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Visualizza Versione Completa : il ridicolo sistema di selezione dell'esercito italiano



valsabbia
26-06-17, 17: 15
solitamente non scrivo su internet, ma questa volta voglio condividere una mia idea con voi.
come ben sapete per poter entrare nell'esercito bisogna passare una selezione, che di fatto si basa su un punteggio derivato da titoli di studio attestati ecc.

ma come fai a stabilire l'attitudine al combattimento di una persona ( perché è questo che deve fare il militare al di la di filosofeggianti considerazioni buoniste), quando se non hai detto punteggio non si degnano neanche di convocarti a fare le visite di base?
semplicemnte ridicolo

il sistema giusto sarebbe, metti alla prova tutti, gli fai un [edit staff] così e test specifici per verificare le doti di attitudine al combattimento per 2-3 settimane. chi non regge se ne va chi resta sarà discrezione degli istruttori stabilire se sono adatti o no.... mica diplomini e punteggini e [edit staff] varie.

putroppo fino a poco fa non c'era un esempio che avrei potuto darvi per convalidare ciò che dico, che sarebbe stata una mera critica, però finalmente la prova è arrivata.

allora, un anno fa vidi su youtube un reportage in cui intervistavano degli italiani andati a combattere in donbass con l'esercito della repubblica di Donetsk (DNR). tra questi un ragazzo trentino di 21 anni, che nell'intervista spiegava come dopo le domande per arruolarsi fossero state inutili ha deciso che il militare l'avrebbe fatto in un modo o nell'altro, cosi è partito per combattere con i filorussi. fin qui niente di particolare.
qualche giorno fa finisco per caso sulla pagina facebook di un altro italiano che lavora in donbass e nella bacheca compare lui a fianco di un ragazzo in mimetica e basco. guarda caso è il ragazzo trentino che vi dicevo prima, che dopo un anno a combattere ha partecipato alle selezioni per gli spetsnaz, ed è stato uno dei pochi a passare.
forse non aveva un diploma, forse non aveva 30 attestati, ma sta di fatto che è un ottimo combattente e lo ha dimostrato.

vedete il ridicolo sistema di selezione italiano non aveva neanche dato la possibilità al lui e a molti altri me compreso, di metterci alla prova.

lo stato italiano scarta elementi eccellenti a causa di criteri di selezioni ridicoli, sbagliati e insensati.

pazienza le cose non cambieranno, almeno fino a quando non scoppierà una guerra vera, e allora vedrete come richiameranno tutti gli "scartati".... e tanti imbucati per il posto di lavoro diserteranno pur di non combattere......

Pecs
26-06-17, 18: 01
A me non sembra come dici tu: basta avere il diploma di medie e superiori e dare il massimo alle selezioni fisiche, ed ecco qua che un punteggio decente appare magicamente...

LBRN
26-06-17, 19: 54
Beh, guarda, in parte sono d'accordo con te e in parte no. Premetto che so poco e niente del mondo militare, per cui potrei scrivere qualche [edit staff].
Il sistema di arruolamento sicuramente non è dei migliori, ma fare il militare non significa solo saper combattere, a parer mio. Una persona può essere capace di combattere quanto vuole, ma se non è in grado di usare la testa in situazioni difficili, se non è in grado di ragionare, di pensare con la propria testa, allora può benissimo fare altro.
E' vero, una persona senza alcun diploma magari può avere molte doti, doti che forse i ragazzi in cima alla graduatoria sognano, ma alla fine, come è stato già detto, con licenza media e diploma, pure di scarso voto, si può sempre puntare tutto sulle prove fisiche e prendere il massimo dei punti in ogni prova. Poi bisogna vedere le doti di logica, che pure contano molto, e magari chi ha la mente allenata per lo studio può fare di più, ma non è nemmeno detto, in quanto i quiz di logica sono alla portata di tutti.

In sintesi: sì, il sistema di selezione non è dei migliori, ma per fare il militare non c'è bisogno solo ed esclusivamente di doti fisiche. La logica e lo stato psico-fisico sono, probabilmente, i fattori che contano di più. Al resto ci penserà l'addestramento.

Ribadisco, non ho esperienza in questo campo, sono un semplice aspirante vfp1, quindi proprio lo scarto, per cui è probabile che abbia scritto qualcosa di non vero, ma questo rappresenta il mio pensiero a riguardo.

herman
26-06-17, 20: 53
secondo me devono dare più importanza alla logica e a test psico attitudinali, e poi alle prove fisiche, che comunque mi pare stiano andando in questa direzione

Kojak
26-06-17, 21: 37
DA MODERATORE:
invito a usare un linguaggio consono, il turpiloquio è vietato dal regolamento.

DA UTENTE
Eh, già... è nato prima l'uovo o la gallina? Meglio una testa che funziona o un'utile ottusità per gettare il cuore oltre l'ostacolo?
I paragoni con ciò che avviene in altre realtà militari reggono fino a un certo punto. Addirittura, a mio avviso non reggono affatto. Basta farsi un giro nel topic sulla Legione Straniera Francese per farsi un'idea di cosa noi italiani ci aspettiamo da un concorso. E soprattutto, perché da Aubagne torniamo SEMPRE con le corna rotte....
Detto questo, potrei provocatoriamente rispondere alle lamentazioni finora postate auspicando il ripristino della leva obbligatoria, la quale - nel bene o nel male - ha raddrizzato tantissime schiene storte. Dopo un anno di naja potremmo forse riparlarne. Ma la naja - ahimè - non c'è più. In compenso hanno creato un sistema illusorio di VFP1 che finora è stato visto come passaggio obbligato per accedere a lidi più rosei, leggi le Forze di Polizia. Posso essere d'accordo sull'aberrante sistema di brevetti e specializzazioni che è servito unicamente a creare un indotto economico che ha mosso una valanga di soldi incamerati da associazioni pubbliche e private. Sistema di brevetti che è miseramente crollato all'indomani della riapertura dei concorsi per le FF.P. ai civili.
Tuttavia ritengo anche che parlare di ciò che non si conosce è inutile e dannoso. Leggo che sei un aspirante P1, dal tuo sfogo ritengo tu sia stato scartato in un qualsiasi momento dell'iter concorsuale. Accetto il tuo sfogo, ma lo prendo come tale. Per il resto, cerchiamo di criticare in modo COSTRUTTIVO, sennò non si va da nessuna parte.

parachute
27-06-17, 10: 11
Devo dire che sono d'accordo con valsabbia

non credo che il metodo di arruolamento possa valorizzare le capacità di alcuni soggetti, che pur non avendo avuto una carriera scolastica soddisfacente hanno talento e qualità da vendere.
prenderei anche come esempio la legione, pochi balletti e cavolatine varie, puoi essere l'ultimo dei somari culturalmente parlando ma se dimostri di saper dare tutto te stesso ce la farai, o quanto meno una possibilità ti sarà data.
Non vorrei entrare nel turpiloquio ma direi che anche le cause di non idoneità sono da rivedere, siamo indietro anni luce, permettetemi un esempio, se mi sono rotto la schiena e ora ho una colonna vertebrale in titanio, se specialisti attestano il mio pieno recupero al 100% non dovrebbe esserci nessun estremo per lo scarto, perchè per come le persone con problemi alla vista hanno la possibilità di rettificare il problema con un operazione, anche il pinco pallino di turno con problema di vario genere (grave o no) deve avere la possibilità di "sistemarsi" ed essere dichiarato idoneo a fronte di un giudizio oggettivo e non scartato solo perchè appunto è stata eseguita su di lui tale operazione, si guarda il futuro: alla guarigione, non al passato: alla malattia

ilthwall
06-07-17, 23: 25
Ciao , purtroppo non se l'unico che resta escluso , e ti capisco ...però ti consiglio di non stare troppo a pensare : quanto sono sfortunato che non riesco ad entrare perchè non ho il diploma , perchè non serve a nulla se non a creare infinite discussioni sulle pagine di queste forum. Pensa ad alternative se vuoi inseguire la vita militare , per fortuna attualmente ce ne sono ,anche se capisco che c'è rammarico...l'onore di poter servire la proprio patria è ineguagliabile rispetto a combattere sotto un altra bandiera. Kojak , non mi sembra che questo da questa discussione possa nascere qualcosa di costruttivo, io non riesco ad entrare x un motivo , un altra persona per un altro motivo ecc...L'unica cosa costruttiva che potrebbe avvenire è una revisione in modo totale del sistema di arruolamento nelle F.F.A.A , ma questo di certo non verrà promosso da un iniziativa scaturita da una discussione su Militari Forum .

herman
07-07-17, 13: 23
sono assolutamente contrario ad un ritorno obbligatorio della leva, piuttosto preferirei che venissero presi tutti quelli che fanno domanda e poi fare una cernita, sarebbe molto meglio, senza far fare troppi sbattimenti a chi il militare non lo vuole fare.
Per quanto riguarda il sistema di arruolamento una selezioni iniziale la si deve pur fare, però poi se inserissero i test preselettivi qualcuno si lamenterebbe, con i brevetti qualcun altro si lamenta, l'unica cosa ,a mio avviso, è quella di prendere chiunque fa domanda e fare test medici e prove fisiche/logiche. Inoltre magari si potrebbe anche cercare di ridurre il servizio prefissato a fronte di uno permanente.

beowuff
07-07-17, 14: 04
Inoltre magari si potrebbe anche cercare di ridurre il servizio prefissato a fronte di uno permanente.

Che è più o meno quello che hanno fatto gli anni passati -passare VSP era praticamente automatico dopo i primi 4 anni da VFP4- col risultato che adesso le compagnie fucilieri sono composte da Caporal Maggiori Capo di quasi quarant'anni, con già 15-20 anni di servizio alle spalle, praticamente finiti dal punto di vista fisico e mentale.
Ridurre il servizio prefissato e garantire a più persone quello permanente, significa solo invecchiare la Forza Armata più di quello che non è già.

ValerMic
07-07-17, 16: 33
Ogni X tempo puntualmente riesce fuori questo argomento e puntualmente rispondo allo stesso modo:

noi intendiamo le FA (notare bene forze Armate non forze di Polizia ben diverse) come un posto pubblico "normale" con stipendio fisso alla fine del mese orari ben definiti oltre il quale non ci interessa più nulla di nulla e questo è sbagliato. Le forze Armate di un qualsiasi paese moderno hanno bisogno di personale giovane, in ottima forma fisica e non meno importante anche un ottima forma mentale. Per questa ragione sono stati ideati i vari P1 - P4 che in forme simili sono presenti in tutti i paesi occidentali. Il problema qui da noi è che se non riesci a passare in servizio permanente (che sono d'accordo con voi in una forza Armata personale permanente serva in percentuale minore) ti ritrovi a 30 anni a casa con tanti saluti a tutti e questa la trovo una cosa allucinante, anni e anni buttati al secchio senza possibilità di farseli riscattare in qualche modo. Cosi per risolvere o meglio mettere una pezza abbiamo inventato il sistema dei concorsi nelle FFOO riservati al 100% al personale militare (ingiustizia totale per fortuna in via di esaurimento) ma adesso che si sta andando verso una graduale apertura ai civili il sistema di arruolamento nelle FFAA a mio parere è ancora peggiorato e merita al più presto una "riforma". In America (ma anche in Europa è cosi) un ex appartenente alle FFAA è molto ben visto in sede di un qualsiasi concorso anche non inerente l'ambito che si è lasciato da noi non te ne fai nulla e anzi è un sistema che va ad avvantaggiare chi ha i dindini da spendere in brevetti di dubbia utilità pratica visto che hanno rimosso il porto d'armi ma è rimasto il "aspirante guida alpina" (??). Poi che stiamo indietro anni luce è sotto gli occhi di tutti; io fisicamente sono apposto ho solo il difetto della miopia a 2,20 che risolvo tutti i giorni con lenti a contatto eppure per l'EI e i CC andava bene in PS forse no..

Io continuo a dirlo, sia per le FA che FO farei una sorta di vecchio ausiliario ai tempi della leva: una sorta di P1 (o P2 perchè no) con le selezioni basate esclusivamente su prove fisiche/psicologiche dopodichè sei in prova per X anni e poi (questo per le forze di Polizia) passi permanente a seconda di quello che fai.

herman
07-07-17, 18: 02
Che è più o meno quello che hanno fatto gli anni passati -passare VSP era praticamente automatico dopo i primi 4 anni da VFP4- col risultato che adesso le compagnie fucilieri sono composte da Caporal Maggiori Capo di quasi quarant'anni, con già 15-20 anni di servizio alle spalle, praticamente finiti dal punto di vista fisico e mentale.
Ridurre il servizio prefissato e garantire a più persone quello permanente, significa solo invecchiare la Forza Armata più di quello che non è già.

Quindi meglio rimanerli precari e poi giunti ad una certa età grazie e arrivederci ;) ?

Kojak
07-07-17, 18: 11
.....
Io continuo a dirlo, sia per le FA che FO farei una sorta di vecchio ausiliario ai tempi della leva: una sorta di P1 (o P2 perchè no) con le selezioni basate esclusivamente su prove fisiche/psicologiche dopodichè sei in prova per X anni e poi (questo per le forze di Polizia) passi permanente a seconda di quello che fai.
Lo sostengo da sempre anche io. Ma col vecchio sistema degli ausiliari non ci ha mai lucrato nessuno.....

herman
07-07-17, 18: 12
noi intendiamo le FA come un posto pubblico "normale" con stipendio fisso alla fine del mese orari ben definiti oltre il quale non ci interessa più nulla di nulla e questo è sbagliato. Le forze Armate di un qualsiasi paese moderno hanno bisogno di personale giovane, in ottima forma fisica e non meno importante anche un ottima forma mentale. Per questa ragione sono stati ideati i vari P1 - P4.
Io continuo a dirlo, sia per le FA che FO farei una sorta di vecchio ausiliario ai tempi della leva: una sorta di P1 (o P2 perchè no) con le selezioni basate esclusivamente su prove fisiche/psicologiche dopodichè sei in prova per X anni e poi (questo per le forze di Polizia) passi permanente a seconda di quello che fai.

In pratica ti sei smentito da solo, in quanto come hai detto tu testualmente, dopo un tot di anni passare a permanente hai avvalorato la tesi mia, smentendoti però appoggiando quello che diceva beowulf ''Ridurre il servizio prefissato e garantire a più persone quello permanente, significa solo invecchiare la Forza Armata più di quello che non è già''

beowuff
07-07-17, 19: 16
Quindi meglio rimanerli precari e poi giunti ad una certa età grazie e arrivederci ;) ?

Esattamente.
La "certa età" adesso è trent'anni proprio a causa di chi, negli anni scorsi, è stato posto in SPE in maniera del tutto sconsiderata, senza una politica lungimirante che guardasse alle esigenze e alle condizioni future, ovvero attuali, dell'Esercito.

herman
07-07-17, 20: 42
Esattamente.
La "certa età" adesso è trent'anni proprio a causa di chi, negli anni scorsi, è stato posto in SPE in maniera del tutto sconsiderata, senza una politica lungimirante che guardasse alle esigenze e alle condizioni future, ovvero attuali, dell'Esercito.

Ma non mi sembra un comportamento corretto, è come se io arruolassi un ragazzo di 18 anni poi all'improvviso a 30 lo caccio fuori? è questo che intendi?

valsabbia
07-07-17, 22: 26
non voglio passare per guerrafondaio o esaltato ( cosa che non sono assolutamente) però la cruda realtà è che non puoi costituire delle forze armate moderne e consistenti, altamente equipaggiate come le nostre se poi... non le usi. di guerre vere e proprie non le facciamo da un pezzo, di missioni in ex colonie come fanno ad esempio i francesi neppure.
se hai la reale necessità di forze armate del genere per fronteggiare una minaccia reale è un conto.... un altro è far andare in giro miliardi tra navi, caccia, veicoli corazzati e via dicendo anche se sai già che non li userai mai..
spero di aver reso l'idea

beowuff
07-07-17, 22: 53
Una quindicina d'anni fa è cominciato, seriamente, l'impegno italiano all'estero. Nel 2001 l'Afghanistan, 2003 l'Iraq, 2006 il LIbano, senza contare i Balcani che è dagli anni '90 che ci tengono impegnati. Interi Reggimenti fuori per mesi, a rotazione, e al ritorno licenze, recuperi, altro addestramento perchè bisognava partire di nuovo. Nel 2008, poi, le diverse operazioni in territorio nazionale, Strade Sicure e Pulite in primis.
Tutto questo accadeva in un periodo dove i centri di selezione i numeri di oggi nemmeno se li sognavano, e quindi che si fa? Ci si inventa prima il VFA/VFB e poi il VFP1/VFP4. Per passare VSP ti fai i tre anni da VSB o i quattro da VFP4, se ti piace l'Esercito fai domanda e sei in servizio permanente, altrimenti a 24/25 anni, che è un'età accettabile, ti tieni la tua bella esperienza e cerchi un lavoro fuori, che ancora c'è.
Questa cosa conviene a tutti: i VFP1 tengono in piedi le caserme con i vari servizi logistici mentre i giovani VFP4 si addestrano per la missione- e, per incentivare questi neodiplomati ad arruolarsi, si decide che i concorsi per le Forze dell'Ordine sono riservati a chi ha svolto il servizio militare.
Insomma, sacrifichi al tuo Paese qualche anno, e in cambio hai il posto fisso. Posto fisso che logicamente ti puoi ritagliare anche nell'Esercito, ricordiamoci che questi sono gli anni del boom delle missioni all'estero, tra poco Obama approverà il Surge di Petraeus, la Forza Armata ha bisogno di trovare nei VSP un punto di riferimento solido e con esperienza per le nuove leve, soprattutto ora che si stanno traendo le conclusioni di una faccenda che, secondo l'opinione pubblica, sta durando un po' troppo.
Tornando ai nostri arruolamenti, fantastico, siamo tutti contenti, no? Si, certo, fino al 2008/2010.
Nel 2008 c'è la crisi economica, decine di migliaia di giovani senza speranza cercano di puntare sul sicuro: le Forze Armate. Pensano che sia tutto facile, l'anno di P1, il P4, VSP, se ho voglia vado in Polizia, forse nei Carabinieri, o forse rimango in Esercito, attratto come sono dalla possibilità di andare all'estero, fare nuove esperienze e, perchè no, guadagnare qualcosina in più. E all'inizio era davvero così, a riprova di ciò le vecchie graduatorie dei concorsi; oggi per passare si punta a fare massimo un errore, prima quell'uno non si discostava poi di molto dal punteggio minimo per vincere.
D'altra parte alla Forza Armata tutti questi novelli, volenterosi, patrioti, cominciano a non interessare più. I contingenti all'estero si riducono, e da qualche teatro, come l'Iraq, ci si ritira definitivamente.
I cicli operativi dei vari Reggimenti rallentano, non è più necessario un ricambio continuo di personale, e qualcuno parla di Spending Review. Così i numeri diminuiscono, e con essi i posti a concorso e le possibilità di un accesso semplice alla carriera militare.
Ci si ritrova da un lato a dover trovare un modo per selezionare i migliaia di candidati, dall'altro a dover trovare un modo per impiegare tutta la gente che si è arruolata in precedenza (l'implementazione del personale impiegato annualmente in Strade Sicure, ma questo è un'altro discorso...).
Ora, teniamo presente che l'Esercito non ha mai dovuto selezionare seriamente il proprio personale. Prima, con la leva entravano tutti, poi, con l'epoca del "professionismo", i relativamente pochi che volevano entrare se li pigliavano quasi tutti. E quiindi che si fa? Beh, dal momento che l'Esercito è una risorsa per il Paese...facciamole girare queste risorse! Chi vorrà arruolarsi nell'Esercito, anche solo per un anno, dovrà dimostrare particolari abilità, la più importante delle quali è...far girare l'economia! Quindi invenstire in vari corsi per patenti, brevetti, porto d'ami, corsi di questo, corsi di quello, e chi più ne ha più ne metta. Se cerco il meglio del meglio perchè adottare un tale sistema di selezione vi chiederete. Beh, semplice. La gente ha bisogno di lavorare, la gente vuole il posto fisso, la gente vuole che lo Stato dia un lavoro ben pagato e poco faticoso ai propri giovani i quali, a gran voce, richiedono lo stipendio garantito a vita, senza troppe difficoltà od ostacoli.
E arriviamo ad oggi.
Il numerico della Forza Armata si sta riducendo. Dovrebbero rimanere i veri professionisti, quelli a cui interessa davvero il mestiere del soldato o che, perlomeno, lo sanno fare fatto bene. Pochi ma buoni, da impiegare nei pochi, ma difficili, Teatri Operativi che ci vedono tra i protagonisti. E invece no. Ci rimangono i "figli vecchi" delle politiche scellerate di arruolamento degli scorsi anni, che non si possono mandare via perchè oramai gli si è garantito sto benedetto posto fisso, e che stanno lì, a continuare ad invecchiare aspettando la pensione. Non so, forse si pensava che Iraq, Afghanistan, Libano, sarebbero andati avanti ad oltranza con gli stessi numeri delle prime missioni.
E nel frattempo, fuori dai centri di selezione, decine di migliaia di giovani fanno a botte...

Ad ogni modo, io non dispererei. L'attuale Capo di SME sembra aver capito molto bene il problema, e si può già vedere un miglioramento sia negli standard richiesti (PEFO sensibilmente più difficili per chi è in servizio, oltre ad altre piccole cose che non sono oggetto di questa discussione), sia nel sistema di arruolamento attuale, dando maggiore importanza ai criteri di selezione fisici che non a punteggi derivanti da fantomatici brevetti.

Pecs
08-07-17, 00: 14
oltre ad altre piccole cose che non sono oggetto di questa discussione
Ovvero?

Vinfer
08-07-17, 02: 19
Discussione interessante, per alcuni versi concordo con l'opener, sebbene finalmente l'epoca dei brevetti stia finalmente volgendo al termine. Per altro inutile davvero tirare in ballo un tizio (su milioni) che è andato a combattere in Russia, statisticamente non fa testo e non può essere usato come nessun metro di paragone.

Per la leva obbligatoria in passato mi sono già espresso, sono contrario per svariati motivi:
1) Si sposa davvero male con un concetto di esercito di professionisti e professionale (nel senso che professionale deve essere anche chi sta in servizio mensa).
2) Se per raddrizzare i giovani abbiamo bisogno della leva, vuol dire che in questo paese l'istituzione della famiglia ha miseramente fallito, e forse e così. Dopotutto uno scapestrato non lo raddrizzi di certo con 12 mesi di leva.
3) Se uno non vuole servire in armi non vedo perché debba essere costretto. Semplicemente.
4) La leva non ha raddrizzato proprio nessuno e sapete perché? Perché i giovani di oggi, quella stragrande parte di incivili con cui ho a che fare ogni giorno, sono stati cresciuti da una generazione che la leva la ha fatta è che è doppiamente più scostumata dei loro figliuol prodighi.

Ma questa è solo una mia considerazione assolutamente PERSONALE e quindi super opinabile :)

herman
08-07-17, 15: 57
Il numerico della Forza Armata si sta riducendo. Dovrebbero rimanere i veri professionisti, quelli a cui interessa davvero il mestiere del soldato o che, perlomeno, lo sanno fare fatto bene. Pochi ma buoni, da impiegare nei pochi, ma difficili, Teatri Operativi che ci vedono tra i protagonisti. E invece no. Ci rimangono i "figli vecchi" delle politiche scellerate di arruolamento degli scorsi anni, che non si possono mandare via perchè oramai gli si è garantito sto benedetto posto fisso, e che stanno lì, a continuare ad invecchiare aspettando la pensione.
E nel frattempo, fuori dai centri di selezione, decine di migliaia di giovani fanno a botte...

Ad ogni modo, io non dispererei. L'attuale Capo di SME sembra aver capito molto bene il problema, e si può già vedere un miglioramento sia negli standard richiesti (PEFO sensibilmente più difficili per chi è in servizio, oltre ad altre piccole cose che non sono oggetto di questa discussione), sia nel sistema di arruolamento attuale, dando maggiore importanza ai criteri di selezione fisici che non a punteggi derivanti da fantomatici brevetti.

Forse lo dovevano fare prima questa selezione più accurata sia sulle norme di arruolamento, sia sui canoni per il personale in servizio, piuttosto che ripiegare su abilitazioni private. Forse credevano che dopo la leva nessuno avesse voluto più arruolarsi, erroneamente, mi sa.

herman
08-07-17, 15: 59
Per la leva obbligatoria in passato mi sono già espresso, sono contrario per svariati motivi:
1) Si sposa davvero male con un concetto di esercito di professionisti e professionale.
2) Se per raddrizzare i giovani abbiamo bisogno della leva, vuol dire che in questo paese l'istituzione della famiglia ha miseramente fallito, e forse e così. Dopotutto uno scapestrato non lo raddrizzi di certo con 12 mesi di leva.
3) Se uno non vuole servire in armi non vedo perché debba essere costretto. Semplicemente.
4) La leva non ha raddrizzato proprio nessuno e sapete perché? Perché i giovani di oggi, quella stragrande parte di incivili con cui ho a che fare ogni giorno, sono stati cresciuti da una generazione che la leva la ha fatta è che è doppiamente più scostumata dei loro figliuol prodighi.


1)in effetti è vero
2)concordo
3)Giusto la Democrazia
4)Quoto al 1000 per 1000

bartok
08-07-17, 17: 16
Vedo che le idee ruotano attorno all'idea di "leva" come "scuola di vita".

Intanto:

1-Il servizio militare obbligatorio non è stato eliminato, ma è sospeso. Ed è tuttora previsto all'art. 52 della Costituzione.
Quindi, nell'improbabile scenario di una mobilitazione, gli abili alle armi AVREBBERO L'OBBLIGO di presentarsi ai centri di reclutamento, in caso contrario compirebbro il reato di "diserzione", secondo quanto previsto dal Codice Penale Militare di Guerra.

2-Il servizio militare obbligatorio riguarda SOLTANTO i Cittadini adulti di sesso MASCHILE (art. 1949 del Codide dell'ordinamento militare) e l'iscrizione alle liste di leva è un obbligo a cui essi devono ottemperare (art. 1932).


Le Forze Armate non sono un campo per boy-scout, dove si va per imparare ad accendere il fuoco e a rifare il letto. Le Forze Armate non hanno il compito istituzionale di "far crescere", anche se questo ne è un corollario. Il compito istuzionale delle Forze Armate (magari in Italia ciò farà ridere), è difendere la Patria. E se c'è una guerra, è compito delle Forze Armate fare la guerra.

Spesso si dimentica perché la Forza Armata esiste. Se lo scopo della Leva fosse stato "insegnare la vita e a stare al mondo", o "raddrizzare", perché allora le Forze Armate? Perché usare fucili? Perché usare navi da guerra? Perché usare mortai, bombe a mano, carri armati? Insomma, perché usare cose inventate e concepite per uccidere?

Se lo scopo fosse stato quello, si poteva mettere un anno di boy-scout obbligatorio! E uno potrebbe giustamente dire: "non me ne frega niente di fare il boy-scout, non me ne frega niente di essere raddrizzato".

Il discorso delle Forze Armate "professioniste" e "professionali", è pretestuoso e non ha alcun senso. Anche prima, con la Leva, c'erano i "professionisti", quelli che lo facevano "per mestiere".

Il motivo per cui adesso non c'è la Leva, è un altro: non ha senso ripristinare la Leva SENZA che ci sia uno scopo funzionale alla guerra. In quest'ottica, il servizio militare non è concepito per essere una cosa che serve "al singolo" per la sua "crescita personale", ma diventa un obbligo previsto dalla legge per una cosa che serve allo Stato. Il concetto di "essere costretti", come detto prima, non è venuto meno: è solo SOSPESO. Ed è sospeso perché adesso non serve, perché attualmente non c'è il pericolo di una grande guerra che richieda di avere milioni di persone immediatamente disponibili.

per cui questo ragionamento, non ha né senso pratico, né giuridico:


3) Se uno non vuole servire in armi non vedo perché debba essere costretto. Semplicemente.


l'obbligo sussiste tuttora. Solo che ora non serve.

Dunque, al giorno d'oggi può essere utile la Leva?
Secondo me, NO. Non ora, non in questo momento. Delle Forze Armate basate sulla la Leva obbligatoria sono funzionali solo e soltanto all'eventualità di una mobilitazione generale dovuta all'inizio di una grande guerra. Ciò aveva senso durante la Guerra Fredda. Ora no: ora vanno bene delle Forze Armate basate sul volontariato.

Ma non c'è da dubitare che se la situazione cambiasse, cambierebbe tutto di conseguenza e tutto ciò che ora pare avere poca importanza per i più (come l'aggiornamento delle liste di Leva), acquisterebbe importanza.

PS: non mi stupisce che in Italia tutti questi concetti non siano molto chiari. Ma sarebbe bene tenerli presenti. Onde evitare che in un improbabile futuro coloro che oggi vogliono arruolarsi, magari poi dicano: "ho cambiato idea, non vedo perché devo essere costretto se non voglio."

Vinfer
08-07-17, 19: 27
Concordo Bartok.
Mi esprimo meglio sul punto 3:
3) Se uno non vuole servire in armi non vedo perché debba essere costretto. Semplicemente.

Intendo da un punto prettamente lavorativo. Se ho l'obbligo di servire il paese perché c'è uno stato di guerra è un conto e questo non può essere oggetto di obiezioni. Se tale obbligo però deve essere soddisfatto semplicemente perché sussiste ma senza alcuna necessità concreta non sono concorde. Se devo prestare un anno di lavoro andando a contribuire con tanti piccoli tasselli alla de-professionalizzazione dell'Istituzione allora passo...

bartok
09-07-17, 00: 19
Vinfer,
non mi riferivo necessariamente ad uno scenario di guerra. Durante la Guerra Fredda non c'era la guerra, eppure c'era il servizio militare obbligatorio. In Svezia è stato reintrodotto recentemente. E c'è, tra l'altro, in numerosi altri Paesi europei, come Grecia, Finlandia, Norvegia, Lituania.

In Italia è difficile immaginare un ritorno della Leva, per motivi peculiari nostri: un paese piuttosto antimilitarista che non vede con chiarezza l'utilità dello strumento militare, forse anche a causa di una politica che brancola nel buio. Ma la Leva nel resto d'Europa non è così "inconcepibile". Noi siamo chiusi nel nostro campanilismo da strapazzo, chiedendoci quale sia il modo migliore per farci invadere da orde di africani, ma i problemi del mondo sono altri: le tensioni internazionali stanno aumentando e se aumenteranno sopra una certa soglia, a un certo punto "ce lo chiederà l'Europa" e la sospensione verrà tolta, almeno parzialmente, a seconda del livello di rischio.

Ecco, quel che dico è in questo caso molti potrebbero rimanere un po' stupiti nel vedersi chiamati alle armi. Perché sono veramente TUTTI convinti che la Leva sia stata abolita! Non c'è veramente la consapevolezza che è stata semplicemente sospesa.

Insomma, il concetto base è che la Leva non va introdotta perché "formativa" per i giovani: sento sempre dire questo, anche da parte di molti militari. La Leva obbligatoria serve SOLO funzionalmente alla possibilità di poter mobilitare, all'occorrenza, centinaia di migliaia di soldati in poco tempo. E in tal senso, è un obbligo, nient'altro. E solo in tal senso potrà essere reintrodotta.

Comunque mi trovo d'accordo con le osservazioni di beowuff. Nelle FFAA italiane c'è un serio problema d'età. Insomma: nella truppa il grado medio è quasi quello apicale! ci sono nuovi tenenti d'accademia che comandano plotoni dove ci son persone (tante) che hanno l'età per essere i loro genitori. Inoltre, con la riduzione del personale, gli arruolamenti sono praticamente bloccati, con conseguente ulteriore aumento dell'età media. Se poi a questo aggiungiamo che i soldi sono sempre meno e che quindi le attività addestrative sono eccezioni in cui peraltro si guarda più al DLGS 81/2008 che altro... Insomma: spesso ci si lamenta del militare che fa 8-16.30. Ma se di addestramento se ne fa poco, l'età media è 40 anni e quasi tutti hanno moglie, figli, nipoti e pronipoti, è chiaro che a costoro non si può chiedere quello che si può chiedere ad un Caporale. Ma se i Caporali sono pochi.... la piramide è completamente rovesciata! andando in senso crescente: soldato, Caporale, Caporal Maggiore, Primo Caporal Maggiore, Coporal Maggiore Scelto... poi non so se sono di più i Caporal Maggiori Capi, o i Caporal Maggiori Capi Scelti. Il "soldato" poi è praticamente inesistente. Dovrebbe essere il contrario: dovrebbero esserci orde di "soldati" e pochissimi Caporal Maggiori Capi Scelti (anzi, forse è un grado che non dovrebbero nemmeno esistere, perché mi pare solo brodo allungato), ma non è così. Questa è la realtà in cui viviamo e quindi è la nostra normalità. Ma non è una situazione normale. Non lo è per niente.

herman
09-07-17, 02: 43
per 3 che comandano c'è solamente uno che esegue :rotflmao:. Per questo io intendevo di far in modo che, molti giovani superando le prove fisiche e test psicoattitudinali possano essere arruolati in maniera permanente. Senza dover fare come minimo 5 anni di precariato (se tutto va bene).

bartok
09-07-17, 12: 42
per 3 che comandano c'è solamente uno che esegue :rotflmao:. Per questo io intendevo di far in modo che, molti giovani superando le prove fisiche e test psicoattitudinali possano essere arruolati in maniera permanente. Senza dover fare come minimo 5 anni di precariato (se tutto va bene).

E questo come risolverebbe il problema? E' chiaro che la cosa farebbe contenti molti, perché avrebbero subito il "posto fisso". Non credo sia sbagliato volerlo, ma la cosa dev'essere conciliata con gl'interessi della FA. Se la totalità degli arruolati passasse direttamente in SPE, avremmo, per esempio, 100 "soldati" che infine diventeranno 100 CMCS. In pratica la piramide non sarebbe né dritta, né rovesciata: sarebbe un parallelepipedo! E poi, già così molti (una non esigua minoranza) non aspettano altro che diventare VSP per stare con le braccia conserte, già così, molte donne non aspettano altro che passare in SPE per figliare e mettersi in gravidanza a rischio. Già così, fioccano a go go "allattamenti" sia maschili che femminili! Già così molti VFP1 sanno già cosa gli compete e cosa no. Mettere tutti in SPE subito, sarebbe il definitivo colpo di grazia.

La questione è puramente matematica: se si vuole che la piramide sia dritta, molti devono essere congedati. Il "quanti", dipende da quanto si vuol far ripida la piramide. In pratica, se si vuole che ci sia 1 CMCS per ogni 20 Caporali, significa che nel percorso che va da Caporale a CMCS, il 95% dev'essere congedato. E' veramente semplice e non esiste assolutamente nessun'altro tipo di soluzione.

A livello politico, però, la questione va a toccare molti altri fattori. Infatti, è vero che non è giusto mandare sulla strada uno dopo 5 anni. Dovrebbero esserci degli "scivoli", dovrebbero esistere l'automatismo di essere assorbiti, con facilitazioni, nel mondo del lavoro civile. Insomma, risolvere il problema richiederebbe una pianificazione generale di tutta una serie di cose che vanno oltre la FA. E purtroppo, bisogna prendere atto che l'Italia è assolutamente incapace di una qualsivoglia pianificazione. E quindi si va avanti così. E si continuerà ad andare avanti così, con FFAA sempre più vecchie. L'unica cosa che potrebbe risolvere il problema, sarebbe la reintroduzione della Leva. Ma come detto, in questo momento storico non è necessario ed inoltre, se dovesse accadere, si andrebbe incontro a problemi di altro tipo.

herman
09-07-17, 15: 54
si ma purtroppo se esiste l'avanzamento dei gradi cosa ci puoi fare? Altrimenti potrebbero rimanere in servizio non permanente ed essere messi in temporaneo fino ad un effettivo giudizio di idoneità, ma in questo caso ci sarebbe l'aumentare del precariato. Purtroppo il discorso che dici tu è difficile da estirpare, perché è l'atteggiamento di tutte le persone, cioè quelle di mettersi in malattia o stare a fare nulla in quanto hanno il posto assicurata,(ti assicuro in tutti gli ambiti è cosi) allora bisognerebbe modificare le pratiche di licenziamento? Ma questo esula dal discorso del topic. Altrimenti bisognerebbe mutare il sistema di avanzamento in base all'anzianità. Congedandoli però cosi farebbero, avrebbero gettati anni di sacrifico al vuoto? Non trovi? Poi con quelle competenze cosa farebbero nel mondo civile, se uno vuole fare il soldato perché poi dovrebbe andare a fare l'impiegato? Inoltre ribadisco la contrarietà alla leva, con tutti questi giovani che vogliono entrare e non riescono, sarebbe controproducente e assurdo far entrare tutti nelle FFAA, compresa gente che non ha voglia, aspirazione e ''competenze''.

bartok
09-07-17, 23: 11
herman,


Purtroppo il discorso che dici tu è difficile da estirpare, perché è l'atteggiamento di tutte le persone, cioè quelle di mettersi in malattia o stare a fare nulla in quanto hanno il posto assicurata,(ti assicuro in tutti gli ambiti è cosi) allora bisognerebbe modificare le pratiche di licenziamento?


guarda l'argomento è complesso. Ma in grande sistesi, quello che manca a questo Paese è un "perché" di base, una motivazione di fondo. Se si vuole che un Paese funzioni, il Paese deve avere un "progetto" e la gente ci deve credere.

Le cose sono così ovunque (dove meno, dove di più), perché là dove non c'è un grande scopo comune, alla fine ciò che prevale è il proprio scopo. Purtroppo le leggi in Italia sono tali per cui chi vuole approfittarne, può tranquillamente farlo, in piena legalità. Dopotutto, è la legge che permette agli uomini di prendere il permesso per l'allattamento, tanto per dirne una!



si ma purtroppo se esiste l'avanzamento dei gradi cosa ci puoi fare?


cosa si può fare? Dobbiamo COPIARE DAGLI ALTRI. Come fa l'Inghilterra? Come fa l'Australia? Le soluzioni ci sono. Sono gl'italiani che non le vogliono!



Congedandoli però cosi farebbero, avrebbero gettati anni di sacrifico al vuoto? Non trovi? Poi con quelle competenze cosa farebbero nel mondo civile, se uno vuole fare il soldato perché poi dovrebbe andare a fare l'impiegato?


In altri Paesi esistono degli "scivoli" che facilitano il trovare l'impiego in ambito civile, ma anche questa è una cosa che richiederebbe determinati presupposti. Guarda, io vado sul concreto: in Australia viene mandato in onda uno spot chiamato "NO WAY", in cui un Generale dice chiaro e tondo che le frontiere saranno difese. La gente guarda lo spot e pensa: "ah! Ecco a cosa serve l'Esercito!". Negli Stati Uniti, le FFAA sono idolatrate, perché sono la proiezione della potenza americana nel mondo. In Russia, le FFAA sono amate perché hanno pacificato la Cecenia, hanno fatto tornare la Crimea alla Madrepatria e hanno dimostrato il loro valore in Siria. In questo quadro, si può benissimo prevedere una facilitazione del congedante nel mondo del lavoro civile e infatti è ciò che accade. In Italia non è così. La gente civile si chiede: "che c...o fanno i militari nelle caserme?". In Libia abbiamo fatto qualcosa? no. Però siamo in Afghanistan e nessuno ha capito ancora bene perché. Ogni giorno arrivano 5.000 "migranti" e la Guardia Costiera a cosa fa la guardia? questo è ciò che la gente si chiede! Non sono cose che creano stima nelle istituzioni: sono cose che le affossano. Il problema infatti è politico, nel senso che il vero problema è che la politica italiana non sa bene come usare gli strumenti a sua disposizione. Tuttavia, nel non usarli bene, infine li rovina. Arrivando al punto: con la disoccupazione che c'è, è pensabile in Italia di dare ad un PCM congedante la ragionevole certezza di trovare un lavoro nell'ambito di un mondo "civile" che lo attende a braccia aperte? decisamente no.
Hai ragione a dire che questi discorsi esulano dal topic, ma purtroppo, se si volesse veramente risolvere il problema, la questione andrebbe affrontata a 360 gradi. Comunque sia, se volessimo limitare il discorso alla FA e volessimo partire dal presupposto di mantenerla efficiente, la piramide dovrebbe essere dritta e ripida. Quindi, nell'ambito della truppa, in una situazione "a regime", almeno l'80% di quelli che oggi sono i VFP1 dovrebbe essere congedata. Se così non è, non ci vuole molto a capire come sarà il futuro.

ValerMic
10-07-17, 17: 45
In altri Paesi esistono degli "scivoli" che facilitano il trovare l'impiego in ambito civile, ma anche questa è una cosa che richiederebbe determinati presupposti. Guarda, io vado sul concreto: in Australia viene mandato in onda uno spot chiamato "NO WAY", in cui un Generale dice chiaro e tondo che le frontiere saranno difese. La gente guarda lo spot e pensa: "ah! Ecco a cosa serve l'Esercito!". Negli Stati Uniti, le FFAA sono idolatrate, perché sono la proiezione della potenza americana nel mondo. In Russia, le FFAA sono amate perché hanno pacificato la Cecenia, hanno fatto tornare la Crimea alla Madrepatria e hanno dimostrato il loro valore in Siria. In questo quadro, si può benissimo prevedere una facilitazione del congedante nel mondo del lavoro civile e infatti è ciò che accade. In Italia non è così. La gente civile si chiede: "che c...o fanno i militari nelle caserme?". In Libia abbiamo fatto qualcosa? no. Però siamo in Afghanistan e nessuno ha capito ancora bene perché. Ogni giorno arrivano 5.000 "migranti" e la Guardia Costiera a cosa fa la guardia? questo è ciò che la gente si chiede! Non sono cose che creano stima nelle istituzioni: sono cose che le affossano. Il problema infatti è politico, nel senso che il vero problema è che la politica italiana non sa bene come usare gli strumenti a sua disposizione. Tuttavia, nel non usarli bene, infine li rovina. Arrivando al punto: con la disoccupazione che c'è, è pensabile in Italia di dare ad un PCM congedante la ragionevole certezza di trovare un lavoro nell'ambito di un mondo "civile" che lo attende a braccia aperte? decisamente no.
Hai ragione a dire che questi discorsi esulano dal topic, ma purtroppo, se si volesse veramente risolvere il problema, la questione andrebbe affrontata a 360 gradi. Comunque sia, se volessimo limitare il discorso alla FA e volessimo partire dal presupposto di mantenerla efficiente, la piramide dovrebbe essere dritta e ripida. Quindi, nell'ambito della truppa, in una situazione "a regime", almeno l'80% di quelli che oggi sono i VFP1 dovrebbe essere congedata. Se così non è, non ci vuole molto a capire come sarà il futuro.

Quoto ogni minima lettera di quanto scritto è il concetto che vado a scrivere da anni ogni qual volta esce questo argomento.



In pratica ti sei smentito da solo, in quanto come hai detto tu testualmente, dopo un tot di anni passare a permanente hai avvalorato la tesi mia, smentendoti però appoggiando quello che diceva beowulf ''Ridurre il servizio prefissato e garantire a più persone quello permanente, significa solo invecchiare la Forza Armata più di quello che non è già''

No, ho sottolineato che l'argomento del "permanente" era esclusivo per le FFOO.

herman
10-07-17, 19: 24
No, ho sottolineato che l'argomento del "permanente" era esclusivo per le FFOO.

Sorry

Lanfranco
07-10-17, 10: 34
A me non sembra come dici tu: basta avere il diploma di medie e superiori e dare il massimo alle selezioni fisiche, ed ecco qua che un punteggio decente appare magicamente...

Non direi proprio! Prove fisiche: 17/20, psicologo: test Minnesota buono, l'altro 3/4 punteggio massimo, psichiatra: stava per darmi idoneità quando a visto che avevo 18 anni e non avevo un diploma e mi ha detto di ripensarci e prendermi un diploma...

nikysherlock
09-10-17, 09: 44
Ma se dovessero riproporre davvero la leva come una volta, sarebbe anche per ragazze? Io so che un tempo era esclusivamente per i ragazzi ma ad oggi tante giovani donne aspirano ad entrare nell'Esercito e forse sarebbero anche contente di partecipare.
Chissà come verrebbe organizzata in questo senso la nuova leva...

gagliardi
09-10-17, 13: 37
Cortesemente,
sulla leva ci sono altre discussioni. Restiamo IT, grazie.

nikysherlock
09-10-17, 15: 00
Chiedo scusa, mi ero solo legata ai post iniziali. Cambio discussione, grazie!