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Visualizza Versione Completa : Destinazioni vfp1 e forze dell'ordine



wolfdog
25-01-15, 13: 38
Ragazzi vorrei sapere se da vfp1 hai la possibilità di rimanere nella regione di appartenenza o se di norma mandano in regioni diverse.
in oltre, tutte le forze dell'ordine mandano in regioni diverse dalla propria nel primo periodo di servizio oppure no?

bacioch
25-01-15, 14: 43
Da vfp1 puoi essere mandato in tutta Italia,compreso la tua regione.
In Polizia la prima assegnazione è fuori regione.
Nelle altre FO è come per il vfp1.
In qualsiasi caso non decidi tu:)

Victor
25-01-15, 14: 44
Aggiungo che nei Carabinieri e nella Guardia di Finanza non si può essere assegnati alla Regione d'origine

Kojak
25-01-15, 16: 18
Nello specifico, per la Polizia di Stato come prima assegnazione non puoi essere inviato nella provincia di nascita, in quella di residenza e in quelle ad esse confinanti. Non esiste il divieto di assegnazione nella medesima regione purchè i requisiti appena elencati siano rispettati. Ovviamente questa è la teoria: nella pratica ti mandano dove c'è più bisogno. E quindi anche la "regionalità" non viene applicata.

wolfdog
25-01-15, 18: 26
Immaginavo di non poter decidere XD grazie per le risposte :)
Suppongo che questo valga anche per il Corpo Forestale.. la mia intenzione sarebbe entrare in un reparto cinofilo, come ho giá detto nella presentazione :)


Grazie per le risposte :)

ValerMic
27-01-15, 12: 10
La mia non è polemica è solo curiosità: mi spiegate per quale motivo almeno nelle FO (potrei capire da vfp1 o in generale per le FA) c'è questa "fissazione" di destinare gli agenti fuori dalla propria regione/città ? Magari dico una bestemmia ma per esempio un poliziotto o un carabiniere oltre a trovarsi meglio nella propria città conoscerà un pochino di più la "morfologia" della propria città, conoscerà più strade, saprà quali sono i quartieri "caldi" e quali no insomma avete capito. :D

Invece non è peggio questo "miscuglio" per esempio che un agente di Palermo va a Milano e viceversa senza conoscere nulla ?

Per i tempi per richiedere il "ritorno a casa" se non sbaglio sono 4 anni se si presta servizio in zone "ad alto rischio" e 6 per tutto il resto vero ?

herman
27-01-15, 12: 19
La mia non è polemica è solo curiosità: mi spiegate per quale motivo almeno nelle FO (potrei capire da vfp1 o in generale per le FA) c'è questa "fissazione" di destinare gli agenti fuori dalla propria regione/città ? Magari dico una bestemmia ma per esempio un poliziotto o un carabiniere oltre a trovarsi meglio nella propria città conoscerà un pochino di più la "morfologia" della propria città, conoscerà più strade, saprà quali sono i quartieri "caldi" e quali no insomma avete capito. :D

Invece non è peggio questo "miscuglio" per esempio che un agente di Palermo va a Milano e viceversa senza conoscere nulla ?

Per i tempi per richiedere il "ritorno a casa" se non sbaglio sono 4 anni se si presta servizio in zone "ad alto rischio" e 6 per tutto il resto vero ?
un paio di annetti fuori casa responsabilizzano

Kojak
27-01-15, 12: 28
Non è solo quello. Abbiamo anche antichi retaggi di regolamenti militari che imponevano l'assegnazione "lontano da casa" per non avere pericolosi o imbarazzanti "agganci" con la propria realtà di provenienza. Oggi, molto più attualmente, una simile esigenza è legata al fatto che la stragrande maggioranza degli arruolati proviene dal Meridione, ove i posti sono già saturi (basti pensare ai tempi di rientro per Puglia e alcune provincie siciliane...). Per non fare torto a nessuno e per poter fronteggiare le esigenze di servizio delle singole zone si sono mantenuti questi "paletti" sul criterio di prima assegnazione.

wolfdog
27-01-15, 23: 55
ValerMic suppongo che questa regola serva a evitare favorotismi vari.. perchè penso che sia più facile fare una sanzione o un sequestro a chi non si conosce piuttosto che a un parente o un amico :)

ValerMic
28-01-15, 22: 59
ValerMic suppongo che questa regola serva a evitare favorotismi vari.. perchè penso che sia più facile fare una sanzione o un sequestro a chi non si conosce piuttosto che a un parente o un amico :)

si però se fosse cosi non consentirebbero di tornare mai a casa invece dopo un tot si torna! Secondo voi oggi ha ancora senso questo iter ?

Kojak
29-01-15, 14: 30
si però se fosse cosi non consentirebbero di tornare mai a casa invece dopo un tot si torna! Secondo voi oggi ha ancora senso questo iter ?

HA senso poichè molte sedi sono già sature. Si correrebbe il rischio di pericolosi favoritismi. Eddai, che un po' di gavetta in giro per la nostra bella Italia non fa male!!!!

fatality
30-01-15, 11: 14
HA senso poichè molte sedi sono già sature. Si correrebbe il rischio di pericolosi favoritismi. Eddai, che un po' di gavetta in giro per la nostra bella Italia non fa male!!!!

quoto.
sono tra coloro che ha trascorso oltre un decennio fuori dalla propria regione di residenza. tutt'ora non lavoro nella mia città ma mi reputo fortunato perché nel giro di un'ora sono in grado di raggiungere la sede di lavoro.
andare via da casa a 19 anni mi ha fatto fare esperienze molto variegate (positive e negative ovviamente) in confronto con i miei amici coetanei che invece sono rimasti sempre laddove sono nati e cresciuti.
per me nato e cresciuto in una piccola realtà costiera del sud italia vivere città come milano e torino (ma non solo perché ho approfittato per non farmi mancare nulla del centro-nord e tutt'ora ci torno sempre volentieri a salutare vecchi amici o rivedere posti a cui mi sono afffezionato) è stato bellissimo a primo impatto (passare da realtà di poche migliaia di abitanti a città multietniche non è poca roba) problematico quando sono subentrate situazioni familiari di un certo tipo ma comunque il resoconto finale quando sono andato via è stato più che positivo.
ed del bagaglio di esperienze umane e professionali che mi porto dietro cerco di farne tesoro perché credo che chi abbia vissuto diverse realtà locali e professionali abbia una marcia in più rispetto a chi invece ha un solo punto di vista dovuto al non aver mai provato la differenza.
tornassi indietro rifarei lo stesso certamente.

JEFECITO
03-02-15, 15: 16
HA senso poichè molte sedi sono già sature. Si correrebbe il rischio di pericolosi favoritismi. Eddai, che un po' di gavetta in giro per la nostra bella Italia non fa male!!!!

sono d'accordissimo con te.

alpacinn
04-02-15, 16: 53
da noi in penitenziaria chi è del nord facilmente può finire quasi subito a casa...... per me è stato così, dipende comunque dalla città e dalla realtà carceraria della stessa..... purtroppo per i colleghi del sud invece...... tutti al nord.

ValerMic
06-02-15, 14: 07
Mah boh sarò io che sicuramente la penso in modo sbagliato o la faccio troppo semplice, ma non capisco proprio ad un amministrazione cosa debba interessare se i propri dipendenti siano "attaccati alla famiglia" o meno. Se lavorano bene ma qual'è il problema ? Per me è un inutile (ormai non metto in dubbio che un tempo era il contrario) gradino e perdita di risorse. A ROma soprattutto tra i CC dal loro accento si sente che sono di Napoli o dintorni e molti vi assicuro non conoscono bene quartieri/strade ecc.

Il discorso che magari essendo della stessa città si rischiano favoritismi non mi sembra oggi molto più valido visto che poi successivamente (per fortuna) si può richiedere di tornare nella propria città !

Un po come se mi assumono come dipendente di qualche azienda e per un po mi mandano ad un loro distaccamento lontano dalla mia città per stare lontano dalla famiglia.

Kojak
06-02-15, 14: 29
I regolamenti che impongono il trasferimento/assegnazione del dipendente in una realtà geografica diversa da quella di origine o residenza sono l'unico sistema "razionale" per una corretta ripartizione delle risorse umane.
Tanto per fare un esempio, la regione Puglia ha il numero più alto in assoluto di arruolati nelle FF.AA. e FF.P.: se tutti dovessero essere assegnati in regione, probabilmente ci sarebbero più caserme che case.....
Allora ecco la regola: tutti fuori, così non si fa torto a nessuno.
Circa la conoscenza del territorio, quella la impari sul campo: ho in turno napoletani che conoscono la mia città meglio di un indigeno.
Dipendenti attaccati alla famiglia? Dipende sempre di quale "famiglia" stiamo parlando....capisciammè...
E comunque....sono tutte cose che uno sa PRIMA di arruolarsi. Se non comodano, c'è sempre la Play sul divano di mammà......

itchy
07-02-15, 08: 14
Quoto e sottoscrivo caro Kojak.
Dopo qualche anno di servizio nello stesso posto (non ne servono tanti a onor del vero, anche uno può essere sufficiente...) mi sono accorto di conoscere mooolto meglio la città dove facevo servizio che quella dove ero nato e avevo passato l'adolescenza. Ma è normale, se stai tutti i giorni in mezzo alla strada a...combattere! :am054
Poi, sinceramente io non capisco tutta 'sta fregola di fare per forza servizio "vicino casa"....sarò sbagliato io, ma secondo me la casa è dove me la costruisco io, fosse pure per un milanese mandato in Sardegna: se dove mi mandano mi trovo bene (sia lavorativamente che per la qualità dei servizi e della vita della cittadina), in assenza di situazioni familiari particolari che consiglierebbero un riavvicinamento a casa, a me non frega nulla di tornare al paese d'origine.
Detto questo, anche da noi per i "polentoni" come me, visto che siamo molti meno, è più facile capitare nelle regioni limitrofe a quella d'origine piuttosto che a 1000 km di distanza...

herman
08-02-15, 16: 07
ogni quanto è possibile chiedere un trasferimento presso un'altra sede non obbligatoriamente più vicina alla regione di residenza o nascita? Ad esempio mettiamo caso che io sia ligure e capito in Valle d'Aosta (regione più vicina) se volessi trasferirmi in Puglia (regione molto lontana) è possibile farlo con tempistiche minori rispetto al caso di un umbro che mandato in Calabria chieda il trasferimento nelle Marche? O vi sono iter temporali ineludibili? Grazie a chi mi risponderà.

Kojak
09-02-15, 00: 09
ogni quanto è possibile chiedere un trasferimento presso un'altra sede non obbligatoriamente più vicina alla regione di residenza o nascita? Ad esempio mettiamo caso che io sia ligure e capito in Valle d'Aosta (regione più vicina) se volessi trasferirmi in Puglia (regione molto lontana) è possibile farlo con tempistiche minori rispetto al caso di un umbro che mandato in Calabria chieda il trasferimento nelle Marche? O vi sono iter temporali ineludibili? Grazie a chi mi risponderà.
Dipende dal singolo regolamento di servizio del Corpo o Arma in cui lavori.

sasygrisù
09-02-15, 11: 29
ogni quanto è possibile chiedere un trasferimento presso un'altra sede non obbligatoriamente più vicina alla regione di residenza o nascita? Ad esempio mettiamo caso che io sia ligure e capito in Valle d'Aosta (regione più vicina) se volessi trasferirmi in Puglia (regione molto lontana) è possibile farlo con tempistiche minori rispetto al caso di un umbro che mandato in Calabria chieda il trasferimento nelle Marche? O vi sono iter temporali ineludibili? Grazie a chi mi risponderà.

Io posso farti l'esempio di come funziona nel mio Corpo, il CNVVF.
Circa ogni anno esce domanda di mobilità con tutte le sedi disponibili (i vari comandi Provinciali) col numero di posti disponibili. Il dipendente fa la sua domanda mettendo da 1 a 3 preferenze in ordine di gradimento. Successivamente viene stilata una graduatoria di merito con la posizione in uscita dal comando attuale e quella in entrata per ciascuna sede scelta. Ad esempio:
Tizio fa servizio a Genova, ma è di Palermo; quindi farà domanda diciamo per: Palermo (10 posti) (la sua città), Catania (8 posti) (città con posti disponibili più vicina alla sua) e Roma (25 posti) (così, giusto per avvicinarsi eventualemnte).
Tizio magari è il 5°in uscita da Genova ed è 11° per Palermo, 9° per Catania e 24° per Roma. In questo Caso Tizio andrà a Roma, ma se invece fosse stato 26° per Roma sarebbe rimasto a Genova.
Le graduatorie di merito vengono stilate seguendo questo preciso ordine: Anzianità di ruolo, residenza nella provincia scelta, situuazione familiriare (sposato ed eventuali prole).
Quindi facendo tornando al tuo esempio, i tempi per spostarsi da una sede all'altra sono gli stessi basta solo essere in graduuatoria e quindi avere diritto al trasferimento.
P.S.
Nell'esempio da me usato cmq non ho tenuto conto di alcuni particolari, ovvero in alcune sedi può capitare che non ci siano posti oppure addirittura vi sia il sovrannumero; il dipendente la domanda la fa uguualmente perchè i posti reali non sono quelli che escono al momento della mobilità, perchè quei posti non tengono conto di eventuali dipendenti che da quella provincia potrebbero andar via. Quindi se
come nell'esempio sopra, Tizio abbiamo detto che è 11° per Palermo ma ci sono solo 9 posti, ma da Palermo escono in 3, ecco che i posti reali non saranno più 9 ma bensì 12, quindi Tizio riuscirebbe a tornare a casa :D
Poi come dice Kojak le modalità cambiano da Corpo a Corpo.

herman
09-02-15, 11: 44
grazie ad entrambi

AndreaZ91
09-02-15, 12: 58
Ma in Polizia come funzionano gli spostamenti decisi dall'amministrazione, dopo la prima destinazione..?
Nel senso, se X viene assegnato alla Questura di Padova, non fa domande di trasferimento e non ci sono problemi vari ed eventuali, può rimanere a vita nella sua prima destinazione?

Kojak
09-02-15, 18: 40
Ma in Polizia come funzionano gli spostamenti decisi dall'amministrazione, dopo la prima destinazione..?
Nel senso, se X viene assegnato alla Questura di Padova, non fa domande di trasferimento e non ci sono problemi vari ed eventuali, può rimanere a vita nella sua prima destinazione?

Esatto. A meno che non subentrino problemi disciplinari o di altra natura per cui si renda necessario un nuovo trasferimento d'ufficio per la c.d. "incompatibilità ambientale".
Per i funzionari invece il trasferimento viene disposto ciclicamente dal ministero a seconda del ruolo rivestito e delle necessità di impiego sul territorio.

sasygrisù
09-02-15, 18: 58
Esatto. A meno che non subentrino problemi disciplinari o di altra natura per cui si renda necessario un nuovo trasferimento d'ufficio per la c.d. "incompatibilità ambientale".
Per i funzionari invece il trasferimento viene disposto ciclicamente dal ministero a seconda del ruolo rivestito e delle necessità di impiego sul territorio.

E per i Sovrintendenti e gli Ispettori come funziona?

Kojak
09-02-15, 19: 13
E per i Sovrintendenti e gli Ispettori come funziona?

Come per gli Assistenti e gli Agenti: se non chiedi il trasferimento (e se non emergono circostanze ostative alla tua permanenza in quella sede) resti dove sei fino alla pensione (per chi ancora ce l'avrà....)

sasygrisù
09-02-15, 19: 50
Come per gli Assistenti e gli Agenti: se non chiedi il trasferimento (e se non emergono circostanze ostative alla tua permanenza in quella sede) resti dove sei fino alla pensione (per chi ancora ce l'avrà....)


Quindi ad esempio, un Ass Capo che fa servizio a Padova, fa il concorso da Sovrintendente o da Ispettore, dopo il corso ritorna a Padova?

itchy
09-02-15, 20: 06
Quindi ad esempio, un Ass Capo che fa servizio a Padova, fa il concorso da Sovrintendente o da Ispettore, dopo il corso ritorna a Padova?

Per noi CC vale solo per i Vicebrigadieri (se c'è posto nella pianta organica rimani anche nella stessa Stazione) mentre se diventi Maresciallo ti mandano in altra Stazione, in genere ambito Provinciale, di sicuro ambito Legione (anzi, per cambiare Regione devi fare domanda motivata...)

sasygrisù
09-02-15, 22: 58
Per noi CC vale solo per i Vicebrigadieri (se c'è posto nella pianta organica rimani anche nella stessa Stazione) mentre se diventi Maresciallo ti mandano in altra Stazione, in genere ambito Provinciale, di sicuro ambito Legione (anzi, per cambiare Regione devi fare domanda motivata...)

Da voi funziona come da noi, con unica eccezione che non rimani sicuramente in ambito regionale, ma cmq se non ci sono posti nella propria provincia, se sei disposto a spostarti al momento della scelta (si hanno 3 minuti per scgliere una sede o rinunciare) metti la spunta su una qualsiasi provincia di una qualsiasi regione. (questo per i Capi Squadra ed i Capi Reparto); Mentre per gli Ispettori dove capita, dove c'è posto insomma.

Kojak
10-02-15, 10: 07
Quindi ad esempio, un Ass Capo che fa servizio a Padova, fa il concorso da Sovrintendente o da Ispettore, dopo il corso ritorna a Padova?

Non necessariamente.
Qui tu stai parlando di un passaggio di RUOLO mediante un concorso interno (dal ruolo ASSISTENTI/AGENTI al ruolo SOVRINTENDENTI o al ruolo ISPETTORI). Il concorso prevede il rientro nella sede d'origine unicamente in caso di disponibilità di posti e di collocamento utile nella graduatoria finale del corso. Ad es.: concorso ispettori, a Padova ci sono 13 posti, tu arrivi 14°, te ne puoi andare anche a Gela!!

sasygrisù
10-02-15, 11: 21
Non necessariamente.
Qui tu stai parlando di un passaggio di RUOLO mediante un concorso interno (dal ruolo ASSISTENTI/AGENTI al ruolo SOVRINTENDENTI o al ruolo ISPETTORI). Il concorso prevede il rientro nella sede d'origine unicamente in caso di disponibilità di posti e di collocamento utile nella graduatoria finale del corso. Ad es.: concorso ispettori, a Padova ci sono 13 posti, tu arrivi 14°, te ne puoi andare anche a Gela!!

Perfetto, adesso mi è tutto più chiaro.
Grazie! :)