Visualizza Versione Completa : Soccorso alpino e speleologico
braccobaldo75
17-10-08, 22: 10
--------------------------------------------------------------------------------
Si potrebbe inserire anche una discussione sul soccorso alpino,sul quale si sa poco
Ma sono gli angeli salvatori di noi arrampicatori,e di tutti coloro che frequentano boschi,
e zone impervie.
Ciao!!! Bene ho qualche domanda!
Come si fa ad entrare nel Soccorso Alpino??
Quali requisiti bisogna avere??
Grazie
braccobaldo75
20-10-08, 21: 24
Trovi tutto sul sito, http://soccorsoalpino.valdossola.eu/
DrMountain
12-11-08, 19: 12
Trovi tutto anche sul sito del soccorso alpino regione lombardia,
http://www.sasl.it/
oltre che su quello nazionale:
http://www.cnsas.it/
Comunque se non vivi vicino ad una stazione di soccorso (mi sembra entro 15-20km)
non puoi fare il soccoritore, per il vincolo della reperibilità.
Altri requisiti fondamentali sono:
- saper arrampicare almeno fino al IV grado;
- essere uno scialpinista;
- conosce molto bene il proprio territorio montano;
Ciao
Mi piacerebbe fare anche a me il soccorritore,
ma purtroppo non ho la possibilità di soddisfare il requisito sulla
residenza in zona di montagna.
S.Ten. CM
27-11-08, 13: 09
Matty, se vuoi informazioni sul Soccorso alpino, alla fiera del 5-6-7 ci sarà il regionale piemonte che potrà spiegarti tutto e sarà presnete con stand e mezzi e altre cose...
SimoneQuattro
26-12-10, 22: 55
non c'è nessuno che ne fa parte ?
ciao a tutti..
mi sono appena iscritto...se a qualcuno può interessare io faccio parte del soccorso alpino.,
ciao a tutti..
mi sono appena iscritto...se a qualcuno può interessare io faccio parte del soccorso alpino.,
Interessa eccome!
Racconta, racconta....
Infatti, requisiti, turnazioni, percorso formativo, vincoli.. Forza! ;)
Allora, i requisiti di accesso sono quelli elencati sul sito nazionale:
http://www.cnsas.it/index.html?pg=1&subpg=12
per quanto riguarda lo sci si intende anche lo scialpinismo.
Quindi non devi essere un super eroe per poter entrare, però è anche vero che una conoscenza di base buona della montagna ce la devi avere. Conoscenza che si ottiene soprattutto andando in montagna.
Come potete immaginare la realtà del soccorso alpino è abbastanza diversificata in quanto in alcune regioni la mole degli interventi (e la difficoltà) sarà maggiore di altri.
In generale le qualifiche sono:
-Volontario soccorso alpino: è la prima qualifica di quando un nuovo volontario entra e comincia a frequentare la realtà del soccorso. Comincia a fare le prime esercitazioni e viene anche "testato" per vedere se è effettivamente idoneo.
-O.S.A. operatore soccorso alpino: si ottiene con un corso a livello regionale in cui si imparano le tecniche principali di soccorso in montagna. Si può definire il livello base.
- Te.S.A tecnico soccorso alpino: in questo caso il corso è più impegnativo. é tenuto da un istruttore della scuola nazionale. Si compone di modulo roccia e neve. Anche in questo caso esame finale (che non è una formalità perchè so di gente che non l'ha passato).
Finora tali qualifiche sono sempre solo per persone che lo fanno di volontariato. La paga passa da zero, a niente, a nulla. Però facendo i corsi si imparano una marea di cose e in intervento comunque comanda chi ha la qualifica più alta.
Andando un filino oltre ci sono poi i corsi per diventare tecnico di elisoccorso (qualifica che però è legata all'elicottero su cui si fa il corso), istruttore regionale di soccorso alpino e istruttore nazionale (per arrivarci bisogna essere minimo una guida alpino). Queste figure percepiscono (almeno credo) un compenso per la loro attività, che comunque è a rischio. E diventa un lavoro. Cosa secondo me sensata perchè devi essere molto bravo per recuperare uno in parete con il verricello.
Per quanto riguarda le turnazioni va anche qua a seconda delle regioni e delle stazioni. Infatti ci può essere in turno in sede (per intenderci come le ambulanze) oppure si va a chiamata. In questo caso si è chiamati ad una qualsiasi ora del giorno e della notte (quando vi chiamano alle due di notte per un intervento non è male) e qualsiasi giorno (tipo a Natale). Se si può partire si va sennò si dice che non si è disponibili per l'intervento.
Una squadra che parte si trova sempre.
Ci sono poi delle qualifiche che stanno uscendo negli ultimi anni come il soccorso forra. Che è nato da quando l'attività del canyoning ha preso una buona diffusione.
Poi ci sono i cinofili, che si dividono in cani da ricerca di superficie, cani da valanga, cani da macerie, cani da ricerca molecolare (quelli tipo film che gli fai annusare il vestito e partono alla ricerca, purtroppo non è come nei film che sempre viene trovato il disperso).
ora non mi viene in mente altro, ma se avete domande.
ora non mi viene in mente altro, ma se avete domande.
Saprebbe dare qualche informazione anche riguardo i piloti di elicottero?
allora prima cosa dammi del tu...:-).
Per quanto riguarda i piloti non ho molte informazioni. Allora per la Liguria (dove opero quindi so bene) l'elisoccorso è dei vigili del fuoco.
La macchina è un AB 412. A bordo i due piloti, il tecnico al verricello 1o2 SAF (ora non so esattamente) e il personale sanitario del 118 (quando l'elicottero effettua soccorso sanitario).
Quindi noi non siamo a bordo ma prendiamo parte solo alle operazioni di terra (piccolo inciso sono dei piloti veramente forti con cui c'è sempre un ottima intesa). Se c'è la necessità possono fare
trasporto mezzi e materiali.
Verso La Spezia intervengono anche gli elicotteri delle Marina Militare che hanno la base del quinto (mi sembra) stormo vicino a Sarzana. Base in cui ho avuto la fortuna di andare due volte compreso
sugli elicotteri. Gli elicotteri "militari" hanno il grande vantaggio a differenza di tutti gli altri che sono abilitati al volo a vista notturno, cosa che gli elicotteri del 118 e dei vvf non possono fare (ma credo che le cose cambieranno presto, forse).
Per le altre regioni in realtà so solo che ogni servizio sanitario stipula convenzioni con vari enti ed elicotteri (credo anche privati). In quel caso a bordo ci sono anche i tecnici di elisoccorso del soccorso alpino. Oltre ai sanitari. Per i piloti alcuni so che sono privati (visto che l'elicottero è privato).
Di più non saprei dirti, se qualcuno ha da aggiungere (e da correggere, ma speriamo di no)qualcosa ben venga
In Piemonte c'è una ditta privata che ha la convenzione con la regione sia per il servizio di elisoccorso che per la lotta antincendio boschivo.
Su tale elicottero vi è anche un tecnico del soccorso alpino.
Durante il TGR di questa sera hanno dato una notizia relativa ad una delibera di finanziamento regionale di 100.000 euro al CNSAS e con l'occasione hanno parlato di numeri:
i tecnici in Friuli Venezia Giulia sono in tutto 320, 60 dei quali sono specializzati in soccorso speleologico. Gli interventi nel corso dell'anno sono stati oltre 100.
Nel corso del servizio hanno intervistato il presidente regionale del CNSAS che ha detto che la somma erogata verrà destinata a manutenzione e rinnovo delle attrezzature ed alla formazione dei volontari.
Ogni tanto i soldi pubblici vengono spesi bene.
Voglio solo spendere due parole per il soccorso alpino.
Sono un appassionato di montagna e amo rocciare!
Devo veramente fare i miei complimenti a questi soccorritori a cui ho visto fare delle cose incredibili!
Da ciò che conosco sono molto bravi e umani e confermo quello che si diceva prima, è gente veramente competente e selezionata.
Ho testimonianze della durezza e della puntigliosità dei loro corsi che sono molto più tecnici rispetto ad un Bls o Blsd che ho preso in cri.
Inoltre fanno tante esercitazioni.
La cosa brutta di questo corpo è che non vengono fatti dei corsi apposta per una persona che vuole imparare e lo trovo veramente vergognoso, ci sarebbe gente che potrebbe dedicare il suo tempo libero ad aiutare gli altri e il soccorso alpino non dedica dei corsi professionali a chi vuole imparare.
Ci puoi entrare solo se sei alpinista per i fatti tuoi e non lo trovo giusto.
La cosa brutta di questo corpo è che non vengono fatti dei corsi apposta per una persona che vuole imparare e lo trovo veramente vergognoso, ci sarebbe gente che potrebbe dedicare il suo tempo libero ad aiutare gli altri e il soccorso alpino non dedica dei corsi professionali a chi vuole imparare.
Ci puoi entrare solo se sei alpinista per i fatti tuoi e non lo trovo giusto.
Può sembrare un'ingiustizia, in realtà non lo è. Premetto di avere svolto l'attività di Operatore S.A. fino a quando mi arruolai in Polizia: poi, per incompatibilità di funzioni, fui costretto a mollare. Il grosso giro di vite è intervenuto con delibera CNSAS del 1997, quando fu introdotto l'obbligo di residenza per gli operatori e al volontariato fu impressa una spinta molto più professionale, con l'obbligo di frequenza di corsi specialistici e superamento dei relativi esami (ma quelli c'erano in realtà anche prima...).
Chi va a soccorrere la gente in montagna lo deve fare perchè davvero convinto. Deve essere disposto a sacrificare tempo (tanto tempo...), famiglia, denaro. Tante volte ci siamo trovati a mettere insieme squadre di soccorso che poi venivano misteriosamente decimate all'ultimo momento: "Ho un impegno improvviso..." "Ho la macchina rotta..." "Ho mal di pancia...", così da trovarci in braghe di tela magari in concomitanza di un week end alpinistico particolarmente "vivace"....
Quando il capo-stazione chiama per un soccorso devi essere pronto. E non devi discutere. Per cui, anche se ho appeso la corda al chiodo, ho dato il benvenuto alle restrizioni decise dal Comitato Centrale del CNSAS.
Saprebbe dare qualche informazione anche riguardo i piloti di elicottero?
Ho operato con la XII (ora VI) delegazione Prealpi Venete e con la II delegazione Dolomiti Bellunesi (ora semplicemente Delegazione Dolomiti Bellunesi): nella prima il servizio era assicurato in tutte le provincie dal SUEM118 che ha sempre utilizzato elicotteri AB109 con la variante AB139. Solo nel Bellunese mi capitò di lavorare anche con gli Ecureuil che erano in dotazione soprattutto all'Aiut Alpin Dolomiten di Bolzano. Capitò anche di lavorare nelle emergenze più grosse anche con l'AB412 della Finanza partito da Venezia o da Bolzano.
Lo so hai ragione ma tanti corpi si lamentanti che non ci sono di volontari invece e la gente ci sarebbe anche e che non danno la possibilità di chi ha voglia di imparare ad entrare a far parte di questi corpi.
Inoltre lo so che ci vuole tanto tempo ma se uno ha veramente voglie con i sacrifici si può fare tutto e chiaro che rischiare la tua vita per salvare un'altra devi essere veramente motivato e per questo che ci sono gli insegnati e dei addestramenti apposta che ti aiutano,quello che dico io e che se uno non è un alpinista il soccorso alpino non svolge dei corsi apposta per diventarlo e questo lo trovo scandaloso. Poi se uno è stato in CRI o 118 e ha una bagaglio di esperienza e corsi le scene che ti trovi ad soccorrere una persona in montagna sono simili.
Guarda, di discorsi ne potremmo fare tanti. Mi riallaccio a una frase che era solito pronunciare uno dei miei primi capo-stazione: "L'alpinista è il primo soccorritore di se stesso". Mai verità fu più grande. Nella mia modesta esperienza ho potuto notare che il 95% degli incidenti in montagna (ma la stima si potrebbe anche alzare) hanno SEMPRE avuto alla base una negligenza o un'imprudenza della persona soccorsa: errata valutazione dei tempi di ascensione, errore nel percorso in roccia, sottovalutazione dei pericoli (soprattutto avverse condi-meteo), ma in via primaria un turismo di massa che riversava lungo sentieri e vie ferrate gente che era meglio se fosse rimasta sotto un ombrellone... Dopo un po' ti stufi di rischiare la buccia per gente così.
Mi chiedo cosa intendi tu per "essere alpinista". Perchè accedere al CNSAS è sì diventato più difficile, ma un buon corso roccia al CAI è sempre il miglior biglietto da visita per cominciare. Se poi hai fatto corsi di primo soccorso, già quello ti pone come primo soccorritore lungo i sentieri: avere scritto CNSAS sulla giubba non serve.
@corps: cancella un po' di messaggi dalla tua casella, sennò non posso risponderti. Intanto posto qui la risposta al tuo MP:
L'elisoccorso è l'ultima cosa a cui devi pensare: se non sei Tecnico o Guida Alpina, all'"uccellone" non ti ci fanno neanche avvicinare.
Se sei a digiuno di roccia, inizia col corso fatto dal CAI: ci vogliono anni, ma quando sarai in grado di manovrare la corda su una via di 4° avrai già le prime basi per provare a chiedere di diventare Volontario del CNSAS. Non ti aspettare nulla però: anche da Volontario, prima di fare un soccorso di tempo ne passerà parecchio.
Ciao ti volevo chiedere una volta entrati nel soccorso alpino speleologico è facile entrare nell'elisoccorso?? mi sono informato sul corso CAI e mi hanno detto che è fattibile ma il problema che io al sabato lavoro e le uscite si fanno sabato e domenica è quindi non posso frequentare il corso
Inoltre quando entri nel soccorso alpino l'attrezzatura te la passano tutto loro o te la devi comprare come funziona?? racconta racconta se hai fb potremo sentirci li..
Non sono su FB, odio i social network. Finchè non svuoti la tua casella messaggi non riuscirò mai a risponderti! Posto qui la mia risposta.
1) non esiste un elisoccorso del CNSAS: i Tecnici e le Guide si appoggiano di volta in volta al 118 o a strutture analoghe. Entrare non è facile: ci vogliono anni di esperienza e la qualifica minima di Tecnico abilitato all'uso del verricello e alle manovre di recupero in parete.
2) il CNSAS ti passa il vestiario. L'attrezzatura è la tua personale: ed è meglio così, ne sei responsabile tu e basta. Corda, elmetto, moschettoni, discensori, dadi, friend, fettucce, rinvii e tutto il necessaire del bravo alpinista è assolutamente personale.
Saprebbe dare qualche informazione anche riguardo i piloti di elicottero?
Secondo la più recente normativa, Reg. EU 965/2012 in vigore dallo scorso 29 ottobre 2014, i piloti devono essere in possesso almeno della Licenza di Pilota Commerciale (CPL) e, per l'attività HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) di un bagaglio di esperienza minimo così definito:
SpA.HEMS.130 Requisiti dell’equipaggio
a) Selezione. L’operatore stabilisce i criteri per la selezione dei membri d’equipaggio di condotta per i compiti HEMS, tenendo conto dell’esperienza maturata.
b) Esperienza. Il livello minimo di esperienza per il comandante di voli HEMS non deve essere inferiore a:
1) o:
i) 1 000 ore come pilota responsabile/comandante di aeromobili delle quali 500 ore come pilota responsabile/ comandante su elicotteri; o
ii) 1 000 ore come copilota in operazioni HEMS delle quali 500 ore come pilota responsabile sotto supervisione e 100 ore come pilota responsabile/comandante di elicotteri;
2) 500 ore di esperienza operativa in elicotteri maturata in un ambiente operativo simile a quello dell’operazione da effettuare; e
3) per i piloti che effettuano operazioni notturne, 20 ore di volo in VMC di notte come pilota responsabile/comandante.
In realtà poi, i committenti dei servizi regionali del 118 elevano di molto i requisiti, sia dei titoli, sia dell'esperienza, per poter partecipare a gare per l'aggiudicazione del servizio di elisoccorso.
Fra i titoli è molto spesso richiesto il possesso della Licenza di Pilota di Linea di Elicottero (ATPLH), la quale è a sua volta rilasciata quando il pilota ha conseguito abilitazioni importanti, quali quella per il volo strumentale (IR), ad elicotteri plurimotori, e avere esperienza di volo strumentale, notturna e in equipaggio plurimo.
Per il soccorso in montagna è richiesta anche un esperienza minima di lavoro in montagna, solitamente indicata in 500 ore di volo.
In Piemonte e Valle D'Aosta velivoli, piloti e verricellisti sono tutti di un'azienda privata (l' Airgreen) che hanno in appalto il servizio di elisoccorso.
Il fatto che non facciano corsi per diventare alpinisti ma solo la parte avanzata di soccorso in montagna a me invece sembra molto sensata, chi va in montagna sa che l'esperienza è fondamentale, pensare di fare un corso ed essere in grado di andare a soccorrere altri alpinisti probabilmente molto più esperto di chi ha appena iniziato mi sembra pura fantascienza, tanto che si chiede un curriculum alpinistico di almeno due anni, come mi sembra insensato arrivare a frequentare la montagna solo per entrare nel SA. Detto cio il CNSAS fa parte del CAI, ed è proprio l'associazione madre che organizza i corsi di base, poi chi vorrà potrà proseguire con quelli del SA, quindi in realtà i corsi per arrivare a far parte del CNSAS partendo da zero ci sono eccome.
Bisogna distinguere...
I TE (Tecnici di Elisoccorso) sono un'élite del CNSAS, tant'è che fra di essi operano anche molte guide alpine.
Entrare in quella élite non è cosa affatto facile, nè breve; però il percorso formativo parte dalle scuole di alpinismo del CAI e, quando si è maturata una certa esperienza, prosegue necessariamente nell'ambito del CNSAS, all'interno del quale si devono superare una serie di selezioni e di corsi specifici.
I TE non vanno confusi con il personale tecnico dell'elicottero, che a bordo svolge funzioni di assistenza al pilota e/o di operatore al verricello.
Al personale sanitario invece si chiede una generica attitudine a muoversi su terreni mediamente impervi e, se ritenuti idonei, vengono poi ulteriormente addestrati alle tecniche di progressione in montagna, quelle necessarie e sufficienti a potersi districare in ambienti ostili non estremi, essendo comunque assistiti da un TE.
In tal senso la funzione del TE, contrariamente a quanto si crede, non è primariamente quella di prestare soccorso, bensì quella di garantire la sicurezza del personale sanitario quando esso è sbarcato in ambiente ostile.
Il TE agisce come soccorritore soltanto in ambiente estremo (parete, crepaccio, ...) laddove al medico non può essere garantita la necessaria sicurezza, nè gli è possibile effettuare alcuna manovra sul paziente. In quella situazione egli provvede a recuperare il paziente/pericolante e a portarlo al medico in luogo idoneo al suo intervento.
Powered by vBulletin® Version 4.2.1 Copyright © 2024 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.