PDA

Visualizza Versione Completa : Bruciarsi anni di vita?



giorgioc
09-01-13, 23: 45
Ciao a tutti sono sempre io :) secondo voi tre anni di scuola militare bruciano anni di vita?

bartok
10-01-13, 00: 44
secondo me no, ma sopratutto la domanda vera è "perché dovrebbero?"

toproll
10-01-13, 02: 28
secondo me quei tre anni portano molti vantaggi che non sto quì ad elencare..ma già porgere simile domanda mi fa pensare in negativo..l'ultima cosa a cui pensa un militare è il divertimento!

DoppiaEffe
10-01-13, 08: 29
Ciao a tutti sono sempre io :) secondo voi tre anni di scuola militare bruciano anni di vita?

Gli anni tra i 15 ed i 19 meglio "bruciarseli" in una scuola militare che altrove.

IspGinko
10-01-13, 09: 48
DIpende, certo puoi dimenticarti le sere in discosteca, le partite con la PS2, andare allo stadio ecc... in cambio? ti istruisci in un ottimo istituto, che ti darà dei vantaggi per il futuro. Questo a che prezzo? alzarsi presto, studiare, praticare sport, studiare ... poi sta a te. Entrambe le scelte hanno dei pro e dei contro che sono relativi e soggettivi, perciò dipende da te se è la scelta giusta da fare. Immagino che ti riferisca alla Dohuet.

---------------------Aggiornamento----------------------------


Gli anni tra i 15 ed i 19 meglio "bruciarseli" in una scuola militare che altrove.
Sbaglio o sei pessimista? esistono istituti e quartieri ben fatti, ottime compagnie. Mica c'è solo la criminalità tra i giovani.

---------------------Aggiornamento----------------------------


secondo me no, ma sopratutto la domanda vera è "perché dovrebbero?"
Forse il nostro utente è piu legato alla famiglia, agli amici e al quotidiano. Una persona così logicamente vede la vita militare diversa. Ecco perchè per far il militare si deve anche nascere, non credi? implica sottostare alle regole, mantenere sempre il decoro ecc... e questo, non fa per tutti. Giustamente.

giorgioc
11-01-13, 00: 21
Più che alla famiglia , agli amici , la mia paura è quella di passare tre anni senza poter divestirsi ovviamente per le regole e il decoro che si devono assumere...

bacioch
11-01-13, 00: 33
Sono investimenti....
si rinuncia a qualcosa mentre si è adolescenti brufolosi,e si recupera con gli interessi da sottotenenti/tenenti dai 20 anni in su...(quindi con stipendio,auto,alloggio privato da non dividere con altri 30 del tuo plotone,ecc)

toproll
11-01-13, 02: 17
Sono investimenti....
si rinuncia a qualcosa mentre si è adolescenti brufolosi,e si recupera con gli interessi da sottotenenti/tenenti dai 20 anni in su...(quindi con stipendio,auto,alloggio privato da non dividere con altri 30 del tuo plotone,ecc)

quoto!

Scipione
11-01-13, 10: 48
Sono investimenti....
si rinuncia a qualcosa mentre si è adolescenti brufolosi,e si recupera con gli interessi da sottotenenti/tenenti dai 20 anni in su...(quindi con stipendio,auto,alloggio privato da non dividere con altri 30 del tuo plotone,ecc)
non per contraddirti ma ne conosco tanti che provengono dalle scuole militari e sclerano perchè non riescono ad entrare nelle rispettive accademie... non è così scontato il recuperare con gli interessi!

Tippolo
11-01-13, 11: 18
Ogni investimento e' un rischio. Nulla e' gratis. I posti riservati ci sono ma non per tutti
Personalmente ho conosciuto ufficiali provenienti dalle scuole militari che erano dei decelebrati montati completi con deliri di onnipotenza e superiorità e altri che erano persone squisite preparate e intelligenti.
Penso che tutto dipenda dal "terreno" su cui si semina. E' indubbio che sia una scelta ( a mio parere) a rischio: se non sei gia' per lo meno maturo (sempre relativamente all'eta') rischi di farti plagiare e assorbire ANCHE tutti i lati negativi (che ci sono ! ). Se riesci invece a mantenere il tuo equilibrio potrai avere dei grandi vantaggi, ma metti in conto di fare diverse rinunce rispetto alle normali attivita' dei tuoi coetanei (uscite, feste e cazzeggi vari ) :am054

IspGinko
11-01-13, 11: 34
Sono investimenti....
E' il termine esatto.

---------------------Aggiornamento----------------------------


non per contraddirti ma ne conosco tanti che provengono dalle scuole militari e sclerano perchè non riescono ad entrare nelle rispettive accademie... non è così scontato il recuperare con gli interessi!
Come ogni investimento, può essere sia negativo che postivo il futuro profitto...perciò dico che è relativo

giorgioc
18-01-13, 00: 00
grazie a tutti per le risposte che sono state veramente esaustive. volevo chiedervi a voi più esperti : so che all'esame preliminare ci sarà anche greco, ma io faccio lo scientifico ; anche io dovrò fare l'esame di greco?

beowuff
18-01-13, 00: 03
grazie a tutti per le risposte che sono state veramente esaustive. volevo chiedervi a voi più esperti : so che all'esame preliminare ci sarà anche greco, ma io faccio lo scientifico ; anche io dovrò fare l'esame di greco?

Quello di greco è solo per chi concorre per il Classico:)

Davizun
15-02-13, 15: 20
.... dovevo fare esattamente come te, lasciare tutto e tutti per far posto al mio "investimento"... ho preso la decisione di non partire e a essere sincero, nonostante ora mi trovo a far richiesta per il vfp1, non mi sono affatto pentito di aver fatto quella scelta... quelli sono gli anni più belli che ogni persona dovrebbe viversi... si si adolescenti brufolosi che fanno esperienze che una volta perse non si recuperano più... bisogna godersi la vita dosandola tra un po di divertimento e un po di sacrificio... avrai il tempo di studiare per essere ammesso in accademia una volta che ti sarai diplomato perchè se sarai fortunato e farai una vita normale (non in una scuola militare) saranno anni indimenticabili... in bocca al lupo ;)

VENDICATORE
02-04-13, 20: 39
Ciao a tutti sono sempre io :) secondo voi tre anni di scuola militare bruciano anni di vita?

andare a spasso quello brucia gli anni di vita non la vita militare

Shalton
29-05-13, 20: 38
La vita se la stanno bruciando tanti ragazzi, e parlo di ragazzi che buttano via tutte le opportunità di studio pur di divertirsi, che non hanno più rispetto di nessuno e nemmeno di loro stessi, che pensano solo al divertimento e non pensano ad altro. Quello si che è brucarsi la vita, per carità, da ragazzi ci si deve divertire, ma bisogna attenersi sempre ai propri doveri. Invece ragazzi che hanno scelto una vita diversa, che hanno messo da parte il divertimento per realizzare il proprio sogno, quelli non "bruciano anni di vita", ma a mio parere se la godono a fondo.

Sheuzzo
30-05-13, 00: 10
andare a spasso quello brucia gli anni di vita non la vita militare

io sono andato a spasso un sacco.... non mi sento granchè bruciato.

Jellyfish
30-05-13, 13: 27
io sono andato a spasso un sacco.... non mi sento granchè bruciato.

LOL :D

io trovo che la questione sia del tutto soggettiva, dipende dalla personalità. E dal tipo di scelta.

Una buona disciplina nutre sicuramente corpo e spirito e i risultati generalmente nel tempo si palesano, ma questo accade in particolare quando c’è un background e una determinazione forti e un obiettivo ben preciso, una struttura alle spalle.

Come scrive giustamente qualcuno, militari si deve un po’ anche nascere. Se uno sente il bisogno di evadere o le regole le veste strette, è forse meglio se “brucia” il suo tempo diversamente, o meglio fa le esperienze che sente necessarie al suo sangue. Il senno arriverà poi. O non arriverà proprio, ma anche quello è relativo al background… Al “terreno”, come dice Tippolo!

Sicuramente, definire questi anni come “bruciati” non è un buon approccio psicologico per iniziare una certa carriera. Il consiglio migliore a mio avviso sarebbe
“ma tu li consideri bruciati??”


Quoto Scipione, sebbene Mussolini fosse abbastanza “bruciato”:
"Bisogna volere,fortemente volere! Solo con questa potenza di volontà potremo superare ogni ostacolo. Dobbiamo essere pronti a tutti i sacrifici." (cit.Mussolini)

Shalton, coloro che hanno messo da parte altro per realizzare il proprio sogno, se la godono.
Il punto è realizzare il proprio sogno mettendo da parte tutto, non il divertimento in particolare.


Volete farmi credere che tra le FFAA non esistano svaghi e goliardia e che il divertimento sia assolutamente riservato agli smidollati? ;)

VENDICATORE
30-05-13, 20: 15
io sono andato a spasso un sacco.... non mi sento granchè bruciato.

bè ora no! magari guarda tra 10 anni e vedrai se quel tempo non era meglio investirlo sullo studio..

---------------------Aggiornamento----------------------------


LOL :D

io trovo che la questione sia del tutto soggettiva, dipende dalla personalità. E dal tipo di scelta.

Una buona disciplina nutre sicuramente corpo e spirito e i risultati generalmente nel tempo si palesano, ma questo accade in particolare quando c’è un background e una determinazione forti e un obiettivo ben preciso, una struttura alle spalle.

Come scrive giustamente qualcuno, militari si deve un po’ anche nascere. Se uno sente il bisogno di evadere o le regole le veste strette, è forse meglio se “brucia” il suo tempo diversamente, o meglio fa le esperienze che sente necessarie al suo sangue. Il senno arriverà poi. O non arriverà proprio, ma anche quello è relativo al background… Al “terreno”, come dice Tippolo!

Sicuramente, definire questi anni come “bruciati” non è un buon approccio psicologico per iniziare una certa carriera. Il consiglio migliore a mio avviso sarebbe
“ma tu li consideri bruciati??”


Quoto Scipione, sebbene Mussolini fosse abbastanza “bruciato”:
"Bisogna volere,fortemente volere! Solo con questa potenza di volontà potremo superare ogni ostacolo. Dobbiamo essere pronti a tutti i sacrifici." (cit.Mussolini)

Shalton, coloro che hanno messo da parte altro per realizzare il proprio sogno, se la godono.
Il punto è realizzare il proprio sogno mettendo da parte tutto, non il divertimento in particolare.


Volete farmi credere che tra le FFAA non esistano svaghi e goliardia e che il divertimento sia assolutamente riservato agli smidollati? ;)

Quoto!

---------------------Aggiornamento----------------------------


La vita se la stanno bruciando tanti ragazzi, e parlo di ragazzi che buttano via tutte le opportunità di studio pur di divertirsi, che non hanno più rispetto di nessuno e nemmeno di loro stessi, che pensano solo al divertimento e non pensano ad altro. Quello si che è brucarsi la vita, per carità, da ragazzi ci si deve divertire, ma bisogna attenersi sempre ai propri doveri. Invece ragazzi che hanno scelto una vita diversa, che hanno messo da parte il divertimento per realizzare il proprio sogno, quelli non "bruciano anni di vita", ma a mio parere se la godono a fondo.

straquoto!

Sheuzzo
31-05-13, 00: 03
bè ora no! magari guarda tra 10 anni e vedrai se quel tempo non era meglio investirlo sullo studio..



se proprio dovessi fare una scommessa a lungo termine, no, direi che tra dieci anni sarò sempre convinto di aver investito più che bene i miei anni andando a spasso piuttosto che a studiare :V

Jellyfish
31-05-13, 09: 54
se proprio dovessi fare una scommessa a lungo termine, no, direi che tra dieci anni sarò sempre convinto di aver investito più che bene i miei anni andando a spasso piuttosto che a studiare :V

forse perchè sei stato abile nel gestirli con una certa intelligenza..
spassarsela e poi recuperare il tempo non studiato raggiungendo comunque un obiettivo alto, non è da tutti..

in realtà, non so neppure cosa fai nella vita, sto dando per scontato che tu parli con un alto traguardo raggiunto alle spalle... ;)

topgun90
11-06-13, 16: 42
Dipende dalla persona.
Per la mia mentalità si, sono anni bruciati. Per il semplice motivo che quella è l'età forse più bella per una persona, esperienze nuove, e privare (o comunque limitare fortemente) un ragazzo di queste esperienze non penso sia giusto. Ma ripeto, è tutto soggettivo.
Parlando per me dico che fino a 18 anni me la sono spassata, mi sono divertito, ho studiato il giusto per non essere bocciato (e difatti mi sono diplomato con 66) e ho fatto tante esperienze che rifarei altre 100 volte.
A 18 anni mi sono diplomato, pochi mesi dopo ero in mimetica alla SVTAM a taranto per il vfp1..un anno dopo ero vfp4 classificandomi 3° in graduatoria generale, ed il 30 luglio 2011 mi sono congedato da vfp4.
Ora sto al terzo anno di medicina con una media abbastanza alta, 27,4..e con un solo esame arretrato.
Sono strafelice delle mie scelte, anche quelle che a 15 anni mi facevano preferire un pomeriggio con gli amici ad uno di studio (e sono stati tanti :am054 ).
Questo solo per rispondere a qualcuno qui nel forum che sembra classificare l'allievo delle scuole militari come il ragazzo in gamba e quello che invece vive la sua vita da normale civile come uno che vivrà il suo futuro in mezzo ad una strada.

Shalton
13-06-13, 10: 53
Dipende dalla persona.
Per la mia mentalità si, sono anni bruciati. Per il semplice motivo che quella è l'età forse più bella per una persona, esperienze nuove, e privare (o comunque limitare fortemente) un ragazzo di queste esperienze non penso sia giusto. Ma ripeto, è tutto soggettivo.
Parlando per me dico che fino a 18 anni me la sono spassata, mi sono divertito, ho studiato il giusto per non essere bocciato (e difatti mi sono diplomato con 66) e ho fatto tante esperienze che rifarei altre 100 volte.
A 18 anni mi sono diplomato, pochi mesi dopo ero in mimetica alla SVTAM a taranto per il vfp1..un anno dopo ero vfp4 classificandomi 3° in graduatoria generale, ed il 30 luglio 2011 mi sono congedato da vfp4.
Ora sto al terzo anno di medicina con una media abbastanza alta, 27,4..e con un solo esame arretrato.
Sono strafelice delle mie scelte, anche quelle che a 15 anni mi facevano preferire un pomeriggio con gli amici ad uno di studio (e sono stati tanti :am054 ).
Questo solo per rispondere a qualcuno qui nel forum che sembra classificare l'allievo delle scuole militari come il ragazzo in gamba e quello che invece vive la sua vita da normale civile come uno che vivrà il suo futuro in mezzo ad una strada.

Se a uno piace non è "limitato".
Ma sono d' accordo non te, uno fa quello che gli piace, un esempio ne è il tuo caso, evidentemente la scuola non ti "entusiasmava" molto e avevi una media non altissima, invece Medicina ti piace molto e hai una media alta. All' incirca anche per me è la stessa "storia".

topgun90
14-06-13, 17: 06
Se a uno piace non è "limitato".
Ma sono d' accordo non te, uno fa quello che gli piace, un esempio ne è il tuo caso, evidentemente la scuola non ti "entusiasmava" molto e avevi una media non altissima, invece Medicina ti piace molto e hai una media alta. All' incirca anche per me è la stessa "storia".

No vabbè figurati, è ovvio che se a uno piace non ci troverà niente di limitato. Ho solo risposto per come la penso io :)
[OT] Comunque diciamo che il voto basso al diploma è stato un insieme di fattori, tra i quali il voler cazzeggiare ma anche il fatto che dal terzo anno avevo deciso di fare il vfp1 in AM e quindi mi bastava il diploma, indifferentemente dal voto..e questo ha affossato definitivamente la mia voglia di studiare per bene :D
Chiuso OT :)

SANGRIA
28-07-13, 14: 17
Considerato il livello medio della scuola superiore italiana , dove le strutture sono fatiscenti, spesso non ci sono palestre agibili, nella stragrande maggioranza dei casi non fai attività collaterali e in genere si tende ad appiattire verso il basso il livello delle persone una scuola militare, non perché sia militare ma perché ha una struttura privilegiata, è un'isola felice.

Le esperienze che fai tr ai 15 e i 19 anni che non puoi avere presso una scuola militare quali sono? Scopare? Ma siete mai stati all'ITIS? Da allievi delle scuole si hanno possibilità analoghe a quelle di chi va nelle scuole statali di conoscere ragazze, e ora che è aperto pure alle ragazze figuriamoci... Girare come deficienti in motorino in due e fumarsi le canne che so, a Campobasso, a Trani o a Enna? Beh, se le metti a confronto con fare equitazione, vela, girare l'Europa con il Vespucci o il Palinuro, andare al Ballo delle Debuttanti a Stresa e bazzicare per Firenze, Venezia, Milano o Napoli beh... Non mi sembra questa grande rinuncia... VOrrei capire cosa non può provare un ragazzo delle scuole militari che un ragazzo "normale" invece prova.
Ah, vivere via da casa e imparare a cavarsela da soli credo sia qualcosa che già di per se valga lo sforzo... Vuoi mettere con il coetaneo che a 20 anni manco sa rifarsi il letto e non sa farsi il nodo alla cravatta? Però sa fare 500 metri in impennata col Booster...

Sheuzzo
28-07-13, 14: 53
detto niente 500 metri in impennata o_o' sapessi farli io!

TuneUp
28-07-13, 17: 09
detto niente 500 metri in impennata o_o' sapessi farli io!

Qual è l'utilità di saper fare (o anche solo tentare di imparare a fare) 500 metri in impennata? Personalmente credo che serva soltanto agli stuntmen e agli "sport-estremisti", per i comuni mortali è soltanto un modo per rompersi l'osso del collo.
In ogni caso, il punto non è bruciarsi o meno gli anni di vita.
Nel corso della vita, ogni persona è chiamata a fare delle scelte anche sofferte: ci sono persone che hanno il coraggio di farle e persone che non ce l'hanno.
Quando Don Abbondio si doleva che "se uno non ha il coraggio, non se lo può dare", non diceva un'eresia. Per molti è proprio così.
Il punto però è soltanto uno, riuscire a decidere dove si vuole condurre la propria esistenza.

Una volta alle elementari si raccontava la favola della cicala e della formica: si ricordino i giovani che la vita purtroppo va proprio così e come dice qualcuno, "l'unico posto in cui successo viene prima di sudore...è il dizionario."

Vene
28-07-13, 18: 04
Mettere se stessi al servizio dello Stato e della collettività non é "sprecare anni di vita", a prescindere dal fatto che piaccia o meno.

darandero
28-07-13, 18: 37
... Girare come deficienti in motorino in due e fumarsi le canne che so, a Campobasso, a Trani o a Enna?

sangria ma sei di trani ? :) ...
comunque le scuole militari non sono tutte rose e fiori ... e non è detto che riescano a darti una formazione superiore a quella di un qualsiasi altro liceo di fascia media italiano .
e dopo tre anni che ti fai lì dentro i vantaggi per chi vuole continuare la vita militare non sono poi così tanti , anzi ...

beowuff
28-07-13, 19: 50
Mettere se stessi al servizio dello Stato e della collettività non é "sprecare anni di vita", a prescindere dal fatto che piaccia o meno.

Ci sono una miriade di argomenti a favore delle Scuole Militari, ma la retorica del servizio allo Stato e alla collettività no eh:)

Sheuzzo
28-07-13, 21: 05
Qual è l'utilità di saper fare (o anche solo tentare di imparare a fare) 500 metri in impennata? Personalmente credo che serva soltanto agli stuntmen e agli "sport-estremisti", per i comuni mortali è soltanto un modo per rompersi l'osso del collo.
In ogni caso, il punto non è bruciarsi o meno gli anni di vita.
Nel corso della vita, ogni persona è chiamata a fare delle scelte anche sofferte: ci sono persone che hanno il coraggio di farle e persone che non ce l'hanno.
Quando Don Abbondio si doleva che "se uno non ha il coraggio, non se lo può dare", non diceva un'eresia. Per molti è proprio così.
Il punto però è soltanto uno, riuscire a decidere dove si vuole condurre la propria esistenza.

Una volta alle elementari si raccontava la favola della cicala e della formica: si ricordino i giovani che la vita purtroppo va proprio così e come dice qualcuno, "l'unico posto in cui successo viene prima di sudore...è il dizionario."

mica bisogna saper fare solo cose utili :V comunque era una battuta, fattela na risata ogni tanto!

entrare in una scuola militare non è essere formica e non entrarci non è essere cicala, e non puoi definire chi non ci entra una persona che non ha avuto coraggio. Scelte investimenti e risultati, non è detto che investire nelle scuole militari sia il metodo migliore per continuare o iniziare una carriera militare e/o civile, visto che alla fin fine nei concorsi il vantaggio è miserrimo.. tutto sta nella preparazione e nelle doti personali che non sono garantite dal liceo con le stellette.

Il punto Sangria non è nel farsi le canne o trombare o quant'altro ma nell'imparare ad interfacciarsi con il mondo "normale" che è, per l'appunto, la normalità. Quando finita la scuola militare si entra subito in accademia e finita l'accademia si finisce al reparto si ha un passato di 8 / 10 anni di avulsione dalla realtà, e si finisce per essere (tranne pochi casi) degli scoppiati paurosi che quanto meno a lavoro sono sensibilmente più irritanti e frustrati / frustranti e nella vita privata non riescono troppo spesso ad avere qualcosa che possa compensare tutto questo. Troppi ne ho visti nei miei pochi anni di servizio di ufficiali rimasti sotto all'accademia, e guarda caso quelli con la combo accademia + scuola militare sono sempre i più fulminati di tutti. Tranne ovviamente alcuni casi che raggiungono l'infinito come scoppiataggine :P

ZeusGab
28-07-13, 23: 14
Anni di vita che, personalmente, avrei bruciato e brucierei molto volentieri. I motivi sono tanti, molti gia discussi, almeno quanti i rimorsi per non everci nemmeno tentato.



sangria ma sei di trani ? :) ...
comunque le scuole militari non sono tutte rose e fiori ... e non è detto che riescano a darti una formazione superiore a quella di un qualsiasi altro liceo di fascia media italiano .
e dopo tre anni che ti fai lì dentro i vantaggi per chi vuole continuare la vita militare non sono poi così tanti , anzi ...

1) Formazione psicologica, comportamentale e sportiva indubbiamente superiore ( e non è poco). Culturale non so e non credo di avere le informazioni sufficienti e necessarie per giudicare, non avendo mai frequentato neppure un solo anno di scuola militare, come lei immagino.
2) Un "anzi" abbastanza fuori luogo a parer mio, i vantaggio ci sono oggettivamente e, soggettivamente, ti dico anche che non sono pochi. Basta leggersi un Bando di concorso.

TuneUp
29-07-13, 01: 32
mica bisogna saper fare solo cose utili :V comunque era una battuta, fattela na risata ogni tanto!

entrare in una scuola militare non è essere formica e non entrarci non è essere cicala, e non puoi definire chi non ci entra una persona che non ha avuto coraggio. Scelte investimenti e risultati, non è detto che investire nelle scuole militari sia il metodo migliore per continuare o iniziare una carriera militare e/o civile, visto che alla fin fine nei concorsi il vantaggio è miserrimo.. tutto sta nella preparazione e nelle doti personali che non sono garantite dal liceo con le stellette.

Troppi ne ho visti nei miei pochi anni di servizio di ufficiali rimasti sotto all'accademia, e guarda caso quelli con la combo accademia + scuola militare sono sempre i più fulminati di tutti. Tranne ovviamente alcuni casi che raggiungono l'infinito come scoppiataggine :P

Non intendevo dire che soltanto i cadetti sono delle formiche e tutti gli altri delle cicale. Non a caso ho parlato in generale di "scelte di vita"...
Più semplicemente intendevo rappresentare il fatto che chi decide di sacrificare un parte della "meglio gioventù" per seminare qualcosa per il futuro, prima o poi ne trarrà i frutti, a prescindere dall'ambito civile o militare.
Poi come in tutte le cose, c'è chi riesce meglio e chi peggio: tu hai avuto probabilmente tutte esperienze negative, di contro ti posso dire che gli ufficiali che ho conosciuto io (e diversi hanno affrontato proprio la combo come la definisci tu) erano, e sono tuttora, persone con gli attributi al carburo di wolframio.

Sheuzzo
29-07-13, 06: 18
in aeronautica chi ha gli attributi non ha fatto quasi mai l'accademia ne la scuola militare, pensa che stranezza :P

darandero
29-07-13, 09: 01
1) Formazione psicologica, comportamentale e sportiva indubbiamente superiore ( e non è poco). Culturale non so e non credo di avere le informazioni sufficienti e necessarie per giudicare, non avendo mai frequentato neppure un solo anno di scuola militare, come lei immagino.
2) Un "anzi" abbastanza fuori luogo a parer mio, i vantaggio ci sono oggettivamente e, soggettivamente, ti dico anche che non sono pochi. Basta leggersi un Bando di concorso.

no , neanche io ho frequentato una scuola militare ma mi sono confrontato con tante persone che l'hanno fatto.
si , i vantaggi ci sono ma a parer mio , non sono proporzionati ai sacrifici che si fanno .... non dico che sarebbe giusto avere la certezza di entrare in accademia , però ...

gtr
29-07-13, 09: 15
io ho un amico che ha fatto la Teuliè. Non ha mai avuto l'impressione di aver buttato via la sua gioventu', anzi credo si sia divertito parecchio. Soprattutto da ragazzi studio e divertimento si conciliano facilmente...
Lui poi ha deciso di far altro, ma da quello che ho capito frequentare una scuola militare aiuta eccome ad accedere all'Accademia, senza contare che sicuramente facilita l'impatto con la vita militare. Tanto è vero che i suoi compagni che poi hanno fatto la carriera militare sono una percentuale notevole.
Le mie sono solo informazioni riportate quindi da prendere con il beneficio del dubbio.

Vittoriosa
30-07-13, 11: 27
Credo che una scelta simile vada fatta con cognizione di causa. Un ragazzino motivato, che sceglie di sua sponte (non pressato da familiari, per esempio), desideroso di fare questa esperienza e che se la sente cucita addosso...bhe...non brucia un bel niente! Non si è tutti uguali, e mi pare chiaro che per certi ragazzi sarebbe un'esperienza sacrificante, dura, da rimpiangere dopo qualche anno, quando a 20/25 anni si iniziano a tirare le prime somme e si cominciano a valutare le scelte fatte.
Resto convinta che a quell'età sia estremamente facile divertirsi e che possa essere possibile far convivere disciplina e goliardia (penso sia così anche per il resto della vita in realtà, quando problemi, impegni e responsabilità aumentano).
I vantaggi di una scuola simile per me sono innumerevoli, oltre alla buona istruzione ne ha citati un bel pò Sangria qualche post fa, ma ripeto, poichè è una scelta assolutamente soggettiva, ne possono trarre giovamento solo coloro che ne apprezzano il senso già a quella giovane età, solo coloro che sono pronti a sacrificare indubbiamente qualcosa, perchè andar via di casa, lasciare gli amici, rinunciare all'impennata col booster e alla psp sono sempre e comunque delle rinunce :)
Ci sono ragazzi che non lo farebbero per nulla al mondo, altri ancora sentiranno un'esigenza simile solo più avanti, provando ad entrare in Accademia.
Nella vita è importante capire ciò che si vuole, anche ponendosi prima mille domande, ma alla fine la risposta deve essere solo una e definitiva!e mi dispiace doverlo dire, neppure in quel caso si avrà la certezza di non rimpiangere la scelta fatta, ma si potrà sempre dire che quando la si è presa si era convinti fosse la migliore...questo non farà tornare indietro il tempo, ma... c'est la vie :)

Sheuzzo
31-07-13, 20: 46
Anni di vita che, personalmente, avrei bruciato e brucierei molto volentieri. I motivi sono tanti, molti gia discussi, almeno quanti i rimorsi per non everci nemmeno tentato.




1) Formazione psicologica, comportamentale e sportiva indubbiamente superiore ( e non è poco). Culturale non so e non credo di avere le informazioni sufficienti e necessarie per giudicare, non avendo mai frequentato neppure un solo anno di scuola militare, come lei immagino.
2) Un "anzi" abbastanza fuori luogo a parer mio, i vantaggio ci sono oggettivamente e, soggettivamente, ti dico anche che non sono pochi. Basta leggersi un Bando di concorso.

1) la formazione psicologica comportamentale e sportiva "indubbiamente" superiore non so dove tu possa vederla, anche perchè ci sono così tanti criteri di paragone che definire la formazione psicologica di un posto dove ti disintegrano i coglioni perchè non pieghi la biancheria con gli spigoli vivi "superiore" mi sembra un bel po' strano. la formazione comportamentale è da vedere pure quella, dipende molto di più dall'educazione della propria famiglia e dal posto dove si vive che dalla scuola militare. Altrimenti tutti gli ufficiali sarebbero educati e gentili etc etc, invece la quantità di idioti è pari a quella nel mondo esterno. Quella sportiva? c'e' una percentuale particolare di sportivi di alto livello che viene dalle scuole militari? dove hai trovato questo dato?

2) i vantaggi ci sono ma ti assicuro non sono tanti, uno ben preparato senza la scuola militare entra, uno mal preparato con la scuola militare sta fuori e va a fare qualcos'altro. Altrimenti la maggior parte dei miei colleghi sarebbe dalle scuole militari e invece sono la minorissima parte..

darandero
31-07-13, 20: 49
concordo pienamente con Sheuzzo :)

ZeusGab
31-07-13, 22: 42
1) la formazione psicologica comportamentale e sportiva "indubbiamente" superiore non so dove tu possa vederla, anche perchè ci sono così tanti criteri di paragone che definire la formazione psicologica di un posto dove ti disintegrano i coglioni perchè non pieghi la biancheria con gli spigoli vivi "superiore" mi sembra un bel po' strano. la formazione comportamentale è da vedere pure quella, dipende molto di più dall'educazione della propria famiglia e dal posto dove si vive che dalla scuola militare. Altrimenti tutti gli ufficiali sarebbero educati e gentili etc etc, invece la quantità di idioti è pari a quella nel mondo esterno. Quella sportiva? c'e' una percentuale particolare di sportivi di alto livello che viene dalle scuole militari? dove hai trovato questo dato?

2) i vantaggi ci sono ma ti assicuro non sono tanti, uno ben preparato senza la scuola militare entra, uno mal preparato con la scuola militare sta fuori e va a fare qualcos'altro. Altrimenti la maggior parte dei miei colleghi sarebbe dalle scuole militari e invece sono la minorissima parte..

1) Tu guardi i miei criteri di formazione come comparti a se stante e non nel loro complesso. E' normale che prendendo lo straordinariamente educato di qua, l'eccezionalmente disciplinato di la, lo sportivo da un'altra parte arriverò a fare dei paragoni nettamente contrastanti con ciò che rappresenta il modello di un unico allievo delle scuole militari. I coglioni disintegrati, come li chiami tu, forgiano il carattere, l'educazione e la disciplina, così come l'allenameto sportivo continuo segna il corpo; è normale che ognuno poi abbia e giustamente conservi alla base le proprie sfaccettature.

2) Prendendo i due estremi i conti escono sempre con troppa facilità. A parità di livello non c'è bisogno che ti dica chi passa, e per me questo basta e avanza.

Sheuzzo
01-08-13, 00: 23
1) Tu guardi i miei criteri di formazione come comparti a se stante e non nel loro complesso. E' normale che prendendo lo straordinariamente educato di qua, l'eccezionalmente disciplinato di la, lo sportivo da un'altra parte arriverò a fare dei paragoni nettamente contrastanti con ciò che rappresenta il modello di un unico allievo delle scuole militari. I coglioni disintegrati, come li chiami tu, forgiano il carattere, l'educazione e la disciplina, così come l'allenameto sportivo continuo segna il corpo; è normale che ognuno poi abbia e giustamente conservi alla base le proprie sfaccettature.

2) Prendendo i due estremi i conti escono sempre con troppa facilità. A parità di livello non c'è bisogno che ti dica chi passa, e per me questo basta e avanza.

forse vivi troppo per utopie e poco per realtà :)

1) il valore di una persona si giudica dal complesso e non dai comparti

2) ovviamente a parità di livello passa uno delle scuole militari, ma se il prezzo da pagare per il pari livello di una scuola nella media è tre anni di botta inutile.... beh non vale la pena.

---------------------Aggiornamento----------------------------

poi ovviamente se sei così convinto di quello che dici e non hai fatto ciò che sostieni con tanta fede e fedeltà.... capisco che a monte ci possa essere un po' di frustrazione e desiderio irrisolto e che tu difenda a spada tratta una realtà che non ti ha visto protagonista... e di questo mi dispiace per te :/

Ortiz
01-08-13, 01: 11
Entro nella mischia e tento di vedere le cose da un altro punto di vista. Sono convinto che nella formazione di un essere umano equilibrato ( qualità che dovrebbe venire prima ancora di essere un militare provetto) siano importanti anche i tempi morti. La noia insomma. E' la noia il campo in cui si duella con i dubbi più scomodi e in cui ci si fortifica il senso critico ed il pensiero autonomo, oppure si soccombe e ci si intossica. Il mio timore è che con la filosofia del fare, fare, fare si preparino delle creature funzionali sì, ma con scarso discernimento. E'bello imparare ad essere autonomi fin da giovani, è bello avere l'occasione di svolgere mille attività stimolanti, è bello stringere forti amicizie in un ambiente cameratesco, è bello non dover soccombere al disastro della scuola pubblica. Ma si ha il tempo di annoiarsi? Di dilatare i tempi per farsi venire dei dubbi ed imparare ad affrontarli? Di subire delle sonore sconfitte, e non in ambito sportivo, ed imparare veramente i propri punti deboli, invece di credersi invincibili perché ci si è tenuti al di fuori da squallore e caos? Sono dell'idea che le scuole militari siano ottimali per alcune tipologie di persone dotate di grande flessibilità, credo che vincano facilmente il confronto sul piano dell'istruzione con la scuola pubblica, ma non credo assolutamente alla favola che plasmino creature pronte ad affrontare le incognite subdole e corrosive della vita lavorativa.

beowuff
01-08-13, 02: 01
I coglioni disintegrati, come li chiami tu, forgiano il carattere, l'educazione e la disciplina, così come l'allenameto sportivo continuo segna il corpo; è normale che ognuno poi abbia e giustamente conservi alla base le proprie sfaccettature.

Piegare le coperta a squadra ogni mattina forse insegna la disciplina, ma carattere ed educazione c'entrano poco o nulla. Per quanto riguarda l'allenamento sportivo, di Cadetti o ex dal corpo a pera o da ballerina se ne vedono fin troppi rispetto alle pretese di grande addestramento militare delle Scuole Militari.
Concordo poi con Sheuzzo nel dire che la quasi totalità di questi ragazzi è veramente avulsa dalla realtà...

ZeusGab
01-08-13, 09: 55
forse vivi troppo per utopie e poco per realtà :)

1) il valore di una persona si giudica dal complesso e non dai comparti

2) ovviamente a parità di livello passa uno delle scuole militari, ma se il prezzo da pagare per il pari livello di una scuola nella media è tre anni di botta inutile.... beh non vale la pena.

---------------------Aggiornamento----------------------------

poi ovviamente se sei così convinto di quello che dici e non hai fatto ciò che sostieni con tanta fede e fedeltà.... capisco che a monte ci possa essere un po' di frustrazione e desiderio irrisolto e che tu difenda a spada tratta una realtà che non ti ha visto protagonista... e di questo mi dispiace per te :/

1) E' ciò che ho affermato nel precedente post, in netto contrasto con i tuoi "paragoni".

2) Dipende da che punto di vista guardi le cose, te la vedi come botta e preferisci andare a passeggiare (senza, a mio avviso, fare nulla di produttivo per te stesso), io inveve la vedrei come una grande occasione di crescita personale e per me ne varrebbe la pena.

3) Bè di solito uno, su una realtà che non lo vede protagonista e non lo potrà mai piu vedere tale, per quella frustazione a cui hai accennato, ci sputa sopra. Quindi permettimi di dire che è un'osservazione poco logica.


Piegare le coperta a squadra ogni mattina forse insegna la disciplina, ma carattere ed educazione c'entrano poco o nulla. Per quanto riguarda l'allenamento sportivo, di Cadetti o ex dal corpo a pera o da ballerina se ne vedono fin troppi rispetto alle pretese di grande addestramento militare delle Scuole Militari.
Concordo poi con Sheuzzo nel dire che la quasi totalità di questi ragazzi è veramente avulsa dalla realtà...
Il mio non era un riferimento limitato al "piegare le coperte a squadra ogni mattina". Ed è normale che non tutti, finiti i tre anni, possano essere Scott Adkins, ognugno darà la propria priorità allo studio o allo sport, ma di base c'è comunque un allenamento, ben diverso da un pomeriggio passato sul divano frequentando una scuola pubblica se di sport si ha ben poca voglia di farne.

Sheuzzo
01-08-13, 13: 05
1) quindi se nel complesso gli ex allievi non sono niente di particolare, anzi.... va a netto contrasto con quello che tu sostieni riguardo all'eccellenza caratteriale educativa e sportiva :)

2) ti assicuro che l'essere andato a spasso quando mi pareva e aver studiato quando avevo voglia quello di cui avevo voglia è stato molto molto molto produttivo per me stesso.... il mio avviso su quello che è produttivo o meno vale più che abbastanza, il tuo? non so mica sai?

3) oppure la rimpiange e la esalta e finisce per farci un culto sopra. Quello che tu stai facendo :)

quantico
01-08-13, 13: 23
Sono convinto che nella formazione di un essere umano equilibrato ( qualità che dovrebbe venire prima ancora di essere un militare provetto) siano importanti anche i tempi morti. La noia insomma. E' la noia il campo in cui si duella con i dubbi più scomodi e in cui ci si fortifica il senso critico ed il pensiero autonomo, oppure si soccombe e ci si intossica. Il mio timore è che con la filosofia del fare, fare, fare si preparino delle creature funzionali sì, ma con scarso discernimento. E'bello imparare ad essere autonomi fin da giovani, è bello avere l'occasione di svolgere mille attività stimolanti, è bello stringere forti amicizie in un ambiente cameratesco, è bello non dover soccombere al disastro della scuola pubblica. Ma si ha il tempo di annoiarsi? Di dilatare i tempi per farsi venire dei dubbi ed imparare ad affrontarli? Di subire delle sonore sconfitte, e non in ambito sportivo, ed imparare veramente i propri punti deboli, invece di credersi invincibili perché ci si è tenuti al di fuori da squallore e caos? Sono dell'idea che le scuole militari siano ottimali per alcune tipologie di persone dotate di grande flessibilità, credo che vincano facilmente il confronto sul piano dell'istruzione con la scuola pubblica, ma non credo assolutamente alla favola che plasmino creature pronte ad affrontare le incognite subdole e corrosive della vita lavorativa.

Questa "prospettiva" mi piace molto, Ortiz. E' un punto di vista che mai avevo preso in considerazione e penso che sia da tenere in considerazione anche nella vita civile. Grazie! :)

Sheuzzo
01-08-13, 14: 39
forse c'ha visto giusto Ortiz! bravo :O

gtr
01-08-13, 16: 07
anche secondo me la lettura di Ortiz è interessante, un punto di vista niente affatto banale e come dice Quantico, valida anche nella vita civile. Condivido il punto di vista, tranne forse la parola "noia", credo sia piu' importante il concetto di tempo dilatato, che non necessariamente comporta noia, ma magari qualcosa di piu' simile all'Otium di latina memoria.
Grazie Ortiz dell'interessante prospettiva :)

beowuff
01-08-13, 16: 49
Il mio non era un riferimento limitato al "piegare le coperte a squadra ogni mattina". Ed è normale che non tutti, finiti i tre anni, possano essere Scott Adkins, ognugno darà la propria priorità allo studio o allo sport, ma di base c'è comunque un allenamento, ben diverso da un pomeriggio passato sul divano frequentando una scuola pubblica se di sport si ha ben poca voglia di farne.

Anche per il compagno di squadra panzone di base c'è sempre un allenamento, che c'entra. E se ai concorsi si vedono civili con il fisico allenato e Cadetti delle Scuole Militari con un fisico mediocre quando vengono stravendute le milioni di possibilità in ambito sportivo, permettimi di dire che c'è qualcosa che non va.

SANGRIA
08-08-13, 16: 46
La scuola militare è una ottima alternativa ad una formazione data dalla scuola superiore spesso (ma non sempre) scarsa e pressapochista. in genere gli ambienti delle scuole superiori sono (ma nons empre) piuttosto degradati e le esperienze extrascolastiche sono generalmente di scarse in termini sia di qualità che di quantità. SI affronta un percorso diverso, si vivono esperienze diverse da quelle diella maggior parte dei ragazzi. Se siano migliori o peggiori non lo so ma di certo non ti privi della tua gioventù, la vivi in maniera differente. Certo che se prendi cento ragazzi in giro per l'italia e gli chiedi cosa sappiano fare, a parte chi si è appassionato autonomamente a qualche sport o attività cosa ti possono dire? E' una scelta di percorso, ma non vuol dire bruciarsi la gioventù. La gioventù se la brucia chi non va a scuola e comincia a fare il muratore o l'operaio a 14 anni o rimane incinta a 16 anni e deve fare la mamma, quello è bruciarsi la gioventù, entrare in un college e studiare in uniforme è solo un modo differente di fare le stesse cose degli altri.

jokerrr
08-08-13, 17: 14
Ho letto alcuni commenti e con quasi tutti sono d'accordo!
Quello che penso sia il succo e quello che penso io è: se la vita militare ti piace e hai un grande desiderio di entrare nella scuola militare quegli anni non saranno mai bruciati!

adela
22-08-13, 19: 41
Non vorrei aprire una discussione polemica ma mi preme fare alcune considerazioni non solo al riguardo come sopra ma anche in relazione a quanto precedentemente detto.
Mi permetto in qualità di insegnante di inserirmi nello scambio di opinioni.
Lavorare nella scuola pubblica è un'impresa, hai a che fare con parcellizzazioni caratteriali, psicologiche, sociali, culturali. Devi essere versatile, camaleontico e ogni giorno devi inventarti il lavoro perché gli alunni siano motivati e interessati.
Sotto questo aspetto riesco a creare un ambiente positivo e preparare adeguatamente i mie allievi. Non immaginate quanto sia difficile, in alcune situazioni preferirei paracadutarmi o scalare una montagna.
La disciplina, l'impegno, avere obiettivi solidi e fissi anche a lungo termini sono per me punti di riferimento essenziali.
Non è forse anche per la scuola militare, qualunque essa sia: marina, esercito, aeronautica? Ovvero: tenacia, impegno, senso del dovere, serietà. Questi sono aspetti non didattici, strettamente legati alla personalità, alla formaziaone educativa propria anche della famiglia.
Quello è un aspetto!
veniamo alla preparazione didattica: qui le cose cambiano. Un concorso per l'accesso alla scuola militare consente alla scuola militare stessa di selezionare. Non è già di per sè una qualità in termini di eccellenza?
Cosa c'è dietro un ragazzo che vuole frequentare una scuola militare?
Ora parlo da madre che ha visto quest'anno la propria figlia partecipare al concorso e affermo che tante sono le motivazioni: una la escudo a priori: il vanto. Al contrario voglia di essere dinamica, aperta, diligente, impegnata mentalmente, fisicamente e preparata culturalmente ma non finalizzando lo studio esclusivamente al sapere prettamente scolastico. Questa la differenza al non "bruciarsi tre anni di vita".
E questa la differenza con la scuola pubblica: la scuola pubblica, lo ammetto non ti prepara culturalmente e adeguatamente. Spesso gli insegnanti sono in grado di fare straordinarie acrobazie da fare invidia al miglior trapezista.
Ho visto quanto gli insegnanti siano bravi a far quadrare i numeri anche in casi di magre figure. Perché? E' d'obbligo fare i conti con numero di allievi, la dispersione, l'insuccesso.
Ma a onor del vero bisogna fare anche altre constatazioni.
Nella scuola pubblica ci sono singole realtà con aspetti delicati e personali: che dire della tutela dei più deboli? L'handicap, per esempio. Credo che simili condizioni siano escluse dalla scuola militare. Si può ben capire!
La scuola militare seleziona, ovvio, anche comprensibile. Lo stato diventa garante di quella selezione. E nella scuola pubblica? Non dovrebbe anche in quelle circostanze lo Stato diventare garante della qualità?
E' un discorso alquanto complicato e di non facile soluzione.
Forse tra i ragazzi che scelgono di affrontare il concorso per l'accesso alla scuola militare c'è anche la consapevolezza di non essere valorizzati, preparati abbastanza.

Altro esempio frutto dell'esperienza di mamma: mia figlia lamentava la pochezza della preparazione culturale così come lamentava in alcuni casi la serietà e poca professionalità docenza. Non posso darle torto, lo devo ammettere!
Mi dite niente? Una ragazza di 15 anni esige serietà, autorevolezza, disciplina e preparazione. Credete voi si tratti di un capriccio tentare il concorso? Una anormalità o invece una richiesta seria, motivata e di diritto.
Ancora: il permissivismo, le facili giustificazioni, le facilonerie sono spesso condannate dagli alunni e anche i più recidivi contestano agli insegnanti simili negatività. Ma la scuola pubblica le ammette in nome dell'egualitarismo, dei numeri, delle politiche scolastiche e in alcuni casi (anche in questo caso, faccio ammenda),della poca serietà professionale.
A questo punto scegliere di sottoporsi alla durezza di un concorso in età adolescenziale credete sia frivolezza? credete sia il vanto di frequentare una scuola di prestigio? o forse è il desiderio, la volontà, la tenacia(lo ripeto), di poter programmare e dare una svolta alla propria vita in cui i punti di riferimento siano scanditi da principi ben saldi, coscienti di dover affrontare un determinato percorso?
E' forse bruciarsi tre anni della propria esistenza? No , credo di no!
Faccio simili affermazioni perché ho visto mia figlia prepararsi al concorso per l'accesso alla scuola militare. E' stata considerata idonea ma non si è , purtroppo, classificata tra i primi diciotto considerati vincitori. Mi sono chiesta come ha potuto interessarsi ad un settore completamente fuori dagli interessi anche familiari?
In primo luogo le risposte sono venute da sé: insoddisfazione di una scuola poco dinamica e flessibile, poca selettività nelle valutazioni, bisogno di plasmare un carattere di per sé già forte e robusto, alquanto pronta e respingere il male endemico e pestifero quale la noia.
Niente fascino quindi per chi sa quale divisa ma sentirsi parte di un sistema che forse risponde anche al bisogno di definire la personalità.
Di quanto fatto ora resta il ricordo delle ore di studio profuse, dei piegamenti e flessioni eseguiti prima di prendere il pullman alle 7 del mattino per recarsi a scuola, la gioia di essersi misurata con dei coetanei, le emozioni cosparse di adrenalina allo stato puro, il pianto, il rammarico, la battaglia non vinta ma con lo spirito nel cuore. Come si può dire ad una giovinetta di aver bruciato in questo caso non tre anni ma qualche anno di intenso lavoro. Seppur con dispiacere lei guarda alla vita , alla sua vita con occhi lungimiranti e testa sulle spalle, senza perdersi d'animo, con sicurezza e destrezza.
Scuola pubblica e scuola militare in questo senso rispondono a progetti di vita personali applicabili al sistema fuori dalla stessa scuola, almeno io la intendo così.
Poi viene la personalità di ciascuno figlia delle scelte individuali e propositi personali.

Concludo con un'ultima considerazione: scuola pubblica e militare rispondono a due obiettivi diversi; l'una non contiene la disciplina, il saper fare dell'altra. Si lavora su mondi non paralleli perché le esigenze dell'una non rispondono ai bisogni dell'altra.
Forse è per questo che una rispetto all'altra può permettersi (passatemi simile espressione), di poter selezionare per ottenere classi poco numerose, studenti modello, allievi formati in primis militarmente. Non a caso discipline militari mancano nella scuola pubblica.
A questo punto ognuno in sé fa una scelta. Ci sarà anche chi pur vincitore, dopo alcuni mesi tra i banchi della scuola militare abbandonerà perché conscio di non aver fatto la scelta giusta. Ulteriore testimonianza di quanto versatili, volubili ma bisognosi di crescere siano le decisioni di ciascuno anche quando inizialmente si è sicuri di aver imboccato un percorso diretto e non un bivio.

SANGRIA
25-08-13, 17: 56
Complimenti per l'analisi lucida e scrupolosa che ha fatto. Credo non si potesse descrivere meglio la differenza, oggi, tra i due modelli formativi proposti. E aggiungo che sua figlia comuqnue vada si porterà dietro l'esperienza di questo concorso che sicuramente l'ha aiutata a crescere un pochino di più. Ne vada comunque fiera!