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Visualizza Versione Completa : Che cos'è la giustizia per voi?



peppe90
29-05-09, 21: 22
che cos'è la giustizia per voi?

Gatzu
29-05-09, 21: 37
Un valore

mib
29-05-09, 21: 47
La giustizia è avere cio che si merita, nel bene e nel male.

Nicole89
29-05-09, 21: 54
un qualcosa ke in italia nn esiste....!!!!!o meglio...nn esiste più....

grifone49
29-05-09, 22: 51
.....................................

mib
29-05-09, 22: 55
E quindi avrei ragione io: essendo variabile è cio che uno si merita.

Stealth
29-05-09, 23: 55
La giustizia è un concetto mutevole nel tempo, oggi potrebbe avere una definizione, un domani potrebbe averne un'altra.
Per me la giustizia non equivale alla legge, infatti quest'ultima rappresenta solamente un mezzo.
La Giustizia deve rendere l'uomo libero, una virtù.

DotMark
30-05-09, 00: 24
La giustizia per me è il classico ed immortale:
Occhio per occhio, dente per dente.

FRANCODUE
30-05-09, 08: 57
Giustizia significa solo " ricerca della verità".
Il suo scopo è quello di accertare la verità storica di un evento e ricostruirlo interamente giungendo alla giusta punizione, dettata dalla legge, del/dei colpevoli.

Placido
30-05-09, 09: 07
Topic molto interessante...

Leggo che per molti la giustizia è qualcosa di soggettivo, ed a prima vista non può essere che così. Ma secondo me con un'acuta sensibilità si può arrivare ad una definizione accettabile da tutti.

Secondo me la giustizia è una situazione in cui in un rapporto il soggetto per qualche motivo più forte non si avvalga di questa per mettersi in una posizione di vantaggio.

D'accordissimo con CiccioParnous, anche se vedo solo la perfetta legalità come garante di giustizia

carabiniere
30-05-09, 09: 46
non è la legge che è qualcosa di scritto e immutabile ma la giustizia è qualcosa che giustamente è soggettiva, come diceva FRANCO2 giustizia vuol dire ricerca della verità e questa è soggettiva, poi piu persone si ritrovano ad avere idee comuni ma la giustizia rimane sempre soggettiva

capt.sparrow
30-05-09, 10: 11
La giustizia è eguaglianza... La giustizia è solidarietà... La giustizia è libertà.
E' la risultante di valori empirici e razionali che si incontrano nella coscienza
di ognuno di noi e si uniscono a formare una coscienza collettiva.
Non è un concetto complicato, ma ogni incertezza sui suoi significati può determinare ingiustizia.

basilischio
30-05-09, 11: 05
Credo che il concetto di giustizia possa avere due interpretazioni.

1- Come dice Franco, la “ricerca della verità”, basandosi sulla “legge”, ovvero norme stabilite dalla comunità umana, per un “quieto vivere”, che possono essere anche limitative della libertà personale. (Es. la legge mi impone di usare attrezzature antinfortunistiche)

2- Intesa come principio di eguaglianza, cioè tutto quello che è un tuo diritto è un diritto per tutta l’umanità. Qui la limitazione della libertà è attuata per evitare la sopraffazione dell’altro.

Non mi pare che in questo mondo la giustizia venga molto applicata in entrambi i casi.

Elisa1988
30-05-09, 11: 09
La giustizia è ciò che manca in Italia

Lella
30-05-09, 12: 19
La Giustizia corrisponde alla pena certa. Significa "ricompensare" un torto ricevuto, condannare un colpevole senza sconti, significa mettersi nei panni della parte offesa.
Purtroppo in Italia si rischia quasi sempre di tutelare chi ha compiuto un azione illecita anzichè chi l'ha subita.
Non mi dilungo con gli esempi perchè ce ne sarebbero troppi da elencare...

capt.sparrow
30-05-09, 13: 11
Non dobbiamo far confusione tra i significati che possono essere attribuiti alla parola "Giustizia"
Interpretare il concetto di Giustizia attribuendogli come valore, la qualità di ciò che è legale, cioè conforme alle leggi e ai codici, potrebbe essere pericolosamente riduttivo. Vivere, agire nella legalità non può esser rappresentato soltanto negli (spesso) angusti limiti di una raccolta di leggi, se queste non vengono integrate da una etica e da una morale propria delle nostre coscienze, capace di stabilire a priori cosa sia giusto e cosa no (da ciò origina - ad esempio- il dettato che recita che la legge non ammette ignoranza)
Sbagliato e non solo riduttivo invece è confondere la Giustizia con l'autorità che esercita il potere della giustizia, la magistratura, o per estensione la polizia giudiziaria, la forza pubblica, il corpo delle guardie.
In fine dovremmo sempre ricordare che la virtù è una qualità della coscienza, una disposizione dell'animo umano a seguire il bene ed a fuggire il male, un atteggiamento, che dobbiamo a noi stessi prima che agli altri e alle leggi... e la Giustizia è una virtù.

grifone49
30-05-09, 17: 47
.................................................. .......

Gatzu
30-05-09, 18: 53
http://www.youtube.com/watch?v=fgr3ohCRYbM&feature=player_embedded

illuillu
30-05-09, 19: 12
In linea generale, la giustizia è un valore, è un ideale. Non è però soggettivo, ciò che può essere giusto per me non è detto che lo sia per un altro; dipende essenzialmente dalla cultura, dalla storia e dalla esperienza che una società, un popolo, possiede; e in senso più ristretto è funzionale alla morale e all'etica appertenenti da un individuo.

Per noi è ingiusto condannare una donna per adulterio, o è ingiusta la poligamia etc, per altre culture non lo sono, di conseguenza le trasposizioni nel concreto delle regole di convivenza (le leggi), sono differenti se non opposte.
Fino a che punto noi possiamo sostenere che altri sbagliano? Credo che ogni popolo debba attraversare un processo di maturazione che lo porti a capire effettivamente cosa sia giusto o sbagliato per il suo stesso bene, senza con questo voler imporre ad altri le proprie idee.

All'interno di una stessa comunità più o meno armonica la giustizia deve essre in qualche modo omogeneizzata, per creare delle regole di convinvenza comuni, che non necessariamente corrispondono sempre alla volontà del singolo. Altrimento ci troveremmo in una sorta di anarchia di valori e di regole, fallimentare sotto ogni punto di vista.
Il bene della collettività, pur nel pieno rispetto dei diritti e delle prerogative dell'individuo (al contrario del cosidetto Stato Etico), costituisce direttamente e inidirettamente la giustizia, applicata attraverso le leggi e quindi la magistratura e quindi le forze dell'ordine.

Personalmente ci si trova di fronte ad una ingiustizia quando viene a mancare proprio questo prinicipio di "visione comune", sostituito da personalismi e particolarismi; quanto l'interesse della collettività viene subordinato al bieco interesse dell'individuo, creando danno alla società stessa.
Per questo è ingiusta l'assenza di meritocrazia, il clientelismo, il favoritismo, la cooptazione, l'influenza faziosa e capziosa nelle decisioni altrui. (per me, nel nostro paese, la prima ingiustizia è proprio la mafia, e con essa "il comportamento mafioso", che raggruppa in una sola parola tutte queste tematiche)
E devo dire che l'Italia è tristemente un po la patria di tutto ciò:D ma al contrario di molti che pensano che la soluzione sia fuggire, in una sorta di rassegnazione impotente, o addirittura cercare di nascondere a se stessi e agli altri una tale realtà sperando che così si cancelli, credo che tutti noi dovremmo impegnarci nel limite delle nostre possibilità a cambiare tutto ciò; specialmente noi giovani.
A cominciare dalle piccole cose, il rispetto della "Cosa Pubblica" in primo luogo, ma anche delle persone, di chi è più debole (psicologicamente e fisicamente) e impotente, cercando comportarsi nei limiti della moralità e della legalità.
Mi stupisce il fatto che il confine tra moralità e legalità sia alquanto labile e indefinito nel nostro paese. Io credo che le due cose vadano di pari passo e solo insieme possano costituire la vera giustizia.

ma vabè..l'Italia è molto particolare..probabilmente sotto alcuni aspetto non abbastanza matura.

che prolisso..

FRANCODUE
30-05-09, 19: 18
Tranquillo !.
Quando si scrivono, come hai fatto tu, delle cose assolutamente sensate, è un piacere leggere.

grifone49
30-05-09, 21: 51
i...................................

ATG_Predatore
30-05-09, 22: 25
Letteralmente Giustizia significa:


La giustizia (dal Latino iustitia, da iustus: "giusto") è la virtù che riguarda il trattamento leale, morale e imparziale di tutte le persone (dal concetto latino di unicuique suum). È stato da sempre uno dei più importanti obiettivi utopici degli uomini. All'interno di una società umana organizzata è, in parte, realizzabile, ma è in ogni modo in conflitto con la legge del più forte. È un concetto alla base dell'etica.

La giustizia fa riferimento, come concetto, ad una concezione etica, ed è strettamente connesso ad essa. Tale concetto, infatti, è molto relativo, perché a seconda del gruppo sociale cui si riferisce ha un significato differente, a volte profondamente discorde.


Mi sembra perfetto il significato, poi purtroppo nella reatà non sempre è così chi ha più potere la porta sempre dalla sua parte anche se eticamente non è ammissibile agli occhi dei Cittadini,nei processi si sente spesso che si vuole giustizia ma poi ne beneficia chi ha eseguito il reato o chi per negligenza lo ha causato.

Pertanto posso dire che la Giustia c'è ma di solito ne beneficia chi in realtà non la merita.

ciao a tutti.

capt.sparrow
01-06-09, 10: 22
...poi purtroppo nella reatà non sempre è così chi ha più potere la porta sempre dalla sua parte anche se eticamente non è ammissibile agli occhi dei Cittadini,nei processi si sente spesso che si vuole giustizia ma poi ne beneficia chi ha eseguito il reato o chi per negligenza lo ha causato.

Pertanto posso dire che la Giustia c'è ma di solito ne beneficia chi in realtà non la merita.



"Se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue istituzioni e delle sue leggi; non possiamo delegare oltre questo potere, né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti."
Nando Dalla Chiesa (citazione da: Delitto imperfetto)

desertfox
03-06-09, 22: 23
"Se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue istituzioni e delle sue leggi; non possiamo delegare oltre questo potere, né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti"
Nando Dalla Chiesa (citazione da: Delitto imperfetto)

per nulla d'accordo con questa frase... se io non sono d'accordo con lo stato devo stare zitto a subire un potere per me sbagliato?

capt.sparrow
04-06-09, 19: 34
Per stato si intende l'organizzazione politica di una società. Dove la parola politica è intesa come "arte di governare".
Il termine "politica", (dalle parola grecha "polis" unita a città), definisce tanto le attività di coloro che si trovano a governare (per scelta popolare in democrazia, o per altre ragioni in altri sistemi), quanto quel "confronto ideale" finalizzato all'accesso all'attività di governo o di opposizione.
Il concetto più moderno di politica nella società civile, si delinea come stato in costante divenire delle relazioni sociali ed economiche, un laboratorio pratico di teorie che ha sviluppato una moltitudine di sistemi e modi diversi di gestire la cosa pubblica.
L'Italia ( art 1 della costituzione) è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Il concetto di organizzazione (Stato, anche quello idealmente indicato nelle parole del Generale) scelto dagli italiani è quindi preciso e ben delineato:
Re-pubblica, (un latinismo) ovvero la cosa pubblica, è gestita democraticamente, cioè governata dal polpolo (democrazia, -dêmos- “popolo”, e -krátos- “governo, forza”)
Ora il Generale dei Carabinieri Nando Dalla Chiesa, un militare, che come tutti i militari giura fedeltà alla Costituzione, per etica e coerenza non poteva che esprimersi e dire quello che ha detto... Ripeto che essendo un militare, un uomo vincolato dal suo giuramento, era un uomo dalla "libertà condizionata".
Se fosse diventato anarchico (per esempio) avrebbe dovuto dimettersi da militare, riacquistare la sua "libertà assoluta" prima di poter poi professare pubblicamente la sua nuova fede (politica).
Chi invece gode della "libertà assoluta" propria del cittadino comune, il quale non giura e non ha vincoli, può avere e professare pubblicamente quello che crede (la nostra è una democrazia che garantisce e tutela la libertà di opinione).
Per cui detto questo, nessun cittadino in Italia oggi "deve" stare zitto e subire, nelle forme democratiche è libero di manifestare tutto il suo dissenso contro quello che ritiene essere sbagliato.
Per forme democratiche intendo nel rispetto delle libertà degli altri.
Lo Stato (ideale) rappresentato dalle parole del Generale Dalla Chiesa, lo difenderebbe...Difenderebbe questo suo diritto.
Sopra ho portato un esempio, citando non a caso l'anarchismo, dove per anarchia si intende quella filosofia politica che si fonda sulla libertà e l'uguaglianza... mentre la democrazia si fonda sulla libertà, sull'uguaglianza e sulla solidarietà... e siccome io sono un uomo libero scelgo la democrazia perchè ritengo sia eticamente più impegnativa dell' anarchia... più "giusta".
Se poi mi si chiedesse di esprimere un -giudizio personale- sui "governi" democratici italiani (non sullo Stato indicato dalla nostra Costituzione) direi che per me l'Italia dal 2 giugno 1946, non ha mai avuto governi realmente democratici, in quanto i partiti di governo (ma anche di unità nazionale, di appoggio esterno e di compromesso storico, amene e italiche definizioni ) non hanno mai veramente rappresentato politicamente la "classe" che li esprimeva, marcando in questa sottile e fondamentale discrasia, quella disonestà intellettuale, che li ha portati spesso a tradire il popolo italiano e a formare governi "sempre" ahimè decisamente reazionari... Ma questa è una mia opinione personale, un giudizio democratico... Come quello del pensiero del Generale Dalla Chiesa

mib
04-06-09, 19: 51
Ora il Generale dei carabinieri Nando Dalla Chiesa, un militare,

Ma il generale dei carabinieri non era Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso in un attentato con la moglie? Nando è un politico, fratello di Rita, suoi figli.

Cmq la mia risposta sulla giustizia non l ho data seguendo i parametri rigidi del rapportarsi a dove siamo, quando siamo e cosa facciamo, ma esponendo la mia opinione nel modo piu generalizzante possibile, sia che si tratti di giustizia divina che di giustizia dei popoli, che si tratti di faide familiari o di processi epocali, ma anche di garanzie che un qualsiasi stato (mica solo l'italia) da (deve dae o dovrebbe dare) ai suoi cittadini:
La giustizia è dare a ognuno cio che si merita, nel bene e nel male. Ponderateci.

capt.sparrow
04-06-09, 20: 15
Si MIB ha ragione, il lapsus è mio, perchè le parole della citazione nel libro, del figlio Nando, sono attribuite ad un "concetto" espresso dal padre, Generale Carlo Alberto.
E la mia "dissertazione" sostanzialmente era in risposta all'opinione (per altro legittima, anche se da me non condivisa) espessa da DESERTFOX.
Poi, chiaramente il suo parere (divino) sul concetto di giustizia è molto "religioso"... ideale, ispirato, ma poco pragmatico (terreno)... perchè ahimè noi siamo mortali e non Dei... (anche se religiosamente divini).
La nostra morale nel bene e male rimane una morale umana.

BLUEANGEL2009
04-06-09, 20: 20
La giustizia è un concetto mutevole nel tempo, oggi potrebbe avere una definizione, un domani potrebbe averne un'altra.
Per me la giustizia non equivale alla legge, infatti quest'ultima rappresenta solamente un mezzo.
La Giustizia deve rendere l'uomo libero, una virtù.

Mutevole e' l'applicazione o l'interpretazione delle norme, ma la giustizia di per se' credo sia un concetto assoluto...che nei secoli si e' piegato a venti diversi. La giustizia dovrebbe essere, ma non sempre e'.
L'uomo libero e' colui che meglio sa seguire la strada della giustizia, infatti se si e' condizionati, e' impossibile seguire Giustizia...
Per me Giustizia e' garanzia di rispettare un corpus di regole orientate al bene di tutti i cittadini, attento a non far prevalere un interesse o un altro.
Una dea cieca che ormai si e' perduta, forse.

Giralelica
18-04-11, 15: 59
La giustizia è il perno di ogni stato di diritto...è equilibrio, è ordine!