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Visualizza Versione Completa : Famiglia e polizia



golia
15-11-13, 11: 28
salve a tutti.
vorrei porvi questa domanda, magari qualcuno saprà darmi una risposta.
Come si concilia il lavoro in polizia e la vita sentimentale? ad esempio un matrimonio?
Ad esempio, Lei a Roma, Lui a Reggio Calabria.
cioè è possibile essere un buon "servitre dello Stato", scegliendo di lavorare in posti in cui c'è più bisogno, ed essere allo stesso tempo un martito??
Se qualcuno vuole sviluppare meglio il discorso, ben venga :)

alpacinn
15-11-13, 14: 15
purtroppo son mestieri che ti portano obbligatoriamente la maggior parte delle volte lontano da casa....... specie chi è del sud finisce sicuramente per moltissimi anni, quasi una vita....al nord....devi valutare tu se te la senti oppure no...... molti si portano la famiglia al nord e si prendono casa li....altri fanno i pendolari.....scendono con le ferie e i riposi accumulati ogni tot.

golia
15-11-13, 19: 03
in effetti è cosi.
carriera e famiglia conciliano poco. O comunque per farle conciliare ci vogliono dei sacrifici;non è proprio una passeggiata.

peppe1982eb
23-11-13, 17: 11
purtroppo son mestieri che ti portano obbligatoriamente la maggior parte delle volte lontano da casa....... specie chi è del sud finisce sicuramente per moltissimi anni, quasi una vita....al nord....devi valutare tu se te la senti oppure no...... molti si portano la famiglia al nord e si prendono casa li....altri fanno i pendolari.....scendono con le ferie e i riposi accumulati ogni tot.

Mi spiace ma non è così... Forse in penitenziaria ci vuole una vita..... Calabria Sicilia e Campania possono bastare anche solo 4 anni x rientrare oppure 2 anni in sede disagiata... La Puglia ė la provincia più longeva x rientrare

alpacinn
23-11-13, 18: 50
????????????????????????? bah peppe........ in penitenziaria non è assolutamente così e mi pare strano pure in PDS, perchè di poliziotti siciliani, calabri e campani ce ne sono qui al nord....e da veramente troppi anni....... che possono bastare 4 anni è vero, ma riguarda il minimo di 4 anni da fare fuori..... ma tornare sicuro a casa dopo 4, in teoria!!!!!!!!!!!! in pratica......... hai voglia a tornare a casa....una ventina d'anni forse.....

ryuzaki
23-11-13, 19: 24
????????????????????????? bah peppe........ in penitenziaria non è assolutamente così e mi pare strano pure in PDS, perchè di poliziotti siciliani, calabri e campani ce ne sono qui al nord....e da veramente troppi anni....... che possono bastare 4 anni è vero, ma riguarda il minimo di 4 anni da fare fuori..... ma tornare sicuro a casa dopo 4, in teoria!!!!!!!!!!!! in pratica......... hai voglia a tornare a casa....una ventina d'anni forse.....

Capisco che non è facile tornare presto a casa, ma 20 anni mi sembra un po' troppo esagerato.

Dr.Winters
23-11-13, 19: 25
Beh qui siamo nella sezione della polizia di stato, confermo che in alcune provincie del sud sono sufficienti 4/5 anni di sede...
il discorso può essere anche al contrario, chi viene da vicenza può scordare di tornarci a breve ad esempio...
Il fatto che tanti rimangano poi ne nord è anche giustificato dal fatto che molti si rifanno una nuova vita, figli, casa...senza contare i servizi che nelle piccole-medie realtà funzionano bene...dopo tanti anni chi te lo fa fare di tornare a casa? Io stesso che ho già gli anni per tornare a casa per ora non ho interesse...

alpacinn
23-11-13, 20: 00
Capisco che non è facile tornare presto a casa, ma 20 anni mi sembra un po' troppo esagerato.

in alcune zone ci vogliono eccome.....aggiungo purtroppo.

Dr.Winters
23-11-13, 20: 06
da noi magari non 20 ma in alcuni posti una 15ina...IMHO si spera che uno in 15 anni si sia rifatto anche una vita perchè se aspetti il trasferimento non vivi più...

Victor
23-11-13, 20: 11
da noi magari non 20 ma in alcuni posti una 15ina...IMHO si spera che uno in 15 anni si sia rifatto anche una vita perchè se aspetti il trasferimento non vivi più...

Parole sante. E' l'unica scelta possibile. Una vita di attesa per il trasferimento è logorante.
Bisogna andare avanti in ogni caso. anche perchè nelle nostre amministrazioni,cambiano idea ogni minuto.
Regolamenti,circolari e direttive....
Bhe,ma lo sapevamo all'atto dell'arruolamento. E pure prima. :)

ryuzaki
23-11-13, 20: 18
in alcune zone ci vogliono eccome.....aggiungo purtroppo.

Se ci sono zone dove ci vogliono venti anni, penso che nessuno si trasferirà dopo quel lasso di tempo enorme. A meno che non sia solo e non abbia nessuna famiglia nel luogo dove lavora.

peppe1982eb
23-11-13, 21: 18
????????????????????????? bah peppe........ in penitenziaria non è assolutamente così e mi pare strano pure in PDS, perchè di poliziotti siciliani, calabri e campani ce ne sono qui al nord....e da veramente troppi anni....... che possono bastare 4 anni è vero, ma riguarda il minimo di 4 anni da fare fuori..... ma tornare sicuro a casa dopo 4, in teoria!!!!!!!!!!!! in pratica......... hai voglia a tornare a casa....una ventina d'anni forse.....

A ottobre sono rientrati colleghi a Palermo con 3 anni di anzianità... Naturalmente quelli che erano in sede disagiata e che hanno fatto domanda al compimento dei 2 anni... Da noi è molto diverso che da voi... Da noi esce uno schema che ti dice quale anzianità devi avere per rientrare.... Città aperte al sud ci sono ... Ad esempio Palermo Enna per la Sicilia (per Catania ad oggi ci vogliono solamente 5 anni) ... La Calabria ha anche città aperte dove bastano i 4 o 2 anni... Ti ripeto i più sfortunati sono i pugliesi che devono aspettare dai 10 anni in su

alpacinn
24-11-13, 10: 25
allora buon per voi.....da noi invece la cosa buona è un altra, se nel carcere della tua città c'è richiesta di personale e in gradutatoria a fine corso hai ottenuto un buon punteggio per la scelta, e quindi il carcere della tua zona esce nelle destinazioni, beh è anche possibile che vai subito a lavorare li senza dover fare per forza qualche anno fuori, così è successo a me che sono di una città del Nord, dove c'è un carcere abbastanza grande e che era sotto di personale, invece per i ragazzi del sud è un miracolo andare subito a lavorare a casa.

Mexin
24-11-13, 12: 57
Guarda alpacinn, non credo che il problema dei nostri trasferimenti importi più di tanto ai colleghi della PS. Questa è la sezione "loro"...quindi tu o io siamo i meno adatti a rispondere a questa domanda. Loro giustamente riescono ad avvicinarsi prima perché hanno più "sezioni" e specialità rispetto a noi...quindi il riciclo e la richiesta di personale è diversa. Loro con 4/5 anni al nord già riescono ad avvicinarci...mentre noi.... Ed è una cosa che sapevamo prima di arruolarci, quindi dobbiamo accettarla!

Adesso per rispondere al ragazzo che ha aperto il topic, (che non so se sia un collega o un semplice aspirante) dico che bisogna prendere la situazione con molta tranquillità e filosofia, anzi...ritenendoci fortunatissimi ad avere un lavoro anche se distanti da casa, in un Paese dove la disoccupazione giovanile (e non) fa sempre più paura...
È chiaro che quando ci sono situazioni sentimentali difficili il problema diventa grosso come una montagna...e dobbiamo essere noi bravi a saperlo affrontare. Tutti sognano di mangiare le cose che prepara la nostra mamma dopo aver finito di lavorare, o uscire con gli amici e/o fidanzata la sera...ma dobbiamo mettere in conto anche questa difficoltà, soprattutto noi ultimi arrivati...che veniamo dalla carriera militare.
Ci vuole pazienza nella vita, e forse il segreto sta proprio lì...se ci piace il nostro lavoro saremo sicuramente bravi ad affrontare anche queste difficoltà... ;)

ken_shiro
25-11-13, 18: 56
Guarda alpacinn, non credo che il problema dei nostri trasferimenti importi più di tanto ai colleghi della PS. Questa è la sezione "loro"...quindi tu o io siamo i meno adatti a rispondere a questa domanda.

..ma il buon Alpacinn è rinomato per fare continuamente funambolici parallelismi tra PS e PolPen, tentando di rispondere a domande col solito pressapochismo che, personalmente, detesto.
Non è obbligatorio rispondere a tutte le domande poste in questa sezione, ma quando un utente intende farlo auspicherei abbia quantomeno la contezza di quanto espresso, per non ingenerare errori od una falsa rappresentazione della realtà da parte degli altri utenti, me compreso.

Dr.Winters
25-11-13, 19: 01
Direi di non iniziare con un flame! Il confronto è sempre ben accetto, l'importante è non confondere la vita delle due amministrazioni...se avete qualche problema fra voi risolvetelo in MP o nel caso fate sapere a me!

alpacinn
25-11-13, 21: 22
..ma il buon Alpacinn è rinomato per fare continuamente funambolici parallelismi tra PS e PolPen, tentando di rispondere a domande col solito pressapochismo che, personalmente, detesto.
.


cercavo solo di spiegare all'utente che ha posto la domanda quello che posso vedere in base alla mia esperienza sui colleghi lontani da casa che conosco, tutto qui....... il buon alpacinn cerca di partecipare al forum in generale semplicemente, è il buon kenshiro che è invece rinomato per i suoi attacchi violenti e provocatori dal nulla, senza avere la decenza a volte di discutere in modo assertivo e non aggressivo.

Wiseman
25-11-13, 21: 25
Cosa non è chiaro nell'invito ad evitare polemiche personali regolando in privato eventuali malintesi?
Teniamo bassi i toni e non raccogliamo le provocazioni, cortesemente.
Grazie!

Kojak
10-12-13, 15: 40
Appoggiando incondizionatamente l'invito dei Moderatori, anche in questo caso mi permetto di offrire il mio modesto contributo che vale ovviamente per la Polizia di Stato di cui faccio parte.
Al di là della solita retorica legata all'anzianità di sede e alla tempistica per il rientro, l'utente che ha aperto il topic parlava generalmente di "vita sentimentale". L'unico aspetto che rileva per il Ministero è quello del matrimonio o della convivenza con prole: tali aspetti garantiscono maggiore punteggio nella graduatoria stilata per la sede ambita dal richiedente e sono tra loro cumulabili. In via decrescente si darà il punteggio partendo con il massimo dal matrimonio con figli, convivenza con figli, matrimonio senza prole, celibato. A tal fine rilevano anche (come sancito dalla Corte di Cassazione in reiterate sentenze relative a tutto il pubblico impiego) situazioni personali ulteriori e sempre legate al matrimonio, come ad esempio la situazione lavorativa o lo stato di salute del coniuge. Questo per quanto concerne il trasferimento A DOMANDA DELL'INTERESSATO.
Di ben diverso aspetto è il discorso del trasferimento D'UFFICIO, ma questo non mi sembra rilevi al fine dell'argomento del presente topic.

Persefone
11-12-13, 10: 10
Io ho impiegato 13 anni per tornare nemmeno a casa ma per avvicinarmi. Avendo avuto una figlia mentre ero lontana, si è posto il problema della successiva sistemazione, perchè o decidi di creare la tua famiglia nella città di origine e fai il pendolare oppure decidi di abbandonare definitivamente l'idea di tornare, perchè dopo una certa età i fgli non vogliono più spostarsi.
Il pendolarismo non oltre una certa distanza (non oltre i 200Km, come nel mio caso) altrimenti è sfiancante e controproducente.
Per me è stata decisiva la specializzazione più che la prole, altrimenti avrei aspettato almeno altri 2-3 anni.

Persefone
11-12-13, 10: 12
Dimenticavo....13 anni dal secondo trasferimento

ryuzaki
11-12-13, 15: 20
Dimenticavo....13 anni dal secondo trasferimento

Curiosità, se posso permettermi: il primo trasferimento dopo quanto tempo lo hai avuto?

Persefone
11-12-13, 23: 05
Il primo trasferimento dopo 2 anni e mezzo (da sede disagiata a Firenze)
Dopo 13 anni da Firenze all'attuale sede (in cui mi trovo da circa 3anni)
se penso che sei solo all'inizio, ryuzaki, mi prende male per te

ryuzaki
12-12-13, 13: 01
Il primo trasferimento dopo 2 anni e mezzo (da sede disagiata a Firenze)
Dopo 13 anni da Firenze all'attuale sede (in cui mi trovo da circa 3anni)
se penso che sei solo all'inizio, ryuzaki, mi prende male per te

Non sei molto incoraggiante, ma non prenderti a male. L'attesa non è uguale per tutti, ma soprattutto prima di fare domanda sapevo bene a cosa andavo incontro e i sacrifici che comporta questo lavoro. Quindi stai serena che non c'è motivo di prendersela a male ;)

Persefone
12-12-13, 15: 35
Intendevo per gli eventuali trasferimenti, e non per il lavoro, che tra l'altro mi sembra di capire ancora nemmeno conosci

ryuzaki
12-12-13, 16: 47
Intendevo per gli eventuali trasferimenti, e non per il lavoro, che tra l'altro mi sembra di capire ancora nemmeno conosci

No, non conosco. Ma non bisogna conoscerlo per sapere che comunque richiede sacrifici.
Avevo capito che parlavi dei trasferimenti, mi riferivo anche a quelli infatti.

Persefone
12-12-13, 22: 50
Non sai quanti giovanotto. Ne riparliamo tra 18 anni almeno, prima non fai testo per quanto mi riguarda

Kojak
13-12-13, 09: 24
Non sai quanti giovanotto. Ne riparliamo tra 18 anni almeno, prima non fai testo per quanto mi riguarda

Eh, Persefone, il ragazzo è agli inizi.... Lasciamo che cominci a camminare con le sue gambe: la pagnotta di pane duro da rosicare è appena all'inizio! :am054

Persefone
13-12-13, 09: 36
Questo pensa al trasferimento e nemmeno il corso ha cominciato.

ryuzaki
13-12-13, 10: 19
Non sai quanti giovanotto. Ne riparliamo tra 18 anni almeno, prima non fai testo per quanto mi riguarda

Grazie per la considerazione.


Questo pensa al trasferimento e nemmeno il corso ha cominciato.

Io penso al trasferimento? Forse non ha letto ciò che ho scritto o ha capito chissà cosa. Potrei vedere dove ho parlato di trasferimento? Grazie.

fatality
13-12-13, 10: 42
io invece voglio spezzare una lancia a favore dei neocolleghi e degli aspiranti tali.

sono ragazzi che pur di fare questo mestiere hanno accettato di dover transitare per diversi anni nelle forze armate ed il sistema informativo oggi a disposizione li ha resi consci di ciò a cui vanno incontro.

io non chiedo supereroi ne superman. mi bastano ragazzi e ragazze che hanno voglia di imparare a fare un lavoro che per alcuni di loro sarà certamente una missione e per altri no (ma ciò valeva 10 anni fa, 20 anni fa ecc. ecc.).

anzi magari alcuni di loro saranno più fortunati di chi tra di noi si è dovuto sobbarcare 10,15,20 anni fuori casa prima di rientrare almeno nella propria regione come il sottoscritto.

ma ciò non toglie che comunque anche le loro famiglie vivranno ciò che hanno vissuto le nostre ed onestamente pur avendo più di qualche annetto di servizio, da parte mia c'è solo il benvenuto e tantissimi auguri di buon lavoro.

p.s.
ovvio che di benevole bastonate ce ne vorranno. ma anche queste se date con lo spirito di migliorarsi (perchè nulla toglie che potrei avere io da imparare da qualcuno di loro ) serviranno a rendere Poliziotti questi ragazzi.

ryuzaki
13-12-13, 10: 57
io invece voglio spezzare una lancia a favore dei neocolleghi e degli aspiranti tali.

sono ragazzi che pur di fare questo mestiere hanno accettato di dover transitare per diversi anni nelle forze armate ed il sistema informativo oggi a disposizione li ha resi consci di ciò a cui vanno incontro.

io non chiedo supereroi ne superman. mi bastano ragazzi e ragazze che hanno voglia di imparare a fare un lavoro che per alcuni di loro sarà certamente una missione e per altri no (ma ciò valeva 10 anni fa, 20 anni fa ecc. ecc.).

anzi magari alcuni di loro saranno più fortunati di chi tra di noi si è dovuto sobbarcare 10,15,20 anni fuori casa prima di rientrare almeno nella propria regione come il sottoscritto.

ma ciò non toglie che comunque anche le loro famiglie vivranno ciò che hanno vissuto le nostre ed onestamente pur avendo più di qualche annetto di servizio, da parte mia c'è solo il benvenuto e tantissimi auguri di buon lavoro.

p.s.
ovvio che di benevole bastonate ce ne vorranno. ma anche queste se date con lo spirito di migliorarsi (perchè nulla toglie che potrei avere io da imparare da qualcuno di loro ) serviranno a rendere Poliziotti questi ragazzi.

Grazie mille per le parole (quasi) collega, a noi aspiranti fa veramente tanto piacere sentirle da futuri colleghi con anni di servizio ed esperienza. Ci rende ancora più fieri e orgogliosi di quello che andremo a fare :)