GiuliettaP
29-10-12, 15: 08
Buongiorno a tutti, apro questa nuova discussione parlando di prove dirette e prove indiziarie.
Temo di far un po’ di confusione in merito tuttavia provo ad esporre la mia idea in modo che eventualmente di correggiate.
La prova diretta è una prova che collega direttamente il reo al fatto, esempio Il Sig. Rossi ruba un pacchetto di sigarette e la telecamere riprende il fatto (esempio di scuola)
Per descrivere il caso di prova indiretta posso portare questo esempio:
Il Sig. Rossi denuncia il Sig. Bianchi perché a suo avviso ha pagato con una banconota falsa.
Un video della sorveglianza riprende il Sig. Bianchi con delle banconote di quel tipo ma non l’atto del pagamento. Il video è quindi una prova indiziaria.
(ho usato questo esempio poiché il primo che mi viene in mente, avendone da poco parlato su un’altra discussione, tuttavia è solo un caso di “scuola” ovvero per capire cosa prevede il codice e come funziona).
Fatta questa premessa, che spero sia corretta vorrei capire quando una prova indiziaria porta a una condanna e quando no, in quanto, per la percezione che ho io della giustizia, una persona viene condannata solo se la sua colpevolezza è certa e non probabile. (se erro ditemi).
Quindi con gli esempi sopra, con la prova diretta il Sig. Rossi viene condannato.
Nell’esempio portato di prova indiretta, che ribadisco è un esempio di scuola, invece non vi sono elementi sufficiente a dimostrare che il Sig. Bianchi abbia effettivamente fatto il pagamento con una banconota falsa.
Quindi ritengo che non possa essere condannato. Aggiungiamo un dettaglio per portar all’estremo il caso, nella banconote che ha il Sig. Bianchi vi è una dicitura “fac-simile” o un logo o un qualche cosa che la contrattistingua e che coincide con quella in possesso dal sig. Rossi. Nel video questo dettaglio si vede. Ora la prova indiretta ha un peso maggiore e rende assai probabile la colpevolezza del Sig. Bianchi. Tuttavia il Sig. Bianchi afferma di aver trovato le banconote fuori dal locale per terra e di averle raccolte in quanto le aveva scambiate per vere e, mentre era dentro il locale, di averle tirate fuori e di essersi accorto subito che erano imitazioni dalla scritta che però non aveva notato prima ,quindi essendo la loro detenzione legale in quanto con la scritta fac-simile le ha rimesse in tasca. La sua versione coincide con quello che si vede nel video, tira fuori le banconote e le rimette nella tasca. Poi lui dice di aver comprato l’oggetto e pagato con i soldi che aveva nel portafoglio, banconote autentiche. Quindi si ha una prova indiretta che può essere interpretata come avvallante per la versione del Sig. Bianchi ma anche del Sig. Rossi. A questo punto come propende di norma un tribunale? Per il probabile (colpevolezza del Sig. Bianchi) o per il certo, ovvero nulla e quindi archiviazione per insufficenza di elementi?
Temo di far un po’ di confusione in merito tuttavia provo ad esporre la mia idea in modo che eventualmente di correggiate.
La prova diretta è una prova che collega direttamente il reo al fatto, esempio Il Sig. Rossi ruba un pacchetto di sigarette e la telecamere riprende il fatto (esempio di scuola)
Per descrivere il caso di prova indiretta posso portare questo esempio:
Il Sig. Rossi denuncia il Sig. Bianchi perché a suo avviso ha pagato con una banconota falsa.
Un video della sorveglianza riprende il Sig. Bianchi con delle banconote di quel tipo ma non l’atto del pagamento. Il video è quindi una prova indiziaria.
(ho usato questo esempio poiché il primo che mi viene in mente, avendone da poco parlato su un’altra discussione, tuttavia è solo un caso di “scuola” ovvero per capire cosa prevede il codice e come funziona).
Fatta questa premessa, che spero sia corretta vorrei capire quando una prova indiziaria porta a una condanna e quando no, in quanto, per la percezione che ho io della giustizia, una persona viene condannata solo se la sua colpevolezza è certa e non probabile. (se erro ditemi).
Quindi con gli esempi sopra, con la prova diretta il Sig. Rossi viene condannato.
Nell’esempio portato di prova indiretta, che ribadisco è un esempio di scuola, invece non vi sono elementi sufficiente a dimostrare che il Sig. Bianchi abbia effettivamente fatto il pagamento con una banconota falsa.
Quindi ritengo che non possa essere condannato. Aggiungiamo un dettaglio per portar all’estremo il caso, nella banconote che ha il Sig. Bianchi vi è una dicitura “fac-simile” o un logo o un qualche cosa che la contrattistingua e che coincide con quella in possesso dal sig. Rossi. Nel video questo dettaglio si vede. Ora la prova indiretta ha un peso maggiore e rende assai probabile la colpevolezza del Sig. Bianchi. Tuttavia il Sig. Bianchi afferma di aver trovato le banconote fuori dal locale per terra e di averle raccolte in quanto le aveva scambiate per vere e, mentre era dentro il locale, di averle tirate fuori e di essersi accorto subito che erano imitazioni dalla scritta che però non aveva notato prima ,quindi essendo la loro detenzione legale in quanto con la scritta fac-simile le ha rimesse in tasca. La sua versione coincide con quello che si vede nel video, tira fuori le banconote e le rimette nella tasca. Poi lui dice di aver comprato l’oggetto e pagato con i soldi che aveva nel portafoglio, banconote autentiche. Quindi si ha una prova indiretta che può essere interpretata come avvallante per la versione del Sig. Bianchi ma anche del Sig. Rossi. A questo punto come propende di norma un tribunale? Per il probabile (colpevolezza del Sig. Bianchi) o per il certo, ovvero nulla e quindi archiviazione per insufficenza di elementi?