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Folgore9
15-11-08, 23: 44
Le celebrazioni del 4 novembre hanno avuto quest’anno particolare risonanza mediatica e politica grazie all’iniziativa del ministro Ignazio La Russa che ha rinnovato la ricorrenza storica della vittoria nella Grande Guerra recuperando lo spirito originario delle celebrazioni di questa data. Un’iniziativa che ha scatenato le solite polemiche condite di accuse di “militarismo” da parte di movimenti cattolici, comunisti e pacifisti ma che ha invece avuto il merito di riportare alla ribalta un’epoca dimenticata o trascurata spesso anche dai programmi scolastici. Ci sembra corretto ricordare la guerra vinta nel 1918 pur tra tanti lutti, tragedie ed errori che non sono mai stati una prerogativa esclusivamente italiana, in quello come in altri conflitti. Ben venga poi l’iniziativa di inviare gli ufficiali delle Forze Armate nelle scuole superiori a raccontare la Grande Guerra attraverso la storia militare, disciplina fondamentale per comprendere gli eventi ma da tempo dimenticata nei nostri istituti di formazione. Anche per queste ragioni in occasione del 4 novembre ANALISI DIFESA ha voluto tastare il polso dell’opinione pubblica per vedere quanto fosse considerata attuale e importante la “difesa della Patria”. Abbiamo chiesto alla società demoscopica Ferrari Nasi & Grisantelli di sondare a tal proposito un campione di 650 italiani di diversa fascia d’età, sesso, titolo di studio e orientamento politico con quattro domande che riguardano la disponibilità a combattere e rischiare la vita per la Patria o per un alleato o partner europeo in caso di attacco dall’esterno. Questi i risultati.

Se l’Italia venisse attaccata militarmente, lei accetterebbe di essere chiamato a combattere o comunque a contribuire per la difesa del Paese?
Si 42,0
No 45,8
Non so 12,2

E se fosse necessario, accetterebbe l’idea di rischiare la vita per questo motivo?
Si 32,1
No 54,2
Non so 13,7

Se ad essere attaccato fosse un paese dell’Unione Europea o uno stretto alleato dell’Italia, lei accetterebbe di essere chiamato a combattere o comunque a contribuire per la difesa del Paese?
Si 31,2
No 51,4
Non so 17,4

E se fosse necessario, accetterebbe l’idea di rischiare la vita per questo motivo?
Si 29,7
No 59,2
Non so 11,1

Riassumendo, meno di un terzo degli intervistati è pronto a mettere a repentaglio la sua vita e meno della metà a contribuire alla difesa dell’Italia. Percentuali che si riducono ulteriormente se si trattasse di aiutare un partner europeo. Secondo gli esperti della Ferrari Nasi & Grisantelli coloro che accetterebbero di difendere l’Italia, ma non l’Europa, si trovano principalmente tra gli elettori di sinistra, in special modo del PD, tra chi ha basso titolo di studio e, in misura minore, nella popolazione più anziana.
Sociologi, politologi e mass-mediologi potranno meglio di noi commentare questi risultati spiegandoli forse con la crisi dei valori tradizionali, lo sfascismo post sessantottino, l’europeismo che ci ha tolto una piccola Patria senza darcene una più grande, la delusione dell’opinione pubblica nei confronti di istituzioni spesso inefficienti, parassitarie e vessatorie. Noi ci limitiamo a osservare che se più della metà degli italiani non ritiene un valore e un dovere la difesa della Patria forse dobbiamo chiederci se esiste davvero un popolo italiano o se con questa definizione identifichiamo in realtà alcune "etnie" che si riuniscono solo ogni quattro anni per sventolare un drappo tricolore in occasione dei campionati mondiali di calcio.


E' DAVVERO UN "BEL PAESE " il nostro

greenmamba
15-11-08, 23: 48
E' DAVVERO UN "BEL PAESE " il nostro

Ironicamente parlando ti quoto!!
Dio son più le persone che preferirebbero stare in pantofole a casa che andare a combattere per la propria Patria.. e come mai tutti alla fine vorrebbero arruolarsi? :|
MAH!?!? Cmq.. fiera di dire che per tutte le domande del topic io risponderei SI'!!!

Alberto22
15-11-08, 23: 51
si a tutto naturalmente

ACHILLE*°*
15-11-08, 23: 53
ke vergogna...............

Cajak
16-11-08, 00: 10
Andiamo bene...

FiCiO
16-11-08, 00: 44
Bè bisogna contare che si tratta cmq di un sondaggio fatto su qualche centinaio di persone.. quindi voglio dire ha una valenza alquanto relativa...e poi non bisogna dimenticare che è stato fatto su civili di diversa età, estrazione sociale ecc. .. io mi metto nei panni di un ragazzo di 19 anni che vuole fare l'architetto o l'informatico o il cuoco ecc. ..si vede chiedere rischieresti la vita in guerra ma è normale che risponda di no... come è normale che rispondano cosi anche altri intervistati... per noi che siamo qui su questo forum è quasi scontato ma per noi è diverso noi siamo qui perchè abbiamo un passione, che sia esercito, marina, carabinieri ecc. ma cmq tutti corpi che fanno della difesa della patria una priorità... non per questo mi sento di condannare queste persone che non se la sentono di dare la propria vita per la patria...

Folgore9
16-11-08, 10: 38
Il problema è che in italia tutti pretendiamo DIRITTI a più non posso , ma quando si parla di DOVERI siamo solo buoni a scansarcene , un popolo che non tiene nemmeno alle sue radici e alla sua terra e non è disposto a difenderle NON E' UN POPOLO , ma solo un ammasso di persone che l'unica cosa che hanno in comune sono la lingua e gli spaghetti , bello schifo....a casa mia questo non è normale per niente, ed è proprio per questo che oggi sento di avere poco in comune con quelli che sono additati come ITALIANI . Per quanto riguarda il sondaggio sulle "poche centinaia di persone "ma tu ti guardi intorno ? ditemi pure che siete rimasti sorpresi da questi risultati....perchè io non lo sono stato affatto.

Ferrarese
16-11-08, 10: 53
Bè bisogna contare che si tratta cmq di un sondaggio fatto su qualche centinaio di persone.. quindi voglio dire ha una valenza alquanto relativa...e poi non bisogna dimenticare che è stato fatto su civili di diversa età, estrazione sociale ecc. .. io mi metto nei panni di un ragazzo di 19 anni che vuole fare l'architetto o l'informatico o il cuoco ecc. ..si vede chiedere rischieresti la vita in guerra ma è normale che risponda di no... come è normale che rispondano cosi anche altri intervistati... per noi che siamo qui su questo forum è quasi scontato ma per noi è diverso noi siamo qui perchè abbiamo un passione, che sia esercito, marina, carabinieri ecc. ma cmq tutti corpi che fanno della difesa della patria una priorità... non per questo mi sento di condannare queste persone che non se la sentono di dare la propria vita per la patria...

Sul discorso dell'esiguità del campione per il sondaggio ti quoto pienamente.
Sulla faccenda della valenza sui "civili"...non saprei. Sinceramente non credo sia solo una questione di avere una divisa indosso. Io sono uno studente universitario e non ho mai indossato alcuna divisa...eppure ti dico che per la difesa della nostra Nazione sarei pronto ad intervenire. Non dovrebbe essere prerogativa solo dei militari di professione. Aggiungo poi che non credo sia così automatico che un militare sia pronto ad immolarsi...Cmq, speriamo per il futuro che queste siano solo congetture! E buona domenica a tutti!:)

Folgore9
16-11-08, 11: 00
Vi pongo una domanda , ma se qualcuno entra a casa vostra ? voi che fate ? il discorso è esattamente lo stesso, perdonatami la parola ma io da ciò che è mio e quindi dalle mura della mia casa alla mia città al il mio paese .......lo caccio a pedate nel **** ! e tutto questo non c'entra nulla con l'essere militari in carriera e non...ma è soltanto una questione di RISPETTO DIGNITA' ED ONORE

Delpry
16-11-08, 11: 17
quoto folgore...
xò questi risultati sono esattamente come ho sempre pensato....non sono affatto sorpreso...
io ho sempre detto ke non esiste un popolo italano...esistono solo gli abitanti dell'italia...ma ke non sono un popolo...
KE VERGOGNA...

Seal
16-11-08, 11: 32
Che tristezza, spirito nazionale zero...

+marco+
16-11-08, 11: 39
In effetti non sono sorpreso dal risultato del sondaggio e non ne sono affatto contento.
D'altro canto se questo sondaggio fosse stato fatto nel 1914, quanti, secondo voi, avrebbero detto di essere disposti ad andare sulle Alpi a combattere contro l'Impero Austro-Ungarico per liberare terre di cui manco avevano sentito parlare? Eppure quando ci fu la chiamata risposero tutti

ACHILLE*°*
16-11-08, 11: 42
Vi pongo una domanda , ma se qualcuno entra a casa vostra ? voi che fate ? il discorso è esattamente lo stesso, perdonatami la parola ma io da ciò che è mio e quindi dalle mura della mia casa alla mia città al il mio paese .......lo caccio a pedate nel **** ! e tutto questo non c'entra nulla con l'essere militari in carriera e non...ma è soltanto una questione di RISPETTO DIGNITA' ED ONORE

amen!!!.. nn ci penserei più di un istante di tempo a difendere la MIA Italia..

ma stiamo skerzando?! o.O.. nn è concepibile il contrario!!

Sparkly Speirs01
16-11-08, 12: 13
La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.
purtroppo sembra ke questo sia stato dimenticato dagli italiani, posso capire ke qualcuno nn sia disposto a difendere un paese straniero anke se alleato, ma la difesa la difesa del paese DEVE essere sostenuta da tutti, anke se sono pacifici studenti di ingegneria a un passo dall'esame, tutto questo a prescindere dal partito politico. sono convinto ke se si fosse fatto lo stesso sondaggio in altri paesi come ad esempio germania o regno unito si sarebbe visto ke la maggior parte della popolazione se nn tutta avrebbe detto di essere pronta a difendere il proprio paese.
cmq per quel ke mi riguarda risponderi SI a tutte le domande

Jack
16-11-08, 12: 26
Io sinceramente non combatterei per questo paese che ogni giorno mi piace sempre meno. in caso di guerra prenderei tutto e me ne andrei in qualche isola tropicale e buonanotte a questa nazione di mafiosi... scusate se parlo in questi termini ma l'Italia mi delude tantissimo per essere uno dei 7 paesi più grandi del mondo..... :(:(

UltimoPrimo
16-11-08, 12: 34
Beh questa è la solita italietta da 4 soldi che pur non volendo difendere la loro patria fanno di tutto per dire di no? Ecco perchè io penso che ci vorrebbe di nuovo la leva obbligatoria non il Volontario che per me è stato un grande risultato, ma poi a i suoi problemi poca gente vuole arruolarsi e molti non amano questo mestiere.
Per poi di non parlare dei politici meglio lasciarli perdere che votarli....
Credo non solo nel PD non amano difendere la patria ma anche nel PDL io almeno la penso cosi, quel sondaggio devo dire che è veramente shoccante....

Raiden
16-11-08, 12: 48
Capisco che pochi siano pronti a combattere per l'unione europea....dato che non c'è (e forse non ci sarà mai) un senso di patria "europeo"; ma le risposte sull'Italia sono vergognose....io sarei lieto di combattere per il mio paese, non riesco a credere che i più direbbero di no

Folgore9
16-11-08, 12: 59
Abbiamo un patto militare con gli alleati e la parola data si rispetta , per principio e nel comune interesse

SoldatoFrenk
16-11-08, 13: 00
Sarebbe un privilegio poter dare la vita per il mio Paese. Al di là di tutti i difetti che ha e dei quali ognuno di noi è cosciente, il senso di patria è una cosa a sè, o cel'hai o non cel'hai.
Purtroppo c'è anche chi questo Paese lo disprezza e sarebbe pronto a remare contro invece di difenderlo. Basta vedere come certa gente considera i militari..

ACHILLE*°*
16-11-08, 13: 18
sn molto contento ke in questo topic si sia acceso un cosi particolare argomento.. ke cm ho già affermato prima.. per quasi tt noi sembrerebbe cosi scontata la risposta ke nn ci sarebbe niente di cui discutere. eppure quel "quasi" mi fà male.. sn morte persone affinchè tutti noi ci identificassimo in una nazione Unita! correlata da reciproche relazioni etico-linguistiche. Facciamo parte di un sistema il cui onere principale è quello di proteggerlo.. cm si fà a parlare del ftt ke tale sistema nn meriti la nostra protezione?!.. anke sl il ftt di essere qui a parlare di queste cs è merito di persone ke sn morte per questo..

UltimoPrimo
16-11-08, 13: 21
sn molto contento ke in questo topic si sia acceso un cosi particolare argomento.. ke cm ho già affermato prima.. per quasi tt noi sembrerebbe cosi scontata la risposta ke nn ci sarebbe niente di cui discutere. eppure quel "quasi" mi fà male.. sn morte persone affinchè tutti noi ci identificassimo in una nazione Unita! correlata da reciproche relazioni etico-linguistiche. Facciamo parte di un sistema il cui onere principale è quello di proteggerlo.. cm si fà a parlare del ftt ke tale sistema nn meriti la nostra protezione?!.. anke sl il ftt di essere qui a parlare di queste cs è merito di persone ke sn morte per questo..

Qui nella mia regione hanno fatto un festone per i 90 anni dalla fine della 1à guerra mondiale gente che si e riversata per le strade per vedere sfilare 10 mila penne nere. Gli unici che possono odiare questo sono solo i soliti centri sociali che sparano a zero una marea di cavolate....

Folgore9
16-11-08, 13: 24
Qui nella mia regione hanno fatto un festone per i 90 anni dalla fine della 1à guerra mondiale gente che si e riversata per le strade per vedere sfilare 10 mila penne nere. Gli unici che possono odiare questo sono solo i soliti centri sociali che sparano a zero una marea di cavolate....

Non è manco tanto l'odio il problema , è il menefregismo.....l'INDIFFERENZA , mi fa più paura l'italiano medio che se ne sbatte le palle della Patria e dei valori, che l'elemento dei centri sociali che brucia la bandiera

ACHILLE*°*
16-11-08, 13: 29
almeno l'elemento del centro sociale è un ignorante.. ke nn sa manco cs stà facendo (pensa di saperlo).. il discorso è diverso per quanto riguarda l'italiano medio O.o che se ne sbatte spudoratamente..

Jack
16-11-08, 14: 54
sn molto contento ke in questo topic si sia acceso un cosi particolare argomento.. ke cm ho già affermato prima.. per quasi tt noi sembrerebbe cosi scontata la risposta ke nn ci sarebbe niente di cui discutere. eppure quel "quasi" mi fà male.. sn morte persone affinchè tutti noi ci identificassimo in una nazione Unita! correlata da reciproche relazioni etico-linguistiche. Facciamo parte di un sistema il cui onere principale è quello di proteggerlo.. cm si fà a parlare del ftt ke tale sistema nn meriti la nostra protezione?!.. anke sl il ftt di essere qui a parlare di queste cs è merito di persone ke sn morte per questo..

Quoto, ma ci sono state purtroppo tante situazioni che hanno smembrato tutto quello che si è venuto a creare... per cui sono morte delle persone. Purtroppo ora come ora non stento a credere che ci siano persone che non darebbero la propria vita per questo Paese. Semplicemente per il fatto che vedono cos'è successo a questa nazione nonostante i sacrifici fatti da moltissimi uomini... tutto buttato al vento...

UltimoPrimo
16-11-08, 15: 00
almeno l'elemento del centro sociale è un ignorante.. ke nn sa manco cs stà facendo (pensa di saperlo).. il discorso è diverso per quanto riguarda l'italiano medio O.o che se ne sbatte spudoratamente..

Beh viviamo in una società come la nostra che non si identifica nei valori, ma nei partiti politici tutto qua, a me questo non va proprio giù, quanto uno/a cercherà di convincermi che la società di oggi è questa allora mi arrenderò e finchè vivrò nelle mie idee che sono pronto a difendere la patria allora sarò contento di andare a fare l'Eroe (anche se fare l'eroe non è il massimo, ma di aver preso parte di una giusta causa cioè difendere la propria patria da buon cittadino italiano).
Io dico e sonstengo che la leva dovrebbe tornare indietro così parecchia gente capirà cosa significa servire lo stato e la propria Patria. Chi se ne frega e perchè non si identifica come un'italiano ma uno che vive nella propria Patria per il gusto di starci perchè si sente italiano. Ed ecco che i menefreghisti sono sempre quelli che vincono....

ACHILLE*°*
16-11-08, 15: 00
è buttato al vento se adottiamo questo tipo di mentalità.. "tanto ormai nn conta a niente".. tu pensa a pedalare..

la sconfitta è una condizione mentale..

UltimoPrimo
16-11-08, 15: 09
è buttato al vento se adottiamo questo tipo di mentalità.. "tanto ormai nn conta a niente".. tu pensa a pedalare..

la sconfitta è una condizione mentale..

Beh non conta più niente allora cosa fanno a fare la festa del 4 novembre? Io sarei il 1° a dire che quella festa è una festa per una giusta causa, i nostri bisnonni o nonni di qualcuno più anziano hanno fatto la 1° guerra mondiale e molti sono stati nominati Cavalieri di Vittorio Veneto, e loro hanno dato animo e corpo, poi sentendo dire che la gente non vuole difendere la propria Patria questo a me non piace, e come dire che prima o poi l'esercito sparisce e quella gente ne andrà fiera quando sentirà questa cosa io spero che non avverrà mai perchè dovrà sempre esistere un'esercito per difendere il nostro suolo italiano, anche se ci danno pochi fondi almeno lo difendiamo, il problema sarà quando non c'è ne daranno allora si che ci dobbiamo preoccupare.

Folgore9
16-11-08, 15: 29
Ragazzi io penso che nessuno voglia o vorrebbe fare il Martire per la Patria ,nessuno si "getta sulle pallottole per la Patria " figuriamoci al mondo d'oggi poi in cui tutti abbiamo tutto e anche tanti interessi ,più che altro la vedo come una questione morale PERSONALE , ho fatto un giuramento...bene lo Rispetto ma lo faccio PER ME .....che poi vada a beneficio collettivo è un altro paio di maniche....lo faccio per MIO rispetto della parola data , lo faccio per mio orgoglio e soddisfazione personale. Non so se mi sono spiegato in ciò che ho tentato di dire e che certamente non è un discorso facile. Poi lo sappiamo tutti che SOLDATI ne esistono ben pochi e che la maggior parte dei militari sono impiegati con le stellette....
Non penso che i soldati sul carso nel 1916 stessero a pensare a quant'era bella la bandiera italiana che sventolava sul quirinale , se hanno fatto ciò che hanno fatto se qualcuno si è distinto in atti eroici e di coraggio , lo deve unicamente a lui stesso....la bandiera è un simbolo che li ha soltanto accumunati tutti nella lotta comune.....

Delpry
16-11-08, 15: 57
per rispondere a jack: si è vero l'italia non sarà perfetta, è anche vero che è piena di difetti e tu per questo dici che non te ne frega niente di difenderla?
potrà essere anche il peggior paese del mondo...ma è sempre il MIO paese...
è molto pericoloso il fatto che tantissime persone non se ne importano proprio della patria, loro pensano solo ai loro interessi...
cmq è ovvio ke molta gente su questo forum risponda di si alla domande poste prima (siamo in un forum militare,)...il problema sono tutti gli altri, la gente comune che pensa solo alla famiglia e al lavoro, e finchè non gli vengono toccate quelle cose lui rimane indifferente...appoggio pienamente la russa quando dice che vuole reinstaurare un patriottismo ormai perso...

+marco+
16-11-08, 16: 58
Non è manco tanto l'odio il problema , è il menefregismo.....l'INDIFFERENZA , mi fa più paura l'italiano medio che se ne sbatte le palle della Patria e dei valori, che l'elemento dei centri sociali che brucia la bandiera
ribadisco quello che ho detto prima: è stato proprio l'italiano medio che nel momento in cui fu chiamato andò in trincea a combattere..o pensate che a un contadino siciliano importasse qualcosa di andare sulle Alpi a combattere?

Folgore9
16-11-08, 17: 08
ribadisco quello che ho detto prima: è stato proprio l'italiano medio che nel momento in cui fu chiamato andò in trincea a combattere..o pensate che a un contadino siciliano importasse qualcosa di andare sulle Alpi a combattere?

Penso che l'italiano medio di 90 anni fa era leggermenteeee diverso da quello di oggi ....

ACHILLE*°*
16-11-08, 17: 08
Quoto, ma ci sono state purtroppo tante situazioni che hanno smembrato tutto quello che si è venuto a creare... per cui sono morte delle persone. Purtroppo ora come ora non stento a credere che ci siano persone che non darebbero la propria vita per questo Paese. Semplicemente per il fatto che vedono cos'è successo a questa nazione nonostante i sacrifici fatti da moltissimi uomini... tutto buttato al vento...

UltimoPrimo..condivido quello ke dici. il mio ultimo post era riferito a jack in base a c'ho ke ha affermato

andry911
16-11-08, 17: 18
Sono risultati che già si conoscevano, anzi, se devo essere sincero è molto più positivo di quello che credevo!!!
Credo sia necessario dare nelle scuole degli input per questioni di questo genere, ad esempio studiare l' Inno, che ormai nessuno a scuola conosce per intero!!!

ACHILLE*°*
16-11-08, 17: 19
Ragazzi io penso che nessuno voglia o vorrebbe fare il Martire per la Patria ,nessuno si "getta sulle pallottole per la Patria " figuriamoci al mondo d'oggi poi in cui tutti abbiamo tutto e anche tanti interessi ,più che altro la vedo come una questione morale PERSONALE , ho fatto un giuramento...bene lo Rispetto ma lo faccio PER ME .....che poi vada a beneficio collettivo è un altro paio di maniche....lo faccio per MIO rispetto della parola data , lo faccio per mio orgoglio e soddisfazione personale. Non so se mi sono spiegato in ciò che ho tentato di dire e che certamente non è un discorso facile. Poi lo sappiamo tutti che SOLDATI ne esistono ben pochi e che la maggior parte dei militari sono impiegati con le stellette....
Non penso che i soldati sul carso nel 1916 stessero a pensare a quant'era bella la bandiera italiana che sventolava sul quirinale , se hanno fatto ciò che hanno fatto se qualcuno si è distinto in atti eroici e di coraggio , lo deve unicamente a lui stesso....la bandiera è un simbolo che li ha soltanto accumunati tutti nella lotta comune.....

è per questo ke noi italiani nella storia nn ci siamo mai contraddistinti e siamo arrivati cosi tardi all'unificazione nazionale.. perchè non abbiamo nostro il principio di altruismo.. fare c'ho ke facciamo per un bene comune. di cui ne usufruiscono prima d tutto gli appartenenti alla nostra bella nazione.. spaliamo sempre ***** addosso a tutto e a tutti senza dare la ben che minima attenzione a c'ho ke di bello c'è (in piccola parte ma c'è..) perchè pensare "massì..in fin dei conti ho giurato.. ne và della mia dignità..perlomeno lo faccio per me".. ?!?!.

ricordo di esser stato cosi fiero quando vidi per la prima volta il film "il patriota" ke sicuramente avrete visto anke voi.. una sensazione indescrivibile..

FiCiO
16-11-08, 18: 28
In effetti devo dare ragione a molti di voi che come "popolo italiano" lasciamo molto a desiderare... in questo devo dire che ammiro molto gli americani e il loro spirito patriottico, ho avuto una sensazione del genere in Italia solamente durante l'attentato a Nassirya... è stata la prima volta che l'Italia mi ha dato una sensazione di "unità" ..in televisione, sui giornali, ma anche per le strade della mia città, c'era un aria particolare... brutta per il lutto ma bella perchè si sentiva questo senso "patriottico" risvegliato... certo che nn bisogna aspettare un lutto per risvegliarlo!!

mrfre
16-11-08, 19: 17
ke vergogna!!

Naja x tutti!
16-11-08, 19: 43
Il sondaggio non conta niente... tanto sappiamo benissimo che gran parte degli italiani si sento tale solo davanti alla tv quando c'è la nazionale.

Comunque, volente o nolente, quando la Patria chiama.... si parte senza e senza se.

Punto.

k98
16-11-08, 19: 44
non è certo una sorpresa che la gente (purtroppo noi italiani in questo siamo veramente bravi...) preferisca farsi gli affari suoi in pantofole davanti al camino, piuttosto che far fatica per qualche cosa...per qualunque cosa, non solo per la difesa della patria, purtroppo!
menomale, comunque, che qualche "fesso" (perchè spesso è così che si viene considerati) pronto a fare sacrifici c'è...che triste realtà!!!

LadyButterfly90
16-11-08, 19: 51
Sono risultati che già si conoscevano, anzi, se devo essere sincero è molto più positivo di quello che credevo!!!
Credo sia necessario dare nelle scuole degli input per questioni di questo genere, ad esempio studiare l' Inno, che ormai nessuno a scuola conosce per intero!!!

Io sono una ragazza di 18 anni,vado al liceo,so bene l'inno dall'inizio alla fine da quando avevo 10/11 anni e pure gli articoli fondamentali della Costituzione,ho un forte senso patriottico e mi offendo se qualcuno getta fango sulla mia Patria( e soprattutto su chi la difende!!).Concordo nel fatto che la scuola debba dare il proprio contributo ad infondere (x quel che può) uno spirito ITALIANO ai propri studenti ma non generalizziamo sempre,non tutti gli studenti sn menefreghisti!!!

Delpry
16-11-08, 19: 55
Io sono una ragazza di 18 anni,vado al liceo,so bene l'inno dall'inizio alla fine da quando avevo 10/11 anni e pure gli articoli fondamentali della Costituzione,ho un forte senso patriottico e mi offendo se qualcuno getta fango sulla mia Patria( e soprattutto su chi la difende!!).Concordo nel fatto che la scuola debba dare il proprio contributo ad infondere (x quel che può) uno spirito ITALIANO ai propri studenti ma non generalizziamo sempre,non tutti gli studenti sn menefreghisti!!!

ovviamente nessuno dice che tutti gli studenti siano menefreghisti (almeno non tutti...) su questo forum ci sono tantissimi studenti anche più piccoli di te (come me) gia molto attaccati alla patria che sperano un giorno di poterla difendere...

LadyButterfly90
16-11-08, 20: 05
ovviamente nessuno dice che tutti gli studenti siano menefreghisti (almeno non tutti...) su questo forum ci sono tantissimi studenti anche più piccoli di te (come me) gia molto attaccati alla patria che sperano un giorno di poterla difendere...


Avendo letto "nessun studente" ho voluto ribattere (non sapendo nemmeno che età hai e se sei uno studente.Concordo con te anzi devi essere orgoglioso per quello in cui credi.Sono persone come noi che possono cambiare la mentalità italiana :respect:

UltimoPrimo
16-11-08, 21: 27
Il sondaggio non conta niente... tanto sappiamo benissimo che gran parte degli italiani si sento tale solo davanti alla tv quando c'è la nazionale.

Comunque, volente o nolente, quando la Patria chiama.... si parte senza e senza se.

Punto.

Si è vero però a volte i sondaggi qualcosa dicono, anche se non contano niente....
Esempio prendi i sondaggi politici di adesso dicono qualcosa? Si dicono... ma non hanno niente di valore...
Io dico è sosterrò che meglio avere la leva che così qualcuno capisce cosa significa servire la patria, non come qualcuno e parlo dei centri sociali che sparano a zero ed in più insultano i militari quando vanno a fare le missioni all'estero questo a me non piace e secondo me anche a te....

starfish
17-11-08, 03: 20
concordo con voi...anche se devo dire che io mi sento prima sardo e poi italiano..

tanys
17-11-08, 08: 49
Un profondo velo copre l'inizio della mia giornata dopo aver letto il post. Non ci sono scusanti al fatto che l'italiano medio non voglia difendere la patria. Forse il troppo benessere degli anni passati ha reso molli le spine dorsali. L'unico modo di sconfiggere questa tristezza è partire dal basso, con le nuove generazioni. La scuola deve essere un punto di partenza, ma ricordiamoci che siamo noi quelli che faranno crescere le generazioni future, quindi tocca a noi insegnare i valori base. Quanti delle persone iscritte a questo forum che hanno servito in armi o che servono, sono iscritte ad associazioni d'arma? Quanti partecipano alle celebrazioni del 2/06 e del 04/11?
Faccio un esempio.
Sono il papozzo di una bimba di 20 mesi. Ieri si celebrava la festa della Virgo Fidelis (patrona dei CC). Eravamo in giro e la bimba appena vede il gruppo di CC davanti alla chiesa dove si doveva celebrare la messa comincia a ridere e a indicare. Allora la porto vicino, la faccio scendere dal passeggino e comincia a salutare tutti i carabinieri, compreso il comandante. Loro la vedono e ridendo la salutano tutti. Nel mentre arriva anche il corteo con le bandiere delle associazioni di arma e del paese. Lei allora si blocca e comincia a salutare con la manina tutti gli alfieri e le bandiere.
Premessa: sono iscritto all'associazione del fante, ho un bandierina italiana che ho messo nella sua cameretta.......

ACHILLE*°*
17-11-08, 13: 03
bella cosa =)

UltimoPrimo
17-11-08, 13: 19
Un profondo velo copre l'inizio della mia giornata dopo aver letto il post. Non ci sono scusanti al fatto che l'italiano medio non voglia difendere la patria. Forse il troppo benessere degli anni passati ha reso molli le spine dorsali. L'unico modo di sconfiggere questa tristezza è partire dal basso, con le nuove generazioni. La scuola deve essere un punto di partenza, ma ricordiamoci che siamo noi quelli che faranno crescere le generazioni future, quindi tocca a noi insegnare i valori base. Quanti delle persone iscritte a questo forum che hanno servito in armi o che servono, sono iscritte ad associazioni d'arma? Quanti partecipano alle celebrazioni del 2/06 e del 04/11?
Faccio un esempio.
Sono il papozzo di una bimba di 20 mesi. Ieri si celebrava la festa della Virgo Fidelis (patrona dei CC). Eravamo in giro e la bimba appena vede il gruppo di CC davanti alla chiesa dove si doveva celebrare la messa comincia a ridere e a indicare. Allora la porto vicino, la faccio scendere dal passeggino e comincia a salutare tutti i carabinieri, compreso il comandante. Loro la vedono e ridendo la salutano tutti. Nel mentre arriva anche il corteo con le bandiere delle associazioni di arma e del paese. Lei allora si blocca e comincia a salutare con la manina tutti gli alfieri e le bandiere.
Premessa: sono iscritto all'associazione del fante, ho un bandierina italiana che ho messo nella sua cameretta.......


Niente male tanys

k98
17-11-08, 16: 19
Un profondo velo copre l'inizio della mia giornata dopo aver letto il post. Non ci sono scusanti al fatto che l'italiano medio non voglia difendere la patria. Forse il troppo benessere degli anni passati ha reso molli le spine dorsali. L'unico modo di sconfiggere questa tristezza è partire dal basso, con le nuove generazioni. La scuola deve essere un punto di partenza, ma ricordiamoci che siamo noi quelli che faranno crescere le generazioni future, quindi tocca a noi insegnare i valori base. Quanti delle persone iscritte a questo forum che hanno servito in armi o che servono, sono iscritte ad associazioni d'arma? Quanti partecipano alle celebrazioni del 2/06 e del 04/11?
Faccio un esempio.
Sono il papozzo di una bimba di 20 mesi. Ieri si celebrava la festa della Virgo Fidelis (patrona dei CC). Eravamo in giro e la bimba appena vede il gruppo di CC davanti alla chiesa dove si doveva celebrare la messa comincia a ridere e a indicare. Allora la porto vicino, la faccio scendere dal passeggino e comincia a salutare tutti i carabinieri, compreso il comandante. Loro la vedono e ridendo la salutano tutti. Nel mentre arriva anche il corteo con le bandiere delle associazioni di arma e del paese. Lei allora si blocca e comincia a salutare con la manina tutti gli alfieri e le bandiere.
Premessa: sono iscritto all'associazione del fante, ho un bandierina italiana che ho messo nella sua cameretta.......

davvero grande, hai fatto a mio avviso un'ottima cosa!
è sempre bello vedere bambini e genitori insieme che condividono queste esperienze...
P.S.:sono un socio dell'ANC e ne vado molto fiero!

breil
17-11-08, 17: 54
Un profondo velo copre l'inizio della mia giornata dopo aver letto il post. Non ci sono scusanti al fatto che l'italiano medio non voglia difendere la patria. Forse il troppo benessere degli anni passati ha reso molli le spine dorsali. L'unico modo di sconfiggere questa tristezza è partire dal basso, con le nuove generazioni. La scuola deve essere un punto di partenza, ma ricordiamoci che siamo noi quelli che faranno crescere le generazioni future, quindi tocca a noi insegnare i valori base. Quanti delle persone iscritte a questo forum che hanno servito in armi o che servono, sono iscritte ad associazioni d'arma? Quanti partecipano alle celebrazioni del 2/06 e del 04/11?
Faccio un esempio.
Sono il papozzo di una bimba di 20 mesi. Ieri si celebrava la festa della Virgo Fidelis (patrona dei CC). Eravamo in giro e la bimba appena vede il gruppo di CC davanti alla chiesa dove si doveva celebrare la messa comincia a ridere e a indicare. Allora la porto vicino, la faccio scendere dal passeggino e comincia a salutare tutti i carabinieri, compreso il comandante. Loro la vedono e ridendo la salutano tutti. Nel mentre arriva anche il corteo con le bandiere delle associazioni di arma e del paese. Lei allora si blocca e comincia a salutare con la manina tutti gli alfieri e le bandiere.
Premessa: sono iscritto all'associazione del fante, ho un bandierina italiana che ho messo nella sua cameretta.......


Bravo tanys, complimenti! ;)

Ambrosia
17-11-08, 18: 03
Un profondo velo copre l'inizio della mia giornata dopo aver letto il post. Non ci sono scusanti al fatto che l'italiano medio non voglia difendere la patria. Forse il troppo benessere degli anni passati ha reso molli le spine dorsali. L'unico modo di sconfiggere questa tristezza è partire dal basso, con le nuove generazioni. La scuola deve essere un punto di partenza, ma ricordiamoci che siamo noi quelli che faranno crescere le generazioni future, quindi tocca a noi insegnare i valori base. Quanti delle persone iscritte a questo forum che hanno servito in armi o che servono, sono iscritte ad associazioni d'arma? Quanti partecipano alle celebrazioni del 2/06 e del 04/11?
Faccio un esempio.
Sono il papozzo di una bimba di 20 mesi. Ieri si celebrava la festa della Virgo Fidelis (patrona dei CC). Eravamo in giro e la bimba appena vede il gruppo di CC davanti alla chiesa dove si doveva celebrare la messa comincia a ridere e a indicare. Allora la porto vicino, la faccio scendere dal passeggino e comincia a salutare tutti i carabinieri, compreso il comandante. Loro la vedono e ridendo la salutano tutti. Nel mentre arriva anche il corteo con le bandiere delle associazioni di arma e del paese. Lei allora si blocca e comincia a salutare con la manina tutti gli alfieri e le bandiere.
Premessa: sono iscritto all'associazione del fante, ho un bandierina italiana che ho messo nella sua cameretta.......

Sono questi semplici gesti di amore e rispetto verso la propria cultura , la propria società, e soprattutto verso la propria gente che sono mancati a tanti ragazzi e che purtroppo non avranno mai più....
Tua figlia saprà ringraziarti per questi gesti,vedrai,così come io ora ne sono grata ai miei e ne sarò per sempre,con la speranza e la voglia di poter un giorno fare lo stesso con i miei pargoletti:)
kiss.......

vegepat
17-11-08, 18: 41
Premesso che ai sondaggi ci credo poco, non mi stupisco più di tanto del risultato...bisognerebbe anche pensare a come è stata posta la domanda...non mi sarei aspettato nulla di diverso da tante persone, specie ragazzi, che al concetto di patria non sono mai state educate...

Credo sia normale che rispondano "no" alla domanda "saresti disposto a morire per essa".
Chiedetegli se sarebbero disposti a rischiare la vita per proteggere il diritto delle loro sorelle ad andare a scuola, il diritto a dire che non sono d'accordo con chi governa,a non essere presi nel cuore della notte ed incappucciati da una polizia segreta o religiosa...o anche solo a guardare la partita bevendo una birra senza temere che sia immorale e quindi reato capitale....
Allora capirebbero il significato di "difesa della Patria e salvaguardia delle libere istituzioni".
Forse non basterebbe dirglielo, forse bisognerebbe metterli in quelle condizioni...

..ma il problema è che nel nostro paese manca proprio l'educazione civica, alla Patria, alle istituzioni ed alle leggi.
Siamo costantemente divisi tra tante patrie e nessuna, tra un concetto limitante ed uno talmente cosmopolita da non identificarsi più con niente....mi spiego, molto brevemente...(è solo il mio parere eh!)..

Dopo la "sbronza" di nazionalismo avuta con il fascismo ed alle sue conseguenze, credo ci sia stato un progressivo allontanamento dalle istituzioni...una specie di rifiuto, dissacrazione, penso per il timore di ricadere in quanto già passato...che ha portato ad una profonda divisione delle nostre tante identità locali (che invece erano state unite dalla Grande Guerra)...
....e le tante identità locali sono cresciute, diventando quasi d'ostacolo per una identità nazionale che non era più sentita!
Credo che chi propone, per fare un esempio (perchè io sono del nord, ma penso ci sia l'equivalente al sud) di insegnare il dialetto a scuola...faccia un danno profondissimo alla Patria!

Se poi aggiungiamo il discorso immigrazione...
Continuiamo ad essere divisi tra chi non riesce a discostarsi dalla sua realtà locale, del paesello, che vede l'immigrazione come qualcosa di distruttivo...
...e chi al contrario è pronto ad accettare ogni cosa, in nome di una tolleranza astratta e utopistica (e direi pure pericolosa, certe volte)...

L'educazione civica, di cui eravamo maestri ai tempi dei Romani (notare bene...2000 anni fa...da allora cosa abbiamo fatto?) ci dovrebbe insegnare come si forma un paese unito...

Se fossero insegnati, condivisi e compresi i valori su cui si fonda il nostro paese, se fosse insegnata la Costituzione, la legge fondamentale a cui tutti gli Italiani si dovrebbero attenere e per cui dovrebbero essere considerati Italiani tutti coloro che vi si attengono....allora torneremmo ad essere un paese unito...

Surefire
17-11-08, 18: 58
i ragazzini d'oggi sarebbero pronti a morire.... nella playstation... per difendere le loro marmitte arrow.....

breil
17-11-08, 19: 03
i ragazzini d'oggi sarebbero pronti a morire.... nella playstation... per difendere le loro marmitte arrow.....




Per non parlare di cosa farebbero per una polini o evolution!

Delpry
17-11-08, 19: 07
quoto vegepat

e volevo aggiungere a conferma di quanto dice, che nelle nostre scuole come scuole medie e persino licei non si insegna il diritto o educazione civica...gravissimo errore!
cosi l'italia sforna ragazzi (e mi ci metto tra questi ragazzi) che non sanno come e da chi è governato il loro paese, non sanno che differenze ci sta tra il presidente della repubblica e quello del consiglio...non sanno cosa sia la costituzione...e potrei ancora andare avanti volendo...ma mi fermo qui...
(io ogni sera me ne esco con qualche domanda a mamma, prof di diritto, che mette in evidenza la mia ignoranza in materia, almeno io xò posso apprendere da un parente..)
lascio a voi il difficile compito di trarre le conclusioni del mio discorso...

ACHILLE*°*
17-11-08, 19: 47
io sn uno studente di ragioneria.. al quinto anno. e nel mio corso sn previste ben 5 ore di diritto costituzionale.. è una materia cm tutte le altre.. cm può essere matematica in un liceo scientifico..

il dato di fatto.. è ke a nessuno gli importa niente. lo si studia per il 6 il 7 o l'8.. ma senza nessun fine di: conoscere..sapere.. e quindi sentirsi partecipi di un insieme di diritti che ormai ci sembrano cosi tanto scontati.. "tanto sn li..ki ce li tocca".. ke è risulta inconcepibile l'idea stessa di doverli difendere.. anke a costo della morte.

illuillu
17-11-08, 19: 49
quoto vegepat

e volevo aggiungere a conferma di quanto dice, che nelle nostre scuole come scuole medie e persino licei non si insegna il diritto o educazione civica...gravissimo errore!
cosi l'italia sforna ragazzi (e mi ci metto tra questi ragazzi) che non sanno come e da chi è governato il loro paese, non sanno che differenze ci sta tra il presidente della repubblica e quello del consiglio...non sanno cosa sia la costituzione...e potrei ancora andare avanti volendo...ma mi fermo qui...
(io ogni sera me ne esco con qualche domanda a mamma, prof di diritto, che mette in evidenza la mia ignoranza in materia, almeno io xò posso apprendere da un parente..)
lascio a voi il difficile compito di trarre le conclusioni del mio discorso...

la cosa grave è che nel nostro paese manca un vero concetto di Patria.. di bene comune, di bene pubblico... ognuno pensa solo a se stesso, alla propria realtà alla propria persona senza essere disposto a fare sacrifici per qualcosa che non sia la propria sfera vitale. Manca lo spirito di abnegazione, di sacrificio, di dedizione, rispetto e concetto di RES PUBLICA. E in tutto ciò hanno giocato un ruolo estremamente negativo e fondamentale la malapolitica, il populismo, l'ignoranza politica e sociale.. insomma, quando c'è chi dice che con la bandiere ci si pulisce il ****, quando c'è chi è condannato per corruzione, concussione, mafia etc etc e sta in parlamento, quando ci sono sprechi multimiliardari. come si fa a credere in qualcosa???
la altissima evasione fiscale è dato anche da questo.. "tutti mi fregano" frego anchio se posso...
Insomma è un circolo vizioso che non può cambiare certo con questa classe politica ancora ancorata a vecchie caste e ideologia. Forse nei prossimi decenni diventeremo anche noi "civili".. si spera...

Sparkly Speirs01
17-11-08, 20: 02
quoto vegepat

e volevo aggiungere a conferma di quanto dice, che nelle nostre scuole come scuole medie e persino licei non si insegna il diritto o educazione civica...gravissimo errore!
cosi l'italia sforna ragazzi (e mi ci metto tra questi ragazzi) che non sanno come e da chi è governato il loro paese, non sanno che differenze ci sta tra il presidente della repubblica e quello del consiglio...non sanno cosa sia la costituzione...e potrei ancora andare avanti volendo...ma mi fermo qui...
(io ogni sera me ne esco con qualche domanda a mamma, prof di diritto, che mette in evidenza la mia ignoranza in materia, almeno io xò posso apprendere da un parente..)
lascio a voi il difficile compito di trarre le conclusioni del mio discorso...

in realtà, ma solo da quest'anno, sarebbe obbligatoria un'ora di "educazione civica" (nn so cm altro kiamarla) da parte dei prof. di storia, ma molti nn intendono farlo xkè nn vogliono sottrarre ore ad altre materie, io avendo tre ore di filosofia e due di storia ho proposto alla prof di mettere qust'ora al posto di una di filosofia (materia ke odio + del latino) ma lei ha detto ke nn si poteva fare e ke al massimo avrebbe sacrificato una dell due ore di storia(notate la "logica"). tra le altre cs la mia classe ha qualke serio prob. in storia e geografia (una se ne è uscita dicendo ke Galileo era un signore feudale e ke ravenna è in piemonte e livorno è in liguria, ma nn sn tutti cs). kiedo venia per essere andato un po' OT ma era per irspondere a ki kiede l'insegnamento dell'educazione civica ma il fatto è ke nn è proprio ben vista dalla scuola ke la ritiene una perdita di tempo e una materia del tutto secondaria e dv purtroppo ammettere ke la maggior parte dei ragazzi nn pensa ad altro ke a fare soldi, andare in TV e diventare famoso, ora nn voglio fare il moralista dicendo ke è unagioventù smidollata e priva di ideali (anke xkè avendo 17 anni ne faccio parte e sò ke nn tutti i ragazzi e le ragazze sn cs, ma sn una minoranza), ma avendo i ragazzi simili aspirazioni nn mi sorprende + di tanto il risultato del sondaggio (anke se devo dire ke mi dispiace xkè in fondo credevo ke la max arte degli italiani abbia un grande spirito di sacrificio)

Delpry
17-11-08, 20: 13
marcobz almeno tu le fai quelle poche ore a settimana...io e anche paràtiratore niente..e potete star certi che i prof di storia non faranno ed civica (anche perche non preparati, non hanno mica studiato diritto...) e che la situazione nn cambierà, visto anche i tagli che subisce la scuola sarà difficile che verranno presi prof di diritto per inserire questa nuova materia...

Jack
17-11-08, 22: 25
la cosa grave è che nel nostro paese manca un vero concetto di Patria.. di bene comune, di bene pubblico... ognuno pensa solo a se stesso, alla propria realtà alla propria persona senza essere disposto a fare sacrifici per qualcosa che non sia la propria sfera vitale. Manca lo spirito di abnegazione, di sacrificio, di dedizione, rispetto e concetto di RES PUBLICA. E in tutto ciò hanno giocato un ruolo estremamente negativo e fondamentale la malapolitica, il populismo, l'ignoranza politica e sociale.. insomma, quando c'è chi dice che con la bandiere ci si pulisce il ****, quando c'è chi è condannato per corruzione, concussione, mafia etc etc e sta in parlamento, quando ci sono sprechi multimiliardari. come si fa a credere in qualcosa???
la altissima evasione fiscale è dato anche da questo.. "tutti mi fregano" frego anchio se posso...
Insomma è un circolo vizioso che non può cambiare certo con questa classe politica ancora ancorata a vecchie caste e ideologia. Forse nei prossimi decenni diventeremo anche noi "civili".. si spera...

hai centrato perfettamente il punto. in Germania ci danno una pista, pensare che li i politici anche se sono solo INDAGATI (non pluricondannati) si DIMETTONO per la vergogna davanti al paese!
queste cose noi ce le sognamo!

The Joy
17-11-08, 22: 38
che vergogna...quasi nessuno avverte un po' di senso del dovere....

illuillu
17-11-08, 22: 43
ma anche quelli non condannati non sono il massimo.. abbiamo i parlamentari con gli stipendi più alto d'europa e che fanno le assenza più frequenti.. allucinante.. il barbiere del senato prende più di un altro funzionario parlamentere statunitense.. negli stati uniti sono 10 volte la nostra popolazione e hanno meno della meta dei nostri parlamentari... Il vincolo di mandato pur essendo vietato dalla costituzione è di fatto una realtà.. in 3 o 4 decidono cosa far votare.. i deputati e i senatori sono diventati altro che patetici esecutori di oligarchi...In parlamento si comportano peggio di politici del paese del 3mondo.. ma vi ricordate la mortadella??? le botte?? gli sputi??? cose allucinante.. galateo istituzionale non esiste.. qualsiasi cosa è data per "normale"... alcuni ministri che giurano davanti al capo dello stato minacciano ancora la secessione... un ministro dell'interno che grida PADANIA LIBERA in un comizio..politici che sono contrati a tutto a prescindere dal merito dei provvedimenti basandosi unicamente sulla ideologia o sull'accaparramento dei voti..
Poi spesso sento dire che la politica non ci riguarda.. che è una cosa molto lontana da noi e dalla nostra vita quotidiana.. ma secondo me è la base della nostra vita.. ci influenza in tutto.. anche culturalmente e socialmente... e purtroppo finchè la televisione e la politica degli slogan della paura e dell'odio forgieranno le nostre menti (e i nostri voti)sarà sempre così..

Seal
18-11-08, 10: 23
In questo momento non abbiamo bisogno di difendere la nostra patria, visto che non siamo attaccati da nessuno, forse è per questo che lo spirito nazionalista è debole nei ragazzi di oggi.
Sono sicuro che se ce ne fosse bisogno, saremmo tutti pronti a dire la vita per difendere la nostra libertà.

Folgore9
18-11-08, 11: 44
In questo momento non abbiamo bisogno di difendere la nostra patria, visto che non siamo attaccati da nessuno, forse è per questo che lo spirito nazionalista è debole nei ragazzi di oggi.
Sono sicuro che se ce ne fosse bisogno, saremmo tutti pronti a dire la vita per difendere la nostra libertà.

Vorrei proprio vedere , spera che non verrà mai quel giorno....

Vamir
29-11-09, 19: 10
Quoto seal: ipotizziamo che un paese straniero ci attaccasse: credo che una situazione critica del genere possa risvegliare un "patriottismo" che ormai si è perso, secondo me anche perchè dato che in italia e in europa regna la pace da ormai 70 anni, la maggior parte della gente non vede la necessità di un'organo di difesa della Patria (CON QUESTO NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE DIRE DI ESSERE FAVOREVOLE ALLA GUERRA, ATTENZIONE!!!). E immagino che se si verificasse un evento del genere, quelle cifre del sondaggio cambierebbero, eccome.

StefanoFabb
29-11-09, 19: 45
Le cose che mi fanno stare piu male sono le scritte tipo "10 100 1000 nassirya"....scritte da gente che non meriterebbero nemmeno la ben che minima considerazione e secondo me e anche colpa di gente cosi che l'identita nazionale va perdendosi e i sentimenti nazionalisti e patriottici vanno a morire...io ragazzi sinceramente risponderei SI a tutte le domande ma non solo perche la penso come la quasi totalita di voi ma anche per difendere le persone che amo e per non rendere vano il sacrificio di chi ha permesso all'Italia di nascere e prendere forma e per tutti quegli uomini che hanno perso la vita per essa per difendere una cosa in cui credevano...PATRIA,ORGOGLIO E FAMIGLIA...

Vamir
29-11-09, 19: 55
Le cose che mi fanno stare piu male sono le scritte tipo "10 100 1000 nassirya"....scritte da gente che non meriterebbero nemmeno la ben che minima considerazione e secondo me e anche colpa di gente cosi che l'identita nazionale va perdendosi e i sentimenti nazionalisti e patriottici vanno a morire...io ragazzi sinceramente risponderei SI a tutte le domande ma non solo perche la penso come la quasi totalita di voi ma anche per difendere le persone che amo e per non rendere vano il sacrificio di chi ha permesso all'Italia di nascere e prendere forma e per tutti quegli uomini che hanno perso la vita per essa per difendere una cosa in cui credevano...PATRIA,ORGOGLIO E FAMIGLIA...

Concordo in pieno

Beh mi ricordo che quando c'è stato l'attentato a Kabul contro un convogli italiano, dove sono morti quei 6 paracadutisti, su un muro davanti casa mia è apparsa la scritta - 6 quando l'ho vista ho sbavato dalla rabbia per mezz'ora......

perlino
29-11-09, 20: 18
Vabbè ragazzi,parlate di scritte tipiche di persone dei centri sociali,parassiti della
Società....loro non fanno testo......

Azzurra
29-11-09, 20: 28
Vabbè ragazzi,parlate di scritte tipiche di persone dei centri sociali,parassiti della
Società....loro non fanno testo......

fanno testo o no, è una questione di rispetto ...

ATG_Predatore
29-11-09, 20: 32
Spero che ci saranno Italiani che non si lasceranno sottomettere se mai saremo attaccati da potenze staniere, poi forse molti lo hanno detto perchè non hanno mai preso un'Arma in mano ma se serve spero che non ci sarà diserzione di civili.
In Svizzera un Mese all'Anno gli svizzeri fanno un periodo di leva obligatoria per essere un minimo addestrati, forse anche qui in Italia si dovrebbe fare lo stesso, se veniamo attaccati dal Mare in 5 ore siamo fritti avevo letto tempo fa su un Giornale.

Bye.

StefanoFabb
29-11-09, 22: 12
fanno testo o no, è una questione di rispetto ...

Fanno proprio schifo come persone...non hanno proprio rispetto per chi ha perso la vita per servire la propria nazione e per chi si e schierato a favore della diffusione della democrazia..

StefanoFabb
29-11-09, 22: 15
Spero che ci saranno Italiani che non si lasceranno sottomettere se mai saremo attaccati da potenze staniere, poi forse molti lo hanno detto perchè non hanno mai preso un'Arma in mano ma se serve spero che non ci sarà diserzione di civili.
In Svizzera un Mese all'Anno gli svizzeri fanno un periodo di leva obligatoria per essere un minimo addestrati, forse anche qui in Italia si dovrebbe fare lo stesso, se veniamo attaccati dal Mare in 5 ore siamo fritti avevo letto tempo fa su un Giornale.

Bye.

in svizzera si puo fare perche e la svizzera la patria dei ponti minati dei bunker e dei cannoni camuffati nelle baite:am054...in italia con tutti pelandroni che ci sono e i menefreghisti nessuno si presenterebbe...davvero saremmo fritti da un attacco via mare?...dove lo hai letto?

Erfra51
29-11-09, 22: 18
be io la difenderei...riguardo un partner europeo dipende da chi è attaccato e da chi attacca

StefanoFabb
29-11-09, 22: 35
be io la difenderei...riguardo un partner europeo dipende da chi è attaccato e da chi attacca

fidati che ho letto un articolo in cui dicevano che sono stati pubblicati alcuni dossier in cui l'esrecito svizzero ha confermato che molti ponti e viadotti di accesso alla svizzera e tutti i trafori sono minati con esplosivo per impedire o perlomeno di rallentare un eventuale invasione...furbi gli svizzeriwaf....io sono dell'idea che se abbiamo accordi con l'unione europea dovremmo mantenere la parola data e difendere il partner europeo...chiunque esso sia...

ATG_Predatore
29-11-09, 23: 39
in svizzera si puo fare perche e la svizzera la patria dei ponti minati dei bunker e dei cannoni camuffati nelle baite:am054...in italia con tutti pelandroni che ci sono e i menefreghisti nessuno si presenterebbe...davvero saremmo fritti da un attacco via mare?...dove lo hai letto?

Era una ipotesi,se l'Italia venisse attaccata sarebbe conquistata in meno di 4 ore ,noi possiamo esere solo attaccati dal Mare, non certo dal Nord , essendo una ipotesi non so quanto sia vera.

Letta molto tempo fa su un Giornale.



fidati che ho letto un articolo in cui dicevano che sono stati pubblicati alcuni dossier in cui l'esrecito svizzero ha confermato che molti ponti e viadotti di accesso alla svizzera e tutti i trafori sono minati con esplosivo per impedire o perlomeno di rallentare un eventuale invasione...furbi gli svizzeriwaf....io sono dell'idea che se abbiamo accordi con l'unione europea dovremmo mantenere la parola data e difendere il partner europeo...chiunque esso sia...


Oltra tutto gli Svizzeri addestrano i Piloti di Aerei militari ad essere in grado di atterrare anche sulle Autostrade usate come Piste in caso che gli Aereoporti fossero distrutti.

capt.sparrow
30-11-09, 11: 08
... Probabilmente le proiezioni tattico/strategiche a cui viene fatto riferimento quì, si rifanno a studi relativi ad uno scenario che vedeva contrapposti i due blocchi Est/Ovest tra gli anni '50 e '60...
Le quattro ore, a cui senza molta attenzione viene fatto riferimento, sono quelle ore di resistenza convenzionale, ritenute necessarie dagli Stati Maggiori americani, all'epoca, per attrezzare una risposta nucleare contro l'aggressore...
Il quale avrebbe a sua volta risposto... Nuclearmente...
Ergo, il teatro europeo, con molta probabilità e facilità, sarebbe stato trasformato in un deserto atomico... Dove non ci sarebbe stato più nulla né da difendere né da conquistare...
Dovete sapere che navi ed aerei ,nei loro "segretissimi" ordini di attacco... O di risposta ad un attacco, avevano obiettivi chiari e precisi, mentre non avevano alcuna indicazione sulle destinazioni di "rientro" dalla missione... Non erano indicati preventivamente né porti né aeroporti...
A buon intenditore...
Comunque, in un quadro così drammatico sull'evoluzione di un eventuale attacco/difesa nel teatro europeo, le strategie militari erano così poco convincenti sul piano militare, che la Francia (unica potenza europea indipendente) all'epoca. usci dall'Alleanza Atlantica che fronteggiava il Patto di Varsavia, perchè ritenne che la cosa fosse assai poco utile ai francesi.
Detto questo... La storia ci insegna che quando si parla di Patria, il riferimento non può essere geografico... Le frontiere si spostano con relativa facilità... Ma morale... Quindi prima di indignarsi sulla insoddisfacente risposta degli italiani al sontaggio... Domandiamoci chi sono gli italiani?... Quali sono i loro valori?... Per cosa e cosa verrebbero chiamati a combattere?... Al di là della facile retorica insomma... Stringi, stringi, cosa dovrebbero difendere gli italiani? Sintetizzando... Roma?... La Fiat?... Il made in Italy?...
Ecco, nella difficoltà di individuare un comune ideale per il quale combattere sta tutto il dubbio... L'incertezza ( legittimi?) espressi dalla risposte del sondaggio... Combattere per cosa insomma?... Guidati da chi?... Con quali mezzi?... Contro chi?... Questi i temi che il sondaggio non chiarisce agli italiani...
E come potrebbe?... L'italiano (?) poi è sempre stato storicamente molto abile a trasformare l'aggressore in liberatore... Quindi...
W l'Italia... Ma quale?...

StefanoFabb
30-11-09, 11: 35
Difendere la propria famiglia e tutte le persone a lui care...questo e piu che un buon motivo ...

alpacinn
30-11-09, 12: 37
non me la sento di condannare chi non darebbe la vita per la patria....... io personalmente cmq preferisco dare la vita per salvare un comune cittadino da una rapina ad esempio, piuttosto che rischiarla in guerra per altri motivi...... non per altro il mio sogno sono le FF OO e non le FF AA........ poi molta gente non indosserebbe mai una divisa militare, ma spesso come biasimarli???? cosa fa questa Italia per noi?? non è più l'Italia di una volta, siamo tutti nella cacca e i grandi che ci governano vivono di ricchezze e se la godono fregandosene di noi....... preferisco allora fare il mio dovere giorno per giorno aiutando la gente vicino a me e non combattere per "non so che"

Erode
30-11-09, 13: 38
Qui nella mia regione hanno fatto un festone per i 90 anni dalla fine della 1à guerra mondiale gente che si e riversata per le strade per vedere sfilare 10 mila penne nere. Gli unici che possono odiare questo sono solo i soliti centri sociali che sparano a zero una marea di cavolate....

Se fosse come dici tu vorrebbe dire che solo un terzo degli italiani non fa parte dei centri sociali....forse il problema, come ha giustamente sottolineato qualcun'altro è l'INDIFFERENZA è lo scarso senso di COMUNITA' che è stato buttato via insieme al comunismo negli anni ottanta quando si è andato sempre più affermando l'individualismo alto e medio borghese....sia ben chiaro, non sono comunista, faccio questo intervento semplicemente per dire che il problema non sono di sicuro i centri sociali frequentati da FORSE a dir tanto l'1% della popolazione! E con questo mi allaccio al discorso fatto da cpt Sparrow, chi potrebbe mai voler difendere una bandier senza identità? I personaggi di riferimento della nostra cultura sono tronisti, veline e calciatori nei migliori dei casi, se la classe politica non si sforza(o forse dovremmo dire non ha interesse) nel diffondere cultura e senso civico siamo destinati a finire come l'argentina: politici corrotti, poliziotti corrotti e favelas.....avete mai visto il film "la città di dio"?....gli omicidi in mezzo alla strada...un pò come nel tristemente celeberrimo video su youtube di cui abbiamo parlato a suo tempo....Il senso di comunità è una cosa che alcuni hanno insita nel cuore, ma che molti imparano dagli esempi che si vedono attraverso i media è così sin dall'antica grecia con la sua enciclopedia tribale, è stato così per roma con la sua retorica e dovrebbe essere così anche per noi il problema è che allo stato attuale le persone da imitate si vedono solo nei cartoni animati....e neanche in tutti!

Andrea531.
30-11-09, 13: 50
Si a tutte le domande, ovviamente. Però non sono d'accordo sull'affermazione riguardo i Cattolici...!

Erode
30-11-09, 13: 55
i Cattolici, quelli veri, sono tipicamente antimilitaristi ed obiettori di coscienza! Sin dai tempi dell'impero romano in cui preferivano farsi sbranare dalle bestie piuttosto che uccidere qualcuno in guerra, l'obiezione di coscienza è nata proprio in virtù del numero di cristiani che popolano l'occidente piuttosto che in virtù dell'esiguo numero di antimilitaristi anarchici(spesso associati alla sinistra integralista).....

Sparkly Speirs01
30-11-09, 14: 19
io dico che se dovessi combattere per l'Italia lo farei, ma bisogna specifcare cosa si intende per Italia: io per Italia penso a tutti i cittadini onesti che la popolano. poi sono d'accordo sul fatto che purtroppo non ci sono più valori di riferimento e che gli esempi nella nostra società sono per il 60% della popolazione (vabbè sono ottimista :) ) tronisti&co, però è pur vero che esistono persone che credono ancora nel proprio paese (nella sua totalità o almeno nella sua particolarità come me) ed è sbagliato non impegnarsi a difendere quello in cui credono (e magari per il quale non possono combattere) per una parte che non ci crede.

Erode
30-11-09, 14: 44
Io sono d'accordo(e penso che lo siano un pò tutti) è giusto impegnarsi nel difendere ciò che vale piuttosto che lasciar perdere tutto perchè ci sono troppo cose che non vale la pena difendere....Però credo che il comportamento di chi non vuole difendere ciò che vale sia dato dal fatto che negli ultimi 30 anni il senso di comunitò sia stato svalutato!

Erfra51
30-11-09, 15: 14
mah k (che) poi ripensandoci come può esserci patriottismo se cè "razzismo" tra nord e sud o su determinate regioni;dei partiti che sputano sulla bandiera,dei politici che fanno gli imprenditori coi soldi pubblici

Sparkly Speirs01
30-11-09, 15: 28
mah k (che) poi ripensandoci come può esserci patriottismo se cè "razzismo" tra nord e sud o su determinate regioni;dei partiti che sputano sulla bandiera,dei politici che fanno gli imprenditori coi soldi pubblici

non tutti i settentronali sono leghisti, non tutti i siciliani sono autonomisti, e non tutti gli italiani se sono del nord ad esempio disprezzano un altro italiano solo perchè meridionale. le forze armate sono per altro un posto dove tutte queste realtà convivono e si amalgamano meglio che altrove. io quest'esate sono stato a un campo dei VVF in trentino vie erano ragazzi da ogni parte d'Italia che si sono amalgamati senza problemi (oddio ogni tanto scappava un "terrone" o un "polentone") ed erano evidenti le differenze di mentalità ma alla fine di una settimana potevi senitire un triestino alzarsi parlando napoletano o un romano parlare con accento toscano (il mio caso in particolare). in una camera addirittura avevamo un pisano, un napoletano, un piemontese e un friulano e andavano d'accordissimo

+marco+
30-11-09, 15: 38
C'è da dire comunque che un po' in tutte le nazioni c'è sempre un po' di "provincialismo" tra le regioni. Per farvi un esempio gli scozzesi non sopportano minimamente di essere chiamati inglesi, e in Catalogna parlano più il catalano che il castigliano.
A volte mi chiedo se non siamo noi italiani a essere troppo auto-critici

Erfra51
30-11-09, 15: 43
non tutti i settentronali sono leghisti, non tutti i siciliani sono autonomisti, e non tutti gli italiani se sono del nord ad esempio disprezzano un altro italiano solo perchè meridionale. le forze armate sono per altro un posto dove tutte queste realtà convivono e si amalgamano meglio che altrove. io quest'esate sono stato a un campo dei VVF in trentino vie erano ragazzi da ogni parte d'Italia che si sono amalgamati senza problemi (oddio ogni tanto scappava un "terrone" o un "polentone") ed erano evidenti le differenze di mentalità ma alla fine di una settimana potevi senitire un triestino alzarsi parlando napoletano o un romano parlare con accento toscano (il mio caso in particolare). in una camera addirittura avevamo un pisano, un napoletano, un piemontese e un friulano e andavano d'accordissimo

beh si poi si ci conosce e si va d'accordo...io ho amici per lo più leghisti e vabbe oramai sn un bravo terrone xD

Price89
30-11-09, 15: 53
Purtroppo abbiamo una società del cavolo (per non dire di ), ma una parte si salva, e molti cittadini ogni giorno “combattono” per arrivare alla fine del mese, garantire un vita dignitosa ai propri figli, o per “difendere” il proprio posto di lavoro, poi si aggiunge l’attuale clima poltico, e di scontro tra poteri, come quello tra potere giudiziario e politico.

La difesa della propria nazione e persona (con il rischio d’essere accusato d’omicidio) è un diritto inviolabile e innegabile.

Tuttavia mi da fastidio quella retorica dei politicanti (presidente della repubblica compreso) sulla patria, utilizzata purtroppo anche per diversi fini e per difendere gli interessi d’altri.

Per me la difesa della patria è non solo la difesa del suolo, ma anche della Storia, Italianiticità, valori della nazione, non solo da parte di un minaccia esterna ma anche interna, non solo armate.

Per nemici interni intendo: organizzazioni criminali, neo-brigatisti, sistema bancario “usuraio”, classe politica parassita e clientelare, con collusioni anche massoniche (vedesi P-2) e mafiose.

Inoltre, non faccio i nomi, di certe personalità e organizzazioni, anche politiche, che vogliono costruire e imporre un nuovo tipo di patriottismo, in netta antitesi con quello passato, inserendo nuovi valori, cose del tipo “nuovo patto di cittadinanza”.
La chiudo qui per non essere accusato d’apologia.

Erode
30-11-09, 17: 16
Il patriottismo è uno solo e non va confuso con il NAZIONALISMO che è invece ben altra roba, purtroppo in italia c'è chi per troppo tempo ha associato e continua ad associare i due termini, all'estero ciò non accade e questo, tra l'altro, crea anche un rapporto più sereno con le FFAA\FFOO...

nessuno_
30-11-09, 17: 52
Il patriottismo italiano spesso si riduce a sentirci orgogliosi se la nostra squadra di calcio vince i Mondiali, per il resto abbiamo solo da imparare o meglio da mortificarti.
Leggevo qualcuno che parlava di rivalità regionali, io credo che sia un fatto normale fino a quando l' esaltazione di una regione (fatta di usi e costumi propri) non vada a denigrare quella altrui, da noi purtroppo c'è un pò di classismo. Tendiamo un pò a fare i classisti e a dare una sorta di classifica interna, dicendo che quella regione è meglio dell' altra.
Le differenze vanno portate avanti ma mai perdendo un quadro d' insieme, che è quello dell' unità nazionale.
Poi credo che ognuno a suo modo difende la propria patria, ed ogni lavoro dal più umile al più importante è funzionale alla promozione della nostra nazione.
Ci sono operai più o meno specializzati che portano con la loro opera il made in Italy all' estero, ci sono operai che producono cemento per le nostre strade, militari che difendono il territorio, banchieri che danno il credito (mmm), insomma tutti concorriamo al nostro bene e spesso lo dimentichiamo.
Per me c'è solo da crescere.

Sparkly Speirs01
30-11-09, 19: 46
Il patriottismo italiano spesso si riduce a sentirci orgogliosi se la nostra squadra di calcio vince i Mondiali, per il resto abbiamo solo da imparare o meglio da mortificarti.


Churchill diceva, e aveva ragione da vendere, "gli Italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e le guerre come se fossero partite di calcio", uno può detestare gli inglesi quanto vuole ma aveva ragione

umberto88
30-11-09, 19: 53
Churchill diceva, e aveva ragione da vendere, "gli Italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e le guerre come se fossero partite di calcio", uno può detestare gli inglesi quanto vuole ma aveva ragione

esattissimo, speriamo che almeno quelli che si arruolano la pensino diversamente

Vamir
30-11-09, 19: 56
eh eh in effetti è così

Vamir
30-11-09, 19: 59
esattissimo, speriamo che almeno quelli che si arruolano la pensino diversamente

Beh questo mi pare ovvio: ad esempio qui sul forum, siamo tutti militari o aspiranti militari, quindi si può dire che tutti abbiamo un "sensodella Patria" e credo che se lo stesso sondaggio l'avessimo fatto qui sarebbe venuto fuori qualcosa come si=99% no=1%

umberto88
30-11-09, 20: 24
Beh questo mi pare ovvio: ad esempio qui sul forum, siamo tutti militari o aspiranti militari, quindi si può dire che tutti abbiamo un "sensodella Patria" e credo che se lo stesso sondaggio l'avessimo fatto qui sarebbe venuto fuori qualcosa come si=99% no=1%

se parliamo del forum sono d'accordo con te, ma ne conosco parecchi che si sono fatti addirittura raccomandare per non andare in missione in kosovo e libano....e parlo di ragazzi della mia eta'....figuriamoci se dovessero andare in guerra cosa non farebbero per inboscarsi.....speriamo che con la nuova variazione della fase basica di addestramento per i vfp1 dell'EI ,si comincino a scremare un po' di piu' quelli che non hanno buone intenzioni militari e solo buone intenzioni per lo stipendio......

ps
credo di essere andato un po' in OT, scusate

[∂ℓess∂nđ®σ™]
30-11-09, 20: 35
inutile menarsela ragazzi, quando ho iniziato a leggere il sondaggio pensavo molto peggio, secondo me molta gente (parlo di quelli che hanno risposto si) l'ha detto senza consapevolezza, personalmente avrei risposto si a tutte, ma girando per strada, guardando i tg, e ascoltando le discussioni (anche e soprattutto a scuola) avrei detto che solo il 10% avrebbe sentito il dovere di difendere la patria. Oramai non mi sorprendo, anzi mi sono sorpreso in positivo davanti a questi dati..
Dico anche che sono uno studente di 18 anni, in quinta liceo, ed essendo in una scuola che vuole essere di alto livello, ci rimasi male quando raggiunsi la consapevolezza che la maggior parte degli studenti (non tutti per fortuna) considera la patria come un concetto antiquato e morire per la patria o anche solo arruolarsi un atto di ignoranza o esaltazione, oramai quindi non mi soprendo più, al limite mi irrito.
Credo che una delle tantissime cause sia proprio quella scritta nell'analisi all'inizio, con l'avvento dell' ue la patria Italia ha perso di valore, senza però darne a quello di Europa, noi (loro) non hanno più una appartenenza, non più quella italiana, e non ancora quella europea, se poi diciamo che tutti (o quasi) i professori che ci devono educare sono praticamente antimilitaristi ecco spiegato tutto...

umberto88
30-11-09, 20: 49
;787432']inutile menarsela ragazzi, quando ho iniziato a leggere il sondaggio pensavo molto peggio, secondo me molta gente (parlo di quelli che hanno risposto si) l'ha detto senza consapevolezza, personalmente avrei risposto si a tutte, ma girando per strada, guardando i tg, e ascoltando le discussioni (anche e soprattutto a scuola) avrei detto che solo il 10% avrebbe sentito il dovere di difendere la patria. Oramai non mi sorprendo, anzi mi sono sorpreso in positivo davanti a questi dati..
Dico anche che sono uno studente di 18 anni, in quinta liceo, ed essendo in una scuola che vuole essere di alto livello, ci rimasi male quando raggiunsi la consapevolezza che la maggior parte degli studenti (non tutti per fortuna) considera la patria come un concetto antiquato e morire per la patria o anche solo arruolarsi un atto di ignoranza o esaltazione, oramai quindi non mi soprendo più, al limite mi irrito.
Credo che una delle tantissime cause sia proprio quella scritta nell'analisi all'inizio, con l'avvento dell' ue la patria Italia ha perso di valore, senza però darne a quello di Europa, noi (loro) non hanno più una appartenenza, non più quella italiana, e non ancora quella europea, se poi diciamo che tutti (o quasi) i professori che ci devono educare sono praticamente antimilitaristi ecco spiegato tutto...

quoto in tutto e per tutto

Nautilus
30-11-09, 21: 02
In Italia purtroppo ci sono persone (molte, a quanto pare dai dati statistici) che preferirebbero starsene comodi sul divano e farsi conquistare dagli ipotetici invasori senza opporre resistenza. E questo lo vedo anche a scuola: molti dei miei compagni, che personalemente ritengo molto maturi, riguardo a questo argomento risponderebbero "neanche per sogno....". Non esiste più il "vecchio" patriottismo. l'idea di Nazione si è sminuita molto con l'ingresso in UE certamente, ma questo è anche dovuto al fatto che nulla, e ripeto nulla, viene fatto Italia per far rinascere nei giovani quel valore che, nei bei tempi passati, spingevano intellettuali e non a guerreggiare contro gli austriaci, tedeschi e quant'altro (gente che combatteva non per uno stipendio, ma per vedere la propria casa e le proprie terre libere...).

MGiorni
30-11-09, 21: 23
Salve a tutti, voglio scusarmi se non scrivo molto, ma leggo i nuovi post praticamente tutti i giorni, questo mi ha veramente stupito, non riesco a pensare che ci siano così tante persone che non hanno un minimo di amore per la loro patria, ormai nella società moderna una persona che parla di concetti così alti come stiamo facendo noi, viene considerato un esaltato... Io non mi sento un esaltato, e sono fiero ed orgoglioso di dire nell'anno 2009...
Sono pronto a morire per la mia patria...
E sono fiero che in questo forum ci siano persone che la pensano come me....

+marco+
30-11-09, 21: 37
Secondo me avete una visione troppo idealizzata del passato

Vamir
30-11-09, 21: 39
;787432']inutile menarsela ragazzi, quando ho iniziato a leggere il sondaggio pensavo molto peggio, secondo me molta gente (parlo di quelli che hanno risposto si) l'ha detto senza consapevolezza, personalmente avrei risposto si a tutte, ma girando per strada, guardando i tg, e ascoltando le discussioni (anche e soprattutto a scuola) avrei detto che solo il 10% avrebbe sentito il dovere di difendere la patria. Oramai non mi sorprendo, anzi mi sono sorpreso in positivo davanti a questi dati..
Dico anche che sono uno studente di 18 anni, in quinta liceo, ed essendo in una scuola che vuole essere di alto livello, ci rimasi male quando raggiunsi la consapevolezza che la maggior parte degli studenti (non tutti per fortuna) considera la patria come un concetto antiquato e morire per la patria o anche solo arruolarsi un atto di ignoranza o esaltazione, oramai quindi non mi soprendo più, al limite mi irrito.
Credo che una delle tantissime cause sia proprio quella scritta nell'analisi all'inizio, con l'avvento dell' ue la patria Italia ha perso di valore, senza però darne a quello di Europa, noi (loro) non hanno più una appartenenza, non più quella italiana, e non ancora quella europea, se poi diciamo che tutti (o quasi) i professori che ci devono educare sono praticamente antimilitaristi ecco spiegato tutto...


Concordo in pieno, io sono in terza tecnologico, e vedo che per molti anche solo la parola "patria" non ha alcun significato, e alcuni ci associano anche un significato negativo. Sono d'acordo anche sull'ultima parte: moltissimi insegnanti sono evidentemente pacifisti, ma non il pacifismo semplice "no alla guerra", che può anche essere accettato, ma quel tipodi pacifismo che io definisco ignoranza, perchè quandola mia professoressa di lettere fa discorsi del tipo "non capisco che ragionamenti facciano quelli che vanno a rischiare la propria vita, e per cosa, poi? Per un misero stipendio?" (giuro che l'ha detto veramente) in quel momento mi è quasi venuta voglia di salutare, sistemare librie quaderni nello zaino e andarmene. Stessa reazione per queste parole: "credo che tutti gli organi militari, con le loro basi, siano solo uno spreco di denaro, che potrebbe essere utilizzato meglio".
Ora voi ditemi questo, lo definite pacifismo o ignoranza? Io opt per la seconda.

Morale della favola: il giorno dopo gli ho detto che avevo intenzione di arruolarmi nell'Esercito, o in Aeronautica (altro mio grande sogno). Risposta della prof. ::jawdrop:

StefanoFabb
30-11-09, 21: 46
Concordo in pieno, io sono in terza tecnologico, e vedo che per molti anche solo la parola "patria" non ha alcun significato, e alcuni ci associano anche un significato negativo. Sono d'acordo anche sull'ultima parte: moltissimi insegnanti sono evidentemente pacifisti, ma non il pacifismo semplice "no alla guerra", che può anche essere accettato, ma quel tipodi pacifismo che io definisco ignoranza, perchè quandola mia professoressa di lettere fa discorsi del tipo "non capisco che ragionamenti facciano quelli che vanno a rischiare la propria vita, e per cosa, poi? Per un misero stipendio?" (giuro che l'ha detto veramente) in quel momento mi è quasi venuta voglia di salutare, sistemare librie quaderni nello zaino e andarmene. Stessa reazione per queste parole: "credo che tutti gli organi militari, con le loro basi, siano solo uno spreco di denaro, che potrebbe essere utilizzato meglio".
Ora voi ditemi questo, lo definite pacifismo o ignoranza? Io opt per la seconda.

Morale della favola: il giorno dopo gli ho detto che avevo intenzione di arruolarmi nell'Esercito, o in Aeronautica (altro mio grande sogno). Risposta della prof. ::jawdrop:

io opterei per ignoranza:am054...che gente guarda...

[∂ℓess∂nđ®σ™]
30-11-09, 21: 46
Concordo in pieno, io sono in terza tecnologico, e vedo che per molti anche solo la parola "patria" non ha alcun significato, e alcuni ci associano anche un significato negativo. Sono d'acordo anche sull'ultima parte: moltissimi insegnanti sono evidentemente pacifisti, ma non il pacifismo semplice "no alla guerra", che può anche essere accettato, ma quel tipodi pacifismo che io definisco ignoranza, perchè quandola mia professoressa di lettere fa discorsi del tipo "non capisco che ragionamenti facciano quelli che vanno a rischiare la propria vita, e per cosa, poi? Per un misero stipendio?" (giuro che l'ha detto veramente) in quel momento mi è quasi venuta voglia di salutare, sistemare librie quaderni nello zaino e andarmene. Stessa reazione per queste parole: "credo che tutti gli organi militari, con le loro basi, siano solo uno spreco di denaro, che potrebbe essere utilizzato meglio".
Ora voi ditemi questo, lo definite pacifismo o ignoranza? Io opt per la seconda.

Morale della favola: il giorno dopo gli ho detto che avevo intenzione di arruolarmi nell'Esercito, o in Aeronautica (altro mio grande sogno). Risposta della prof. ::jawdrop:

hai fatto sicuramente la cosa giusta, almeno quei professori la prossima volta ci penseranno due volte prima di fare discorsi simili col rischio di offendere studenti con più valori di loro.. comunque si, i professori sono tutti così, o te lo dicono apertamente, ho lo lasciano intendere, oppure, il caso di un mio professore, che essendo comunista dichiarato (quindi in teoria su queste cose è radicale), è il miglior professore di storia e filosofia che ho mai visto, sappiamo tutti le sue idee, ma insegna in modo obiettivo e professionale, senza parlare mai di politica o se lo fa, lo fa senza dire le sue idee.. la maggior parte dei professori invece è molto più aperta su questi argomenti, e se penso che educano i bambini dall'asilo all'università la cosa mi turba molto..

StefanoFabb
30-11-09, 21: 49
Gli fanno gia l lavaggio del cervello fin dalla tenera eta....io invece ho avuto un prof che era maresciallo dell'aereonautica...incredibile...insegnava storia e italiano...vi dico solo che eravano una classe di soli ragazzi e non vi dico le urla quando qualcuno faceva casino:am054...sembrava di essere in caserma...un grande uomo pero...e grazie a lui che ho iniziato a prendere la strada della vita militare...

quantico
30-11-09, 21: 58
Certo che non esiste più il vecchio patriottismo. Come non esiste più quella società. Quel modo di pensare, quella mentalità. I tempi cambiano, giustamente.

I "bei" tempi passati, che tanto non erano belli per chi li ha vissuti, erano sì tempi di "sano" patriottismo. Il patriottismo letterario, il patriottismo politico. Il patriottismo sul campo. I fatti e le storie lo dimostrano. Ma un perchè c'era.
Lo smacco della vittoria mutilata, l'irredentismo, l'idea e il sogno di un Paese unito e unitario. Giustamente, come detto da Nautilus, i contadini e gli operai venivano sottratti dalle proprie terre per combattere e per difenderle dagli invasori. Ma per arricchire chi? Il povero bracciante, veterano, o il grande proprietario terriero,arricchito? Quante promesse non mantenute, e per cosa? Quante Caporetto nella nostra Storia, e per cosa?

Ora tutto questo, fortunatamente, è venuto meno. Siamo statici nella nostra comunità europea. Protetti dalle nostre Organizzazione sovranazionali.

Quale ideale di Nazione dovrebbe indurre un giovane ad arruolarsi? Per quali ideali? Per quale ideale Patria dovrebbe morire? Ad oggi, non ne vedo motivi.
Vedo solo la necessità di difendere la nostra identità e la nostra Storia, ma da qua a morire ne passa.

Sparkly Speirs01
30-11-09, 22: 01
Concordo in pieno, io sono in terza tecnologico, e vedo che per molti anche solo la parola "patria" non ha alcun significato, e alcuni ci associano anche un significato negativo. Sono d'acordo anche sull'ultima parte: moltissimi insegnanti sono evidentemente pacifisti, ma non il pacifismo semplice "no alla guerra", che può anche essere accettato, ma quel tipodi pacifismo che io definisco ignoranza, perchè quandola mia professoressa di lettere fa discorsi del tipo "non capisco che ragionamenti facciano quelli che vanno a rischiare la propria vita, e per cosa, poi? Per un misero stipendio?" (giuro che l'ha detto veramente) in quel momento mi è quasi venuta voglia di salutare, sistemare librie quaderni nello zaino e andarmene. Stessa reazione per queste parole: "credo che tutti gli organi militari, con le loro basi, siano solo uno spreco di denaro, che potrebbe essere utilizzato meglio".
Ora voi ditemi questo, lo definite pacifismo o ignoranza? Io opt per la seconda.

Morale della favola: il giorno dopo gli ho detto che avevo intenzione di arruolarmi nell'Esercito, o in Aeronautica (altro mio grande sogno). Risposta della prof. ::jawdrop:

ahahahahah. bravo, io sono 5 anni che combatto da solo, circondato dai quattro punti cardinali, contro professori e compagni e dato che non solo alle superiori ho dovuto affrontare questo ormai mi ci sono tanto abbituato che se in una discussione in classe non trovo qualcuno da mettere in un angolo (metaforicamente, anche se certe volte servirebbe anche concretamente :D)
mi annoio, con la prof di lettere poi è ancora più divertente, anzi per l'ultimo tema di attualità ha preso spunto proprio da una mia discussione-scontro contro 5 compagni alla quale ha assistito, per me era un'esca che ho ingoiato con amo lenza e piombino per poi tirare fuori il più bel tema della mia storia scolastica. lei fortunatamente non ha condannato ciò che ho scritto ma ha detto che praticamente avevo fatto propaganda...

Vamir
30-11-09, 22: 56
mi annoio, con la prof di lettere poi è ancora più divertente, anzi per l'ultimo tema di attualità ha preso spunto proprio da una mia discussione-scontro contro 5 compagni alla quale ha assistito, per me era un'esca che ho ingoiato con amo lenza e piombino per poi tirare fuori il più bel tema della mia storia scolastica. lei fortunatamente non ha condannato ciò che ho scritto ma ha detto che praticamente avevo fatto propaganda...

Perchè, cosa avevi scritto? :rotflmao::am054

Sparkly Speirs01
30-11-09, 23: 03
era un tema sulle missioni internazionali (e tale era l'argomento del mio scontro) e quando lo si affronta in classe ci sono io e tutti gli altri intorno... ma del resto essendo un parà sono abbituato agli accerchiamenti, ma io paro e poi colpisco un avversario alla volta per 360°...
la vita è dura, ma senza niente per cui combattere non avrebbe motivo di essere vissuta... lo so mi son fatto prendere dalla vena poetica, ma pur essendo allo scientifico faccio tanto italiano quanto uno del classico :D

arkano
30-11-09, 23: 23
Purtroppo,cari ragazzi, militari o aspiranti tali,questo è un grande problema del nostro paese.Ooookkey, il mondo è bello perchè è vario e viva la libertà di opinione.C'è chi ritiene inutili i soldati e chi ritiene inutili i pizzaioli..così è la vita.

Fra 9 giorni, io sarò un soldato...e adesso,comincio a pormi domande,che prima erano rimaste chiuse nella mia mente..
Proprio oggi parlavo a cena con mio padre di questo
cosa pensa del soldato..molta gente? Che è uno strumento di guerra.PUNTO, e per questo, è uno *******.
Il compito del soldato,e molti questo non lo sanno, o non considerano, perchè preferiscono ragionare con i paraocchi,è difendere lo stato , gli organi di governo e il popolo,,mantenere la democrazia e la libertà da coloro che, se il soldato non ci fosse,la libertà al popolo la leverebbero volentieri....ma questo, la gente non lo capisce o non vuole capirl.

Altro problema: Afganistan:..Perchè siamo li?
altro cosa che la gente non capisce..non capisce che i nostri uomini,sono in un paese dove c'è guerra per riportare la democrazia, o per provarci..e non solo per quello
Siamo schiavi degli Usa? che ci frega noi dell afganistan?
Ennesima cosa , che la gente non capisce,,Esiste la NATO, e se un pese alleato è in difficoltà, l'alleato lo aiuta...come un fratello...se tuo fratello rischia grosso..tu lo aiuti.
Vorrei chiudere, citando la frase di un famoso Film che tratta sull argomento,Film che non ha bisogno di presentazione:


"Maledizione. Quando torno a casa, gli amici mi chiedono, hey Hut ma chi te lo fa fare? Perche? Non e’ che per te la guerra e’ una droga? Io non rispondo mai una parola *****. Perche? Tanto non capirebbero. Non lo capiscono perche’ lo facciamo. Non possono capire che si tratta dei compagni. E’ tutto qui. E’ tutto quanto qui"


Purtroppo la gente, o per lo meno, quelli che mi circondano,queste cose, non le capiscono,e vivono nella totale ignoranza in materia..non capiranno mai, ma io, NOI,abbiamo l'umiltà di non ostentare ciò che facciamo..e anche se non capiscono, fatti loro.

Sparkly Speirs01
30-11-09, 23: 33
Purtroppo,cari ragazzi, militari o aspiranti tali,questo è un grande problema del nostro paese.Ooookkey, il mondo è bello perchè è vario e viva la libertà di opinione.C'è chi ritiene inutili i soldati e chi ritiene inutili i pizzaioli..così è la vita.

Fra 9 giorni, io sarò un soldato...e adesso,comincio a pormi domande,che prima erano rimaste chiuse nella mia mente..
Proprio oggi parlavo a cena con mio padre di questo
cosa pensa del soldato..molta gente? Che è uno strumento di guerra.PUNTO, e per questo, è uno *******.
Il compito del soldato,e molti questo non lo sanno, o non considerano, perchè preferiscono ragionare con i paraocchi,è difendere lo stato , gli organi di governo e il popolo,,mantenere la democrazia e la libertà da coloro che, se il soldato non ci fosse,la libertà al popolo la leverebbero volentieri....ma questo, la gente non lo capisce o non vuole capirl.

Altro problema: Afganistan:..Perchè siamo li?
altro cosa che la gente non capisce..non capisce che i nostri uomini,sono in un paese dove c'è guerra per riportare la democrazia, o per provarci..e non solo per quello
Siamo schiavi degli Usa? che ci frega noi dell afganistan?
Ennesima cosa , che la gente non capisce,,Esiste la NATO, e se un pese alleato è in difficoltà, l'alleato lo aiuta...come un fratello...se tuo fratello rischia grosso..tu lo aiuti.
Vorrei chiudere, citando la frase di un famoso Film che tratta sull argomento,Film che non ha bisogno di presentazione:


"Maledizione. Quando torno a casa, gli amici mi chiedono, hey Hut ma chi te lo fa fare? Perche? Non e’ che per te la guerra e’ una droga? Io non rispondo mai una parola *****. Perche? Tanto non capirebbero. Non lo capiscono perche’ lo facciamo. Non possono capire che si tratta dei compagni. E’ tutto qui. E’ tutto quanto qui"


Purtroppo la gente, o per lo meno, quelli che mi circondano,queste cose, non le capiscono,e vivono nella totale ignoranza in materia..non capiranno mai, ma io, NOI,abbiamo l'umiltà di non ostentare ciò che facciamo..e anche se non capiscono, fatti loro.

:biggrinthumb::am052:am052:am052:am053:groupwave:

sai che ti dico, spero che se un giorno avrò l'onore di portare la divisa dell'esercito il mio onore sarà anche più grande se a fianco a me e sotto di me avrò gente come te e come tanti altri quì nel forum, gente motivata, gente convinta, gente umile e decisa

vorrei darti teanto rep+1

capt.sparrow
01-12-09, 10: 28
:biggrinthumb::am052:am052:am052:am053:groupwave:

sai che ti dico, spero che se un giorno avrò l'onore di portare la divisa dell'esercito il mio onore sarà anche più grande se a fianco a me e sotto di me avrò gente come te e come tanti altri quì nel forum, gente motivata, gente convinta, gente umile e decisa

vorrei darti teanto rep+1

Avere l'onore... Significa innanzitutto essere onesti!
Il resto è demagogia...
Difendere la Patria è un assunto privo di significato se non lo rapportiamo a situazioni e minacce concrete... E' fare del populismo revanscista.
E' nazionalismo.
Sottintende una difesa militare che è l'ultima ratio regum.
Difendere la patria ha altri significati... Ha orizzonti molto più vasti delle problematiche squisitamente militari.
Tutti siamo soldati, tutti difendiamo la patria, quando ci impegnamo per migliorarla...
Difende la patria chi studia l'arabo, il russo, il cinese... L'inglese!
Difende la patria chi si specializza a costo di grandi sacrifici...
Chi affronta la fatica di un periodo di duro lavoro...
Chi dedica le proprie energie a diffondere una cultura delle regole...
Chi si impegna per migliorarsi... E' un soldato.

Molti quì son pronti a dichiararsi disposti all'estremo sacrificio... Ma gli altri sacrifici? Quelli più immediati, più prossimi... Lo studio? Il rispetto delle regole? L'impegno insomma?...
E quì in genere... Casca l'asino...

Difende la Patria non significa esser pronti a indossare una divisa... Prendere un fucile e sparare...

nessuno_
01-12-09, 11: 11
Visto che si è parlato di patria, voglio fare delle precisazioni e cogliere nuove punti di vista.
Ormai credo che il concetto di patria, sia superato, le vicende storiche specie del 900' e la continua evoluzione del mondo, ha creato una dimensione mondiale.
La stessa Europa è l' esempio, più o meno concreto o più o meno teorico, di come tanti paesi anche culturamente diversi siano e si sentano (o dovrebbero sentirsi) cittadini di un unico e grosso paese.
Per cui prima di parlare di patria, e patriottismo, verso chi rivolgiamo questo sentimento?
Verso l' Italia? Verso l' Europa? Verso il Mondo?
Perchè a seconda delle risposte, nessuno capirà mai perchè tanti c' hanno rimesso la pelle nei Balcani, o altri non capiranno l' impiego in Somalia o quello in Iraq, o in Libano.
Se siamo cittadini d' Europa e cittadini del Mondo, allo stesso modo il nostro esercito in virtù di accordi europei/mondiali, dovrà prestare soccorso.
Le guerre di trincea sono superate, cosi' come molti conflitti politici vengono risolti sulla diplomazia, molti conflitti vengono combattuti per motivazioni diverse rispetto ad un tempo (fonti energetiche, e interessi d' ogni altro tipo).
Credo sarà impossibile per un militare italiano identificarsi al 100x100 con quello che sta facendo, sicuramente un nostro militare sarà motivato all' estero, spinto da esigenze di tipo umanitario ma che comunque resteranno molto lontano da una motivazione totalmente identificabile col concetto di patria. Molti sentiranno una guerra o meglio un impegno internazionale che non è loro.

E poi mi dispiace che ancora si ritenga che patria o patriottismo sia solo un impegno e un sentimento dei militari, perchè ci sono tante di quelle figure professionali che esaltano e danno lustro al nostro paese.

perlino
01-12-09, 11: 14
Avere l'onore... Significa innanzitutto essere onesti!
Il resto è demagogia...
Difendere la Patria è un assunto privo di significato se non lo rapportiamo a situazioni e minacce concrete... E' fare del populismo revanscista.
E' nazionalismo.
Sottintende una difesa militare che è l'ultima ratio regum.
Difendere la patria ha altri significati... Ha orizzonti molto più vasti delle problematiche squisitamente militari.
Tutti siamo soldati, tutti difendiamo la patria, quando ci impegnamo per migliorarla...
Difende la patria chi studia l'arabo, il russo, il cinese... L'inglese!
Difende la patria chi si specializza a costo di grandi sacrifici...
Chi affronta la fatica di un periodo di duro lavoro...
Chi dedica le proprie energie a diffondere una cultura delle regole...
Chi si impegna per migliorarsi... E' un soldato.

Molti quì son pronti a dichiararsi disposti all'estremo sacrificio... Ma gli altri sacrifici? Quelli più immediati, più prossimi... Lo studio? Il rispetto delle regole? L'impegno insomma?...
E quì in genere... Casca l'asino...

Difende la Patria non significa esser pronti a indossare una divisa... Prendere un fucile e sparare...


Per uno come Lei,che anzichè frequentare i poligoni,frequenta le biblioteche:am054,
la difesa della Patria può essere questo,ma qui si stà parlando di un'eventuale
invasione nemica,dove per difendere la Patria non si possono tirare al nemico
dei libri o delle belle parole filosofiche.Lo studio,l'imparare lingue straniere,il
duro lavoro sono virtù che possono derivare da un desiderio di prevaricazione
sugli altri,da un egocentrismo,(benchè sono e lo ripeto,virtù)ma quando si
parla di difesa della Patria si mette in gioco il piu' grande dei beni: la vita.

JuliaAlpin
01-12-09, 12: 22
ma è normale che la maggior parte dice di no se gli chiedono se vuole crepare! ma dai! ma che domanda idiota!

si può anche aiutare la propria patria senza morire per questa -.-

è giusto che ci sia gente che è disposta e chi non lo è, solo perchè non la pensano come noi non per questo vi giustifica a reagire così -.-

Vamir
01-12-09, 12: 58
Si in effetti una persona qualunque può anche fraintendere il significato della domanda, a parte che le due domande (accetteresti di combattere-accetteresti di rischiare la vita) sono uguali, visto che se uno accetta di combattere allora accetta anche di rischiare la vita.

Sparkly Speirs01
01-12-09, 13: 55
Avere l'onore... Significa innanzitutto essere onesti!
Il resto è demagogia...
Difendere la Patria è un assunto privo di significato se non lo rapportiamo a situazioni e minacce concrete... E' fare del populismo revanscista.
E' nazionalismo.
Sottintende una difesa militare che è l'ultima ratio regum.
Difendere la patria ha altri significati... Ha orizzonti molto più vasti delle problematiche squisitamente militari.
Tutti siamo soldati, tutti difendiamo la patria, quando ci impegnamo per migliorarla...
Difende la patria chi studia l'arabo, il russo, il cinese... L'inglese!
Difende la patria chi si specializza a costo di grandi sacrifici...
Chi affronta la fatica di un periodo di duro lavoro...
Chi dedica le proprie energie a diffondere una cultura delle regole...
Chi si impegna per migliorarsi... E' un soldato.

Molti quì son pronti a dichiararsi disposti all'estremo sacrificio... Ma gli altri sacrifici? Quelli più immediati, più prossimi... Lo studio? Il rispetto delle regole? L'impegno insomma?...
E quì in genere... Casca l'asino...

Difende la Patria non significa esser pronti a indossare una divisa... Prendere un fucile e sparare...

chi ti dice che quì la gente non sia onesta, che non si impegni, io studio, studio per poter servire come ufficiale o sottufficiale, ma difendere il proprio paese non è solo studio ma anche atti concreti come affrontare la missione afghana o anche solo sostenere in una discussione la difesa delle proprie posizioni (che potremo definire patriottiche e non nazionaliste, nazionalismo significa altro, vattelo a cercare sull'enciclopedia) in una discussione tu contro tutti.
io dico per il mio paese sono disposto a combattere e di conseguenza a rischiare la mia vita perchè come ha detto vamir l'accettare di combattere implica accettare di rischiare la vita

cosiminho
01-12-09, 14: 42
Avere l'onore... Significa innanzitutto essere onesti!
Il resto è demagogia...
Difendere la Patria è un assunto privo di significato se non lo rapportiamo a situazioni e minacce concrete... E' fare del populismo revanscista.
E' nazionalismo.
Sottintende una difesa militare che è l'ultima ratio regum.
Difendere la patria ha altri significati... Ha orizzonti molto più vasti delle problematiche squisitamente militari.
Tutti siamo soldati, tutti difendiamo la patria, quando ci impegnamo per migliorarla...
Difende la patria chi studia l'arabo, il russo, il cinese... L'inglese!
Difende la patria chi si specializza a costo di grandi sacrifici...
Chi affronta la fatica di un periodo di duro lavoro...
Chi dedica le proprie energie a diffondere una cultura delle regole...
Chi si impegna per migliorarsi... E' un soldato.

Molti quì son pronti a dichiararsi disposti all'estremo sacrificio... Ma gli altri sacrifici? Quelli più immediati, più prossimi... Lo studio? Il rispetto delle regole? L'impegno insomma?...
E quì in genere... Casca l'asino...

Difende la Patria non significa esser pronti a indossare una divisa... Prendere un fucile e sparare...

:groupwave: . quoto capt sparrow. è una delle migliori affermazioni dette da te. e ce ne sono molte eh :D

Price89
01-12-09, 15: 19
Visto che si è parlato di patria, voglio fare delle precisazioni e cogliere nuove punti di vista.
Ormai credo che il concetto di patria, sia superato, le vicende storiche specie del 900' e la continua evoluzione del mondo, ha creato una dimensione mondiale.
La stessa Europa è l' esempio, più o meno concreto o più o meno teorico, di come tanti paesi anche culturamente diversi siano e si sentano (o dovrebbero sentirsi) cittadini di un unico e grosso paese.
Per cui prima di parlare di patria, e patriottismo, verso chi rivolgiamo questo sentimento?
Verso l' Italia? Verso l' Europa? Verso il Mondo?
Perchè a seconda delle risposte, nessuno capirà mai perchè tanti c' hanno rimesso la pelle nei Balcani, o altri non capiranno l' impiego in Somalia o quello in Iraq, o in Libano.
Se siamo cittadini d' Europa e cittadini del Mondo, allo stesso modo il nostro esercito in virtù di accordi europei/mondiali, dovrà prestare soccorso.
Le guerre di trincea sono superate, cosi' come molti conflitti politici vengono risolti sulla diplomazia, molti conflitti vengono combattuti per motivazioni diverse rispetto ad un tempo (fonti energetiche, e interessi d' ogni altro tipo).
Credo sarà impossibile per un militare italiano identificarsi al 100x100 con quello che sta facendo, sicuramente un nostro militare sarà motivato all' estero, spinto da esigenze di tipo umanitario ma che comunque resteranno molto lontano da una motivazione totalmente identificabile col concetto di patria. Molti sentiranno una guerra o meglio un impegno internazionale che non è loro.
E poi mi dispiace che ancora si ritenga che patria o patriottismo sia soleo un impegno e un sentimento dei militari, perchè ci sono tante di quelle figure professionali che esaltano e danno lustro al nostro paese.
Io vedo il patriotismo, nazionalismo come un sentimento verso l'Italia, come italiano.

Superato l'ideale di patria!? per certi giovanni d'oggi si, che pensano solo a divertirsi (non tutti) ad avere i capi firmati, ad ubriacarsi all'ecesso, drogarsi ecc..., ad avere il buon lavoro, fisso e ben rentribuito, quindi l'ideale di nazione è messo in secondo piano. L'impegno in balcani e in somalia li posso capire, i balcani erano davanti a casa e la somalia era una ex colonia. Mi sento cittadino italiano non del mondo, nonostante abito all'estero. L'UE è un'ideale di nazione teorico, perdipiù imposto, che verrà forzato dal trattato di lisbona che potremme mettere in discussione la sovranità dei paesi membri. Posso capire la neccesità della NATO al tempo della guerra fredda, quando c'era il rischio di un'invasione sovietica. Ma a mio giudizio si dovrebbe creare un allenza tra paesi europei, indipendente dalle logiche e interessi dell'altra sponda dell'atlantico. Le missioni all'estero di patriotico non hanno un bel niente, ma solo scopi umanitari ed economici. Inoltre bisogna notare la differenza tra patriotismo americano e italiano (e in generale delle nazioni europee). Negli Stati uniti, nati confiscando la terra ai nativi, l'attacamento alla patria deriva dal fatto di appartanere, anche se di razze diverse (nonostante i padri-fontatori erano anglosassoni), a uno stato che è una potenza mondiale, e di essere superiore a tutti alle altre nazioni e società, mentre in Europa l'appartenza a una nazione deriva dal fatto di parlarare la stessa lingua, nonostante i dialetti, di avere una cultura e storia millenaria comune, che gli U.S.A. non hanno, e di appartenere alla stessa etnia. Tuttavia si cerca di rovescare tale status, in nome del multi-etnicismo, multi-culturarismo, e rispetto del diverso.

quantico
01-12-09, 15: 54
L'unico nemico per questo Paese è l'ignoranza. Non l'Afghanistan o qualsiasi altro fantomatico Paese in cui si opera.

Un Paese ignorante non sarà mai in grado di scegliere liberamente. Un Paese ignorante seguirà come un greggie di pecore il leader. Senza se e senza ma. La Storia ne è piena di esempi.

Studiare, conoscere, sono virtù necessarie per crescere. Crescere come società onesta, rispettosa. Verso se stessa e verso gli altri. Non sono virtù di "prevaricazione". Non c'è desiderio di prevaricazione verso gli altri, ma verso se stesso. Migliorare, per migliorarsi.

E nelle "biblioteche" si sono combattute battaglie che hanno avuto esiti migliori e più "intelligenti" rispetto a quelli avuti sul campo di battaglia.

"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" Non che chi la scritta abbia tutti i torti.

Hola
01-12-09, 16: 54
Ok tutti bravi a morire per la Patria (a parole) ma a uccidere siete pronti? a togliere la vita a un essere umano che sta eseguendo gli ordini dati da qualche generale, che sicuramente avrà una famiglia e due piccole bambine che chiedono alla mamma "Papà dove sta andando?" a lui siete pronti a togliere la vita? a una persona che è stata mandata oltre confine e non sa neanche il perchè ma lo deve fare che avrà sicuramente una paura immensa di morire e di non vedere quelle due povere bimbe crescere e diventare madri e lui nonno siete pronti a togliere la vita?

Secondo me sebbene il concetto di difesa della Patria sia qualcosa di importante e dei più alti valori morali lo state trattando un po' superficialmente...
Per quanto mi riguarda sarei pronto a difendere la mia Patria,la mia famiglia, quello sì..ma non sarei pronto a uccidere qualcuno...vedere che il mio proiettile gli ha spezzato il cranio in due e che il cervello riversa per strada e sapere di essere stato l'artefice di tutto quello..

nessuno_
01-12-09, 17: 05
chi ti dice che quì la gente non sia onesta, che non si impegni, io studio, studio per poter servire come ufficiale o sottufficiale, ma difendere il proprio paese non è solo studio ma anche atti concreti come affrontare la missione afghana o anche solo sostenere in una discussione la difesa delle proprie posizioni (che potremo definire patriottiche e non nazionaliste, nazionalismo significa altro, vattelo a cercare sull'enciclopedia) in una discussione tu contro tutti.io dico per il mio paese sono disposto a combattere e di conseguenza a rischiare la mia vita perchè come ha detto vamir l'accettare di combattere implica accettare di rischiare la vita

Tra le righe si legga una fortissima motivazione ad entrare nell' esercito, e rispetto a questa ti auguro ogni fortuna.
Tuttavia mi sembra che tu abbia perso di vista l' idea di Patria e di impegno verso il Paese. Ritieni che vi siano impegni concreti, tipo andare in Afghanistan ...io non sarei certo che questo sia un impegno più concreto di tutti gli operai che in Italia si spaccano la schiena per 1000 euro portando avanti quelle poche industri che ci sono rimaste, nè mi sento di dire che è meno impegnativo il ruolo che può avere un imprenditore-pizzaiuolo che da lavoro a 50-60 italiani.
Si serve il paese anche essendo un ottimo studente, o un ottimo insegnante, o dicendo una buona parola verso chi soffre, o semplicemente essendo buoni cittadini.
Impara a non vedere le cose solo da una sola prospettiva (quella del militare che ha il fucile in mano), si serve il paese anche mettendo le mattonelle per terra o pagando le tasse, oppure creando lavoro, oppure difendendo i diritti dei lavoratori (chissà se esistono ancora i sindacati).
Mi sembra, e posso sbagliarmi, che tu sia finito nell' autoesaltazione del militare, ma ti assicuro che ci sono più eroi nei confini nazionali, che militari impiegati per il mondo.
Non mi dilungo perchè pare che voglia farti la morale, ma ti invito a riflettere.

perlino
01-12-09, 20: 28
Attenzione,qui si stà uscendo dal tema....avete detto bellissime cose,tutte giuste,
ma l'argomento qui è diverso.....si stà dicendo che se qualcuno CI ATTACCA,cioè
INVADE il nostro territorio,chi se la sente deve impugnare le armi e magari morire per
contrastare l'invasore; in questo caso,miei cari,le biblioteche servono solo come
rifugio per i cagasotto.....ci sono momenti in cui bisogna agire senza tante palle.
E te ne sbatti se sparando apri il cranio in due a qualcuno,perchè se a quello non
apri il cranio in due,ti entra in casa e stupra tua sorella,tua moglie.....
continuo a chiedermi se questo è un forum di militari/aspiranti militari o chissà cosa....

AlfaUno
01-12-09, 21: 09
Io, più che all'estremo sacrificio, sono pronto al sacrificio di quello che mi sta sparando contro...

FRANCODUE
01-12-09, 21: 12
Benissimo.
Perlino, ti rispetto come collega.
Visto ?.
Non ti chiamo neppure ex. collega, perchè un collega per me resta sempre tale.
Però, rispetta anche tu le opinioni di persone che la pensano diversamente da te.
Ci siamo capiti ?.


Ti sei sovrapposto Alfauno, vale la stessa cosa.

Sparkly Speirs01
02-12-09, 00: 10
Tra le righe si legga una fortissima motivazione ad entrare nell' esercito, e rispetto a questa ti auguro ogni fortuna.
Tuttavia mi sembra che tu abbia perso di vista l' idea di Patria e di impegno verso il Paese. Ritieni che vi siano impegni concreti, tipo andare in Afghanistan ...io non sarei certo che questo sia un impegno più concreto di tutti gli operai che in Italia si spaccano la schiena per 1000 euro portando avanti quelle poche industri che ci sono rimaste, nè mi sento di dire che è meno impegnativo il ruolo che può avere un imprenditore-pizzaiuolo che da lavoro a 50-60 italiani.
Si serve il paese anche essendo un ottimo studente, o un ottimo insegnante, o dicendo una buona parola verso chi soffre, o semplicemente essendo buoni cittadini.
Impara a non vedere le cose solo da una sola prospettiva (quella del militare che ha il fucile in mano), si serve il paese anche mettendo le mattonelle per terra o pagando le tasse, oppure creando lavoro, oppure difendendo i diritti dei lavoratori (chissà se esistono ancora i sindacati).
Mi sembra, e posso sbagliarmi, che tu sia finito nell' autoesaltazione del militare, ma ti assicuro che ci sono più eroi nei confini nazionali, che militari impiegati per il mondo. Non mi dilungo perchè pare che voglia farti la morale, ma ti invito a riflettere.

ti rispondo per punti
1) Afganistan: nella mia visione (condivisibile o no) anche la missione in A-stan è una forma di difesa della patria (è fuori moda come termine? usiamo paese) perchè nel mondo globalizzato in cui viviamo non ci possiamo permettere di ignorare tutto ciò che accade fuori dai nostri confini, in questo caso vuol dirdifeee il paese dal terrorismo togliedogli terreno in cui prepararsi, impegando i suoi uomini e le sue risorse. per me anche questo è difendere il proprio paese

2) i modi di servire il paese: sono d'accordo sul fatto che esistono diversi modi di servire il paese e io li rispetto tutti, non giudico da meno un uomo solo perchè il suo strumento di lavoro è una cazzuola invece di un fucile, ma io ho nel militare il mio modo di servire il paese che anche tu hai servito come militare e spero continuerai a servire in altro modo

3) autoesaltazione del militare: più che io fare un'autoesaltazione del militare mi sembra che tu stia facendo un po' una critica eccessiva al militare (forse la tua esperienza ti ha deuso, ma io non lo so). di sicuro io sono una persona appassionata alla divisa, ma sono anche realista, so che in tutte le cose, comprese le FFAA ci sono cose belle e cose brutte, buoni e cattivi elementi ma io so che se avrò la possibilità di vestire l'uniforme potrò dare il meglio di me per rendermi utile (e che nessuno dica che non ne vale la pena con la gente che c'è oggi al potere perchè se così fosse dovremmo commettere un suicidio di massa ma continuiamo a vivere e a impegnarci) semplicemente perchè penso che alzandomi la mattina avrò voglia di fare, di assumermi delle responsabilità, di prendermi cura dei miei uomini, di migliorare l'organizzazione (nella fattispecie l'esercito... speriamo) nella quale opero semplicemente facendo bene nel mio piccolo

mi sa che ha ragione perlino... questo forum stà diventando un po' troppo un ritrovo di filosofi e pensatori (non ho niente contro chi studia, ma è pur vero che studiare troppo non è sempre un bene) che vedono un po' male i militari, chi ha idee out of date (tipo la patria, fuori moda, meglio pensare alla fratellanza europea o meglio universale :D)

Point Man
02-12-09, 08: 32
Vorrei chiedere ai ben pensanti filosofeggianti che scrivono qui... Ma se i vostri nonni e bis-nonni non avessero combattuto nella resistenza.....come sarebbero andate le cose?

« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. »

(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955)

Hola
02-12-09, 10: 43
IO non sto dicendo che sia sbagliato o che bisognerebbe nascondersi o che personalmente non farei nulla....

Sto dicendo (visto che comunque si tratta di vite umane) che con mooolta difficoltà riuscirei a uccidere un uomo anche se questo mi spare contro....
E visto che di chi scrive la percentuale delle persone che sono state sotto il fuoco nemico sarà dell 0,5% credo che anche molti altri come me si cagherebbero sotto appena gli si spara addosso....e chi indomito sfoggia a petto in fuori tutto il suo coraggio e la sua "rambaggine" probabilmente sarebbe il primo a crollare in un pianto isterico mentre gli si spara contro...
Poi se una cosa va fatta va fatta e stop...forse in quel caso sarei sicuramente tra i primi a crepare..

ps: piccolo OT personale e chiudo dopo:
Io se voglio trovare le origini della nostra Costituzione vado ad Anzio, vado in Sicilia e non sulle montagne...

Erode
02-12-09, 10: 57
Attenzione,qui si stà uscendo dal tema....avete detto bellissime cose,tutte giuste,
ma l'argomento qui è diverso.....si stà dicendo che se qualcuno CI ATTACCA,cioè
INVADE il nostro territorio,chi se la sente deve impugnare le armi e magari morire per
contrastare l'invasore; in questo caso,miei cari,le biblioteche servono solo come
rifugio per i cagasotto.....ci sono momenti in cui bisogna agire senza tante palle.
E te ne sbatti se sparando apri il cranio in due a qualcuno,perchè se a quello non
apri il cranio in due,ti entra in casa e stupra tua sorella,tua moglie.....
continuo a chiedermi se questo è un forum di militari/aspiranti militari o chissà cosa....

vedi c'è una cosa che perdi di vista e cioè che il Guerriero(BuShi) per come lo vedo io, e a quanto pare non sono l'unico, deve necessariamente essere anche uomo dotto! I nostri ufficiali sono persone che hanno studiato e continuano a studiare costantemente!(basti pensare ai vari master che si devono conseguire per portare avanti la carriera) Non si tratta di filosofeggiare, si tratta del fatto che la guerra non è un gioco, non è un film, non è uno scherzo e più di ogni altra cosa non è un argomento da prendere alla leggera come se tutto fosse ovvio!!! L'esperienza Nipponica ci insegna che il miglior modo per prepararsi alla guerra è studiarla giorno e notte e avere una salda base filosofico-morale! A ciò devi aggiungere che è il valore che diamo alla vita che può spingere ad atti di eroismo, in casi estremi, e a evitare che la guerra faccia degenerare l'animo dell'uomo fino a farlo diventare una bestia, come invece è successo in Iraq(abu ghraib) e in somalia! E a creare questa base servono anche le biblioteche! Ricorda che Rambo era fondamentalmente un IDIOTA, sicuramente con molta mira, ma sempre un IDIOTA era!!!


Vorrei chiedere ai ben pensanti filosofeggianti che scrivono qui... Ma se i vostri nonni e bis-nonni non avessero combattuto nella resistenza.....come sarebbero andate le cose?

« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. »

(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955)

come ti avrebbe detto Aristotele: "Per dimostrare che la Filosofia serve si deve filosofare, per dimostrare che la Filosofia non serve, si deve filosofare ugualmente, dunque qualunque sia l'attività che si vuole svoglere è necessario filosofare".

Poi per favore non usare Calamandrei per sostenere l'inutilità del cercare di capire le cose oltre le ovvie apparenze....

capt.sparrow
02-12-09, 11: 04
Premesso che filosofare significa "riflettere", l'osservazione di point man, se non altro, ci permette di individuare un punto di partenza... Tra le tante, troppe considerazioni aleatorie che sono state fatte.

Patria è una parola di derivazione latina che significa letteralmente: terra dei padri... Ecco, questa è la definizione "antica" del concetto di Patria... Definizione che naturalmente comprende il concetto di costume, cultura, lingua... ecc...
La definizione "moderna" invece... Quella che si è venuta formando dal secondo dopoguerra in avanti in Italia è " luogo di interessi comuni" concetto che, nel tentativo di individuare ed identificare epistemologicamente la natura di questi interessi, di distinzione in distinzione, ha finito per traslare l'aggettivo "comune" in "personale"...
Fine della Patria... Il concetto di Patria è stato sostituito, barattato, scambiato, contro quello di " vantaggio personale".
Di questa cosa gli italiani sono però solo co/responsabili... L'operazione fu impostata dalle Potenze Alleate vincitrici della Seconda Guerra, le quali intesero così annientare quello spirito nazionalistico in Italia, che era sfociato poi nel fascismo e aveva procurato loro... Qualche preoccupazione...
Gli italiani hanno poi supinamente seguito ciò che veniva loro "raccomandato"... "Imposto".
Usciamo quindi dalla rettorica della Resistenza... L'Italia era fascista, gli italiani pure... Hanno fatto una guerra e l'hanno persa... Questa è la realtà storica.
Se invece di cobelligerare, dopo la resa (prego di far attenzione al significato delle parole) al fianco degli ex nemici, contro gli ex alleati, gli italiani avessero deposto le armi e basta... Almeno avrebbero salvato l'onore... La storia non avrebbe mutato il suo corso... Salvo che ci sarebbe stata una sanguinosa e inutile guerra civile in meno.

Chiarito ciò, che non è una opinione, ma storia, se ritorniamo all'intestazione del topic, dobbiamo tener presente che l'indagine, il sondaggio, da cui trae spunto la cosa è parte di uno studio commissionato dal CASD al CeMiSS, enti del Ministero della Difesa, studio che dovrebbe esser considerato della serie: Non tutti i militari usano il fucile... E se noi quì non conosciamo la composizione e la natura del campione analizzato, non possiamo ricavare assolutamente niente dai dati.

Piuttosto... Dal dibattito che ne è nato fra noi, dal tenore delle risposte nella discussione, potremmo ricavare altre indicazioni... Una l'indicazione sulla capacità di ragionamento e riflessione degli utenti di questo forum...
Indicazioni, fortunatamente o disgraziatamente, non istituzionali, dalle quali comunque emergono dati interessanti... Forse più interessanti che quelli emersi dal costoso studio rivolto a fornire materiale per la formazione dirigenziale delle nostre FFAA e utile negli studi di sicurezza e di difesa.
Specialmente là dove si evidenzia il concetto che lo studio è una forma di prevaricazione e che studiare troppo (l'aggettivo è relativo, quindi quanto troppo?... Si è esenti da danni se ci si ferma ad un livello elementare?) fa male...

Erode
02-12-09, 11: 19
Premesso che filosofare significa "riflettere", l'osservazione di point man, se non altro, ci permette di individuare un punto di partenza... Tra le tante, troppe considerazioni aleatorie che sono state fatte.

Patria è una parola di derivazione latina che significa letteralmente: terra dei padri... Ecco, questa è la definizione "antica" del concetto di Patria... Definizione che naturalmente comprende il concetto di costume, cultura, lingua... ecc...
La definizione "moderna" invece... Quella che si è venuta formando dal secondo dopoguerra in avanti in Italia è " luogo di interessi comuni" concetto che, nel tentativo di individuare ed identificare epistemologicamente la natura di questi interessi, di distinzione in distinzione, ha finito per traslare l'aggettivo "comune" in "personale"...
Fine della Patria... Il concetto di Patria è stato sostituito, barattato, scambiato, contro quello di " vantaggio personale".
Di questa cosa gli italiani sono però solo co/responsabili... L'operazione fu impostata dalle Potenze Alleate vincitrici della Seconda Guerra, le quali intesero così annientare quello spirito nazionalistico in Italia, che era sfociato poi nel fascismo e aveva procurato loro... Qualche preoccupazione...
Gli italiani hanno poi supinamente seguito ciò che veniva loro "raccomandato"... 2 Imposto".
Usciamo quindi dalla rettorica della Resistenza... L'Italia era fascista, gli italiani pure... Hanno fatto una guerra e l'hanno persa... Questa è la realtà storica.
Se invece di cobelligerare, dopo la resa (prego di far attenzione al significato delle parole) al fianco degli ex nemici, contro gli ex alleati, gli italiani avessero deposto le armi e basta... Almeno avrebbero salvato l'onore... La storia non avrebbe mutato il suo corso... Salvo che ci sarebbe stata una sanguinosa e inutile guerra civile in meno.

Chiarito ciò, che non è una opinione, ma storia, se ritorniamo all'intestazione del topic, dobbiamo tener presente che l'indagine, il sondaggio, da cui trae spunto la cosa è parte di uno studio commissionato dal CASD al CeMiSS, enti del Ministero della Difesa, studio che dovrebbe esser considerato della serie: Non tutti i militari usano il fucile... E se noi quì non conosciamo la composizione e la natura del campione analizzato, non possiamo ricavare assolutamente niente dai dati.

Piuttosto... Dal dibattito che ne è nato fra noi, dal tenore delle risposte nella discussione, potremmo ricavare altre indicazioni... Una l'indicazione sulla capacità di ragionamento e riflessione degli utenti di questo forum...
Indicazioni, fortunatamente o disgraziatamente, non istituzionali, dalle quali comunque emergono dati interessanti... Forse più interessanti che quelli emersi dal costoso studio rivolto a fornire materiale per la formazione dirigenziale delle nostre FFAA e utile negli studi di sicurezza e di difesa.
Specialmente là dove si evidenzia il concetto che lo studio è una forma di prevaricazione e che studiare troppo (aggettivo è relativo, quindi quanto troppo?... Si è esenti da danni se ci si ferma ad un livello elementare?) fa male...

Applausi scroscianti ed ininterrotti!! Soprattutto per la parte sottolineata....

Point Man
02-12-09, 11: 19
Poi per favore non usare Calamandrei per sostenere l'inutilità del cercare di capire le cose oltre le ovvie apparenze....

Ho citato perchè mi sembrava interessante...tutto qui.

nessuno_
02-12-09, 11: 50
ti rispondo per punti
1) Afganistan: nella mia visione (condivisibile o no) anche la missione in A-stan è una forma di difesa della patria (è fuori moda come termine? usiamo paese) perchè nel mondo globalizzato in cui viviamo non ci possiamo permettere di ignorare tutto ciò che accade fuori dai nostri confini, in questo caso vuol dirdifeee il paese dal terrorismo togliedogli terreno in cui prepararsi, impegando i suoi uomini e le sue risorse. per me anche questo è difendere il proprio paese

2) i modi di servire il paese: sono d'accordo sul fatto che esistono diversi modi di servire il paese e io li rispetto tutti, non giudico da meno un uomo solo perchè il suo strumento di lavoro è una cazzuola invece di un fucile, ma io ho nel militare il mio modo di servire il paese che anche tu hai servito come militare e spero continuerai a servire in altro modo

3) autoesaltazione del militare: più che io fare un'autoesaltazione del militare mi sembra che tu stia facendo un po' una critica eccessiva al militare (forse la tua esperienza ti ha deuso, ma io non lo so). di sicuro io sono una persona appassionata alla divisa, ma sono anche realista, so che in tutte le cose, comprese le FFAA ci sono cose belle e cose brutte, buoni e cattivi elementi ma io so che se avrò la possibilità di vestire l'uniforme potrò dare il meglio di me per rendermi utile (e che nessuno dica che non ne vale la pena con la gente che c'è oggi al potere perchè se così fosse dovremmo commettere un suicidio di massa ma continuiamo a vivere e a impegnarci) semplicemente perchè penso che alzandomi la mattina avrò voglia di fare, di assumermi delle responsabilità, di prendermi cura dei miei uomini, di migliorare l'organizzazione (nella fattispecie l'esercito... speriamo) nella quale opero semplicemente facendo bene nel mio piccolo

mi sa che ha ragione perlino... questo forum stà diventando un po' troppo un ritrovo di filosofi e pensatori (non ho niente contro chi studia, ma è pur vero che studiare troppo non è sempre un bene) che vedono un po' male i militari, chi ha idee out of date (tipo la patria, fuori moda, meglio pensare alla fratellanza europea o meglio universale :D)


La cultura, lo studio, il confronto, il poter e saper parlare con tutti e di qualunque cosa sono caratteristiche ti fanno essere uomo, e non filosofo.
Premesso questo, ti rispondo.

Afghanistan, se e dico se quegli aerei l' 11/9 non si fossero schiantati sulle torri gemelle, tu avresti sentito l' interesse di salvare quel paese da una da una delle tante dittature presenti al mondo? Ritengo di no. Se non ti e ci avessero convinto che l' ideologia (del fanatismo e del terrorismo) fosse localizzata in quell' area, nessuno e dico nessuno avrebbe sentito il desiderio di liberare quel popolo dall' angheria di una dittatura.
Poi a distanza di anni, io ancora devo riuscire a capacitarmi di come il terrorismo possa appartenere ad un paese meno che ad un altro, che poi tra l' altro si dice che i talebani abbiamo la loro base verso il Pakistan.

Sul punto 2, mi trovo d' accordo, ognuno serve il proprio paese come può, come vuole e come ritiene di poter fare.

Punto 3, la mia esperienza da militare resta mia, ne custodisco io l' idea di fondo e non di certo mi metto a sputare perchè magari non la rifarei.
Tuttavia mi da profondamente fastidio che chi si arruola, tanto da vfp1 quanto da Generale di corpo d' armata, custodisca in se la convinzione che lui è più uomo degli altri, più uomo di me perchè io ho la penna e lui il fucile.
Fermo restando che ti assicuro che molti militari il fucile non lo vedono da cosi' tanto tempo che lo prendono per la canna e non per il manico.

Price89
02-12-09, 12: 01
Attenzione,qui si stà uscendo dal tema....avete detto bellissime cose,tutte giuste,
ma l'argomento qui è diverso.....si stà dicendo che se qualcuno CI ATTACCA,cioè
INVADE il nostro territorio,chi se la sente deve impugnare le armi e magari morire per
contrastare l'invasore; in questo caso,miei cari,le biblioteche servono solo come
rifugio per i cagasotto.....ci sono momenti in cui bisogna agire senza tante palle.
E te ne sbatti se sparando apri il cranio in due a qualcuno,perchè se a quello non
apri il cranio in due,ti entra in casa e stupra tua sorella,tua moglie.....
continuo a chiedermi se questo è un forum di militari/aspiranti militari o chissà cosa....
Hai detto la banale verità.


Premesso che filosofare significa "riflettere", l'osservazione di point man, se non altro, ci permette di individuare un punto di partenza... Tra le tante, troppe considerazioni aleatorie che sono state fatte.

Patria è una parola di derivazione latina che significa letteralmente: terra dei padri... Ecco, questa è la definizione "antica" del concetto di Patria... Definizione che naturalmente comprende il concetto di costume, cultura, lingua... ecc...
La definizione "moderna" invece... Quella che si è venuta formando dal secondo dopoguerra in avanti in Italia è " luogo di interessi comuni" concetto che, nel tentativo di individuare ed identificare epistemologicamente la natura di questi interessi, di distinzione in distinzione, ha finito per traslare l'aggettivo "comune" in "personale"...
Fine della Patria... Il concetto di Patria è stato sostituito, barattato, scambiato, contro quello di " vantaggio personale".
Di questa cosa gli italiani sono però solo co/responsabili... L'operazione fu impostata dalle Potenze Alleate vincitrici della Seconda Guerra, le quali intesero così annientare quello spirito nazionalistico in Italia, che era sfociato poi nel fascismo e aveva procurato loro... Qualche preoccupazione...
Gli italiani hanno poi supinamente seguito ciò che veniva loro "raccomandato"... 2 Imposto".
Usciamo quindi dalla rettorica della Resistenza... L'Italia era fascista, gli italiani pure... Hanno fatto una guerra e l'hanno persa... Questa è la realtà storica.
Se invece di cobelligerare, dopo la resa (prego di far attenzione al significato delle parole) al fianco degli ex nemici, contro gli ex alleati, gli italiani avessero deposto le armi e basta... Almeno avrebbero salvato l'onore... La storia non avrebbe mutato il suo corso... Salvo che ci sarebbe stata una sanguinosa e inutile guerra civile in meno.

Nel campo di battaglia non conta solo la pura forza ma anche l'intelligenza, l'astuzia, ed ogni mossa richiede di riflettere, in poco tempo, almeno per i comandanti. Rommel insegna.

Dopo la guerra gli americani hanno cercato d'imporre il loro ideale di patria (anche la cultura), anche in maniera non-evidente, in piena antitesi (hegel non centra) con il nostro, dato che gli stati uniti non hanno una storia e una cultura, un patrimonio artistico, architettonico e linguistico (i numerosi dialetti), una tradizione (anche culinaria) millenarie come noi, e l'essere americano non è dato dall'appartenere a un determinato popolo (o etnia), ma l'appartenere, ed essere "orgogliosi", al di la della etnia d'appartenza, a una potente e grande nazione. Inoltre a partire dal secondo dopoguerra in Italia è prevalso un buonismo e un garantismo, che è stato portato alle estreme conseguenze.

Sparkly Speirs01
02-12-09, 13: 40
La cultura, lo studio, il confronto, il poter e saper parlare con tutti e di qualunque cosa sono caratteristiche ti fanno essere uomo, e non filosofo.
Premesso questo, ti rispondo.

Afghanistan, se e dico se quegli aerei l' 11/9 non si fossero schiantati sulle torri gemelle, tu avresti sentito l' interesse di salvare quel paese da una da una delle tante dittature presenti al mondo? Ritengo di no. Se non ti e ci avessero convinto che l' ideologia (del fanatismo e del terrorismo) fosse localizzata in quell' area, nessuno e dico nessuno avrebbe sentito il desiderio di liberare quel popolo dall' angheria di una dittatura.
Poi a distanza di anni, io ancora devo riuscire a capacitarmi di come il terrorismo possa appartenere ad un paese meno che ad un altro, che poi tra l' altro si dice che i talebani abbiamo la loro base verso il Pakistan.

Sul punto 2, mi trovo d' accordo, ognuno serve il proprio paese come può, come vuole e come ritiene di poter fare.

Punto 3, la mia esperienza da militare resta mia, ne custodisco io l' idea di fondo e non di certo mi metto a sputare perchè magari non la rifarei.
Tuttavia mi da profondamente fastidio che chi si arruola, tanto da vfp1 quanto da Generale di corpo d' armata, custodisca in se la convinzione che lui è più uomo degli altri, più uomo di me perchè io ho la penna e lui il fucile.
Fermo restando che ti assicuro che molti militari il fucile non lo vedono da cosi' tanto tempo che lo prendono per la canna e non per il manico.

ti ri-rispondo sui punti 1 e 3 e sulla questione culturale (o filosofica):

1) Afghanistan: non mi sembra di aver detto che, secondo il mio parere, il fine della misione Afghana sia quello di liberare quel popolo dal fondamentalismo e dall'oppressione (cosa che peraltro è giusta, anche se a questo punto ci sarebbero molti popoli in condizioni simili). ho detto che il fine della missione è combattere il terrorismo per indebolirlo, per evitare che un giorno colpisca nel nostro paese, che causi vitime innocenti in una stazione traviaria (non dico che grazie alla missione in afghanistan non ci saranno più attentati ma che ce ne sarenno di meno di quanti ce ne sarebbero stati senza la missione)

3) autoesaltazione del militare: non intendevo giudicare la tua esperienza militare (mi sembra di averne parlato al condizionale) ma ritengo una cosa: il militare (o un VVF o un agente della PdS ecc) ha diritto di sentirsi più importante di un operaio o di un professore (che spesso e volentieri ne parla male ma che poi è difeso dallo stesso militare o poliziotto in altre situazioni) perchè è disposto a rischiare la sua vita per un impegno che è la salvaguardia dell'ordine pubblico, degli interessi nazonali, dei cittadini stessi in paesi stranieri ecc.

per quello che riguarda la cultura non intendevo affermare che è inutile, ma che non si affrontano tutte le questioni della vita dietro un tavolo con i libri ma che bisogna anche "sporcarsi un po' le mani". e lo dico perchè in questo forum mi sebra che da un po' si faccia un po' di propaganda anti-militarista per dissuadere gli aspiranti dai loro intenti (se è una tecnica per far desistere gli incerti ben venga... :D)

mib
02-12-09, 13: 51
(...) ritengo una cosa: il militare (...) ha diritto di sentirsi più importante di un operaio o di un professore (...) perchè è disposto a rischiare la sua vita per un impegno (...)

Sbagliato: anche un operaio che costruisce un grattacielo in centro, col rischio di cader di sotto, è disposto a rischiar la vita per un impegno: costruire una città piu grande, ad esempio. Anche un camionista sa che, statistiche alla mano, rischia la vita a stare tutto il giorno in strada, ma lo fa per un impegno.
Anche il professore, sebbeno non rischi la vita, mette se stesso per un impegno. Certo parlo per paradossi ma sono cmq realistici.
Tutti rischiamo e tutti prendiamo impegni. Se un militare, come sono stato io per anni, o peggio, un poliziotto, si dovesse sentire "migliore" o "piu in alto" o piu importante di qualsiasi altro cittadino, si arriverebbe in breve a uno stato di polizia, tipo Polonia prima di Solidarnosc (ma che cavolo ne sapete voi?).
Sarebbe in ogni caso, sbagliato. Sono e devono essere come tutti: insieme per la collettività e per migliorare la qualità dela vita.

Erode
02-12-09, 14: 03
ti ri-rispondo sui punti 1 e 3 e sulla questione culturale (o filosofica):

1) Afghanistan: non mi sembra di aver detto che, secondo il mio parere, il fine della misione Afghana sia quello di liberare quel popolo dal fondamentalismo e dall'oppressione (cosa che peraltro è giusta, anche se a questo punto ci sarebbero molti popoli in condizioni simili). ho detto che il fine della missione è combattere il terrorismo per indebolirlo, per evitare che un giorno colpisca nel nostro paese, che causi vitime innocenti in una stazione traviaria (non dico che grazie alla missione in afghanistan non ci saranno più attentati ma che ce ne sarenno di meno di quanti ce ne sarebbero stati senza la missione)

3) autoesaltazione del militare: non intendevo giudicare la tua esperienza militare (mi sembra di averne parlato al condizionale) ma ritengo una cosa: il militare (o un VVF o un agente della PdS ecc) ha diritto di sentirsi più importante di un operaio o di un professore (che spesso e volentieri ne parla male ma che poi è difeso dallo stesso militare o poliziotto in altre situazioni) perchè è disposto a rischiare la sua vita per un impegno che è la salvaguardia dell'ordine pubblico, degli interessi nazonali, dei cittadini stessi in paesi stranieri ecc.

per quello che riguarda la cultura non intendevo affermare che è inutile, ma che non si affrontano tutte le questioni della vita dietro un tavolo con i libri ma che bisogna anche "sporcarsi un po' le mani". e lo dico perchè in questo forum mi sebra che da un po' si faccia un po' di propaganda anti-militarista per dissuadere gli aspiranti dai loro intenti (se è una tecnica per far desistere gli incerti ben venga... :D)

1) La storia non si fa con i se, il dato di fatto è uno: da un (presunto) attentato terroristico contro gli USA con la guerra in afghanistan e poi in Iraq si è passati ad un nuumero maggiore di attentati terroristici in europa! Ci sarebbero stati se non avessimo fatto quella guerra? Non si sà, però i terroristi dicevano sempre "ritirate le truppe e non ci saranno attentati"....

2) ASSOLUTAMENTE NO! Ognuno fa quello che è in grado di fare! Se tutti avessimo voglia di sentirci superiori allora dovremmo arruolarci tutti!!! E questo creerebbe uno stato con tanti soldati e nessuno spazzino! A ciò si aggiunge il fatto che la maggior parte dei militari non sono operativi e in caso di guerra reale non sarebbero pronti a dare la vita! In una società c'è bisogno di tutto con equilibrio c'è bisogno di soldati, di polizziotti, di medici, di filosofi, di politici, di spazzini ed ognilavoro è parimenti dignitoso e rispettabile fin tanto che è svolto con dedizione e serietà! Poi una volta per tutte: BASTA CON QUESTA STORIA DEGLI INSEGNATI ANTI-MILITARISTI!!!! Mia madre è un'insegnante di Lettere e ciò nonostante mi sostiene nel concorso che affronterò quest'anno! Ci sono insegnanti ed insegnati! E poi, comunque, ci vuole EQUILIBRIO, in tutto! Gli intellettuali, da sempre, sono i cani da guardia della libera informazione è normale che non amino particolarmente chi invece, come i soldati, sta al servizio del potere! Tutti e due tuttavia svolgono un servizio alla società....se ci fosse solo l'uno o solo l'altro le cose non andrebbero di certo bene!

Sparkly Speirs01
02-12-09, 14: 06
Sbagliato: anche un operaio che costruisce un grattacielo in centro, col rischio di cader di sotto, è disposto a rischiar la vita per un impegno: costruire una città piu grande, ad esempio. Anche un camionista sa che, statistiche alla mano, rischia la vita a stare tutto il giorno in strada, ma lo fa per un impegno.
Anche il professore, sebbeno non rischi la vita, mette se stesso per un impegno. Certo parlo per paradossi ma sono cmq realistici.
Tutti rischiamo e tutti prendiamo impegni. Se un militare, come sono stato io per anni, o peggio, un poliziotto, si dovesse sentire "migliore" o "piu in alto" o piu importante di qualsiasi altro cittadino, si arriverebbe in breve a uno stato di polizia, tipo Polonia prima di Solidarnosc (ma che cavolo ne sapete voi?).
Sarebbe in ogni caso, sbagliato. Sono e devono essere come tutti: insieme per la collettività e per migliorare la qualità dela vita.

1) so quanto un professore si impegni avendone ben tre nella mia famiglia (mia madre, mia nonna e mio nonno... e tutti di matematica) e so quanto possa essere dura ma mi sembra diverso rispetto a chi magari stà in ralla su un Lince

2) certo tutti rischiano e prendono impegni e quindi tutti dovrebbero essere sullo stesso piano ma si è arrivati all'estremo opposto: i militari sono solo poveracci del sud che si arruolano esclusivamente per lo stipendio, rischiano la vita per l'indennità di missione, sono pagnottari incompetenti che non meritano neanche un funerale di stato e addirittura sono assassini (e ti garantisco che ogni singola cosa elencata è stata detta davanti a me non meno di un giorno fa e che non ho preso a schiaffi chi l'ha detto perchè: uno ero in pubblico e due ho cercato, senza successo, di modificare un po' questa visione malata con un dialogo civile, ma sarebbe stato più facile convincere un gatto a entrare spontaneamente in acqua)

3) anche se sono nato solo nel 1991 storia l'ho studiata (anche se devo ammettere che nel complesso hai ragione ci sono miei coetanei che non sanno nemmeno in che anno c'è stato l'11/9 per dire)

Erode
02-12-09, 14: 12
2) certo tutti rischiano e prendono impegni e quindi tutti dovrebbero essere sullo stesso piano ma si è arrivati all'estremo opposto: i militari sono solo poveracci del sud che si arruolano esclusivamente per lo stipendio, rischiano la vita per l'indennità di missione, sono pagnottari incompetenti che non meritano neanche un funerale di stato e addirittura sono assassini (e ti garantisco che ogni singola cosa elencata è stata detta davanti a me non meno di un giorno fa e che non ho preso a schiaffi chi l'ha detto perchè: uno ero in pubblico e due ho cercato, senza successo, di modificare un po' questa visione malata con un dialogo civile, ma sarebbe stato più facile convincere un gatto a entrare spontaneamente in acqua)


Per curiosità quanti militari di età superiore ai 25 anni conosci?

Sparkly Speirs01
02-12-09, 14: 17
Per curiosità quanti militari di età superiore ai 25 anni conosci?

per curiosità: come mai lo chiedi?
comunque ne conosco 4 : un paio di marescialli (uno all'inizio della carriera e uno con 20 anni di servizio) e un paio di ufficiali

mib
02-12-09, 14: 23
Tuttavia mi sembra che ParàTiratore91 non scriva fregnacce. Magari a volte puo aver visioni un po distorte ma cio capita a tutti noi :)

Sparkly Speirs01
02-12-09, 14: 26
Tuttavia mi sembra che ParàTiratore91 non scriva fregnacce. Magari a volte puo aver visioni un po distorte ma cio capita a tutti noi :)

ti ringrazio, ammetto che sono un fissato sin da tenera età e a volte ho una visone non del tutto corretta

capt.sparrow
02-12-09, 14: 46
1) so quanto un professore si impegni avendone ben tre nella mia famiglia (mia madre, mia nonna e mio nonno... e tutti di matematica) e so quanto possa essere dura ma mi sembra diverso rispetto a chi magari stà in ralla su un Lince



...Specialmente quando... Gli ingegneri dell'Iveco hanno progettato la torretta in modo... Poco consono all'uso... E le Commissioni preposte hanno comunque approvato tutto senza batter ciglio... Salvo poi chiedere aggiornamenti e modifiche quando il prodotto... Verificato sul campo non è risultato idoneo...

Erode
02-12-09, 14: 53
per curiosità: come mai lo chiedi?
comunque ne conosco 4 : un paio di marescialli (uno all'inizio della carriera e uno con 20 anni di servizio) e un paio di ufficiali

Te lo chiedo perchè io di militari ne conosco più di una decina tra cadetti, ufficiali, marescialli e truppa e ne vedo tanti, ma proprio tanti, in giro per strada e posso assicurarti che quelli che si arruolano per la pagnotta e le indennità di missione non sono pochi come credi, certo non stanno nella folgore di sicuro, ma non sono pochi, così come non sono pochi i mar.lli vecchio iter passati RS per stare dietro una scrivania! Così come in Accademia troveremo gente che stà lì dicendo "due anni e poi è fatta"...non si può negare che fino a non tanto tempo fa le politiche di arruolamento dell'esercito erano moooolto poco selettive e questo ha creato la visione dell'esercito come "ripiego"! Poi certo ci sono anche soldati ben motivati, ma non sono tutti come noi due, anzi a dirla tutta penso che quelli come noi due siano la metà, forse....

Sparkly Speirs01
02-12-09, 15: 03
Te lo chiedo perchè io di militari ne conosco più di una decina tra cadetti, ufficiali, marescialli e truppa e ne vedo tanti, ma proprio tanti, in giro per strada e posso assicurarti che quelli che si arruolano per la pagnotta e le indennità di missione non sono pochi come credi, certo non stanno nella folgore di sicuro, ma non sono pochi, così come non sono pochi i mar.lli vecchio iter passati RS per stare dietro una scrivania! Così come in Accademia troveremo gente che stà lì dicendo "due anni e poi è fatta"...non si può negare che fino a non tanto tempo fa le politiche di arruolamento dell'esercito erano moooolto poco selettive e questo ha creato la visione dell'esercito come "ripiego"! Poi certo ci sono anche soldati ben motivati, ma non sono tutti come noi due, anzi a dirla tutta penso che quelli come noi due siano la metà, forse....

allora speriamo che quella, forse, metà sia per gran parte nei reparti operativi impiegati all'estero, perchè finchè i militari "pagnottari" (definiamoli così) sono in reparti di supporto o comunque non impiegati in missione va bene ma quando un "pagnottaro" va in missione e il pensiero principale non è fare bene quello che deve ma contare i giorni che mancano quasi fosse al gabbio allora diventa rischioso (se qualcuno ha letto banda di fratelli ricorderà che tra le motivazioni che spinsero quei ragazzi ad andare nei parà, fu che preferivano avere gente motivata in un impiego di maggior pericolo che gente demotivata nella "più sicura" (relativamente) fanteria di linea

Erode
02-12-09, 15: 15
esatto, è ciò che speriamo tutti!!! Era solo per dirti che non basta avere le stellette al bavero per essere suuperiori a qualcuno e che purtroppo, spesso, i soldati sono "poveracci" del sud che non vogliono diventare mafiosi e che vanno in missione per i soldi, sicuramente non sono nel 9° quelli così nè nei Ranger, però i soldati non sono tutti come quelli che vorremmo diventare noi....sono sicuro che se chiedi ai tuoi amici ufficiali ti diranno che c'è gente valida e gente che non si sa perchè è lì! Come in tutti gli ambienti del resto...

Sparkly Speirs01
02-12-09, 15: 19
mi pare di averlo scritto qualche post fà questa cosa: so che non tutti i militari sono buoni elementi, motivati ecc, come so che esistono professori competenti che fanno più di quello che devono (come la mia attuale prof di lettere) e quelli che non sanno neanche da che parte si apre un libro

+marco+
02-12-09, 15: 19
Ma io non vedo cosa ci sia di tanto male nell'arruolarsi per soldi. Del resto soldati professionisti sono soldati che fanno il loro lavoro perchè sono pagati per farlo.
Ovviamente la cosa cambia se uno si arruola convinto di prendere soldi dallo stato senza dover fare niente

Sparkly Speirs01
02-12-09, 15: 25
arruolarsi per soldi è una cosa, arruolarsi e essere pagati per il proprio lavoro un'altra: uno che si arruola per soldi lo fa perchè mira a guadagnare, uno che si arruola e viene pagato fa il suo lavoro con dedizione (come dovrebbero fare tutti) e per questo è giustamente pagato. la differenz stà nel fine: il primo i soldi, il secondo la passione; nel primo caso il guadagno è una motivazione che rischia di essere insufficiente per fare il militare, nel secondo caso invece no, possono subentrare altre problematiche come la paura ma la motivazione a superarle sarà più forte nel secondo caso (ovviamente parliamo di militari impiegati operativamente)

+marco+
02-12-09, 15: 36
No Lorenzo. Arruolarsi per soldi, significa voler fare il soldato per guadagnarsi da vivere e, al contrario di quello che pensano molti, in passato era anche maggiore tale fenomeno, ad arruolarsi nella truppa sono sempre state le fasce più basse della popolazione a cui poco importava di servire patria, re e compagnia bella, ma semplicemente di avere uno stipendio decente; e se pensiamo a quello che hanno fatto questi soldati, bhè forse il denaro non è una motivazione così effimera.

Sparkly Speirs01
02-12-09, 15: 45
pensiamo ai paracadutisti a El Alamein: cosa ci avrebbero potuto guadagnare con la loro eroica ritirata nel deserto? con il loro rifiuto di arrenderesi (le possibilità di sopravvivenza in un campo POW alleato erano senza dubbio maggiori di quelle di combattere "carne contro acciaio" nel deserto egiziano)? eppure loro lo fecero, e non c'era la possibilità di un guadagno a spingerli e così è successo tante altre volte. con questo non dico che un soldato vive solo di pane e ideali, i soldi è giusto riceverli se si lavora perchè servono a vivere e a concedersi gli svaghi necessari ma, almeno nel mio caso, il denaro non è la motivazione principale. il denaro da solo per dire non potrebbe spingermi a recuperare un compagno ferito sotto il fuoco, dovrebbe esserci qualcos'altro, in questo caso il cameratismo, ma questo è un esempio

+marco+
02-12-09, 16: 17
Qualcosa m'aveva fatto prevedere che l'avresti tirata fuori :D
Vediamo se riesco a spiegarmi:
sin dai tempi di Gaio Mario ad arruolarsi nei ranghi della truppa erano principalmente le fasce più basse della popolazione, questo perchè? Perchè arruolarsi significava uscire dalla miseria, avere uno stipendio, avere la possibilità di riscattarsi da una vita che fino a quel momento aveva dato poco e niente. E anche tra gli ufficiali, spesso, più che la volontà di servire la patria a farli arruolare erano le prospettive di una carriera prestigiosa che poteva portarli a occupare posti importanti nella società, le eccezioni riguardavano gli intellettuali principalmente dell' '800, che facevano del patriottismo uno dei loro fondamenti. Ora Lorenzo tu dici, com'è possibile che dei soldati compiano atti eroici per soldi? In effetti certe azioni, che vanno oltre il proprio dovere, non possono essere compiute solo per meritarsi lo stipendio, tuttavia faccio notare alcune cose:
spesso tali azioni sono state ordinate da ufficiali e per gli uomini che erano comdati probabilmente era comunque visto come un dovere seguire l'ufficiale, altre possono spiegarsi, come hai già fatto notare, con il cameratismo che influenza tutti, indipendetemente dalle motivazioni, altre ancora perchè effettivamente si è creduto in tali ideali e infine, forse lo considererete maligno ma è così, la guerra rende eroi persone che in pace sarebbero criminali(Agatha Cristhie docet :D)
Conclusione di tutto questo discorso: arruolarsi per soldi non è sbagliato, se un soldato fa il suo dovere poco m'importa che lo fa per meritarsi la paga

Stealth
02-12-09, 17: 47
Se la gente non è disposta a combattere per la propria patria, vuol dire che lo Stato non soddisfa il popolo.
Un popolo che non si sente parte integrante dello Stato, deluso e poco propenso a questo tipo di sacrificio.
Poi, non è detto che sia giusta la percentuale dei disposti o meno; magari molti, di coloro che dicono di esser pronti a difendere, sono i primi a scappare, mentre, la gente che dice di fregarsene, in una situazione reale potrebbe cambiare idea.
Come, potrebbe anche nascere un senso di dovere, nel momento in cui dovesse accadere una cosa del genere.
Credo che una situazione del genere stravolgerebbe le intenzioni di ognuno di noi...

Erfra51
02-12-09, 17: 56
Se la gente non è disposta a combattere per la propria patria, vuol dire che lo Stato non soddisfa il popolo.
Un popolo che non si sente parte integrante dello Stato, deluso e poco propenso a questo tipo di sacrificio.
Poi, non è detto che sia giusta la percentuale dei disposti o meno; magari molti, di coloro che dicono di esser pronti a difendere, sono i primi a scappare, mentre, la gente che dice di fregarsene, in una situazione reale potrebbe cambiare idea.
Come, potrebbe anche nascere un senso di dovere, nel momento in cui dovesse accadere una cosa del genere.
Credo che una situazione del genere stravolgerebbe le intenzioni di ognuno di noi...

quoto...se non sbaglio cera un detto che diceva:
nel momento di difficoltà si vede l'anima di una persona...in questo caso di una nazione

†pr3d4tor
02-12-09, 18: 08
Se la gente non è disposta a combattere per la propria patria, vuol dire che lo Stato non soddisfa il popolo.
Un popolo che non si sente parte integrante dello Stato, deluso e poco propenso a questo tipo di sacrificio.
Poi, non è detto che sia giusta la percentuale dei disposti o meno; magari molti, di coloro che dicono di esser pronti a difendere, sono i primi a scappare, mentre, la gente che dice di fregarsene, in una situazione reale potrebbe cambiare idea.
Come, potrebbe anche nascere un senso di dovere, nel momento in cui dovesse accadere una cosa del genere.
Credo che una situazione del genere stravolgerebbe le intenzioni di ognuno di noi...

secondo me invece se l'italia viene attacata o si arrende o manda i cesti di formaggi alla nato..però non credo che l'italia venga attaccata..e mi sa mai..fanno prima a comprare il governo di questi tempi..poi se un paese alleato viene attaccato e ci sia una chiamata alle armi....tanta gente ci andrebbe..ma secondo me..tanto per provare ok non tutti ma la maggior parte si..poi noi rifiutiamo la guerra persino nella costituzione..come se non serve a niente o non esistesse

Hola
02-12-09, 18: 15
pensiamo ai paracadutisti a El Alamein: cosa ci avrebbero potuto guadagnare con la loro eroica ritirata nel deserto? con il loro rifiuto di arrenderesi (le possibilità di sopravvivenza in un campo POW alleato erano senza dubbio maggiori di quelle di combattere "carne contro acciaio" nel deserto egiziano)? eppure loro lo fecero, e non c'era la possibilità di un guadagno a spingerli e così è successo tante altre volte. con questo non dico che un soldato vive solo di pane e ideali, i soldi è giusto riceverli se si lavora perchè servono a vivere e a concedersi gli svaghi necessari ma, almeno nel mio caso, il denaro non è la motivazione principale. il denaro da solo per dire non potrebbe spingermi a recuperare un compagno ferito sotto il fuoco, dovrebbe esserci qualcos'altro, in questo caso il cameratismo, ma questo è un esempio

Scusa se intervengo su questo tuo intervento che non c'entra con la discussione..ma tu credi che quei soldati avessero voluto stare in mezzo al deserto in un buco a 50° sotto il sole con poca acqua senza mezzi a farsi massacrare solo per l'onore e la gloria dell'impero Italiano???

Di sicuro a quei soldati sono eori per il loro sacrificio, ma credo che se avessero potuto stare a casa con le loro famiglie l'avrebbero fatto..
Tu ti chiedi perchè allora se non sono gli ideali a spingerti per cosa lo fai? bè ti rispondo come mi ha risposto un amico (che diciamo collega di MIB) alla domanda ma ne è valsa la pena stare nel posto più inculato del mondo per qualche migliaio di dollari? lui mi disse che inizialmente parti carico, poi ti accorgi che è una *****, poi ci rimani perchè ormai sei in ballo e tanto vale ballare...


Finisco il mio OT dicendo che le forze armate come quelle dell'ordine vanno avanti perchè ci sono milioni di persone (non militari) che pagano una marea di tasse, senza i soldi di tutte quelle persone che si spezzano la schiena dalla mattina alla sera il soldato,la forza armata non esisterebbe..perciò il militare non può essere considerato superiore al civile e se ti vuoi arruolare sarà il caso che te lo metti bene in testa...

Per tornare in tema mi piacerebbe che lo stesso sondaggio fatto da noi venisse fatto anche in Francia,Germania,Inghilterra,Spagna e vedere i risultati..a mio parere non si discosterebbero così tanto dai risultati italiani..

Sparkly Speirs01
02-12-09, 19: 54
Scusa se intervengo su questo tuo intervento che non c'entra con la discussione..ma tu credi che quei soldati avessero voluto stare in mezzo al deserto in un buco a 50° sotto il sole con poca acqua senza mezzi a farsi massacrare solo per l'onore e la gloria dell'impero Italiano???

Di sicuro a quei soldati sono eori per il loro sacrificio, ma credo che se avessero potuto stare a casa con le loro famiglie l'avrebbero fatto..
Tu ti chiedi perchè allora se non sono gli ideali a spingerti per cosa lo fai? bè ti rispondo come mi ha risposto un amico (che diciamo collega di MIB) alla domanda ma ne è valsa la pena stare nel posto più inculato del mondo per qualche migliaio di dollari? lui mi disse che inizialmente parti carico, poi ti accorgi che è una *****, poi ci rimani perchè ormai sei in ballo e tanto vale ballare...



nessuno credo sia attratto dallo stare in un forno crematorio di sabbia bollente e sono sicuro che ognuno di quegli uomini se non ci fosse stato bisogno di loro sarebbero stati nelle loro case in Italia, ma erano in Africa e combatterono, però quando tutto il fronte (tedeschi in primis) si ruppe e a loro giunse l'ordine di ritirarsi loro lo fecero combattendo (nessun altro a El alamein fece lo stesso) e quando avrebbero potuto darsi prigionieri (aumentando le loro probabilità di sopravvivienza) non lo fecero e non è che ci fosse un qualche incentivo per chi resisteva oltre all'umanamente immaginabile, ma ancora una volta lo fecero. ora dimmi cosa li spingeva, TUTTI a questo, di certo non la paga che non avrebbero più ricevuto, ma il rifiuto di arrendersi davanti a un nemico ch avevano sconfitto più volte. io non dico che non vorrei un soldato che combatte per soldi ma che tra i due preferirei uno motivato perchè mi da (almeno in teoria) più garanzie sulle quali si può fare affidamento in combattimento

Hola
02-12-09, 20: 13
nessuno credo sia attratto dallo stare in un forno crematorio di sabbia bollente e sono sicuro che ognuno di quegli uomini se non ci fosse stato bisogno di loro sarebbero stati nelle loro case in Italia, ma erano in Africa e combatterono, però quando tutto il fronte (tedeschi in primis) si ruppe e a loro giunse l'ordine di ritirarsi loro lo fecero combattendo (nessun altro a El alamein fece lo stesso) e quando avrebbero potuto darsi prigionieri (aumentando le loro probabilità di sopravvivienza) non lo fecero e non è che ci fosse un qualche incentivo per chi resisteva oltre all'umanamente immaginabile, ma ancora una volta lo fecero. ora dimmi cosa li spingeva, TUTTI a questo, di certo non la paga che non avrebbero più ricevuto, ma il rifiuto di arrendersi davanti a un nemico ch avevano sconfitto più volte. io non dico che non vorrei un soldato che combatte per soldi ma che tra i due preferirei uno motivato perchè mi da (almeno in teoria) più garanzie sulle quali si può fare affidamento in combattimento

Ti ripeto dopo che sei li lo fai per i compagni, perchè ormai sei in ballo e per proteggere le chiappe agli alleati e ai commilitoni che si ritirano per farli guadagnare tempo..ed è per questo che sono eroi..ma visto che la leva non c'è più e si basa tutto sul volontario devi dare anche un incentivo per arruolare..che non possono essere solo i valori perchè le famiglie devono mangiare e vivere e pagare i mutui ecc..

Sparkly Speirs01
02-12-09, 20: 26
ma ti ripeto; i soldi servono ed è giusto che uno venga pagato, è un diritto sacrosanto, ma quello che dico è che se uno pensa solo ai soldi non va da nessuna parte.

ps. la ritirata in combattimento della Folgore non aveva nessun obbiettivo strategico, gli inglesi avevano sfondato il fronte nord e non avevano bisogno di passare a sud per prendere i soldati del'asse in ritirata, fù una resistenza dettata dall'orgoglio, dall'onore più che da quanlunque altra cosa

JuliaAlpin
03-12-09, 13: 32
Quoto Cap.t Sparrow..

E poi(per alcuni): vi state facendo delle seghe mentali immaginandovi come rambo che si slanciano in difesa della patria..Meglio pensare prima ad alcune parole dette da Capt. Sparrow, lì si vede veramente se uno ci tiene al proprio Paese o no..I discorsi da esaltati lasciamoli ad altri, perchè tenere alla propria nazione non significa fare gli esaltati, appunto.

Vamir
04-12-09, 19: 13
Quoto Cap.t Sparrow..

E poi(per alcuni): vi state facendo delle seghe mentali immaginandovi come rambo che si slanciano in difesa della patria..Meglio pensare prima ad alcune parole dette da Capt. Sparrow, lì si vede veramente se uno ci tiene al proprio Paese o no..I discorsi da esaltati lasciamoli ad altri, perchè tenere alla propria nazione non significa fare gli esaltati, appunto.


Da tue paole sembra che tu veda la "difesa dlla patria", come qualcosa da esaltati, spero che non sia così

Ronin
04-12-09, 20: 02
Io l'ho interpretato più come un:" la maggior parte delle persone che fa questi discorsi è un esaltato (e quindi parla di difesa della Patria solo per esaltazione, non per vero senso di amore e appartenenza ad una Nazione, in questo caso l'Italia).Correggetemi se sbaglio.

JuliaAlpin
05-12-09, 13: 20
sbagliato, non intendevo questo (altrimenti non avrei fatto certi concorsi). Dico solo che sparrow in quel che ha detto ha riassunto la questione. L'unica cosa che mi pareva di aggiungere è che molti interpretano la difesa della patria come il fare i rambo(ovviamente senza saperne nulla a riguardo). E ovviamente le cose non funzionano così.

Vamir
05-12-09, 13: 22
sbagliato, non intendevo questo (altrimenti non avrei fatto certi concorsi). Dico solo che sparrow in quel che ha detto ha riassunto la questione. L'unica cosa che mi pareva di aggiungere è che molti interpretano la difesa della patria come il fare i rambo(ovviamente senza saperne nulla a riguardo). E ovviamente le cose non funzionano così.

Ah ok allora ho capito male io, comunque sono d'accordo su questo punto

abitcis
09-12-09, 02: 16
patria?quale patria?non sappiamo neanche essere uniti tra di noi, al nord parlano dei meridionali come terroni, i "terroni" chiamano quelli del nord "polentoni"...appena si incontrano e si guardano in faccia si mandano a quel paese...ma scusate la patria dov'è??
Bisognerebbe che ci fosse davvero una guerra contro qualcun altro per riscoprire la patria...d'altronde non s'è mai visto un aumento del senso di patria in periodi di pace...e il resto è nazionalismo...ora, tra nazionalismo e patriottismo io scelgo il patriottismo...e sul nazionalismo ci sputo addosso...

in questo momento siete più "europeisti" o "italiani"?io mi sento europeo prima di sentirmi italiano...

capt.sparrow
09-12-09, 10: 24
...io mi sento europeo prima di sentirmi italiano...

Rifletta!
... Forse si accorgerà che è proprio quello il problema.

abitcis
09-12-09, 11: 36
Rifletta!
... Forse si accorgerà che è proprio quello il problema.

ma non è un problema mio...probabilmente è perchè ho anche un'altra cittadinanza oltre a quella italiana, sarà che ho vissuto anche realtà...io amo l'italia, ma a me sembra che molte volte la "difesa della patria" sia da intendere in senso nazionalista...e il nazionalismo ripeto, non mi piace :P

gli altri problemi li ho scritti nel post precedente...e non cambieranno mai :P

poi, a voi sembra una nazione un posto in cui il sud e il nord sono differentissimi?un siciliano cosa ha in comune con un trentino?che paese è un paese che assicura il lavoro solo al nord e lascia a terra le persone al sud che sono costrette a scegliere il "posto pubblico"??gente, quì bisogna cambiare la gente....l'italia è unita con lo scotch...

Erode
09-12-09, 13: 22
Rifletta!
... Forse si accorgerà che è proprio quello il problema.

Il problema è che si presenta l'europa in contrapposizione all'italia, come se l'elemento A appartenente all'insieme X sottinsieme di R non appartenga anche ad R! E lo stesso discorso lo si fa in Italia oggi con i particolarismi regionali in contrapposizione all'autorità centrale, quasi fossimo tornati al medioevo! Io mi sento Italiano, per quanto l'Italia di oggi non sia delle migliori, ma mi sento anche Europeo perchè SONO, anzi SIAMO, cittadini europei!

Sparkly Speirs01
09-12-09, 14: 45
sbagliato, non intendevo questo (altrimenti non avrei fatto certi concorsi). Dico solo che sparrow in quel che ha detto ha riassunto la questione. L'unica cosa che mi pareva di aggiungere è che molti interpretano la difesa della patria come il fare i rambo(ovviamente senza saperne nulla a riguardo). E ovviamente le cose non funzionano così.

non so se questo commento mi riguardi, ma se così fosse ci tengo a dire che ci si è fatti un'impressione di me assolutamente sbagliata, tra l'altro ci sono poche cose che detesto come il "rambismo" anche perchè da una percezione sbagliata di chi sia il militare, una persona che fa il suo lavoro e non un pazzo che combatte il nemico con frecce esplosive o lanciandosi contro un elicottero corrazzato con un carro armato... non ho esperienze di vita militare e combattimento ma so benissimo che la realtà è diversa dai film e dai videogiochi, ho alcuni amici che sono nell'EI e che con le loro esperienze mi hanno dato modo di capire motivandomi ancor di più nella mia decisione. quello che dico è: è giusto difendere il proprio paese e se non è giusto essere nazionalisti è giusto essere patrioti, cioè persone che tengono al bene del loro paese e che sono disposte a impegnarsi per esso. chi dice che è "fatta l'Italia, si devono fare gli italiani" io dico che è vero esistono ancora differenze sul piano sociale e "comportamentale", ma con le generazioni e la mescolanza si andranno sempre più appianando e le FFAA sono proprio un punto di incontro tra queste diversità perchè prendono due o più elementi di diversa provenienza ponendoli in una situazione estranea ad entrambi e portandoli quindi ad avvicinarsi. inoltre il fatto che ogni differenza sparisca è sbagliato e l'Italia non è l'unico posto dove ciò accade, in Francia ad esempio i cittadini delle provincie settentrionali (di ascendenza normanna in gran parte) sono molto diversi da quelli della costa azzurra ad esempio. inoltre contiamo che il nostro paese è unito da poco meno di 148 anni, mentre paesi come la Francia hanno conosciuto il fenomeno unitario diversi secoli prima di noi... quindi diamoci tempo italiani

basilischio
09-12-09, 15: 25
In un'altra discussione si parlava di differenze fra nord e sud e unità d'Italia.
La difesa della patria dovrebbe prescindere dalla posizione geografica dei cittadini; siamo tutti entro i confini dello stesso stato e tutti siamo chiati a difenderlo allo stesso modo.
Alcune vostre affermazioni mi lasciano veramente basito. Io sono nato pochi anni dopo la fine della seconda guerra ed ho conosciuto quella generazione che la guerra l'ha combattuta; fra cui mio padre. Ne ho conusciti altri che portavano ancora i segni di quella guerra, ho visto bombe inesplose, ho visto abitazioni che portavani i segni della distruzione. Alle scuole elementari, i muri erano tappezzati di cartelloni che riproducevano tutti i tipi di armi che era ancora possibile trovare sparsi per la campagna, con l'indicazione di fare molta attenzione. Ho visitato diversi sacrari della i^ e II^ guerra........................... raqgazzi quando aprite bocca pensate ai sacrifici che hanno fatto i vostri nonni per varci trovare e vivere in un paese, che avrà anche mille difetti e governato da pessimi politici, ma che merita di essere difeso.

Dio dopo aver realizzato l'intero universo si dedicò alla terra. Separò le acque dalla terra ferma e fece i continenti; uno piu bello dell'altro. Il continente europeo lo realizzò con gli scarti degli altri contineti, accostando vari pezzi, e ne venne fuori un "affare" frastagliato; una forma non ben definita. Però tutte le volte che guardava quel continente, in mezzo a quell'accozzaglia di frammenti, gli saltava agli occhi una penisola. Prestando un po' di attenzione vide che non era poi così male, anzi era proprio bella cosi circondata dal mare e con i monti che le facevano da corona. Più la guardava e più si rendeva conto che quella penisola era bellissima. Pianure, laghi, fiumi, giacciai, lagune, monti, colline, vulcani, i marmo più bianco al mondo, graniti, ecc... c'era proprio tutto; la chiamò Italia.
Poi inizio a posizionare le popolazioni e quando arrivo all'Italia si rese conto che se avesse messo un "popolo unito" sarebbe divenuta una potenza nei confronti di tutti gli altri paesi, quindi dopo averci riflettuto disse: "per equilibrare le forze, ci metterò gli Italiani!". Purtroppo il male dell'Italia sono proprio gli Italiani. Popolo ingegnoso, che ha generato menti eccelse, ma che non è capace ad essere unito.

abitcis
09-12-09, 15: 34
In un'altra discussione si parlava di differenze fra nord e sud e unità d'Italia.
La difesa della patria dovrebbe prescindere dalla posizione geografica dei cittadini; siamo tutti entro i confini dello stesso stato e tutti siamo chiati a difenderlo allo stesso modo.

andando a controllare bene i dati però, scopriamo che è il sud italia che "si chiama" a difendere tutta italia...a me fa strano sentire un maresciallo del nord...il problema penso sia proprio questo...

basilischio
09-12-09, 16: 26
andando a controllare bene i dati però, scopriamo che è il sud italia che "si chiama" a difendere tutta italia...a me fa strano sentire un maresciallo del nord...il problema penso sia proprio questo...

Posta i dati a sostegno della tua affermazione, altrimenti, per chi legge è solo polemica gratuita.

E spiega meglio il fatto del maresciallo del nord; a me risulta abbastanza incomprensibile.

abitcis
09-12-09, 16: 33
Posta i dati a sostegno della tua affermazione, altrimenti, per chi legge è solo polemica gratuita.

E spiega meglio il fatto del maresciallo del nord; a me risulta abbastanza incomprensibile.

io sono rimasto sconvolto dal fatto che a Roma, per fare un esempio, in ogni edicola si trova un foglio appeso con scritto "500 posti come x" "310 posti come amministrativo" "12000 posti vfp1"...come mai a Roma si e a Milano no?perchè man mano che si scende al sud c'è questa cultura del "posto pubblico", ed è la gente che alimenta questa cultura che ha messo in declino la "difesa della patria", e sempre per colpa di questa cultura il nord vede quelli del sud come i "tipici scansafatiche che nel pubblico lavorano poco e hanno il bel posticino al caldo da cui non li leva nessuno"...la colpa è di entrambi, sud e nord...gli uni creano uno status lavorativo a sè...(il cd. concorsista!)e il nord allontana ancora di più "l'unità nazionale" con l'odio e il risentimento...poi, ognuno può vederla come polemica gratuita la mia, io la vedo così, penso sia legittimo avere un pensiero no?


(ps. lungi da me pensarla come la lega)

ps.2 un esempio (http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/105860_alm/): concorso per istruttore comunale in un paesino della bergamasca, 72 domande per un posto e...Cinque iscritti arrivano dalla Sicilia, tre dalla Calabria, due dalla Puglia e uno dall’Abruzzo...ma vi sembra normale???

Sparkly Speirs01
09-12-09, 16: 53
io sono rimasto sconvolto dal fatto che a Roma, per fare un esempio, in ogni edicola si trova un foglio appeso con scritto "500 posti come x" "310 posti come amministrativo" "12000 posti vfp1"...come mai a Roma si e a Milano no?

EHHHH scusa ma questo non è del tutto vero... solo nel mio quartiere ci sono 5 edicole e ti assicuro che in tanti anni che ci passo non ho visto una sola volta l'annuncio per il vfp1... al massimo per i vigili urbani :D

abitcis
09-12-09, 17: 03
EHHHH scusa ma questo non è del tutto vero... solo nel mio quartiere ci sono 5 edicole e ti assicuro che in tanti anni che ci passo non ho visto una sola volta l'annuncio per il vfp1... al massimo per i vigili urbani :D

vabbè, quello che è, quì è inconcepibile una cosa del genere...almeno sbattersi per cercare i concorsi usciti... :S

basilischio
09-12-09, 17: 05
Ovviamente ognuno può pensarla come ritiene opportuno, ma la difesa della patria non è compito solo di chi ha il posto statale, ma di tutti i cittadini.
Basare esclusivamente la difesa della paria solo sul fatto che al nord vengono banditi concorsi dove approdano quelli del sud, mi pare abbastanza riduttivo.
In pratica la tua osservazione si basa solo sulla disoccupazione.
Alla base delle motivazioni per la difesa della patria ci dovrebbero essere valori diversi dalle tue motivazioni, non per ultime il rispetto per chi, volontario o obbligato, ha affrontato tutti i rischi di una guerra per difendere la patria.
Non a caso si celebrano ricorrenze di determinati avvenimenti, giusto per ricordare che il valore della paria, dell'unità ecc. somo prioritari rispetto ad altri.

abitcis
09-12-09, 17: 14
Ovviamente ognuno può pensarla come ritiene opportuno, ma la difesa della patria non è compito solo di chi ha il posto statale, ma di tutti i cittadini.
Basare esclusivamente la difesa della paria solo sul fatto che al nord vengono banditi concorsi dove approdano quelli del sud, mi pare abbastanza riduttivo.
In pratica la tua osservazione si basa solo sulla disoccupazione.
Alla base delle motivazioni per la difesa della patria ci dovrebbero essere valori diversi dalle tue motivazioni, non per ultime il rispetto per chi, volontario o obbligato, ha affrontato tutti i rischi di una guerra per difendere la patria.
Non a caso si celebrano ricorrenze di determinati avvenimenti, giusto per ricordare che il valore della paria, dell'unità ecc. somo prioritari rispetto ad altri.

hai ragione Graziano, ma io non capisco il motivo per cui chi ha delle aspirazioni, degli ideali e altro ancora, debba rimaner fuori dai giochi per colpa della "disoccupazione di altri"...e i concorsi nelle forze armate e nelle forze dell'ordine sono pieni di questi esempi...io ho ancora un po' di anni per concorrere, e farò di tutto per riuscire ad arrivare al mio obiettivo...però ritengo che questo sistema penalizzi molta gente...con "tutti i cittadini hanno il dovere di difendere la patria" cosa intendi?

+marco+
09-12-09, 17: 31
ma io non capisco il motivo per cui chi ha delle aspirazioni, degli ideali e altro ancora, debba rimaner fuori dai giochi
magari cominciare a farsi un esame di coscienza invece di dare la colpa agli altri potrebbe essere un inizio per capire, le motivazioni e gli ideali servono ma non bastano.

abitcis
09-12-09, 17: 35
magari cominciare a farsi un esame di coscienza invece di dare la colpa agli altri potrebbe essere un inizio per capire, le motivazioni e gli ideali servono ma non bastano.

giusto, bisogna essere monarchici, come si vede dal tuo avatar è un buon inizio per servire la Repubblica Italiana...!

naturalmente titolo preferenziale è anche l'essere nostalgici ad aquile sul tricolore...

capt.sparrow
09-12-09, 17: 42
... E' vero il ragionamento non è semplice... Si devono evitare tutta una serie di giri e di luoghi comuni... Poi si deve iscrivere la riflessione tra parametri simbolici di cui spesso però oggi si è perduto il senso e il valore... Si deve evitare di legare il concetto di Patria ad una geografia simbolica... O ad un concetto di primato, che esalta un termine contrapponendolo ad altri... Nazionalismo su internazionalismo... Democrazia su dogmatismo... Nord su sud... Ovest su est... Cattolicesimo su protestantesimo... E così via dicendo... L' ideale di una identità nazionale sulla quale rifondare il concetto di Patria non sta neanche nella rappresentazione di un momento alto della nostra storia... Ma sta piuttosto nella nostra cultura, intesa come organizzazione spirituale del mondo, come stile e come forma...
Una cultura che si esprime essenzialmente in una indole latino-cattolica... Dove l'eticità, al contrario che nella concezione moderna, pragmatica... Riformista... Scaturisce non dalla razionalità ma dalla trascendenza...
Il mito della modernità oggi è carico di valori materiali, meccanici, fisici...Spiritualmente per noi è una modernità impropria...
Per molti osservatori ciò equivale ad una fisiologica incapacità di essere moderni...Ci qualifica anti moderni, cioè incapaci di assimilare quella civiltà che oggi è espressiome della modernità... La civiltà Anglo americana... Ma per farlo dovremmo perdere la nostra originalità storica... Da quì il problema...
Essere moderni senza rinnegare le proprie tradizioni... Il proprio spirito... I modi propri della nostra civiltà naturale e storica... Per approdare ad una nuova etica che stia nella tradizione e la superi.
"Difesa della patria" significa questo : Esser capaci di riconoscere la propria italianità... Dobbiamo difendere una civiltà antichissima, che si fa forte di tutti i valori dello spirito, contro l'eresia del primato dei valori fisici e materiali.

basilischio
09-12-09, 17: 49
Vedi abitcis, una cosa è la patria ed un'altra sono i concorsi e le aspirazioni ecc.

La patria, la terra dei nostri padri, è quel territorio delimitato da confini, una volta con le dogane, che ci consente di vivere liberi ed indipendenti da altri popoli, con le nostre leggi, i nostri usi, costumi, tradizioni, dialetti, ricette di cucina, vini, feste, opere d'arte, cultura, storia ecc.. che fanno la bellezza dell'Italia e degli Italiani. Non possiamo rinunciare a queste nostre peculiarità e difendere la patria significa questo.
Forse oggi, nel mondo globale, queste cose si percepiscono in modo diverso.

Il problema dei concorsi o aspirazioni del singolo cittadino non determinano la difesa della patria, ma semmai, potrebbero portare ad avere all'interno dello stato delle persone motivate a servire lo stesso e di conseguenza difendere la paria.
Ora devi anche comprendere che non tutto è possibile e che tutto vada secondo la nostra volontà. Ci sono degli ostacoli oggettivi che impediscono il realizzarsi delle nostre aspirazioni. I posti sono quelli che sono, i fondi altrettanto ecc... è completamente inutile logorarsi intorno ad un problema irrisolvibile e e al quale avranno accesso solo alcuni.

abitcis
09-12-09, 17: 56
Vedi abitcis, una cosa è la patria ed un'altra sono i concorsi e le aspirazioni ecc.

La patria, la terra dei nostri padri, è quel territorio delimitato da confini, una volta con le dogane, che ci consente di vivere liberi ed indipendenti da altri popoli, con le nostre leggi, i nostri usi, costumi, tradizioni, dialetti, ricette di cucina, vini, feste, opere d'arte, cultura, storia ecc.. che fanno la bellezza dell'Italia e degli Italiani. Non possiamo rinunciare a queste nostre peculiarità e difendere la patria significa questo.
Forse oggi, nel mondo globale, queste cose si percepiscono in modo diverso.

Il problema dei concorsi o aspirazioni del singolo cittadino non determinano la difesa della patria, ma semmai, potrebbero portare ad avere all'interno dello stato delle persone motivate a servire lo stesso e di conseguenza difendere la paria.
Ora devi anche comprendere che non tutto è possibile e che tutto vada secondo la nostra volontà. Ci sono degli ostacoli oggettivi che impediscono il realizzarsi delle nostre aspirazioni. I posti sono quelli che sono, i fondi altrettanto ecc... è completamente inutile logorarsi intorno ad un problema irrisolvibile e e al quale avranno accesso solo alcuni.

...e quì ritorniamo al discorso a prescindere dai concorsi...gli elementi che hai elencato tu sono nota di patriottismo...il patriottismo (http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/patriottismo.shtml) è diverso dal nazionalismo (http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/N/nazionalismo.shtml)....la differenza è sottile, e ho paura che spesso e in maggior parte, il secondo prevarichi sul primo...e questo fa solo male alla patria..

basilischio
09-12-09, 18: 16
Guarda bene che io non ho affermato e lo stato non afferma il nazionalismo.
Io parlo di salvaguardia delle nostre peculiarità e non dell'esclusione di "altri" alla partecipazione ai nostri "valori".

L'italia fin'ora si è dimostrato un paese più aperto rispetto ad altri, ma evitiamo di andare OT. con questo arogmento che ci porterebbe a considerazioni sull'immigrazione, alle comunita di estracomunitari nel nostro paese ed altri recenti fatti.

abitcis
09-12-09, 18: 20
Guarda bene che io non ho affermato e lo stato non afferma il nazionalismo.
Io parlo di salvaguardia delle nostre peculiarità e non dell'esclusione di "altri" alla partecipazione ai nostri "valori".

L'italia fin'ora si è dimostrato un paese più aperto rispetto ad altri, ma evitiamo di andare OT. con questo arogmento che ci porterebbe a considerazioni sull'immigrazione, alle comunita di estracomunitari nel nostro paese ed altri recenti fatti.

esatto, e io da figlio di emigranti in svizzera non potrei che risponderti ;) quindi rimaniamo IT :D