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Visualizza Versione Completa : Detenuti più liberi.



alpacinn
04-01-12, 17: 07
http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/giustizia-ionta-dap-piu-liberta-movimento-dei-detenuti-nel-carcere-e-nei-colloqui-con-familiari

che cosa ne pensate??? secondo voi ci gioverà realmente o no? io son dell'idea che una circondariale non può essere gestita tipo una reclusione, a mio avviso che lavoro in una circondariale, son dell'idea che il detenuto debba stare chiuso, anche se questo da più lavoro fisico al poliziotto penitenziario (grandi camminate e aprire e chiudere costantemente oltre a tutto il resto), però ritengo la chiusura dei detenuti una sicurezza alla mia incolumità e quella dei colleghi, ritengo che sia meglio averli chiusi piuttosto che sempre intorno, anche per un semplice fatto di stress, un conto è il detenuto che ti chiama dalla cella e se necessario lo fai aspettare se stai facendo altro di più importante, un conto è il detenuto che ce lo hai li e finchè non gli dai risposta ti porta all'esasperazione, in più non la vedo bene sul piano della sicurezza......rimanere da soli con 60 / 70 o più detenuti aperti.

ken_shiro
04-01-12, 20: 48
Assolutamente d'accordo sul tenere chiusi i detenuti.. non è pensabile lavorare in una circondariale con tutti i detenuti aperti. A meno che non si tratti di Bollate, ma è un esperimento.

xcarlos
05-01-12, 11: 22
Assolutamente d'accordo sul tenere chiusi i detenuti.. non è pensabile lavorare in una circondariale con tutti i detenuti aperti. A meno che non si tratti di Bollate, ma è un esperimento.

Salve...Perchè Bollate, le sezioni sono composte in un altro modo rispetto ad altri carceri?

PRIVILEGE
05-01-12, 13: 40
http://www.ristretti.org/Le-Notizie-di-Ristretti/giustizia-ionta-dap-piu-liberta-movimento-dei-detenuti-nel-carcere-e-nei-colloqui-con-familiari

che cosa ne pensate??? secondo voi ci gioverà realmente o no? io son dell'idea che una circondariale non può essere gestita tipo una reclusione, a mio avviso che lavoro in una circondariale, son dell'idea che il detenuto debba stare chiuso, anche se questo da più lavoro fisico al poliziotto penitenziario (grandi camminate e aprire e chiudere costantemente oltre a tutto il resto), però ritengo la chiusura dei detenuti una sicurezza alla mia incolumità e quella dei colleghi, ritengo che sia meglio averli chiusi piuttosto che sempre intorno, anche per un semplice fatto di stress, un conto è il detenuto che ti chiama dalla cella e se necessario lo fai aspettare se stai facendo altro di più importante, un conto è il detenuto che ce lo hai li e finchè non gli dai risposta ti porta all'esasperazione, in più non la vedo bene sul piano della sicurezza......rimanere da soli con 60 / 70 o più detenuti aperti.

assolutamente d'accordo con te, non è per niente una situazione accettabile vivere la tua giornata lavorativa circondato da detenuti liberi tra i piedi...devo essere chiusi!

alpacinn
05-01-12, 13: 50
si che si dice che di sicuro terranno liberi soltanto quelli con buonissima condotta....senza rapporti, i più tranquilli insomma..... ma non mi convince lo stesso la metodologia di lavoro.

fraf
05-01-12, 13: 53
Tenete anche conto però che il fine dell'istituzione carceraria non è meramente tener chiuso il reo (o presunto tale) ma applicare una pena che deve essere "rieducativa" e "tesa al reinserimento sociale". Allora ben venga qualche iniziativa che dia un migliore trattamento a persone magari a bassa pericolosità sociale(oppresse spesso in una situazione di sovraffollamento disumana) pur con tutte le garanzie del caso per gli addetti.
Non dimenticate inoltre che il nostro codice penale è assolutamente non al passo con il mondo di oggi ma viene dal codice Rocco, prodigo di severità per alcuni reati (che in alcuni Paesi sono al limite della depenalizzazione) ma dimentico di tanti altri in materia finanziaria etc... (che negli ordinamenti della maggior parte dei Paesi europei e non sono puniti severamente).

adeinos
05-01-12, 14: 23
Fraf noi non dimentichiamo niente tant'è che il "reinserimento sociale" che tu decanti e che da parte della società rimane una decantazione appunto, noi lo applichiamo in piccoli casi quotidiani in cui veniamo chiamati a gestire l'uomo e non il condannato.
La società scrive legge riempendole di articoli colmi di buoni intenti, se ne lava le mani poi non dando strumenti finanziari ed organici per metterli in atto.
Noi agiamo nel vuoto lasciato libero.
Quindi dimenticare non dimentichiamo nulla in quanto quotidianamente gestiamo uomini, lì dove sorge un problema che noi risolviamo e per cui la società che se n'è fregata se ne lava le mani , gestiamo delinquenti lì dove reprimiamo e/o preveniamo reati come lo spaccio e l'introduzione di droga anche nel carcere, risse, reati consumati fuori ed aventi mandanti all'interno etc

A me tempo fa capitò di gestire una situazione particolare. Un detenuto a cui era morta la madre non riuscì ad ottenere un permesso per poter andare al suo funerale.
Voleva suicidarsi , cosa che riuscì a capire da solo e che mi dissero inoltre anche i compagni di cella. Quel giorno per mia decisione, chiedendo l'autorizzazione del capoposto, gli permisi di fare una doccia anche se non gli spettava. Perquisendolo ovviamente e controllandolo costantemente. Mi ringraziò e non creò più problemi nè di sicurezza al reparto nè di controllo per la sua incolumità. Anzi ogni volta che lavoro in quella sezione si premura ad essere un esempio di comportamento.

Quindi per piacere, non mi dire "tenete conto"
Detto questo personalmente sono a favore delle celle aperte, problemi di sicurezza particolari non ne vedo. Altrimenti non si potrebbe neanche lavorare quando torna l'aria o ci sono altri movimenti particolari in sezione.

alpacinn
05-01-12, 14: 38
personalmente sono a favore delle celle aperte, problemi di sicurezza particolari non ne vedo. Altrimenti non si potrebbe neanche lavorare quando torna l'aria o ci sono altri movimenti particolari in sezione.

quando torna l'aria è questione di pochi minuti e si richiudono tutti! è vero che succede in un secondo quello che non succede in 20 anni, però.......... e poi per quanto riguarda gli altri movimenti in sezione, beh si tratta sempre di movimenti dove però la maggior parte degli altri detenuti sono chiusi.....opinioni personali, ma preferisco così...... gli apro quando bisogna, ma poi li metto di nuovo dentro immediatamente quando hanno finito!

fraf
05-01-12, 14: 45
Tutto il rispetto per il tuo lavoro e chi lo condivide ma il mio "tenete conto" non era mica da saputello che dalla società guarda ad un mondo immaginario/utopistico chiamato sistema carcere e non sa quanti sbattimenti si fa il personale per tenerlo a livelli almeno umani.
Era da persona che un po' conosce (per ragioni di soccorso proprio ai carcerati) alcuni istituti detentivi alcuni tra i peggio messi d'Italia e che ha un profondo rispetto umano per la maggior parte delle persone che ci lavora.
Però faccio anche il giurista, mi sono occupato di immigrazione ed il mio tenete conto era da tale. Certo non contro di te ma riguardava normative vecchie, inefficienti e datate illuminate da precetti costituzionali spesso inapplicati oggi 2012. Non mi dilungo oltre sono certo di averti spiegato le ragioni del mio intervento e del mio "tenuto conto" che non essendo dettato da un giudizio negativo verso il tuo operato nè dei tuoi colleghi ma semplicemente da un'opinione di giurista resta.

adeinos
05-01-12, 14: 50
quando torna l'aria è questione di pochi minuti e si richiudono tutti! è vero che succede in un secondo quello che non succede in 20 anni, però.......... e poi per quanto riguarda gli altri movimenti in sezione, beh si tratta sempre di movimenti dove però la maggior parte degli altri detenuti sono chiusi.....opinioni personali, ma preferisco così...... gli apro quando bisogna, ma poi li metto di nuovo dentro immediatamente quando hanno finito!



Bhe queste sono le preferenze che potrebbero esserci fra circondariale e reclusione, vero è che nella reclusione ci stanno detenuti con pene lunghe e quindi si creano dei meccanismi di autocontrollo magari meno frequenti nelle circondariali.
Però da come si dice nella circolare, l'introduzione del detenuto nel circuito a custodia attenuata passa dalla valutazione del reato commesso all'esterno e del suo profilo disciplinare una volta recluso.

A mali estremi ci sta il boxe agenti.

C'è da dire che credo questa circolare dipartimentale rimarrà inapplicata per molto tempo.

Ad ogni modo son gusti.

Patrick113
11-02-12, 21: 26
22 ore chiusi - 2 ore fuori. A turno se necessario.

altairV
11-02-12, 21: 47
A mali estremi ci sta il boxe agenti.


Dove c'è, il box agenti.

A parte questo e che non conosco le eventuali modalità per le "porte aperte" personalmente sono contrario, non tanto per possibili azioni violente contro i colleghi ma perchè porterebbero ad un aumento di certe situazioni "irregolari" che già adesso non si riesce a debellarle, figurati con la possibilità di un via vai continuo. Fuori dalla cella quanto volete ma in luoghi ben definiti (scuola, posto di lalvoro, campo di calcio)
Ma io sono della vecchia guardia e non capisco di rieducazione e trattamento.

adeinos
12-02-12, 00: 31
Non si tratta di rieducazione e trattamento ma di provvedimenti che verranno presi, la circolare è dipartimentale non capitata negli ovetti kinder.
Nel mio istituto chi lavora in sezione è favorevole a questa idea , non per concetti rieducativi, perchè con gli attuali flussi di movimenti previsti per le attività dei detenuti, chi sta solo in sezione lavora per 3 persone, sottoponendo ad un sovraccarico di lavoro il personale impiegato in attività di controllo e facendo scendere la qualità del controllo stesso e quindi della sicurezza.

Non è una novità che nel mio istituto, il personale con qualifica agenti-assistenti, si è rivelato a favore della circolare dipartimentale, mentre chi ha incarichi di concetto (a livello medio-basso) e concretamente fa poco o nulla, contrario.
Allora molto meno rieducativamente si potrebbero diminuire le attività dei detenuti perchè mi sa che qualcuno pretende la moglie piena e la botte ubriaca.

E non si tratta di vecchie guardie perchè le vecchie guardie che sgobbano da me la pensano così. A meno che ogni istituto non faccia vita a sè che fra l'altro non è sia così inverosimile.

p.s.

A proposito di mansioni di concetto, ho avuto modo di notare una situazione in cui un uomo che indossa l'uniforme per non andar in giro nudo ha atteso 1 ora e 15 minuti per smontare dal servizio e lasciare la patata bollente al sottoposto.
Quello in 2 minuti ha risolto la problematica.
Non mi stupisce che vedendo alcune "vecchie guardie" la situazione sia arrivata a veder circolari di questo tipo.
Entrambe erano vecchie guardie, la prima della categoria: non son problemi miei, la seconda della categoria: se c'è un problema si risolve.

Con quelli della categoria "non son problemi miei" si è giunti al punto che le attività trattamentali son diventati quasi ingestibili, però essendo problemi di chi operativamente lavora in sezione allora non si pongono il problema nè di ridurle nè di lasciarle invariate ma con assestamenti tipo quelli previsti in questo thread.

altairV
12-02-12, 12: 50
Che ogni istituto faccia vita a sè è un dato di fatto. Se non altro per via delle differenze strutturali. E poi di gestione.
Se la circolare fosse stata fatta per far stare buoni i detenuti e non anche a fini rieducativi trattamentali e che vada come vada ci può stare. Ma siamo sicuri poi che la responsabilità non venga scaricata su chi lavora in sezione in caso di problemi?
Poi: da me ci sono una marea di colleghi che anche per aprire SETTE celle e far uscire all'aria TRENTA detenuti all'aria chiedono il rinforzo. Con le celle aperte e i TRENTA che possono muoversi dalla sezione quanti rinforzi devi mandare a questi colleghi per farli stare in sezione?

"...un uomo che indossa l'uniforme per non andar in giro nudo ha atteso 1 ora e 15 minuti per smontare dal servizio e lasciare la patata bollente al sottoposto.
Quello in 2 minuti ha risolto la problematica...."

Potresti spiegarti meglio?

adeinos
12-02-12, 18: 29
Poi: da me ci sono una marea di colleghi che anche per aprire SETTE celle e far uscire all'aria TRENTA detenuti all'aria chiedono il rinforzo. Con le celle aperte e i TRENTA che possono muoversi dalla sezione quanti rinforzi devi mandare a questi colleghi per farli stare in sezione?




L'hai detto tu, ogni istituto fa storia a sé. Io ne ho girati alcuni, oltre il tirocinio che non conto, ne ho girati alcuni da effettivo, ognuno viaggia su un proprio binario.
Da me la situazione descritta nel tuo intervento non esisterebbe, nel senso che chi viene a lavoro lavora.
Posso togliermi una curiosità: ho notato che nei tuoi interventi denigri spesso il personale sottoposto, la truppa per usare il gergo militaresco. Hanno mandato nel tuo istituto i migliori lavativi della penitenziaria o hai qualche problema a rapportarti con i colleghi con qualifica diversa?

Non pretendo di insegnare il mestiere a nessuno, tantomeno a chi ha più anni di servizio di me, però personalmente non darei mai una goccia di sudore in più del dovuto per una sorveglianza che non stima o non sa motivare. Scusami se scendo nel personale ma è parecchio che noto i tuoi "apprezzamenti" verso il ruolo agenti-assistenti.
E' un rapporto conflittuale che si vive proprio da te fra truppa e ispettori-brigadieri, o hai avuto la sfortuna di avere a che fare con persone di poca buona volontà?

altairV
13-02-12, 00: 29
Due domande:
Quali sono a tuo parere le peculiarità che deve avere un collega per essere stimato?
E' logico "criticare" il superiore quando sta facendo quanto di sua competenza ordinaria e volerlo però subito presente per le cose che non riesci/non vuoi/non sei capace a gestire pur essendo ordinaria amministrazione e compito del subalterno?

adeinos
13-02-12, 01: 52
Altairv a cadenze cicliche te ne esci con invettive contro i "tuoi sottoposti" che difettano di professionalità, buona volontà, etica, vedute etc
Non conoscendo il posto dove lavori non metto bocca sulla bontà delle tue affermazioni, però non ho potuto che far affiorare i miei dubbi circa la costanza con cui etichetti i colleghi.
Son giunto a due conclusioni: o hai avuto la sfortuna di trovarti a lavorare con la feccia della feccia o nella tua città il personale è così poco compatto da essere considerato carne da macello ed essere trattato da tale.

Ho visto gente lavorare per 4 per risolvere delle situazioni a degli ispettori o sovrintendenti che sapevano essere autorevoli e non distruttivi. Così come ho visto soggetti abbandonati a se stessi , nel limite del lecito, perchè credevano di poter fare il napoleone della situazione.
Non metto bocca sulla tua situazione e sul tuo tenace disprezzo verso i colleghi dal grado agente a quello assistente capo solo per linea di principio, non lavorando con te non conosco la situazione del materiale umano con cui hai a che fare.
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Cosa intendo per collega che deve essere stimato?
Dipende dal grado, ogni grado ha una mansione e quindi i requisiti cambiano. Le qualità umane richieste bene o male son sempre le stesse, quelle professionali no. Circostanzia meglio la domanda.

p.s.

O forse sarebbe meglio continuare tramite messaggio privato per non monopolizzare il thread che aveva un altro argomento.

Swalker
11-03-12, 18: 14
Ritornando al discorso del messaggio.
Io penso che questa circolare che dite di cui non conosco le modalità attuative, difficilmente verrà attuata.
1° I detenuti liberi in una sezione, sono incontrollabili e pericolosi, anche se appartengono alla categoria di bassa sorveglianza. In quanto potrebbero essere usati dai più pericolosi e sapete che non si rifiuterebberò di fare qualunque azione. (pensate ad una rivolta)
2° Per attuare ciò, dovrebbero mettere l'agente in posizione di sicurezza, dotando la struttura di innovate tecnologie automatiche comandate dall'agente a distanza e protetto. (stile carceri americani). Sarebbe una spesa impensabile.
3° Negli anni che furono, ricordo che il "riflettorio" (consumazione pasti), avveniva in comunione, lì successero i peggiori omicidi, ferimenti e quantaltro, con relativa imposizione di ruoli gerarchici. Quindi fu subito debilitato.
Dobiamo rieducare si, ma allo stesso tempo dobbiamo reprimere. Il carcere, è un luogo di PENA, così deve essere. Come la vedo io, chi vi entra a qualsiasi titolo, una volta fuori, deve far di tutto per non ritornarci, tanto deve essere stata brutta l'esperienza che farebbe di tutto per non ripeterla più. Il tutto nella legalità.
Ma ci pensate? Ogni giorno quel povero collega, per 8 ore, si deve sopportare (ad esempio) trenta detenuti che gli passeggiano d'avanti e che fanno i comodi loro. Come pensate che si sentirebbe alla fine del turno? Chi ne pagherebbe le conseguenze a lungo andare? In primis il collega e di conseguenza la sua famiglia.
E' facile per il legislatore proporre sistemi allevianti alla detenzione, senza pensare-sapere, che per il momento non si può neanche applicare la tabella di consegna che vi è in ogni sezione. Mettendo in gravi responsabilità chi opera nella stessa (o sapendo di farlo), solo per coprirsi le spalle.
Naturalmente questo è il mio parere personale.