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Eli113
07-11-12, 14: 00
Stamattina e' stata varata la legge sulle nozze gay, con la possibilità di adozione...


(ANSA) - PARIGI, 7 NOV - Il governo francese, riunito questa mattina in Consiglio dei ministri a Parigi, ha varato la legge che equipara le nozze gay a quelle tra eterosessuali. Il progetto di legge approvato in Consiglio dei ministri consente anche a coppie dello stesso sesso di adottare figli. Per il presidente Francois Hollande, si tratta di ''un progresso non soltanto per qualcuno ma per tutta la societa'''.

IndietroStampa Invia Scrivi alla redazione precedentesuccessivaFrancia: governo vara legge su nozze gay 07 novembre, 12:54 Ritorna alla news
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VxVendetta
07-11-12, 14: 19
Non me la fate scendere in politica e in sterili polemiche machiste, per cortesia, perchè il topic è molto interessante.

A riguardo la penso come il presidente Hollande, semplicemente e senza bisogno di giustificare la mia posizione, come se fosse qualcosa che va spiegato. Aggiungo che sono importanti anche i risultati dei referendum in America su marjuana e nozze omosessuali, mentre purtroppo la pena di morte resiste ancora.

Sono molto contento di questi evidenti passi avanti.

Eli113
07-11-12, 14: 39
Beh, per il momento ( a meno che qualcuno non riesca a farmi cambiare idea ) non la penso proprio positivamente e spiego in breve il perche' :

A prescindere dalla razza o religione a cui appartengo ovvero bianco-non credente.

I gay sono una realtà, lo sono sempre stati e non trovo niente che sia inumano o che attenti all'estinzione umana , alias li accetto e li rispetto come posso accettare una donna o un uomo ( femmina e maschio )
Il matrimonio e' qualcosa di effettivamente giusto, semplicemente perchè e' giusto che una coppia gay abbia gli stessi diritti di una etero.
Prendo l'esempio di due vicini di casa che stanno assieme da 40 anni ( due uomini ), purtroppo due anni fa e' venuto a mancare uno dei due e la famiglia del defunto non ha voluto nemmeno che il compagno entrasse in sala rianimazione durante la degenza ( assolutamente ridicolo ).
I due dopo 40 anni ( pur essendo il defunto il proprietario di casa ) hanno vissuto una vita come la vivono tutti ( si pagano le utenze, si comprano gli arredi, si restruttura la casa ) ma alla morte del proprietario non e' spettato nulla al convivente, semplicemente perche' questo non era legalmente riconosciuto.

Per quanto riguarda le adozioni, beh... li mi trovo in forte contrasto morale ( anche se non sono uno psicologo infantile ) in primis perche' la società italiana e' fortemente razzista e omofoba ( termine che odio ma esistente ormai ), e poi perche' se la natura ha creato uomo+donna uguale prole, non vedo perche' forzarla solo per una egoistica voglia di essere "normali".

beowuff
07-11-12, 15: 24
Beh, per il momento ( a meno che qualcuno non riesca a farmi cambiare idea ) non la penso proprio positivamente e spiego in breve il perche' :

A prescindere dalla razza o religione a cui appartengo ovvero bianco-non credente.

I gay sono una realtà, lo sono sempre stati e non trovo niente che sia inumano o che attenti all'estinzione umana , alias li accetto e li rispetto come posso accettare una donna o un uomo ( femmina e maschio )
Il matrimonio e' qualcosa di effettivamente giusto, semplicemente perchè e' giusto che una coppia gay abbia gli stessi diritti di una etero.
Prendo l'esempio di due vicini di casa che stanno assieme da 40 anni ( due uomini ), purtroppo due anni fa e' venuto a mancare uno dei due e la famiglia del defunto non ha voluto nemmeno che il compagno entrasse in sala rianimazione durante la degenza ( assolutamente ridicolo ).
I due dopo 40 anni ( pur essendo il defunto il proprietario di casa ) hanno vissuto una vita come la vivono tutti ( si pagano le utenze, si comprano gli arredi, si restruttura la casa ) ma alla morte del proprietario non e' spettato nulla al convivente, semplicemente perche' questo non era legalmente riconosciuto.

Per quanto riguarda le adozioni, beh... li mi trovo in forte contrasto morale ( anche se non sono uno psicologo infantile ) in primis perche' la società italiana e' fortemente razzista e omofoba ( termine che odio ma esistente ormai ), e poi perche' se la natura ha creato uomo+donna uguale prole, non vedo perche' forzarla solo per una egoistica voglia di essere "normali".

Concordo pienamente.

Le coppie omosessuali sono una realtà che personalmente accetto e sulla quale non vedo nulla di male; ritengo però che una coppia omosessuale (non in quanto tale, ma in quanto composta da due persone delle stesso sesso) non possa dare lo stesso patrimonio di affetti di una coppia eterosessuale.

Ippogrifo
07-11-12, 16: 33
Io non ho nulla contro i Gay (e anzi,da eterosessuale convinto e tradizionalista,mi stanno simpatici i Gay maschi perchè...eliminano della concorrenza :) ),e sono convinto che debbano godere degli stessi diritti di noi tutti.
Credo infatti che a una coppia convivente gay ,dovrebbero essere estesi diversi diritti civili,per permettergli di ereditare,di potersi accudire in una malattia,di subentrare in un affitto o nella gestione di una ditta,ma non per adottare o sposarsi!
Credo infatti che il Matrimonio e l'Adozione siano una prerogativa esclusiva e naturale delle coppie eterosessuali.
Infatti due persone possono anche decidere liberamente il loro stato e il loro modo di vivere,ma non possono arrogarsi il diritto di imporre come famiglia "Normale" un'unione gay, al loro eventuale figlio adottato.
Il matrimonio e l'adozione di un figlio sono due cose terribilmente importanti,e questo genere di "Deroghe" quali possono essere le unioni Gay,mi trovano decisamente contrario.
Nessuno infatti riuscirà mai a convincermi che un figlio possa essere allevato bene da una coppia Gay.
Probabilmente sbaglierò,o il mio potrebbe essere un ragionamento da persona "Antica",ma ne sono personalmente e profondamente convinto.
Questo senza discriminarli o criminalizzarli in nessun modo.

E' solo la mia personalissima opinione.

basilischio
07-11-12, 17: 08
............
E' solo la mia personalissima opinione.

Che condivido in pieno.
Anzi aggiungo che, per comprendere l'importanza di tali affermazioni, bisognerebbe fare una riflessione attenta su quello che vuol dire matrimonio, nel senso più stretto della parola. Non mi riferisco alla mera unione di due persone finchè dura, ma all'impegno di stare assieme per tutta la vita anche allo scopo di allevare in modo adatto i propri figli o eventuali figli adottati.
Il matrimonio fra gay è un surrogato di quello che è il vero matrimonio etero, ed è una delle conseguenze dello sfascio della gran parte dei matrimoni di oggi.
L'adozione, non è unsa sorta di riempimento di ciò che la natura non può concedere, ma una decisione seria che deve tener conto della crescita anche psichica del bambino, che incosciamente assimila quanto accade attorno a lui.
Provate a ragionare da bambini. Il bambino che vive con i gay si domenderà come possono fare due "piselli" a generare la vita :), mentre per un bambino, che vive con etero, capirà subito che un "pisello" posto nel "solco", germoglia spontaneamente. :)
Troppo banale?
provate ad avere dei figli che cominciano a porvi delle domande e poi ne riparliamo.

Eli113
07-11-12, 18: 52
Concordo pienamente.

Le coppie omosessuali sono una realtà che personalmente accetto e sulla quale non vedo nulla di male; ritengo però che una coppia omosessuale (non in quanto tale, ma in quanto composta da due persone delle stesso sesso) non possa dare lo stesso patrimonio di affetti di una coppia eterosessuale.

No, credo che l'affetto sia scontato, o lo dai o non lo dai, a prescindere dalla sesso della coppia, diverso e' invece il pensare di essere una "normale" coppia di persone che si vogliono bene e che quindi hanno il diritto ad avere un figlio.

Qualcuno mi ha detto, beh allora le coppie che adottano perche' non possono avere figli? Beh non e' proprio la stessa cosa...

Westindias
07-11-12, 19: 02
A riguardo la penso come il presidente Hollande, semplicemente e senza bisogno di giustificare la mia posizione, come se fosse qualcosa che va spiegato.


Sono totalmente contrario e, come Vx, semplicemente e senza bisogno di giustificare la mia posizione, come se fosse qualcosa che va spiagato.

golia
07-11-12, 19: 05
Io non ho nulla contro i Gay (e anzi,da eterosessuale convinto e tradizionalista,mi stanno simpatici i Gay maschi perchè...eliminano della concorrenza :) ),e sono convinto che debbano godere degli stessi diritti di noi tutti.
Credo infatti che a una coppia convivente gay ,dovrebbero essere estesi diversi diritti civili,per permettergli di ereditare,di potersi accudire in una malattia,di subentrare in un affitto o nella gestione di una ditta,ma non per adottare o sposarsi!
Credo infatti che il Matrimonio e l'Adozione siano una prerogativa esclusiva e naturale delle coppie eterosessuali.
Infatti due persone possono anche decidere liberamente il loro stato e il loro modo di vivere,ma non possono arrogarsi il diritto di imporre come famiglia "Normale" un'unione gay, al loro eventuale figlio adottato.
Il matrimonio e l'adozione di un figlio sono due cose terribilmente importanti,e questo genere di "Deroghe" quali possono essere le unioni Gay,mi trovano decisamente contrario.
Nessuno infatti riuscirà mai a convincermi che un figlio possa essere allevato bene da una coppia Gay.
Probabilmente sbaglierò,o il mio potrebbe essere un ragionamento da persona "Antica",ma ne sono personalmente e profondamente convinto.
Questo senza discriminarli o criminalizzarli in nessun modo.

E' solo la mia personalissima opinione.

Concordo pienamente.
Aggiungo solo questo; cioè è vero che sono una realtà che esite dall'inizio del mondo,è vero e giusto che abbiano un riconoscimento giuridico avanti allo Stato,e che quindi possano ereditare il patrimonio del compagno,possano godere della liquidazione dal lavoro in caso di morte sopravvenuta del compagno stesso etc, ma non accetterò mai l'idea che possano adottare bambini. E' un abominio. Potranno esserci coppie omosessuali migliori e piu amorevoli di tante coppie eterosessuali, ma non per questo bisogna consentire tutto. Ci sono limiti e valori che vanno rispettati.
Una creatura appena nata non sa cosa sia il bene il male,non sa la differenza uomo donna, non sa nulla. Gli si deve lasciare la possbilità di scegliere in modo autonomo. Un conto è essere nato gay da genitori etero( e dunque aver scelto senza "induzioni") un altro conto è essere "plagiato" o indotto ad avere una certa sessualità.
Non fraintendetemi,ma voglio essere realistico. Ci sono gay e gay. Un conto è avere due omosessuali che non hanno eccessi,cioè sono persone distinte come tutti; un altro conto è avere gli uomini ke si truccano(non parlo di travestiti o trans), o estremamente effeminati; immaginiamo di consentire loro l'allevamento della prole.......mi chiedo, come cresceranno?? saranno liberi di scegliere un giorno con chi andare? o per loro sarà normale andare con gli uomini cosi come i loro genitori,e avendoli privati della possibilità di scegliere senza condizonamenti?? che diranno i bambini a scuola? immaginiamo che la maestra dice al bambino "fammi venire mamma a parlare a scuola" o meglio ancora "oggi festa della mamma, faccaimo un disegnino per le mamme da regalare" ............quale delle due mamme?? o dei due papà??Rabbrividisco a tale pensiero.

beowuff
07-11-12, 19: 31
No, credo che l'affetto sia scontato, o lo dai o non lo dai, a prescindere dalla sesso della coppia, diverso e' invece il pensare di essere una "normale" coppia di persone che si vogliono bene e che quindi hanno il diritto ad avere un figlio.[...]

Non parlo dell'affetto in se, che, per quanto sia possibile, anch'io, diciottenne etero, potrei dare ad un qualsiasi bambino come potrebbe farlo chiunque altro; parlo dell'insieme di sentimenti e, per l'appunto, affetti, che vengono forniti al bambino da parte di una coppia etero, affetti che sono differenti se appartenenti al padre o alla madre; questo è ciò che io ho definito nel mio post precedente come "patrimonio di affetti".
Patrimonio di affetti che non penso possa assolutamente appartenere ad una coppia omosessuale; è per questo che secondo me una coppia gay non può adottare dei figli.

Zanzo
07-11-12, 19: 36
Sono favorevole ai matrimoni gay con annessi e connessi: riconoscimento dei vari diritti, eredità, pensioni ecc.
A mio avviso è un segno di civiltà da parte di uno Stato ammettere i matrimoni gay e parificarli a quelli etero.

Sono invece assolutamente e fermamente contrario alla possibilità di adottare.
Il principio fondamentale dell'adozione è il bene del bambino: l'istituto dell'adozione serve per dare una famiglia ad un bambino che non ce l'ha e non per soddisfare l'esigenza, seppur legittima, di genitorialità (e di normalità) di una coppia.

Attualmente ci sono più genitori in lista d'attesa che bambini da adottare e quindi ritengo assolutamente non necessario, in base al principio di cui sopra, far adottare un bambino ad una coppia gay.

Zoppo
07-11-12, 20: 05
Ho due care amiche avvocato, una in Spagna e l'altra in Italia, una dell' Opus Dei e l'altra di AC, sempre a messa, iper tradizionaliste, omofobe, bla bla bla... che sostengono a spada tratta che una legislazione in merito è assolutamente necessaria, anche per quel che riguarda i bambini, perchè di coppie omosessuali ce ne sono a migliaia, nascono e muoiono ogni giorno, spesso con strascichi legali, e i giudici si ritrovano senza le leggi che permettano loro di scrivere le dovute sentenze.
Premesso che scrivo quanto mi è stato riferito e non sono uno specialista in merito, credo sia uno spunto di riflessione non indifferente.

eriador
07-11-12, 20: 48
Io invece aggiungo per fare un quadro piu completo -per quanto ricordo-che le adozioni per le coppie di fatto sono legali in Spagna ovviamente, Danimarca, UK, Olanda e Belgio e da pochi anni persino in Israele...

e poi leggendo qualcosa sul web ho trovato che secondo degli studi della "American Psychiatric Association" non ci sono differenze sulla "salute mentale" del bambino se il piccolo è stato educato secondo omogenitorialità anzichè con il "metodo tradizionale"...
ma da ignorante in materia avanzerei dei dubbi...

Gaz
07-11-12, 20: 57
Sono favorevole ai matrimoni gay con annessi e connessi: riconoscimento dei vari diritti, eredità, pensioni ecc.
A mio avviso è un segno di civiltà da parte di uno Stato ammettere i matrimoni gay e parificarli a quelli etero.

Sono invece assolutamente e fermamente contrario alla possibilità di adottare.
Il principio fondamentale dell'adozione è il bene del bambino: l'istituto dell'adozione serve per dare una famiglia ad un bambino che non ce l'ha e non per soddisfare l'esigenza, seppur legittima, di genitorialità (e di normalità) di una coppia.

Attualmente ci sono più genitori in lista d'attesa che bambini da adottare e quindi ritengo assolutamente non necessario, in base al principio di cui sopra, far adottare un bambino ad una coppia gay.

Nient'altro da aggiungere, condivido ogni singola parola.
Ok per il matrimonio per persone dello stesso sesso, ma, secondo la mia visione di "vita": ritengo "innaturale" crescere un bambino con due genitori dello stesso sesso

ale66
07-11-12, 20: 59
Non sono d'accordo al matrimonio tra persone dello stesso sesso, già mai all'adozione a favore di tali coppie.

FRANCODUE
07-11-12, 21: 20
Pur essendo diciamo di idee "avanzate" sono pienamente daccordo con il collega Alessio.

Elite
07-11-12, 22: 07
Non sono d'accordo al matrimonio tra persone dello stesso sesso, già mai all'adozione a favore di tali coppie.

Potrò risultare 'sgradevole' in tal senso, ma condivido pienamente. Se le lancette scorrono in senso orario, non vedo il motivo per farle compiere il senso inverso.

Pol
07-11-12, 22: 21
L'omosessualità esiste fin dalla notte dei tempi anche in natura "vedi piante ed animali", motivo per cui sono pienamente d'accordo alle nozze gay.
Pensiero opposto invece per quanto riguarda le adozioni, lì si può parlare di lancette che scorrono in altra direzione.

quantico
07-11-12, 22: 22
Favorevole ai matrimoni tra omosessuali per diverse questioni, tra le quali risaltano sicuramente i diritti patrimoniali.

Mi astengo sull'adozione: mi piacerebbe approfondire la questione dei possibili problemi psichici e/o caratteriali che il bambino potrebbe subire se cresciuto da genitori dello stesso sesso.

Per ora sono contrario per una questione di principio, probabilmente perchè influenzato dal contesto di famiglia standard in cui sono/siamo cresciuto/i.

Point Man
08-11-12, 06: 30
Non so quanti di voi siano genitori. Io parlo da padre di due bambini piccoli (3 anni e 1mese e mezzo). Nella crescita di un figlio ci sono momenti e ci sono cose che solo una madre può dare al proprio figlio...e similmente vale il contrario..
Si dice che i bambini siano il nostro futuro...perchè negare il 50% delle esperienze che potrà fare un bimbo nella sua crescita?

Orange
08-11-12, 08: 38
Vi do' un po' di notizie "vere" dell'attualità francese.

La legge é passata, per un niente, ma é passata.
Riguardo il matrimonio omosessuale, ci sono e soprattutto ci saranno enormi problemi nella vita quotidiana, perché ci sono già un numero considerevole di sindaci che hanno già dichiarato apertamente che non celebreranno matrimoni fra persone dello stesso sesso.
Sono molte centinaia di sindaci, la maggior parte in zone rurali, che si stanno riunendo

Riguardo l'adozione, il problema é ancora più esplosivo, con tanto di "scesa in campo" dei militanti per la difesa dei diritti dei bambini, associazioni di psicologi ecc ecc tutti assolutamente contrari ad una cosa del genere

Evidentemente la legge é passata, ma sicuramente ci saranno ancora delle grosse "battaglie" a livello della società francese

JuliaAlpin
08-11-12, 15: 02
Per come la vedo io sono indifferente alla questione nozze (anche se forse sarebbe propriamente da definire unione, visto che il matrimonio per definizione è uomo + donna); quel che mi lascia molto perplesso se non deluso dalla Francia è l'adozione dei figli da parte di coppie omosessuali.

Ci sono studi che dicono (e dimostrano) che i bambini cresciuti da coppie dello stesso sesso hanno problemi psicologici seri. Per cui a questo sono nettamente contrario. In natura così come per l'essere umano c'è bisogno di un padre e di una madre e ciò è una cosa fuori da ogni discussione o opinione, è un fatto.

Zoppo
21-11-12, 22: 50
Durante anni sono stato via da casa per lavoro una settimana sì e una no.
Negli ultimi anni sono diventate 3 settimane al mese.
Negli ultimi mesi, qualche volta ero a casa.
Prima viaggiare per lavoro mi piaceva; poi, da quando ho iniziato a convivere e ci siamo sposati, è diventato pesante; da quando c'è il bambino ancora di più; da quando ne vogliamo un'altro e non ci sono mai al momento giusto... un incubo.
Adesso sono stato via 5 settimane su 5 e spesso anche i fine settimana.
Insomma che sto pensando di cambiare vita e ne ho parlato seriamente con mia moglie.
Lei è d'accordo perchè non ci sono mai e gira che ti rigira, è venuto fuori che lei può capire, ma il bambino? Gli sta mancando la figura paterna! Quando ci sono io si comporta in un modo e quando non ci sono in un altro che non va bene!!
Io non sono effeminato (se mi vedeste vi mettereste a ridere!) eppure abbiamo questo problema.

Stamani mia moglie è andata a un funerale perciò il bambino l'ho accompagnato a scuola io e ho visto più cosce e minigonne stamani all'asilo che l'ultima volta che sono stato in discoteca... Perche? Col freddo che faceva!!

Io non so se sono per l'adozione per le coppie omo/lesbo: ogni volta che leggo o ascolto l'opinione altrui (non mi riferisco al forum!) mi ritrovo davanti un politicante in cerca di voti, un pazzo omofobo o una checca isterica.
Non riesco a dire SI'.
Ma sta di fatto che faccio fatica a tirare la prima pietra perchè noi etero, anche nel migliore dei casi, mica siamo sempre un bell'esempio.

bemboz
22-11-12, 02: 34
Non sono contrario al matrimonio tra coppie omosessuali perché ritengo che, come tutti i cittadini italiani, debbano avere pari diritti e possibilità (se sposarsi gli rende felici che si sposino pure ..buon per loro); Ciò che non capisco io è proprio il perché una persona debba sposarsi: se due persone si amano non penso debba essere un contratto a sancirlo (perché in soldoni è di questo che si tratta) ma bensì altri fattori ben differenti. Poi parliamoci chiaro il matrimonio ha perso gran parte del suo significato simbolico (Tant'è vero che i divorzi sono in netto aumento) diventando un semplice contratto che accorda dei benefici giuridici che potrebbero essere estesi in 5 minuti di orologio anche alle semplici coppie non sposate.
Non sarà tanto ma con la mia ragazza ci sto 5 anni e non sento la necessità di firmare il contratto a tempo indeterminato :)


Per l'affidamento non sono d'accordo,
non tanto per l'inidoneità di una coppia omosessuale di allevare un figlio (quello credo che sia personale e che cambi da persona a persona), ma bensì per il bambino che potrebbe essere soggetto di discriminazioni, prese in giro ..etc da parte dei coetanei; La società italiana non è pronta secondo me a questo passo. Forzare in questo modo il passo potrebbe solo creare seri danni secondo me

Orange
22-11-12, 08: 28
In effetti io trovo veramente il mondo alla rovescia

Fino a qualche anno fa, quando il militre era obbligatorio, nessuno voleva fare il militare. Oggi non é più obbligatorio, e "tutti" aspirano alla carriera militare.

Già da un po' di anni, il matrimonio é andato in crisi, nel senso che il numero di gente che si sposa é diminuito considerevolmente.
Ora che la mentalità che é più seguita é quella che non serve sposarsi, che non se ne sente il bisogno, che si puo' vivere una vita intera stando insieme anche senza passare sull'altare, ecco che adesso viene fuori che il matrimono é "necessario"

Cercate la soluzione e la linea di pensiero comune ...

bartok
22-11-12, 17: 59
Orange,


Fino a qualche anno fa, quando il militre era obbligatorio, nessuno voleva fare il militare. Oggi non é più obbligatorio, e "tutti" aspirano alla carriera militare.


diciamo che una volta era obbligatorio e dunque chi non voleva farlo protestava. Oggi non è obbligatorio e quindi protesta chi vuole farlo. E d'altra parte il mestiere del militare oggi è anche più appetibile per tanti motivi: la leva obbligatoria aveva dei pro, ma anche dei contro.



Ora che la mentalità che é più seguita é quella che non serve sposarsi, che non se ne sente il bisogno, che si puo' vivere una vita intera stando insieme anche senza passare sull'altare, ecco che adesso viene fuori che il matrimono é "necessario"


e il bello è che c'è di peggio! per esempio, ancora più assurda della rivendicazione del matrimonio da parte degli omosessuali (che giustifico da un punto di vista civile, ma non religioso) è la rivendicazione delle cosiddette "coppie di fatto" etero, che stanno sostanzialmente reinventando il matrimonio... vogliono cioè gli stessi diritti e doveri del matrimonio, ma senza sposarsi, ma firmando solo un contratto... che poi è una cosa già stata inventata da secoli... e si chiama "matrimonio" (civile)!

assurdo...

Zoppo
22-11-12, 23: 32
c'è di peggio! per esempio, ancora più assurda della rivendicazione del matrimonio da parte degli omosessuali, è la rivendicazione delle cosiddette "coppie di fatto" etero, che stanno sostanzialmente reinventando il matrimonio... vogliono cioè gli stessi diritti e doveri del matrimonio, ma senza sposarsi, ma firmando solo un contratto... che poi è una cosa già stata inventata da secoli... e si chiama "matrimonio" (civile)!

assurdo...

Bartok,
aspetta un momento :)

Una settimana dopo che (la) mia (attuale) moglie ed io ci mettemmo insieme, lei si rivolse all'avvocato per chiedere la separazione.
Evidentemente aveva i suoi buoni motivi... :(
Il marito però, pur non essendoci di mezzo nè figli nè soldi, decise di bloccare tutto per dispetto: alla fine ci vollero quasi 4 anni per ottenerlo.
A quel punto mia moglie chiese anche il divorzio, e siccome lui non era d'accordo, l'avvocato pronosticò minimo altri 3 anni.

Nel frattempo, tanto mia moglie come il sottoscritto lavoravamo, pagavamo le tasse, convivevamo in amore ed armonia, ci eravamo accollati sua nonna non vedente in casa e desideravamo un bambino.
Ci sarebbe piaciuto sposarci ma grazie alla Legge italiana sul divorzio, non potevamo.
Ciò ci creò un infinità di problemi per fare un mutuo per la casa, per la macchina, per intestare l'assicurazione, nessuno poteva usufruire di una eventuale pensione di reversibilità, lei non avrebbe usufruito della mia assicurazione sulla vita, giravamo con delle autodichiarazioni nel portafogli dicendo che in caso di ricovero ospedaliero volevamo poter ricevere le visite dell'altro, facemmo testamento l'uno a favore dell'altro... e infine fui costretto a riconoscere Zoppino prima della sua nascita, infatti, se la mia compagna fosse morta di parto, avrei anche potuto avere dei problemi per avere mio figlio...

Onestamente i PACS non mi avrebbero fatto poi tanto schifo, anche perchè la nostra era una Famiglia di Fatto, ma davvero. Ringrazio ancora il governo di allora, i preti di sempre, e l'opposizione che sembrava il marciapiede dopo il passaggio del gay-pride, che uniti come non mai, riuscirono a non combinare assolutamente nulla.

Per fortuna (per noi...) che quello sciagurato mette incinta una disperata, perciò corre dal ns avvocato, concorda sul divorzio, se la sposa e siccome lui è dipendente comunale, anche se lei era disoccupata, riuscì a farsi tutta la paternità a casa stipendiato!!! Il suo caso apparve sul giornale... Io invece, allora dipendente nel privato, nemmeno un giorno per il parto!

Pazienza! L'importante è che alla fine siamo riusciti a sposarci, con Zoppino che stava in mezzo a noi e guardava il sindaco con due occhi così O!O, e poi ci siamo fatti una mangiata e una bevuta con i ns cari storica, Zoppino compreso che (alla faccia di quell'anoressica della pediatra) si era abbuffato di Pata Negra!!!

Una delle due: o rendiamo più semplice il divorzio oppure creiamo qualcosa di equivalente al matrimonio per coloro che non possono (ri)sposarsi ma una famiglia se la costruiscono anche con le unghie.

Soprattutto bisogna capire una cosa, e cioè che a 30 o a 40 anni la vita è molto più ingarbugliata di come uno se la aspetta a 20, e quindi bisogna decidere se vogliamo una società che appoggi la Famiglia oppure il Matrimonio, perchè che ci piaccia o meno, sono due cose ben distinte.

Scusate se porto sempre i miei casi ad esempio delle mie considerazioni, ma se non traggo insegnamento dalle facciate che prendo...

bartok
23-11-12, 17: 02
Zoppo,
capisco il suo problema, ma quello che lei vorrebbe è sostanzialmente un matrimonio con regole di divorzio un po' diverse. e allora la cosa da cambiare è la legge sul divorzio. se poi a qualcuno non vanno bene neanche i PACS inventiamo i PACS 2.0? così facendo, in futuro, quando ci si dovrà sposare, si dovrà scegliere tra un'ampia gamma di possibilità!

basilischio
23-11-12, 17: 26
Come qualcuno ha detto, oltre al matrimonio religioso, esiste anche quello civile; entrambi sono validi agli effetti di legge, ma quello religioso implica alcuni aspetti etici/morali, legati alla religione.
Nell'argomentare sarebbe il caso di tener conti di questa "differenza", in quanto il matrimonio religioso implica l'indissolubilità del matrimonio, mentro quello civile no.
Evitiamo di entrare nell'argomento prettamente religioso che puo essere discusso nella sezione del cappellano militare, che è già un po che non si fa sentire :)

Non credo sia il caso di consentire un matrimonio religioso ai gay, come nutro forti dubbi sulla possibilità di adozione.
Forse sono vecchio, o tradizionalista, ma la natura mi ha sempre affascinato, così com'è, senza distorzioni assurde che talvolta hanno portato più guai che benefici.

bartok
23-11-12, 20: 03
basilischio,


Nell'argomentare sarebbe il caso di tener conti di questa "differenza", in quanto il matrimonio religioso implica l'indissolubilità del matrimonio, mentro quello civile no.

Non credo sia il caso di consentire un matrimonio religioso ai gay, come nutro forti dubbi sulla possibilità di adozione.


sono completamente d'accordo. sono tendenzialmente favorevole al matrimonio civile tra gay, perché in tal caso il matrimonio è un contratto tra le parti.

ma nel caso di matrimonio religioso, sono fermamente contrario. E per un semplicissimo motivo: per la Chisa Apostolica Romana il matrimonio è un sacramento finalizzato alla procreazione che implica l'obbligo di crescere i figli nella cristianità, affinché accedano al Regno dei Cieli e siano Apostoli della Parola di Dio. che piaccia o no: QUESTO è il significato il matrimonio religioso in senso Cattolico. l'Amore tra i coniugi non è un fine, ma un mezzo perché ciò avvenga, tant'è vero che, per la Chiesa, è nullo il matrimonio contratto se uno dei 2 coniugi, in cuor suo, nutre l'intenzione di non procreare, a prescindere dall'eventuale sconfinato amore tra i 2. per contro, per la Chiesa è valido un matrimonio senza amore, ma finalizzato alla procreazione. la Chiesa non benedice un amore finalizzato a sé stesso. E secondo me è giusto.

di conseguenza, non capisco e non condivido il desiderio di molte coppie gay di potersi sposare in Chiesa: di fatto reclamano di aver un diritto che va contro i principi fondamentali della Chiesa. ma quello che più mi lascia perplesso, è perché non si convertano a fedi più idonee alle loro esigenze. cioè: posto che l'Inquisizione non esiste più e posto che esistono GIA' fedi protestanti (e dunque sempre cristiane) che legittimano i matrimoni religiosi tra omosessuali (oltre che donne sacerdote), non mi capacito del perché insistano a criticare la Chiesa Cattolica, quando nessuno li obbliga a farne parte! Vogliono sposarsi in chiesa? si può! ma non come cattolici! questa cosa costatazione - banale - nel mondo anglosassone/germanico è stata capita da SECOLI, qui ci si ostina sempre nei triti e ritriti discorsi sul Vaticano e sul Papa. il che francamente è anche un po' fastidioso, perché vi è una minoranza che vuole dettare le regole alla maggioranza.

Zoppo
23-11-12, 22: 51
Basilischio,
siamo andati completamente OT, ma il discorso è molto interessante.
Si può fare un copia e incolla e continuare nella sezione Il cappellano militare?
Grazie.

basilischio
24-11-12, 14: 34
Basilischio,
siamo andati completamente OT, ma il discorso è molto interessante.
Si può fare un copia e incolla e continuare nella sezione Il cappellano militare?
Grazie.

A richiesta, copiati un paio di post qui https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?41368-L-indissolubilit%E0-del-matrimonio

GGmax
25-11-12, 18: 14
Nulla contro le coppie omosessuali:su diritti,matrimonio e adozione sono contro.Due persone nelle Loro 4 mura,possono fare quello che vogliono e nessuno deve nemmeno giudicare,ma in strada e in mezzo la gente le "regole" vanno rispettate.Non vedo,da parte mia,il motivo per cui 2 uomini o 2 donne devono assomigliare ad una vera e propria famiglia che da secoli e'composta da un uomo e una donna.Io non riesco a pensare a un domani in cui ci sono persone dello stesso sesso che camminano in strada mano nella mano,che si baciano.....Io li rispetto,credetemi;Io non riesco a pensare a un Mio eventuale figlio che mi venga a dire:"Papa'perche'Marco ha 2 Papa'o 2 Mamme?".Criticatemi pure,ma non posso pensarci.Questo e'ilmio modo di pensare.

basilischio
30-12-12, 16: 42
Ho assistito ad una interessante "discussione" che aveva per tema l'esasperazione dei diritti individuali.
Mi è tornata in mente questa discussione pensando ai "diritti" reclamati da gay e lesbiche per quanto riguarda il matrimonio e l'adozione, che non sono nient'altro che la pretesa di un diritto che la matura stessa gli nega; in pratica lo stravolgimento di quello che è l'ordine naturale delle cose.
Ormai sappiamo che stravolgere la natura ha conseguenza "catastrofiche". Basta guardare l'inquinamento che ha portato cambiamenti climatici, l'aver occupato spazi in cui la natura si è sempre "sfagata" ecc.. ecc..
Se non vado errato matrimonio nel suo significato originale indica l'unione di due individui di sesso diverso fa i cui scopi ha anche la procreazione, quindi tutto ciò che è al di fuori di questa concezione, non può essere considerato matrimonio. Considerato questo è evidente che la richiesta di adozione da parte di individui dello stesso sesso è una forzatura dell'orine naturale delle cose, e l'esasperazione di un diritto che la natura stessa non può concedere.
Se l'inseminazione artificiale, può essere tollerata per una coppia eterosessuale che non può avere figli, per malformazioni o malattie, tanto non si può concedere a alla coppia omosessuale, in quanto la stessa, anche in piene condizioni fisiche, non potrebbe mai avere figli naturali.

L'esasperazione dei propri diritti è diventata la logica della società contemporanea, ma non va di pari passo con il compimento dei propri doveri.

Ermesgdf
31-12-12, 10: 17
Completamente d'accordo con il collega, io personalmente rispetto le coppie gay o lesbiche ma non concepisco la loro Unione anche per un'altra problematica. In Italia le famiglie etero hanno problemi per il riconoscimento dei propri diritti alla salute, per il lavoro e quant'altro e adesso bisogna riconoscere ad altre coppie gli stessi diritti??

raspa
31-12-12, 10: 59
rispetto ma non accetto le coppie transessuali, tantomeno quando pretendono di sposarsi o addirittura di adottare dei figli

bartok
31-12-12, 12: 52
rispetto ma non accetto le coppie transessuali, tantomeno quando pretendono di sposarsi o addirittura di adottare dei figli

le coppie "transessuali"?

basilischio,


Se non vado errato matrimonio nel suo significato originale indica l'unione di due individui di sesso diverso fa i cui scopi ha anche la procreazione, quindi tutto ciò che è al di fuori di questa concezione, non può essere considerato matrimonio. Considerato questo è evidente che la richiesta di adozione da parte di individui dello stesso sesso è una forzatura dell'orine naturale delle cose, e l'esasperazione di un diritto che la natura stessa non può concedere.
Se l'inseminazione artificiale, può essere tollerata per una coppia eterosessuale che non può avere figli, per malformazioni o malattie, tanto non si può concedere a alla coppia omosessuale, in quanto la stessa, anche in piene condizioni fisiche, non potrebbe mai avere figli naturali.


ti risponderebbero che:
1) il significato originario è cambiato
2) la procreazione è un concetto superato imposto da secoli di Vaticano.
3) la scienza oggi permette cose come l'inseminazione, l'affitto di uteri, ecc.

riguardo a questo


Se l'inseminazione artificiale, può essere tollerata per una coppia eterosessuale che non può avere figli, per malformazioni o malattie,


anche questo è discutibile. in linea teorica, è "meglio" che, grazie alla scienza, da 2 cellule uovo di 2 lesbiche nasca un soggetto sano, o è "meglio" ch,e da una coppia eterosessuale con malformazioni congenite e malattie, nasca un soggetto malato o portatore sano?

anche l'aborto è discutibile, in quanto, senza girarci attorno, consiste nell'eliminare una persona. inutile dire che si tratta di un ammasso di cellule poco più che indifferenziate: quelle qualche mese dopo sono una persona.



su questi argomenti, non se ne viene a capo con la logica. alla fine serve un "perché sì!" o un "perché no!". sebbene io sia perplesso riguardo a molte cose, come "uteri in affitto" o "concepimento da 2 gameti dello stesso tipo", o "aborto" su queste cose sono per un generale "chi se ne frega". ma su 2 cose con transigo:
-il matrimonio religioso per le coppie omosessuali
-l'adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali.

Il primo, sulla base della considerazione che, per la Chiesa Cattolica, il matrimonio ha un fine procreativo. per cui non vedo perché la Chiesa Cattolica debba cambiare le proprie regole per venir incontro ad una minoranza. esistono tante Chiese protestanti che permettono il matrimonio gay: si facciano protestanti!

Il secondo, è che un figlio ha diritto ad una figura materna e paterna. ora, se posso tollerare che 2 persone nel privato si arrangino, non posso tollerare che lo Stato prenda parte attiva a ciò.

Sicuramente in entrambi i casi gli interessati avrebbero validissime e argomentatissime tesi perfettamente logiche per spiegare perché i gay hanno il diritto al matrimonio cattolico e a poter adottare bambini. per esempio: "il matrimonio è un diritto uguale per tutti" e "ci sono tante coppie gay che possono essere genitori migliori di tante coppie eterosessuali". a ciò potrei rispondere con altre argomentatissime idee... e così via.

ma alla fine: quelli vogliono sposarsi, l'abito bianco, l'album di matrimonio e vogliono i figli... per cui tutto si riconduce a:
-sei a favore?
-sì/no
-perché?
-perché sì/no!

e alla fine vince la corrente più forte.

basilischio
31-12-12, 16: 23
bartok, per grandi linee concordo con quanto dice.
Forse io sono troppo "conservatore" o meglio in 60 anni ho vissuto importanti cambiamenti nella società, ed in tutta sincerità, per certi aspetti, non mi pare vada molto meglio; ma questa è mera opinione personale.

Bisognerebbe stabilire di che tipo di matrimonio si parla, se un matrimonio religioso, ma io non mi riferivo a quello, o ad un matrimodio in cui due esseri di sesso opposto si uniscono per procreare e allevare la prole. Riferendomi a quest'ultimo, ritengo che la procreazione più che un concetto imposto dal Vaticano, sia un semplice fatto naturale. Nell'istinto di tutti gli esseri viventi c'è quello della conservazione della specie, e la specie si conseva attraverso il rapporto sessuale che avviene solo in un certo modo, quindi ogni atto diverso va contro natura.
La scienza ci ha data molta conoscenza, ma molto spesso questa conoscenza è stata mal applicata dagli uomini, e ciò che poteva essere buono, ci ha procurato grossi guai.

Nel mio post precedente, accennavo appunto "all'esasperazione dei propri diritti", non solo riferiti alla questione gay, ma che va colto nel suo senso generale.
Il semplice reclamare il diritto ad avere più benessere, di quello che ci possiamo permettere, e la nostra ed altrui rovina.

Non dico che deve rimanere tutto come era, ma di fare attenzione a non andare oltre certi limiti, altrimenti ne pagheremo le conseguenze.

Anche lo stravolgere il significato delle parole fa cadere in fraintendimenti, basta guardare la discussione sul termine fascista rivolto ai militari, per capire che indispensabile mantenere un certo pignoleria nell'uso e nel significato delle parole.

Personalmente non mi oppongo alle unioni fra gay; sono problemi loro, ma prefrirei che la loro unione non fosse definita matrimonio.
Analoghe considerazioni sarebbero da fare sull'aborto, ed altri argomenti trattai.

In breve, tutto dovrebbe rientrare in certi limiti che in fondo sono i diritti, ma non andare oltre, cioè "nell'esasperazione di un diritto". Difficile stabilire i limiti, e nell'incertezza, sono del parere di non valicare quelli esistenti in attesa di conoscere di più sulle eventuali conseguenze.

raspa
31-12-12, 17: 11
bartok errore di battitura, chiaramente sono omosessuali

Ermesgdf
31-12-12, 19: 02
Quoto il collega moderatore in tutto e per tutto

Homer
01-01-13, 12: 26
Completamente d'accordo con il collega, io personalmente rispetto le coppie gay o lesbiche ma non concepisco la loro Unione anche per un'altra problematica. In Italia le famiglie etero hanno problemi per il riconoscimento dei propri diritti alla salute, per il lavoro e quant'altro e adesso bisogna riconoscere ad altre coppie gli stessi diritti??

Io invece penso di si, non sono forse anche loro italiani???
E, come tutti gli italiani, non hanno anche loro il diritto ad avere tutto quello, nei limiti ovviamente, che fa di un'uomo un'uomo libero???
Io sono favorevole all'unione di coppie omosessuali.
In un paese civile e democratico tutti hanno il diritto di crearsi la propria vita e la propria felicità e nessuno si può arrecare il diritto di dire: "no tu sei diverso e quindi non puoi vivere come desideri".
Però quello che mi chiedo è: molti approvano le unioni gay ma poi dicono che occorrono "limitazioni alle adozioni".
Il motivo è sempre lo stesso: psicologico.
Ma allora come mai in molti Stati (come: Regno Unito, Spagna, Canada, Olanda ecc.) non hanno riscontrato alcun problema mentale nei minori adottati???
L'American Psychological Association ha accertato che he non sussistono differenze negli effetti della omogenitorialità rispetto alla genitorialità eterosessuale sul benessere mentale del bambino.
Gl istudi, voglio precisare, sono ancora in corso.
Se volete saperne di più su Wikipedia potete trovare la pagina in cui vengono segnati gli Stati in cui è possibile adottare e le critiche pro e contro di ciò.
Alla fine mi trovo quindi su due piani, approvo l'unione gay ma per l'adozione ancora non ho preso una reale posizione.
Sta di fatto che ormai sempre più Nazioni danno libertà di matrimonio e di adozioni (sia in Europa che all'estero) e questo è un dato di fatto da non sottovalutare.
Ovviamente questo è un mio pensiero e rispetto (ma non condivido) ugualmente il pensiero di chi invece vede difficile immaginarsi una coppia gay unita e con gli stessi diritti di una coppia di fatto.
Ognuno la pensa come vuole.

basilischio
01-01-13, 15: 59
Io invece penso di si, non sono forse anche loro italiani???
E, come tutti gli italiani, non hanno anche loro il diritto ad avere tutto quello, nei limiti ovviamente, che fa di un'uomo un'uomo libero???
Io sono favorevole all'unione di coppie omosessuali.
In un paese civile e democratico tutti hanno il diritto di crearsi la propria vita e la propria felicità e nessuno si può arrecare il diritto di dire: "no tu sei diverso e quindi non puoi vivere come desideri"...................
La chiave del problema è nascosta proprio in queste affermazioni.
Attenzione, qui non è questione di parità di diritti, ma l'andare oltre a ciò che il lo status ti può concedere.
Facciamo alcuni esempi:
Se la parola matrimonio indica l'unione di persone di sesso diverso, non può essere applicata all'unione di due pari sesso, perchè ciò genera confusione.
La maternita che per una coppia etero è avvenimento naturale, non può esserlo per una coppia uomo, quindi non si tratta di negare un diritto, ma l'impossibilità di quest'ultima di averlo.

IL bello è che nessuno vieta l'unione fra omosessuali, e mi sta anche bene che gli vengano riconosciuti gli stessi diritti di una coppia etero, quali ad esempio la reversibilità della pensione, ma da qui a pretendere dallo stato il diritto di avere figli mi pare che si voglia proprio esasperare quello che è il diritto individuale di una persona.
Il concetto è molto semplice:
""" tu coppia omosessuale, sei ingrado di avere figli naturalmente???"""
NO!
allora io Stato non posso concederti quello che la natura ti nega........... questa è la vera libertà.

Ricodiamoci che lo Stato non deve assecondare tutti i desideri degli Italiani, ma solo tutelare i loro diritti, che è cosa ben diversa.

Ricordiamo anche che la libertà oltre quella che ci può essere concessa è solo anarchia.

raspa
01-01-13, 23: 09
La chiave del problema è nascosta proprio in queste affermazioni.
Attenzione, qui non è questione di parità di diritti, ma l'andare oltre a ciò che il lo status ti può concedere.
Facciamo alcuni esempi:
Se la parola matrimonio indica l'unione di persone di sesso diverso, non può essere applicata all'unione di due pari sesso, perchè ciò genera confusione.
La maternita che per una coppia etero è avvenimento naturale, non può esserlo per una coppia uomo, quindi non si tratta di negare un diritto, ma l'impossibilità di quest'ultima di averlo.

IL bello è che nessuno vieta l'unione fra omosessuali, e mi sta anche bene che gli vengano riconosciuti gli stessi diritti di una coppia etero, quali ad esempio la reversibilità della pensione, ma da qui a pretendere dallo stato il diritto di avere figli mi pare che si voglia proprio esasperare quello che è il diritto individuale di una persona.
Il concetto è molto semplice:
""" tu coppia omosessuale, sei ingrado di avere figli naturalmente???"""
NO!
allora io Stato non posso concederti quello che la natura ti nega........... questa è la vera libertà.

Ricodiamoci che lo Stato non deve assecondare tutti i desideri degli Italiani, ma solo tutelare i loro diritti, che è cosa ben diversa.

Ricordiamo anche che la libertà oltre quella che ci può essere concessa è solo anarchia.

da appendere in tutte le nostre porte e da leggere ogni mattina prima di uscire di casa

ValerioL
03-01-13, 17: 08
Sono assolutamente contrario al matrimonio gay, figuriamoci all'adozione.

Nulla in contrario ai gay però, sono persone che rispetto. Ma rispetto anche le tradizioni e la religione, il matrimonio è sacro!

Ermesgdf
03-01-13, 18: 13
Per l'adozione secondo me non bisogna partire prevenuti, fermo restando la mia contrarietà, preciso che i maltrattamenti ai figli sono più presenti nelle coppie etero. Da ciò non di può affermare che un figlio nato da unioni omosessuali vive in un ambiente malsano, fermo restando che il punto a cui sono fermamente contrario è la parità di diritti con gli eterosessuali che tutt'ora è difficile far tutelare per gli stessi etero

bartok
03-01-13, 18: 34
Sono assolutamente contrario al matrimonio gay, figuriamoci all'adozione.

Nulla in contrario ai gay però, sono persone che rispetto. Ma rispetto anche le tradizioni e la religione, il matrimonio è sacro!

ecco ValerioL, è quello il concetto. molti ti darebbero del "bacchettone", ma il punto è proprio quello: la sacralità del matrimonio. ovviamente se si parla di matrimonio cattolico, se no, civilmente, il matrimonio non è altro che un contratto. nell'ottica del matrimonio come sacramento, esso ha lo scopo di procreare: ha una funzione che va oltre l'amore tra 2 persone. sicché il matrimonio cattolico gay, al di là delle rivendicazioni di diritti, NON HA proprio un senso! ma ciò che a me di più stupisce è questo continuo, ostinato attacco alla Chiesa Cattolica da parte di molti, perché questa si pieghi a qualcosa che va contro i suoi principi! Se Lutero "prostestava" quando si rischiava di incorrere nell'Inquisizione per eresia, non capisco perché oggi, che non si rischia niente, questi non si fondano una loro Chiesa Cristiana protestante che ammetta il matrimonio gay. non lo capisco proprio. del resto, nei Paesi tradizionalmente protestanti, ci sono correnti che già ammettono ciò! E allora non capisco perché si ostinino affinché sia la Chiesa Cattolica a cambiare: perché non si converno ad altre Fedi che già offrono ciò che vogliono? Io sono a favore di un rinnovamento nella Chiesa (del resto non sarebbe sopravvissuta per 2000 anni senza rinnovarsi), ma perché certi devono accusare la Chiesa di "beghinismo" e "arretratezza" per dei dogmi/principi in cui 1-la maggioranza dei credenti crede e 2-se nessuno li obbliga ad aderire ad una Fede in cui non si identificano.

Che poi il bello che nella maggior parte dei casi si parla di gente che in Chiesa neanche ci va! (il che spiega anche perché non fanno i protestanti: non ne hanno voglia). sicché queste rivendicazioni, secondo me, non sono altro che un "bizzoso" partito preso, quasi infantile.

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Per l'adozione secondo me non bisogna partire prevenuti, fermo restando la mia contrarietà, preciso che i maltrattamenti ai figli sono più presenti nelle coppie etero. Da ciò non di può affermare che un figlio nato da unioni omosessuali vive in un ambiente malsano, fermo restando che il punto a cui sono fermamente contrario è la parità di diritti con gli eterosessuali che tutt'ora è difficile far tutelare per gli stessi etero

"sono più presenti" in che senso? due cose:
1-le coppie omosessuali con figli appartengono generalmente ad un ceto medio/alto. cioè: coppie omosessuali con figli tra le Vele di Napoli, non credo che ce ne siano molte... magari in certi quartieri "bene" di Milano o New-York, può darsi.
2-in confronto alle coppie etero, le coppie omosessuali saranno pari all'1%. quelle poi con figli, saranno lo 0,005%...

per questi motivi, non stupisce che la violenza sia più diffusa tra le coppie etero.

ale66
03-01-13, 19: 35
Di certo decisioni di carattere etico come queste ,o ad esempio la cittadinanza per nascita, debbono essere prese direttamente dal popolo tramite referendum.

beowuff
03-01-13, 19: 37
Di certo decisioni di carattere etico come queste ,o ad esempio la cittadinanza per nascita, debbono essere prese direttamente dal popolo tramite referendum.

Dubito molto che il "popolo" possegga un ethos tutto sommato razionale

ale66
03-01-13, 20: 28
Dubito molto che il "popolo" possegga un ethos tutto sommato razionale

Forse, ma pur sempre il "popolo" che decide, e non certo una maggioranza governativa eletta da un'altrettanta minoranza popolare, questo tipo di decisioni devono avere, per essere accettate civilmente , un'ampio consenso, che solo un coinvolgimento diretto può garantire.

ValerioL
04-01-13, 01: 28
ecco ValerioL, è quello il concetto. molti ti darebbero del "bacchettone", ma il punto è proprio quello: la sacralità del matrimonio. ovviamente se si parla di matrimonio cattolico, se no, civilmente, il matrimonio non è altro che un contratto. nell'ottica del matrimonio come sacramento, esso ha lo scopo di procreare: ha una funzione che va oltre l'amore tra 2 persone. sicché il matrimonio cattolico gay, al di là delle rivendicazioni di diritti, NON HA proprio un senso! ma ciò che a me di più stupisce è questo continuo, ostinato attacco alla Chiesa Cattolica da parte di molti, perché questa si pieghi a qualcosa che va contro i suoi principi! Se Lutero "prostestava" quando si rischiava di incorrere nell'Inquisizione per eresia, non capisco perché oggi, che non si rischia niente, questi non si fondano una loro Chiesa Cristiana protestante che ammetta il matrimonio gay. non lo capisco proprio. del resto, nei Paesi tradizionalmente protestanti, ci sono correnti che già ammettono ciò! E allora non capisco perché si ostinino affinché sia la Chiesa Cattolica a cambiare: perché non si converno ad altre Fedi che già offrono ciò che vogliono? Io sono a favore di un rinnovamento nella Chiesa (del resto non sarebbe sopravvissuta per 2000 anni senza rinnovarsi), ma perché certi devono accusare la Chiesa di "beghinismo" e "arretratezza" per dei dogmi/principi in cui 1-la maggioranza dei credenti crede e 2-se nessuno li obbliga ad aderire ad una Fede in cui non si identificano.

Che poi il bello che nella maggior parte dei casi si parla di gente che in Chiesa neanche ci va! (il che spiega anche perché non fanno i protestanti: non ne hanno voglia). sicché queste rivendicazioni, secondo me, non sono altro che un "bizzoso" partito preso, quasi infantile.[COLOR="NAVY"]


Condivido in pieno!

Infatti io intendevo il matrimonio cattolico. Che poi vogliano sposarsi in comune per poter godere dei diritti è un altro conto.
In fin dei conti sposarsi in chiesa è una cosa simbolica e di tradizione, non ha proprio senso questa lotta continua.
Purtroppo (E non capisco il perchè) hanno questa mentalità del (O tutto o niente).
Come se un militare pretendesse di andare in servizio in tanga perchè ritiene che il corpo ha una mentalità bigotta. (L'esempio è Senza Senso ma visto che siamo in tema...)

Angelo.1993
04-01-13, 09: 43
In tutta sincerità non mi trovo d'accordo pienamente.
Se posso dire la mia opinione, penso che l'unione fra due persone non sia un problema su cui lo Stato possa intervenire in senso negativo.
Tradizioni e religione sono due elementi senz'altro importanti, ma in una società democratica ognuno ha il diritto di seguire le sue tradizioni e la sua religione. Lo Stato Italiano è, almeno in teoria, laico, quindi (per quanto la presenza della Chiesa cattolica possa essere solida) dovrebbe in pratica garantire i diritti di tutti. Dove per diritto si intende, a mio parere, diritto alla felicità e a perseguirla in tutte le sue forme, nei limiti della libertà individuale. Siccome la libertà di ognuno finisce dove inizia quella altrui, se due persone si amano e si rispettano niente vieta loro di unirsi in matrimonio (che chiaramente non potrà essere celebrato in Chiesa, per via di regole e tradizioni che sarebbe ingiusto cambiare). In secondo luogo, io per "famiglia" sono abituato ad intendere ogni nucleo in cui esiste un vincolo di amore fra le persone che lo compongono (senza scendere in concetti hippy :) ). Esistono famiglie, così vengono stranamente chiamate, in cui una coppia eterosessuale litiga dal mattino alla sera turbando seriamente la psiche dei figli molto più di qualsiasi nucleo in cui è presente una coppia omosessuale. Altre ancora conoscono casi estremi e malati come l'incesto oppure esistono situazioni, di cui tutti abbiamo sentito parlare nei notiziari, in cui il marito uccide la moglie o viceversa. A questo punto chi può dire quale persona sia più adatta a crescere dei figli?

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E condivido del tutto quello che ha appena scritto ValerioL

quantico
04-01-13, 10: 56
Infatti io intendevo il matrimonio cattolico. Che poi vogliano sposarsi in comune per poter godere dei diritti è un altro conto.

A meno che non mi sia perso la lettura di qualche articolo di recente pubblicazione, le coppie omosessuali richiedono le nozze civili e non religiose. Penso che la ratio della richiesta sia legata esclusivamente all'acquisizione di diritti di qualsiasi tipo (civili, patrimoniali, ecc.) all'interno della coppia.

basilischio
04-01-13, 11: 22
Sarò pignolo, ma io non ritengo opportuno indicare l'unione di omosessuli con termini come matrimonio, nozze e loro sinonimi; si verrebbe a crere confusione e soprattutto a "sancire", linguisticamente parlando, l'uguaglianza di significato, mentre il significato è totalmente diverso.

Angelo.1993
04-01-13, 13: 05
Non penso sia questione di perfezionismo linguistico: alla fine ognuno ha ricevuto una educazione diversa ed è normale un approccio diverso alla questione...

basilischio
04-01-13, 13: 52
Non penso sia questione di perfezionismo linguistico: alla fine ognuno ha ricevuto una educazione diversa ed è normale un approccio diverso alla questione...
Non ho capito!
Allora andrebbe bene definire matrimonio l'unione fra due omosessuali?

l'educazione è un fatto individuale, mentre la lingua è un fatto collettivo e ne va tutelato il significato.

Angelo.1993
04-01-13, 14: 06
Hai parlato di pignoleria riferito al tuo modo di vedere il matrimonio. Io ho risposto che non si tratta di pignoleria, perchè la vedo proprio come te: anche a me sembra strano associare la parola alla situazione, per lo specifico significato che ha. Riflettevo però sul fatto che questo mio modo di vedere dipende per molti aspetti anche dall'educazione religiosa che ho ricevuto.
Ma la mia voleva essere una osservazione! Certamente, magari, riguarda solo me :)

basilischio
04-01-13, 14: 16
No no, il mio non era un discorso di come è visto il matrimonio dai religiosi e non, ma proprio sul significato della parola matrimonio, ovvero matris munus (compito della madre), quindi, se madre, con capacità procreative, tenendo conto che la procreatività è data dal rapporto sessuale fra due esseri di sesso diverso, che di contro è impossibile fra due esseri dello stesso sesso.

Angelo.1993
04-01-13, 14: 31
Ah, allora non avevo capito bene io. Sono d'accordo, la parola ha uno specifico significato

LaAle
08-01-13, 16: 42
Senza entrare in merito a questioni religiose, sono assolutamente d'accordo sul regolarizzare le unioni tra persone dello stesso sesso (anche solo per questioni meramente burocratiche); per le adozioni è un discorso diverso e molto delicato, e ci andrei con i piedi di piombo: non che ritenga i gay "pericolosi" o incapaci di dare amore o di educazione ad figlio, ma per una questione puramente sociale che può portare difficoltà ad un bambino che, essendo orfano/senza genitori, ha già dei pregressi piuttosto traumatici.

Angelo.1993
08-01-13, 17: 17
Senza entrare in merito a questioni religiose, sono assolutamente d'accordo sul regolarizzare le unioni tra persone dello stesso sesso (anche solo per questioni meramente burocratiche); per le adozioni è un discorso diverso e molto delicato, e ci andrei con i piedi di piombo: non che ritenga i gay "pericolosi" o incapaci di dare amore o di educazione ad figlio, ma per una questione puramente sociale che può portare difficoltà ad un bambino che, essendo orfano/senza genitori, ha già dei pregressi piuttosto traumatici.
Sono d'accordo con te. Non so cosa ne pensi, ma io per "questione sociale" intendo discriminazioni da parte della società verso il bambino adottato. Per questo ci andrei con i piedi di piombo sul discorso adozione: secondo me devono cambiare ancora molte cose nella mentalità delle persone.

Westindias
08-01-13, 17: 20
In tutta sincerità non mi trovo d'accordo pienamente.
Se posso dire la mia opinione, penso che l'unione fra due persone non sia un problema su cui lo Stato possa intervenire in senso negativo.
Tradizioni e religione sono due elementi senz'altro importanti, ma in una società democratica ognuno ha il diritto di seguire le sue tradizioni e la sua religione. Lo Stato Italiano è, almeno in teoria, laico, quindi (per quanto la presenza della Chiesa cattolica possa essere solida) dovrebbe in pratica garantire i diritti di tutti. Dove per diritto si intende, a mio parere, diritto alla felicità e a perseguirla in tutte le sue forme, nei limiti della libertà individuale. Siccome la libertà di ognuno finisce dove inizia quella altrui, se due persone si amano e si rispettano niente vieta loro di unirsi in matrimonio (che chiaramente non potrà essere celebrato in Chiesa, per via di regole e tradizioni che sarebbe ingiusto cambiare). In secondo luogo, io per "famiglia" sono abituato ad intendere ogni nucleo in cui esiste un vincolo di amore fra le persone che lo compongono (senza scendere in concetti hippy :) ). Esistono famiglie, così vengono stranamente chiamate, in cui una coppia eterosessuale litiga dal mattino alla sera turbando seriamente la psiche dei figli molto più di qualsiasi nucleo in cui è presente una coppia omosessuale. Altre ancora conoscono casi estremi e malati come l'incesto oppure esistono situazioni, di cui tutti abbiamo sentito parlare nei notiziari, in cui il marito uccide la moglie o viceversa. A questo punto chi può dire quale persona sia più adatta a crescere dei figli?[COLOR="NAVY"]



Scusi, non ho capito: all'inizio lei afferma che l'unione fra due persone non sia un problema dello Stato, poi afferma che l'incesto sia un caso malato.
Ma se una famiglia è, come da lei affermato, ogni nucleo in cui esiste un vincolo d'amore, allora anche i casi di incesto e di pedofilia possono ritenersi casi di
amore e quindi famiglia.

Insomma se relativismo deve essere non può esistere nessuna forma di discrimine...

aspiranteei
08-01-13, 17: 27
Scusi, non ho capito: all'inizio lei afferma che l'unione fra due persone non sia un problema dello Stato, poi afferma che l'incesto sia un caso malato.
Ma se una famiglia è, come da lei affermato, ogni nucleo in cui esiste un vincolo d'amore, allora anche i casi di incesto e di pedofilia possono ritenersi casi di
amore e quindi famiglia.

Insomma se relativismo deve essere non può esistere nessuna forma di discrimine...

se lo dice lei...

Angelo.1993
08-01-13, 17: 30
Ha ragione, ammeto di aver portato esempi sbagliati e non idonei al discorso che stavo facendo. La questione che ponevo si riferiva ad una frase che ho letto che parlava di traumi di figli adottati da coppie omosessuali. Volevo sottolineare che tali traumi possono nascere anche in famiglie di fatto (e possono essere causate da situazioni di violenza, evidentemente ho usato a sproposito termini come pedofilia).
La prima frase che ha sottolineato voleva essere la mia opinione sul fatto che in Italia persone dello stesso sesso non possono sposarsi. Sono dell'idea che lo Stato non possa limitare questa libertà (intervenendo in senso negativo o non intervenendo affatto), ma abbia il dovere di garantire l'uguaglianza di tutti i cittadini, indipendentemente dalle scelte personali.

Westindias
08-01-13, 17: 36
se lo dice lei...

Io affermo che se si afferma che un legame tra due persone è amore poi non ci si può mettere a questionare sulla natura: è il problema del relativismo, ovvero che decidendo di rimuovere ogni limitazione non è possibile razionalmente porne, in seguito, delle altre.

Angelo.1993
08-01-13, 17: 40
Io affermo che se si afferma che un legame tra due persone è amore poi non ci si può mettere a questionare sulla natura: è il problema del relativismo, ovvero che decidendo di rimuovere ogni limitazione non è possibile razionalmente porne, in seguito, delle altre.
Sì, ha fatto bene a farmi notare la contraddizione: mi ero sbagliato a scrivere. Spero di essermi spiegato meglio dopo.

Westindias
08-01-13, 18: 47
La prima frase che ha sottolineato voleva essere la mia opinione sul fatto che in Italia persone dello stesso sesso non possono sposarsi. Sono dell'idea che lo Stato non possa limitare questa libertà (intervenendo in senso negativo o non intervenendo affatto), ma abbia il dovere di garantire l'uguaglianza di tutti i cittadini, indipendentemente dalle scelte personali.


Lo stato, un qualsiasi stato, limita molte scelte per sua natura. L'eguaglianza delle persone è nella dignità, non certo nelle situazioni reali, che sarebbe improponibile: ad esempio perchè roul bova è più bello di me? Con che diritto, se dobbiamo essere eguali?
Ora se lei afferma la liceità di una unione fra due individui delo stesso sesso perchè deve, ad esempio, dire no ad un rapporto con un minore?
Il problema è sempre lo stesso: se lei decide di spostare il limite non può pretendere che il nuovo limite valga per tutti...

Ad esempio io non riesco a comprendere perchè non posso girare armato mentre alcuni (PdS, CC, GdF, addirittura privati) possono. Qualcuno decide se posso o non posso girare armato mentre qualunque delinquente può farlo (è reato da due soldi per un pregiudicato, ma grave per una persona onesta).

Angelo.1993
08-01-13, 19: 24
Lo stato, un qualsiasi stato, limita molte scelte per sua natura. L'eguaglianza delle persone è nella dignità, non certo nelle situazioni reali, che sarebbe improponibile: ad esempio perchè roul bova è più bello di me? Con che diritto, se dobbiamo essere eguali?
Ora se lei afferma la liceità di una unione fra due individui delo stesso sesso perchè deve, ad esempio, dire no ad un rapporto con un minore?
Il problema è sempre lo stesso: se lei decide di spostare il limite non può pretendere che il nuovo limite valga per tutti...

Ad esempio io non riesco a comprendere perchè non posso girare armato mentre alcuni (PdS, CC, GdF, addirittura privati) possono. Qualcuno decide se posso o non posso girare armato mentre qualunque delinquente può farlo (è reato da due soldi per un pregiudicato, ma grave per una persona onesta).

Non mi sembra il giusto paragone: la bellezza è questione di gusto personale, la dignità è un elemento oggettivo. Molte volte la situazione reale coincide con il concetto di dignità. So anche io che è impossibile garantire l'eguaglianza di fatto, ma quella di diritto (almeno nel nostro caso) è e deve essere possibile. Lei ritiene corretto proibire il riconoscimento dell'unione fra due persone dello stesso sesso che si amano, mentre l'unione fra persone di sesso diverso è consentita? Perchè io, Tizio, non ho la stessa possibilità di unirmi con il mio ragazzo e fare in modo che la mia unione sia riconosciuta dalla società civile, quando Caio, stessa mia età e stessi diritti può farlo? Confondere lo Stato con la Religione penso sia sbagliato a livello assoluto. Chiaramente la Libertà vale anche in senso inverso. Perchè Tizio dovrebbe pretendere di sposarsi in Chiesa, istituzione fondata su valori e tradizioni proprie?
Sul tema del relativismo possiamo discutere ore, senza raggiungere nulla. Io sono dell'idea che ogni convinzione non vada interpretata in senso assoluto, credo che esistano le sfumature di grigio anche parlando di Libertà. Non mi sembra di aver detto che sia un valore assoluto (se l'ho detto la prego di scusarmi, a volte mi contraddico senza volerlo): sono uno dei più convinti sostenitori dell'idea che la Libertà di ognuno finisca dove inizia quella altrui.
Per quanto riguarda il rapporto con minore, lei mi sta conducendo su un ambito scivoloso: sa perfettamente che oltre, ad essere cosa illegale, è anche contraria alla morale comune. Un mio parere finirebbe per farmi cadere in contraddizione, dal momento che ho sostenuto fino ad ora la Libertà di scegliere la persona da amare. Quindi non posso che risponderle quello che ho ribadito prima: non intendevo parlare di pedofilia o incesto nel mio discorso originario, volevo solo portare esempi di famiglie che non sono idonee a crescere dei figli.
Ciò nonostante mi sembra di aver capito il punto su cui mi sta riprendendo. Sono d'accordo con lei, nulla va visto in senso assoluto. Diciamo solo che ritengo lecito che una persona possa scegliere di stare con una persona dello stesso sesso (ed è questa la mia opinione in merito). Non lede la libertà e il diritto altrui e, come chiunque altro, ha diritto ad essere riconosciuta nella sua situazione sentimentale.

Westindias
08-01-13, 20: 47
Per quanto riguarda il rapporto con minore, lei mi sta conducendo su un ambito scivoloso: sa perfettamente che oltre, ad essere cosa illegale, è anche contraria alla morale comune. Un mio parere finirebbe per farmi cadere in contraddizione, dal momento che ho sostenuto fino ad ora la Libertà di scegliere la persona da amare. Quindi non posso che risponderle quello che ho ribadito prima: non intendevo parlare di pedofilia o incesto nel mio discorso originario, volevo solo portare esempi di famiglie che non sono idonee a crescere dei figli.
Ciò nonostante mi sembra di aver capito il punto su cui mi sta riprendendo. Sono d'accordo con lei, nulla va visto in senso assoluto. Diciamo solo che ritengo lecito che una persona possa scegliere di stare con una persona dello stesso sesso (ed è questa la mia opinione in merito). Non lede la libertà e il diritto altrui e, come chiunque altro, ha diritto ad essere riconosciuta nella sua situazione sentimentale.


Lei ha centrato il punto dove desideravo focalizzare la sua attenzione, anche se un po' al contrario: quando lei afferma che il rapporto con un minore è illegale e contrario alla morale comune la mia risposta sarebbe che fino a cinquant'anni fa lo era anche l'omosessualità. Il che ci porta a dedurre che legalità e morale comune siano sostanzialmente convenzionali se non ancorate ad una verità di tipo trascendente e, in quanto trascendente, fuori dalla portata dell'uomo.

La sua posizione è piena di quella merce rara che è il buonsenso, sfortunatamente il buonsenso non è codificabile.

In soldoni la situazione si pone tra due limiti logici: o l'unione amorosa è esclusivamente tra uomo e donna per via di una verità trascendente (la chiami fede, la chiami come vuole, l'importante è che concettualizziamo la sua non disponibilità ad essere alterata dall'uomo stesso) oppure, se non esiste una verità oggettiva cui fare riferimento ognuno ha eguale diritto a crearsi una propria verità e sono tutte equivalenti nessuna essendo "più" o "meno" vera di quella dell'altro (e come potrebbe). Naturalmente questo con buona pace della legalità, morale comune ed anche buon senso.

E questo le dovrebbe anche fare comprendere che la famosa frase "libero fino a dove la mia libertà non lede la tua" o "senza fare male a nessuno" sono delle emerite baggianate se non ancorate ad un concetto di verità che valga per entrambi: cadendo questo lei si trova all'interno di situazioni come quelle dell'eliminazione fisica di individui, gruppi, classi sociali ed interi popoli che non solo sono logicamente sostenibili ma addirittura auspicabili.

alpacinn
08-01-13, 21: 13
sono contrarissimo a far crescere un figlio a una coppia omosessuale, nonostante rispetto gli omosessuali senza problemi, mi trovo semplicemente daccordo con tutti quelli che in questo topic arricciano il naso , in quanto un bambino ha bisogno sia di una figura maschile che femminile....... la mamma è unica! come si suol dire, e il papà è il papà ;-) ed aggiungo che è inutile dire "eh, ma ci sono coppie etero, lui alcolizzato, lei drogata, meglio che un figlio lo cresca allora la coppia gay di brave persone se deve esserci quella situazione", io invece dico.....meglio che quella coppia etero non lo cresca, ma tanto meno anche la coppia gay, meglio piuttosto lo cresca una famiglia che possa amarlo e crescerlo come si deve, sempre di eterosessuali.

Angelo.1993
08-01-13, 23: 49
Lei ha centrato il punto dove desideravo focalizzare la sua attenzione, anche se un po' al contrario: quando lei afferma che il rapporto con un minore è illegale e contrario alla morale comune la mia risposta sarebbe che fino a cinquant'anni fa lo era anche l'omosessualità. Il che ci porta a dedurre che legalità e morale comune siano sostanzialmente convenzionali se non ancorate ad una verità di tipo trascendente e, in quanto trascendente, fuori dalla portata dell'uomo.

La sua posizione è piena di quella merce rara che è il buonsenso, sfortunatamente il buonsenso non è codificabile.

In soldoni la situazione si pone tra due limiti logici: o l'unione amorosa è esclusivamente tra uomo e donna per via di una verità trascendente (la chiami fede, la chiami come vuole, l'importante è che concettualizziamo la sua non disponibilità ad essere alterata dall'uomo stesso) oppure, se non esiste una verità oggettiva cui fare riferimento ognuno ha eguale diritto a crearsi una propria verità e sono tutte equivalenti nessuna essendo "più" o "meno" vera di quella dell'altro (e come potrebbe). Naturalmente questo con buona pace della legalità, morale comune ed anche buon senso.

E questo le dovrebbe anche fare comprendere che la famosa frase "libero fino a dove la mia libertà non lede la tua" o "senza fare male a nessuno" sono delle emerite baggianate se non ancorate ad un concetto di verità che valga per entrambi: cadendo questo lei si trova all'interno di situazioni come quelle dell'eliminazione fisica di individui, gruppi, classi sociali ed interi popoli che non solo sono logicamente sostenibili ma addirittura auspicabili.
Stiamo ragionando sul problema che si pone a monte di tutte le questioni che possono nascere. Dire che un elemento può essere Bene o Male equivale dire che può essere o A o B. Dire che esiste una via di mezzo equivale a dire che tutti possono dire la loro e che nessuna delle loro risposte può essere vera (o possono esserle tutte). Ne deduco (anche sbagliando, sicuramente) che lei, quando le si presenta una questione, tende a ricollegarsi a questa logica evitando una specifica posizione? Ad esempio, in merito alla questione che è stata posta nella Discussione, lei tende a non assumere una posizione o ha anche lei una idea in merito?
Ha detto cose senz'altro giuste. Forse proprio per questo motivo non riuscivo a rispondere alla domanda fatta riguardo l'unione con un minore. Ma lo svantaggio di sostenere una posizione rispetto ad un altra è proprio quello di cadere inevitabilmente in contraddizione. Probabilmente l'unione fra uomo e donna è una cosa che trascende dalle interpretazioni umane e chiunque sostenga il contrario ricadrebbe in errore. Per quanto riguarda me, tendo molto spesso ad esprimere le mie idee sulle questioni e spesso non trovo logicità in dogmi e imposizioni. Chi può fare imposizioni? Se non siamo liberi di vivere la nostra vita come pensiamo sia meglio, che senso ha vivere o essere nati? Mi perdoni la perseveranza, probabilmente è una mia mancanza, ma ritenere che il nostro scopo trascendente sia quello di vivere per portare avanti la specie, mi sembra considerare l'uomo al pari dell'essere animale, guidato da impulsi e dalla legge della Natura. Forse è proprio il buonsenso che ci permette di trarre conclusioni proprie, spesso sbagliate. Magari nulla è codificabile proprio perchè Bene e Male non esistono se non nella nostra percezione.

Westindias
09-01-13, 10: 17
Ne deduco (anche sbagliando, sicuramente) che lei, quando le si presenta una questione, tende a ricollegarsi a questa logica evitando una specifica posizione? Ad esempio, in merito alla questione che è stata posta nella Discussione, lei tende a non assumere una posizione o ha anche lei una idea in merito?

Personalmente tendo a ricollegarmi ad una verità trascendente e quindi non discutibile nelle questioni di morale. Lei afferma di non credere in dogmi ed imposizioni: benissimo, ma il risultato è proprio l'occasionalità della verità che le impedisce di dare una risposta alla "relata questio".

Mi interessava non l'argomento in sè, ma il metodo, quindi la mia voleva essere una riflessione sulla metodologia.

Lei afferma di essere libero di vivere la vita, ma in realtà è proprio l'occasionalità della verità, ed il suo replicarsi inutilmente all'infinito, che la tiene schiacciato proprio nell'immanenza e la condanna solo a sopravvivere ed a riprodursi.

Nella sua enciclica "caritas in veritate" Benedetto XVI fa una considerazione interessante: la verità senza l'amore è spietatezza ma l'amore senza verità è pietismo che è quello che succede nel relativismo ove la scelta di chi si e chi no è praticamente casuale.

Angelo.1993
09-01-13, 14: 22
Personalmente tendo a ricollegarmi ad una verità trascendente e quindi non discutibile nelle questioni di morale. Lei afferma di non credere in dogmi ed imposizioni: benissimo, ma il risultato è proprio l'occasionalità della verità che le impedisce di dare una risposta alla "relata questio".

Mi interessava non l'argomento in sè, ma il metodo, quindi la mia voleva essere una riflessione sulla metodologia.

Lei afferma di essere libero di vivere la vita, ma in realtà è proprio l'occasionalità della verità, ed il suo replicarsi inutilmente all'infinito, che la tiene schiacciato proprio nell'immanenza e la condanna solo a sopravvivere ed a riprodursi.

Nella sua enciclica "caritas in veritate" Benedetto XVI fa una considerazione interessante: la verità senza l'amore è spietatezza ma l'amore senza verità è pietismo che è quello che succede nel relativismo ove la scelta di chi si e chi no è praticamente casuale.
Il ragionamento sembra molto pessimistico, ma è logico. Putroppo essere umani significa anche prendere parte a livello emotivo a questioni che in qualche modo ci colpiscono ed ognuno, in base alla propria interiorità, vuole esternare la propria risposta. Penso di dover fare ancora molta strada prima di raggiungere il momento in cui non mi focalizzerò sul problema ma sull'impossibilità di trovare una soluzione. Ma nonostante tutto mi ha fatto molto piacere parlare con lei. Continuare a contraddirla è andato a mio vantaggio visto che ho continuato a discutere con una persona molto intelligente :D

ale66
13-01-13, 22: 33
A quanto pare non tutti in Francia sono d'accordo a questo tipo di matrimonio:
http://www.corriere.it/esteri/13_gennaio_13/Parigi-manifestazione-contro-nozze-gay_915675e2-5da1-11e2-8540-81ed61eeac0a.shtml

DaniGdf
13-01-13, 23: 31
perchè una persona dovrebbe essere contraria secondo voi? intendo uno che non è gay

bartok
14-01-13, 00: 03
perchè una persona dovrebbe essere contraria secondo voi? intendo uno che non è gay

probabilmente per gli stessi motivi di chi è gay. per esempio ci sono molti gay che reputano sbagliata l'idea dell'adozione da parte delle coppie omosessuali... per gli stessi motivi di chi non è gay.

cioè, riporto un pezzo dell'articolo:

«Come fa a non capire? Vogliono fare sparire dal codice civile la nozione di padre e madre per sostituirla con genitore 1 e genitore 2, sembra un incubo orwelliano e riguarda tutti noi»


ma ci rendiamo conto? per "rendersi conto" non credo occorra essere per forza eterosessuali, visto che "eterosessualità" e minimolivellodiintelligenza non mi risulta siano correlati! certe volte mi chiedo se "difendere i valori" non sia un "valore in sé" e che i valori da difendere potrebbero essere anche altri e migliori. che razza di società difendiamo? quella del "genitore 1/2" e "PD/L". MAH... più interessante il dovere che non il soggetto dello stesso, cioè il mezzo che diventa fine.

Angelo.1993
14-01-13, 08: 41
Mi chiedo perchè non sia possibile trovare un bilanciamento fra Libertà personale e Famiglia

---------------------Aggiornamento----------------------------


A quanto pare non tutti in Francia sono d'accordo a questo tipo di matrimonio:
http://www.corriere.it/esteri/13_gennaio_13/Parigi-manifestazione-contro-nozze-gay_915675e2-5da1-11e2-8540-81ed61eeac0a.shtml
Sempre sul tema, volevo segnalare una notizia che, sicuramente, avrete sentito tutti:

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/03/15/news/coppie_gay_famiglia-31593401/

Ermesgdf
14-01-13, 10: 24
Purtroppo le proteste contro le unioni gay varate dal governo francese, hanno un fondamento, la famiglia ha dei problemi per il riconoscimento dei propri diritti e tutto ciò da fastidio. Io sono contrario alle nozze e all'adizione ma non per morale cattolica bensì perché le famiglie sono in difficoltà sempre di più e tutelare altre forme di nuclei familiari sia a livello assistenziale previdenziale ed economico non mi sembra giusto

LaAle
14-01-13, 11: 26
Secondo me, a volte si fa un po' di confusione tra l'avere diritti e l'avere un po' di buon senso e di rispetto.
Come già detto da alcuni, parecchi omosessuali sono contrari all'adozione, pur chiedendo pari diritti per quanto riguarda la regolamentazione delle loro unioni; questo dovrebbe far riflettere su come spesso argomenti e notizie vengano manipolate e strumentalizzate per creare scompigli e confusioni. Se gli stessi omosessuali in buona parte chiedono delle leggi che li tutelino ma sono contrari all'adozione, un motivo ci sarà, o no!?
Dubito che appoggino, inoltre, gli interventi di dubbie "femministe" semi nude che si presentano alle manifestazioni o che vanno davanti al Papa a gridargli "omofono stai zitto" a te**e di fuori! Questa per me si chiama strumentalizzazione (favorendo il disordine in manifestazioni pacifiche) non protesta!

DaniGdf
14-01-13, 11: 44
sul fatto delle adozioni io sono contrario, perchè poi ne va di mezzo un'altra persona che non centra nulla, ma per quanto riguarda il matrimonio sono perlopiù affari loro..almeno credo

Angelo.1993
14-01-13, 15: 31
Purtroppo le proteste contro le unioni gay varate dal governo francese, hanno un fondamento, la famiglia ha dei problemi per il riconoscimento dei propri diritti e tutto ciò da fastidio. Io sono contrario alle nozze e all'adizione ma non per morale cattolica bensì perché le famiglie sono in difficoltà sempre di più e tutelare altre forme di nuclei familiari sia a livello assistenziale previdenziale ed economico non mi sembra giusto

In che senso?

basilischio
14-01-13, 16: 13
Mi è già capitato di dire: "facciamo attenzione alle parole" perchè è da lì che nasce la confusione.
Matrimonio, famiglia, genitori ecc... non possono indicare unioni diverse da quelle fra eterosessuali.

http://umbyweb.altervista.org/forum/viewtopic.php?f=26&t=10181

LaAle
14-01-13, 18: 33
Mi è già capitato di dire: "facciamo attenzione alle parole" perchè è da lì che nasce la confusione.
Matrimonio, famiglia, genitori ecc... non possono indicare unioni diverse da quelle fra eterosessuali.

http://umbyweb.altervista.org/forum/viewtopic.php?f=26&t=10181

Io non sono contraria ai matrimoni tra omosessuali, ma come sempre occorre rispetto da entrambe le parti: se per ora la chiesa non lo accetta (suo sacrosanto diritto) occorrono però delle leggi che tutelino le cosiddette coppie di fatto, che devono avere gli stessi diritti degli altri cittadini. Da quel che ho capito, sei anche contrario al matrimonio in comune tra omosessuali (è il tuo pensiero, ed anche questo è un tuo sacrosanto diritto) ma almeno delle leggi che li tutelino ci devono essere, no? Anche perché una coppia eterosessuale che non crede nella chiesa ha la possibilità di unirsi in matrimonio civilmente (in comune) per gli omosessuali no, non c'è neanche questa alternativa. Trovo giusto che ci siano delle leggi che tutelino chi, per svariati motivi, non può unirsi in matrimonio con un'altra persona e che dopo una vita passata insieme si ritrovano, burocraticamente, a non aver nessun diritto o a dover tribolare per averne.

---------------------Aggiornamento----------------------------

Mi correggo da sola l'uso improprio della parola matrimonio, onde evitare malintesi o altro: "non sono contraria alle Unioni".

basilischio
14-01-13, 18: 52
Io non sono contraria ai matrimoni tra omosessuali, ma come sempre occorre rispetto da entrambe le parti: se per ora la chiesa non lo accetta (suo sacrosanto diritto) occorrono però delle leggi che tutelino le cosiddette coppie di fatto, che devono avere gli stessi diritti degli altri cittadini. Da quel che ho capito, sei anche contrario al matrimonio in comune tra omosessuali (è il tuo pensiero, ed anche questo è un tuo sacrosanto diritto) ma almeno delle leggi che li tutelino ci devono essere, no? Anche perché una coppia eterosessuale che non crede nella chiesa ha la possibilità di unirsi in matrimonio civilmente (in comune) per gli omosessuali no, non c'è neanche questa alternativa. Trovo giusto che ci siano delle leggi che tutelino chi, per svariati motivi, non può unirsi in matrimonio con un'altra persona e che dopo una vita passata insieme si ritrovano, burocraticamente, a non aver nessun diritto o a dover tribolare per averne.

---------------------Aggiornamento----------------------------

Mi correggo da sola l'uso improprio della parola matrimonio, onde evitare malintesi o altro: "non sono contraria alle Unioni".
No! non hai colto il mio pensiero.
Non sono contrario alle unioni fra omosessuali, ed ho anche già detto che sono d'accordo con estendere certi diritti anche a loro, come le pensioni direviersibilità, eredità ecc..., mentre sono contrario alla "parificazione" anche solo a livello terminologia.
Matrimonio, religioso o civile che sia, indica una cosa, unione ne endica un'altra.

Quello che a cui sono ancora contrario è il voler mischiare in faccende del tutto personali con quello che è la chiesa e la religione/religiosità/fede individuale.

Un ateo come può pretendere che la chiesa accetti il matrimonio fra omosessuali?

Genesi 1 -
27 Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
28 Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra».
Commento

Maschio e femmina li fece
14. Maschio e femmina li fece, e li benedì Dio, dicendo: Crescete e moltiplicatevi, e riempite la terra, e dominate su di essa (Gn 1,27-28). Sembra conveniente, in questo punto, ricercare, secondo la lettera, come, non essendo ancora stata fatta la donna, la Scrittura dica: Li fece maschio e femmina. Forse, penso io, a motivo della benedizione, con cui li ha benedetti, dicendo: Crescete e moltiplicatevi, e riempite la terra, prevenendo quel che sarebbe accaduto, dice: Maschio e femmina li fece, giacché in verità l'uomo non poteva crescere e moltiplicarsi, se non con la donna. Dunque, affinché si credesse che la sua benedizione senza dubbio si sarebbe attuata, dice: Maschio e femmina li fece.

In questo modo l'uomo, vedendo che il crescere e moltiplicarsi conseguiva dal fatto che gli veniva unita la donna, poteva avere una speranza più sicura nella benedizione divina. Infatti, se la Scrittura avesse detto: Crescete e moltiplicatevi, e riempite la terra, e dominate su di essa, non aggiungendo: Maschio e femmina li fece, (l'uomo) sarebbe stato per lo meno incredulo alla benedizione divina, come anche Maria, alla benedizione con cui veniva benedetta dall'angelo dice: Come lo saprò? poiché non conosco uomo (Lc 1,34)

O forse: poiché di tutte le cose fatte da Dio si dice che sono congiunte e unite, come cielo e terra, sole e luna; così dunque, per mostrare come anche l'uomo sia opera di Dio, e sia stato creato con armonia e unione adeguata, dice, prevenendo: Maschio e femmina li fece.
Se uno è ateo si unisca come meglio crede, ma non può pretendere che la sua unione sia considerata matrimonio.
Se uno si professa cristiano, non può avanzare una simile richiesta, perchè viene a decadere il suo essere cristiano.

Sull'argomento c'è molta confusione e si tende ad addossare alla chiesa colpe non sue.

LaAle
14-01-13, 19: 09
No! non hai colto il mio pensiero.
Non sono contrario alle unioni fra omosessuali, ed ho anche già detto che sono d'accordo con estendere certi diritti anche a loro, come le pensioni direviersibilità, eredità ecc..., mentre sono contrario alla "parificazione" anche solo a livello terminologia.
Matrimonio, religioso o civile che sia, indica una cosa, unione ne endica un'altra.

Quello che a cui sono ancora contrario è il voler mischiare in faccede del tutto personali con quello che è la chiesa e la religione/religiosità/fede individuale.

Un ateo come può pretendere che la chiesa accetti il matrimonio fra omosessuali?
Se uno è ateo si unisca come meglio crede, ma non può pretendere che la sua unione sia considerata matrimonio.
Se uno si professa cristiano, non può avanzare una simile richiesta, perchè viene a decadere il suo essere cristiano.

Sull'argomento c'è molta confusione e si tende ad addossare alla chiesa colpe non sue.

Si Basilischio, mi son resa conto dopo di aver frainteso il tuo pensiero, solo che ormai avevo scritto, ti chiedo scusa.

Son d'accordo con te sul fatto che ci sia molta confusione in merito all'argomento e soprattutto credo che non ci debbano essere pretese (religiosamente parlando), ma un dialogo fra le due parti per potersi comprendere.

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No! non hai colto il mio pensiero.
Non sono contrario alle unioni fra omosessuali, ed ho anche già detto che sono d'accordo con estendere certi diritti anche a loro, come le pensioni direviersibilità, eredità ecc..., mentre sono contrario alla "parificazione" anche solo a livello terminologia.
Matrimonio, religioso o civile che sia, indica una cosa, unione ne endica un'altra.

Quello che a cui sono ancora contrario è il voler mischiare in faccende del tutto personali con quello che è la chiesa e la religione/religiosità/fede individuale.

Un ateo come può pretendere che la chiesa accetti il matrimonio fra omosessuali?

Commento

Se uno è ateo si unisca come meglio crede, ma non può pretendere che la sua unione sia considerata matrimonio.
Se uno si professa cristiano, non può avanzare una simile richiesta, perchè viene a decadere il suo essere cristiano.

Sull'argomento c'è molta confusione e si tende ad addossare alla chiesa colpe non sue.

Ho capito cosa intendi basilischio, sono io che fatto confusione nel rispondere.

basilischio
14-01-13, 19: 18
Si Basilischio, mi son resa conto dopo di aver frainteso il tuo pensiero, solo che ormai avevo scritto, ti chiedo scusa.

Son d'accordo con te sul fatto che ci sia molta confusione in merito all'argomento e soprattutto credo che non ci debbano essere pretese (religiosamente parlando), ma un dialogo fra le due parti per potersi comprendere.
Questo è un punto dolente.
La chiesa, per forza di cose, deve mantenere la sua integrità morale nel rispetto dele Sacre Scritture, ed è aperta all'accoglienza anche dei "diversi" in tutti i sensi. Il dialogo da parte della chiesa c'è nel senso che, pur mantenendo le sue posizioni, si prodiga per il rispetto dei diritti umani. Il problema sorge quando un non diritto viene preteso come diritto.
Uno che non può generare figli, non può avere diritto alla maternità.
Insomma qui si chiede "erba voglio", dimenticando che quell'erba "non nasce nemmeno nel giardino del re".

LaAle
14-01-13, 20: 37
Questo è un punto dolente.
La chiesa, per forza di cose, deve mantenere la sua integrità morale nel rispetto dele Sacre Scritture, ed è aperta all'accoglienza anche dei "diversi" in tutti i sensi. Il dialogo da parte della chiesa c'è nel senso che, pur mantenendo le sue posizioni, si prodiga per il rispetto dei diritti umani. Il problema sorge quando un non diritto viene preteso come diritto.
Uno che non può generare figli, non può avere diritto alla maternità.
Insomma qui si chiede "erba voglio", dimenticando che quell'erba "non nasce nemmeno nel giardino del re".

Mi sa però che stiamo finendo in OT... ad ogni modo, capisco il tuo punto di vista e in gran parte lo condivido; credo sia anche grande spunto di riflessione!

Orange
15-01-13, 17: 51
L'argomento qui in Francia é molto "sentito"
L'altro giorno c'é stata una manifestazione enorme a Parigi. La terza manifestazione più grossa della storia, dal dopoguerra ad oggi.
La gente é veramente contraria al "matrimonio per tutti", ed alla adozione per le coppie omossessuali

Il governo non vuole cedere, ma il popolo ha già previsto altre manifestazioni, che oltretutto diventano pericolosissime, ad alto rischio di attentati, a causa della situazione internazionale
Staremo a vedere

LaAle
15-01-13, 18: 07
L'argomento qui in Francia é molto "sentito"
L'altro giorno c'é stata una manifestazione enorme a Parigi. La terza manifestazione più grossa della storia, dal dopoguerra ad oggi.
La gente é veramente contraria al "matrimonio per tutti", ed alla adozione per le coppie omossessuali

Il governo non vuole cedere, ma il popolo ha già previsto altre manifestazioni, che oltretutto diventano pericolosissime, ad alto rischio di attentati, a causa della situazione internazionale
Staremo a vedere

In che senso è contraria al "matrimonio per tutti"?

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In che senso è contraria al "matrimonio per tutti"?

ah ok, ho capito solo ora il "per tutti"... Scusate avevo capito un'altra cosa, in 'sta discussione mi sto facendo una gaffe dietro l'altra! -.-'
(...la stanchezza gioca brutti scherzi...) sono contrari al "matrimonio per tutti" nel senso che sono contrari ai matrimoni tra omosessuali!

Credo sia una situazione abbastanza pesante... spero solo si riesca a mantenere il controllo della situazione e che le manifestazioni non degenerino.

Orange
15-01-13, 19: 18
Le manifestazioni non rappresentano un pericolo per il fatto che degenerino, ma per il fatto che offrono ad eventuali terroristi, una situazione favorevole; tanta gente riunita, confusione, difficoltà di sorveglianza e di controllo ecc ecc

ValerioL
15-01-13, 23: 36
Le manifestazioni non rappresentano un pericolo per il fatto che degenerino, ma per il fatto che offrono ad eventuali terroristi, una situazione favorevole; tanta gente riunita, confusione, difficoltà di sorveglianza e di controllo ecc ecc

Ma non si può ricorrere all'Eurogendfor?

beowuff
15-01-13, 23: 39
Ma non si può ricorrere all'Eurogendfor?

Il problema è che la Francia in questi giorni è impegnata in Mali contro Al Qaeda, e perciò il paese è a rischio attentati...prova ad immaginare se un attentatore suicida si facesse esplodere nel bel mezzo di una manifestazione, sarebbe il macello; per il resto non penso che le FFOO Francesi abiano problemi di ordine pubblico...

ValerioL
15-01-13, 23: 43
Il problema è che la Francia in questi giorni è impegnata in Mali contro Al Qaeda, e perciò il paese è a rischio attentati...prova ad immaginare se un attentatore suicida si facesse esplodere nel bel mezzo di una manifestazione, sarebbe il macello; per il resto non penso che le FFOO Francesi abiano problemi di ordine pubblico...

Per questo dicevo l'Eurogendfor.
Per fornire supporto in caso di attentati