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Visualizza Versione Completa : Primo mezzo sul posto di una potenziale maxi-emergenza...



soccorritore
20-11-11, 22: 51
Immaginiamo che vi troviate nell'equipaggio di un mezzo (può anche essere un mezzo "logistico") inviato o presente sul posto ove si è appena verificata una maxi-emergenza. Ad esempio si è verificato il crollo di una palazzina a seguito di un cedimento strutturale, come accaduto a via di Vigna Jacobini a Roma nel 1998. Come operereste nei primi 15 minuti di questa maxi-emergenza sul posto?

Il quesito è stato oggetto di discussione nel corso per coordinatori di primo livello e operatori di sala operativa della società nazionale italiana di croce rossa.

asics3
20-11-11, 23: 11
Prima cosa sollecito che mandino supporto: un PMA se disponibile in zona, vvf per mettere in sicurezza, forze dell'Ordine per chiusura strade d'accesso al traffico e per facilitare arrivo soccorsi, eventualmente cinofili se ci fosse gente sotto le macerie. Valuto inoltre se ci sia la necessità di far evacuare palazzine vicine.
Sicuramente come membro dell'equipaggio primo ad arrivare sul posto non mi fiondo sulla maceria, ma metto il casco, giubbino rosso o blu (se coordinatore soccorsi sanitari o coordinatore del posteggio dei mezzi) e assieme ai colleghi iniziamo col triage dei feriti visibili, schedandoli inizialmente con braccialetto dotato di numero di riferimento e braccialettino rosso/giallo/verde/nero in base alla gravità (CESIRA). Ovviamente comunico il tutto alla COP.

Aggiungo che sulla carta, almeno da me, dovrebbe essere così. Suppongo che se accadesse nella realtà probabilmente non filerebbe tutto liscio come nella descrizione sopra...

soccorritore
21-11-11, 00: 14
Attendo l'intervento di qualche altro utente del forum prima di scrivere la risposta che si è discussa con un Disaster Manager della società nazionale italiana di croce rossa durante il corso per operatori di sala e coordinatori di primo livello, secondo l'ordinanza commissariale 640 del 2010.

VDG
21-11-11, 12: 09
Immaginiamo che vi troviate nell'equipaggio di un mezzo (può anche essere un mezzo "logistico") inviato o presente sul posto ove si è appena verificata una maxi-emergenza. Ad esempio si è verificato il crollo di una palazzina a seguito di un cedimento strutturale, come accaduto a via di Vigna Jacobini a Roma nel 1998. Come operereste nei primi 15 minuti di questa maxi-emergenza sul posto?

Il quesito è stato oggetto di discussione nel corso per coordinatori di primo livello e operatori di sala operativa della società nazionale italiana di croce rossa.

Prima cosa: Verifico le dimensioni dello scenario e la sua sicurezza;
Seconda cosa: Comunico alla sala operativa lo stato delle cose e chiamo rinforzi per perimetrare l'area ed escludere interventi pericolosi di improvvisati soccorritori e per eventuali persone sotto le macerie;

Solo dopo, verrà tutto il resto.

raven
21-11-11, 13: 28
Mando i miei colleghi a sorvegliare a distanza la situazione per riportarmi novità, pericoli, zone libere o altro. Nel frattempo, tenendomi anche io a distanza chiamo la sala operativa e gli faccio la telecronaca minuto per minuto della situazione.

Seriamente, un volontario in 15 minuti di casino dubito possa fare più di così.

soccorritore
21-11-11, 13: 34
Ok state tutti indicando operazioni potenzialmente valide... Vi farò poi sapere, secondo il Disaster Manager con cui è stato affrontato l'argomento cosa andrebbe fatto "idealmente"... Poi un conto è la teoria e un conto è la pratica... Intanto vi invito a familiarizzare con un acronimo che in questa circostanza si rivela fondamentale per la comunicazione con la sala operativa (via radio o telefono): M.E.T.H.A.N.E. (uno standard già in uso a livello militare da molto tempo)

VDG
21-11-11, 16: 08
Ok state tutti indicando operazioni potenzialmente valide... Vi farò poi sapere, secondo il Disaster Manager con cui è stato affrontato l'argomento cosa andrebbe fatto "idealmente"... Poi un conto è la teoria e un conto è la pratica... Intanto vi invito a familiarizzare con un acronimo che in questa circostanza si rivela fondamentale per la comunicazione con la sala operativa (via radio o telefono): M.E.T.H.A.N.E. (uno standard già in uso a livello militare da molto tempo)

Scusa ma allora non ho capito se la tua richiesta era retorica (nel senso che vuoi renderci edotti della procedura methane) o se davvero volevi avere degli spunti di studio e di riflessione facendo, per così dire, un sondaggio per vedere se eravamo preparati....

soccorritore
22-11-11, 00: 01
Non si tratta di effettuare valutazioni e mettere dei voti al personale volontaristico. Poiché pochi giorni fa ho avuto modo di assistere ad una lezione sulla gestione delle maxi emergenze e degli eventi maggiori, ho pensato fosse interessante sentire il parere di chi opera secondo la formazione avuta fino ad oggi.

Per arrivare ad una conclusione, ovvero quella di discutere su come, ad oggi, viene insegnato ad intervenire nelle situazioni di maxi-emergenza.
In primis durante quell'incontro è stato ribadito che il personale del primo mezzo a carattere sanitario (anche se di tipo logistico) a giungere sul posto non deve occuparsi di soccorso e quindi neanche di triage. Al triage (con il protocollo CESIRA o con il protocollo START) e al successivo soccorso si occuperanno gli equipaggi sanitari che giungeranno sul posto successivamente. All'arrivo sul posto un componente dell'equipaggio, tramite il protocollo METHANE si interfaccia con la sala operativa (o via radio o via telefono) per fornire le prime informazioni. Il sanitario o il soccorritore con più esperienza avrà la funzione di coordinatore provvisorio e si dovrà interfacciare con gli altri due referenti sul cantiere, ovvero il referente dei servizi tecnici (VVF) e dell'ordine pubblico (polizia o carabinieri) scegliendo un punto da destinare a posto di comando provvisorio. Nel frattempo un altro componente dell'equipaggio effettua una ricognizione in sicurezza e l'autista si preoccupa di definire i punti di ammassamento dei mezzi di soccorso in arrivo, suddivisi per tipologia, separando le aree per i mezzi di soccorso sanitari da quelli tecnici, di maggiori dimensioni (secondo quanto convenuto nel brevissimo incontro fra il responsabile sanitario e il responsabili dei soccorsi tecnici). Un ulteriore soccorritore si occupa di predisporre un'area per ospitare i primi feriti che vengono evacuati dal cantiere o se ne allontanano direttamente (in genere sempre valutati come codice verde). Chiaramente, in ambito urbano, anche un porticato o una struttura fissa può essere utilizzata a tale scopo, sempre con il parere positivo da parte di un operatore del soccorso tecnico. Anche un PMA non è detto che debba essere sempre installato all'interno di una tenda modulare, qualora vi siano altre strutture altrettanto utili a tale scopo.
Se tutto questo viene fatto nei primi 15 minuti dall'arrivo sul posto, tutti i soccorsi che verranno dopo ne avranno grandissimo vantaggio. Per darvi una idea di cosa vuol dire predisporre delle aree di ammassamento distinte per tipologia di mezzi di soccorso, ecco come si presentava la piazza dove il 17 ottobre 2006 si verificò un importante incidente della metropolitana di Roma:

http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/10_Ottobre/17/ROM/18.JPG

Un groviglio di mezzi che si ostacolano l'un l'altro, lasciati come è capitato. Qusto perché ogni equipaggio giunto sul posto (anche il primo) si è interessato del soccorso e nessuno si è interessato del coordinamento e dell'organizzazione nell'immediatezza dell'arrivo.
In quest'altro evento maggiore accaduto in una autostrada della Germania nel 2008 già si può notare come quasi tutte le ambulanze siano state posizionate in un opportuno modo e quasi tutte in un'area di ammassamento per essere poi subito libere nel lasciare il cantiere:

http://img191.imageshack.us/img191/8991/incidenteautostradagerm.jpg

La perfezioe non si raggiungerà mai, ma almeno si può cercare di organizzarsi sempre meglio di volta in volta.

Mande
22-11-11, 13: 20
Io pure ho sempre premuto anche sui mezzi di pc di avere a bordo la "busta maxiemergenza" con tutti i documenti e moduli per poter effettuare i protocolli di base e il dispenser dei braccialetti e schede per il triage, visto che l'addestramento base di pc rientra anche la maxiemergenza sanitaria e non vedo il perchè se un mezzo di un oovv di PC si ritrovi sulla scena di una maxiemergenza non debba iniziare i protocolli standard di una maxiemergenza seguito dal 118

lupo90
22-11-11, 13: 29
E' quanto hanno insegnato pure a me Soccorritore, in un corso fatto qualche hanno fa.. Le direttive rimangono sempre le stesse.. Però dobbiamo capire, almeno in Italia, che fino a che ci basiamo sempre sul volontariato non possiamo pretendere nè la perfezione, nè l' approssimazione..

Abbiamo luoghi dove le persone che svolgono Protezione Civile sono volontari.. Il primo soccorso 118 effettuato da soli volontari laici e solo nell' automedicale troviamo dei sanitari..

E da questi volontari non possiamo pretendere che si facciano corsi e contro corsi di cose che capitano una volta ogni 5 - 6 anni..

Bisognerebbe iniziare a pensare alla figura professionale di Soccorritore.. Visto che anche il volontariato andrà piano piano a finire..

Mande
22-11-11, 13: 36
I volontari in ambulanza non sono personale laico, è personale sanitario (non medico, ma sanitario), il personale laico (laico ovvero che non ha alcuna competenza in materia di soccorso ad esclusione dei corsi di ps base) è la popolazione che interviene in attesa dei soccorsi sanitari....
Il volontario dopo la certificazione regionale 118 non è personale laico, e non è una passeggiata superare la certificazione.... la commissione d'esame è composta da medici rianimatori e infermieri del 118... e alla prima svista.. RITORNI IL MESE PROSSIMO :D... ed è anche giusto così....

lupo90
22-11-11, 13: 48
I volontari in ambulanza non sono personale laico, è personale sanitario (non medico, ma sanitario), il personale laico (laico ovvero che non ha alcuna competenza in materia di soccorso ad esclusione dei corsi di ps base) è la popolazione che interviene in attesa dei soccorsi sanitari....
Il volontario dopo la certificazione regionale 118 non è personale laico, e non è una passeggiata superare la certificazione.... la commissione d'esame è composta da medici rianimatori e infermieri del 118... e alla prima svista.. RITORNI IL MESE PROSSIMO :D... ed è anche giusto così....

Vedi Mande io non ho sbagliato il termine.. In Lombardia e in altre regioni so benissimo come funziona..
Io oltre che certificazione 118 regionale, sono abilitato dall' Irc.. Mi potrei benissimo definire sanitario.. Ma molti dei miei colleghi, con cui faccio volontariato è già tanto se hanno il corso interno.. E così in quasi tutta la Liguria.. Che sia Anpas, CRI, PC e private..

soccorritore
22-11-11, 14: 03
Parlo per quanto attiene il settore emergenze nella società italiana di croce rossa. Debbo dire che l'istituzione dei corsi OP.EM. e livelli di specializzazione superiori standardizzati su tutto il territorio nazionale consentirà di ottenere una buona e funzionale formazione su tutto il personale volontaristico (i corsi del settore emergeze sono inter-componente). Anche io, pur essendo operatore di sala da diversi anni, sono stato chiamato a seguire il corso di base per avere una formazione uniforme (come già avvenuto per le certificazioni OSES diventate PSTI). Quindi il personale volontaristico può certamente avere una buona formazione, quantomeno per quanto attiene la società nazionale di croce rossa. D'altra parte la formazione serve, facendo volontariato in modo funzionale non si può prescindere dall'avere determinate conoscenze.
E' altresì vero che nelle emergenze concorrono più associazioni e quindi è tutto da verificare che anche i volontari di altre associazioni abbiano una formazione similare in ambito di protezione civile.

Mande
22-11-11, 14: 07
Vedi Mande io non ho sbagliato il termine.. In Lombardia e in altre regioni so benissimo come funziona..
Io oltre che certificazione 118 regionale, sono abilitato dall' Irc.. Mi potrei benissimo definire sanitario.. Ma molti dei miei colleghi, con cui faccio volontariato è già tanto se hanno il corso interno.. E così in quasi tutta la Liguria.. Che sia Anpas, CRI, PC e private..

ah... allora in questo caso cambia tutto il discvorso.... Fortunatamente in lombardia se non hai la certificazione l'ambulanza per il 118 non la vedi neanche col binocolo, com'è giusto che sia! Questa forma di volontariato "pressapochista" è giusto che finisca al più presto e che senza una formazione adeguata e validata da una Scuola Superiore di formazione 8in lombardia l'Iref) non ci si sogni minimamente di svolgere una forma di volontariato in ambito di soccorso....
Non dico istituire una laurea, però portare la certificazione obbligatoria su tutto il territorio nazionale (con relativi controlli)

VxVendetta
22-11-11, 14: 24
ah... allora in questo caso cambia tutto il discvorso.... Fortunatamente in lombardia se non hai la certificazione l'ambulanza per il 118 non la vedi neanche col binocolo, com'è giusto che sia! Questa forma di volontariato "pressapochista" è giusto che finisca al più presto e che senza una formazione adeguata e validata da una Scuola Superiore di formazione 8in lombardia l'Iref) non ci si sogni minimamente di svolgere una forma di volontariato in ambito di soccorso....
Non dico istituire una laurea, però portare la certificazione obbligatoria su tutto il territorio nazionale (con relativi controlli)

Detto tra noi, vista l'esistenza della lurea infermieristica, ben venisse una laurea in operatori del soccorso (o quantomeno un corso stile OSS ma con focus sull'incarico operativo in strada), sia perchè ad infermieristica tutto insegnano meno che quello, sia perchè "qualcuno" smetterebrre, magari, di guardarci come fossimo dei poveri babbei.

Aggiongo che, con un titolo riconosciuto, si potrebbe pure pensare di ridurre drasticamente il numero di "volontari" (quelli che fanno orari tali da poter essere davvero capaci sono disoccupati o studenti, un lavoratore da 40 ore settimanali difificlmente può dedicare al servizio 118 il tempo giusto per essere veramente in grado di cavarsela in ogni situazione) a favore di professionisti.

Pensate: nuovi posti di lavoro, sia per portare avanti i corsi, sia poi direttamente sul territorio (anche perchè pochi fanno infermieristica volendo andare in ambulanza, e quasi tutti puntano a speciliazzazioni per capisala e compagnia) e magari un sistema di soccorso meno pressapochista e casuale di regione in regione

Mande
22-11-11, 14: 36
Si, per il momento basta portare una certificazione regionale obbligatoria a livello nazionale, e magari fare dei corsi oss (magari più incentrati sull'emergenza rispetto al'oss classico), 1000 ore fattibile nella durata di un anno- un anno e mezzo come specializzazione dell''operatore.. es: certificazione = operatore 118 di base, OSS = operatore 118 specializzato...
Il tutto potrebbe anche svolgersi su scala volontaria, perchè assumere personale, basta guardare i tagli alla sanità e credo che sia quasi impossibile da farsi...

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La mia idea è un po' come i vvff volontari: personale su base volontaria, ma altamente specializzati con corsi anche a lungo termine e alte competenze (non dico mediche ma almeno oss)

VxVendetta
22-11-11, 15: 31
Tutte belle idee ma si resta quel che si è: volontari, spesso mal addestrati e ancor più spesso senza alcun retraining (io per re training seguirò nuovamente le lezioni del psti).

Mande
22-11-11, 15: 41
Belle idee si... però sono convinto che se ci si impegna tutti dalla base del volontariato piano piano si riesce a smuovere tutto e a cambiare, magari in 20- 30 anni, però piano piano passo per passo si riuscirà... (vedi il 118... è nato all'interno di un'associazione di bologna in occasione dei mondiali di Italia90 e in pochi anni è diventato il numero nazionale di emergenza sanitaria e il sistema migliore in europa...)

bemboz
22-11-11, 16: 35
è molto interessante la piega che sta prendendo questa discussione perché permette di affrontare un nodo cruciale del soccorso. Molti interventi di questo post puntano alla introduzione della figura del paramedico (nel senso americano del termine: un soggetto intermediario tra volontario e infermiere). Secondo me quest’idea è parzialmente giusta.

Partiamo dal presupposto che in certe zone d’Italia il sistema si basa su 2 figure:
- ambulanza base (composta da esclusivamente volontari)
- ambulanza medicalizzata (composta da medico / infermieri)
Oltre alla frequente sproporzione tra volontari e ambulanze medicalizzate abbiamo che talvolta i volontari non sono abbastanza preparati (indietro con i nuovi protocolli, indietro con il retraining etc...) e si rischia seriamente che vengano applicate delle manovre errate al paziente che quindi decede non solo per il trauma ma anche per i traumi dovuti al soccorso. il sistema va riformato....

quel che si dovrebbe fare secondo me è modificare profondamente il sistema.
Non devono più esistere associazioni di volontariato che fanno servizio di 118! Certo possono continuare ad effettuare trasporti etc.. ma il 118 deve essere un compito esclusivo della asl e del personale sanitario. i soldi che si risparmiano dai volontari (e vi assicuro che sarebbero tanti…in un territorio rischiamo di avere 3-5 ambulanze nuove di zecca dei volontari e 1 ducato datato per la medicalizzata) dovrebbero essere spesi per formare un servizio più efficiente:
- diverse ambulanze composte da soccorritori professionisti + infermiere
- auto medica che parte in caso di casi gravi
la figura del volontario viene quindi sostituita dal soccorritore professionista (che fa un corso di 6-12 mesi ed una retribuzione equiparabile ad un OSS). In questo modo otterremmo che ogni soccorso (anche il più stupido) sarebbe garantito da una squadra sicuramente preparata.

E questo protocollo dovrebbe essere applicato in tutta l’Italia,
il sistema sarebbe molto più efficiente e meno dispendioso

scusate se mi sono dilungato ma è un argomento a cui tengo molto

VxVendetta
22-11-11, 17: 02
A cui teniamo tutti noi credo, quel che sostieni tu è praticamente il sistema di EMT usato negli STati Uniti,ma che da noi non arriverà MAI,e non arriverà MAI perchè conviene a troppi che le cose restino così, meno a noi, che ci prendiamo parole, e ai cittadini che ce le dicono (e a volte han pure ragione).

asics3
22-11-11, 17: 26
Stiamo andando un tantino fuori dall'argomento iniziale, che sarebbe come si affrontano le maxi emergenze. Ma col permesso di chi ha aperto il post, ossia l'utente soccorritore, si potrebbe parlare anche di questo... in caso unendo la discussione ad una in cui si parlava anche di questo.
E' infatti vero che per avere un buon risultato sulla maxi emergenza bisogna avere gente preparata, chissenefrega se sono volontari l'importante è che assicurino di essere in grado di affrontare le situazioni, devono avere la giusta manualità, il giusto sangue freddo per cavarsela in ogni situazione... e questa sicurezza non viene solo dai corsi o dai retrainings ma specialmente dal fare, chi fa solo un paio di servizi al mese è da apprezzare sicuramente, ma non sarà mai e poi mai in grado di affrontare situazioni difficilmente gestibili quale può essere una maxi emergenza. Non parlo di mega incidentoni in autostrada o aerei che precipitano subito dopo il decollo, anche un semplice scontro tra 3 macchine con 5 o 6 feriti diventa una maxiemergenza se chi arriva prima sul posto son solo due soccorritori su un'ambulanza :)

Da me la figura del Soccorritore Professionista esiste e da parecchi anni ormai:
principalmente il servizio urgenza-emergenza del 118 è svolto da Trentino Emergenza, i cui dipendenti sono assunti dall'apss (azienda provinciale per i servizi sanitari). Non sono tutti medici ed infermieri, gli autisti sono Soccorritori professionisti appositamente formati per lavorare a fianco dei veri sanitari. Praticamente, come dice bemboz, sarebbero i tanto amati (e al contempo discussi) paramedici.
Al contempo, il servizio urgenza-emergenza è svolto anche da varie associazioni basate sul volontariato come Croce Rossa, Stella d'Oro, Croce Bianca... è anche vero che queste hanno al loro interno varie figure assunte (stagionalmente o a t.indeterminato) che assicurano un'ampia conoscenza del mestiere nonostante non siano tutti infermieri o medici.
A dirla tutta, nelle ultime riforme attuate in regione la figura dell'Infermiere ha di fatto sorpassato quella del medico, come dice il detto "il medico decide e l'infermiere somministra", qui si preferisce mandare sull'evento un infermiere a fianco di volontari o soccorritori professionali e "scomodare" il medico solamente qualora sia necessario un intervento che solo lui sa fare.
Diciamola tutta, non sempre ti capita per le mani un medico in grado di operare sull'emergenza, magari in reparto sono i migliori del mondo ma sull'evento il loro operato lascia un po' a desiderare.
Tornando al discorso maxi emergenze e simili, proporrei ai volontari più esercitazioni, le lezioni teoriche sì possono essere utili ma annoiano a morte chiunque, anche il più interessato.... e alla fine quello che rimane è poco o nulla. Le esercitazioni pratiche coinvolgono la mente, ti fanno salire quell'agitazione che devi imparare a tenere sotto controllo e ti danno un chiaro esempio di come si potrebbero gestire quegli eventi, uno spunto insomma.
Non è necessario essere medici per fare un buon lavoro, basta metterci impegno e avere l'umiltà di dire "non sono in grado"... solo così forse ci si renderà conto che sarebbe buona cosa darsi da fare e proporle queste cavolo di esercitazioni, altrimenti se mai si fanno una volta che si trova a dover gestire 3 ambulanze, 1 autoscala vvf, qualche aps, botti e quant'altro, ecc ecc si va nel pallone e la cosa parte col piede sbagliato.

E' anche un modo per iniziare a fare conoscenza tra "colleghi" anche se di diversi ambiti (vvf, soccorso alpino, ecc ecc) e dare inizio ad una collaborazione efficiente e valida.

Mande
22-11-11, 17: 28
Condivido ogni tua parola!!
Portare il tutto ad un livello formativo di impegno maggiore di quello attuale (non che non lo sia, però avere delle conoscenze tecniche in più non fa assolutamente male)

raven
22-11-11, 18: 18
Bisognerebbe iniziare a pensare alla figura professionale di Soccorritore.. Visto che anche il volontariato andrà piano piano a finire..

Appunto, l'immagine della maxiemergenza in germania credo sia abbastanza esaustiva.
Non che il volontariato all'estero non esista, però un conto è essere soccorritore / barelliere volontario, un conto è essere capoequipaggio con diploma da paramedico.

Tantè che all'estero, in alcuni paesi, le ambulanze sono composte da un misto di: Volontari (barellieri) e professionisti (capoequipaggio) con tanto di corso post diploma.
Io pur essendo volontario, non sono stato immune a "piccoli litigi" in sala operativa quando ero CE.

L'ultima volta, una "maxiemergenza" in cui gli attori erano 3 persone e due veicoli incidentati; il classico tamponamento dell'assicurazione (dove uno esce dal parcheggio e prende un altra auto).
Veniamo chiamati dai vigili urbani, giungiamo sul posto, prendo i nominativi e faccio firmare il foglio di rinuncia ad andare in ospedale a 2 dei 3 coinvolti. Anche perchè questi due poi si sono allontanati.

Comè finita? che la Centrale operativa si è inalberata perchè l'infermiere voleva che prima di firmare, i due che si rifiutavano, dovevano colloquiare al telefono con l'infermiere in SO.

Dopo questo, facendo volontariato una volta ogni 14 giorni, non oso immaginare come finirebbe se fossi il primo equipaggio in una reale maxiemergenza.

bemboz
22-11-11, 18: 22
A cui teniamo tutti noi credo, quel che sostieni tu è praticamente il sistema di EMT usato negli STati Uniti,ma che da noi non arriverà MAI,e non arriverà MAI perchè conviene a troppi che le cose restino così, meno a noi, che ci prendiamo parole, e ai cittadini che ce le dicono (e a volte han pure ragione).

Io non sono un soccorritore 118, ma conosco il sistema essendo un istruttore IRC di Bls/BLS-D. Mi è capitato di dover esaminare volontari che non sapevano dove mettere le mani e che hanno messo in serio pericolo la vita di Anna (il manichino :) ).
Sebbene esistono tanti volontari formatissimi (grazie al cielo che esistono) né esistono anche tanti altri che fanno il volontario come passatempo o per "mettersi in mostra". Purtroppo, come dici tu stesso, nelle associazioni di volontariato ci sono molti interessi. Mi ricordo di un'associazione che aveva un'ambulanza da 50.000 euro per fare un turno 118 di 4h. Mentre l'associazione paesana "rivale" faceva servizio h24 con un'ambulanza molto datata. ....nel sistema c'è qualcosa che non va e che va cambiato

i cittadini delle volte non si accorgono che è facile stare fuori e puntare il dito! non devi assere soccorritore per fare un BLS, basta un weekend e tanta pratica..se ad esempio si abbinasse alla patente B un corso di BLS obbligatorio si salverebbero tante vite; se si incominciasse già alle elementari ad insegnare ai bambini che devono chiamare il 118 quando uno sta male sarebbe un grande traguardo.
Non chiediamo la luna mi pare :)

Asics voi in trentino / Valle d'Aosta avete un sistema molto più efficiente del nostro,
..noi ci stiamo arrivando ma il cammino sembra ancora molto lungo
per ciò che dici inoltre concordo perfettamente (Anna non ha rischiato la vita solo con i volontari :) ..ma questo sono un altro paio di maniche)
Mi scuso con l'utente soccorritore per il mio OT!

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Prima cosa sollecito che mandino supporto: un PMA se disponibile in zona, vvf per mettere in sicurezza, forze dell'Ordine per chiusura strade d'accesso al traffico e per facilitare arrivo soccorsi, eventualmente cinofili se ci fosse gente sotto le macerie. Valuto inoltre se ci sia la necessità di far evacuare palazzine vicine.
Sicuramente come membro dell'equipaggio primo ad arrivare sul posto non mi fiondo sulla maceria, ma metto il casco, giubbino rosso o blu (se coordinatore soccorsi sanitari o coordinatore del posteggio dei mezzi) e assieme ai colleghi iniziamo col triage dei feriti visibili, schedandoli inizialmente con braccialetto dotato di numero di riferimento e braccialettino rosso/giallo/verde/nero in base alla gravità (CESIRA). Ovviamente comunico il tutto alla COP.

Aggiungo che sulla carta, almeno da me, dovrebbe essere così. Suppongo che se accadesse nella realtà probabilmente non filerebbe tutto liscio come nella descrizione sopra...

mi è sorto un dubbio,
come può un soccorritore nel triage dare il braccialetto color "nero" (quindi deceduto) se non essendo medico non può constatarne la morte?
tralasciando i casi in cui il decesso si può evincere negli altri come si fa? si da il rosso in attesa di un medico?

gianlucroceverd
22-11-11, 19: 52
inanzitutto chiedo alla centrale di inviarmi un pma e uno staff medico dopodichè inizio a fare triage dividendo i codici per gravita e nel caso avessi bisogno di aiuto "utilizzerei" i codici verdi fino all'arrivo delle altre squadre

Mande
22-11-11, 20: 04
Il codice enro rientra nel protocollo medico, il protocollo per personale sanitario non medico (start) non prevede i codici neri, in caso di codice nero (anche visibile) viene assegnato il codice rosso (infatti nella valigetta portabraccialetti che dovrebbe essere presente su tutti i mezzi di soccorso, il braccialetto nero non è presente....
Il triage va iniziato non appena si è data comunicazione alla CO dell'accaduto....

asics3
22-11-11, 20: 06
mi è sorto un dubbio,
come può un soccorritore nel triage dare il braccialetto color "nero" (quindi deceduto) se non essendo medico non può constatarne la morte?
tralasciando i casi in cui il decesso si può evincere negli altri come si fa? si da il rosso in attesa di un medico?

Il nero puoi usarlo nei pochi rari casi in cui lo stato di salute sia totalmente incompatibile con la vita: decapitazione, ecc ecc.
In tutti gli altri casi, ossia incosciente ma respiro presente o persona in arresto cardiaco non c'è differenza si mette il braccialetto rosso e poi quando arriva qualcuno di più competente ci penserà lui...

Modifica: Mande mi ha fatto venire un dubbio, forse quello nero ce lo abbiamo solo noi, nel vostro caso allora se quello nero non c'è mettete il rosso :-)

bemboz
22-11-11, 20: 16
ok perfetto, grazie mille dubbio risolto :)
ci sarebbe anche da aprire una discussione su questo argomento, ovvero sul perché un infermiere (che sempre sanitario è) non possa constatare il decesso di un paziente...

Mande
22-11-11, 20: 23
Si si.... nel dispenser di areu lombardia per personale sanitario volontario non è persente il codice nero.... in casi di nero "evidente" (per evidente si intende parti del corpo di funzioni vitali non attaccati al corpo) io volontario gli assegno un codice rosso, poi lo comunico alla CO che mi assegna il nero se non è presente nessun medico sulla scena e lo si porta o al pma o in ospedale (dipende da come si è organizzata l'emergenza), perchè in maxiemergenza i corpi si possono rimuovere dopo l'ok di un medico o della co se "nero evidente" trasportandoli nell'area di "ammassamento corpi" (non mi viene il termine tecnico... comunque nel luogo nella zona gialla dedicata al raduno dei corpi....)

soccorritore
22-11-11, 21: 45
Chiaramente la possibilità di fissare con delle esercitazioni i concetti trattati a livello teorico rappresenta il punto di arrivo di un percorso formativo. Purtroppo anche le esercitazioni costano e richiedono una disponibilità di personale superiore all'ordinario e quindi si svolgono raramente. Alcuni eventi programmati possono rappresentare, tutto sommato delle simil-esercitazioni di maxi-emergenze (ad esempio i grandi eventi di massa). Solo per un concerto come quello di Roma a S. Giovanni, come operatore di sala (o presso il 118 o presso il COT della questura), mi trovo sempre a gestire almeno una quindicina di ambulanze e 4 posti di primo soccorso. Cui vanno aggiunti i mezzi logistici che portano i rifornimenti di materiale ai posti di primo soccorso.
Con la piena efficacia dell'ordinanza commissariale 640/2010 penso che entro la fine del 2012 tutto il personale volontaristico della società nazionale italiana di croce rossa possa aver acquisito un livello di conoscenze quantomeno buono per operare in scenari di eventi maggiori o maxi-emergenze.

Donis
23-11-11, 10: 22
ok perfetto, grazie mille dubbio risolto :)
ci sarebbe anche da aprire una discussione su questo argomento, ovvero sul perché un infermiere (che sempre sanitario è) non possa constatare il decesso di un paziente...

La constatazione di morte è per legge un atto medico, e soltanto un medico può per la legislazione attuale constatare il decesso di una persona.
Capisco che gli Infermieri hanno delle conoscenze molto avanzate, ma a mio modesto parere si aprirebbe un contenzioso medico-legale di difficile soluzione. Mi chiedo inoltre che a parte i casi di "morte certa" quale Infermiere si prenderebbe la responsabilità della dichiarazione di morte, e questo lo dico da Infermiere, non dimentichiamo poi che anche un medico alle prime armi ci pensa due volte prima della dichiarazione di morte, immaginiamo cosa succederebbe nel caso di un "risveglio" dopo una dichiarazione di morte...

bemboz
24-11-11, 12: 30
La constatazione di morte è per legge un atto medico, e soltanto un medico può per la legislazione attuale constatare il decesso di una persona.
Capisco che gli Infermieri hanno delle conoscenze molto avanzate, ma a mio modesto parere si aprirebbe un contenzioso medico-legale di difficile soluzione. Mi chiedo inoltre che a parte i casi di "morte certa" quale Infermiere si prenderebbe la responsabilità della dichiarazione di morte, e questo lo dico da Infermiere, non dimentichiamo poi che anche un medico alle prime armi ci pensa due volte prima della dichiarazione di morte, immaginiamo cosa succederebbe nel caso di un "risveglio" dopo una dichiarazione di morte...

su questo ti do pienamente ragione, è una questione di responsabilità (oltre ad un diverso anche di status giuridico)
anche se chissà quante tu o tuoi colleghi avete dovuto continuare a rianimare un corpo sapendo benissimo che se né era già andato.
Sono sempre quelle questioni a metà tra la morale e la giurisprudenza.

Buon proseguimento

Mande
25-11-11, 14: 39
Appunto... non ci vuole un genio per stabilire la morte di una persona, sia visivamente, che anche con le strumentazioni che abbiamo (in ambulanza ora facciamo addirittura encefalogrammi e cardiogrammi, e non di vuole un genio per vedere che il pz è morto anche guardando lo schermo dell'apparecchio anche senza saperlo leggere...) è puramente una cosa giuridica, altrimenti tutti potrebbero constatare la morte di una persona....

Donis
25-11-11, 18: 57
Appunto... non ci vuole un genio per stabilire la morte di una persona, sia visivamente, che anche con le strumentazioni che abbiamo (in ambulanza ora facciamo addirittura encefalogrammi e cardiogrammi, e non di vuole un genio per vedere che il pz è morto anche guardando lo schermo dell'apparecchio anche senza saperlo leggere...) è puramente una cosa giuridica, altrimenti tutti potrebbero constatare la morte di una persona....

Ma, queste affermazioni a mio modesto avviso lasciano il tempo che trovano:
Chi esegue un elettroncefalogramma? Chi un elettrocardiogramma? Chi li referta?
Un medico. Ragione per cui spetta ad un medico "certificare" la morte di una persona.
Ricordo che la certificazione di morte in ospedale viene accompagnato da un tracciato elettrocardiografico di quindici o venti minuti, tracciato che viene conservato insieme alla cartella clinica. Non basta quello che appare sullo schermo.
Il resto è pura retorica, se poi non è una cosa giuridica, o legale che dir si voglia, o, ancora meglio medico-legale, decidere che una persona sia viva o morta vorrei sapere davvero cosa lo possa essere.
Comunque a parte tutto credo che oramai la discussione sia O. T.

Mande
25-11-11, 22: 38
Io parlo nello stabilire la morte giuridicamente parlando per la legge italina....
Encefalogramma e cardiogramma li eseguiamo noi in ambulanza e trasmettiamo i dati in diretta al ps, così all'arrivo se c'è qualcosa si risparmia il tempo di doverli fare e si potrebbe sapere già qualcosa... se un pz è morto lo capirebbe anche un bambino di due anni vedendolo piatto dallo schermo dell'apparecchio...
Io sto facendo un discorso proprio terra-terra senza entrare in argomenti tecnico scentifici di constatazioone della morte...

asics3
25-11-11, 22: 49
In caso di una maxiemergenza però, nel caso i soccorritori siano meno degli infortunati e nel caso che tra quelli ce ne sia uno in arresto cardiocircolatorio, gli si affida il braccialetto rosso però non lo si rianima, ci si concentra sulle persone che hanno una possibilità in più... che ne pensate? Non ci sarà la constatazione di morte, però si da per certo che quella persona non ha chance quindi "si lascia perdere"...

Mande
25-11-11, 23: 09
E' il contrario... se c'è uno da rianimare lo si rianima (l'ACC ha la massima priorità su tutto in tutti i casi)... solo se dopo non si ottengono risultati (gas-motore) si può "smettere" di rianimare, ma solo in contesti di maxiemergenza, altrimenti continuare...

asics3
25-11-11, 23: 16
mmm a me l'hanno insegnata diversa, nel senso che se si è in pochi non si "perde tempo" a rianimare una persona se ce ne sono altre che necessitano di un intervento urgente.
riporto da un sito che tratta di triage "I pazienti con ostruzione delle vie aeree necessitano di cura immediata per rimuovere l’ostruzione con manovre manuali. Per i pazienti che non respirano si attua una ventilazione artificiale. Una compressione manuale è praticata per quei pazienti che presentano una grave emorragia.Per quanto attiene la Rianimazione Cardio Polmonare (RCP) dipende dalle risorse disponibili ; se sono scarse non si pratica la RCP. Le possibilità di sopravvivenza di un paziente in arresto cardiaco post-traumatico, sono dello 0.1%. La RCP richiede troppo tempo e risorse che possono essere utilizzate per salvare un maggior numero di persone.
Oltre ai pazienti in arresto cardiaco, nella prima fase di Triage occorre by-passare anche quei pazienti che presentano lesioni senza speranza (decapitati, traumi cranici devastanti, ecc.) e quei pazienti che presentano lesioni che non mettono in pericolo la vita."

aggiungo:
Mi spiego, ovvio che se ho 5 codici verdi e un rosso in arresto potrò dedicarmi a lui, ma se siamo solo due soccorritori al momento e ci son 3 rossi di cui uno in arresto e due con forte emorragia mi dedicherò a questi due e non a quello in acc

Mande
25-11-11, 23: 50
Ah... anche questo ragionamento è buono... a noi invece ci hanno detto così: si fa un triage generico, ci si sofferma sugli acc, gli si fa la rianimazione per un periodo di tempo, se in quel periodo da cenni di ripresa (gas motore), pls e si procede con altri pz ritornando ogni tanto a verificare lo stato... altrimenti se non da cenni di ripresa lo si lascia.... calcolando che tutti gli equipaggi dovrebbero essere operatori dae... lo so che è una delle cose più brutte, però bisogna fare così...

---------------------Aggiornamento----------------------------

poi ogni regione e ogni co ha le sue procedure operative....

asics3
26-11-11, 00: 02
l'esempio che han fatto a noi è "cerchi di riportare in vita una persona morta per i gravi traumi, mentre rischi di ammazzarne altre che avrebbero avuto qualche possibilità in più". E' veramente crudo, però non hanno tutti i torti pensandoci sopra. Vediamo cosa dicono gli altri, magari davvero ogni regione fa un po' come gli pare!!

Aandrymetal
26-11-11, 09: 46
In caso di una maxiemergenza però, nel caso i soccorritori siano meno degli infortunati e nel caso che tra quelli ce ne sia uno in arresto cardiocircolatorio, gli si affida il braccialetto rosso però non lo si rianima, ci si concentra sulle persone che hanno una possibilità in più... che ne pensate? Non ci sarà la constatazione di morte, però si da per certo che quella persona non ha chance quindi "si lascia perdere"...

Concordo in pieno!! :) la procedura di MAXI-emergenza (tradotto: N° feriti MAGGIORE del N° dei soccorritori) è quella detta da asics3!!
Ho fatto esattamente 1 anno fa il corso di Operatore di Primo Livello di Protezione Civile (in CRI) e la procedura è questa: il primo mezzo che arriva sul posto inizia dai feriti più vicino all'ambulanza, TUTTI i soccorritori scendono dal mezzo e vanno in cerca dei feriti e li classificano in codice colore BIANCO, VERDE, GIALLO, ROSSO e NERO (quest'ultimo solo in uno dei 3 casi a noi di competenza: DECAPITAZIONE, avanzato stato di DECOMPOSIZIONE, corpo più del 30% CARBONIZZATO).Un operatore rimane con la radio (se ce l'ha portatile, altrimenti rimane sul mezzo) per avvertire la centrale 118 di quante persone (all'incirca) visivamente vede che necessitano di essere soccorse e di altri eventuali "aiuti" che si necessita (vigili del fuoco, gruppo NBCR, polizia stradale, carabinieri e/o polizia, etc..).All'arrivo delle altre unità di soccorso sarà quest'ultimo ad indirizzarli sui feriti.
La procedura di intervento sui feriti è la seguente: approccio frontale, si chiama il pz, se non risponde è un codice ROSSO!!si applica il laccetto/cartellino al collo o gli si scrive sulla fronte "ROSSO" e si passa al ferito accanto.Idem per il codice GIALLO e VERDE, se quest'ultimo è in grado di camminare lo indirizzate verso l'ambulanza e sempre e comunque lontano dalla zona del crash!!
Se c'è qualche codice BIANCO lo si invita a sostenere i "VERDI" e ci si fa aiutare da loro!!

Lo scopo di questo modo d'intervenire è: Salvare più vite possibile!!E il criterio è:

INIZIARE DA CHI HA PIU' PROBABILITA' DI SALVARSI (il VERDE ne ha più del GIALLO che, a sua volta, ne ha più del ROSSO)----> PRIMA dai "VERDI", poi dai "GIALLI" e infine dai "ROSSI"

Se "perdo tempo" (come poi è) a rianimare (inutilmente) un codice ROSSO, è molto probabile che li vicino c'è un "VERDE" che, mentre son sull'altro, passerà a ROSSO e, oltre a non far rinvenire il primo, arriverete stanchi morti sul secondo e vi accanirete inutilmente (poichè siete senza forze!) su di esso perchè "dovete salvarlo perchè prima parlava e si salverà di sicuro".....Ma chi ve l'ha detto?? XD

State tranquilli che i "ROSSI" che vi lasciate alle spalle saranno trattati dalla prima TANGO o INDIA che arriva sul posto...Non li abbandonate!! :) anche perchè di sicuro mentre voi andavate sul target la centrale aveva già avvertito almeno un'altra ambulanza!! ;)
Questo è un pezzo piccolo ma cruciale dell'intervento in maxi-emergenza..
Spero di aver chiarito i dubbi... :)


Sulla questione "dichiarazione di morte"/"constatazione del decesso":
è di ESCLUSIVA COMPETENZA MEDICA!!!
L'elettroencefalogramma e l'elettrocardiogramma li può anche eseguire un infermiere, o anche un civile (se opportunamente istruito!!), poichè sono degli esami strumentali NON invasivi: cioè semplicemente registri con una macchina dei parametri!!Un po' come misurare la temperatura o la pressione o la glicemia... :)

Una domanda provocatoria: Ci tenete tanto a dire "il paziente è morto!!" o "mi spiace signore/a il suo parente non ce l'ha fatta"????????? XD
Lasciamolo fare nei film!!
Avete idea della RESPONSABILITA' (civile e penale) che vi assumete nel dire che una persona è MORTA???La constatazione del decesso non è solo rilevare il polso carotideo o fare un'elettrocardiogramma...Se poi dopo 2 minuti che vi siete incautamente pronunciati la persona si riprende spontaneamente???Come vi giustificate ai parenti???Credo che se fossi io il parente non vi risparmierei una bella denuncia... XD provate a giustificare al giudice con QUALE criterio e soprattutto QUALE COMPETENZA (medica) avete stabilito che la persona era morta.... :)
La morte è non è SOLO un elettroencefalogramma o un elettrocardiogramma piatto... :)
Quindi...LASCIATE PERDERE, fate fare al medico che è pagato per questo.. :D è un consiglio...poi, fate vobis.. :)

asics3
26-11-11, 10: 50
da me India e Tango non esistono come termini.... mi pare di aver capito che India è ambulanza col medico, ma Tango?

Matty91
26-11-11, 11: 13
L'India ha l'infermiere a bordo, mentre la Tango ha il medico (anzi, qui in Piemonte medico+infermiere).

Aandrymetal
26-11-11, 11: 32
vado un attimo "O.T." solo per spiegare le sigle usate

Si scusa... XD è come ha detto Matty91.. :) dimentico che ogni regione ha un suo codice... XD (si potrebbe unificare però... u.u)
TANGO= MSA con medico e infermiere
INDIA= MSA con solo infermiere
BASE= MSB con solo volontari

Questa è la nostra classificazione di ambulanze in Piemonte :)

FINE "O.T."

asics3
26-11-11, 11: 45
Ahhh ok grazie! Qui siamo meno complicati, ambulanza (generica, può avere o meno personale specializzato a bordo), automedica (macchina o ambulanza con medico), autosanitaria (macchina o ambulanza con infermiere) :)

Donis
26-11-11, 15: 38
Vedo che qualcuno mi da ragione alla fine, comunque parlando di triage nelle maxiemergenze con un numero di soccorritori nettamente e sottolineo nettatmente, inferiore al numero dei infortunati, credo che la cosa migliore da fare sia di adottare il triage militare che prevede oltre i normali colori bianco, verde, giallo, rosso e nero, il codice blu con cui identificare un infortunato SENZA possibilità di salvezza, bisogna avere il coraggio in particolari situazioni di gestire le emergenze con le più alte probabilità di successo con il minor numero di personale soccorritore possibile.
Nei fatti anche questa situazione diventa molto problematica per implicazioni giuridiche e soprattutto morali: chi si prende la responsabilità di dire che una persona pur essendo ancora viva non ho "diritto" al soccorso?
Fortunatamente nelle situazioni di ogni giorno queste evenienze non capiteranno quasi MAI, la centrale operativa si attiverà in maniera tale da organizzare una catena di soccorso idonea nel più breve tempo possibile evitando al soccorritore sia esso semplice soccorritore, sia esso Infermiere o Medico di caricarsi di una responsabilità simile. Non siamo infatti lontani centinaia di chilometri da una centrale operativa e la capillarità dei mezzi di soccorso è stata studiata per ovviare a queste problematiche consentendo un utilizzo del personale in servizio ed eventualmente allertandone altro nel più breve tempo possibile, facendo convergere ambulanze ed eventualmente eliambulanze,allertando altri Corpi quali i Vigili del Fuoco, le Forze dell'Ordine ed altre componenti, durante il tempo che il primo equipaggio intervenuto impiega per rendersi conto della situazione e cominciare materialmente ad operare.

bemboz
26-11-11, 17: 15
mi preme precisare (siccome dalla mia affermazione è nata una discussione) che io non sono assolutamente d'accordo che i volontari possano constatare il decesso di un paziente poiché non hanno né lo status giuridico adatto né sopratutto le competenze e le conoscenze per poterlo fare (non basta attaccare un macchinario...). Quel che dicevo io era il perché il personale infermieristico, che pur addestrato è visto che oltre alla triennale per lavorare in soccorso devono avere un master in area critica, non possa constatarlo. Oltre alla mera questione di responsabilità non penso che da questo punto di vista un medico abbia una preparazione maggiore rispetto ad un infermiere. Poi ovviamente e sicuramente potremmo discuterne per ore ed ore senza trovare un punto di accordo,

non è questione della soddisfazione di dire ai parenti "suo figlio è morto" (che penso sia una delle parti più difficile per i carabinieri quando bussano alla porta dei genitori), ma di evitare di "bloccare" inutilmente un'unità di soccorso che magari servirebbe in un altro luogo. Non sempre in tutti i luoghi d'Italia ci sono più ambulanze che coprono lo stesso territorio, dove abito io una copre una fascia maggiore di 50km e vi dico che in estate se stai male prima che arrivi ci passano anche 30-40 minuti...e se non hai un DAE o delle persone che sappiano praticare il BLS quella persona finisce sicuramente male

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ritornando nel tema del topic l'ordine che si è davanti ad una maxi-emergenza viene dato dalla centrale operativa o dagli operatori che arrivando nel luogo si accorgono della gravità della situazione?

Mande
26-11-11, 18: 26
piccola precisazione sul mio discorso sulla constatazione della morte, poi chiudiamo qui: Volevo fare un distinguo solamente tra la constatazione della morte in campo "sanitario" e in campo "giuridico" evidenziandone le modalità e eventuali migliorie....

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poi concordo pienamente con bemboz, non è un voler a tutti i costi poter dichiarare la morte o la morte certa (si parla in caso di maxiemergenze in cui non ci si può permettere di (aihmè) perdere tempo con pazienti non salvabili), ma il fornire quelle conoscenze in più a un soccorritore in modo da metetrlo in grado di compiere una scelta in caso di maxiemergenze in modo da ottimizzare i soccorsi.... giuridicamente al momento non è possibile, però se neanche si inizia a discuterne di queste cose non si potrà pensare di andare da nessuna parte, e ripeto con la volontà di fare le cose si può arrivare dapeprtutto, magari non ora, tra 20-30 anni ma si arriverà (vedi il 118, nato all'interno di un'associazione di bologna per i mondiali di italia90 e nel giro di due anni diventato il numero nazionale di emergenza sanitaria con delle co all'avanguardia e il sistema emergenza-urgenza il migliore in Europa...

La procedura che mi hanno insegnato al corso di protezione civile è questa (corso del 2008):
- ti ritrovi col mezzo sullo scenario (mezzo che potrebbe anche essere di un oovv di pc, in quanto dovrebbe avere a bordo la busta con le documentazioni sulle maxiemergenze a il dispenser dei braccialetti (almeno in teoria))
-comunici alla CO dell'evento (5WHQuest), facendo una prima stima sommaria di feriti, danni, e potenziali situazioni di pericolo
- la CO fa una valutazione veloce di quanto detto e dichiara un primo stato di maxiemergenza e ti autorizza ad aprire la busta con le documentazioni
- Inizi il protocollo start (spiegato passo-passo nella busta maxiemergenza), intanto arriveranno altri mezzi di soccorso e della co

asics3
26-11-11, 18: 33
ritornando nel tema del topic l'ordine che si è davanti ad una maxi-emergenza viene dato dalla centrale operativa o dagli operatori che arrivando nel luogo si accorgono della gravità della situazione?

Direi che dipende dalle informazioni che la stessa centrale operativa riceve, ossia dal chiamante.
Esempio, se una corriera precipita giù per un burrone, e un passante vede la scena e spaventato chiama il 118 dicendo l'accaduto ma senza sapere niente sul numero di coinvolti (la corriera sarà stata vuota o al pieno della capacità?), la COP si organizza basandosi sul peggiore dei casi: per assenza di informazioni manderà tutti i mezzi che riterrà opportuni supponendo che la corriera avesse al suo interno almeno una 50ina di persone.
Se quella stessa persona invece ha avuto modo di vedere che la corriera trasportava solo il conducente o conducente con due/tre passeggeri e lo comunica alla COP, questa agirà diversamente.


Un evento così è successo qui non più tardi di un paio di anni fa, di notte e col ghiaccio, e la centrale non sapeva assolutamente nulla sul numero di passeggeri. Ha mandato tutte le ambulanze disponibili nella zona in quel momento, vvf, soccorso alpino... finché per fortuna si è scoperto che l'unica persona coinvolta era il conducente.

Mande
26-11-11, 18: 50
Appunto..... ricordiamoci sempre che noi soccorritori siamo gli occhi della Centrale operativa (e anche orecchie e naso!!)

sasygrisù
26-11-11, 19: 49
Appunto..... ricordiamoci sempre che noi soccorritori siamo gli occhi della Centrale operativa (e anche orecchie e naso!!)

La stessa frase che cita sempre il mio responsabile della sala operativa :)

soccorritore
27-11-11, 01: 57
Concordo in pieno!! :) la procedura di MAXI-emergenza (tradotto: N° feriti MAGGIORE del N° dei soccorritori) è quella detta da asics3!!
Ho fatto esattamente 1 anno fa il corso di Operatore di Primo Livello di Protezione Civile (in CRI) e la procedura è questa: il primo mezzo che arriva sul posto inizia dai feriti più vicino all'ambulanza, TUTTI i soccorritori scendono dal mezzo e vanno in cerca dei feriti e li classificano in codice colore BIANCO, VERDE, GIALLO, ROSSO e NERO (quest'ultimo solo in uno dei 3 casi a noi di competenza: DECAPITAZIONE, avanzato stato di DECOMPOSIZIONE, corpo più del 30% CARBONIZZATO).

Ciao Aandrymetal, per "operatore di primo livello" intendi il corso OP.EM. (Operatore di base di Emergenza), secondo quanto descritto nell'ordinanza commissariale 640/2010?
Quello che ho riportato io è ciò che si è discusso nel corso di una lezione apposita per operatori di sala operativa e coordinatori. Non dico che quanto riporti tu sia inesetto, ma se tutto l'quipaggio della prima ambulanza eseguisse il triage o comunque uno solo dell'equipaggio eseguisse il METHANE via radio o via telefono con la sala operativa, chi si occupebbe delle aree di ammassamento dei veicoli di soccorso, a seconda della loro tipologia? Come ho mostrato nell'immagine, parcheggiare i mezzi "come capita" può ritardare o ostacolare di molto la partenza verso la grande noria. E' anche necessario definire un posto per la trattazione dei feriti in codice verde e anche questa operazione sarebbe molto utile che venisse svolta da uno dei soccorritori dell'equipaggio della prima ambulanza a giungere sul posto.
In merito al triage nulla da dire. Poi per quanto riguarda la dichiarazione di decesso, posso solo dire che una volta mi capitò di svolgere 40 minuti di BLS su un cadavere già con tutti i chiari sintomi di morte, ma in presenza solo dell'IP in ambulanza non abbiampo potuto esimerci dall'eseguire la rianimazione, con DAE, in attesa che giungesse una guardia medica a constatare il decesso.

VxVendetta
28-11-11, 00: 56
Poi per quanto riguarda la dichiarazione di decesso, posso solo dire che una volta mi capitò di svolgere 40 minuti di BLS su un cadavere già con tutti i chiari sintomi di morte, ma in presenza solo dell'IP in ambulanza non abbiampo potuto esimerci dall'eseguire la rianimazione, con DAE, in attesa che giungesse una guardia medica a constatare il decesso.

Sinceramente lo trovo grave. Non il BLS, ma che in un caso simile la GM ci abbia messo 40 minuti ad arrivare.

Tra l'altro mi viene da dire, ma se così per caso giungo sul luogo di un delitto che faccio il BLS a uno con una coltellata o una pallottola al petto e magari inquino pure tutte le prove?

Sto scherzando ovvio, gioco troppo ad LA Noire ultimamente.

Mande
28-11-11, 13: 32
4O minuti che in una normale emergenza ci potrebbero anche stare... però in una maxiemergenza, se non sono ancora presenti medici o queli presenti non sono al momento disponibili perchè impegnati su altri pz, è un tempo che non ci si può permettere di perdere... e bisognerebbe cambiare questa cosa istruendo i volontari in modo più approfondito in modo da metterli in condizioni di poter dichiararlo deceduto o almeno non salvabile anche se non morto "visivamente" (non parlo di situazioni emergenziali normali, parlo in situazioni di maxiemergenza sanitaria in cui non ci si può permettere di perdere tempo col bls su un cadavere, o quasi)

VxVendetta
29-11-11, 00: 43
Beh da noi usiamo (anzi, ci hanno insegnato, usato mai ovvio) il "codice blu": in caso di maxi emergenza, fase triage: nel caso il soggetto non abbia funzioni vitali (risulti negativo al GAS insomma) anche dopo aver applicato la cannula di Godel e averlo posto in PLS, si piazza il cartellino blu (alias "Non salvabile") e si passa a valutare il successivo.

Mande
29-11-11, 00: 56
Qualcosa del genere ci vorrebbe... però portarlo a livello nazionale....

Jack
12-12-11, 22: 50
Scusate se riesumo la discussione, volevo chiedere all'utente Soccorritore se il Disaster Manager con cui ha discusso il caso sia un Pioniere di nome S. e L. di cognome, perchè in tal caso abbiamo assistito agli stessi incontri :)

soccorritore
23-12-11, 23: 30
Scusate se riesumo la discussione, volevo chiedere all'utente Soccorritore se il Disaster Manager con cui ha discusso il caso sia un Pioniere di nome S. e L. di cognome, perchè in tal caso abbiamo assistito agli stessi incontri :)

Esattamente Jack, chi non conosce il Disaster Manager "Sierra Lima"? Io seguii il suo 3° corso per operatori di sala operativa nel 2007. Ho riportato in modo corretto il contenuto della sua lezione? Però gli mancava la slide con l'immagine delle ambulanze germaniche parcheggiate in apposita area di ammassamento, pronte a partire... Lo stesso giorno ho tenuto personalmente la lezione di radiocomunicazioni in ambito CRI (in quanto "esperto radio").

Patrick113
25-12-11, 02: 26
L'obiettivo principale è quella di gestire lo squilibrio tra la necessità e le risorse disponibili, per salvare il più alto numero di vittime possibile. Da protocollo i compiti sono in primis di aprire la Busta Maxiemergenza, il capo equipaggio va in ricognizione acquisendo informazioni, verifico l'evento, l'accessibilità dei mezzi, rischio evolutivo, tipologia prevalente, Sweeping Triage. Comunico con la COEU.
L'autista rigorosamente a bordo del mezzo.
Il III deve limitare il panico ed eventuali evacuazioni incontrollate.
Come 1^ squadra sul campo inoltre attendo l'arrivo dei vvf e del primo mezzo FFO così da costituire il P.C.A.p in attesa del DSS che costituirà il P.C.A. e quindi passo a loro il "comando"

Per la valutazione:
[IMG]http://img7.imageshack.us/img7/7333/triagej.jpg (http://imageshack.us/photo/my-images/7/triagej.jpg/)

soccorritore
26-12-11, 18: 42
Quanto ho riportato è stato discusso con il Disaster Manager al corso per i nuovi operatori di sala e coordinatori di primo livello dell'associazione italiana della croce rossa (come riportato anche dall'utente Jack). I concetti preminenti sono quelli di separare l'area di ammassamento dei mezzi, l'uso dell'acronimo METHANE per la comunicazione e la scelta dei luoghi per un PCA e un PPS (prosto di primo soccorso) per i codici verdi.

Mande
05-01-12, 13: 38
quello che chè anche on LoMnbardia..... ma senza nero