condoralex
23-09-13, 13: 55
Apro questo Topic, per discutere sull'incredibile crescita che ha avuto l'Esercito Italiano negli ultimi 18 anni, ossia da quando sono nati i professionisti di truppa che negli anni hanno soppiantato la leva (i vfb e vsp sono nati per decreto ministeriale del 1995).
Gli ultimi 5, tra l'altro, costellati da un periodo di grande austeriti dovuti alla crisi che ha colpito inesorabilmente anche l'Italia.
Il najone fantozziano è stato soppiantato da professionisti ben addestrati e motivati.
Il maresciallo "spaghetti", formaggio e dentifricio nel cofano della station wagon, è stato sostituito dal nuovo maresciallo, più giovane (ora dalla scuola sottufficiale si esce da Macresciallo, prima da sergente), istruito (si consegue la laurea breve) e naturalmente addestrato, in primis, a comandare uomini.
L'ufficiale di oggi, a sua volta, sa che troverà personale altamente motivato, che dell'Esercito ne ha fatto una scelta di vita.
L'impiego in Afghanistan ha reso il nostro Esercito il terzo più importante degli Eserciti Nato con un'area di competenza, la Regional West, grande quanto quelle di competenza Inglese, Tedesca e Americana.
http://www.watan-afghanistan.de/Grafik/ISAF.jpg
Senza dimenticare l'impiego nei Balcani (dove abbiamo anche comandi regionali) e nelle altre parti del mondo.
La differenza penso sia nel soldato Italiano, nel sapersi adattare, nel sopperire alle (storiche) mancanze di armi ed equipaggiamento.
Ciò ha indurito la pelle dei nostri soldati, ne ha alterato nei decenni il dna, forgiandolo nel carattere, che è stato tramandato fino ai giorni d'oggi.
Oggi che ci sono anche equipaggiamenti e risorse all'altezza il soldato Italiano è come un fuoriclasse della Formula 1 che per anni ha corso con una scuderia privata ed ora guida una monoposto ufficiale.
Applausi per tuti i militari dell'Esercito. Bravi.
Gli ultimi 5, tra l'altro, costellati da un periodo di grande austeriti dovuti alla crisi che ha colpito inesorabilmente anche l'Italia.
Il najone fantozziano è stato soppiantato da professionisti ben addestrati e motivati.
Il maresciallo "spaghetti", formaggio e dentifricio nel cofano della station wagon, è stato sostituito dal nuovo maresciallo, più giovane (ora dalla scuola sottufficiale si esce da Macresciallo, prima da sergente), istruito (si consegue la laurea breve) e naturalmente addestrato, in primis, a comandare uomini.
L'ufficiale di oggi, a sua volta, sa che troverà personale altamente motivato, che dell'Esercito ne ha fatto una scelta di vita.
L'impiego in Afghanistan ha reso il nostro Esercito il terzo più importante degli Eserciti Nato con un'area di competenza, la Regional West, grande quanto quelle di competenza Inglese, Tedesca e Americana.
http://www.watan-afghanistan.de/Grafik/ISAF.jpg
Senza dimenticare l'impiego nei Balcani (dove abbiamo anche comandi regionali) e nelle altre parti del mondo.
La differenza penso sia nel soldato Italiano, nel sapersi adattare, nel sopperire alle (storiche) mancanze di armi ed equipaggiamento.
Ciò ha indurito la pelle dei nostri soldati, ne ha alterato nei decenni il dna, forgiandolo nel carattere, che è stato tramandato fino ai giorni d'oggi.
Oggi che ci sono anche equipaggiamenti e risorse all'altezza il soldato Italiano è come un fuoriclasse della Formula 1 che per anni ha corso con una scuderia privata ed ora guida una monoposto ufficiale.
Applausi per tuti i militari dell'Esercito. Bravi.