PDA

Visualizza Versione Completa : Cazziata dal comandante



rensie
29-06-11, 14: 56
:jawdrop:
scusate, potrebbe sembrare una domanda assurda, in realtà (a quanto pare) non lo è.
dopo aver fatto una relazione indirizzata al direttore, nel quale lo informavo che l'educatore del carcere faceva ingresso ALL'INTERNO della sezione (il cancello era aperto per via della distribuzione del vitto), con la pretesa e l'arroganza, di avere diritto di poter girare liberamente tra le celle nonostante sia prevista un'apposita saletta per i colloqui tra educatore e detenuto, il comandante mi chiamava nel suo ufficio per dirmi candidamente che non c'è niente di strano in questo, e che anzi rientra tra gli operatori penitenziari, quindi non necessita di autorizzazioni per eventi del genere. per concludere al meglio questo delizioso discorso, mi dice anche di andare a controllare le ultime direttive in merito, che (a quanto pare) avvalorano la sua tesi.
ora mi chiedo, e vi chiedo: ma sono pazza io (e tutti i miei colleghi che la pensano come me) che pretendo che il personale civile stia al di fuori della sezione detentiva, e che nel caso di colloquio con un detenuto, deve rivolgersi prima a noi agenti, responsabili del piano??
nel caso in cui qualcuno sia a conoscenza di queste direttive, vi prego, postate un link... grazie

sanguetta
29-06-11, 17: 25
controlla il regolamento dell'istituto se dispone diversamente in merito agli ingressi, altrimenti valgono le regole generali, che dicono che il personale civile ( cosa che sei anche tu ) non ha bisogno di autorizzazzioni per entrare nelle sezioni, specialmente se è personale adetto alla rieducazione e al trattamento.

scusa, ma dove hai fatto il corso ?

lavinia
29-06-11, 17: 45
Io ritengo che sarebbe stato meglio, prima di indirizzare la lettera al Direttore, sollevare la questione, anche in via informale, con il tuo comandante, il quale in questo caso potrebbe essersi sentito scavalcato. Non trovo nulla di strano sul fatto che l'educatore, che ha regolare autorizzazione ad entrare nella casa circondariale ed è inserito nei quadri del personale, possa spostarsi liberamente. Sarebbe utile comunque esaminare se esistono clausole limitative in tal senso nel regolamento interno della struttura. Ogni decisione in merito è esclusivo appannaggio del Direttore, comunque.

8izilop
29-06-11, 23: 35
controlla il regolamento dell'istituto se dispone diversamente in merito agli ingressi, altrimenti valgono le regole generali, che dicono che il personale civile ( cosa che sei anche tu ) non ha bisogno di autorizzazzioni per entrare nelle sezioni, specialmente se è personale adetto alla rieducazione e al trattamento.

scusa, ma dove hai fatto il corso ?

La Polizia Penitenziaria è un corpo di polizia a ordinamento civile, militarmente organizzato, quando si parla di personale civile è chiaro e logico che si intendono tutti gli operatori penitenziari che non indossano una divisa, quindi educatori, ragionieri, infermieri, medici etc etc. Infatti non mi risulta che il personale appena elencato indossi una divisa e tantomeno che siano militarmente organizzati.
Per quanto riguarda il poter girare liberamente all'inteno delle sezioni permettimi di dissentire, nessun operatore civile è libero di girare per la sezione!

sanguetta
30-06-11, 08: 03
La Polizia Penitenziaria è un corpo di polizia a ordinamento civile, militarmente organizzato, quando si parla di personale civile è chiaro e logico che si intendono tutti gli operatori penitenziari che non indossano una divisa, quindi educatori, ragionieri, infermieri, medici etc etc. Infatti non mi risulta che il personale appena elencato indossi una divisa e tantomeno che siano militarmente organizzati.

quindi, la divisa è la scriminante, sicuro ?


Per quanto riguarda il poter girare liberamente all'inteno delle sezioni permettimi di dissentire, nessun operatore civile è libero di girare per la sezione!

io so che anche i poliziotti penitenziari non possono andare oltre il loro posto di servizio assegnatogli sul mod. 14, o mi sbaglio ?

adeinos
30-06-11, 10: 14
Secondo me hai sbagliato a scrivere al direttore, essendo un fattore di sicurezza e di gestione dei reparti detentivi dovevi scrivere al tuo coordinatore di unità (di gruppo, di padiglione o come lo chiamate lì) neanche direttamente al comandante.
Nel contempo avvisare il sindacato a cui appartieni , ci avrebbero pensato loro a portare avanti una polemica che tu in prima persona non puoi fare.
Hai gestito (a livello diplomatico) male le procedure che hai attivato, pur essendo nella piena ragione.

Nel mio istituto al personale civile non è concesso l'ingresso nelle sezioni detentive, tranne che se preventivamente autorizzato e comunque accompagnato da dei colleghi.
Tempo fa vennero delle telecamere ma erano sia accompagnate sia avevano ricevuto una autorizzazione.

Sanguetta la divisa non è scriminante come non lo è il saio per il frate, scriminante è quello di non far parte della polizia penitenziaria così come tu non puoi dir messa pur vestendoti da sacerdote.

p.s.

Fosse successo a me avrei rispedito indietro l' "educatore" nel caso si fosse opposto fisicamente oltre a rimandarlo indietro si sarebbe beccato una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.

p.p.s.

In messaggio privato potrest dirmi dove presti servizio?

A_N_T_O_N_Y
30-06-11, 11: 26
Procedura corretta Adeinos :)......ma va sempre verificato preventivamente che il regolamento d'istituto non consenta l'accesso degli educatori alle sezioni detentive. Forse, e dico forse, il comandante quando parlava di "direttive" si riferiva alle disposizioni contenute nel regolamento d'istituto. Basti pensare ad una sezione di "custodia attenuata" nella quale sarebbe anche logico consentire con esplicita previsione regolamentare l'accesso degli educatori senza particolari formalità. Ovviamente bisogna capire la realtà penitenziaria e il posto specifico dove è accaduto il tutto. Se non ci sono disposizioni generali è assolutamente legittimo, anzi doveroso, non consentire l'accesso al personale civile e procedere a denuncia se lo stesso non si attiene alle disposizioni impartite :)

Infine per chi scrive che la divisa è una "scriminante" vorrei sottolineare che non c'è nulla di criminale nel seguire le procedure e quindi nulla da "scriminare" con l'uso della divisa. Indossare un'uniforme, infatti da dei diritti ma soprattutto tantissimi doveri. Nel caso specifico consentire un accesso in assenza di esplicite disposizioni che lo autorizzano è un abuso d'ufficio così come non denunciare chi non si attiene agli ordini impartiti. Quindi prima di puntare il dito verso chi indossa l'uniforme cerchiamo di partire da una condizione neutra e senza pregiudizi e di non guardare il tutto solo dal punto di vista del personale civile.

In conclusione dico "FATE BENISSIMO A SOLLEVARE QUESTE PROBLEMATICHE E A DISCUTERNE IN MODO TALE DA SENTIRE OGNI OPINIONE" questo è lo scopo di un sano forum. Inoltre il mio plauso personale ad ADEINOS per la risposta esauriente ed altamente professionale che fa onore al corpo di polizia penitenziaria.

sanguetta
30-06-11, 11: 29
Nel mio istituto al personale civile non è concesso l'ingresso nelle sezioni detentive, tranne che se preventivamente autorizzato e comunque accompagnato da dei colleghi.
Sanguetta la divisa non è scriminante come non lo è il saio per il frate, scriminante è quello di non far parte della polizia penitenziaria così come tu non puoi dir messa pur vestendoti da sacerdote.

non sarei così sicuro che senza autorizzazione non entro in istituto !


Art. 67
Visite agli istituti

1. Gli istituti penitenziari possono essere visitati senza autorizzazione da:

a) il presidente del consiglio dei ministri e il presidente della Corte costituzionale;
b) i ministri, i giudici della Corte costituzionale, i sottosegretari di stato, i membri del parlamento e i componenti del consiglio superiore della magistratura;
c) il presidente della corte d'appello, il procuratore generale della Repubblica presso la corte d'appello, il presidente del tribunale e il procuratore della Repubblica presso il tribunale, il pretore, i magistrati di sorveglianza, nell'ambito delle rispettive giurisdizioni, ogni altro magistrato per l'esercizio delle sue funzioni;
d) i consiglieri regionali e il commissario di Governo per la regione, nell'ambito della loro circoscrizione;
e) l'ordinario diocesano per l'esercizio del suo ministero;
f) il prefetto e il questore della provincia; il medico provinciale;
g) il direttore generale per gli istituti di prevenzione e di pena e i magistrati e i funzionari da lui delegati;
h) gli ispettori generali dell'amministrazione penitenziaria;
i) l'ispettore dei cappellani;
j) gli ufficiali del corpo degli agenti di custodia.

2. L'autorizzazione non occorre nemmeno per coloro che accompagnano le persone di cui al comma precedente per ragioni del loro ufficio.
3. Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria possono accedere agli istituti, per ragioni del loro ufficio, previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria.
4. Possono accedere agli istituti, con l'autorizzazione del direttore, i ministri di culto cattolico e di altri culti.



p.s.

Fosse successo a me avrei rispedito indietro l' "educatore" nel caso si fosse opposto fisicamente oltre a rimandarlo indietro si sarebbe beccato una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.


la procedura esatta sarebbe stata quella di verificare il regolamento interno e poi decidere il da farsi col superiore gerarchico.
così è follia pura !

adeinos
30-06-11, 13: 13
Sanguetta qui c'è un soggetto ben specificato e un luogo ben designato, non si parla di presidente del consiglio e via dicendo ma di un educatore, quindi la citazione da te compiuta muore nel tuo messaggio in quanto non si fa un discorso generico ma contestualizzato ad un fatto preciso con soggetto, luogo etc etc
Facendo come fai tu potrei mettermi a citare la costituzione italiana come anche il codice penale o il codice civile, c'azzecca un piffero col discorso però mi esce una bella figura.

Quello che è pure follia inoltre non lo decidi tu, tanto più che mi pare di aver letto che fai parte del personale civile che lavora alle dipendenze del ministero della giustizia, quindi se ti va di parlare di questioni che non ti competono fai pure, non pretendere di scagliare dei dictat però, l'agente di sezione è un pubblico ufficiale nell'atto del compimento degli atti di servizio, per maggior scrupolo può fare una telefonata alla sorveglianza e vedere se l'educatore è stato autorizzato ad entrare in sezione ma nel momento in cui l'autorizzazione non c'è questo deve fare i bagagli ed andarsene, perchè altrimenti come qualsiasi altro cittadino può incorrere nella violazione della legge.

p.s.

Non so quale associazione mentale ti fa collegare alle parole " personale civile" il significato di presidente del consiglio fino agli ufficiali del disciolto corpo degli agenti di custodia, a casa mia si intende gente che lavora in istituto ma con altre mansioni, disciplina, struttura organizzativa della polizia penitenziaria. Altrimenti avrei detto genericamente " civili" e qui avresti potuto fare la tua precisazione dicendo che ci sono dei civili che etc etc

sanguetta
30-06-11, 13: 36
Sanguetta qui c'è un soggetto ben specificato


... a casa mia si intende gente che lavora in istituto ma con altre mansioni, disciplina, struttura organizzativa della polizia penitenziaria. Altrimenti avrei detto genericamente " civili".

hai detto bene, "a casa tua " il personale civile ha quella definizione, ma fuori casa tua non pretendere che tale soggetto sia "ben specificato", perchè i "localismi" potrebbero anche essere disconosciuti da chi, invece, segue la norma nazionale non trincerandosi culturalmente tra le mura penitenziarie.

---------------------Aggiornamento----------------------------


Quello che è pure follia inoltre non lo decidi tu, tanto più che mi pare di aver letto che fai parte del personale civile che lavora alle dipendenze del ministero della giustizia, quindi se ti va di parlare di questioni che non ti competono fai pure,

non mi competono ? .... quindi, secondo te, non dovrei essere al corrente di cosa prevede il regolamento interno e su cosa posso e cosa non posso sul posto di servizio ? :retard:

è assurdo, ma scherzi, vero ?

adeinos
30-06-11, 13: 42
da chi, invece, segue la norma nazionale non trincerandosi culturalmente tra le mura penitenziarie.

Considero come un'ingiuria pubblica la tua frase, chi lavora nella penitenziaria è un uomo che svolge un lavoro, non una persona che culturalmente è legata all'ambito di lavoro come se non avesse altra vita sociale.
Ti invito ad esprimerti con più educazione.
Nello specifico c'è differenza fra le parole " persone civili" e " personale civile"

non avendo un dizionario a disposizione in questo momento ricorro ad una pagina internet:

significati di "personale":

1 agg
relativo alla persona, proprio di una determinata persona


2 sm
l'aspetto della persona, la figura


3 sm
l'insieme delle persone addette a un ufficio, a un servizio, ecc.

O mi riferivo all'aspetto dei civili, ma non credo che mi interessi se siano belli o brutti o si evinca questo dal discorso, o qualcosa relativo alle loro persone ma vale lo stesso pensiero di prima, o mi riferivo a loro nella terza accezione del termine.

http://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=personale&lemma=P0591000
Ora ti invito a tornare in argomento, dato che non credo possano interessare nè le tue ingiurie pubbliche nè le dissertazioni da dizionario che vanno offtopic... Nel caso ci fossimo capiti male ti invito a scriverci in modo privato non avendo molta voglia di spendere ore di connessione internet per un flame che si basa su insulti e non su argomenti.

sanguetta
30-06-11, 13: 52
l'agente di sezione è un pubblico ufficiale nell'atto del compimento degli atti di servizio, per maggior scrupolo può fare una telefonata alla sorveglianza e vedere se l'educatore è stato autorizzato ad entrare in sezione ma nel momento in cui l'autorizzazione non c'è questo deve fare i bagagli ed andarsene, perchè altrimenti come qualsiasi altro cittadino può incorrere nella violazione della legge.

non cambiare troppo quello che scrivi, altrimenti mi costringi a quotarti per tenere prova degli strafalcioni che stai scrivendo !

cmq, ad ogni buon conto, ti faccio presente che un agente di pol. pen. al limite riveste la qualità di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni pubbliche ( oltre a quelle di p.g. e di p.s. ), la tua definizione è fantomatica.

poi, se conosci la norma, mi dovresti spiegare come fai a denunciare per resistenza l'educatore, e vediamo cosa t'inventi.

adeinos
30-06-11, 14: 10
non cambiare troppo quello che scrivi, altrimenti mi costringi a quotarti per tenere prova degli strafalcioni che stai scrivendo !

cmq, ad ogni buon conto, ti faccio presente che un agente di pol. pen. al limite riveste la qualità di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni pubbliche ( oltre a quelle di p.g. e di p.s. ), la tua definizione è fantomatica.

poi, se conosci la norma, mi dovresti spiegare come fai a denunciare per resistenza l'educatore, e vediamo cosa t'inventi.

Nel momento in cui si compiono gli atti di servizio si stanno attuando le proprie funzioni pubbliche non si agisce come privato cittadino, si agisce nell'esercizio delle proprie funzioni pubbliche anche se si agisce da agente di polizia giudiziaria al di fuori del servizio qualificandosi , però ciò non significa (ripeto ) che nel momento in cui si compiono gli atti di servizio ciò non avvenga.

Per il resto Io non ti devo spiegare nulla, ad ogni modo dato che mi costringi ad andare offtopic chiamandomi in causa, ti avverto che il reato di resistenza a pubblico ufficiale art.337 c.p. fa parte del più ampio gruppo dei delitti dei privati contro la P.A., si attiva con la violenza o minaccia del soggetto attivo del reato verso un pubblico ufficiale nell'atto dello svolgimento del suo servizio o mentre compie atti di ufficio.
Se non mi sbaglio la corte di cassazione , non ricordo con quale sentenza, ha detto che non è configurabile come reato la sola "resistenza passiva".
Avendo il mio ufficio comando proceduto d'ufficio per tale reato in un fatto in cui io ed altri colleghi ci trovavamo coinvolti come soggetti passivi dello stesso , una situazione in cui abbiamo portato ugualmente a compimento il nostro dovere nonostante il reato posto in atto , credo di conoscere bene la disciplina dell'art. 337 c.p.

Nello specifico, io avevo ben sottolineato nei messaggi precedenti che avrebbe ricevuto una denuncia l'educatore (nel caso mi fossi trovato io nella situazione descritta dalla collega) SE avesse opposto resistenza fisica.

Ora siccome abbiamo due diversi modi di intendere il forum, tu (se ho ben capito) sul confronto personale, io sugli argomenti, ti chiedo per cortesia di evitare altri tipi di confronto, in quanto l'unica boxe che faccio è sul ring ed in modo sportivo rispettando l'avversario, non con le parole al fine di screditare l'altrui pensiero.


Ti faccio infine notare che è il terzo o quarto messaggio che sono costretto ad andare offtopi per il tuo desiderio di confronto personale, se il tuo intento è domandarmi qualcosa puoi farlo in modo privato, altrimenti credo sia andare offtopic e portarci pure me.

sanguetta
30-06-11, 14: 19
Nel momento in cui si compiono gli atti di servizio si stanno attuando le proprie funzioni pubbliche.

Per il resto Io non ti devo spiegare nulla, ad ogni modo dato che mi costringi ad andare offtopic chiamandomi in causa, ti avverto che il reato di resistenza a pubblico ufficiale art.337 c.p. fa parte del più ampio gruppo dei delitti dei privati contro la P.A., si attiva con la violenza o minaccia del soggetto attivo del reato verso un pubblico ufficiale nell'atto dello svolgimento del suo servizio o mentre compie atti di ufficio.
Se non mi sbaglio la corte di cassazione , non ricordo con quale sentenza, ha detto che non è configurabile come reato la sola "resistenza passiva".
Avendo il mio ufficio comando proceduto d'ufficio per tale reato in un fatto in cui mi trovavo coinvolto, che fra l'altro ho portato a compimento, a dimostrazione che è inutile incorrere in questo reato dato che il risultato finale è sempre lo stesso , almeno per una persona intelligente, credo di conoscerlo bene.

Nello specifico, io avevo ben sottolineato che avrebbe ricevuto una denuncia l'educatore (nel caso mi fossi trovato io) SE avesse opposto resistenza fisica.

sai perchè ti ho detto questo ? perchè anche l'educatore è un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, quindi, visto che l'educatore in questione ( vedi post iniziale ) era autorizzato, avrebbe potuto denunciarti lui per il 337, facendoti fare una magra figura.

scritta evidenziata in rosa
puoi spiegarti meglio, per cortesia ?

adeinos
30-06-11, 14: 25
Se mi dovessi trovare nella situazione in cui ci fosse una persona autorizzata ma a me agente di sezione non è stato notificato nulla, nè tramite comunicazione scritta nè verbale (in sede di conferenza di servizio) rispedisco indietro al mittente.
Da agente penitenziario (incaricato di mantenere la sicurezza in sezione) e da agente di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza (vedrei entrare in sezione qualcuno non autorizzato, a che fine, a che pro? ) non potrei fare altrimenti.

Con questo non voglio dir nulla sull'operato della collega, ragionare a mente fredda è sempre più facile che agire sul momento magari dopo 6, 8 ore di lavoro svolte da soli, però è quello che farei, lo ribadisco.

p.s.

Sulla scritta evidenziata in rosa mi sono espresso in modo vago perchè non è mia abitudine scrivere di fatti specifici , cosa fra l'altro vietata dal regolamento a cui sono sottoposto, probabilmente la mia mancanza di abilità retorica ha fatto in modo che il risultato fosse ancora più vago. Ad ogni modo ho proceduto a riscrivere il periodo, visto che rileggendolo sembrava l'avessi scritto coi piedi.

8izilop
30-06-11, 14: 52
quindi, la divisa è la scriminante, sicuro ?

La divisa non è da scriminante di nulla! Semplicemente il Poliziotto Penitenziario ha dei compiti e l'educatore ne ha altri, come già ti ho detto altre volte datti una lettura alla Legge 395/90, scoprirari un mondo a te sconosciuto.


io so che anche i poliziotti penitenziari non possono andare oltre il loro posto di servizio assegnatogli sul mod. 14, o mi sbaglio ?

Non è proprio così, ma anche se lo fosse? Che c'entra con la discussione?

---------------------Aggiornamento----------------------------


non sarei così sicuro che senza autorizzazione non entro in istituto !


Art. 67
Visite agli istituti

1. Gli istituti penitenziari possono essere visitati senza autorizzazione da:

a) il presidente del consiglio dei ministri e il presidente della Corte costituzionale;
b) i ministri, i giudici della Corte costituzionale, i sottosegretari di stato, i membri del parlamento e i componenti del consiglio superiore della magistratura;
c) il presidente della corte d'appello, il procuratore generale della Repubblica presso la corte d'appello, il presidente del tribunale e il procuratore della Repubblica presso il tribunale, il pretore, i magistrati di sorveglianza, nell'ambito delle rispettive giurisdizioni, ogni altro magistrato per l'esercizio delle sue funzioni;
d) i consiglieri regionali e il commissario di Governo per la regione, nell'ambito della loro circoscrizione;
e) l'ordinario diocesano per l'esercizio del suo ministero;
f) il prefetto e il questore della provincia; il medico provinciale;
g) il direttore generale per gli istituti di prevenzione e di pena e i magistrati e i funzionari da lui delegati;
h) gli ispettori generali dell'amministrazione penitenziaria;
i) l'ispettore dei cappellani;
j) gli ufficiali del corpo degli agenti di custodia.

2. L'autorizzazione non occorre nemmeno per coloro che accompagnano le persone di cui al comma precedente per ragioni del loro ufficio.
3. Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria possono accedere agli istituti, per ragioni del loro ufficio, previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria.
4. Possono accedere agli istituti, con l'autorizzazione del direttore, i ministri di culto cattolico e di altri culti.


Non leggo "EDUCATORE", voi lo leggete?

sanguetta
30-06-11, 15: 18
prego il moderatore in prova 8izilop di seguire la discussione più attentamente, così da evitare di scrivere inesattezze.

infatti, c'era una discussione in merito alla definizione di "personale civile".

8izilop
30-06-11, 16: 16
prego il moderatore in prova 8izilop di seguire la discussione più attentamente, così da evitare di scrivere inesattezze.

infatti, c'era una discussione in merito alla definizione di "personale civile".

Prego intek alias sanguetta di attenersi al topic, io seguo la discussione, tu no, si sta parlando di un educatore che si è fatto una passeggiata per la sezione.
Ti quoto parte della discussione che ha dato inizio a questo topic


............... dopo aver fatto una relazione indirizzata al direttore, nel quale lo informavo che l'educatore del carcere faceva ingresso ALL'INTERNO della sezione ...............................
Ti quoto anche parte di un tuo post dove fai riferimento agli educatori e al post iniziale.

...................... perchè anche l'educatore è un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, quindi, visto che l'educatore in questione ( vedi post iniziale ) era autorizzato, avrebbe potuto denunciarti lui per il 337, facendoti fare una magra figura.
......................


Vedo che cambiando nome hai imparato a scrivere il mio nome, peccato che hai sempre il vizio di contraddirti ogni due post. :(
Ritenta, sarai più fortunato.

sanguetta
30-06-11, 16: 27
https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?29697-cazziata-dal-comandante&p=1393471&viewfull=1#post1393471

dovresti controllare il connubio nervoso mani-pensiero, infatti hai quotato tutt'altro !

FRANCODUE
30-06-11, 16: 31
https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?29697-cazziata-dal-comandante&p=1393471&viewfull=1#post1393471

dovresti controllare il connubio nervoso mani-pensiero, infatti hai quotato tutt'altro !

Paesano, vatti a riposare una settimana e nel frattempo approfittane per leggerti bene il regolamento del Forum.
Così ti impari come funziona qui.

Swalker
11-03-12, 19: 11
:jawdrop:
scusate, potrebbe sembrare una domanda assurda, in realtà (a quanto pare) non lo è.
dopo aver fatto una relazione indirizzata al direttore, nel quale lo informavo che l'educatore del carcere faceva ingresso ALL'INTERNO della sezione (il cancello era aperto per via della distribuzione del vitto), con la pretesa e l'arroganza, di avere diritto di poter girare liberamente tra le celle nonostante sia prevista un'apposita saletta per i colloqui tra educatore e detenuto, il comandante mi chiamava nel suo ufficio per dirmi candidamente che non c'è niente di strano in questo, e che anzi rientra tra gli operatori penitenziari, quindi non necessita di autorizzazioni per eventi del genere. per concludere al meglio questo delizioso discorso, mi dice anche di andare a controllare le ultime direttive in merito, che (a quanto pare) avvalorano la sua tesi.
ora mi chiedo, e vi chiedo: ma sono pazza io (e tutti i miei colleghi che la pensano come me) che pretendo che il personale civile stia al di fuori della sezione detentiva, e che nel caso di colloquio con un detenuto, deve rivolgersi prima a noi agenti, responsabili del piano??
nel caso in cui qualcuno sia a conoscenza di queste direttive, vi prego, postate un link... grazie



--------------------------------------------------------
Dopo aver letto tutti i post, entro in punta di piedi in questa discussione.
Volevo chiedere a rensie, che ha dimenticato di scriverlo: la sezione era femminile? L'educatore era un uomo?
Credo che la risposta alle mie domande sia positiva. Quindi rispondo in tal senso. Nelle sezioni femminili, l'ingresso di un uomo a qualsiasi titolo, deve essere autorizato preventivamente e si devono avvisare le detenute dell'ingresso di costui. Questa è la base principale.
L'educatore in visita nelle sezioni, deve essere sempre accompagnato da personale di polizia. Anche per salvaguardare l'incolumità fisica dell'educatore. Che tra l'altro non è autorizzato a scorazzare per le sezione come meglio crede. Tantomeno se ciò si verificherebbe con l'autorizzazione del direttore o di chi per lui, l'agente addetto alla sezione dovrebbe essere avvisato per tempo e per iscritto.
P.S. Non voglio rispondere all'utente "sanguetta", che tutto ha scritto, tranne una risposta al post in se stesso.