gendarmeinarme
08-05-12, 19: 35
Salve,
volevo fare una richiesta generale circa un'iniziativa che ho in mente anche per favorire le varie associazioni d'arma presenti sul territorio. Prima di proporre direttamente questa iniziativa chiedo nel forum data la presenza di professionisti e appassionati che più di me potranno dire se l'idea è fattibile o al massimo proponibile.
Sulla falsa riga di quello che è stato "vivi le forze armate" dove si presupponeva che i partecipanti fossero militari a tutti gli effetti, potrebbero essere istituiti dei "campi scuola" dalle varie associazioni d'arma in cui poter affrontare in qualche modo la vita militare rimanendo dei civili?
Cerco di spiegarmi meglio. Ogni associazione d'arma porta con se storia, esperienze e vite vissute, tanti giovani avrebbero la voglia e l'interesse di poter sperimentare e vivere qualcosa di simile, perchè non creare un'esperienza di 7 - 15 giorni dove i militari in congedo possano seguire e istruire minimamente i partecipanti? Potrebbe essere una linfa vitale per le varie associazioni che vedono nell'iniziativa delle entrate di quote sociali e allo stesso modo ragazzi che vogliono vivere diciamo un po' di cameratismo, coesi da una forte passione. Qualcosa di più soft rispetto alla mini-naja, dove ci si potrebbe dilettare in manovre e attività simili anche a quelle proposte dalle varie competizioni dell'UNUCI. Per esempio si potrebbe istruire i giovani sul pattugliamento, la topografia, il primo soccorso, l'orientamento, la marcia, la tradizione e anche la difesa personale non armata. Facendo intervenire anche operatori esterni come quelli del 118 che potrebbero in qualche modo far notare la loro importante attività. Recuperare ambienti in disuso o semplicemente affittare un immobile in aperta campagna con appositi spazi per creare camerate, ovviamente con il dovuto pagamento di una quota che garantisca il rientro del vitto e l'alloggio e perchè no, l'affitto di una mimetica anche di quelle fuori ordinanza.
Io non so se sussistono già attività di questo genere e non voglio dire spropositi ma come ho già scritto avrebbe i suoi lati positivi e il fatto di essere aperta a tutti con una buona dose di istruttività non solo militare potrebbe attirare molte attenzioni e inoltre darebbe un po' di felicità ai militari in congedo che verrebbero coinvolti in qualcosa che hanno vissuto.
Ogni associazione d'arma raccoglie tanti soci e tante esperienze che potrebbero essere messe al servizio della gioventù cercando di tramandare la tradizione militare italiana oltre il fatto di vivere un'esperienza favolosa.
Voi che dite?
volevo fare una richiesta generale circa un'iniziativa che ho in mente anche per favorire le varie associazioni d'arma presenti sul territorio. Prima di proporre direttamente questa iniziativa chiedo nel forum data la presenza di professionisti e appassionati che più di me potranno dire se l'idea è fattibile o al massimo proponibile.
Sulla falsa riga di quello che è stato "vivi le forze armate" dove si presupponeva che i partecipanti fossero militari a tutti gli effetti, potrebbero essere istituiti dei "campi scuola" dalle varie associazioni d'arma in cui poter affrontare in qualche modo la vita militare rimanendo dei civili?
Cerco di spiegarmi meglio. Ogni associazione d'arma porta con se storia, esperienze e vite vissute, tanti giovani avrebbero la voglia e l'interesse di poter sperimentare e vivere qualcosa di simile, perchè non creare un'esperienza di 7 - 15 giorni dove i militari in congedo possano seguire e istruire minimamente i partecipanti? Potrebbe essere una linfa vitale per le varie associazioni che vedono nell'iniziativa delle entrate di quote sociali e allo stesso modo ragazzi che vogliono vivere diciamo un po' di cameratismo, coesi da una forte passione. Qualcosa di più soft rispetto alla mini-naja, dove ci si potrebbe dilettare in manovre e attività simili anche a quelle proposte dalle varie competizioni dell'UNUCI. Per esempio si potrebbe istruire i giovani sul pattugliamento, la topografia, il primo soccorso, l'orientamento, la marcia, la tradizione e anche la difesa personale non armata. Facendo intervenire anche operatori esterni come quelli del 118 che potrebbero in qualche modo far notare la loro importante attività. Recuperare ambienti in disuso o semplicemente affittare un immobile in aperta campagna con appositi spazi per creare camerate, ovviamente con il dovuto pagamento di una quota che garantisca il rientro del vitto e l'alloggio e perchè no, l'affitto di una mimetica anche di quelle fuori ordinanza.
Io non so se sussistono già attività di questo genere e non voglio dire spropositi ma come ho già scritto avrebbe i suoi lati positivi e il fatto di essere aperta a tutti con una buona dose di istruttività non solo militare potrebbe attirare molte attenzioni e inoltre darebbe un po' di felicità ai militari in congedo che verrebbero coinvolti in qualcosa che hanno vissuto.
Ogni associazione d'arma raccoglie tanti soci e tante esperienze che potrebbero essere messe al servizio della gioventù cercando di tramandare la tradizione militare italiana oltre il fatto di vivere un'esperienza favolosa.
Voi che dite?