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Visualizza Versione Completa : Prima o poi si torna in Africa



ita4444
16-12-08, 17: 31
Leggete quest'articoletto... http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+stampa+On-Line/PdfNavigator.htm?DateFrom=16-12-2008&pdfIndex=25

Leo Dardo
16-12-08, 17: 37
Beh tornare li nuovamente ...sperando che non si ripeta cio' che e' accaduto..

Delpry
16-12-08, 17: 41
speriamo bene....ritornare in somalia...kissa ke succederà..
anke se ora la situazione dovrebbe esser migliorata con la morte di aiddid...

Ferrarese
16-12-08, 17: 48
Figuriamoci se prima di terminare il suo mandato Bush non avrebbe cercato di mettere nei casini la prossima amministrazione!!!
Se non erro la stessa cosa accadde tra Bush senior (uscente) e Clinton proprio per la Somalia! La Storia è ciclica...

Naja x tutti!
16-12-08, 18: 58
La Somalia è da lasciare perdere.

terzataglia
16-12-08, 19: 19
La Somalia è da lasciare perdere.

consiglio a tutti il documentario di hystory channel "check point pasta", che racconta con la voce dei protagonisti la missione del contingente italiano a mogadisco nel 1993.

tanys
16-12-08, 23: 00
Dimentichiamoci la Somalia....ora col fandementalismo sarebbe molto peggio di allora...

vespamayer
16-12-08, 23: 06
ma stiamo a casa Nostra... per quello che è servita la missione IBIS... potevo stare in Italia a fare la guardia in polveriera....

Naja x tutti!
17-12-08, 08: 09
consiglio a tutti il documentario di hystory channel "check point pasta", che racconta con la voce dei protagonisti la missione del contingente italiano a mogadisco nel 1993.

appunto.

nessuno_
17-12-08, 12: 22
Intanto parlando d' Africa recentemente, se non erro nel 2005, alcune unità di paracadutisti hanno fatto una missione in Sudan.
Ancora...devo dire che l' Africa è interessata sempre poco, se non nelle epoche coloniali, un esempio pratico è rappresentato dal Ruanda dove circa un decennio fà c' è stato il 2° più grande genocidio di sempre, dopo quello inflitto agli ebrei.
Non ricordo un intervento del mondo in quella situazione, e morirono milioni di persone.
L' Italia nel 93' è stata in Somania (bei tempi avevo 6 anni), e per quanto so trovò un contesto veramente difficile nel quale operò davvero bene anche se per questi territori secondo me non esiste missione che tenga perchè tutte le tensioni all' interno del paese nascono per questioni culturali, difficilmente superabili. Sembra un pò di essere nel 1400, tanto per intenderci.
Tuttavia non è da scartare l' ipotesi della missione italiana perchè ritengo che la nostra nazione abbia un piccolissimo filo diretto con la Somalia in quanto ex-colonia.

and
17-12-08, 13: 30
non ci sono interessi economici, nessuno andrà a spendere soldi

Lupo Solitario
17-12-08, 13: 34
non ci sono interessi economici, nessuno andrà a spendere soldi

Beh la motivazione ufficiale è quella di combattere la pirateria....il chè penso che da una parte sia vero,anche se credo che la ragione principale di un eventuale ritorno in Somalia è quello di contrastare le coorti islamiche che ormai hanno quasi conquistato tutta la Somalia....

AlexSorada
17-12-08, 14: 03
L'ennesima americanata del caro,vecchio e fortunatamente quasi oramai dismesso George W. Bush!

Tante oramai le sue folli manie di protagonismo ed onnipresenza, vedere Afghanistan, Iraq, Libano, Israele ecc...ecc...

Ovviamente chi saranno i due imbecilli ad appoggiare subito con tanto di lungua sciolta questo imbecille?
Beh ovviamente noi e la Francia.

Per quanto mi riguarda, la Somalia, dopo la morte del generale Aidid, ha continuato la sua sanguinosa guerra civile per l'insediament dell'una piuttosto che dell'altra fazione.
Li abbiam lasciati fare, senza sapere cosa bollisse in quel pentolone che, vorremmo accingerci a rovesciare.

Gli USA come anche molte altre superpotenze belliche, avendo uomini in giro ovunque per il mondo, come pretendono di poter stanziare in così poco tempo, un numero così grande di forze militari e non?

Dopo i fatti e misfatti accaduti tra il 92 ed il 94, i somali sono molto restii nei confronti di tutti coloro che hanno carnaggione chiara.......MI SPIEGATE COME SI FA AD INFILTRARE GENTE NON DI COLORE?

Il governo somalo potrebbe venire incontro.......MA PERCHè, CREDETE CHE IL GOVERNO SOMALO, CONOSCENDO I TIZI, DAVVERO NON RIESCE AD INTERVENIRE? O MAGARI NON VUOLE INTERVENIRE PERCHè GLI STA BENE COSì?

Ma non sarebbe più semplice variare le rotte internazionali, tagliando fuori la Somalia? Voglio dire, tutti gi attacchi sono stati fatti, su traggitti a corto raggio, facilmente raggiungibili da barconi d'altura......insomma.....mica bisogna usare per forza eserciti e guerre, per le risoluzioni dei problemi vari!

George......George......amico mio, questa mi sembra una delle tue solite sparate, per uscirten in bellezza, sbattendo la porta.
Ma non preoccuparti Georgiuccio bello.......ti ricorderemo tutti come il presidente minchione e dalle manie di concquista, come già precedentemento lo è stato tuo padre.

Tranquillo...........

and
17-12-08, 14: 24
Beh la motivazione ufficiale è quella di combattere la pirateria....il chè penso che da una parte sia vero,anche se credo che la ragione principale di un eventuale ritorno in Somalia è quello di contrastare le coorti islamiche che ormai hanno quasi conquistato tutta la Somalia....

al massimo un piccolo contingente onu,non più di tanto
almeno vedendo quello che è successo negli ultmi 50 anni

Lupo Solitario
17-12-08, 14: 38
al massimo un piccolo contingente onu,non più di tanto
almeno vedendo quello che è successo negli ultmi 50 anni

Pensi davvero che gli USA si lasceranno sfuggire la possibilità di non far cadere un paese in mano agli estremisti islamici che a detta degli USA potrebbero ospitare basi di Al-qaida?
Ogni pretesa è buona per gli americani per scatenare guerre.

and
17-12-08, 14: 52
penso che sia più probabile che attacchino corea o iran, ma che non mettano mano in africa

+marco+
17-12-08, 14: 54
non ci sono interessi economici
ma se i danni maggiori causati dalla pirateria sono economici

Lupo Solitario
17-12-08, 15: 00
penso che sia più probabile che attacchino corea o iran, ma che non mettano mano in africa

Korea o Iran??

Ma siamo pazzi o cosa?se tu non lo sai l'asia è una polveriera di dimensioni gigantesche,basta pensare alle tensioni Cina-Taiwan o Korea del nord-Korea del sud.
A meno che alla casa bianca non vada qualcuno più pazzo di Bush gli USA non attaccheranno mai la Korea del nord,perchè se è vero che hanno sviluppato l'atomica,nel momento in cui gli usa bombarderanno il nord,il giappone e la korea del sud vedranno qualche confetto nucleare sulle loro città,senza contare che la Cina non permetterà MAI che il suo protetto venga bombardato dagli americani senza far nulla.
Per quanto riguarda l'Iran stessa cosa,solo che nel suo caso il maggior protettore è la Russia,e in misura minore la Cina.
Se gli USA manderanno nuove truppe o attaccheranno da qualche parte,non considerare korea del nord o iran....altrimenti sia nell'uno che nell'altro caso la conseguenza sarà una sola:
Terza guerra mondiale

andry911
17-12-08, 15: 06
Questi pirati ormai stanno stressando i co*****i un po' a tutti, credo che in molti vorrebbero invaderli solo per eliminarli, gli U.S.A. secondo me stanno solo dando voce a un sentimento comune di molti Paesi che necessitano di quei mari per commerciare e sopravvivere.
Inoltre è da sottolineare il fatto che oltre al danno economico vengono sequestrati anche gli equipaggi, e questo mi sembra che possa rientrare cmq nella categoria "terrorismo marittimo".

Sparkly Speirs01
17-12-08, 15: 12
la somalia è diventata ormai un mattatoio dal quale è praticamente impossibbile uscire se nn con un'azione ke sarebbe impossibbile nn kiamare "guerra", xkè x fare stare buoni i somali ci vorrebbero talmente tante sveglie ke gli abbitanti di Mog. si potrebbero contare su 5 dita. è inutile andarsi a impelagare in una situazione così critica, l'unica soluzione contro la pirateria sarebbe quella:1) scortare i mercantili cn unità militari, magari con più mercantili in convoglio per sorvegliarne di+ insieme, 2) dotare le navi di squadre armate o di militari (ad es del S. Marco, o del tercio de armada) o di contractors ke a mio avviso è la soluzione migliore per respingere eventuali abbordaggi

adriantimar
18-12-08, 20: 06
quoto alla grande!! anche secondo me i contractors sono la soluzione migliore in questi casi...aspettando una soluzione piu' completa e defiitiva..

AlexSorada
18-12-08, 20: 29
Equipaggiare ogni bastimento mercantile, con una squadra di operatori PMC (Private Military Company), o squadre di militari (*cosa del tutto impossibile, perchè i militari debbono obbligatoriamente essere dllo stesso paese della bandiera battente della nave), è un discorso alquanto complicato e cospiquo.

Adottando tale metodo, ovviamente i costi dei trasporti verrebbero ad aumentare, aumentando ciò, aumenterebbe anche il prezzo del prodotto al dettaglio, dopo che ha effettuato tutti i suoi vari passaggi.
Aumentando i prezzi, con la crisi economica globale, aumenterebbe inevitabilmente il malcontento generale che, in alcune realtà......come la Somalia.......esplode nella PIRATERIA.

Basta allungare lievemente le rotte, spostandole il più possibile dalle coste.......i pirati sono attrezzati con barconi d'altura, agilissimi, abbastanza veloci ma........inutili per traggitti e traghettamenti in alto mare.
Ultimamente spostano le loro basi operative su vere e proprie piattaforme mobili, luogo dal quale partono tutti gli attacchi.
Eliminando quest'ultimi e spostando le rotte......il problema dovrebbe essere risolto in parte.


N.B.
*le compagnie di navigazione e/o gli armatori, NAZIONALIZZANO i loro mercantili, in paesotti (nazioni e/o stati) piccoli e con poca visibilità, per pagare meno di tasse e robe varie........NOW.......considerando che il paese che va per la maggiore è Panama, piuttosto che le Filippine.......o qualche altro stato sperduto con sbocco sul mar nero......voi vi immaginate dei mercantili di armatori canadesi, statunitensi, russi o di chissà quale altra nazionalità, armate con uomini di eserciti, di paesi sottosviluppati?

leonida
18-12-08, 20: 47
Interessante discussione.Dubito che si possa invadere un paese per sconfiggere la pirateria.
La Somalia ha grossi problemi di carattere prettamente umanitario. La gente muore, a volte per l'arbitrio di un bastardo qualunque. Dovrebbe intevenire l'ONU con una missione che spazzi via questi signori della guerra.
Per la pirateria basta piazzare delle navi nelle zone strategiche e cambiare le regole d'ingaggio.
Le navi mercantili non possono essere armate, in quanto le convenzioni internazionali lo vietano.

tanys
18-12-08, 23: 38
Interessante discussione.Dubito che si possa invadere un paese per sconfiggere la pirateria.
La Somalia ha grossi problemi di carattere prettamente umanitario. La gente muore, a volte per l'arbitrio di un bastardo qualunque. Dovrebbe intevenire l'ONU con una missione che spazzi via questi signori della guerra.
Per la pirateria basta piazzare delle navi nelle zone strategiche e cambiare le regole d'ingaggio.
Le navi mercantili non possono essere armate, in quanto le convenzioni internazionali lo vietano.
Lasciamo perdere l'ONU: l'ultima volta che ha voluto mandare gente per fare pulizia non tutti sono tornati a casa. Purtroppo c'è da dire una cosa: in alcune situazioni non si può fare nulla ed è inutile intervenire. Se non c'è la volontà di cambiare puoi solo fare morti, ma la testa non cambia e prima o poi tutto ricomincerà. Considerando che ora ci sono gruppi estremistici che dominano il paese, e che secondo me hanno lo zampino anche negli attacchi dei pirati, la situazione è molto peggiore di quella di 15 anni fa.

UltimoPrimo
19-12-08, 00: 10
Caspita facciamo già difficoltà in Afghanistan figuriamoci in Somalia dopo 16 anni cosa potrà succedere, come si legge sull'articolo non hanno truppe di terra, io dico che ci penseranno almeno 10 volte all'ONU una cosa del genere e vero c'è il problema dei pirati con sta crisi che c'è nel mondo proprio ora Bush che tra 1 mese se ne va via vuole ritornare almeno facciamo dare una decisione ad Obama e che ne pensa lui più che altro e noi italiani che faremo? Beh se avete sentito nei tg un colonnello dell'E.I. ha detto che vorrebbe 200 soldati in più per come inizio e poi c'è da dire che c'è pure la riduzione dei militari prossimo anno quindi... adesso non so cosa penserà questo attuale governo e cosa vorrà fare se andare insieme agli americani oppure stare a vedere dalla finestra e vedere se arriva qualcosa o qualche chiamata.
Io ho i miei dubbi anche sugli altri paesi tipo Francia, Inghilterrra, Germania, Spagna, almeno se partecipasse la Russia, ma è solo una mia ipotesi so che la Russia non si azzarderà mai di andare in Africa....
E' per finire chissà quanto costerà la missione in Somalia, già troppi morti ci sono stati in quei anni, ne vorranno fare altri? E' come prenderanno stavolta il paese se ci sono pirati pronti a far saltare qualsiasi cosa appena che arriva qualcuno, vabbè che li il governo non esiste.... almeno se esistesse.....

ita4444
19-12-08, 10: 39
Ecco che dice l'ONU..
http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+stampa+On-Line/PdfNavigator.htm?DateFrom=19-12-2008&pdfIndex=7

vespamayer
20-12-08, 11: 58
Sempre con i fucili e le bombe volete risolvere le cose.... I disperati cercheranno sempre e comunque di sbarcare il lunario..

Mandare le truppe ONU secondo me è una farsa degna di Zelig... Guardate cosa è successo tra il 1992 e il 1994, non è cambiato nulla, siamo scappati con la coda fra le gambe senza risolvere nulla. Non abbiamo risolto nulla perchè come diceva Alberto Sordi nel Film "finchè c'è guerra c'è speranza" per mantenere il nostro stile di vita che costa tanto qualcuno bisogna depredare... e noi (inteso come mondo Benestante) stiamo depredando L'Africa da Sempre.

A mio avviso i pirati stanno cercando di riprendersi quello che è loro con l'unico mezzo che hanno a disposizione.

Naja x tutti!
20-12-08, 12: 26
"Sempre con i fucili e le bombe volete risolvere le cose.... I disperati cercheranno sempre e comunque di sbarcare il lunario..

Mandare le truppe ONU secondo me è una farsa degna di Zelig... Guardate cosa è successo tra il 1992 e il 1994, non è cambiato nulla, siamo scappati con la coda fra le gambe senza risolvere nulla. Non abbiamo risolto nulla perchè come diceva Alberto Sordi nel Film "finchè c'è guerra c'è speranza" per mantenere il nostro stile di vita che costa tanto qualcuno bisogna depredare... e noi (inteso come mondo Benestante) stiamo depredando L'Africa da Sempre."

Straquoto Vespamayer.

leonida
20-12-08, 13: 29
Ogni intervento dell'ONU ha delle regole precise che vengono stabilite di volta in volta.
Ciò che molti di voi non capiscono è che ci sono delle regole di convenzioni internazionali da rispettare.
Finora solo la Marina indiana ha deciso di sparare addosso a questi disperati, che non si prendono ciò che è loro, ma saccheggiano navi che trasportano tanti di quei soldi, che quei poveri disgraziati non saprebbero neanche immaginare.
Dove vanno a finire quei soldi? Chi sta finanziando questi pirati?
In Africa ci siamo già, con alcune navi, e l'intento della comunità internazionale è quello di intensificare il pattugliamento.
E' necessario però l'intervento delle Nazioni Unite per modificare le regole d'ingaggio.
A mio avviso si dovrebbe sparare su queste barche armate in modo da dare un esempio.
I mercenari sulle navi mercantili?
Non è una cosa praticabile.
Le leggi internazionali stabiliscono che da 12 miglia marittime dalla costa ci si trova in territorio nazionale. In paesi come l'italia è vietato l'utilizzo delle armi senza un permesso da parte delle autorità.
E poi per poter contrastare quei pirati ci sarebbe bisogno di armi da guerra, cosa ancor più illegale.
Il modo per risolvere la situazione è già chiaro al Mondo.
Questi pirati si stanno scavando la fossa da soli.

gimmy1987
20-12-08, 13: 45
beh, la soluzione é abbastanza semplice....

se la nave é antro le 12 miglia si usano compagnie di sicurezza private, tipo gpg oltre le 12 miglia si passa alle pmc

AlexSorada
20-12-08, 13: 49
beh, la soluzione é abbastanza semplice....

se la nave é antro le 12 miglia si usano compagnie di sicurezza private, tipo gpg oltre le 12 miglia si passa alle pmc

Cioè ma........sai leggere?

Chris
21-12-08, 07: 22
bè se a condurre le operazioni saranno gli stati uniti finirà come nel 93, se la gestiremo noi sarà ben diverso.

Naja x tutti!
21-12-08, 09: 07
Come sta messa ora la Somalia... è meglio lasciar perdere. Sono stufo di veder tornare i nostri ragazzi nelle bare di legno.

Delpry
21-12-08, 12: 12
finke esisterà la guerra esisteranno brare di legno con i soldati dentro...e penso che la guerra vada a braccetto con l'uomo...se c'è 1 c'è anke l'altra

leonida
21-12-08, 14: 42
Come sta messa ora la Somalia... è meglio lasciar perdere. Sono stufo di veder tornare i nostri ragazzi nelle bare di legno.

Purtroppo non siamo noi a decidere le nostre missioni.
Il nostro compito non è decidere cosa è pericoloso o cosa no.
Siamo soldati, dobbiamo eseguire ciò che altri hanno l'onere di decidere.
Il nostro lavoro è semplice nella sua complessità.Uno decide, gli altri eseguono.
E' da persona che conosce poco le FF. AA. dire che non farebbe in una determinata missione.

Naja x tutti!
21-12-08, 16: 01
Purtroppo non siamo noi a decidere le nostre missioni.
Il nostro compito non è decidere cosa è pericoloso o cosa no.
Siamo soldati, dobbiamo eseguire ciò che altri hanno l'onere di decidere.
Il nostro lavoro è semplice nella sua complessità.Uno decide, gli altri eseguono.
E' da persona che conosce poco le FF. AA. dire che non farebbe in una determinata missione.

Da persona che ci è stata in Somalia, ti dico che andarci è una cazzata. Naturalmente se i vertici dicono di partire... ovvio che si parta.

super64
21-12-08, 16: 33
ragazzi io e vero che sono un fanatico di black hawk down e devo dire la verità se ci fosse anche la piu piccolapossibilità di tornare li in somalia a mog beh io ci andrei anceh per rivendicare il cimitero dei nostri caduti che e stato oltraggiato dai somali e costruitoci sopra una moschea. e poi c'è anche da dire che alla fine ritornare li e anche un modo per far sapere al terrorismo che noi siamo pronti a tutto anche a morire nelle lore terre nel nome della libertà

Naja x tutti!
21-12-08, 19: 28
Per scrivere usiamo l'italiano e non il somalo...

UltimoPrimo
22-12-08, 01: 34
bè se a condurre le operazioni saranno gli stati uniti finirà come nel 93, se la gestiremo noi sarà ben diverso.

Beh come ben sai l'America è la prima potenza mondiale credi che c'è la facciano gestire a noi quelle operazioni navali contro i Pirati? Mah non credo proprio. Già la Somalia non ha un governo poi è pieno zeppo di pirati e mi sa pure di terroristi che si nascondono li.
Se poi gli Americani ci lasciano carta bianca sulla gestione della Somalia allora ok, basta pensare il Libano che i Francesci hanno voluto noi come forza armata a comandare il Libano se vi ricordate.


Ogni intervento dell'ONU ha delle regole precise che vengono stabilite di volta in volta.
Ciò che molti di voi non capiscono è che ci sono delle regole di convenzioni internazionali da rispettare.
Finora solo la Marina indiana ha deciso di sparare addosso a questi disperati, che non si prendono ciò che è loro, ma saccheggiano navi che trasportano tanti di quei soldi, che quei poveri disgraziati non saprebbero neanche immaginare.
Dove vanno a finire quei soldi? Chi sta finanziando questi pirati?
In Africa ci siamo già, con alcune navi, e l'intento della comunità internazionale è quello di intensificare il pattugliamento.
E' necessario però l'intervento delle Nazioni Unite per modificare le regole d'ingaggio.
A mio avviso si dovrebbe sparare su queste barche armate in modo da dare un esempio.
I mercenari sulle navi mercantili?
Non è una cosa praticabile.
Le leggi internazionali stabiliscono che da 12 miglia marittime dalla costa ci si trova in territorio nazionale. In paesi come l'italia è vietato l'utilizzo delle armi senza un permesso da parte delle autorità.
E poi per poter contrastare quei pirati ci sarebbe bisogno di armi da guerra, cosa ancor più illegale.
Il modo per risolvere la situazione è già chiaro al Mondo.
Questi pirati si stanno scavando la fossa da soli.

Che i pirati si sono scavati la fossa da soli e ancora presto per dirlo, perchè ancora non si sa quante unità vogliono mandare la sia noi Europei che gli USA. Poi vedremo regole d'ingaggio dell'ONU come sono....

super64
22-12-08, 11: 24
Beh come ben sai l'America è la prima potenza mondiale credi che c'è la facciano gestire a noi quelle operazioni navali contro i Pirati? Mah non credo proprio. Già la Somalia non ha un governo poi è pieno zeppo di pirati e mi sa pure di terroristi che si nascondono li.
Se poi gli Americani ci lasciano carta bianca sulla gestione della Somalia allora ok, basta pensare il Libano che i Francesci hanno voluto noi come forza armata a comandare il Libano se vi ricordate.



Che i pirati si sono scavati la fossa da soli e ancora presto per dirlo, perchè ancora non si sa quante unità vogliono mandare la sia noi Europei che gli USA. Poi vedremo regole d'ingaggio dell'ONU come sono....

la somalia e un anazione si piena di pirati e terroristi ma anche anarchica nn esiste un governo li.

Chi comanda sono i signiori della guerra.

E poi riferendomi a chi avrà o meno il controllo un gionro beh spero solo che nn si abbiano le stesse regole del 93 ma bensi molto più felssibili che possa far in modo da nn far morire centinaia di migliaia di civili solo perchè el forze di terra straniere nn sono ingaggiate. (vedere il film black hawk down parte iniziale.)
ciao

AlexSorada
23-12-08, 12: 46
Ehhhhhhhhhqua mi sà che c'è chi vede troppi film........la questione è ben più seria e, onestamene, troppo complicata per noi.

Con il NOI non intendevo noi come forum bensì come nazione. I tempi di Davide che sconfigge il gigante Golia con fionda e pietre.....son lontani.

super64........non prenderla come offesa o chissà cos'altro ma......io non credo che tu (come me) ti sia mai trovato in situazioni critiche come quelle.......posso immaginare che non siano poi così belli spettacoli.
Le pellicole dei film son solo quello......la realtà è ben più dolorosa!

tanys
23-12-08, 13: 45
la somalia e un anazione si piena di pirati e terroristi ma anche anarchica nn esiste un governo li.

Chi comanda sono i signiori della guerra.

E poi riferendomi a chi avrà o meno il controllo un gionro beh spero solo che nn si abbiano le stesse regole del 93 ma bensi molto più felssibili che possa far in modo da nn far morire centinaia di migliaia di civili solo perchè el forze di terra straniere nn sono ingaggiate. (vedere il film black hawk down parte iniziale.)
ciao

Prima di tutto quella gente combatte senza regole precise e come tutti gli insorgenti sono almeno 10 volte più pericolosi di forze regolari.
Secondo, non si può pretendere che una missione ONU sia autorizzata a sparare a tutto quello che si muove.
Infine, il film non rispecchia la realtà di ciò che successe realmente. E' solo un adattamento e se pensi a questo immagina come sono realmente andate le cose, ovvero MALISSIMO, per gli USA.
Comunque, prima di parlare in base a dei film, pensa a chi, anche in questo forum, ha passato una parte della sua vita in quell'inferno e fai delle considerazioni su questo, e non sulle americanate.

Naja x tutti!
23-12-08, 15: 47
straquota Tanys

Raiden
23-12-08, 18: 22
consiglio a tutti il documentario di hystory channel "check point pasta", che racconta con la voce dei protagonisti la missione del contingente italiano a mogadisco nel 1993.

l'ho scaricato e visto proprio due giorni fa, davvero bello e ben fatto...
Certo fa venire l'amaro in bocca a vedere come le nostre alte sfere militari fossero idiote, a lasciare i nostri soldati in mezzo alla folla inferocita e negando il permesso di sparare...Gli americani hanno il grilletto troppo facile, ma noi l'abbiamo troppo difficile

Raiden
23-12-08, 18: 34
Korea o Iran??

Ma siamo pazzi o cosa?se tu non lo sai l'asia è una polveriera di dimensioni gigantesche,basta pensare alle tensioni Cina-Taiwan o Korea del nord-Korea del sud.
A meno che alla casa bianca non vada qualcuno più pazzo di Bush gli USA non attaccheranno mai la Korea del nord,perchè se è vero che hanno sviluppato l'atomica,nel momento in cui gli usa bombarderanno il nord,il giappone e la korea del sud vedranno qualche confetto nucleare sulle loro città,senza contare che la Cina non permetterà MAI che il suo protetto venga bombardato dagli americani senza far nulla.
Per quanto riguarda l'Iran stessa cosa,solo che nel suo caso il maggior protettore è la Russia,e in misura minore la Cina.
Se gli USA manderanno nuove truppe o attaccheranno da qualche parte,non considerare korea del nord o iran....altrimenti sia nell'uno che nell'altro caso la conseguenza sarà una sola:
Terza guerra mondiale

Quoto, il giorno che gli USA attaccassero nord corea o iran sarebbe il giorno d'inizio della terza guerra mondiale. E se la cina si schierasse, cosa che farebbe senza pensarci troppo (le tensioni tra cina e occidente sono ben lontane dall'ammorbidirsi), non è detto che gli USA vincano, anzi...Non per niente neanche un guerradipendente come bush non ha ventilato opzioni del genere, proprio perchè sarebbe come mettersi una bomba a orologeria in casa

galler
23-12-08, 18: 53
Quoto, il giorno che gli USA attaccassero nord corea o iran sarebbe il giorno d'inizio della terza guerra mondiale. E se la cina si schierasse, cosa che farebbe senza pensarci troppo (le tensioni tra cina e occidente sono ben lontane dall'ammorbidirsi), non è detto che gli USA vincano, anzi...Non per niente neanche un guerradipendente come bush non ha ventilato opzioni del genere, proprio perchè sarebbe come mettersi una bomba a orologeria in casa

Ricordiamo che il primo test di un missile intercontinentale della korea del nord è fallito miseramente dato che si è inceppato tutto facendolo cadere dopo (se non ricordo male) appena 15 km di volo :rotflmao:

Delpry
23-12-08, 18: 57
posso consigliare due documentari sulla missione irene e sul checkpoint pasta:
ecco il link:
http://https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?t=4175

e poi questa è la testimonianza presa da un altro forum di qlk1 che era in somalia nel periodo delle rivolte (se iv interessa leggete, io son rimasto molto colpito):

Io C'ERO!!!

Blu on Blu!!! Eccome se ci fù. Il generale Usa era geloso della DELTA e che uomini!!! Solo con lo sguardo erano capaci di accoltellarti.

viagio a memoria:
A maggio morì un paracadutista, causa un incidente credo.
A Giugno ci furono gli attacchi ai chek point pakistani e malesi con molti morti. Una vera carneficina! Se non era per noi e il comandante Bertolini che disubbì agli ordini, sarebbe stata una strage completa. Proteste violente contro ogni bianco a causa degli USA perchè entravano nelle case e sfasciavano tutto. Dove noi costruivamo contatti, loro li rompevano!!! Da quì la citazione AMERICANATA!
2 luglio c'è stata Pasta e in seguito, Loi aveva indicato nuove regole di ingaggio con più cooperanti somali al seguito come intermediari e interpreti.
Se non ricordo male ci fù un sammit fra le parti in causa della guerra, in cui partecipò anche Osama Bin Laden...
Ad agosto vi fu l'annuncio dell'inizio del ritiro di Somalia 2 opp Ibis 2 e poco prima o dopo, morì un altro parà.
A settembre morirono i 2 parà al porto. ACCUSO I pakistani di averli uccisi perchè davano a noi la colpa di quello che era accaduto a loro prima dell'estate.
Ottobre la famosa battaglia descritta e poi? Mogadisho è diventata invivibile per tutti. I ragazzini ci lanciavano le pietre quando ci vedevano. Le donne dalle case ci buttavano addosso di tutto.
Il Gen.Loi aveva disposto che noi italiani avremmo cinturato l'area, pronti a muovere con i nostri mezzi blindati e corazzati. A causa di Pasta avevamo le mani bloccate, ma è anche vero che gli USA facevano il bello e il cattivo tempo come volevano loro. Ho assisitito personalmente a più di un diverbio fra i nostri alti ufficiali e i loro, perchè si comportavano in modo indipendente. Facevano le AMERICANATE. Sconfinavano spesso in settori che non erano di loro competenza lasciandoci poi nella *****.
Risultato? I cooperanti, compresi gli ex poliziotti sul nostro libro paga sparirono. Il Generale comandante USA fu lui la responsabilità dei loro come dei nostri morti. A tirarli fuori dalle castagne rivolevano i loro M60 e ricordo bene come ci preparammo per quella notte. Munizioni e granate in ogni tasca. Non avevamo neppure spazio per l'acqua.
Fra novembre e dicembre vi furono altri morti per incidente e cecchini di cui anche una crocerossina se non ricordo male.
Io tornai a casa, ma seppi che la situazione era tale che non si poteva più neppure respirare o accendersi una sigaretta di notte. I bengala venivano sparati a raffica e i nostri elicotteristi ebbero l'ordine di volare sopra ai 1000 metri ed evitare il centro abitato.

A marzo 94 la morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin



3 ottobre 93 ero in servizio all’aereoporto di Mogadisho. Dopo Pasta, e gli attacchi con i mortai all’aeroporto, Loi decise di blindare l’area con continui pattugliamenti esterni, congiunti con gli altri contingenti UN. Il più delle volte sfociavano in una mezza gara di rally.
I turni erano a dir poco massacranti, ma non potevamo fidarci degli altri contingenti, né dell’operato di chi ci aveva preceduto. Troppe le mine, troppi gli attacchi di cecchini. Troppi interessi giravano attorno ai voli fantasma che sapevamo c’erano, ma che ufficialmente si negava.
SE ME LO CHIEDETE NON VI RISPONDO!
Quando partirono gli elicotteri USA dicemmo: “Un’altra americanata!” In segno di disprezzo.
Era pomeriggio tardi quando si sparse la voce che LORO, gli USA, erano partiti per andare a catturare Aidid.
Da parte mia pensai, loro si che hanno gli apparati elettronici per spiare, non come noi che ci affidiamo a voci di corridoio... Quanto mi sbagliavo!
Radio naja, sempre molto informata, sparse la voce che c’era in corso una grande battaglia in centro... Con il casino che c’era lo sentivamo chiaramente anche dal PQ dell’aereoporto. Non so perché, ma eravamo tutti febbricitanti. Era come se LORO, ci avessero rubato le caramelle da sotto al naso.
Non ero io di turno, ero di riposo, ma con il fucile vicino e l’allarme scatto per tutti!
Credo fossero le 16.30.
Fummo tutti precettati per una MEDEVAC da effettuarsi sotto il fuoco di ‘smilzo.’
Non sapevamo nulla. Non avevamo nessuna informativa, se non parti di comunicazioni radio intercettate nell’etere. Era certo che un elicottero USA era stato abbattuto e che avevano avuto dei caduti a terra.
Ricordo qualche deficiente che disse: Hanno perso la verginità. Credo che gli hanno risposto dandogli un calcio nelle palle. Mai lasciare segni sul viso!
Eravamo in stan-by per elicotteri e personale. Letteralmente saccheggiammo l’armeria. Il maresciallo per una volta tanto non disse nulla.
Trovammo addirittura delle Energa, ma non potevamo spararle. L’AR non era abilitato per il lancio. Solo Dio sà come amavo il FAL. Durante il briefing vennero distribuiti alcuni FAL nuovi di zecca! I poveretti ebbero la sfortuna di trovarsi gli zaini pieni all’inverosimile di bombe!
Successivamente la mia squadra ebbe in dotazione anche un Apilas.
Ma quanta roba avevamo in africa!?!
La situazione era tanto confusa e le voci più disparate, che ci limitammo ad ascoltare la voce ufficiale che ci giungeva dal comando in città. Nel frattempo tutto il contingente e tutti i soldati UN erano in allerta. Potevamo sentire chiaramente le esplosioni dei razzi. Le lunghe raffiche di MG. Il caratteristico flappeggio degli elicotteri.
Erano le 17 opp le 18 non ricordo, si sparse la notizia dell’abbattimento del secondo elicottero. I nostri elicotteristi erano in fermento. O si parte ora o si resta a terra. Di notte non volevano volare. Pensai che erano matti. Era corte marziale. Fucilazione per diserzione di fronte al nemico!
Col senno del poi fecero bene. Ci avrebbero scaricati nel tritacarne e sarebbe finita molto male.
Ci furono ordini e contrordini ogni 15-20 minuti. Pronti a decollare e tutti fermi. Giunse una colonna di carabinieri del Tuscania per sostituirci. Ci fu un parapiglia che eravamo pronti a rubare i loro mezzi se li vedevamo avvicinarsi agli elicotteri.
Prima del tramonto altro ennesimo briefing. Elicotteri a terra con squadre di appoggio armate pronti a partire all’alba. Chiusura dell’aereoporto con l’ordine di sparare prima di identificare.
Noi scortati dai parà del Tuscania, loro sugli M113 noi su VM senza protezione, ci siamo diretti verso il Comando in città per cinturare l’aerea.
Dovemmo fermarci fuori dalla città. Seppi in seguito che la situazione era precipitata a tal punto che ogni somalo armato stava sparando contro ogni operatore dell’UN che vedeva.
Eravamo così vicini, che potevamo sentire le esplosioni e le raffiche di MG degli elicotteri. Era quasi buio, ma in cielo potevamo distinguere le sagome degli elicotteri.
Ringraziavo Dio di non essere su uno di quelli. Erano facili bersagli per ogni teknica.
Le comunicazioni radio era piene di racconti e dati sulla gravità della situazione. Pensavo a casa, sicuramente la notizia sarebbe stata già diffusa al telegiornale.
Durante la notte dovemmo soccorrere un chek point malese e lo scortammo verso il comando. Avevano avuto due feriti. Ricordo uno senza due dita e scherzammo con lui che non avrebbe potuto più farsi le sigarette. Recuperammo anche dei canadesi e una pattuglia mista di coreani e spagnoli.
Raggiunti e poi scortati dai Centauro e da una pattuglia su M113 liberammo le strade dalle barricate.
Si urlava: Italiani! Non sparare! Italiani! Non sparate!
Non so che ore fossero, ma era tardissimo e notte fonda. Gli elicotteri USA continuavano a volteggiare e a sparare raffiche. Ogni tanto qualche esplosione.
Ennesimo briefing e pronti a muovere per controllare le case circostanti e gli incroci.
Centauro avanti, M113 dietro e ai lati, noi a precedere a piedi. Meglio un parà morto che un colpo di rpg e non hai più la Centauro a proteggerti.
Prima casa, primo incrocio. Luce solo dai bengala che volteggiano sulla testa.
“Libero?”
“Libero! Via!”
Ogni tanto per sdrammatizzare e sciogliere i nervi sentivi dire: NO ALPITUR???
E in coro una risposta... HAI...HAIHAI...HAIHAI...HAIHAI..........!!!!
Cinturata l’area, ennesimo contrordine! I primi a muovere sono stati i mezzi blindati;
E NOI? Ha urlato qualcuno.
Dopo dieci minuti ci è arrivato l’ordine di ripiegare. MOVIMENTO! Lancio di srcm che fanno solo un gran botto, ma dagli effetti discutibili e poi solo il rumore degli elicotteri.
Un’ora di adrenalina pura con il rischio di ammazzare qualche disgraziato e poi ci ritiriamo? Valli a capire gli ordini. Non è così che istituiamo il diritto alla forza.
Piena notte! Eravamo completamente disidratati! A digiuno. Senza riposo dal pomeriggio. Ennesimo briefing al comando. Ho assistito ad un cazziatone fra colonnelli e generali che mai dal tempo di Cesare, si è potuto assistere in pubblico. Una squadra del nono è rientrata. Ecco perché eravamo fuori. Dovevamo coprire un’azione di recon e intelligence.
L’ordine era: pronti a muovere al comando. Sapevamo che gli USA erano là da qualche parte e che saremmo stati assisiti dai nostri scortati con gli M60, noi con le Centauro. Dal porto vecchio i nostri, più altri del contingente UNOSOM. Tutti quelli che volevano menare le mani e sverginare i fucili erano pronti a muovere.
Che razza di missione di pace. Mi sono sempre chiesto che ci siamo andati a fare. Niente petrolio! Solo pidocchi e affari sporchi per gente poco raccomandabile. Quando si vedeva un civile occidentale e non, in giacca e cravatta, lo temevi e ti prudeva il dito... Forse Ilaria Alpi lo ha scoperto.
Arriva l’alba e il cielo è pieno di aerei ed elicotteri. Esplosioni erano terminate da circa un’ora e la battaglia vera era terminata circa prima dell’alba. Alcuni parlamentari somali sono stati scortati al comando.
Scoprì in seguito che era uno dei tanti Signori della Guerra. Ci avrebbe garantito la scorta fino ad un certo punto, oltre erano affari nostri... Fortuna che non ci muovemmo.
Fu l’ennesima carneficina che fece traboccare il classico vaso. Gli USA con la loro AMERICANATA, scoprirono che azioni di polizia in forze e senza mezzi adeguatamente blindati non possono portare a nulla...
Azioni alla ‘born to kill’ come li chiamavamo, erano dettate dalla emergenza e non come fecero loro. Dentro e via, a testa bassa!
Per i veterani fu un sollievo ricevere l’ordine di tornare all’aereoporto. Eravamo svegli e vigili dal giorno e a digiuno completo. Perché? Se ti becchi una palla in pancia meglio non avere stimoli di voler defecare. Le budella ti faranno meno male quando te le vedi risistemare dentro la pancia.
Arrivati al compaund, ci siamo letteralmente addormentati sui VM. Personalmente il crollo dei nervi l’ho avuto quando ho visto la nostra recinzione di sacchetti di sabbia. Ricordo che mi ero detto che volevo andare a fare colazione.

Adid ne usci con le ossa rotte e i suoi fedeli indeboliti. Nell’immediato tutti lo esaltarono per aver tenuto testa agli USA, ma poi lo abbandonarono.
Le conseguenze? Pattuglie ridotte al minimo se non sulle strade e vie principali. Uomini armati non se ne vedevano se non quelli di scorta ai contingenti UN, ma a flotte, donne e bambini a lanciarci sassi ed escrementi. Quando ci vedevano arrivare, lasciavano tutto per lanciarci di tutto.
A casa fecero vedere i corpi dei soldati USA trascinati per le strade. Si disse che vennero ricomprati a 15’000$$$. Del pilota USA si fece un gran parlare. Eravamo pronti a muovere per una ispezione in grande stile. Casa per casa. Dall’Italia, dalla Germania, dagli Usa arrivarono i migliori reparti di specialisti.
Grazie a Dio non si fece nulla. Temevamo una seconda Pasta.
Venne pagato un riscatto, ma non ricordo la somma.
A casa mio padre dopo la battaglia di Pasta si era ammalato, dopo quello che aveva visto era finito in ospedale. Attacco di cuore. Il partito della mamme si fece sentire, A CASA SUBITO urlavano davanti a Palazzo Chigi.
Loi venne sostituito per... Dico io: per attriti con gli americani e fece bene. Monticone prima, Loi poi, due generali che li avrei seguiti in capo al mondo.
A fine ottobre ricordo anche che ci fu un’imboscata contro i parà del Tuscania.
L’area che si respirava era di disfatta. Oramai si pensava di chiudere la missione e di tornare a casa.
Ho il mal della Somalia? No!
Ho il mal d’Africa? Si, ma della Namibia. Ne sono innamorato. http://www.aereimilitari.org/forum/style_emoticons/default/wub.gif


Si, c’ero e la risposta è no! Ci muovemmo prima dell’alba quel giorno e non circondammo la città o il quartiere. L'operazione canguro 11, partì molto lentamente. Ricordo che avevamo il comandante che volava su un G222 allestito a posto comando. Il rastrellamento era per la ricerca di armi e all'operazione parteciparono circa 800 militari italiani fra elicotteristi, parà e i Lanceri del Montebello. Con noi avevamo la neo costituita polizia somala (che all'inizio degli scontri si dileguarono nel nulla). Quindi si può ben capire che tutti sapevano che ci saremmo mossi e dove saremmo andati, quindi Aidid non sarebbe stato lì. Anzi, a dire il vero circolava voce che i nostri del SISMI sapessero dove era, ma che non dormiva mai 2 volte nello stesso letto.
La città è un dedalo di viuzze in cui perdersi è molto facile. Ci si deve obbligatoriamente muovere in linea e cinturare l’area, ma non solo, la si deve anche occupare. L’infiltrazione di uno ‘smilzo’ era sempre possibile.
A differenza degli americani e dei pakistani noi prima bussavamo alla porta. Urlavamo: ITALIANI!
Bussavamo ancora e se avevi un poliziotto al seguito aspettavi che lui ti dava il via per sfondare la porta. Generalmente ci hanno aperto in tutte e una volta dentro ci scusavamo di continuo. Controllavi ovunque scusandoti e uscivi scusandoti e ringraziando per l’ospitalità. In molti ci hanno offerto quel poco di cibo che avevano e molti abbiamo inviato all’infermeria per le visite di rito. Era tutto troppo tranquillo. Eravamo stanchi, l'operazione era quasi finita, bisognava perlustrare solo 100 mt. La colonna italiana del raggruppamento bravo stava tornando a Balad, noi una volta terminato, saremmo dovuti tornare al porto di Mogadiscio. Eravamo appena saliti sull’ACL e lasciato il chek point Ferro che notai che ci eravamo nuovamente fermati. Dalla testa della colonna notai del fumo e non capivo. I civili erano spariti. Per tutto il tempo ci avevano scortati di casa in casa, di via in via offrendoci di comprare o di bere i loro prodotti. Per la prima volta in quella giornata sentì dei colpi. Erano i nostri che sparavano in aria per difendersi dalla sassaiola e per liberare la strada.
A questo punto scoppiò il casino.
Feci scendere a terra la mia squadra e ci sistemammo fronte all’esterno per protezione. Notai che fra la folla c’erano molti miliziani armati. Solo a questo punto tolsi la sicura. Dalla testa il fuoco di fucileria leggero (una o due armi che sparavano a raffica) era continuo.
Mi tremano ancora le mani a pensarci.
Qualcuno urla: UOMO A TERRA. DOTTORE. Il crepitio degli AK era appena accennato. Ero sdraiato a terra senza sapere cosa fare. Ci piovevano addosso sassi e il sibilo dei proiettili ti faceva gelare il sangue. Eravamo lungo la via Imperiale e riusciamo a superare due barricate fatte di macchine rovesciate, sassi, mattoni e immondizia incendiata.
L’autista sull’ACL non volle scendere neppure quando il parabrezza viene trapassato dai colpi. Davanti a noi c’è Pasta. Scorgo un AR con le ruote bucate e i parà sdraiati dietro. La colonna è ferma e il fuoco lungo delle MG e delle Browning è intenso. Mi chiedo a chi sparino visto che i miliziani armati li vedi di sfuggita.
Ora come quel giorno tremo.
Non sapevamo cosa fare. Non era come sparare al poligono. Era un casino e stavi male da morire. Volevo alzarmi e correre, ma restammo a terra. Quando iniziai a sparare non seppi neppure il perché.



Premetto, io ci sono stato solo 6 mesi e per avere più informazioni bisognerebbe essere stato un ufficiale al comando e non un semplice sergente. Molte cose le ho scoperte in seguito perché dal basso si avevano voci provenienti solo da radio naja oppure perché scottato...
Bisogna innanzitutto capire come funziona la società somala.
La città era controllata da Ali Mahdi e Hussein Aidid e si erano spartiti la città in due, divisi dalla ‘linea verde.’ A loro erano collegate famiglie più o meno importanti e più o meno agguerrite. Chiamati guurti, consiglio degli anziani, sotto clan... Praticamente si diventava forti per matrimonio, per discendenza o con la forza. Il più forte e importante era Aidid perché controllava il porto, mentre il concorrente l’aereoporto, entrambi importanti per i loro traffici illeciti.
La differenza c’era ed era evidente, mentre si smantellavano le milizie armate, il primo ha riconosciuto l’importanza della missione ONU e non l’ha formalmente contrastata, mentre l’altro ci era contro.
Importante da capire, sono le loro amicizie.
Il primo filo occidentale, aveva armi occidentali ed ci ha aiutato precedentemente nell’evacuazione della città (poi ci arrivo) il secondo filo comunista e anti-occidentale in cui abbraccerà la fede e la guida musulmana (dico io, per interesse – siamo ancora lontani dalle coorti islamiche che anni dopo devasteranno la Somalia, ma grazie a lui metteranno piede in un paese copto-cristiano-ascemita).
Come ho detto, Ali Mahdi era l’amico occidentale, ma anche amico del ex-presidente e formalmente voleva un certo ritorno alla legalià.
Pochi sanno che nel ’89 avevamo una base nel nord al confine con l’Etiopia con un AB205 e quando vi arrivai con un C130, i soldati mi chiesero se eravamo venuti per restare. Io manco sapevo che avevamo una base in mezzo al deserto nella ex colonia quindi, potete capire la mia risposta...
1991 l’evacuazione della città. Lasciatemi dire che a causa del governo 1989, che non ha voluto intervenire con le forze armate nel paese, la Somalia del 91 era finita del baratro della guerra civile. E sì che l’Italia aveva bruciato migliaia di miliardi di lire in aiuti per la cooperazione africana!!! Qui Di Pietro il magistrato doveva intervenire e non lasciare che Ilaria Alpi facesse tutto da sola...
Come dicevo, era l’inizio del gennaio 91 –ero in licenza ministeriale- venni richiamato in caserma e nel giro di 24 ore ero a Nairobi in Kenia. Obj era l’evacuazione dei civili occidentali a Mogadiscio. Eravamo in una fase di stallo, la battaglia attorno all’aereoporto era tale, che gli stessi nostri aerei furono bersagliati e colpiti dal fuoco di interdizione. Ricordo un G222 con un buco in un ala grosso come il mio polso e vedevo il cielo attraverso! Avevamo dei nostri operatori a terra e non se la passavano bene, mentre in volo gli aerei giravano a vuoto. Arrivai una mattina all’alba. Per tutta la notte ci fu una battaglia tale, che i bagliori dei fuochi illuminavano il contorno della pista. Siamo arrivati sulla verticale e con una manovra alla ‘STUKAS’ abbiamo picchiato sulla base della pista di atterraggio. Nel vano di carico, tutto quello che non era fissato è volato verso il soffitto e la coda dell’aereo, insieme alla nostra cena consumata 8 ore prima.
Richiamata con i motori che urlavano assordandoci e dopo pochi secondi abbiamo toccato terra, mentre ancora correvamo come pazzi! Le ruote e i freni hanno gridato pietà e il vano di carico si è riempito dell’odore acre di gomma bruciata. Arrivati in prossimità della fine della pista, è salito a bordo un somalo. Controllato il carico –NON SONO AUTORIZZATO A DIRE SULLA NATURA- è stato aperto il portellone ventrale e con l’aiuto di alcuni soldati indigeni abbiamo spinto i palletz fuori, mentre l’aereo sobbalzava fuori pista. Arrivati al terminal, una massa umana ci ha assaltato e non eravamo ancora fermi. Hanno rischiato di venire schiacciati dalle gomme o maciullati dalle eliche. Noi operatori non riuscivamo a tenere a bada la folla terrorizzata. Sul C130 in meno di 5 minuti si saranno ammassate 300 persone e altrettante premevano per entrare. Solo con l’arrivo di un G222 abbiamo potuto alleggerire il carico. Sempre con i motori in moto, sono partiti con il portellone pieno di gente e lo hanno chiuso con la gente che gli correva dietro. In seguito il pilota mi ha detto che per decollare ha dovuto sfruttare tutta la pista e solo perché era mattino presto, è riuscito a staccare le ruote da terra o sarebbe finito fuori pista.
Ali Mahdi da qui ha iniziato a cooperare con il nostro SISMI e arriviamo al 93...
Parlando in seguito con ex parà, scambiandoci le nostre impressioni, sembrava che vi fossero 2 città e giustamente la missione è stata chiamata con un suffisso 2 per diversificare la missione. I primi arrivati andavano tranquillamente al mercato a fare compere, al bar, nei bordelli o ospiti dei capi clan/famiglia/anziani. Ho saputo anche di qualcuno che si è sposato...
Io sono arrivato poco prima della strage dei pakistani e a causa di ciò il cambio di rotta della missione.
Eravamo preparati? Certo!
Potevamo fare quello che ci veniva richiesto? Ma stiamo scherzando!?!
Il comandante Turco dell’ONU era un vero despota e deficiente! Lo chiamerei razzista e nazista se non offendessi il credo della razza superiore delle SS!!!
Personalmente ho assistito a delle litigate fra Loi e lo scemo, che se fossi stato io gli avrei sparato!
Non divaghiamo...
La situazione del paese era da guerra civile, ma non di anarchia. Vi era ancora una certa forma di legge e civiltà in vigore. Anzi, il rispetto dell’anziano era superiore a tutto. Quando in pattuglia trovavamo un vecchio che ci chiedeva informazioni, dovevi rispondergli o era una sicura fucilata alle spalle. Se dare dell’acqua ad una donna era considerato onorevole, offrirlo ad un anziano, mentre parlavi con lui era obbligatorio o veniva considerato uno sgarro. È qui che noi italiani ci siamo differenziati dagli altri contingenti. Il fattore umano accompagnato dagli aiuti umanitari (vedi in seguito l’Iraq, l’Afghanistan).
Loro avevano le tekniche? Noi rispondevamo con i VM90.
Loro le avevano armate con armi da 12, 14, 20 e 23 mm? Noi con le browning sequestrate dai loro mezzi.
Loro avevano cannoni senza rinculo? Noi le Centauro.
Loro gli M47? Noi gli M60!
Era una questione di forza e di rispetto reciproco. Loi l’aveva capito, il Turco no!
Fra di loro c’erano continui scontri a fuoco. Regolamenti di conti o altro non ci interessava il motivo, basta che non avveniva nel territorio controllato da noi. L’ospedale? Zona smilitarizzata! Chi entrava armato o faceva uno sgarro, tutti i clan dovevano punire gli autori.
Le violazioni erano continue ma con una fitta serie di contatti e mediazioni si andava più o meno avanti, con più o meno morti...
Ora, sapendo che porto e aeroporto sono fondamentali per l’economia dei singoli clan, cosa accade se questa fonte di reddito gli viene tolta? Vanno a ricercarla altrove o si concorda un pagamento. Quindi, mentre uno noleggia i suoi uomini per scaricare le navi al porto, all’altro gli viene concesso di creare una forza di polizia...
Se ad una famiglia gli togli le armi, poi li devi sfamare e proteggere... Se in tutto queste azioni diplomatiche si inceppa l’ingranaggio o si infiltra qualcosa in mezzo, tutto il lavoro fatto precedentemente salta. Poi vi dico le americanate...
I voli civili con il Kenia non venivano ne controllati, ne regolamentati. O atterravano in aeroporto o su una terra battuta adiacente. Cosa trasportavano?
ACCUSO di complicità i vertici XXX di contrabbando di Khat opp Giat!!!
Che cosa è? Droga! Una specie di pianta che la prima volta che la vidi, lo scambiata per una varietà di tè. In seguito, visto l’uso sproporzionato nelle case somale, ci venne vietato di consumare il tè.

La situazione in città divenne sempre più tesa. In un posto di blocco malese ci fu uno scambio di fuoco in cui un membro dell’ONU rimase ferito o morto, mentre in risposta si fece saltare la macchina con un colpo di cannone senza rinculo. In seguito, questi attacchi intimidatori divennero la regola. Una macchina che si ferma a 100-150 metri. Esce uno smilzo che spara alla Tex Willer (arma al fianco senza mirare) e rimontato in auto scappano.
Giugno 93 l’eccidio dei pakistani, e la missione di UNOSOM II cambia radicalmente. Nel nostro settore più o meno era rimasto intatto fino ad all’ora...
Prima il bombardamento degli americani, poi l’attacco ingiustificato per rappresaglia dei pakistani. Essere arrabbiati va bene, ma hanno ucciso solo donne e bambini. Io li avrei impalati sti pakistani... Loi entra in contrasto con il Turco e perdiamo l’uomo al comando e come ufficiale di collegamento ci affibbiano un nigeriano che parla con uno stentato inglese che mastica tabacco e sputa di continuo.
Per tutto il mese il crescendo delle azioni a fuoco si è intensificato al punto che l’uomo in ralla veniva sostituito ogni 30-60 minuti. In caso di un conflitto a fuoco era sempre il primo che veniva preso di mira.
Noi e gli smilzi eravamo sotto pressione continua. L’AMERICANATA alla sceriffo accadde quando gli americani invasero il nostro settore. Ero di pattuglia in città tanto per cambiare, e venimmo assaliti da un’orda di civili che ci lanciavano sassi. Per radio seppi che era tutta colpa degli americani e che anche altre pattuglie erano nelle nostre stesse condizioni. Lo sgancio era impossibile perché circondati. Ci fu una mediazione con un anziano che poco prima avevamo rifornito la sua casa –il suo clan-.
Riportare la pace non fu per niente facile. Noi portavamo viveri, medicinali e i dottori. Certamente sotto la vigilanza delle armi, gli altri contingenti nulla, ecco perché loro ebbero tanti morti.
Qualche giorno dopo facemmo irruzione in città a caccia di Aidid. Comandava il nostro Generale Loi e formammo una specie di semi cerchio. Le ali e la base si muovevano nel dedalo di viuzze mentre chi cercava di sfuggire veniva spinto verso i chek point degli altri contingenti. Tedeschi, Usa, malesi, pakistani, nigeriani, tunisini...
La sera terminò con una battaglia e un nulla di fatto. Solo qualche teknica recuperata e tanti morti da ambo le parti.
Al PK del porto vecchio noi italiani eravamo mal visti. Le risse fra contingenti erano all’ordine del giorno. La situazione era tesa tanto all’esterno che all’interno. Una sera, al circolo ufficiali erano volati piatti e stoviglie...
In pattuglia di notte, ci era vietato di intervenire al di fuori delle vie principali. Se prima eravamo su VM ora si facevano con Centauro e blindati. Al mattino, c’era la conta dei cadaveri che trovavamo sul bordo della strada.
Avevamo anche un ex Balilla-ascaro che faceva la guardia al comando. Non solo aveva una farsa di uniforme, ma il Carcano era reale e funzionante! Ebbene, per alcuni giorni sparì.
A fine mese ci fu la festa della neonata polizia somala. Ero di riposo, dormì per quasi 12 ore.
Luglio, 2 luglio... Il tradimento, l’imboscata... Chiamatela come volete, ma onde evitare il ripetersi di quindici giorni prima, l’operazione era tutta italiana nel settore spettante a noi italiani.
Se me lo chiedete, io avrei usato i cannoni delle Centauro al primo caduto, non al primo morto, ma al primo ferito. Credo fosse un tenente dei Lancieri su Centauro, il primo di testa. Vi era un secondo blindato davanti a destra al mio mezzo.
Quella mattina dovevamo capire che qualcosa bolliva in pentola. Normalmente le donne ci avvicinavano portandoci i loro bambini ustionati o feriti in vari modi, quella mattina furono molto, troppo pochi quelli che si avviarono al posto di medicazione.
Noi mostrammo i muscoli, e loro gli RPG.
Noi avevamo le mani legate, loro ci sdraiarono sotto un metro di terra.

NOTA:
il gergo lo Turco, si fa riferimento al comandante di UNOSOM II il Gen. turco Cevik Bir.
AMERICANATA è qualcosa che si fa senza pensare alle conseguenze. Anche il ministro De Michelis, che i vermi se lo mangino, fece le sue americanate...
Smilzo è il miliziano armato, i pakistani li chiamavano scimmie.
Sparare alla Tex Willer: metodo usato dai miliziani più per intimidire che per creare realmente un problema. Generalmente 2-3 lunghe raffiche di mitra con l’arma al fianco, alcune volte con il calcio puntato contro il bicipite e non contro la spalla.



Mangusta11
1)perchè gli americani per soccorrere i loro uomini chiamarono tutti i contingenti onu possibili arrivarono i malesi e i pakistani al posto dei meglio addestrati italiani????
2)perchè gli americani non richiesero l'intervento dei mangusta e degli m60 italiani per salvare i loro soldati?????
3)e vero che c'erano stati degli scontri precedenti dovuti alla battaglia del pastificio tra americani e italiani e questi scontri negarono agli italiani il soccorso degli americani?????
chiedo grazie per i futuri chiarimenti


Wingrove
Ringrazio Maxtaxi per le sue testimonianze e congratulazioni per come le hai redatte e sopratutto per aver portato a casa la pelle.
Il tuo racconto vale molto più di tutti quei film o frasi fatte dove si sceglie sempre e solo la via eroica e coraggiosa seppellendo sotto decine di metri di terra le vere paure che un qualsiasi soldato può realmente provare. (4)
5)Per quanto riguarda la prima e la seconda domanda di Mangusta, io so (credo di sapere perchè l'ho letto da qualche parte) che per via di attriti tra i due contingenti di usa e italia riconducibili alla loro condotta nei fatti del checkpoint pasta...aspetto comunque la risposta di maxtaxi.
6)NON SO SE E' CHIEDERE TROPPO ma max potresti andare su wiki e leggere le pagine riguardanti i fatti di questo topic e magari scrivere ciò che veramente è successo?
CITAZIONE
Controllato il carico –NON SONO AUTORIZZATO A DIRE SULLA NATURA

7)un militare deve mantenere un "segreto" militare a vita?


Rispondo in maniera breve e spero esauriente.
1) a noi era stato affidato il compito di cinturare l’area esternamente. Siamo stati pronti a muovere dal pomeriggio del giorno della battaglia. Lo stadio era sede del comando della guarnigione pakistana ed era ovvio che fossero i primi a dover intervenire a portare i soccorsi. Quel giorno tutti, ma proprio tutti i cosiddetti caschi blu erano pronti ad intervenire. Per salvare il **** a quei poveretti perdettero la vita 2 pakistani e 1 malese oltre ad altri 7 feriti.
2) non ero un ufficiale superiore, per certi aspetti dovresti leggere gli stralci del processo al generale Loi. Processo che non lo vedeva coinvolto per questa vicenda. Penso che non venne dato il permesso da Roma o saremmo intervenuti già durante la notte.
3) verissimo tanté, che venne clonato il nome di ‘americanata’ dal gergale ‘marocchinate’ di Cassino. Noi cercavamo di comportarci con il bastone e la carota. Aiuti in cambio di armi e informazioni. Loro si comportavano come sceriffi in maniera altezzosa tanto che non li potevamo vedere. Anche il fatto che volavano bassi sulla città, faceva imbestialire i somali. Le galline non facevano più uova e i panni o i tetti venivano spazzati via.
PS. Cerca di scrivere in maniera corretta.

4) dopo anni, lo psicologo ha detto che ho rotto il tappo e le paure e le angosce sono uscite. Dice che non le avevo superate del tutto e le avevo solo accantonate in un cassetto del cervello sommattizzandole e non rimuovendole del tutto. Fatto stà, che sono sotto cura e mi tocca pagare di tasca mia.
5)no. Era precedente l’attrito. Gli USA intervennero in un’area sotto il nostro controllo per cercare di catturare Aidid e solo il nostro sangue freddo, la fortuna e l’intervento di alcuni anziani non finì male per noi. Quella volta ero di pattuglia e lo scampata di brutto, ma abbiamo solo rimandato il confronto armato. Da all’ora, ogni volta che noi intervenivamo, gridavamo e ci facevamo preannunciare che eravamo italiani. Molti vecchi parlavano perfettamente italiano e moltissimi avevano studiato in Italia o avevano parenti in Italia.
6)ho letto wiki e chi lo ha scritto non conosceva neppure i fatti alla lontana.
7)un militare resta tale fino al raggiungimento del 40esimo anno di età compreso fatto salvo alcune eccezioni o fino ad un massimo di 55 anni a secondo del grado ricoperto durante il servizio. Giusto 3 anni fa sono stato richiamato per un corso di aggiornamento.
Il: NON SONO AUTORIZZATO è perché non voglio finire in galera per aver infangato la memoria di qualcuno e non voglio aprire vicende che hanno coinvolto alcuni miei commilitoni.



Non so se hai voglia di tornare ancora sull'argomento e se non ti va posso capirti. Sei la seconda persona con un'esperienza diretta di guerra con cui ho avuto la possibilità di parlare direttamente, e l'unica della mia fascia di età, così volevo capire meglio da te alcune cose. Rispetto all'intervento in Somalia, hai mai pensato che fosse utile o che avrebbe potuto esserlo, se gestito in altro modo? Tu e i tuoi compagni ci siete andati con lo spirito del "senso del dovere" o perché pensavate di cambiare qualcosa? Scusa se le mie domande sono troppo personali o inopportune, vorrei solo capire meglio queste vicende al di là di quel poco che posso cogliere dai libri (o peggio dai film).
Ciao
Andrea


Eccomi.
Lo psicologo dice che più ne parlo e meglio riesco a superare questo periodo. Incredibile, ma vero! Ho fatto di tutto e subito di tutto, scrivere per la prima volta quello che ho provato durante quelle ore in cui ero sotto il fuoco degli smilzi, non mi ha fatto dormire per 2 giorni. Prima il dottore, poi la farmacia e infine lo psicologo.

-Ti assicuro che se penso a quelle ore le mani mi tremano sulla tastiera.-
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Ero preparato ad un evento del genere perché in passato ho sofferto di disturbi di sonno, ma si pensava che era dovuto all’altro grado di stress cui ero stato sottoposto. Molti dei miei amici e fratelli di sangue ne siamo stati colpiti. Una volta riconosciuta, è facile superarla.
Una domanda. Sai perché le missioni all’estero hanno una rotazione non superiore ai 6 mesi? Puoi immaginare perché normalmente le missioni non superano i 4 mesi?
Per lo stress post traumatico che ne deriva.
Se superi i 6 mesi, poi hai bisogni in media di 20 giorni per ri-acclimatarti alla vita normale. Altri 20 per recuperare il tuo stato psicofisico e altrettanti per recuperare gli affetti. Fatti due conti e vedrai che sono ben 2 mesi!
A questi c’è dietro tutto una sequela di problematiche di tipo logistico e amministrativo che ti portano altro stress, ma che ti fanno capire che sei tornato a casa.

Chiedi tutto quello che vuoi. Senza problemi di sorta.
EDIT: Rispetto all'intervento in Somalia, hai mai pensato che fosse utile o che avrebbe potuto esserlo, se gestito in altro modo?

Come ho detto, avevamo una missione di osservatori ONU composta da un presidio al confine con l’Etiopia. Non ricordo se a Belet Wein o più a nord. Non guidavo io il C130. Nell’89, quando siamo atterrati per lasciare il pallet di rifornimenti, un soldato somalo in perfetto italiano mi ha chiesto se eravamo li per restare.
All’epoca non sapevo nulla del nostro presidio locale. Avevamo un AB205 e vorrei sapere che fine hanno fatto e come sono riusciti a scappare durante i disordini che sono scoppiati dopo.
Se proprio dovevamo intervenire, doveva essere fatto nel 90, quando il governo ufficiale aveva chiesto una missione militare armata da dispiegare nel paese. Ovviamente i fintopacifintiscaldapoltrone hanno rifiutato. Guai al mondo inviare soldati armati in un paese straniero.
Nel 91 però siamo andati a recuperare gli occidentali...
Quello che è accaduto lo sappiamo. Se non ti ricordi, siamo intervenuti perché vi fu una strage umanitaria. 30'000 o 300'000 morti (a seconda delle fonti) nella sola Mogadiscio per fame e non e, perché le navi dell’ONU venivano saccheggiate ancora prima di entrare in porto.

Da wikipedia: UNOSOM I (United Nations Operation in Somalia) è stata la prima parte del tentativo condotto dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per fornire, facilitare e proteggere gli aiuti umanitari in Somalia e anche per monitorare il primo cessate il fuoco ottenuto con la mediazione ONU nel conflitto civile somalo nei primi anni novanta. L'operazione iniziò nell'aprile 1992 e si protrasse finché, nel dicembre 1992, fu sostituita dalla missione UNITAF.

Unified Task Force (UNITAF) fu una missione sancita dall'Organizzazione delle Nazioni Unite allo scopo di stabilizzare la situazione in Somalia a fronte di un crescente stato di anarchia e di grave carestia. UNITAF avvenne sotto il controllo USA, ma anche col supporto di personale di altre nazioni. La missione si tenne dal dicembre 1992 al maggio 1993, quando iniziò la UNOSOM II.
UNOSOM II (United Nations Operation in Somalia) è stata la seconda fase dell'intervento ONU in Somalia. Protrattasi dal marzo 1993 al marzo 1995, UNOSOM II fu il proseguimento della UNITAF (missione sotto il controllo statunitense, ma sancita dall'ONU) che a sua volta aveva sostituito l'infruttuosa UNOSOM I. Tutti e tre questi interventi si prefiggevano l'obiettivo di creare un cordone di sicurezza attorno agli aiuti umanitari condotti per arginare la carestia dilagante nel paese e la condizione di anarchia nel paese.
Quelli che mi hanno preceduto in UNOSOM e UNITAF hanno parlato di una situazione che non era quella che trovai. Era come se fossero stati in un’altra città.
Quando vai e fai queste missioni, la prima cosa che ti passa per la mente, almeno per me, erano i soldi che avresti preso. “Rischio tanto, ma prendo tanti soldi.”

Ti eri preparato quindi, a che rischi potevi andare incontro? Ti avevano sostituito il FAL con LA ERRE come veniva chiamato. Ti avevano fornito di un giubbotto antischegge e avevi fatto delle esercitazioni di tiro supplementari al poligono e specifiche per il difficile teatro urbano. Nuova uniforme mimetica, occhialoni antisabbia, elmetto in kevlar e tanta, ma tanta voglia di fare il tuo dovere. Eravamo i migliori dell’Italia e non vi era differenza fra SPE (servizio permanente effettivo) e VFB (volontari in ferma breve) che venivano dal reclutamento della naja.
Per chi non è un paracadutista, lo spirito di corpo era molto alto. Ad una adunata per il cambio della guardia fra Monticone (uscente) e Loi, lui ci venne a trovare e noi tutti inquadrati a sentire l’ennesima solfa.

Per noi Monticone era il massimo e lo aveva dimostrato nel Kurdistan. Le 10 parole che ha detto non me le ricordo, ma quando è andato a terra a pompare (flessioni sulle braccia), tutta la caserma è andata a terra. Dal nostro comandante ai furieri che stavano guardando e i cuochi che sono usciti per vedere un generale pompare e si sono gettati a terra anche loro. Da all’ora, si è creata una fiducia fra noi e lui, differente da ogni altro ufficiale che ho conosciuto.
Loi prima pensava ai suoi uomini e poi alla missione da fare. Altro esempio, esercitazione a Grosseto e una volta terminata, solito schieramento di tutti i reparti impegnati per il saluto finale. Dopo 10 giorni di fango e freddo non vedevi l’ora di tornare in caserma e farti una doccia. Avresti sopportato di buon grado il freddo seduto sul cassone del camion, ma non è andata così. Come è iniziata non ho idea, ma ci siamo fatti 100 e dico cento e più chilometri a piedi con zaino da bivacco con circa 25-30 chili sulle spalle, esattamente in 40 ore! Ufficiali in testa alla colonna e noi dietro. In caserma c’era ancora lui che ci aspettava e prima dell’ammaina bandiera, ci ha detto che eravamo pronti per la Somalia. L’urlo che si è alzato ha fatto tremare anche i vetri. Per lui ero pronto di andarci anche a nuoto se me l’avrebbe chiesto. Monticone non era da meno e per prendere il posto alla guida della Brigata Folgore bisogna essere veramente un cazzuto di ufficiale.

Pensando al tempo trascorso in Somalia, non c’è solo adrenalina. Quando andavamo a distribuire viveri, medicinali o portare i soccorsi sul campo, vedevi che quello che facevi era la cosa giusta. Loro erano armati come noi, ma vigeva il rispetto reciproco. Ti dico questo, un giorno di pattuglia all’esterno dell’aereoporto, abbiamo visto un carretto trainato dal solito asinello. Dietro a questo un signore che pedalava in bici. Al grido FERMO O SPARO non si sono fermati e non abbiamo sparato. Sul carretto c’era una partoriente che abbiamo fatto nascere in infermeria e la bambina è stata chiamata Italia Maria. Più altri 2 nomi. Erano già mezze morte quando le abbiamo raccolte, sia la madre che la bambina. Era un parto podalico e ho visto il piede della piccola. Parto cesareo sacca di sangue e incubatrice, hanno fatto il resto.

Quando li abbiamo portate nel villaggio a pochi chilometri dall’aeroporto, ci hanno festeggiato come se fossimo dei parenti che non vedovano da anni. Hanno ucciso un vitello e preparato da mangiare e noi li con gli elicotteri sulla testa che non potevamo restare, ma abbiamo festeggiato con loro più che volentieri.
Per questo, per mille altre azioni che i nostri militari continuano a fare nei mille teatri dove andiamo, ci facciamo amare dalla popolazione.

Dal mio punto di vista la missione stava andando diciamo bene. Bastone e carota come si diceva. I soli aiuti non bastano però ad andare avanti. Bisognava creare scuole e aziende agroalimentari per renderli indipendenti dagli aiuti. C’erano troppi interessi che giravano attorno alla missione. Navi cargo che attraccavano in alto mare e... Aerei solitari che atterravano dove non dovevano... Individui che definire loschi e ambigui è molto riduttivo... Accadeva tutto davanti ai nostri occhi, ma non eravamo noi la polizia. Credo a maggior ragione che Ilaria Alpi e lo dico da sempre, aveva seguito una pista che l’ha portata a fare lo scoop della vita.
Ma poi, dopo tutto, che ci siamo andati a fare? Neanche più le banane importavamo dalla Somalia e petrolio non c’è né!
In definitiva, ciò che ha fatto veramente affondare la missione, sono state le scellerate scelte dei pakistani prima, degli americani e soprattutto del turco capo missione. Un vero despota e ignorante!!!

Come avevo detto anni fa.
Dovere e sacrificio. Lacrime e sangue. Ostie e bestemmie. Questo è il soldato italiano, indipendentemente dal reparto a cui appartiene e questo da sempre...

Siamo andati per cambiare qualcosa? Si, il portafoglio di qualcuno! Ma questo sono solo illazioni, salvo il mio conto in banca.


[URL="http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=9272&st=15 ...link"]http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=9272&st=15 (http://g.imageshack.us/thpix.php) .....link del forum da cui ho preso le testimonianze...

galler
23-12-08, 19: 23
UN ex parà degli alpini (che al tempo non erano ancora una FOS) è andato li i nSomalia durante la leva...ha detto che devi dimenticarti i film...anche perchè li noi Italiani eravamo "ben voluti" al contrario degli americani, anche perchè avevamo compiti ed incarichi diversi...cioè...tutti gli american ierano odiati...mentre a loro i somali portavano pure da mangiare!

C'è anche da dire...che tornato dalla Somalia però è diventato un alcolista @.@

Raiden
23-12-08, 22: 03
Ricordiamo che il primo test di un missile intercontinentale della korea del nord è fallito miseramente dato che si è inceppato tutto facendolo cadere dopo (se non ricordo male) appena 15 km di volo :rotflmao:

Non so come siano i loro missili, ma la corea del nord è il paese più militarizzato del mondo, e basta pensare che hanno un esercito di 1.210.000 persone, più quasi 8 milioni di riservisti, su un totale di 23 milioni di abitanti. Poi è ovvio che oggi avere una buona aeronautica può contare di più, in caso di guerra..però non sarebbe comunque da prendere sottogamba, anche se povera (sempre che lo sia davvero) di tecnologie...cmq sono i ministri della difesa della nato a doversene preoccupare, e non noi:am054

Antica Civiltà
23-12-08, 23: 28
Comunque sia Signori Miei c'e' di andare in Somali si partirà...

vespamayer
24-12-08, 00: 23
Mi fa specie che c'è ancora gente che prende il film "black hawk Dawn" come la verità assoluta..... pensa: ho visto il film... bello.... allora la somalia era così...

La Somalia è stata soprattutto sete.... tanta sete, ho visto gente sprovveduta succhiare i "fresh and clean", sporcizia e caldo opprimente.. personalmente ammiravo particolarmente i sottufficiali, (parecchi di loro avevano fatto il Libano 10 anni prima) che avevano sempre un'occhio di riguardo per dei ragazzi come noi che dopotutto non avevano nessuna esperienza di nulla..

Ho letto un poco il forum in allegato..... bhe non so dove fossero i VFB nel 1993. mi ricordo che c'era solo la naja e basta... i militari professionisti esistevano solo dal Sergente in su da quello che ricordo.

Ricordiamoci che ci sono stati anche alcuni morti per incidenti sul posto di guardia... e i responsabili hanno pagato amaramente lo scotto dell'improvvisazione... ricordo di un aiutante di sanità che all'aeroporto in procinto di ritornare in patria si fece partire un colpo dalla pistola che ferì gravemente un bersagliere... come me. Quando dico ferì gravemente voglio dire che lo sfortunato rimase in sedia a rotelle (morì in seguito dopo anni).

Mi auguro come ho già scritto che chi è al Governo capisca che l'Africa è "terreno perso", che ci mandino quelli della Legione Straniera......

AlexSorada
24-12-08, 12: 23
Mi fa specie che c'è ancora gente che prende il film "black hawk Dawn" come la verità assoluta..... pensa: ho visto il film... bello.... allora la somalia era così...

La Somalia è stata soprattutto sete.... tanta sete, ho visto gente sprovveduta succhiare i "fresh and clean", sporcizia e caldo opprimente.. personalmente ammiravo particolarmente i sottufficiali, (parecchi di loro avevano fatto il Libano 10 anni prima) che avevano sempre un'occhio di riguardo per dei ragazzi come noi che dopotutto non avevano nessuna esperienza di nulla..

Ho letto un poco il forum in allegato..... bhe non so dove fossero i VFB nel 1993. mi ricordo che c'era solo la naja e basta... i militari professionisti esistevano solo dal Sergente in su da quello che ricordo.

Ricordiamoci che ci sono stati anche alcuni morti per incidenti sul posto di guardia... e i responsabili hanno pagato amaramente lo scotto dell'improvvisazione... ricordo di un aiutante di sanità che all'aeroporto in procinto di ritornare in patria si fece partire un colpo dalla pistola che ferì gravemente un bersagliere... come me. Quando dico ferì gravemente voglio dire che lo sfortunato rimase in sedia a rotelle (morì in seguito dopo anni).

Mi auguro come ho già scritto che chi è al Governo capisca che l'Africa è "terreno perso", che ci mandino quelli della Legione Straniera......

Però così sei offensivo eh........quoto su tutto e, mi complimento per la considerazione ma........sei offensivo......

Ti prego però di non volermene.

vespamayer
24-12-08, 12: 41
perchè sono offensivo??? cosa ho detto di così strano?? La legione straniera è un corpo mercenario dove la gente si arruola. La Francia lo capì nel 1831 che per i loschi affari coloniali era meglio far morire degli stranieri e non i propri figli... (non parlo di cittadini perchè all'epoca della fondazione della legione secondo me esistevano solo sudditi).

AlexSorada
24-12-08, 13: 25
I legionari non sono mercenari......son solo person demotivate che, nella legione, cercano qualcosa che la società evidentemente no gli ha dato.
C'è chi cerca una famiglia, chi un motivo di vita o, semplicemente, un valido motivo per muorire, facendolo da eroe........e non in qualche vicolo malfamato di chissà quale sobborgo, di qualche paesino semindipendente del blocco est.

Paragonarli a dei mercenari mi sembra un pò riduttiva come cosa.......

Sparkly Speirs01
08-01-09, 20: 06
per tornare a come contrastare la pirateria ecco cosa ho trovato su CONGEDATI FOLGORE, come avevamo pensato le compagnie si sono rivolte ai contractors, speriamo ke come ha pronosticato Alex per questa eventualità i prezzi non salgano

[Quote]

DA CONGEDATI FOLGORE

PANORAMA del 7 Gennaio 2008


Sfida in Africa: mercenari contro pirati


FAUSTO BILOSLAVO

Somalia Minacciati dai continui assalti dei moderni bucanieri, i mercantili hanno bisogno di rinforzi. E si affidano ai contractor. A cominciare dalla Blackwater.


Per sconfiggere i pirati somali servono rinforzi. E le società private di sicurezza, dalla celebre Blackwater all’italiana Start sicurezza, hanno fiutato l’affare.

Non basta la ventina di navi da guerra di mezzo mondo, comprese sette dell’Unione Europea, già presenti al largo della Somalia. Sta arrivando una piccola flotta cinese e addirittura la neutrale Svizzera vuole una scorta armata per i suoi cargo. La Confederazione non dispone di navi da guerra, ma nei porti del Mediterraneo operano 35 suoi mercantili. Uno di questi è stato preso di mira dai pirati il 16 dicembre, che l’hanno inseguito senza riuscire ad abbordarlo.

In tutto i pirati somali hanno attaccato 95 navi nel corso del 2008. Circa 400 marinai e 19 mercantili presi all’arrembaggio sono ancora sotto sequestro. Risultato: la Blackwater ha ricevuto una quindicina di richieste di armatori bisognosi di protezione. La società di sicurezza americana, impegnata sui fronti più caldi, come Iraq e Afghanistan, è pronta a far salpare la sua ammiraglia antipirati: la McArthur, un’ex nave oceanografica di 830 tonnellate, lunga 55 metri e attrezzata con la tecnologia più moderna. Armata di tutto punto, può imbarcare una trentina di commando ed è dotata di un miniospedale. La nave da guerra privata ha un ponte per l’atterraggio di due piccoli elicotteri Md-350, che trovano spazio nella stiva.

Le società di sicurezza sono già impegnate a bordo di navi anglosassoni, australiane e neozelandesi al largo della Somalia. «Gli attacchi alle navi che si sono dotate di gruppi di protezione, addestramento mirato e strumenti tecnologici di contrasto sono crollati del 100 per cento» riferisce Carlo Biffani, ex ufficiale paracadutista, fondatore della StartSicurezza. «Stiamo sviluppando un progetto che fornirà aliquote di protezione, nave d’appoggio e addestramento per contrastare la minaccia della pirateria» anticipa Biffani. L’affare sarà realizzato «con un partner proveniente dai paesi del Golfo e fra breve saremo operativi».

Intanto, i contractor provvedono a pagare i riscatti (per la petroliera saudita Sirius Star i corsari chiedono per esempio 25 milioni di dollari). Ma, trovato l’accordo sul prezzo, bisogna consegnare i soldi, in biglietti da 50 e 100 dollari. L’operazione è spesso affidata agli ex delle Sas, i corpi speciali britannici. Partono da Mombasa, in Kenya, con battelli diretti alle Tortughe somale di Eyl e Harardhere. O volano in Somalia su aerei che trasportano il khat, la droga nazionale. Alcuni riscatti sono stati lanciati sul ponte della nave sequestrata.

(ha collaborato Gianandrea Gaiani)

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FsDreame®
31-01-09, 02: 13
ciao a tutti ragazzi,a proposito di Africa... sono di ritorno da maricentro. oggi ho giurato fedeltà alla repubblica Italiana sono felicissimo, mi hanno destinato ad una nave che tra pochissimi giorni leverà i cuori verso la somalia,è quasi questione di ore,tant'è che il corso antifalla e antincendio lo faccio direttamente a bordo,ci è stato comunicato ( a 4 di noi su 450,che grandissima fortuna) che staremo fuori per almeno 4 mesi, spero che vada tutto bene, come prima esperienza credo proprio che non si possa aspirare a meglio, anche se svolgerò incarichi puramente logistici, come è giusto che sia, sono fiero ed orgoglioso di me stesso per ciò che sto facendo, buona notte forum.

Sparkly Speirs01
31-01-09, 11: 44
complimenti FsDreame credo che il giuramento sia un momento sacro per ogni militare

super64
31-01-09, 11: 51
siete proprio sicuri ceh in somali si tornerà????

io ho molti dubbi anche perchè tornare li nn sarà una passeggiata aidid e morto nel 96 e da quel momento c'è l' anarchia piu' totale e ci sono molti signori della guerra e nessuno potrà fare da intermediatore.

E poi c'è la questione dell' Onu vi ricordo che nel 93 c'era la giurisdizione onu che decideva, le regole di ingaggio.
a voi le conferme e le risposte

270bis
31-01-09, 11: 53
Mi fa specie che c'è ancora gente che prende il film "black hawk Dawn" come la verità assoluta..... pensa: ho visto il film... bello.... allora la somalia era così...

La Somalia è stata soprattutto sete.... tanta sete, ho visto gente sprovveduta succhiare i "fresh and clean", sporcizia e caldo opprimente.. personalmente ammiravo particolarmente i sottufficiali, (parecchi di loro avevano fatto il Libano 10 anni prima) che avevano sempre un'occhio di riguardo per dei ragazzi come noi che dopotutto non avevano nessuna esperienza di nulla..

Ho letto un poco il forum in allegato..... bhe non so dove fossero i VFB nel 1993. mi ricordo che c'era solo la naja e basta... i militari professionisti esistevano solo dal Sergente in su da quello che ricordo.

Ricordiamoci che ci sono stati anche alcuni morti per incidenti sul posto di guardia... e i responsabili hanno pagato amaramente lo scotto dell'improvvisazione... ricordo di un aiutante di sanità che all'aeroporto in procinto di ritornare in patria si fece partire un colpo dalla pistola che ferì gravemente un bersagliere... come me. Quando dico ferì gravemente voglio dire che lo sfortunato rimase in sedia a rotelle (morì in seguito dopo anni).

Mi auguro come ho già scritto che chi è al Governo capisca che l'Africa è "terreno perso", che ci mandino quelli della Legione Straniera......

Ti quoto perfettamente...

Yeager
31-01-09, 12: 20
ma perchè dobbiamo andare in Somalia? ma non ci possiamo fare semplicemente i cavoli nostri invece che andare sempre dietro agli americani? oltretutto queste missioni costano non poco e poi si lamentano sul fatto che soldi ce ne sono pochi e pensano di bloccare i concorsi nei prossimi anni.....e poi guardate che cosa si è ottenuto negli anni passati, siamo punto e a capo.

marte
01-10-10, 11: 34
Questa discussione è stata chiusa in quanto inattiva. Nel caso abbiate domande o voleste aggiungere qualcosa siete pregati di inviare a me o altri Mod un messaggio. valuteremo se è il caso di aprirla nuovamente..

Marte