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Visualizza Versione Completa : Come sarebbe stato questo pianeta senza alcuna credenza religiosa?



soccorritore
10-04-11, 00: 08
Era un po' che riflettevo su questo argomento. Poniamo il caso che non fosse mai esistita, nell'evoluzione dell'essere umano su questo pianeta, alcuna credenza religiosa. Semplicemente che l'essere umano non avesse mai sentito il bisogno di credere all'esistenza di qualche entità superiore alla quale rivolgere i suoi pensieri, riferirsi durante le scelte di vita più importanti, dunque totale ateismo. Secondo voi vi sarebbe stata una evoluzione più pacifica, dato che molti conflitti, fin dal periodo del medioevo, e per arrivare anche in età contemporanea, scaturirono per contrapposizioni di ideologie religiose? In una condizione di completo ateismo, oggi non esistere alcun odio fra ebrei e musulmani, fra musulmani e cristiani. Sarebbero solo dei popoli con culture, lingue e tradizioni differenti. Oppure una condizione di totale ateismo avrebbe portato ad una evoluzione più egocentrica, dato che sarebbero venuti a mancare concetti come la carità, l'etica, la misericordia ecc...?
Una società completamente atea avrebbe potuto sviluppare diversamente le scoperte scientifiche, non ponendosi, ad esempio, interrogativi sul concetto di vita allo stadio di embrione, come sono invece stati posti da rappresentanti della religione cattolica?

Raiden
10-04-11, 00: 34
Senza alcuna credenza religiosa, milioni di persone non sarebbero morte nelle tante "guerre sante", nelle varie insurrezioni, repressioni e persecuzioni a sfondo religioso, che sono iniziate con la religione stessa e che ancora oggi hanno luogo.
Personalmente non condivido le idee politiche ed economico-sociali di Marx, ma trovo che la frase "la religione è l'oppio dei popoli" esprima una profonda verità.

AndreaZ91
10-04-11, 00: 46
Senza alcuna credenza religiosa, milioni di persone non sarebbero morte nelle tante "guerre sante", nelle varie insurrezioni, repressioni e persecuzioni a sfondo religioso, che sono iniziate con la religione stessa e che ancora oggi hanno luogo.
Personalmente non condivido le idee politiche ed economico-sociali di Marx, ma trovo che la frase "la religione è l'oppio dei popoli" esprima una profonda verità.

Completamente d'accordo.
Ma senza religione o fede, a cosa "l'uomo semplice" può appendersi sperando che "qualcuno" lo protegga o dopo la morte ci sia "qualcosa" di meglio? L'uomo ne ha bisogno. E' fisiologico. Senza religione, si sarebbe inventato qualcos'altro.

E quel qualcos'altro avrebbe portato comunque milioni di morti. :)

Alex1990
10-04-11, 04: 40
Prendendo dal lato sociologico la tua riflessione e riducendo il discorso alla situazione europea, continente nel quale è stato portato avanti per secoli il cristianesimo, dico che ancora oggi nella vita di tutti i giorni ne portiamo le tracce.
Per secoli la Chiesa è stata un'agenzia di controllo sociale, un'istituzione che, semplificando il discorso, potesse dire ciò che fosse giusto e ciò che fosse sbagliato.
Portiamo ancora i segni tramandati dal cristianesimo ( sia come religione sia come incidenza nel tessuto sociale)nonostante il processo di laicizzazione , li porta pure colui il quale può considerarsi ateo o agnostico.

Non per niente, pure l'agnostico potrebbe storcere il naso a sentir parlare per esempio di poligamia, auto erotismo, sessualità diversa dal comune, considerate per l'appunto cose di bassa moralità.
Far sentire in colpa come peccato o far provare senso di imbarazzo ad un ragazzino perché scopre il proprio corpo ( processo del tutto naturale, il povero Freud fu ridicolizzato quando espose le sue tesi ) non ha proprio senso.
Torniamo indietro nella gloriosa Roma troviamo quadri e rappresentazioni ( dimostrazioni di modello sociale) degli esempi che ho elencato ed eravamo sempre noi europei e abitanti della penisola italiana
Se non ci fosse stata per la Chiesa, non ci potremmo immaginare come ci comporteremmo diversamente nei nostri più comuni modelli d'agire quotidiani e di sicuro saremmo più umani e naturali ( per gli amici molto credenti, proprio come ci voleva il creatore, a sua immagine e somiglianza)

FRANCODUE
10-04-11, 08: 46
Spostata nella sottosezione appropriata, visto l'argomento.

basilischio
12-04-11, 19: 05
Secondo me non avete compreso la domanda di soccorritore, infatti le vostre risposte si rifericono a a periodi storici abbastanza recenti, dove la differenza di religioni fra musulmani, ebrei, cristriani ecc...era già radicata, tralasciando completamente tutto quelle che era prima di queste religioni.
Tanto per essere precisi la regligione cristiana e musulmano discendono da quella ebraica, quindi bisognerebbe sorvolare sulle beghe fra queste religioni ed andare a vedere cosa c'era prima dell'ebraismo, o meglio tornare alla nascita del genere umano e capire come lo stesso si sarebbe potuto evolvere se non avesse avuto la "percezione" del divino.
Infatti i primi uomini scambiarono i fenomeni naturali per qualcosa di divino e tutto questo perchè non riuscivano a dargli una spiegazione. Fin dall'antichità tutto ciò che non era spiegabile era considerato di natura soprannaturale. Da questa convinzione si sono creti prima gli idoli e di conseguenza le religioni. E' stata una necessità per mancanza di conoscenza, ed è quello che accade tutt'oggi senza andare a cercare querre sante, crociate, inquisizioni ecc.. ecc.. che sono state cusate da mancanza di conoscenza o interpretazione a proprio favore delle nozioni sulla religione che erano state tramandate.

Per poter continuare questa discussione bisognerebbe stabilire se la percezione del divino è insita nell'essere umano o se questa è derivata della non conoscenza.

SamWar
14-04-11, 20: 43
Ecco qua il copia incolla dell'altra discussione..


Perché esistiamo? Perché dobbiamo morire? Perché talvolta soffriamo nella vita? Come posso vivere bene e felicemente?


1:> La religione ce lo dice: esiste un Dio che ha creato un intero Universo esclusivamente per noi e poi ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza. Noi umani possiamo comprendere le sue leggi e sta a noi rispettarle, se lo faremo avremo premi, altrimenti punizioni.
2:>La religione ce lo dice: non morirete affatto! La vostra anima resterà in vita. La vita dopo la morte, se in vita avrete rispettato i precetti religiosi, sarà meravigliosa.
3:>La religione ce lo dice: Dio ci mette alla prova! Chi affronta le difficoltà non perdendo la fede sarà ricompensato nell'altra vita.
4:>La religione ce lo dice: rispetta pedissequamente i precetti religiosi, prega intensamente ogni giorno e vivrai bene. Sarai parte di una comunità che ti comprenderà e ti aiuterà nei momenti di difficoltà e che si coalizzerà quando ci sarà da affrontare sfide.

Esaminando queste concezioni della realtà da un punto di vista pratico bisogna rendersi conto di una cosa: esse funzionano! E funzionano tanto bene che intere generazioni di esseri umani hanno basato la loro esistenza su di esse, a partire dalle forme di civiltà nell'antica mesopotamia, le prime che ci abbiano lasciato referti storici, fino ad arrivare ai giorni nostri. E sicuramente continuerà anche in futuro! Come la penso io...

basilischio
14-04-11, 21: 38
Pare a me o l'argomento della discussione è un'altro!!
cioè questo:
Come sarebbe stato questo pianeta senza alcuna credenza religiosa?

TorciaUmana
14-04-11, 22: 10
E' una domanda molto interessante che mi sono posto più volte.
Ma trovo ancora impossibile rispondermi decentemente: è più facile immaginarsi un ipotetico sviluppo di vita senza ossigeno (non foss' altro perchè effettivamente esistente) che non immaginarsi una razza umana senza religione.
C'è un' innegabile spinta verso il trascendentale e, quand' anche si partisse dal presupposto esistenziale equivalente al celeberrimo "Dio è morto", ecco il gingillo sostitutivo 100% artificiale del partito, dell' Homo Novus/Providentiae (vi ricorda qualcosa?Anche di politicamente recente?), del valore X, dello status/casta Y.
Poi, vabbè, che ci è ancor più frugale ed essenzialista, e si accontenta di divinizzare la squadra di calcio (vedasi Ultras)... o la vagina, abbinandola magari ad una 4a coppa C al fine di crearsi una sua personale e testosteronica Trinità per la quale, se necessario, ridursi al lastrico o fare avventatezze dalle incisive ed irreparabili implicazioni penali.

Insomma, è nato prima l' uovo o la gallina?
Io dico l' uovo, visto che trattasi di conglomerato unicellulare.

SamWar
15-04-11, 13: 04
Se leggete tutto il testo capite che significa..non esisterebbe.

basilischio
15-04-11, 19: 03
Se leggete tutto il testo capite che significa..non esisterebbe.

Sinceramente non riesco a capire tutti quei "la religione celo dice" e quel "esse funzionano", quando la discussione è incentrata sul se la religione non esistesse.

Se non esiste tutte quelle cose che hai citato non potrebbero dire perchè non esisterebbero......

SamWar
15-04-11, 22: 08
Sinceramente non riesco a capire tutti quei "la religione celo dice" e quel "esse funzionano", quando la discussione è incentrata sul se la religione non esistesse.

Se non esiste tutte quelle cose che hai citato non potrebbero dire perchè non esisterebbero......

Ok mi scuso per il fuori discussione, aggiungo..secondo me se non ci fosse religione la razza umana difficilmente sarebbe sopravvissuta, oppure non si sarebbero verificate tutte quelle guerre sante che tutt'oggi devastano il mondo. Non lo sapremo mai!Fatto sta che l'uomo come avete detto in molti a bisogno di credere in qualcosa; in un dio, una seconda vita e altro ancora.

Deneb
27-07-11, 14: 20
E' impossibile un mondo senza religione.
L'uomo tende spontaneamente a farsi domande e non trovando risposte le cerca in qualcosa di superiore.
La domanda del thread così posta tra l'altro presuppone che la religione sia un'invenzione umana e da analizzare da un punto di vista ateo.
Così non dovrebbe essere visto che non abbiamo nessuna certezza ne in un senso ne in un altro.

Dire poi che ha causato milioni di vittime è tautologico: cosa non ha causato vittime nella storia dell'uomo?tutto, poiché è nella sua indole il tentativo di autoestinzione, quando tutte le religioni professano la pace tra i popoli.

Cosa sarebbe questo mondo senza religione?
Probabilmente una giungla preistorica senza esseri superiori.

DCDD
28-07-11, 00: 15
una pace..

joenna
05-08-11, 10: 28
non so rispondere.
Ma di sicuro non ci sarebbe stata la pace come molti credono. I pretesti sarebbero stati altri, ma le guerre ci sarebbero state lo stesso. La religione è un mezzo per accedere ad un fine.
Andando un attimino OT mi soprende come molti vedano solo ed unicamente gli aspetti negativi della religione, e in particolare del cristianesimo, non accorgendosi in realtà che tutte le convinzioni di libertà, di uguaglianza e di giustizia ci derivano proprio dalla religione. Le convinzioni che possediamo non sono radicate in noi a prescindere da ciò che ci cironda, ma è proprio ciò che ci circonda che crea le nostre convinzioni.

Inflasap
29-08-11, 17: 18
credo che avremmo colonizzato tanti altri pianeti,non andremmo più avanti con l'energia nucleare e potremmo fare i salti iperspaziali, ma saremmo anche delle persone con un'anima simile a quella delle macchine :am055

Westindias
08-09-11, 15: 03
Un luogo molto triste...

beowuff
15-03-12, 17: 06
migliore

austinpowers
15-03-12, 17: 20
Era un po' che riflettevo su questo argomento. Poniamo il caso che non fosse mai esistita, nell'evoluzione dell'essere umano su questo pianeta, alcuna credenza religiosa. Semplicemente che l'essere umano non avesse mai sentito il bisogno di credere all'esistenza di qualche entità superiore alla quale rivolgere i suoi pensieri, riferirsi durante le scelte di vita più importanti, dunque totale ateismo. Secondo voi vi sarebbe stata una evoluzione più pacifica, dato che molti conflitti, fin dal periodo del medioevo, e per arrivare anche in età contemporanea, scaturirono per contrapposizioni di ideologie religiose? In una condizione di completo ateismo, oggi non esistere alcun odio fra ebrei e musulmani, fra musulmani e cristiani. Sarebbero solo dei popoli con culture, lingue e tradizioni differenti. Oppure una condizione di totale ateismo avrebbe portato ad una evoluzione più egocentrica, dato che sarebbero venuti a mancare concetti come la carità, l'etica, la misericordia ecc...?
Una società completamente atea avrebbe potuto sviluppare diversamente le scoperte scientifiche, non ponendosi, ad esempio, interrogativi sul concetto di vita allo stadio di embrione, come sono invece stati posti da rappresentanti della religione cattolica?
domanda difficile...
ci sono state società che hanno provato a essere totalmente atee .. la russia comunista.. la cina .. come sono andate le cose? non mi sembra molto bene.. il mio non è un elogio alla religione anche perche la religione e la fede sono due cose diverse, si puo essere "religiosi" con una serie di riti e usanze , simboli etc pur essendo atei.. un tifoso di calcio puo essere religiosi in quel che fa.. ha i suoi dei, i suoi simboli i suoi riti e cosi via... e cosi tante altre categorie di persone..
purtroppo o per fortuna non sapremo mai come sarebbe stata l'umanita senza religione.. forse non sarebbe stata.. chissà..

bartok
15-03-12, 17: 30
senza l'uomo.

beowuff
15-03-12, 21: 21
La religione è un'invenzione dell'uomo...insomma cosa fa credere a cristiani, musulmani, buddhisti e compagnia cantante, che i loro dei siano veri, mentre zeus, minerva e marte siano solo un'invenzione degfli antichi? l'uomo ha sempre avuto la necessità di darsi delle spiegazioni, a partire dall'alternarsi delle stagioni per arrivare alla morte e a cosa ci sarà dopo. Ed è per questo che ha inventato dio...

anyone
16-03-12, 13: 04
Completamente d'accordo.
Ma senza religione o fede, a cosa "l'uomo semplice" può appendersi sperando che "qualcuno" lo protegga o dopo la morte ci sia "qualcosa" di meglio? L'uomo ne ha bisogno. E' fisiologico. Senza religione, si sarebbe inventato qualcos'altro.

E quel qualcos'altro avrebbe portato comunque milioni di morti. :)


Non è esatto, gli agnostici e gli atei sono sempre esisti, sin dai tempi dei greci e anche prima. Solo che sono sempre stati poco "sponsorizzati". Non ho bisogno di fare del bene sperando di acquisire abbastanza punti per essere al sicuro nell'aldilà, preferisco fare del bene perché è giusto prendersi cura del prossimo, fine a sé stesso.


E' impossibile un mondo senza religione.
L'uomo tende spontaneamente a farsi domande e non trovando risposte le cerca in qualcosa di superiore.
La domanda del thread così posta tra l'altro presuppone che la religione sia un'invenzione umana e da analizzare da un punto di vista ateo.
Così non dovrebbe essere visto che non abbiamo nessuna certezza ne in un senso ne in un altro.

Dire poi che ha causato milioni di vittime è tautologico: cosa non ha causato vittime nella storia dell'uomo?tutto, poiché è nella sua indole il tentativo di autoestinzione, quando tutte le religioni professano la pace tra i popoli.

Cosa sarebbe questo mondo senza religione?
Probabilmente una giungla preistorica senza esseri superiori.

Una giungla preistorica? Cos'è, sono state le religioni a scoprire l'antibiotico, il moto dei pianeti, la forza di gravità, l'automobile, il termometro, l'atterraggio sulla luna etcetc? Non sono state forse le religioni -e sappiamo quali - a frenare o tentare di frenare la scienza?


non so rispondere.
Ma di sicuro non ci sarebbe stata la pace come molti credono. I pretesti sarebbero stati altri, ma le guerre ci sarebbero state lo stesso. La religione è un mezzo per accedere ad un fine.
Andando un attimino OT mi soprende come molti vedano solo ed unicamente gli aspetti negativi della religione, e in particolare del cristianesimo, non accorgendosi in realtà che tutte le convinzioni di libertà, di uguaglianza e di giustizia ci derivano proprio dalla religione. Le convinzioni che possediamo non sono radicate in noi a prescindere da ciò che ci cironda, ma è proprio ciò che ci circonda che crea le nostre convinzioni.

Beh l'hai tirato in ballo tu il cristianesimo, ma vorrei chiederti una cortesia, studia un pochino, noterai che cronologicamente il cristianesimo ha sempre sottomesso la donna, condannando i gay a marcire all'inferno e usato il pretesto religioso per portare avanti movimenti estremisti e razzisti. Un esempio è il protestantesimo (che è una forma di cristiamesimo) religione del white anglo saxon protestant - religione tipo - del Ku Klux Klan.

Dispiace ma non la penso così, la religione salvo poche religioni molto antiche che professano la vera non violenza è stata, è, e rimarrà una clava adibita alla sottomissione degli ignoranti, un'arma per abbattere il nemico - o se preferisci - una pillola indolore per far sentire meglio il soldato dopo che avrà ammazzato il nemico, così potrà dire "l'ho fatto in nome di Dio, piuttosto che nel nome della patria che servo".

Hitler assieme a qualche altro coglione l'aveva capito ed è l'unica cosa buona che avevano capito.

Come sarebbe un mondo senza religioni? Domanda fatta male, preferirei una domanda del tipo "come sarebbe un mondo con un'unica religione che raccoglie il meglio di quelle esistenti". Beh sarebbe un mondo sicuramente migliore.

austinpowers
16-03-12, 16: 11
Non è esatto, gli agnostici e gli atei sono sempre esisti, sin dai tempi dei greci e anche prima. Solo che sono sempre stati poco "sponsorizzati". Non ho bisogno di fare del bene sperando di acquisire abbastanza punti per essere al sicuro nell'aldilà, preferisco fare del bene perché è giusto prendersi cura del prossimo, fine a sé stesso.



Una giungla preistorica? Cos'è, sono state le religioni a scoprire l'antibiotico, il moto dei pianeti, la forza di gravità, l'automobile, il termometro, l'atterraggio sulla luna etcetc? Non sono state forse le religioni -e sappiamo quali - a frenare o tentare di frenare la scienza?



Beh l'hai tirato in ballo tu il cristianesimo, ma vorrei chiederti una cortesia, studia un pochino, noterai che cronologicamente il cristianesimo ha sempre sottomesso la donna, condannando i gay a marcire all'inferno e usato il pretesto religioso per portare avanti movimenti estremisti e razzisti. Un esempio è il protestantesimo (che è una forma di cristiamesimo) religione del white anglo saxon protestant - religione tipo - del Ku Klux Klan.

Dispiace ma non la penso così, la religione salvo poche religioni molto antiche che professano la vera non violenza è stata, è, e rimarrà una clava adibita alla sottomissione degli ignoranti, un'arma per abbattere il nemico - o se preferisci - una pillola indolore per far sentire meglio il soldato dopo che avrà ammazzato il nemico, così potrà dire "l'ho fatto in nome di Dio, piuttosto che nel nome della patria che servo".

Hitler assieme a qualche altro coglione l'aveva capito ed è l'unica cosa buona che avevano capito.

Come sarebbe un mondo senza religioni? Domanda fatta male, preferirei una domanda del tipo "come sarebbe un mondo con un'unica religione che raccoglie il meglio di quelle esistenti". Beh sarebbe un mondo sicuramente migliore.

capisco il tuo punto di vista però tieni conto di due o tre cose:
per la dottrina cattolica il bene si fa perchè è bene farlo e per amore verso il prossimo e non per andare in paradiso, per la chiesa gesu cristo morendo ci ha gia salvato tutti e quindi non dobbiamo compiere alcun gesto che ci faccia andare in paradiso dato che lo ha gia fatto lui per noi, semmai lo faremo per aderiee al suo amore e al suo ideale..

inoltre molte questioni legate alla scienza sono legate alla fede o alla chiesa..
galileo era credente e la sua "punizione" fu una serie di preghiere e messe che lui fece compiere da sua figlia suora..
altre scoperte e invenzioni sono state compiute da religiosi e studiosi credenti.. o comunque in contrapposizione a quanto affermava la chiesa .. es: la terra è piatta.. io non sono d'accordo e quindi cercherò di dimostrarti il contrario.. quindi che ci piaccia o meno se non ci fosserostate teorie bislacche della chiesa da sbugiardare non ci sarebbe stata la ricerca di una verità alternativa ad essa..
per quanto riguarda distorsioni di dottrine e insegnamenti che hanno portato a omofobia etc non è colpa dell'insegnamento iniziale che era giusto..

spero di non risultare polemico perche non lo sono e non voglio esserlo e sulla fede ho un sacco di dubbi pero mi piace analizzare le questioni nel modo piu imparziale ed oggettivo possibile..

amichevolmente
austinpowers

Alt4ir_91
16-03-12, 16: 16
La religione è un'invenzione dell'uomo...insomma cosa fa credere a cristiani, musulmani, buddhisti e compagnia cantante, che i loro dei siano veri, mentre zeus, minerva e marte siano solo un'invenzione degfli antichi? l'uomo ha sempre avuto la necessità di darsi delle spiegazioni, a partire dall'alternarsi delle stagioni per arrivare alla morte e a cosa ci sarà dopo. Ed è per questo che ha inventato dio...

straquoto! "la religione è l'oppio dei popoli" già citata è una frase che racchiude tutto

clock
16-03-12, 16: 34
non mi piace questa discussione gia so come andra a finire.

austinpowers
16-03-12, 16: 48
non mi piace questa discussione gia so come andra a finire.

ma no .. don't worry.. se ne parliamo in pace e armonia e rispettando il credo o non credo altrui non può che farci bene parlarne :-)

Wiseman
16-03-12, 16: 53
Si potrebbero dire tante cose.
Che tra religione e fede, come ha già notato più di qualcuno, c'è una differenza profonda.
Che tra religione e catechismo (= diffusione universale del messaggio) c'è spesso un abisso.
Che la cultura media in materia di religione non è esattamente da eruditi, e che quindi alcuni aspetti rischiano di essere tralasciati o fraintesi...

Io provo semplicemente a mettere le cose in prospettiva storica.
Le grandi religioni politeiste del passato, in area mesopotamica e poi indo-europea, sono religoni legate essenzialmente alle paure primitive, come la paura del tuono e delle tempeste, ed alle speranze elementari (la fertilità, il raccolto). L'olimpo greco-romano si distingue per l'enorme sforzo di antropizzazione delle figure divine: che hanno passioni e vizi, non sono modelli comportamentali.
Poi arrivano le religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo, islam. Tentativi, a diversi livelli di affinamento, di estendere alla vita quotidiana alcuni precetti etici ed igienici che aiutano a regolare la vita sociale.
Cade l'impero romano, e l'organizzazione territoriale della chiesa cattolica rimane l'ultimo baluardo di riferimento per le comunità sociali, amministra le leggi, impartisce certezze. Nel rogo culturale di quel tempo, il riferimento diventa Aristotele, la cui opera quasi enciclopedica si presta ad essere adottata come parametro e fonte del sapere: ipse dixit, l'ha detto lui. L'errore è stato confondere le prescrizioni etiche (regole comportamentali utili alla ricostruzione di un tessuto sociale organizzato) con quelle scientifiche, necessariamente ancorate al loro tempo (la terrà è piatta, al centro del sistema solare).
Balzo in avanti clamoroso, riforma luterana e controriforma. Vita secolare e vita spirituale non coincidono più, e forse neppure derivano l'una dall'altra (Calvino introduce l'idea della predestinazione, e lui e Lutero abbandonano il concetto delle opere di bene come un fidelity program per conquistare l'aldilà). A Roma ci si irrigidisce un tantino, si avvia la caccia alle streghe, agli eretici, ai diversi.
Ultima tappa, il relativismo etico contemporaneo: ciò che va bene a me, per me va bene. Non ci sono valori assoluti, anzi è un dovere contestare tutto e tutti per poi darsi un sistema di regole a proprio uso e consumo.

Scusate il raptus.
Mi serve a sottolineare la estrema criticità del quesito niziale e, di conseguenza, la deriva che assume la discussione.
Cos'è che consideriamo la "parte oppiacea" della religione, le sue regole sociali o quelle che comportano il controllo sulla comunità? Il fatto che impongano, ad esempio, la monogamia all'interno del matrimonio, per avere certezze sulle paternità e sulla procreazione, o l'associazione alla categoria del "peccato" di comportamentyi che potremmo ritenere fisiologici (e che, con lo strumento della confessione, divengono mezzi di ricatto sociale)?

Di quale parte della religione vorrebbero fare a meno i Colleghi che ritengono migliore un mondo senza religione? Tutta? anche la speranza che non si negano neppure gli atei?

austinpowers
16-03-12, 17: 46
Si potrebbero dire tante cose.
Che tra religione e fede, come ha già notato più di qualcuno, c'è una differenza profonda.
Che tra religione e catechismo (= diffusione universale del messaggio) c'è spesso un abisso.
Che la cultura media in materia di religione non è esattamente da eruditi, e che quindi alcuni aspetti rischiano di essere tralasciati o fraintesi...

Io provo semplicemente a mettere le cose in prospettiva storica.
Le grandi religioni politeiste del passato, in area mesopotamica e poi indo-europea, sono religoni legate essenzialmente alle paure primitive, come la paura del tuono e delle tempeste, ed alle speranze elementari (la fertilità, il raccolto). L'olimpo greco-romano si distingue per l'enorme sforzo di antropizzazione delle figure divine: che hanno passioni e vizi, non sono modelli comportamentali.
Poi arrivano le religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo, islam. Tentativi, a diversi livelli di affinamento, di estendere alla vita quotidiana alcuni precetti etici ed igienici che aiutano a regolare la vita sociale.
Cade l'impero romano, e l'organizzazione territoriale della chiesa cattolica rimane l'ultimo baluardo di riferimento per le comunità sociali, amministra le leggi, impartisce certezze. Nel rogo culturale di quel tempo, il riferimento diventa Aristotele, la cui opera quasi enciclopedica si presta ad essere adottata come parametro e fonte del sapere: ipse dixit, l'ha detto lui. L'errore è stato confondere le prescrizioni etiche (regole comportamentali utili alla ricostruzione di un tessuto sociale organizzato) con quelle scientifiche, necessariamente ancorate al loro tempo (la terrà è piatta, al centro del sistema solare).
Balzo in avanti clamoroso, riforma luterana e controriforma. Vita secolare e vita spirituale non coincidono più, e forse neppure derivano l'una dall'altra (Calvino introduce l'idea della predestinazione, e lui e Lutero abbandonano il concetto delle opere di bene come un fidelity program per conquistare l'aldilà). A Roma ci si irrigidisce un tantino, si avvia la caccia alle streghe, agli eretici, ai diversi.
Ultima tappa, il relativismo etico contemporaneo: ciò che va bene a me, per me va bene. Non ci sono valori assoluti, anzi è un dovere contestare tutto e tutti per poi darsi un sistema di regole a proprio uso e consumo.

Scusate il raptus.
Mi serve a sottolineare la estrema criticità del quesito niziale e, di conseguenza, la deriva che assume la discussione.
Cos'è che consideriamo la "parte oppiacea" della religione, le sue regole sociali o quelle che comportano il controllo sulla comunità? Il fatto che impongano, ad esempio, la monogamia all'interno del matrimonio, per avere certezze sulle paternità e sulla procreazione, o l'associazione alla categoria del "peccato" di comportamentyi che potremmo ritenere fisiologici (e che, con lo strumento della confessione, divengono mezzi di ricatto sociale)?

Di quale parte della religione vorrebbero fare a meno i Colleghi che ritengono migliore un mondo senza religione? Tutta? anche la speranza che non si negano neppure gli atei?
complimenti wiseman .. uomo saggio.. il tuo nick ti calza a pennello, ottimo intervento!