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Visualizza Versione Completa : Compiti commissario e ispettore di P.P.



Filaus
20-04-11, 09: 05
In primis chiedo scusa per l'ingoranza!Vorrei sapere con più precisione e con parole semplici(possibilmente dunque non in "burocratese") quali sono i compiti del commissario e dell'ispettore all'interno del corpo di P.P. Nella pratica,di cosa si occupano?sono dislocati all'interno di ogni singolo istituto?oppure svolgono un lavoro itinerante intervenendo solo quando c'è bisogno?
Chiedo questo perchè,studiando diritto processuale penale per l'università,mi è capitato di incontrare diversi elementi di diritto penitenziario,ma non sufficienti per poter capirne il meccanismo interno.Mi è,inoltre parso di intendere che nel penitenziario si ha una sorta di "strapotere e primato"della magistratura.....quale rapporto c'è tra il corpo di P.P. ed il giudice?
Sono molto affascineto dalla penitenziaria e vorrei saperne di più....
Grazie e scusate ancora se la domanda sembra troppo banale

A_N_T_O_N_Y
20-04-11, 10: 22
Beh innanzitutto non so dove vedi questo strapotere delle magistratura. Partiamo da un presupposto il carcere va considerato come una città nella città in quanto è un agglomerato sociale a tutti gli effetti. In carcere dunque valgono tutte le leggi dello stato ed i detenuti possono esercitare personalmente tutti quei diritti che non sono incompatibili con lo stato di detenzione. In carcere poi esiste un'Autorità amministrativa che è il direttore dell'istituto ed esiste un corpo di polizia che è preposto a tutelare l'ordine dell'istituto nonchè a prevenire la commissione di reati ed a reprimere i reati che avvengono. Dunque qual'è la funzione della polizia penitenziaria in carcere?? La stessa funzione che hanno le altre FF.OO nella società libera ossia quella di polizia di prevenzione ma anche, laddove necessario, di polizia di repressione del crimine quando avviene (perchè anche in carcere vengono commessi reati).
Passiamo ai ruoli, il ruolo ispettori svolge mansioni di concetto che implicano un'ampia capacità operativa e di coordinamento delle unità in servizio. I commissari dirigono ovvero danno delle direttive sugli obiettivi da raggiungere e sui mezzi da utilizzare ma demandano al personale l'esecuzione di quelle direttive. Per anni l'ispettore nella polizia penitenziaria è stato la figura apicale del corpo non essendoci un ruolo direttivo (commissari) ad oggi si è collocato come è giusto che sia in una posizione di raccordo fra il commissario e il personale di polizia che ha mansioni esecutive.

Filaus
22-04-11, 16: 10
Grazie per la risposta!
scusa per la domanda venale....ma a quanto si aggirano gli stipendi mensili degli ispettori e dei commissari(netto base più eventuali indennità...)?e soprattutto,sono adeguati alla vita lavorativa che svolgono?chiedo questo perchè so che la penitenziaria è fortemente in sotto organico e che spesso gli appartenenti al corpo sono tenuti a fare straordinari...(poi,ovviamente,non so se mi giungono voci sbagliate.....non conosco nessuno che ne faccia parte e vorrei saperne di più...)

A_N_T_O_N_Y
23-04-11, 11: 43
sono gli stessi delle altre FF.OO.

Filaus
23-04-11, 13: 44
Potresti,cortesemente,essere più preciso?
inoltre,credi siano adeguati alla vita lavorativa che conducono?c'è differenza tra carico ed ore di lavoro in un istituto rispetto ad un altro?(ad esempio,un amico mio è commissario di polizia di stato;come prima assegnazione ha avuto Brescia;da due anni è stato trasferito a Catania e mi dice che il carico di lavoro è praticamente il doppio...)

alpacinn
23-04-11, 14: 13
Filaus quello è ovvio...... dipende dove finisci....ci sono istituti penitenziari con più mole di lavoro e altri con meno, dipende dalla carenza di personale, dal numero di agenti, dal sovraffollamento, se è un carcere con pochi o troppi detenuti.

Filaus
23-04-11, 14: 29
ma credete che gli stipendi (che ancora non riesco a capire a quanto si aggirano...) siano adeguati alla mole di lavoro media?

alpacinn
23-04-11, 14: 35
non so quanto prenda un ispettore ma sicocme sto facendo il corso da agente ti so dire a grandi linee che un semplice agente prende di base sui 1400 euro..... con qualche notturno, e qualche ora di straordinario, mettici una domenica qua e la...... alla fine prende sui 1700/1800/1900 euro..... di sicuro come base un ispettore guadagnerà molto di più di 1400 euro......sarà sui 1600/1700, quindi aggiungici gli straordinari e il resto.....supera di sicuro i 2000 euro. La mole di lavoro non è certo come quella di un povero sfruttato....considera che la polizia penitenziaria come le altre polizie fa 6 ore al giorno...... e quella è la base....con lo straordinario fai 8 ore magari invece che 6..... beh non mi sembra una mole devastante di lavoro :)

Filaus
24-04-11, 13: 46
niente male.....

altairV
24-04-11, 14: 15
Sulla carta i compiti dei commissari sono stabiliti dal d.lgs. 146/2000 art. 6 ma ne conosco uno che più che commissario sembra un'educatrice che ha indossato per sbaglio l'uniforme...A part equesto ovvio che un istituto con 100 agenti e 200 detenuti avrà un carico di lavoro inferiore a uno con 500 agenti e 1000 detenuti. Ma lo stipendio resta lo stesso...
Fossi io Commissario ad esempio userei molto il potere di delega e dai detenuti non mi farei proprio vedere salvo eventi eccezionali ma molto eccezionali tipo rivolte , suicidi, evasioni ecc, di certo non per una richiesta di cambio di cella...sic...
Riguardo agli stipendi, anche se non attinente l'argomento di questo topic, consiglio la lettura a partire da questa pagina
http://www.siulp.it/Layouts.asp?IDPagina=64&IDTipoPagina=9&IDMacroArea=6&IDpadre=&IDVerticalizza=&DatiVert=&Source=

Filaus
24-04-11, 14: 48
perchè,se fossi tu il commissario,dai detenuti non ti faresti proprio vedere...?

adeinos
25-04-11, 12: 33
Non ho compiti di di sorveglianza o gestione organizzativa però credo che il ragionamento sia questo: delegare i compiti ed i poteri decisori favorisce sia l'assunzione di responsabilità da parte del personale preposto sia la velocizzazione di alcune dimaniche decisorie che in un ambiente come gli istituti possono presentarsi più e più volte, se fossero accentrate in un'unica figura finirebbero a formare un imbuto creando disagi negli agenti di sezione che nel frattempo devono gestire la situazione, creando anche un vuoto di potere in chi si trova ad essere preposto o di sorveglianza .

Inoltre se si abitua un soggetto, qualsiasi sia l'ambiente, a dover far riferimento alla figura apicale per risolvere delle problematiche comuni , lo si abitua a scavalcare le figure intermedie ed a concedere meno "rispetto-autorevolezza" alle stesse.

Senza dimenticare che le questioni comuni e pratiche è meglio siano risolte da personale abituato alla pratica (non solo al concetto) della vita detentiva, tenere il polso della situazione e gestire le vicende anzichè farsi pilotare degli eventi vuol dire saper far filare l'istituto in un modo consono alla sicurezza e ai vari compiti a cui la polizia penitenziaria è preposta.

Poi ci sono tante altre dinamiche , che secondo me renderebbero preferibile questo ragionamento, però non credo siano utili al discorso in quanto sono di stretta operatività .

Questo è il mio pensiero.

altairV
25-04-11, 20: 48
Adeinos hai centrato perfettamente il punto.
Che poi molti colleghi responsabili delle sezioni preferiscano, vuoi per non conoscenza della materia, vuoi perchè non interessa relazionarsi, che qualsiasi richiesta dell'utente venga risolta da chi sta gerarchicamente sopra è un altro paio di maniche...
@filaus: solo in determinate situazioni udienza diretta ma sicuramente mi farei vedere nelle sezioni detentive e inviterei l'utenza a rivolgersi PRIMA ai colleghi della sezioni e saranno loro o a risolvere la problematica se di loro competenza o inviarli agli uffici/colleghi preposti se non di loro competenza.
Due esempi per capirci: alla richiesta di quale sia l'iter per essere autorizzato a fruire dei colloqui il collega DEVE rispondere; alla richiesta di poter nominare nuovo difensore il collega DEVE saper inviare il detenuto all'ufficio preposto al caso. Ho sentito detenuti in udienza dal commissario chiedere queste cose. Il bello è che ha pure risposto, giusto per carità, ma senza preoccuparsi di perchè le informazioni non siano arrivate al detenuto prima dell'udienza con lui!