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Visualizza Versione Completa : Liberi dal servizio



golia
14-05-14, 20: 59
salve a tutti. vorrei sapere, la gerarchia in ps vale anche se si è liberi dal servizio nei confronti di soggetti aventi grado inferiore al tuo??
cioè se vedi una situazione che è oggetto di sanzione disciplinare o penale, il superiore può intervenire prendendo i dati del soggetto e trasmetterli al dirigente dell'ufficio a cui fa capo l'ammonito??
un'altra cosa, ho letto da qualche parte che in polizia c'è la gerarchia di tipo funzionale orizzonatale. è vero? esiste questa definizione ? e che vuol dire ??

Kojak
15-05-14, 19: 36
Il superiore gerarchico che rileva un'infrazione disciplinare commessa da un collega libero dal servizio, ma che con il suo comportamento arrechi disdoro all'Amministrazione (esempio scolastico, l'agente che in discoteca fa il guappo qualificandosi a sproposito oppure libero dal servizio fa uso improprio dell'uniforme) ha il dovere di intervenire identificandolo e segnalando il fatto con una riservata al proprio dirigente per la successiva instaurazione del procedimento disciplinare. Ovvio che lo spartiacque per un simile intervento è la conoscenza da parte di terzi dello status giuridico del soggetto che infrange una norma disciplinare: in questo si ravvisa il disdoro arrecato all'Amministrazione.

Per gerarchia funzionale si intende l'ordine dato da un inferiore gerarchico a un superiore sulla base delle mansioni ricoperte dal primo. L'esempio più diretto è quello della centrale operativa che è superiore per funzione a chiunque si trovi sul territorio: ecco che in questo caso anche il semplice Agente può "comandare" una pattuglia ove vi sia un Ispettore assegnando a quest'ultima un intervento o imponendo determinati accorgimenti operativi, disciplinando ad esempio il numero di pattuglie da impiegare o altre analoghe modalità.

golia
16-05-14, 10: 01
grazie kojak, io però intendevo il contrario, cioè un superiore gerarchico,libero dal servzio, che becca un appertenente dell'amministrazione (in servizio, e non suo dipendente) commettere una infrazione al regolamento di disciplina e o anche al codice penale.
ho dato una lettura al regolamento di disciplina, mi sebra che sia cosi. o sbaglio??

Pol
17-05-14, 02: 20
Il superiore gerarchico che rileva un'infrazione disciplinare commessa da un collega libero dal servizio, ma che con il suo comportamento arrechi disdoro all'Amministrazione (esempio scolastico, l'agente che in discoteca fa il guappo qualificandosi a sproposito oppure libero dal servizio fa uso improprio dell'uniforme) ha il dovere di intervenire identificandolo e segnalando il fatto con una riservata al proprio dirigente per la successiva instaurazione del procedimento disciplinare. Ovvio che lo spartiacque per un simile intervento è la conoscenza da parte di terzi dello status giuridico del soggetto che infrange una norma disciplinare: in questo si ravvisa il disdoro arrecato all'Amministrazione.

Per gerarchia funzionale si intende l'ordine dato da un inferiore gerarchico a un superiore sulla base delle mansioni ricoperte dal primo. L'esempio più diretto è quello della centrale operativa che è superiore per funzione a chiunque si trovi sul territorio: ecco che in questo caso anche il semplice Agente può "comandare" una pattuglia ove vi sia un Ispettore assegnando a quest'ultima un intervento o imponendo determinati accorgimenti operativi, disciplinando ad esempio il numero di pattuglie da impiegare o altre analoghe modalità.


Parlando di spataccate alla The Shield, proprio diverse settimane fa notai in discoteca un giovane e sorridente Carabiniere con amici attorno che si faceva largo fra i tavoli tenendo alto portafoglio con placca di riconoscimento e tesserino (!?)
Mi sono chiesto in caso di presenza di un superiore gerarchico appartenente ad altra amministrazione, può (o deve) ugualmente identificarlo e informare proprio dirigente / suo comandante ?

golia
17-05-14, 15: 27
Pol, provo a risponderti io, poi aspettiamo la risposta di kojak che mi sembra abbia a cuore la tematica, vista l'apertura dello stesso di un topic apposito sull'argomento.
cmq studiando il regolamento di disciplina ( un po lo sto imparando perchè come tesi di laurea vorrei portare il diritto sindacale nelle forze di polizia approfondendo i diritti ma anche e soprattutto i loro limiti, con una disamina anche del regolamento di disciplina della polizia (che se applicato,soprattutto da dirigenti (e qualsiasi superiore gerarchico in genere) con le PAxxE,fa funzionare meglio la "baracca".
Da quanto leggo,per gli appartenenti alla polizia, QUALSIASI superiore può rilevare l'infrazione disciplinare, identificare il subordinato e dare comunicazione di quanto avvenuto al dirigente del dipendente richiamato. (però vorrei avere conferma appunto da un appartenente che conosca bene l'argomento ) .
Per appartenenti ad altre amministrazioni il principio dovrebbe essere lo stesso.se sei un cacacxxx potresti chiamare la pattuglia etc(può succedere di tutto),creando un bel po di trambusto come puoi immaginare. ma sicuramente la fattispecie da te posta (se prevista) sarà disciplinata da qualche parte.

Pol
17-05-14, 17: 44
Invece tenendo conto che un superiore non può impartire un ordini ad un subordinato di altra amministrazione qualsiasi essa sia, non ne sono così convinto.
Magari per il caso da me postato dello splendido che spatacca per fare il brillante con gli amici le cose son diverse....a me ufficiale/dirigente di qualunque altro corpo di polizia io appartenga mi verrebbe naturale chiedere che caspita stai facendo

Kojak
17-05-14, 18: 58
grazie kojak, io però intendevo il contrario, cioè un superiore gerarchico,libero dal servzio, che becca un appertenente dell'amministrazione (in servizio, e non suo dipendente) commettere una infrazione al regolamento di disciplina e o anche al codice penale.
ho dato una lettura al regolamento di disciplina, mi sebra che sia cosi. o sbaglio??

Facciamo un esempio pratico, così ci capiamo tutti.
L'Ispettore X è libero dal servizio e si reca in un ristorante assieme alla famiglia. Nel tavolo a fianco, occupato da un gruppo di ragazzi, nota uno di questi qualificarsi palesemente per poliziotto e iniziare una serie di spacconate il cui contenuto arreca disdoro all'Amministrazione (l'esempio può essere sostituito con qualsiasi altra infrazione al regolamento di disciplina, dando per scontato che il contravventore si sia palesato come appartenente alla PS). In tal caso l'Ispettore X ha il dovere di intervenire identificando il contravventore e redigendo una "riservata" al proprio dirigente; sarà quest'ultimo ad adottare la procedura prevista per l'avvio di un eventuale procedimento disciplinare anche nel caso in cui il contravventore non appartenga al medesimo ufficio o reparto dell'Ispettore che lo ha segnalato: in questo caso il dirigente trasmette tutta la pratica al dirigente o comandante da cui dipende direttamente il contravventore.
A maggior ragione se l'Ispettore X nota la commissione di un illecito disciplinare da parte di un collega in uniforme (quindi in servizio) ancorché non suo dipendente. Egli può intervenire qualificandosi e operando come previsto dal regolamento, identificando il contravventore, contestandogli l'infrazione e notiziandolo che redigerà apposita relazione di servizio a suo carico.
Se si tratta di illecito penale, la cosa è ancora più grave: in questo caso chi rileva l'infrazione è OBBLIGATO a procedere.

Pol
17-05-14, 19: 17
Kojak nel caso il fenomeno di turno sia si altra amministrazione ?
Parlo della spataccata random :)

Appurato che per l'illecito penale come il codice prevede si procede fosse anche il padreterno...

Kojak
17-05-14, 19: 53
Kojak nel caso il fenomeno di turno sia si altra amministrazione ?
Parlo della spataccata random :)

Appurato che per l'illecito penale come il codice prevede si procede fosse anche il padreterno...

Il regolamento di disciplina della Polizia di Stato riguarda i rapporti tra appartenenti al medesimo Corpo. Fin qui la norma (o "libretta", usando un termine caro ai nostri vecchi!)
Circa l'opportunità di intervenire nei confronti di un appartenente ad altra Forza di Polizia diversa quindi dalla nostra, personalmente distinguo i due casi:
1) commissione di un illecito penale: si procede, punto e basta. Che un domani non salti fuori che sul posto c'era anche l'Assistente Capo "Kojak" e che non ha fatto nulla....
2) commissione di un'inosservanza disciplinare: non facciamo niente, non esistendo la possibilità di interconnessione tra i rispettivi regolamenti. Ad es. se un Carabiniere (o un Finanziere o un Forestale o altro...) fa il cialtrone in nostra presenza, il buon senso direbbe di prenderlo da parte e farci due parole; tuttavia questo ti espone perché dal momento in cui ti qualifichi il tuo intervento assume comunque i crismi dell'ufficialità. Onde evitare spiacevoli "imbarazzi" tra Corpi diversi, pur nel biasimo più totale personalmente lascerei perdere: tanto, prima o poi il cialtrone farà il passo più lungo della gamba........

Pol
17-05-14, 19: 59
Il regolamento di disciplina della Polizia di Stato riguarda i rapporti tra appartenenti al medesimo Corpo. Fin qui la norma (o "libretta", usando un termine caro ai nostri vecchi!)
Circa l'opportunità di intervenire nei confronti di un appartenente ad altra Forza di Polizia diversa quindi dalla nostra, personalmente distinguo i due casi:
1) commissione di un illecito penale: si procede, punto e basta. Che un domani non salti fuori che sul posto c'era anche l'Assistente Capo "Kojak" e che non ha fatto nulla....
2) commissione di un'inosservanza disciplinare: non facciamo niente, non esistendo la possibilità di interconnessione tra i rispettivi regolamenti. Ad es. se un Carabiniere (o un Finanziere o un Forestale o altro...) fa il cialtrone in nostra presenza, il buon senso direbbe di prenderlo da parte e farci due parole; tuttavia questo ti espone perché dal momento in cui ti qualifichi il tuo intervento assume comunque i crismi dell'ufficialità. Onde evitare spiacevoli "imbarazzi" tra Corpi diversi, pur nel biasimo più totale personalmente lascerei perdere: tanto, prima o poi il cialtrone farà il passo più lungo della gamba........

Perfetto, preciso come sempre :)

golia
18-05-14, 17: 24
grazie kojak. chiaro e cristallino :)

Kojak
19-05-14, 18: 44
Grazie a voi per l'opportunità di confronto che offrite su queste pagine! :am053

xWolfx
19-05-14, 21: 42
E se un civile becca un appartenente delle FF.OO che fa il galletto, può segnalarlo?

Dr.Winters
20-05-14, 19: 11
un civile è difficile che sappia cosa è contro o meno il regolamento di disciplina...

xWolfx
20-05-14, 19: 19
Nel senso: se un agente inizia a pretendere determinate cose perchè è un appartenente delle FF.OO lo si può denunciare?

golia
20-05-14, 20: 22
grazie a te kojak :respect:

Per xWolfx :
dipende. Nel senso, se commette un fatto costituente reato, allora si (ovviamente) . Ma se per esempio vieni fermato a un posto di controllo, e il poliziotto non ha il berretto, non è che la sanzione amministrativa che ti commina è nulla o annullabile per un fatto inerente eventualmente al richiamo orale ( quindi al regolamento intenro al corpo che compete rilevare a un superiore, non a un passante qualsiasi). (lo dico perchè si sente anche questo in giro, e lo si legge anche sul web )
Cioè se il Pubblico Ufficiale commette una fatto rientrante nel 323 c.p (abuso d'ufficio) , art 606 arresto illegale, indebita limitazione di libertà personale art 607, chi più ne ha più ne metta allora si. Se per esempio provoca, c'è la scriminante derivante dalla provocazione se "reagisci"
il discorso comunque è lungo e articolato. questo è per fartela proprio in breve, a livello rudimentale per capirci :)

Pol
20-05-14, 20: 50
Golia secondo me la si può far breve :D :
Un agente a tuo parere commette una violazione al codice penale ? Si, lo puoi denunciare.
Un agente commette a tuo parere una violazione al regolamento di disciplina ? No, non puoi denunciarlo.

Kojak
21-05-14, 10: 24
Golia secondo me la si può far breve :D :
Un agente a tuo parere commette una violazione al codice penale ? Si, lo puoi denunciare.
Un agente commette a tuo parere una violazione al regolamento di disciplina ? No, non puoi denunciarlo.

In linea di principio è esatto. Tuttavia c'è una necessaria precisazione da fare nell'ottica del rapporto paritetico tra privato cittadino e pubblica amministrazione cui si è arrivati a piccoli passi dopo la riforma del 1981. Il privato cittadino che si sia sentito ingiustamente leso nei suoi diritti a causa di un comportamento ritenuto censurabile (ma non costituente reato) da parte dell'operatore di Polizia può chiedere un colloquio con il Funzionario o Comandante di Reparto da cui dipende direttamente l'agente al fine di esternare le proprie lamentele o può addirittura inviare una lettera o mail di protesta segnalando l'episodio accaduto. Ciò non comporta l'instaurazione ope legis del procedimento disciplinare; le valutazioni di merito verranno adottate discrezionalmente dal Funzionario o Comandante che non ha nemmeno l'obbligo di rispondere alla lettera o mail ricevuta nè di tenere aggiornato il cittadino sull'esito della lamentela espressa verbalmente.
Ora, è chiaro che la segnalazione di un cittadino che si vada a lamentare del fatto che l'agente al momento del controllo non aveva il berretto in testa lascia il tempo che trova; ma se tale segnalazione riguarda ad esempio il fatto che durante il controllo l'agente si sia lasciato andare a commenti poco ortodossi e comunque non pertinenti al suo ruolo e alla funzione da lui esplicata, il Funzionario o Comandante di Reparto potrà (non dovrà) effettuare i necessari approfondimenti.