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Socrates
13-04-15, 22: 05
Perché se un poliziotto (uno qualunque...) se viene, mettiamo caso, malmenato da un tipo che da in escandescenza, lo arresta e lo manda davanti al giudice aspettandosi l'incarcerazione (cosa sacrosanta), ma ciò non avviene può lamentarsi del giudice in questione, adducendo come motivo il comportamento oggettivamente errato di questo giudice? Ma questo discorso può essere esteso a qualunque tipo di ingiustizia.

Perché invece se un cittadino si vede recapitare a casa un mandato di perquisizione con scritto accuse fantascientifiche, da lasciare di sasso anche gli stessi carabinieri, non deve lamentarsi di tutto ciò, perché il magistrato ha sempre un buon motivo per agire in questa maniera? Estendiamo ovviamente anche questo caso a tuti gli altri dove l'errore è palese.

VxVendetta
13-04-15, 22: 59
Perché mentre nel primo caso si tratta di un delitto evidente, già compiuto, la cui non punizione significa infondere nel colpevole una evidente sensazione di impunibilità e di concessione alla possibilità di malmenare un poliziotto, nel secondo caso si tenta, a volte dando retta ad accusa fantascientifiche, di prevenire il compimento di un possibile reato successivo.

So cosa vuol dire subire perquisizioni e venire inquisito su basi inesistenti e passare mesi di inferno per dimostrarne l'assurdità, ma so anche che in questo modo si riescono ad evitare fatti gravissimi dando un disagio comunque temporaneo all'innocente (tanto che ora sono in servizio eccetera, essendo ovviamente stato archiviato il tutto per totale infondatezza della notizia).

Socrates
13-04-15, 23: 15
quello che dici è formalmente corretto. Ma nel mio caso erano proprio le premesse che hanno reso tutto ciò assurdo.

VxVendetta
13-04-15, 23: 21
Anche nel mio. Eppure non ho nemmeno voluto provare a fare causa per danni o controdenuncia per calunnia. Anzi, mi è venuto il dubbio che forse qualche errore potevo averlo fatto pure io e ho fatto tesoro dell'esperienza senza sentire di doverne fare un casus belli con la magistratura o coi colleghi di allora. Certo poi me ne sono andato perchè in un ambiente dove si arriva a tanto io non so restare...ma resta il fatto che così è andata e amen, con la stessa pignoleria chissà quanti di "pericolosi" ne han fermati.

Socrates
13-04-15, 23: 24
ecco vedi, tu l'hai subito, quindi sai cosa significa.

Qui invece c'è qualcuno che sostiene che il magistrato manco deve chiederti scusa dopo averti accusato di essere un ricettatore (mica pizza e fichi).

VxVendetta
13-04-15, 23: 25
Il magistrato nel momento in cui chiede l'archiviazione ammette implicitamente di aver dato seguito ad una notizia infondata (poi non so se nel tuo caso si sia trattato di assoluzione in udienza, io mi son fermato ben prima)...ed in ogni caso, anche con sentenza, lo ammette quando non fa ricorso.

Poi sinceramente la letterina di scuse coi pasticcini mi pare troppo...

Socrates
13-04-15, 23: 28
ovviamente no, per il concetto insomma era quello. Io reputo di aver subito un abuso.

Se io sono un ricettatore consapevole di vendere quadri di pittori piemontesi(notare l'aggettivo) falsi per trarne profitto, devo essere davvero idiota da portare un quadro a una casa d'aste dove il dipinto vieni periziato da esperti prima di essere messo in vendita.

VxVendetta
13-04-15, 23: 39
Ok, ma se hai questo timore puoi fare causa sia a livello civile che penale per avere giusta soddisfazione, cosa che per esempio non posso fare io se il giudice ritiene di non mettere dentro quello che mi picchia...stiam proprio discutendo di due cose diverse: in una si parla di misure cautelari atte ad impedire che un criminale (perchè chi mena un poliziotto è un criminale) di ripetere il reato o commetterne altri, nell'altra di indagini atte a provare un reato ancora eventuale (perchè si rimane innocenti fin la Cassazione eh).

Socrates
14-04-15, 00: 02
certo, ma devo attendere che la questione si archivi. NOn so perché, ma così l'avvocato mi ha detto. Da questo punto di vista sono tranquillo, ho già portato ulteriori prove sulla mia inconsapevolezza della falsità del quadro di Delleani: e pensare che ci avevo pure speso 300 euro per restaurarlo. Oltre il danno, pure la beffa.

Ribadisco comunque che un falsificatore in malafede non si reca di certo a una casa d'aste, lo vende a qualche ignaro collezionista. Del resto i veri commercianti di quadri falsi (pure Delleani, pensa te) così hanno agito.

bacioch
14-04-15, 01: 04
Scusa,ma non ho capito tanto...
Hai messo in vendita un quadro tarocco e ti lamenti che ti siano venuti in casa i Carabinieri?

Ma consolati,che c'è chi sta peggio,come l'agricoltore alessandrino che ha ricevuto gratuitamente degli sfalci di potatura dalla locale azienda di raccolta rifiuti da usare come ammendante nei campi,ed è stato accusato di traffico di rifiuti tossici e associazione mafiosa(erano piante di città,con micro tracce di piombo e altri metalli) e dopo 7 anni è stato assolto....o come lo scrivente,accusato di omicidio e idem dopo 7 anni,s*******menti sui giornali(e svariate decine di migliaia di euri di avvocato) è stato assolto perché il fatto non sussiste:)....

Comunque,secondo me,non archiviano niente...una volta entrato nel tritacarne a processo si va praticamente sempre(anche gli avvocati,i gip,i gup,giudici,cancellieri,ecc,devono campare).

Kojak
14-04-15, 09: 48
VxVendetta ha detto tutto. E alla sua analisi non c'è da aggiungere altro.
Nell'esercizio dell'azione penale la PG (nella fase investigativa) e l'AG (in quella processuale) SONO e DEVONO ESSERE per forza su un piano diverso rispetto a un privato cittadino.
Nel mio caso (visto che la capziosità di Socrates fa riferimento direttamenbte a me) ho subìto una lesione personale grave durante l'esercizio delle mie funzioni di agente di Polizia Giudiziaria: io non me la sono presa direttamente con QUEL giudice, ma contro la stortura di immagine che è stata data in primis al delinquente, facendogli credere che crepare di mazzate uno sbirro sia cosa assolutamente normale e consentita. Ah, tanto per inciso, vi comunico che quel delinquente è ora in galera per un cumulo pena tra cui quella cui era stato condannato per avermi rotto la mano.
Nel caso di Socrates, egli ha subìto l'esercizio dell'azione penale che, ricordo, è per la magistratura OBBLIGATORIO. Secondo il principio del favor rei, egli va considerato innocente fino a sentenza di condanna irrevocabile. Ma fino ad allora (o fino all'assoluzione), egli deve ACCETTARE l'esercizio di tale azione penale: la fantascientificità delle accuse verrà dimostrata in sede dibattimentale, semmai ci si arriverà. Ora, il non accettare l'esercizio dell'azione penale legittimamente posto in essere da un magistrato significa essere solo una cosa: ANARCHICI. Allora, tanto vale non accettare nemmeno di essere fermati per strada per un semplice controllo.
Capisco che per Socrates siano concetti difficili da assimilare e da accettare. L'unico risultato è quello di venire periodicamente bannato dal forum.....

Ippogrifo
14-04-15, 14: 37
Aspè.

Dire che io abbia messo in vendita un quadro tarocco non è corretto: io VOLEVO vendere un quadro CON LA CONVIZIONE CHE FOSSE VERO (perché dietro c'era la firma, imitazioni perfetta, dell'autenticatore ufficiale di Delleani). Quindi l'ho portato alla casa d'asta che però, dopo alcune valutazioni e, infine, con il parere finale del professore che, pare, sia l'unico rimasto che può mettere l'ultima parola sulla bontà dei quadri di Delleani, mi ha riferito che il quadro era tarocco e di conseguenza non poteva essere messo in vendita. Tutto qua.


Le sue giustificazioni non sono sufficienti.

I FATTI sono che lei ha tentato di vendere un quadro falso,e per cause indipendenti dalla sua volontà ( perché il Perito se ne è accorto,altrimenti lo avrebbe venduto eccome) non è riuscito a porre in essere la sua azione.
Può girarsela come crede,ma i fatti restano questi.

La foto che lei cita come prova a suo discarico,non prova un bel nulla,perchè non esiste prova che quello nella foto sia lo stesso quadro.
Quello poteva,ad esempio, essere l'originale.
Lei potrebbe benissimo,in concorso con altri,averne fatto una o più copie,e tentato di venderle,per ricavarne un ingiusto guadagno.
Vede bene che anche questa ipotesi è assolutamente plausibile,tanto quanto la sua.
Peccato che in questo caso,sia lei che dovrà dimostrare la fondatezza di quello che dice,e non il contrario.

Lei sostiene che un falsario non l'avrebbe portato a un'asta?
Si sbaglia!
Invece succede spesso che un BRAVO falsario se lo faccia autenticare da un perito,e che così facendo possa venderlo legalmente,intascando tranquillamente il ricavato.
I casi sono decine e decine,e addirittura è successo anche ad alcuni musei (si stima che quasi il 5% dei reperti Etruschi esposti nei musei Toscani,sia opera di abili falsari).

Se PRIMA di metterlo in vendita lo avesse fatto periziare per conto proprio,la cosa sarebbe finita con una dichiarazione di opera falsa da parte del perito.
L'aver tentato di vendere un quadro falso,presuppone come minimo il reato di tentata truffa.

Mi dispiace per lei,ma credo che non solo dovrà andare a processo,ma personalmente ritengo che abbia anche buone possibilità di essere condannato.
E non perché il Magistrato ce l'abbia con lei (perché penso che non la consideri proprio),ma perché il reato è perfettamente plausibile,ed è giusto chiarire la cosa in un'aula di Tribunale.
Che poi lei sia convinto di essere vittima di ingiustizie,dal lato legale è assolutamente irrilevante.

La prossima volta,veda di essere più accorto,piuttosto...
Perché se il quadro in questione fosse stato rubato,anzichè falso,lei sarebbe stato denunciato per ricettazione, e condannato senza scusanti.


Capisco che per Socrates siano concetti difficili da assimilare e da accettare. L'unico risultato è quello di venire periodicamente bannato dal forum.....

O forse prossimamente,anche quello di una condanna Penale per Tentata Truffa...
Di certo,con una visione distorta della società come la sua,è statisticamente probabile che qualche guaio prima o poi gli capiti.
Se non inizierà a mettersi qualche volta nei panni degli altri,quando discute di una questione,non potrà pretendere che gli altri possano riconoscere SOLO le sue ragioni.

Provi a fare uno sforzo, ... e a pensarci!

Baer
14-04-15, 17: 16
Ma in ambito penalistico l'onere della prova non spetta al magistrato?

Kojak
14-04-15, 19: 18
Ma in ambito penalistico l'onere della prova non spetta al magistrato?
Stai parlando della fase dibattimentale. In quella investigativa si è appunto alla ricerca delle prove necessarie che verranno cristallizzate in quella fase. L'assunzione della qualità di indagato è una garanzia per quest'ultimo. Garanzia che è stata purtroppo snaturata nella sua essenza originaria da errate interpretazioni.

Ippogrifo
14-04-15, 20: 24
Ma in ambito penalistico l'onere della prova non spetta al magistrato?
Dato che è stato accertato che si è tentato di vendere un quadro falso,facendolo passare per vero ( e credo che il tutto sia abbondantemente provato),il minimo che si chiede è la versione dei fatti dell'indagato,perche provi a giustificare l'accaduto.
Se sarà convincente,verrà prosciolto,se invece non lo sarà,.......

Socrates
15-04-15, 18: 30
Nel caso di Socrates, egli ha subìto l'esercizio dell'azione penale che, ricordo, è per la magistratura OBBLIGATORIO. Secondo il principio del favor rei, egli va considerato innocente fino a sentenza di condanna irrevocabile. Ma fino ad allora (o fino all'assoluzione), egli deve ACCETTARE l'esercizio di tale azione penale: la fantascientificità delle accuse verrà dimostrata in sede dibattimentale, semmai ci si arriverà. Ora, il non accettare l'esercizio dell'azione penale legittimamente posto in essere da un magistrato significa essere solo una cosa: ANARCHICI. Allora, tanto vale non accettare nemmeno di essere fermati per strada per un semplice controllo.
.

A parte che passare da una perquisizione a un non fermarsi per un semplice controllo...vabbè. Su quello che dici tu: a parte che non è che io posso accettare o meno, perché chi viene sottoposto a un'azione simile SUBISCE senza avere facoltà di accettarla o meno. Se io posso accettare o meno una cosa, vuol dire che posso scegliere di subirla o non subirla. Però poi citi il favor rei: e allora se per legge io posso dimostrare che le accuse fatte sono false, non sono libero di lamentarmi di aver subito un torto? Vendetta infatti ha detto che se la cosa verrà archiviata, vuol dire che il fatto è stato un equivoco. Io questo ho sempre detto (forse mi sarò espresso male, o non ci siamo capiti)

E cmq resta il fatto che non è detto che questo sistema di agire sia cmq sempre lecito: vi dice nulla il caso di Aldo Scardella? Anzi alla fine mi è andata bene, ho capito che c'è gente accusata di cose ben peggiori e pagato per colpe mai avute. Sarà per questo che ora hanno introdotto la responsabilità civile dei magistrati?

Ippogrifo
15-04-15, 18: 40
Se le accuse sono false o meno,lo deciderà un Magistrato,non certo lei!
Quindi è un po' prematuro sostenere di aver subito un torto.

Per sua informazione il Favor Rei si applica in caso di DUBBIO,ma in questo caso sembra che ce ne siano pochi...

Mi scusi se glielo faccio notare,ma le sue lacune in materia Legale sono preoccupanti,tanto più che le sostiene pure energicamente.

Socrates
15-04-15, 18: 55
legga il pvt. Lei continua.

Lo decide il giudice? Certo, quindi non lo decide lei.

Ippogrifo
15-04-15, 19: 17
Infatti.
Ma io ho una mia opinione personale,in base a come si sono svolti i fatti.
E tale opinione ,resta!

Oltretutto immagino che questa discussione stia esaurendo il suo scopo,a meno che lei non abbia atre rivelazioni da proporci...

Sergione
15-04-15, 20: 56
Socrates...senza polemica...ma questo quadro dove lo hai trovato? Comprato? Da qualche parte sarà arrivato...o no...poi se per di più é un quadro di "valore"....dovresti essere in grado di spiegare come si é materializzato tra le tue mani...io so da dove arrivano i quadri che possiedo e sono tutti roba da poco.

Kojak
16-04-15, 11: 35
Visto che questa discussione non sta portando ad alcun risultato concreto, ma costringe soltanto i Moderatori a estenuanti controlli per evitare i reiterati flames, la stessa viene CHIUSA.