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Swap
19-09-11, 17: 59
Vedo sempre molta eccitazione per chi intraprende questa carriera (non solo carabinieri, anche polizia,gdf etc..) ma dopo vari anni di servizio o per alcuni fatti accaduti, qualcuno si è mai "pentito" della scelta che ha fatto? :)

bonovoxx
19-09-11, 18: 14
Secondo me è piu facile che molti mollino i primi mesi del Corso. All'inizio è davvero dura, gli allievi mi dissero che all'inizio si piange, poi dopo ti abitui e piangi quando te ne vai =P

$tE
19-09-11, 22: 29
Secondo me è piu facile che molti mollino i primi mesi del Corso. All'inizio è davvero dura, gli allievi mi dissero che all'inizio si piange, poi dopo ti abitui e piangi quando te ne vai =P
insomma è un po' come trasferirsi al Sud Italia dopo una vita passata al Nord :D

Swap
20-09-11, 18: 21
Nessun commento da parte di chi è nelle forze dell'ordine? :)

AlfaUno
21-09-11, 12: 48
Da parte mia posso dirti che dopo 13 anni anni di servizio più che avere ripensamenti in senso lato, semmai ogni tanto accadono cose che ti portano a domandarti "ma chi me lo fa fare?".
Ti trovi a lavorare in condizioni che se raccontate a chi è fuori da quella tipologia lavorativa, difficilmente trovano piena comprensione: ti rendi conto che la legge è un'arma spuntata, a voler essere buoni, che sul lato pratico i furbacchioni hanno molte più possibilità della brava gente, che talvolta devi mandare giù bocconi pesantemente indigesti...magari quando vorresti aiutare qualcuno e invece finisce che lo devi denunciare e per giunta non pui far nulla a chi invece in mala fede gli ha causato il guaio.
In tutto questo si somma l'odio o sentimenti assimilabili con cui sei visto da chi è fuori da queste realtà lavorative e magari ti vede come uno scansafatiche, prepotente...magari panzone e strapagato, responsabile del fatto che non puoi risolvere i suoi problemi.
Ah, già...a proposito, poi ci metti la rabbia che ti cova quando ti rendi conto che pure lo Stato che tuteli ti piglia a pesci in faccia ed il quadro è completo.
Meno male che ogni tanto hai pure la "fortuna" di poter fare qualcosa di buono...

P.S. bastano già 6 mesi di servizio per capire che non è come ti immahginavi, che niente funziona come dovrebbe, che ci devi mettere del tuo per coprire le mancanze dell'amministrazione....e che certi colleghi meriterebbero una saccagnata di botte, a dir poco.

Swap
21-09-11, 14: 38
Da parte mia posso dirti che dopo 13 anni anni di servizio più che avere ripensamenti in senso lato, semmai ogni tanto accadono cose che ti portano a domandarti "ma chi me lo fa fare?".
Ti trovi a lavorare in condizioni che se raccontate a chi è fuori da quella tipologia lavorativa, difficilmente trovano piena comprensione: ti rendi conto che la legge è un'arma spuntata, a voler essere buoni, che sul lato pratico i furbacchioni hanno molte più possibilità della brava gente, che talvolta devi mandare giù bocconi pesantemente indigesti...magari quando vorresti aiutare qualcuno e invece finisce che lo devi denunciare e per giunta non pui far nulla a chi invece in mala fede gli ha causato il guaio.
In tutto questo si somma l'odio o sentimenti assimilabili con cui sei visto da chi è fuori da queste realtà lavorative e magari ti vede come uno scansafatiche, prepotente...magari panzone e strapagato, responsabile del fatto che non puoi risolvere i suoi problemi.
Ah, già...a proposito, poi ci metti la rabbia che ti cova quando ti rendi conto che pure lo Stato che tuteli ti piglia a pesci in faccia ed il quadro è completo.
Meno male che ogni tanto hai pure la "fortuna" di poter fare qualcosa di buono...

P.S. bastano già 6 mesi di servizio per capire che non è come ti immahginavi, che niente funziona come dovrebbe, che ci devi mettere del tuo per coprire le mancanze dell'amministrazione....e che certi colleghi meriterebbero una saccagnata di botte, a dir poco.

è questo che mi fa riflettere se intraprendere questa strada... la mia è una passione, che però scema ogni volta che si vedono criminali catturati e liberati dopo 2 giorni, intrallazzi all'interno dello stato e nelle forze dell'ordine, mancano i fondi per mettere benzina nelle auto di pattuglia, la legge tutela piu i criminali che i cittadini, etc....

lavinia
21-09-11, 17: 04
è questo che mi fa riflettere se intraprendere questa strada... la mia è una passione, che però scema ogni volta che si vedono criminali catturati e liberati dopo 2 giorni, intrallazzi all'interno dello stato e nelle forze dell'ordine, mancano i fondi per mettere benzina nelle auto di pattuglia, la legge tutela piu i criminali che i cittadini, etc....

tranquillo caro ragazzo, questo accade in ogni ambiente lavorativo, pubblico e privato, carenze, mancanze dei colleghi, cose storte che vedrai... insomma, se la tua è passione buttati e non farti troppe domande, in fondo meglio iniziare un lavoro per passione e poi lasciare che essa si assesti sulla dedizione piuttosto che iniziare a lavorare già scontenti... tanto dopo cinque, dieci, quindici, vent'anni qualunque lavoro tu stia facendo ti andrà a noia e ne vedrai molti lati negativi...ma almeno all'inizio, che sei giovane, cerca di fare qualcosa per cui provi un minimo trasporto, altrimenti ti peserà ogni singolo giorno, come accade a molti di noi.

fatality
22-09-11, 00: 31
io sono nella polizia di stato da 10 anni e non ho mai avuto ripensamenti sul se è stata o meno la scelta giusta.
prima di fare il poliziotto ho fatto l'operaio, il muratore, il bagnino insomma qualsiasi lavoro che mi permettesse di pagarmi la benzina per il motorino e avere due lire in tasca per offrire una pizza ad una ragazza.
ho scelto di fare il concorso nella polizia di stato poichè fin da ragazzino era il mio sogno fare questo lavoro.
dei problemi che circondano la professione del poliziotto ero stato ampiamente avvisato e reso edotto da mio zio che ci ha fatto 40 anni in questa amministrazione. quindi sapevo un pò a cosa andavo incontro.
certo quando le cose non vanno come dovrebbero mi incavolo, sangue amaro m capita di farmene in quantità industriali, gli zebedei girano spesso e volentieri.
ma ripensamenti no.
perchè questo è un lavoro che se svolto con impegno e dedizione regala tante soddisfazioni (non solo l'arresto di un delinquente. parlo del sorriso di una nonnina alla quale restituisci i pochi beni che custodiva in casa e che le erano stati sottratti da un truffatore. parlo del sorriso di un bambino che ti ferma per strada e ti chiede di poter entrare in macchina e vedere come è fatta l'auto della polizia. e tutte altre sensazioni positive e negative che questo lavoro sa regalare nel bene e nel male.

Swap
05-10-11, 00: 43
un commento positivo :)
qualcuno che se ne è pentito? ho parlato con dei conoscenti che stanno nei carabinieri e uno di loro mi ha detto se tornava indietro faceva l'operaio ;) ci sta era nervoso quel giorno

8Ale7
05-10-11, 15: 28
Io quoto quanto detto da AlfaUno...

Per la mia breve esperienza (3 anni di servizio), ho trascorso momenti belli e brutti... Inizialmente al corso i pensieri erano solo studiare e marciare bene, fuori i problemi sono tanti e più gravosi... Io ora mi trovo in una stazione tutto sommato buona, solo che il Comandante (buonissima persona) è un po' "taccagno" e se mi capita di fare tante ore di straordinario, pur di non segnarmele mi fa fare i recuperi e questo mi fa girare le scatole perchè nelle stazioni limitrofe non accade e io ho bisogno di pagare delle spese ogni mese (come ogni italiano medio)... A volte anch'io mi chiedo "chi cavolo me l'ha fatto fare?"...
Però penso ai sacrifici e alle sofferenze che ho passato e questo mi da coraggio a continuare, anchè perchè mi diverte il mio lavoro... Solo che mi girano quando qualcuno si impunta sulle cacchiate amministrative facendoti perdere tempo prezioso per delle indagini... Come in ogni cosa c'è il suo pro e il suo contro...
Consiglio a tutti gli aspiranti di pensare bene a cosa fanno, in quanto dopo si può rimanere veramente delusi, tanto da arrivare a dire "me ne vado"... A me è successo tempo fa (e non al corso, ma a reparto) e volevo congedarmi, solo l'idea mi faceva stare bene, poi grazie ad alcuni colleghi ho ritrovato gli stimoli e fino ad oggi posso dirmi quasi soddisfatto...

Blushield
06-10-11, 12: 01
Da parte mia posso dirti che dopo 13 anni anni di servizio più che avere ripensamenti in senso lato, semmai ogni tanto accadono cose che ti portano a domandarti "ma chi me lo fa fare?".
Ti trovi a lavorare in condizioni che se raccontate a chi è fuori da quella tipologia lavorativa, difficilmente trovano piena comprensione: ti rendi conto che la legge è un'arma spuntata, a voler essere buoni, che sul lato pratico i furbacchioni hanno molte più possibilità della brava gente, che talvolta devi mandare giù bocconi pesantemente indigesti...magari quando vorresti aiutare qualcuno e invece finisce che lo devi denunciare e per giunta non pui far nulla a chi invece in mala fede gli ha causato il guaio.
In tutto questo si somma l'odio o sentimenti assimilabili con cui sei visto da chi è fuori da queste realtà lavorative e magari ti vede come uno scansafatiche, prepotente...magari panzone e strapagato, responsabile del fatto che non puoi risolvere i suoi problemi.
Ah, già...a proposito, poi ci metti la rabbia che ti cova quando ti rendi conto che pure lo Stato che tuteli ti piglia a pesci in faccia ed il quadro è completo.
Meno male che ogni tanto hai pure la "fortuna" di poter fare qualcosa di buono...

P.S. bastano già 6 mesi di servizio per capire che non è come ti immahginavi, che niente funziona come dovrebbe, che ci devi mettere del tuo per coprire le mancanze dell'amministrazione....e che certi colleghi meriterebbero una saccagnata di botte, a dir poco.

Meglio di così, non sarei stato in grado di spiegare il mio pensiero.
Alfauno hai egregiamente esposto anche il mio punto di vista...sopratutto per le "mascate con la pala" (direbbe Francodue) che qualche mio collega meriterebbe....

Swap
12-10-11, 00: 55
sono interessanti le vostre risposte e utili a riflettere se veramente è la strada giusta da prendere, se ci sono altre esperienze sono ben accette

ryuzaki
12-11-11, 15: 14
Io quoto quanto detto da AlfaUno...

Per la mia breve esperienza (3 anni di servizio), ho trascorso momenti belli e brutti... Inizialmente al corso i pensieri erano solo studiare e marciare bene, fuori i problemi sono tanti e più gravosi... Io ora mi trovo in una stazione tutto sommato buona, solo che il Comandante (buonissima persona) è un po' "taccagno" e se mi capita di fare tante ore di straordinario, pur di non segnarmele mi fa fare i recuperi e questo mi fa girare le scatole perchè nelle stazioni limitrofe non accade e io ho bisogno di pagare delle spese ogni mese (come ogni italiano medio)... A volte anch'io mi chiedo "chi cavolo me l'ha fatto fare?"...
Però penso ai sacrifici e alle sofferenze che ho passato e questo mi da coraggio a continuare, anchè perchè mi diverte il mio lavoro... Solo che mi girano quando qualcuno si impunta sulle cacchiate amministrative facendoti perdere tempo prezioso per delle indagini... Come in ogni cosa c'è il suo pro e il suo contro...
Consiglio a tutti gli aspiranti di pensare bene a cosa fanno, in quanto dopo si può rimanere veramente delusi, tanto da arrivare a dire "me ne vado"... A me è successo tempo fa (e non al corso, ma a reparto) e volevo congedarmi, solo l'idea mi faceva stare bene, poi grazie ad alcuni colleghi ho ritrovato gli stimoli e fino ad oggi posso dirmi quasi soddisfatto...

Addirittura hai pensato di congedarti? Quello che si vede in questo lavoro ti porta ad arrivare addirittura a questo punto?

8Ale7
16-11-11, 09: 45
Addirittura hai pensato di congedarti? Quello che si vede in questo lavoro ti porta ad arrivare addirittura a questo punto?

Non tanto quello che si vede, ma quello che si vive... Avevo altri problemi non connessi che mi facevano ragionare così.

Chiodo
16-11-11, 10: 32
All'inizio credo che vedendo un mondo nuovo, nuove abitudini, nuove regole da seguire ci voglia un pò di tempo per ambientarsi se poi a queste difficoltà ci aggiungi problemi personali un minimo di pentimento poi ti venga...

Ponendo invece la domanda al contrario, conosco molta gente che invece ha scelto di andarsene e a distanza di anni si ritrova pentita.
Gente che gli sarebbe bastata una firma per poter rimanere nelle FF.AA. e invece ha preferito la vita "facile" dove sei nella tua città e non stravolgi la vita spostandoti da una regione all'altra e ora in questo periodo di crisi si ritrova con un lavoro precario o addirittura nella peggiore delle ipotesi proprio senza un lavoro.

Chiudendo questa piccola parentesi dico a chi vive quelle difficoltà di rimaner tranquillo perchè prima o poi tutto passa e prima di prendere decisione affrettate, pensate a tutte le situazione a cui andrete incontro.

Elite
16-11-11, 10: 49
Da parte mia posso dirti che dopo 13 anni anni di servizio più che avere ripensamenti in senso lato, semmai ogni tanto accadono cose che ti portano a domandarti "ma chi me lo fa fare?".
Ti trovi a lavorare in condizioni che se raccontate a chi è fuori da quella tipologia lavorativa, difficilmente trovano piena comprensione: ti rendi conto che la legge è un'arma spuntata, a voler essere buoni, che sul lato pratico i furbacchioni hanno molte più possibilità della brava gente, che talvolta devi mandare giù bocconi pesantemente indigesti...magari quando vorresti aiutare qualcuno e invece finisce che lo devi denunciare e per giunta non pui far nulla a chi invece in mala fede gli ha causato il guaio.
In tutto questo si somma l'odio o sentimenti assimilabili con cui sei visto da chi è fuori da queste realtà lavorative e magari ti vede come uno scansafatiche, prepotente...magari panzone e strapagato, responsabile del fatto che non puoi risolvere i suoi problemi.
Ah, già...a proposito, poi ci metti la rabbia che ti cova quando ti rendi conto che pure lo Stato che tuteli ti piglia a pesci in faccia ed il quadro è completo.
Meno male che ogni tanto hai pure la "fortuna" di poter fare qualcosa di buono...

P.S. bastano già 6 mesi di servizio per capire che non è come ti immahginavi, che niente funziona come dovrebbe, che ci devi mettere del tuo per coprire le mancanze dell'amministrazione....e che certi colleghi meriterebbero una saccagnata di botte, a dir poco.

Sarà un caso che siamo in parecchi a condividere questo pensiero?
Certo, ogni tanto ci sono anche le soddisfazioni, ma sono ormai diventate casi rari.

ryuzaki
16-11-11, 12: 27
Sarà un caso che siamo in parecchi a condividere questo pensiero?
Certo, ogni tanto ci sono anche le soddisfazioni, ma sono ormai diventate casi rari.

State descrivendo una situazione proprio pessimista, speriamo almeno che le cose cambino.

kartica
16-11-11, 17: 02
E' proprio così infatti. Un mio caro amico che è nell'Arma da tempo ormai, mi dice sempre che è un lavoraccio nel senso che sono più le cose negative di quelle positive...certamente di passione ne ha tanta e ama il suo lavoro, però se non si ha un carattere abbastanza forte, si rischia di stare davvero male e di mollare...

ryuzaki
16-11-11, 17: 52
E' proprio così infatti. Un mio caro amico che è nell'Arma da tempo ormai, mi dice sempre che è un lavoraccio nel senso che sono più le cose negative di quelle positive...certamente di passione ne ha tanta e ama il suo lavoro, però se non si ha un carattere abbastanza forte, si rischia di stare davvero male e di mollare...

Quello che mi chiedo è: ma male per cosa? L'ambiente? Le persone con cui si lavora?

Anche io mi sono sempre chiesto perchè molti appartenenti mi dicono "chi te lo fa fare". Sembra che fare questo lavoro sia la cosa più brutta del mondo.

LEAD
16-11-11, 18: 25
In ogni lavoro c'è del negativo e del positivo. il fatto di intraprendere una determinata strada anziché un'altra è frutto di una scelta..e scegliere vuol dire recidere ogni altra alternativa.
E come si fa una scelta?
Beh io non posso dispensare consigli sulla vita militare perché non ne faccio ancora parte, purtroppo. ma in genere la scelta più consapevole e senza rimorsi la si fa con un minimo di esperienza. Io tento di indossare la divisa da anni ormai, per una serie di motivi personali. Nel frattempo ho fatto ovviamente altri lavori più o meno inerenti alle mie aspirazioni e al mio carattere e modo di vedere le cose.
Ho fatto i lavori più disparati, sono passato da elettricista ad avere un’attività in proprio, ho lavorato nel campo finanziario, poi ho fatto il tecnico di macchine industriali e l’agente di commercio (senza contare altri lavoretti come aiuto pizzaiolo e via dicendo). Ovviamente tutti erano accomunati dall’aggettivo “precario”. Ad ogni modo, posso dire che nessuno mi appagava completamente. Sentivo sempre un senso di insoddisfazione, pensando e riflettendo su quello che facevo e quali erano le sensazioni che invece volevo provare, arrivavo sempre alla stessa soluzione: indossare l’uniforme! Ora, non posso dire cosa è meglio per uno o cosa è meglio per un altro, sicuramente nessuno ti conoscerà più di te! E quindi sta a te sapere che sentimenti e quali sensazioni vuoi provare nella tua vita.
Fatto sta che le difficoltà ci sono e sempre ci saranno in ogni ambito lavorativo, ma quelle che te le faranno superare sarà la passione per quella determinata cosa. Se ci fai caso, pensiamo di essere pigri, quando si tratta di fare qualche cosa che a noi non piace…ma pensa invece a qualcosa che ti piace più di ogni altra cosa………beh ti alzeresti anche alle 5 del mattino per non perdertela!
Pensaci, fai altre esperienze lavorative (sempre se non le hai già fatte), oltre a tentare la via militare. Così fra qualche anno, se saremo dentro ed incontreremo delle difficoltà, penseremo: certo..però meglio questo che quello che avevo prima!

Alpenjager
16-11-11, 19: 12
quando nel 1999 dovevo scegliere la facoltà universitaria ero spinto dall'interesse forte per medicina, dal medico di famiglia ad altri che gia stavano lavorando come medici è arrivato un coro unanime e granitico di " non farlo sei pazzo" io poi scelsi un'altra strada..a me pare che ovunque e dovunque troveremo chi ci dirà non farlo sei pazzo eccezion fatta per i collaudatori di materassi ed i decoratori di donne nude :-)

AlfaUno
17-11-11, 23: 30
peccato che non possa fare il doppio (anzi triplo) lavoro: entrambi quelli suggeriti da Alpen potrebbero prendermi!
Ma è sicuro che vigga l'incompatibilità, visto che soprattutto il 2° è frutto di abilità artistiche e quindi del proprio ingegno?

silvio27
29-11-11, 20: 41
Da parte mia posso dirti che dopo 13 anni anni di servizio più che avere ripensamenti in senso lato, semmai ogni tanto accadono cose che ti portano a domandarti "ma chi me lo fa fare?".
Ti trovi a lavorare in condizioni che se raccontate a chi è fuori da quella tipologia lavorativa, difficilmente trovano piena comprensione: ti rendi conto che la legge è un'arma spuntata, a voler essere buoni, che sul lato pratico i furbacchioni hanno molte più possibilità della brava gente, che talvolta devi mandare giù bocconi pesantemente indigesti...magari quando vorresti aiutare qualcuno e invece finisce che lo devi denunciare e per giunta non pui far nulla a chi invece in mala fede gli ha causato il guaio.
In tutto questo si somma l'odio o sentimenti assimilabili con cui sei visto da chi è fuori da queste realtà lavorative e magari ti vede come uno scansafatiche, prepotente...magari panzone e strapagato, responsabile del fatto che non puoi risolvere i suoi problemi.
Ah, già...a proposito, poi ci metti la rabbia che ti cova quando ti rendi conto che pure lo Stato che tuteli ti piglia a pesci in faccia ed il quadro è completo.
Meno male che ogni tanto hai pure la "fortuna" di poter fare qualcosa di buono...

P.S. bastano già 6 mesi di servizio per capire che non è come ti immahginavi, che niente funziona come dovrebbe, che ci devi mettere del tuo per coprire le mancanze dell'amministrazione....e che certi colleghi meriterebbero una saccagnata di botte, a dir poco.

quoto al cento per cento..

MikFis
30-11-11, 18: 01
Ecco perché i corsi e l'addestramento sono strutturati in maniera pesante! Bisogna essere pronti a tutto e a tutti! Si sa che non è un mestiere facile e chi fa questa scelta si assume pienamente le proprie responsabilità... Come è stato detto, in qualsiasi professione può nascere l'idea del ripensamento. Se avrò la fortuna di far parte della grande famiglia dell'Arma dei Carabinieri, descriverò altro... Per ora il mio pensiero è puramente espresso in senso civile :)

zaira
10-12-11, 21: 21
quando ho vinto il concorso nei carabinieri e ho letto su quel foglio "idoneo" ho pianto dalla gioia e mi sembrava un sogno...ora che sono arrivata a destinazione mi sembra tutto cosi' cupo,cosi' difficile, mi domando se ho fatto la scelta giusta

ryuzaki
10-12-11, 22: 35
quando ho vinto il concorso nei carabinieri e ho letto su quel foglio "idoneo" ho pianto dalla gioia e mi sembrava un sogno...ora che sono arrivata a destinazione mi sembra tutto cosi' cupo,cosi' difficile, mi domando se ho fatto la scelta giusta

Come mai? È brutto sentire queste cose da chi è riuscito a realizzare il proprio sogno. Viene da chiedersi se sono momenti che prima o poi passano tutti.

Chiodo
11-12-11, 09: 08
Come mai? È brutto sentire queste cose da chi è riuscito a realizzare il proprio sogno. Viene da chiedersi se sono momenti che prima o poi passano tutti.

Credo sia per lo più un senso di appagamento. Dopo aver realizzato un sogno, devi poi trovare altri stimoli e obiettivi. È piuttosto normale succeda questo.

alpacinn
11-12-11, 09: 23
a me è capitata una cosa diversa, io avevo la passione della polizia di Stato, dove mai sono riuscito ad entrare, poi un giorno ho passato il concorso in Penitenziaria, sono partito pieno di dubbi e di incertezze, ora che ho iniziato a lavorare sul serio dopo aver finito il corso, beh, devo dire che mi trovo bene e sono soddisfatto, e quindi, col senno di poi, forse è stato meglio così!!!!!! ;)

ryuzaki
11-12-11, 11: 29
Credo sia per lo più un senso di appagamento. Dopo aver realizzato un sogno, devi poi trovare altri stimoli e obiettivi. È piuttosto normale succeda questo.

Hai ragione, non ci avevo mai pensato.

MikFis
11-12-11, 17: 54
Gli alti e bassi, in questo mestiere, sono sempre presenti. Io ogni giorno sento una fiamma e voglia di far parte di questa grande famiglia. Non so cosa mi succede, ma sento il bisogno di raggiungere quel sogno a tutti costi :) E' più forte di me :)