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Visualizza Versione Completa : Informazione installazione legale telecamera di videosorveglianza



Incompleto
25-11-15, 19: 42
Buonasera a tutti vorrei porre un quesito.
Mi premeva conoscere esattamente la procedura in termini legali per installare e mantenere un sistema di videosorveglianza. Preciso che, nel luogo ove installerò la telecamera sarà presente, un debito cartello segnalante la presenza dell’area videosorvegliata. Inoltre, il raggio di azione del sistema videosorvegliante copre oltre al portone d'ingresso della mia abitazione privata (non è un condominio) parte di strada pubblica secondaria nella quale transitano giornalmente persone e autovetture.
Ringrazio nuovamente per l’attenzione e auguro un buon lavoro.

FEDERICO1989
26-11-15, 23: 11
Buonasera a tutti vorrei porre un quesito.
Mi premeva conoscere esattamente la procedura in termini legali per installare e mantenere un sistema di videosorveglianza. Preciso che, nel luogo ove installerò la telecamera sarà presente, un debito cartello segnalante la presenza dell’area videosorvegliata. Inoltre, il raggio di azione del sistema videosorvegliante copre oltre al portone d'ingresso della mia abitazione privata (non è un condominio) parte di strada pubblica secondaria nella quale transitano giornalmente persone e autovetture.
Ringrazio nuovamente per l’attenzione e auguro un buon lavoro.


Non puoi tenere telecamere su un luogo pubblico, è illegale, possono anche denunciarti.
Qualcuno conferma?

TuneUp
27-11-15, 01: 43
Non puoi tenere telecamere su un luogo pubblico, è illegale, possono anche denunciarti.
Qualcuno conferma?

Insomma, cerchiamo di non esagerare. Se fosse così netta la cosa il 99,9% dei titolari di attività commerciali andrebbero denunciati!
L'attività di videosorveglianza deve rispondere a determinati criteri, ma in linea generale quando le aree da sorvegliare sono private e di propria pertinenza non ci sono particolari difficoltà e/o adempimenti da fare, soprattutto se il sistema è concepito per la sola visione e non anche per la registrazione.
Uno dei principi cardine è quello di evitare di riprendere aree private di terzi o luoghi in cui possano esplicarsi attività private (es. si posiziona una telecamera in un luogo in cui "incidentalmente" possono appartarsi coppiette).
Un'eventuale ripresa di una parte di pubblica via, nel caso sia strettamente necessario (es. telecamera puntata sul muro di cinta posizionata in modo da rilevare lo scavalcamento da parte di un malvivente e che inquadra quindi anche parte della carreggiata) non è vietata in assoluto, ma bisogna contemperare il diritto alla privacy dei terzi con il proprio legittimo interesse alla sicurezza personale/domestica: se ad esempio la telecamera consente di rilevare l'intrusione, ma al tempo stesso non consente l'identificazione certa dei passanti, non lede potenzialmente la privacy quanto un sistema in grado di identificare con precisione i soggetti (per non parlare dell'eventuale uso di particolari sistemi idonei all'acquisizione di dati biometrici).
Bisogna valutare quindi caso per caso, in base al tipo di impianto e al modo in cui si intende utilizzarlo.
Nel caso in cui si configurasse la necessità di un "trattamento" ai sensi della disciplina sulla privacy, oltre al cartello con l'apposizione delle informazioni minime sul trattamento bisognerebbe avere l'accortezza di eliminare eventuali registrazioni entro un limite di 24h (cosa semplicissima con gli attuali apparecchi DVR/NVR programmabili). Se poi ci si spinge oltre, è necessario richiedere preventivamente una verifica all'Autorità Garante per la protezione dei dati personali (come nel caso, ad esempio, di impianti TVCC connessi con le forze dell'ordine).
Da considerare comunque che in generale il principio di funzionamento standard delle telecamere ad uso domestico è la modalità motion detection (ovvero la telecamera registra soltanto nel momento in cui viene rilevata una variazione all'interno della scena inquadrata) perché nella maggior parte dei casi l'obiettivo perseguito è il rilevamento di intrusioni e non il monitoraggio continuo di un'area (come accade ad esempio nei parcheggi dei supermercati, tanto per dire): proprio per evitare falsi allarmi inutili ed una altrettanto inutile "lesione della privacy" dei passanti, si può schermare via software l'area da "censurare".

Incompleto
01-12-15, 13: 48
Insomma, cerchiamo di non esagerare. Se fosse così netta la cosa il 99,9% dei titolari di attività commerciali andrebbero denunciati!
......: proprio per evitare falsi allarmi inutili ed una altrettanto inutile "lesione della privacy" dei passanti, si può schermare via software l'area da "censurare".


Vi ringrazio per la risposta.
Al di là dell'opinabile esistono chiare direttive legislative in merito che supportino la legalità o meno di un impianto di videosorveglianza?

TuneUp
01-12-15, 16: 21
Al di là dell'opinabile esistono chiare direttive legislative in merito che supportino la legalità o meno di un impianto di videosorveglianza?

Nel nostro Paese tutto è opinabile, anche nei pochi casi in cui esistono chiare disposizioni di legge, figuriamoci quando il Legislatore si spinge inutilmente sulle più elevate vette dell'arzigogolo.
In ogni caso, come già spiegato, il problema non è la legalità o meno di un impianto di sorveglianza ma le modalità con le quali viene messo in opera nonché i criteri di utilizzo/gestione dello stesso.

Qui trovi le principali indicazioni sul tema:
http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1712680#6