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Visualizza Versione Completa : Centri di accoglienza ed espulsione per soggetti clandestini extracomunitari



Elite
19-12-12, 12: 09
Centri di accoglienza o "detenzione" (che così alla fine non è) creati per ospitare cittadini extracomunitari clandestini in attesa che le varie pratiche per asilo politico o espulsione vengano evase.
In questi centri la gestione dell' ordine pubblico è materia complessa, poichè non è come gestire le ormai note manifestazioni e non è difficile che gli addetti restino contusi o feriti durante le innumerevoli sommosse.
Sarebbe utile sfruttare questo thread per confrontare le esperienze degli Operatori e non per ultimi degli appartenenti alla C.R.I. ed alle Associazioni di volontariato e non, che svolgono mansioni in questi centri.
Posto il link di riferimento ad un caso in cui alcuni ATPI sono rimasti feriti http://m.catania.livesicilia.it/2012/12/17/scontri-al-cara-di-mineo-dieci-militari-sono-stati-feriti_213491/
Un link utile http://it.m.wikipedia.org/wiki/Centro_di_identificazione_ed_espulsione
Si chiede di evitare cortesemente di fare commenti di natura discriminatoria poichè non è a questo che deve servire il thread.

beowuff
19-12-12, 13: 24
Se posso, io invece avrei una domanda.
Questi centri vengono definiti di "accoglienza ed espulsione". Sull'accoglienza siamo d'accordo, immagino che, come da post iniziale di Elite, all'interno di queste strutture ci sia personale delle Forze dell'Ordine, personale medico e personale delle associazioni di volontariato; insomma, un dispositivo atto a dare aiuto e sostengo agli immigrati.
Ma espulsione che significa? Voglio dire...non siamo negli USA dove i clandestini che vengono dal Messico basta accompagnarli oltre il confine, noi "oltre il confine" abbiamo il mare.
Quindi mi piacerebbe che qualcuno mi chiarisse meglio il concetto di espulsione, e come quì in Italia lo mettiamo in pratica.

basilischio
19-12-12, 15: 00
è spiegato qui, ma sul web c'è anche altro.
http://www.antonellapedone.com/guide/espulsione-dello-straniero
meglio leggere anche qui
http://www.stranieriinitalia.it/l_esperto_risponde-divieto_di_espulsione._cosa_e_cambiato_13622.html

beowuff
19-12-12, 15: 18
La ringrazio, soprattutto dal primo link si capisce molto bene. La mia domanda era però un'altra, e cioè, posto che lo straniero può essere espulso mediante "accompagnamento coattivo alla forntiera", come si evince dalla voce "esecuzione" presente nel link da lei fornito, noi, come stato italiano, come mettiamo in pratica ciò? Diamo agli immigrati da espellere tronchi, corde e un telo per costruirsi una zattera e tornarsene a casa? Li mettiamo di nuovo sui barconi coi quali sono arrivati? Noleggiamo una nave da una compagnia di navigazione turistica e li portiamo al porto non italiano più vicino? Li carichiamo su una nave della Marina Militare e li riportiamo in Africa? Li carichiamo su un aereo dell'Alitalia e li trasportiamo nel luogo da cui provengono? Se gli ultimi due casi che ho portato come esempio rispondono alla realtà, dove li portiamo gli immigrati? In un porto? Quale porto? Li facciamo sbarcare su una spiaggia? E di quale stato deve\può essere questa spiaggia?

basilischio
19-12-12, 15: 34
http://www.altalex.com/index.php?idnot=51626#titolo2
Art.13 dal comma 4 in avanti

beowuff
19-12-12, 15: 41
http://www.altalex.com/index.php?idnot=51626#titolo2
Art.13 dal comma 4 in avanti

Grazie mille!:)

Elite
20-12-12, 09: 26
Beowuff quando ad una persona viene rifiutato il permesso di soggiorno e quindi disposta l' espulsione viene di fatto accompagnata alla frontiera ed imbarcata o su aereo oppure su nave. Qui l' accompagnamento viene effettuato o dalla Polizia Italiana o dalla Polizia del paese di destinazione.

fraf
20-12-12, 14: 42
Ovviamente l'espulsione è condizionata ad un procedimento di convalida e contro di essa il non cittadino può proporre ricorso, la questione è assai complessa e ha risentito di diversi adeguamenti da parte del legislatore, spesso sanzionati dalla Corte Costituzionale, dalla Legge Martelli fino ad oggi.
Nel procedimento di espulsione e nella "detenzione" presso i Centri vengono coinvolti diritti costituzionalmente rilevanti che vanno contemperati rispetto all'esigenza "sicurezza", dal diritto alla difesa ex art. 24 a quello dell'habeas corpus dell'art. 13 Cost., per citare i principali; insomma l'argomento è da prendere davvero con le molle per la delicatezza dei temi socio-giuridici trattati.