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Visualizza Versione Completa : Numero matricola e/o nome sull'uniforme



altairV
23-03-12, 20: 50
In qualche Paese dell'EU il personale delle ff.oo. ha esposto sull'uniforme il numero di matricola e/o il cognome, durante il normale servizio in strada (anche quello di O.P.)?
Ho fatto una ricerca visionando immagini pubblicate in rete, ma mi sembra di non aver mai notato niente del genere.

remole
24-03-12, 09: 16
In qualche Paese dell'EU il personale delle ff.oo. ha esposto sull'uniforme il numero di matricola e/o il cognome, durante il normale servizio in strada (anche quello di O.P.)?
Ho fatto una ricerca visionando immagini pubblicate in rete, ma mi sembra di non aver mai notato niente del genere.

Sicuramente nel Regno Unito, su i caschi degli agenti impegnati nell'Ordine Pubblico è stampato un numero, non si capisce se relativo al reparto o al singolo agente. Credo sia molto meglio del nome, che potrebbe portare a conseguenze spiacevoli, ma in caso di abusi, e tutti devono operare sempre nella legalità, un numero di riferimento potrebbe essere utile al riconoscimento da parte del reparto o della magistratura dell'agente in questione.

fatality
24-03-12, 09: 50
ma in caso di abusi, e tutti devono operare sempre nella legalità, un numero di riferimento potrebbe essere utile al riconoscimento da parte del reparto o della magistratura dell'agente in questione.

certo.
a patto però che anche TUTTI i partecipanti alla manifestazione siano identificabili (mediante invio alla questura in sede di comunicazione di manifestazione dei dati di TUTTI i partecipanti che poi saranno obbligati dagli organizzatori ad indossare un numero identificativo su responsabilità degli organizzatori in caso di falsità o non corrispondenza).

quindi niente cappucci, niente passamontagna, niente sciarpe, niente caschi e se possibile e non chiedo troppo anche niente molotov, niente bombe carta imbottite di chiodi ecc. ecc.

Alpenjager
24-03-12, 09: 51
Si chiama Uniforme, ovvero per rendere tutti gli appartenenti uniformi ed uguali con la sola distinzione di grado, matricola, nome, cognome non sono necessari se non per i soliti noti e facinorosi, se ti viene appioppato un verbale nome e cognome lo trovi sul verbale, la PL ha la matricola sulla patacca, solitamente un numero progressivo ad 1 o 2 o 3 dove il numero 1 è assegnato al comandante, penso sia più che sufficiente

altairV
24-03-12, 10: 10
certo.
a patto però che anche TUTTI i partecipanti alla manifestazione siano identificabili (mediante invio alla questura in sede di comunicazione di manifestazione dei dati di TUTTI i partecipanti che poi saranno obbligati dagli organizzatori ad indossare un numero identificativo su responsabilità degli organizzatori in caso di falsità o non corrispondenza).

quindi niente cappucci, niente passamontagna, niente sciarpe, niente caschi e se possibile e non chiedo troppo anche niente molotov, niente bombe carta imbottite di chiodi ecc. ecc.

Su questo siamo d'accordo.

Poi, la polizia locale anche nella mia città hanno il progressivo.

Il mio quesito nasce da una discussione con una persona che insisteva nell'affermare che solo in Italia non abbiamo la matricola (o il nome) ben visibile durante il servizio, compreso durante l'O.P.. Io ho espresso i miei dubbi.

Immagino ai vari "no-tutto" farebbe comodo sapere che dopo aver tirato sassi e tutto quanto pèossibile sapere che c'era 123456 e quindi calunniarlo direttamente!

ValerioL
27-03-12, 15: 46
Su questo siamo d'accordo.

Poi, la polizia locale anche nella mia città hanno il progressivo.

Il mio quesito nasce da una discussione con una persona che insisteva nell'affermare che solo in Italia non abbiamo la matricola (o il nome) ben visibile durante il servizio, compreso durante l'O.P.. Io ho espresso i miei dubbi.

Immagino ai vari "no-tutto" farebbe comodo sapere che dopo aver tirato sassi e tutto quanto pèossibile sapere che c'era 123456 e quindi calunniarlo direttamente!

Quoto alla grande!

hammersmith
27-03-12, 16: 20
grazie per "l'invito a nozze". Vi spiego come funziona realmente qui in UK.
Su youtube si vedono spesso video accusatori riguardo agenti di polizia che non hanno il numero di matricola sulla divisa, vi posso dire che è una scemata... legalmente non c'è nessun obbligo di avere il numero di matricola sulla divisa. l'unico obbligo in capo alla legge è dichiarare il proprio numero di matricola in caso di alcune perquisizioni personali (e non tutte).
L'obbligo di avere il numero di matricola sulle spalline è solo una policy emanata dai vari corpi di polizia, da ciò deriva che l'unica sanzione (nel non portarli) può essere solo disciplinare e mai penale.


ciao ciao

fatality
27-03-12, 23: 31
Poi, la polizia locale anche nella mia città hanno il progressivo.
!

i corpi di polizia municipale/locale svolgono un servizio diverso rispetto a quello delle forze di polizia.
soprattutto per ciò che concerne l'ordine pubblico.
e qui di numerini identificativi in ordine pubblico si sta parlando.

perchè riguardo tutti gli altri tipi di servizio, la pattuglia operante è sempre facilmente riconoscibile dal numero di targa dell'autovettura di servizio ma anche semplicemente dal dove e quando si sono svolti i fatti (ad esempio un controllo di polizia stradale).
inoltre su tutti i verbali ci sono i nomi e le qualifiche (o gradi per le forze di polizia ad ordinamento militare) degli operanti. quindi nessun problema.

Alpenjager
28-03-12, 11: 23
i corpi di polizia municipale/locale svolgono un servizio diverso rispetto a quello delle forze di polizia.
soprattutto per ciò che concerne l'ordine pubblico.
e qui di numerini identificativi in ordine pubblico si sta parlando.

perchè riguardo tutti gli altri tipi di servizio, la pattuglia operante è sempre facilmente riconoscibile dal numero di targa dell'autovettura di servizio ma anche semplicemente dal dove e quando si sono svolti i fatti (ad esempio un controllo di polizia stradale).
inoltre su tutti i verbali ci sono i nomi e le qualifiche (o gradi per le forze di polizia ad ordinamento militare) degli operanti. quindi nessun problema.

L'utente che ha avviato la discussione parla di servizi in strada, tra cui anche l'OP e non servizi di solo OP
Due agenti di quartiere (CC/PdS/PL) appiedati da cosa li riconosci?
Dici il verbale..ovviamente s deve giungere all'elevazione dello stesso per identificare un agente..comunque io resto della mia idea che non sia necessario identificare nessuno, anche se come detto al momento solo l'agente di PL che ti ferma è identificabile all'istante.

FRANCODUE
28-03-12, 12: 36
Gli Agenti di Quartiere hanno una divisa tipica che li distingue dagli altri.
In ogni caso non mi risulta ci sia alcun obbligo di esporre la matricola sulla divisa.

Alpenjager
28-03-12, 12: 40
Gli Agenti di Quartiere hanno una divisa tipica che li distingue dagli altri.
In ogni caso non mi risulta ci sia alcun obbligo di esporre la matricola sulla divisa.
Franco, vero spesso però devi conoscere le divise., c'è da dire che nella mia città ad esempio talvota gli agenti di quartiere hanno la tesa rotonda ma spesso quella tradizionale, mentre per i cc spesso e volentieri divisa classica senza orpelli, quindi irriconoscibili.
Gli agenti PL se sono appiedati impossibile riconoscerli normalmente, li puoi riconoscere solo se indossano la divisa operativa (giubba o polo) con scudetto dedicato alla specialità.

FRANCODUE
28-03-12, 15: 30
La divisa da Poliziotto di quartiere è la stessa in tutta Italia, questa. (http://www.poliziadistato.it/articolo/1465/)
Nondimeno tornando al tema di apertura della discussione non mi risulta che siamo tra i pochi che non rispettiamo
una normativa internazionale che poi non so quale sia, che non portiamo in divisa la matricola.
Se qualcuno è a conoscenza di tale normativa internazionale o europea, la posti pure.
A me non risulta nulla.

fatality
28-03-12, 17: 55
tornando al tema di apertura della discussione non mi risulta che siamo tra i pochi che non rispettiamo
una normativa internazionale che poi non so quale sia, che non portiamo in divisa la matricola.
Se qualcuno è a conoscenza di tale normativa internazionale o europea, la posti pure.
A me non risulta nulla.

franco secondo me si tratta della stessa (FANTA)normativa che prevederebbe una sola forza di polizia...
pena 100.000 sculacciate da parte del signor "decidotuttoioperchèsonobravosoloio"


:D :D :D

Mach
28-03-12, 20: 54
franco secondo me si tratta della stessa (FANTA)normativa che prevederebbe una sola forza di polizia...
pena 100.000 sculacciate da parte del signor "decidotuttoioperchèsonobravosoloio"


:D :D :D
Dimentichi la pseudonazigestapo dell'EUROGENDFOR :D

FRANCODUE
28-03-12, 21: 11
Di questo cortesemenete si discute in altre discussioni, tipo QUI. (https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?34056-Eurogendfor-la-nuova-polizia-europea-con-poteri-illimitati)
Per cui non centra assolutamente nulla con il tema di questa discussione.

altairV
28-03-12, 21: 47
Il mio interlocutore non ha fatto riferimento ad una (fanta)normativa europea o mondiale ma a suo dire negli altri paesi hanno norme che obbligano quanto trattato in discussione. Io ho espresso i miei dubbi e appunto chioedevo se qualcuno ne era al corrente o magari per aver visto in un viaggio il collega (tedesco, francese, belga e chi più ne ha ne metta) con la matricola o il nome esposto. Io in Austria non ho mai visto niente.

Blushield
28-03-12, 22: 15
Di questa discussione non ho capito una cosa...anzi piu' d'una.
Ossia si chiede se esista l'obbligo per le FF.PP. In Italia di avere sulla divisa o casco di ordine pubblico una targhetta/codice di identificazione o il nome?
La risposta e' no, ma qui chi meglio degli appartenenti a tali amministrazioni puo' dirlo con maggior certezza.
Se la domanda verte su tale possibilita' /obbligo per le FF.PP. Europee, anche qui' dipende dai regolamenti in vigore nelle rispettive realta', come l'esempio postato dall'utente che si riferiva all'Inghilterra.
Se si chiede dell'esistenza di normative europee che impongano tale obbligo ora, improbabile se non impossibile.
Se si discute sulla opportunita' di tali sistemi di identificazione, allora questo e' tutt'altro discorso e poco puo' valere se negli altri paesi sia cosi' o meno.
In soldoni....di cosa si sta' discutendo?

Mach
29-03-12, 15: 27
Di questo cortesemenete si discute in altre discussioni, tipo QUI. (https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?34056-Eurogendfor-la-nuova-polizia-europea-con-poteri-illimitati)
Per cui non centra assolutamente nulla con il tema di questa discussione.

Scusami Franco. :)

altairV
29-03-12, 20: 37
Blushield, il quesito è se esistono Paesi, e quali (EU ed anche extraEU) dove i colleghi hanno esposto, per legge di QUELLO Stato, la matricola o il nome, durante il servizio, compreso quello di O.P. Magri qualcuno in un viaggio ha visto i colleghi del posto con quanto sopra ben in vista.
Noi non lo abbiamo questo obbligo e credo nemmeno gli altri corpi di polizia dello Stato.
Invece nella mia città i colleghi della PL hanno un numero (1 al comandante e poi a scendere), al petto.

Pol
30-03-12, 21: 00
certo.
a patto però che anche TUTTI i partecipanti alla manifestazione siano identificabili (mediante invio alla questura in sede di comunicazione di manifestazione dei dati di TUTTI i partecipanti che poi saranno obbligati dagli organizzatori ad indossare un numero identificativo su responsabilità degli organizzatori in caso di falsità o non corrispondenza).

quindi niente cappucci, niente passamontagna, niente sciarpe, niente caschi e se possibile e non chiedo troppo anche niente molotov, niente bombe carta imbottite di chiodi ecc. ecc.

Sarebbe troppo bello !!!

Blushield
30-03-12, 22: 33
Blushield, il quesito è se esistono Paesi, e quali (EU ed anche extraEU) dove i colleghi hanno esposto, per legge di QUELLO Stato, la matricola o il nome, durante il servizio, compreso quello di O.P. Magri qualcuno in un viaggio ha visto i colleghi del posto con quanto sopra ben in vista.
Noi non lo abbiamo questo obbligo e credo nemmeno gli altri corpi di polizia dello Stato.
Invece nella mia città i colleghi della PL hanno un numero (1 al comandante e poi a scendere), al petto.

Ah...!!! mi ero perso nei vari rami della discussione.
Sì, la PL ha un distintivo riportante il numero dell'operatore. Non è un vero e proprio numero di matricola, tanto che se l'operatore cambia realtà lavorativa, cambierà anche tale numero.
Per la prima parte della domanda, proprio non saprei: aspettiamo il contributo degli altri utenti.

altairV
30-03-12, 23: 07
Quello della PL dovrebbe andare in base al ruolo e all'anzianità in esso, giusto? 1 al Comandante e in basso l'ultimo arrivato del ruolo base. Che se si trasferisse in altra realtà quasi certamente avrebbe un numero diverso, vuoi per il numero complessivo del personale vuoi per la sua anzianità nel ruolo. E' così?

Per la risposta al mio quesito confido nei colleghi che vanno in vacanza all'estero. La prossima volta che vado in SLO e in Austria se vedo colleghi locali mi fermo apposta :)

Blushield
31-03-12, 11: 30
Quello della PL dovrebbe andare in base al ruolo e all'anzianità in esso, giusto? 1 al Comandante e in basso l'ultimo arrivato del ruolo base. Che se si trasferisse in altra realtà quasi certamente avrebbe un numero diverso, vuoi per il numero complessivo del personale vuoi per la sua anzianità nel ruolo. E' così?

Esattamente.

kekojkd
11-08-12, 00: 42
salve,non so se e gia stata aperta una discussione simile ma volevo chiedervi cosa ne pensate dei numeri indentificativi sui caschi degli operatori di ps,cc,e g.d.f,visto che in molti stati europei sono gia in dotazione da anni ma qui in italia ancora no.

ZeusIT
11-08-12, 01: 37
E' giusto secondo me, un poliziotto deve essere sempre identificabile...

kekojkd
11-08-12, 02: 03
grazie zeusit per la risposta

Eli113
11-08-12, 08: 32
Il poliziotto è sempre identificabile, non per niente portiamo la divisa. Non sono d'accordo sul numero identificativo, non siamo numeri ma persone con nome e cognome e non deve essere di certo il cittadino a conoscerlo o a poter associare il numero alla mia persona, d'altra parte come detto e ridetto se devo portare un numero, anche il manifestante deve portarne uno ( ma poi qualcuno griderebbe al nazismo e gli ebrei )

ZeusGab
11-08-12, 09: 10
Concordo pienamente con Eli, ma volevo chiedere...perche in molti paesi europei si ed in Italia ancora no? se c'è un vero motivo, o più semplicemente non ci si è posti mai il problema fino ad ora.

Wiseman
11-08-12, 09: 41
Non necessariamente quello che si fa altrove, in Europa e nel mondo, è meglio di quello che facciamo a casa nostra, anzi.
Con provincialismo e complessi di inferiorità abbiamo importato delle vere porcherie, per di più incompatibili con il resto del nostro sistema sociale, culturale e giuridico. Basta.

E per quanto riguarda il numero sui caschi, non solo condivido la posizione di Eli113, ma aggiungo che mi fa schifo il solo pensarci: ha del morboso, del pornografico, il compiacimento di poter dargli all'agente, prefigurando un nuovo caso Diaz, un nuovo processo, un nuovo film.... Vade retro!

basilischio
11-08-12, 10: 02
salve,non so se e gia stata aperta una discussione simile ma volevo chiedervi cosa ne pensate dei numeri indentificativi sui caschi degli operatori di ps,cc,e g.d.f,visto che in molti stati europei sono gia in dotazione da anni ma qui in italia ancora no.

Potrei anche essere d'accordo.......... tutti identificabili poliziotti e cittadini, "ma patti chiari, amicizia lunga".
Prima di tutti i dimostranti si presentino alle manifestazioni come prescrive la legge, a volto scoperto e riconoscibili, altrimenti sono per l'applicazione per un "chip" sotto pelle con il quale si possa identificare inequivocabilmente chi combina guai. :) :) :) chi non è riconoscibile non deve partecipare a manifestazioni.... più semplice di così.:) :) :)

FRANCODUE
11-08-12, 10: 31
Riunita alla discussione preesistente che consiglio rileggere siccome si era già detto un po' tutto.

fatality
11-08-12, 14: 10
appunto.
per me non c'è nessun problema se devo portare un numero, una lettera o quello che volete.
l'importante è che valga per tutti e che tutte le leggi vigenti inerenti le manifestazioni di piazza vengano applicate alla lettera.
da quelle sui promotori a quelle sui percorsi da fare, passando per il divieto di travisarsi e arrivando fino allo scioglimento della manifestazione nella quale vengono fatte offese alle istituzioni o rappresentanti delle stesse.

kekojkd
12-08-12, 05: 09
le offese mi sembra eccessivo specie in un clima di tensione, che si respira giorno dopo giorno il comune cittadina ha il sacrosanto diritto almeno a parole di esprimere tutto il suo dissenso per come viene trattato per il resto concordo in pieno con te.(i vecchi marinai dicevano pagatemi di meno ma datemi il diritto di lamentarmi),un bel va...... detto a chi ti sta rovinando l'esistenza non ha mai fatto male anzi.....tanto quelli fanno spalluce e tornano nel loro mondo dorato alla faccia di tutti....tanto la faccia ce la mettete voi mica loro,il giorno che in una manifestazione vedro un solo poliziotto schierarsi con i manifestanti vuol dire che in questo paese e arrivata una democrazia vera,sono al vostro fianco quando manganellate teppisti e zecche che vi tirano di tutto contro solo per il gusto di farlo ho di rovinare le manifestazioni altrui ma a volte peccate anche voi ed e giusto fare il mea culpa e non nascondersi dietro ad un dito. qualcuno in mezzo a voi a la mano pesante e piace usarla con gusto ,ecco questi elementi che rovinano l'immagine delle f.f.o.o devono essere riconosciute e mandate via dal corpo seduta stante, perche non e possibile vedere un cc lasciare l'arma per aver abusato di doping mentre chi ha spaccato mandibole senza motivo giri ancora con una divisa.con questo discorso spero di non aver offeso nessuno, se e cosi mi scuso anticipatamente.io ammiro molto le f.f.o.o ma non trovo giusto che veniate usati da chi sta sopra di voi come arma per zittire un malessere popolare.noi siamo con voi se voi siete con noi siamo tutti figli del popolo

fatality
12-08-12, 10: 40
,il giorno che in una manifestazione vedro un solo poliziotto schierarsi con i manifestanti vuol dire che in questo paese e arrivata una democrazia vera,sono al vostro fianco quando manganellate teppisti e zecche.
questi elementi che rovinano l'immagine delle f.f.o.o devono essere riconosciute e mandate via dal corpo seduta stante, perche non e possibile vedere un cc lasciare l'arma per aver abusato di doping mentre chi ha spaccato mandibole senza motivo giri ancora con una divisa.

a. il giorno che vedrai un poliziotto venir meno al proprio giuramento sarà attuata la visione di democrazia che hai te. punto di vista il tuo che rispetto ma non condivido.
a casa mia invece ciò sarebbe l'inizio di una rivoluzione se i poliziotti a farlo saranno tanti.
se invece il poliziotto è da solo o ha pochi seguaci pagherà penalmente e disciplinarmente il proprio comportamento che ha violato leggi e regolamenti di servizio.
e dubito che ci sarai tu a pagargli l'avvocato che non potrà permettersi ed a manifestare sotto il palazzo di giustizia.

b. le "zecche" non sono tutti teppisti. dunque non capisco perchè sarebbe giusto manganellare una "zecca" tout court.

c. a parte che paragonare un carabiniere che ha rassegnato le dimissioni volontariamente con un mister x poliziotto violento e spaccamantibole buttato là tanto per gettare un pò di fango sull'intera polizia di stato è un esercizio tanto facile quanto comune e basato su analogie e sillogismi della peggior specie.
in gener usato da chi vuole usare tale pretesto per poi candidarsi alle elezioni politiche con ottima possibilità di essere eletto.
quindi se è questo il tuo obiettivo, rispetto anche ciò, solo ti consiglio di tenere gli occhi aperti perchè la concorrenza è tanta...:D

Zoppo
12-08-12, 11: 59
Posso garantire che in alcuni paesi stranieri le FFOO hanno nome e cognome cucito sulla divisa. Se non dispiace, racconterò un episodio sull’argomento.

Era il 2000, ero in Brasile e dovevo percorrere la strada statale tra Sao Paulo e Iguaçu (circa 2.300Km tra andata e ritorno). C’era pieno di autostoppisti: per lo più contadini con sacchi di patate in spalla, militari di leva e agenti della Policìa Rodoviaria (credo si possano equiparare ai Carabinieri) che chiedevano un passaggio per recarsi ai vari posti di blocco (un po’ strano, ma vero). Io non mi sono mai fatto problemi con gli autostoppisti, perciò li scarrozzavo volentieri, sia per tenermi compagnia, sia perché con uno in divisa di fianco viaggi più sicuro, e a volte non si sa mai.
Tornai indietro all’alba. La strada era stata progettata e realizzata in economia e infatti invece di girare intorno alle colline o passarci dentro, saliva e scendeva ripidissima per centinaia di chilometri in mezzo alle piantagioni di canna da zucchero. Avevo una Fiat Palio, una belva dell’asfalto con almeno 43CV che faticava a salire, perciò nelle discese prendevo un po’ di rincorsa.
Saranno state le 05:30 e a un incrocio trovo il solito militare di leva e lo tiro su. Dopo un po’ di sali e scendi, in cima ad una collina, due agenti della Policia Rodoviaria mi fermano e mi chiedono i documenti. Consegno patentino locale e carta d’identità (passaporto e patente italiana in tasca che non si sa mai). Gli agenti avevano nome e cognome cuciti sulla divisa e quello superiore in grado doveva avere ascendenza italiana perché si chiamava (mettiamo) Luca Rossi. Questi venne da me e mi disse di uscire dalla vettura perché con l’autovelox avevano rilevato che andavo a 111Km/h e doveva darmi una multa di 111 Reais. La cosa mi puzzò subito sia perché andavo a più di 111Km/h, sia perché non avevo mai visto dare le multe un tanto al chilometro. Il soldato di leva scese pure lui ma gli agenti gli dissero di restare lontano. Lui si rifiutò e durante la loro discussione ne approfittai per appartarmi anch’io e fingere di telefonare. Il Rossi mi domandò cosa facessi e gli dissi che avvisavo il mio capo della XYZ (nota ditta brasiliana) che mi aspettava a Campinas, che avrei fatto tardi per via di un posto di blocco. Il Rossi parve subito contrariato, mi disse che gli dispiaceva dovermi multare ma che era disposto ad aiutarmi… ma quanto gli potevo dare?
Io feci il tonto << non lo so, quanto si dà in Brasile? >>
<< Dipende: tu quanto hai? >>
<< Quello che ho è indifferente. Lei quanto vuole? >>
<< Tu quanto mi dai? >>
<< Io non mi permetterei mai: è lei che deve chiedere. >>
<< In Italia quanto si da? >> (sic!)
<< Non lo so, non mi hanno mai fermato. >> (scusate, ma cosa dovevo dire?)
<< Se non mi dai nulla ti devo requisire il patentino brasiliano. >>
<< Lo tenga pure. >>
<< Ma anche passaporto e patente italiana. >>
<< Va bene, ma a quel punto dovrò rivolgermi al Consolato Italiano per il rimpatrio… ma lei si chiama Luca Rossi? >>
<< Perché? >>
<< Sono italiano anche io: è facile da ricordare. >>
Il Rossi fece una smorfia, mi restituì i miei documenti e urlò all’altro agente di lasciarci andare al più presto e di fermare un’altra macchina che stava arrivando.

Tornai dal Brasile atterrando ad Amsterdam, passai sempre per lavoro dalla Germania e poi tornai in Italia passando dalla Francia con la mia auto. Quella notte, presso una stazione di servizio autostradale, mi ferma la Gendarmerie, mi chiedono da dove vengo e allora gli elenco Germania, Olanda, Brasile, Paraguay, Olanda, Germania, Francia… Mi domandano se trasporto cocaina. No. Eroina? Nemmeno. Marihuana? Hashish? Neppure. Cocaina? Nooo. Iniziano ad aprirmi le valigie, il cane antidroga che odorava tutto fino a quando trovano 8 parallelepipedi di una pasta marrone chiara, farinosa e molle al tatto.
<< Cocaine! Cocaine! >> si misero a urlare, e gioivano come se avessero arrestato bernardo provenzano, << cocaine! >> e io a cercare di spiegare (non so il francese) che non era cocaina grezza (o che so io!) ma pasta di zucchero non raffinato, un iperenergetico di cui faceva uso mia mamma. Insomma che iniziano a tirarmi fuori i tappetini della macchina, la ruota di scorta, gli attrezzi, mi aprono il cofano e mi smontano il filtro dell’aria, levano la batteria… in capo a mezz’ora (dovevano avere un laboratorio mobile), uno scende giù e avvilito dice ai colleghi << i lé sucre! >>
<< Sucre? >> fecero in coro allibiti e scoraggiati.
Insomma che mi fanno cenno che posso andare, perciò rimonto la macchina e rassetto le valigie. Dopo quasi un’ora metto in moto, non faccio in tempo a mettere la prima che mi dànno di nuovo l’alt. Mi fanno scendere, mi rismontano di nuovo la macchina, sparpagliano la mia roba per terra e senza dirmi nulla se ne vanno lasciandomi lì.
Almeno all’epoca, sono sicuro, la Gendarmerie, a differenza della Policia Rodoviaria, non aveva nomi e cognomi stampati sulla divisa.

Tornando in Italia: non mi sembra giusto che un Carabiniere debba girare per Corleone con nome e cognome in vista, sarebbe una follia, però mi sembrerebbe ragionevolmente giusto che se a un posto di blocco mi ferma un certo Luigi Verdi, almeno porti scritto Marco Bianchi: così si tutelerebbe la sua privacy ma anche il mio diritto di cittadino di non avere a che fare con un potere anonimo.

Elite
12-08-12, 12: 06
mio diritto di cittadino di non avere a che fare con un potere anonimo.

Perchè lo definisci così? Se indosso una divisa e rappresento un' Istituzione non penso di essere anonimo e se lavoro in borghese comunque prima di tutto ti mostro la tessera di appartenenza al Corpo.

Zoppo
12-08-12, 13: 20
Perchè lo definisci così?
Hai ragione: potere anonimo è una definizione sbagliate e ambigua.
Agente non identificabile forse è più preciso e corretto.
Grazie per avermi segnalato l'errore.
Poter identificare gli agenti che eseguirono la seconda perquisizione (totalmente gratuita) distinguendoli da quelli che parteciparono solo alla prima (comprensibilissima), è un diritto mio quanto di questi ultimi, altrimenti in caso di denuncia sarei stato costretto a fare di ogni erba un fascio infangandoli ingiustamente.

Wiseman
12-08-12, 14: 12
Salvo errori, in Italia i pubblici dipendenti a contatto con il pubblico sono già tenuti ad indossare un badge identificativo. Che poi lo facciamo ...è meno sicuro.
Che questa norma si applichi alle forze di polizia non mi risulta, e lo trovo corretto, per gli evidenti (spero) problemi che si potrebbero avere nel clima di "fastidio" perpoliziottootti (carabiniere, finanziere, etc.) picchiatore al servizio del potere, contro cui protestare sempre e comunque a prescindere.
Questo non toglie che, per esempio nel caso citato da Zoppo, io minibus mai avuto problemi a farmi dichiarare dagli operanti un estremo identificativo nei cui confronti far valere le mie rimostranze, se del caso.

Non mi sento suddito di un potere occulto se conosco, rispetto e faccio rispettare le regole; mi sentirei abitante di uno strano Paese se dovessi chiedere agli agenti preposti alla mia sicurezza di spogliarsi dell'appartenenza al corpo per agire nei miei confronti a titolo, piuttosto, individuale.

Questione di punti di vista, senza offesa per nessuno. :)

ale66
12-08-12, 15: 01
Io non ho mai avuto problemi a farmi individuare, quando scattava la famosa parola magica " Mi dia nome e cognome" rispondevo in tranquillità "è scritto nel relativo verbale" , o in alternativa "se pensa di essere leso nei suoi diritti si scriva il numero di targa, sarò senz'altro individuato".
A tal proposito sono sempre stato un fautore della presenza della telecamerina che riprende l'intervento, qualunque esso sia , audio compreso, e credetemi , chi ci perde non sono certo io.
Ben diverso il discorso dell'ordine pubblico , lo scontro fisico è una componente costante di tale servizio, in tali occasioni non ho mai sentito dire "abbiamo torto" "volevamo sfondare e la Polizia è intervenuta", di contro sempre ed in qualsiasi occasione si attacca la Polizia accusandola di ogni tipo di nefandezze, anche quando le riprese televisive comprovano il contrario, immaginiamoci con un segno distintivo da segnalare, costringeranno gli operatori ad armarsi di fiori:).
Gli abusi ci sono stati e inutile negarlo in molte occasioni sono stati duramente e giustamente perseguiti, ma noi per storia e tradizione abbiamo un sistema di ordine pubblico ad altissimo livello, vogliamo indebolirlo? Penso proprio di no , quindi largo alla tecnologia , la stessa che certi manifestanti temono, tutto ripreso compresi gli operatori di Polizia, diciamo un giusto compromesso.

Eli113
12-08-12, 15: 09
Hai ragione: potere anonimo è una definizione sbagliate e ambigua.
Agente non identificabile forse è più preciso e corretto.
Grazie per avermi segnalato l'errore.
Poter identificare gli agenti che eseguirono la seconda perquisizione (totalmente gratuita) distinguendoli da quelli che parteciparono solo alla prima (comprensibilissima), è un diritto mio quanto di questi ultimi, altrimenti in caso di denuncia sarei stato costretto a fare di ogni erba un fascio infangandoli ingiustamente.

E qui ci starebbe una bella lettura dei codici... infatti : Ogni volta che ti viene rilasciato un verbale che per le garanzie del cittadino, indagato in stato di liberta' o indagato in stato di arresto o fermo per indiziato di delitto o altro... vi e' soprascritto GRADO, COGNOME , NOME , TURNO, UFFICIO E NOME DELLA PATTUGLIA, quindi carissimi signori che volete sapere il mio nome giusto per fare cortile... beh non e' difficile o vi fate arrestare indagare ecc ecc oppure vi rilascero' copia del verbale per aver commesso un'illecito amministrativo o altro...

kekojkd
12-08-12, 16: 10
infatti non sto dicendo che il poliziotto deve venir meno al giuramento prestato non dico che il poliziotto deve mettersi dalla parte dei manifestanti durante il servizio.ma vista la situazione dove vengono tagliate le gambe hai soliti noti (questo comprende anche voi) mi piacerebbe vedere anche voi manifestare tramite il vostro sindacato a fianco dei cittadini io non faccio politica ne mi interessa farla sono un cittadino che sta cercando fondi per la polizia della propia citta perche vede che dopo questi tagli i poliziotti fanno la colletta tra di loro per poter uscire in pattuglia e mettere la benzina all'auto di servizio, questo mio gesto da demagogo mi e costato oltre la fiancata della macchina una lettera dove mi si invitava a farmi i fatti miei quindi pensa te quanto fango posso buttare sulla polizia, come gia scritto e inutile nascondersi dietro un dito ho fare il gioco delle tre scimmiette.per il cc io ho riportato solo quello che tg e giornali hanno scritto cioe che e stata l'arma dei cc ha sospenderlo dal servizio e non lui a dare le dimissioni.io definisco zecche tutti coloro che inneggiano e offendono gratuitamente le f.f.oo o peggio mascherati si presentano dinnanzi a loro armati per cercare uno scontro io da cittadino non tollero questo tipo di atteggiamenti.la legge per me deve essere uguale per tutti che siano cittadini o persone in divisa anzi per chi indossa una divisa la pena deve essere maggiore(queste non sono parole mie ma del ministro dell interno in carica).detto questo ti porgo i miei piu sinceri saluti.

Zoppo
12-08-12, 16: 11
Ale66, Eli113,
purtroppo a me la Gendarmerie non ha rilasciato alcun verbale da cui trarre i nominativi di coloro con i quali avevo avuto a che fare, e anche se l’avessi ricevuto, come avrei fatto a distinguere quelli che si erano comportati in maniera corretta da quelli che invece si sono tolti una soddisfazione?
Le telecamere (ben vengano!) servono fino ad un certo punto, infatti il Luca Rossi della situazione, così come riuscì a tenermi lontano dal militare testimone, avrebbe anche potuto tenermi lontano da una eventuale telecamera e continuare tranquillamente la sua estorsione.
Sia chiaro: in Italia sono stato fermato, sottoposto ad accertamenti e confronti in mezzo alla strada più volte, e forse perché sono sempre risultato estraneo ad ogni vicenda, non mi è stato rilasciato mai nulla: pazienza, tanto non ho mai avuto di che lamentarmi. Ma in caso contrario, se ho a che fare con 10 agenti e 1 si comporta in maniera scorretta, cosa devo fare? Denunciarli tutti e poi cercare di identificare quello giusto col rischio di sbagliare? Vi piacerebbe essere al mio posto? O peggio, in quello degli altri 9 agenti? A me no.
Io ho chiesto le generalità ad un agente una volta sola ed è stato per scrivere una lettera di ringraziamento indirizzata ai suoi superiori.

Elite
12-08-12, 17: 22
Non conosco l' ordinamento giudiziario di quel paese, ma "penso" che a garanzia del cittadino un verbale di perquisizione/ispezione avrebbero dovuto rilasciarlo.

Comunque sia, ammetto di non essere favorevole all' eventuale etichettatura degli agenti operanti.

Qual' ora dovesse verificarsi "un incidente" ed il cittadino voglia rivalersi, può tranquillamente richiedere di parlare con il Capo pattuglia sul momento, oppure rivolgersi al più vicino posto di Polizia e sporgere le proprie ragioni. Sarà poi l' Ufficio a risalire all' Agente in questione ed è comunque il metodo che tutt' ora è in uso.

Giusto per precisare...anche io come Ale66 non ho mai avuto problemi a farmi identificare da chicchessia, nel momento in cui in maniera spavalda ed arrogante hanno chiesto: "Dammi il tuo nome e cognome...che poi so io con chi devo parlare"! Paura...:)

Zoppo, non tutti sono nutriti dei tuoi buoni propositi...

kekojkd
12-08-12, 17: 57
secondo me si potrebbe fare quando si e in pattuglia come in america e australia li ad esempio durante un posto di blocco e obbligatorio mettersi di fronte alla macchina di pattuglia in modo da essere filmati dalla videocamera posta sul cruscotto dell'auto oltre alla registrazione video vi e anche quella vocale in modo da poter riscontrare l'operato dell'agente,mio cugino che e australiano quando e venuto in italia e stato bloccato da una pattuglia della polizia lui abbituato in australia la prima cosa che a fatto e stata dare subito scendere dalla macchina e mettersi di fronte al cofano con braccia e mani larghe la polizia e rimasta a bocca aperta,mio cugini mi ha spiegato che li e normale prassi e che in molti casi per perquisire l'auto il poliziotto ammanetta il fermato in modo da proteggere la sua incolumita,e anche vero che da loro la polizia gira con un solo uomo in auto e raro vederli in 2

mattia580
12-08-12, 18: 52
Assolutamente contrario.
Se chiamano una pattuglia su qualche intervento, ovviamente avrà a che fare con dei delinquenti. Non vedo il perchè io devo far sapere chi sono a quel gruppo di persone non piacevoli.
Magari ho davanti qualcuno che non scherza... mi trova e mi viene a fare qualche dispetto alla macchina o da qualche parte . . .

kekojkd
12-08-12, 19: 10
dai almeno il numero sul casco per le manifestazioni si puo mettere non penso sia una cosa cosi oscena,per il tesserino di riconoscimento in bella vista quello no,figurati che da noi io sono una g.p.g il vecchi prefetto ci obbligava ha mettere il tesserino sulla divisa con nome foto grado ecc il nuovo prefetto invece per una questione di sicurezza ce li ha fatti levare anche perche molte g.p.g si son trovati sfregi all'auto e qualcuno e anche finito in ospedale perche ritraciato sotto casa le a prese,quindi ben venga il numero ma senza mettere a rischio l'icolumita di nessuno:respect:

basilischio
12-08-12, 20: 08
dai almeno il numero sul casco per le manifestazioni si puo mettere non penso sia una cosa cosi oscena,per il tesserino di riconoscimento in bella vista quello no,figurati che da noi io sono una g.p.g il vecchi prefetto ci obbligava ha mettere il tesserino sulla divisa con nome foto grado ecc il nuovo prefetto invece per una questione di sicurezza ce li ha fatti levare anche perche molte g.p.g si son trovati sfregi all'auto e qualcuno e anche finito in ospedale perche ritraciato sotto casa le a prese,quindi ben venga il numero ma senza mettere a rischio l'icolumita di nessuno:respect:

Anche un bel chip sottopelle a chi partecipa alle manifestazioni non sarebbe proprio così osceno, anzi sarebbe pure invisilile agli occhi di tutti.

Ora se vogliamo prendere sporadici casi, in cui i media tendono ad enfatizzare fatti che poi sono sempre conseguenza di azione precedenti da parte dei manifestanti, come pretesto per questa assurda richiesta, va più che bene, ma facendo un ragionamento obiettivo e cogliendo l'essenzialità del fatto se ne riscontra tutta l'inutilità.

Tanto per essere sintetici e soprattutto pratici, la polizia non interviene se non dopo ripetuti avvisi e dopo un preciso ordine di un dirigente..... domandatevi perchè quel dirigente ha dato l'ordine e non andate a cercare altro; è solo conseguenza di fatti iniziali ben precisi che hanno fatto emettere quell'ordine. Se fossero stati leciti quell'ordine non avrebbe avuto radione di essere.

kekojkd
12-08-12, 20: 48
io non metto in dubbio l'operato del funzionario ci mancherebbe ma diciamo l'uso spropositato della forza da parte di qualche agente che con l'ordine del funzionario non ha niente a che vedere come dall'altra parte ci deve essere un regolamento che vieti a tutti i manifestanti di sfilare con bandane e qualunque capo che possa coprire il volto se non si mettono regole ferree sia da una che dall'ltra parte si va a finire sempre nello scontro e chi ci passa e solo il povero cristo che non fa niente di male

fatality
12-08-12, 21: 15
appunto. visto che tali regole (divieto di partecipare a manifestazioni travisati ed obbligo di rispettare il percorso e le prescrizioni del questore ecc.) iniziamo ad "indignarci" se non vengono rispettate queste.

poi iniziamo a parlare delle altre.

infine la legge già prevede che il pubblico ufficiale che commette reati venga punito più gravemente del normale cittadino.
ed infatti le sentenze su questo parlano chiaro.

p.s.

riguardo il discorso di manifestare o meno, apprezzo la tua precisazione ma sai prima si era capito che tu auspicassi che il personale in servizio durante una manifestazione, smettesse di fare il proprio dovere e si mettesse a manifestare.
ciò è vietato ovviamente.

ma ciò non toglie che ognuno di noi può manifestare senza divisa e fuori servizio.

kekojkd
12-08-12, 21: 46
grazie per la precisazione e per aver capito il mio discorso fatality

basilischio
12-08-12, 23: 07
grazie per la precisazione e per aver capito il mio discorso fatality
Il numero sul casco che fine a fatto?
di che si deve discutere visto che i polizziotti liberi dal servizio ed in borghese possono partecipare alle manifestazioni?
Certo che aprire una discussione sul numero da applicare sui caschi per identificare i poliziotti per subito dopo girare l'argomento sul fatto che un poliziotto partecipi a manifestazioni, è abbastanza fuorviante......:)


salve,non so se e gia stata aperta una discussione simile ma volevo chiedervi cosa ne pensate dei numeri indentificativi sui caschi degli operatori di ps,cc,e g.d.f,visto che in molti stati europei sono gia in dotazione da anni ma qui in italia ancora no.


l........................,il giorno che in una manifestazione vedro un solo poliziotto schierarsi con i manifestanti vuol dire che in questo paese e arrivata una democrazia vera,sono al vostro fianco quando manganellate teppisti e zecche che vi tirano di tutto contro solo per il gusto di farlo ho di rovinare le manifestazioni altrui ma a volte peccate anche voi ed e giusto fare il mea culpa e non nascondersi dietro ad un dito. qualcuno in mezzo a voi a la mano pesante e piace usarla con gusto ,ecco questi elementi che rovinano l'immagine delle f.f.o.o devono essere riconosciute e mandate via dal corpo seduta stante, perche non e possibile vedere un cc lasciare l'arma per aver abusato di doping mentre chi ha spaccato mandibole senza motivo giri ancora con una divisa.con questo discorso spero di non aver offeso nessuno, se e cosi mi scuso anticipatamente.io ammiro molto le f.f.o.o ma non trovo giusto che veniate usati da chi sta sopra di voi come arma per zittire un malessere popolare.noi siamo con voi se voi siete con noi siamo tutti figli del popolo
Sarà meglio attenersi al tema della discussione!

Zoppo
15-08-12, 11: 25
Premesso che non ho mai detto che un agente debba essere identificabile attraverso il proprio nome e cognome (anzi, ho detto tutt'altro!) e che andando sul dettaglio ho sempre parlato di cosa mi è accaduto all'estero, mi sembra sia una questione di equilibrio: se l'agente non è identificabile, l'equilibrio si sposta verso l'agente, il che è un bene in alcuni casi ma può essere un male se non è del tutto onesto; se l'agente non è identificabile, allora l'equilibrio si sposta verso il cittadino... ma anche verso il delinquente o il prepotente.
Visto che l'equilibrio pare non si possa raggiungere, che vogliamo fare?
Forse è meglio lasciare le cose come stanno, d'altronde è più facile che un agente si imbatta in un delinquente che io in un agente alla brasiliana... e poi se non diamo un vantaggio alle FFOO, che ci stanno a fare?
Discutendone con voi, mi sono fatto più o meno quest'idea.

Comunque posso dire (purtroppo per esperienza...) che mettere un numero sull'elmetto nelle manifestazioni non serve a nulla. Una volta infatti (sempre all'estero), sentii un coro urlare degli insulti, non gli diedi particolare importanza fino a quando mi trovai davanti la carica della polizia a cavallo che rispondeva a tono alla provocazione. Per un attimo mi sentii catapultato in Dottor Zivago e non mi fece molto piacere. Per fortuna avevo di fianco a me un gippone e potei buttarmici sotto: ricordo ancora che vedevo solo la fessura tra il pavimento e il fondo della jeep, e in questa gli zoccoli dei cavalli che calpestavano intorno e le loro sotte che ogni tanto lasciavano andare... Onestamente non mi ricordo i numeri di matricola sui caschi.....

grazie per la chiacchierata!

altairV
15-08-12, 12: 23
Oltretutto in Brasile aveva cognome e nome sull'uniforme ma ti ha chiesto il pizzo comunque! Alla fine non è certo quello che impedirebbe il compimento di atti illegali.