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Point Man
02-10-12, 15: 41
Questa stanza è dedicata alle dotazioni e all'addestramento.

guardiagpg
02-10-12, 19: 21
Da noi nei prossimi giorni,ci sarà un corso di formazione di ben 4 ore consecutive.Mi sembrava giusto dirlo e condividerlo con tutti voi.Finalmente qualcosa in positivo si muove,grazie alla recente riforma,diventata operativa.:photo:

adry
02-10-12, 19: 32
Secondo voi e' normale avere radio portatili con il canale chiuso ?? Cioe' non sentire cosa succede hai colleghi e cosa dice la centrale operativa tranne se non ti manda la selettiva e apre il canale ?? Ieri sono arrivate radio icom fatte cosi,per me non e' normale...

guardiagpg
02-10-12, 19: 38
Da noi succede da tempo,da sempre praticamente.Noi la centrale la sentiamo sempre,e l'operatore sente noi,ma tra noi colleghi non ci sentiamo.

Elite
02-10-12, 20: 14
E per curiosità..la finalità sarebbe?

adry
02-10-12, 21: 51
E per curiosità..la finalità sarebbe?

Non ho idea..Adesso noi operatori per fare la carrellata dobbiamo mandare la selettiva alla portatile quindi all'operatore che ci interessa,invece prima si chiamava direttamente e ascoltavano tutti..p.s le radio delle auto invece sono aperte...

Point Man
02-10-12, 21: 53
Assolutamente no... Noi ci si sente tutti. E in caso di emergenza è stato utile..ad esempio un volta capitò di un collega che fu fatto oggetto di alcuni colpi d'arma da fuoco e non ci fu bisogno da parte della centrale di inviare supporto... Tutti sentimmo e tutti corremmo! Anzi, la centrale tempo fa poteva anche interrompere una comunicazione in corso ed inserirsi a piacimento...ora non più.

adry
02-10-12, 22: 09
Assolutamente no... Noi ci si sente tutti. E in caso di emergenza è stato utile..ad esempio un volta capitò di un collega che fu fatto oggetto di alcuni colpi d'arma da fuoco e non ci fu bisogno da parte della centrale di inviare supporto... Tutti sentimmo e tutti corremmo! Anzi, la centrale tempo fa poteva anche interrompere una comunicazione in corso ed inserirsi a piacimento...ora non più.

Interrompere le comunicazioni lo si fa',ma non capisco perche' questa novita'...ora mi tocca anche segnare tutti le varie selettive delle portatili e chiamarli ogni due ore...Cmq come dici cosi' viene meno la sicurezza dell'operatore--

basilischio
02-10-12, 22: 38
La selettiva è una sicurezza in più che serve anche per evitare intercettazioni.
Ci sono pro e contro.
La sua funzionalità dipende molto anche dalle impostazioni della centrale e dei portatili.

Point Man
07-10-12, 19: 13
MOVIMENTI IN AMBIENTE URBANO

Non ho scritto “combattimento in ambiente urbano” per non essere accusato di essere invasato... :) ma alcune tecniche del cosiddetto CQB possono tornare utili anche alla nostra posizione.
Possiamo dire che la totalità dei nostri controlli e interventi si svolgono in aree chiuse, come ad esempio una ispezione all'interno di una ditta o un intervento all'interno di un'abitazione.

Una cosa assolutamente importante da sapere ( o da ripassare per chi già la sa..) è come si affrontano gli angoli. Per evitare di prendere una bottiglia in testa, come successo ad un collega poco tempo fa, si può adottare il sistema della “fetta di torta” o “slice the pie” per dirlo in modo “tattico” che fa tanto professionale.
Questa tecnica è semplice e ci permette di affrontare in modo sicuro qualsiasi angolo mentre, ad esempio, si effettua un giro perimetrale dell'obiettivo.
Basta rimanere a distanza dal muro e affrontare l'angolo in modo circolare. Una foto rende meglio l'idea di questa tecnica semplicissima:
http://4.bp.blogspot.com/_l27EqZkutqQ/TPfIE5qT3gI/AAAAAAAACLk/QcDMFqXajak/s320/slice+the+pie.jpg


La stessa tecnica è utilizzabile sul vano di una porta prima di entrare in una stanza, effettuando un arco completo davanti all'ingresso invece che un arco di 90° per superare un angolo. E' necessario prima individuare il senso di apertura della porta. E' banale ma lo ricordiamo: cerniere visibili = la porta si apre verso di noi; cerniere invisibili = la porta si apre verso l'interno.

CERNIERE VISIBILI.
Posizionarsi sul lato della maniglia (lato sinistro della porta) rimanendo in copertura grazie al muro.
Aprire con decisione la porta cercando di aprirla il più possibile. Distanziarsi dal muro ed effettuare la “fetta di torta”. Con questa tecnica si può osservare la maggior parte della stanza dall'esterno e in sicurezza. Una volta che la stanza è considerata “sicura” si procede all'ingresso.

CERNIERE INVISIBILI.
Posizionarsi sul lato destro della porta e sfruttando il muro come copertura, aprire con decisione la porta all'interno. Anche se dovesse aprirsi di poco, sarebbe comunque possibile dalla copertura dare una prima occhiata all'interno della stanza. Con la porta completamente aperta si procede come sopra.
Prima di entrare, però, è consigliabile effettuare il “body check”: controllare, spingendo con la spalla sulla porta, che nessuno si nasconda dietro ad essa.

Blushield
07-10-12, 19: 35
Una curiosità:
Le armi "corte" vengono solitamente acquistate dall'Operatore o le mette a disposizione sempre l'Istituto?
Mentre per le armi lunghe, credo siano di proprietà dell'Istituto? Ma in questo ultimo caso, che limitazioni ci sono per un istituto nell'acquisto di armi sia corte che lunghe in merito a tipologia e calibri?

Point Man
07-10-12, 19: 38
L'istituto non può comprare armi e nemmeno detenerle. Qualsiasi arma viene acquistata dall'operatore, sia essa lunga o corta. Di norma l'istituto anticipa l'importo dell'arma che verrà poi trattenuto un po' alla volta dalla busta paga..

Blushield
07-10-12, 19: 43
L'istituto non può comprare armi e nemmeno detenerle. Qualsiasi arma viene acquistata dall'operatore, sia essa lunga o corta. Di norma l'istituto anticipa l'importo dell'arma che verrà poi trattenuto un po' alla volta dalla busta paga..

Quindi anche nei casi di fucile cal.12 "a pompa"?

Point Man
07-10-12, 19: 45
Esatto. Ogni arma è di proprietà della guardia.

LeonardoLupo
07-10-12, 21: 18
Quindi anche nei casi di fucile cal.12 "a pompa"?

Le GPG possono usare a lavoro tali fucili?ci sono limitazioni?

Point Man
07-10-12, 21: 23
Esclusivamente per il trasporto valori, solo se autorizzati dalla Questura ed esclusivamente con munizionamento a palla asciutta.

beowuff
07-10-12, 21: 40
Esclusivamente per il trasporto valori, solo se autorizzati dalla Questura ed esclusivamente con munizionamento a palla asciutta.

A palla asciutta significa un unico proiettile?

Point Man
07-10-12, 21: 42
Esattamente.

Cris1973
08-10-12, 00: 14
Quindi se uno cambia lavoro si ritrova un armamentario da smaltire!

Point Man
08-10-12, 00: 21
Eh sì.. Anche perchè il porto d'armi viene ritirato, ma hai al facoltà di detenere in casa le tue armi.. Potresti tenerle per la difesa abitativa..

kekojkd
08-10-12, 00: 36
dipende dal i.v.p. in italia vi sono i.v.p con particolari licenze che fornisce il fucile all'operatore di scorta

Ladone
08-10-12, 00: 37
Quoto Point Man in tutte le risposte qui sopra.

Aggiungo che il fucile a canna liscia, può essere autorizzato anche per servizi su fondi agricoli; non necessariamente deve essere a ripetizione manuale (ripetizione semplice; “a pompa”), ne di calibro 12.

In oltre, la Guardia fa richiesta all’IVP; l’azienda da, o meno, il benestare al dipendente; e, sempre l’Istituto presenta la domanda alla Questura per il rilascio nei specifici incarichi, se concesso.

Interessante sapere che, se gli aggiornamenti e i rinnovi per l’arma corta sono a carico dell’IVP, invece quelli per il fucile (quando su specifica richiesta della GPG) sono in toto ad onere del lavoratore: gli obblighi di partecipazione sono gli stessi dei primi citati (i rilasci, le iscrizioni alle sedi di tiro e il tempo impiegato, in tutti i casi sono sempre ad aggravio della Guardia).

Nessuno vieta alla Questura di ordinare servizi col fucile; ne all’azienda - rimando soggetta alla prima sulla autorizzazione - di richiederlo ai dipendenti. In questi casi, le spese per gli aggiornamenti e i rinnovi sarebbero a carico dell’azienda. Ma la questione è teorica e lacunosa. Teorica perché nessuna questura o IVP impone simili procedure; lacunosa perché non sono trattate regole a tale riguardo (fucile ordinato), come ad esempio chi tra i lavoratori deve farsi carico di portare il fucile sui servizi autorizzati; quali sono i riconoscimenti dovuti in busta paga; a chi è dovuta la spesa del fucile e la detenzione che per la guardia diverrebbe ulteriore, tenuto conto che attualmente per legge, come anticipato da Poin Man, alle aziende è vietato l’acquisto e la detenzione di armi, quindi pure il comodato d’uso.

E ci sarebbe dell’altro ancora…

L’ultimo DM (Decreto 1° dicembre 2010, n. 269) che regolamenta il settore, a proposito del fucile per le guardie (e non solo) ordina delle vere e proprie - direbbe Ezio Greggio - “fetecchie” che pure non rispettano leggi superiori che appunto servono per evitare cavolate incoerenti.

kekojkd
08-10-12, 00: 39
io posso consigliare a chi smette di fare la g.p.g in maniera definitiva di vendere tutto,meno responsabilita e si recupera qualche soldino speso in precedenza

Ladone
08-10-12, 00: 39
dipende dal i.v.p. in italia vi sono i.v.p con particolari licenze che fornisce il fucile all'operatore di scorta
la legge vieta in modo categorico alle aziende di VP l'acquisto e la detenzione di armi quindi ianche il comodato d'uso. L'unica cosa che può fare l'IVP è farsi carico della spesa delle armi e/o dei specifici rilasci/rinnovi/aggiornamenti/iscrizioni.

Point Man
08-10-12, 00: 47
In effetti il calibro non è specificato, ma il .12 (magnum aggiungo) è la scelta più adatta..

VxVendetta
08-10-12, 00: 51
Parlo della mia esperienza:

La mia centrale non mi chiamava MAI in 4-6-8 ore di servizio, MAI sentiti. Ero io a chiamarli a servizio finito per dirgli cosa fosse/non fosse accaduto.

Armamento ho una beretta 96 che ora langue da un po' in armadio...presa usata per 350 euro, unico vero motivo per cui ho optato per lei piuttosto che la solita 98. Ora se tornassi in un IdV in via continuativa potrei pensare a una pistola più comoda tipo una Walter o l'onnipresente Glock, ma se non ho certezze altri soldi non li spendo.

Ah ho pure un revolver smith&wesson perchè adoro i revolver :D

Ladone
08-10-12, 00: 52
io posso consigliare a chi smette di fare la g.p.g in maniera definitiva di vendere tutto,meno responsabilita e si recupera qualche soldino speso in precedenza
io consiglio di valutare se detenere le armi conclude solo delle responsabilità, allora di disfarsene nei modi legittimi; invece, se oltre a delle ovvie incombenze legate alla detenzione emergono anche delle opportunita quali la difesa e lo sport, allora di soppesare la decisione finale.

kekojkd
08-10-12, 04: 12
venduta la mia glock 17 per passare alla tanfoglio ft 9r un 380 auto.........ancora maledico quel giorno avendo la possibilita passerei di nuovo alla glock, prenderei la 19 come armi per difesa personale sono tra le migliori al mondo anche se la caracl un po mi attira

adry
09-10-12, 22: 12
Da noi l'arma la passa l'istituto di solito la tanfoglio 9mm,io prima di subire la rapina avevo una 98 fs,adesso ho sempre una beretta 7e65 molto pratica e facile da occultare..

kekojkd
09-10-12, 22: 35
sto per valutare (se il mio contratto viene rinnovato) l'acquisto della beretta px4 compact ce qualcuno che la possiede e puo aiutarmi sulla mia scelta????

Point Man
09-10-12, 22: 44
Perchè compact?

Ladone
09-10-12, 23: 21
Da noi l'arma la passa l'istituto di solito la tanfoglio 9mm,io prima di subire la rapina avevo una 98 fs,adesso ho sempre una beretta 7e65 molto pratica e facile da occultare..
Poiché - come già descritto - la legge vieta in tutto il territorio che gli IVP siano proprietatri, detengano quindi diano in comodato d'uso armi ai dipendenti guardie (il CCNL assoggettandosi, regolamenta i modi), per evitare confusione, è doveroso spiegare cosa intendi per "l'arma la passa l'istituto". Unica alternativa è che l'azienda per propria iniziativa o per accordo sindacale, rimborsi in toto il dipendente, solo allora, contrattando il diritto di indicare un preciso modello. Ma l'arma resta ed è sempre di proprietà della Guardia Giurata.

kekojkd
09-10-12, 23: 56
mi piacciono le pistole compatte non sono tipo da 44 magnum, poi essendo in affitto il padrone di casa non mi ha dato l'autorizzazione per mettere la cassetta di sicurezza quindi fuori casa mi tocca portarmela dietro gia' e una scocciatura cosi figuriamoci se pure ingombrante

adry
10-10-12, 22: 14
Poiché - come già descritto - la legge vieta in tutto il territorio che gli IVP siano proprietatri, detengano quindi diano in comodato d'uso armi ai dipendenti guardie (il CCNL assoggettandosi, regolamenta i modi), per evitare confusione, è doveroso spiegare cosa intendi per "l'arma la passa l'istituto". Unica alternativa è che l'azienda per propria iniziativa o per accordo sindacale, rimborsi in toto il dipendente, solo allora, contrattando il diritto di indicare un preciso modello. Ma l'arma resta ed è sempre di proprietà della Guardia Giurata.

Confermo l'arma e' della gpg ma viene pagata dall'azienda...

Point Man
10-10-12, 22: 31
mi piacciono le pistole compatte non sono tipo da 44 magnum, poi essendo in affitto il padrone di casa non mi ha dato l'autorizzazione per mettere la cassetta di sicurezza quindi fuori casa mi tocca portarmela dietro gia' e una scocciatura cosi figuriamoci se pure ingombrante

Dovresti chiedere a Basilischio o Francodue (solo per citare i più "anziani" :D ) ma non credo che il padrone di casa possa impedirti di custodire in modo corretto un'arma..
Comunque, per stare sul compatto, sceglierei Glock 19...subcompact dire G26. Oppure un eccezionale connubio tra occultabilità e "potenza": G32.

kekojkd
10-10-12, 23: 09
point grazie per il consiglio :)

Point Man
10-10-12, 23: 26
Beh, è tutto soggettivo...se puoi provarle prima è senz'altro meglio.. :)

kekojkd
10-10-12, 23: 53
la glock la conosco molto bene visto che avevo la 17 e ho provato la 19 di un mio collega pero' la vecchia generazione non so se cambia di molto la nuova.

Point Man
11-10-12, 00: 12
Se ti trovavi bene prima, con la 4°gen sarà solo meglio. Alcune cose le puoi sentire subito..come l'aumento del grip sull'impugnatura..altre finezze tecniche..ci sono ma non si vedono.. :)

Ladone
11-10-12, 15: 50
mi piacciono le pistole compatte non sono tipo da 44 magnum, poi essendo in affitto il padrone di casa non mi ha dato l'autorizzazione per mettere la cassetta di sicurezza quindi fuori casa mi tocca portarmela dietro gia' e una scocciatura cosi figuriamoci se pure ingombrante
La cassaforte è un mezzo per custodire in modo sicuro oggetti importanti come denaro, preziosi, documenti, medicinali o armi.

Per i motivi sopra descritti è indicato strumento. In altri casi è necessario, come per chi detiene armi in presenza di minori o in una casa isolata oppure con entrate non a prova di scasso. In altri ancora, è addirittura imposto dalla legge come per chi colleziona armi o chi Guardia è autorizzato al porto fucile per difesa (ultimo DM).

In definitiva il locatore non può impedire al locatario di farne uso, salvo che ciò non comprometta la sicurezza (blindati di peso eccessivo); oppure in caso di uscita dell’inquilino, pretendendo da questi che meramente tolga il robusto mobile o cassetta d'acciaio murata in una parete, previa ristrutturazione del “danno”.

Concludo, sottolineando che la detenzione delle armi, non preclude necessariamente la necessità di una cassaforte o armadio blindato, salvo nei casi sopra indicati. Di questo, la Cassazione ha fatto scuola!

guardiagpg
11-10-12, 18: 26
Confermo l'arma e' della gpg ma viene pagata dall'azienda...
Ma non vi trattengono un po per volta in busta paga,dopo avervi pagato l'acquisto dell'arma?
Ve la pagano loro senza più dovere nulla voi?
Se è così(voi non spendete nulla)è una cosa più unica che rara!!!

adry
11-10-12, 18: 37
Ma non vi trattengono un po per volta in busta paga,dopo avervi pagato l'acquisto dell'arma?
Ve la pagano loro senza più dovere nulla voi?
Se è così(voi non spendete nulla)è una cosa più unica che rara!!!

Ti confermo non cacciamo una lira...

guardiagpg
11-10-12, 18: 40
Ti confermo non cacciamo una lira...
Credo siate gli unici in Italia!!!
Bene per voi!!!
:photo:

Ladone
11-10-12, 18: 50
Uhm. Non è oro tutto quello che luccica. In genere l’IVP regolamenta con le segreterie sindacali l’acquisto dell’arma facendosi carico della spesa ma a garanzia di un certo modello per tutti i dipendenti operativi.

Questo potrebbe parere anche positivo.

Ma se l’accordo manca di certe sfaccettature, si rischia di impantanarsi. Infatti, l’azienda si preoccupa dell’assetto dell’uniforme e non tanto dell’operatività.

Quindi in poco tempo si avranno dipendenti uniformati con armi obsolete. Bisognerebbe completare l’accordo con l’aggiornamento delle armi: per esempio, facendosi pegno di acquistare per le guardie lo stesso ultimo modello di pistola in dotazione alle FF.P. (in versione civile), tenendosi a passo con i cambiamenti ovviamente per tutti i dipendenti. Una bella spesa che le aziende dovrebbero farsi carico e sarebbe giusto che così succedesse (le piccole imprese non devono fare rima con “non professionalità”!). Se le cose prendessero questa piega, l’IVP vedrete che fa subito marcia indietro e si attiene al CCNL. Se poi anche alla Gpg non interessa l’operatività e la professionalità, preferendo il risparmio, allora è altra cosa.

guardiagpg
12-10-12, 06: 46
Comunque ci sono molte Gpg che anche potendo acquistare un'arma più moderna a sue spese non lo fa,tenendosi il suo ferro vecchio.

kekojkd
12-10-12, 07: 15
dipende dal fattore contratto perche spendere soldi per poi tenerla come sopramobile in casa perche si e perso il lavoro causa contratto tempo determinato da un po fastidio.....io sono ha contrattini ha dicembre sono tre anni in queste condizioni ho sempre acquistato armi nuove ma ora come ora non me lo posso piu permettere.quindi il fattore arma si deve dividere in:non ho soldi e quindi acquisto un ferro vecchio...oppure mi posso permettere un arma nuova ma sono tropo spilorcio e non mi serve quindi mi tengo la mia anche se e un botto.
poi ce la terza categoria che e quella piu in voga tra gli anziani:tanto ha che mi serve al massimo ci metto i chiodi nel muro mica la possiamo usare.........

guardiagpg
12-10-12, 18: 38
Un'arma efficiente ci può salvare...
Errore dire "Tanto non ci serve"Tanto non possiamo impugnarla"!!!
Guarda qui!!!
http://www.corrieredelgiorno.com/2012/10/09/taranto-vigilante-sventa-rapina-da-200mila-euro-78492/
Certo è l'ultima spiaggia quella di prendere per le mani l'arma,meglio evitare,ma se minacciati di morte!!!!!Se veniamo minacciati da banditi,l'unico deterrente è mostrarla,sperando che desistano nel loro intento criminoso,come avvenuto leggendo l'articolo.
Comunque voglio specificare che io sono contrario alla violenza(Da buona Gpg non amo la prepotenza,ma nemmeno le armi,se posso dirlo chiaramente).

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Ma visto il lavoro rischioso che facciamo è buona cosa tenerle in ordine ed efficienti.

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Una buona Gpg,secondo il mio modesto parere opinabile naturalmente,deve,si tenere in buone condizioni la pistola,ma nel contempo quando è al lavoro deve scordarsi completamente di indossarla.Io in questi anni,quando è successo qualcosa,ho sempre preferito indietreggiare,invece di reagire.Non so se faccio bene o male,ma l'istinto mi porta a questo.

VxVendetta
12-10-12, 19: 48
Ieri ho acquistato una Smith&Wesson 13-5...la fine del mondo :D se vengo chiamato dalle guardie giurate ambientali di un certo parco naturale della laguna ci faccio un serio pensierino a usarla per servizio...

zIz
17-10-12, 11: 44
mi piacciono le pistole compatte non sono tipo da 44 magnum, poi essendo in affitto il padrone di casa non mi ha dato l'autorizzazione per mettere la cassetta di sicurezza quindi fuori casa mi tocca portarmela dietro gia' e una scocciatura cosi figuriamoci se pure ingombrante


Ciao! sono stato gpg ed in affitto anch'io quindi ti rispondo: nessun padrone di casa può darti autorizzazione o meno a tenere armi in casa. sono affari tuoi. E' vero che non puoi bucare pareti per la cassaforte senza consenso, ma io ne ho preso una di media grandezza che ho fissato nell'armadio (si ho fato 4 buchetti dentro l'armadio ma figurati se al padrone interessa) e poi chiudevo l'armadio anche con un lucchetto. L'unico obbligo è fornire alla questura, se non lo hai fatto, i nominativi degli eventuali altri affittuari in modo da svolgere controlli su eventuali precedenti penali dei soggetti che potrebbero far sorgere incompatibilità con la detenzione di un'arma in casa. Inoltre (mi pare sia un obbligo di legge anche questo) DEVI informare i tuoi coinquilini della detenzione di un'arma in casa senza scendere in dettagli come posti in cui è nascosta o cose del genere.
Tutto questo è obbligatorio ovviamente se sei in affitto regolarmente registrato (cosa che credo dato che nella denuncia di detenzione arma io ho allegato il contratto d'affitto) se invece sei "in nero" trovati un'altra casa. 1) perchè se da controlli fiscali incrociati ti sgamano, paghi sia tu che il padrone 2) perchè non è dignitoso per una Gpg cadere in queste piccole illegalità.
saluti

---------------------Aggiornamento----------------------------


Ma non vi trattengono un po per volta in busta paga,dopo avervi pagato l'acquisto dell'arma?
Ve la pagano loro senza più dovere nulla voi?
Se è così(voi non spendete nulla)è una cosa più unica che rara!!!


confermo anche io! Grande Ivp torinese ha una convenzione con un'armeria: il parco armi (dalla classica tanfoglio in 9mm a poche glock 9mm) a totale disposizione delle gpg! quando entri in servizio ritiri l'arma tramite accordo di vendita tra IVP e Armeria ma intestato a te. Non si caccia un euro ma figura un acquisto a nostro carico quindi legale responsabilita e detenzione della gpg. quando si saluta l'ivp si riconsegna l'arma all'armeria si ritira la cessione e la si consegna al commissariato competente. un sistema molto valido perchè non metteva la gpg nell'obbligo di acquistare un'arma. ovviamente, chi voleva poteva comprare la propria arma dalla stessa armeria (usufruendo anche di sconti!!)

VxVendetta
17-10-12, 12: 38
Grandissimo zIz questa è organizzazione...da noi chiedono prima se hai già un'arma, borbottano qualcosa, e scribacchiano.

kekojkd
18-10-12, 04: 14
si sono in regola con tanto di contratto la casa non e in una palazzina ma e una casa a se' quindi a parte avvisare i padroni di casa che sanno gia(essendo parenti) il lavoro che svolgo non devo avvisare nessun altro,a parte i cc del mio paese dove ho denunciato l'arma

---------------------Aggiornamento----------------------------

beati voi oltre all'arma mi tocca pagare anche i rinnovi figurati..........che si fa per campare

zIz
18-10-12, 11: 56
Grandissimo zIz questa è organizzazione...da noi chiedono prima se hai già un'arma, borbottano qualcosa, e scribacchiano.

ti dirò di più: fondina, cinturone e portacaricatore da cintola per il secondo in dotazione ci vengono dati dalla stessa armeria gratuitamente!

VxVendetta
18-10-12, 13: 47
ti dirò di più: fondina, cinturone e portacaricatore da cintola per il secondo in dotazione ci vengono dati dalla stessa armeria gratuitamente!

A dire la verità fondina cosciale (mi ci trovo malissimo), cinturone e portacaricatori venivano dati anche dall'istituto dove stavo io, erano bruttarelli forte e se uno aveva di meglio in casa nessuno diceva niente, però intanto li davano.

Ladone
21-10-12, 01: 04
Addestramento...:

http://www.youtube.com/watch?v=F-AN2W3laQw&feature=youtu.be

Point Man
21-10-12, 15: 14
Addestramento...:

http://www.youtube.com/watch?v=F-AN2W3laQw&feature=youtu.be

Mah..

Eli113
21-10-12, 17: 09
Mi associo, al mah... perplesso di Point Man. Con tutto il rispetto...

Ladone
21-10-12, 17: 55
Il mio link è una benevola provocazione (vedi puntini di sospensione), che scaturisce dal raffronto dell'estremo opposto di una realtà a tutti noi nota: aspettavo i commenti.

deser
21-10-12, 20: 33
la mia impressione è stata (non essendo un addetto ai lavori)
mi sembra più un addestramento da FBI che da gpg

Elite
22-10-12, 10: 18
Il mio link è una benevola provocazione (vedi puntini di sospensione), che scaturisce dal raffronto dell'estremo opposto di una realtà a tutti noi nota: aspettavo i commenti.

Spero che oltre ad insegnare a sparare vengano trattati temi altrettanto importanti...tipo la Legislazione vigente che riguarda il comparto.

Point Man
22-10-12, 15: 21
Spero che oltre ad insegnare a sparare vengano trattati temi altrettanto importanti...tipo la Legislazione vigente che riguarda il comparto.

Lo spero anche io...molto importante conoscere i limiti delle nostre azioni.


la mia impressione è stata (non essendo un addetto ai lavori)
mi sembra più un addestramento da FBI che da gpg

Vedi, le cose che fanno vedere (evac. compagno ferito, movimento in coppia in ambiente chiuso/stretto etc..) sono cose che sarebbero anche utili....a patto che le facessero giuste però!
Ad esempio: quando arrivano i due colleghi e di corsa si mettono di fronte ad una porta, poi entrano di prepotenza e sparano alle sagome... Simulano una "entrata dinamica" (che serve a ripulire una stanza, azione che si fa ad esempio in un salvataggio ostaggi...)con diversi errori..

1. Senza un dispositivo di distrazione (flashbang etc.) è una roulette russa.
2. Si mettono in posizione vicino alla porta, azione che si chiama "team stack" o "stack-up". il numero 2 tiene la mano debole sulla spalla di 1..corretto. Serve a far capire a 1 che 2 c'è. Però 2 non copre la parte alla loro destra (dove vanno in seguito), non avvisa 1 di essere pronto all'ingresso con la strizzata sulla spalla e 1 non da conferma con il capo.
3. Di conseguenza 2 viene trascinato in una stanza piena di tango senza essere pronto .
4. Idem per l'altra stanza..

Spero si essermi spiegato perchè oggi ho la febbre...magari sto delirando e non lo so.. :)

Zanzo
22-10-12, 15: 52
Il mio link è una benevola provocazione (vedi puntini di sospensione), che scaturisce dal raffronto dell'estremo opposto di una realtà a tutti noi nota: aspettavo i commenti.

A parte gli errori "operativi" segnalati ed il fatto che la ragazza al minuto 1 del filmato rischia di farsi sparare in pancia, direi che tutto ciò che serve a far prendere confidenza con le armi a chi con le armi ci deve lavorare è positivo.

Meglio questo istituto piuttosto che uno che assume un giovane senza esperienza, lo manda a comprarsi una pistola e lo butta in strada senza un minimo di addestramento.

Point Man
22-10-12, 16: 04
Vero Zanzo!
Però, premesso che gli incidenti con armi da fuoco sono il risultato della non osservanza della regolare basilari di sicurezza (che tutti hanno appreso obbligatoriamente al TSN), un addestramento del genere non fa altro che alimentare false sicurezze negli operatori..e poi si che finisce male!

Queste sono mie considerazioni personali.

Ladone
22-10-12, 16: 54
Nel migliore dei casi sono impartiti corsi di formazione generale come da DM e a parte un addestramento alle armi come da legge.

Nel primo caso i corsi sono tenuti da personale aziendale o esterno (clientelismo): in entrambe i casi, gli argomenti sono esposti dal punto di vista prettamente aziendale. Sono capaci a spiegarti che l’Italia è una Repubblica Parlamentare e si guardano bene di non impartirti la struttura aziendale così non sai a chi rivolgerti per un determinato problema. Oppure, per esempio, un professionista esterno, ingaggiato dall’istituto alla formazione del personale, trattando d’infortunistica, espone l’argomento conferme ai bisogni di quanto succede nei cantieri e in altri ambienti di lavoro che nulla hanno a che vedere coi servizi di vigilanza (una branchia come emerge continuamente, non - o meglio a dire - male inquadrata!), ma soprattutto, mentre si preoccupa di insegnare che, dove servono i “Dispositivi di protezione individuale” bisogna indossarli correttamente (peccato che noi non ne facciamo uso), fa finta di non sapere, tacendo, che la maggior parte dei partecipi pure svolgendo un servizio armato, è reduce dalla notte, partecipa al corso, per poi ritornare in servizio di notte. Oppure ancora, mentre l’insegnate si preoccupa di farti ben presente quali sono i doveri della guardia anche sfociando in mansioni non competenti basta lustrare il cliente, si “dimentica” di descrivere quali sono i diritti del lavoratore che puntualmente e spesso in modo grave, l’azienda viola.

Quanto sopra per quel che riguarda i Corsi di formazione. Invece per l’addestramento alle armi nelle inappropriate sedi dei TSN, sono vergognosamente impartite tre lezioni annuali (1 ora a lezione = 50 colpi) di cui solo una valente al fine di giudizio, ma di mero Tiro a Segno! Gli istruttori sono di Tiro a Segno (Tiro mirato accademico sportivo) e fino a poco tempo fa insegnavano a sparare con una mano, di profilo, mirando lentamente con cadenza lunga tra un colpo e un altro (abbassando l’arma lentamente a seguito di profondo respiro…). In oltre, le costernazioni delle guardie erano (e pure oggi sono) causa di conflitti tra direttori di tiro accademico sportivo, che interpretavano come una esagerazione il bisogno di un tiro dinamico operativo (“Mattiguerra!”). In verità, il problema scaturisce dalla struttura stessa del TSN, quasi sempre inabilitato negli spazi e nel personale per il “Tiro dinamico operativo”, che se obbligato, diverrebbe una vero sconvolgimento nelle sedi di TSN, facendo passare di “seconda mano” gli attuali unici dirigenti del Tiro accademico. Oggi, si spara INUTILMENTE a due mani ma con medesimi concetti del tiro accademico e altre possibilità sono del tutto individuali, ma bene a sapersi, non autorizzate, giacché gli istruttori stessi e la struttura sono quasi sempre non abilitati. Unica possibilità sono corsi privati a proprie spese, di tiro dinamico operativo quasi sempre impossibili per tempo e distanza.

Infine, per quanto riguarda il video nel link che ho proposto: forma corretta o non corretta, fondamentalmente è l’estremo opposto e soprattutto non tiene conto dell’operatività reale delle guardie.

1. Inutile obbligare ad una operatività personale che non è stato selezionato allo scopo: oggi al corso faccio quello con i presenti e domani in scorta valori mi ritrovo questo collega (l'img è pubblica):

http://imageshack.us/a/img442/5300/1846659546e032f5ac8.jpg

2. inutile allenare ad un lavoro di squadra i facenti parte di categoria più divisa e suddivisa al mondo;

3. utile senz’altro un addestramento individuale al tiro dinamico operativo, simulando le potenziali occasioni di servizio, tipo pattuglia, banca, bonifica… quindi, come lavorare col supporto di uno o più colleghi; utilizzando strumenti come la vettura e il furgone; muovendosi in ambienti bui o frequentati. Azzarderei un lavoro di squadra nei blindati riproponendo la tipologia di modalità; ma manca tutta una serie di accorgimenti base, cominciando dall’autorità che ci regola per arrivare in sede aziendale. Non c’è volontà.

Elite
22-10-12, 17: 04
Ecco...hai mandato in fumo la speranza di cui parlavo prima.

VxVendetta
22-10-12, 23: 42
A parte gli errori "operativi" segnalati ed il fatto che la ragazza al minuto 1 del filmato rischia di farsi sparare in pancia, direi che tutto ciò che serve a far prendere confidenza con le armi a chi con le armi ci deve lavorare è positivo.



Ma io voglio sperare che quella mossa (che a me han spiegata diversa ma vabè) sia stata fatta vedere al solo scopo illustratio (come nel nostro caso) e non con la pretesa che davvero si farà mai una cosa così azzardata.

Detto ciò, se a questi corsi aggiungono una componente anche teorica la cosa non è del tutto assurda, anche se mi auguro che gli errori da tutti notati (c'è un momento in cui si passano pure uno davanti l'altro e il secondo ha la pistola abbastanza alta per colpire il compagno) siano stati seganalti in fase di debrifieng (visto che avevano pure il video).

Ladone
23-10-12, 16: 49
(Preciso per chiarezza che il video non mostra un corso ordinato alle GPG: è un corso privato, in poligono privato, indetto da istruttori privati, collaboratori di IVP, per iniziativa aziendale. Sicuramente non sono neppure abilitati agli aggiornamenti ufficiali ordinati alle GPG, giacchè solo strutture come le Sezioni del Tiro a Segno Nazionale (TSN) soggette alla U.I.T.S. come Ente pubblico posto sotto la vigilanza del Ministero della difesa, possono certificare l'abilitazione e di certo la UITS non autorizza simili allenamenti per il rilascio o meglio le sedi di TSN non sono abilitate. UITS ha già regolamentato le modalità per esaminare il tiratore con PdA, come ho sopra descritte.)

GGmax
28-10-12, 14: 20
Mi associo, al mah... perplesso di Point Man. Con tutto il rispetto...

Apparte l'eccesso,ma secondo te le GPG di questi tempi,non possono mai trovarsi in situazioni del genere?O solo perche'non sono agenti di PG non potranno mai imbattersi in situazioni particolari?Ti ricordo che al fianco abbiamo un arma e questo i ladri lo sanno.Quello che oggi fa'paura non e'il "Lupin"di turno,perche'quello non ha interesse per darti na'botta in testa o una botta in corpo;ma il "ladruncolo di quartiere" e'quello che con "le polveri sottili"in testa ti fa'del male.Desidero raccontarti un episodio di pochi mesi fa'capitato ad un mio collega: ore 5(Udite!ore 5 d'estate quindi al nord gia'giorno!)sulla strada piu'pattugliata dell'Emilia Romagna da tutte le forze,sia pubbliche che private scatta un allarme di una struttura e viene inviato,come di consueto,il collega.Caso ha voluto che ha sbagliato obbiettivo di 200 mt.Arrivato su quello giusto ha trovato il cancello a terra.Quando siete intervenuti voi dal controllo TLC si'e'visto che c'erano 2 incappucciati che 1 a dx e l'altro a sx del cancello,aspettavano con fucile a pompa e pistola CHIUQUE si avvicinasse.

Elite
28-10-12, 14: 45
Carini...non penso fossero là per predicare il Vangelo.
Comunque come detto già l' addestramento all' uso delle armi è prioritario tanto quanto l' impartire il Diritto in materia.
Fa tutto parte del calderone.
Certo...magari addestrare una GPG a certi interventi è eccessivo, però resta il fatto che male non fa.
Sembra un controsenso ciò che dico ma non vuole esserlo.
Facciamo un lavoro di m......a e dobbiamo essere pronti a qualsiasi controsenso ognuno per le proprie capacità ed i propri diritti/doveri.

GGmax
28-10-12, 14: 51
A parte gli errori "operativi" segnalati ed il fatto che la ragazza al minuto 1 del filmato rischia di farsi sparare in pancia, direi che tutto ciò che serve a far prendere confidenza con le armi a chi con le armi ci deve lavorare è positivo.

Meglio questo istituto piuttosto che uno che assume un giovane senza esperienza, lo manda a comprarsi una pistola e lo butta in strada senza un minimo di addestramento.

Infatti!Alcuni pensano che la solita chiamata alle ff.oo e'liberatoria e risolve tutti i problemi.Oramai noi abbiamo a che fare con la gente,siamo in mezzo alla gente.Io sono il primo a reclamare la chiamata,va'sempre fatta,ma nel frattempo sei solo e per quei minuti deve prevalere solo la tua capacita',e l'esperienza che giorno per giorno fai espletando questo lavoro.
Straquoto il post di ELITE!...

GGmax
28-10-12, 16: 40
Secondo voi e' normale avere radio portatili con il canale chiuso ?? Cioe' non sentire cosa succede hai colleghi e cosa dice la centrale operativa tranne se non ti manda la selettiva e apre il canale ?? Ieri sono arrivate radio icom fatte cosi,per me non e' normale...

Per me no.Noi abbiamo tutti i canali aperti,sia in postazioni fisse che in pattuglie di zona.Quando i colleghi sono in situazioni di pericolo lo capisci da come chiamano la C.O. e noi di pattuglia nel frattenpo gia'incominciamo a ivertire la rotta.Ma non hanno il tasto che consente di parlare"in generale"(in gergo diciamo cosi')?.

VxVendetta
28-10-12, 18: 49
Carini...non penso fossero là per predicare il Vangelo.
Comunque come detto già l' addestramento all' uso delle armi è prioritario tanto quanto l' impartire il Diritto in materia.
Fa tutto parte del calderone.
Certo...magari addestrare una GPG a certi interventi è eccessivo, però resta il fatto che male non fa.
Sembra un controsenso ciò che dico ma non vuole esserlo.
Facciamo un lavoro di m......a e dobbiamo essere pronti a qualsiasi controsenso ognuno per le proprie capacità ed i propri diritti/doveri.

Diciamo che nel nostro ambiente è meglio essere preparati per qualcosa in più rispetto ciò che può succedere, tanto come gpg che come agenti di PG/PS, indipendentemente dall'istituto o dalla forza di appartenenza.


Poi certi corsi hanno il pregio di creare dei sodalizi e delle amicizie oltre che far conoscere persone interessanti, insomma, saranno pure esagerati, avranno errori anche grossolani qua e la, però alzano il morale e la professionalità delle persone.

Ladone
28-10-12, 19: 15
Per me no.Noi abbiamo tutti i canali aperti,sia in postazioni fisse che in pattuglie di zona.Quando i colleghi sono in situazioni di pericolo lo capisci da come chiamano la C.O. e noi di pattuglia nel frattenpo gia'incominciamo a ivertire la rotta.Ma non hanno il tasto che consente di parlare"in generale"(in gergo diciamo cosi')?.
1. Normalmente, le radio con "selettiva", permettono di selezionare (appunto) la funzione "canale chiuso" (radio in standby, silenziata) o "canale aperto" (radio che permette di ascoltare le trasmissione dei colleghi);
2. Normalmente, le radio con selettiva hanno in funzione tasto "allarme" che sblocca (pure con segnale acustico), il "canale chiuso" di tutti i colleghi in standby e, ovviamente ravvisando la C.O.;
3. Normalmente, la C.O. tramite codice radio, può sbloccare una precisa radio per comunicare con una singola guardia, oppure sbloccare contemporaneamente tutte le radio per un' "allerta generale".

Sono i punti 1, 2 e 3 che regolamentano correttamente l'uso molto utile della funzione "selettiva".

4. Premesso al punto 1. che la GPG stessa, può decidere di rimanere in "ascolto radio", ci sono però buoni motivi perché (almeno in alcuni casi) la radio non sia "attiva". Per esempio in luoghi dove regna il silenzio, come musei, blblioteche, reception, convegni, alberghi, etc. Oppure, al contrario dove pervade un certo rumorio che non permette di focalizzare l'attenzione alle conversazioni radio. Sussiste, anche la necessità di "essere silenziati" come ad esempio, negli i"nterventi per allarme", bonifiche e controlli appiedati. Ma a dirla tutta, soprattutto nei servizi riguardanti un grande numero di operatori, la routine delle comunicazioni distoglie l'attenzione, e a volte può diventare molto utile silenziare la radio. Purtroppo devo pure aggiungere, che una latitante severa moderazione della C.O. (forse per una mancata regolamentazione a monte) e la presenza di colleghi dediti a comunicazioni inopportune, molte volte rendono necessario silenziare l'apparato, soprattutto quando in presenza di "esterni" o semplicemente del pubblico, al fine di evitare figure meschine.
5. Infine, riguardo al bisogno di prestare pronto intervento ad eventuale collega in difficoltà (fermorestando che comunque se ben orcchestrata la "selettiva" permette di rimanere in ascolto), ricordo che qualsiasi attività deve necessariamente essere bypassata comunque dalla C.O. a priori, perché ogni singolo non può conoscere le "varie ed eventuali" e, perdipiù, se la selettiva ha in funzione il tasto allarme, non c'è bisogno di forzare le modalità, perché il collega chiama direttamente con quello sbloccando tuttti.

Quindi, il problema non è la funzione; ma piuttosto è il modo come viene orchestrata.
Se l'IVP induce una funzione di radio meramente in standby, manovrabili unicamente dalla C.O. è evidente (come al solito) la volontà di mettere in atto l'isolamento dei dipendenti con la "non-cooperazione" tra colleghi, quale espediente aziendale a grave danno della professionalità. Nulla di nuovo.

Gio_sniper
16-11-12, 18: 18
Quanto sopra per quel che riguarda i Corsi di formazione. Invece per l’addestramento alle armi nelle inappropriate sedi dei TSN, sono vergognosamente impartite tre lezioni annuali (1 ora a lezione = 50 colpi) di cui solo una valente al fine di giudizio, ma di mero Tiro a Segno! Gli istruttori sono di Tiro a Segno (Tiro mirato accademico sportivo) e fino a poco tempo fa insegnavano a sparare con una mano, di profilo, mirando lentamente con cadenza lunga tra un colpo e un altro (abbassando l’arma lentamente a seguito di profondo respiro…). In oltre, le costernazioni delle guardie erano (e pure oggi sono) causa di conflitti tra direttori di tiro accademico sportivo, che interpretavano come una esagerazione il bisogno di un tiro dinamico operativo (“Mattiguerra!”). In verità, il problema scaturisce dalla struttura stessa del TSN, quasi sempre inabilitato negli spazi e nel personale per il “Tiro dinamico operativo”, che se obbligato, diverrebbe una vero sconvolgimento nelle sedi di TSN, facendo passare di “seconda mano” gli attuali unici dirigenti del Tiro accademico. Oggi, si spara INUTILMENTE a due mani ma con medesimi concetti del tiro accademico e altre possibilità sono del tutto individuali, ma bene a sapersi, non autorizzate, giacché gli istruttori stessi e la struttura sono quasi sempre non abilitati. Unica possibilità sono corsi privati a proprie spese, di tiro dinamico operativo quasi sempre impossibili per tempo e distanza.




permettimi di fare una precisazione: l'addestramento degli iscritti obbligati (siano essi vigili o guardie giurate) varia notevolmente da TSN a TSN, e non è poi così raro trovare strutture all'altezza dei compiti istituzionalmente assegnati dalla Legge.
Sono d'accordo con te sul fatto che le dirigenze dei TSN sono ancora vecchie, e la maggior parte non ha ancora recepito l'ottica del tiro operativo, ma i quadri istruttori dal 2000 sono in fase di rinnovamento e con la creazione dell'albo istituzionale si è fatto un bel passo in avanti.
Di strada ce n'è ancora molta, ma come dico sempre nessun comando di polizia o istituto di vigilanza è obbligato a recarsi al TSN più vicino, se la struttura o il personale non sono adeguati è sufficiente spostarsi in un altra Sezione (e ci sono province con 5 o 6 Sezioni tra cui scegliere).
Ricordiamoci poi che non è tutto oro quello che luccica, i corsi privati sono tanti, ma la qualità non deriva necessariamente dalla natura privata della struttura.

Ladone
16-11-12, 20: 20
Non hai inteso quale è il problema: le sedi di TSN ”all'altezza dei compiti istituzionalmente assegnati dalla Legge” sono proprio quelli che fanno sparare con un tiro mirato sportivo, con istruttori limitati a questo!

Lo stato ha delegato UITS a regolamentare l’attività dei corsi di TSN per i dipendenti detentori di PdA, la quale ha ordinato nella (inefficace) maniera che ho descritto nel mio post precedente, i corsi obbligatori, così e non altrimenti approvati dal Ministero.

La stessa UITS ha formulato un regolamento specifico di Tiro pratico operativo da applicare soggettivamente in forma progressiva negli aggiornamenti obbligatori, subito accantonato; facile comprendere per costi maggiori da presentare alle aziende; costi da affrontare per campi specifici; introduzione di nuovi istruttori qualificati o ancora costi per riqualificare i primi: infatti, oggi la maggior parte sono abilitati meramente al Tiro a segno, e quei pochi che sono competenti al Tiro dinamico operativo hanno acquisito l’autorizzazione proprio in quei campi privati che guardi con diffidenza.

In definitiva, tutto quello che avviene nelle sezioni di TSN per gli allenamenti obbligatori, in modo diverso da un tiro descritto come mirato e sportivo non è regolamentare e volendo, potrebbe essere pure impugnato dall’autorità competente, perché non rispettoso dei precetti approvati (oltre che bisognerebbe verificare l’abilitazione dei campi stessi e degli istruttori…).

Infine, è ovvio che ci sono campi di tiro e campi di tiro (privati ma anche nazionali), come esistono istruttori e istruttori; ma la questione è che noi siamo abilitati ad un Tiro Accademico Sportivo! A dirla tutta, qualsiasi corso di Tiro Dinamico Operativo (TDO) insegnato in progressione sogettiva, risulta ben superiore al precedente. Concludo, ricordando che il TDO non è qualche cosa di astratto o interpretabile: vero che esistono differenti correnti, comunque tutte scaturite da capisaldi di tecniche e tattiche della disciplina di difesa armata. Per quanto riguarda le scuole che si rifanno alle polizie più conosciute al mondo, non c’è nulla da temere.

Gio_sniper
16-11-12, 20: 40
Non hai inteso quale è il problema: le sedi di TSN ”all'altezza dei compiti istituzionalmente assegnati dalla Legge” sono proprio quelli che fanno sparare con un tiro mirato sportivo, con istruttori limitati a questo!

Lo stato ha delegato UITS a regolamentare l’attività dei corsi di TSN per i dipendenti detentori di PdA, la quale ha ordinato nella (inefficace) maniera che ho descritto nel mio post precedente, i corsi obbligatori, così e non altrimenti approvati dal Ministero.

La stessa UITS ha formulato un regolamento specifico di Tiro pratico operativo da applicare soggettivamente in forma progressiva negli aggiornamenti obbligatori, subito accantonato; facile comprendere per costi maggiori da presentare alle aziende; costi da affrontare per campi specifici; introduzione di nuovi istruttori qualificati o ancora costi per riqualificare i primi: infatti, oggi la maggior parte sono abilitati meramente al Tiro a segno, e quei pochi che sono competenti al Tiro dinamico operativo hanno acquisito l’autorizzazione proprio in quei campi privati che guardi con diffidenza.

In definitiva, tutto quello che avviene nelle sezioni di TSN per gli allenamenti obbligatori, in modo diverso da un tiro descritto come mirato e sportivo non è regolamentare e volendo, potrebbe essere pure impugnato dall’autorità competente, perché non rispettoso dei precetti approvati (oltre che bisognerebbe verificare l’abilitazione dei campi stessi e degli istruttori…).

Infine, è ovvio che ci sono campi di tiro e campi di tiro (privati ma anche nazionali), come esistono istruttori e istruttori; ma la questione è che noi siamo abilitati ad un Tiro Accademico Sportivo! A dirla tutta, qualsiasi corso di Tiro Dinamico Operativo (TDO) insegnato in progressione sogettiva, risulta ben superiore al precedente. Concludo, ricordando che il TDO non è qualche cosa di astratto o interpretabile: vero che esistono differenti correnti, comunque tutte scaturite da capisaldi di tecniche e tattiche della disciplina di difesa armata. Per quanto riguarda le scuole che si rifanno alle polizie più conosciute al mondo, non c’è nulla da temere.

Ladone ho inteso perfettamente il problema, e sto cercando appunto di spiegarti come funzionano le cose a mio modo di vedere.
Gli istruttori dei TSN non sono più "abilitati solo al tiro a segno" come dici tu, ma ormai c'è una schiera di circa 1300 istruttori di tiro operativo suddivisi in tutte le Sezioni di Italia che, a differenza di quanto sostieni, non si sono formati in campi privati, bensì sono stati formati direttamente da UITS con corsi specifici approvati dal Ministero vigilante (che poi alcuni abbiano anche fatto altri corsi è scelta personale).

Sbagli quando sostieni che tutto quanto viene fatto in TSN diverso dal tiro sportivo "non è regolamentare" perchè il TSN, per LEGGE (da ultimo D.Lgs 66/2010, DPR 90/2010 e statuto UITS) ha il compito specifico di formare al tiro gli iscritti obbligati, attività che rientra tra i suoi DOVERI istituzionali. E se tra i suoi compiti di Ente Pubblico rientra anche l'addestramento operativo non vedo come tale attività possa essere definita "non regolamentare"!
Se mai, se proprio volessimo essere pignoli, è l'attività addestrativa degli altri campi di tiro privati a non essere regolamentata da nessuna norma!
Ti ripeto che l'attività addestrativa effettuata nei TSN dagli istruttori istituzionali iscritti nel relativo albo nulla ha a che vedere con il tiro accademico o sportivo in generale. Se poi alcune Sezioni sono ancora indietro è un altro paio di maniche, ma l'equazione "TSN= solo tiro sportivo" oltre ad essere completamente errata in chiave storica (il TSN nasce come struttura formativa in primis), non tiene conto della realtà delle cose.

Ladone
16-11-12, 22: 26
In questo caso, non c’è un modo personale di vedere le cose: ho descritto cosa prevede il regolamento. Ecco, allora, per l’appunto cosa prevedono le attuali:

modalità di svolgimento dei corsi regolamentari come da Delibera dell'UITS in conformità alle regole approvate dal Ministero dell'Interno con lettera recante Protocollo 557/B. 4352. 10089(3) del 6 marzo 2003, in riferimento alla nota dell' Unione Italiana di Tiro a Segno n. 00048 del 3 febbraio 2003,

che però NON includono la Circolare del 27 marzo del 2002, UITS ad integrazione dei corsi di Tiro a Segno, che regolamenta il Tiro da Difesa ed Operativo specifico per personale in divisa e Guardie Particolari Giurate (come ti ho già accennato sopra, accantonata).

Accantonando il lato amministrativo (parcella) e teorico dei corsi (1 ora tra teoria e pratica per lezione, sic!), vediamo nella pratica:

«Rilascio:

Prima lezione:
Pratica.
Dopo aver eseguito alcuni esercizi di puntamento e di scatto (in bianco), l'allievo spara venti colpi nella posizione isoscele in piedi impugnando l'arma con due mani contro il bersaglio di tiro da difesa alla distanza di mt.25 o dove possibile a mt. 12, o solo per armi corte a mt. 7.

Seconda lezione:
Pratica.
L'allievo spara trenta colpi con le modalità della prima lezione.

Valutazione finale.
È dichiarato idoneo l'allievo che ha dimostrato sicurezza nel maneggio dell'arma e che nel complesso dei 50 colpi sparati durante le due lezioni ha raggiunto il bersaglio con almeno il 60% dei colpi a mt. 25, o l'86% a mt. 12 e nella zona "a"-"c" a mt. 7.
Al socio obbligato iscritto per la prima volta alla Sezione TSN che abbia superato le lezioni regolamentari prescritte sarà rilasciata dal Presidente della Sezione TSN la certificazione di idoneità al maneggio delle armi su carta filigranata in quattro copie come da modello in uso.

Rinnovo:

Il corso che devono frequentare successivamente al primo rilascio del “certificato” coloro che prestano servizio armato presso Enti pubblici o privati (Guardie Particolari Giurate e Polizie Locali), è costituito da almeno due lezioni di tiro oltre l’esame, effettuate con l’arma in dotazione corta o lunga, sparando 50 colpi per ciascuna lezione e se possibile con un intervallo temporale di circa quattro mesi.

Esame finale.
Dopo le due lezioni teorico-pratiche l’allievo sostiene una verifica su quanto appreso durante l’anno, sostenendo un esame con la propria arma lunga o corta, che prevede l’esecuzione di cinquanta colpi complessivi da eseguire con la tecnica ed alle distanze indicate dal direttore di tiro, acquisendo il bersaglio con almeno il 60% dei colpi a mt. 25, (30 colpi) l’86% a mt. 12, (43 colpi) e tutti i colpi nella zona “a”-“c” a mt. 7 con arma corta, almeno il 86% dei colpi a mt. 25, (43 colpi) e tutti i colpi nella zona “a”-“c” a mt. 12 con arma lunga.»

Come si legge, non sono ORDINATE alcune nozioni di Tiro Dinamico Operativo, e per questo neppure possono essere pretese (operativamente impossibili perché a spese di chi?).

Vero che la UITS cerca di reinserire il Tiro Dinamico Operativo (TDO), ma solo per mettere le mani avanti, consapevole che comunque non è mai stato approvato testualmente dal Ministero, altrimenti ordinerebbe alle aziende le spese ulteriori:

«L’istruttore secondo la capacità dimostrata dall’allievo illustrerà e farà eseguire esercizi di tiro operativo sempre più avanzati in modo che queste lezioni rappresentino un’autentica opportunità di aggiornamento professionale calibrata sulle capacità del singolo soggetto.»

E, infatti, immediatamente dopo specifica:

«N.B.: Il numero di due lezioni e di cento colpi sparati sono da considerare il minimo per accedere all’esame finale. Tale numero può essere aumentato e le lezioni svolte con modalità più avanzate e specialistiche [B]su esplicita richiesta di Enti Pubblici ed Istituti di Vigilanza Privati[/U] per adeguare l’addestramento alle loro specifiche esigenze operative.»

Ecco che in questo caso, le spese sono di chi ordina l’extra.

Di fatto, le guardie in una semplice ora per corso, per un totale di tre ore all’anno, sono meramente valutate per un tiro accademico sportivo: poi nelle sezioni possono pure insegnare dell’altro, ma non è ufficiale ma soprattutto non succede o succede di rado per semplicissime ragioni:

praticare TDO comporta un uso massiccio di munizioni, ben-ben-ben più di tre ore all’anno e campi particolari e istruttori qualificati: chi paga? Cacamo?... Pantalone?.. le aziende pagano pure a fatica 50 colpi e la parcella per le mere lezioni di tiro accademico che ti ho descritto, pure compiute gratis, nel tempo libero delle guardie!

Anzi, ti dirò di più, tanto per farti capire bene in che nave navighiamo:

con recente delibera Federsicurezza, in accordo proprio con Uits, BOCCIA LA NECESSITÀ che i due corsi a precedere l’esame dei tiri delle Gpg, debbano essere sufficienti; tutto in modo ridicolo come ho descritto (pure ogni due anni quello necessario per il rinnovo…); questo per evitare ulteriori spese alle aziende dovuti per eventuali “corsi di sostegno ulteriori” prima invece, obbligatori. La UITS nulla ha avuto a che ridire, unitamente ad uno Stato che da dietro le quinte mette in pratica un ormai risaputo ostracismo, evitando che un regolamento professionale di privati, già li per se maggiormente presenti capillarmente nel territorio, risulti ben migliore di quello applicato agli agenti colpiti da tagli e ritagli (a causa di una crisi che tutto taglia alle forze dell’ordine denunciata dai maggiori sindacati di polizia), con una ovvia conclusione da parte del pubblico.

E tu mi vieni a dire che costosi corsi di TDO sarebbero magicamente inglobati in tre misere ore all’anno per un totale di 150 colpi? corsi regalati dalla UITS che pure prima della sua ultima riconferma come federazione sportiva nazionale affiliata al C.O.N.I. che presenta i requisiti di organismo di diritto pubblico, ha rischiato di chiudere per la Legge Finanziaria per il 2008?!!... Datti da solo una risposta seria magari ascoltando cosa denunciano le guardie nei blog, nei forum, nei siti e nei profili!

Gio_sniper
17-11-12, 19: 37
In questo caso, non c’è un modo personale di vedere le cose: ho descritto cosa prevede il regolamento. Ecco, allora, per l’appunto cosa prevedono le attuali:

modalità di svolgimento dei corsi regolamentari come da Delibera dell'UITS in conformità alle regole approvate dal Ministero dell'Interno con lettera recante Protocollo 557/B. 4352. 10089(3) del 6 marzo 2003, in riferimento alla nota dell' Unione Italiana di Tiro a Segno n. 00048 del 3 febbraio 2003,

che però NON includono la Circolare del 27 marzo del 2002, UITS ad integrazione dei corsi di Tiro a Segno, che regolamenta il Tiro da Difesa ed Operativo specifico per personale in divisa e Guardie Particolari Giurate (come ti ho già accennato sopra, accantonata).

Accantonando il lato amministrativo (parcella) e teorico dei corsi (1 ora tra teoria e pratica per lezione, sic!), vediamo nella pratica:

«Rilascio:

Prima lezione:
Pratica.
Dopo aver eseguito alcuni esercizi di puntamento e di scatto (in bianco), l'allievo spara venti colpi nella posizione isoscele in piedi impugnando l'arma con due mani contro il bersaglio di tiro da difesa alla distanza di mt.25 o dove possibile a mt. 12, o solo per armi corte a mt. 7.

Seconda lezione:
Pratica.
L'allievo spara trenta colpi con le modalità della prima lezione.

Valutazione finale.
È dichiarato idoneo l'allievo che ha dimostrato sicurezza nel maneggio dell'arma e che nel complesso dei 50 colpi sparati durante le due lezioni ha raggiunto il bersaglio con almeno il 60% dei colpi a mt. 25, o l'86% a mt. 12 e nella zona "a"-"c" a mt. 7.
Al socio obbligato iscritto per la prima volta alla Sezione TSN che abbia superato le lezioni regolamentari prescritte sarà rilasciata dal Presidente della Sezione TSN la certificazione di idoneità al maneggio delle armi su carta filigranata in quattro copie come da modello in uso.

Rinnovo:

Il corso che devono frequentare successivamente al primo rilascio del “certificato” coloro che prestano servizio armato presso Enti pubblici o privati (Guardie Particolari Giurate e Polizie Locali), è costituito da almeno due lezioni di tiro oltre l’esame, effettuate con l’arma in dotazione corta o lunga, sparando 50 colpi per ciascuna lezione e se possibile con un intervallo temporale di circa quattro mesi.

Esame finale.
Dopo le due lezioni teorico-pratiche l’allievo sostiene una verifica su quanto appreso durante l’anno, sostenendo un esame con la propria arma lunga o corta, che prevede l’esecuzione di cinquanta colpi complessivi da eseguire con la tecnica ed alle distanze indicate dal direttore di tiro, acquisendo il bersaglio con almeno il 60% dei colpi a mt. 25, (30 colpi) l’86% a mt. 12, (43 colpi) e tutti i colpi nella zona “a”-“c” a mt. 7 con arma corta, almeno il 86% dei colpi a mt. 25, (43 colpi) e tutti i colpi nella zona “a”-“c” a mt. 12 con arma lunga.»

Come si legge, non sono ORDINATE alcune nozioni di Tiro Dinamico Operativo, e per questo neppure possono essere pretese (operativamente impossibili perché a spese di chi?).

Vero che la UITS cerca di reinserire il Tiro Dinamico Operativo (TDO), ma solo per mettere le mani avanti, consapevole che comunque non è mai stato approvato testualmente dal Ministero, altrimenti ordinerebbe alle aziende le spese ulteriori:

«L’istruttore secondo la capacità dimostrata dall’allievo illustrerà e farà eseguire esercizi di tiro operativo sempre più avanzati in modo che queste lezioni rappresentino un’autentica opportunità di aggiornamento professionale calibrata sulle capacità del singolo soggetto.»

E, infatti, immediatamente dopo specifica:

«N.B.: Il numero di due lezioni e di cento colpi sparati sono da considerare il minimo per accedere all’esame finale. Tale numero può essere aumentato e le lezioni svolte con modalità più avanzate e specialistiche [B]su esplicita richiesta di Enti Pubblici ed Istituti di Vigilanza Privati[/U] per adeguare l’addestramento alle loro specifiche esigenze operative.»

Ecco che in questo caso, le spese sono di chi ordina l’extra.

Di fatto, le guardie in una semplice ora per corso, per un totale di tre ore all’anno, sono meramente valutate per un tiro accademico sportivo: poi nelle sezioni possono pure insegnare dell’altro, ma non è ufficiale ma soprattutto non succede o succede di rado per semplicissime ragioni:

praticare TDO comporta un uso massiccio di munizioni, ben-ben-ben più di tre ore all’anno e campi particolari e istruttori qualificati: chi paga? Cacamo?... Pantalone?.. le aziende pagano pure a fatica 50 colpi e la parcella per le mere lezioni di tiro accademico che ti ho descritto, pure compiute gratis, nel tempo libero delle guardie!

Anzi, ti dirò di più, tanto per farti capire bene in che nave navighiamo:

con recente delibera Federsicurezza, in accordo proprio con Uits, BOCCIA LA NECESSITÀ che i due corsi a precedere l’esame dei tiri delle Gpg, debbano essere sufficienti; tutto in modo ridicolo come ho descritto (pure ogni due anni quello necessario per il rinnovo…); questo per evitare ulteriori spese alle aziende dovuti per eventuali “corsi di sostegno ulteriori” prima invece, obbligatori. La UITS nulla ha avuto a che ridire, unitamente ad uno Stato che da dietro le quinte mette in pratica un ormai risaputo ostracismo, evitando che un regolamento professionale di privati, già li per se maggiormente presenti capillarmente nel territorio, risulti ben migliore di quello applicato agli agenti colpiti da tagli e ritagli (a causa di una crisi che tutto taglia alle forze dell’ordine denunciata dai maggiori sindacati di polizia), con una ovvia conclusione da parte del pubblico.

E tu mi vieni a dire che costosi corsi di TDO sarebbero magicamente inglobati in tre misere ore all’anno per un totale di 150 colpi? corsi regalati dalla UITS che pure prima della sua ultima riconferma come federazione sportiva nazionale affiliata al C.O.N.I. che presenta i requisiti di organismo di diritto pubblico, ha rischiato di chiudere per la Legge Finanziaria per il 2008?!!... Datti da solo una risposta seria magari ascoltando cosa denunciano le guardie nei blog, nei forum, nei siti e nei profili!


Ladone sono anni che mi occupo di istruzione al tiro operativo, e conosco bene quali sono le problematiche del settore. Non ho mai detto che i corsi regolamentari per gli iscritti obbligati sono idonei a formare un operatore di sicurezza, e pertanto concordo con te quando dici che 150 colpi all'anno non sono sufficienti a preparare in tal senso.
Sto solo dicendo che è falso quello che tu sostieni in merito all'impossibilità per il TSN di insegnare le basi del tiro operativo, sia a livello normativo sia a livello di istruttori. Questo perchè la legge e i corsi per istruttore istituzionale dicono il contrario.
Dopo possiamo stare qui a discutere sulla bontà di tali corsi o sulla maggiore o minore idoneità delle varie strutture, ma da persona che è attivamente coinvolta nell'attività formativa al tiro operativo posso dire che non è possibile generalizzare e che ci sono diversi TSN che svolgono un compito egregio.

Ad ogni modo se si vuole discutere dei problemi che affliggono questo settore, mi pare riduttivo convogliare tutte le colpe sui TSN, sarebbe più opportuno che ognuno si prendesse le sue, comprese le Guardie giurate a cui spesso e volentieri non interessa niente di quanto vanno ad apprendere nei corsi di tiro perchè quello che conta è "fare i tiri obbligatori così poi si torna a casa". Massimo risultato con il minimo sforzo, tanto la pistola è solo un accessorio del cui corretto utilizzo molte guardie si disinteressano totalmente. Ne ho visti parecchi così.
Idem per gli Istituti di Vigilanza che pensano a far fare ai loro dipendenti il minimo sindacale in modo da poter adempiere agli obblighi di legge.
Se vogliamo fare un'analisi critica dello stato dell'addestramento oggi in Italia dobbiamo fare un'indagine obiettiva che riconosca ad ogni parte in causa pregi e difetti, dal TSN (fornitore) alla guardia (utilizzatore) passando per l'intermediario (Istituto).

Ladone
17-11-12, 21: 34
Io invece, sono anni che pago di “tascona” mia e nel tempo libero mio, costosi corsi di tiro operativo… indetti pure nel TSN. Potremmo quindi discutere perché UITS - organismo di diritto pubblico - forma in modo strutturalmente difforme medesimi soggetti, ovviamente contrariamente a quanto finalizza la legge.

Ne ho mai detto che i TSN non possono insegnare TDO: lo fanno i privati perché non potrebbe farlo una struttura pubblica? Invece sostengo che siccome i TSN sono fondati sul Tiro accademico sportivo, che le conoscenze e il bisogno di un TDO, ma pure lo stesso TDO è materia da poco tempo incalzante, le sedi di TSN pure soggette a UITS, giuridicamente non contano di campi consentiti; ne gli istruttori sono qualificati; e poiché ancora UITS ha dimostrato che stava per chiudere baracca e burattini per mancanza di fondi, diviene a dire poco inspiegabile, come UITS & C. potrebbero far fronte di propria iniziativa e di tasca propria a nuove realtà ben più costose.

Il regolamento l’ho scritto. Chiaramente quello che viene fatto - piuttosto in difetto che in eccesso - comunque non contiene niente di TDO.

In definitiva, per la maggior parte dei casi, i TSN non possono fare TDO perché i campi non sono autorizzati e gli istruttori non sono competenti; in oltre, tali procedure exta le paga chi? Ed in oltre ancora, non da meno conto, non essendo tali procedure ordinate, ma essendo i risultati comunque riportati sui libretti dei tiri che pendono sull’attività della Guardia, tenuto conto che in tre allenamenti annuali di un ora l’uno con 50 colpi a lezione, non s’impara un bel nulla, e che invece gli esercizi richiedono abilità acquisita, qualsiasi funzione non obbligatoria potrebbe essere contestata. Infatti, ti rispondi da solo quando scrivi che spesso e volentieri le guardie affermano: "fare i tiri obbligatori così poi si torna a casa" e pure quando puntualmente aggiungi: “Idem per gli Istituti di Vigilanza che pensano a far fare ai loro dipendenti il minimo sindacale in modo da poter adempiere agli obblighi di legge”.

Ma poi, con quanto a disposizione, non si potrebbe nemmeno arrivare a far compiere un percorso in sicurezza alla guardia, perché prima dovrebbe aver macinato con continuità migliaia di colpi nell’arco di un anno, settimana per settimana (sai bene cosa vuole dire muoversi, correre, compiere azioni con l’arma pronta a sparare…)

Mettiamo in chiaro che non ho mai scritto neppure, che gli istruttori non compiono il loro lavoro in modo egregio: scrivo invece che quando lo fanno, rispettano regole inefficaci e obsolete.

Invece, puntualizziamo meglio la catena che caratterizza i mali del nostro settore (qui riferita alle lezioni dei tiri). Le guardie sono frutto di una selezione cosi voluta proprio per poter continuare a svendere la professionalità; gli IVP sono parte di una lobby formata da politici e imprenditori cui ruotano attorno altre differenti realtà affiliate come funzionari del sindacato e pure della UITS. (Lo Stato è evidente che orchestra i meccanismi per altre finalità che ho sopra accennato.)

Lampante è come vergognosamente UITS ha accettato senza battere ciglio la recente delibera Federsicurezza (colosso che rappresenta gli Imprenditori), che declassa le lezioni dei tiri attuabili senza la necessità di raggiungere la sufficienza. Tenuto conto che Federsicurezza poteva solo proporre e invece solo ed unicamente Uits poteva approvare o meno. E tu mi parli di TDO?...)

Parliamoci chiaro, il Ministero ha dato carta bianca alla UITS sulla formazione del personale a spese degli Imprenditori aziendali: perché Uits non ha ordinato corsi TDO?... Perché se ci sono altre questioni burocratiche, non URLA la vergognosa maniera di rilasciare licenze che autorizzano persone a circolare armati, incapaci e per questo pericolose!.. Perché “coincidenza vuole” il sistema UITS collima in modo sputato con quello imprenditoriale e politico?... cari i “nostri vecchi e potenti”!

Gio_smiper, io e te mi pare che ci siamo incontrati su altri spazi virtuali per medesima questione: tu sei “uomo TSN > UITS”. Dovresti riportare con più lealtà quanto le “guardie TUTTE” scrivono riguardo gli allenamenti dei tiri (ri-specifico: non a colpa degli istruttori, mere pedine come le guardie).

Point Man
17-11-12, 22: 22
Secondo te Ladone, c'è la volontà di UITS di non formare intenzionalmente le Guardie?

Ladone
17-11-12, 22: 54
Sicuramente c'è una responsabilità se ciò non succede; purtroppo, i fatti dimostrano che i propositi sono quelli degli imprenditori e dello Stato che provatamente non sono certo quello delle Guardie. Quindi, più che di una volontà parlerei di interessi.

Point Man
17-11-12, 22: 58
Infatti pensavo ad una volontà derivante da interessi.. Hai voglia a chiedere le riforme..

Gio_sniper
18-11-12, 18: 44
Io invece, sono anni che pago di “tascona” mia e nel tempo libero mio, costosi corsi di tiro operativo… indetti pure nel TSN. Potremmo quindi discutere perché UITS - organismo di diritto pubblico - forma in modo strutturalmente difforme medesimi soggetti, ovviamente contrariamente a quanto finalizza la legge.

Ne ho mai detto che i TSN non possono insegnare TDO: lo fanno i privati perché non potrebbe farlo una struttura pubblica? Invece sostengo che siccome i TSN sono fondati sul Tiro accademico sportivo, che le conoscenze e il bisogno di un TDO, ma pure lo stesso TDO è materia da poco tempo incalzante, le sedi di TSN pure soggette a UITS, giuridicamente non contano di campi consentiti; ne gli istruttori sono qualificati; e poiché ancora UITS ha dimostrato che stava per chiudere baracca e burattini per mancanza di fondi, diviene a dire poco inspiegabile, come UITS & C. potrebbero far fronte di propria iniziativa e di tasca propria a nuove realtà ben più costose.

Il regolamento l’ho scritto. Chiaramente quello che viene fatto - piuttosto in difetto che in eccesso - comunque non contiene niente di TDO.

In definitiva, per la maggior parte dei casi, i TSN non possono fare TDO perché i campi non sono autorizzati e gli istruttori non sono competenti; in oltre, tali procedure exta le paga chi? Ed in oltre ancora, non da meno conto, non essendo tali procedure ordinate, ma essendo i risultati comunque riportati sui libretti dei tiri che pendono sull’attività della Guardia, tenuto conto che in tre allenamenti annuali di un ora l’uno con 50 colpi a lezione, non s’impara un bel nulla, e che invece gli esercizi richiedono abilità acquisita, qualsiasi funzione non obbligatoria potrebbe essere contestata. Infatti, ti rispondi da solo quando scrivi che spesso e volentieri le guardie affermano: "fare i tiri obbligatori così poi si torna a casa" e pure quando puntualmente aggiungi: “Idem per gli Istituti di Vigilanza che pensano a far fare ai loro dipendenti il minimo sindacale in modo da poter adempiere agli obblighi di legge”.

Ma poi, con quanto a disposizione, non si potrebbe nemmeno arrivare a far compiere un percorso in sicurezza alla guardia, perché prima dovrebbe aver macinato con continuità migliaia di colpi nell’arco di un anno, settimana per settimana (sai bene cosa vuole dire muoversi, correre, compiere azioni con l’arma pronta a sparare…)

Mettiamo in chiaro che non ho mai scritto neppure, che gli istruttori non compiono il loro lavoro in modo egregio: scrivo invece che quando lo fanno, rispettano regole inefficaci e obsolete.

Invece, puntualizziamo meglio la catena che caratterizza i mali del nostro settore (qui riferita alle lezioni dei tiri). Le guardie sono frutto di una selezione cosi voluta proprio per poter continuare a svendere la professionalità; gli IVP sono parte di una lobby formata da politici e imprenditori cui ruotano attorno altre differenti realtà affiliate come funzionari del sindacato e pure della UITS. (Lo Stato è evidente che orchestra i meccanismi per altre finalità che ho sopra accennato.)

Lampante è come vergognosamente UITS ha accettato senza battere ciglio la recente delibera Federsicurezza (colosso che rappresenta gli Imprenditori), che declassa le lezioni dei tiri attuabili senza la necessità di raggiungere la sufficienza. Tenuto conto che Federsicurezza poteva solo proporre e invece solo ed unicamente Uits poteva approvare o meno. E tu mi parli di TDO?...)

Parliamoci chiaro, il Ministero ha dato carta bianca alla UITS sulla formazione del personale a spese degli Imprenditori aziendali: perché Uits non ha ordinato corsi TDO?... Perché se ci sono altre questioni burocratiche, non URLA la vergognosa maniera di rilasciare licenze che autorizzano persone a circolare armati, incapaci e per questo pericolose!.. Perché “coincidenza vuole” il sistema UITS collima in modo sputato con quello imprenditoriale e politico?... cari i “nostri vecchi e potenti”!

Gio_smiper, io e te mi pare che ci siamo incontrati su altri spazi virtuali per medesima questione: tu sei “uomo TSN > UITS”. Dovresti riportare con più lealtà quanto le “guardie TUTTE” scrivono riguardo gli allenamenti dei tiri (ri-specifico: non a colpa degli istruttori, mere pedine come le guardie).

Ladone io non credo che ci siamo mai incontrati in altri spazi virtuali perchè non frequento forum su internet a parte questo. Ad ogni modo dovresti essere certo di conoscermi prima di etichettarmi come "uomo TSN o UITS" visto che non appartengo proprio a nessuno se non a me stesso e ragiono con la mia testa.
Da istruttore di tiro operativo ho visto diverse realtà, tra cui quella dei TSN, e a differenza di molti che parlano senza conoscere le cose posso dire che molto varia da Sezione a Sezione. Troverai quella con istruttori preparati e dirigenza all'altezza che fanno svolgere agli obbligati veri e propri corsi di Tiro Operativo (perchè il TDO a cui ti riferisci tu è un'altra cosa ed è marchio registrato dalla Justforce di Tony Zanti).
Troverai altresì, ahimè, TSN con il vecchio commissario di tiro che tiene i corsi per conto del Presidente e non ha idea di cosa sia un tiro da difesa.
Non puoi, però, dire che gli istruttori UITS "non sono all'altezza", perchè se non conosci i nuovi protocolli formativi a cui sono sottoposti non puoi giudicarne la bontà.

La differenza tra me e te, dal momento che entrambi denunciamo i vizi di un sistema addestrativo inadeguato, è che io non ci vedo dietro nessuna cospirazione statale o massonica per sminuire le guardie giurate. Molto più semplicemente il deficit di istruzione operativa adeguata è legato alla scarsa conoscenza del tiro operativo nelle "sfere alte" e alla vecchiaia delle mentalità dei soggetti che devono prendere tali decisioni. Dimostrazine di ciò sta nel fatto che protocolli obsoleti e/o inadeguati sono spesso applicati anche all'addestramento delle forze dell'ordine statali (e credo che nessuno abbia interesse specifico in tal senso).
La risposta quindi è molto più semplice: il tiro operativo è disciplina relativamente giovane qui in Italia, ed essendo noi il paese vecchio per eccellenza, ci vorranno ancora parecchi anni prima che venga recepita a dovere.
Nel frattempo, ripeto, ognuno si prenda le sue colpe: noi istruttori per la leggerezza con cui spesso "andiamo sulle linee ad insegnare" e voi GPG per la superficialità e il disinteresse con il quale affrontate la materia (vista solo come un obbligo di legge).
Ovviamente fatte salve le dovute eccezioni da entrambe le parti.

Saluti

Ladone
18-11-12, 21: 38
Hai capito benissimo che con “uomo TSN > UITS” intendo dire che appartieni alle predette associazioni come socio e che non ho inteso sminuire la tua libertà di pensiero. Bene, ora conosco due persone TSN > UITS che guarda caso cozzano col pensiero di un “esercito” di quelli che tu definisci “utilizzatori”. L’esperienza insegna che il parere del “consumatore” è a dire poco, importante.

Continui a proporre come giustificazione, diverse realtà di diversificate sedi, coordinate da distinti istruttori, raggirando (quanto ti ho spiegato), che tutte e tutti fanno capo ad un unico regolamento UITS (che ti ho già proposto chiaramente), che denuncia una manchevole procedura e l’assenza totale di TDO; raggirando che UITS ha dimostrato di aderire liberamente alle proposte oscene degli Imprenditori (Federsicurezza) con modalità che danneggiano ulteriormente degli allenamenti già sgangherati; raggirando la giustificazione di, allora, capienti spese extra non obbligatorie, a carico di chi? di UITS che stava chiudendo per mancanza di fondi?!! Raggirando che tempo e mezzi non possibilitano un allenamento di TDO neppure in sicurezza; raggirando che i risultati di allenamenti gravosi, impossibili per tempo e mezzi, sarebbero comunque trascritti nei libretti dei tiri, pendendo sul rilascio del PdA, quindi inaccettabili perché non obbligatori; raggirando che la stragrande maggioranza dei campi e degli istruttori non sono abilitati (e per farlo necessitano altri fondi…).

Riguardo all’abbreviazione TDO come avevo in modo trasparente riportato tra parentesi, fa preciso riferimento ad un generalizzato Tiro Dinamico Operativo. Quello che tu confondi, è l’ATDO che è la sigla dell’Associazione Tiro Dinamico Operativo fondata da Tony Zanti, ideatore pure delle Tecniche di Tiro e le Tattiche Operative del Tiro Dinamico Operativo®


Quindi ribadisco ancora che non si tratta di istruttori non all’altezza ma più propriamente di una struttura inadeguata cui attualmente istruttori all’altezza giungerebbero inadeguati per mezzi, modi e possibilità.

Deve essere ben chiaro che non esistono e non possono esistere corsi obbligatori di tre ore l’anno con 150 colpi che considerano il TDO. Prima si fanno le strutture e gli istruttori senza applicare nulla; e poi si fanno le regole; quindi si ordinano i modi. Il mio giudizio sulla “bontà” rispecchia un protocollo reale: diversamente dall’iter da me proposto la “bontà” se ne va dritta-dritta a farsi benedire!

Riguardo alle lobby che tutti sappiamo, diciamo che è un caso che le aziende possano trasformare la vigilanza privata in business e che per altrettanta strana coincidenza, stato, sindacato e altri sistemi come Uits, seguano la corrente, per ignoranza… incomprensione… incapacità… sic!

La risposta è ancora più semplice di quello che dici:

il TDO è conosciuto quanto basta e utilizzato nelle scuole operative delle FF.P. eccetto che nei casi in cui il magna-magna più finemente detto crisi, fa da padrone. Lo stato non impone le regole perché non vuole che guardie private siano più professionali dei loro agenti generici, proprio come dici tu non-allenati adeguatamente; le aziende vanno a braccetto perché non hanno costi aggiuntivi; Uits e i TSN si aggregano perché sarebbero obbligati a riformare le strutture e il personale con obbligatorietà, e non con ridicoli criteri che scrivi di “parecchi anni prima che venga recepita a dovere” che non giustificano niente se non l’omertà che impasta lo scenario.
La classe che contraddistingue sempre nei secoli dei secoli questi poteri che convergono per strade diverse in medesimi interessi si chiama lobby.

Nel frattempo, ne gli istruttori che insegnano quanto gli è impartito dopo la dovuta formazione e nelle regole, ne le guardie che sono apposta assunte con criteri selettivi adeguati ai mali-modi che descrivi, che pure si allenano in corsi obbligati gratuitamente nel tempo libero spesso smontanti dalla notte e con una nuova notte davanti, sono responsabili di un deprecabile sistema ad hoc formulato da una casta secolare, capace, nutrita.


Per correttezza nei confronti degli Utenti a cui abbiamo fatto cambiare avatar per evitare spam, ho tolto il logo. Lascio il nome dell'associazione per fini esplicativi a favore della discussione.

Gio_sniper
18-11-12, 23: 09
Hai capito benissimo che con “uomo TSN > UITS” intendo dire che appartieni alle predette associazioni come socio e che non ho inteso sminuire la tua libertà di pensiero. Bene, ora conosco due persone TSN > UITS che guarda caso cozzano col pensiero di un “esercito” di quelli che tu definisci “utilizzatori”. L’esperienza insegna che il parere del “consumatore” è a dire poco, importante.

Continui a proporre come giustificazione, diverse realtà di diversificate sedi, coordinate da distinti istruttori, raggirando (quanto ti ho spiegato), che tutte e tutti fanno capo ad un unico regolamento UITS (che ti ho già proposto chiaramente), che denuncia una manchevole procedura e l’assenza totale di TDO; raggirando che UITS ha dimostrato di aderire liberamente alle proposte oscene degli Imprenditori (Federsicurezza) con modalità che danneggiano ulteriormente degli allenamenti già sgangherati; raggirando la giustificazione di, allora, capienti spese extra non obbligatorie, a carico di chi? di UITS che stava chiudendo per mancanza di fondi?!! Raggirando che tempo e mezzi non possibilitano un allenamento di TDO neppure in sicurezza; raggirando che i risultati di allenamenti gravosi, impossibili per tempo e mezzi, sarebbero comunque trascritti nei libretti dei tiri, pendendo sul rilascio del PdA, quindi inaccettabili perché non obbligatori; raggirando che la stragrande maggioranza dei campi e degli istruttori non sono abilitati (e per farlo necessitano altri fondi…).

Riguardo all’abbreviazione TDO come avevo in modo trasparente riportato tra parentesi, fa preciso riferimento ad un generalizzato Tiro Dinamico Operativo. Quello che tu confondi, è l’ATDO che è la sigla dell’Associazione Tiro Dinamico Operativo fondata da Tony Zanti, ideatore pure delle Tecniche di Tiro e le Tattiche Operative del Tiro Dinamico Operativo®


Quindi ribadisco ancora che non si tratta di istruttori non all’altezza ma più propriamente di una struttura inadeguata cui attualmente istruttori all’altezza giungerebbero inadeguati per mezzi, modi e possibilità.

Deve essere ben chiaro che non esistono e non possono esistere corsi obbligatori di tre ore l’anno con 150 colpi che considerano il TDO. Prima si fanno le strutture e gli istruttori senza applicare nulla; e poi si fanno le regole; quindi si ordinano i modi. Il mio giudizio sulla “bontà” rispecchia un protocollo reale: diversamente dall’iter da me proposto la “bontà” se ne va dritta-dritta a farsi benedire!

Riguardo alle lobby che tutti sappiamo, diciamo che è un caso che le aziende possano trasformare la vigilanza privata in business e che per altrettanta strana coincidenza, stato, sindacato e altri sistemi come Uits, seguano la corrente, per ignoranza… incomprensione… incapacità… sic!

La risposta è ancora più semplice di quello che dici:

il TDO è conosciuto quanto basta e utilizzato nelle scuole operative delle FF.P. eccetto che nei casi in cui il magna-magna più finemente detto crisi, fa da padrone. Lo stato non impone le regole perché non vuole che guardie private siano più professionali dei loro agenti generici, proprio come dici tu non-allenati adeguatamente; le aziende vanno a braccetto perché non hanno costi aggiuntivi; Uits e i TSN si aggregano perché sarebbero obbligati a riformare le strutture e il personale con obbligatorietà, e non con ridicoli criteri che scrivi di “parecchi anni prima che venga recepita a dovere” che non giustificano niente se non l’omertà che impasta lo scenario.
La classe che contraddistingue sempre nei secoli dei secoli questi poteri che convergono per strade diverse in medesimi interessi si chiama lobby.

Nel frattempo, ne gli istruttori che insegnano quanto gli è impartito dopo la dovuta formazione e nelle regole, ne le guardie che sono apposta assunte con criteri selettivi adeguati ai mali-modi che descrivi, che pure si allenano in corsi obbligati gratuitamente nel tempo libero spesso smontanti dalla notte e con una nuova notte davanti, sono responsabili di un deprecabile sistema ad hoc formulato da una casta secolare, capace, nutrita.


Per correttezza nei confronti degli Utenti a cui abbiamo fatto cambiare avatar per evitare spam, ho tolto il logo. Lascio il nome dell'associazione per fini esplicativi a favore della discussione.


Ladone forse non mi sto spiegando bene. Non ho mai difeso in toto le procedure operative UITS in materia di addestramento e per primo ho detto che quelle attualmente previste sono insufficienti. Tuttavia il regolamento UITS prevede l'insegnamento di tecniche base di tiro operativo (base appunto perchè con 150 colpi l'anno non si può fare molto di più), se alcune strutture si rifiutano di insegnarle il problema è loro (e dei loro allievi), per quanto mi/ci riguarda abbiamo sempre provveduto al meglio.
Vogliamo insegnare tiro operativo a livelli più alti? benissimo ma bisogna sapere che ogni corso di tiro operativo si basa su tre "step" evolutivi: safety (sicurezza nel maneggio), marksmanship (fondamentali del tiro mirato) e tactics (tecniche di tiro operativo avanzato). Nessuno di questi passi può essere fatto se l'allievo non conosce bene quello/i precedente/i.
La stragrande maggioranza delle GPG che si presentano in TSN non ha nemmeno la padronanza del primo dei tre step, ovvero la SICUREZZA nel maneggio dell'arma da fuoco.
E tu mi vieni a parlare di strutture e istruttori inadeguati? Iniziamo a far venire le GPG una volta al mese con 200 colpi e poi quando avranno raggiunto livelli avanzati di tiro allora potrai iniziare a chiedere a gran voce strutture più adatte al tiro operativo.
Ricordo che il TSN si occupa della formazione operativa BASE, e già fatica a farlo con 3 sessioni di tiro all'anno.
Il problema è a livello legislativo e nemmeno la stessa UITS (che avrebbe tutto da guadagnarci a rendere obbligatorie più sedute annuali) può farci più di tanto.

Ad ogni modo direi che la discussione sta debordando un po' troppo e pare che su alcuni punti non riusciamo ad intenderci, per cui rispetto i tuoi punti di vista ma continuo a non condividere certe tue affermazioni.

PS: giusto per puntualizzare, non esiste un "generalizzato TiroDinamicoOperativo", perchè il termine Tiro Dinamico Operativo individua solo e soltano le tecniche di tiro elaborate da Tony Zanti e non è utilizzabile al di fuori di quel contesto. QUello che dici tu è il tiro operativo tout court
http://www.E D I T

Ricordo che non sono consentiti link a siti esterni non istituzionali se non autorizzati dallo Staff.

Point Man
18-11-12, 23: 36
Secondo me state dicendo le stesse cose da due punti di vista differenti...ma difficilmente arriverete ad una conclusione.

Bisogno di addestramento->disponibilità di UITS->strutture non attrezzate/disinteresse degli operatori->opposizione degli istituti.. Quindi? :)

Ladone
19-11-12, 01: 44
Quindi Uits doveva rendere funzionante un regolamento risaputo, che invece a preferito accantonare; quindi Uits doveva rendere agibili le sedi e formare gli istruttori con tempestività; ma invece evidentemente preferisce fare passi indietro e adottare di propria iniziativa regole ancora più sminuenti, semplicemente proposte da imprenditori.

Stiamo dicendo la stessa cosa, come due tizi davanti ad un cadavere con un coltello impiantato sulla schiena, potrebbero convenire che sono di fronte ad un morto: ma uno dice che è suicidio e l’altro che è omicidio.

Ai posteri capire chi dice il vero e chi no.

---------------------Aggiornamento----------------------------


Ladone forse non mi sto spiegando bene. Non ho mai difeso in toto le procedure operative UITS in materia di addestramento e per primo ho detto che quelle attualmente previste sono insufficienti. Tuttavia il regolamento UITS prevede l'insegnamento di tecniche base di tiro operativo (base appunto perchè con 150 colpi l'anno non si può fare molto di più), se alcune strutture si rifiutano di insegnarle il problema è loro (e dei loro allievi), per quanto mi/ci riguarda abbiamo sempre provveduto al meglio.
Vogliamo insegnare tiro operativo a livelli più alti? benissimo ma bisogna sapere che ogni corso di tiro operativo si basa su tre "step" evolutivi: safety (sicurezza nel maneggio), marksmanship (fondamentali del tiro mirato) e tactics (tecniche di tiro operativo avanzato). Nessuno di questi passi può essere fatto se l'allievo non conosce bene quello/i precedente/i.
La stragrande maggioranza delle GPG che si presentano in TSN non ha nemmeno la padronanza del primo dei tre step, ovvero la SICUREZZA nel maneggio dell'arma da fuoco.
E tu mi vieni a parlare di strutture e istruttori inadeguati? Iniziamo a far venire le GPG una volta al mese con 200 colpi e poi quando avranno raggiunto livelli avanzati di tiro allora potrai iniziare a chiedere a gran voce strutture più adatte al tiro operativo.
Ricordo che il TSN si occupa della formazione operativa BASE, e già fatica a farlo con 3 sessioni di tiro all'anno.
Il problema è a livello legislativo e nemmeno la stessa UITS (che avrebbe tutto da guadagnarci a rendere obbligatorie più sedute annuali) può farci più di tanto.

Ad ogni modo direi che la discussione sta debordando un po' troppo e pare che su alcuni punti non riusciamo ad intenderci, per cui rispetto i tuoi punti di vista ma continuo a non condividere certe tue affermazioni.

PS: giusto per puntualizzare, non esiste un "generalizzato TiroDinamicoOperativo", perchè il termine Tiro Dinamico Operativo individua solo e soltano le tecniche di tiro elaborate da Tony Zanti e non è utilizzabile al di fuori di quel contesto. QUello che dici tu è il tiro operativo tout court
http://www.E D I T

Ricordo che non sono consentiti link a siti esterni non istituzionali se non autorizzati dallo Staff.
No, il regolamento Uits te lo ho riportato chiaramente, non prevede alcuna tecnica operativa: lo fa specificando l’esigenza di una distinta richiesta traducibile giustamente in soldoni; ma alla fin-fine le lezioni si compiono su quelle che sono le aspettative d’esame, cioè centrare una sagoma di fronte, in piedi, mirando con non più di 5 colpi camerati. Ne più, ne meno. Diversamente potrebbe essere pure contestato per le ragioni che ti ho già spiegato ai fini delle risultanze vidimate. In oltre, sempre per le ragioni che tio ho spiegato, la maggior parte dei campi non sono adeguati e gli istruttori formati. Il problema non è degli istruttori ne delle guardie, che rispettando e pretendendo le regole si attivano così al meglio.

Il bisogno di un maneggio in sicurezza te lo ho già riportato io qualche post fa, quando ti ho spiegato che proprio per questo è impossibile intraprendere una qualsiasi iniziativa TDO.

Vogliamo insegnare tiro operativo da difesa? Uits renda funzionante un regolamento risaputo, invece oggi accantonato; Uits renda agibili le sedi e formi gli istruttori con tempestività, invece che fare passi da gigante indietro e adottare di propria iniziativa regole ancora più sminuenti, semplicemente proposte da imprenditori.

Iniziamo a far venire le GPG una volta al mese con 200 colpi?... il TSN si occupa della formazione operativa BASE, e già fatica a farlo con 3 sessioni di tiro all'anno ?... Il problema è a livello legislativo e nemmeno la stessa UITS può farci più di tanto?... Ma se proprio Uits ha aderito di suo proposito ad annullare i corsi di sostegno in caso di insufficienza già belli che pagati dalle aziende, accontentando una classe imprenditoriale! È Uits che è stata delegata dal Ministero a fare le regole! Faccia Uits le regole giuste!

che avrebbe tutto da guadagnarci a rendere obbligatorie più sedute annuali?... Si ma ben dopo aver attrezzato i campi e formato gli istruttori, e in tutto il territorio in modo uniforme…. Per il momento sono indetti costosissimi corsi privati proprio nele sedi TSN…

Comprendo che non riusciamo ad intenderci. Sono invece sicuro che non è così per i lettori.

Mi pare di essere stato chiaro sugli intenti del mio spiegare e sono sicuro che i lettori hanno bene inteso di che tiro sto parlando. Per Tiro Dinamico Operativo non intendo una scuola precisa e proprio per questo lo associo al tiro dinamico sportivo ma lo distinguo nell’operatività. Potremmo definirlo tiro operativo da difesa, ma in vero sono compiute prassi non tanto dissimili da quelle sportive se non per delle tecniche e modalità specificatamente operative. Credo che il sig, Zanti, proprio per questo o simili motivi, non a caso, ha così definito l’associazione che ha fondato. Ne convieni?

Point Man
19-11-12, 02: 14
Forse Ladone si riferisce a quello che viene riconosciuto in generale come defensive shooting riconducibile (in forma sportiva) all'attività dell'IDPA.

Comunque ci siamo capiti...parliamo di tiro difensivo, alias "come cercare di sopravvivere ad uno scontro a fuoco"..poi chiamatelo come volete.. :)
Leggendo da fuori si capiscono le vostre idee e, ripeto, in sostanza dite le stesse cose..

Gio_sniper
19-11-12, 11: 54
Forse Ladone si riferisce a quello che viene riconosciuto in generale come defensive shooting riconducibile (in forma sportiva) all'attività dell'IDPA.

Comunque ci siamo capiti...parliamo di tiro difensivo, alias "come cercare di sopravvivere ad uno scontro a fuoco"..poi chiamatelo come volete.. :)
Leggendo da fuori si capiscono le vostre idee e, ripeto, in sostanza dite le stesse cose..

anche io sono convinto che stiamo dicendo le stesse cose e, in un certo senso, abbiamo anche trovato la fonte comune da cui deriva l'attuale inadeguatezza dell'istruzione (i "poteri centrali"), ma riconduciamo le cause di tali scelte a circostanze differenti.
Ad ogni modo, nonostante la scarsità di sessioni annuali previste e il costante tentativo di IVP e Comuni di stare sul minimo sindacale, sono convinto che con un po' di impegno le basi del tiro operativo si possano insegnare agli operatori (ovviamente ai minimi termini) e in più di un'occasione ho visto agenti di PL rimanere ben soddisfatti delle esercitazioni svolte (talvolta ritornando al di fuori dell'orario di servizio).
Personalmente sono convinto che un operatore qualsiasi (ma anche un privato) debba addestrarsi su base almeno mensile (o nella peggiore delle ipotesi bimestrale) con minimo 200 colpi a seduta.
E' utopia perchè i costi per Comuni e IVP diventerebbe dieci volte superiore, ma se ci si mette di impegno ci si può arrivare (abbiamo Comandi di PL che concordano anche 5-6 sessioni l'anno al nostro TSN).

PanteraBlu
19-11-12, 15: 07
Volevo chiedere.. prima di entrare a far la guardia giurata.. devi fare la domanda,dopo di che se vieni scelto.. vieni mandato per un mese a fare un corso di addestramento.. ma questo corso in che cosa consiste?

Ladone
19-11-12, 15: 50
anche io sono convinto che stiamo dicendo le stesse cose e, in un certo senso, abbiamo anche trovato la fonte comune da cui deriva l'attuale inadeguatezza dell'istruzione (i "poteri centrali"), ma riconduciamo le cause di tali scelte a circostanze differenti.
Ad ogni modo, nonostante la scarsità di sessioni annuali previste e il costante tentativo di IVP e Comuni di stare sul minimo sindacale, sono convinto che con un po' di impegno le basi del tiro operativo si possano insegnare agli operatori (ovviamente ai minimi termini) e in più di un'occasione ho visto agenti di PL rimanere ben soddisfatti delle esercitazioni svolte (talvolta ritornando al di fuori dell'orario di servizio).
Personalmente sono convinto che un operatore qualsiasi (ma anche un privato) debba addestrarsi su base almeno mensile (o nella peggiore delle ipotesi bimestrale) con minimo 200 colpi a seduta.
E' utopia perchè i costi per Comuni e IVP diventerebbe dieci volte superiore, ma se ci si mette di impegno ci si può arrivare (abbiamo Comandi di PL che concordano anche 5-6 sessioni l'anno al nostro TSN).
Ci sono realtà anche tra le GPG disponibili a spendere in tempo e denaro proprio per corsi di "tiro operativo", io tra questi, ma non deve essere questa la soluzione.

Certo che devo puntualizzare che alla Polizia Municipale sono organizzati corsi retribuiti nell'orario di lavoro pari a ben tre ore (a carico della colletività).

Invece, se non fosse ancora chiaro, le GPG contrattualmente sono ordinate a compiere gli allenamenti gratis (senza rimborso) e nel tempo libero della guardia, spesso tra un servizio notturno ed un altro.

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Volevo chiedere.. prima di entrare a far la guardia giurata.. devi fare la domanda,dopo di che se vieni scelto.. vieni mandato per un mese a fare un corso di addestramento.. ma questo corso in che cosa consiste?
Il corso di formazione introduce il nuovo assunto al mestiere, sui compiti, doveri (e quasi mai sui già pochi diritti); sulle leggi a riguardo e giurisdizione.

Point Man
19-11-12, 22: 08
Volevo chiedere.. prima di entrare a far la guardia giurata.. devi fare la domanda,dopo di che se vieni scelto.. vieni mandato per un mese a fare un corso di addestramento.. ma questo corso in che cosa consiste?

PanteraBlu, ti ho già chiesto una volta di non utilizzare il grassetto per cortesia. Grazie.

PanteraBlu
20-11-12, 17: 33
PanteraBlu, ti ho già chiesto una volta di non utilizzare il grassetto per cortesia. Grazie.

Lo so point ma io sono abitutato così in tutti i forum...Gli altri forum però non dicono nulla..

basilischio
20-11-12, 18: 13
Lo so point ma io sono abitutato così in tutti i forum...Gli altri forum però non dicono nulla..

A noi piace l'uniformità.
Per cortesia prenda visione del regolamento del forum e si attenga a quanto in esso contenuto. Grazie

zIz
21-11-12, 00: 35
Volevo chiedere.. prima di entrare a far la guardia giurata.. devi fare la domanda,dopo di che se vieni scelto.. vieni mandato per un mese a fare un corso di addestramento.. ma questo corso in che cosa consiste?

scusatemi ma un mese di addestramento è follia! sono 40 ore!quindi di norma 5 gg lavorativi...altro che un mese!

Ladone
21-11-12, 00: 58
Quoto. (Follia per l'azienda, non che non ci starebbe...) Immagino intendesse 40 ore nell'arco di un mese.

PanteraBlu
21-11-12, 02: 51
Non lo so di preciso,perchè non me l'hanno detto,però hanno detto un mese di corso,non credo che siano 40 ore.

Ladone
21-11-12, 13: 24
Le norme prevedono 40 ore. Tenuto conto che i corsi di formazione obbligatori sono ordinati dopo l'assunzione, cioè l'azienda paga i corsi al dipendente come ore lavorative, è difficile immaginare che un Istituto si accolla spese ulteriori facoltativamente.

zIz
21-11-12, 21: 15
Non lo so di preciso,perchè non me l'hanno detto,però hanno detto un mese di corso,non credo che siano 40 ore.

credimi, siamo tutti in questo thread o siamo stati guardie giurate, Ladone in primis.
non esiste nel nostro paese un mese di addestramento, esistono 40 ore!non esiste possibilità di errore, credi a noi...

ale66
08-12-12, 14: 10
Giusto per notizia , ma quante munizioni si possono portare durante il servizio di GpG?

zIz
08-12-12, 14: 19
Be teoricamente non ci sono disposizioni legali che impediscano un porto massimo di munizioni per le gpg che io sappia!
Anzi, seguendo le norme previste per il porto da difesa, si può tranquillamente girare con arma di servizio e munizionamento (questi regolarmente registrati poichè l'arma è di servizio appunto) e poi eventuali dispositivi di backup!Potrei sbagliarmi ma la legislazione in atto dovrebbe essere quella relativa al porto da difesa personale! Questo vuol dire che non essendo il caricatore parte dell'arma, posso acquistare tutte le munizioni previste dalla legge e denunciarle, per poi riempire i suddetti caricatori (che non devono essere denunciati) e portarli in servizio vestendomi come un albero di natale!
Il limite quindi è 200 come da legge per porto d'armi!

Ladone
08-12-12, 18: 55
"L'albero di Natale" può impedirtelo l'azienda, se ritiene con ovvietà, che non sei in affinità con l'assetto dell'uniforme in sitonia al servizio previsto; comunque il rimanente degli "addobbi" indesiderati si possono portare non in vista.

Per il munizionamento è come sopra descritto: i limiti sono quelli detenibili. Invece per gli "eventuali dispositivi di backup", il Decreto 1° dicembre 2010, n. 269 ha (ulteriormente) discutibilmente declassato le norme che riguardano il Porto delle armi per le GPG, riducendo le possibilità meno di quelle di un qualsiasi civile, cioè arrogandosi di modificare in peggio già leggi superiori, per questo in completo difetto: il DM ordina una sola arma in servizio.
Il regolamento seppure in difetto, va rispettato e casomai impugnato nelle sedi opportune, cosa che puntualmente NON fanno le nostre sedi sindacali maggioritarie, in perfetta armonia con l'andazzo descritto.
Il DM è riduttivo in modo controverso in parecchi punti.

Gio_sniper
09-12-12, 18: 07
è un'assurdità, anche perchè la legge consente il porto fino a tre armi corte, logica e buonsenso dicono che visto che il porto di pistola della GPG è il medesimo (quanto a contenuto, non per durata) di quello comune che richiedono anche i privati, non capisco per quale motivo limitare il porto ad una sola arma. E' una palese violazione del principio di eguaglianza.
Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole?

PS: questa disposizione fa il paio con quella che vieta l'utilizzo del munizionamento spezzato nelle armi ad anima liscia

Ladone
09-12-12, 18: 36
Quoto. Ma non finisce qui:
fa terno con la disposizione di fucile solo ad anima liscia (il PdA per difesa ad uso civile mantiene la possibilità di arma lunga a canna rigata);
fa quaderna con l’obbligo della cassaforte per la Gpg che detiene fucile autorizzato per servizio (non è così per i civili che detengono fucili per caccia e sport; ma pure la medesima guardia che magari possiede anche un calibro 50 lapua magnum e che potrebbe benissimo detenerlo in un comune armadio a dispetto del primo che rigorosamente è voluto in cassaforte….)
E tra leggi, decreti, circolari e direttive a nostro riguardo, potremmo fare un bel libro satirico.

Infine, non "logica e buonsenso dicono che visto che il porto di pistola della GPG è il medesimo di quello comune che richiedono anche i privati", bensì precise circolari e sentenze che poi non fanno altro che precisare quanto disposto per legge.

Gio_sniper
09-12-12, 20: 19
Ladone non capisco cosa intendi con la storia del fucile.
La limitazione al solo porto del fucile a canna liscia (che presuppone il rilascio della licenza di porto di fucile per difesa personale) riguarda la possibilità di porto dello stesso per ragioni di servizio, è ovvio che la licenza autorizza anche la GPG ad acquistare e trasportare armi a canna rigata (ma non a portarle in servizio).
Il privato che ottiene il porto per difesa personale, come la GPG, può portare comunque solo l'arma corta, l'eventuale impiego del fucile a canna rigata è limitato alla possibilità di acquisto e trasporto (nessuno può "portare" legalmente armi a canna rigata).

Ladone
09-12-12, 23: 10
nessuno può "portare" legalmente armi a canna rigata.
Dove sta scritto?

Il rilascio del Porto fucile per difesa personale non è prerogativa della GPG ma può essere rilasciato anche al comune cittadino, senza limitazioni sul tipo di canna, liscia o rigata (da adesso valido solo per i cittadini). Infatti, prima del DM si potevano vedere GPG con armi "lunghe" a canna rigata nelle scorte, soprattutto con riproduzioni di armi a raffica commutate in versione civile a semiauto in calibri autorizzati. Altrimenti, non sarebbe servita la specifica precisazione applicata nel DM...

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http://imageshack.us/a/img812/9868/18856819942322007539317.jpg

Una variante in versione civile della SITES M4: la SITES Ranger 9x21. Venne utilizzata specialmente al nord da diversi IVP , dotando gli equipaggi di scorta ai furgoni blindati e le GPG in antirapina d’avanti alle banche durante i terribili anni detti di “PIOMBO”.

sentinella
05-06-13, 10: 38
ciao a tutti, una domanda....
ma le spese sostenute per il porto d'armi vengono rimborsate dall'IVP o sono totalmente a carico della GPG?

VxVendetta
05-06-13, 11: 23
La seconda che hai detto, poi magari esiste un IVP illuminato, ma io non l'ho mai conosciuto.

sentinella
06-06-13, 19: 15
La seconda che hai detto, poi magari esiste un IVP illuminato, ma io non l'ho mai conosciuto.

come temevo :( :(
grazie mille per la risposta!! :)

CANEPAZZO
06-06-13, 19: 54
scusate ma ci sono agenzie di GPG in veneto?

VxVendetta
06-06-13, 19: 57
Rispondo io via MP

Point Man
06-06-13, 22: 33
Canepazzo, la tua domanda è completamente OT.
Fai attenzione e posta nelle stanze corrette, grazie.