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Visualizza Versione Completa : Maternità/Paternità - dubbi e decreti



akuaduulza
22-02-12, 19: 48
Mi scuso se già esisteva una discussione, io ho provato a cercarla, ma sinceramente non l'ho trovata. Apro questo topic per parlare con persone che hanno vissuto quest'evento (meraviglioso!) e che sanno dar consiglio sulle normative vigenti.

Purtroppo la maternità sembra quasi una "sconosciuta" all'interno delle Forze Armate, eppure fa parte del ciclo della vita e dovrebbe essere una cosa normalissima.

Personalmente ho ricercato sul sito dello SME le direttive che la tutelassero ed ho trovato esclusivamente una Circolare interna, tra l'altro, secondo mio modesto parere, dove parla veramente poco della "realtà".

Credo che tutte le mamme e/o future mamme conoscano la legge che tutela la maternità. Ma parlando "terra a terra" come funziona realmente questo periodo all'interno dell'esercito?

Ho aperto questo topic, perché forse, ci sono ragazze che hanno bisogno "di sapere" dove trovare le normative, quali sono le normative o semplicemente come comportarsi durante questo periodo.

Spero che questo piccolo topic possa essere d'aiuto a tutte le persone che hanno anche dei dubbi "sciocchi". Anticipo nuovamente le mie scuse se esiste già un topic dedicato ed io non l'ho trovato.

Nel caso non esistesse, inizio col linkare il Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151
Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53 (Pubblicato nella G.U. 26 aprile 2001, n. 96, S.O.).

"10. Personale militare femminile.
(decreto legislativo 31 gennaio 2000, n. 24, art. 4, comma 3)
1. Fatti salvi i periodi di divieto di adibire al lavoro le donne previsti agli articoli 16 e 17, comma 1, durante il periodo di gravidanza e fino a sette mesi successivi al parto il personale militare femminile non può svolgere incarichi pericolosi, faticosi ed insalubri, da determinarsi con decreti adottati, sentito il comitato consultivo di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 20 ottobre 1999, n. 380, dal Ministro della difesa, di concerto con i Ministri del lavoro e della previdenza sociale e delle pari opportunità per il personale delle Forze armate, nonché con il Ministro dei trasporti e della navigazione per il personale delle capitanerie di porto, e dal Ministro delle finanze, di concerto con i Ministri del lavoro e della previdenza sociale e delle pari opportunità per il personale del Corpo della guardia di finanza."

http://www.governo.it/Presidenza/USRI/magistrature/norme/dlvo151_2001_n.pdf

FRANCODUE
23-02-12, 10: 34
Una discussione specifica con le normative in effetti non c'è.
Puoi continuare tranquillamente e grazie per il tuo apporto.

akuaduulza
23-02-12, 13: 47
Forse perché effettivamente finché non ci si trova una persona nemmeno ci pensa.
Spero vivamente che qualche "mamma soldato" abbia voglia di passare di qui, perché purtroppo certe cose non sono molto chiare.

Già che ci sono, butto giù qualche domanda, sperando che qualcuno passi:

1) è possibile venire a lavora in civile quando la "panzina" inzia a notarsi [perché come sappiamo tutti i capi militari non possono essere modificati], ma esiste una normativa o bisogna semplicemente sperare nell'accondiscenza del Comandante/Comandante di Compagnia?

2) so per certo che la maternità NON preclude i concorsi per il passaggio in SPE [parlando di vfp4], ma in "gravidanza a rischio" [e mi auguro che nessuno l'abbia passata], è comunque possibile fare domanda per la rafferma biennale [vfp4]

Spero che questo "topic" non scenda e che qualcuna abbia voglia di raccontare la sua esperienza.

Io inzio col dire che: "appena sapete della gravidanza è vostro diritto e dovere comunicarlo alla caserma. Dovete andare in infermeria, con le carte del ginecologo, e far presente il vostro nuovo stato. Vi verrà fatta un'esenzione a TUTTE le attività addestrative, poligoni, guardie diurne e notturne, ecc... ovvero sarete destinare al solo lavoro d'ufficio. Sarà l'infermeria stessa ad avvisare la vostra Compagnia, ma credo sia onesto andare a parlare col proprio Comandante di Compagnia [almeno io ho fatto così]" :)

Man mano che avrò altre informazioni [la settimana prossima credo andrò ad informarmi presso il mio Ufficio Personale] metterò leggi e decreti.
Spero che altre ragazze interessate o che sono già diventate mamme, abbiano la voglia e il tempo di continuare le informazioni.

Grazie ancora. Buona giornata.

akuaduulza
25-02-12, 08: 38
1) è possibile venire a lavora in civile quando la "panzina" inzia a notarsi [perché come sappiamo tutti i capi militari non possono essere modificati], ma esiste una normativa o bisogna semplicemente sperare nell'accondiscenza del Comandante/Comandante di Compagnia?

AGGIORNAMENTO: care mamme, se la mimetica "vi va stretta", basta semplicemente farsi fa un certificato dal medico dove dice che "il capo d'abbigliamento in uso è inappropriato per la crescita del feto" - con successiva lettera al Comandante di Compagnia, che avviserà il Comandante di Reggimento. :)

Altri aggiornamenti ed info vi attendono.

akuaduulza
28-02-12, 18: 23
2) so per certo che la maternità NON preclude i concorsi per il passaggio in SPE [parlando di vfp4], ma in "gravidanza a rischio" [e mi auguro che nessuno l'abbia passata], è comunque possibile fare domanda per la rafferma biennale [vfp4]

AGGIORNAMENTO: sia in caso di "maternità anticipata" che in nel caso della "maternità obbligata" [i 5 mesi obbligatori] è ASSOLUTAMENTE POSSIBILE partecipare sia ai concorsi per passare in Servizio Permanente, che chiedere la Rafferma biennale.

Ed ora, aggiorno il topic con qualcosa "in più" sulla Maternità e le leggi che la tutelano:

1) Ai sensi dell'Art. 748 comma 5 del DPR 15 marzo 2012 n. 90 - il personale militare femminile ha l'obbligo di dare notizia dell'evento [la gravidanza] al Reparto;

2) Art. 1493 comma 1 del Decreto Legislativo 15 marzo 2010 n. 66 - Normativa relativa la maternità e la partenità del personale militare;

3) Art. 1494 del Decreto Legislativo 15 marzo 2010 n. 66 - durante il periodo di gravidanza e fino a sette mesi successivi al parto, il personale militare femminile NON può svolgere incarichi pericolosi, faticosi e insalubri;

4) Ai sensi dell'Art. 1495 del Decreto Legislativo 15 marzo 2010 n. 66 - le assenze dal servizio per motivi connessi allo stato di gravidanza, non pregiudicano la posizione di stato giuridico del personale. I periodi di congedo [pari a 5 mesi] sono VALIDI a tutti gli effetti ai fini dell'anzianità di servizio;

5) Il personale militare femminile ha diritto a permessi retribuiti per l'effettuazione di esami prenatali, accertamenti clinici e visite mediche; nel caso in cui questi debbano essere eseguiti durante l'orario di servizio (con relativa documentazione giustificativa attestante la data e l'orario in cui tali esami hanno avuto luogo);

6) In caso di parto PREMATURO alla madre spettano i periodi di licenza per congedo di maternità non goduti prima della presunta data del parto.
Se il bambino ha avuto la necessità di un periodo di degenza presso una struttura ospedaliera (privata o pubblica), la madre ha la facoltà di riprendere servizio (previa presentazione del certificato medico) chiedendo la fruizione del restante periodo di licenza, qualora non fruito, a decorrere dalla data di rientro a casa del bambino;

7) Legge 22 maggio 1978 n.194 - Interruzione spontanea o volontaria della gravidanza;

8) La certificazione anagrafica (o l'autocertificazione attestante l'evento della nascita del figlio) dev'essere prodotta dalla madre al Reparto di appartenenza entro 30 giorni dalla nascita del figlio.

akuaduulza
05-03-12, 18: 19
Dato che ho un po' di tempo, continuo a svelare gli arcani misteri della maternità :D

Licenza per congedo di maternità:

1) Al personale militare femminile in stato di gravidanza è interdetta la prestazione del servizio ed è concessa d'ufficio la licenza di maternità:

- durante i due mesi precedenti la data del parto e i tre mesi dopo il parto;
- qualora il parto avvenga dopo la data presunta, per il periodo intercorrente tra la data presunta e la data effettiva del parto;
- qualora il parto avvenga prima, i giorni non goduti vengono aggiunti al periodo di congedo dopo il parto.

2) L'interdizione dalla prestazione del servizio è anticipata a tre mesi dalla data presunta del parto quando le militari in gravidanza sono adibite ad impieghi che, in relazione all'avanzato stato di gravidanza, siano da ritenersi gravosi o pregiudizievoli.
In deroga a quanto sopra, il medesimo personale ha facoltà di fruire della licenza per congedo di maternità a partire dal mese precedente la data presunta del parto e nei quattro mesi successivi al detto evento, a condizione che il medico specializsta del servizio sanitario nazionale (o con esso convenzionato) e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro.
Al personale collocato in congedo di maternità è attribuito il trattamento economico ordinario nella misura intera.


Anticipo della licenza per congedo di maternità:

Il servizio ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali può altresì disporre, sulla base di accertamento medico, l'interdizione dal servizio personale militare femminile in stato di gravidanza, fino all'inizio del sopraindicato periodo di interdizione ordinaria, per uno o più periodi, la cui durata viene determinata dal medesimo servizio ispettivo, per i seguenti motivi:

a) nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza (gravidanza a rischio);

b) quando le condizioni di lavoro o ambientali siano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna o del bambino;

c) quando la militare non possa essere adibita ad altre mansioni.

L'interdizione dal servizio per la gravidanza a rischio è disposta, a domanda della militare in gravidanza, dal servizio ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, secondo le risultanze dell'accertamento medico ivi previsto.
Il provvedimento dev'essere disposto entro sette giorni dalla ricezione della predetta istanza.

L'interdizione dal servizio per le altre due motivazioni (punto b) e c)) può essere disposta dal servizio ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, d'ufficio o su istanza dell'interessata, qualora nel corso della propria attività di vigilanza constati l'esistenza delle condizioni che danno luogo all'interdizione medesima.

I citati provvedimenti del richiamo servizio ispettivo sono definitivi.

Conseguentemente, il reparto/ente di appartenenza dell'interessata, appena si venga a conoscenza del verificarsi dell'ipotesi di una gravidanza a rischio della stessa, dovrà accertare che la richiamata istanza di interdizione dal servizio, inidirizzata al competente servizio ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, venga prontamente prodotta ed inoltrata ovvero, in caso di difficoltà per la produzione della detta domanda da parte della militare richiedente, si farà carico di fungere da tramite per il sollecito inoltro della stessa al competente servizio ispettivo.

akuaduulza
09-03-12, 10: 28
Circolare della Direzione Generale per il personale militare n. DGPM/II/5/30001/L52 del 26/3/2001


ASTENSIONE DAL SERVIZIO DEL MILITARE PADRE
Il presente paragrafo disciplina i periodi di astensione dal servizio spettanti, in base a quanto disposto dalle leggi 1204/1971, 903/1977 e 53/2000, citate in premessa, al militare padre. Secondo quanto previsto dalle richiamate norme, sotto meglio specificate, i diritti esercitabili dal medesimo sono i seguenti:

a. "Astensione facoltativa dal servizio" di cui all'articolo 7, 1° comma, della legge 1204/71, quale sostituito dall'articolo 3, 2° comma, della legge n. 53/2000.
Il militare padre ha diritto ad astenersi dal servizio, per un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi, durante i primi otto anni di vita del bambino, tenendo presente che, in caso di fruizione frazionata dell'astensione, tra un periodo e l'altro della stessa (anche della durata di un solo giorno) deve essere effettuata una ripresa effettiva del servizio. Tale diritto é riconosciuto a entrambi i genitori. I periodi di astensione dal sevizio o dal lavoro degli stessi non possono complessivamente eccedere il limite di dieci mesi. Qualora, però, il militare padre si astenga dal servizio per un periodo non inferiore a tre mesi, il predetto limite di sei mesi è elevato a sette e il limite complessivo di cui sopra è elevato a undici mesi. Qualora, infine, I'interessato sia l'unico genitore, la durata del periodo in questione e stabilita in dieci mesi. Il periodo di astensione dal servizio di cui sopra è computato nell'anzianità di servizio, esclusi gli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilità. Il diritto in argomento è invocabile anche dai genitori adottivi o affidatari. Qualora, all'atto dell'adozione o dell'affidamento, il minore abbia un'età compresa tra i sei e i dodici anni, il diritto di astensione dal servizio o dal lavoro può essere esercitato nei primi tre anni dal suo ingresso nel nucleo familiare. Ai fini dell’esercizio del diritto in esame, il militare padre è tenuto, salvo casi di oggettiva impossibilità, a preavvisare il Comando del Corpo di appartenenza almeno quindici giorni prima della data di inizio della astensione dal servizio. La facoltà di assentarsi dal servizio ed il relativo trattamento economico sono riconosciuti anche se la madre del bambino non ne ha diritto.

b. "Astensione dal servizio per malattia del bambino" di cui all'articolo 7, 4° comma, della legge 1204/71, quale sostituito dall'articolo 3, 2° comma, della legge n. 53/2000.
Il militare padre ha diritto ad astenersi dal servizio, in alternativa alla madre lavoratrice titolare di analogo diritto, durante le malattie del bambino entro i primi otto anni di vita del medesimo, per i seguenti periodi:
- per tutto il periodo della malattia, nei primi tre anni di età;
- per un massimo di cinque giorni lavorativi all'anno, dal compimento del terzo a quello dello ottavo anno di età, dietro presentazione di certificato rilasciato da un medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato.
La facoltà di astenersi dal servizio ed il relativo trattamento economico sono riconosciuti anche se la madre del bambino non ne ha diritto. Il periodo di astensione in argomento e computato nell'anzianità di servizio, esclusi gli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilità. Ai fini della fruizione del periodo di astensione dal servizio, il militare padre è tenuto a presentare una dichiarazione, rilasciata ai sensi delle disposizioni vigenti in materia, attestante che la madre, se lavoratrice avente diritto al medesimo beneficio, non sia in astensione dal lavoro o dal servizio negli stessi giorni per lo stesso motivo. Il diritto di cui sopra è invocabile anche dai genitori adottivi o affidatari. Qualora, all'atto dell'adozione o dell'affidamento, il minore abbia un'età compresa tra i sei e i dodici anni il diritto medesimo può essere esercitato nei primi tre anni dal suo ingresso nel nucleo familiare. La malattia del figlio che dia luogo a ricovero ospedaliero interrompe il decorso del periodo di ferie di cui il militare padre stia eventualmente fruendo.

c. "Astensione dal servizio per particolare situazione di paternità" di cui all'articolo 6-bis della legge 9 dicembre 1977, n. 903, come aggiunto dall'articolo 13,1° comma, della legge n. 53/2000.
Il militare padre ha diritto ad astenersi dal servizio nei primi tre mesi dalla nascita del figlio, in caso di morte o di grave infermità della madre ovvero di abbandono, nonché in caso di affidamento esclusivo del bambino al padre. Questi, ove intenda avvalersi del diritto in questione, dovrà presentare al Comando del Corpo di appartenenza la certificazione relativa alle condizioni suindicate; nel caso di avvenuto abbandono, dovrà renderne apposita dichiarazione ai sensi delle disposizioni vigenti in materia. Il diritto di cui sopra, ricorrendo le suddette condizioni, è invocabile anche dal militare padre adottivo o affidatario nei primi tre mesi successivi all'effettivo ingresso del bambino nella famiglia adottiva o affidataria, qualora il bambino stesso non abbia superato, al momento dell'adozione o dell'affidamento, i sei anni di età. Sempre in caso di adozione o di affidamento, il militare padre può, inoltre, fruire, in tutto o in parte, del detto periodo di astensione in alternativa alla madre, anche non ricorrendo le condizioni suindicate. Si soggiunge che, in caso di adozione internazionale - come previsto dall'articolo 39-quater della legge 4.5.1983, n. 184, quale sostituito dall'articolo 3 della legge 31.12.1998, n. 476 - il diritto in argomento è invocabile dai genitori adottivi o affidatari nei primi tre mesi successivi all'effettivo ingresso del figlio nella famiglia adottiva o affidataria, anche qualora il medesimo abbia superato, al momento dell'adozione o dell'affidamento, il richiamato limite dei sei anni di età. Il periodo di astensione dal servizio in argomento è computato nell'anzianità di servizio a tutti gli effetti compresi quelli relativi alle ferie e alla tredicesima mensilità.

d. Permessi orari per i motivi di cui all'articolo 6-ter della legge 9 dicembre 1977, n. 903, come aggiunto dall'articolo 13, 1° comma, della legge n. 53/2000.
Il militare padre ha diritto a fruire, durante il primo anno di vita del figlio, di due riposi giornalieri di un'ora ciascuno - anche cumulabili tra loro - ridotti ad uno se l'orario giornaliero di lavoro e inferiore a sei ore, nei seguenti casi:
- qualora il bambino sia affidato al solo padre;
- in alternativa alla madre lavoratrice dipendente che non si avvalga di tale diritto;
- qualora la madre non sia lavoratrice dipendente (e, cioè, quando la madre, lavoratrice, non abbia la qualifica di dipendente, vale a dire sia una lavoratrice autonoma, libera professionista, ecc.).
In caso di parto plurimo, i periodi di riposo di cui sopra vengono raddoppiati e le ore aggiuntive possono essere utilizzate anche dal padre. I predetti periodi di riposo - che spettano anche ai genitori adottivi e affidatari - comportano il diritto del militare padre ad allontanarsi dalla sede di servizio e sono considerati ore lavorative agli effetti della durata e retribuzione del servizio stesso.
Si rappresenta che, mentre la madre può godere dei riposi giornalieri durante i periodi di astensione facoltativa del militare padre, non è, invece, riconosciuta a quest'ultimo la possibilità di fruire dei riposi in argomento nel caso in cui la madre, lavoratrice, si trovi in astensione obbligatoria o facoltativa. Fa eccezione il caso di parto plurimo, in cui le ore aggiuntive possono essere utilizzate dal padre anche durante i periodi di astensione obbligatoria o facoltativa della madre.
Si precisa, inoltre, che il richiamato diritto ai riposi giornalieri non compete al militare padre nel caso in cui la madre non svolga alcuna attività lavorativa.

Evalaprima
16-03-12, 12: 40
Buon giorno a tutti, posso dare il mio contributo in merito avendo 2 figlie (di 9 e 2 anni) e avendone passate di ogni per veder riconosciuti dei diritti sacrosanti.
Il primo consiglio che do a tutti, madri e padri, è: INFORMATEVI!
Ci proveranno in ogni modo a mettervi degli ostacoli, per la fruizione di permessi, licenze, congedi parentali, esonero dai servizi e via discorrendo. Non credete immediatamente a quello che vi diranno, INFORMATEVI BENE, e fate valere i diritti vostri e dei vostri figli. Sì perchè le leggi a tutela della maternità e paternità sono state fatte per tutelare i "bambini"!
La legge di riferimento per tutti i lavoratori è il D.L. n. 151 del 26 marzo 2001 "Testo Unico a tutela della maternità e della paternità". Potete trovare tutta la normativa, (compreso il Testo Unico) e le circolari che vi interessano nell'intranet dell'EI (Affari giuridici - licenze/permessi - maternità paternità) lo tengono abbastanza aggiornato, e sul sito di Persomil.
Allora..... iniziamo dalla circolare di Persomil appena postata sopra. E' vecchia, ed è stata aggiornata di recente.
Non posso linkarla perchè è sull'intranet dell'EI e non posso allegarla perchè è troppo pesante. Ma se andate nell'intranet seguendo il percorso che vi ho indicato, trovate le normative più recenti.
Vi sintetizzo i punti salienti.
- Nel momento in cui si rimane incinta bisogna informare immediatamente la linea gerarchica (che in teoria dovrebbe anche informarvi sui vostri diritti ma dubito che la farà per vari motivi tra cui quello che ne sapranno meno di voi) sarete esonerate dai lavori faticosi e quando l'uniforme non vi entrerà più fate richiesta per indossare abiti civili e metterete i vostri abiti premaman :)
- Se dovete sottoporvi a visite mediche, analisi, ecografie ecc. in orario di servizio, fate richiesta scritta di permesso e portate la giustificativa del medico o del centro diagnostico
- Se la gravidanza si complica potete andare in maternità anticipata, portate il certificato del vostro ginecologo all'Ispettorato del lavoro e faranno tutte le pratiche

Maternità obbligatoria. 2 mesi prima della data presunta del parto fino a 3 mesi dopo il parto. Se state bene fino alla fine della gravidanza potete chiedere di posticipare il periodo di maternità obbligatoria, invece che 2 mesi prima lo potete anticipare a 1 mese prima del parto e 4 mesi dopo. Il vostro ginecologo vi farà un certificato in cui dichiara che potete continuare a lavorare fino a quella data.

Permessi allattamento. Finita la maternità obbligatoria (5 mesi) se decidete di rientrare subito in servizio potete usufruire dei permessi giornalieri per allattamento di 2 ore (per un orario giornaliero di minimo 6 ore) o di 1 ora (se l'orario è inferiore alle 6 ore) I permessi possono essere anche di 1 ora ciascuno (es. entrare 1 ora dopo uscire 1 ora prima). I permessi per allattamento possono essere richiesti fino ad 1 anno di vita del bambino e spettano anche ai padri se la madre è lavoratrice. Dovete fare richiesta scritta al vostro comandante.

Congedi parentali. Finita la maternità obbligatoria e fino al compimento del 3° anno di vita del bambino potete usufruire dei congedi parentali. In tutto sono 6 mesi continuativi o frazionati (potete richiedere anche 1 solo giorno).
I primi 45 gg vengono retribuiti al 100% i rimanenti al 30%.
Consigliuccio: se il vostro orario è 8.00-16.30 da lun a giov e 8.00-12 ven organizzatevi in modo tale da prendere congedo parentale da lun a giov e rientrare il ven facendo 1 ora in meno per permesso allattamento (inizio o fine turno), fino ad 1 anno di vita del bambino, così sab e dom non rientreranno nel conteggio dei giorni di parentale. Se li prendete per periodi continuativi tipo 10-15-30 gg. ecc. nel calcolo rientrano anche sab e dom. Il congedo parentale va richiesto almeno 15 giorni prima al comandante di Corpo, è un diritto anche del padre e anche se la moglie non ne ha diritto (non è lavoratrice dipendente, è casalinga, ecc.), non possono negarlo neanche per motivi di servizio (anche se ci proveranno!)

Esonero turni notturni o servizi continuativi sulle 24 ore
La legge prevede alcuni esoneri ma le fattispecie sono tante a seconda che sia la madre o il padre a chiederli, a seconda del lavoro svolto e fino ad una certa età del bambino. Se tutti e 2 i genitori sono dipendenti dalla stessa Amministrazione (Ministero della Difesa), quindi anche di altra FA, si possono richiedere alcune agevolazioni.

Per chi non trovasse la normativa, mandatemi un MP con il vostro indirizzo e-mail e sarò ben lieta di inviarvela.
INFORMATEVI sempre bene sulla normativa, non mollate se vi negano qualcosa, diffondete il più possibile le informazioni alle colleghe/colleghi e preparatevi a far battaglia.

Infiniti auguri per i nuovi bimbi in arrivo! :)

P.S. un giorno forse vi racconterò il calvario che sto passando da 1 anno a questa parte e che ancora non è finito.

akuaduulza
16-03-12, 13: 07
Grazie mille Evalaprima, sei stata davvero gentilissima.

Oltre alle normative e mi riferisco a tutte le mamme [futuro o già] e i papà, se avete voglia e tempo di "raccontare" le problematiche a cui siete andati incontro questo topic ve ne sarebbe grato!! :D

akuaduulza
02-04-12, 11: 55
Legge 8 marzo 2000, n. 53
"Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città"
(Pubblicata nella Gazzetta Ordinaria del 13 marzo 2000, n. 60)
http://www.handylex.org/stato/l080300.shtml


Costituzione Italiana

Articolo 31
La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.

Articolo 37
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.


Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2009, n. 52
”Recepimento del provvedimento di concentrazione per il personale delle Forze Armate”
Art. 17.
Tutela delle lavoratrici madri
1. Oltre a quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, al personale delle Forze armate si applicano le seguenti disposizioni:
a) esonero dalla sovrapposizione completa dell'orario di servizio, a richiesta degli interessati, tra coniugi dipendenti dalla stessa Amministrazione con figli fino a sei anni di età;
b) esonero, a domanda, per la madre o, alternativamente, per il padre, dal servizio notturno sino al compimento del terzo anno di età del figlio;
c) esonero, a domanda, sino al compimento del terzo anno di età del figlio, per la madre dal servizio notturno o da turni continuativi articolati sulle 24 ore, o per le situazioni monoparentali da turni continuativi articolati sulle 24 ore;
d) esonero, a domanda, dal servizio notturno per le situazioni monoparentali, ivi compreso il genitore unico affidatario, sino al compimento del dodicesimo anno di eta' del figlio convivente;
e) divieto di inviare in missione fuori sede o in servizio di ordine pubblico per piu' di una giornata, senza il consenso dell'interessato, il personale con figli di eta' inferiore a tre anni che ha proposto istanza per essere esonerato dai servizi continuativi e notturni e dalla sovrapposizione dei servizi;
f) esonero, a domanda, dal turno notturno per i dipendenti che abbiano a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
g) possibilità per le lavoratrici madri e per i lavoratori padri vincitori di concorso interno, con figli fino al dodicesimo anno di età, di frequentare il corso di formazione presso la scuola più vicina al luogo di residenza, tra quelle in cui il corso stesso si svolge;
h) divieto di impiegare la madre o il padre che fruiscono dei riposi giornalieri, ai sensi degli articoli 39 e 40 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 in servizi continuativi articolati sulle 24 ore.
2. Nel caso di adozione o affidamento preadottivo, i benefici di cui ai commi 1 e 2 si applicano dalla data di effettivo ingresso del bambino nella famiglia.


Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151
"Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53"

Art.7
Lavori vietati
(legge 30 dicembre 1971, n. 1204, articoli 3, 30, comma 8, e 31, comma 1;
decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 645, art. 3;
legge 8 marzo 2000, n. 53, art. 12, comma 3)
1. È vietato adibire le lavoratrici al trasporto e al sollevamento di pesi, nonché ai lavori pericolosi, faticosi ed insalubri. I lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono indicati dall’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1976, n. 1026, riportato nell’allegato A del presente testo unico. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri della sanità e per la solidarietà sociale, sentite le parti sociali, provvede ad aggiornare l’elenco di cui all’allegato A.
2. Tra i lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono inclusi quelli che comportano il rischio di esposizione agli agenti ed alle condizioni di lavoro, indicati nell’elenco di cui all’allegato B.
3. La lavoratrice è addetta ad altre mansioni per il periodo per il quale è previsto il divieto.
4. La lavoratrice è, altresì, spostata ad altre mansioni nei casi in cui i servizi ispettivi del Ministero del lavoro, d’ufficio o su istanza della lavoratrice, accertino che le condizioni di lavoro o ambientali sono pregiudizievoli alla salute della donna.
5. La lavoratrice adibita a mansioni inferiori a quelle abituali conserva la retribuzione corrispondente alle mansioni precedentemente svolte, nonché la qualifica originale. Si applicano le disposizioni di cui all’articolo 13 della legge 20 maggio 1970, n. 300, qualora la lavoratrice sia adibita a mansioni equivalenti o superiori.
6. Quando la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni, il servizio ispettivo del Ministero del lavoro, competente per territorio, può disporre l’interdizione dal lavoro per tutto il periodo di cui al presente Capo, in attuazione di quanto previsto all’articolo 17.
7. L’inosservanza delle disposizioni contenute nei commi 1, 2, 3 e 4 è punita con l’arresto fino a sei mesi.
http://www.handylex.org/stato/d260301.shtml

ELENCO DEI LAVORI FATICOSI, PERICOLOSI E INSALUBRI DI CUI ALL’ART. 7

Il divieto di cui all’art. 7, primo comma, del testo unico si intende riferito al trasporto, sia a braccia e a
spalle, sia con carretti a ruote su strada o su guida, e al sollevamento dei pesi, compreso il carico e scarico e
ogni altra operazione connessa.

I lavori faticosi, pericolosi ed insalubri, vietati ai sensi dello stesso articolo, sono i seguenti:
A) (Tutela lavoro minorile, allegato I-lavorazioni vietate) quelli previsti dal decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 345 e dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 262;
B) quelli indicati nella tabella allegata al decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, per i quali vige l’obbligo delle visite mediche preventive e periodiche: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto;
C) quelli che espongono alla silicosi e all’asbestosi, nonché alle altre malattie professionali di cui agli allegati 4 e 5 al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni: durante la gestazione e fino a 7 mesi dopo il parto;
D) i lavori che comportano l’esposizione alle radiazioni ionizzanti: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto;
E) i lavori su scale ed impalcature mobili e fisse: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;
F) i lavori di manovalanza pesante: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;
G) i lavori che comportano una stazione in piedi per più di metà dell’orario o che obbligano ad una posizione particolarmente affaticante, durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;
H) i lavori con macchina mossa a pedale, o comandata a pedale, quando il ritmo del movimento sia frequente, o esiga un notevole sforzo: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;
I) i lavori con macchine scuotenti o con utensili che trasmettono intense vibrazioni: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;
L) i lavori di assistenza e cura degli infermi nei sanatori e nei reparti per malattie infettive e per malattie nervose e mentali: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto;
M) i lavori agricoli che implicano la manipolazione e l’uso di sostanze tossiche o altrimenti nocive nella concimazione del terreno e nella cura del bestiame: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto;
N) i lavori di monda e trapianto del riso: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;
O) i lavori a bordo delle navi, degli aerei, dei treni, dei pullman e di ogni altro mezzo di comunicazione in moto: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro.


ELENCO NON ESAURIENTE DI AGENTI E CONDIZIONI DI LAVORO DI CUI ALL’ART. 7

A. Lavoratrici gestanti di cui all’art. 6 del testo unico.

1. Agenti:
a) agenti fisici: lavoro in atmosfera di sovrapressione elevata, ad esempio in camere sotto pressione, immersione subacquea;
b) agenti biologici:
toxoplasma; virus della rosolia, a meno che sussista la prova che la lavoratrice è sufficientemente protetta contro questi agenti dal suo stato di immunizzazione;
c) agenti chimici: piombo e suoi derivati, nella misura in cui questi agenti possono essere assorbiti dall’organismo umano.

2. Condizioni di lavoro: lavori sotterranei di carattere minerario.
Lavoratrici in periodo successivo al parto di cui all’art. 6 del testo unico.
1. Agenti:
a) agenti chimici: piombo e suoi derivati, nella misura in cui tali agenti possono essere assorbiti dall’organismo umano.
2. Condizioni di lavoro: lavori sotterranei di carattere minerario.

---------------------Aggiornamento----------------------------

D.P.R. 52/2009, art. 17, comma 1, let. e) – D.P.R. 51/2009, art. 41. comma 1, let. e).

Previsione normativa relativa ”al divieto di inviare in missione fuori sede o in servizio di ordine pubblico per più di una giornata, senza il consenso dell’interessato, il personale con figli di età inferiore a tre anni che ha proposto istanza per essere esonerato dai servizi continuative e notturni della sovrapposizione dei servizi”

Tale previsione normativa è disciplinata rispettivamente:
- dal comma 1, lettera e) dell’articolo 17 del Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2009, n. 52 che integra l’art. 14, comma 1, lettera d) del Decreto del Presidente della Repubblica 11 settembre 2007, n. 171;
- dal comma 1, lettera e) dell’articolo 41 del Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2009, n. 51 che integra l’art. 32, comma 1, lettera d) del Decreto del Presidente della Repubblica 11 settembre 2007, n. 170.

Destinatario della norma è la Pubblica Amministrazione in capo alla quale è posto un divieto.

Beneficiario degli effetti del divieto è il personale con figli di età inferiore a tre anni che ha proposto istanza per essere esonerato dai servizi continuativi e notturni e dalla sovrapposizione dei servizi.

darel
04-04-12, 16: 25
in base ai discorsi fatti che ritengo molto utili non ho ancora compreso una cosa se sareste così gentili da illuminarmi.

dopo che la madre (che lavora presso una ditta privata) ha utilizzato i mesi previsti di maternità di 2 + 3 quindi i cinque mesi... utilizza anche un ulteriore mese (totali nr. 6 mesi) il padre (militare) può ancora usufruire dei 45 giorni di congedo parentale? o al massimo gliene restano 15 (visto che la madre in totale ne ha fatto sei).

insomma non mi è chiaro se nei primi tre anni di vita si possono fare totali 6 mesi e basta oppure se diverso.


grazie a chi riesce ad illuminarmi e Buona PAsqua a tutto il forum sempre utilissimo



************************


QUOTE=Evalaprima;1597285]Buon giorno a tutti, posso dare il mio contributo in merito avendo 2 figlie (di 9 e 2 anni) e avendone passate di ogni per veder riconosciuti dei diritti sacrosanti.
Il primo consiglio che do a tutti, madri e padri, è: INFORMATEVI!
Ci proveranno in ogni modo a mettervi degli ostacoli, per la fruizione di permessi, licenze, congedi parentali, esonero dai servizi e via discorrendo. Non credete immediatamente a quello che vi diranno, INFORMATEVI BENE, e fate valere i diritti vostri e dei vostri figli. Sì perchè le leggi a tutela della maternità e paternità sono state fatte per tutelare i "bambini"!
La legge di riferimento per tutti i lavoratori è il D.L. n. 151 del 26 marzo 2001 "Testo Unico a tutela della maternità e della paternità". Potete trovare tutta la normativa, (compreso il Testo Unico) e le circolari che vi interessano nell'intranet dell'EI (Affari giuridici - licenze/permessi - maternità paternità) lo tengono abbastanza aggiornato, e sul sito di Persomil.
Allora..... iniziamo dalla circolare di Persomil appena postata sopra. E' vecchia, ed è stata aggiornata di recente.
Non posso linkarla perchè è sull'intranet dell'EI e non posso allegarla perchè è troppo pesante. Ma se andate nell'intranet seguendo il percorso che vi ho indicato, trovate le normative più recenti.
Vi sintetizzo i punti salienti.
- Nel momento in cui si rimane incinta bisogna informare immediatamente la linea gerarchica (che in teoria dovrebbe anche informarvi sui vostri diritti ma dubito che la farà per vari motivi tra cui quello che ne sapranno meno di voi) sarete esonerate dai lavori faticosi e quando l'uniforme non vi entrerà più fate richiesta per indossare abiti civili e metterete i vostri abiti premaman :)
- Se dovete sottoporvi a visite mediche, analisi, ecografie ecc. in orario di servizio, fate richiesta scritta di permesso e portate la giustificativa del medico o del centro diagnostico
- Se la gravidanza si complica potete andare in maternità anticipata, portate il certificato del vostro ginecologo all'Ispettorato del lavoro e faranno tutte le pratiche

Maternità obbligatoria. 2 mesi prima della data presunta del parto fino a 3 mesi dopo il parto. Se state bene fino alla fine della gravidanza potete chiedere di posticipare il periodo di maternità obbligatoria, invece che 2 mesi prima lo potete anticipare a 1 mese prima del parto e 4 mesi dopo. Il vostro ginecologo vi farà un certificato in cui dichiara che potete continuare a lavorare fino a quella data.

Permessi allattamento. Finita la maternità obbligatoria (5 mesi) se decidete di rientrare subito in servizio potete usufruire dei permessi giornalieri per allattamento di 2 ore (per un orario giornaliero di minimo 6 ore) o di 1 ora (se l'orario è inferiore alle 6 ore) I permessi possono essere anche di 1 ora ciascuno (es. entrare 1 ora dopo uscire 1 ora prima). I permessi per allattamento possono essere richiesti fino ad 1 anno di vita del bambino e spettano anche ai padri se la madre è lavoratrice. Dovete fare richiesta scritta al vostro comandante.

Congedi parentali. Finita la maternità obbligatoria e fino al compimento del 3° anno di vita del bambino potete usufruire dei congedi parentali. In tutto sono 6 mesi continuativi o frazionati (potete richiedere anche 1 solo giorno).
I primi 45 gg vengono retribuiti al 100% i rimanenti al 30%.
Consigliuccio: se il vostro orario è 8.00-16.30 da lun a giov e 8.00-12 ven organizzatevi in modo tale da prendere congedo parentale da lun a giov e rientrare il ven facendo 1 ora in meno per permesso allattamento (inizio o fine turno), fino ad 1 anno di vita del bambino, così sab e dom non rientreranno nel conteggio dei giorni di parentale. Se li prendete per periodi continuativi tipo 10-15-30 gg. ecc. nel calcolo rientrano anche sab e dom. Il congedo parentale va richiesto almeno 15 giorni prima al comandante di Corpo, è un diritto anche del padre e anche se la moglie non ne ha diritto (non è lavoratrice dipendente, è casalinga, ecc.), non possono negarlo neanche per motivi di servizio (anche se ci proveranno!)

Esonero turni notturni o servizi continuativi sulle 24 ore
La legge prevede alcuni esoneri ma le fattispecie sono tante a seconda che sia la madre o il padre a chiederli, a seconda del lavoro svolto e fino ad una certa età del bambino. Se tutti e 2 i genitori sono dipendenti dalla stessa Amministrazione (Ministero della Difesa), quindi anche di altra FA, si possono richiedere alcune agevolazioni.

Per chi non trovasse la normativa, mandatemi un MP con il vostro indirizzo e-mail e sarò ben lieta di inviarvela.
INFORMATEVI sempre bene sulla normativa, non mollate se vi negano qualcosa, diffondete il più possibile le informazioni alle colleghe/colleghi e preparatevi a far battaglia.

Infiniti auguri per i nuovi bimbi in arrivo! :)

P.S. un giorno forse vi racconterò il calvario che sto passando da 1 anno a questa parte e che ancora non è finito.[/QUOTE]

FRANCODUE
04-04-12, 19: 14
Gentile utente.
Intanto se vuole può presentarsi QUI (https://www.militariforum.it/forum/forumdisplay.php?28-Benvenuto-Presentati-!!)
al Forum.
Non è obbligatorio farlo comunque.
Poi.
Usi bene il tasto rispondi citando se no non si capisce nulla.
Ed è difficile darle una risposta che comunque lascio alla nostra esperta in materia che ha aperto questa interessante
ed importante discussione, utilissima per le lavoratrici madri.
Grazie.

akuaduulza
04-04-12, 19: 31
in base ai discorsi fatti che ritengo molto utili non ho ancora compreso una cosa se sareste così gentili da illuminarmi.

dopo che la madre (che lavora presso una ditta privata) ha utilizzato i mesi previsti di maternità di 2 + 3 quindi i cinque mesi... utilizza anche un ulteriore mese (totali nr. 6 mesi) il padre (militare) può ancora usufruire dei 45 giorni di congedo parentale? o al massimo gliene restano 15 (visto che la madre in totale ne ha fatto sei).

insomma non mi è chiaro se nei primi tre anni di vita si possono fare totali 6 mesi e basta oppure se diverso.

grazie a chi riesce ad illuminarmi e Buona PAsqua a tutto il forum sempre utilissimo


Il padre (militare) può comunque richiedere i 45 giorni di parentale.

Che io sappia, ma aspetto conferma da Evalaprima, solo nel caso in cui entrambi i genitori siano militari solo uno o l'altra possono richiedere il congedo parentale e non entrambi.


Art.32 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001 n. 151
"Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53"

Art. 32.
Congedo parentale
(legge 30 dicembre 1971, n. 1204, articoli 1, comma 4, e 7, commi 1, 2 e 3)

1. Per ogni bambino, nei primi suoi otto anni di vita, ciascun genitore ha diritto di astenersi dal lavoro secondo le modalità stabilite dal presente articolo. I relativi congedi parentali dei genitori non possono complessivamente eccedere il limite di dieci mesi, fatto salvo il disposto del comma 2 del presente articolo. Nell’ambito del predetto limite, il diritto di astenersi dal lavoro compete:
a) alla madre lavoratrice, trascorso il periodo di congedo di maternità di cui al Capo III, per un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi;
b) al padre lavoratore, dalla nascita del figlio, per un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi, elevabile a sette nel caso di cui al comma 2;
c) qualora vi sia un solo genitore, per un periodo continuativo o frazionato non superiore a dieci mesi.
2. Qualora il padre lavoratore eserciti il diritto di astenersi dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato non inferiore a tre mesi, il limite complessivo dei congedi parentali dei genitori è elevato a undici mesi.
3. Ai fini dell’esercizio del diritto di cui al comma 1, il genitore è tenuto, salvo casi di oggettiva impossibilità, a preavvisare il datore di lavoro secondo le modalità e i criteri definiti dai contratti collettivi, e comunque con un periodo di preavviso non inferiore a quindici giorni.
4. Il congedo parentale spetta al genitore richiedente anche qualora l’altro genitore non ne abbia diritto.

akuaduulza
05-04-12, 08: 14
Normativa diramata da SME
Applicazione al personale militare in servizio permanente dell'istituto del congedo di maternità e paternità di cui al capo II del D.Lgvo n. 151/2001, recante "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità". Innovazioni normative in materia di tutela dell'handicap.
Modifiche e integrazioni alle circolari n. DGPM/II/5/30001/L52 del 26 marzo 2001 e n. DGPM/II/5/30001/1/L52 del 17 gennaio 2003.

"licenza straordinaria per congedo parentale, che copre i periodi di tale beneficio retribuiti per intero fino ad un massimo di quarantacinque giorni nei primi tre anni di vita del figlio. E’ computata nella licenza straordinaria dell’anno di riferimento. Qualora l’altro genitore sia pubblico dipendente, i periodo a retribuzione intera eventualmente fruiti da quest’ultimo, in conseguenza delle previsioni contrattuali riservategli, vanno computati in detrazione dal detto limiti di quarantacinque giorni retribuiti per intero di cui dispone il genitore militare"

(questa casistica vale in caso in cui il coniuge del militare sia un dipendente pubblico)

Evalaprima
05-04-12, 21: 28
Allora.... facciamo un po' di chiarezza. Le tipologie di permessi sono diverse.

MATERNITA OBBLIGATORIA
Spetta alla madre. Inizia 2 mesi prima della data "presunta" del parto e finisce 3 mesi dopo la nascita del bambino. Se le condizioni di salute della madre lo consentono la gestante può chiedere di usufruire della maternità obbligatoria a partire da 1 mese prima della data presunta del parto fino a 4 mesi dopo la nascita (è necessaria certificazione medica che indichi la compatibilità con il lavoro). Se il bambino nasce prima della data "presunta" del parto (es. 10 gg prima) i giorni si aggiungono ai mesi successivi al parto (es. 3 mesi + 10 gg). Se il parto avviene dopo la data "presunta" si calcolano cmq 3 mesi dal parto.

CONGEDI PARENTALI
Spettano sia alla madre che al padre e sono cosa diversa dalla "maternità obbligatoria" di cui sopra e si aggiungono ad essa. Se tutti e due i genitori sono lavoratori dipendenti (pubblici o privati) possono usufruire in totale di max 11 mesi complessivi così suddivisi:
madre: max 6 mesi
padre: max 7 mesi (bonus di 1 mese per i papà)
Per i dipendenti "civili" i primi 30 giorni complessivi tra madre e padre sono retribuiti al 100% i rimanenti al 30%
Per i dipendenti "militari" i primi 45 giorni complessivi tra madre e padre sono retribuiti al 100% i rimanenti al 30%
Si può prendere anche 1 solo giorno di congedo parentale se serve. Questa tipologia di licenza non e' subordinabile alle esigenze di servizio ci proveranno alla grandissima a sostenere il contrario!

Per rispondere a darel:
Questa è la mia interpretazione, tutta da verificare però: se la madre (civile) ha usufruito dei 5 mesi di maternità obbligatoria + 1 mese di congedo parentale (retribuzione al 100%), il padre (militare) può usufruire di soli 15 giorni retribuiti al 100%. Tutti e 2 però possono raggiungere complessivamente 11 mesi di congedo parentale (in aggiunta alla maternità obbligatoria)
Suggerimento mio personale, usufruite di congedo parentale frazionato dal lun al giov e rientrate al lavoro il ven, risparmierete così ben 2 giorni a settimana di congedo parentale (sab e dom) che altrimenti vi verranno conteggiati.

In ogni caso vi consiglio di leggere, anzi no, di studiare con molta attenzione la legge a tutela della maternità e paternità (facilmente scaricabile su millemila siti) e le circolari applicative interne alle FFAA, e tenetene sempre sotto mano una copia da piazzare sotto il naso del superiore che vi dirà: questo no, quest'altro no, e così via.

Per eventuali dubbi chiedete pure. Per le circolari interne mandatemi MP con vostro indirizzo email e sarò ben lieta di inviarvele.

Buona serata a tutti.

Evalaprima

Evalaprima
07-04-12, 02: 14
Per avere un'idea di come viene gestito il personale dell'EI quando diventa genitore, vi metto un link molto interessante.

http://www.oggi.it/posta/lettere/2012/02/02/se-sei-un-soldato-la-maternita-e-negata-lesercito-non-tutela-i-suoi-figli/#comments

E questa è la sentenza del TAR di Bologna che ha dato ragione al militare.

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Bologna/Sezione%201/2011/201101246/Provvedimenti/201200238_01.XML

Ragazze e ragazzi, madri e padri, non molliamo mai!!!!!
Solo così potremo garantire un futuro migliore alle nuove generazioni.

darel
07-04-12, 16: 55
chiedo scusa , ma trovo il presente forum utilissimo e imparerò velocemente ad utilizzarlo al meglio per non intralciare le varie spiegazioni...

per Evalaprima:
ho letto con attenzione la tua risposta e inizio a capire meglio la normativa (disconosciuta da chi dovrebbe spiegarmela)... ora mi spego meglio...

il mio caso è una madre (impiegata ditta privata) ha usufruito di 5 mesi di astensione obbligatoria... finita l'obbligatoria ha usufruito di 6 mesi di facoltativa (così l'hanno definita presso la sua ditta) dopo di che è rientrata al lavoro ...
avendo dei problemi ora avrei bisogno di astenermi dal lavoro (militare) e la mia idea (smentita dai preposti) è di usufruire leggendo la legge degli altri periodi rimanenti - se ho capito bene dovrei avere altri 4 mesi (al 30% dello stipendio) - ora ho solo questo come periodo ridotto al 30% o tra questo devo conteggiare i 45 giorni di congedo parentale pagati al 100% ?
ora sempre per fare le pulci alla normativa...
per arrivare a 11 mesi dovrei fare come recita il comma 2 art. 32 della 151 " il padre lavoratore eserciti il diritto di astenersi dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato non inferiore a tre mesi" io volendo prendere il periodo rimanente in giorni frazionati come tu suggerivi ( 4 giorni a settimana) dovrei poter arrivare a massimo 10 mesi complessivi tra padre e madre?

grazie e scusate

Evalaprima
07-04-12, 19: 15
il mio caso è una madre (impiegata ditta privata) ha usufruito di 5 mesi di astensione obbligatoria... finita l'obbligatoria ha usufruito di 6 mesi di facoltativa (così l'hanno definita presso la sua ditta) dopo di che è rientrata al lavoro ...
avendo dei problemi ora avrei bisogno di astenermi dal lavoro (militare) e la mia idea (smentita dai preposti) è di usufruire leggendo la legge degli altri periodi rimanenti - se ho capito bene dovrei avere altri 4 mesi (al 30% dello stipendio) - ora ho solo questo come periodo ridotto al 30% o tra questo devo conteggiare i 45 giorni di congedo parentale pagati al 100% ?
ora sempre per fare le pulci alla normativa...
per arrivare a 11 mesi dovrei fare come recita il comma 2 art. 32 della 151 " il padre lavoratore eserciti il diritto di astenersi dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato non inferiore a tre mesi" io volendo prendere il periodo rimanente in giorni frazionati come tu suggerivi ( 4 giorni a settimana) dovrei poter arrivare a massimo 10 mesi complessivi tra padre e madre?

grazie e scusate

Ricapitolo per vedere se ho compreso bene: tua moglie ha usufruito di tutti i suoi 6 mesi di congedo parentale di cui 30 giorni al 100% e il rimanente al 30%. Tu finora neanche un giorno. E' corretto?
Se la risposta è affermativa tu puoi usufruire di altri 5 mesi in tutto. Il legislatore ha previsto un bonus di un mese per i papà che si prendono cura dei loro pargoli per aiutare le mamme a ritornare al lavoro :) per cui tra tutti e 2 i genitori potete arrivare a 11 mesi complessivi. I primi 15 giorni saranno retribuiti al 100% i rimanenti al 30%.
Per capirci ancora meglio: al momento tu hai a disposizione 5 mesi cioè 150 giorni i primi 15 al 100% i restanti 135 al 30%. Puoi prenderli da subito frazionati, 4 gg a sett. Puoi usufruirne fino al compimento degli 8 anni di vita di tuo figlio, ma ti verranno retribuiti (così come specificato sopra) solo fino al compimento del 3 anno.
Se i tuoi superiori sono "duri d'orecchie" su questo argomento ti consiglio di procurarti il "Testo Unico a tutela della maternità e paternità" (lo trovi facilmente in un miliardo di siti) e le circolari interne di PERSOMIL. Se sei dell'EI trovi tutta la normativa nella nostra intranet, se non la trovi mandami MP con la tua mail e sarò felice di inviartela.
Ci proveranno alla grande a dirti che no, non è così,che vale solo per i civili e non per i militari, che possono non dartela per esigenze di servizio e via discorrendo. NON E' VERO!!!! Il tuo unico compito sarà quello di richiederlo almeno 15 gg prima della fruizione e il Comandante di Corpo non può negarla. Se ci prova "ricordargli", normativa alla mano, che "il diniego, l'opposizione o l'ostacolo alla fruizione di tali congedi è punito con una sanzione amministrativa" (ora non mi ricordo l'importo).

In bocca al lupo.

P.S. se non sono stata sufficientemente chiara, chiedi pure senza timore.

P.P.S. Anche i papà possono beneficiare dei permessi per allattamento se la moglie lavoratrice non ne usufruisce. Non possono invece utilizzarli contemporaneamente (stesso giorno no - giorni diversi sì).

Evalaprima
10-04-12, 21: 28
Per chi avesse ancora dei dubbi in proposito, incollo uno stralcio del nuovo Codice dell'ordinamento militare.

Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66

Codice dell'ordinamento militare
Capo V - Diritti sociali
Sezione I - Tutela della maternità e della paternità

Art. 1493 - Estensione della normativa per il personale della Pubblica Amministrazione
1. Al personale militare femminile e maschile si applica, tenendo conto del particolare stato rivestito, la normativa vigente per il personale delle pubbliche amministrazioni in materia di maternità e paternità, nonché le disposizioni dettate dai provvedimenti di concertazione.

Cosa significa? Significa che per le donne e gli uomini in "uniforme" valgono esattamente le stesse leggi vigenti per il personale civile della pubblica amministrazione e in più le direttive interne. Più chiaro di così il legislatore non poteva scriverlo. :)

Quindi..... studiatevi bene:
- il Testo Unico a tutela della maternità e paternità (e successive modificazioni);
- il DPR n. 171 del 2007 art. 14;
- il DPR n. 52 del 2009 art. 17;
- le circolari di PERSOMIL e di SMD su maternità, paternità e congedi parentali (le trovate sull'intranet dell'EI)

e soprattutto...... NON MOLLATE!

akuaduulza
13-04-12, 09: 32
Quesito

Molte mamme mi hanno detto che, senza problema alcuno, dopo aver chiesto di poter venire a lavorare con i vestiti premaman, gli è stata accettata la richiesta.

Siccome la mimentica inizia a darmi particolarmente fastidio, ho chiesto al Doc dell'infermeria del mio Reparto come potevo fare una richiesta per venire a lavorare in abiti "più comodi" [anche perché fra poco arriverà il caldo e sinceramente gli stivaletti da lancio sono un bel problema], mi è stato risposto che devo fare una richiesta per avere una mimetica di taglia superiore e che loro metteranno un timbro e una firma dando "parere positivo".

Quello che non capisco è come mai, una collega di un altro Reparto (stesso periodo di gravidanza) abbia avuto la concessione di andare a lavorare con gli abiti premaman.

Non è per fare polemica, purtroppo non ho trovato nulla in Leggi e Regolamenti che parli del "vestiario"; però credo che i "maschietti" non concepiscano il fastidio che danno i bottoni di pantalone a vita alta!! -.-°

Se qualcuno può darmi una mano (Eva tu che ci sei passata ne saprai sicuramente più di me) ve ne sarei veramente molto grata. :)

Evalaprima
14-04-12, 22: 25
Quesito

Molte mamme mi hanno detto che, senza problema alcuno, dopo aver chiesto di poter venire a lavorare con i vestiti premaman, gli è stata accettata la richiesta.

Siccome la mimentica inizia a darmi particolarmente fastidio, ho chiesto al Doc dell'infermeria del mio Reparto come potevo fare una richiesta per venire a lavorare in abiti "più comodi" [anche perché fra poco arriverà il caldo e sinceramente gli stivaletti da lancio sono un bel problema], mi è stato risposto che devo fare una richiesta per avere una mimetica di taglia superiore e che loro metteranno un timbro e una firma dando "parere positivo".

Quello che non capisco è come mai, una collega di un altro Reparto (stesso periodo di gravidanza) abbia avuto la concessione di andare a lavorare con gli abiti premaman.

Non è per fare polemica, purtroppo non ho trovato nulla in Leggi e Regolamenti che parli del "vestiario"; però credo che i "maschietti" non concepiscano il fastidio che danno i bottoni di pantalone a vita alta!! -.-°

Se qualcuno può darmi una mano (Eva tu che ci sei passata ne saprai sicuramente più di me) ve ne sarei veramente molto grata. :)

Ciao akua,
La risposta che hai ricevuto mi lascia veramente basita!! Io veramente non capisco più il mio prossimo, di genere maschile, che indossa la mia stessa uniforme. Forse, anzi sicuramente, sto esagerando ma più passa il tempo, più penso che vogliano buttarci fuori dall'esercito per vie traverse visto che non possono farlo per vie dirette.
All'epoca della mia prima gravidanza (correva l'anno 2002) ho fatto una richiesta scritta al mio Capo Ufficio (un colonnello, all'epoca ero allo SME) di poter indossare abiti civili, richiesta ovviamente accolta anche perchè ho lavorato fino all'ultimo, quindi fino alla fine del 7° mese, e fino al 9 di agosto! Essendo a SME indossavo l'uniforme di servizio (camicia + gonna o pantalone) che per certi versi è anche peggio della mimetica.
Fai la stessa cosa e per "convincerli" aggiungi anche un certificato del tuo ginecologo che gli indumenti dell'uniforme non sono idonei al proseguimento della gravidanza. Immagino tu debba fare la richiesta al tuo c.te di compagnia.
Per la seconda gravidanza (correva l'anno 2009) vista la mia veneranda età (43 anni) il mio ginecologo mi ha messo immediatamente in gravidanza a rischio e quindi il problema non si è posto.
Un abbraccio affettuoso a te e al pancione.

Eva.

akuaduulza
15-04-12, 13: 42
Domani proverò a chiedere direttamente al mio Comandante di compagnia. Purtroppo la ginecologa mi ha risposto "ho avuto a che fare con tanti militari, nessuno mi ha mai chiesto un certificato simile" (mi domando a questo punto come abbiano fatto le altre!) ...ci sono rimasta veramente malissimo.

Ti ringrazio anticipatamente per la tua risposta, sia qui che in e-mail, speriamo che il mio Comandante di compagnia possa fare qualcosa, altrimenti chiederò rapporto direttamente al Comandante di reparto.

Dovrebbero fare una normativa o una legge a riguardo, perché certe disposizioni non possono essere date "a discrezione" di chissà chi ... se non riesco a risolvere nulla proverò anche a chiedere all'Ufficio legale del mio Comando, chissà che loro non riescano a trovare qualche capillo in più.

Grazie ancora, appena avrò novità posterò sul forum.

Evalaprima
15-04-12, 21: 25
Domani proverò a chiedere direttamente al mio Comandante di compagnia. Purtroppo la ginecologa mi ha risposto "ho avuto a che fare con tanti militari, nessuno mi ha mai chiesto un certificato simile" (mi domando a questo punto come abbiano fatto le altre!) ...ci sono rimasta veramente malissimo.

Ti ringrazio anticipatamente per la tua risposta, sia qui che in e-mail, speriamo che il mio Comandante di compagnia possa fare qualcosa, altrimenti chiederò rapporto direttamente al Comandante di reparto.

Dovrebbero fare una normativa o una legge a riguardo, perché certe disposizioni non possono essere date "a discrezione" di chissà chi ... se non riesco a risolvere nulla proverò anche a chiedere all'Ufficio legale del mio Comando, chissà che loro non riescano a trovare qualche capillo in più.

Grazie ancora, appena avrò novità posterò sul forum.

Il problema è proprio questo: che ogni c.te interpreta come meglio crede le normative, e se queste non ci sono.... fa di testa sua.
Dai vedrai che andrà tutto bene e ti faranno mettere in abiti civili. Magari cerca di sceglierli cmq sobri per quando sei in servizio.

Facci sapere.

Eva

akuaduulza
16-04-12, 18: 54
NOVITA'!!

Mamme e future mamme, una normativa sull'uso degli abiti civili esiste!


Lo Stato Maggiore Esercito ha diramato una normativa sulle uniformi, in questa normativa esiste un piccolo paragrafo dedicato al personale femminile in stato di gravidanza. Purtroppo non posso linkare la normativa in quanto l'ho trovata sul sito del mio Comando, ma credo che tutti gli Uffici Personale ne abbiano una copia.

Vi riporto (felicemente!) la normativa e il testo dedicato a noi mamme:


"Regolamento sulle uniformi dell'esercito" N. 6566 del 2009
Stato Maggiore Esercito

(pag.48)

PARTE PRIMA
CAPITOLO VI
PUNTO 3
lettera g) Varie

"In caso di gravidanza, il Comandante di Corpo può autorizzare l'uso di abiti civili, su richiesta dell'interessata, al manifestarsi dell'esigenza. In ogni caso non è consentito l'uso dell'uniforme in stato avanzato di gravidanza qualora dovesse sorgere l'esigenza di modifiche/adattamenti dell'uniforme stessa."



E' davvero una vergogna che molte ragazze siano state "obbligate" alla maternità anticipata, perché i vari Comandi dell'esercito non sapevano (o facevano finta di non sapere?) dell'esistenza di detta normativa. Se una donna sta bene e ha voglia di continuare il suo lavoro, magari in ufficio, ha tutto il diritto di continuare a poter dare il meglio pur con abiti borghesi!

Evalaprima
18-04-12, 21: 05
Brava akua, diffondiamo le informazioni!
Sembra che le circolari siano dei documenti segretissimi, da tenere assolutamente chiusi nei cassetti, ma vi immaginate cosa potrebbe succedere se tutti le conoscessero?????? Una rivoluzione!
BAH!

P.S. io preferisco chiamarli "abiti civili". Il termine "borghese" mi fa pensare al marxismo e alla lotta di classe. Ma io sono di un'altra generazione, sono nata a metà degli anni sessanta del secolo scorso, anzi dello scorso millennio. ;)

akuaduulza
19-04-12, 20: 24
Eheheh... non volevo ripetere troppe volte "abiti civili". Comunque, è una bella lotta quella delle donne e non è questione di femminismo; purtroppo certi diritti non vengono "emanati" al meglio, ma quasi messi in un angolino in disparte e se non chiami "chi di dovere", i Comandi fanno finta di non sapere (io ho dovuto chiamare l'ufficio legale del Comando che il mio Reparto supporta!!).

Comunque mi auguro che questo topic possa servire in un futuro ad altre ragazze!
Anzi, sarebbe meglio, in futuro, che tutto fosse più chiaro.

A proposito di domande: Eva quando sei andata in maternità obbligatoria [i famosi 5 mesi] hai dovuto fare qualche richiesta particolare, portare carte da qualche parte oppure è stata una cosa automatica?

Ero curiosa di sapere come funziona di preciso; perché io rientrerò il 18 giugno dalla licenza ed il mese successivo iniziano i 2 mesi prima del parto ...non vorrei arrivare all'ultimo momento a scoprire di dover portare qualcosa. XD Grazie in anticipo. :)

Evalaprima
22-04-12, 19: 48
Ciao akua,
mi sembra di ricordare che non servisse nulla in particolare. Immagino tu abbia consegnato il certificato del ginecologo con la data presunta del parto, fa fede quello per la decorrenza dei due mesi antecedenti il parto.

akuaduulza
23-04-12, 09: 19
Bene perfetto, ti ringrazio. :)

akuaduulza
28-04-12, 10: 27
Riepilogando …

[1] Sapete di aspettare un bambino? Dovete informare, tramite certificazione, la linea gerarchica.
(Io ho informato il mio capo ufficio, ho portato tutto in infermeria e hanno provveduto loro ad informare la fureria e il Comandante di Compagnia)
Sarete adibite esclusivamente al lavoro d’ufficio, poiché non potrete svolgere lavori pesanti o insalubri che possano portare danno a voi o al bambino (non farete guardie diurne, servizi notturni, poligoni, addestramento o qualsiasi tipo d’attività pesante).

[2] Se dovete fare analisi o visite mediche durante l’orario lavorativo, basta semplicemente chiedere il permesso e portare la giustificativa del medico o del centro diagnostico.

[3] Qualora l’uniforme dovesse iniziare ad andarvi stretta, avete il diritto di richiedere – al Comandante di Reggimento/Reparto tramite linea gerarchica – l’autorizzazione all’uso di abiti civili. In ogni caso non potete modificare l’uniforme. Se volete continuare a lavorare, perché state bene, nessuno può rifiutarsi di farvi venire in civile (ovviamente con abiti conformi all’ambiente in cui lavorate!).


"Regolamento sulle uniformi dell'esercito" N. 6566 del 2009
Stato Maggiore Esercito

(pag.48)

PARTE PRIMA
CAPITOLO VI
PUNTO 3
lettera g) Varie

"In caso di gravidanza, il Comandante di Corpo può autorizzare l'uso di abiti civili, su richiesta dell'interessata, al manifestarsi dell'esigenza. In ogni caso non è consentito l'uso dell'uniforme in stato avanzato di gravidanza qualora dovesse sorgere l'esigenza di modifiche/adattamenti dell'uniforme stessa."


[4] Per richiedere la maternità obbligatoria (2 mesi antecedenti al parto + 3 mesi dopo il parto oppure 1 mese antecedente al parto + 4 mesi dopo il parto), quando sarà il momento, dovrete semplicemente portare il certificato con la presunta data del parto presso la Fureria della vostra Compagnia. Quest’ultimi comunicheranno all’ufficio Sige la richiesta, che farà automaticamente la licenza per maternità; invieranno poi la vostra richiesta agli Uffici competenti (personale, matricola, ecc…)

[5] Dopo il parto avete 30 giorni per comunicare la nascita del bambino. Ricordatevi che siete obbligati a comunicare qualsiasi cambio di status o di famiglia.



Se avete ulteriori dubbi o avete voglia di raccontare la vostra esperienza, questo topic è fatto appositamente per le mamme e future mamme in uniforme. Nelle pagine precedenti sia io che Eva abbiamo riportato molti decreti e leggi interessanti.

Buona giornata a tutti/e. :)

MAYASIA
30-04-12, 16: 22
salve io sono una ragazza vfp4 e a fine maggio finisco i 4 anni poi dovrei aspettare presumibilmente entro settembre x fare l'esami d'idonietà x il servizio permanente. siamo sicuri ke non comporta nulla se io rimango incinta prima di fare questi esami?

akuaduulza
30-04-12, 21: 55
Sono anch'io vfp4, la mia ferma termina a dicembre, a luglio ho la rafferma e, come ben sai, chissà quando uscirà il concorso per il passaggio in spe.

Ho comunicato al Reparto di essere in gravidanza già a fine febbraio e l'infermeria mi ha rilasciato un certificato di "idoneità incondizionata al servizio", ovvero sono idonea al servizio militare; quindi posso partecipare sia alla rafferma che al concorso per il passaggio in spe.

L'unica "clausola" è che posso svolgere solo lavoro d'ufficio, quindi niente addestramento, guardie, servizi di conduttore o poligoni.
Io quest'anno non ho fatto gli esami classici prima delle PEO e non farò le prove di efficienza operativa fino al compimento del 1° anno del bambino.

Sono sincera dicendo che è stata la mia prima preoccupazione essere "lasciata a casa" perché in gravidanza (visto la mentalità retrograda del nostro esercito), fortunatamente esistono delle leggi per la tutela della maternità ...ed essere nelle Forze Armate non esclude la tutela!

La maternità è importantissima e va valorizzata, finalmente anche le nostre FA se ne sono accorte! Quindi: "sì, sono sicurissima che non comporti nulla il restare incinta prima del termine della ferma o prima della partecipazione a concorso per il passaggio in spe!" :)


Ti riporto le leggi e normative citate da Evalaprima, le puoi trovare sul sito intranet di SME.


Per chi avesse ancora dei dubbi in proposito, incollo uno stralcio del nuovo Codice dell'ordinamento militare.

Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66

Codice dell'ordinamento militare
Capo V - Diritti sociali
Sezione I - Tutela della maternità e della paternità

Art. 1493 - Estensione della normativa per il personale della Pubblica Amministrazione
1. Al personale militare femminile e maschile si applica, tenendo conto del particolare stato rivestito, la normativa vigente per il personale delle pubbliche amministrazioni in materia di maternità e paternità, nonché le disposizioni dettate dai provvedimenti di concertazione.

Cosa significa? Significa che per le donne e gli uomini in "uniforme" valgono esattamente le stesse leggi vigenti per il personale civile della pubblica amministrazione e in più le direttive interne. Più chiaro di così il legislatore non poteva scriverlo. :)

Quindi..... studiatevi bene:
- il Testo Unico a tutela della maternità e paternità (e successive modificazioni);
- il DPR n. 171 del 2007 art. 14;
- il DPR n. 52 del 2009 art. 17;
- le circolari di PERSOMIL e di SMD su maternità, paternità e congedi parentali (le trovate sull'intranet dell'EI)

e soprattutto...... NON MOLLATE!

MAYASIA
01-05-12, 10: 11
ti ringrazio sei stata gentilissima e molto chiara...

MIELO
14-05-12, 15: 03
Sono anch'io vfp4, la mia ferma termina a dicembre, a luglio ho la rafferma e, come ben sai, chissà quando uscirà il concorso per il passaggio in spe.

Ho comunicato al Reparto di essere in gravidanza già a fine febbraio e l'infermeria mi ha rilasciato un certificato di "idoneità incondizionata al servizio", ovvero sono idonea al servizio militare; quindi posso partecipare sia alla rafferma che al concorso per il passaggio in spe.

L'unica "clausola" è che posso svolgere solo lavoro d'ufficio, quindi niente addestramento, guardie, servizi di conduttore o poligoni.
Io quest'anno non ho fatto gli esami classici prima delle PEO e non farò le prove di efficienza operativa fino al compimento del 1° anno del bambino.

Sono sincera dicendo che è stata la mia prima preoccupazione essere "lasciata a casa" perché in gravidanza (visto la mentalità retrograda del nostro esercito), fortunatamente esistono delle leggi per la tutela della maternità ...ed essere nelle Forze Armate non esclude la tutela!

La maternità è importantissima e va valorizzata, finalmente anche le nostre FA se ne sono accorte! Quindi: "sì, sono sicurissima che non comporti nulla il restare incinta prima del termine della ferma o prima della partecipazione a concorso per il passaggio in spe!" :)


Ti riporto le leggi e normative citate da Evalaprima, le puoi trovare sul sito intranet di SME.

Salve, riguardo la maternità volevo sapere se durante i 18 mesi di ferma obbligatoria di aufp è possibile usufruire del congedo maternità; nel caso fosse possibile vorrei sapere se i mesi di ferma utilizzati per il congedo sono poi da recuperare dopo o comunque vengono conteggiati come mesi di ferma già effettuati; grazie per la risposta

akuaduulza
14-05-12, 22: 09
Non sto capendo cosa siano i mesi di ferma obbligatoria d aufp o.O ...comunque, la maternità viene calcolata per intero per intero nell'anzianità, ovvero non vi è decretazione di punteggio, ma i giorni vengono conteggiati come presenza (come per esempio la "causa di servizio").

MIELO
14-05-12, 22: 55
Non sto capendo cosa siano i mesi di ferma obbligatoria d aufp o.O ...comunque, la maternità viene calcolata per intero per intero nell'anzianità, ovvero non vi è decretazione di punteggio, ma i giorni vengono conteggiati come presenza (come per esempio la "causa di servizio").

Quindi significa che se bisogna fare 18 mesi di ferma e di questi il militare prende 5 mesi per congedo maternità, alla fine dei 18 mesi effettivamente trascorsi (13 al lavoro e 5 in congedo maternità), il militare ha finito la ferma? oppure deve fare altri 5 mesi?

akuaduulza
15-05-12, 13: 12
Per fare l'esempio del VFP4 - Durata 48 mesi [4 anni]

Se da vfp4 si prendono i 5 mesi di maternità, quest'ultimi vengono calcolati come mesi di servizio.
Non devono essere recuperati a fine ferma.

Non so se è questa la risposta che t'interessava.

akuaduulza
21-05-12, 08: 50
Piccolo annuncio: care mamme e future mamme - causa viaggio di nozze mancherò per qualche giorno, continuate a postare domande o le vostre esperienze!!!

Un abbraccio a tutti e tutte!!
Akuaduulza

FRANCODUE
21-05-12, 09: 03
Chiaramente ti auguriamo un buon viaggio di nozze.
E grazie per il tuo contributo.

Roseale
20-06-12, 15: 13
Salve a tutti volevo porvi una domanda: mio marito è stato trasferito come prima assegnazione,quindi dovrebbe aspettare che passi un anno nel nuovo reparto per poter presentare la domanda di ricongiungimento..io sono vfp4 in rafferma e aspetto a fine anno il passaggio in spe..se dovessi rimanere incinta è vero che potremmo fare subito la domanda senza dover aspettare che termini l'anno di prima assegnazione? Grazie ciaooo

akuaduulza
20-06-12, 21: 15
Il ricongiungimento al nucleo famigliare è una tematica che sto vivendo, quindi se posso darti una mano eccomi qui.

Allora, parto col darti la brutta notizia che l'istanza di ricongiungimento non può avere luogo prima del compimento del 3° anno di permanenza nella stessa sede di servizio di prima assegnazione; altra pessima notizia, la gravidanza non è una "clausola" per non dover aspettare i termini di prima assegnazione. Quindi, se posso darti un consiglio da vfp4 e attualmente futura mamma, aspettate. Abbi pazienza e aspetta anche tu la prima assegnazione, perché purtroppo la normativa sul ricongiungimento al nucleo famigliare è tutt'altro che positiva per il personale non in spe o appena passato in spe.

Ecco il link della normativa http://www.assodipro.org/Direttive/circolareAvvicinamentoNucleoFamiliare.pdf

akuaduulza
27-06-12, 13: 38
Spero che Evalaprima stia "pascolando" da queste parti, perché ho un piccolo stupidino quesito da porre.

Mi ha chiamata l'infermeria dicendomi che devo fare l'idoneità annuale [a giugno, 15 giorni prima della maternità!!].
Quando ho portato il certificato di gravidanza [a febbraio!] mi è stata rilasciata l'idoneità incondizionata al servizio.

Ora non è per non fare i prelievi del sangue o la visita di controllo, ma qual è il nesso logico di questa cosa? o.O'

Dato che alcuni esami sono "sballati" proprio a causa della gravidanza e che il mio rapporto peso/altezza è fuori dall'I.M.C. previsto [per ovvi motivi!!!] - che senso avrebbe fare le visite? O meglio, che senso ha farmi un'idoneità incondizionata al servizio, se poi devo rifare quella annuale?

Il mio problema non è "non voglio fare gli esami" [perché a me un esame in più o uno meno - dato che li faccio ogni due mesi - non cambia nulla], ma è il principio della situazione che non mi è chiaro ne tanto meno logico.

Spero che qualcuno sappia rispondermi, perché non vorrei smuovere le acque per nulla; data che questa cosa non mi è stata detta dal medico [che attualmente è fuori in esercitazione], ma dagli Asa che lavorano in infermeria.

akuaduulza
29-06-12, 09: 35
Spero che Evalaprima stia "pascolando" da queste parti, perché ho un piccolo stupidino quesito da porre.

Mi ha chiamata l'infermeria dicendomi che devo fare l'idoneità annuale [a giugno, 15 giorni prima della maternità!!].
Quando ho portato il certificato di gravidanza [a febbraio!] mi è stata rilasciata l'idoneità incondizionata al servizio.

Ora non è per non fare i prelievi del sangue o la visita di controllo, ma qual è il nesso logico di questa cosa? o.O'

Dato che alcuni esami sono "sballati" proprio a causa della gravidanza e che il mio rapporto peso/altezza è fuori dall'I.M.C. previsto [per ovvi motivi!!!] - che senso avrebbe fare le visite? O meglio, che senso ha farmi un'idoneità incondizionata al servizio, se poi devo rifare quella annuale?

Il mio problema non è "non voglio fare gli esami" [perché a me un esame in più o uno meno - dato che li faccio ogni due mesi - non cambia nulla], ma è il principio della situazione che non mi è chiaro ne tanto meno logico.

Spero che qualcuno sappia rispondermi, perché non vorrei smuovere le acque per nulla; data che questa cosa non mi è stata detta dal medico [che attualmente è fuori in esercitazione], ma dagli Asa che lavorano in infermeria.


EDIT: ho controllato l'idoneità. E' una vera a propria idoneità annuale, firmata dal Colonnello medico in data 23/01/2012 ...io non capisco proprio sta voglia di fare storie! -.-°

Evalaprima
02-07-12, 21: 16
Ciao Aqua, più ti leggo e più mi piace il tuo approccio! ;)
Scusa la latitanza ma ho "pascolato" qualche giorno in vacanza con le belvette. :))
Vado a memoria sulla mia esperienza di mamma. Per l'ultima gravidanza non ho fatto la visita periodica perchè in maternità a rischio, quindi non in servizio. Per la prima gravidanza (10 anni fa oramai) l'ho saltata proprio perchè in GRAVIDANZA anche se in servizio. Io personalmente andrei all'apice della linea gerarchica: il Colonnello che ti ha fatto l'idoneità annuale a gennaio. Chi meglio di lui può illuminarti sulla questione? E' il tuo DSS? E' fuori per un'esercitazione? Immagino che possa essere raggiunto telefonicamente dagli ASA, che invece ti hanno detto che devi fare il prelievo, per avere chiarimenti, non da te, bada bene, tu sei l'utente/paziente. Per convincere gli zelanti ASA ansiosi di farti altri buchini nel braccio, suggerirei di citare il costo per l'amministrazione di analisi non necessarie, in clima di spending rewiev potrebbe essere un argomento convincente. ;)

Facci sapere e........

buona maternità!

Eva.

akuaduulza
03-07-12, 07: 15
Grazie mille Eva. Alla fine è finita che ho parlato proprio col Colonnello medico e vuole quegli esami [seppur lui a gennaio mi abbia firmato un'idoneità -.-°]. Peccato che poi, sentendo anche altre mamme della mia caserma, alle quali 3/4 anni fa è stata fatta l'idoneità dallo stesso medico, mi abbiamo confermato che trovano la cosa alquanto strana. Chiamata anche un'altra ragazza che lavora in infermeria - anche lei incinta - in un altro Reggimento, mi ha detto la stessa cosa. Tu mi stai confermando nuovamente il "fattaccio" ...bhe, non so che dire. Mi auguro che un giorno l'esercito possa smaltire gente incompetente e riempirsi di persone come te e altre che sanno fare bene il loro lavoro!! =|

Ancora grazie!!
Buona giornata! ^^

Evalaprima
03-07-12, 20: 19
Finchè si limitano a questo, ci si può passare sopra anche se "non se ne comprende il motivo", ma sulle cose "importanti" (esonero servizi, permessi allattamento, malattie del bambino, congedi parentali) il consiglio che mi sento di dare, da mamma veterana, è di informarsi bene e tenere il punto con fermezza e convinzione (sempre nel dovuto rispetto!) Purtroppo nella nostra organizzazione tocca noi, MADRI e PADRI (non dimentichiamoci questa importantissima figura nella crescita e nello sviluppo di un bambino) fare cultura sulla tutela della maternità e paternità, che in definitiva significa "tutela dei nostri bambini".

EDIT: piccolo OT. Si potrebbe cambiare il titolo di questa discussione in "Maternità/Paternità dubbi e decreti"? Sia per completezza di informazione, sia perchè qualche utente PADRE potrebbe non trovare quello che cerca digitando la parola "paternità".
Grazie.

FRANCODUE
03-07-12, 21: 20
EDIT: piccolo OT. Si potrebbe cambiare il titolo di questa discussione in "Maternità/Paternità dubbi e decreti"? Sia per completezza di informazione, sia perchè qualche utente PADRE potrebbe non trovare quello che cerca digitando la parola "paternità".
Grazie.

In effetti il problema riguarda entrambi i genitori, per cui accolgo favorevolmente la richiesta.
Provveduto.

Evalaprima
03-07-12, 22: 51
Grazie Franco. :)

akuaduulza
04-07-12, 11: 41
Non ci avevo pensato: bella proposta Eva e grazie a Franco per averla accolta!! :)

---------------------Aggiornamento----------------------------


Finchè si limitano a questo, ci si può passare sopra anche se "non se ne comprende il motivo"

Alla fine queste sono stupidaggini, finchè mi fanno l'idoneità [che non ho ancora visto e fra poco vado in maternità] e non creano altri problemi che potrebbero compromettere la mia carriera. Il fatto è che non possono fare quello che vogliono quando meglio gli aggrada, questo non riesco a capire. Io sono per il "o il lavoro lo fai bene o lasci stare di farlo", perché altrimenti crei solo confusione e disguidi. =.=

Vi farò sapere come andrà a finire. XD

sbir
02-08-12, 09: 46
Buongiorno a tutti sono un prossimo papa' che ha deciso di iscriversi a questo forum perche' lo trovo veramente interessante.
Io sono un militare dell'esercito e volevo chiedervi se e' possibile rendere piu elastica l'attivita' dei servizi di caserma quando si ha la propria moglie tra l'ottavo e il nono mese di gravidanza; considerando che sono a 60 km di distanza e i genitori sono troppo distanti per intervenire in caso di bisogno.
In mio possesso ho un certificato fatto dal ginecologo dove certifica l'evento.
Ho provato nel sito dello sme, ma le direttive sono rivolte dalla nascita inpoi.
Se qualcuno ha una risposta a questo mio quesito ve ne sarei grato.

FRANCODUE
02-08-12, 10: 28
Sarebbe gradita una tua presentazione QUI. (https://www.militariforum.it/forum/forumdisplay.php?28-Benvenuto-Presentati-!!)
Grazie se lo fai.
La risposta la lascio alla esperta della materia fautrice di questa discussione.

sbir
02-08-12, 11: 05
buongiorno a tutti sono un prossimo papa' che ha deciso di iscriversi a questo forum perche' lo trovo veramente interessante.
Io sono un militare dell'esercito e volevo chiedervi se e' possibile rendere piu elastica l'attivita' dei servizi di caserma quando si ha la propria moglie tra l'ottavo e il nono mese di gravidanza; considerando che sono a 60 km di distanza e i genitori sono troppo distanti per intervenire in caso di bisogno.
In mio possesso ho un certificato fatto dal ginecologo dove certifica l'evento.
Ho provato nel sito dello sme, ma le direttive sono rivolte dalla nascita inpoi.
Se qualcuno ha una risposta a questo mio quesito ve ne sarei grato.
ho creato la presentazione come il forum richiede.

akuaduulza
02-08-12, 18: 55
Buongiorno a tutti sono un prossimo papa' che ha deciso di iscriversi a questo forum perche' lo trovo veramente interessante.
Io sono un militare dell'esercito e volevo chiedervi se e' possibile rendere piu elastica l'attivita' dei servizi di caserma quando si ha la propria moglie tra l'ottavo e il nono mese di gravidanza; considerando che sono a 60 km di distanza e i genitori sono troppo distanti per intervenire in caso di bisogno.
In mio possesso ho un certificato fatto dal ginecologo dove certifica l'evento.
Ho provato nel sito dello sme, ma le direttive sono rivolte dalla nascita inpoi.
Se qualcuno ha una risposta a questo mio quesito ve ne sarei grato.

Di tutte le direttive che ho letto di SME, sinceramente non ho trovato nulla che "aiuti" i papà militari prima della nascita, quindi mi dispiace, ma non saprei proprio come aiutarti ...magari Evalaprima se passa di qua ne sa qualcosa di più!

sbir
04-08-12, 10: 58
grazie mille, e complimenti per il forum

itchy
10-08-12, 14: 38
Per quanto riguarda l'Arma, ma solo nei casi di "gravidanza a rischio" certificata dal ginecologo curante, cè la possibilità di fare richiesta di essere trasferito temporaneamente in una Stazione vicina al luogo dove dimora la propria compagna, in modo da poterle stare vicino. Però, oltre ad essere un'ipotesi limitata ai casi a rischio documentati, noi abbiamo la possibilità di sfruttare il fatto di avere numerose Caserme/Stazioni sul territorio...per te non so, oltre al fatto che sei nell'Esercito, magari quella è pure l'unica sede nel raggio di miglia...
Auguri comunque! :)

Alexandra
11-08-12, 11: 05
Buongiorno a tutti da parecchio tempo mi chiedo quale sia la normativa per le donne che decidono di arruolarsi quando sono già mamme. Hanno diritto a dei permessi speciali per andare dal bambino e soprattutto per la destinazione finale viene tenuto conto di questo fatto?? Grazie a tutti e buona giornata^^

bacioch
11-08-12, 11: 57
Spettano nel periodo di allattamento,per i particolari spulcia nel Vademecum del Volontario,
ma visto che in fase di arruolamento bisogna presentare il certificato che non si è in dolce attesa :),è praticamente impossibile usufruirne da vfp1...

Ma se il bimbo è già grandicello,non spetta nulla di particolare,a parte in caso di malattia,e tanto meno la destinazione...
del resto in qualsiasi azienda civile,sarebbe la stessa cosa...

akuaduulza
14-08-12, 18: 35
Buongiorno a tutti da parecchio tempo mi chiedo quale sia la normativa per le donne che decidono di arruolarsi quando sono già mamme. Hanno diritto a dei permessi speciali per andare dal bambino e soprattutto per la destinazione finale viene tenuto conto di questo fatto?? Grazie a tutti e buona giornata^^

Non esiste una normativa che tuteli chi decide di arruolarsi "già madre", ma esistono molteplici normative sulla tutela della maternità e della paternità.
Anzitutto dipende il bambino quanti anni ha.
Ti consiglio di leggere il Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n.151 "Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'articolo 15 della Legge 8 marzo 2000, n.53" e Art.14 del DPR n.171/2007 e Art.17 del DRP n.52/2009 in materia di "tutela delle lavoratrici madri".

Il DLeg 26/03/2001 n.151 se mi mandi la tua e-mail in mp te lo posso mandare in pdf, perché ce l'ho salvato sul pc, mentre gli art.14/17 in "tutela delle lavoratrici madri" ce l'ho cartaceo, quindi ti farò un breve sunto delle normative di riferimento.


DPR 52/2009 art.17, comma 1, let. a) - DPR 51/2009 art.41, comma 1, let. a)
Previsione normativa relativa "all'esonero della sovrapposizione completa dell'orario di servizio, a richiesta degli interessati, tra coniugi dipendenti della stessa Amministrazione con figli fino a sei anni d'età"

DPR 52/2009 art.17, comma 1, let. b) - DPR 51/2009 art.41, comma 1, let. b)
Previsione normativa relativa "all'esonero, a domanda, per la madre o, alternativamente, per il padre, dal servizio notturno sino al compimento del terzo anno d'età del figlio"

Il genitore che tende avvalersi del beneficio concesso dalla norma deve avanzare apposita istanza, indicando i dati anagrafici del figlio e dell'altro genitore, autocertificando la situazione lavorativa di quest'ultimo, dalla quale deve emergere con chiarezza che l'altro genitore svolge attività lavorativa notturna.

La concessione del beneficio è subordinata, inoltre, alla dichiarazione che soltanto uno dei due genitori intende avvalersi di tale beneficio, avendo posto il legislatore il requisito dell’alternatività. Pertanto, i genitori potranno optare facoltativamente per l’una o per l’altra delle figure genitoriali, purché il beneficio non sia concesso contestualmente al padre ed alla madre.

DPR 52/2009 art.17, comma 1, let. c) - DPR 51/2009 art.41, comma 1, let. c)
Previsione normativa relativa “all’esonero, a domanda, sino al compimento del terzo anno di età del figlio, per la madre dal servizio notturno o da turni continuativi articolati sulle 24 ore, o per le situazioni monoparentali da turni continuativi articolati sulle 24 ore”

La madre che intende avvalersi del beneficio concesso dalla norma deve avanzare apposita istanza indicando i dati anagrafici del figlio.

A seguito della concessione del beneficio, la madre dovrà essere esonerata non solo da ogni servizio notturno, intendendosi per tale ogni prestazione lavorativa dalle ore 22 alle ore 06, ma anche da qualsivoglia turno articolato sulle 24 ore che, oltre a richiedere specifiche prestazioni lavorative orarie nell’arco delle 24 ore, presuppone la reperibilità o la presenza nella sede di servizio per l’intera giornata.

DPR 52/2009 art.17, comma 1, let. d) - DPR 51/2009 art.41, comma 1, let. d)
Previsione normativa relativa “all’esonero, a domanda, dal servizio notturno per le situazioni monoparentali, ivi compreso il genitore unico affidatario, sino al compimento del dodicesimo anno di età del figlio convivente”

DPR 52/2009 art.17, comma 1, let. e) - DPR 51/2009 art.41, comma 1, let. e)
Previsione normativa relativa “al divieto di inviare in missione fuori sede o in servizio di ordine pubblico per più di una giornata, senza il consenso dell’interessato, il personale con figli di età inferiore a tre anni che ha proposto istanza per essere esonerato dai servizio continuativi e notturni e dalla sovrapposizione dei servizi”

DPR 52/2009 art.17, comma 1, let. f) - DPR 51/2009 art.41, comma 1, let. f)
Previsione normativa relativa “all’esonero, a domanda, dal turno notturno per i dipendenti che abbiano a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n.104”

DPR 52/2009 art.17, comma 1, let. g) - DPR 51/2009 art.41, comma 1, let. g)
Previsione normativa relativa “alla possibilità per le lavoratrici madri e per i lavoratori padri vincitori di concorso interno, con figli fino al dodicesimo anno di età, di frequentare il corso di formazione presso la scuola più vicina al luogo di residenza, tra quelle in cui il corso stesso si svolge”

DPR 52/2009 art.17, comma 1, let. h) - DPR 51/2009 art.41, comma 1, let. h)
Previsione normativa relativa “al divieto di impiegare la madre o il padre che fruiscono dei riposi giornalieri, ai sensi degli articoli 39 e 40 del decreto legislativo 26 marzo 2001 n.151 in servizi continuativi articolati sulle 24 ore”



Per riposi giornalieri s’intende il famoso ”allattamento”, ovvero:

Dal DLeg 26/03/2001 n.151
Art.39
Riposi giornalieri della madre (legge 30/12/71, n.1204, art.10)
1. Il datore di lavoro deve consentire alle lavoratrici madri, durante il primo anno di vita del bambino, due periodi di riposo, anche cumulabili durante la giornata. Il riposo è uno solo quando l’orario giornaliero di lavoro è inferiore a sei ore.
2. i periodi di riposo di cui al comma 1 hanno la durata di un’ora ciascuno e sono considerati ore lavorative agli effetti della durata e della retribuzione del lavoro. Essi comportano il diritto della donna ad uscire dall’azienda.
3. I periodi di riposo sono di mezz’ora ciascuno quando la lavoratrice fruisca dell’asilo nido o di altra struttura idonea, istituiti dal datore di lavoro nell’unità produttiva o nelle immediate vicinanze di essa.

Art.40
Riposi giornalieri del padre (legge 9/12/77, n.903, art.6-ter)
1. I periodi di riposo di cui all’articolo 39 sono riconosciuti al padre lavoratore:
a) nel caso in cui i figli siano affidati solo al padre;
b) in alternativa alla madre lavoratrice dipendente che non se ne avvalga;
c) nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente;
d) in caso di morte o di grave infermità della madre.


Licenza parentale
Nei periodi di licenza parentale di cui all’articolo 32 e seguenti del DLeg 26/03/2001, n.151; spetta l’intera retribuzione fissa e continuativa mensile, con esclusione delle indennità legate all’effettivo impiego e del compenso per lavoro straordinario, per un periodo non superiore ai 45 giorni nei primi tre anni di vita del figlio.

Come previsto dal richiamato art.14, comma 6, del DPR 163/2002, qualora entrambi i genitori siano militari, i suddetti 45 giorni nel triennio sono fruibili complessivamente e non contemporaneamente, da padre e madre.

Licenza per malattia del figlio
Successivamente alla fruizione dei periodi di licenza/congedo di paternità e maternità e fino al compimento del terzo anno di vita del bambino, nei casi previsti dall’articolo 47 e seguenti del DLeg 151/2001, il militare genitore può fruire di 5 giorni lavorativi all’anno per malattia del figlio con l’intera retribuzione fissa e continuativa, ad esclusione delle indennità legate all’effettivo impiego e del compenso per lavoro straordinario. Per i successivi periodi di tale licenza non viene corrisposta retribuzione.

Come previsto dal richiamato art.14, comma 7, del DPR 163/2002, qualora entrambi i genitori siano militari, i cinque giorni annui suddetti sono fruibili complessivamente e, secondo quanto stabilito dal citato art.47, alternativamente, da padre e madre.


Ho scritto un poema epico, ma dovrei aver riassunto bene o male tutto quello che interessa il personale militare in ambito di tutela della “genitorialità”, ovviamente, queste sono cose che non si trovano sul Vademecum del VFP e difficilmente si trovano in internet. Io ho scaricato tutte le normative che m’interessavano dal sito di SME, al quale può accedere solo il personale in servizio, attualmente, essendo in maternità non posso accedere al sito, per chi desideri leggere il Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n.151, può contattarmi in mp lasciandomi la propria e-mail ed invierò quanto prima il testo in formato pdf; per gli altri regolamenti posso spulciare qua e là su ciò che ho stampato ed aiutarvi, per quanto mi è possibile, a trovare ciò che v’interessa.

Buona serata a tutti. :)

tonilabari
05-10-12, 08: 36
Buongiorno a tutti ragazzi . Volevo approfittare della conoscenza in materia di alcuni utenti per chiarirmi un po' la normativa in merito alla paternità .
Sono un dipendente della Polstato in forza a Torino .
Sono padre ( che gioia! ) di un bimbo di 4 mesi che vive assieme a mia moglie , mio malgrado , a Bari .
Mia moglie ha usufruito di un periodo di 2 mesi di maternità a rischio e successivamente della maternità obbligatoria ; al termine della stessa ha esteso il periodo di maternità facoltiva con ulteriori tre mesi . Rientrerà praticamente a lavoro in azienda il 1 dicembre.
Le mie domande sono : posso usufruire della paternità nel momento in cui mia moglie rientra a lavoro ? se si per quanti mesi ? se non ho capito male dovrebbero essere 6 mesi con retribuzione al 30% fatta eccezzione per i primi 45 gg ...
e inoltre , questo periodo di paternità può essere frazionato ? sino a quando ?
Grazie per la pazienza e le risposte!

FRANCODUE
05-10-12, 10: 43
Collega ?
Ti posto il Dlgs 151/2001 che disciplina la materia.
Leggitelo tutto.
QUI. (http://img.poliziadistato.it/docs/dlgs_151-01.pdf)

MaxAzzurro
09-10-12, 20: 42
Salve, sono un Sott.le dell'A.M. padre di un bambino con handicap grave. A mio figlio è stato riconosciuto l'handicap grave come da verbale commissione ASL in riferimento alla Legge 104/92; sia io che mia moglie siamo dipendenti statali e quindi beneficiamo in alternativa dei permessi previsti (3 giorni al mese). A breve è prevista la chiusura del mio Ente di appartenenza ed è iniziata la trafila degli "Annessi 2"; naturalmente a causa degli odierni problemi economici che lo Stato sta attraversando i ns. Capi supremi ci consigliano di mettere la "doppia firma" per essere trasferiti gratis senza Legge 100 altrimenti .... (ricattati? può darsi...). E veniamo al mio quesito: visto che i trasferimenti x chiusura Ente sono d'autorità e visto che chi come me non può essere mandato (a ricatto) in un Ente distante oltre ad altro Ente che ho vicino al comune di residenza della famiglia e visto che non ho affatto inoltrato alcuna istanza di trasferimento per Legge 104... mi chiedo e chiedo a chi mi da lumi: possono comunque trasferirmi senza Legge 100? Grazie

FRANCODUE
09-10-12, 21: 02
Riunita alla discussione principale la quale invito l'utente a rileggere per avere le sue risposte.

ChryAnna
09-11-12, 19: 14
Siamo due coniugi, entrambi militari dell'EI ed in servizio nella stessa caserma. Siamo genitori di due bambini (rispettivamente 3 anni e 10 mesi).Io sono in servizio permanente, mia moglie no. Non vi dico i problemi che ci troviamo costantemente ad affrontare nel gestire contemporaneamente lavoro e famiglia senza avere un minimo chiarimento da parte della nostra amministrazione, (più confusa di noi) sulle direttive che in qualche modo dovrebbero tutelarci. A seguito della nascita del primo figlio, ad esempio, mi sono visto negare i 45gg di congedo parentale perchè, mi era stato detto, ne aveva già fruito mia moglie. Non ho mai capito se realmente funziona così, fatto sta che ora mio figlio ha compiuto 3 anni ed in un modo o nell'altro io quei 45gg li ho persi.
L'ultimo episodio che si è appena verificato: parto in missione e mia moglie chiede il congedo parentale per la durata della missione (visto che non abbiamo parenti vicini che possano darci una mano con i bambini). La risposta è che lei, non essendo in servizio permanente, può fruire solo o dei 45gg o dei 6 mesi per intero. Naturalmente siamo stati costretti ad optare per i 6 mesi interamente retribuiti al 30%. Ora io mi chiedo, se avessi bisogno, per un qualsiasi motivo, di alcuni giorni di licenza(escludendo naturalmente quella ordinaria) io dispongo di questi benedetti 45gg oppure no? e mia moglie che ha fruito di 6 mesi al 30% ha diritto anche ai 45gg? Ringrazio sentitamente chiunque possa darmi un briciolo di chiarimento in merito.
P.S.(L'Esercito ha tantissimi pregi ma anche alcuni difetti. Sembra quasi che avere una famiglia e dei figli costituisca un peso insostenibile per la forza armata e di questo ne da conferma la valutazione caratteristica di mia moglie, nettamente precipitata da quando abbiamo avuto il primo figlio).

FRANCODUE
10-11-12, 18: 22
Intanto sarebbe gradita una tua presentazione al Foum QUI. (https://www.militariforum.it/forum/forumdisplay.php?28-Benvenuto-Presentati-!!)
Grazie.

akuaduulza
10-11-12, 21: 19
ChryAnna, che tua moglie sia vsp o vfp4 non fa alcuna differenza. I 45 giorni di parentale spettano a te oppure a lei, non ad entrambi. Lei può comunque usufruire dei 6 mesi al 30% ...se lei usufruisce della facoltativa potrai comunque usufruire della parentale, ma non, per esempio, dell'allattamento. Purtroppo, la tutela della famiglia di un militare sposato con altro militare è veramente vergognosa. A militare sposato con civile spetta tutto: parentale e allattamento. Tu pensa, invece, che io prenderò i 6 mesi di facoltativa (perché a Verona non possa mandare la bambina al nido!!!) e mio marito non potrà usufruire dell'allattamento (perché militare!!), mentre il collega, sposato con una civile, anche lei in facoltativa, potrà usufruirne tranquillamente, ma scherziamo??!!! E' vergognoso. Scusate i toni, ma mi sento davvero presa per il ****!

Comunque, io mi sono informata sull'argomento perché pensavamo che spettassero a entrambi i 45 gg, invece spettano o a uno o all'altra. X.x

Evalaprima
12-11-12, 01: 45
Scusate l'assenza ma ne sto passando di ogni con l'Esercito per far rispettare i diritti delle mie figlie non miei sia chiaro. Ricapitolando sui congedi parentali, (leggetevi il T.U. 151/2001 è scritto tutto lì). Sono 11 mesi in totale tra i due genitori. Solo i primi 45, dell'uno o dell'altro, sono retribuiti al 100% i rimanenti sono retribuiti al 30% fino al compimento del 3 anno di età del bambino, senza retribuzione dal 3 all'8 anno di vita. La madre può prenderne max 6 mesi, ed eventualmente i rimanenti 5 mesi li prende il papà. Il padre può prenderne max 7 mesi ed i rimanenti 4 la madre (bonus di 1 mese per i papà che si occupano della prole per più di 3 mesi). possono essere presi in modo continuativo o frazionato, è il genitore che decide quando e quanti prenderne, l'unico obbligo è darne comunicazione almeno 15 gg prima al proprio comando. Non sono subordinabili alle esigenze di servizio e su questo non c'è storia checchè ne dicano i vostri comandanti.
Scusate ora scriverò delle cose in maiuscolo e grassetto, non per urlare ma affinchè risalti immediatamente all'occhio.

TUTTA LA NORMATIVA E LE CIRCOLARI INTERNE SONO PRESENTI NELL'INTRANET DELL'E.I. ALLA VOCE LICENZE/PERMESSI MATERNITA'.

Leggete tutto con molta attenzione, parola per parola, virgola per virgola, evidenziate le parti che vi interessano e sottoponetela alla cortese attenzione di chi non ha nessuna intenzione di rispettare i diritti dei vostri figli, che hanno il sacrosanto diritto di essere accuditi dai loro genitori.

In alcune circolari lì presenti troverete il numero di telefono dell'ufficio di PERSOMIL che si occupa di queste questioni. Telefonate e chiedete chiarimenti, senza timore.

Sperando di aver fatto cosa utile, v auguro la buona notte..... vista l'ora.

Eva.

freee
24-01-13, 13: 28
salve ho una domanda....sono un padre cmc del E.I., ma se ho già chiesto 45 gg di parentale da prendere entro i 3 anni del bambino, (presi solo 10 , il mio bimbo ha 1 anno) posso prendere l'altra parte del congedo parentale con discorso del 30 %, QUANDO FINISCONO I 45 GG? GRAZIE

FRANCODUE
24-01-13, 16: 37
Leggiti il post prima del tuo che spiega il tutto.

freee
24-01-13, 18: 22
si ma nel testo unico nn spiega i nostri 45 gg di parentale, parla dei 6 mesi al 30% , ma io voglio leggere e portare una circolare che fa capire che i primi 45 sono al 100% e il resto al 30% , a me mi hanno detto che o prendo quei 45 al 100% o prendo i 6 mesi al 30%, mi potete aiutare

FRANCODUE
24-01-13, 20: 53
Lo spiega meglio QUI. (http://www.okpedia.it/congedo-parentale)

freee
25-01-13, 13: 10
tutto questo si ma ma vorrei qualcosa di militare, dove spiega che i 45 sono al 100% il resto al 30%

FRANCODUE
25-01-13, 19: 07
E' la stessa cosa per tutto il pubbligo impiego.
Non che i militari abbiano una loro legislazione separata.

freee
26-01-13, 12: 56
grazie , del suo tempo speso per me, ma se mi riuscisse a dare una circolare militare le sai grato. mentre sul discorso notturni avendo mia moglie un'attività nn posso usufruire del esonero dei servizi?

akuaduulza
28-01-13, 12: 05
Se sua moglie non fa un lavoro con turni notturni non può avere l'esenzione da guardie e notturni.
Se invece sua moglie svolgesse un lavoro con turnazione notturna, potrebbe usufruire dell'esonero dai servizi,
ovviamente in questo caso dovrebbe portare una carta (penso del datore di lavoro) che dimostri tali turni notturni.

Comunque, le vostre maggiorità hanno tutti i decreti che vi interessano, basta semplicemente chiedere.

salerno
31-01-13, 23: 25
salve a tutti sono una neo vsp madre e sto aspettando la prima assegnazione, mia figlia ha 14 mesi, terranno conto di questo per il trasferimento? c è una normativa che tutela questo aspetto?da premettere che anche mio marito è militare. grazie

Ermesgdf
01-02-13, 08: 39
Se guardi questo link c'era anche la tutela delle madri con relativo decreto

https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?42679-Chiusura-Ente-Trasferimento-d-autorit%E0-VFP4-e-tutela-madri

salerno
01-02-13, 10: 49
grazie, quindi mi sembra di capire che potrebbero anche spostarmi senza tener conto della bimba, devo essere io poi a richiedere il trasferimento?

akuaduulza
01-02-13, 17: 14
Il ricongiungimento al nucleo famigliare lo può richiedere il più anziano della coppia.
Se ti servono informazioni su questo puoi contattarmi in mp (io ho appena fatto il ricongiungimento: io vfp4 lui vsp)

Ermesgdf
01-02-13, 19: 20
No loro devono tener conto della bimba fino al terzo anno d'età non possono non tenerne conto

salerno
01-02-13, 20: 10
grazie, a me serviva sapere se come prima assegnazione terranno conto della bimba. c' e una legge specifica che prevede che con un bambino piccolo non si può essere trasferiti lontano? vi ringrazio

Ermesgdf
01-02-13, 20: 14
Certo forse non hai visto ma è l'art. 42 bis del d.lgs 151/2001

salerno
01-02-13, 23: 02
si ho letto quell articolo però dice " a richiesta" quindi io capisco che al momento in cui loro mi devono dare la prima assegnazione loro non tengono conto della mia situazione o sbaglio? a meno che io non lo richieda, scusate ma non ho le idee tanto chiare al riguardo.

akuaduulza
02-02-13, 09: 16
Secondo me dovresti parlarne direttamente col tuo comandante della "problematica", non trasferiscono il personale di cui hanno bisogno in ufficio,
non credo abbiano problemi a tenere un genitore vicino a un figlio piccolo!! Io sinceramente non conosco questa normativa, però puoi sempre
informarti direttamente in Maggiorità e/o chiedere rapporto al Comandante di reggimento.

Ermesgdf
02-02-13, 12: 48
certo, come ha detto il collega dovresti parlarne con il superiore diretto in linea gerarchica e farlo presente prima che vengano diramate le assegnazioni

salerno
05-02-13, 18: 32
guardi io sto ancora a casa con mia figlia, il comandante non lo conosco nemmeno, comunque spero che ci sia una legge e che non bisogna andare avanti per raccomandazioni e telefonate. grazie a tutti per l aiuto.

FRANCODUE
05-02-13, 19: 09
Ti consiglio di leggerti anche questa discussione QUI. (https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?8820-Ricongiungimento-Familiare-parliamone)
In ogni caso, per comprovate esgenze di servizio, possono fare purtroppo come gli pare.

akuaduulza
06-02-13, 08: 15
salerno non è una questione di raccomandazioni, ma di tutela della famiglia.
Io sono appena stata trasferita, a dicembre, nel nuovo reparto (per il ricongiungimento),
la prima cosa che ho fatto - avendo una bimba piccola che al nido non prendono - è stata quella di parlare
chiaramente con l'aiutante maggiore (ora Comandante): avevo bisogno di prendere licenza e facoltativa.

Purtroppo le leggi sulla tutela della famiglia sono "pessime", però, alle volte, basta semplicemente chiarire.
I Comandanti non sono "mostri" e sanno cosa significa avere una famiglia e, quando possono dare una mano,
specialmente in casi delicati come il tuo, sono sicura che lo fanno anche senza conoscerti.

Comunque, spero tu riesca a restare vicina a tua figlia! :)

salerno
06-02-13, 13: 28
ok proverò a parlarne coi miei superiori, speriamo bene, allontanarmi da mia figlia e mio marito mi terrorizza.... grazie a tutti

conci
15-02-13, 10: 30
Buon giorno a tutti sono nuova del forum!
vorrei un po d'informazione riguardo la materia, xke nel mio reparto sono poco informati! sono una vsp dell'esercito e sono sposata con un finanziere! nessuno sa darci informazioni più specifiche in quanto facciamo parte di duecorpi diversi! abbiamo 2 bambini di cui uno di 10 mesi e da poco ho scopertodi eessere incinta nuovamente! sono ancora in servizio e ho il bambino al nido! secondi voi l'astensione ai servizi cosa comprende?? inoltre i famosi 45 giorni spettano ad entrambi? ?e quale agevolazioni c sono x il decondo o ydrxo figlio??
lavoriamo a 94 km d distanza e nn riusciamo ad avere il ricongiungimento o un aggregazione! qualcuno sa aiutarmi su più informazioni possibili? ? grazie

akuaduulza
15-02-13, 15: 53
Vado per punti, così da essere chiara, anche perchè col mostro in braccio è molto difficile scrivere! xD
- l'astenzione dai servizi comprende tutto, in pratica puoi stare solo in ufficio (no guardie, no poligoni, no conduttore, no attività fisica, no peo, ecc...);
- 45gg parentale: non so come funzioni per FFFAA vs FFOO, posso dirti che FFAA vs FFAA (io e mio marito siamo entrambi militari) i 45gg di parentale sono
complessivi per entrambi, ovvero 45gg (e non 45 + 45), ovviamente avendo due figli avrai 45gg già del primo e ti spettano gli altri 45gg per il secondo;
- vi è stato detto che, dato che sia tu che tuo marito fate servizi notturni, dopo la nascita del figlio, quando rientri dall'obbligatoria, uno dei due può chiedere
l'esenzione dai servizi notturni e da quelli che superano le 24h?;
- inoltre fino al compimento del 12 mese del bambino puoi, o tu o lui, chiedere l'allattamento (un permesso di 1 ora ogni 4 ore di lavoro, quindi da lunedì a giovedì
potrai chiedere 2 ore al giorno e il venerdì 1 ora).

Parliamo di ricongiungimento: per quel che riguarda le FFAA lo può richiedere il più anziano che abbia almeno 5 anni continuativi (per i vfp4) o che sia passato
1 anno dalla prima assegnazione per chi è vsp. Però, bisogna vedere se non c'è qualche normativa particolare per le FFOO, da cui astengo commenti perchè
non ne so nulla. La maggiorità non ha nulla a riguardo della maternità? Di che specialità fai parte (alpini, fanteria, parà...)??

Vediamo se riesco ad aiutarti anche se sono a casa in maternità! Quindi fresca fresca di figliola qualcosa mi ricordo ancora, ma col 1° figlio come avete fatto?

QuasiBascoVerde
19-02-13, 17: 04
Buon giorno a tutti sono nuova del forum!
vorrei un po d'informazione riguardo la materia, xke nel mio reparto sono poco informati! sono una vsp dell'esercito e sono sposata con un finanziere! nessuno sa darci informazioni più specifiche in quanto facciamo parte di duecorpi diversi! abbiamo 2 bambini di cui uno di 10 mesi e da poco ho scopertodi eessere incinta nuovamente! sono ancora in servizio e ho il bambino al nido! secondi voi l'astensione ai servizi cosa comprende?? inoltre i famosi 45 giorni spettano ad entrambi? ?e quale agevolazioni c sono x il decondo o ydrxo figlio??
lavoriamo a 94 km d distanza e nn riusciamo ad avere il ricongiungimento o un aggregazione! qualcuno sa aiutarmi su più informazioni possibili? ? grazie


Per prima cosa, vorrei precisare alcuni lati della normativa relativa al ricongiungimento familiare. In primis, la Legge non è ad uso e consumo delle FF.AA. e/o delle FF.PP., bensì riguarda ogni Dipendente dello Stato. In secondo luogo, sempre la stessa normativa tutela il Dipendente dello Stato che, per motivi di servizio viene trasferito d'autorità, a patto che sia coniugato e già convivente con altro Dipendente dello Stato.

Insomma, per avere sicuramente il ricongiungimento (e, a dire la verità, nemmeno sempre) è necessario che tu e tuo marito, tutti e due in s.p.e., vi siate conosciuti dopo esservi arruolati e dopo aver ottenuto la c.d. "prima destinazione", nonché conviventi. In tal caso, se uno dei due viene trasferito d'autorità, l'altro/a seguirà il trasferimento (questo secondo, a titolo gratuito e senza essere supportato dalla relativa indennità) e verrà destinato ad un Ufficio (se Dipendente civile) o Reparto/Comando (se Dipendente Militare) a una distanza che non deve (o meglio, dovrebbe) essere superiore a 80 Km. dal Consorte.

Tutti gli altri avvicendamenti, non sono obbligatori per Legge. Tu, cara Conci, sei nella medesima situazione di un mio Collega (Finanziere). La moglie lavorava in una Caserma della Campania e il marito (il mio Collega) in un Reparto al Nord... nonostante tutte e due Campani, Lei ha chiesto e ottenuto (a guisa di una sorta di ricongiugimento) il trasferimento al Nord. Ora, tutte e due lavorano al Nord, dove vivono con la figlia piccola... e sanno che difficilmente torneranno al Sud, dovendo ottenere, quasi contemporaneamente, due trasferimenti per la Campania (se non vogliono, nuovamente, vivere separati per anni).

Il tutto, comunque, ha una logica... se non nel caso di un trasferimento d'autorità (caso, appunto, previsto per Legge), perché il Dipendente statale dovrebbe essere favorito rispetto a quello privato ??? Se tuo marito lavorasse in una Società del Nord Est (è un esempio), perché dovresti esser trattata diversamente dalla tua Collega con un marito usciere alla Conservatoria dei Beni Archeologici (è sempre un esempio) ????

Riguardo, invece, alle Leggi sulla tutela della maternità... posso solo aggiungere che, di norma, non è vietato fare nessuna tipologia di servizio. Il limite di Legge impone, però, che sino al compimento del 1° anno del bambino/a, la Madre non può fare servizio alcuno nell'orario 22,00 - 06,00. Per nessunissimo motivo. Diversamente, chi ordina il servizio è passibile di condanna penale. Dal 1° al 3° anno, ci sono altre agevolazioni che, però, devono essere richieste e che variano da Amministrazione ad Amministrazione. Altro diritto sancito per Legge, il c.d. "allattamento", che ti ha descritto benissimo la tua Collega poco oltre.

Spero di essere stato utile.

akuaduulza
20-02-13, 09: 01
QuasiBascoVerde, permettimi di correggerti: per quel che riguarda il ricongiungimento, basterebbe essere vfp4 con almeno 5 anni di servizio continuativi, anche entrambi.
La vecchia normativa è chiara http://www.assodipro.org/Direttive/circolareAvvicinamentoNucleoFamiliare.pdf e nella nuova, che purtroppo non ho a portata di mano,
cambia solo il fatto che se si è 1°CM VSP dev'essere passato 1 anno dalla prima assegnazione. Per l'obbligatorietà o meno del trasferimento, mi astengo, resta comunque il fatto
che, per quanto se ne possa dire, per un militare non è così semplice vivere una famiglia e lo è ancora di più se si è lontani, se poi si è entrambi militari è anche peggio.
(Solitamente, comunque, con un bambino, accettano il trasferimento, almeno per noi è stato così, per fortuna)

Per quel che riguarda la maternità, o meglio, il periodo di gravidanza prima della maternità obbligatoria, vige una normativa che obbliga l'astenzione della futura madre,
da tutti quei servizi che possono compromettere la gravidanza, quindi: servizi armati, servizi di conduttore, servizi notturni, poligoni, ecc...
Aggiungo inoltre che i servizi notturni o superiori alle 24h possono non essere svolti fino al 3° anno del bambino e solo se il padre svolge anch'egli servizi notturni.
Per il 1° anno vige l'astenzione dai servizi notturni o superiori alle 24h. Poi fino al 12esimo anno di età ci sono ulteriori agevolazioni.

Si può trovare comunque una base del discorso a pag. 6 e nelle precedenti o comunque le Maggiorità dovrebbero essere informate e/o informarsi.

QuasiBascoVerde
20-02-13, 13: 01
QuasiBascoVerde, permettimi di correggerti: per quel che riguarda il ricongiungimento, basterebbe essere vfp4 con almeno 5 anni di servizio continuativi, anche entrambi.
La vecchia normativa è chiara http://www.assodipro.org/Direttive/circolareAvvicinamentoNucleoFamiliare.pdf e nella nuova, che purtroppo non ho a portata di mano,
cambia solo il fatto che se si è 1°CM VSP dev'essere passato 1 anno dalla prima assegnazione. Per l'obbligatorietà o meno del trasferimento, mi astengo, resta comunque il fatto
che, per quanto se ne possa dire, per un militare non è così semplice vivere una famiglia e lo è ancora di più se si è lontani, se poi si è entrambi militari è anche peggio.
(Solitamente, comunque, con un bambino, accettano il trasferimento, almeno per noi è stato così, per fortuna)

Per quel che riguarda la maternità, o meglio, il periodo di gravidanza prima della maternità obbligatoria, vige una normativa che obbliga l'astenzione della futura madre,
da tutti quei servizi che possono compromettere la gravidanza, quindi: servizi armati, servizi di conduttore, servizi notturni, poligoni, ecc...
Aggiungo inoltre che i servizi notturni o superiori alle 24h possono non essere svolti fino al 3° anno del bambino e solo se il padre svolge anch'egli servizi notturni.
Per il 1° anno vige l'astenzione dai servizi notturni o superiori alle 24h. Poi fino al 12esimo anno di età ci sono ulteriori agevolazioni.

Si può trovare comunque una base del discorso a pag. 6 e nelle precedenti o comunque le Maggiorità dovrebbero essere informate e/o informarsi.

Relativamente alla 2ª parte, ovvero ai diritti relativi alla maternità, nulla da eccepire.

Riguardo al ricongiungimento, la normativa citata altro non è che una Circolare dello Stato Maggiore dell'Esercito, che nulla vale per un Finanziere... essendo Conci sposata con un Finanziere, Lei potrà certo avvalersi (forse) della normativa dell'Esercito. Suo marito (Finanziere), no. E per Legge, debbono trasferire il Consorte solo se trasferiscono d'autorità (e non la 1ª assegnazione). Ergo, Lui non si muoverà mai, se non con le consuete possibilità che valgono per tutti gli altri Finanzieri.

Infine... la Maggiorità, in GdF non esiste... credo Tu intenda l'Ufficio Comando o l'Ufficio Trasferimenti.... un abbraccio.

akuaduulza
25-02-13, 08: 36
Conta che io quando faccio riferimento a normative e maggiorità, parlo sempre di E.I. :)
Io non sono ferrata sulla Finanza, abbiate pietà, ma non è il mio campo. Quindi forse tu parlavi delle leggi riguardanti il corpo della finanza
e non ci siamo intesi. Io non so la ragazza in che situazione sia, però lei pdovrebbe poter chiedere dopo 1 anno dalla prima assegnazione
il ruicongiungimento verso il marito, c'è però da dire che quella linkata da me è la normativa per l'esercito, so che ne esiste una "generale"
per le FFAA - bisognerebbe vedere se tale normativa può essere utilizzata per ricongiungersi al consorte che non fa parte dellle FFAA,
ma pur sempre di un Ministero.

Tu quanto "mi leggi" fai come se fossi un militare, perché parlo come tale e mi riferisco alle normative che riguardano questo mondo.
Purtroppo non so quali siano i permessi per maternità/paternità per la GdF, ma credo che vi sia un Ufficio (Comando?) al quale
poter far riferimento e credo anche non cambi molto, dato che la legge italiana su maternità/paternità è uguale per tutti con piccole sfumature.
(Mi riferivo a questo quando parlavo di Maggiorità).

:)

FRANCODUE
25-02-13, 11: 00
Esattamente collega.
E' una legge che vale per tutto il pubblico impiego.

QuasiBascoVerde
25-02-13, 16: 16
Conta che io quando faccio riferimento a normative e maggiorità, parlo sempre di E.I. :)
Io non sono ferrata sulla Finanza, abbiate pietà, ma non è il mio campo. Quindi forse tu parlavi delle leggi riguardanti il corpo della finanza
e non ci siamo intesi. Io non so la ragazza in che situazione sia, però lei pdovrebbe poter chiedere dopo 1 anno dalla prima assegnazione
il ruicongiungimento verso il marito, c'è però da dire che quella linkata da me è la normativa per l'esercito, so che ne esiste una "generale"
per le FFAA - bisognerebbe vedere se tale normativa può essere utilizzata per ricongiungersi al consorte che non fa parte dellle FFAA,
ma pur sempre di un Ministero.

Tu quanto "mi leggi" fai come se fossi un militare, perché parlo come tale e mi riferisco alle normative che riguardano questo mondo.
Purtroppo non so quali siano i permessi per maternità/paternità per la GdF, ma credo che vi sia un Ufficio (Comando?) al quale
poter far riferimento e credo anche non cambi molto, dato che la legge italiana su maternità/paternità è uguale per tutti con piccole sfumature.
(Mi riferivo a questo quando parlavo di Maggiorità).

:)

Che Lei (E.I.) possa chiedere il trasferimento per il ricongiungimento verso il marito, può darsi... certo, Lui (GdF) non può chiederlo a meno che non sia già convivente e che sia trasferito d'autorità. Proprio per questo, il Collega a cui mi riferivo ha fatto venire la moglie al Nord... perché Lui non sarebbe mai stato trasferito al Sud, in quanto sposato con una Militare. Non è obbligatorio per legge e la GdF (secondo me, giustamente) non lo contempla. Altrimenti, posso assicurare che si sposerebbero tutti per essere trasferiti e al Nord non rimarrebbero che pochissimi.

LUPODUX
13-03-13, 11: 51
help il mio comandante non vuole concedermi la licenza parentale adducendo motivi di servizio... io so che lui non puo' mi potete aiutare in merito grazie mille

Evalaprima
23-03-13, 17: 21
help il mio comandante non vuole concedermi la licenza parentale adducendo motivi di servizio... io so che lui non puo' mi potete aiutare in merito grazie mille

Ti ho mandato la normativa sulla tua mail privata.
Scusa per il ritardo.

bascoverde
06-08-13, 23: 25
Buonasera a tutti, sono un Vfp1 della Capitaneria di Porto, a breve cioè fra 1mese e mezzo circa, diventerò papà di una fanciulla, vorrei sapere se avrò diritto a qualche licenza parentale o di paternità. Da premettere che non sono coniugato. Grazie anticipatamente.

FRANCODUE
07-08-13, 10: 26
Si legga la normativa vigente in materia, QUI (http://www.difesa.it/Segretario-SGD-DNA/DG/PERSOMIL/circolari163/2011-04/Documents/Istituto_congedo_maternita_paternita_260411.pdf).

bascoverde
25-08-13, 00: 39
Da quello che ho letto non ho diritto giusto??? in caso, c'è qualcos'altro che mi toccherebbe come giorni di licenza straordinaria o speciale???

FRANCODUE
26-08-13, 10: 32
Deve essere "coniugato".
C'è sempre il congedo ordinario.

bascoverde
26-08-13, 12: 46
Sig. Francodue, cosa intende per congedo ordinario???

FRANCODUE
26-08-13, 19: 04
La sua licenza.

bascoverde
27-08-13, 13: 56
Quindi solo perchè sono un semplice e forse ultimo vfp1, non ho diritto alla licenza parentale??? e se io avessi finito la mia licenza ordinaria??? non potrò vedere mia figlia quando nasce???

FRANCODUE
27-08-13, 16: 18
La normativa è questa, io mi limito solo a riportarla.

itchy
31-08-13, 12: 50
Comunque sulla normativa non si parla da nessuna parte né dello stato giuridico del padre (coniugato, convivente o celibe...) né del grado (dal Generale all'ultimo vfp1...), ma solo di "militare padre naturale". Punto.
Quindi ti spetta eccome, e sono sicuro che ti spetta anche se non sei coniugato perché conosco personalmente colleghi non sposati, sia conviventi con la mamma del bimbo che non conviventi in quanto la mamma è rimasta nel paese di origine, che l'hanno usufruita.
Infine, tale beneficio NON PUO' MAI ESSERE NEGATO ADDUCENDO MOTIVAZIONI DI SERVIZIO! Sempre dalla normativa si evince infatti che per ottenere il diritto (o beneficio) non presenti "domanda" (che, va da sé, richiede un'autorizzazione in risposta...), ma semplicemente una "comunicazione" che intendi fruire del beneficio! In soldoni, adducendo le motivazioni di servizio non ti possono dire di no (almeno da noi Carabinieri così funziona...).
Saluti e auguri!

akuaduulza
04-09-13, 09: 43
La licenza parentale spetta a tutti a prescindere che siano sposati o meno (vale il riconoscimento del figlio),
fatti salvo casi particolari. Il grado non centra assolutamente nulla, e ciò si trova tranquillamente sul Vademecum
http://www.forzearmate.org/sideweb/2008/circolari/vademecum_volontari_2007.pdf

bascoverde se vuoi la normativa sulla maternità/paternità basta che mi mandi un messaggio privato con la tua email e te la invio. ;)
(ps. Auguroni per il tuo futuro "status": papà!)

Mediano
08-09-13, 15: 03
Salve ho letto un po' tutto me faccio sempre un po' di confusione, allora vediamo se mi potete aiutare voi, sono un vfp4 polizia da un anno e quindi mancano 3 anni per il passaggio in polizia, aspetto un bel bimbo e mia moglie non lavora ... Da quello che ho capito mi spettano 45gg di parentale nei primi 3 anni di vita... Dove è meglio prenderlo dal lunedì al giovedì perché sono continuativi, dato che sto a 800km di distanza vorrei sapere se posso usufruire delle ore di permesso ( e quente) e anche della maternità ? Dato che mia moglie non lavora...!!!! È se avete qualche consiglio per quanto riguarda un avvicinamento anche per piccoli periodi lavorando in qualche caserma vicino ??? Grazie mille

akuaduulza
09-09-13, 08: 56
Allora, da quello che ricordo ti spettano i 45 giorni di parentale, mentre sulla maternità (i 6 mesi) non metto bocca, perché mi sembra non ti spetti, però dovresti chiedere conferma in Maggiorità e personale della tua caserma.
Per quel che riguarda l'allattamento con moglie "casalinga" l'ultima normativa (che puoi trovare sul sito di SME o chiedendo in Maggiorità), in poche parole, dice che il padre può usufruirne nel caso vi siano delle reali motivazioni,
per esempio: la moglie ha due figlie e uno va portato al nido (faccio l'esempio più sciocco), la moglie deve fare degli esami del sangue e la mattina il figlio non c'è nessuno che lo tiene, ecc...

Per quel che riguarda la parentale, personalmente, ti consiglio di prenderla da lunedì a venerdì e di attaccarci i pfs, in modo da non sprecare giorni con sabato e domenica, ma quelli saranno conti che ti farai tu alla mano.

itchy
09-09-13, 15: 25
Per quel che riguarda la parentale, personalmente, ti consiglio di prenderla da lunedì a venerdì e di attaccarci i pfs, in modo da non sprecare giorni con sabato e domenica, ma quelli saranno conti che ti farai tu alla mano.

Attenzione però! La normativa prevede esplicitamente che al termine della parentale sia obbligatorio rientrare in servizio, anche per un giorno solo, e non è quindi possibile attaccarci ordinaria, riposi settimanali o recuperi ore compensativi per, ad esempio, il sabato e la domenica.
Ripeto, lo prevede la normativa e da noi su questo sono fiscalissimi (non so se in altre Amministrazioni chiudono un occhio visto che considerano la settimana su 5 giorni lavorativi...).

akuaduulza
12-09-13, 08: 49
Sì hai ragione. Però se contiamo che una persona con famigliari solitamente abita fuori, il pfs non lo richiedi per cui teoricamente non stai "attaccando" nessun tipo di licenza. Ovvio che poi dipende da caserma a caserma. Da noi cercano di venirti incontro, in altre sono molto più fiscali. :-)

MAYASIA
22-09-13, 11: 32
salve sono una futura mamma...vorrei un chiarimento su un mio dubbio ma non so se riusciro a farmi capire...ci provo...io sono al 4° mese di gravidanza e sono in astensione dal lavoro per gravidanza a rischio...l'astensione viene calcolata fino al 7° mese perche poi si entra in maternita, ke sono i 2 mesi prima di partorire e i 3 dopo il parto...e fin qui ci sono...se dopo i 3 mesi, dopo il parto non ho la possibilita di ritornare a lavoro come mi devo compartare anzi cosa devo fare? esiste qualcosa per farmi avere qualche mese altro? ah io sono una vfp4 1^imm 08 quindi in attesa di graduatoria...

akuaduulza
22-09-13, 13: 26
Ciao, allora, puoi fare richiesta, 15/20 giorni prima della fine della maternità obbligatoria della maternità facoltativa. Sono 6 mesi. Però lo stipendio é pagato al 30%. Io avevo preso l'ordinaria dell'anno precedente e la facoltativa. Fatti bene i conti perché lo stipendio si riduce di molto, ma se ne hai la possibilità stare a casa col bimbo ne vale la pena. :-)

MAYASIA
22-09-13, 18: 02
cos'è la facoltativa?

akuaduulza
23-09-13, 09: 34
É la cosidetta licenza parentale. Spettano 6 mesi pagati al 30% oppure 45 giorni pagati al 100% utilizzabili in 3 anni. Trovi comunque tutto sul vademecum (che trovi su internet) o se ti informi presso la tua maggiorità dovrebbero darti le normative specifiche.

MAYASIA
23-09-13, 11: 29
ok grazie gentilissima...

spuenzefor
09-10-13, 12: 27
Salve a tutti, pongo questa domanda a tutti sperando di trovare il famoso "precedente" che conferma quanto da me raccolto tra le varie normative: spetta la licenza parentale agli allievi in servizio permanente (quindi corsi sergenti e complementari marescialli)?
Secondo me è qualche altro collega che si stava interessando alla faccenda, non ci sono regolamenti che vietano agli allievi di fruire della parentale, ma il vuoto legislativo sullo status degli allievi in spe ha lasciato, nel tempo, troppo spazio agli abusi. Grazie a tutti, buon lavoro!

MAYASIA
22-10-13, 16: 35
ciao...vorrei fare una domanda e spero di non sbagliare discussione...come già ho detto sono una futura mamma in attesa di graduatoria per il servizio permanente...esiste qualcosa che tutela le coppie formate da un dipendente civile e un militare con dei figli? io ho il ragazzo che lavora a roma x un azienda privata e io sono un militare...si può avere la possibilità di un avvicinamento o queste cose esistono solo tra dipendenti statali?

FRANCODUE
22-10-13, 19: 17
Se legge la normativa, i cui link trova scorrendo dall'inizio questa discussione, solo tra dipendenti statali.

MAYASIA
23-10-13, 12: 16
quindi non ho nessuna speranza di avvicinarmi al mio compagno tranne se lui non lascia il suo lavoro e segue me?

FRANCODUE
23-10-13, 12: 40
Ai sensi della normativa citata, temo proprio che sia così.

Gattogatto
05-12-13, 11: 46
Buongiorno, scusate il disturbo. Fermo restando che farò l'accesso agli atti per capire un po' meglio la mia situazione, secondo voi è possibile che sia stata dichiarata non idonea al ruolo di tenente t.l.a. perché' mamma? Purtroppo mi sto sentendo fortemente discriminata, ma mi chiedo anche se diventa facile fare la vittima: chiedo a voi, può ancora essere possibile essere discriminata nel 2013 perché già realizzata nella vita privata? Grazie a chiunque voglia illuminarmi in merito.

gagliardi
05-12-13, 13: 33
@Gattogatto,
sei pregata di non postare messaggi contenenti supposizioni e speculazioni, oltretutto implicanti comportamenti illegittimi da parte della Pubblica Amministrazione. Se hai fondati motivi e prove certe, potrai senz'altro muovere gli opportuni passi nelle sedi competenti.

MAYASIA
18-01-14, 09: 44
scusate potrei avere dei chiarimenti sulla legge 100? vi ringrazio...

ilpuffo
04-02-14, 00: 59
Buonasera, chiedo scusa avrei bisogno di aiuto!!! sono un carabiniere e da 5 mesi mia moglie ha finito anche lei il corso carabinieri, lavoriamo entrambi in 2 stazioni cc, abbiamo una bimba di 2 anni e 4 mesi e non ''riusciamo'' a trovare una soluzione per i turni... Vi ringrazio anticipatamente e rimango in attesa di una vs risposta

ilpuffo
04-02-14, 01: 12
sia io che mia moglie siamo carabinieri e lavoriamo in due stazioni cc non riusciamo a far coincidere i turni e la situazione sta diventando alquanto pesante... C'è una qualche normativa che possa agevolare entrambi alterando i turni in modo da non lasciare la bimba da sola.... Già iscritta al nido ma non basta

gagliardi
04-02-14, 07: 04
ciao @ilpuffo,
visto che sei un nuovo utente, t'invito a leggere il Regolamento e presentarti nell'apposita sezione (trovi i link in calce a questo messaggio). Grazie, e buona permanenza su MF.

kika87
25-02-14, 11: 26
Ciao a tutti...sono una vfp4 ei da 18 mesi e da poco ho scoperto di essere in dolce attesa...siccome nel mio reparto nessuno sa darmi una risposta precisa, spero davvero che almeno voi riusciate a rispondermi...allora in caserma ho comunicato all'uff medico di essere in gravidanza e lui ovviamente mi ha fatto le varie esenzioni e ha scritto al mio comandante di batteria di poter effettuare solo lavori di ufficio...parlando ovviamente con il comandante mi ha detto che molto probabilmente non mi puo impiegare in un ufficio perche purtroppo sono solo un vfp4...quindi chiedo se andando in maternita anticipata oltre ai 5 mesi di maternita obbligatoria per caso scalano punteggio per il passaggio in spe?? Oppure mi sapete indicare ub alternativa migliore??
Grazie a tutti.

bacioch
25-02-14, 12: 32
Kika87 benvenuta nel forum,poi:
1)Complimenti a te e al futuro papà:)
2)Sarebbe gradita la tua presentazione al forum nella sezione Benvenuto
3)Non è che ti scalano il punteggio,ma ti calcolano i giorni di servizio,io direi che se stai bene di non andare in maternità anticipata
4)E' compito del capitano trovarti qualcosa da fare

mnxz
06-03-14, 13: 45
Buongiorno, sono un Maresciallo dell'Aeronautica Militare e mia moglie è una dipendente comunale... a maggio mi nascerà un bambino e volevo sapere indicazioni in merito al congedo parentale... in particolare al congedo parentale pagato al 30% ... volevo sapere se per tutti gli 11 mesi complessivi che io e mia moglie intendiamo prendere, sarà pagato al 30% sia a me che a lei... e se i contributi saranno versati in maniera automatica e per intero o se bisogna versarli in maniera separata o fare domanda? Grazie per chi vorrà aiutarmi... Buona Giornata!!!

Serenya
11-04-14, 18: 28
ciao ho un problema sono torntata dopo la maternita a lavoro e il mio imc è superiore ai parametri e ora devo fa il concorso in spe mi spiegate se avro problemi

Serenya
11-04-14, 18: 32
ciao @ilpuffo,
visto che sei un nuovo utente, t'invito a leggere il Regolamento e presentarti nell'apposita sezione (trovi i link in calce a questo messaggio). Grazie, e buona permanenza su MF.

posso farti una domanda in pvt

gagliardi
11-04-14, 18: 32
ciao @Serenya,
visto che sei un nuovo utente, t'invito a presentarti nell'apposita sezione e a leggere il Regolamento (trovi i link in calce a questo messaggio). Grazie, e buona permanenza su MF.

Serenya
11-04-14, 18: 34
si con la legge 42 bis scaricatela e poi attuala

gagliardi
11-04-14, 18: 39
si con la legge 42 bis scaricatela e poi attuala

Che cosa vuol dire il tuo post?

DinoP
09-05-14, 23: 38
Buonasera, ho cercato qualcosa in argomento, ma non trovo nulla. A luglio a Dio piacendo, nascerà il mio primogenito, il mio problema è che nell'arco della gravidanza di mia moglie, e nello specifico negli ultimi 6 mesi sono stato aggregato due volte ed in un caso in una sede distante anche più di 1000 km. Ora arriva un ulteriore avviso dal ministero che per agosto si dispone invio di personale della mia qualifica per un ulteriore aggregazione. Questa volta, però, onde evitare di andare le alternative sarebbero: mettermi in congedo parentale oppure in base all'art 18 del D.P.R. 16 aprile 2009 , n. 51, opporre "il divieto di inviare in missione fuori sede o in servizio di ordine pubblico per più di una giornata, senza il consenso dell'interessato, il personale con figli di età inferiore a tre anni che ha proposto istanza per essere esonerato dai turni continuativi e notturni e dalla sovrapposizione dei turni; . Ora il divieto è specifico per personale che ha proposto istanza per essere esonerato dai turni continuativi e notturni, ma per chi non è turnista e quindi non può proporre tale istanza, il beneficio non si applica? possibile questa disparità di trattamento per le medesime situazioni -missione o servizio di OP fuori sede- Vi ringrazio per l'attenzione

AlexanderAvi
10-05-14, 00: 51
Benvenuto DinoP.
Essendo nuovo utente, ti invito a presentarti nell'apposita sezione (https://www.militariforum.it/forum/forumdisplay.php?28-Benvenuto-Presentati-!!%22), dopo aver letto il messaggio di benvenuto dell'Amministratore (https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?45150-Benvenuto-dell-Amministratore-Come-presentarsi-in-Militariforum).
Ricorda, inoltre, di prendere visione del Regolamento (https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?23974-Regolamento-Militariforum-2010-2011).
Grazie e buona permanenza.

MAYASIA
16-05-14, 18: 51
ciao potete chiarirmi un mio dubbio...ma per la legge 42 bis ricongiungimento famigliare bisogna essere per forza sposati oppure no?io ho provato a cercare ma non specifica nulla...

stellazzurra
27-05-14, 22: 38
Ciao vista la tua esperienza ti chiedo un parere sulla mia situazione: io sono un Sc e lavoro in una CP dove lavora anche mio marito che è un impiegato civile. Volevo chiederti se possiamo chiedere esonero alla sovrapposizione dell'Orario lavoro per accudire nostro figlio che nascerà tra poco. La legge parla di dipendenti pubblici stessa amministrazione ma in questo caso io sono difesa e lui infrastrutture e trasporti ma lavoriamo nella stessa CP. In analogia alla finalità della norma che non tiene conto certamente che gli impiegati civili CP non sono difesa pensi che possa avere diritto?

stellazzurra
13-06-14, 04: 19
Gentile Collega. io è mio marito lavoriamo entrambi in una Capitaneria di Porto. Io sono un sottocapo in servizio permanente e mio marito impiegato civile. Da pochi giorni sono diventata mamma e per le vie brevi ho chiesto al mio Comando che dopo il periodo di maternitá di chiedere esonero della sovrapposizione orario lavoro per accudire nostro figlio almeno per il primo anno. La risposta è stata per adesso negativa da parte del Comando perchè secondo loro nella circolare di Persomil riguardante l'esonero sovrapposizione orario lavoro coniugi stessa amministrazione, appunto per amministrazione intendesi ministero difesa, aeronautica e esercito. Dato che io sono gestita da ministero difesa e mio marito da infrastrutture e trasporti ma se la finalitá della legge è quella di permettere due coniugi pubblici stessa amministrazione all' esonero in questione, perchè dovrebbero negarmela?

special
19-06-14, 10: 43
Giorno a tutti avrei una domanda il trasferimento momentaneo per chi ha un figlio con età inferiore ai 3 anni può essere chiesto solo da vsp o anche dai vfp4 grazie anticipatamente.

antolazio
25-06-14, 10: 16
Buongiorno a tutti,
Sono nuovo del forum e nel ringraziare anticipatamente quanti volessero prestare le proprie conoscenze riguardo la normativa vigente sulla maternità e paternità, chiedo innanzitutto scusa se non è questa la sezione dove porre quesiti relativi alla normativa in questione, nel qual caso pregherei gli amministratori di indirizzarmi verso un’area tematica più consona.
Quindi mi presento sono un esponente dell’A.M. e da poco sono diventato un felice papà di un bel bimbo.
E da allora è iniziato il mio travaglio lavorativo a causa del mio Comandante di Reparto che mi ha negato la licenza parentale per ben due volte:
la prima adducendo come giustificazione il fatto che la “parentale” non può essere collegata ad una licenza ordinaria, mi spiego meglio, ho chiesto una settimana (lun-ven) di ordinaria ed una settimana di 53/2000. Mi ha inoltre detto (verbalmente) che da normativa non è possibile collegare le due licenze e che avrei potuto prendere l’intero periodo o di ordinaria o di 53/2000.
Allora così ho fatto presentandogli una richiesta di 53/2000 di due settimane (comprensiva di sabato e domenica ) e mi ha negato anche questa (stavolta per iscritto) dicendo che il motivo per cui me la negava dipendeva dal fatto che secondo lui la mia richiesta e di tipo strumentale e che è dovere del Dirigente verificare che non se ne faccia un uso strumentale (scusate la ripetizione).
Pertanto vi chiedo se secondo voi è lecito il suo comportamento e quali azioni devo intraprendere per far valere i diritti di mio figlio.
Grazie a tutti

elyfragio
08-07-14, 16: 44
Ciao a tutti,
mi sono appena iscritta al forum. Essendo agente di polizia penitenziaria e madre di una bimba di soli 3 mesi, vorrei avere delle informazioni su ciò che mi spetterebbe ora che sono rientrata a lavoro. Sono già a conoscenza del permesso per l'allattamento ma vorrei sapere se esiste qualcosa che limiti l'impiego delle donne che allattano per quanto riguarda servizi specifici. Grazie anticipatamente.

QuasiBascoVerde
09-07-14, 11: 25
Buongiorno a tutti,
Sono nuovo del forum e nel ringraziare anticipatamente quanti volessero prestare le proprie conoscenze riguardo la normativa vigente sulla maternità e paternità, chiedo innanzitutto scusa se non è questa la sezione dove porre quesiti relativi alla normativa in questione, nel qual caso pregherei gli amministratori di indirizzarmi verso un’area tematica più consona.
Quindi mi presento sono un esponente dell’A.M. e da poco sono diventato un felice papà di un bel bimbo.
E da allora è iniziato il mio travaglio lavorativo a causa del mio Comandante di Reparto che mi ha negato la licenza parentale per ben due volte:
la prima adducendo come giustificazione il fatto che la “parentale” non può essere collegata ad una licenza ordinaria, mi spiego meglio, ho chiesto una settimana (lun-ven) di ordinaria ed una settimana di 53/2000. Mi ha inoltre detto (verbalmente) che da normativa non è possibile collegare le due licenze e che avrei potuto prendere l’intero periodo o di ordinaria o di 53/2000.
Allora così ho fatto presentandogli una richiesta di 53/2000 di due settimane (comprensiva di sabato e domenica ) e mi ha negato anche questa (stavolta per iscritto) dicendo che il motivo per cui me la negava dipendeva dal fatto che secondo lui la mia richiesta e di tipo strumentale e che è dovere del Dirigente verificare che non se ne faccia un uso strumentale (scusate la ripetizione).
Pertanto vi chiedo se secondo voi è lecito il suo comportamento e quali azioni devo intraprendere per far valere i diritti di mio figlio.
Grazie a tutti

Nel primo caso ha ragione il Comandante. Ovvero, puoi chiedere lun-ven di parentale ma se attacchi la licenza ordinaria dal lunedì successivo, il sabato e la domenica SONO altri due giorni di parentale (parentale lun-dom e l.o. lun-ven).

Nel secondo caso, il Comandante può negarla esclusivamente per motivi di servizio da motivare compiutamente. Non è tenuto e non può valutare i motivi della richista. D'altronde, mica gli scrivi i motivi per cui chiedi la paternità... la chiedi e basta... per otterenerla è sufficiente che tu riproponga la domanda asserendo (genericamente) che la mancata fruizione potrà generare dei costi a tuo carico (es.: baby sitter) e che tali costi saranno oggetto di rivalsa direttamente al Comandante che eventualmente la negherà, quale responsabile del procedimento amministrativo... tieni conto che, però, facilmente andrai allo scontro... a te la scelta...

Se ho sbagliato, qualcuno mi corregga :):)

Mediano
04-10-14, 15: 14
Salve sono un caporal maggiore dell esercito con un bimbo di 1anno dovrei mandare il certificato dimalattia del bambino 5giorni e sarò coperto fino a venerdi come funziona che dovrei essere coperto fino a domenica? O funziona come la malattia che devo coprire fino a domenica quindi mandare 7gg? Solo che fino a 5 gg vengo pagato

Mediano
06-10-14, 21: 49
Nessuno sa?

leondjk
02-03-15, 18: 31
Allora.... facciamo un po' di chiarezza. Le tipologie di permessi sono diverse.


Si può prendere anche 1 solo giorno di congedo parentale se serve. Questa tipologia di licenza non e' subordinabile alle esigenze di servizio ci proveranno alla grandissima a sostenere il contrario!




Evalaprima
Salve a tutti utenti del forum. Sono un militare della marina in difficoltà. So che questa è una vecchia discussione ma avrei urgenza di trovare la normativa dalla quale si evince chiaramente quest'ultima affermazione. Dato che il comando vuole avvalersi del diritto di annullare la mia licenza parentale a suo piacimento vorrei poter rispondere a tono. Grazie

bacioch
02-03-15, 23: 49
Allora,prima ti presenti al forum nella sezione benvenuto,poi eviti di usare il neretto,ci vediamo bene lo stesso.

leondjk
03-03-15, 08: 15
Ok sarà fatto. Chiedo scusa ma in realtà non sapevo neanche di aver impostato il neretto come carattere.me ne sono accorto dopo aver inviato il messaggio.

Gigliooo
05-03-15, 16: 05
Buon giorno a tutti. Sono nuovo del forum.
Sono un vfp4 dell'esercito e ho un bimbo di 15 mesi e nn sono sposato. La mia ragazza lavora a tempo indeterminato in un policlinico privato. Dopo la maternità obbligatoria suddivisa in 2 mesi prima del parto e 3 dopo il parto, ha deciso di prendersi ulteriori 6 mesi di aspettativa facoltativa pagata al 30%.
Io da un paio di mesi sto iniziando a prendermi la licenza parentale prevista cioè i 45 giorni retribuiti al 100%.
La mia domanda era se finiti i 45 giorni avevo diritto anche io ai 6 mesi pagati al 30% oppure dato che la mia ragazza già ha usufruito di quei 6 mesi a me non spetta più nulla.
Grazie a tutti e spero di esser stato abbastanza chiaro

Kojak
05-03-15, 16: 18
@GIGLIOOO: come nuovo utente è gradita la tua presentazione nell'apposita sezionedel forum. Trovi il link nella mia firma. Grazie.

Gigliooo
05-03-15, 17: 17
@GIGLIOOO: come nuovo utente è gradita la tua presentazione nell'apposita sezionedel forum. Trovi il link nella mia firma. Grazie.

Fatto ��

akuaduulza
13-05-15, 10: 59
La mia domanda era se finiti i 45 giorni avevo diritto anche io ai 6 mesi pagati al 30% oppure dato che la mia ragazza già ha usufruito di quei 6 mesi a me non spetta più nulla.
Grazie a tutti e spero di esser stato abbastanza chiaro


Gigliooo perdonami se arrivo piuttosto in ritardo.

Al padre è concessa la facoltativa pagata al 30%, però potrai usufruire solo di 5 mesi,
in quanto la facoltativa al 30% è usufruibile da entrambi i genitori per un totale di 11 mesi.

Ricordati che è pagata al 30% entro i 3 anni di vita del bambino, dopo il compimento del
terzo anno di vita, potrai comunque prenderla, ma senza lo stipendio.

Spero di essere stata chiara, se hai bisogno di ulteriori chiarimenti fammi sapere.
Buona giornata!

Rikaly
18-05-15, 17: 48
Ciaoa tutti

Sono un collega che lavora in un comando operativo, mi è capitato più volte di dover partire velocemente e abbastanza improvvisamente per lavoro ma sono anche padre di un essere cagoso x_x di quasi 3 anni e attualmente mia moglie è al 7° mese di gravidanza e soprattutto "a rischio" con certificato medico.
Mi è stato chiesto di ripartire dopo 2 mesi di assenza agli inizi dell'anno ma non me la sento di abbandonare proprio ora la mia famiglia in un momento cosi delicato.
Premetto che non sono mai stato uno di quei militari che appena possibile si tirano indietro ma attualmente mi sento di dover dare piu attenzioni alla famiglia che al lavoro.
Ho ancora almeno 30 gg di parentale ma ho molti dubbi in merito, cerco di elencarli e se vi è possibile di darmi una risposta ve ne sarei grato...purtroppo la burocrazia non è il mio forte...
1) quando nascerà la prossima creatura automaticamente perderò tutta la licenza parentale non usufruita o si accumulerà?
2) posso astenermi dal effettuare turni di guardia notturni anche se mia moglie non lavora?
3) posso rifiutarmi di compiere servizio fuori dalla mia sede?
4)se si, che documentazione devo produrre?

vi ringrazio fortemente in anticipo per tutto quello che mi potrete indicare e anche in caso negativo...

Saluti

gagliardi
18-05-15, 18: 28
Ciao @Rikaly,
visto che sei un nuovo utente, t'invito a presentarti nell'apposita sezione e a leggere il Regolamento (trovi i link nella mia firma), che ti aiuterà a orientarti nel Forum.

Rikaly
18-05-15, 22: 28
Resentazione fatta...ora vi chiedo gentilemente di essere collaborativi alle richieste che vi ho fatto in quanto non si tratta di una burla ma di una seria esigenza che coinvolge una famiglia e delle possibili situazioni spiacevoli in servizio!
Grazie

CcRoma
10-06-15, 23: 27
Buonasera, sono un militare dell'Arma e mia moglie è dipendete pubblica nel settore sanitario. Ultimamente mi è sorto un dubbio: premettendo che sono consapevole che i giorni spettanti per il congedo parentale retribuito al 100% sono 45 (a mia moglie ne vengono riconosciuti solo 30.....) vorrei sapere se i giorni sono comulativi (45)o se ognuno ha un proprio "budget" (io 45 lei 30) dal quale attingere quando si è assenti. Grazie mille.

becrom
16-06-15, 15: 43
Buongiorno a tutti,

vorrei sapere se superati i 45 giorni per convalescenza posso richiedere il congedo parentale(45 giorni nei primi tre anni).

Come sarà il trattamento economico?

Grazie

Djphantasy
02-07-15, 23: 31
Salve,

supponiamo che mi trovi già in licenza ordinaria, posso al termine di quest' ultima attaccare la licenza parentale dei 45 giorni?

itchy
05-07-15, 09: 24
Si è possibile. Non si può invece fare l'inverso, ovvero fare prima la parentale e poi attaccarci l'ordinaria: dopo la parentale infatti è obbligatorio rientrare in servizio (anche per un giorno solo).

akuaduulza
18-07-15, 10: 16
Ciaoa tutti

Sono un collega che lavora in un comando operativo, mi è capitato più volte di dover partire velocemente e abbastanza improvvisamente per lavoro ma sono anche padre di un essere cagoso x_x di quasi 3 anni e attualmente mia moglie è al 7° mese di gravidanza e soprattutto "a rischio" con certificato medico.
Mi è stato chiesto di ripartire dopo 2 mesi di assenza agli inizi dell'anno ma non me la sento di abbandonare proprio ora la mia famiglia in un momento cosi delicato.
Premetto che non sono mai stato uno di quei militari che appena possibile si tirano indietro ma attualmente mi sento di dover dare piu attenzioni alla famiglia che al lavoro.
Ho ancora almeno 30 gg di parentale ma ho molti dubbi in merito, cerco di elencarli e se vi è possibile di darmi una risposta ve ne sarei grato...purtroppo la burocrazia non è il mio forte...
1) quando nascerà la prossima creatura automaticamente perderò tutta la licenza parentale non usufruita o si accumulerà?
2) posso astenermi dal effettuare turni di guardia notturni anche se mia moglie non lavora?
3) posso rifiutarmi di compiere servizio fuori dalla mia sede?
4)se si, che documentazione devo produrre?

vi ringrazio fortemente in anticipo per tutto quello che mi potrete indicare e anche in caso negativo...

Saluti

1) la licenza parentale la perderai al compimento del 3° anno di vita del 1° figlio, se il tuo primo figlio non ha ancora compiuto 3 anni va in accumulo con quella del secondogenito.
2) no, puoi astenerti dal servizio notturno solo ed esclusivamente se tua moglie svolge lavoro notturno (23-06)
3) no, vedi quanto sopra.

Comunque sul DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 aprile 2009 , n. 52 (art.17) e sul DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 Settembre 2007 , n. 171 (art.14)
troverai chi è interessato dalle esenzioni dai servizi e le motivazioni.


Buonasera, sono un militare dell'Arma e mia moglie è dipendete pubblica nel settore sanitario. Ultimamente mi è sorto un dubbio: premettendo che sono consapevole che i giorni spettanti per il congedo parentale retribuito al 100% sono 45 (a mia moglie ne vengono riconosciuti solo 30.....) vorrei sapere se i giorni sono comulativi (45)o se ognuno ha un proprio "budget" (io 45 lei 30) dal quale attingere quando si è assenti. Grazie mille.

A lei spettano 30 giorni e a te 45. Ma... Siccome è da poco cambiata la normativa a riguardo e il compendio militare, ti consiglio di richiederlo presso la tua maggiorità/ufficio personale. Stando a quello che c'è scritto sul punto 4. del compendio stesso, la cosa dovrebbe essere stata equiparata alla normativa civile, quindi economicamente parlando, se dichiari che tua moglie ha già preso i 30 giorni di parentale (compresi nella facoltativa), lo stipendio dovrebbe esserti ridotto del 30%.

akuaduulza
18-07-15, 10: 37
Buongiorno a tutti,

vorrei sapere se superati i 45 giorni per convalescenza posso richiedere il congedo parentale(45 giorni nei primi tre anni).

Come sarà il trattamento economico?

Grazie

Puoi prendere i 45 giorni di parentale, saranno retribuiti allo stesso modo.
Semplicemente vai in "aspettativa" e pertanto nel momento di "arrivo" alla pensione,
dovrai fare 45 giorni in più.

SfiziusielloGDF
16-08-15, 05: 00
Salve sono un Vfp4 Marina arruolatosi a Luglio di quest'anno volevo alcune info.
Ho due figli 4 anni e 1 anno e mezzo durante una febbre (uno dei due) e' possibile assentarsi dal lavoro usufruendo di certificato pediatrico?
E' Possibile usufruire di qualche giorno tramite loro?
In quanto corsista In caserma non ho modo e tempo x informarmi.
Grazie

akuaduulza
22-08-15, 20: 55
Ciao, scusa se ti rispondo solo ora, ma sono poco presente sul gruppo.

Per la malattia del figlio esistono i "5 giorni di malattia del figlio" annui, pagati, fino al compimento del 3° anno di vita del bambino.
Utilizzabili, appunto, tramite certificato medico del pediatra.

Se vuoi mandami la tua mail in privato che ti giro il nuovo Compendio sulla maternità e la paternità e ti spiego tutto quello di cui puoi usufruire. :)

Buona giornata.

akuaduulza
23-08-15, 20: 26
Ricordo a tutti che è uscito il nuovo compendio sulla maternità e paternità, perciò alcune normative presenti potrebbero non essere più valide.
Se volete ulteriori informazioni a riguardo mandatemi un messaggio privato e vi farò avere la nuova normativa.
Buona serata a tutti. :)

akuaduulza
24-08-15, 10: 34
Compendio delle disposizioni in materia di tutela della maternità e paternità e
congedi per eventi e cause particolari.
Modifiche introdotte dal decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80. (http://www.difesa.it/SGD-DNA/Staff/DG/PERSOMIL/Circolari/Documents/2015/VARIE/TutelaMaternita/2Rep_Circolare_modificativa_compendio_maternita.pd f)

Compendio delle disposizioni in materia di tutela della maternità e paternità e
congedi per eventi e cause particolari.
Modifiche al paragrafo 7 “riposi orari giornalieri dei genitori”.
(http://www.difesa.it/SGD-DNA/Staff/DG/PERSOMIL/Circolari/Documents/2015/VARIE/TutelaMaternita/2Rep_modificaCompendioCirc.pdf)



Resto a completa disposizione per chi avesse dubbi o volesse chiarimenti sui compendi. ;)

Frlsdi
05-11-15, 14: 26
Salve vorrei chiedere una delucidazione in merito alla nuova circolare e precisamente su una parte del para 4 punto b che vi copio sotto:
"Si soggiunge che il personale interessato, nei primi tre anni di vita del figlio, ha facoltà di optare per la fruizione della licenza straordinaria per congedo parentale interamente retribuita –qualora non abbia esaurito per varie motivazioni la licenza straordinaria fruibile nell’anno– ovvero per quella a retribuzione parziale. Ciò allo scopo di non esaurire la licenza straordinaria di cui può disporre in previsione della fruizione di periodi della stessa ad altro titolo. Pertanto, nelle richieste di concessione di tali licenze, da presentare al Comando/Ente di appartenenza, gli interessati dovranno espressamente indicare il regime retributivo da applicare ai detti benefici. "
Mi preme capire meglio questo punto,per sapere se è ancora possibile usufruire dei miei restanti 39 giorni anche avendo già usufruito di 45 giorni di straordinaria malattia e se sono a retribuzione al 100%.
Grazie

Kojak
05-11-15, 17: 20
@FRLSDI
Come nuovo utente sei tenuto a presentarti nell'apposita sezione del forum. Trovi il link nella mia firma. Grazie.

Frlsdi
07-11-15, 15: 57
@FRLSDI
Come nuovo utente sei tenuto a presentarti nell'apposita sezione del forum. Trovi il link nella mia firma. Grazie.

Mi sono appena presentato,spero che qualcuno risponda al mio quesito...grazie

Frlsdi
14-11-15, 17: 39
Ragazzi...ma non c'è nessuno che può darmi una risposta? ??

akuaduulza
16-11-15, 11: 06
Salve vorrei chiedere una delucidazione in merito alla nuova circolare e precisamente su una parte del para 4 punto b che vi copio sotto:
"Si soggiunge che il personale interessato, nei primi tre anni di vita del figlio, ha facoltà di optare per la fruizione della licenza straordinaria per congedo parentale interamente retribuita –qualora non abbia esaurito per varie motivazioni la licenza straordinaria fruibile nell’anno– ovvero per quella a retribuzione parziale. Ciò allo scopo di non esaurire la licenza straordinaria di cui può disporre in previsione della fruizione di periodi della stessa ad altro titolo. Pertanto, nelle richieste di concessione di tali licenze, da presentare al Comando/Ente di appartenenza, gli interessati dovranno espressamente indicare il regime retributivo da applicare ai detti benefici. "
Mi preme capire meglio questo punto,per sapere se è ancora possibile usufruire dei miei restanti 39 giorni anche avendo già usufruito di 45 giorni di straordinaria malattia e se sono a retribuzione al 100%.
Grazie

No, non ne puoi usufruire se hai già utilizzato 45 giorni di licenza straordinaria.

akuaduulza
08-12-15, 09: 55
E' uscito sul sito di Persomil lo Specchio riepilogativo delle licenze, dei permessi e dei riposi fruibili dal personale militare in servizio permanente (http://www.difesa.it/SGD-DNA/Staff/DG/PERSOMIL/Circolari/Pagine/circolare_lincenze_VSP.aspx).

La novità a livello di maternità/paternità è questa:

" Salvo casi di oggettiva impossibilità, il personale è tenuto a preavvisare il Comando/Ente di appartenenza almeno 5 giorni prima della data di inizio del beneficio. "

Non sono più 15 giorni, ma finalmente sono stati ridotti a 5 giorni, come da Decreto Legislativo n. 80 del 15 giugno 2015,
per il quale sono state rincofermate le modifiche con la legge di stabilità 2016.

Per ogni ulteriore dubbio contattatemi in pvt.

Buona giornata a tutti. :)

poiuyt
02-02-16, 17: 20
Il militare padre imbarcato che fa richiesta per i suddetti permessi sapete in quali modalitá vengono concessi?

akuaduulza
02-02-16, 20: 33
Imbarcato, quindi in mare? Perdonami, ma io sono EI e per me è una domanda nuova. :)

laoghaire
22-02-16, 17: 26
Ciao i permessi di allattamento vanno richiesti tramite apposita domanda che trovi nella direttiva Smm del 28 luglio 2014. Questa viene trattata è autorizzata da Maripers.nella direttiva c'è esplicitamente scritto che chi intende usufruire di questo beneficio, così come quello per il lavoro notturno fino ai 3 anni del figlio, è consapevole che può comportare il movimento d'autorità verso sedi meno operative. In parole povere ti sbarcano, cosa buona per molti, meno per chi deve terminare i minimi per passare di grado

Tratto
05-06-16, 22: 37
Buonasera,

desideravo sapere se i permessi per allattamento del genitore maschile militare, sono comunque da assoggettare alle esigenze di servizio( " disponibilità incondizionata al servizio ", come da Testo Unico)?

Grazie in anticipo!

Kojak
05-06-16, 22: 44
@TRATTO
Come nuovo utente sei tenuto a presentarti nell'apposita sezione del forum. Trovi il link nella mia firma. Grazie.

akuaduulza
11-06-16, 21: 55
Buonasera,

desideravo sapere se i permessi per allattamento del genitore maschile militare, sono comunque da assoggettare alle esigenze di servizio( " disponibilità incondizionata al servizio ", come da Testo Unico)?

Grazie in anticipo!

Assolutamente no. I permessi di allattamento sono un beneficio di legge, non possono chiederti di fare un servizio durante l'utilizzo di questi.

Ti cito quanto riportato dal DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 aprile 2009, n. 52

Art. 17
h) divieto di impiegare la madre o il padre che fruiscono dei riposi giornalieri, ai sensi degli articoli 39 e 40 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 in servizi continuativi articolati sulle 24 ore.


Possono essere richiesti o dal padre o dalla madre. Se li richiede uno, ne esclude l'utilizzo dell'altro; salvo non vengano richiesti per un altro figlio (esempio: gemelli, il padre può chiedere il permesso di allattamento per uno e la madre per l'altro).
Possono essere richiesti dal padre anche qualora la madre non sia lavoratrice (casalinga).
Il padre non ne può usufruire qualora la madre sia in astensione obbligatoria o in congedo parentale, viceversa, la madre ne può usufruire durante il congedo parentale del padre.


Per ogni dubbio, chiedi pure. ;)

antoniobar
18-06-16, 17: 14
Salve, ho letto la normativa riguardante le licenze ma non è specificato il mio problema. Devo iniziare l'iter con mia moglie per l'inseminazione artificiale e durante il presunto periodo dovrei partire in navigazione!! Esiste una tipo di permesso? mi date l'eventuale riferimento? se mi faccio fare una dichiarazione (o certifcato) dal medico per il periodo?grazie

Tratto
18-06-16, 17: 35
Assolutamente no. I permessi di allattamento sono un beneficio di legge, non possono chiederti di fare un servizio durante l'utilizzo di questi.

Ti cito quanto riportato dal DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 aprile 2009, n. 52

Art. 17
h) divieto di impiegare la madre o il padre che fruiscono dei riposi giornalieri, ai sensi degli articoli 39 e 40 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 in servizi continuativi articolati sulle 24 ore.


Possono essere richiesti o dal padre o dalla madre. Se li richiede uno, ne esclude l'utilizzo dell'altro; salvo non vengano richiesti per un altro figlio (esempio: gemelli, il padre può chiedere il permesso di allattamento per uno e la madre per l'altro).
Possono essere richiesti dal padre anche qualora la madre non sia lavoratrice (casalinga).
Il padre non ne può usufruire qualora la madre sia in astensione obbligatoria o in congedo parentale, viceversa, la madre ne può usufruire durante il congedo parentale del padre.


Per ogni dubbio, chiedi pure. ;)

Grazie infinite la risposta, è nel caso di attività addestrative, ad esempio ( poligoni/altro) dove sia richiesta la partenza alle ore 8.00 quando avrei necessitare, per quell'ora , del permesso?

Grazie ancora!

nicloc87
24-06-16, 09: 35
Buongiorno, vorrei delucidazioni per quanto riguarda L’art. 42 bis d.lgs. n. 151/2001 inerente al ricongiungimento al figlio minore di tre anni. Questo d.lgs parla di un trasferimento di massimo tre anni che può essere richiesto entro il terzo anno di vita del minore. Nella nostra direttiva ud-001 non specifica la durata del trasferimento ma al mio ufficio personale mi hanno detto che la durata del trasferimento spetta fino al compimento del terzo anno di età del minore. Qualcuno gentilmente sa darmi informazioni a riguardo? Grazie buona giornata.

Drop
28-06-16, 15: 49
Salve, vorrei delle delucidazioni. Dopo aver richiesto un giorno di licenza parentale con le dovute modalità mi è stata rifiutata dicendomi che non poteva essere accettata in quanto ho richiesto solo il venerdì e non venerdì sabato e domenica. Mi è anche stato detto che la direttiva lo prevede questo ma non sono riuscito, tramite internet, a trovare questa direttiva. Chi mi può dare delucidazioni a riguardo? Grazie.

itchy
28-06-16, 18: 25
Nella normativa non troverai nulla, non ci può essere scritta una roba del genere, che ti obbliga a prendere il congedo parentale in determinati giorni. In generale mi pare una boiata, dato che la ratio del beneficio è di assentarsi dal lavoro per poter assistere il figlio: ergo, se hai bisogno di assistere solo il venerdì, mi dici perché secondo loro ti devi prendere anche sabato e domenica?
Occhio però: dopo il congedo parentale (anche un solo giorno) è OBBLIGATORIO rientrare in servizio, anche un solo giorno e non è possibile attaccarci alcun altro tipo di assenza (licenze varie o riposi). Quindi, se lavori in un reparto dove al sabato e la domenica non lavorate e ti mettono obbligatoriamente a riposo, allora il loro ragionamento torna....

akuaduulza
29-06-16, 22: 34
Salve, vorrei delle delucidazioni. Dopo aver richiesto un giorno di licenza parentale con le dovute modalità mi è stata rifiutata dicendomi che non poteva essere accettata in quanto ho richiesto solo il venerdì e non venerdì sabato e domenica. Mi è anche stato detto che la direttiva lo prevede questo ma non sono riuscito, tramite internet, a trovare questa direttiva. Chi mi può dare delucidazioni a riguardo? Grazie.

Nulla di più sbagliato. Se prendi solo il venerdì di parentale e il lunedì sei al lavoro, sabato e domenica non vengono scalati, perché c'è un effettiva ripresa di lavoro il lunedì, diverso sarebbe se il lunedì tu fossi in parentale, allora in quel caso scalerebbero venerdì, sabato, domenica e lunedì. Ti riporto il link di "confartigianato" che spiega molto bene con degli esempi: http://www.confartigianatofvg.it/cms/menu/id/51/page/125/
Detto questo nessuno può obbligarti a sottoscrivere anche sabato e domenica SE lunedì LAVORI e NESSUNO può rifiutarti la licenza di congedo parentale se la chiedi entro i giusti termini di presentazione.




Occhio però: dopo il congedo parentale (anche un solo giorno) è OBBLIGATORIO rientrare in servizio, anche un solo giorno e non è possibile attaccarci alcun altro tipo di assenza (licenze varie o riposi). Quindi, se lavori in un reparto dove al sabato e la domenica non lavorate e ti mettono obbligatoriamente a riposo, allora il loro ragionamento torna....

Anche questo è errato, dopo il congedo parentale (o prima) puoi attaccare quello che vuoi, l'importante è che "fra un periodo di congedo parentale e l'altro ci sia un effettivo rientro" (questo dice la normativa).

Ti riporto un esempio:

ordinaria + parentale + ore + 1 RIENTRO + parentale

akuaduulza
29-06-16, 22: 41
Buongiorno, vorrei delucidazioni per quanto riguarda L’art. 42 bis d.lgs. n. 151/2001 inerente al ricongiungimento al figlio minore di tre anni. Questo d.lgs parla di un trasferimento di massimo tre anni che può essere richiesto entro il terzo anno di vita del minore. Nella nostra direttiva ud-001 non specifica la durata del trasferimento ma al mio ufficio personale mi hanno detto che la durata del trasferimento spetta fino al compimento del terzo anno di età del minore. Qualcuno gentilmente sa darmi informazioni a riguardo? Grazie buona giornata.

Nella P001 specifica "per un periodo complessivamente non superiore a tre anni" (pag. 27 della P001 del 2016) - punto 2 comma a) Premessa

Ciò sta a significare che il trasferimento dura 3 anni, non fino al 3° anno di vita del bambino.
Puoi fare domanda finché il bambino compie 3 anni, se vieni trasferito che ha 2 anni e mezzo, non rientri dopo 6 mesi, ma dopo 3 anni!

akuaduulza
29-06-16, 22: 44
Grazie infinite la risposta, è nel caso di attività addestrative, ad esempio ( poligoni/altro) dove sia richiesta la partenza alle ore 8.00 quando avrei necessitare, per quell'ora , del permesso?

Grazie ancora!

Finché usufruisci dei permessi di allattamento non puoi fare nessuna attività che ti vieti tale diritto.

Drop
08-07-16, 10: 22
Nulla di più sbagliato. Se prendi solo il venerdì di parentale e il lunedì sei al lavoro, sabato e domenica non vengono scalati, perché c'è un effettiva ripresa di lavoro il lunedì, diverso sarebbe se il lunedì tu fossi in parentale, allora in quel caso scalerebbero venerdì, sabato, domenica e lunedì. Ti riporto il link di "confartigianato" che spiega molto bene con degli esempi: http://www.confartigianatofvg.it/cms/menu/id/51/page/125/
Detto questo nessuno può obbligarti a sottoscrivere anche sabato e domenica SE lunedì LAVORI e NESSUNO può rifiutarti la licenza di congedo parentale se la chiedi entro i giusti termini di presentazione.




Anche questo è errato, dopo il congedo parentale (o prima) puoi attaccare quello che vuoi, l'importante è che "fra un periodo di congedo parentale e l'altro ci sia un effettivo rientro" (questo dice la normativa).

Ti riporto un esempio:

ordinaria + parentale + ore + 1 RIENTRO + parentale

Perfetto, ringrazio entrambi per le risposte! Sono riuscito a parlare con il superiore addetto ed effettivamente si sono rimangiati quello che inizialmente mi avevano detto. Morale ho dovuto chiedere 4 ore di permesso orario!

nicloc87
12-07-16, 22: 51
Dove trovo questa p001?anche io sapevo questo ma viene fatto tutt'altro invece.

akuaduulza
13-07-16, 09: 06
niclo cosa ti serve dalla P001, perché nn viene trattato lì l'argomento maternità..... o per la 42 bis?
Contattami in mp che mi spieghi e ti mando qllo che ti serve ;)

zjocio
15-09-16, 21: 16
Buonasera a tutti,
mi scuso in anticipo se esiste già una discussione in merito.
Leggevo sul sito dell'INPS che secondo l'art. 4 comma 24 lettera a) della legge 28 giugno 2012 n. 92, è istituito un congedo di paternità obbligatorio nella misura di un giorno, fruibile dal padre lavoratore dipendente entro il quinto mese di vita del bambino e viene considerato come diritto autonomo quindi indipendente dal congedo di maternità della madre anche lavoratrice, difatti usufruibile anche durante il periodo di maternità.
Inoltre questo congedo di paternità, secondo l'art. 1 comma 205 della legge 28 dicembre 2015 n. 208 (legge di stabilità 2016) è aumentato per i bambini nati nel 2016 da uno a due giorni.
Ora nella stessa pagina è specificato che in base all'art. 1 commi 7 e 8 della legge 92 del 2012 la normativa in questione non è direttamente applicabile alle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1 comma 2 del D.Lgs. 165 del 2001, ma tali amministrazioni debbano disciplinare nel proprio ambito tale diritto.
Ora mi chiedo: qualcuno sa qualcosa in più per quanto riguarda le Forze Armate (nel mio caso, l'Esercito)? Esiste già una direttiva interna in merito? Qualcuno ne ha già usufruito?
Attendo risposte e commenti, grazie della collaborazione.[/I]

bacioch
15-09-16, 23: 20
Presentati nella sezione benvenuto

zjocio
16-09-16, 22: 07
Presentati nella sezione benvenuto

Non sono un nuovo utente, ho solo dimenticato la pw del vecchio account e ho scritto direttamente perché è un argomento per me ora di una certa urgenza. Tra l'altro l'avete spostato sotto una discussione dove si parla esclusivamente di maternita', in pratica non mi risponderà nessuno. Grazie.

Kojak
17-09-16, 09: 46
@ZJOCIO
Patti chiari, amici cari!
1) il tuo account è nuovo: se sei così cortese di comunicarci quello vecchio, lo eliminiamo poiché il regolamento vieta l'iscrizione dello stesso utente con più nickname; nuovo account = nuova presentazione. Queste sono le direttive.
2) se sei un utente già "navigato", dovresti sapere che non è possibile fare polemica pubblica con le linee di moderazione e gestione del forum. Questo topic si intitola "Maternità/Paternità - dubbi e decreti" ed è la discussione ufficiale sull'argomento.
Spero di essere stato chiaro.

Charlie 2
17-09-16, 10: 20
In ogni modo, per dare una risposta concreta a ZJOCIO:
- le direttive in merito le emana PERSOMIL - basta andare sul sito di PERSOMIL e dare un'occhiata se ha emanato qualche cosa.

akuaduulza
17-09-16, 22: 51
Buonasera a tutti,
mi scuso in anticipo se esiste già una discussione in merito.
Leggevo sul sito dell'INPS che secondo l'art. 4 comma 24 lettera a) della legge 28 giugno 2012 n. 92, è istituito un congedo di paternità obbligatorio nella misura di un giorno, fruibile dal padre lavoratore dipendente entro il quinto mese di vita del bambino e viene considerato come diritto autonomo quindi indipendente dal congedo di maternità della madre anche lavoratrice, difatti usufruibile anche durante il periodo di maternità.
Inoltre questo congedo di paternità, secondo l'art. 1 comma 205 della legge 28 dicembre 2015 n. 208 (legge di stabilità 2016) è aumentato per i bambini nati nel 2016 da uno a due giorni.
Ora nella stessa pagina è specificato che in base all'art. 1 commi 7 e 8 della legge 92 del 2012 la normativa in questione non è direttamente applicabile alle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1 comma 2 del D.Lgs. 165 del 2001, ma tali amministrazioni debbano disciplinare nel proprio ambito tale diritto.
Ora mi chiedo: qualcuno sa qualcosa in più per quanto riguarda le Forze Armate (nel mio caso, l'Esercito)? Esiste già una direttiva interna in merito? Qualcuno ne ha già usufruito?
Attendo risposte e commenti, grazie della collaborazione.[/I]

Per noi non esiste nulla del genere purtroppo. Se vuoi scrivimi in mp che ti indirizzo alle normative di interesse.

porcoporcello
15-04-17, 00: 59
Buona sera a tutti. Scrivo per la pol penitenziaria.
Vorrei un paio di consigli sulla maternità per la mia compagna, anche lei collega.
La medicina del lavoro sostiene che il luogo di lavoro sia insalubre nonostante abbiano cambiato la mansione mettendola in un ufficio. Ritengono che la presenza di detenuti lavoranti sia causa di lavoro pericoloso, tralasciando il fattore igienico del nostro istituto che è semichiuso per legionella.
La segreteria invece si è rifiutata di compilare il modulo per la gravidanza anticipata dicendo che non ci sono i presupposti.
Qualcuno può aiutarci per piacere sul come comportarci?
Grazie

nicolainfolab
19-04-17, 16: 30
Salve buongiorno, avrei bisogno di un chiarimento in merito al congedo di maternità per gravidanza a rischio per il personale inquadrato come istruttore militare. Nello specifico mia moglie sta svolgendo i tre anni di istruttrice militare per poi essere reimpiegata e attualmente è nell'ultimo anno. Adesso è incinta e purtroppo la gravidanza è stata valutata dal medico "a rischio" e perciò le è stato vietato di andare a lavoro, con tanto di certificato del ASL di competenza. La mia domanda è se il periodo di assenza da lavoro per questa motivazione deve essere poi recuperato al fine di compiere i tre anni previsti oppure no??

nicolainfolab
19-04-17, 17: 43
invece per il mio caso che dite?

Kojak
19-04-17, 17: 48
invece per il mio caso che dite?
Attendiamo la risposta degli esperti di settore: uno di essi è @akuaduulza (https://www.militariforum.it/forum/member.php?1652-akuaduulza), che eventualmente puoi contattare in privato.

TomC
22-02-19, 19: 01
Buon pomeriggio a tutti, ragazzi volevo chiedervi delle delucidazioni sul periodo di congedo di maternità, sia esso goduto per astensione anticipata per gravidanza a rischio, sia esso normalmente richiesto con i 5 mesi previsti di licenza di maternità.La domanda è la seguente :
-Durante il periodo di licenza di maternità l'indennità operativa subisce variazioni? Se si, quale variazione è prevista per i VFP, e quale per i VSP?
Grazie, anticipatamente per le vostre risposte , buon fine settimana .

MMpaolo
21-03-19, 12: 30
Buongiorno, in merito all’articolo 1, comma 278, legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019) , che tratta del congedo per nascita padre, vorrei avere delle delucidazioni.
Come potete leggere nel link : (https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=50584) nella sezione A chi è rivolto, c'è scritto quanto segue :

"Per quanto riguarda i padri lavoratori dipendenti da amministrazioni pubbliche, il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha chiarito che il Ministro per la Pubblica Amministrazione dovrà approvare una norma che individui e definisca gli ambiti, le modalità e i tempi di armonizzazione della disciplina."

In ambito M.M.I. attualmente che tipo di licenza matura un militare che diventa padre nel caso in cui la moglie non abbia un lavoro (oltre ai 180 giorni di parentale da prendere nei primi 8 anni di vita del bambino)?

Charlie 2
21-03-19, 18: 58
Ci dovrebbe essere una circolare di PERSOMIL che regola la materia.

italiansince
30-09-23, 08: 18
buongiorno, in merito ai permessi per l'allattamento ho un dubbio interpretativo. Sono da poco diventato padre di due gemelli, quindi mi spetterebbe le due ore aggiuntive in base alla "Guida Tecnica in materia di licenze, permessi e riposi in godimento al personale militare". Il dubbio è se posso usufruire di questi permessi durante la maternità (astensione obbligatoria di maternità 5 mesi complessivi) oppure solo quando lei ritornerà a lavoro. il mio dubbio deriva da questo comma c del paragrafo 8:

"E’, tuttavia, possibile concedere al militare padre i riposi in argomento nel caso in cui la madre, lavoratrice dipendente, non possa avvalersi delle ore di riposo in quanto in astensione obbligatoria/facoltativa per altra analoga esigenza (stia, cioè, utilizzando il congedo di maternità o quello parentale per accudire un altro figlio)."