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Visualizza Versione Completa : Insubordinazione?



ninfea
12-08-11, 18: 26
Ciao a tutti e a tutte.
Innanzitutto volevo fare i complimenti agli amministratori che grazie a questo forum permettono anche ad utenti non appartenenti alle forze militari di conoscere meglio le tematiche relative a chi ha compiuto una scelta di vita così speciale (non si tratta solo di...lavoro!).
Premetto che non sono un militare, ma vi scrivo per avere lumi su alcuni aspetti del contesto militare, dal momento che sono fortemente (follemente?) attratta da uno di voi. Non voglio dilungarmi sulla nostra storia (non priva di sofferenze da parte mia) e vado subito al cuore del problema.

Il mio amico ha confidato ad altri commilitoni di non voler fare un determinato corso di aggiornamento (eventuale e futuro). La voce è arrivata al comandante che ha voluto spiegazioni, i 2 hanno litigato ferocemente e il comandante ha minacciato di volerlo trasferire. Avrei alcune domande in proposito:

1) come si chiama nel contesto militare il comportamento del mio amico? Insubordinazione forse?

2) cosa si rischia, oltre al trasferimento?

3) prima del trasferimento è vero che il comandante deve fare rapporto?

4) il mio amico volutamente non mi ha fornito spiegazioni sul motivo del rifiuto. Mi chiedo: che corsi vengono fatti in ambito militare? Perchè - secondo voi - ha opposto questo rifiuto?

Vista la delicatezza dell'argomento preferisco non fornire altre info (es. forza di appartenenza, grado, età, ecc...), ma lo posso fare in mp.
Grazie a chiunque vorrà rispondermi.

AlfaUno
12-08-11, 18: 43
L'insubordinazione è il rifiuto di eseguire un ordine.
Quindi se il tuo amico ha ricevuto l'ordine di fare quel corso e lui si rifiuta (magari perchè lo costringerebbe poi ad incarichi non graditi o frequenti spostamenti o missioni) allora è insubordinazione.
Ma anche se lui obbedisse all'ordine e poi si facesse "bocciare" al corso avrebbe problemi a causa delle conseguenti note negative per scarso impegno e/o rendimento con conseguenze anche gravi sulla carriera futura.
Se invece le cose sono poste in modo diverse allora non è insubordinazione ma, a seconda dei casi, potrebbero esserci altre ripercursioni.

Shizu
12-08-11, 19: 29
Non specifichi la forza armata e io posso parlare solo dal punto di vista dell'Esercito, ma penso che le procedure siano simili ovunque.

Viste le reazioni dell'interessato, presumo si tratti di un corso di un certo rilievo, quindi (ri)specializzazione o un corso di aggiornamento. Questi corsi non vengono organizzati su un capriccio passeggero del Comandante di corpo ma sono (almeno per noi), sanzionati dallo Stato Maggiore.
Se il tuo amico si rifiuta di sostenere il corso, infrange un ordine specifico, con tutte le conseguenze che ne derivano.

Ora non penso che un litigio con il Comandante possa essere sufficiente per un trasferimento d'autorità, ma sicuramente basta per rendergli la vita molto difficile, se decide di insistere sul suo rifiuto.

FRANCODUE
12-08-11, 19: 38
Ninfea.
Se vuoi puoi presentarti qui al Forum:
https://www.militariforum.it/forum/forumdisplay.php?28-Benvenuto-Presentati-!!
Non è obbligo farlo comunque.
Poi le risposte vedo che te le stanno dando abbastanza bene.

ninfea
12-08-11, 19: 48
Non specifichi la forza armata e io posso parlare solo dal punto di vista dell'Esercito, ma penso che le procedure siano simili ovunque.

Viste le reazioni dell'interessato, presumo si tratti di un corso di un certo rilievo, quindi (ri)specializzazione o un corso di aggiornamento. Questi corsi non vengono organizzati su un capriccio passeggero del Comandante di corpo ma sono (almeno per noi), sanzionati dallo Stato Maggiore.
Se il tuo amico si rifiuta di sostenere il corso, infrange un ordine specifico, con tutte le conseguenze che ne derivano.

Ora non penso che un litigio con il Comandante possa essere sufficiente per un trasferimento d'autorità, ma sicuramente basta per rendergli la vita molto difficile, se decide di insistere sul suo rifiuto.
la forza armata te l'ho specificata per mp. Cosa intendi per "vita difficile", se ti va di spiegarmelo?


Ninfea.
Se vuoi puoi presentarti qui al Forum:
https://www.militariforum.it/forum/forumdisplay.php?28-Benvenuto-Presentati-!!
Non è obbligo farlo comunque.
Grazie 1000 per l'accoglienza. Ho preferito non fare presentazioni...ufficiali visto che non sono un militare!

basilischio
12-08-11, 20: 59
Credo che sia poco da aggiungere a quanto già detto.
L'unica cosa che mi viene in mente ed in cui ho avuto esperienza diretta, è se il corso e ordinato oppure consigliato.
Nel primo caso c'è l'obblico di eseguire un ordine, mentre nel secondo è possibile non seguire il consiglio.
Ovviamente mettersi contro un superiore che ha consigliato un corso, non è cosa buona.

Anche se non militare, presentarsi è sempre buona cosa nei confronti di chi ci ospita.
Benvenuta sul forum

Ermesgdf
12-08-11, 21: 09
shizu, la procedura è uguale per tutti i corpi a ordinamento militare, per il resto quoto gli interventi dei miei colleghi mod. e non

domas
12-08-11, 22: 29
Probabilmente un sottufficiale, ruolo marescialli (lo dico perché in un certo senso cambia).
Che i due abbiano litigato ferocemente non saprei, ma detta così sembrerebbe con il proprio comandante di compagnia, che nulla può per il trasferimento (a meno chè abbia alte conoscenze, ma dubito le userebbe per questo).

Se poi si parla di Comandante di Corpo le cose cambiano completamente, il comandante anche senza alcuna motivazione può inserire il nome del suo amico nella lista del personale non indispensabile al reggimento per poi, se lo Stato Maggiore vorrà, essere trasferito in base alle esigenze della Forza Armata.


Ma sinceramente da come dice lei le cose mi sembrano molto strane, sicura che il suo amico sia sincero?

basilischio
12-08-11, 22: 40
Ciao a tutti e a tutte.
Innanzitutto volevo fare i complimenti agli amministratori che grazie a questo forum permettono anche ad utenti non appartenenti alle forze militari di conoscere meglio le tematiche relative a chi ha compiuto una scelta di vita così speciale (non si tratta solo di...lavoro!).
Premetto che non sono un militare, ma vi scrivo per avere lumi su alcuni aspetti del contesto militare, dal momento che sono fortemente (follemente?) attratta da uno di voi. Non voglio dilungarmi sulla nostra storia (non priva di sofferenze da parte mia) e vado subito al cuore del problema.

Il mio amico ha confidato ad altri commilitoni di non voler fare un determinato corso di aggiornamento (eventuale e futuro). La voce è arrivata al comandante che ha voluto spiegazioni, i 2 hanno litigato ferocemente e il comandante ha minacciato di volerlo trasferire. Avrei alcune domande in proposito:

1) come si chiama nel contesto militare il comportamento del mio amico? Insubordinazione forse?

2) cosa si rischia, oltre al trasferimento?

3) prima del trasferimento è vero che il comandante deve fare rapporto?

4) il mio amico volutamente non mi ha fornito spiegazioni sul motivo del rifiuto. Mi chiedo: che corsi vengono fatti in ambito militare? Perchè - secondo voi - ha opposto questo rifiuto?

Vista la delicatezza dell'argomento preferisco non fornire altre info (es. forza di appartenenza, grado, età, ecc...), ma lo posso fare in mp.
Grazie a chiunque vorrà rispondermi.

Va bene che "l'amore è cieco, ma ti invito a diffidare di racconti di situazioni strane come quella da te raccontata.
Fai attenzione che non sia tutta una scusa per "scaricarti"....... a buon intenditor........................

mattia580
13-08-11, 01: 32
Ciao a tutti e a tutte.
Innanzitutto volevo fare i complimenti agli amministratori che grazie a questo forum permettono anche ad utenti non appartenenti alle forze militari di conoscere meglio le tematiche relative a chi ha compiuto una scelta di vita così speciale (non si tratta solo di...lavoro!).
Premetto che non sono un militare, ma vi scrivo per avere lumi su alcuni aspetti del contesto militare, dal momento che sono fortemente (follemente?) attratta da uno di voi. Non voglio dilungarmi sulla nostra storia (non priva di sofferenze da parte mia) e vado subito al cuore del problema.

Il mio amico ha confidato ad altri commilitoni di non voler fare un determinato corso di aggiornamento (eventuale e futuro). La voce è arrivata al comandante che ha voluto spiegazioni, i 2 hanno litigato ferocemente e il comandante ha minacciato di volerlo trasferire. Avrei alcune domande in proposito:

1) come si chiama nel contesto militare il comportamento del mio amico? Insubordinazione forse?

2) cosa si rischia, oltre al trasferimento?

3) prima del trasferimento è vero che il comandante deve fare rapporto?

4) il mio amico volutamente non mi ha fornito spiegazioni sul motivo del rifiuto. Mi chiedo: che corsi vengono fatti in ambito militare? Perchè - secondo voi - ha opposto questo rifiuto?

Vista la delicatezza dell'argomento preferisco non fornire altre info (es. forza di appartenenza, grado, età, ecc...), ma lo posso fare in mp.
Grazie a chiunque vorrà rispondermi.

Tanto per chiarire: :D :D :D

I più autorevoli esponenti della dottrina hanno efficacemente definito l'insubordinazione come ogni atto di violenza, di ingiuria, di minaccia commesso da un militare contro un superiore.
Mentre l'espressione "abuso di autorità" individua un'alterazione arbitraria dell'uso del potere spettante al superiore.

La non sottomissione alle regole non sempre però integra il reato di insubordinazione perché può semplicemente concretizzare un illecito disciplinare. Infatti il reato si differenzia dall'infrazione disciplinare in ragione della sanzione, di natura criminale per il primo e di natura disciplinare per il secondo ed anche per l'accertamento della responsabilità che compete rispettivamente all'autorità giudiziaria od al superiore gerarchico individuato dall'ordinamento.
Fonte: Wikipedia :D :D :D

In questo caso, no non parliamo di insubordinazione in quanto non ha minacciato ma semplicemente litigato senza ingiurie (come dici te) :)

ninfea
13-08-11, 09: 37
.Anche se non militare, presentarsi è sempre buona cosa nei confronti di chi ci ospita.
Benvenuta sul forum
l'ho fatto proprio adesso, ma, come detto nella presentazione, non voglio dare riferimenti ulteriori. La questione toccata è troppo delicata e il rischio di riconoscimento, viste le tante presenze sul forum e vista la delimitazione del campo di riferimento dello stesso forum (per militari), esiste.
Spero vorrà e vorrete comprendere.
Per le altre risposte interverrò nel pomeriggio...adesso devo scappare! Grazie a tutti de numerosi interventi!

joenna
13-08-11, 09: 50
Rischiare il riconoscimento?
Ma sa quanti militari ci sono in Italia?
Potrebbe essere identificata se dicesse apertamente la caserma del suo ragazzo.

basilischio
13-08-11, 11: 31
Rischiare il riconoscimento?
Ma sa quanti militari ci sono in Italia?
Potrebbe essere identificata se dicesse apertamente la caserma del suo ragazzo.
Per cortesia.
Evitiamo inutili polemiche; ognuno a diritto di dire o non dire quello che ritiene opportuno.
Se ha una risposta in merito all'argomento della discussione bene, altrimenti si astenga.

ninfea
13-08-11, 14: 23
Ma sa quanti militari ci sono in Italia?
giusta osservazione, ma i riferimenti sono sempre inopportuni. Citare la forza armata e il grado del mio amico sono un passo in più per il riconoscimento, considerando che la sede in cui opera ha una certa rilevanza (attualmente anche di più) e i militari impegnati non sono pochi.

@Basilischio: grazie dell'intervento.
Quanto alle intenzioni del mio amico, non ha bisogno di scaricarmi e sopratutto non ha bisogno di inventar scuse per farlo...

Il suo problema è reale ed è effettivamente molto preoccupato per un possibile trasferimento, cosa che non vuole in assoluto!

Ma perchè sia lei sia Domas parlate di...stranezze?

basilischio
13-08-11, 14: 59
Ma perchè sia lei sia Domas parlate di...stranezze?

Nella carriera e nella vita ne ho viste tante e non mi meraviglio di nulla.
Inoltre sarà la "deformazione professionale" che mi fa essere diffidente in ogni cosa e mi porta ad analizzarla da diversi punti di vista.
Le mie sono ipotesi che si concretizzano solo in presenza di prove altrimenti rimangono mere ipotesi e come tali vanno prese.

ninfea
13-08-11, 15: 06
Nella carriera e nella vita ne ho viste tante e non mi meraviglio di nulla.
Inoltre sarà la "deformazione professionale" che mi fa essere diffidente in ogni cosa e mi porta ad analizzarla da diversi punti di vista.
Le mie sono ipotesi che si concretizzano solo in presenza di prove altrimenti rimangono mere ipotesi e come tali vanno prese.

Ma ancora non capisco a quale stranezza si riferisce.

Sicuramente il mio racconto è decisamente incompleto, ma purtroppo posso riferire solo quel poco che so.
In ogni caso i molti interventi mi hanno dato un'idea più chiara della situazione e mi hanno portato ad ulteriori riflessioni. Quando vedrò il mio amico cercherò di approfondire, se vorrà parlarmene.

Quello che posso confermare è che è davvero arrabbiato e preoccupato (senza motivo? può essere) per il trasferimento.

basilischio
13-08-11, 15: 11
Nel caso specifico, per dare una risposta univoca, bisognerebbe conoscere bene i particolari. Vale a dire i gradi ricoperti, le mansioni svolte, il tipo di concorso, quali gli estremi del litigio, ecc.. ecc..
Si accontenti delle risposte che ha ricevute e magari si rivolga ad un professionista che saprà indirizzarla correttamente.
Deve sapere che dietro l'anonimato, anche il mio, si possono nascondere utenti che hanno doppi fini, che non hanno preparazione e possono dare rispose errate.
Prenda tutti i consigli fin'ora ricevuti col beneficio dell'inventario........ e in bocca al lupo.

---------------------Aggiornamento----------------------------

La "stranezza"....
una risposta semplice semplice: dietro un ordine di un superiore, a meno che non sia illegale, non si discute; si esegue e basta.
Se il suo amico è comandato a fare un corso, lo deve fare e basta.

Se c'è stato un litigio o si è opposto alla frequenza del corso c'è qualcosa che non quadra.

ninfea
13-08-11, 15: 46
[/COLOR]La "stranezza"....
una risposta semplice semplice: dietro un ordine di un superiore, a meno che non sia illegale, non si discute; si esegue e basta.
Se il suo amico è comandato a fare un corso, lo deve fare e basta.

Se c'è stato un litigio o si è opposto alla frequenza del corso c'è qualcosa che non quadra.
Lo so, ai superiori si deve obbedire e basta....vale anche in ambito civile.
Per quanto possa essere impulsivo, mi sembra strano che si opponga a una decisione di un superiore. Non riesco a capire nemmeno io dove stia l'inghippo.

E' per questo che scrivo qui...non riesco a capire cosa ci guadagni il mio amico ad opporsi e litigare con un superiore...

FRANCODUE
13-08-11, 15: 54
E allora fattelo spiegare da lui scusaci.

ninfea
13-08-11, 16: 11
E allora fattelo spiegare da lui scusaci.


purtroppo è più facile a dirsi...ma ci proverò!
Grazie alle vs. risposte ho idee più chiare su quali domande porgli e su quali tasti toccare...con delicatezza!

FRANCODUE
13-08-11, 19: 52
Bene.
Siamo contenti di esserti stati utili.

ninfea
14-08-11, 20: 42
Bene.
Siamo contenti di esserti stati utili.

Grazie ancora.
E se altri ragazzi, anche a distanza di giorni, decideranno d'intervenir, anche in mp, io sono sempre qui ad ascoltarvi ed imparare.
Per me è importante saperne il più possibile per consigliare al meglio il mio amico, a cui voglio bene.
Probabilmente nei prossimi giorni o settimane fornirò nuovi particolari per fare - spero - più chiarezza.

Non c'è problema siamo qui apposta.'