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Visualizza Versione Completa : Anche la prostituzione soggetta ad IVA...



soccorritore
13-05-12, 11: 22
Dove ancora non arriva il cosiddetto "legislatore", arriva il fisco. Sebbene non vi sia una categoria professionale, prevista dalle camere di commercio per l'iscrizione delle partita per il lavoro autonomo di prostituzione (intesa come quella svolta da escort, per loro libera scelta) la guardia di finanza italiana richiede i versamenti IVA dovuti anche per questa attività. Come illustrato nel seguente breve articolo (http://www.ilmessaggero.it/societa/nolimits/prostituta_68enne_nei_guai_per_il_fisco_nullatenen te_ma_ha_25_milioni/notizie/195426.shtml). Tutti i clienti di escort sono quindi invitati a richiedere fattura al termine della prestazione, anche occasionale. In caso la escort non la fornisse, ci si può rivolgere al 117 e segnalare l'inadempienza fiscale della escort (o del gigolò, nel caso maschile). Solo in Italia si preferisce lasciare lo status-quo poiché la legalizzazione della prostituzione scatenerebbe le più che probabile "ire" del Vaticano! Ma cosa mi interessa a me di quello che pensa un capo di stato straniero e del suo ministro degli esteri. La prostituzione è una professione autonoma come le altre e deve prevedere una normativa a livello sanitario e fiscale. In Cantone Ticino, con le entrate fiscali versate delle prostitute, si finanziano decine di opere pubbliche... E avete mai visto prostitute in strada sulle vie Cantonali a Lugano, Mendrisio, Bellinzona, Locarno?

Ulteriore dettaglio sulla giurisprudenza di merito anche in questo link (http://www.altalex.com/index.php?idnot=14674).

bartok
13-05-12, 13: 21
Io sarei a favore. anzi, riaprire le case chiuse sarebbe un segno di civiltà. Il Vaticano c'entra relativamente... fu la sinistra a chiuderle. Comunque, entriamo un po' nel merito della questione: rendere le prostitute soggette agli obblighi fiscali richiederebbe una completa legislazione in merito, un'organizzazione logistica che potrebbe essere copiata pari pari da quella tedesca. Non si può assolutamente lasciare al cliente l'incombenza di richiedere la fattura per vari motivi. Il 1° è quello noto a tutti: chiedere la fattura non conviene. il 2° è che con la prostituta ci si va per divertirsi e io, a parte il fatto che non sono mai stato con una prostituta, ma se dovessi farlo francamente non vorrei indisporla parlando di fatture e IVA, per una questione non solo di divertimento, ma anche di salute, oltre che di privacy.

comunque sarei assolutamente favorevole: le prostitute, se non si tratta di sfruttamento, ma di "libera professione", fanno veramente i soldi! ma tanti tanti.

fedept
13-05-12, 14: 54
Come è stato detto, qui sopra il problema è solo "morale" legalmente sarebbe una legge da due articoli...

Westindias
13-05-12, 14: 59
Solo in Italia si preferisce lasciare lo status-quo poiché la legalizzazione della prostituzione scatenerebbe le più che probabile "ire" del Vaticano! Ma cosa mi interessa a me di quello che pensa un capo di stato straniero e del suo ministro degli esteri.


Eham, soccorritore, sarà perchè sta facendo il vecchio dell'alpe ma in italia la prostituzione non è reato da un pezzo. Lo è lo sfruttamento della prostituzione.
La mancata dichiarazione di un reddito è sempre stata reato, solo che ora vi sono possibilità di controllo diverse.

By the way, la senatrice merlin (quella della legge) era socialista ed atea, altro che vaticano.

GGmax
13-05-12, 16: 09
Niente in contrario riguardo le escort.E'un lavoro anche quello e sono dovute,a mio vedere,a pagare le tasse.Poi c'e'da risolvere il problema di quelle per strada;prenderle e rinchiuderle di nuovo nelle case.Controlli medico-sanitari in primis e poi farle emettere regolari scontrini,facilitando cosi'il lavoro agli uomini della GdF.

bradipo37
13-05-12, 17: 20
eh no,ma sapete com'è...le bibite gassate, merce che notoriamente crea un indotto da far invidia al bar Oceano di Mendrisio(vedete quanto paga di affitto al mese il proprietario e pensate quanto guadagna se riesce a definire la sua attività indubbiamente redditizia..) o alle red lights di Amsterdam, fanno male...quindi un 3 cent. in più sono indispensabili...

fedept
13-05-12, 17: 34
Eham, soccorritore, sarà perchè sta facendo il vecchio dell'alpe ma in italia la prostituzione non è reato da un pezzo. Lo è lo sfruttamento della prostituzione.
La mancata dichiarazione di un reddito è sempre stata reato, solo che ora vi sono possibilità di controllo diverse.

By the way, la senatrice merlin (quella della legge) era socialista ed atea, altro che vaticano.

A dire il vero il reato più limitante è quello di favoreggiamento, basta un niente per commetterlo (vedi i vari hotel sanzionati). Mi sembra che il reato di sfruttamento esistesse anche prima della legge merlin.

VxVendetta
13-05-12, 17: 39
Sinceramente? Ateo, comunista e del tutto favolerevole alla chiusura delle case chiuse e delle relative porcherie.

Vedete quindi che non è sempre una questione di morale, politica o religione, ma anche di dignità.

VateinPatria
13-05-12, 17: 55
"Relative porcherie" e "dignità" sono proprio espressioni riguardanti la morale, che pure Lei dichiara di non voler considerare.
Ora, la morale ha il difetto di essere terribilmente soggettiva, relativa, non a caso si rivela indispensabile la legge, oggettiva ed assoluta. Sicché quel che può sembrare immorale ha tutto il diritto di continuare ad esistere, purché non sia illegale.
Insomma, quel che lei definisce "porcheria", per un/una professionista potrebbe essere un mestiere come un altro, che garantisce un soddisfacente incasso. Per questo motivo sarei favorevolissimo ad una soluzione sul modello olandese, che consenta a chi spontaneamente vuol praticare questa professione di agire nel più confortevole e redditizio (per l'individuo e la società) dei modi.

VxVendetta
13-05-12, 18: 10
Sni. Perchè c'è una morale "superiore" che lega ogni opinione, come ad esempio la condanna dell'omicidio. Personalmente trovo la prostituzione svilente per la donna, che si abbassa a diventare un oggetto, e ancora di più per l'uomo, che dimostrra la sua bassezza e la sua intrinseca tristezza nel trasformare in mercimonio perfino una cosa naturale e a tratti illogica come l'amore o il sesso.

Una dimostrazione di bassezza di cui possiamo tutti fare a meno, iniziando a ragionare con la testa invece che con qualcos'altro (come altre parti anatomiche o l'onnipresente portafogli).

Per me l'abolizione delle case chiuse è un esempio di civiltà da parte dello stato, come lo è nel caso della pena di morte, e una necessaria limitazione della libertà delle persone quando questa va a toccare qualcosa di particolarmente svilente per il fisico o la psiche di altri.

Diciamo che una persona per conto suo può decidere di prostituirsi, ma da qui ad accettare che si parano esercizi per consentire la prostituzione ce ne corre.

Un po' come con la droga: un tizio può pure farsi lo spinello se gli gira, ma non approvo assolutamente l'apertura di locali destinati al consumo di massa.

bartok
13-05-12, 18: 22
ma a che serve essere atei, se poi si è bigotti? se la prostituzione sia o no svilente, lasciamolo decidere alle dirette interessate. un conto è lo sfruttamento, un conto è chi decide liberamente di prostituirsi.

non sono per il discorso: "tanto esiste comunque, allora legalizziamola". la legge serve proprio per tracciare un asintoto a cui ci si deve accostare, senza che tuttavia mai si riesca a raggiungerlo, a causa dell'imperfezione umana (senza la quale, d'altra parte, non cisarebbe bisogno della legge). io proprio nella prostituzione in sé, non vedo niente di male.

VxVendetta
13-05-12, 18: 25
A sto punto lasciamo tutti farsi una sniffatina, tanto...

E dai su, la diretta interessata del suo corpo fa quel che vuole,e pure il diretto interessato ha mille maniere per dimostrare di essere un verme, ma da questo all'incoraggiamento da parte dello stato ce ne corre.

Mica è l'atto sessuale in sè il problema, è la mercificazione della naturalità intrinseca in esso a seccarmi, e non poco.

Ippogrifo
13-05-12, 18: 38
Io invece sono un pò più pragmatico,e guardo agli effetti che una modifica produce.
Chiudendo le case chiuse (scusate il bisticcio in termini...) non abbiamo minimamente influito sui "consumi",che forse sono aumentati,ma la "professione" è notevolmente peggiorata,mettendo queste signore nelle mani di sfruttatori senza scrupoli,e arricchendo le criminalità.
In cambio di un pò di morale (pelosa!) siamo riusciti a peggiorare tutti gli aspetti della situazione.
A mio parere,quando si fa uno sbaglio,si dovrebbe avere l'onestà d'animo di saper tornare indietro.
Almeno prima era tutelata la salute sia dei clienti che delle "lavoratrici" e i proventi si sapeva dove finivano.
Come già detto prima,non si tratta di legalizzarla,in quanto la Prostituzione non è affatto illegale,ma si tratta di inquadrarla in normative ben precise,come qualsiasi altra professione.
Solo un appunto all'amico VxVendetta.
Anche gli operatori che disgorgano le fognature,fanno un mestiere rivoltante per i più,ma che ha una sua utilità ed essendo un mestiere onesto,anche una sua dignità.
Se una persona fa un lavoro per sua libera scelta,non pensa che sia un tantino scorretto giudicarla e condannarla,come sembrerebbe fare lei?
E parlo sia dei clienti che delle "operatrici" sia bene inteso.
Se nessuno compie reati,se si è adulti,consapevoli e consenzienti...chi sono io per giudicare questa cosa ingiusta?

bartok
13-05-12, 18: 41
VxVendetta,


A sto punto lasciamo tutti farsi una sniffatina, tanto...


come si deduce dal precedente messaggio, non giustico affatto questo. con la droga:

1-si perde lucidità
2-si diventa pericolosi per sé e per gli altri.
3-ci si rovina la salute.

facendo sesso a pagamento con le dovute cautele (e nell'ipotesi di legalizzazione, anche coi dovuti controlli):

1-?
2-?
3-??

Lo Stato non deve incoraggiare nulla, d'altra parte come è già stato detto e come sapevo, la prostituzione NON è illegale. è semplicemente una cosa per cui lo Stato ha detto:

"Ok, la metto in un angolo, così non vedo, non sento e faccio finta che non ci sia".

Il risultato di questo? milioni di euro evasi al fisco e scarsi controlli sanitari.... a tal proposito, parliamoci chiaro: il problema non è quello delle "corna" (la gente le fa anche senza prostitute) o quello del sesso senza amore (ma andiamo!), ma le malattie! Mettere le corna è brutto, ma "non drammatizziamo, è solo una questione di corna", trasmettere l'AIDS o l'epatite è tutt'altra storia! per cui, francamente, più che la questione "etica", a me interessa soprattutto che questo settore ad alto rischio venga monitorato. Se ti arruoli ti fanno tutte le analisi del sangue di questo mondo (giustamente). poi però esistono in Italia migliaia di professioniste del sesso su cui non avviene nessun benché minimo controllo sanitario: è gravissimo!

quello che più mi stupisce riguardo al dibattito sulla prostituzione, è proprio quanto vengano ignorati i 2 aspetti fondamentali: quello fiscale e quello sanitario. se parli con la gente, viene sempre fuori solo l'aspetto "moralistico". chi se ne importa! lasciamo al libero arbitrio decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato, se non è qualcosa (e in questo caso non lo è) che crea un danno alla società o all'individuo.

Ippogrifo,
completamente d'accordo!

VxVendetta
13-05-12, 18: 49
Solo un appunto all'amico VxVendetta.
Anche gli operatori che disgorgano le fognature,fanno un mestiere rivoltante per i più,ma che ha una sua utilità ed essendo un mestiere onesto,anche una sua dignità.
Se una persona fa un lavoro per sua libera scelta,non pensa che sia un tantino scorretto giudicarla e condannarla,come sembrerebbe fare lei?
E parlo sia dei clienti che delle "operatrici" sia bene inteso.
Se nessuno compie reati,se si è adulti,consapevoli e consenzienti...chi sono io per giudicare questa cosa ingiusta?

DIciamo che trovo estremamente condannabile la scelta di pagare per andare con una donna, la trovo una debolezza tutta maschile di cui vergognarsi, tutto qui.

Che poi il problema sanitario sia evidente è sicuro (quello fiscale sinceramente mi interessa relativamente), che si darebbe pure un bel colpetto a tutti i simpaticoni che le donne le pestano per farle prostituire è certo, come è ovvio che nuovo terreno fertile si darebbe alla malavita, perchè, siamo sinceri, diventerebbero la prima attività di riciclaggio di denaro.

Ripero, a me l'idea delle case chiuse espressamente create allo scopo non piace per niente, ci sono mille cose più importanti a cui pensare ,ma alla fin fine posso benissimo commentare "e apritele pure".

Ci sono tante cose aperte che non mi piacciono una più una meno cambierà poco.

basilischio
13-05-12, 18: 52
Io invece sono un pò più pragmatico,e guardo agli effetti che una modifica produce.
Chiudendo le case chiuse (scusate il bisticcio in termini...) non abbiamo minimamente influito sui "consumi",che forse sono aumentati,ma la "professione" è notevolmente peggiorata,mettendo queste signore nelle mani di sfruttatori senza scrupoli,e arricchendo le criminalità.
In cambio di un pò di morale (pelosa!) siamo riusciti a peggiorare tutti gli aspetti della situazione.
A mio parere,quando si fa uno sbaglio,si dovrebbe avere l'onestà d'animo di saper tornare indietro.
Almeno prima era tutelata la salute sia dei clienti che delle "lavoratrici" e i proventi si sapeva dove finivano.
Come già detto prima,non si tratta di legalizzarla,in quanto la Prostituzione non è affatto illegale,ma si tratta di inquadrarla in normative ben precise,come qualsiasi altra professione.
Solo un appunto all'amico VxVendetta.
Anche gli operatori che disgorgano le fognature,fanno un mestiere rivoltante per i più,ma che ha una sua utilità ed essendo un mestiere onesto,anche una sua dignità.
Se una persona fa un lavoro per sua libera scelta,non pensa che sia un tantino scorretto giudicarla e condannarla,come sembrerebbe fare lei?
E parlo sia dei clienti che delle "operatrici" sia bene inteso.
Se nessuno compie reati,se si è adulti,consapevoli e consenzienti...chi sono io per giudicare questa cosa ingiusta?
Condivido tutto, ed aggiungo da una prostituta, che ho piantonato in ospedale, ho ricevuto una grande lezione di vita.

Prima di giudicare bisognerebbe conosce, sapere, verificare.......... non tutte le prostitute sono prostitute; sono anche mamme..... non tutte lo fanno per piacere, ma per necessità....

Oggi, più che nel passato, lo sfruttamento è diventato intollerante. UN tempo c'erano i "protettori" adesso ci sono gli "schiavisti"

Ippogrifo
13-05-12, 18: 56
DIciamo che trovo estremamente condannabile la scelta di pagare per andare con una donna, la trovo una debolezza tutta maschile di cui vergognarsi, tutto qui.

...
Mi perdoni,ma temo che la sua sia una visione un pò di parte.

Il pagare o meno per una prestazione,deriva direttamente dalla "Richiesta di Mercato".
Mi spiego meglio.
Normalmente molti uomini hanno delle richieste che non sempre vengono soddisfatte,e così decidono di rivolgersi al "Mercato".
Ma succede esattamente lo stesso ( anche se in misura minore) anche nell'altro sesso quando,vuoi per l'età,l'essere non particolarmente attraenti o più semplicemente per richiedere qualche "Prestazione Particolare",una parte di donne si rivolge all'altro sesso (o anche a quelle dello stesso) in cambio di denaro.
In questo caso sarebbe Moralmente meno grave,visto che si tratta di donne?
Francamente,penso che le cose moralmente discutibili di cui doversi vergognare,siano ben altre...

soccorritore
13-05-12, 21: 18
Mi trovo concorde, per una volta, con l'Ippogrifo nel suo primo intervento di risposta. La prostituzione esiste da tempi antichissimi (esistono mosaici di epoca romana che la descrivono sia per il genere maschile che per il genere femminile). Avere una categoria professionale presso le camere di commercio per la prostituzione produce:

1. quadagno per lo stato e/o l'ente locale nel cui territorio l'attività è esercitata (IVA e IRPEF)
2. controllo sullo stato di salute delle persone esercenti questa attività
3. contributi INPS
4. drastica riduzione del controllo di questa attività da parte di organizzazioni a delinquere di stampo mafioso o non mafioso

Seguendo la cosiddetta "morale cattolica" le persone esercenti questa attività, allo stato attuale:
1. non versano regolarmente IVA e IRPEF
2. non vengono sottoposte a controlli sanitari
3. non versano contributi INPS
4. la maggior parte esercita sotto il controllo di organizzazioni a delinquere

La prostituzione è una attività commerciale come un'altra e deve essere sottoposta al regime fiscale. Trovo assolutamente bizzarro che uno stato non tenga conto di questi vantaggi per la propria cittadinanza. L'unico modo per obbligare il cosiddetto "legislatore" italiano ad occuaprsi della materia è forzare i controlli fiscali per questa attività. Tutti i clienti di escort e gigolò, quando non dovessero ricevere fattura delle prestazioni devono chiamare il 117. Chiaramente questo vale anche per la prostituzione in strada che può essere bloccata anche grazie all'appiglio fiscale.

Scipione
13-05-12, 22: 15
io sono pro legalizzazione della prostituzione
i pro della prostituzione legalizzata
1)controlli medico sanitari periodici ergo tutela del cliente e della lovoratrice
2)pensione la lavoratrice dopo aver lavorato per una vita si merita una pensione
3)I.V.A. per lo stato
4)togliere persone dalla tenaglia della crimilità organizzata
5) la criminalità organizzata ha meno entrate e quindi è più facile da combattere
6)le lavoratrici possono lavorare al sicuro e al caldo (vorrei vedere voi a 0 gradi con autorreggenti perizoma e magliettine attillate stare per strada)
7) tutela del cliente che pagando l'iva viene tutelato con listini prezzi e tutte le chiarezze che si hanno quando si paga per un servizio
8) città più "pulite" non è bello trovarsi a camminare e vedere tutte queste persone sfruttate in abiti succinti
9)i moralisti ben pensanti e perbenisti stanno meglio perchè se non vogliono vedere le lavoratrici basta non entrare in una casa chiusa
i contro:
1)boh

bacioch
13-05-12, 22: 23
I contro sono un aumento dei prezzi,dovuto al 21% di iva e l'aliquota irpef,magari l'occupazione di suolo pubblico...

altairV
13-05-12, 23: 07
Contro:
1) la non fatturazione della prestazione: 63 iva compresa, 50 a nero, con conseguente evasione fiscale.
Quale cliente avrebbe interesse a "provare" l'avvenuto pagamento della prestazione? Quello che scarica come spese di rappresentnza? :am054

Scipione
13-05-12, 23: 13
wait wait wait! orami il rischio della non fatturazione della prestazione c'è ovunque... chiami l'idraulico e ti dice 50 a nero e 63 con fattura... che fai rendiamo illegale gli idraulici per questo? e poi con i dovuti controlli si potrebbe ovviare a questo problema se fai presentare una settimana si e una no 2 finanzieri a vedere le fatturazioni dei lavoratori delle case chiuse

bacioch
13-05-12, 23: 29
Va be,
gli si fa uno studio di settore ,come a qualsiasi esercente

beowuff
13-05-12, 23: 30
si potrebbe ovviare a questo problema se fai presentare una settimana si e una no 2 finanzieri a vedere le fatturazioni dei lavoratori delle case chiuse

Si finirebbe ai limiti del grottesco...

VxVendetta
14-05-12, 11: 02
Sapete che vi dico? Di riffo e di raffa mi avete anche convinto, almeno a livello pubblico, sull'apertura di tali attività, poi le mie idee su quelli che certi posti li frequenterebbero (per non parlare di quelle su chi -legalmente o meno - ci lucrerebbe sopra) me le tengo, ma per il resto si, avete ragione, è una cosa fattibile.

Wiseman
14-05-12, 11: 30
Io sono favorevole alla riapertura delle case, per varie ragioni, da quelle di natura igienico-sanitaria a tutto ciò che riguarda il decoro delle strade, per non dire del contrasto alla malavita e, naturalmente, di un recupero di dignità per gli (e le) addetti al settore.

Sarei cauto nel ripristinare tout court la legislazione "ante-Merlin", che penalizzava gli esercenti sul piano dei diritti civili. E più propenso ad istituzioni di carattere cooperativo (ho persino il vago sospetto che non siano del tutto illegali neppure ora :am054).

Il dubbio, non di origine religiosa ma totalmente laico, è sull'eticità di un prelievo fiscale che, sostanzialmente, facesse assumere allo Stato una posizione parassitaria, quasi da sfruttatore, rispetto ad un'attività che, sebbene liberamente scelta, comporta comunque una mercificazione del corpo. Non ho la risposta, ripeto, solo il dubbio ...

Ippogrifo
14-05-12, 11: 43
...
Il dubbio, non di origine religiosa ma totalmente laico, è sull'eticità di un prelievo fiscale che, sostanzialmente, facesse assumere allo Stato una posizione parassitaria, quasi da sfruttatore, rispetto ad un'attività che, sebbene liberamente scelta, comporta comunque una mercificazione del corpo. Non ho la risposta, ripeto, solo il dubbio ...

Ma se in cambio del prelievo fiscale,lo Stato gli garantisse Assistenza Sanitaria e Pensione,direi che la cosa sarebbe più che accettabile,visto che in ogni caso c'è il rischio che non avendo un reddito dichiarato,gli si debba comunque erogare una Pensione Sociale.
Oltre al danno...la beffa!

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Sapete che vi dico? Di riffo e di raffa mi avete anche convinto, almeno a livello pubblico, sull'apertura di tali attività, poi le mie idee su quelli che certi posti li frequenterebbero (per non parlare di quelle su chi -legalmente o meno - ci lucrerebbe sopra) me le tengo, ma per il resto si, avete ragione, è una cosa fattibile.

E' sempre un piacere discutere con Utenti leali e corretti come lei :)

bartok
14-05-12, 12: 04
la legge ante-Merlin, se non sbaglio, era quella fascista, che di fatto, rispetto alla legge ancora prima, aveva introdotto elementi di forte discriminazione verso le prostitute, trasformando i bordelli in "case di tolleranza". ma non si tratta neanche di rispolverare la legge ante-fascio... basta prendere la legislazione tedesca od olandese e fare copia-incolla e poi ritoccare...

Wiseman
14-05-12, 14: 09
certo che abbiamo sempre bisogno del copia-incolla, delle best practices, dell'esperienza altrui ...

non lo dico per fare polemica, e probabilmente vado OT [chiedo scusa], è lo sconforto che mi prende ogni giorno, sul lavoro: quando i miei (giovani) collaboratori ricevono indicazione di fare qualcosa: e subito a chiedere a quale "precedente" possano ispirarsi; o quando si studia l'adozione di questa o quella misura innovativa, e subito ci viene spiegato che "è la media europea", "corrisponde alla best practice USA", etc.

magari si importa veramente il meglio. ma non è il meglio che se ne ricava. da un lato si perde creatività, capacità di fare, adattarsi alle circostanze; dall'altro si rischia di far entrare in casa "pezzi" di un sistema che non è il nostro, che con il nostro sono incompatibili; e per far sopravvivere quellisi rende necessario mutilare il tessuto preesistente di questo, fino a svilirlo. e allora giù a censurare la perdita di identità nazionale, il signoraggio straniero ...

o ci dà (moralmente) conforto sapere che "così fan tutti", e quindi possiamo farlo anche noi?

almeno in materia di patata, pardon, di libero scambio, forse potremmo avere un rigurgito di orgoglio nazionale. In fondo c'è chi dice che la Nazione stia già andando ... :)

Westindias
14-05-12, 18: 47
E' veramente una patata bollente...

VateinPatria
14-05-12, 18: 48
... Umorismo da uomo di macchina. :)

Westindias
14-05-12, 18: 51
... Umorismo da uomo di macchina. :)

E qui si sbaglia: fenomenologia dell'essere...

bartok
14-05-12, 18: 54
Wiseman,
non volevo fare un discorso cosmico sui pro e i contro del copiare. Il mio prof. di tecnica dei lavori idraulici diceva una cosa: "nell'ingegneria copiare non solo è giusto, ma è consigliato", precisando che è fondamentale "capire" ciò che si copia. e io concordo, anche ad un livello più ampio: la prima cosa che si fa quando si deve provvedere ad una certa esigenza, è vedere quel che hanno fatto gli altri che hanno già affrontato lo stesso problema. se funziona: va bene. ciò non toglie di essere originali o di far qualcosa di nuovo o parzialmente nuovo. ma la prima cosa da fare è capire come altri hanno risolto problemi analoghi. per cui, se si vuole regolamentare la prostituzione, la prima cosa da fare è studiare la legislazione tedesca ed olandese in merito. molto più sensato che riprendere una legge ottocentesca o rifare tutto daccapo dal niente.

Wiseman
14-05-12, 19: 33
Bartok,

lungi da me la riflessione cosmo-escatologica in margine all'argomento di questa discussione. Ero partito (forse un po' da lontano) per chiedere se

ci dà (moralmente) conforto sapere che "così fan tutti", e quindi possiamo farlo anche noi?
e quindi ritornare, al di là delle condivisibilissime considerazioni pragmatiche svolte da Ippogrifo e che sembrano aver già convertito almeno un altro Utente, alla perplessità sociale.
La teoria della contropartita (assistenza e previdenza in cambio delle tasse) potrebbe essere facilmente messa in crisi.

Firotik
29-12-12, 21: 22
c'è crishhi
quindi perchè non legalizzare la prostituzione con tanto di riapertura delle "case chiuse"?
perchè dare i soldi alle organizzazioni criminali?
perchè favorire il diffondersi di malattie?
perchè negarsi una valanga di entrate sicure?
perchè negare a tanti, troppi, poveri uomini il piacere di una bella ******?
perchè non lo abbiamo già fatto visto che il *******io ce l'abbiamo già nelle varie televisioni pubbliche e private ed è legale?
e poi perchè fare la prostituta è considerato indecoroso?
e infine perchè ascoltiamo ancora il parere del Vaticano?

beowuff
29-12-12, 21: 38
c'è crishhi
1)quindi perchè non legalizzare la prostituzione con tanto di riapertura delle "case chiuse"?
2)perchè dare i soldi alle organizzazioni criminali?
3)perchè favorire il diffondersi di malattie?
4)perchè negarsi una valanga di entrate sicure?
5)perchè negare a tanti, troppi, poveri uomini il piacere di una bella ********?
6)perchè non lo abbiamo già fatto visto che il *******io ce l'abbiamo già nelle varie televisioni pubbliche e private ed è legale?
7)e poi perchè fare la prostituta è considerato indecoroso?
8)e infine perchè ascoltiamo ancora il parere del Vaticano?

1) Perchè è moralmente sbagliato
2) Finchè non se ne accorge nessuno...
3) Quali malattie?
4) E' più comodo e più facile far pagar tasse
5) Per dispetto
6) Più che altro c'è da chiedersi come il *******io sia finito legalmente in televisione...
7) Anzi, è uno -se non il- dei mestieri più antichi al mondo
8) Eh bhe, perchè...beh sì, è noto che...sì quindi, cioè...

bemboz
30-12-12, 01: 28
Partiamo dal presupposto che la prostituzione non è di per sé illegale in Italia
la prostituzione diventa reato quando esercitata in un luogo pubblico secondo un provvedimento del 2008. Sarei d'accordo comunque a legalizzare definitivamente la prostituzione permettendo di togliere il mercato dalle mani delle organizzazioni criminali e assicurando a queste maggiore sicurezza e tutela; D'altronde non è un problema che si risolve ignorando ma bensì facendo in modo di togliere queste ragazze dalla strada e permettergli di lavorare in luoghi sicuri e controllati. Dal punto di vista morale penso che sia sinceramente un'ipocrisia in quanto è impossibile eliminare il fenomeno o far finta che non esista in virtù di non so quale principio, bisogna prenderne atto ed agire di conseguenza. Il problema ancor prima del punto di vista economico deve essere valutato da un punto di vista di sicurezza ed ordine pubblico. Mi pare sia in Germania (lo avevo visto in un servizio di Report o delle Iene) che tale lavoro sia legalizzato e disciplinato (esistono delle specie di "case chiuse" dove le ragazze sono al sicuro, sono assicurate e pagano le tasse su ciò che guadagnano).

FRANCODUE
30-12-12, 10: 49
Esattamente.
La prostituzione non è illegale in Italia.
E illegale il suo sfruttamento.
Personalmente sono dell'idea che chiudere le case sia stato uno sbaglio totale,
nel senso che dal 1956 ad oggi la prostituzione ha continuaato tranquillamente
ad essere esercita, in condizioni sicuramente molto ma molto peggiori rispetto alla legge
Merlin.
Sia per le donne e sia per coloro i quali c'è le hanno per strada sotto casa.
Con grandissimo ringraziamento della criminalità mafiosa e organizzata
che gestisce questi traffici.

Ermesgdf
30-12-12, 11: 24
Completamente d'accordo con franco, purtroppo noi non abbiamo lo stesso coraggio che hanno altri Paesi europei forse perché c'è qualcuno che lo impedisce e dovrebbe curare altri interessi

bartok
30-12-12, 12: 13
8)e infine perchè ascoltiamo ancora il parere del Vaticano?




Completamente d'accordo con franco, purtroppo noi non abbiamo lo stesso coraggio che hanno altri Paesi europei forse perché c'è qualcuno che lo impedisce e dovrebbe curare altri interessi


perché dare sempre colpa al Vaticano? Merlin non era certo democristiana! "non abbiamo lo stesso coraggio che hanno altri Paesi europei" perché siamo noi mediamente più retrogradi.

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Io sarei per la riapertura delle case chiuse, però francamente non la vedo come una cosa così necessaria. non penso di rivelare un segreto nel dire che internet pullula di siti di escort. insomma, se uno vuole trovare soddisfazioni ci sono strade alternative... alle strade. l'apertura dei bordelli avrebbe il vantaggio di tassare l'attività di meretricio, ma quante infine preferirebbero andare in un bordello, piuttosto che continuare ad esercitare privatamente nel proprio "studio" professionale? certo, nel bordello potrebbe essere previsto un controllo medico periodico. ma andiamo sul concreto: l'HIV per esempio ha un periodo finestra di 6 mesi (e una prostituta, in 6 mesi, ne fa parecchie di "ripassate"!), l'epatite non so, fatto sta che se uno fa sesso con una prostituta, non ha affatto la certezza di far sesso con una persona sana, anche se le analisi dicono NEGATIVO ad ogni voce.
per capire come comportarsi riguardo alla riapertura delle case chiuse, si dovrebbe prima fare uno "studio" su come (e se) la situazione cambierebbe. per esempio, noi ci lamentiamo spesso della prostituzione di strada, portiamo ad esempio la Svizzera e diciamo che con le case chiuse si risolverebbe il problema. ma siamo sicuri? non è che magari in Svizzera (Olanda, ecc), non hanno (o quasi) prostitute per strada semplicemente perché non tollerano immigrazione clandestina, o magari perché ci sono meno disperate in generale? pensiamo veramente che le nigeriane vadano nei bordelli e che le nostre "insospettabili" casalinghe italiane dicano "ma sì! basta con i fornelli e tutte allegramente nei bordelli con le nigeriane!"?

Io ho i miei dubbi. con ciò, io sono comunque a favore della riapertura delle case chiuse, ma attenzione a non veder ciò come la panacea di tutti i mali!

FRANCODUE
30-12-12, 12: 27
Se ti piace la situazione com'è oggi, goditela pure.
Io ho fatto all'epoca, parlo di tantissimi anni fa, l'allora buoncostume.
Non sai quante schifezze, brutture e nefandezze hanno visto i miei occhi per i vicoli
e le squallide case dell'angiporto di Genova.
Molte storie ho cercato di scriverle nei mei racconti.
Povere ragazze, in mano a mostri.

Firotik
30-12-12, 12: 36
pensiamo veramente che le nigeriane vadano nei bordelli?

io credo di sì
probabilmente perchè non avrebbero più clienti per strada
e poi credo guadagnerebbero di più (anche se stratassate) perchè non verrebbero sfruttate dalla mala
infine perchè stare al freddo a battere per strada quando possono lavorare serenamente e legalmente?


Io ho i miei dubbi. con ciò, io sono comunque a favore della riapertura delle case chiuse, ma attenzione a non veder ciò come la panacea di tutti i mali!

lungi da me.
però in un periodo in cui pare che l'Italia abbia un bisogno disperato di far cassa perchè non farci un pensierino
per non pensare a tutte le grane risparmiate alle forze dell'ordine
ed agli introiti negati alle organizzazioni criminose

ma poi mi chiedo
perchè poi non se ne parla mai di questi provvedimenti di cui sinceramente non vedo controindicazioni ?

bartok
30-12-12, 13: 04
Se ti piace la situazione com'è oggi, goditela pure.
Io ho fatto all'epoca, parlo di tantissimi anni fa, l'allora buoncostume.
Non sai quante schifezze, brutture e nefandezze hanno visto i miei occhi per i vicoli
e le squallide case dell'angiporto di Genova.
Molte storie ho cercato di scriverle nei mei racconti.
Povere ragazze, in mano a mostri.

no, non mi piace. io sono assolutamente contrario allo sfruttamento della prostituzione e sono a favore della riapertura delle case chiuse. penso però - forse mi sbaglio - (è per questo che credo che andrebbe effettuato uno studio) che il fenomeno dello sfruttamento (forse) è legato più ad altre cose, che non alla mancanza delle case di tolleranza... forse più all'eccessiva tolleranza con cui faccia arrivare i "migranti" (leggi "schiavi"). opinione mia, forse sbagliata.

Firotik,
le nigeriane nelle case chiuse non potrebbero andarci per 4 motivi:
1) molte arrivano già malate.
2) arrivano clandestinamente e devono pagare il riscatto.
3) come clandestine non possono effettuare un lavoro legale.

Vasquez
30-12-12, 13: 33
una domanda ragà: ma il cliente se viene beccato dalle forze dell'ordine in flagrante è perseguibile penalmente? e se viene registrato da monitor o telecamere che entra in una casa di prostitute fa reato?

Firotik
30-12-12, 13: 40
3) come clandestine non possono effettuare un lavoro legale.

è qui infatti avevo pensato che si potrebbe concedere il permesso di soggiorno a quelle che vanno a lavorare legalmente
però in ogni caso la decisione spetta ai capoccia della politica ed è una tristezza che si faccia ancora finta di niente perchè
piccola o grande che sia, la riapertura delle case chiuse costituisce comunque un'opportunità di arricchimento civile , economico e sociale ancora ingiustamente ignorata

eriador
30-12-12, 13: 42
una domanda ragà: ma il cliente se viene beccato dalle forze dell'ordine in flagrante è perseguibile penalmente? e se viene registrato da monitor o telecamere che entra in una casa di prostitute fa reato?

...e per qale motivo -mi è capitato di vederlo- le forze dell'ordine fermano queste ragazze per strada, ma il giorno dopo le ritrovi subito al solito posto? Una volta che vengono identificate (ammesso che i documenti ce li abbiano) che succede? Quali sono le procedure?

IspGinko
30-12-12, 13: 47
Forse voi non condividerete. Comunque giorni fa parali con un amico proprio di questo. Condividemmo sul fatto che sarebbe meglio far riparire queste case, per vari motivi. Oggi un ragazzo, o un uomo, se vuole andare a letto con una prostituta deve prima andare con l auto dietro a vicoli, quartieri malfamati, in periferia, sui lungomari, poi deve parcheggiare in un luogo isolato, ma non troppo ( altrimenti si rischia di essere derubati come accadde ad un ragazzo ) e bhe, fare. A questo si aggiunge il fatto che codeste donne debbano stare sotto la pioggia, il freddo, in condizioni igieniche non ottimali. Ecco perchè noi non ci siamo mai andati, e mai andremo. AL contrario, se ci fossero queste case ci si starebbe meglio, perchè: prendi il bus, arrivi, entri ( nessuno ti vede, ti trovi in un posto riservato ) scegli, vai in camera, una lavata, consumi. Tutto questo su un letto, al caldo, in ottime condizioni igieniche. Forse siamo ( io e lui ) abituati a pensare che le case fossero come quella che abbiamo visto in una serie tv ( con tanto di pianoforte, bar, tavolini, musica ecc.. ) ma la pensiamo così. Un lavoro senz altro più "degno" per loro, e credo anche per i clienti.

Wiseman
30-12-12, 13: 56
Condivido in pieno la posizione di Bartok (sarà lo spirito del Natale..).
Ovvio che sia meglio smettere con l'ipocrisia retrograda per cui lo Stato non deve prelevare tasse dal meretricio per non incoraggiare una forma di degradazione e non diventare sfruttatore, ovvio che la riapertura delle case non sia la panacea. La riduzione in schiavitù dipende dalla immigrazione clandestina, quindi dalla miseria dei loro luoghi di origine.
La soluzione passa, dunque, dall'incrocio fra la regolamentazione del mestiere ed una diversa disciplina della immigrazione.
Quanto alle "libere professioniste" che non volessero lavorare in strutture preposte, basterebbe individuare norme igieniche e di decoro.

Per le ultime domande, contrattare prestazioni mercenarie in strada non e reato ma, in molte città, illecito amministrativo. Mentre entrare in luoghi che non potrebbero esistere in se non e grave, farcisi trovare dentro può diventarlo :)

Ermesgdf
30-12-12, 13: 57
aggiungo che oltre a metterle nelle case, io li farei dichiarare i proventi come ogni altra professione, anche questa è evasione

Wiseman
30-12-12, 14: 26
Siamo d'accordo, ovviamente: reintegrarlo nello Stato a tutti gli effetti, come da post iniziale della discussione :)

toproll
30-12-12, 15: 37
daccordo con voi!!! bisognerebbe legalizzarla per il bene di TUTTI.

MatteBull
30-12-12, 16: 08
no, non mi piace. io sono assolutamente contrario allo sfruttamento della prostituzione e sono a favore della riapertura delle case chiuse. penso però - forse mi sbaglio - (è per questo che credo che andrebbe effettuato uno studio) che il fenomeno dello sfruttamento (forse) è legato più ad altre cose, che non alla mancanza delle case di tolleranza... forse più all'eccessiva tolleranza con cui faccia arrivare i "migranti" (leggi "schiavi"). opinione mia, forse sbagliata.

Firotik,
le nigeriane nelle case chiuse non potrebbero andarci per 4 motivi:
1) molte arrivano già malate.
2) arrivano clandestinamente e devono pagare il riscatto.
3) come clandestine non possono effettuare un lavoro legale.

Bartok se riaprissero le case chiuse,l clandestine non verrebbero nemmeno in Italia,perchè non avrebbero mercato diciamo..e nemmeno gli sfruttatori,quindi dimezzeresti i crimini generali..sai che botta che si prende la criminalità?

E comunque non è il fatto che siamo retrogradi,perchè anni fa era stata presentata una proposta popolare,che ovviamente è finita negli archivi..la colpa è del Vaticano che oltre a immischiarsi nei fatti dell'Italia condiziona anche le menti dei fedeli che per la maggioranza sono bigotti..invece di mettere il naso in Italia,che si faccia gli affari loro,nel loro stato..l'influenza del Vaticano in Italia è una delle cose che meno sopporto..e sono cattolico..

bartok
30-12-12, 16: 09
Firotik,


è qui infatti avevo pensato che si potrebbe concedere il permesso di soggiorno a quelle che vanno a lavorare legalmente


ma non è possibile. queste non hanno soldi, chi paga il viaggio? può pagare solo chi ci vede un guadagno di ritorno. francamente non considero moralmente accettabile il fatto che sia legale andare in Nigeria a reclutare prostitute da far lavorare legalmente qua. senza contare che riempiremmo il Paese di disperate provenienti dai luoghi più disgraziati del pianeta. e oltre a considerare ciò come una cosa da evitare, non sarebbe neanche conveniente. i criminali che sfruttano queste povere disgraziate lo fanno non perché ci sia "poca offerta" di prostitute in Italia, ma perché queste lavorano come schiave per ripagare un debito. Ovviamente non è accettabile che lo Stato legalizzi tutto questo. ma se non lo legalizza, allora non servono neanche le nigeriane (o chi per esse), visto che di prostitute non ne mancano.

IspGinko,


Forse voi non condividerete. Comunque giorni fa parali con un amico proprio di questo. Condividemmo sul fatto che sarebbe meglio far riparire queste case, per vari motivi. Oggi un ragazzo, o un uomo, se vuole andare a letto con una prostituta deve prima andare con l auto dietro a vicoli, quartieri malfamati, in periferia, sui lungomari, poi deve parcheggiare in un luogo isolato, ma non troppo ( altrimenti si rischia di essere derubati come accadde ad un ragazzo ) e bhe, fare. A questo si aggiunge il fatto che codeste donne debbano stare sotto la pioggia, il freddo, in condizioni igieniche non ottimali.


secondo me non è così. c'è un mio amico (che ovviamente non sono io (davvero)) che mi dice che ci sono prostitute che ricevono in ambienti più che dignitosi, puliti e con tutti i crismi della sicurezza (con tanto di analisi mediche). è chiaro che non le trovi per strada. diciamo così: la prostituzione in Italia è una "libera professione" ed è illegale costituire "società".

Wiseman,


Quanto alle "libere professioniste" che non volessero lavorare in strutture preposte, basterebbe individuare norme igieniche e di decoro.


d'accordo. ma dobbiamo anche chiederci quante, in fondo, vorrebbero veder regolamentata la propria attività. insomma, le prostitute evadono alla grande. sarebbero contente di rilasciare lo "scontrino"? e poi come si fa ad individuare quelle che evadono? e poi, svolgere quel tipo di lavoro legalmente, diventa un "marchio", cioè: una paga le tasse per... meretricio, non è che si può spacciare per casalinga. sono a favore di quello che hai detto, però non so che riscontro potrebbe avere sul lato pratico. anche in tal caso, sarebbe interessante capire come hanno fatto "gli altri". per esempio: in Germania quello che dici c'è ed è legale. ma poi, nei fatti, la prostituzione "in nero" della studentessa, casalinga, ecc., è minore che qua? e se sì, solo perché là c'è una regolamentazione, o per fattori sociali di altro tipo, come per esempio che là ci sono meno studentesse che hanno la necessità di prostituirsi?
su questo argomento c'è da studiarci bene sopra, per fare una cosa fatta bene.

Wiseman
30-12-12, 16: 19
Ricordo le battaglie della "rappresentante sindacale" della categoria per una forma di riconoscimento sociale del loro lavoro, o almeno del loro reddito: se non altro poter la difficoltà, altrimenti, a svolgere operazioni quotidiane altrimenti normali (vuoi un mutuo od un prestito in banca? Devi dare garanzie e dimostrare un reddito con cui servire il debito). A maggior ragione in una società che, per altre ragioni di lotta alla evasione, marcia compatta contro le transazioni in contanti.
Non credo sarebbe difficile trovare un codice attività a fini IVA per comprendere questi servizi.

bartok
30-12-12, 16: 31
MatteBull,


Bartok se riaprissero le case chiuse,l clandestine non verrebbero nemmeno in Italia,perchè non avrebbero mercato diciamo..e nemmeno gli sfruttatori,quindi dimezzeresti i crimini generali..sai che botta che si prende la criminalità?


non credo che sarebbe così. l'Italia pullula di prostitute italianissime, disponibilissime, bellissime e spesso insospettabilissime. le clandestine hanno "mercato" semplicemente perché lavorano sottoprezzo, sfruttate come schiave, per ripagare un debito. puoi anche legalizzare la prostituzione, ma ciò non interromperebbe questo meccanismo.



E comunque non è il fatto che siamo retrogradi,perchè anni fa era stata presentata una proposta popolare,che ovviamente è finita negli archivi..la colpa è del Vaticano che oltre a immischiarsi nei fatti dell'Italia condiziona anche le menti dei fedeli che per la maggioranza sono bigotti..invece di mettere il naso in Italia,che si faccia gli affari loro,nel loro stato..l'influenza del Vaticano in Italia è una delle cose che meno sopporto..e sono cattolico..


in Francia non hanno il Vaticano, eppure... a me pare che la Chiesa e il Vaticano, secondo una certe corrente di pensiero, siano diventati IL capro espiatorio. E' sempre colpa del clero. qui è una mia personalissima opinione, ma sono fermamente convinto che il clero sia, mediamente, costituito da persone molto più motivate dei politici italiani. sicché - secondo me - forse un po' più "Chiesa" all'Italia non farebbe che bene! ma non confondiamo ciò con i partiti bigotti! I bordelli c'erano quando la Chiesa aveva assai più potere di oggi, per cui non diamo la colpa a chi non ce l'ha.

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Wiseman,


Ricordo le battaglie della "rappresentante sindacale" della categoria per una forma di riconoscimento sociale del loro lavoro, o almeno del loro reddito: se non altro poter la difficoltà, altrimenti, a svolgere operazioni quotidiane altrimenti normali (vuoi un mutuo od un prestito in banca? Devi dare garanzie e dimostrare un reddito con cui servire il debito).


giusto. però quando guadagni 5-6000 € al mese, la casa te la compri in contanti. o la fai comprare a qualcun altro. Oppure con quei soldi ci ripaghi i debiti e, quando si tratta di ripagare i debiti, la banca non ti chiede da dove arrivano.



A maggior ragione in una società che, per altre ragioni di lotta alla evasione, marcia compatta contro le transazioni in contanti.


siamo ben lungi da una completa scomparsa del contante. e non credo neanche che sarebbe un bene per l'economia non lasciare una certa elasticità: troppa rigidità, è sempre sbagliata. e comunque, fatta la legge, gabbato lo santo: non dirmi che con un'ipotetica scomparsa del denaro contante, le prostitute non troverebbero il modo di farsi pagare comunque. ne invento una ora: "non puoi pagarmi 300 € (sparo una cifra) in contanti? bene: dammi 300 € in oro!".

basilischio
30-12-12, 16: 50
.......... che per la maggioranza sono bigotti.....

A quanto mi risulta, visto l'andazzo politico non influenzato dal Vaticano, i sondaggi pre elettorali, le primarie ecc... di bigotti ne è piena l'Italia...... che siano tutti Cattolici praticanti ? Non vi sorge qualche dubbio visto che le chiese sono sempre più vuote?

bartok
30-12-12, 17: 16
A quanto mi risulta, visto l'andazzo politico non influenzato dal Vaticano, i sondaggi pre elettorali, le primarie ecc... di bigotti ne è piena l'Italia...... che siano tutti Cattolici praticanti ? Non vi sorge qualche dubbio visto che le chiese sono sempre più vuote?

infatti! il fatto curioso è che l'Italia oggi è piena di bigotti completamente atei, o di cristiani diversamente cattolici. senza nulla togliere ai bigotti "classici" come i ciellini.

MatteBull
30-12-12, 17: 20
Beh intanto eliminiamo quelle per le strade,che sono tante con i conseguenti papponi e resto...le prostitute si adegueranno vedrai,italiane e non..e in più un pò di soldi extra che non arrivino dai soliti noti disgraziati che pagano tutto non farebbero male..secondo me è la soluzione migliore..comunque sul fatto che la Chiesa sia un capro espiatorio ti rispondo si,ma in parte..perchè a livello politico la Chiesa è invischiata ovunque..secondo te perchè l'IMU non riguarda i beni della chiesa??pensaci :) basta e avanza la chiesa in Italia..basta e avanza..

bartok
30-12-12, 17: 58
MatteBull,


perchè a livello politico la Chiesa è invischiata ovunque..secondo te perchè l'IMU non riguarda i beni della chiesa??pensaci basta e avanza la chiesa in Italia..basta e avanza..


forse è certa politica che cerca di invischiarsi ovunque con la Chiesa per prendersi i voti dei bigotti. comunque in parte ha ragione: la Chiesa è cosa umana, quindi fatta di peccatori.

sull'IMU. questione complessa e su cui mi sono sinceramente informato poco. In linea di massima trovo giusto che per "certe cose" l'IMU per la Chiesa sia previsto e so anche che, in parte, è così. su altre, invece, sono favorevole al fatto che la Chiesa non debba pagare l'IMU. per esempio sulle scuole, le chiese e in generale tutti quegli istituti che hanno comunque un'utilità sociale. così... a naso, trovo un po' pretestuoso il dibattito sull'IMU per la Chiesa. come a dire: "Noi paghiamo, loro no". il che, oltre a non essere proprio vero, tralascia il fatto che quel "loro" siamo "noi" e che, in quel "loro", c'è la scuola, la Caritas e tutte quelle attività di beneficienza utili a tutti.

MatteBull
30-12-12, 18: 24
Certo!però su edifici che hanno un fine economico dovrebbero pagare..comunque basta IMU senno andiamo in OT! :) diciamo che politica e chiesa sono un connubio molto forte :)

Wiseman
30-12-12, 19: 33
Attenzione: l'affermazione secondo cui
l'Italia pullula di prostitute italianissime, disponibilissime, bellissime e spesso insospettabilissime. le clandestine hanno "mercato" semplicemente perché lavorano sottoprezzo, sfruttate come schiave, per ripagare un debito corrisponde ad una immagine alimentata dalla stampa, pietistica anche se in alcuni casi realistica. Ma non esclusiva. Fatte un giro sui vai siti di relazioni sociali, dove le tariffe sono indistinguibili per nazionalità, non certo popolari - un settore che non risente della crisi - e relativamente ai quali lo sfruttamento sembra appartenere al passato.
Già: perché ce ne sono anche che liii fanno per scelta. Margini di guadagno altissimi rispetto ad investimenti e tecnologia praticamente inesistenti, non servono particolari qualifiche, massima padronanza del proprio tempo.
Non tutte le prostitute sono nigeriane in fuga...

basilischio
30-12-12, 22: 01
Per gli OT riguardanti l'IMU, che terminano qui, sarebbe opportuno documentarsi prima di sentenziare, perchè troppo spesso , per cattiva informazione, si cade in lughi comuni che non trovano riscontro nella realtà. Nel trattare la questione non si può puntare il dito solo contro la chiesa dimenticando completamente le fondazioni bancarie, le sedi di partito e sindacati, i palazzi e castelli storici, i costruttori ecc.. ecc..
http://www.faresoldierisparmiare.it/tassa-imu-ecco-chi-non-deve-pagarla/

MatteBull
30-12-12, 22: 42
Nono basilischio..di problemi ce ne sono TANTI altri,hai ragione tu :)

IspGinko
31-12-12, 09: 33
IspGinko,secondo me non è così. c'è un mio amico (che ovviamente non sono io (davvero)) che mi dice che ci sono prostitute che ricevono in ambienti più che dignitosi, puliti e con tutti i crismi della sicurezza (con tanto di analisi mediche). è chiaro che non le trovi per strada. diciamo così: la prostituzione in Italia è una "libera professione" ed è illegale costituire "società".
Ah si, forse allude a quelle di lusso, che mi pare che ce ne siano in trentino alto adige, ma quelle sono per l alta società :) noi comuni impiegati ( se lo diventermo ) non potremmo mai usufruircene.

Ermesgdf
31-12-12, 10: 11
Ricollegandomi al messaggio scritto dal collega svizzero, giustissimo il provvedimento, personalmente lo chiedo da moltissimo tempo e vorrei che si attuasse in tutte le sue sfaccettature. Le entrate fiscali delle escort sicuramente servirebbero a diminuire la pressione fiscale e l'evasione. Intorno a questa problematica c'è un giro di vite non indifferente, bisogna dire basta ai vecchi tabù e far rispettare le leggi dello stato anche quando si tratta di entrare in mestieri delicati come questi

bartok
31-12-12, 12: 22
IspGinko,


Ah si, forse allude a quelle di lusso, che mi pare che ce ne siano in trentino alto adige, ma quelle sono per l alta società noi comuni impiegati ( se lo diventermo ) non potremmo mai usufruircene.


e crescono sugli alberi in Trentino?? non so cosa sia una prostituta di lusso, ma se cerca su internet vedrà che non ha che l'imbarazzo della scelta.

comunque, per tornare al tema delle case chiuse, ho detto che sono perplesso sui possibili miglioramenti riguardo allo sfruttamento, ma consideriamo un altro aspetto: il divertimento! Ho amici che sono sono stati a Berlino, e mi hanno detto che è il paradiso. insomma, entrare in un posto con 50 ragazze nude, tutte bellissime, girare nudi e scegliere... ha il suo perché. e siccome sono a favore della parità dei sessi, dovrebbero esistere bordelli anche maschili.

Ermesgdf
31-12-12, 12: 32
Beh alcuni paesi, a mio parere, estremizzano la faccenda. Io non voglio le vetrine bensì le case chiuse ma non deve essere una cosa pubblicizzata ovviamente

IspGinko
01-01-13, 09: 18
IspGinko, e crescono sugli alberi in Trentino?? non so cosa sia una prostituta di lusso, ma se cerca su internet vedrà che non ha che l'imbarazzo della scelta.
Qui, a sud, quelle di lusso ( non so come voi le definite ) sono prostitute che hanno una villa e che costano dai 10 mila euro all insu, logicamente sono tutt altra cosa. Il mio prof disse che per tv sentì dire che la maggior parte di queste vivono in trentino. Dalle mie parti non ce ne sono :)

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Io non voglio le vetrine bensì le case chiuse ma non deve essere una cosa pubblicizzata ovviamente
Questo sì, tutto deve essere discreto

manfreteo
01-01-13, 09: 35
riconoscere il "lavoro da prostituzione" come la legalizzazione delle droghe, sarebbe solamente un modo per togliere di mezzo spacciatori,sfruttatori delle prostitute,mercati clandestini e tanto altro ancora che alimenta la criminalità. Oltre ai benefici che ne potrebbe ricevere lo stato in termini economici, parlo proprio di una buona pulizia di criminali per le strade.
Invece in Italia si preferisce essere ipocriti e condannare.. i clienti le prostitute li hanno sempre avuti e sempre li avranno, le persone che fanno uso di droghe ci saranno sempre che noi lo vogliamo o meno, tanto vale legalizzare il tutto e tenere tutto in ordine,sistemato,controllato e pulito.

bartok
01-01-13, 12: 41
IspGinko,


Qui, a sud, quelle di lusso ( non so come voi le definite ) sono prostitute che hanno una villa e che costano dai 10 mila euro all insu, logicamente sono tutt altra cosa. Il mio prof disse che per tv sentì dire che la maggior parte di queste vivono in trentino. Dalle mie parti non ce ne sono


10.000 €?? io credo che i moderatori potrebbero avere qualcosa in contrario se le posto dei link, ma non dovrebbe faticare troppo a trovare siti in cui può valutare l'offerta. non occorre essere "frequentatori" per sapere queste cose, che infatti so pure io.



Questo sì, tutto deve essere discreto


non sono d'accordo. le cose devono essere discrete dove devono esserlo. se si fa un quartiere a luci rosse, perché dev'essere discreto? io, come ho detto, ho molte perplessità riguardo alla diminuzione dello fenomeno dello sfruttamento senza un'adeguata e ferrea politica sull'arrivo dei clandestini, quindi sono passato a discutere dell'aspetto ludico. se uno deve avere una cosa "moderata" e "sobria", allora tanto vale rivolgersi alla "professionista" che già c'è e che svolge il suo lavoro in modo del tutto legale! Se vogliamo ricostituire i bordelli, allora voglio un posto dove possa scegliere e che abbia un clima da "festa".

Wiseman
01-01-13, 18: 55
Direi di più: fermo il decoro pubblico, ed il rispetto dovuto, per esempio, ai minori, se si decidesse di uscire dalla ambiguità ipocrita del fingere di non vedere, tollerando, si dovrebbe farlo in modo del tutto ufficiale, aperto.
O si ammette la professione, ed il suo esercizio in forme e luoghi più o meno regolati, o si lascia tutto in mano alle oscure forze del male.
Non dico di legittimare insegne come "la casa della ***a", ma che non si deve essere ulteriormente ipocriti e nasconderli dietro centri benessere vari.

nanuccio
01-01-13, 21: 17
scusatemi ma per esempio anche allora i sexy shop potrebbero essere intesi come strumenti che vanno al di fuori della moralità???????

Wiseman
01-01-13, 21: 29
A quale moralità facciamo riferimento?
Per mio nonno - nato nel 1897 e vissuto all'epoca delle case di tolleranza - i sexy shop, come anche i siti pornografici, sarebbero totalmente immorali.
Nel nord Europa faticherebbero a comprendere questo giudizio.

nanuccio
01-01-13, 21: 40
eppure a molti piacerebbero rivedere le case privè riaprirsi....

beowuff
01-01-13, 21: 46
eppure a molti piacerebbero rivedere le case privè riaprirsi....

E' proprio questo il discorso...le prostitute, come i sexy shop, sono una realtà, esistono e sappiamo che ci sono. Allora tuo nonno, mio nonno o il nonno di Wiseman, se potessero scegliere, cosa preferirebbero, le bancarelle del mercato il venerdì mattina piene di manette di pelo rosa e tanga leopardati o una scritta -più o meno riservata- che indica che tra 500 metri, a destra, c'è un sexy shop?
Stesso discorso vale per le prostitute; ora come ora sono lì, alla vista di tutti, senza uno straccio di regola o criterio, e in questa discussione si discute se non sarebbe meglio mettere tutte queste signore in delle case chiuse, in case private, in bordelli, insomma, si chiamino come si vuole, il concetto è lo stesso:)

nanuccio
01-01-13, 22: 08
io sarei d'accordo sul mettere l'iva... si guadagnerebbe altri soldini ma siccome vi ci vanno molti politici figurati se le fanno un danno!!!

Wiseman
01-01-13, 22: 17
Diciamo che ci sarebbe di sicuro qualcuno capace di lamentarsi perché "si conculcano gli elementari diritti del popolo", come ai tempi della tassa sul macinato :)

IspGinko
02-01-13, 09: 25
IspGinko,10.000 €?? io credo che i moderatori potrebbero avere qualcosa in contrario se le posto dei link, ma non dovrebbe faticare troppo a trovare siti in cui può valutare l'offerta. non occorre essere "frequentatori" per sapere queste cose, che infatti so pure io.
...non sono d'accordo. le cose devono essere discrete dove devono esserlo. se si fa un quartiere a luci rosse, perché dev'essere discreto? io, come ho detto, ho molte perplessità riguardo alla diminuzione dello fenomeno dello sfruttamento senza un'adeguata e ferrea politica sull'arrivo dei clandestini, quindi sono passato a discutere dell'aspetto ludico. se uno deve avere una cosa "moderata" e "sobria", allora tanto vale rivolgersi alla "professionista" che già c'è e che svolge il suo lavoro in modo del tutto legale! Se vogliamo ricostituire i bordelli, allora voglio un posto dove possa scegliere e che abbia un clima da "festa".
-Mandameli in MP, così ti dirò che ne penso,
-Discreto in che senso, in senso che un edificio adibito a ciò non deve essere per forza circondato da tabbelloni e illustrazioni fuori, tu vorresti dedicare perfino un quartiere? basta una semplice insegna col nome e basta. Dentro invece dovrà essere abbellito come meglio si crede. Per esempio dalle mie parti c'è un locale dove sfilano delle spogliarelliste, questo locale è costituito da una porta con fuori l insenga che va in giù ( sarà stato ricavato da un seminterrato ) , non ha nemmeno il piano terra, figurati. Dico discreto perchè comunque ci sono ragazzini, bambini di 10 anni che vanno a scuola con le madri, le signore anziane..e poi non sarebbe un po troppo indecente?

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scusatemi ma per esempio anche allora i sexy shop potrebbero essere intesi come strumenti che vanno al di fuori della moralità???????
Se concretizziamo la cosa, alla fine sono dei semplici negozi di giocattoli e dvd vietati ai minori.

GGmax
03-01-13, 17: 10
Io invece sono un pò più pragmatico,e guardo agli effetti che una modifica produce.
Chiudendo le case chiuse (scusate il bisticcio in termini...) non abbiamo minimamente influito sui "consumi",che forse sono aumentati,ma la "professione" è notevolmente peggiorata,mettendo queste signore nelle mani di sfruttatori senza scrupoli,e arricchendo le criminalità.
In cambio di un pò di morale (pelosa!) siamo riusciti a peggiorare tutti gli aspetti della situazione.
A mio parere,quando si fa uno sbaglio,si dovrebbe avere l'onestà d'animo di saper tornare indietro.
Almeno prima era tutelata la salute sia dei clienti che delle "lavoratrici" e i proventi si sapeva dove finivano.
Come già detto prima,non si tratta di legalizzarla,in quanto la Prostituzione non è affatto illegale,ma si tratta di inquadrarla in normative ben precise,come qualsiasi altra professione.
Solo un appunto all'amico VxVendetta.
Anche gli operatori che disgorgano le fognature,fanno un mestiere rivoltante per i più,ma che ha una sua utilità ed essendo un mestiere onesto,anche una sua dignità.
Se una persona fa un lavoro per sua libera scelta,non pensa che sia un tantino scorretto giudicarla e condannarla,come sembrerebbe fare lei?
E parlo sia dei clienti che delle "operatrici" sia bene inteso.
Se nessuno compie reati,se si è adulti,consapevoli e consenzienti...chi sono io per giudicare questa cosa ingiusta?

Quoto...Il risultato peggiore e'che ci ritroviamo ste'ragazze dappertutto.Sono buttate li'in strada come fosse carta straccia.Nemmeno voglio pensare poi a sti'"stramaledetti"che vengono qui'in Italia a spadroneggiare e fare i comodi loro sfruttando e quant'altro.

Ermesgdf
03-01-13, 18: 08
Io come altri interventi che ho fatto ho detto che sono assolutamente favorevole ad un'aliquota IVA del 22% ( precisiamo che si divrebbe nettere una clausola di non detraibilità per questo caso) per le prestazioni, in questo caso sarebbe un'imposizione indiretta che andrebbe ad incidere solo sui pochi. Ovviamente la categoria dovrà dichiarare i proventi del loro lavoro con modello unico e quindi relativa dichiarazione annuale con principio di proporzionalità e quindi scaglioni di aliquote IRPEF secondo il principio della nostra costituzione richiamato all'art.53, il quale è la base del diritto tributario italiano

IspGinko
03-01-13, 18: 25
Ci sono paesi dove ci sono ancora queste case di cui stiamo parlando? come è lì la situazione?

Wiseman
03-01-13, 18: 31
certo che ce ne sono, l'Europa ne è piena, all'Est come all'Ovest.
C'è più decoro nelle strade, più controllo sanitario, un certo livello di gettito tributario - recentemen te il tg faceva riferimento alle cifre del gettito per la Germania, non ricordo se 400milioni o 4 miliardi - non necessariamente, a quanto ho potuto constatare, meno criminalità e sfruttamento.

lugarex
14-01-13, 17: 57
Ci sono paesi dove ci sono ancora queste case di cui stiamo parlando? come è lì la situazione?

La situazione più nota agli italiani del nord è quella ticinese. Da tempo la Polizia cantonale ha un gruppo speciale ("Teseu") che tiene sotto controllo la prostituzione. In pratica sono fuorilegge le ragazze senza permesso e, ogni tanto, ci sono retate. Poi vi è l'aspetto dell'ordine pubblico. Non si parla di una prostituta ma, magari, di qualche decina, che di sera o di notte generano rumore (auto, bar, discoteche, ecc). I comuni gestiscono come possono la situazione, non c'è nessun interesse ad avere attività del genere e l'avversione della popolazione è in aumento. I posti (autorizzati) dove si pratica la prostituzione sono ormai pochi... Si ammette che ci siano situazioni di illegalità, ma si bada piuttosto a combattere lo sfruttamento delle donne in mano a gente poco raccomandabile.

altairV
14-01-13, 18: 12
La situazione più nota agli italiani del nord è quella ticinese...

Dalle mie parti è più vicina l'Austria :)
E là ci sono i locali dove si consuma a pagamento. e, visto che accettano anche carta di credito :jawdrop:, credo sia tutto legale
E immagino paghino le tasse.

bartok
14-01-13, 18: 15
La situazione più nota agli italiani del nord è quella ticinese. Da tempo la Polizia cantonale ha un gruppo speciale ("Teseu") che tiene sotto controllo la prostituzione. In pratica sono fuorilegge le ragazze senza permesso e, ogni tanto, ci sono retate. Poi vi è l'aspetto dell'ordine pubblico. Non si parla di una prostituta ma, magari, di qualche decina, che di sera o di notte generano rumore (auto, bar, discoteche, ecc). I comuni gestiscono come possono la situazione, non c'è nessun interesse ad avere attività del genere e l'avversione della popolazione è in aumento. I posti (autorizzati) dove si pratica la prostituzione sono ormai pochi... Si ammette che ci siano situazioni di illegalità, ma si bada piuttosto a combattere lo sfruttamento delle donne in mano a gente poco raccomandabile.

non ho capito. le retate riguardano gli "ormai pochi" posti autorizzati dove si pratica legalmente? alla fine se là i bordelli, pur legali, sono ostracizzati, non mi pare che il "succo" sia molto diverso da qua.

Eli113
14-01-13, 20: 23
Guardiamo sempre l'esempio degli stati esteri... Noi siamo in un paese molto diverso, rendiamocene conto.

Wiseman
14-01-13, 23: 08
perché da noi c'è il Vaticano o perché noi abbiamo avuto la senatrice Merlin?
non voglio fare polemica né politica, solo capire meglio la tua osservazione

bii
14-01-13, 23: 46
Io sarei totalmente a favore! Non capisco perchè dobbiamo sottostare alla volontà del Vaticano... è una cosa a dir poco ridicola!

Sarebbe ora di riaprire la case chiuse, far pagare le tasse a queste sportive signorine e sottoporle a serrati controlli medici! ...e soprattutto pulire le nostre strade! E' uno schifo! Inoltre è anche pericoloso, ho già rischiato seriamente più di un incidente per colpa di qualche deficiente che fa manovre improbabili per fermarsi a bordo strada!

che poi... io non capisco come si faccia ad andare con una che nemmeno 5 minuti prima è andata con un altro ... senza che i due clienti siano separati nemmeno da una doccia, che schifo!!!!

bacioch
15-01-13, 00: 03
che poi... io non capisco come si faccia ad andare con una che nemmeno 5 minuti prima è andata con un altro ... senza che i due clienti siano separati nemmeno da una doccia, che schifo!!!!

5 minuti?
Si vede che non hai conosciuto la Signora Mafalda...

La Mafalda,ora non più fra noi,ma negli anni 90 era una vecchia signora,elegantissima,gentilissima,e lasciava sempre la mancia al bar dove andava dopo la messa serale dai Cappuccini di via S.Francesco...

Ebbene,gli anni 50,esercitava in un appartamento del centro,al primo piano....i soldati del Reggimento Cremona facevano la fila ordinatamente uno per ogni gradino,fino a entrare nell alloggio...
all entrata il fratello faceva cassa,nel tempo che metteva le 150 lire nel cassetto e dava l'eventuale resto,quello prima aveva già fatto tutto ed entrava il successivo e cosi via,a catena di montaggio...

Col tempo ha comprato numerosi alloggi,vivendo di rendita con gli affitti,e si, avrei trovato giusto che ci avesse pagato sopra l'iva.

Scipione
15-01-13, 11: 25
questa sig.ra Mafalda mi sa molto di bocca di rose; la protagonista della canzone di De Andrè... una che metteva l'amore sopra ogni cosa! ehehe :)

basilischio
15-01-13, 11: 45
Visto i continui riferimenti al Vaticano, qualcuno mi potrebbe indicare il numero di addetti a leggiferare in Italia, che che appartengono a quello Stato?

La legge Merlin è vecchia come il "Cucco", e da allora nessun gaverno Italiano ha fatto qualcosa per modificarla.

Certamente che Il Vaticano dice la sua; ci mancherebbe è unoi Stato Sovrano, ma da qui ad addossargli le colpe per la mancata modifica di una legge Italiana, ce ne passa, quindi, ad oggi, citare il Vaticano come ostacolo alla modifica delle leggi Italiane, è solo un mero "luogo comune".
Ovvio che chi i cittadini Italiani che si riconoscono nella Chiesa Cattolica, se chiamati a votare, hanno il diritto di esprimere il proprio voto come meglio credono.
Ricordo che nonostante la chiesa fosse contraria al divorzio, i cittadini Italiani, la maggior parte Cristiani Cattolici, hanno votato a favore, quindi................... :)

fraf
15-01-13, 12: 31
Ovvio che chi i cittadini Italiani che si riconoscono nella Chiesa Cattolica, se chiamati a votare, hanno il diritto di esprimere il proprio voto come meglio credono.
Ricordo che nonostante la chiesa fosse contraria al divorzio, i cittadini Italiani, la maggior parte Cristiani Cattolici, hanno votato a favore, quindi................... :)

E ricordi benissimo Basilischio però aggiungerei una postilla che chiarisce meglio la vicenda: Il lodo Fanfani.
La Chiesa Cattolica ottenne che prima di entrare in vigore la Legge sul divorzio dovesse passare al vaglio referendario assolutamente certa del voto favorevole dei cittadini che avrebbe ribaltato la maggioranza Parlamentare (poichè in aula non si riuscì a trovare un accordo): la misura più importante fu vietare, negli accordi per le tribune politiche, la partecipazione dei movimenti laici ed associazioni pro divorzio dal dibattito limitandole ai soli leader politici.

Il risultato, nonostante anche Berlinguer (aggregatosi al fronte divorzista in campagna referendaria) fosse sicuro di perdere, lo conosciamo tutti ma anche in quel caso la Chiesa esercitò assai efficacemente la sua «persuasione morale» ieri come oggi.
Che poi i cittadini la possano pensare anche diversamente è vero ma non sempre dicono la propria attraverso la via referendaria ma in via mediata con i partiti politici che, volenti o nolenti, la pressione la subiscono.

N.B. il mio è un appunto meramente storico ma non entro nel merito dell'argomento qui discusso.

lugarex
15-01-13, 13: 15
non ho capito. le retate riguardano gli "ormai pochi" posti autorizzati dove si pratica legalmente? alla fine se là i bordelli, pur legali, sono ostracizzati, non mi pare che il "succo" sia molto diverso da qua.

Gli interventi della polizia hanno ridotto l'illegalità. I grandi posti dove si pratica la prostituzione sono di conseguenza ridotti. Resta il fatto che non sono poche le professioniste (autorizzate dunque) che hanno un appartamento in affitto e lavorano da sole... , "massaggiatrici" si fanno chiamare. Non poche le frontaliere italiane che arrotondano lo stipendio di donna delle pulizie, di domestica, di cameriera facendo (ufficialmente) anche la prostituta. Concorrenti di domenicane, brasiliane, rumene, russe, ucraine...

beowuff
15-01-13, 14: 08
Visto i continui riferimenti al Vaticano, qualcuno mi potrebbe indicare il numero di addetti a leggiferare in Italia, che che appartengono a quello Stato?

La legge Merlin è vecchia come il "Cucco", e da allora nessun gaverno Italiano ha fatto qualcosa per modificarla.

Certamente che Il Vaticano dice la sua; ci mancherebbe è unoi Stato Sovrano, ma da qui ad addossargli le colpe per la mancata modifica di una legge Italiana, ce ne passa, quindi, ad oggi, citare il Vaticano come ostacolo alla modifica delle leggi Italiane, è solo un mero "luogo comune".
Ovvio che chi i cittadini Italiani che si riconoscono nella Chiesa Cattolica, se chiamati a votare, hanno il diritto di esprimere il proprio voto come meglio credono.
Ricordo che nonostante la chiesa fosse contraria al divorzio, i cittadini Italiani, la maggior parte Cristiani Cattolici, hanno votato a favore, quindi................... :)

Io le ricordo che esistono i Patti Lateranensi firmati nel 1929 e integrati nel 1984, in base ai quali, guarda caso, l'allora Regno d'Italia legiferò, tra le altre cose, a proposito di matrimonio in accordo coi principi religiosi del Vaticano.
Se poi la Chiesa non c'entra niente...

Wiseman
15-01-13, 14: 30
Non vorrei che un onesto fraintendimento portasse lontano dalla verità.
E' ovvio ed evidente che i parlamentari italiani, cui compete il potere legislativo, non sono esponenti del Vaticano.
E' altrettanto vero che l'influenza della Santa Sede sulle vicende storico-politiche del nostro territorio, nel corso di circa 2000 annni di storia, è stata estremamente notevole, nel bene e nel male.
Dal fortissimo radicamento delle nostre radici nella contigua sensibilità religiosa, culturale, filosofica del Mondio Cristiano sono derivati grandi benefici per l'Italia ed anche condizionamenti del pensiero.
Uno Stato laico come quello che - ufficialmengte - riconosce pari dignità a tutte le confessioni, e non ne ricoonosce alcuna come "religione di stato" non per questo si libera del tentativo dei suoi esponenti di godere della benevolenza di santa romana chiesa: così per le leggi sul divorzio, l'aborto, l'eutanasia, la prostituzione, le convivenze civili, le unioni gay, le adozioni, la fecondazione eterologa ...
Sono valori condivisi da una certa, preponderante parte della poplazione: e dunque è giusto che siano osservati e tradotti anche nella disciplina legislativa del nostro consorzio civile.
Non sono, però, valori universalmente riconosciuti ed accettati, forse non sono proprio valori universali - tant'è vero che il sentire della Chiesa nei loro riguardi non è immutabile (pensiamo alla scomunica ai divorziati).
E - nel rispetto delle sensibilità di tutti, secondo le regole democratiche - lo Stato dovrebbe verificare se non sia possibile navigare fra questi scogli senza incappare necessariamente in un naufragio.
:)

basilischio
15-01-13, 14: 41
.......... anche in quel caso la Chiesa esercitò assai efficacemente la sua «persuasione morale» ieri come oggi.
Che poi i cittadini la possano pensare anche diversamente è vero ma non sempre dicono la propria attraverso la via referendaria ma in via mediata con i partiti politici che, volenti o nolenti, la pressione la subiscono...........
........ Quindi la colpa e di chi lascia influenzare e non di chi influenza.
Insomma, mi pare che si voglia negare il diritto di uno Stato Sovrano, di dire la sua, ....... vi rendete conto che è contrario alla Costituzione.


Io le ricordo che esistono i Patti Lateranensi firmati nel 1929 e integrati nel 1984, in base ai quali, guarda caso, l'allora Regno d'Italia legiferò, tra le altre cose, a proposito di matrimonio in accordo coi principi religiosi del Vaticano.
Se poi la Chiesa non c'entra niente...
1984 - 2013.......29 anni in cui i nostri leggiferatori non sono riusciti a cambiare una virgola...... eppure esercitano il potere legislativo per la Repubblica Italiana.
Non dico e non ho mai detto che la Chiesa non c'entra niente, ma soltanto che il voto dei cittadini è libero ed indipendente; l'epoca delle imposizioni è passata da un pezzo.
Se poi il voto è consizionato dallo status religioso di ciscuno, non possiamo addossare la responsabilità alla Chiesa, ma solo a chi a votato.

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wiseman ha tradotto in altre parole il mio pensiero.

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........
Non sono, però, valori universalmente riconosciuti ed accettati, forse non sono proprio valori universali - tant'è vero che il sentire della Chiesa nei loro riguardi non è immutabile (pensiamo alla scomunica ai divorziati)...............
Qui si va nel "pescoloso" nel senso che se lo Stato Italiano riconosce lo status di divorsiato, non per questo la Chiesa deve cambiare le sue posizioni sulla dottrina e sulla morale, pertanto la scomunica è solo fine allo status di riconoscersi cristiano. Se un credente non intende sottostare a quelle che sono le "regole" della sua religione, mica è obbligato a rispettarle; puà cambiare religione traquillamente.

Wiseman
15-01-13, 14: 47
wiseman ha tradotto in altre parole il mio pensiero

Sai che c'è stima :)

Attenzione, però: il mio messaggio si può leggere anche in senso opposto. In uno Stato dove solo un quinto della opolazione vive nelle grandi città metropolitane, e dove la diffusione rurale è ancora ampia; dove esistono, di conseguenza, non solo le campane della "kultura" ufficiale, magari mediata dalla tv, ma anche gli indottrinamenti del parroco, del possidente, del maresciallo o del farmacista, è comprensibile che i politici cerchino di restare all'ombra del cupolone. e quindi stentino a trovare quel coraggio che potrebbe essere necessario per affrontare laicamente le questioni etiche che enumeravo 8indipendentemente da quale sia la mia opinione personale rispetto a ciascuna di esse).

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L'originaria scomunica ai divorziati oggi viene mitigata e ripensata dalla Chiesa, che non vuole allontanare i suoi fedeli nonostanti le loro vicissitudini coniugali.
Non voglio andare completamente OT, ma chiarire il mio pensiero: oggi un divorziato, anche risposato, può tornare ad accostarsi ai sacramenti 8sebbene sotto "promessa di castità", che mi sembra una formula ipocrita). quindi la scomunica ai divorziati non è immutabile, quindi non è un valore universale.

basilischio
15-01-13, 14: 52
Wiseman il mondo sta cambiando e le realtà rurali sono sempre meno, i mezzi di comunicazione e le notizie arrivano anche in luoghi sperduti, e le chiese sono sempre più vuote, ed in quelle piene, la media dell'età è sopra i 60 anni, da ciò deduco che il fenomeno che indichi sia in via di estinzione. Di contro abbiamo un aumento del degrado fra i giovani, nella società ecc.....

Va be!.... stiamo andando fuori dal seminato..... il problema è complesso ed andrebbe analizzato lontano dalla prostituzione. :)

Wiseman
15-01-13, 14: 57
andrebbe analizzato lontano dalla prostituzione

Per non cadere in tentazione o per non farci distrarre? :)

beowuff
15-01-13, 14: 59
1984 - 2013.......29 anni in cui i nostri leggiferatori non sono riusciti a cambiare una virgola...... eppure esercitano il potere legislativo per la Repubblica Italiana.
Non dico e non ho mai detto che la Chiesa non c'entra niente, ma soltanto che il voto dei cittadini è libero ed indipendente; l'epoca delle imposizioni è passata da un pezzo.
Se poi il voto è consizionato dallo status religioso di ciscuno, non possiamo addossare la responsabilità alla Chiesa, ma solo a chi a votato.

1984 - 2013....sì, mi ritrovo col suo totale, 29, e anche con tutto il resto:)

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1984 - 2013.......29 anni in cui i nostri leggiferatori non sono riusciti a cambiare una virgola...... eppure esercitano il potere legislativo per la Repubblica Italiana.
Non dico e non ho mai detto che la Chiesa non c'entra niente, ma soltanto che il voto dei cittadini è libero ed indipendente; l'epoca delle imposizioni è passata da un pezzo.
Se poi il voto è consizionato dallo status religioso di ciscuno, non possiamo addossare la responsabilità alla Chiesa, ma solo a chi a votato.

1984 - 2013....sì, mi ritrovo col suo totale, 29, e anche con tutto il resto:)

basilischio
15-01-13, 15: 01
Per non cadere in tentazione o per non farci distrarre? :)

Per non cadere in tentazione :), per non farci distrarre :D, e per non continuare l'OT :( che invece è possibile spostare nella discussione già presente in Cappellano Militare.