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Visualizza Versione Completa : Sfogo domenicale



bsk
24-02-13, 12: 42
E' stato veloce, al seggio quasi nessuno, ed abbiamo votato espletando un nostro diritto/dovere sperando che serva a dare un po di tranquillità a questa nostra terra, ma anche stavolta farlo mi ha innervosito davvero parecchio.
Tutti a pensare al controllo dei voti, 4/5 persone rappresentanti di seggio dei partiti a guardare, i soliti 3 tutori dell'ordine presenti, ed il personale per ogni seggio, presidente e scrutatori, tutto come sempre.
E come sempre nessuno che si è preoccupato dei portatori di handicap, degli invalidi, di chi, anche solo anziano, ha problemi di mobilità e oggi pioveva anche
Un cancello a sbarrare l'ingresso alle macchine al cortile antistante l'ingresso della scuola che ci ospita come sempre per votare, se devi portare un invalido nessuno che lo apre, scendi tu e te lo apri da solo, entri e con la macchina, arrivi alla scala 10-11 gradini da fare, oggi che piove sono tutti bagnati e perciò scivolosi, ingresso per carrozzine con scivolo chiuso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Fai le scale sorretto dal parente che ti accompagna, mentre tutti i personaggi di cui sopra ti guardano senza guardare, entri e nel gabbiotto, seduti con la macchinetta del caffè appena fatto i 3 tutori dell'ordine che parlano fra loro, saluti e loro voltandosi leggermente ti rispondono a denti stretti, ma nessuno si muove verso di te ed allora ti esce dai denti:
"Ma l'ingresso per invalidi è chiuso?!!!!!"
ed il più anziano, toccato nel vivo, con tono di voce autoritario risponde secco:
"Certo che è chiuso, non puo restare aperto se no entra chiunque e la sicurezza del seggio sarebbe compromessa, lei mandava ad avvisare e appena possibile avremmo provveduto ad aprirlo"
Stai iniziando a rispondergli per fargli notare che non devo essere io chiamare per chiedere una cosa che mi spetta di diritto, ma loro a provvedere ai miei bisogni.....bastava che uno di loro si mettesse li fisso al controllo di quel varco d'ingresso e faceva accomodare solo chi puo e deve, ma la mano di mio figlio mi stringe il braccio ed io abbozzo e tiro dritto.
Entro nel seggio, consegno i documenti, ricevo matita e schede voto e piano piano arranco sino alla postazione da solo nesuno puo accompagnarti si li è vietato e noto che se invece che col tripode e una iniezione di antidolorifico per non crollare dal dolore fossi venuto in sedia a rotelle nel box voto non sarei potuto entrare, la sedia non ci passa e mi viene da ridere per non piangere.
Voto, piego le schede, esco, le inserisco nelle urne, ritiro i documenti restituendo la matita ed esco accompagnato da mio figlio e da mia moglie che mi sorreggono fra gli sguardi non sguardi delle stesse persone di prima, fra la solita indifferenza dei signori tutori dell'ordine scendo i gradini di prima, salgo in macchina, usciamo sulla strada e mio figlio richiude il cancello.
Anche stavolta è fatta, ma.....................................quanti ma, quanti se...........
Possibile che nessuno, ma dico nessuno ci abbia pensato, nessun partito o formazione pseudo politica, lista civica, abbia avuto il pensiero che magari si dovrebbe fare così, posizionare così, perchè se un anziano, un invalido, un portatore di handicap con accompagnatore arriva per votare.................se poi piove magari si dovrebbe pensare di.........................
Niente da fare, a nessuno frega nulla, nemmeno se ti vedono, fanno come sempre, finta di non vedere, più facile, più semplice, più italiano e mentre a casa ci ripenso e scrivo questo sfogo mi dico da solo che se non cambieremo noi iniziando da questo atteggiamento come potremo mai sperare che cambi la classe politica, il governo, il loro modo di amministrarci.
In fin dei conti sono persone, uomini e donne come noi, come quelli che oggi erano li a vedere non vedere quello che è capitato a me ed a tutti quelli nelle mie condizioni o messi ancora peggio di me che hanno usato il loro diritto/dovere del voto.
Se non si cambia, partendo da queste cose, il nostro modo di essere cittadini, il nostro voto sarà sempre sprecato, buttato via, altro che cambiamento, che tzunami, altro che nuova Italia.
Ecco, vorrei che queste righe facessero riflettere un po tutti, perchè il cambiamento deve iniziare da dentro ognuno di noi, dalle cose che sembrano più stupide o non avrà nessuna probabilità di riuscire, di attecchire.
Grazie per avermi dedicato un po del vostro tempo a leggendomi, gia questo è un inizio e chi sa che un domani, magari prima di morire, io possa assistere alla nascita di un'Italia, un Mondo diverso, più simile a quello che nei nostri sogni vorremmo, ma che non sappiamo costruire troppo chiusi nei nostri egoismi e personalismi
BUONA DOMENICA DI VOTO a tutti

remole
24-02-13, 12: 52
Non quotare inutilmente, è ovvio che la risposta è relativa all'argomento.

Serve a poco, ma tantissima solidarietà, è da tempo che sono pessimista sulla possibilità di un reale cambiamento di questo paese. Buona Domenica anche a lei.

bsk
24-02-13, 12: 54
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Brownie
24-02-13, 13: 19
bsk è appena mattina, i seggi sono aperti fino alle 22 di stasera, e domani fino alle 15. Io spero la gente vada a votare unita, anch'io comunque pensavo ci fosse piu al seggio.

Magari vanno tutti domani, stiamo a vedere.

Buon voto a tutti

alpacinn
24-02-13, 13: 36
che dire.......appoggio il tuo pensiero e ti do pienamente ragione....... a volte però ti confesso che quel vedere non vedere che tu dici, per alcuni potrebbe essere una situazione di disagio, ovvero, magari la voglia di aiutare quella persona invalida c'è....ed è anche tanta, ma vedendola accompagnata da parenti, si ha paura di essere di troppo, magari dici dentro di te: "che faccio, mi avvicino, do una mano anche io, e se lo metto in imbarazzo? oppure se i parenti mi guardano male e mi dicono ma non vede che ci siamo già noi?", io confesso che a volte ho paura di queste cose, se mi capita di vedere un invalido in difficoltà già aiutato da qualcuno...... diverso sarebbe se lo trovassi in difficoltà da solo.....però son cose che si pensano, stati d'animo.....io molto probabilmente sbaglio,e magari mi faccio troppi castelli, però sono sensazioni che provo, mi dispiacerebbe far sentire una persona in quelle condizioni a disagio.... o i familiari appresso a lui.

basilischio
24-02-13, 14: 18
bsk è appena mattina, i seggi sono aperti fino alle 22 di stasera, e domani fino alle 15. Io spero la gente vada a votare unita, anch'io comunque pensavo ci fosse piu al seggio.

Magari vanno tutti domani, stiamo a vedere.

Buon voto a tuttiSarebbe così gentile da spiegare a tutti cosa c'entra l'affluenza alle urne con lo sfogo di bsk?

Prima di rispondere a "vanvera" abbia la compiacenza di leggere attentamente ciò a cui si appresta a rispondere........ Cavolo, questo è peggio dell'indifferenza, e proprio mancanza di rispetto, verso chi scrive e chi legge.

vegepat
24-02-13, 14: 23
che dire.......appoggio il tuo pensiero e ti do pienamente ragione....... a volte però ti confesso che quel vedere non vedere che tu dici, per alcuni potrebbe essere una situazione di disagio, ovvero, magari la voglia di aiutare quella persona invalida c'è....ed è anche tanta, ma vedendola accompagnata da parenti, si ha paura di essere di troppo, magari dici dentro di te: "che faccio, mi avvicino, do una mano anche io, e se lo metto in imbarazzo? oppure se i parenti mi guardano male e mi dicono ma non vede che ci siamo già noi?", io confesso che a volte ho paura di queste cose, se mi capita di vedere un invalido in difficoltà già aiutato da qualcuno...... diverso sarebbe se lo trovassi in difficoltà da solo.....però son cose che si pensano, stati d'animo.....io molto probabilmente sbaglio,e magari mi faccio troppi castelli, però sono sensazioni che provo, mi dispiacerebbe far sentire una persona in quelle condizioni a disagio.... o i familiari appresso a lui.

Ma sei fuori?
No, in effetti temo di no: temo sia il ragionamento che fanno molti. Lo farei io, ma... ma... cento ma, cento ragioni, cento spiegazioni, cento giustificazioni.
Restano i fatti: nessuno ha aiutato chi ne aveva bisogno.

Bisogna cambiare il nostro modo di essere cittadini, concordo pienamente. A partire da noi stessi, tutti i giorni.

"Non ti aiuto per non farti sentire a disagio"
Ma perfavore.

alpacinn
24-02-13, 15: 01
vegepat, se tu leggessi attentamente quello che ho scritto.....non sputeresti sentenze del tipo "ma per favore, ma sei fuori", è un forum dove ognuno può dire la sua o cosa???? siamo capaci a fare critiche costruttive cercando di capire le nostre opinioni e discutendone senza come al solito aggredire con queste frasette insulse "sei fuori, ma per favore...." eccetera eccetera???? perchè così mi spazientisco e poi mi girano....detto ciò, se rileggi attentamente non ho assolutamente detto che non aiuterei mai un disabile, semplicemente che se la persona in questione fosse da sola senza nessun altro GIà AD AIUTARLA sarei il primo ad intervenire.......oddio sarei....... già mi è anche capitato di farlo, rimango invece più bloccato per i motivi descritti prima nel topic, rileggi senza distrazione.....grazie vegepat, buona domenica!

Wiseman
24-02-13, 15: 18
Signori, vi ricordo che le questioni personali vanno regolate in privato. Grazie.

ebenezer
24-02-13, 16: 07
Il seggio dove mi tocca votare è posto in un plesso che ospita scuole elementari e medie. Si entra da un portone, si passa attraverso un atrio e per entrare nelle aule bisogna salire uno scalino , entrare in un portoncino strettissimo e percorrere un corridoio pieno di materiale che di solito sta nelle classi. Riflettendoci bene difficilmente una persona disabile, a maggior ragione se in carrozzina potrebbe entrare agevolmente per esercitare il proprio diritto/dovere di voto. Chissà perchè, senza il suo intervento, non ci avevo pensato prima e, posso assicurarlo, non sono una persona insensibile.

bemboz
24-02-13, 17: 48
Mi ricordo che mio fratello era costretto, quando usciva, ad andare solo nei centri commerciali perché erano gli unici senza barriere. Le città ed i paesi fanno schifo da questo punto di vista (marciapiedi inadatti, gradini per entrare nei negozi, porte che rendono difficoltoso l'accesso ..etc). Non si capisce che anche un bancone di un bar è una barriera nel momento in cui una persona in sedia non può arrivarci..eh si perché se fai un bancone di 1,20 mi spieghi come potrebbe arrivarci uno in sedia?? deve volare? ..la risposta più da schifo che ho sentito a questa domanda è "che problema c'è ci sono i tavolini"(il giorno gli stavo per tirare la bottiglia dell'acqua). Ma anche nei luoghi dove dovrebbero tenerci di più c'è questo schifo ..mi ricordo all'ospedale (Ospedale Marino giusto per fare nomi e cognomi) dove c'erano ambulanze che parcheggiavano al posto riservato ai disabili ..dove dovevi fare slalom con la carrozzina per evitare le macchine che ostruivano il passaggio, e che gli puoi fare oltre a mandarli a quel paese? ..nulla, dopo che te ne vai rimangono nella loro ignoranza.

a chi dice che non sa se chiedere o meno se serve un aiuto ti assicuro una cosa,
quando una volta io ero incasinato con la pioggia se anche uno di quei 4 idioti che tentennavano guardandomi mi avesse aiutato non lo avrei di certo mandato via. Dopo tutto chiedere non costa nulla "Scusi, le serve un aiuto?" risposta "si grazie" o "no grazie". La solidarietà si dimostra almeno provando a rendersi utili non rimanendo a guardare la scenetta come fosse uno spettacolo circense.

non è la malattia in sé che rende una persona disabile: ma l'inadeguatezza delle città, attività commerciali ..etc. Perché a far rimanere in casa una persona non è tanto la sedia a rotelle (che è fatta proprio per muoversi) ma l'inadeguatezza dei servizi: pullman, marciapiedi, strade, attività commerciali, servizi pubblici ..etc.

Quando andate in giro provate a fare un gioco,
provate a notare le barriere architettoniche: vi renderete conto voi stessi di quanto sia inadeguato ciò che è intorno a voi per chiunque abbia problemi motori ..e se vi verrà lo schifo ad entrare in un negozio che ha 3 scalini all'entrata non preoccupatevi, sarà solo la vostra coscienza.

mi scuso per i toni

capodifiume
24-02-13, 17: 56
Tanta solidarietà a Bsk.
Purtroppo scene del genere se ne vedono tante anche nella vita quotidiana.

bsk
24-02-13, 18: 43
quando ancora navigavo mi trovai in un posto sperduto del Mar del Giappone, in un porto dal nome impronunciabile per un europeo e passeggiando per questa ridente cittadina di pescatori e portuali mi imbattei in una marea di ragazzini in sedia a rotelle, mai visti così tanti assieme, tutti vestiti nello stesso modo, ragazzi e ragazze dai 10 ai 13 anni, che andavano in giro educatamente fra le vie senza destare lo stupore di nessuno
allora spinto dalla curiosità tutta occidentale chiesi informazioni al referente portuale che ci faceva da traduttore e da agente logistico per il reperimento del materiale che ci serviva, eravamo fermi per sosta rifornimento, e lui sorridendo mi disse:
"sono gli allievi della scuola, la nostra 3° media, che per una settimana vivono 24 ore su 24 come i loro compagni meno fortunati in modo da apprendere cosa significa e da capire cosa fare e non fare per non aggravare il loro stato di disagio"
rammento che sorrisi fra me e me dicendomi: "hanno proprio tempo da perdere" e non ci ho più pensato sino a quando non è toccato a me vivere con un disagio fisico e a doverlo fare in una società tanto evoluta e progredita, in città super moderne, dove però nessuno ha mai avuto il pensiero di quel villaggio di pescatori facendo provare sin da piccoli a vivere così i propri figli e perciò essi oggi non sono in grado di conoscere davvero cosa significhi
ora so che la saggezza della vita non è nell'opulenza della civiltà metropolitana e futuristica, nello sfruttamento di cio che ci circonda per piaceri effimeri e futili, ma sta nelle piccole cose appunto come quella della saggezza popolare che insegnava anche in quel modo il rispetto dei tuoi simili e del mondo che ti circonda essendone tu solo una piccola parte e non il padrone
ora vorrei davvero vivere fra quei poveri pescatori in quel piccolo porto del mar del Giappone, mi sentirei ancora parte di qualcosa che mi capisce, che mi vuole, che mi accetta davvero, per cui non sono un peso da non vedere, mi sentirei considerato ancora utile, ma loro che ne sanno del futuro, sono solo dei poveri pescatori e portuali, povera gente con una saggezza immensa

bacioch
24-02-13, 18: 47
Nel mio seggio(vecchia scuola elementare anni 30),puoi parcheggiare davanti all entrata,poi...
3 gradini e sei all ingresso,solo che hanno messo un serramento per isolare dagli spifferi,quindi bisogna svoltare secco di 90° a sinistra,e dopo mezzo metro altri 90° a destra,a che ci sono altri 3 gradini strettissimi (secondo me è stato progettato all origine per rallentare i ragazzini di una volta)...

Di certo,la sedia ,con due aiutanti ai fianchi che tirino su,non ci sta materialmente,magari uno davanti,uno dietro si...

Però il Comune ha affisso l'elenco dei seggi per non deambulanti (una ventina),quindi senza barriere e con urna praticabile,con eventuale servizio di accompagnamento con pulmino

bemboz
24-02-13, 19: 16
"sono gli allievi della scuola, la nostra 3° media, che per una settimana vivono 24 ore su 24 come i loro compagni meno fortunati in modo da apprendere cosa significa e da capire cosa fare e non fare per non aggravare il loro stato di disagio"


la saggezza della vita non è nell'opulenza della civiltà metropolitana e futuristica, nello sfruttamento di cio che ci circonda per piaceri effimeri e futili, ma sta nelle piccole cose appunto come quella della saggezza popolare che insegnava anche in quel modo il rispetto dei tuoi simili e del mondo che ti circonda essendone tu solo una piccola parte e non il padrone

in una società dove il solo provare una carrozzina si pensa che "porti sfiga"?
Questo mi ricordo che mi era stato detto e che ricordo come se fosse ieri.
Come sempre la saggezza sta nel passato non nel futuro

..i nostri amministratori sono troppo impegnati per occuparsi di questi problemi; Fanno finta di interessarsi ma in fin dei conti non gli importa nulla. Mi ricordo quest'estate quando il Consiglio Comunale deliberò che nell'arenile ci fosse una porzione accessibile ai cani, tutti esultarono dicendo che fosse un segno di gran civiltà! Peccato che (senza nulla togliere ai cani) in quell'arenile non ci fosse neanche una passerella per consentire l'accesso alla spiaggia a chi avesse problemi motori. Questo per sottolineare la sensibilità degli amministratori su certe tematiche.

Ma ha ragione lei nel dire che non ci si pensa fino a quando non si entra in contatto con questo mondo; Ma se io posso scusare l'ignoranza dei cittadini non posso scusare quella degli amministratori. Perché vedo nella loro indifferenza una grande responsabilità. Tu amministratore non puoi non pensarci in quanto è tuo compito. Tutti si ricordano l'articolo 3 della costituzione dimenticandosene sempre un pezzettino:

[..] è compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana [..]

il piccolo villaggio di pescatori aveva capito davvero il significato della parola "civiltà".
Bsk ha scritto delle parole che dovrebbero essere incorniciate!

Maradoro
25-02-13, 11: 49
Solidarietà a Bsk, ho 18 anni ho una persona parzialmente invalida in famiglia e purtroppo so cosa comporta l'essere ''invalidi'' e le relative barriere architettoniche.
In italia si parla tanto di grandi progetti ma basterebbe partire dalle ''piccole grandi cose'' per persone meno fortunate di noi...mi appello anche ai giovani che nel vedere un anziano o invalido in difficolta' potrebbero perdere 5 minuti della loro vita per agevolarlo in Metro, servizi pubblici, poste, comune, bus etc...

bsk
25-02-13, 12: 00
fai agli altri cio che vorresti fosse fatto a te

Maradoro
25-02-13, 12: 07
fai agli altri cio che vorresti fosse fatto a te

Molti italiani la pensano come noi sicuramente, ma purtroppo soprattutto tra noi giovani vige la regola del menefreghismo...

LeeVa
01-03-13, 00: 58
Vorrei riportare cosa ho visto io e chi questa discussione mi ha ricordato, visto che 2/2 descrizioni erano negative..

Entrando nella scuola, era dove andavo alle elementari e mi ricordo che c'eran solo gradini.. hanno messo uno scivolo al posto dei 2 gradini che c'erano all'ingresso, e dentro anche lì solo scivoli.
Sì, probabilmente ci sarà qualche studente a cui servono.. anche se non ho mai visto disabili nemmeno al palio del paese...

Mande
01-03-13, 14: 50
Al seggio dove ero scrutatore non ci sono stati problemi... e anche in tutto l'edificio... (solamente una persona anziana, poverina, con problemi psicologici non sapeva dov'era l'uscita, si è perso e l'abbiamo fatto accompagnare fuori dalla gdf presente al seggio) l'entrata era la stessa sia per i disabili che per i non disabili (c'era solamente uno scivlolo per le carrozzine) e per i seggi al primo piano c'era l'ascensore... e inoltre le cabine (le n. 1) erano cabine doppie in modo da permettere l'ingresso di due persone (in presenza di dichiarazione medica che attesti la disabilità) o permettere l'ingresso di carrozzine

bii
01-03-13, 14: 50
Bella l'idea del villaggio di pescatori. Sono cose che fanno riflettere.

Un pensiero in linea con quanto detto nella pagina precedente. Sottolineando che ritengo obbligatorio aiutare una persona in difficoltà, che sia disabile, anziana o che semplicemente per qualunque ragione abbia bisogno di aiuto, ma volte si scatena per davvero un comportamento strano nei confronti dei disabili. Non mi riferisco chiaramente a quanto successo nei seggi a bsk che ovviamente non ha nemmeno bisogno di commenti direi soprattutto per via del tono autoritario con cui hanno risposto i carabinieri. Io credo che se anche ci fosse stato uno scivolo chiuso (che già, sottolineo, non avrebbe dovuto essere chiuso) ma se semplicemente avessero risposto "ha ragione, andiamo subito ad aprire, le domandiamo scusa" bsk si sarebbe arrabbiato molto meno...

ma a parte questo condivido il pensiero di non saper bene come comportarsi per non urtare l'altra persona. Non dico che non vada aiutata, ovvio, ma ci sono persone che non vogliono essere aiutate. Lo dico con ragione di causa visto che mia nonna è una di queste.
Già prendere il montascale le dà fastidio perchè dice "ma solo io", se poi qualcuno poi l'aiuta, da una parte è contenta, ma dall'altra si sente a disagio, quindi tu sai benissimo che devi aiutarla e che allo stesso tempo che le dai fastidio... E' ovvio che ogni persona reagisce a modo suo e fondamentalmente dipende dal fatto di accettare o meno il proprio handicap, che non credo sia una cosa semplice.

Un discorso simile vale in caso di parenti presenti. Se li vedi in palese difficoltà è ovvio che ti offri, ci mancherebbe, ma in caso contrario li lasci fare per non dare fastidio. Il giusto mezzo sta alla sensibilità delle persone, aiutare se serve in modo corretto senza essere invadenti o dare fastidio. Io credo che la sensibilità non sia solo nel percepire chi ha bisogno, ma anche nel saperlo aiutare con naturalezza e senza essere invadente.


Per il discorso "bancone del bar" non ci avevo mai pensato, ma è vero, basterebbe fare una zona più bassa, è tanto semplice...

Eli113
01-03-13, 17: 23
Hai la mia solidarietà, sperando che la prossima volta che si voti, o che ci sia un afgluenza di persone, per qualsiasi evento pubblico, sia presente personale della CRI e colleghi più sensibili. A volte peró basta chiedere un aiuto, magari in modo diretto e non equivoco e sono certo che nessun operatore con una divisa a dosso darà certamente una mano

Mande
01-03-13, 17: 42
In un paese vicino era presente una squadra di protezione civile ai seggo, in modo da fornire un aiuto

Eli113
01-03-13, 18: 01
beh, l'italia e' il paese dei volontari, ce ne sono per ogni e per qualsiasi... possibile che in tali circostanze non ce ne siano presenti per ogni seggio?

Ippogrifo
01-03-13, 18: 44
Si potrebbe anche percorrere un'altra strada.
Gli elettori affetti da grave infermità,in base alla Legge 7 maggio 2009, n. 46, che subentra alla Legge 27 gennaio 2006, n. 22, hanno diritto a votare dalla propria abitazione.
Allego uno stralcio,per consultazione:

"Entro il 15° giorno antecedente la data della votazione, gli elettori possono presentare al sindaco del Comune, nelle cui liste elettorali essi sono iscritti, la richiesta di votazione presso la propria dimora. Oltre alla domanda per la richiesta del voto domiciliare, scaricabile dal sito del proprio Comune, inclusa questa documentazione:
1. una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso l'abitazione ove l’elettore dimora, con l’indirizzo completo dell’abitazione e un recapito telefonico
2. una copia della tessera elettorale
3. una copia del documento di identità
4. una idonea documentazione sanitaria rilasciata dal Funzionario Medico designato dalla ASL competente

Se la documentazione è completa, l’elettore affetto da gravi infermità potrà esercitare il proprio voto da casa durante le ore in cui è aperta la votazione, grazie alla presenza di uno scrutatore del seggio e del segretario.

Il voto a domicilio è ammesso in occasione delle elezioni della Camera, del Senato, dei membri del Parlamento europeo e delle consultazioni referendarie disciplinate da normativa statale. Per le elezioni dei presidenti delle province e dei consigli provinciali, dei sindaci e dei consigli comunali, le norme sul voto a domicilio si applicano soltanto nel caso in cui l’avente diritto al voto domiciliare dimori nell’ambito del territorio, rispettivamente, del Comune o della provincia per cui è elettore.

Per la domanda per richiesta di voto domiciliare consultare l'ufficio elettorale comunale."

Eli113
01-03-13, 20: 07
Giusto ippogrifo, ma lo stare in una sedia a rotelle, in un paese definito civile, non dovrebbe essere visto come una grave infermità ( cercate di capire ). Non voglio essere crudo, attenzione. Ci sono patologie piu' debilitanti, questo si.

bsk
01-03-13, 20: 32
peccato IPPO che cio che hai ciatto e postato valga solo per quei disabili/invalidi che non sono trasportabili
ovvero malati con respiratore autonomo e/o polmone d'acciaio ecc. ecc.
pochissimi dei disabili italiani sono riconducibili a quella categoria, mentre tutti quelli che hanno difficoltà motorie, ma sono trasportabili muniti di sedia a rotelle, ad esempio, devono recarsi al seggio a votare chiedendo magari l'intervento dei volontari per il trasporto al seggio se non avessero come arrivarci ovvero fossero senza una mezzo di trasporto sufficientemente grande per portare loro e la sedia anche smontata o se soli, senza nessuno parente e/o amico/vicino che li potesse accompagnare, ma il problema da me suscitato non era questo, ma che poi al seggio o normalmente fuori i "normali" non sappiano che certe azioni per loro semplici e quotidiane sono insuperabili per un diversamente abile specialmente poi se la noncuranza del "normale" aggrava la situazione come il parcheggiare in presenza di scivolo per la discesa dal marciapiede o sulle strisce pedonali o non lasciando spazio sufficiente fra una macchina e l'altra per salire dalla strada sul marciapiede, o parcheggiando motorini e/o biciclette sul marciapiede riducendo lo spazio vitale ed impedendo il passaggio di una carrozzina con mamma e di un disabile su sedia a rotelle e credetemi sulla parola potrei continuare la lista per almeno un altro paio di ore minimo

Zoppo
01-03-13, 22: 55
Anni fa lessi un articolo di giornale che parlava del cortometraggio che aveva vinto un concorso sull' handycapp.
Raccontava di un viale cittadino percorso da una parte da un signore su una sedia a rotelle e dall'altra da una scolaresca con la maestra. La maestra, sentendo i primi commenti dei bambini, li avverte: << mi raccomando, quando saremo al suo fianco non iniziate a fissarlo e a fare commenti, fate finta di nulla. >> Il montaggio alterna sequenze del signore, della maestra e della scolaresca sempre più vicini. Quando finalmente si incontrano, il signore imbarazzato, saluta, e i bambini, a modo loro ubbidienti, si voltano tutti dall'altra parte senza rispondere. Il filmato chiude sulle facce della maestra e del signore.
Mi dispiace ma non sono riuscito a trovarlo su youtube.

A parte la cattiva educazione, la gente normale è ormai assuefatta a vivere in un continuo non luogo dove non esiste rapporto con gli altri, di conseguenza, il dover rapportarsi subito e per forza con qualcuno, diventa una barriera per molti insuperabile. In realtà la barriera non è poi così alta: basta aver voglia di godersi quella piccola soddisfazione che si ricava dal servire a qualcosa, ogni tanto.