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Visualizza Versione Completa : Giro del Centenario



comequandofuori
05-05-09, 00: 47
Mancano ormai meno di 4 giorni all'inizio della corsa piu' affascinante d'italia
la corsa rosa......sabato 9 maggio parte il giro d'italia

ecco le 21 tappe che infiammeranno i cuori di noi tifosi:
DataEventoSpecifiche
9 Maggio
Sabato1° Tappa
LIDO DI VENEZIA (cronometro a squadre) 20,5Km
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10 Maggio
Domenica2° Tappa
JESOLO - TRIESTE 156Km
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11 Maggio
Lunedì3° Tappa
GRADO - VALDOBBIADENE 198Km
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12 Maggio
Martedì4° Tappa
PADOVA - SAN MARTINO DI CASTROZZA 162Km
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13 Maggio
Mercoledì5° Tappa
SAN MARTINO DI CASTROZZA - ALPE DI SIUSI 125Km
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14 Maggio
Giovedì6° Tappa
BRESSANONE / BRIXEN - MAYRHOFEN (AUT) 248Km
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15 Maggio
Venerdì7° Tappa
INNSBRUCK (AUT) - CHIAVENNA 244Km
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16 Maggio
Sabato8° Tappa
MORBEGNO - BERGAMO 209Km
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17 Maggio
Domenica9° Tappa
MILANO SHOW 100 163Km
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18 Maggio
LunedìRiposo 19 Maggio
Martedì10° Tappa
CUNEO - PINEROLO 262Km
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20 Maggio
Mercoledì11° Tappa
TORINO - ARENZANO (GENOVA) 214Km
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21 Maggio
Giovedì12° Tappa
SESTRI LEVANTE - RIOMAGGIORE
(Cr. Individuale CINQUE TERRE) 60,6Km
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22 Maggio
Venerdì13° Tappa
LIDO DI CAMAIORE - FIRENZE 176Km
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23 Maggio
Sabato14° Tappa
CAMPI BISENZIO - BOLOGNA (San Luca) 172Km
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24 Maggio
Domenica15° Tappa
FORLI' - FAENZA 161Km
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25 Maggio
Lunedì16° Tappa
PERGOLA - MONTE PETRANO 237Km
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26 Maggio
MartedìRiposo 27 Maggio
Mercoledì17° Tappa
CHIETI - BLOCKHAUS 83Km
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28 Maggio
Giovedì18° Tappa
SULMONA - BENEVENTO 182Km
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29 Maggio
Venerdì19° Tappa
AVELLINO - VESUVIO 164Km
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30 Maggio
Sabato20° Tappa
NAPOLI - ANAGNI 203Km
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31 Maggio
Domenica21° Tappa
ROMA (Cronometro individuale) 14,4Km
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per i meno appassionati ecco l albo d' oro:
LA MAGLIA ROSA DA GANNA A CONTADOR
ANNO VINCITORE
2008 CONTADOR Alberto
2007 DI LUCA Danilo
2006 BASSO Ivan
2005 SAVOLDELLI Paolo
2004 CUNEGO Damiano
2003 SIMONI Gilberto
2002 SAVOLDELLI Paolo
2001 SIMONI Gilberto
2000 GARZELLI Stefano
1999 GOTTI Ivan
1998 PANTANI Marco
1997 GOTTI Ivan
1996 TONKOV Pavel (Russia)
1995 ROMINGER Tony (Svizzera)
1994 BERZIN Eugeni (Russia)
1993 INDURAIN Miguel (Spagna)
1992 INDURAIN Miguel (Spagna)
1991 CHIOCCIOLI Franco
1990 BUGNO Gianni
1989 FIGNON Laurent (Francia)
1988 HAMPSTEN Andrew (U.S.A.)
1987 ROCHE Stephen (Irlanda)
1986 VISENTINI Roberto
1985 HINAULT Bernard (Francia)
1984 MOSER Francesco
1983 SARONNI Giuseppe
1982 HINAULT Bernard (Francia)
1981 BATTAGLIN Giovanni
1980 HINAULT Bernard (Francia)
1979 SARONNI Giuseppe
1978 DE MUYNCK Johan (Belgio)
1977 POLLENTIER Michel (Belgio)
1976 GIMONDI Felice
1975 BERTOGLIO Fausto
1974 MERCKX Eddy (Belgio)
1973 MERCKX Eddy (Belgio)
1972 MERCKX Eddy (Belgio)
1971 PETTERSON Gösta (Svezia)
1970 MERCKX Eddy (Belgio)
1969 GIMONDI Felice
1968 MERCKX Eddy (Belgio)
1967 GIMONDI Felice
1966 MOTTA Gianni
1965 ADORNI Vittorio
1964 ANQUETIL Jacques (Francia)
1963 BALMAMION Franco
ANNO VINCITORE
1962 BALMAMION Franco
1961 PAMBIANCO Arnaldo
1960 ANQUETIL Jacques (Francia)
1959 GAUL Charly (Lussemburgo)
1958 BALDINI Ercole
1957 NENCINI Gastone
1956 GAUL Charly (Lussemburgo)
1955 MAGNI Fiorenzo
1954 CLERICI Carlo (Svizzera)
1953 COPPI Fausto
1952 COPPI Fausto
1951 MAGNI Fiorenzo
1950 KOBLET Hugo (Svizzera)
1949 COPPI Fausto
1948 MAGNI Fiorenzo
1947 COPPI Fausto
1946 BARTALI Gino
1940 COPPI Fausto
1939 VALETTI Giovanni
1938 VALETTI Giovanni
1937 BARTALI Gino
1936 BARTALI Gino
1935 BERGAMASCHI Vasco
1934 GUERRA Learco
1933 BINDA Alfredo
1932 PESENTI Antonio
1931 CAMUSSO Francesco
1930 MARCHISIO Luigi
1929 BINDA Alfredo
1928 BINDA Alfredo
1927 BINDA Alfredo
1926 BRUNERO Giovanni
1925 BINDA Alfredo
1924 ENRICI Giuseppe
1923 GIRARDENGO Costante
1922 BRUNERO Giovanni
1921 BRUNERO Giovanni
1920 BELLONI Gaetano
1919 GIRARDENGO Costante
1914 CALZOLARI Alfonso
1913 ORIANI Carlo
1912 a squadre: ATALA
1911 GALETTI Carlo
1910 GALETTI Carlo
1909 GANNA Luigi

parte il giro e partono anche le prime polemiche.....
Giro: la protesta di Simeoni
"Restituisco il tricolore"

Il gesto è stato deciso dal 37enne campione d'Italia dopo che la sua Ceramica Flaminia non è stata invitata al Giro del Centenario: "I criteri di selezione hanno privilegiato l'aspetto commerciale su quello sportivo". Il direttore del Giro: "Speculazione mediatica"

carabiniere
05-05-09, 09: 14
quindi se ho capito bene non sono previste nel percorso le temute rampe del Mortirolo?

quantico
05-05-09, 14: 46
No quest'anno niente Mortirolo. Le rampe al 18% non saranno percorse dai colleghi...
Non mi piace come giro, troppo innovativo!Preferisco la tradizionale terza settimana dove non esiste un metro di pianura ma solo tapponi Alpini e qualche frazione nervosa.
E poi l'arrivo a Roma..mah, meglio Milano. Decisamente.

Price89
05-05-09, 15: 44
inizia il giro d'italia!! il ciclismo ha perso lustro per colpo del doping. tutti quelli bravi erano dopati. Richo al tour era dopato. mi sembra che al giro partecipera anche amstrong (vincitore di 5 edizione del tour de France).

quantico
05-05-09, 18: 38
inizia il giro d'italia!! il ciclismo ha perso lustro per colpo del doping. tutti quelli bravi erano dopati. Richo al tour era dopato. mi sembra che al giro partecipera anche amstrong (vincitore di 5 edizione del tour de France).

I soliti commenti...

A. Chi è sto Richo?

B. Armstrong, di Tour, ne ha vinti 7.

FRANCODUE
05-05-09, 19: 50
I soliti commenti...

A. Chi è sto Richo?

B. Armstrong, di Tour, ne ha vinti 7.

Appunto, questa vostra assurda mania di scrivere tutto contratto.
Richo, Si chiama Riccardo Riccò !.

comequandofuori
05-05-09, 21: 09
No quest'anno niente Mortirolo. Le rampe al 18% non saranno percorse dai colleghi...
Non mi piace come giro, troppo innovativo!Preferisco la tradizionale terza settimana dove non esiste un metro di pianura ma solo tapponi Alpini e qualche frazione nervosa.
E poi l'arrivo a Roma..mah, meglio Milano. Decisamente.



si ettivamente quest anno non attira tanto
erameglio se c erano piu' vette
e piu' tapponi dolomitici!!!

E' iniziato il Giro di Lance
"Ma non sono tra i favoriti"


Da sabato sarà al via della corsa rosa che festeggerà il Centenario scattando da Venezia. Intanto Armstrong incontra Frattini e i medici del Gemelli per lanciare la ricerca contro il cancro. Sulla corsa: "L'infortunio ha cambiato i programmi, vedo bene Basso e Leipheimer"


ROMA, 5 maggio 2009 - Da sabato parteciperà per la prima volta al Giro d'Italia. Non da favorito, per sua stessa ammissione. Nel frattempo la sua Italia ruota attorno agli incontri per promuovere Livestrong e la ricerca contro il cancro in tutto il mondo.
CON FRATTINI - Il texano ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri, Franco Frattini, con il quale ha presentato l'iniziativa che la cooperazione italiana porterà nella corsa rosa. Poi si è recato all'ospedale Gemelli. Parlando davanti ai giornalisti il 7 volte vincitore del Tour de France ha sottolineato il valore dell'iniziativa intrapresa: "Unendo le nostre forze cresce la consapevolezza di poter sconfiggere il cancro. Il Giro? Non avevo mai avuto l'opportunità di correrlo, e dopo aver parlato con Zomegnan ho deciso di venire a quasi quattro anni dal ritiro perché pensavo che sarebbe stata una buona chance. Ad inizio anno - ha ammesso Armstrong - l'obiettivo era quello di uno che poteva contendersi il titolo, ma dopo la caduta non so se sarà così. Vedo bene Basso o Leipheimer per la vittoria finale". In ogni caso, ha concluso Armstrong "si potrà parlare di cose importanti come la lotta al cancro, la povertà nel mondo o anche solo la bellezza di andare in bici".

Il Giro secondo Armstrong
"Il mio favorito è Basso"


Sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, trovate un'intervista al campione texano, che ha chiuso al secondo posto il Tour de Gila in New Mexico, dietro a Leipheimer: "Ho pedalato bene, anche se non posso essere in grande condizione. Ivan è l'uomo da battere al Giro. Il prossimo anno vorrei un team tutto mio"


SILVER CITY (New Mexico, Usa), 4 maggio 2009 - Sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, trovate un'intervista a Lance Armstrong, di cui pubblichiamo qui sotto solo un breve estratto. Il pluri-vincitore del Tour de France sta ultimando la sua preparazione in vista dell'imminente inizio del Giro d'Italia. Il texano ha concluso al secondo posto l'ultima tappa del Tour de Gila, in New Mexico, dietro a Philip Zajicek (Fly V Australia-Successful). Il campione dell'Astana ha chiuso secondo anche nella classifica finale della corsa, vinta dal connazionale Levi Leipheimer.
Armstrong, come si sente? Ha recuperato dall'infortunio alla spalla?
"Direi che ho pedalato bene. Ora comincia la mia avventura al Giro d'Italia. Il mio favorito è Basso, io avrò più possibilità al Tour, quando sarò più in forma. Cosa farò l'anno prossimo? Mi piacerebbe correre in un team tutto mio"

Maglie rosa pro Abruzzo

E' già in corso la prima di quattro aste benefiche che mettono in palio le nuove maglie disegnate da Dolce&Gabbana e firmate, oltre che dai famosi stilisti, da Basso, Simoni e Di Luca. Il ricavato alimenterà la sottoscrizione "Un aiuto subito"


MILANO, 6 maggio 2009 - Quattro pezzi unici, di un concreto valore commerciale e un molto più importante valore morale. Sono le maglie rosa firmate da Dolce&Gabbana e autografate da grandi campioni, in vendita all'asta su ebay. La prima asta si concluderà mercoledì prossimo e mette in palio la maglia rosa autografata personalmente da Ivan Basso, il grande favorito del Giro 2009.
Nelle settimane successive saranno poi messe in vendita le maglie firmate da Simoni, da Di Luca e per ultima quella autografata dai famosi stilisti italiani che l'hanno disegnata per il Giro del Centenario. Il ricavato delle quattro aste alimenterà la sottoscrizione "Un aiuto subito", lanciata da Rcs Mediagroup all'indomani del terribile terremoto che il 6 aprile scorso ha devastato L'Aquila e la sua provincia.

In bici a Venezia?
Strano, ma si può.


In attesa del cronoprologo che sabato aprirà il Giro del Centenario, sta per uscire un libro che ripercorre l'autentica ed antica passione dei veneziani per le due ruote


La copertina del libro, edito da EdicicloVENEZIA, 5 maggio 2009 – Venezia è pronta, Il Giro è già qui. E per accogliere degnamente la corsa rosa in una città che non sembra proprio fatta a misura di bicicletta, l’amministrazione comunale veneziana ha promosso la pubblicazione del volume di Alberto Fiorin intitolato “Pedalando sull’acqua: cento anni di ciclismo a Venezia” (Ediciclo Editore), che vuole essere una sorta di ricostruzione della storia sociale della bicicletta in laguna. Luogo… ostico per la pratica dello sport delle due ruote, in realtà la città lagunare ha giocato un ruolo importante anche per questo aspetto e l’idea del libro – presentazione ufficiale giovedì (7 maggio) alle ore 15 al Quartiertappa del Giro (Palasport Gianquinto, all’Arsenale) - è seguire la strada, nel corso di cento e più anni, tracciata dalla passione dei veneziani per questa pratica sportiva e turistica. Parallelamente a questo volume, l’assessore allo sport Sandro Simionato, ha voluto organizzare una raccolta di materiali fotografici e video che documentino gli eventi e la storia del ciclismo a Venezia, al fine di realizzare un grande archivio online di immagini e di testimonianze aperto alla consultazione di tutti dal titolo “Cento Anni di Ciclismo a Venezia”. Inizialmente aperto alle società ciclistiche del territorio, nei prossimi giorni la raccolta delle immagini sarà allargata all’intera cittadinanza. La documentazione che verrà fornita sarà pubblicata on line
TRA I CANALI - Una città d’acqua, di ponti, di strade che non sono strade, in cui si procede a piedi o a remi – racconta Alberto Fiorin nel suo volume; una città che non conosce il rombo del motore di un’automobile: può apparire paradossale, ma una città così ha immediatamente amato – e ancora ama – le due ruote. Di fatto era impossibile utilizzare la bicicletta per le evidenti difficoltà urbanistiche e ambientali: i ponti, i canali, la laguna, l’impraticabilità del centro storico. Eppure ciò avvenne, e avviene tuttora.
IL PIACERE DELLA SFIDA - L’ostinazione di utilizzare a tutti i costi la bicicletta, nonostante tutto e tutti, può forse rappresentare la non accettazione di sentirsi isolati dal mondo, di essere tagliati fuori dal movimento, dalla velocità, dalla natura, dallo sport. Cento anni di ciclismo a Venezia scorrono in queste pagine, ricordando gli albori della bicicletta in Italia, la formazione delle prime società velocipedistiche lagunari, i viaggi compiuti da e per il centro storico, le continue proibizioni e le immancabili trasgressioni. E poi la costruzione del grande ponte translagunare che ha stravolto il rapporto con la terraferma, le varie partenze e gli arrivi del Giro d’Italia, per arrivare quindi a fotografare la situazione esistente con le aggregazioni ciclistiche ancora attive. L’intenso rapporto vissuto da Venezia con il ciclismo cela quindi il piacere della sfida, l’emozione e la magia della conoscenza del territorio circostante attraverso un mezzo silenzioso e libertario, pulito e fragile come la bicicletta. E la nostra è una bici particolare, leggera, fatta della stessa sostanza dei sogni: è una bici talmente speciale che può pedalare anche sull’acqua.

A Venezia è febbre Giro
E c'è un caso Astana
A tre giorni dal via della corsa rosa la macchina organizzativa è già partita. Domani i primi allenamenti sul percorso della cronosquadre. Nel team di Armstrong si infittiscono le voci su mancati pagamenti degli stipendi. Un portavoce: "Qualche problema finanziario c'è, ma è solo un ritardo"
Mail Stampa 16 commenti OkNotizie badzu Facebook Gazzatown VENEZIA, 6 maggio 2009 - Mancano meno di tre giorni al via del Giro del Centenario, ma è come se la corsa fosse già partita. Tra il Lido di Jesolo, dove gran parte delle squadre ha sistemato il proprio quartier generale, e l’Arsenale, dove gli organizzatori mettono a punto la macchina che muoverà migliaia di persone per tre settimane, si lavora senza sosta in vista della partenza di sabato.

SUL TRACCIATO - Tra i primi ad arrivare la Lampre-Ngc di Cunego e Bruseghin e la Lpr-Farnese di Di Luca e Petacchi, che proveranno domani mattina il percorso della cronosquadre, 20,5 km attorno al Lido di Venezia. Lance Armstrong ha raggiunto l’albergo dell’Astana alle 19.30 e domattina si allenerà per la prima volta sul tracciato. Probabilmente a pochi metri di distanza da Ivan Basso, che al contrario ha studiato a più riprese il tratto d’avvio del Giro 2009.

LO SCENARIO DEI GRANDI - Dopo il sopralluogo sul percorso e il pranzo i corridori raggiungeranno via mare piazza San Marco, dove alle 16 ci sarà la presentazione delle squadre nell’impagabile scenario della Laguna. Alle 18 invece gli 8 vincitori dei grandi Giri in gara (Armstrong, Basso, Simoni, Cunego, Garzelli, Menchov, Sastre e Di Luca) raggiungeranno il palasport Gianquinto all’Arsenale per incontrare i giornalisti di tutto il mondo (430 quelli accreditati solo per la tappa d’avvio della corsa rosa, oltre 1400 quelli per l’intera corsa).

FUORI PFANNBERGER - Sabato non sarà al via Christian Pfannberger, sostituito da Alexander Serov nella Katusha. Il campione austriaco, sospeso dal suo team, è infatti risultato non negativo ad un controllo a sorpresa effettuato nella sua abitazione il 19 marzo.

STIPENDI ASTANA - Mentre Armstrong (che peraltro corre gratis) si prepara alla cronosquadre d’apertura che potrebbe regalargli una chance di vestire la maglia rosa, la sua squadra è nuovamente alle prese con le voci sui ritardi nei pagamenti degli stipendi. Stavolta c’è anche la conferma del portavoce del team kazako, Philippe Maertens. "Sì, c’è qualche problema finanziario ma non c’è alcun pericolo. Si tratta semplicemente di un ritardo nei pagamenti". Sarà, ma per l’orgoglio sportivo del Kazakhistan non è un bel segnale: il presidente dell’Uci Pat McQuaid ha già espresso il suo disappunto. E il fatto che Armstrong stia pensando a costruire un team ex novo conferma la complessità del problema.

CLASSIFICHE 2008 21ª Tappa
Maglia Rosa
Alberto CONTADOR
89:56:49Maglia Ciclamino
Daniele BENNATI
189Maglia Verde
Emanuele SELLA
136Maglia Bianca
Riccardo RICCO'
89:58:46

Il Giro cerca il suo re tra i re
Presentata a Venezia l'edizione del centenario della corsa rosa che scatta sabato. I favoriti sono Armstrong, Basso, Cunego, Di Luca, Garzelli, Menchov, Sastre e Simoni
Mail Stampa 0 commenti OkNotizie badzu Facebook Gazzatown VENEZIA, 7 maggio 2009 - Otto re in gondola, uniti da un’unica corona, quella della maglia rosa del Centenario. Armstrong, Basso, Cunego, Di Luca, Garzelli, Menchov, Sastre e Simoni. In rigoroso ordine alfabetico e non di palmares, anche se per tutti c’è alle spalle un grande giro. Le stelle della presentazione in piazza San Marco sono loro e per almeno sei la corsa dei cento anni è un obiettivo possibile. Vederli arrivare all’Arsenale, uno accanto all’altro lungo i canali della Laguna, è l’immagine perfetta di una sfida già iniziata.

OCCHIO A LANCE — Il primo a non credere che il texano sia al Giro solo per un successo di tappa è Ivan Basso, "vincitore" di un improvvisato sondaggio tra gli otto big con 6 voti. "Voi non lo conoscete Lance: quando va, fa paura. Attaccarlo presto? Io credo che chi vuole vincere debba correre molto tranquillo, non può esserci stress tutti i giorni. La prima settimana, con le Dolomiti al quarto e quinto giorno farà capire quali sono i valori". Lui, il 7 volte vincitore del Tour de France, respinge la palla nell’altro campo. "I miei favoriti sono Ivan e Leipheimer. Per gli italiani poi, questa corsa è speciale, sono molto motivati. Personalmente sono alla prima partecipazione qui, e non sono al meglio per via dell’infortunio alla clavicola".

IL PARALLELO — Armstrong maglia rosa a sorpresa come Contador nel 2008? "No - risponde il diretto interessato - Alberto era in vacanza quando gli comunicarono di dover fare il Giro ma aveva corso gare importanti e la sua condizione era solo leggermente calata; io invece stavo crescendo lentamente prima dell’infortunio, tre anni e mezzo dopo il ritiro". Per il team dell’americano poi, c’è anche una situazione finanziaria preoccupante, con stipendi in ritardo e parecchie nubi sul futuro, anche immediato. "I corridori dell’Astana sono professionisti seri, sono ottimista, ci siederemo a un tavolo per trovare una soluzione".

ORGOGLIO ITALIANO — Il gruppo di quelli che sognano il bis è nutrito. Cunego: "Se dopo la crono delle Cinque Terre i giochi dovessero essere ancora aperti ne vedremo delle belle. La classifica ha una priorità più alta rispetto a un successo di tappa. Ci proverò". Basso: "Sento la pressione ma ci sono abituato. Resto tranquillo, ho la condizione che volevo. Chi vincerà? Il più regolare". Simoni: "I miei alleati sono in squadra, non ho bisogno di stringere patti in corsa. E poi come dice Moser le alleanze si fanno sulla strada". Di Luca (che ha presentato con Angelo Zomegnan una serie di iniziative di solidarietà per l’Abruzzo): "Credo di essere più o meno quello del 2007 (l’anno in cui vinse il Giro, n.d.r.). Con quella condizione e un percorso del genere... sì, posso lottare per la vittoria". E infine Garzelli: "Avrò tante occasioni per attaccare e cercare almeno un successo. A Faenza, per esempio. E poi attenzione al Monte Petrano, lì si deciderà il Giro d’Italia". Che a Roma, il 31 maggio, nominerà il re dei re.

Scommesse al Giro
All'unanimità Basso
Tutti i bookmaker concordano sul nome del varesino. Differenze minime di quota, ma per le agenzie c’è un uomo solo al comando. E Armstrong? Si passa dal 7.50 offerto da Better, per arrivare addirittura al 20 a 1 di Gioco Digitale
Mail Stampa 0 commenti OkNotizie badzu Facebook Gazzatown MILANO, 7 maggio 2009 - Basso per loro, Basso per noi. Da questa parte del bancone (precisamente nel sondaggio aperto sabato scorso), quasi trentamila lettori di Gazzetta.ithanno decretato Ivan Basso vincitore del Giro, col 45,7% di preferenze. Dall’altra parte del bancone, tutti i bookmakers sono perfettamente d’accordo sul nome del varesino: differenze minime di quota, ma per le agenzie c’è un uomo solo al comando dei favoriti, Ivan Basso, quotato a 2,80 da Matchpoint.

LEVI E DENIS PER DISTACCO — Il ciclismo è uno degli sport che offre di solito puntate molto livellate. Ma stavolta sono sbilanciate nettamente a favore dell’italiano della Liquigas; e, proprio tutte, offrono quote molto più alte per i concorrenti diretti. D’accordo anche sui nomi dei due inseguitori per il titolo finale: Levi Leipheimer, l’americano dell’Astana con Armstrong gregario di lusso, e Denis Menchov, il russo a capo della Rabobank. Leipheimer (arrivato sesto nel sondaggio Gazzetta, dietro anche Armstrong, Cunego, Di Luca e Sastre) è offerto a 7,00 da Matchpoint, quota assolutamente golosa per il primo degli sfidanti; e anche Menchov sale, a 12,00 per Snai. C’è anche la possibilità di puntare sulla voce ‘Altro’, a 15,00 per Gioco Digitale. Una voce che di solito include grandi sorprese, ma stavolta conviene parecchio, poiché include Damiano Cunego. Per gli allibratori inglesi, il Giro dovrebbe parlare italiano: il tricolore sul gradino più alto del podio è bancato a 2,80; le stars & stripes degli Usa a 3,50; si sale a 9,00 per la bandiera russa. Nonostante le quote sbilanciate nei favoriti, si parla comunque di un Giro combattuto: si scommette anche sul distacco in classifica tra primo e secondo, e l’opzione più probabile è un gap contenuto tra 1 e 2 minuti (a 2,50), con seconda probabilità uno scarto addirittura sotto il minuto (quotato a 3,20). Per quanto Basso sia favorito, non si prevede un monologo unico dalla prima tappa, stile Bugno ’90: in lavagna, è solo a 1,62 la possibilità che la maglia rosa conosca almeno cinque indossatori nelle sfilate sulle strade d’Italia.

ATTRAZIONE LANCE — Le quote più matte sono per Armstrong. Che la logica – nonché le sue dichiarazioni – non vorrebbero tra i favoriti, ma il fascino per la novità fa oscillare la sua quota in maniera unica, qualcosa che non potrebbe mai accadere per un altro tipo di scommessa. Influisce la curiosità per la sua prima volta al Giro, e soprattutto l’intenzione delle agenzie di raccogliere scommesse quasi a fondo perduto. Così, si passa dal 7.50 offerto da Better, per arrivare addirittura al 20 a 1 di Gioco Digitale. A proposito di quote stratosferiche, proprio Gioco Digitale offre l’eventuale super-puntata con cui rompere il banco: a 25 contro 1 viene offerto Carlos Sastre, lo spagnolo detentore del Tour de France.

ITALIA-COLOMBIA 1-2 — Se dovesse essere Giro di Basso, il trionfo del varesino sarebbe rifinito a cronometro ma soprattutto costruito in montagna. Per questo è anche tra i favoriti della maglia verde, a 8,00 per Snai. La maglia per il miglior scalatore vede però una griglia di tre nomi, tutti alla pari nelle quote: per le agenzie è una questione tra Italia e Colombia, un azzurro contro due sudamericani, grandi specialisti in montagna: Josè Perez Serpa (compagno di squadra di Simoni nella Diquigiovanni), e Juan Mauricio Hernandez Soler, punta di diamante della Barloworld. Più facile che l’outsider si riveli nelle salite, ecco perché la voce ‘Altro’ è così bassa, a 2,85 per Gioco Digitale.

ITALIA-INGHILTERRA 2-1 — Per la conquista della maglia ciclamino, si ribalta il punteggio e l’avversario dei nostri colori. Due favoriti italiani contro un britannico per la conquista della maglia, assegnata a chi totalizza più punti nei podi di tutte le tappe. Quindi, bottino di guerra dei velocisti. E se dici velocisti, devi dire Petacchi. Per alcuni (come Snai che lo dà a 5,00) Ale-Jet è favorito. Per altri, è una partita a tre, dove Petacchi non parte con un vantaggio minimo, anzi deve stare più che attento a non farsi fregare sul finish da Di Luca e da Cavendish, il fresco vincitore della Milano-Sanremo. Per Gioco Digitale è proprio il britannico il favorito, a 5,50, una quota che precipita a 3,75 per Better, che lascia secondo in lavagna Di Luca e addirittura fa salire a 8,00 Petacchi.

ACCENTO SCOZZESE — Eccezionale cronoprologo a squadre a Venezia per il Giro del centenario. All’usuale invasione di turisti americani in laguna, si aggiunge la squadra favorita per la prima tappa: la Garmin Slipstream, quotata a 2,50 da Snai, guidata dallo specialista scozzese David Millar, aiutato dagli americani Zabriskie e soprattutto Vande Velde, già l’anno passato prima maglia rosa del Giro dopo la cronosquadre, primo americano in rosa vent’anni dopo Hampsten. Ha accento americano invece, ma ragione sociale kazaka, la scommessa sulla squadra migliore a fine Giro: favorita l’Astana di Leipheimer e Armstrong, a 2,75, ma con la Liquigas di Basso immediatamente dietro a 3,25.

CICLISTI ALL'IPPICA — Chiudiamo con la scommessa più divertente, quella che permette di combinare i piazzati sul podio finale, come nelle scommesse sui cavalli. La offre Better, e le quote invitanti sono quelle che girano sui quattro nomi: Basso (1,45) – Leipheimer (2,20) – Cunego (2,95) – Menchov (2,80). Ad esempio, 10 euro puntati su una scheda combinata con i primi tre nomi, su uno qualsiasi dei tre gradini del podio, rende circa 100 euro. Ammesso che anche voi non vogliate credere nel texano Lance, quotato a 4,00 per un mezzo miracolo alla premiazione.

comequandofuori
07-05-09, 21: 38
Tra le colline toscane
dove Cavendish è un re
Quarrata è la base del fenomeno dello sprint. Allenamenti stravaganti, l'amato chiosco e un'idea in testa: "Il Giro? Due tappe non mi bastano. Petacchi è solamente uno dei rivali. Vorrei arrivare fino a Roma"
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Mark Cavendish, 23 anni, si allena in Toscana. Ipp/Pier Maulini QUARRATA (Pistoia), 7 maggio 2009 - È il Cannonball dei rettilinei d'asfalto, ma si allena su un sentiero di pietre e sassi che sbuca davanti alla casa natale di Leonardo da Vinci. Per capire il mondo di Mark Cavendish (clicca qui per vederlo) e la sua filosofia (di vita e di corse) bisogna venire un giorno nella piccola Quarrata, dove il ragazzo dell'Isola di Man — attesissimo nelle volate del Giro del Centenario — è sbarcato tre anni fa in cerca di gloria e adesso sta comprando casa.

saliscendi — Nei su e giù quotidiani tra il San Baronto, Vellano, il Monte Serra e le colline toscane punteggiate di ulivi, di solito non manca mai una salita in stile mountain bike vicino a Vinci e una discesa, sempre in fuoristrada, per rientrare a fine allenamento. Trovate in giro qualcun altro che lo faccia... "Chiunque ami lo sport e la bici dovrebbe farlo — osserva Cavendish —. Io così mi diverto, altrimenti tornerei a lavorare in banca". Non lo dice per caso, il velocista britannico della Columbia-High Road, perché da adolescente il bancario (alla Barclays) l'ha fatto davvero. Poi la chiamata dell'Accademia della pista di Manchester e l'inizio di una carriera fulminea, che in poco tempo l'ha portato a vincere, nel 2008, 2 tappe al Giro e 4 al Tour. E, quest'anno, la Milano-Sanremo. Ora, alla vigilia del suo secondo Giro, il corridore più veloce del mondo racconta il suo legame con l'Italia.

giro baby — "Venni la prima volta nell'estate 2006, per correre il Gp Industrie del Marmo di Carrara e il Giro Baby. Mi ammalai, rimasi sei settimane a Quarrata ad allenarmi, ad agosto debuttai da stagista con la T-Mobile. Abitavo in un appartamento nella piazza del paese con Gerrain Thomas, che ora lo divide con Ben Swift. Avevo conosciuto Max Sciandri l'anno prima, m'ha fatto ambientare lui. Parlo qualche parola d'italiano e riesco a capire quasi tutto. Se ora sono qui, devo ringraziare Max".

LAMBRETTA — Fino al mese scorso, Cavendish ha abitato nella dependance di casa Sciandri: una stanza di pochi metri quadri, letto e bagno. Nel garage, le bici e la Lambretta Ld 150 verde inglese Anni 50 (con la Union Jack) acquistata sul sito d'aste Ebay: un'altra passione ereditata da Sciandri: vanno a pescarle in un negozietto di Firenze chiamato "Le Chincaglierie". "Sull'Isola di Man ho un'altra Lambretta celeste, uguale a quella di Max — racconta Cavendish —. Ora sto cercando una Cinquanta. Da quando la gente mi conosce, continuo a ricevere offerte di chi vuole vendermene una. Il papà di Jonny Bellis (pro' nella Saxo Bank, ndr) ha un negozio di moto sull'Isola di Man e mi sta dipingendo un chopper Harley Davidson col logo della Sanremo e i colori arcobaleno dei Mondiali su pista. Magari, dopo il Giro, potrò aggiungere anche una striscia per la maglia rosa".

"Venni da voi per la prima volta nel 2006. Se sono rimasto lo devo a Sciandri"A ROMA — Il duello generazionale tra velocisti con Petacchi sarà la grande suggestione della corsa del Centenario. Ma Cannonball guarda dritto davanti a sé: "Per me Petacchi è solo uno dei rivali da battere per essere primo. Al Giro voglio ripetermi, magari vincere più di due tappe. Certamente quella di Firenze, perché arriva vicino a casa. Ma non ho intenzione di fermarmi: se starò bene, come l'anno scorso, voglio arrivare fino a Roma".

QUANTI SOGNI — Intanto gioca in giardino con Guido e Gina, i due cani bulldog di Sciandri. E va avanti con quegli allenamenti un po' stravaganti sulle "strade verdi" intorno a Vinci. Sarà per questo che ha pedalato forte anche sul pavé del Kemmel, alla Tre Giorni di La Panne. E che sogna di fare la Roubaix. Poco importa se ha perso un braccialetto lungo le mulattiere e gli tocca cambiare ogni volta i tubolari forati. C'è un chiosco che l'aspetta proprio in cima alla salita di Vinci. Una Coca-Cola e via: la bici, per Cannonball, è anche questo.

Placido
08-05-09, 13: 50
Mi spiace che ancora una volta il giro d'Italia non scenda sotto Napoli

E' molto degradante questo...

comequandofuori
08-05-09, 13: 58
Mi spiace che ancora una volta il giro d'Italia non scenda sotto Napoli

E' molto degradante questo...

concordo pienamente con te.

08/05/09
Il Giro del Centenario “sposa” Abruzziamo l’iniziativa di solidarietà pro terremotati
Un inteso momento ha preceduto al Quartiertappa del Giro la conferenza stampa dei vincitori dei Grandi Giri, nella logica di” Abruzziamo”, la grande campagna a favore dei terremotati che ha preso impulso da Danilo Di Luca e da tutti gli abruzzesi dello sport, in uno slancio di solidarietà teso a non dimenticare l’emergenza. In proposito Di Luca, d’intesa con il Giro, ha lanciato la sottoscrizione attraverso la vendita dei braccialetti rosa, che recano inciso lo slogan “Abruzziamo”, con donazioni a partire da 1 euro, il cui ricavato sarà interamente devoluto a chi ha perso affetti e beni materiali, in primo luogo la casa. Si parla di introito netto in quanto i braccialetti sono stati offerti da un noto produttore di giocattoli, molto vicino al ciclismo in quanto secondo sponsor della squadra di Gilberto Simoni.
Il Giro d’Italia non ha voluto mancare all’appello e ha deciso di corrispondere 100.000 euro (cifra analoga a quella che i corridori si sono impegnati a raccogliere con l’iniziativa dei braccialetti), cifra che è stata consegnata con un simpatico assegnone dal direttore Zomegnan a Carlo Masci, Assessore al Turismo e al Bilancio della Regione Abruzzo. Masci ha ringraziato a nome della sua gente “che non ha mai chiesto ma ha sempre dato. Anche in questo caso un esempio di sano orgoglio, di fermezza e di volontà”.
Nel corso della conferenza stampa dei Big gli otto presenti (Armstrong, Basso, Cunego, Di Luca, Garzelli, Menchov, Sastre, Simoni) hanno tutti ricevuto un braccialetto “Abruzziamo” offrendo ciascuno un obolo significativo.
Ufficio Stampa Giro d’Italia

06/05/09
Il Giro del Centenario coniuga anche la Solidarietà: a fianco di Armstrong Foundation e delle Onlus
La Solidarietà e la Cooperazione sociale hanno tenuto banco oggi al Ministero degli Esteri dove il Giro d’Italia, buon esempio anche in questo senso, ha vissuto un antefatto di rilievo, di fronte a Lance Armstrong e alle associazioni Onlus convenute alla Farnesina per divulgare il loro messaggio di solidarietà. Il campione statunitense, che da anni si occupa di malati di cancro e concorre ad aiutare la ricerca oncologica, non si è potuto esimere di ragionare del Giro che lo attende, al quale si presenta senza velleità di successo, visto i recenti contrattempi. Si contenterà, ha detto, di essere protagonista. Sino a che punto, lo dirà la strada, lo sanciranno gli avversari.
Il ministro Franco Frattini e il sottosegretario Enzo Scotti, per anni presidente della Lega Ciclismo e oggi presidente del Centro Studi della Fci, hanno poi rivolto lo sguardo al ciclismo e a quanto il Giro sta per fare in aiuto delle Onlus che la “corsa rosa” ospiterà. In proposito, il direttore del Giro Angelo Zomegnan si è detto “orgoglioso di dare un tetto alle Onlus, una casa comune al Villaggio del Giro”. Nutrito il numero delle associazioni presenti quest’anno al Giro del Centenario. Vediamole insieme:
Lance Armstrong Foundation che da oltre dieci anni collabora attivamente con altre organizzazioni e istituzioni pubbliche e private per sostenere i malati oncologici e la ricerca. Lance Armstrong ne ha fatto la priorità assoluta della sua vita.
Intervita Onlus, organizzazione non governativa di cooperazione allo sviluppo, che dal 1999 ha l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle fasce più deboli delle popolazioni nei paesi nel Sud del mondo;
Lega del Filo d’Oro che si occupa dal 1964 di assistere, riabilitare e reinserire le persone sordo cieche e pluriminorate psicosensoriali;
ABIO, Associazione per il bambino in Ospedale Onlus, fondata nel 1978 per promuovere l’umanizzazione dell’ospedale;
FIABA Onlus nata nel 2000 con l’intento specifico di abbattere le barriere architettoniche e culturali;
Fondazione Ivo de Carneri Onlus, nata nel 1994, che effettua interventi sanitari nei Paesi in via di sviluppo.
La Coalizione Italiana contro la Povertà piattaforma di più di 70 organizzazioni della società civile che fa parte della Global Coalition Against Poverty (GCAP) e che con la sua campagna di mobilitazione per il G8 chiede agli italiani di fare pressione sui "grandi 8" per mantenere gli impegni internazionali per un mondo più giusto ed equo, contro la povertà e i cambiamenti climatici. Avis, Associazione Volontari Italiani Sangue, sarà in Carovana al Giro. Dal 1927 è, con più di un milione di soci, la più importante associazione italiana nel settore.
Per il secondo anno la Fondazione Mediolanum promuove al Giro d’Italia Piccolo Fratello, l’iniziativa di solidarietà che rivolge particolare attenzione alla causa dei bambini di strada, in particolare nei paesi del Terzo Mondo.
Da ultimo, la Fabbrica delle Biciclette, a sostegno dei bambini e degli adolescenti del Mozambico, in un’iniziativa promossa dalla Federiciclismo

I numeri del Giro

Cifre e curiosità dal 1909 a oggi
3.395,5 I chilometri dell'edizione del Centenario.
2.360 L'altitudine della Cima Coppi 2009, in vetta all’Izoard.
328.309 I chilometri sin qui percorsi in 91 edizioni del Giro, dal 1909 al 2008.
1.709 Le tappe disputate dal 1909 al 2008 (con 16 giornate di doppio impegno, per 32 semitappe) alle quali vanno aggiunti 22 prologhi, il primo dei quali nel 1968.
11 I vincitori del Giro che si sono aggiudicati la vittoria finale senza alcun successo di tappa: Oriani nel 1913, Bartali nel 1946, Magni nel 1951, Nencini nel 1957, Pambianco nel 1961, Balmamion (celebre proprio per la sua doppietta senza successi di tappa) nel 1962- 1963. E ancora, Gimondi nel 1969, G.Petterson nel 1971, Gotti nel 1999, Savoldelli nel 2005, Contador nel 2008.
64 I vincitori italiani del Giro, mentre tra gli stranieri si sono imposti: 7 belgi, 6 francesi, 3 svizzeri e 3 spagnoli. Due successi per il Lussemburgo, la Spagna e la Russia. Una vittoria a testa per Irlanda, Svezia, Stati Uniti. L’unica edizione a squadre fu vinta dall’Atala nel 1912.
4 I vincitori del Giro in testa dall’inizio alla fine: Girardengo nel 1919 (10 tappe), poi Binda nel 1927 (15 tappe), Merckx nel 1973 (20 tappe in rosa) e Bugno nel 1990 (21 tappe in rosa).
9 I piazzamenti sul podio di Felice Gimondi capace di vincere il Giro per 3 volte (1967, 1969, 1976) di arrivare due volte secondo (1970, 1973), e quattro volte terzo (1965, 1968, 1974, 1975). Con 7 piazzamenti sul podio Bartali, Coppi e Simoni.
34 Anni e 5 mesi: è questa l’età del più anziano vincitore, Fiorenzo Magni, quando il toscano si aggiudicò il Giro del 1955.
5 I Giri conquistati da tre soli campioni: nell’ordine Binda, Coppi e Merckx. Il primo nelle edizioni 1925, 1927, 1928, 1929 e 1933, il secondo nel 1940, 1947, 1929, 1952 e 1953, il belga nel 1968, 1970, 1972, 1973 e 1974.
78 Il numero di maglie rosa indossate da Eddy Merckx che sopravanza Binda (59) e F. Moser (57).
42 Il primato di vittorie di tappa al Giro, detenuto da Mario Cipollini che ha migliorato il record di Alfredo Binda, a suo tempo vincitore 41 volte.
298 Il maggior numero di partenti, al Giro 1928.
54 Il minor numero di partecipanti, nel 1912.
430 I chilometri della tappa più lunga mai disputata, la Lucca-Roma del 1914 vinta da Girardengo.
2.448 I chilometri del Giro più breve, quello del 1909, il primo.
4.337 I chilometri del Giro più lungo, quello del 1954.
16 Il numero record di edizioni del Giro portate a termine. Lo ha stabilito Miro Panizza, 18 volte al via della “corsa rosa”.
14 Il numero di edizioni portate a termine da Bartali e Gimondi, entrambi vincitori in tre occasioni.
8 Il minor numero di arrivati in un Giro, quello del 1914.
151 I successi di tappa colti da corridori belgi. Seguono, a distanza netta, gli esponenti di Spagna (91), Francia (55), Svizzera (51), Germania (22), Olanda (21), Russia (19).

comequandofuori
08-05-09, 22: 07
Giro, semaforo verde
Pozzato sogna in rosa
Alle 15.35 scatta da Venezia l'edizione del centenario. Si inizia con una cronosquadre: favoriti gli stranieri, l'Italia si affida al veneto della Katusha
Mail Stampa commenti OkNotizie badzu Facebook Gazzatown VENEZIA, 8 maggio 2009 - E’ il momento dei pronostici. E anche dei sogni che potrebbero diventare realtà. La cronosquadre, come già accaduto un anno fa a Palermo, rappresenta un’occasione unica: la maglia rosa è lì, a portata (anche) di chi non ha grosse velleità per la classifica generale.

SPERANZE ITALIANE — Filippo Pozzato, per fare un esempio, corre con la Katusha, terza quest’anno nella prova contro il tempo del Giro del Qatar e seconda in quella della Settimana Lombarda. Pippo sa che quella di Venezia è un’occasione da cogliere al volo e non si nasconde: "Abbiamo le carte in regola per giocarcela perché il gruppo è forte, la maglia rosa è un sogno che ogni corridore ha fin da bambino...". Restando su questo terreno, anche Giovanni Visconti ci fa un pensierino. Del resto la sua Isd ha già vinto alla Coppi&Bartali e ha l’entusiasmo di un team giovane e nuovo, in vista dall’inizio della stagione italiana.


Armstrong mette a punto gli ultimi dettagli. Bettini CANCELLARA FA PAURA — Ma i favoriti sono soprattutto stranieri. "Garmin, High Road e Saxo Bank sono più avanti", sostiene Roberto Damiani, team manager della Silence Lotto. E in effetti si tratta delle squadre con gli specialisti migliori: da Millar e Zabriskie (Garmin), a Pinotti e Rogers (High Road), fino al campione olimpico di specialità Cancellara (Saxo), arrivato al Giro per puntare a un successo di tappa proprio in questo tipo di prova.

E I BIG — Attenzione però a Lpr, Astana e Liquigas. Di Luca ha compagni velocisissimi a cronometro, che potrebbero materializzarsi come la rivelazione della cronosquadre. Armstrong e Leipheimer, come ha sottolineato Johan Bruyneel, credono fermamente di poter lasciare subito una traccia sulla corsa rosa. E poi c’è la coppia composta da Basso e Pellizotti (più Quinziato), la solida ossatura dei verdeblu.

DETTAGLI — Il pronostico insomma è più aperto di quanto sembri a poche ore dal via. Nell’ultimo giorno utile le squadre hanno lavorato con carichi più o meno simili. Uscita di due ore per gli Astana, 130 km per i Katusha; i Liquigas si sono spinti oltre, "ripassando" da vicino le strade della terza tappa verso Valdobbiadene, e come loro anche i Silence Lotto. Tutti hanno rifinito la preparazione dei materiali da cronometro: ruote lenticolari, protesi, cambio. "Perché i distacchi saranno minimi e i piccoli dettagli faranno la differenza", aggiunge Claudio Corti della Barloworld.

AUDIENCE MONDIALE — Sabato alle 15.35 la partenza del primo team. Poco più di due ore dopo la premiazione del vincitore. Sul palco del Lido ci saranno Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che consegneranno la prima maglia rosa del Centenario, disegnata proprio dai due stilisti. Un’immagine che farà il giro del mondo e raggiungerà 150 paesi (fino a 300 milioni di persone) secondo le stime di Rai Trade ed Rcs Sport.

08/05/09
Causa neve, la 17.a tappa del Giro del Centenario non percorrerà per intero la salita del Blockhaus
In ragione delle avverse condizioni meteo che hanno flagellato la zona per tutto l’inverno - e ancora nell’ultimo periodo, in cima persistono due metri abbondanti di neve – il 27 maggio la vetta del Blockhaus non sarà accessibile. Pur a malincuore, la direzione del Giro ha responsabilmente deciso di fissare l’arrivo della 17.a tappa, la Chieti-Blockaus, in località Hotel Mamma Rosa, all’altezza del Quartiertappa, vale a dire circa 5,5 chilometri prima del traguardo originariamente fissato. L’arrivo sarà perciò stabilito a quota 1.631 metri anziché a quota 2.064.
In ragione di questa scelta forzata la Cima Coppi del Giro non sarà più il Blockhaus bensì il Colle del Sestrière, a quota 2.035, nel corso della 10.a tappa, la Cuneo-Pinerolo, in programma il 19 maggio.
Al Blockhaus, in ragione dei GPM, sarà attribuito il punteggio come arrivo di tappa in salita.
Per mantenere inalterato il chilometraggio della tappa all’inizio del tracciato è stata inserita una variante, in pianura, riscontrabile nella crono tabella allegata.

Giuliè
09-05-09, 00: 13
mmmmmmmm un bel monte zoncolan..però...potevan farlo no stef?!?!?!? :-)

comequandofuori
09-05-09, 14: 48
mmmmmmmm un bel monte zoncolan..però...potevan farlo no stef?!?!?!? :-)

si effettivamente potevano farl...che vergogna....

Il Giro parte, guai a distrarsi
Sui 20 km della cronosquadre di apertura della corsa rosa in palio secondi già importanti: tappa tutta liscia e spattacolo in Laguna. Il via alle 15.35
Mail Stampa 18 commenti OkNotizie badzu Facebook Gazzatown VENEZIA, 9 maggio 2009 - Sono solo 20 chilometri e mezzo. Un’inezia rispetto agli altri 3.400 e passa che impiegheranno per arrivare a Roma. Eppure, per i 198 contendenti alla corona del Centenario si tratta di un esame impegnativo. Guai a distrarsi, perché per un secondo si può anche perdere il podio, come sa bene Franco Pellizotti, beffato un anno fa.

FRECCE IN LAGUNA — L’High Road alle 15.35 abbasserà idealmente il telo di scena che copre il Giro più incerto degli ultimi anni. L’Astana, un’ora e 45 minuti dopo, chiuderà la fila delle 22 squadre al via. In questo lasso di tempo vedremo sfrecciare i corridori a 55 all’ora tra piazza Pola, il Casinò di Venezia e il lungomare del Lido. Una magnifica esibizione di velocità agevolata dalle strade piatte, praticamente prive di curve (ce ne sono 5) e un solo punto critico, quello del giro di boa.

senza tregua — È probabile che qualcuno, come Cunego e Simoni, lasci sul campo dai 20 ai 50 secondi. Ma il Giro sarà solo all’inizio. "E con le Dolomiti alla quarta e quinta giornata avremo già un’idea di chi sta bene e chi invece dovrà rincorrere" aggiunge Marzio Bruseghin, terzo nel 2008 per quel secondo lungo un’eternità.

ecco lacronaca dlla pria tappa.

ausilio del sito
gazzetta.it

Cavendish: "Vinco in rosa"
Di Luca: "Meglio del previsto
Il britannico della High Road si gode la maglia di leader: "Posso tenerla almeno per due giorni e magari conquistare una tappa". L'abruzzese: "La Lpr si è confermata una squadra forte. Voglio arrivare alla crono delle Cinque Terre nelle migliori condizioni possibili"
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Cavendish con gli stilisti Dolce (a destra) e Gabbana. Ap VENEZIA, 9 maggio 2009 - Tra Dario Beni e Mark Cavendish ci sono un bel po’ di differenze, quelle che dividono due uomini di secoli diversi. Il primo, che nel 1909 vinse la prima tappa del Giro d’Italia, non aveva lo sguardo furbo del ragazzo nato sull’isola di Man. E naturalmente non aveva nemmeno una squadra forte come la Columbia High Road a spingerlo verso il traguardo. Una cosa però è sicura: Cannonball, come il pioniere di quella mitica aurora, è un predestinato. E con la maglia rosa addosso sta benissimo.

L'URLO CON ZABEL — Non più di due mesi fa la progressione dell’inglese era stata immortalata come l’immagine simbolo della centesima Milano-Sanremo. Quel giorno Mark (toscano d’adozione) discusse la sua tesi di laurea sulle strade dei grandi. Oggi la cronosquadre d’apertura ha aumentato il peso specifico di un corridore destinato ad aprire un’epoca. "Sono felicissimo, questo è un risultato fantastico che dedico anche a Zabel. Posso tenere la maglia rosa per almeno due giorni (il distacco su Petacchi è di 22", quello su Pozzato di 35", ndr) e magari vincere una tappa con questo simbolo addosso, sarebbe il massimo", ha detto Cavendish, che ha seguito il resto della competizione nel box riservato alla stampa e ha urlato di gioia con Zabel subito dopo l’arrivo dell’Astana. Gli ultimi 50 metri lo hanno visto sfrecciare a 70 all’ora, e la media totale (56.337km/h, superiore alle aspettative) mette in risalto anche quel pizzico di aiuto venuto dal vento che nel resto del pomeriggio è calato d’intensità. Una variabile che in qualche misura ha influito sulle prestazioni degli uomini di classifica.

Armstrong: "Possiamo essere soddisfatti. Ho visto bene Leipheimer, resta uno dei miei favoriti per la vittoria"di luca e lance — Gli altri "vincitori" di giornata sono un abruzzese con l’ascia di guerra già dissotterrata e due americani pericolosissimi per chiunque voglia salire sul podio a Roma. "E’ andata meglio di quanto sperassi, e questo conferma che la Lpr è una squadra fortissima - ha detto Di Luca a caldo -. L’Alpe di Siusi? Io attacco anche prima: voglio arrivare alla crono delle Cinque Terre nelle migliori condizioni possibili". Casa Astana: "Possiamo essere soddisfatti: sapevamo che High Road e Garmin avrebbero sfruttato la qualità dei loro specialisti - ha detto Armstrong, che ha guadagnato 27" su Basso e 36" su Sastre -. Il vento? E’ cambiato durante la giornata ma non è possibile dire quanto abbia aiutato i primi a partire. E’ il ciclismo, bisogna accettare queste cose. Leipheimer? L’ho visto bene, resta uno dei miei favoriti per la vittoria finale".

di rincorsa — La Liquigas ha chiuso a 40", la Lampre (Mori prima del via ha urtato uno spettatore) a 42", la Cervélo a 49". Damiano Cunego non è abbattuto: "Il bello arriverà da domani in poi. Nella quarta tappa ci saranno le prime salite, l'importante sarà avere costanza e serenità. Bisogna scoprirsi solo se si hanno le gambe". Basso non si scompone: "Abbiamo una squadra costruita per far bene lungo tre settimane, non certo limitandosi alla cronosquadre. Il Giro è appena iniziato".

Classifica di tappa squadre pos Squadra Tempo Dist.
1 TEAM COLUMBIA - HIGH ROAD 21:50 0:00
2 GARMIN - SLIPSTREAM 21:56 0:06
3 ASTANA 22:03 0:13
4 LPR BRAKES - FARNESE VINI 22:12 0:22
5 ISD 22:17 0:27
6 TEAM KATUSHA 22:25 0:35
7 RABOBANK 22:28 0:38
8 LIQUIGAS 22:30 0:40
9 LAMPRE - NGC 22:32 0:42
10 TEAM MILRAM 22:39 0:49
11 CERVELO TEST TEAM 22:39 0:49
12 BARLOWORLD 22:44 0:54
13 TEAM SAXO BANK 22:45 0:55
14 CAISSE D'EPARGNE 22:48 0:58
15 BBOX BOUYGUES TELECOM 22:51 1:01
16 S.DIQUIGIOVANNI - ANDRONI GIOC. 22:56 1:06
17 QUICKSTEP 23:04 1:14
18 XACOBEO GALICIA 23:09 1:19
19 ACQUA & SAPONE - CAFFE' MOKAMBO 23:11 1:21
20 SILENCE - LOTTO 23:12 1:22
21 AG2R LA MONDIALE 23:25 1:35
22 FUJI - SERVETTO 23:27 1:37

carabiniere
11-05-09, 20: 27
grande petacchi oggi è lui la maglia rosa! secondo me, lui ci regalera piacevoli sorprese quest anno!

comequandofuori
16-05-09, 00: 31
purtroppo non sto aggiornando in quanto impegnato in attivta' esterne alla caserma....

Icosello
16-05-09, 11: 56
Veramente bella la tappa di ieri ^^
Chi di voi fa ciclismo ?
Io lo pratico da 4 anni :-)

quantico
16-05-09, 18: 10
mmmmmmmm un bel monte zoncolan..però...potevan farlo no stef?!?!?!? :-)

Magariiii!!!



Chi di voi fa ciclismo ?
Io lo pratico da 4 anni :-)

Io lo pratico da oramai 5 anni. Ex Under23.

Guillet
16-05-09, 19: 13
Chi di voi fa ciclismo ?
Io lo pratico da 4 anni :-)

eccomi :D

comequandofuori
16-05-09, 20: 27
eccomi :D

io da ragazzino
g1 g2 g3 g4 g4 g6
poi smesso...

deser
19-05-09, 18: 38
questa mattina è morto a seguito di un incidente stradale un motociclosta del giro...

la giornata, che doveva essere una delle piu’ belle di tutto il Giro, e’ iniziata nel peggiore dei modi: con la morte di un motociclista, Fabio Saccani, al seguito del fotografo Roberto Bettini. Il centauro era al Giro d’Italia dove seguiva i ciclisti. L’uomo si stava dirigendo a Cuneo, dove doveva iniziare la decima tappa del Giro ciclistico italiano. A bordo della sua moto, una Bmw, pare si sia scontrato contro un camion: l’autista del mezzo pesante gli avrebbe tagliato la strada.
L’uomo e’ morto sul colpo, mentre sul posto, Madonna dell’Olmo, vicino Cuneo, sono intervenuti le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, per capire esattamente cosa sia successo questa mattina.

http://www.youtube.com/watch?v=3ekJ8gZIJuw

Icosello
19-05-09, 18: 52
io da ragazzino
g1 g2 g3 g4 g4 g6
poi smesso...

due volte g4?
Sei stato bocciato? :D
:rotflmao:

Matty91
19-05-09, 19: 10
Oggi il giro è passato nel mio paese........ Io ho preso un giorno di ferie per vederlo. Bella esperienza!!

comequandofuori
23-05-09, 00: 26
due volte g4?
Sei stato bocciato? :D
:rotflmao:

volevo dire g5.....:jawdrop:

comequandofuori
31-05-09, 17: 57
Menchov re del Giro
Ma che brividi a Roma
Il russo conquista la corsa del Centenario nonostante una caduta nel finale della cronometro conclusiva sulle strade bagnate di Roma. Di Luca parte fortissimo e passa davanti al rivale al primo intermedio, poi cede. Sul podio anche Pellizotti
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Denis Menchov festeggia la vittoria del Giro. Reuters ROMA, 31 maggio 2009 - Denis Menchov ha vinto il Giro d’Italia del centenario (92/a edizione): il 31enne della Rabobank è il terzo russo della storia a conquistare la corsa rosa dopo Berzin (1994) e Tonkov (1996). Ma anche l’ultima tappa di questo Giro, una spettacolare cronometro individuale di 14,4 chilometri nel centro storico di Roma (corsa sotto la pioggia nella parte finale) vinta a sorpresa dal lituano della Cervelo Ignatas Konovalovas, è stata apertissima fino alla fine. Danilo Di Luca, partito con 20” da recuperare, dopo 3,3 chilometri ne stava guadagnando 5”. Ma Menchov al secondo intertempo (dopo 7,7 km) aveva “ristabilito” il pronostico: +15” su Di Luca e corsa e discorso che sembrava chiuso. L’ultimo brivido a poco meno di un chilometro, quando Menchov è caduto in un tratto rettilineo sul pavé: ma è riuscito a ripartire subito, con la bicicletta di scorta, e concludere la prova in 19’06”, 21” meglio di Danilo Di Luca.

classifiche — Konovalovas ha chiuso la prova in 18’42”, meglio di appena 1” dell’inglese Bradley Wiggins (Garmin) e di 7” sul norvegese Boasson Hagen (Columbia). Primo italiano Marzio Bruseghin, 5° a 18’58”. Così la classifica generale: Menchov ha vinto la corsa (è il 27° successo di uno straniero) con 41” di margine su Danilo Di Luca (Lpr-Farnese). Sul podio anche Franco Pellizotti (Liquigas-Doimo), terzo a 1’59”. Quarto Carlos Sastre (Spa, Cervelo) a 3’46”, quinto Ivan Basso (Liquigas-Doimo) a 3’59”. Sesto Levi Leipheimer (Usa, Astana) a 5’28”.

olanda — Proprio oggi gli organizzatori hanno ufficializzato la partenza da Amsterdam, l’8 maggio, dell’edizione 2010. Si tratterà della nona partenza all'estero per la corsa rosa dopo quelle a San Marino (1965), Montecarlo (1966), Verviers (Belgio, 1973), Città del Vaticano (1974), Atene (Grecia, 1996), Nizza (Francia, 1998), Groningen (Olanda, 2002) e Seraing (Belgio, 2006). In Olanda inizieranno anche la Vuelta di Spagna 2009 (ad Assen) e il Tour de France 2010 (a Rotterdam). Anche la seconda e la terza tappa del Giro 2010 si svolgeranno in Olanda: interessate le città di Utrecht e Middelburg



si conclude anche quest edizione del giro...arrivederci all anno prossimo sperando di rivivere emozioni che ormai sembrano scomparse anche nella corsa a tappe piu' bella del mondo......


http://www.youtube.com/watch?v=J7-BQB5otC4&feature=related

FRANCODUE
31-05-09, 19: 49
Non capisco perchè si parta dall'Olnada, e poi non si passi per tante località Italiane.
Tipo quest'anno, ove alcune regioni sono state completamente ignorate.

Panteros
31-05-09, 19: 53
concordo con te Franco; la Sardegna, la Valle d'Aosta da quanti anni non sono toccate dal Giro?

comequandofuori
31-05-09, 20: 33
concordo con te Franco; la Sardegna, la Valle d'Aosta da quanti anni non sono toccate dal Giro?

le vostre sono parole sante..anche io la penso come voi...e' una vergogna.....cioe' si va in altri stati e poi il 50 % delle regioni italiane stanno decenni senza vederlo passare....

FRANCODUE
31-05-09, 21: 32
A questo punto giriamo la "palla" agli organizzatori, atteso che se ne fregheranno di sicuro altamente !.

comequandofuori
31-05-09, 23: 46
A questo punto giriamo la "palla" agli organizzatori, atteso che se ne fregheranno di sicuro altamente !.

il giro ormai e' un busness e dove ce' maggiore pubblicita' e maggiori sponsosor passa...altro' che spettacolarita' e sapore di sfida epica uomo natura

FRANCODUE
01-06-09, 09: 05
Quelle rarissime volte che la carovana del giro è passata qui in Sicilia, il pienone è stato sempre assicurato.
Ci sono moltissimi appassionati, perchè ignorarli ?..