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Visualizza Versione Completa : Ma che cosa stiamo diventando?!



VxVendetta
12-06-13, 23: 26
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/06/12/news/san_basilio_sparatoria_in_strada_ucciso_alla_testa _con_un_colpo_di_pistola-60951693/


Io non entro nel merito della faccenda: per me, alla faccia del titolo sensazionalistico, CC e Polizia han portato via l'uomo per proteggerlo da un linciaggio o dall'essere costretto a sparare ancora,quindi sono propenso a credere sia stato "salvato" e non "arrestato" e che sarà il giudice a decidere se è stata o meno legittima difesa.

Ma il problema è,,,COSA STIAMO DIVENTANDO? Qui non è un pazzo furioso solitario con un piccone...qui è una follia collettiva, prima è un pazzo che accoltella un ragazzino di 18 anni al viso per un tamponamento...poi un uomo che spara per difendere il figlio, poi una folla che urla al linciaggio e aggredisce un'ambulanza e il suo equipaggio, con la polizia poi costretta a disperderli a suon di cariche...cioè no io scene simili non le ricordo nemmeno nei film con Maurizio Merli...al massimo in qualche film western o scena di Tex Willer, ma no, nemmeno nel far west ho mai visto aggredire un medico/soccorritore...ma che ci sta succedendo a tutti?

Orange
12-06-13, 23: 34
Cosa stiamo diventando ?
Mi piacerebbe sapere chi é questa gente che si é scagliata contro i soccorritori, chi sono questi "amici" della vittima.
Mi piacerebbe sapere anche chi é questa vittima che ha aggredito con un coltello il ragazzo di 18 anni.

E dopo queste precisazioni, magari potrei anche dire la mia idea su cosa stiamo diventando

Pol
12-06-13, 23: 51
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/06/12/news/san_basilio_sparatoria_in_strada_ucciso_alla_testa _con_un_colpo_di_pistola-60951693/


Io non entro nel merito della faccenda: per me, alla faccia del titolo sensazionalistico, CC e Polizia han portato via l'uomo per proteggerlo da un linciaggio o dall'essere costretto a sparare ancora, non mi risulta infatti che per la legittima difesa, nemmeno l'eccesso (che comunque per me, e anche per il codice, non c'era, avendo lui sparato per salvare la vita di se stesso e del figlio) ci sia l'arresto in flagranza (non diventa omicidio colposo?) quindi sono propenso a credere sia stato "salvato" e non "arrestato".


Nell'articolo dice chiaramente che è stato arrestato successivamente a seguito di indagini, dopo essersi rifugiato in casa.
Si sa che da legittima difesa si passa facilmente a eccesso di legittima difesa/omicidio (poi è da stabilire quale), e dal punto di vista legale, dopo aver ucciso qualcuno con un colpo in testa, l'ultima cosa da fare è proprio tornarsene a casa come se nulla fosse, o quantomeno non aiuta a far valere la legittima difesa...
Mi baso naturalmente su ciò che dice l'articolo, dandolo per vero.

Fatto sta che parliamo pur sempre di un padre che improvvisamente si è visto il figlio accoltellato.
Una frazione di secondo per decidere se vivere col fardello di porre fine a vita altrui e del carcere, o estrarre la pistola solo per intimidazione, ma col rischio che il fardello sarebbe potuto essere la morte del figlio, e il peso di non averlo difeso.

VxVendetta
12-06-13, 23: 52
Ma ti dico quello lo deciderà il giudice, per me a lettura del codice la guardia se la cava (la fuga in casa la difendi con lo shock e l'aggressione da parte della folla) a farmi specie della faccenda è quanto portato in esame da Orange: per una constatazione amichevole uno ha accoltellato un altro, si è fatto ammazzare , e altri hanno quasi ammazzato altre 4 persone (i soccorritori e la guardia).

Pol
12-06-13, 23: 59
Ma ti dico quello lo deciderà il giudice, per me a lettura del codice la guardia se la cava (la fuga in casa la difendi con lo shock e l'aggressione da parte della folla) a farmi specie della faccenda è quanto portato in esame da Orange: per una constatazione amichevole uno ha accoltellato un altro, si è fatto ammazzare , e altri hanno quasi ammazzato altre 4 persone (i soccorritori e la guardia).
A mio parere sono cose che son sempre accadute, credo che non è cosa stiamo diventando , bensì cosa già siamo.
Questa calca le pagine del giornale solo perché per puro caso c'è coinvolta una guardia giurata che ha potuto difendersi con l'arma di servizio, ed è terminata con un morto.

bartok
13-06-13, 00: 05
Avevo letto la notizia su ANSA. Da quello che ho capito il ragazzo di 18 anni è morto. Quindi può darsi che la guardia giurata, vedendo il figlio ferito a morte, abbia deciso di vendicarlo. Comunque di sicuro è stato uno scontro in cui tutti avevano torto, perché se no neanche si arriva alle coltellate. La cosa incredibile è il linciaggio del personale dell'ambulanza!

Insomma: è stato uno scontro tra gentaglia.

Pol
13-06-13, 00: 10
Stando all'articolo ansa, rispetto a quello di repubblica, le cose cambiano parecchio.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/06/12/Omicidio-strada-Roma-folla-picchia-personale-118_8860949.html

GuerrieraItalia
13-06-13, 08: 06
Mettendo per un attimo in secondo piano la dinamica effettiva dei fatti - diverse ricostrustioni
non coincidono tra loro -, rimango perplessa nel vedere con quanta facilità si arrivi non solo alla
violenza ma anche per quali futili motivi. Un parcheggio, la precedenza, le vacanze da pagare,
il vicino con la televisione ad alto volume. Assurdo.

E mi chiedo: per quale folle ragione assaltare i soccorritori del 118? :confused::confused:

quantico
13-06-13, 09: 45
Stiamo diventando una società in cui non ci si rapporta con le persone come si dovrebbe perché manca il dialogo, alla cui base c'è rispetto reciproco e far attenzione a ciò che si dice e ci si sente dire.

Altrimenti una precedenza mancata, un parcheggio rubato, il volume del vicino troppo alto o una storia finita finirà sempre con una tragedia. E sono convinto che la velocità con la quale si comunica oggi non è d'aiuto: forse conviene fermarsi un attimo e pensare dove stiamo andando... O come dice giustamente Pol, dove siamo già arrivati.

TorciaUmana
13-06-13, 16: 48
Che il personale extraospedaliero sia soggetto ad aggressioni, è una cosa tanto vecchia quanto internazionale.
Inoltre, per capire le azioni di una massa di individui, quali che esse siano bisogna assolutamente evitare di interpretare secondo la psicologia individuale e degnarsi di studiare a fondo la ben più spartana (e, sovente, distruttiva... come insegna, da remoti tempi insospettabili, Le Bon) psicologia delle masse.
Già la sola consapevolezza che, all' aumentare del numero di individui agenti in un qualsivoglia contesto, aumentano esponenzialmente anche scarico reciproco di responsabilità e riduzione/annullamento delle capacità decisionali individuali, cambia molto le carte in tavola.

Wiseman
13-06-13, 17: 04
Velocità di comunicazione, virtualizzazione delle esistenze, collettivizzazione delle esperienze (il "condividi con i tuoi amici" alla base di tante applicazioni di successo).
Ma anche, forse alla base di tutto, il modello, pedagogico e sociale: che oggi insegna, direttamente ed indirettamente, il valore della "furbizia", della prevaricazione, della prepotenza. La legge del più forte. Chi può permetterselo, o crede di poterlo fare, per avere mezzi fisici o materiali, minori scrupoli, esercita ogni mezzo per affermarsi prima ed a dispetto degli altri. E, fin quando trova che lo si lascia fare, si china la testa, ci si arrende alla violenza o si accetta per quieto vivere, "va bene". Ogni tanto c'è qualcuno che non è altrettanto disponibile a subire, a farsi pestare i piedi. O che si sente investito del diritto/dovere di fermare la spirale di prepotenze. E che, nel farlo, reagisce con altrettanta violenza.
Tu mi tagli la strada? una volta ti avrei fatto le corna, e finiva così; oggi ti inseguo, ti picchio, ti accoltello, ti sparo... Sperando che tu non sia più armato, addestrato, determinato (o solo più fortunato) di me.

basilischio
13-06-13, 19: 22
Che sta succedendo?
Abbiamo perso tutti i valori........
Anche la cosa più illecita è diventata lecita o tollerata......
Affermazione solo di se stessi.........

Non possiamo lamentarci di ciò che vogliamo :)

vegepat
13-06-13, 22: 40
Non stiamo diventando un bel niente: siamo quello che siamo sempre stati.

Gli uomini ammazzano gli uomini da secoli, le società sono tormentate dalla violenza e dal degrado da sempre.
Così come inventano vaccini, curano malattie genetiche o dipingono opere d'arte e compongono melodie che stupiscono e meravigliano altri uomini per secoli.

Le società si sviluppano nelle difficoltà, alcune restano nell'ignoranza e nella povertà, altre per millemila cause si sviluppano in qualche modo, secondo modelli di "civiltà" che possono essere discutibili in molti modi, dalle cose più macroscopiche a quelle più complesse.
Può capitare che una società, come nel caso nostro, conosca una fase di declino: penso che siano vere tutte le cose dette sui nostri modelli di valori, credo.
D'altra parte viviamo in tempi in cui "avere una morale" è ritenuto quasi un difetto... moralista! bigotto!
Sei onesto? Fai le cose per come vanno fatte anche se comporta più fatica? Sei un fesso.
Credi che un minimo di ordine ci voglia, altrimenti diventa un ammucchiata? Fascista!
Pensi che uno le proprie fortune debba un minimo guadagnarsele? Capitalista!
E così via...

...e riallacciandosi al discorso sul "morire per l'Italia", ecco perchè uno si chiede cosa faccia di un posto una Patria. L'essere nato all'interno di certi confini, o il condividere (o meno) i valori del popolo che ci vive dentro?

TorciaUmana
13-06-13, 22: 48
Decisamente la seconda, vegepat.

Ortiz
13-06-13, 23: 01
Proviamo a fornire un' interpretazione più zoologica e provocatoria.
1) L'essere umano è una creatura violenta ed intollerante per natura, come la maggior parte dei primati, specie quelli antropomorfi.
2) Il rispetto, il dialogo ed il vivere civile appartengono ad una ristretta cerchia di individui graziati da una particolare elasticità mentale.
3) Non vi è stata alcuna evoluzione dell' essere umano in qualunque direzione negli ultimi 100.000 anni.
Indipendentemente dalle cause specifiche dell'episodio, c'è un sottile filo d'argento che unisce le sempre più frequenti dimostrazioni di imbecillità umana? E senza andare a scomodare interpretazioni morali che non agevolano la comprensione di un fenomeno globale? Sono convinto che sia senz'altro un problema di numeri. Noi umani siamo troppi, maledettamente troppi. Una mandria con pascoli ridotti, o troppi topolini in un labirinto stretto. Non ci sono più frontiere, e, data la globalizzazione e la comunicazione digitalizzata basta allungare una gamba per prenderci un calcio nel sedere da noi stessi. Quindi madre natura ci deve pur mettere una pezza per tamponare la falla. Come per tutti i mammiferi del mondo, quando si è in troppi si impazzisce. Si può discutere all'infinito sulla decadenza morale della civiltà, o sulle dinamiche sociali che producono certi fatti di cronaca, ma vista da abbastanza lontano, l'umanità credo debba apparire come una masnada di lemming in fluttuazione caotica.
Sono nella convinzione che per tenere insieme gli individui sia necessaria una fortissima motivazione condivisa: un obbiettivo, un avversario, una necessità inderogabile. Tutto questo manca, quindi non si può che scannarsi alla minima provocazione. La scimmia umana è fatta così.