Active shooter

[tactical]

Cose ne pensate degli scenari di active shooter? Mentre negli USA si tratta di un topic all'ordine del giorno in Europa (grazie al Cielo...) si tratta di episodi molto più rari, ma di cui si è sentito parlare più che altro in altri Paesi (Francia, Regno Unito, Austria di recente, Germania) mentre da noi che io abbia memoria (poi correggetemi se sbaglio) gli unici recenti (con la ferma volontà di uccidere indiscriminatamente) sono stati l'infermiere fuori di senno a Napoli, un uomo a Gela e il cecchino di Guidonia (quest'ultimo undici anni fa). Ritenete che in Italia questi scenari rimarranno episodi molto isolati o potrebbero divenire più frequenti?

Lo chiedo anche considerando quello che avevo letto tempo fa circa un active scooter in una scuola in Germania, un ragazzo che con un'arma era entrato in una scuola superiore per uccidere. Dopo i colpi inferti alla prima vittima la presidenza ha emanato l'annuncio all'interfono "Frau Koma kommt", dove Koma è il contrario di "amok", follia omicida. Dunque gli insegnanti hanno provveduto a chiudere a chiave le porte delle aule e il ragazzo non ha potuto uccidere altre persone, finendo così per fuggire perché braccato dalla Polizia, per poi togliersi la vita.

Ecco, nel nostro Paese dovendo pensare per esempio ad un edificio scolastico, non esistendo alcun tipo di procedure simili (a quanto mi risulta), non vedrei alcuna misura efficace per fronteggiare questo scenario se non un rapido intervento delle FFOO... secondo me, poiché non è praticamente mai successo, tutti si aspettano che non succederà mai.

[Kojak]

Si tratta di situazioni sociali, politiche, giuridiche completamente diverse, quindi a mio avviso non paragonabili.
Ce ne passa davvero tanto tra il Texas (dove nonno Irwing gira col 44 Mag in fondina o dove mamma Jane va a fare la spesa con il pickup pieno di schioppi) e la nostra vecchia Europa dove - a dirne una - i poliziotti francesi quando sono liberi dal servizio non possono girare armati.
Non voglio nemmeno tirare in ballo tutta quella pletora di associazioni finto-buonisti, pacifiste, anti-armi i cui componenti sono però i primi a spararti nel **** se ti vedono pisciargli sul dialetto di casa...
Da anni faccio parte di un gruppo social relativo a una nota casa d'armi di Springfield: non avere idea quante volte quel social ha chiuso temporaneamente la pagina per generiche "violazioni dello standard della community"..... perché in certe realtà sociali parlare di armi semplicemente non si dovrebbe e chi le amministra fa di tutto perché ciò non avvenga. Sul mio gruppo Polizianellastoria (che è un gruppo storico di ricerca) se provi a scrivere Fuhrer, Duce, Mussolini ti arriva inesorabile l'ammonizione. Quindi, fin qui credo sia chiaro in quale realtà noi viviamo.
Ecco perché sentire parlare di active shooter qui da noi mi fa semplicemente sorridere.

[Scorpionbsg]

Purtroppo la legislazione si evolve solo a seguito delle tragedie vedi il caso di Israele che è sicuramente il più avanzato da questo punto di vista.

[Point Man]

...secondo me, poiché non è praticamente mai successo, tutti si aspettano che non succederà mai.

Ed è il modo più efficace di farsi male... Insieme alla risposta "ma si è sempre fatto così", fanno una bella combinazione...