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Visualizza Versione Completa : Caso Tortosa e Adornato: polizia e social networks



Kojak
17-04-15, 15: 48
Abbiamo tutti letto del caso-Tortosa, il collega che ha espresso su un noto social network una sua opinione sugli avvenimenti della scuola Diaz durante il G8 di Genova 2001. Si è subito parlato da un lato di mistificazioni giornalistiche che avrebbero addirittura modificato il contenuto del post per renderlo più "graffiante", dall'altro della libera espressione di pensiero che un uomo, ancorchè poliziotto, può permettersi in pubblico.
Oggi sui diretti interessati si è abbattuta la mannaia disciplinare, con la loro sospensione dal servizio.
Vorrei sviluppare con voi proprio questo aspetto: poliziotto e social networks, limiti e opportunità di utilizzo.

xWolfx
17-04-15, 17: 17
Io non capisco, non esistono i sindacati in Polizia? Si viene sospesi dal servizio senza neanche comunicazione e senza apparente motivo e si deve stare zitti?

Kojak
17-04-15, 17: 39
L'aspetto disciplinare in questa discussione è residuale. Ciò che mi piacerebbe affrontare è quanto "pesi" la qualifica di poliziotto in un commento postato su un social network.

forsesoldato
17-04-15, 17: 43
L'aspetto disciplinare in questa discussione è residuale. Ciò che mi piacerebbe affrontare è quanto "pesi" la qualifica di poliziotto in un commento postato su un social network.

diciamo che il pozitotto secondo me dovrebbe stare sempre attento .. però sui social ci sono gruppi nazisiti fasciti ecc ... detto dagli altri io non voglio entrare nei social . Quindi alla fine e come ndossase la divisa dal pc.

Dr.Winters
17-04-15, 17: 52
Mi riservo di rispondere dopo qualche post :D

beowuff
17-04-15, 18: 13
Io credo che chi indossa un'uniforme, o chi ricopre una carica istituzionale, non possa godere appieno della libertà di espressione. Questo sia per un motivo deontologico -rappresenti pur sempre un'amministrazione e con essa il tuo paese- sia perché, inevitabilmente, sulla tua testa cala la gogna mediatica che non aspetta altro se non occasioni come queste.
Nel caso specifico queste persone hanno scelto di essere Poliziotti, e con quesra scelta si portano dietro onori e oneri, diritti e doveri, e, a volte qualche libertà in meno.

Faccio anche un piccolo appunto personale leggermente OT. Sui social network tutti si sentono in dovere di esprimere la propria opinione, di sentenziare, di far valere le proprie idee, quasi fossero tutti in cerca di consenso e aspiranti alla Presidenza del Consiglio.
Se vuoi far sapere come la pensi su un determinato argomento ai tuoi amici, la prima volta che ci vai a mangiare una pizza assieme ne parli: è più divertente e non rischi di finire sul giornale.

Ippogrifo
17-04-15, 19: 09
Per come la vedo io,l'agente in questione ritiene di aver obbedito a un ordine e di essersi comportato secondo le disposizioni ricevute.
E in base a questo,è convinto che rifarebbe le stesse cose,in quanto legali.
Ora,visto che non mi sembra che nessuno lo abbia condannato in via definitiva,nè tantomeno abbia accertato che abbia commesso reati,per quel che penso io,lui intendeva solo ribadire la sua certezza di aver agito nel giusto e nei limiti della Legge.


Potremmo anche disquisire sull'opportunità o meno di simili dichiarazioni,immediatamente dopo la condanna espressa dall'Europa,ma ciò non toglie ( a mio modesto parere) che anche lui,come tutti i comuni cittadini,possa esprimere il suo punto di vista.
E trovo semplicemente scandaloso che si decida di punirlo,solo per dare un contentino al popolo urlante!

Ma come,tutti possono dire le cose più insulse sui social forum,e un Poliziotto ( o un Carabiniere,Finanziere ecc ecc) non possono esprimere il loro PENSIERO,altrimenti la gente si offende?
Ma stiamo veramente finendo nel delirio...

Io ritengo che i rappresentanti delle Forze dell'Ordine possano ( e in alcuni casi DEBBANO) esprimere anche il loro parere,liberamente.

Se lo fanno certi Magistrati,invocando il Diritto Costituzionale di poter professare in libertà il proprio pensiero...( e su questo, si che avrei molto da ridire)...non vedo perché non possano farlo anche loro.

O forse le FF.OO. dovrebbero avere una..."Sovranità Limitata Intellettuale",imposta da qualcuno?

Kojak
17-04-15, 20: 03
Già...tutto giusto...
La libertà di espressione del proprio pensiero sancita dall'art. 21 della Costituzione non prevede eccezioni.
Ha ragione beowuff quando dice che bisognerebbe valutare comunque l'opportunità (oltre che il sacrosanto diritto) di esprimere certe considerazioni.
Ha ragione Ippogrifo a indignarsi per la "solerzia" con cui il sup.min.int. ha adottato un provvedimento di sospensione cautelare che - ne sono certo - verrà cassato in sede di ricorso (a meno che...."qualcuno".... non si interessi direttamente per il contrario).
Ma allora, chi ha torto?

Questa storia, più la analizzo e più puzza di calzini sudati e mutande sporche. La "facebookmania" per cui molti diventano schiavi della tastiera solo per farsi notare dal resto del mondo.... la dimenticanza che un'Uniforme impone un dovere di riservatezza ed equilibrio vincolanti.... la malafede di taluni nell'interpretare (e correggere) le affermazioni postate.... affermazioni che a loro volta peccano quantomeno per leggerezza e superficialità.... Insomma, un minestrone indigesto di guai, soprattutto se già sappiamo che il ministero ha davvero maldigerito (stavolta, a ragione) i vaneggiamenti farneticanti postati da un "collega" e riguardanti la mamma di Federico Aldrovandi.
Ho idea che questa storia sia solo all'inizio.

golia
17-04-15, 20: 25
La mia idea è che, prima di tutto la sanzione disciplinare verrà giustamente impugnata innanzi al Tar. La sospensione cautelare dal servizio in pendenza di procedimento disciplinare è un istituto che può essere applicato quando ricorrono gravi motivi.Ora i gravi motivi sono quelli rientranti nelle previsioni della sospensione dal servizio e nella destituzione.Bene, le fattispecie sanzionabili ivi contenute sono abbastanza pesanti. Con una certa forzatura (secondo me eh) potrà rientrarvi anche il commento dell'agente. La sanzione e il putiferio che ne sta uscendo sono sproporzionati; la sanzione sarà sproporzionata. Perchè? Perchè sarà irrogata per dare una risposta politica esemplare.
Il trasferimento del vice questore Adornato, storico comandante (anche istruttore dei reparti Mobili) celerino, anch'esso mi sembra sproporzionato.
Il punto però posto da kojak giustamente è un altro. Anzi complimenti perchè apri sempre topics intelligenti e ragionati.
Possono i poliziotti esprimere certe opinioni? Dipende. Sicuramente c'è la libertà d'espressione, costituzionalmente sancita, ma sicuramente c'è una deontologia professionale, e uno status che non ti consentono di esternare pubblicamente certe considerazioni,perchè sono espressioni, che ci piaccia o no, potenzialmente sanzionabili. E' vero che la mannaia disciplinare in Polizia è a volte latente, ma non per questo devi abbassare la guardia, perchè, vuoi una risposta politica che il Dipartimento deve dare ( e tu hai commesso proprio quella cosa che in questo momento storico non devi commettere), vuoi un'altra ragione qualsiasi, starai dalla parte del torto, e soprattutto sarai attaccabile perchè il regolamento dell'amministrazione della ps è molto severo ( strano a dirsi ma è cosi).
Personalmente sono contrarissimo a questo polverone sollevato. Anche perchè ci sono poliziotti che diffamano e denigrano l'amministrazione quotidianamente, sia su fb (ad esempio c'è un tale che ha fonadato la pagina fb movimento polizotti... ) sia per strada, non rispettando l'uniforme che indossano. L'espressione di Tortosa,personalmente la qualifico come una manifestazione di becero spirito di corpo, anzi, di Reparto. Posso fare una provocazione? Almeno lui lo spirito di appartenenza lo possiede. L'ha solo manifestato nel luogo meno opportuno.
Quello che farei io è sicuramente usare più cervello (mi paro il sedere), cioè dico quello che voglio con mia moglie, la mia ragazza, il mio migliore amico....già con amici meno stretti starei più zitto e attento a quello che dico.....ma in pubblico cazzarola,zitto e muto. Viviamo nella società del Big Bother.

Xwoflx.......non rispondo perchè sennò vado off-topic...

Sergione
17-04-15, 20: 39
Per come la vedo io, tutti hanno diritto di esprimere le proprie opinioni. Un poliziotto un politico o un qualsiasi rappresentante dello stato devono però moderare i termini e i toni. Avrebbe potuto dire la sua in modo diverso. Per me anche i vari politici che alzano dita medie o fanno dichiarazioni indecenti andrebbero puniti. Un rappresentante dello stato deve sempre mantenere un certo comportamento. Ciao

Kojak
18-04-15, 02: 57
Il dr. Adornato paga per un "mi piace" con un trasferimento sicuramente punitivo: via dalla prima linea, a Roma ufficialmente "a disposizione senza incarico". Pit stop, insomma.
Tortosa patisce la sospensione dal servizio per un post. Discutibile quanto vogliamo, se ne facciamo una questione di opportunità. Ma in ogni caso interpretabile in qualsiasi senso.
Inevitabile la consueta "rivolta dei ranocchi nello stagno": si fanno risentire noti esponenti pseudopolitici, addirittura il padre di Carlo Giuliani che PRETENDE le scuse (da chi? e per cosa, visto che anche la stessa CEDU gli ha dato torto?).
La mia personale impressione è che qui tutto stia andando al contrario.
Ma ciò che è bene ribadire è che la deontologia professionale di un qualsiasi appartenente alle FF.O. deve permeare tutti i suoi comportamenti. C'è troppa smania di mettersi in mostra, i social networks costituiscono lo strumento primario per questo e troppo spesso si postano commenti senza riflettere sulle loro possibili conseguenze. In questo devo convenire che, sebbene non codificato a livello normativo, l'utilizzo di strumenti come i forum non debba mai prescindere dal buon senso: ultimamente ne abbiamo viste troppe e ancora non abbiamo imparato.

TuneUp
18-04-15, 13: 18
Io credo che chi indossa un'uniforme, o chi ricopre una carica istituzionale, non possa godere appieno della libertà di espressione.

Il punto è che chi ritiene di essere un Servitore dello Stato dovrebbe sempre tenere un cece in una scarpa e uno in bocca, perché prima di fare o proferire cose che potrebbero recare disdoro all'immagine propria o dell'Amministrazione da cui si dipende, dovrebbe pensarci molto bene.
Tra l'altro qui non è il caso di scomodare la Costituzione, perché pur riconoscendo la libertà di espressione e di pensiero, qui si discute sull'inopportunità dell'intervento.
Chi indossa una divisa, non solo deve essere in grado di tenere un certo contegno, ma deve anche essere di esempio. E non penso sia il caso di aggiungere che l'esempio debba essere positivo...


Per come la vedo io,l'agente in questione ritiene di aver obbedito a un ordine e di essersi comportato secondo le disposizioni ricevute.
E in base a questo,è convinto che rifarebbe le stesse cose,in quanto legali.
Ora,visto che non mi sembra che nessuno lo abbia condannato in via definitiva,nè tantomeno abbia accertato che abbia commesso reati,per quel che penso io,lui intendeva solo ribadire la sua certezza di aver agito nel giusto e nei limiti della Legge.

Ammesso che questa sia l'interpretazione corretta dei fatti, Tortosa avrebbe dovuto eventualmente argomentare il tutto in ben altro modo. Al mio orecchio, che di tutto può essere tacciato tranne che di essere insensibile alla realtà e alle problematiche delle FFOO, è suonato invece in maniera ben differente.
Senza dilungarci, di certo, non è stato opportuno.


Potremmo anche disquisire sull'opportunità o meno di simili dichiarazioni,immediatamente dopo la condanna espressa dall'Europa,ma ciò non toglie ( a mio modesto parere) che anche lui,come tutti i comuni cittadini,possa esprimere il suo punto di vista.

Certo, ma c'è modo e modo di esprimere un punto di vista come c'è modo e modo di agire.


Ma ciò che è bene ribadire è che la deontologia professionale di un qualsiasi appartenente alle FF.O. deve permeare tutti i suoi comportamenti. C'è troppa smania di mettersi in mostra, i social networks costituiscono lo strumento primario per questo e troppo spesso si postano commenti senza riflettere sulle loro possibili conseguenze.

Parole sacrosante.

bacioch
18-04-15, 13: 59
Anche qui,sopratutto gli aspiranti allievi ufficiali,una volta guadagnata l'agognata stelletta(dopo centinaia di domande,aiuti,richieste),o spariscono o chiedono la cancellazione utente,proprio per la paura di ripercussioni disciplinari e di carriera(tanti big non sono iscritti,ma leggono).
Trovo allucinante che in un Paese democratico di debba essere epurati per due righe su FB o MF,e peccato che la pagina in questione sia stata cancellata,perchè anche io avrei messo il mio pollice in su.

Kojak
18-04-15, 15: 24
Molto spesso si perde di vista chi siamo, ciò che possiamo o non possiamo fare. Il ministero perdona molte cose, ma su una cosa è implacabile: contro i dipendenti che arrecano disdoro o imbarazzo alla sua figura istituzionale. Ora, io non ne faccio una questione di lesione della mia libertà di espressione perchè personalmente so che da quando ho addosso quesa Uniforme certe libertà non mi sono più concesse. Ma non è una cosa che mi pesa. Basta solo esserne consapevoli. Il parlare in pubblico di fatti attinenti al servizio fa correre il rischio di perdere quell'obiettività e quell'essere super partes che viene richiesto a ciascuno di noi Poliziotti. Tale perdita ci espone conseguentemente a prese di posizione travisabili, difficilmente giustificabili, faziose, eccessivamente interpretabili. Hai voglia poi a scrivere: "Ma io volevo dire questo e non quest'altro!" quando il danno ormai è fatto!!
Insomma, bisogna capire che con un'Uniforme addosso si deve essere molto più cauti. E non c'entra il cancellare l'account o sparire dai social. C'entra molto di più avere la testa giusta per portare avanti le proprie idee in modo inattaccabile.
D'altro canto, la mia percezione è anche un'altra. Il timore dei commenti pubblici spaventa tanto il ministero perchè su di essi non c'è un reale controllo preventivo. Si deve correre ai ripari quando il danno è stato comunque fatto. Ecco il perchè di tanta solerzia disciplinare: si vuole dare un segnale, a buon intenditor.....

xWolfx
18-04-15, 18: 14
Comunque Pansa non è nuovo al giochetto lincia l'innocente, come successe all'agente che ha calpestato una ragazza per sbaglio da lui definito "cretino". In Italia prima si condanna...i poliziotti e poi si fa il processo. Mentre per i delinquenti libertà immediata.
Tortosa era al G8 ma non è entrato alla Diaz. Ha fatto il suo dovere da operatore del reparto mobile senza aver ucciso nessuno e ha semplicemente affermato che quando fatto, visto che non ha fatto nulla di male, lo rifarebbe poichè non ha nulla da vergognarsene. Eppure tutti a dargli contro. Sapete quanti manifestanti scrivono, dopo aver devastato una città, di volerlo rifare e nessuno dice niente? E comunque per quanto riguarda la Diaz e Bolzaneto in confronto a quanto hanno fatto i no-global è niente....

gagliardi
18-04-15, 19: 40
Quoto @bacioch e @xWolfx.

Kojak
20-04-15, 17: 15
...e intanto, come disse Moana in uno dei suoi film più riusciti, "l'affare si ingrossa!"
Il popolo in divisa del web si sta scatenando in quella che appare sempre più come una corsa al massacro. Una rivolta con tanto di nomi e cognomi contro una decisione disciplinare ritenuta assolutamente fantascientifica. E un gruppo abbastanza famoso sul panorama multimediale, i cui membri hanno deciso di "autoconsegnarsi".
Ho idea che siamo solo all'inizio....

Ippogrifo
21-04-15, 00: 32
...Speriamo!

ryuzaki
01-05-15, 03: 49
Molto spesso si perde di vista chi siamo, ciò che possiamo o non possiamo fare. Il ministero perdona molte cose, ma su una cosa è implacabile: contro i dipendenti che arrecano disdoro o imbarazzo alla sua figura istituzionale. Ora, io non ne faccio una questione di lesione della mia libertà di espressione perchè personalmente so che da quando ho addosso quesa Uniforme certe libertà non mi sono più concesse. Ma non è una cosa che mi pesa. Basta solo esserne consapevoli. Il parlare in pubblico di fatti attinenti al servizio fa correre il rischio di perdere quell'obiettività e quell'essere super partes che viene richiesto a ciascuno di noi Poliziotti. Tale perdita ci espone conseguentemente a prese di posizione travisabili, difficilmente giustificabili, faziose, eccessivamente interpretabili. Hai voglia poi a scrivere: "Ma io volevo dire questo e non quest'altro!" quando il danno ormai è fatto!!
Insomma, bisogna capire che con un'Uniforme addosso si deve essere molto più cauti. E non c'entra il cancellare l'account o sparire dai social. C'entra molto di più avere la testa giusta per portare avanti le proprie idee in modo inattaccabile.
D'altro canto, la mia percezione è anche un'altra. Il timore dei commenti pubblici spaventa tanto il ministero perchè su di essi non c'è un reale controllo preventivo. Si deve correre ai ripari quando il danno è stato comunque fatto. Ecco il perchè di tanta solerzia disciplinare: si vuole dare un segnale, a buon intenditor.....

Questo racchiude il mio pensiero. E' vero che la Costituzione garantisce a tutti la libertà di parola e di pensiero, è vero che anche noi siamo cittadini, ma è altrettanto vero che rappresentiamo le Istituzioni e la gente si aspetta un determinato comportamento. Un cittadino che ruba non farà mai scalpore come un poliziotto che ruba, proprio per il fatto che il poliziotto rappresenta un'autorità, rappresenta le Istituzioni, la Legge. Io ne sono sempre stato consapevole e oltre al fatto di non pubblicare niente di simile, sono privato anche con amici e conoscenti. Soprattutto questi ultimi, soltanto perchè ti conoscono, si comportano come se fossi un amico fraterno a cui dire di tutto e di più, dimenticando ciò che rappresentiamo. Anche in quel caso si deve tenere un certo atteggiamento, perchè non si smette mai di essere poliziotti, carabinieri, finanzieri ecc.