Panteros
01-07-11, 11: 48
Brillante operazione dei carabinieri nella notte: i militari hanno infatti arrestato Gaetano Riina, fratello del "capo dei capi" Totò. Il fermo a Mazara del Vallo. Con lui in manette altre tre persone fra Bagheria e Corleone. Secondo gli inquirenti Gaetano era il reggente del mandamento mafioso di Corleone, da lui personalmente riorganizzato dopo la cattura del fratello Totò.
Gaetano Riina, 79 anni, è stato arrestato nella sua casa di Mazara del Vallo: non ha opposto alcuna resistenza. Il fratello del capo mafia ha precedenti per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti che risalgono alla fine degli anni '80. Il blitz è scattato all'alba tra Corleone, Bagheria e Mazara del Vallo.
Anche gli altri tre arrestati apparterrebbero al mandamento di Corleone. L'indagine, durata tre anni, è stata coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Palermo, Ignazio De Francisci, e dal pm, Marzia Sabella. L'inchiesta ha permesso di delineare gli assetti del mandamento colpito, negli ultimi anni, dagli arresti dei leader storici e da numerosi sequestri di beni.
Le indagini da subito hanno dimostrato la forte influenza di Gaetano Riina, con trascorsi per mafia fin dai primi anni Settanta, e il quale, benché residente da anni a Mazara del Vallo, forte della sua esperienza e del rapporto di parentela con il capo di Cosa nostra, era la persona con il giusto carisma e ascendente per poter rappresentare autorevolmente Corleone nel rapporto spesso complicato con gli altri mandamenti della provincia.
fonte: Tgcom.it
Gaetano Riina, 79 anni, è stato arrestato nella sua casa di Mazara del Vallo: non ha opposto alcuna resistenza. Il fratello del capo mafia ha precedenti per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti che risalgono alla fine degli anni '80. Il blitz è scattato all'alba tra Corleone, Bagheria e Mazara del Vallo.
Anche gli altri tre arrestati apparterrebbero al mandamento di Corleone. L'indagine, durata tre anni, è stata coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Palermo, Ignazio De Francisci, e dal pm, Marzia Sabella. L'inchiesta ha permesso di delineare gli assetti del mandamento colpito, negli ultimi anni, dagli arresti dei leader storici e da numerosi sequestri di beni.
Le indagini da subito hanno dimostrato la forte influenza di Gaetano Riina, con trascorsi per mafia fin dai primi anni Settanta, e il quale, benché residente da anni a Mazara del Vallo, forte della sua esperienza e del rapporto di parentela con il capo di Cosa nostra, era la persona con il giusto carisma e ascendente per poter rappresentare autorevolmente Corleone nel rapporto spesso complicato con gli altri mandamenti della provincia.
fonte: Tgcom.it