare sempre più imminente ed urgente ad ogni tornata elettorale, salvo passata quest’ultima, tutto torna nello sconforto e nella disperazione generale.
Da diversi mesi leggo con grande attenzione questo forum, è debbo dire che sono rimasto impressionato dalla profonda fiducia che i giovani agenti, nutrono nelle promesse elettorali dei politici di destra, e della lega (questi ultimi, per quanto concerne la dirigenza, sono quasi tutti ex comunisti del Nord riciclati alla nuova fede secessionista) disprezzando e ridicolizzando quelli di sinistra.
Ora, lungi da me, da prendere le difese dei sinistra, che ha già al suo interno, parecchie quinte colonne (il cui massimo esponente è il sempre perdente, ma sempre pronto a tramare contro i suoi alleati ed insieme al suo avversario di sempre, che a parole dice di contrastare, ovvero “baffino di ferro”) ma personalmente sarei molto, molto, moltissimo scettico alle promesse di una seria riforma della P.L. che i politici di destra fanno da diversi anni, senza però che alle parole, seguano i fatti (deve essere una peculiarità dei rappresentanti politici di destra promettere molto, ma fatti zero, tanto il gioco funziona sempre).
Vorrei ricordare che la Legge n. 65/86 prese forma e vita, grazie al fratello maggiore di Andreotti, che per quarant’anni ha fatto come lavoro, il comandante dei vigili urbani di Roma (che strano…).
La predetta legge (che è la nostra legge di riferimento) passò con il forte voto contrario dei due maggiori partiti di opposizione dell’epoca, ovvero il P.C.I. e dell’M.S.I., che per opposte visioni ideologiche si opposero a questa benedetta legge (probabilmente fascismo e comunismo sono due facce della stessa medaglia).
Vorrei sottolineare che se andiamo a vedere come sono rappresentati i Vigili urbani sui maggiori organi di informazione e di spettacolo, ci accorgiamo che a fronte di serie televisive tipo “carabinieri1/2/3/4/5/6”, “La squadra”, “distretto di polizia”, ecc... ecc… il massimo di rappresentazione che la nostra categoria ha, è quella di essere perennemente ridicolizzata dalle trasmissioni televisive del premier e ancora del premier (sono tutte sue) tipo “Striscia la Notizia” oppure di fare il pagliaccio il quella trasmissione su Rai1 che si occupa di spesa e di cucina, che è condotta da un simpatico ometto con i baffi (spero che avrete notato il vigile-pagliaccio che è vestito di bianco, che non si capisce bene cosa ci stia a fare, in quel programma televisivo).
Comunque, voglio ritornare ad essere serio, e voglio dire che personalmente non capisco, come sia possibile che l’On. SAIA e la maggioranza politica che siede in Parlamento e che egli rappresenta, perda tempo in inutili commissioni, lavori preparatori, relatori, incontri, dibattiti, ecc… ecc… quando la sua maggioranza dispone di 100 deputati e di oltre 40 senatori in più dell’opposizione.
E’ strano che si perda tempo, da più di due anni dall’inizio di questa Legislatura, per varare questa benedetta riforma; vorrei ricordare anche i cinque anni della passata Legislatura, dal 2001 al 2006, trascorsi anch’essi inutilmente fra promesse e attese sempre imminenti, (ma comunque sempre parole, mai fatti), ad opera di un altro esponente politico dell’attuale maggioranza (si vede che i politici, quando si tratta di promesse, si danno il cambio). Mi preme sottolineare, che quando si tratta di legiferare leggi d’urgenza, palesemente illegittime ed incostituzionali, e aggiungo io, ingiuste verso chi subisce i reati, il cui uso e consumo è rivolto esclusivamente ad una sola persona al comando (e sappiamo tutti chi egli sia) non si perda tempo, nel giro di una settimana la legge salva-qualcosa, o il lodo Mondatori, Schifani, Alfano ecc… ecc.. sia approvato, promulgato, pubblicato, reso esecutivo.
La verità, è che se andiamo a guardare i fatti, è che sia i Sindaci, i Presidenti di provincia (a proposito le province dovevano sparire nelle promesse, ma nei fatti sono aumentate, perché si doveva accontentare gli appetiti della lega), l’ANCI, il Ministero dell’Interno, la polizia di Stato, i carabinieri, i sinistroidi, i destroidi, i legaioli, i sindacati della triplice, tutti ma proprio tutti, sono contrari ad una Legge che riformi seriamente il nostro lavoro, che così com’è, fa solo ridere.
I Sindaci sono contrari, perché non avrebbero più la loro polizia privata per fargli fare tutte le cagate possibili (processioni, scuole, gonfalone-pagliaccio, funerali, ecc…). Per non parlare delle illegalità che avvengono all’interno degli Enti locali (soprattutto al Sud) dove la polizia locale, dovrebbe essere lei a controllare l’operato dei politici e dei sindaci, e non il contrario (ma questo è un discorso che si può estendere anche a livello nazionale, con i vertici dell’Arma e della P.d.S. al servizio del potente di turno).
La Polizia di Stato e soprattutto i CC, se passasse una vera riforma della P.L. vedrebbero sminuire il loro lavoro, ma stranamente quando hai bisogno di loro, hanno sempre la pattuglia impegnata in qualcosa, mentre il povero vigile, che non è riuscito ad imboscarsi in qualche ufficio, o a fare carriera leccando il deretano al politico locale di turno, e dunque si trova sulla strada, spesso da solo e a piedi, non ha nessun appoggio, né tanto meno uno straccio di informazione su quello che avviene in tempo reale, in quanto alla nostra categoria è preclusa ogni tipo di informazione allo SDI (però stranamente abbiamo l’obbligo di alimentarlo questo benedetto SDI ) in quanto la nostra categoria non è una forza di polizia.
Ma queste, sono cose che all’interno del comparto sicurezza, tutti sanno, ed è secondo me, inutile menzionarle a lungo.
La mia personale opinione, è che se si vuole veramente giungere ad una seria riforma della polizia locale, questa debba passare da prima, per una seria riforma delle forze di polizia dello Stato.
Voglio sottolineare che l’Italia, è un caso più unico che raro, neppure le repubbliche delle banane hanno cinque Forze di Polizia a livello nazionale (sei, se consideriamo anche la Guardia Costiera, che ha compiti di polizia, e che, a differenza dei Vigili Urbani, ha accesso allo SDI).
Sempre il nostro paese ha un rapporto popolazione – operatore di polizia più alto al mondo, neppure nei paesi dell’America Latina hanno un rapporto simile, che è attualmente di 150 operatori di polizia per abitante (non conteggiando la nostra categoria, in quanto non è una forza di polizia e la Guardia Costiera).
Altro aspetto curioso, ma non tanto, è che il nostro paese, abbia dei militari con compiti di polizia pieni ed esclusivi. In questo ultimo caso, non siamo l’unico paese al mondo ed in Europa ad avere dei militari che svolgono funzioni di polizia, ci fanno compagnia Spagna e Francia, anche se in questi due paesi è allo studio una unificazione fra le due polizie nazionali lì presenti, Guardia Civil (militari) e Policia Nacional (civile) per la Spagna, e Gendarmerie (militare) e Police National (civile) per la Francia, che comunque per intanto, sono state da poco messe, tutte, sotto la direzione del Ministero dell’Interno dei loro paesi.
Io credo che tutte le Forze di Polizia dello Stato debbano essere unificate in una sola, sotto la direzione del Ministero dell’Interno, lasciando solo la Polizia Penitenziaria sotto le direttive del Ministero della Giustizia, in quanto a parere mio, è bene che il controllo dei detenuti sia sottratto a quello del Ministero dell’Interno. Questo perché cinque corpi di polizia sono troppi, uno non sa bene quello che fa l’altro, i comitati per l’Ordine Pubblico, il coordinamento, le centrali operative interconesse, non hanno mai funzionato, né funzioneranno mai, date le gelosie e le ritrosie fra i vertici militari e gerarchici delle varie FF.PP.
Certo, questo sarebbe difficile da digerire per vari motivi, dapprima politici (chi è quel partito che si accollerebbe un’iniziativa del genere, unificando i CC e la Polizia, meglio lasciare tutto così), si dovrebbero dividere per cinque tutti i posti di vertice e di comando, ad ogni livello (quante poltrone salterebbero !!) ma indubbiamente si risparmierebbero un sacco di €uro, si saprebbe con precisione la linea di comando e le responsabilità ad essa connesse, non si giocherebbe allo scaricabarile, non ci sarebbero sovrapposizioni, doppioni, ecc… ecc…
Per quanto concerne la polizia locale, se si vuole che essa sia una vera polizia e dare ad essa veramente ed effettivamente questa competenza, essa debba essere sottratta dal controllo dei Sindaci (anzi dovrebbero essere questi ad essere controllati dalla polizia locale), e portati in blocco alle dipendenze delle Regioni, che almeno potrebbero dare loro, le risorse umane, tecniche, operative, giuridiche, di tutela previdenziale e sociale, che ad oggi assolutamente non hanno, essendo dipendenti di Enti Locali, che della polizia locale non gliene frega un beneamato mazzo, e che onestamente per le esigue dimensioni dei comuni italiani, non potranno mai avere.
Inoltre, come ultima osservazione, questa soluzione sarebbe la migliore, soprattutto per la Democraticità delle Istituzioni, in quanto ad oggi, nonostante ci siano ben cinque corpi di polizia, tutti, rispondono gerarchicamente e politicamente alle forze politiche che si trovano al potere, e quindi, detti partiti politici, possono controllare a loro piacimento una funzione, quella di polizia, che è molto delicata per la vita democratica di un paese civile.
Infatti una polizia nazionale che dipende dal governo centrale, non necessariamente potrebbe controllare una polizia regionale, in quanto quest’ultima dipenderebbe dal governo della Regione, che non sempre potrebbe coincidere con la forza politica al governo dello Stato Centrale.
Fermo restando però, il rispetto delle leggi nazionali e della nostra costituzione, a salvaguardia della democrazia e dell’unità nazionale del nostro paese.
Questo succede ad esempio in Germania, o nei paesi anglosassoni, che non mi risulta siano paesi comunisti.
Naturalmente, io auspicherei, (ma questa è pura utopia) una Costituzione, una polizia federale e un esercito dell’U.E. che non dipenda dai governi dei singoli stati, ma direttamente dell’U.E. in modo che i vari intrallazzi, che ci sono nei vari paesi, non rimangano impuniti (vedasi negli U.S.A. dove il Governatore del Michighan, è stato arrestato e cancellato politicamente, per reati che nel nostro paese, verrebbero puniti con una convocazione straordinaria del parlamento, per il varo di una urgente legge di garanzia delle libertà del politico al potere, al fine di salvaguardare le libertà fondamentali dell’uomo).
GRAZIE per l’attenzione prestata, leggendo questo mio sfogo, mi prometto di non scrivere più per un lungo tempo, per dare tempo anche ad altre persone, l’opportunità di intervenire in merito.
CIAO A TUTTI.

Burba probabilmente hai ragione e soprattutto confermi molto di quanto abbiamo già precedente detto e ridetto. Lo sfogo della parte politica mi sembra però fuoriluogo. Ci sono diventato grande sentendo parlar male di Berlusconi e di come faccia i propri interessi (anche se proprio ne dobbiamo parlare credo che sia l'unico che negli ultimi venti anni ha portato delle Riforme, è stato l'unico che si è contrapposto alla sinistra (per la cronaca prima del 1994 la sinistra vinceva le elezioni con il 25-28% dei voti) e soprattutto è stato l'unico a combattere seriamente la Mafia e la Criminalità organizzata in genere - numeri alla mano-). Rispetto la tua idea politica ma comunque non credo che torni utile al discorso sulla Riforma della PL, quindi chiudo qui.
Tutto il resto lo posso anche condividere, anche se continuo ad essere fiducioso e a sperare in un futuro professionale migliore. Come dicono anche altri colleghi, non ci siamo mai arrivati così vicini all'obbiettivo, e forse non ci arriveremo mai più! Speriamo solo che approvino la legge e che gli attuali politici siano più seri dei loro predecessori. Basta!

elventisquero
10-02-10, 16: 29
Io dico di aspettare l'estate per tirare le somme finali. Dopo tutto lo status della riforma non è mai arrivata fino a questo punto e noi non possiamo pretendere che ora facciano le capriole per noi. Vedremo poi il da farsi

Elias
10-02-10, 19: 15
Pare si sia fatto un passo indietro sulla 121 ed un contratto tipo vv.ff. - quando si procede indietro con la 121 pare che tutti si trovino in accordo.....chissà perchè....

Contratto tipo Vigili del Fuoco?? :confused:
Passo indietro sulle 121??
E allora cosa vogliono far cambiare nel concreto??

marcopolprov
11-02-10, 00: 21
Contratto tipo Vigili del Fuoco?? :confused:
Passo indietro sulle 121??
E allora cosa vogliono far cambiare nel concreto??

No è diverso Elias. Se hanno l'intenzione di fare un passo indietro sulla 121, in pratica perdiamo il 70-80% di quello che avevamo strenuamente ottenuto con il Testo SAIA. Ancora non si sa dove sia questo testo unificato ma d'altronde non ci resta che attendere.
Elven credo che se arriviamo all'estate in queste condizioni e poi dovremo ancora rimandare al dopo vacanze, allora comincerò ad essere seriamente sospettoso, molto più seriamente di oggi.
Un'altra cosa per Masterwork: Ci devi confidare da dove arrivano le indiscrezioni sull'ipotetico nostro contratto tipo i vigili del fuoco e il passo indietro sulla 121. Non è che non ti credo, anzi, ma la fonte è molto importante (almeno per me!).

elventisquero
11-02-10, 06: 16
Ieri sera si è svolto l'ultimo consiglio regionale della Lombardia e, come sapete, c'era al vaglio l'esame del nuovo progetto di legge regionale sulla Polizia locale. Stamane ANSA riporta questo:

(ANSA) - MILANO, 10 FEB - ''E' miseramente naufragato in meno di due ore di seduta il tentativo di Formigoni e Maullu di istituire con un colpo di mano, nell'ultimo giorno di Consiglio, la nuova ''polizia locale regionale'', con tanto di vigili urbani armati come se dovessero partire per l'Afghanistan''. Lo ha detto Luciano Muhlbauer, capogruppo di Prc in Regione Lombardia. ''Ora e' necessario che dalla mancata approvazione della nuova legge regionale si traggano tutte le conseguenze - prosegue Muhlbauer - A partire dall'immediato scioglimento dell'illegittima 'celere di De Corato', cioe' di quella squadra speciale della Polizia Locale di Milano che abbiamo visto in azione anche ieri nella baraccopoli di Chiaravalle, equipaggiata con caschi antisommossa, manganello e scudo. In realta', quel reparto e' sempre stato fuorilegge, visto che la Costituzione italiana e le legge nazionale riservano le funzioni di ordine pubblico allo Stato, cioe' a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, mentre le polizie municipali possono svolgere unicamente funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, solo a determinate condizioni e mai in solitudine''.



A voi le conclusioni

marcopolprov
11-02-10, 10: 33
Ieri sera si è svolto l'ultimo consiglio regionale della Lombardia e, come sapete, c'era al vaglio l'esame del nuovo progetto di legge regionale sulla Polizia locale. Stamane ANSA riporta questo:

(ANSA) - MILANO, 10 FEB - ''E' miseramente naufragato in meno di due ore di seduta il tentativo di Formigoni e Maullu di istituire con un colpo di mano, nell'ultimo giorno di Consiglio, la nuova ''polizia locale regionale'', con tanto di vigili urbani armati come se dovessero partire per l'Afghanistan''. Lo ha detto Luciano Muhlbauer, capogruppo di Prc in Regione Lombardia. ''Ora e' necessario che dalla mancata approvazione della nuova legge regionale si traggano tutte le conseguenze - prosegue Muhlbauer - A partire dall'immediato scioglimento dell'illegittima 'celere di De Corato', cioe' di quella squadra speciale della Polizia Locale di Milano che abbiamo visto in azione anche ieri nella baraccopoli di Chiaravalle, equipaggiata con caschi antisommossa, manganello e scudo. In realta', quel reparto e' sempre stato fuorilegge, visto che la Costituzione italiana e le legge nazionale riservano le funzioni di ordine pubblico allo Stato, cioe' a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, mentre le polizie municipali possono svolgere unicamente funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, solo a determinate condizioni e mai in solitudine''.
A voi le conclusioni

Ma possibile che sia finita così in Lombardia? Se non è stata approvata l'altro giorno, ora non potrà essere riproposta? Mi spiegate meglio cosa succede in lombradia? Mi sembra strano!
La conclusione comunque è semplice e chiara: personaggi come Luciano Muhlbauer, sono il Cancro del nostro Stato. Oggi contro le Riforme sulla PL, domani in piazza contro la TAV, dopodomani contro il carcere duro, tra una settimana contro chiunque tenti di dare una riaddrizzata a questo caxo di paese! Sono schifato da questi personaggi. Come ho detto in precedenza non li sopporto più e comincio a nutrire sentimenti di odio e cattiveria nei loro confronti (prima mi facevano quasi sorridere, ma ora, vista la loro insensata ostinazione su certi argomenti, comincio veramente a vederli come nemici dello Stato!).

CISCONE
11-02-10, 11: 50
non ci posso credere!!!
e poi cosa avrebbe da dire contro il nucleo speciale della polizia locale...fa quello che gli altri non fanno...e non è un gruppo che si occupa di contare i lampioni di paiazza duomo....fa un lavoro sporco e ripulisce milano dalla gentaglia....la medaglia gli dovrebbero dare altro che ste frasi ridicole...prima si parla di sicurezza e poi si crocifigge chi fa la sicurezza!
basta...prima almeno speravo in questa riforma regionale piu di quella nazionale, la vedevo piu plausibile e veloce...mi sbagliavo....e allora mi sa che anche quella statale non andrà bene...sono inc...

elventisquero
11-02-10, 12: 29
L'ho detto tempo fa: è un rosso e come tale si comporta. Questo tizio non è nuovo a questo genere di comportamenti. Dove lavoravo prima ha scritto su un giornale della città chiedendo lo stop dei vigili lucciole (era proprio questo il titolo dell'articolo). Cioè? Cioè riteneva superfluo il servizio notturno che quotidianamente si svolgeva per le strade della periferia. Avete capito come ci tratta questo? I rossi sono per l'anarchia, sono per un paese dove ognuno fa quello che vuole, senza regole, senza problemi, senza nessuno che controlli, specialmente se questo qualcuno ha armi e indossa una divisa

CISCONE
11-02-10, 13: 00
ho visto sul blog di Luciano Muhlbauer che molti gli hanno risposto a dovere difendendo la polizia locale...... cmq io non capisco come una maggioranza non riesca a fare passare una proposta di legge...e che hanno a fare la maggioranza??

marcopolprov
11-02-10, 13: 00
L'ho detto tempo fa: è un rosso e come tale si comporta. Questo tizio non è nuovo a questo genere di comportamenti. Dove lavoravo prima ha scritto su un giornale della città chiedendo lo stop dei vigili lucciole (era proprio questo il titolo dell'articolo). Cioè? Cioè riteneva superfluo il servizio notturno che quotidianamente si svolgeva per le strade della periferia. Avete capito come ci tratta questo? I rossi sono per l'anarchia, sono per un paese dove ognuno fa quello che vuole, senza regole, senza problemi, senza nessuno che controlli, specialmente se questo qualcuno ha armi e indossa una divisa

Come dicevo pocanzi, spesso sono un cancro!!!

tibidabo72
11-02-10, 13: 50
AFFOSSATA LA POLIZIA REGIONALE DI FORMIGONI. ACCOLTA NOSTRA MOZIONE SOSPENSIVA. ORA SI SCIOLGA LA CELERE DI DE CORATO
di lucmu (del 10/02/2010, in Sicurezza, linkato 121 volte)
È miseramente naufragato in meno di due ore di seduta il tentativo di Formigoni e Maullu di istituire con un colpo di mano, nell’ultimo giorno di Consiglio, la nuova “polizia locale regionale”, con tanto di vigili urbani armati come se dovessero partire per l’Afghanistan.
Infatti, di fronte alla prospettiva dell’ostruzionismo ad oltranza, è stata accolta a maggioranza, a voto segreto, la nostra “questione sospensiva”. Cioè,la richiesta di non procedere all’esame del progetto di legge regionale n. 447, il cui firmatario si chiama Roberto Formigoni.
Ora è necessario che dalla mancata approvazione della nuova legge regionale si traggano tutte le conseguenze. A partire dall’immediato scioglimento dell’illegittima celere di De Corato, cioè di quella squadra speciale della Polizia Locale di Milano che abbiamo visto in azione anche ieri nella baraccopoli di Chiaravalle, equipaggiata con caschi antisommossa, manganello e scudo.In realtà, quel reparto è sempre stato fuorilegge, visto che la Costituzione italiana e la legge nazionale riservano le funzioni di ordine pubblico allo Stato, cioè a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, mentre le polizie municipali possono svolgere unicamente funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, solo a determinate condizioni e mai in solitudine.
Ma ora è fallito anche il tentativo di inserire abusivamente, nella legge regionale, i “caschi antisommossa” e altre attrezzature. Quindi, De Corato da oggi è fuorilegge da ogni punto di vista: costituzionale, nazionale e regionale.
Insomma, il Prefetto, il Questore o il Comandante dell’Arma dei Carabinieri informino il Comandante della Polizia Locale di Milano che deve immediatamente sciogliere la celere del Vicesindaco di Milano.

bè nella parte sottolineata trovo audace ed eccessivo che esistano una sorta di reparti mobili e btg a livello regionale formati da PP.LL., questo e un passo in dietro per coloro che desiderano veder riconociuto il loro lavoro in modo degno magari essendo equiparati alle altre ff.PP.

marcopolprov
11-02-10, 14: 04
E' stata accolta una mozione. niente altro. Come si dice....Hanno vinto una battaglia, ma non la guerra! Formigoni non mi sembra quel che si dice un politico senza gli attributi. Anzi!!!!!

JuliaAlpin
11-02-10, 14: 32
A partire dall’immediato scioglimento dell’illegittima celere di De Corato, cioè di quella squadra speciale della Polizia Locale di Milano che abbiamo visto in azione anche ieri nella baraccopoli di Chiaravalle, equipaggiata con caschi antisommossa, manganello e scudo.In realtà, quel reparto è sempre stato fuorilegge, visto che la Costituzione italiana e la legge nazionale riservano le funzioni di ordine pubblico allo Stato, cioè a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, mentre le polizie municipali possono svolgere unicamente funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, solo a determinate condizioni e mai in solitudine.


non offendetevi, ma secondo me sti compiti li devono svolgere solo CC, PdS e GdF..la vedo come una cosa esagerata, tutto qua :)

Blushield
11-02-10, 15: 30
Prc...????? Ma esiste ancora.....??????

ciao Tibidabo72. La notizia così come l'ho letta appare parziale, mi spiego: La P.L. ha la qualifica di ausiliari di P.S. e per ciò, se non erro, lo stesso prefetto può disporre dei Vigili in...chiamiamole genericamente "operazioni di O.P.". Sarebbe interessante sapere se l'operazione di cui si parla si sia svolta o meno su richiesta, avallo o coinvolgimento del Prefetto! Io credo di si, e allora in questo caso presumo che la presenza dei colleghi con l' abbigliamento del caso (O.P.) possa rientrare nelle competenze della P.L.. Che ne pensate?

Ah, dimenticavo. Sempre riferendomi a quanto dichiarato dal consigliere (?) di PRC; il manganello, chiamato sfollagente o mazzetta di segnalazione, è una realtà che esiste da molti anni sopratutte nelle regioni del nord ma non solo...se aggiungiamo un casco antisommossa e uno scudo (sistemi di difesa passiva) non è una sicurezza in più? Ad esempio, per lo sgombro di un immobile comunale deve intervenire la P.L. in primis e in supporto deve necessariemente essere chiamata la Celere o il Btg dei CC.. se la P.L. che interviene è addestrata ed equipaggiata in maniera da dare man forte all PdS e CC non è meglio. Altrimenti deve farsi da parte e "guardare" i colleghi che si pigliano le bastonate.... Cosa diceva un vecchio adagio..??? A sì, l'unione fa la forza!

FRANCODUE
11-02-10, 16: 20
Signori.
Guardiamo un po' la normativa vigente in materia che è il Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza.

art.22

Quando, nei casi preveduti dagli articoli precedenti, occorre disciogliere una riunione pubblica od un assembramento in luogo pubblico o aperto al pubblico, le persone riunite od assembrate sono invitate a disciogliersi dagli ufficiali di pubblica sicurezza o, in loro assenza, dagli ufficiali o dai sottufficiali dei carabinieri reali *i.

Non c'è dubbio che la materia è data in esclusiva agli Ufficiali di P.S., qualifica che nessun appartenente alla PM/Pl riveste, ed in loro assenza ai Carabinieri.

Art. 24

Qualora rimangano senza effetto anche le tre intimazioni ovvero queste non possano essere fatte per rivolta od opposizione, gli ufficiali di pubblica sicurezza o, in loro assenza, gli ufficiali o i sottufficiali dei carabinieri *reali ordinano che la riunione o l'assembramento siano disciolti con la forza.

All'esecuzione di tale ordine provvedono la forza pubblica e la forza armata sotto il comando dei rispettivi capi.



Questa passaggio è importantissimo, siccome sino ad ora solo l'Ufficiale di P.S. può ordinare una carica ed in loro assenza il sottufficiale dell'Arma.
Per cui, dato che nessuna legge Regionale può capovolgere una legge dello Stato, quella legge della regione Lombardia sarebbe stata assolutamente incostituzionale.

Il sevizio di Ordine Pubblico è esclusiva del Ministero dell'Interno ed è la tutela di un bene di interesse collettivo di primaria importanza.
Le Polizia Municipali e Locali, concorrono in ausilio di quelle ordinarie all'espletamento del servizio, ma nulla possono fare di loro iniziativa.
La direzione del servizio è sempre affidata ad un funzionario della Polizia di Stato, o a un suo Sostituto Commissario espressamente delegato dal Questore.
In casi di emergenza in cui non c'è disponibile nessuno di questi, il sottufficiale dei Carabinieri più alto in grado.

Nota: * reali carabinieri, siccome la norma è del 1931 -.

Blushield
11-02-10, 17: 30
Sì Franco il TULPS in tal senso è chiaro, ma se provi a coordinarlo con la Legge 65/86 (la nostra legge per intenderci) le cose si complicano,
Articolo 5 della Legge 65/86

Funzioni di polizia giudiziaria, di polizia stradale, pubblica sicurezza.

1. Il personale che svolge servizio di polizia municipale, nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza e nei limiti delle proprie attribuzioni, esercita anche:
a) funzioni di polizia giudiziaria, rivestendo a tal fine la qualità di agente di polizia giudiziaria, riferita agli operatori, o di ufficiale di polizia giudiziaria, riferita ai responsabili del servizio o del Corpo e agli addetti al coordinamento e al controllo, ai sensi dell'articolo 221, terzo comma, del codice di procedura penale; gi
b) servizio di polizia stradale, ai sensi dell'articolo 137 del testo unico delle norme sulla circolazione stradale approvato con decreto del Presidente della Repubblica 15 giugno 1959, numero 393;
c) funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza ai sensi dell'articolo 3 della presente legge.
2. A tal fine il prefetto conferisce al suddetto personale, previa comunicazione del sindaco, la qualità di agente di pubblica sicurezza, dopo aver accertato il possesso dei seguenti requisiti:
a) godimento dei diritti civili e politici;
b) non aver subito condanna a pena detentiva per delitto non colposo o non essere stato sottoposto a misura di prevenzione;
c) non essere stato espulso dalle Forze armate o dai Corpi militarmente organizzati o destituito dai pubblici uffici.
3. Il prefetto, sentito il sindaco, dichiara la perdita della qualità di agente di pubblica sicurezza qualora accerti il venir meno di alcuno dei suddetti requisiti.
4. Nell'esercizio delle funzioni di agente e di ufficiale di polizia giudiziaria e di agente di pubblica sicurezza, il personale di cui sopra, messo a disposizione dal sindaco, dipende operativamente dalla competente autorità giudiziaria o di pubblica sicurezza nel rispetto di eventuali intese fra le dette autorità e il sindaco.
5. Gli addetti al servizio di polizia municipale ai quali è conferita la qualità di agente di pubblica sicurezza possono, previa deliberazione in tal senso del consiglio comunale, portare, senza licenza, le armi, di cui possono essere dotati in relazione al tipo di servizio nei termini e nelle modalità previsti dai rispettivi regolamenti, anche fuori dal servizio, purché nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza e nei casi di cui all'articolo 4. Tali modalità e casi sono stabiliti, in via generale, con apposito regolamento approvato con decreto del Ministro dell'interno, sentita l'Associazione nazionale dei comuni d'Italia. Detto regolamento stabilisce anche la tipologia, il numero delle armi in dotazione e l'accesso ai poligoni di tiro per l'addestramento al loro uso (come modificato dall'art. 17, comma 134, L. 15 maggio 1997, n. 127).

Il comma 4 è la parte importante, ed è per questo che sarebbe necessario conoscere bene tale episodio poichè non conosciamo bene i fatti e non sappiamo se, ad esempio fossero o meno presenti Ufficiali di P.S. (CC. o PdS). Perchè se così fosse a mio parere ( ma certamente sono quì per confrontarmi con tutti i colleghi ) l'episodio non avrebbe nulla di particolare da un punto di vista giuridico.

ecco uno degli esempi per il quale io definisco la nostra attuale legge "legge elastico". Abbiamo bisogno di chiarezza!!!

marcopolprov
11-02-10, 19: 25
Di più che chiarezza. Abbiamo bisogno di fatti! Come diceva il famoso comico:"Fatti non pugnette!". Se si continua così si rimane sulla seconda parte dello slogan. Mi sono estremamente stufato di disquisire sul Si è-non si è, si può fare-non si può fare, siamo qualificati-non siamo qualificati. Bastaaaaaaaa!!! Nessuno di noi ne può più. Si deve per forza cambiare. Abbiamo bisogno di cambiare e vogliamo cambiare.

FRANCODUE
11-02-10, 19: 43
Marco, per quanto riguarda l'Ordine Pubblico autonomo no.
Non lo potete fare.
Questo è chiarissimo.
Nessuno di voi riveste la qualifica di Ufficiale di Pubblica Sicurezza, che viene rilasciata solo ai nostri Funzionari Direttivi ed agli Ufficiali dell'Arma, che come ben sai frequentano corsi abbastanza formativi per tale compito, Scuola Superiore di Polizia e Accademia dell'Arma.
Per ultimo è stata estesa a personale delle carriere apicali del ruolo degli Ispettori e Marescialli che hanno comunque una notevole esperienza sul campo.
L'Ordine Pubblico è materia molto delicata, lasciatela per ora dirigere a chi lo sa fare.
Sentite a me.
Non si scherza con il fuoco.

marcopolprov
11-02-10, 19: 51
Marco, per quanto riguarda l'Ordine Pubblico autonomo no.
Non lo potete fare.
Questo è chiarissimo.
Nessuno di voi riveste la qualifica di Ufficiale di Pubblica Sicurezza, che viene rilasciata solo ai nostri Funzionari Direttivi ed agli Ufficiali dell'Arma, che come ben sai frequentano corsi abbastanza formativi per tale compito, Scuola Superiore di Polizia e Accademia dell'Arma.
Per ultimo è stata estesa a personale delle carriere apicali del ruolo degli Ispettori e Marescialli che hanno comunque una notevole esperienza sul campo.
L'Ordine Pubblico è materia molto delicata, lasciatela per ora dirigere a chi lo sa fare.
Sentite a me.
Non si scherza con il fuoco.

Franco sono completamente d'accordo con te. A Cesare quel che è di Cesare. ma visto che l'abitudine è quella di indirizzare anche la PL verso i delicati e rognosi campi dell'OP, campi proprio perché sono spesso e volentieri campi di battaglia anche per noi (vedi teste rotte e auto sfondate), credo che sarebbe giusto e onesto in futuro, riformulare alcune leggi e magari, se non chiedo troppo, preparare a tali compiti anche qualche nostro ufficiale. Uno di noi ogni 10 della PS e dei CC. non credo che sia proprio bestemmiare essere inseriti in contesti in cui spesso e volentieri veniamo "ficcati" per forza. Altrimenti mi spiegate perché veniamo demandati in determoinati servizi? Gli stessi Questori e Prefetti ce li demandano spesso e volentieri, non i Sindaci e i presidenti delle Province. E' chiedere troppo? E pur vero che nemmeno gli Ufficiali della Gdf sono inseriti in tali compiti decisionali, ma sarebbe il caso di rivederle alcune di queste leggi in prospettiva e in considerazione dei fatti attuali. No? Se per voi dico fesserie, allora sbaglierò!!!

grfrapi
11-02-10, 20: 03
è giusto dotare di tali poteri anche la polizia municipale, che poi in effetti è la polizia che dovrebbe stare più vicina al cittadino poichè operativa in ambente urbano, vedi dirigenza del traffico, controllo esercizi commerciali, servizio di quartiere ecc. in Italia ci sono due forze di polizia come la GDF che in principio doveva occuparsi solo dei controlli fiscali ma che ormai è diventata una vera forza di polizia e tra poco la vedremo anche in compiti antiterrorismo, e poi il CFS che aveva solo compiti ambientali ed invece entrambe rivestono di tali qualifiche non capisco perchè la PL non dovrebbe averle!!!??? ed intanto il CFS dove svolge il lavoro quasi del tutto in ambiente boschivo riveste tali qualifiche su tutto il territorio nazionale, ma secondo voi è più a rischio in un conflitto a fuoco un agente di PL in ambiente urbano o uno del CFS???

marcopolprov
11-02-10, 20: 14
è giusto dotare di tali poteri anche la polizia municipale, che poi in effetti è la polizia che dovrebbe stare più vicina al cittadino poichè operativa in ambente urbano, vedi dirigenza del traffico, controllo esercizi commerciali, servizio di quartiere ecc. in Italia ci sono due forze di polizia come la GDF che in principio doveva occuparsi solo dei controlli fiscali ma che ormai è diventata una vera forza di polizia e tra poco la vedremo anche in compiti antiterrorismo, e poi il CFS che aveva solo compiti ambientali ed invece entrambe rivestono di tali qualifiche non capisco perchè la PL non dovrebbe averle!!!??? ed intanto il CFS dove svolge il lavoro quasi del tutto in ambiente boschivo riveste tali qualifiche su tutto il territorio nazionale, ma secondo voi è più a rischio in un conflitto a fuoco un agente di PL in ambiente urbano o uno del CFS???

Si, in effetti sono stranezze inspiegabili. Nessuno contesta la storia e la tradizione di Certi Corpi, che non si fraintenda per cortesia, ma solo si cerca di capire il perché per certi altri Corpi dello Stato è normale che gli siano riconosciute certe qualifiche e compiti pur non usufruendo di certe qualifiche e non espletando quasi mai certi compiti a cui, tecnicamente, sono destinati anche loro. Mentre per la PL, che soprattutto nei grandi centri è continuamente in confronto con episodi di microcriminalità e non solo, come dicevamo anche di OP ecc ecc, è tutto più difficile da ottenere, e perché non si capisce il perché sia sempre strano e anomalo il fatto che un giorno gli siano affidati compiti e qualifiche che tra l'altro già riveste ufficiosamente.
Fondamentalmente...Perché per noi è tutto difficile, "non per noi e da lasciare ad altri", "dovremmo pensare ad altro invece di pensare a queste cose", è impossibile, duro solo da chiedere ecc ecc ecc, mentre per altri che hanno certi compiti e qualifiche e che non le usano, è tutto normale. Scusate ma è una cosa profondamente strana!

cucuzza
11-02-10, 20: 28
la gdf, il cfs e la polizia penitenziaria hanno tutte le qualifiche su tutto il territorio, anche se sono molto specializzati in un determinato settore, e per assurdo ne avrebbero meno necessità loro che non la PL che si trova a fronteggiara in ambito urbano e non le problematiche a 360°.
Che questi corpi abbiano tutte le qualifiche lo trovo giusto perchè anche se specializzati per un determinato servizio, è una cosa corretta che all'occorrenza possano intervenire anche in altri campi perchè sono forza di polizia e sono persone che indossano una divisa quindi devono sempre dare una risposta al cittadino.
La PL è molto limitata e non si capisce il perchè visto che in ambito locale si deve occupare di settori molto delicati che spesso nascondono insidie, basti pensare al cds, all'edilizia, al commercio,ai rifiuti,ai pubblici esercizi, ai tso, al controllo degli stranieri...........e così via.
Mi trovo daccordo sul fatto che tra la PL ci siano molti operatori impreparati e disarmati che non sono in grado di fare i poliziotti, quindi ad una eventuale riforma dovrà far seguito una maggior richiesta di requisiti psicofisici e di una maggior preparazione ed addestramento dei neo assunti della PL, ma ritengo che non si possa continuare ad andare avanti in questo modo e tenere 65000 persone in una sitazione ambigua dove spesso si finisce per fare le guardie personali di qualche sindaco o ci si ritrova a fare l'autista o il bidello in divisa.
Tutto questo non deve avvenire per togliere qualcosa agli altri corpi di polizia che svolgono da sempre un lavoro unico ed importante, ma semplicemente per avere una vera polizia locale che sia radicata sul territorio per risolvere in modo sempre più efficace le problematiche in cui anno dopo anno andiamo in contro, per combattere la microcriminalità e per dare un supporto importante alle polizie statali, perchè se c'è collaborazione è più facile raggiungere certi traguardi perchè la divisa che si indossa non ha importanza non dimentichiamo che alla fine siamo tutti sulla stessa barca.

FRANCODUE
11-02-10, 21: 03
Si, in effetti sono stranezze inspiegabili. Nessuno contesta la storia e la tradizione di Certi Corpi, che non si fraintenda per cortesia, ma solo si cerca di capire il perché per certi altri Corpi dello Stato è normale che gli siano riconosciute certe qualifiche e compiti pur non usufruendo di certe qualifiche e non espletando quasi mai certi compiti a cui, tecnicamente, sono destinati anche loro. Mentre per la PL, che soprattutto nei grandi centri è continuamente in confronto con episodi di microcriminalità e non solo, come dicevamo anche di OP ecc ecc, è tutto più difficile da ottenere, e perché non si capisce il perché sia sempre strano e anomalo il fatto che un giorno gli siano affidati compiti e qualifiche che tra l'altro già riveste ufficiosamente.
Fondamentalmente...Perché per noi è tutto difficile, "non per noi e da lasciare ad altri", "dovremmo pensare ad altro invece di pensare a queste cose", è impossibile, duro solo da chiedere ecc ecc ecc, mentre per altri che hanno certi compiti e qualifiche e che non le usano, è tutto normale. Scusate ma è una cosa profondamente strana!

Marco non è strana la cosa.
Se un articolo di una legge del lontano 1931 che nessuno si è ben guardato da allora da modificarlo, destra , sinistra, centro della destra o centro della sinistra, o centro del centro, un motivo pur certo ci sarà.
In questo momento solo le forze di Polizie Nazionali possono assicurare certi servizi.
Non escludo di certo che in futuro questa possibilità possa essere estesa alle Polizie degli enti territoriali, però la strada è abbastanza lunga e tormentata.
Tu pensi che il tuo comandante in questo momento avendo la qualifica di Ufficiale di P.S. per legge di riforma potrebbe dirigere un servizio di Ordine Pubblico ?.
Ribadisco che ci vuole una specifica preparazione in materia.
Anche nei vostri stessi interessi, vi manderebbero solo allo sbaraglio.
State attenti.

Elias
12-02-10, 00: 53
Franco hai perfettamente ragione. Ma andare a "sbaraccare" un campo nomadi abusivo rientra nell'ordine pubblico?

tibidabo72
12-02-10, 01: 15
Franco hai perfettamente ragione. Ma andare a "sbaraccare" un campo nomadi abusivo rientra nell'ordine pubblico?

si rientra nell'O.P. anche sbaraccare campi nomadi e centri sociali ..... sicocome marco e di roma sa bene di cosa stiamo parlando e a lui chiedo se ha mai visto i vigili urbani di roma o la polizia provinciale di roma impiegata in ordine pubblico, e se qualche volta e stat impiegata con quali compiti!??! compiti limitati alla viabilità non compiti di repressione, non ho mai visto vigili urbani sostenere una carica di tifosi....

BURBA
12-02-10, 07: 38
Burba probabilmente hai ragione e soprattutto confermi molto di quanto abbiamo già precedente detto e ridetto. Lo sfogo della parte politica mi sembra però fuoriluogo. Ci sono diventato grande sentendo parlar male di Berlusconi e di come faccia i propri interessi (anche se proprio ne dobbiamo parlare credo che sia l'unico che negli ultimi venti anni ha portato delle Riforme, è stato l'unico che si è contrapposto alla sinistra (per la cronaca prima del 1994 la sinistra vinceva le elezioni con il 25-28% dei voti) e soprattutto è stato l'unico a combattere seriamente la Mafia e la Criminalità organizzata in genere - numeri alla mano-). Rispetto la tua idea politica ma comunque non credo che torni utile al discorso sulla Riforma della PL, quindi chiudo qui.
Tutto il resto lo posso anche condividere, anche se continuo ad essere fiducioso e a sperare in un futuro professionale migliore. Come dicono anche altri colleghi, non ci siamo mai arrivati così vicini all'obbiettivo, e forse non ci arriveremo mai più! Speriamo solo che approvino la legge e che gli attuali politici siano più seri dei loro predecessori. Basta!

Caro “marcopolprov”, ho letto il tuo post riguardo il mio intervento, debbo dire che, a parte le idee politiche che ognuno di noi può avere (io debbo dire che dei politici non ho più molta fiducia), tutti noi appartenenti alla nostra categoria, che ogni giorno, alzandoci la mattina per andare a lavorare, nel nostro piccolo cerchiamo di fare del nostro meglio (almeno quelli che remano dalla nostra parte, perché nella nostra categoria, c’è anche chi rema contro), auspichiamo che i nostri politici, a cui è demandata la facoltà di legiferare, si diano una svegliata e capiscano le nostre esigenze.
Il problema è capire, se le nostre necessità e le nostre legittime rivendicazioni, coincidano con gli interessi e le convenienze politiche individuali dei nostri governanti.
Politicamente io non mi faccio molte illusioni, personalmente non credo che questa riforma della P.L. passerà, probabilmente ci terremo la Legge n. 65/1986 per almeno una ventina di anni (minimo), a meno che l’appartenenza all’U.E. imponga ai nostri governanti di fare qualcosa, ma non credo in quanto l’U.E. allargandosi troppo nel numero di paesi, e secondo me troppo presto ad “Est”, è oramai un sistema troppo ingessato, in quanto le decisioni importanti vengono ancora prese all’umanità, con il risultato di bloccare ogni processo innovativo, in quanto paesi piccoli, come la Slovenia, l’Ungheria, la Slovacchia, la Repubblica Ceca, ecc.. ecc.. possono mettere il veto per provvedimenti sgraditi ai governi di quei paesi (come di Jugoslavia memoria) in quanto i paesi dell’Est, superato il sistema comunista, si trovano a fare oggi, i conti con il loro forte nazionalismo, presente all’interno delle rispettive società, di quasi tutti i paesi dell’ex cortina di ferro, radicato nella popolazione, alimentato e amplificato dai mezzi di comunicazione e dalla loro stessa classe politica al potere, in quanto in questi paesi l’appartenenza etnica vale molto di più dell’onestà o delle capacità del singolo cittadino.
Queste cose, noi italiani, tedeschi, francesi, olandesi, le abbiamo già vissute sessanta anni fa, ma oramai appartengono al nostro passato, per noi un bravo medico o un bravo ingegnere è più bravo perché è meglio preparato, non perché è italiano piuttosto che francese.
Ma ritornando alla nostra legge di riforma io mi sono permesso di elaborane una, con una mia valutazione di ciò che allo stato attuale siamo. Spero che ti piaccia, e spero che piaccia o almeno venga condivisa, almeno in parte, da chi legge questo forum. CIAO.

RIFORMA DELLA LEGGE N. 65/86

La riforma della Legge n. 65 del 07/03/1986, attende stancamente oramai da diversi anni, nonostante le promesse elettorali dei vari esponenti politici, sia nazionali che locali e di varia appartenenza politica, che con il passare degli anni si sono succeduti.
La sinistra italiana, che per tradizione è sempre stata ostile a legiferare una seria Legge che disciplini in maniera chiara quello che sono e quello che fanno i “vigili urbani” si accompagna alle promesse della destra storica italiana (in particolar modo riconducibili esclusivamente ad Alleanza Nazionale) che attraverso alcuni suoi esponenti politici negli ultimi anni, ha manifestato interesse ad una riforma, ma a mio avviso esclusivamente a scopo elettorale (tanto e vero che non si è mai approdato a nulla da più di venti anni) e nella quale ci sono cascati molti appartenenti sindacali della categoria, sia per ingenuità, oppure per convenienza.
Oltretutto, le ultime proposte di riforma della polizia locale presentate in Parlamento (vedasi D.D.L. Saia, Incostante, Barbolini), sono in molti punti, simili, ambigue, disarticolate, e in molti aspetti, addirittura peggiorative rispetto alla legge 65/86.
La Legge 65/86, nacque sotto la spinta del fratello maggiore dell’ex sette volte Presidente del Consiglio, Sen. Giulio Andreotti, il quale è stato per lungo tempo comandante della Polizia Municipale di Roma.
Come tutte le Leggi emanate nel “quarantennio” democristiano, la legge 65/86 era una legge di puro compromesso, volta a rassicurare sia l’Arma dei Carabinieri (e quindi il Ministero della Difesa), che la Polizia di Stato (e quindi il Ministero dell’Interno), nonché i due maggiori partiti di opposizione dell’epoca, ovvero il P.C.I. e l’allora M.S.I. che per opposte ragioni ideologiche, si opposero strenuamente al varo della predetta legge, tanto e vero che la stessa passò in Parlamento con il loro forte voto contrario.
Il risultato di questa legge, fu quello di lasciare l’intera categoria dei vigili urbani nel limbo di non sapere bene chi siano, nè quello che facciano, una sorta di “né carne né pesce” lasciati alla mercè di politici locali e sotto il loro costante ricatto, alcune volte anche complici dell’illegalità degli stessi (si pensi ai comuni sciolti per infiltrazioni di stampo mafioso) altre volte vittime della loro tracotanza.
Nello specifico la Legge 65/86, è una “legge quadro”, che nel diritto pubblico designa una particolare fonte normativa, che pone disposizioni generali e di principio, concedendo ampi spazi alla normazione regionale, quindi all’autonomia delle regioni.
La predetta legge, si compone di solo 14 articoli, i quali anche se pochi, riescono essere di una assoluta ambiguità; ad esempio le qualifiche degli Ufficiali di P.G. della polizia municipale non si capisce se siano piene, oppure limitate alle materie di stretta competenza della categoria; le stesse qualifiche di P.G. sono limitate all’orario di servizio e al territorio dell’ente locale di appartenenza; la disciplina dell’armamento è nella legge 65/86 fortemente restrittiva, limitata alla sola difesa personale, cioè come un semplice privato cittadino, così come indicato nel D.M. 145/87; successivamente con il D.M. 371/94 del Ministero dell’Interno, si stabilisce che il mancato obbligo della licenza di porto dell’arma, si riferisce unicamente all’esenzione del pagamento della tassa erariale a cui sono tenuti, invece, i privati titolari di porto d’armi.
Se andiamo ad analizzare tutte le norme riguardanti l’armamento delle Forze di Polizia dello Stato, sia ad ordinamento civile (polizia di stato, corpo forestale dello stato, polizia penitenziaria) che quelle ad ordinamento militare (carabinieri, guardia di finanza) la formula del porto d’armi senza licenza non è mai menzionata, ma l’armamento è finalizzato a motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza, e così via.
Per essere chiari, il vigile urbano, potrà intervenire su un atto criminoso gravissimo (omicidio, rapina a mano armata, strage, ecc…) soltanto se dal criminale viene posta in essere una minaccia alla vita del singolo vigile urbano, invero, a prendere alla lettera la norma giuridica, significa che se il criminale minaccia con le armi altre persone, o addirittura un altro collega, lo stesso non potrà fare uso dell’arma di ordinanza, finchè non sia direttamente minacciato di morte dal criminale.
Con le leggi “Bassanini” veniva ulteriormente limitata la disciplina dell’armamento, stabilendo la “facoltà” e non “l’obbligo” del porto senza licenza della pistola, demandando tale facoltà ai consigli comunali.
Se consideriamo che fra le altre cose, non c’è una uniformità neanche nel tipo di armamento fra gli appartenenti alle polizie municipali di tutta Italia, anche fra comuni contigui, “l’Armata Brancaleone” è completa.
La legge 65/86, non dicendo niente in materia, preclude anche la possibilità per i corpi o servizi di polizia locale di avere in dotazione degli sfollagente (non si può pensare di intervenire su di una rissa o reagire ad una aggressione violenta da parte di più facinorosi, con la pistola di ordinanza) per cui molti enti locali si sono inventati la mazzetta di segnalazione, a Milano per esempio tale strumento (rigorosamente bianco e senza anima in acciaio) viene denominato “distanziatore” ed è stato usato dagli agenti di polizia locale di Milano, durante la rivolta dei cinesi in Via Paolo Sarpi.
Infatti gli stessi vigili urbani, nell’occasione si preoccupavano nell’usare detto attrezzo, più per distanziare gli aggressori cinesi, che per reagire ad una violenza con bastoni, coltelli, ed altri mezzi contundenti, in quanto per legge, non potevano assolutamente usare detto strumento “distanziatore” per quello che sarebbe effettivamente servito e per quello che i politici locali di Milano subdolamente e ambiguamente gli hanno dato in dotazione per fini esclusivamente elettorali, come invece ha poi fatto la Polizia di Stato intervenuta in forze successivamente e dopo più di due ore dell’inizio degli scontri.
Se i vigili urbani di Milano, avessero usato il distanziatore come lo hanno usato i poliziotti, lo avrebbero fatto a loro rischio e pericolo, senza nessuna tutela giuridica.
Infatti prima, qualche vigile e qualche vigilessa è stata mandata all’ospedale dai cinesi, e poi sono arrivati i nostri, anche se con un leggero ritardo (sic.).
Per farla breve, le amministrazioni locali, per gettare fumo negli occhi del cittadino elettore, ti danno in dotazione uno strumento che per legge non potresti avere, dandogli un altro nome, se poi lo usi per quello che tecnicamente è (ovvero uno sfollagente depotenziato) sono cavoli tuoi, lasciando l’operatore nelle conseguenze penali, amministrative e civili a cui potresti andare incontro, in più, per avere fatto unicamente il tuo lavoro, ti devi pagare l’avvocato di tasca tua, e magari anche una bella lettera di licenziamento, visto che il nostro contatto di lavoro, con la legge Amato n. 29/93 è di natura privatistica, ovvero come un lavoratore metalmeccanico, ma però per il tipo di lavoro che fai, inspiegabilmente di colpo, diventa di natura pubblica.
Infatti le qualifiche di pubblico ufficiale, di agente di P.G. e di ausiliario di P.S., ti obbligano ad intervenire, ma contemporaneamente lo Stato, non ti riconosce la medesima dignità, tutela giuridica ed economica di un appartenente alle Forze di Polizia dello Stato. In pratica lo Stato e la tua amministrazione di appartenenza, “italianamente” ti dice arrangiati, e se proprio sei nei guai, prendile e prega. Su questo punto, credo che l’ambiguità delle norme giuridiche, possano essere superate unicamente dal legislatore nazionale, in quanto, l’Ordine Pubblico è competenza esclusiva dello Stato.
Con la legge “Amato”, la 29/93, i dipendenti degli enti locali, della sanità, degli enti pubblici non economici, dal contratto di diritto pubblico, sono stati portati nel contratto di diritto privato, quindi di fatto privatizzati.
Nel breve governo dell’On. D’Alema, ovvero nel 1999-2000, addirittura venne portata l’intera categoria dei Vigili del Fuoco, inquadrati nel Ministero dell’Interno, dal contratto di diritto pubblico, al contratto di natura privatistica, con l’assurdità di avere due figure professionali (il vigile del fuoco e il poliziotto) dipendenti entrambi del Ministero dell’Interno, ma con un contratto di lavoro estremamente diverso, sia dal punto di vista normativo e giuridico, che da quello economico.
Da notare che entrambe le figure professionali summenzionate, rivestono delle qualifiche e svolgono un lavoro che per loro natura non può che essere definito “Pubblico” ma evidentemente nei politici della sinistra, all’epoca al governo di questa Repubblica delle banane, doveva esserci un pò di confusione.
Nel successivo governo Berlusconi (2001-2006) la categoria dei Vigili del Fuoco, venne riportata nel contratto e nel rapporto di lavoro di natura pubblica, come gli appartenenti alla Polizia di Stato.
Ad oggi, gli appartenenti alle polizie municipali o locali, non hanno accesso a nessuna banca dati delle Forze di Polizia, istituita presso il Ministero dell’Interno, però stranamente hanno l’obbligo di alimentarla, attraverso l’invio dei dati in loro possesso, alle stazioni carabinieri e alle Questure presenti sul territorio, con l’assurdità che l’operatore di polizia locale si trova a fermare e controllare una persona senza sapere chi esso sia, o cosa abbia fatto.
Ad esempio, non sappiamo i precedenti penali, i provvedimenti restrittivi nei suoi confronti, sui suoi documenti (sospensione, ritiro della patente di guida, del passaporto, se i documenti sono autentici oppure falsi) del veicolo che conduce ovvero se è stato posto sotto sequestro, se è stata ritirata la carta di circolazione, ecc.
Quando fermiamo uno straniero, poi è meglio che lo lasciamo andare subito, oppure ci giriamo dall’altra parte per non vederlo, prima di tutto, perché non ha mai uno straccio di documento con sé, ma anche perché molto spesso, lo stesso, se pregiudicato o irregolare sul territorio nazionale, ha molti “alias” per cui noi, non sappiamo bene chi esso sia, in quanto non abbiamo accesso alla summenzionata banca dati delle Forze di Polizia; per non parlare poi dell’accesso alla banca dati dei permessi di soggiorno rilasciati dal Ministero dell’Interno, che formalmente con il recente ”pacchetto sicurezza” ci è stato data, ma all’atto pratico non è operativa e credo non lo sarà mai, per le forti resistenze di oscure forze politiche, dell’ANIA, del Ministero dell’Interno, dei vertici dell’Arma e della Polizia di Stato, in quanto mancano i Decreti attuativi del summenzionato D.L. del governo, convertito successivamente in Legge dal Parlamento.
Se durante una qualsiasi ora del giorno, succede un grave fatto criminoso (rapina in un ufficio postale, banca, omicidio, tentato omicidio, evasione di detenuti, ecc…) i vigili urbani, che si trovano ad operare sulla strada, non vengono lontanamente avvertiti dalla P.S. - C.C. - G.d.F. - C.F.S. - P.Pen. in quanto per legge, questi ultimi non sono tenuti a farlo (se lo fanno è a puro titolo di cortesia, oppure perché non hanno sul momento la forza o la tempestività per intervenire) dato che i vigili urbani per lo Stato, non sono una Forza di Polizia, e quindi agli stessi per legge è preclusa ogni tipo di informazione riguardante l’ordine pubblico e la sicurezza delle persone, per cui lascio a chi legge, l’interpretazione di come l’agente di polizia locale si trovi ad operare sulla strada, dato che non ha uno straccio di informazione su quello che avviene in tempo reale, con la evidente pericolosità della totale impreparazione che tale mancanza di informazioni comporta.
Se poi ci addentriamo nello specifico, pochi sanno, che le auto delle varie Polizie locali d’Italia, sono obbligate a versare il Bollo auto o Tassa di Proprietà, la cui riscossione dei proventi è stata demandata alle Regioni, ma che comunque rimane formalmente un Tributo istituito dallo Stato, che può decidere se sopprimerlo o meno (figuriamoci).
Mi piacerebbe sapere se anche le auto della Polizia di Stato o dei C.C. o delle altre Forze di Polizia, pagano il bollo (certo che no, e del resto lo Stato si impone ad esso stesso un tributo ?).
Se addirittura, nella Regione Piemonte, è stato abolito (per ora) il bollo auto, per i veicoli alimentati a metano e GPL, la cosa fa ancora più ridere.
Altra assurdità, è quella delle frequenze radio, che le polizie locali, per usarle devono pagare una tassa al Ministero delle Comunicazioni e delle Poste, ovvero come un qualsiasi privato cittadino che usa il CB.
Per non dire che, a mio avviso, sarebbe utile che dette frequenze radio, siano a livello locale, regionale, e nazionale, così che, per comunicare soprattutto fra comuni limitrofi, si risparmierebbe un sacco di danaro sprecato in inutili telefonate.
Altro esempio, è l’accesso da parte delle polizie municipali, agli archivi del P.R.A. e della M.C.T.C. (ora D.T.T.); ebbene la fruizione di questo servizio per queste, è subordinato ad un abbonamento annuale (proporzionato alla classe demografica del comune di appartenenza) e al costo per ogni visura effettuata.
L’accesso all’archivio del D.T.T. che è molto più completo rispetto a quello del P.R.A., in quanto fornisce molti più dati (patenti, punti patenti, revisione regolare dei veicoli, sospensioni, ritiri, revoche delle patenti) è più costoso, tanto è vero, che la maggior parte dei comuni italiani, preferisce fornirsi soltanto dei servizi del P.R.A. in quanto gli amministratori politici degli stessi, ritengono esclusivamente doveroso fornirsi di un servizio utile per introitare del danaro attraverso le sanzioni amministrative (ovvero per fare cassa), mentre del servizio a pagamento (salato) fornito dal D.T.T., che risulta molto più utile alla sicurezza stradale e al lavoro degli operatori delle varie polizie locali, non gliene frega un bel fico secco.
Inoltre il P.R.A. (e quindi leggasi ANCI), si fa pagare anche per la misura dei veicoli rubati (i cui dati vengono estrapolati dalla Banca dati delle F.F.P.P. sempre però con almeno due giorni di ritardo); ovvero lo Stato si fa pagare pure per un servizio reso alla collettività dei cittadini (assurdo).
Ebbene di quanto sopra detto, le varie forze di polizia dello Stato, non pagano assolutamente nulla, come è giusto che sia, ma allora perché questa discrepanza?
La cosa mi ricorda la polemica sull’eccessivo costo delle intercettazioni telefoniche, che per i politici dell’attuale maggioranza di centro-destra, è molto onerosa per il contribuente italiano, per colpa della Magistratura che autorizza troppe intercettazioni telefoniche, che a loro dire, entrano troppo nella sfera della privacy del cittadino.
Ora se questo potrà anche essere vero, è altrettanto pacifico sostenere che se uno non ha niente da nascondere, non dovrebbe avere paura delle intercettazioni, anzi a mio modesto parere, le intercettazioni sono un mezzo per la ricerca delle prove e dell’accertamento dei fatti (come del resto è scritto nel c.p.p.) anche a beneficio della persona che si trova sotto indagine, o casualmente sia intercettato.
Ebbene, nel resto dei paesi U.E. o nei paesi anglosassoni (che non mi risulta siano stati comunisti o regimi dittatoriali) tale servizio di intercettazioni, per Legge, è fornito gratuitamente da parte delle compagnie telefoniche (private e non) in quanto lo stesso è considerato un servizio pubblico reso alla polizia e alla Magistratura.
In Italia stranamente tale servizio, è reso dalle compagnie telefoniche, a pagamento, chissà perché?

CHE FARE?

A mio modesto parere, una riforma della Legge 65/86, deve essere per forza di cosa accompagnata da una più generale riforma del “comparto sicurezza” nel nostro paese, e quindi della Legge 121/81.
L’Unione Europea, inoltre, entro la fine del 2008, attraverso una “direttiva” ai paesi appartenenti all’U.E. (e quindi al governo italiano), l’istituzione del numero unico di emergenza, individuato nel “112”, attualmente in uso all’Arma dei Carabinieri; nei fatti non si è fatto nulla, tanto che il nostro Paese sembrerebbe che paghi all’U.E. delle penali per questa mancanza. Recentemente sono stato in Svizzera, ed anche in questo paese, che non fa parte dell’U.E. hanno istituito questo numero per le chiamate di emergenza, tanto è vero che sulle auto della polizia cantonale Ticinese, compare il numero “112” (prima era il 110).
Lo stesso dicasi della Germania e della Repubblica Ceca (quest’ultimo paese è entrato solamente nel maggio del 2004 nell’U.E.).
Una riforma delle FF.PP. nel nostro paese, non è mai stata presa seriamente in considerazione, a parte ipotetici gruppi interforze (DIA), o istituzione di comitati di coordinamento che hanno solo creato altra confusione sul caos già esistente, dato che sia a livello politico dei singoli ministri (difesa, interno, finanze, giustizia, risorse agricole), che a livello di apparato burocratico e gerarchico dei vari generali e dirigenti, essi hanno sempre posto una fortissima resistenza e opposizione ad ogni genere di riforma seria, ponendo nei fatti un sostanziale veto, in quanto si tratta di perdere prestigio, denaro, cariche ecc…, dato che necessariamente, con una seria riforma delle FF.PP. si arriverebbe ad una drastica riduzione dei centri decisionali politici-burocratici.
Per fare un esempio, è la stessa cosa delle province, per cui quasi tutti dicono in campagna elettorale di volerle abolirle, ma poi inspiegabilmente le stesse ogni anno che passa, continuano ad aumentare; oppure l’inutilità di avere in Italia, 8101 comuni, moltissimi dei quali hanno poche centinaia di abitanti (forse perché assicurano migliaia di posti retribuiti fra sindaci, presidenti di provincia, assessori, consiglieri, presidenti di consigli di amministrazione di aziende municipalizzate e non, ecc… ecc… a tutti i vari partiti politici italiani).
Io credo, che se l’Italia fosse governata dall’U.E. sarebbe sicuramente meglio per tutti i cittadini italiani, data l’attuale mediocrità dell’intera classe dirigente nazionale, e l’esempio che ho riportato sopra, ne è la prova.
Ad ogni modo credo che per addivenire ad una riforma seria, le attuali Forze di Polizia dello Stato, debbano essere tutte accorpate in una sola, tutte sotto la direzione di un solo Ministero, ovvero quello dell’Interno, e quindi con un unico sistema decisionale (sia politico che burocratico).
Sotto questo Ministero, vengano istituite delle specialità come ora sono per esempio la polizia stradale, ferroviaria, tributaria, forestale, ecc… ma che comunque dipendano tutte da un unico organo burocratico e politico.
L’unica distinzione che io mi sentirei di fare, è quella della polizia penitenziaria, che secondo me, è meglio che sia diretta dal Ministero della Giustizia, o al limite gestite funzionalmente dallo stesso, in quanto è bene che la gestione dei detenuti e della sicurezza all’interno degli Istituti di pena, sia sottratta a quella del Ministero dell’Interno.
Per quanto concerne una riforma seria delle varie ed innumerevoli polizie municipali presenti nel nostro paese, questa, a mio modesto parere può essere effettuata solo ed unicamente nel seguente modo:

· La gestione del personale della polizia locale sia totalmente sottratta a quella dei comuni e dei sindaci, ma interamente posta in capo a quella delle regioni.
· I sindaci dei comuni, potranno beneficiare unicamente delle funzioni della polizia locale, ma la gestione burocratica, l’organizzazione del servizio, del personale, degli uffici, dell’armamento, dei mezzi tecnici-operativi, delle divise, sia totalmente in capo alle Regioni, e le stesse devono adattarsi ad una uniformità su tutto il territorio nazionale, imposta dallo Stato centrale. Ovvero che le divise, l’armamento, il colore di istituto dei veicoli in dotazione, ecc. di tutte le polizie locali, sia lo stesso in tutta Italia, come per esempio avviene in Germania, dove la polizia dei Lander ha lo stesso tipo di uniforme, lo stesso tipo di armamento, lo stesso colore dei veicoli di servizio, ecc…, su tutto il territorio della Repubblica Federale Tedesca.
· Che l’organizzazione e la dislocazione della polizia locale sia distinto da quella della polizia nazionale (o federale), per evitare le classiche sovrapposizioni all’italiana, dove tutti fanno un pò di tutto, senza farlo bene e senza sapere soprattutto quello che fanno gli altri, ovvero che la polizia nazionale sia dislocata nei grossi centri urbani e la polizia locale nei centri minori. Quello che effettivamente già avveniva in Italia fino alla fine degli anni ’50, con l’allora capo della polizia, Prefetto Calcaterra, dove la polizia di Stato (allora pubblica sicurezza), si occupava della gestione della sicurezza delle città, e i carabinieri si occupavano delle campagne.
All’inizio degli anni ’60, con l’avvento dell’allora Capo di Stato Maggiore dei carabinieri, Gen. Delorenzo, (ovvero quello del colpo di stato denominato ”PIANO SOLO”) le cose cambiarono, e da quel momento, vi fu un generale riposizionamento dell’Arma dei carabinieri sul territorio nazionale; infatti anche loro, oggi operano nei grandi centri urbani, mentre la Polizia di Stato, è rimasta come prima, unicamente nei grandi centri urbani.
Questo sistema del resto è applicato e funziona, anche nei paesi europei che hanno due polizie nazionali, come per esempio la Spagna e la Francia, dove in entrambi i paesi, la Guardia Civil spagnola e la Gendarmerie francese, si occupano della gestione della sicurezza nei comuni fino a 20.000 abitanti, mentre la policia nacional spagnola e la police national francese, si occupano delle città con più di 20.000 abitanti.
Da notare che in entrambi questi due paesi, recentemente è stata unificata la direzione delle FF.PP. sopra citate, che ora appartiene unicamente al Ministero dell’Interno, sottraendo di fatto la direzione della Guardia Civil e della Gendarmerie (che giuridicamente sono militari) al Ministero della Difesa.
In altri paesi europei l’accorpamento in un unico corpo di polizia è avvenuto già da diversi anni, come ad esempio l’Austria e il Belgio.
Che anche il tipo di servizio, sia diversificato fra la polizia nazionale e la polizia locale. La prima dovrebbe occuparsi di competenze più squisitamente generali, attinenti la sicurezza dello Stato, la lotta al terrorismo internazionale, al traffico internazionale di armi o di sostanze stupefacenti, del controllo e della sicurezza degli aeroporti, dei porti marittimi, sulle autostrade, delle stazioni ferroviarie nei grandi centri urbani, del presidio dei valichi di frontiera, della gestione amministrativa degli stranieri, ecc… che ovviamente necessitano sia una maggiore dotazione di mezzi economici, che di risorse umane.
La polizia locale dovrebbe invece, occuparsi della lotta alla piccola criminalità, alla gestione della sicurezza nei piccoli centri urbani, ai compiti di polizia stradale sulla normale rete stradale, alla polizia amministrativa (al servizio ma non al comando dei sindaci dei piccoli centri urbani), ovvero ad una competenza piena di polizia, che non si sovrapponga però, a quella della polizia nazionale, in definitiva quello che era il sistema sicurezza nel nostro paese fino alla fine degli anni ’50, con la P.S. nei grandi centri urbani, e i C.C. nei piccoli centri urbani.
· Che gli uffici o caserme della polizia locale, denominati “Commissariato di Polizia Locale” dovrebbero operare sulla giurisdizione territoriale comprendente più comuni contigui, che abbiano come minimo almeno una cinquantina di agenti effettivamente operativi, per operare H24, in modo di evitare di fare solo presidio, con sei o sette agenti o militari che non hanno nessun tipo di operatività, come succede spesso con le stazioni dell’Arma dei carabinieri.
· Che alla polizia locale sia consentita attraverso ogni commissariato, l’accesso in “tempo reale” alle banche dati delle F.F.P.P. del Ministero dell’Interno, dell’Area Schengen, D.T.T., Camera di Commercio, anagrafe dei comuni compresi nella giurisdizione su cui operano, Permessi di Soggiorno, ecc… ovvero tutte quelle informazioni che sono necessarie ad ogni vera polizia per svolgere il suo lavoro per la sicurezza dei cittadini.
· Che i comandanti dei commissariati di polizia locale, rispondano unicamente dal punto di vista gerarchico ai loro diretti superiori, dal punto di vista politico siano sotto la giurisdizione del Presidente della Regione e del Ministro dell’Interno Nazionale (per quanto riguarda la sicurezza nazionale e l’ordine pubblico) e non rispondano alla gestione politica di un Sindaco o di un politico locale.
Infatti, io credo che i compiti dei sindaci, debbano essere ben altri, non certo quella di occuparsi dell’ordine pubblico o di funzioni attinenti la sicurezza delle persone, che necessitano sia di una competenza tecnica-giuridica e professionale, sia di risorse umane ed economiche adeguate, che i comuni italiani, per le esigue dimensioni demografiche e territoriali, non hanno.
Infatti, trovo ipocrita che molti enti locali, istituiscano “assessorati alla sicurezza” per gettare fumo negli occhi dei cittadini quando ci sono le elezioni, che non servono assolutamente a niente, in quanto per legge, l’ordine pubblico, la sicurezza delle persone, la gestione degli stranieri, ecc.. è tutta in mano allo Stato, e le risorse umane ed economiche dei comuni italiani sono estremamente limitate.
Naturalmente i politici locali e quelli nazionali lo sanno benissimo, ma tutti si guardano bene dal dirlo ai cittadini italiani, perché tutto è finalizzato a poter vincere le elezioni.
· Per le funzioni di polizia giudiziaria, la dipendenza funzionale è pacifico debba essere data in capo al Procuratore della Repubblica nella cui giurisdizione operano, o si trovino ad operare durante le indagini di P.G. ad essi affidate, dalla Magistratura.
· Che le funzioni e le qualifiche di P.G. e P.S. degli agenti di polizia locale siano piene ed estese su tutto il territorio nazionale (ed anche europeo, come è stato fatto con gli accordi “Schengen” per le polizie dei vari Stati Europei dell’U.E.), mentre le funzioni e le qualifiche di polizia amministrativa, polizia stradale, polizia tributaria inerenti normative locali e regionali, siano limitate a livello della Regione di appartenenza, per evitare inutili sovrapposizioni e doppioni.