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Visualizza Versione Completa : Blocco stipendi statali-licenziamenti



bartok
26-06-15, 19: 01
Nella discussione su "problemi di economia nazionale - internazionale" dissi, saranno 2 anni fa, che le recenti modifiche alla Costituzione avrebbero comportanto gravissime ingiustizie, riferendomi ai nuovi articoli che recepiscono l'ordinamento europeo come fonte normativa sovraordinata alla Costituzione stessa e a quelli che sanciscono l'obbligo inderogabile del pareggio di bilancio.

Ecco, ci siamo.
La cosa è passa in sordina, senza tanto clamore. Anzi!: addirittura potrebbe sembrare qualcosa di positivo. Mi riferisco alla sentenza della Consulta dell'altro giorno che dichiara ILLEGITTIMO il blocco stipendiale degli statali.

http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/stipendi-p-a-consulta-boccia-il-blocco-ma-la-sentenza-non-vale-per-il-passato_2118607-201502a.shtml

Apparentemente, è una bella notizia. Se non fosse però, che la sentenza non ha valore retroattivo, il che ha un significato che va ben oltre il fatto che chi ha subito un illegittimo mancato guadagno (cioè un furto), non si vede risarcito di ciò che gli è stato indebitamente sottratto. No: le implicazioni sono ben peggiori.

Nell'articolo si legge:

I giudici della Consulta hanno accolto la tesi dell'Avvocatura dello Stato secondo cui l'articolo 81 della Costituzione che prevede l'obiettivo del pareggio di bilancio

in caso contrario, il rimborso sarebbe stato pari a 35 miliardi.

BEH... direi che su questa sentenza, c'è da riflettere, perché è veramente un segno - inquietante - dei tempi!

Io trovo che sia di una gravità inaudita. sarò sincero: avrei preferito DI GRAN LUNGA, che la Consulta avesse dichiarato che il blocco stipendiale degli statali era ed è cosa giusta, buona, doverosa e perfettamente legittima. Sia chiaro che questo non è ciò che penso sulla questione del blocco: ritengo che il blocco sia illegittimo, esattamente come afferma la Consulta!

E allora, dov'è il mio disappunto? semplice: nel fatto che viene stabilita l'illegittimità di un fatto, ma non viene posto in essere un modo per ottenere la giusta riparazione, il giusto risarcimento. insomma: al torto subito, non segue giustizia. a dir la verità, che ad un torto subito non segua giustizia, non sarebbe neanche tanto una novità. la novità è che il torto subito viene giuridicamente riconosciuto come tale, ma a tale riconoscimento giuridico non segue l'atto di Giustizia che dovrebbe permettere all'offeso la riparazione.

In altre parole, si possono fare i seguenti 2 esempi per capire il concetto:

1) Luigi e Gianni sono 2 bambini e giocano nel cortile. Luigi tira un calcio negli stinchi a Gianni. Il calcio è forte, tirato proprio per fare male, in cattiva fede, quando Gianni non se l'aspettava: Luigi ha indubbiamente torto. Interviene la Maestra. La Maestra si avvicina a Gianni e gli dice: "Gianni: tu hai subito un torto illegittimo". Detto questo, se ne va.
Gianni, fa solo a tempo a dire: "ah... grazie dell'info... non ci arrivavo da solo". E poi si becca un altro calcio da Luigi.

2) La famiglia Rossi viene derubata di notte da dei ladri: prendono un sacco di soldi. La famiglia Rossi, senza questi soldi, si trova in serie difficoltà: figli da mantenere, spese, bollette. I ladri poi vengono scoperti. Viene fatto il processo, e si arriva poi alla conclusione che la famiglia Rossi ha subito un torto illegittimo. Però i ladri non devono risarcire la famiglia Rossi, perché se no rimangono senza soldi loro.

Fatti questi 2 esempi, faccio le seguenti domande:

1) Qual è l'utilità della Maestra?
2) A cosa serve il processo?

Di primo acchito, la risposta a questa domanda potrebbe sembrare:

-"BEH: sono importanti! Rappresentano la giustizia e stabiliscono cosa è giusto e cosa è sbagliato.". E d'altra parte, si potrebbe anche aggiungere che si schierano dalla parte "giusta"! Insomma: veramente Gianni e la famiglia Rossi hanno subito un torto e ciò viene doverosamente riconosciuto.

Poi uno ci pensa su un attimo e la risposta in realtà sembra:

-"Non servono assolutamente a niente: a che cosa serve che mi vieni a dire che ho subito un torto, se poi chi l'ha fatto non viene sanzionato e chi l'ha subito non viene risarcito?". ciò sembra suggerire l'inutilità del potere giudiziario.

Ma in fondo, la vera risposta è un'altra:

-"Hai subito un torto, ma te lo prendi nel c...o lo stesso".

Ecco perché è GRAVE questa sentenza della Consulta: stabilisce il principio secondo il quale, anche se hai ragione, è come se non l'avessi. Il che è paradossale.



La medesima cosa si riscontra nella nuova normativa sul lavoro, che stabilisce che, in caso di licenziamento illegittimo, non vi è diritto al reintegro.

E ALLORA A COSA SERVE CHE MI DICI CHE E' ILLEGITTIMO? Se poi non ripari all'ingiustizia?

In altre parole: la Maestra può anche non scomodarsi ad andare da Gianni. Che se ne rimanesse pure a leggere il giornale, per quel che serve!

gagliardi
26-06-15, 19: 08
A parte le più o meno fondate considerazioni giuridico-politiche in cui ci si può sbizzarrire, ti rendi conto del fatto che un eventuale aumento/rimborso di 30 ipotetici e lordi euro mensili sarebbe costato un aumento reale e immediato di 50 euro d'imposte varie ed assortite?

bartok
26-06-15, 19: 19
A parte le più o meno fondate considerazioni giuridico-politiche in cui ci si può sbizzarrire, ti rendi conto del fatto che un eventuale aumento/rimborso di 30 ipotetici e lordi euro mensili sarebbe costato un aumento reale e immediato di 50 euro d'imposte varie ed assortite?


Non voglio entrare nel merito di questa questione. per me le risposte a questo problema potrebbero essere tante e in parte le conosci: uscire dall'Euro, stampare moneta, nazionalizzare industrie, banche, avere un cavolo di programma politico serio.

Ma non è questo il punto. Il punto è che se tu mi dici che mi sono stati illegittimamente rubati 35 miliardi, io i 35 miliardi li rivoglio. E non me ne frega proprio niente del "come"! Se no, potevi anche evitare di dirmi "hai subito un torto illegittimo"! non ti pare?

Guarda, capirei di più una tassa sull'ossigeno! Certo, sarebbe una tassa iniqua, ingiusta, ma avrebbe una sua coerenza: l'ossigeno è pubblico e ci paghi la tassa. Non vuoi pagare la tassa sull'ossigeno? liberissimo: basta non fare uso dell'ossigeno.

Ma non puoi riconoscere giuridicamente l'illegittimità di un furto e poi dire a chi è stato derubato: "eh... ma ti rendi conto di quanto dovrebbe rimborsarti il ladro?". Avrebbe più senso legalizzare il furto. sarebbe più coerente.

Analogamente, non serve assolutamente a niente che a uno gli dici: "sei stato licenziato illegittimamente", se poi non vi è l'atto di giustizia che ripara all'ingiustizia. sai che ci fa quello cosa gliene frega che gli venga detta una cosa che già sapeva se non vi è un atto di giustizia riparatorio?

gagliardi
26-06-15, 19: 21
La coerenza è un valore assoluto nelle dimostrazioni dei teoremi di geometria.

bartok
26-06-15, 19: 29
La coerenza è un valore assoluto nelle dimostrazioni dei teoremi di geometria.

Non mi aspetto la perfezione, ma direi che la "coerenza" è anche qualcosa di cui si dovrebbe tenere conto quando ci si occupa della Cosa Pubblica. soprattutto quando poi si parla di concetti ESTREMAMENTE basilari. Cioè: una Giustizia che dice solamente che "c'è stato un torto", senza punire i colpevoli e risarcire gli offesi, è una Giustizia completamente INUTILE, che va ben oltre la presa per i fondelli. Non mi sembra questo un concetto così profondo e articolato tale per cui potremmo accettare una dose d'incoerenza. Stiamo parlando dell'ABC. se siamo incoerenti su questo, diamoci all'Ippica che è meglio! e dico proprio sul serio.

bartok
26-06-15, 19: 35
forse ti sfugge l'implicazione profonda di quanto sta accadendo. Si sta creando l'idea secondo la quale anche se hai subito un torto illegittimo e ciò viene giuridicamente riconosciuto, non puoi comunque accampare diritti... e a me questo, più che incoerente, pare molto inquietante!

Poi giudica tu.

Kojak
26-06-15, 19: 48
Già. Bartok come sempre ha ragione. E come sempre c'è da valutare sia l'aspetto macroeconomico che quello finanziario.
Il primo tocca l'Euro e i rapporti con la UE, in cui la nostra povera italietta fa la parte del vaso di coccio tra quelli di ferro.
Il secondo tocca un sistema economico interno che fa acqua da tutte le parti. Anzichè pensare a dare l'esempio, autoriducendo lo stipendio dei parlamentari a quello di un "normale" professionista, tagliando gli sperperi che ruotano attorno a tutta la pubblica amministrazione (a partire da quello scempio dei commessi di camera e senato che pigliano più di un nababbo), l'ottavo nano brunettolo cosa fa? Blocco orizzontale di stipendi per quasi 5 anni! Bella mossa! E' servita a qualcosa? Direi di no, i conti pubblici continuano a essere una Chernobyl.
Ora arriva la pronuncia della consulta che, nel più perfetto stile italiota poziopilatesco, fa la maestrina frigida.
Lo sapevamo tutti che era impossibile riavere indietro gli arretrati.
Lo sapevamo tutti che non esisteva la copertura per i nuovi contratti.
Lo sapevamo tutti di essere stati vittime di un furto legalizzato.
Ma che almeno non ci pigliassero per il deretano!

gagliardi
26-06-15, 20: 23
@Bartok,
è te che sfuggono una serie di concetti basilari del Diritto Pubblico. La Corte Costituzionale è un organo di controllo, non è suo compito dettare la politica economica al Governo. E nel mondo della politica economica di qualsiasi governo, maggiori spese significano maggiori tasse. E' del tutto evidente che la Corte in questo caso abbia fatto una serie di valutazioni d'ordine giuridico ma anche politico, come era giusto perché le sue decisioni si situano pur sempre in un contesto politico generale.

@Kojak,
se. dopo la sentenza sulle pensioni, se ne fosse aggiunta un'altra sui contratti PA degli ultimi anni (un po' se lo meritano, sia detto en passant, gli italiani che all'epoca salutarono certi personaggi come salvatori della patria), dove credi che il Governo avrebbe trovato le "risorse"? Nelle nostre tasche, ovvio :)

Kojak
26-06-15, 20: 47
@Kojak,
se. dopo la sentenza sulle pensioni, se ne fosse aggiunta un'altra sui contratti PA degli ultimi anni (un po' se lo meritano, sia detto en passant, gli italiani che all'epoca salutarono certi personaggi come salvatori della patria), dove credi che il Governo avrebbe trovato le "risorse"? Nelle nostre tasche, ovvio
Questa è l'altra faccia della medaglia. Poichè l'italiano è visto come una vacca da mungere anche quando le tette non buttano più latte e poichè la politica è vista come una casta in cui curare PRIMA i propri interessi personali e POI (forse) quelli del Paese. Finchè non si uscirà da questa visione delle cose (e non se ne uscirà...), stiamo parlando del nulla....

quantico
26-06-15, 21: 40
30-35 Euro al mese lordi (15 netti) avrebbero portato a un finanziaria di 35 MLD, ben molto di più del reale beneficio della sentenza della Consulta. A livello macro sarebbe stato controproducente.

35 MLD non si trovano nelle tasche dei Parlamentari o negli sprechi delle municipalizzate o della PA, ma nelle tasche dei contribuenti e di chi crea lavoro - redditi delle persone fisiche e delle persone giuridiche (imprese). Ovvio che si dovrebbe iniziare da lì, ma tanto poi si finisce sempre da noi...

Bartok hai ragione nell'arrabbiarti perché non è giusto, ma non è giusto nemmmeno che un cittadino qualunque (dipendente pubblico o privato è uguale visto che tutti pagano IRPEF e tasse) mantenga chi ha 10 anni di contributi ed è in pensione da quando aveva 30 anni e lo sarà per altri 50... Oppure debba pagare la pensione sociale (non minima, che sono due cose diverse) a chi ha 0 (zero) anni di contributi o peggio ancora ha lavorato in nero. Non credi?

Una soluzione ce l'avrei e non so se è stata adottata: incrementi la base imponibile dello stipendio dalla busta paga di Luglio come se ci fosse sempre stato l'incremento e si parte dal lordo corretto e giusto, secondo la decisione della Consulta.

bartok
26-06-15, 22: 35
gagliardi,


te che sfuggono una serie di concetti basilari del Diritto Pubblico. La Corte Costituzionale è un organo di controllo, non è suo compito dettare la politica
[...]
E' del tutto evidente che la Corte in questo caso abbia fatto una serie di valutazioni d'ordine giuridico ma anche politico


allora si occupa di politica sì o no?!

gagliardi e quantico,
godo di questa dotta disputa, ma la si rigiri come si vuole: la famiglia Rossi ha subito un furto, la Polizia ha trovato i ladri, essi sono dichiarati colpevoli, ma alla famiglia Rossi viene detto che i soldi non li rivedrà mai perché se no il ladro rimane senza soldi.

questo è.

ripeto: non me ne importa nulla di dove il Governo trova i soldi. O meglio: me ne importa, ma questo fa parte di un'altra discussione. Il discorso è che se viene stabilito che ho subito un qualunque illegittimo torto (QUALUNQUE!), devo avere il diritto alla giusta riparazione. Questa è la Giustizia, questo è lo Stato di diritto. Se si comincia a dire che anche se hai subito un torto, sono "fatti tuoi"... allora, 1-non me ne frega nulla che tu stabilisca che ho subito un torto e 2-fa bene la gente a regolarsi di conseguenza: homo homini lupus. poi però niente predicozzi eh se la gente si fa furba prima di essere fatta fessa! Vogliamo vivere così?

roulette
27-06-15, 11: 57
Io comunque in tutto cio' quello che non capisco e' perche' il jobs act non si applica alle P.A.

bartok
27-06-15, 14: 33
Io comunque in tutto cio' quello che non capisco e' perche' il jobs act non si applica alle P.A.

Io in tutto ciò non capisco perché il jobs act si chiama "jobs act". Questo scimmiottamento alla Fonzie della legislazione americana è a dir poco patetico. Già da questo, si capisce bene la qualità della legge in questione. Una legge fatta da gente a cui piace "scimmiottare", non sarà certo né innovativa, né tanto meno di qualità. A parte questo, per me il jobs act, che è un autentico insulto ai lavoratori, non si dovrebbe applicare neanche al settore privato: andrebbe solo cestinata. Detto ciò, il jobs act non si applica alla P.A., perché la P.A. è semplicemente una cosa diversa dall'ambito privato. Innanzi tutto, chi lavora per la P.A., ha fatto un concorso pubblico: non è stata assunta da un "capo" che è anche il proprietario dell'"azienda". Il lavoratore della P.A., là dove andrà a lavorare, avrà di certo un capo, ma non è quello che l'ha assunto. Essendo che pure il "capo", a sua volta, non è proprietario dell'Ente per cui lavora, non ha giuridicamente la facoltà di licenziare il sottoposto. Ha la facoltà di giudicare, questo sì. E in base al giudizio, si può arrivare al licenziamento.

quantico
27-06-15, 16: 13
ripeto: non me ne importa nulla di dove il Governo trova i soldi. O meglio: me ne importa, ma questo fa parte di un'altra discussione. Il discorso è che se viene stabilito che ho subito un qualunque illegittimo torto (QUALUNQUE!), devo avere il diritto alla giusta riparazione. Questa è la Giustizia, questo è lo Stato di diritto. Se si comincia a dire che anche se hai subito un torto, sono "fatti tuoi"... allora, 1-non me ne frega nulla che tu stabilisca che ho subito un torto e 2-fa bene la gente a regolarsi di conseguenza: homo homini lupus. poi però niente predicozzi eh se la gente si fa furba prima di essere fatta fessa! Vogliamo vivere così?

Bartok,
guarda che tecnicamente è corretto ciò che dici. Solo che rimborsare il torto subito non è conveniente né da un punto di vista macroeconomico né da un punto fiscale per chi cambia fascia di reddito e si ritrova 30€ lordi in più e almeo 40€ in più di IRPEF da pagare in più, oltre al balzello per finanziarie il rimborso. Andresti in perdita. Tanto vale, ripeto, adeguare il lordo a Luglio 2015 e partire da un lordo più alto.

I principi si scontrano con la fattibilità economica e in quesi ultimi 8 anni più che mai... poi ancora con sta storia della stampa di moneta: hai nostalgia del 16% di inflazione con i BOT al 20% e il salario fisso - dopo l'abolizione della scala mobile - che si svalutava a doppia cifra % anno dopo anno? Poi tu che sei un dipendente pubblico e insieme ai pensionati saresti il più colpito da una perdita di potere d'acquisto. Sei sicuro di ciò che dici?



A parte questo, per me il jobs act, che è un autentico insulto ai lavoratori, non si dovrebbe applicare neanche al settore privato: andrebbe solo cestinata.

Quale sarebbe l'insulto ai lavoratori?

bartok
27-06-15, 18: 14
quantico,


guarda che tecnicamente è corretto ciò che dici. Solo che rimborsare il torto subito non è conveniente né da un punto di vista macroeconomico né da un punto fiscale per chi cambia fascia di reddito e si ritrova 30€ lordi in più e almeo 40€ in più di IRPEF da pagare in più, oltre al balzello per finanziarie il rimborso. Andresti in perdita. Tanto vale, ripeto, adeguare il lordo a Luglio 2015 e partire da un lordo più alto.


Come detto, non voglio entrare nel merito di come poteva o no essere effettuato il rimborso. Per me, una buona soluzione poteva semplicemente essere stampare 35 miliardi di euro.

Il punto della discussione è un altro: non serve a niente che mi vieni a dire che ho subito un torto, quando lo so già! la gente, quando va a processo, non è che aspetta la sentenza del Giudice solo per sentirsi dire: "hai ragione".

a parte questo, la gravità dell'accaduto va ben oltre il mero discorso venale sul denaro. Viene stabilito un precedente pericoloso: si riconosce che al torto subito può non seguire giustizia. Il che, è un concetto nuovo: infatti, se è vero che non sempre la Giustizia fa giustizia, è nuovo - e pericoloso - che la Giustizia emetta una sentenza "giusta", ma non si contempli poi la possibilità della riparazione.

il che si ricollega a questo:



A parte questo, per me il jobs act, che è un autentico insulto ai lavoratori, non si dovrebbe applicare neanche al settore privato: andrebbe solo cestinata.


Quale sarebbe l'insulto ai lavoratori?



tanto per dirne una: la possibilità del licenziamento coatto, anche senza giusta causa. se un licenziamento viene provato essere illegittimo, il lavoratore licenziato non ha diritto al reintegro. E' la stessa cosa di cui sopra: che cosa se ne fa, il lavoratore licenziato, che una sentenza gli dica "sei stato licenziato illegittimamente", se poi non è previsto l'atto di giustizia che riparerebbe all'illegittimo torto subito?
E' inconcepibile che un licenziamento illegittimo non preveda il reintegro. E anche questo, introduce un precedente pericoloso: "anche se sei nella ragione, non ce ne frega una mazza, te lo prendi in quel posto lo stesso". E' qualcosa di nuovo. Anche prima, delle sentenze stabilivano essere legittimi dei licenziamenti in realtà illegittimi: anche la giustizia sbaglia! Però era quelli, la legge, licenziamenti legittimi. Se la legge dice che un licenziamento illegittimo non prevede reintegro, di fatto è una legge che legittima l'ingiustizia. Di questo parliamo! Non dell'IRPEF.