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Visualizza Versione Completa : Risacimento danni contro una pubblica amministrazione



soccorritore
12-12-11, 01: 04
Un cittadini italiano vince una causa di risarcimento danni contro una pubblica amministrazione. Cerca di ottenere (apparentemente senza successo) il pagamento, anche tramite pignoramento di beni della pubblica amministrazione. L'agenzia delle entrate chiede le tasse sulla somma che il cittadino non è ancora riuscito a riscuotere (e se il cittadino non pagasse scatteranno sanzioni automatiche). Un corto-circuito amministrativo che fa proprio cadere le braccia e pone seri interrogativi sulle modalità in cui operano questi Enti. Le amminitrazioni hanno la facoltà di non pagare fornitori e cittadini, mentre non è minimamente possibile il contrario. In questo modo il fallimento delle famiglie è garantito. Aziende in cui ho lavorato vantano crediti molto consistenti verso amministrazioni pubbliche. Se le aziende non incassano i crediti, chiudono e la disoccupazione non potrà che aumentare.

Riporto il dettaglio di quanto occorso a questo cittadino, fra l'altro figlio di un poliziotto gravemente ferito in servizio (il quale è deceduto comunque prima della sentenza finale a loro favore): http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/12/11/news/attende_l_indennizzo_da_tre_anni_lo_stato_gli_chie de_l_irpef_anticipata-26440661/.
Se quanto riferisce il giornalista fosse corretto, c'è da mettersi le mani nei capelli. Ma può un servitore dello stato attendere 26 anni per una sentenza di risarcimento per una invalidità per causa di servizio??? Questa è palese mancanza di rispetto nei confronti dei poliziotti, trattati con il massimo del disinteresse dalle stesse amministrazioni pubbliche. Una vergogna! Neanche tutelati dallo stesso stato che difendono da criminali e teppisti di ogni genere. Ma scusate, a questo punto a quale scopo farsi prendere a sassate dai teppisti? Vi fate male per questioni di ordine pubblico e ve la prendete in quel posto... Alla fine dei conti questo è il risultato...

FRANCODUE
12-12-11, 08: 30
Comunque da un singolo caso, che poi bisognerebbe conoscerlo bene nei dettagli per sapere
perchè ci sia stato tuto questo ritardo, non possiamo fare una regola generale.
E' vero che soffriamo di burocrazia, su questo non ci piove.
Ma è vero pure che conosco molti colleghi o figli di colleghi che parallelemente sono
stati risarciti in tempi assolutamente ragionevoli.
Ma siccome questi sono appunto la normalità, non ne parla nessuno.

soccorritore
12-12-11, 19: 05
Comunque da un singolo caso, che poi bisognerebbe conoscerlo bene nei dettagli per sapere
perchè ci sia stato tuto questo ritardo, non possiamo fare una regola generale.
E' vero che soffriamo di burocrazia, su questo non ci piove.
Ma è vero pure che conosco molti colleghi o figli di colleghi che parallelemente sono
stati risarciti in tempi assolutamente ragionevoli.
Ma siccome questi sono appunto la normalità, non ne parla nessuno.


Il cosiddetto "stato" non può permettersi di trattare in modo diseguale, soprattutto coloro che hanno giurato di difenderlo... Anche uno solo su decine di migliaia è un evento non ammissibile, soprattutto se l'attesa si sia effettivamente protratta per 26 anni. Ma non parliamo anche di tutti i militari italiani che hanno contratto neoplasie per la presenza di isotopo di uranio (u-236) nei proiettili di fabbricazione americana a cui sono stati esposti nel corso della seconda metà degli anni '90. Anche loro lasciati nel completo oblìo, nel disinteresse più completo. Mi domando certa gente come si riesca a guardare allo specchio la mattina...

FRANCODUE
12-12-11, 19: 44
Ma tu conosci bene il caso specifico ?
Ti sei letto tutte le carte istruttorie ??
Che cosa sei, un Tribunale, un Magistrato, un Tar ?
Lasciamo giudicare a chi sia competente a farlo.
Il solo fatto di servire lo Stato non da patente a pretendere di avere tutto quello
che si vuole così a scatola chiusa.
Anche un operaio che casca da un impalcatura di un cantiere e resta
paralitico ha gli stessi suoi diritti.
Siamo tutti uomini e lavoratori.

bemboz
13-12-11, 11: 47
Delle volte è difficile capire dall'esterno la macchina della giustizia,
per il cittadino il caso è sempre facile quando delle volte è molto più complesso. Un processo non accerta soltanto la verità ma va a verificare tutti gli interessi in gioco ed a tutelarli. i giornali raccontano un pò la verità che vogliono loro: delle volte omettono e delle altre volte fanno finta di capire pur di vendere. I cittadini vogliono una giustizia veloce e giusta, bene la giustizia non può essere giusta e veloce: la giustizia ha bisogno dei suoi tempi..talvolta si parla di giorni, altre volte di mesi ed altre volte di anni. ma la giustizia arriva sempre al punto; A pelle preferisco un processo lento ma meticoloso che un processo veloce.

Inoltre, volendo essere pignoli, questo indennizzo richiesto non andrebbe a risarcire un uomo che ha giurato fedeltà allo stato italiano ma il figlio. Oltre al problema di legittimità (che non sto qui a spiegare sennò si fa notte) ci si potrebbe chiedere perché il figlio (visto che il padre ormai è deceduto) si stia accanendo su questa vicenda..i soldi non servirebbero a soddisfare i bisogni di un ferito in servizio ma del figlio dopo 24 anni.

la giustizia farà il suo corso
si verificherà se il soggetto avrà o meno (ne dubito) diritto al risarcimento
questi articoli "bomba" lasciano il tempo che trovano

soccorritore
13-12-11, 14: 30
26 anni per un ottenere la sentenza in un processo civilistico è un tempo non ammissibile. Forse tu avresti la pazienza di attendere anche 50 anni. Vedersi richiedere il pagamento di tasse su dei soldi non ancora percepiti non è ammissibile (come reagiresti tu?). Decine di soldati morti per neoplasie perché non furono tutelati dallo stato che stavano servendo non è ammissibile. Un soldato si aspetta di morire per un attacco, non per esposizione a isotopi di uranio. Ogniuno ha il proprio punto di vista, rispettabilissimo. Per me è bene che situazioni come queste vengano portate all'attenzione collettiva.
Anche a me capitò di non ottenere un risarcimento, sebbene avallato da sentenza favorevole, perché il municipio non aveva le risorse per pagare, così chiaramente ho rinunciato. Fossi stato io a dover pagare, avrebbero preteso tutto entro 30 giorni.

FRANCODUE
13-12-11, 16: 01
Per riformare il Processo Civile e mettere dei tempi certi se ne parla da molto tempo.
Ma poi piuttosto che affrontare questo tema che effettivamente esiste, si è preferito
discutere di riformare il processo penale specie nei punti che permettevano il salvataggio
di "noti personaggi".
Nel Processo Civile, pochi sanno che non esiste prescrizione, a differenza di quello penale.
Poi è un processo di parte, che il buon senso vorrebbe che raggiungessero un accordo
evitando il processo stesso, ma che spesso proprio per l'ostinazione delle stesse parti, stimolate
da "certi" avvocati che ci godono bene ad allungarlo all'infinito, allora
diventa vecchio come Matusalemme.

bemboz
13-12-11, 18: 20
Soccorritore il mio discorso era differente,
nessuno mette in dubbio che 26 anni per un processo civile sia tanto ciò che dicevo è che non si può pretendere un processo giusto ma veloce.
Evidentemente qui si è sforato ma la colpa non è dei magistrati ma bensì del legislatore che non fa il suo lavoro.

Al discorso di Franco aggiungerei anche che molti di quegli avvocati sono in parlamento quindi preferiscono tendenzialmente tutelarsi piuttosto che tutelare. Sono necessarie delle serie riforme sia penali che civili, ma al fine di snellire l'apparato burocratico non di aggiungere altre norme di impunità (al giorno d'oggi sembra quasi che il delinquente non sia l'indagato ma chi indaga)