PDA

Visualizza Versione Completa : Thread sul mondo subacqueo



TorciaUmana
24-03-11, 20: 27
Vorrei che Orange (e, se c'è, anche qualcun altro competente, perchè no) ci aprisse il complesso mondo dei sommozzatori, facendoci lezione partendo dai fondamentali e arrivando alle attrezzature di erogazione e di lavoro subacqueo più complesse, passando per nozioni di biologia marina.

Vorrei sapere cosa ne pensate, fermo restando che non potrete chiedergli come far saltare in aria una nave con mignatte esplosive e altre competenze militari riservate.

Cosa ne pensate?
Lui, di per sè, è disponibile... vediamo se siete interessati anche voi.

informatore
24-03-11, 20: 41
Ok, a me interessa, ed ho una domanda da nubbio: esiste il combattimento sottomarino? Di quello tra sub e non tra veicoli? Ma anche, esistono le pattuglie subaquee?

Orange
25-03-11, 07: 36
.... esiste il combattimento sottomarino? Di quello tra sub e non tra veicoli? ...
Certo che si'
Usiamo dei fucili subacquei con dei caricatori speciali che ci permettono di sparare 25 arpioni a raffica in meno di 6 secondi ! ! !
Utilizziamo anche tecniche di Judo, ma le proiezioni e le cadute non sono molto efficaci !

Ma daiiiiiiiiiii ! !

Se vogliamo parlare di subacquea a me va benissimo, ma parliamo delle tecniche "civili", di come funziona, di come si fa, dei pescetti.......

Charlie 2
25-03-11, 07: 54
Ok, a me interessa, ed ho una domanda da nubbio: esiste il combattimento sottomarino? Di quello tra sub e non tra veicoli? Ma anche, esistono le pattuglie subaquee?

Esistono operazioni subacquee più o meno complesse. Dal semplice (per così dire) controllo della carena della nave e dei suoi organi di governo (eliche e timoni) in cui si puliscono le serrette (prese a mare) alle operazioni subacquee più complesse quali ad esempio la bonifica di un tratto di fondale per verificare la presenza di ordigni per finire al il salvataggio dell'equipaggio di un sommergibile affondato che possono essere effettuate impiegando la Campana ecc. ecc.

Inoltre ci sono le operazioni di infiltrazione dal mare che possono avvenire impiegando attrezzature subacquee ad ossigeno (ARO) ecc. ecc.

Oltre alle operazioni subacquee militari che ho indicato, ci sono quelle che vengono effettuate in campo civile quali ad esempio le riparazioni sottomarine, i salvataggi o meglio i recuperi di persone scompare in acqua ecc. ecc. ecc.

In funzione del tipo di operazione subacquea da fare e sopratutto in funzione della quota a cui si andrà ad operare le attrezzature subacquee sono molto differenti. Si parte dalla classica apparecchiatura ad aria (ARA) che consente di lavorare sino a quote non molto profonde (max 40 metri) per tempi assolutamente limitati (circa un'ora) per passare alle miscele varie (Nitrox ecc.) che vengono impiegate per immersioni più profonde e, quando si lavora in saturazione, consentono di rimanere a quote profonde, con l'ausilio delle campane, anche per settimane.
Per le operazioni belliche effettuate dagli incursori o dai DOA/RECON del Reggimento S. Marco, viene impiegato l'ARO - l'autorespiratore ad ossigeno che è un'apparecchiatura a circuito chiuso che ha il duplice vantaggio: il primo che, essendo a circuito chiuso, non prioduce bolle in superficie per cui consente di rimanere occulti al nemico, il secondo è dato dal fatto che, essendo a solo ossigeno, non fa accumulare azoto nei tessuti del corpo per cui è possibile rimanere immersi per lungo tempo senza problemi di decompressione. Di contro ch'è che l'ossigeno puro ad una quota superiore ai 12-14 metri diventa velenoso quindi non si possono superare tali profondità - ma daltronde nelle operazioni effettuate dagli incursori non è necessario scendere a quote profonde.

Infine c'è la subacquea ricreativa, praticata oggigiorno da "cani e porci" a causa delle politiche commerciali di alcuni "dispensatori di brevetti" quasi a livello "fai da te" ... ma questa è un'altra storia.

---------------------Aggiornamento----------------------------


Certo che si'
Usiamo dei fucili subacquei con dei caricatori speciali che ci permettono di sparare 25 arpioni a raffica in meno di 6 secondi ! ! !
Utilizziamo anche tecniche di Judo, ma le proiezioni e le cadute non sono molto efficaci !

Ma daiiiiiiiiiii ! !

Se vogliamo parlare di subacquea a me va benissimo, ma parliamo delle tecniche "civili", di come funziona, di come si fa, dei pescetti.......

A parte gli scherzi esiste la "lupara" che non è altro che un normalissimo fucile subacqueo che, al posto dell'arpione ha un alloggiamento in cui viene inserita una cartuccia da caccia. Non viene certo usata per operazioni belliche ma è in dotazione ai rebarti sub di bordo come protezione da squali ecc. nel caso ci si dovesse immergere in acque pericolose.

Orange
25-03-11, 08: 59
... Di contro ch'è che l'ossigeno puro ad una quota superiore ai 12-14 metri diventa velenoso quindi non si possono superare tali profondità .....[COLOR="NAVY"]
Ah, ma allora ci sono delle persone del settore in questo Forum ! :)

Mi permetto solo di apportare una correzione all'affermazione sopra.
La soglia di tossicità dell'ossigeno puro é ad una pressione di 1,7 bar quindi a 7 metri di profondità.

Per il resto sono evidentemente d'accordo su tutto.

Charlie 2
25-03-11, 09: 18
Sulla quota massima di lavoro dell'ARO ci sono molte scuole di pensiero. La US Navy lavora in ARO sino a 14 metri la Marina Militare Italiana consente di scendere sino a un massimo di 12 metri. naturalemente se uno si mantiene al di sopra dei 7-10 metri rimane in sicurezza; al di sotto bisogna farlo solo per situazioni di necessità.
Orange il mio primo brevetto da OSSALC l'ho preso nel 1979 al Varignano, poi sono seguiti i brevetti ricreativi SSI.

Orange
25-03-11, 10: 03
In effetti qui in Francia sono ammesse solo delle incursioni veloci al di sotto dei 7 metri.

Riguardo i brevetti ricreativi, per quanto riguarda l'ossigeno puro la regolamentazione é molto rigida e limita le immersioni a 6 metri al massimo

Mydra
25-03-11, 15: 07
Rispondendo alla prima domanda,ci sono vari approcci d' inizio al mondo subacqueo,io preferisco iniziare facilmente con i miei allievi.Cioè spiego l'assetto,la densità dell'acqua gli effetti della pressione sugli spazi d'aria, effetti dell'acqua sulla luce,effetti dell'acqua sul suono.per arrivare agli erogatori ce ne vuole :) !
Detto ciò,spiego brevemente cosè l'assetto: La ragione per cui una nave di grandi dimensioni galleggia nonostante pesi diverse tonnellate, è perchè la forma del suo scafo è stata progettata per spostare un volume d'acqua superiore al suo peso.(questo è il principio di Archimede,la base per capire l'assetto).I l controllo dell'assetto è molto importante per chi si immerge:
1. Se il peso del volume d'acqua spostato da un'subacqueo è maggiore del suo peso avrà un'ASSETTO POSITIVO.
2. Se il peso del volume d'acqua spostato da un'subacqueo è uguale al suo peso,avrà un'ASSETTO NEUTRO.
3.Se il peso del volume d'acqua spostato da un'subacqueo è minore del suo peso,avrà un'ASSETTO NEGATIVO.
Di solito, il corpo umano ha un assetto leggermente positivo,a causa degli spazi d'aria presenti, (i polmoni,o i tessuti adiposi).L'attrezzatura utilizzata, come ad esempio la muta, contribuisce a rendere l'assetto ulteriormente positivo.Per compensare ciò, non è sufficiente espirare l'aria dai polmoni,ma il sub dovrà utilizzare anche una zavorra(i pesi).Ed è anche possibile utilizzare un GAV (GIUBBOTTO AD ASSETTO VARIABILE),IL gav è un giubbotto dove si aggiunge aria o si elimina,cosi si riesce a variare il proprio assetto,rendendolo positivo o negativo,o semplicemente neutro.

Ragazzi mi fermo perchè non so fino a che punto possa interessarvi!

ldgasman
25-03-11, 16: 59
Mi permetto di rilevare che 1.7 bar corrispondono a 2.7 atmosfere assolute (ATA) e pertanto a circa 17 metri di acqua di mare. L'ossigeno iperbarico comincia a essere tossico dopo le 2.8 ATA in camera iperbarica. A pressioni meno elevate in mare dove c'è la componente dell'attività fisica, per cui gli incursori della Marina Italiana, che fanno uso dell'ARO (autorespiratore a Ossigeno) non devono superare le 2.2 ATA o 12 metri di profondità. Ci sono altre marine militari i cui limiti di profondità sono ancora inferiori (8-10 metri).

Orange
25-03-11, 17: 43
Idgasman,
per favore, puoi andare a presentarti nell'apposita sezione, "Benvenuto, presentati" ?
Grazie

Ippogrifo
25-03-11, 18: 05
A parte gli scherzi esiste la "lupara" che non è altro che un normalissimo fucile subacqueo che, al posto dell'arpione ha un alloggiamento in cui viene inserita una cartuccia da caccia. Non viene certo usata per operazioni belliche ma è in dotazione ai rebarti sub di bordo come protezione da squali ecc. nel caso ci si dovesse immergere in acque pericolose.

Vero!La cartuccia è consigliabile che sia a pallettoni 00,e con borra in plastica per garantirne la tenuta impermeabile ,ma solo per pochi metri di profondità.
Tuttavia esiste un'arma specifica subacquea,creata dalla Heckler & Koch,e che è in dotazione un pò a tutte le Forze Speciali Subacquee.
La P 11.
http://it.wikipedia.org/wiki/Heckler_&_Koch_P11

Si tratta di una sorta di arma multicanna (ha cinque canne pre-caricate e stagne) ad accensione elettrica,con un tiro utile sott'acqua fino a 15 mt.

Orange
25-03-11, 18: 05
Oltretutto, adesso che guardio meglio il tuo post, c'é un errore di fondo 1,7 bar sono uguali a 1,7 ATA
A 7 metri di profondità hai una pressione assoluta di 1,7 bar

Proviamo a mettersi d'accordo fin dall'inizio, altrimenti gli utenti rischiano di non ritrovarsi più.

informatore
25-03-11, 19: 24
Cavolo, è molto interessante capirne di subacquea; non credevo che si potesse andare così poco in profondità. Ma, come me le spiegate le classiche immagini dei documentari su bariere coralline/pesci/cavità naturali, riprese a parecchi metri sotto il livello dell'acqua, dove ad occhio sono sicuramente più di 20 metri?? Mi sbaglio?

Ippogrifo
25-03-11, 19: 47
Cavolo, è molto interessante capirne di subacquea; non credevo che si potesse andare così poco in profondità. Ma, come me le spiegate le classiche immagini dei documentari su bariere coralline/pesci/cavità naturali, riprese a parecchi metri sotto il livello dell'acqua, dove ad occhio sono sicuramente più di 20 metri?? Mi sbaglio?

Ma in quei casi si usa il normale Auto Respiratore ad Aria,il cosiddetto ARA.
E con quello,rispettando le quote e i tempi di decompressione (oltre a adoperare eventualmente miscele di Nitrox o altro),si arriva ben oltre i 100 mt di profondità,dove c'è il buio però.

Mydra
25-03-11, 19: 53
scendere con l'ossigeno,ha dei limiti,mentre con aria normale,puoi scendere a discrezione, però alcuni brevetti hanno dei limiti.
spiego :18 metri, questo è il limite di immersione per i brevetti Open Water Diver.
Con il brevetto Advanced Open Water Diver, il limite di profondità è portato a 30 metri, con il brevetto di specialità Deep Diver, il limite è di 40 metri.
i famosi 30 metri,qui si fa attenzione al famoso effetto martini! :)

Orange
26-03-11, 11: 03
Quando mi é stato proposto di discutere di subacquea in una sezione che alcuni utenti avrebbero voluto creare, ho accettato con entusiasmo.
Nella mia idea, c'era l'intenzione di parlare di questa attività che ci apre le porte di un mondo che é ancora poco conosciuto, da poche persone.
Per fare questo, secondo me bisognerebbe restare semplici e parlare della subacquea in generale, che sia militare o ricreativa, di come funziona, dei problemi dati dalle leggi fisiche e di come si possono evitare, dei materiali utilizzati, delle tecniche, dei principi di base, degli animali e delle piante e della flora che si trovano, dei pericoli o degli incidenti a cui ci si espone, del mare in generale...

Ma allora bisogna potere e volere restare semplici e su principi generali.
E bisogna che gli interventi vengano fatti da persone competenti che vogliono trasmettere l'amore che hanno per il mare e per le attività subacquee.
Discussioni come quelle dei Bar e degli ATA non servono a nessuno, soprattutto quando trasmettono informazioni sbagliate o date in ogni caso in modo confuso e che creano confusione in persone ( i nostri utenti), che non sono necessariamente informate sulla subacquea.

Personalmente, ho apprezzato tanto l'esposizione di Charlie 2 sulla subacquea militare : chiara, semplice, completa, fatta da una persona che spiega semplicemente come sono le cose, con calma, modestia, senza voler far vedere che "lui sa". Niente termini difficili, niente cose troppo tecniche.

E' solo il mio pensiero, di sicuro non per sminuire nessuno, ci mancherebbe !
Penso che questa discussione potrebbe diventare molto interessante, lunga, completa, ma bisogna che i vari argomenti che si affronteranno siano presentati e proposti e spiegati da gente competente. Informazioni sbagliate date su un Forum pubblico, su un'attività "sensibile ed a rischio" come la subacquea, possono essere pericolose.

Quindi inviterei Charlie 2, Mydra e me stesso, per il momento, ad avere un controllo "stretto" di quello che viene detto qui in questa sezione.

joenna
26-03-11, 13: 02
Potete spiegarmi come funziona la famosa legge di Boyle al ritorno in superficie? So che ritornando in superficie, il volume dell'aria che conteniamo nei polmoni aumenta in modo esponenziale il suo volume, quindi se non ci si ricorda di espirare, i polmoni si fracassano(embolia)...

Charlie 2
26-03-11, 13: 50
Un gas all'aumento della pressione viene compresso mentre al diminuire della pressione si espande, cioè aumenta di volume. Questa legge della fisica è molto importante poichè quando si scende in acqua durante una immersione subacquea si è soggetti a continui aumenti (quando si scende) e diminuzioni (quando si sale) della pressione dell'acqua sui tessuti ed organi umani.

Questo problema non sussiste per chi si immerge in apnea poichè al momento dell'immersione egli, in superficie, incamera dell'aria che ha un certo volume (quello dei polmoni). Scendendo la pressione umenta quindi l'aria nei polmoni diminuisce di volume. Al momento del ritorno in superficie l'aria ritornerà al volume iniziale per cui il corpo umano non ne risente.

Quando invece scendiamo con un respiratore ad aria questi erogherà un flusso d'aria ad una pressione crescente per poter consentire ai polmoni di respirare normalmente poichè la pressione interna dei polmoni per poter garantire la respirazione deve essere uguale a quella esterna se no si respira con sforzo. Per cui a 10 metri di profondità ad ogni respiro incamrero il doppio di aria (ossigeno e azoto) rispetto a quando sono in superficie, a 20 metri il triplo a 30 metri il quadruplo ecc. ecc. ecc.
A questo punto se a 10 metri faccio un bel respiro e schizzo fuori dall'acqua il volume dell'aria nei polmoni tornando in superficie sarebbe il doppio di quella dei polmoni con la conseguenza che l'aria per uscire si trova un'altra strada attraverso i tessuti provocando un macello.

Ecco perchè quando si risale bisogna respirare normalmente (non smettere mai di respirare) e se dovessimo fare una risalita d'emergenza senza autorespiratore bisogna espellere l'aria (basta tenere la bocca aperta).

Poi se vogliamo parlare della legge di Boyle attacco una serie di formule ed equazioni .... ma non mi va

BassoProfilo
26-03-11, 13: 59
Potete spiegarmi come funziona la famosa legge di Boyle al ritorno in superficie? So che ritornando in superficie, il volume dell'aria che conteniamo nei polmoni aumenta in modo esponenziale il suo volume, quindi se non ci si ricorda di espirare, i polmoni si fracassano(embolia)...

Se ho un po' di tempo ci posso provare..

TorciaUmana
26-03-11, 14: 04
Quest' uomo... non è un uomo: guardate che record http://www.youtube.com/watch?v=zFUZCp22JkE&feature=related

BassoProfilo
26-03-11, 14: 56
..anzi ci hanno già provato..

Ultear95
26-03-11, 20: 30
Io non ci capisco niente purtroppo ma mi piacerebbe imparare :)

Nicolò

TorciaUmana
26-03-11, 20: 36
Orange, Charlie, mydra, BassoProfilo, riuscite a mettervi d' accordo (con quali strumenti comunicativi, non so) su un ipotetico programma didattico da stilare e seguire per questo thread?
Vorrei, soprattutto per i fondamentali, che la cosa fosse alquanto ordinata ed istruttiva.

ziobru
26-03-11, 22: 35
Innanzitutto complimenti per questa discussione :)!
Essendo di Salerno che è una città marittima ed avendo alcuni amici che praticano immersioni sia in ARA che in Apnea devo dire che l'argomento è davvero molto interessante, ed è da un pò di tempo che mi appassiona (spero di prendere al più presto il brevetto per immersione ^^)!
Questo sport da ciò che ho capito durante alcune conversazioni con persone competenti (i miei amici sopracitati) richiede tanta preparazione sotto il punto di vista fisico infatti prima di un immersione ci sono svariati fattori da considerare se si vuole tornare in superficie senza avere problemi..
L'attrezzatura poi richiede un bel pò di spesa, ma se scelta con attenta valutazione e tenuta con la giusta manutenzione può durare anche un bel pò di tempo..
Sarebbe interessante stilare una lista all'interno del thread del materiale necessario per svolgere un immersione ed i vari brevetti necessari per scendere alle diverse profondità..
:)

Orange
27-03-11, 11: 16
... su un ipotetico programma didattico da stilare e seguire per questo thread?
Vorrei, soprattutto per i fondamentali, che la cosa fosse alquanto ordinata ed istruttiva.

Penso che ci vogliano alcune cose precise.

- Tutti possono fare commenti, dare pareri, chiedere informazioni, raccontare aneddoti, chiedere spiegazioni, ma se si vuole parlare di "fondamentali", bisogna lascia parlare degli istruttori, per essere certi (nei limiti del possibile) che le informazioni siano vere, reali, chiare, semplici, comprensibili.

- Riguardo i brevetti ed i vari livelli, bisognerebbe fare astrazione delle didattiche. Si puo' parlare di subacquea e di immersione in generale senza dover prendere in riferimento una scuola piuttosto che un'altra. Si dovrebbe evitare di presentare ad esempio l'Open Water come il brevetto che permette di andare fino a 18 metri, perché questa é la visione di una serie di scuole di immersione. D'altra parte c'é anche la CMAS che permette di andare fino a 20 metri, con un brevetto che non si chiama Open Water, ma semplicemento brevetto di primo livello...... ci sono almeno due filosofie e scuole di pensiero ( a parte una montagna di scuole e didattiche PADI, SSI, NAUI, CMAS, Federazioni varie ecc ecc)
Quello che é interessante, é il presentare cosa si deve fare, come si deve fare per andare sott'acqua in sicurezza : le leggi fisiche sono le stesse per tutti, ed i barotraumatismi o gli incidenti dovuti alla tossicità dei gaz sono gli stessi per tutti...

TorciaUmana
27-03-11, 11: 53
ma se si vuole parlare di "fondamentali", bisogna lascia parlare degli istruttori, per essere certi (nei limiti del possibile) che le informazioni siano vere, reali, chiare, semplici, comprensibili.
Bene, si può censire una lista di persone competenti che, magari, per un tot periodo, sono gli unici a poter scrivere dei propri posts monotematici.
Dopodichè, fatte le lezioni su (ad esempio) le attrezzature, vi fermate un pò per le classiche domande di fine lezione.
E così via.

basilischio
27-03-11, 12: 36
Penso che ci vogliano alcune cose precise.

- Tutti possono fare commenti, dare pareri, chiedere informazioni, raccontare aneddoti, chiedere spiegazioni, ma se si vuole parlare di "fondamentali", bisogna lascia parlare degli istruttori, per essere certi (nei limiti del possibile) che le informazioni siano vere, reali, chiare, semplici, comprensibili.

- Riguardo i brevetti ed i vari livelli, bisognerebbe fare astrazione delle didattiche. Si puo' parlare di subacquea e di immersione in generale senza dover prendere in riferimento una scuola piuttosto che un'altra. Si dovrebbe evitare di presentare ad esempio l'Open Water come il brevetto che permette di andare fino a 18 metri, perché questa é la visione di una serie di scuole di immersione. D'altra parte c'é anche la CMAS che permette di andare fino a 20 metri, con un brevetto che non si chiama Open Water, ma semplicemento brevetto di primo livello...... ci sono almeno due filosofie e scuole di pensiero ( a parte una montagna di scuole e didattiche PADI, SSI, NAUI, CMAS, Federazioni varie ecc ecc)
Quello che é interessante, é il presentare cosa si deve fare, come si deve fare per andare sott'acqua in sicurezza : le leggi fisiche sono le stesse per tutti, ed i barotraumatismi o gli incidenti dovuti alla tossicità dei gaz sono gli stessi per tutti...

Prendo spunto dalle parole in neretto per dare un suggerimento, di come poter strutturare la discussione, perchè per il resto, per me stare in acqua è come per un pesce stare fuor d'acqua.

Manterrei questa discussione per tirar giu un programma sulle varie lezioni e concordare le linee guida, lasciando spazio a richieste di approfondimenti da parte degli utenti. ecc.
Una volta stilato il programma inizierei trattando ogni singolo argomento secondo il programma stabilito, concordando, in privato, un testo fra i maggiori esperti, che tiene conto delle richieste degli utenti.
Il testo concordato e definitivo, andrebbe messo in una discussione apposita e CHIUSA in modo che solo Orange può apportare modifiche.
Il tutto risulterebbe una discussione monotematica e molto tecnica senza commenti "strampalati".

L'argomento è molto delicato e "pericoloso" per il "fai da te" quindi è bene che le informazioni siano chiare e semplici e che indichino chiaramente ciò che richiede ATTENZIONE e PRESENZA di personale QUALIFICATO per non incorrere in pericolosi inconvenienti.

TorciaUmana
27-03-11, 14: 37
Perfetto, UomoRadioattivo (=Basilischio).
Un thread che faccia da libro di testo, ed uno in cui raccogliere richieste e/o dare chiarimenti.

Pensavo anch'io a qualcosa del genere, ma temevo che voi dello staff giudicaste una mia simile richiesta come un pò troppo pretenziosa.
Volendo, però, si potrebbe in certi casi fare a meno di un testo unico e limitarsi a suddividersi la creazione di paragrafi.

Esempio, si da il via ad un capitolo sulle attrezzature.
Orange sceglie di parlare dei vari respiratori e relative miscele, Charlie delle mute e degli utensili base (torce, coltelli subacquei, sagole, ecc.), Pincopallo tratta manutenzione e riparazione basiche di tali materiali.

Esemipio 2, nuovo capitolo sulla fisiologia.
Charlie scrive di pneumologia ed emodinamica applicate alla subacquea, Orange ci parla dei vari barotraumatismi nello specifico ecc.

BassoProfilo
27-03-11, 17: 52
Ciao se riesco parteciperò nel mio piccolo se posso essere utile in qualche modo

basilischio
27-03-11, 19: 52
Torcia io parlo di discussione unica con testo concordato che può essere suddiviso per capitoli o addirittura paragrafi utilizzando allo scopo post singoli opportunamente intitolati.
Ciò faciliterebbe anche la ricerca di un determinato argomento all'interno della discussione

TorciaUmana
27-03-11, 21: 23
A me pare stiamo dicendo la stessa cosa, più o meno.

Orange
29-03-11, 18: 35
... ci aprisse il complesso mondo dei sommozzatori, facendoci lezione partendo dai fondamentali e arrivando alle attrezzature di erogazione e di lavoro subacqueo più complesse, passando per nozioni di biologia marina....

Prendo a riferimento il messaggio iniziale.
Se vogliamo cominciare dai fondamentali, direi di cominciare...dall'inizio.
Direi anche di affrontare i vari argomenti, pensando di rivilgersi a delle persone insesperte, che vogliono scoprire o capire un po' meglio come funziona l'immersione.
Quindi ogni argomento sarà trattato in maniera semplice ed elementare, provando e semplificare il più possibile.
Se ci sono delle persone che hanno dei livelli superiori o che vogliono approfondire un argomento specifico, lo si farà con una serie di domande e risposte approfondite o molto approfondite e specialistiche.
Ma la spiegazione di base dei vari argomenti, la voglio semplice e facile da capire anche per i debuttanti.

Detto questo, direi di cominciare con le nozioni di "Pressioni e gli incidenti che possono essere provocati dalle variazioni delle pressioni stesse"

TorciaUmana
29-03-11, 19: 51
Fisica subacquea e barotraumatologia, insomma.
Non è male la tua idea, solo ricorda di fare qualche accenno ai tipi di attività svolte alle varie profondità.

Per banale esempio, se parli di situazioni pressorie e relativi traumi tipici di 80m di profondità, almeno un assaggino di commercial diving con campana conviene farlo, quantomeno per farsi una immagine "materiale" di come e perchè ci si ritrova con tot bar di pressione e tot tempi di immersione.
Non so se ho reso l'idea, mon grand-pere.

Orange
29-03-11, 20: 13
Hai reso l'idea, ma non voglio parlare né di barotraumatologia né di situazioni pressorie.
Parole difficili che non servono a niente dal momento che posso parlare nel primo caso, di incidenti causati dalla pressione.
Nel secondo caso non serve parlare di nessuna situazione né di tempi di immersione, perché i tempi non hanno nessuna influenza sugli incidenti barotraumatici.
Ho ben precisato che il primo "corso", lo voglio fare sulle pressioni e gli incidenti provocati dalle stesse; incidenti che non hanno niente a che vedere né con la profondità più o meno importante, né con la permanenza più o meno lunga ad una certa profondità.

Non so se ho reso l'idea mon petit fils :)

TorciaUmana
29-03-11, 20: 37
Ok, hai la mia benedizione :D

---------------------Aggiornamento----------------------------

Ah, senti un pò, puoi fare una stima del tempo occorrente per pubblicarci questa pima lezione?
Hai già del materiale facilmente comprensibile che potresti semplicemente tradurre in italiano, o dovrai fare un sunto ex novo?

Orange
30-03-11, 18: 50
Ma non serve niente di complicato.
Quando trovo una mezz'oretta al massimo da consacrare a questa cosa, butto giù il tutto "ex novo" come dici tu, e finisce li'
Non é niente di complicato.
Viceversa, prima faro' questo in MP con Charlie2, per vedere se é d'accordo, se vuole cambiare, togliere, aggiungere qualche cosa....
E poi la pubblichero' qui in sezione

TorciaUmana
30-03-11, 18: 55
Molto molto molto bene.

Orange
05-04-11, 12: 05
La pressione

L’aria che ci circonda e che circonda tutta la terra ha un peso.
Il peso dell’aria, a livello del mare é di 1 kg per ogni cm quadrato.
L’unità legale di misurazione della pressione é il bar.

Ma fate attenzione perché la pressione si puo’ definire in altri modi :
1bar é uguale a 1013millibars, o 1013hectopascal, o 1Atmosfera, o 760mm di mercurio.
Ritorniamo alla semplicità.

A livello del mare, l’aria pesa 1bar, cioé 1 kg per ogni cm quadrato : é la pressione atmosferica (la pressione dell’aria).

Ma noi siamo subacquei, quindi una volta in acqua, ci immergiamo e scendiamo in profondità. Anche l’acqua ha un suo peso. Una colonna d’acqua di 10 metri, pesa 1kg per ogni cm quadrato, quindi 1 bar : é la pressione idrostatica (la pressione dell’acqua). Ragion per cui, 10 metri d’acqua peseranno 1 bar, venti metri d’acqua 2 bar, 30 metri d’acqua 3 bar e cosi’ via.

Quando noi ci immergiamo, per esempio a 10 metri di profondità, ci troviamo sottoposti alla pressione di 10 metri d’acqua, alla pressione idrostatica, cioé 1 bar, alla quale bisogna sempre aggiungere la pressione dell’aria che pesa sulla superficie, sul livello del mare, la pressione atmosferica, cioé 1 bar. Il che vuol dire che a 10 metri di profondità, saremo sottoposti ad una pressione di 2 bar : é la pressione assoluta.

La pressione assoluta, é quindi la pressione alla quale si é sottoposti ad una certa profondità, ed é la somma della pressione dell’aria più la pressione dell’acqua (pressione atmosferica più la pressione idrostatica).

Ragion per cui, a 10 metri avremo una pressione di 2 bar, a 20 metri di 3 bar, a 30 metri di 4 bar …

Per terminare il discorso sulle pressioni, c’é da precisare che ogni qual volta si parla di una pressione, si intende sempre una pressione assoluta. Non serve specificarlo. Se per una ragione qualsiasi si vuole parlare della pressione dell’acqua o dell’aria, allora bisogna dirlo chiaramente. Altrimenti, nel momento in cui si dice «*tale pressione é di tanti bar*», si intende sempre una pressione assoluta.


Legge di Boyle - Mariotte

Un gas all'aumento della pressione viene compresso mentre al diminuire della pressione si espande, cioè aumenta di volume. Questa legge della fisica è molto importante poichè quando si scende in acqua durante una immersione subacquea si è soggetti a continui aumenti (quando si scende) e diminuzioni (quando si sale) della pressione dell'acqua sui tessuti ed organi umani.

Questo problema non sussiste per chi si immerge in apnea poichè al momento dell'immersione egli, in superficie, incamera dell'aria che ha un certo volume (quello dei polmoni). Scendendo la pressione umenta quindi l'aria nei polmoni diminuisce di volume. Al momento del ritorno in superficie l'aria ritornerà al volume iniziale per cui il corpo umano non ne risente.

Quando invece scendiamo con un respiratore ad aria questi erogherà un flusso d'aria ad una pressione crescente per poter consentire ai polmoni di respirare normalmente poichè la pressione interna dei polmoni per poter garantire la respirazione deve essere uguale a quella esterna se no si respira con sforzo. Per cui a 10 metri di profondità ad ogni respiro incamrero il doppio di aria (ossigeno e azoto) rispetto a quando sono in superficie, a 20 metri il triplo a 30 metri il quadruplo ecc. ecc. ecc.
A questo punto se a 10 metri faccio un bel respiro e schizzo fuori dall'acqua il volume dell'aria nei polmoni tornando in superficie sarebbe il doppio di quella dei polmoni con la conseguenza che l'aria per uscire si trova un'altra strada attraverso i tessuti provocando un macello.

Ecco perchè quando si risale bisogna respirare normalmente (non smettere mai di respirare) e se dovessimo fare una risalita d'emergenza senza autorespiratore bisogna espellere l'aria (basta tenere la bocca aperta).

Poi se vogliamo parlare della legge di Boyle attacco una serie di formule ed equazioni ....


Gli incidenti causati dai cambiamenti della pressione (incidenti barotraumatici)

Come abbiamo già visto, la pressione cambia nel corso dell’immersione.

Più scendo più la pressione aumenta e più i gas si comprimono ed i volumi diventano piccoli.
Più salgo e più la pressione diminuisce ed i gas si dilatano ed i volumi diventano grandi.

Questi cambiamenti di pressione possono provocare dei problemi ad alcuni organi del corpo umano : si tratta degli incidenti barotraumatici.

Gli occhi : é un incidente che implica il placcaggio della maschera contro il viso. Più scendiamo, più la pressione aumenta, più la maschera é spinta contro la faccia. Quando si arriva al limite dell’elasticità della parte in plastica o caucciù della maschera, si produce un effetto ventosa che puo’ provocare la rottura dei capillari degli occhi. Niente di grave, ma come sempre é meglio evitare tutti i problemi. Per evitare il placcaggio della maschera, é sufficiente avere il riflesso di immettere, di «*soffiare*» dell’aria nella maschera con li naso, ogni qualvolta si scende un po’ più in profondità.

I seni paranasali : sono delle cavità che si trovano nella scatola cranica. Se i canali che li mettono in comunicazione con le fosse nasali sono ostruiti, scendere in profondità risulterà impossibile, a causa del dolore. Per evitare questo problema, basta veramente poco : quando si va ad immergersi, non si deve essere raffreddati, influenzati, avere dei problemi di «*naso chiuso*». In ogni caso, prima di cominciare l’immersione, é buona regola pulirsi bene il naso con l’acqua di mare.

I denti : se abbiamo un dente che non é curato ed ha, ad esempio una carie, quando scendiamo in profondità, puo’ succedere che una bollicina d’aria vada dentro al dente, attraverso la carie. Il problema é che quando cominceremo a risalire, più si va su, più la pressione diminuisce, più i gas si dilatano e quindi la bollicina diventerà sempre più grande, fino al punto di fare male, e nei casi più gravi fino a provocare la rottura del dente. Anche qui, il problema si puo’ evitare facilmente con una semplice visita annuale dal dentista, al quale si dirà chiaramente che si pratica la subacquea.

Lo stomaco : lo stomaco, per il lavoro che fà, é una fabbrica di gas. Se siamo indisposti, o abbiamo dei problemi gastrici o intestinali, quando andiamo ad immergersi, lo stomaco continuerà a fare il suo lavoro ed a produrre dei gas che riempiranno lo stomaco stesso durante tutto il tempo in cui saremo in profondità. Nel momento in cui decideremo di risalire,….il problema é sempre lo stesso : più si sale, più la pressione diminuisce, più i gas si dilatano. Ad un certo punto i gas contenuti nello stomaco saranno cosi’ dilatati da provocare dolori anche acuti. Certo, una volta che il problema é presente, posso fare poco. Si puo’ provare a scendere un po’ più in profondità in maniera che i gas si ricomprimano un poco, ed a quel punto posso provare ad evacuare i gas contenunti nello stomaco. Non ci sono troppe soluzioni : posso provare a eruttare o a farli fuoriuscire per via anale. Puo’ far sorridere, ma nei casi più severi, bisogna ricomprimere il subacqueo in in cassone iperbarico. Come sempre, meglio di tutto é prevenire! Quindi se si é indisposti, si evita di andare ad immergersi. Allo stesso modo, 24 ore prima di un’immersione, é meglio evitare gli eccessi alimentari e le libagioni…

Le orecchie : Quando scendiamo, la pressione aumenta sul nostro corpo. A livello dell’orecchio, l’acqua entrerà nel canale auditivo ed andrà a «*premere*» sul timpano. All’inizio si avrà un leggerissimo fasitidio, che aumenterà sempre di più durante la discesa, fino a diventare un dolore importante. Per evitare tutto questo, la cosa semplicissima da fare é di tapparsi il naso con le dita, e quindi chiudere le narici, comprimendo il naso della maschera, e di soffiare, forzando l’aria che ho nella bocca/naso. Si sentirà fare un «*blop*» all’interno delle orecchie, il che vuol dire che il timpano si sarà messo in equilibrio, cio*é alla stessa pressioe che c’é esternamente. Questo movimento, che si chiama «*la manovra di Vasalva*» deve essere fatto in maniera molto dolce, delicata, ogni volta che aumento un po’ di più la profondità. Quando scendo devo sempre equilibrare le orecchie. Viceversa, alla risalita, non devo mai fare nessun movimento, perché l’orecchio si mette in equilibrio da solo, automaticamente.

La sovradistensione polmonare : si tratta di un incidente grave, che puo’ arrivare a conseguenze «*estreme*»! Il meccanismo é semplice da capire. Se sono in profondità, per esempio a 20 metri, e prendo un respiro dall’erogatore, riempiro’ i polmoni con circa 5 litri d’aria. Se per qualche motivo ( perché ho un problema qualsiasi, perché prendo paura, ecc…) risalgo in superficie bloccando la respirazione, e quindi senza svuotare l’aria che ho nei polmoni, cosa succederà ? Sempre il solito discorso : più salgo, più la pressione diminuisce, più i gas si dilatano. Quindi l’aria che avevo nei pomoni a 20 metri, circa 5 litri, man mano che saliro’ prenderà un volume più grande, ed alla superficie, mi trovero’ con un volume d’aria nei polmoni pari a 15 litri. Si capisce bene che i polmoni, per quanto elastici, non possono sopportare una variazione di volume cosi’ grande. Il risultato é quindi, in certi casi, estremamente grave. Eppure, per evitare questo tipo di incidente, la prevenzione é semplicissima : bisogna sempre espirare, quindi espellere l’aria che si ha nei polmoni, quando si risale verso la superficie. Durante la risalita non si deve mai, in nessun caso, per nessuna ragione bloccare le respirazione, ma si deve semplicemente continuare a respirare normalmente.

Orange
08-04-11, 12: 13
Prima di continuare, vorrei fare una precisazione molto importante, consigliato in maniera assolutamente perfetta da Charlie2.

Quello che stiamo facendo in questa sezione, NON é un corso di teoria della subaquea.

In nessun caso bisogna leggere queste pagine per andare dopo in mare a mettere in pratica quello che si ha "imparato".
Qui stiamo solo discutendo di subacquea, e per poter parlare un po' di questa attività magnifica, vi si danno alcuni principi di base, per farvi capire in modo semplice come funzionano le cose e per poterne discutere.

Ricordo a tutti che per poter praticare delle immersioni é necessario andare in una scuola di subacquea e affidarsi ad un buon istruttore ! ! ! !

TorciaUmana
10-04-11, 13: 56
Hai citato pressione atmosferica e pressione idrostatica.
Orbene, si suppone automaticamente che ci sia, per la prima, differenza tra subacquea "normale" e subacquea d' altura, vista l' aria più o meno rarefatta a seconda dell' altitudine... senza contare l' eventuale "scudo" rappresentato da ipotetica superfice lacustre letteralmente ghiacciata.
Come ci si regolerà di conseguenza?

Circa la pressione idrostatica, invece... essa cambia (anche solo leggermente) tra acqua dolce e acqua marina, giusto?
E non ci sono differenze tra l' essere in mare aperto circondati da sola acqua piuttosto che, nel caso di immersioni speleologiche, da un misto di acqua e "solidi" muri rocciosi di una grotta?

Orange
10-04-11, 17: 57
Riguardo le immersione in altura, le cose cambiano leggermente.

Riguardo gli incidenti barotraumatici, le cause ed i meccanismi che li provocano, e sooprattutto la prevenzione per evitarli, non cambia assolutamente niente.

Viceversa le cose cambiano riguardo la prevenzione di un incidente di decompressione.
Della gestione della decompressione, ne parlero' in seguito, in un altro "corso informativo".
Per il momento basti sapere che per evitare dei problemi bisogna sempre sapere esattamente la profondità alla quale si é.
In altura, la pressione dell'aria diminuisce, e quindi la pressione assoluta dilminuisce. A 1000 metri di altitudine la pressione é di circa 0,88 bar, per cui un subacqueo che vada ad immergersi, per esempio in un lago di montagna a 1000 metri di altitudine e vada ad una profondità di 30 metri, si troverà ad una pressione di 3,88 bar (invece di 4 bar a livello del mare).

Nella pratica della subacquea, non cambia niente, perché i computer subacquei calcolano automaticamente la pressione reale (sia dell'acqua, sia dell'aria) e quindi danno la profondità reale alla quale si é, i tempi di permanenza, le tappe, i tempi di risalita...
Nella teoria della subacquea, bisogna cominciare a fare calcoli su calcoli, ma non é sicuramente questa la sede più adatta.

Riguardo le variazioni della pressione idrostatica, sono ininfluenti

TorciaUmana
14-04-11, 19: 50
Attendo con ansia il prossimo articolo.

TorciaUmana
23-04-11, 11: 58
Novità?

FRANCODUE
23-04-11, 12: 44
Danilo come ben si sa è abbastanza impegnato.
Lasciatelo in pace.
Quando potrà non mancherà di aggiornare l'argomento.

TorciaUmana
23-04-11, 13: 07
Ok, ok...
Purtroppo, quando c'è la possibilità di imparare nuove ed interessanti cose, mi faccio prendere un pò troppo dalla trepidazione.

BassoProfilo
24-04-11, 09: 05
Qualcuno sa che tipi di mute si usano nelle infiltrazioni da mare in territorio nemico? Cioè solo il tipo senza rivelare info riservate ovviamente (liscio-spaccato, bifoderato, con o senza cerniera, uno o due pezzi..)
Ciao grazie

Orange
25-04-11, 10: 11
Per quanto riguarda le mute, bisogna vedere la missione, il posto, la stagione la temperatura dell'acqua ...

Per quanto riguarda il prossimo articolo, seguendo una progressione abbastanza logica, parlero' brevemente della legge di Dalton, della tossicità dei gas, e degli incidenti che sono causati proprio dalla tossicité dei gas.

In linea generale, avevo tardato a scrivere ancora su questa sezione, perché non c'era molto "movimento" e quindi pensavo che questi argomenti non interessassero nessuno.

TorciaUmana
25-04-11, 15: 11
In linea generale, avevo tardato a scrivere ancora su questa sezione, perché non c'era molto "movimento" e quindi pensavo che questi argomenti non interessassero nessuno.

Orange, lascia che ti dica chiaro e tondo una cosa: non so gli altri, ma io sarei capace (se fosse tecnicamente possibile, magari tramite apposito cateterismo vescicale attuato su di voi dai sergeant infermieri sul posto) di chiederti finanche quanta urina produci quotidianamente, foss' anche solo per farmi un' idea scientifica di come si è messi, in quanto ad idratazione ed omeostasi del liquidi corporei, in teatri operativi come la Mayotte.
Quindi, fidati: "movimento" o meno, qualcuno decisamente interessato a ciò che hai da "insegnare" lo trovi sempre, qui.

Orange
18-06-11, 18: 06
In questa parte del mondo, alla Réunion, un uomo é stato attaccato ed ucciso da uno squalo.
Al di là di quello che possono dire i soliti esperti, questo ragazzo di una trentina d'anni non ha avuto nessuna possibilità di essere salvato, dato che l'attacco é stato sicuramente portato per un motivo alimentare, e di conseguenza la vittima é stata recuperata immediatamente dopo l'attacco, senza un braccio né la gamba destra.

Ippogrifo
18-06-11, 18: 39
Statisticamente gli attacchi di squali con finalità nutrizionali sono piuttosto rari,ma pur sempre esistenti.
In questo caso immagino che rientri nella statistica della casualità,per quanto terribile sia stato.
Il che non rende gli squali più pericolosi di quanto siano,ovvero non molto,perchèl'uomo non rientra nelle sue priorità alimentari.
Certo che se un'animale non mangia da tempo,sia esso uno squalo,un orso o anche un lupo (di cui diversi sono tornati ad aggirarsi sulle nostre montagne) le probabilità di essere aggrediti ,crescono.
Uno squalo in particolare,se aggredisce per cibarsi,è in grado di infliggere istantaneamente ferite devastanti,con imponenti emorragie e a nulla servono i soccorsi anche se immediati.
I casi di sopravvivenza ad aggressioni di squali,sono da attribuirsi perlopiù a nuotatori o surfisti scambiati erroneamente per foche,e lasciati andare subito dopo il primo morso,quando l'animale si rende conto che la preda è diversa.
Solo in quel caso i danni sono RELATIVAMENTE limitati e i soccorsi possibili.

Charlie 2
18-06-11, 20: 25
Feci un incontro ravvicinato con uno squalo in indiano poco fuori Mascate nell'Oman. Fortunatamente non ci ha dato noia anche se, pur avendo le lupare (come da regolamento) l'adrenalina scorreva a fiumi e la cosa, a mente fredda, nella sua bellezza è stata terrificante.

Orange
20-06-11, 16: 57
Ecco un eventuale argomento interessante : gli squali.

Per quanto mi rguarda, non ho mai visto un solo squalo in immersione di servizio.
Viceversa, nella vita civile, ho fatto molte, molte immersioni con questi animali, ed ho partecipato ad alcune campagne di studio, di ricerca, di marcatura.

Sono completamente d'accordo con Charlie 2, che definisce un incontro con uno squalo come un qualche cosa di bello, e che fà scorrere l'adrenalina a fiumi.
Sono d'accordo anche con Ippogrifo nella sua analisi, a parte il fatto che questi animali non hanno bisogno di mordere per sapere "cosa sia", e quindi per riconoscere la preda.
Per il resto, se l'attacco é motivato da una ragione alimentare, statisticamente, la morte sopravviene nel 100% dei casi, ma come dice giustamente Ippogrifo, si tratta di una possibilità che si avvera poche volte ogni annno e nel mondo intero.

Resta di fatto che gli squali sono essenziali all'equilibiro marino e quindi del pianeta intero, e non bisogna mai dimenticare, che quando siamo nel mare, gli ospiti siamo noi ...

---------------------Aggiornamento----------------------------


Qualcuno sa che tipi di mute si usano nelle infiltrazioni da mare in territorio nemico? Cioè solo il tipo senza rivelare info riservate ovviamente (liscio-spaccato, bifoderato, con o senza cerniera, uno o due pezzi..)
Ciao grazie

http://www.militariforum.com/public/upload/193248424220062011165413.jpg


http://www.militariforum.com/public/upload/193248424220062011165553.jpg

E sapete dove sono ?
Intorno all'isola di Bergeggi, a Spotorno.

Ippogrifo
20-06-11, 17: 24
...Resta di fatto che gli squali sono essenziali all'equilibiro marino e quindi del pianeta intero, e non bisogna mai dimenticare, che quando siamo nel mare, gli ospiti siamo noi ...

Sottoscrivo al 100%!
Comunque secondo me la paura degli squali è molto spesso immotivata,in molta parte enfatizzata da film e racconti di ogni genere.
Ci sono molte più vittime su questo pianeta per cadute di fulmini che per attacchi di squalo,solo che questi ultimi,quando si verificano,finiscono quasi sempre in prima pagina sui giornali.
Ma se chiedete a qualcuno se ha paura dei fulmini,vi sorridono rispondendovi che sono paure infantili.
Razionalmente parlando,quando ci si immerge in acque tropicali bisognerebbe preoccuparsi più delle infezioni che si potrebbero contrarre in caso di ferite (anche superficiali) in acque calde ricche di microrganismi,piuttosto che degli eventuali attacchi di squali.
Nel Mar Rosso,ad esempio, quando abbiamo fatto delle immersioni turistiche nello Stretto di Tiran,abbiamo avuto modo di osservare MOLTO da vicino un branco di squali martello,che passavano nella assoluta indifferenza per tutto quello che li circondava.
Teoricamente potevamo anche essere in pericolo,ma l'eleganza e la maestosità di quegli animali ci impressionò a tal punto che restammo tutti a guardarli ammirati,e alla fine dell'immersione avevamo tutti il sorriso stampato sul volto,e a nessuno passò per la mente nemmeno per un istante di aver potuto correre qualche rischio!
Questi animali sono così belli che non meritano tutto l'alone di paura che li circonda,e molte specie sono anche assolutamente inoffensive.

---------------------Aggiornamento----------------------------



http://www.militariforum.com/public/upload/193248424220062011165553.jpg

E sapete dove sono ?
Intorno all'isola di Bergeggi, a Spotorno.

Tutto normale,cosa c'è di strano?;)
Divisa subacquea regolamentare della Legione Straniera!
Dopotutto lo si intuisce da un piccolo particolare,anche se non molto visibile!;)

Orange
20-06-11, 17: 47
...Questi animali sono così belli che non meritano tutto l'alone di paura che li circonda,e molte specie sono anche assolutamente inoffensive...
Sinceramente é una frase magnifica, oltre ad essere assolutamente vera.



...Tutto normale,cosa c'è di strano?;)
Divisa subacquea regolamentare della Legione Straniera!...
E pensa che ci sono delle "male lingue" che affermano che in Legione Straniera abbiamo dei problemi psicologici e delle malattie mentali ...

bacioch
23-06-11, 17: 23
http://www.militariforum.com/public/upload/23213815323062011172219.jpg

Squalo Capopiatto di circa 3 metri preso in notturna l'estate scorsa nel Mar Ligure,rilasciato poi col piombo da un chilo e mezzo e i tre ami che aveva ingoiato:)
Mi spiace non si veda il mio record di salto mortale all indietro quando ero sulla plancetta ,convinto di una cernia gigante e mi appare il biancore dei dentoni a sega:)
.

Ippogrifo
23-06-11, 18: 16
Probabilmente si era spaventato più lui di quanto sia successo a te! ;)

Comunque gli squali sono sempre abitanti abbastanza comuni del Mar Ligure,e per le dimensioni e le razze,basta farsi un giretto al Museo di Storia Naturale di Genova per averne una dimostrazione.
E se si pensa che vivano solo al largo delle coste,basta leggere le targhettine appese sotto di loro,per convincersi del contrario.
Quasi tutti sono stati pescati di fronte a località come Portofino,Santa Margherita Ligure,Sestri Levante,Varazze...insomma non proprio dall'altra parte del mondo,eppure di aggressioni a bagnanti ( e specie d'estate,ce ne sono davvero tanti) nemmeno l'ombra!

Comunque la si veda,restano degli animali eleganti ed affascinanti,giunti a noi direttamente dalla preistoria e abitanti dei mari ben prima che noi iniziassimo a costruire capanne di fango.

cambiando un attimo argomento,ma restando in tema,avrei un quesito per Orange ( o chiunque abbia conoscenze all'altezza) riguardo alla regolamentazione delle immersioni.
Mi spiego meglio.
Quando ci siamo recati all'estero per effettuare delle immersioni e abbiamo adoperato l'aereo come mezzo di trasporto,ci è sempre stato proibito di immergerci il giorno stesso dell'arrivo,così come quello della partenza ,spiegandocelo con un generico "O si vola ,o ci si immerge,ma entrambe le cose lo stesso giorno non sono possibili".
Intuendo che la cosa ha sicuramente a che fare con i tempi di decompressione ( nel senso che la pressione in cabina degli aerei è tenuta all'equivalente di 3 500 mt di quota) e questo potrebbe falsare le tabelle di decompressione classiche,mi chiedevo se esiste un modo per calcolare questo periodo di "Pericolo",o se esiste una regola precisa in merito.

Grazie.

Orange
23-06-11, 18: 46
Per quanto riguarda le immersioni e l'aereo, la risposta é semplice.

Non c'é nessun problema ad immergersi dopo un volo.
Le strutture nelle quali si va a fare immersioni, consigliano di non immergersi il giorno stesso dell'arrivo, per evitare possibili problemi dovuti alla stanchezza del viaggio, ore di aereo, dormito poco e male o per niente, probabilmente un "decalage" orario. Viene applicata una regola di prudenza, ma non c'é nessuna controindicazione assoluta all'immersione subacquea, scendendo dall'aereo.

Discorso diverso per quanto riguarda volare, o semplicemente salire in altitudine, dopo un'immersione.
In questo caso effettivamente, ci sono delle controindicazioni mediche e fisiologiche reali.
Nella vita civile, viene insegnato che é meglio prendere l'aereo dopo 24 ore dall'ultima immersione.
Nelle vita militare, per lo meno da noi, applichiamo un protocollo di 12 ore di intervallo fra l'immersione e la presa di altitudine

Ippogrifo
23-06-11, 18: 54
Quindi in pratica,se ho capito bene,il rischio eventuale riguarderebbe la possibilità che una piccola parte dell'azoto disciolto nel sangue sia ancora presente.
Sinchè si resta a terra,l'organismo lo tollera senza problemi,ma se si sale in quota la densità minore dell'aria potrebbe portare alla formazione di un embolo.
Immagino di aver inteso bene,che le 24 ore servano per avere la certezza che tutto l'azoto disciolto nel sangue sia stato espulso,e che per i Militari questa soglia sia già ritenuta sufficiente dopo 12 ore.

Grazie della cortese e precisa spiegazione,Orange.

Orange
23-06-11, 19: 41
Tutto perfetto, con una piccola precisione : in quota, il problema non é la densità dell'aria, ma la pressione atmosferica che cambia e che diminuisce più si sale.

Point Man
23-06-11, 19: 49
Tutto perfetto, con una piccola precisione : in quota, il problema non é la densità dell'aria, ma la pressione atmosferica che cambia e che diminuisce più si sale.

Quindi la pressurizzazione all'interno della cabina (equivalente a circa 2000/2500m per i voli civili ) non serve in questi casi?

Orange
23-06-11, 20: 03
No; perché la pressione atmosferica comincia a essere critica per la dilatazione delle eventuali bolle di azoto, a partire dai 400 metri circa.

Point Man
23-06-11, 20: 19
Ho capito, grazie. Quindi se si pressurizzasse (in linea teorica) a 300m non ci sarebbero problemi...

Orange
23-06-11, 20: 32
In teoria no.

Point Man
23-06-11, 20: 57
Ok, quindi anche per le evacuazioni (in elicottero) di chi è stato colpito da embolia non si dovrà superare quota 300...
Grazie di nuovo e scusate la raffica di domande! :D

Orange
06-07-11, 16: 16
Altro attacco da squalo, questa volta in Madagascar.
Ieri, quattro persone si sono immerse a circa 55 metri di profondità, su un gruppo di rocce molto colonizzate e ricche di vita.
Dopo alcuni minuti, due subacquei hanno cominciato la risalita, lasciando i due compagni sulle rocce, ancora per un po'.
Durante la risalita, hanno visto improvvisamente i loro due compagni risalire in una "nuvola verde", abbastanza rapidamente. Uno dei due, perdeva sangue da un braccio ed era assistito nella risalita dal suo compagno.
Uno squalo era arrivato tanto velocemente quanto inaspettatamente, aveva caricato uno dei due subacquei dandogli un morso al braccio, ed era ripartito.
L'attaccco é stato tanto rapido che i subacquei non hanno nemmeno visto arrivare l'animale, e non hanno potuto identificarlo.

Un'altra cosa vera é che ormai da un paio di settimane, ogni immersione che facciamo anche qui a Mayotte, troviamo almeno uno squalo, e ieri é stato avvistato anche un dugongo, in uno dei passaggi che mettono in comunicazione il lagoon con l'oceano, a 40 metri di profondità

Orange
12-07-11, 10: 47
Altro attacco da squalo, di nuovo alla Reunion, ma questa volta, la vittima ha avuto solo una grossa paura, é stato "strapazzato" un po', ma non é rimasto ferito.

Ippogrifo
12-07-11, 11: 12
Apparentemente questi due ultimi attacchi sembrerebbero più "Avvisi per il Territorio" che aggressioni gratuite.
Sembrerebbe quasi che gli squali avessero voluto mandare un avviso a quelli che consideravano intrusi in casa loro,perchè se avessero voluto far del male sul serio,quei due non avrebbero potuto raccontarlo sicuramente.
Secondo te è possibile che ci sia un aumento (apparente) di queste aggressioni,solo perchè sono aumentate le persone che si immergono in zone turistiche ,in località nuove o meno frequentate?

Orange
12-07-11, 16: 35
Domanda interessante.
Più che delle risposte, vorrei fare solo alcune considerazioni, sapendo che, come sempre quando si parla di squali, le variabili sono infinite, e noi umani conosciamo in maniera ancora molto approssimativa il comportamento di questi animali magnifici.

Sicuramente questi due ultimi attacchi in una settimana, non erano dettati da una ragione alimentare.
Molto probabilmente non era nemmeno una motivazione legata alla territorialità, primo perché non esiste una legge di territorialità, in senso stretto, per gli squali che hanno (probabilmente) sferrato i due attaccchi, e secondo perché, soprattutto nel secondo attacco, la zona non poteva essere il territorio di uno squalo (poca profondità, poco lontano da riva).
Per venire alle possibili risposte, o meglio alle considerazioni su questi attacchi :

1 - Sicuramente con le vacanze, il numero dei turisti e quindi della gente in acqua aumenta, e quindi aumenta parallelamente il numero di vittime potenziali, soprattutto in mari dove la presenza di squali é molto significativa.

2 - In queste zone, canale del Mozambico, e quindi Madagascar, Comores, Mayotte, in questa stagione arrivano le balene per partorire, provenienti dall'antartide, e passando nelle acque della Réunion. Questo porta sicuramente alcune specie di squali a portarsi nelle zone di "parto", dove sanno che ci saranno grandi quantità di cibo, dalla placenta alla possibilità di potersi attaccare a qualche balenottero ammalato o debole o morto. Gli squali in questione sono evidentemente dei grandi predatori quali il tigre, lo squalo bianco, il bull-shark.

3 - Sia i due ultimi attacchi di questa settimana che l'attacco mortale di alcuni giorni fà, sono stati fatti in condizioni particolari. Mare non calmo, poca visibillità, fine pomeriggio, vicino a riva, e soprattutto, grosse piogge.
Bisogna sapere che gli squali, soprattutto alcune specie fra cui il bull-shark, che é il pericolo numero uno per l'uomo, ben davanti al tigre o al bianco, sono molto sensibili alle variazioni di salinità dell'acqua. Nel corso dell'evoluzione, hanno registrato che quando la salinità diminuisce, c'é un apporto maggiore di cibo. Questo é dovuto al fatto che quando ci sono grosse piogge torrenziali sulle terre, i fiumi aumentano e si riempiono di tutto quello che le acque in piena trascinano via. Li' dove il fiume sbocca nel mare, l'apporto d'acqua dolce é molto più importante e quindi la salinità diminuisce, ma in più, insieme all'acqua arriva una quantità enorme di "cose da mangiare", cadaveri, carcasse e cose di ogni genere. Motivo per cui, quando ci sono acquazzoni torrenziali, il bull-shark si avvicina a terra, e si avvicina per mangiare. Il pericolo maggiore é anche che questo animale non ha nessuna specializzazione alimentare, per cui la sua dieta é composta semplicemente "da tutto".

Ippogrifo
12-07-11, 18: 41
Spiegazione decisamente esauriente ,che mi trova totalmente d'accordo.
Infatti penso anch'io che agli squali non interessi l'uomo in particolare,ma solo in maniera...diciamo così...accidentale!
In complesso restano animali superbi,tra i legittimi padroni dei mari e non particolarmente pericolosi.
Ricordo infatti che il numero delle persone morte per shock-anafilattico per essere venute in contatto con delle meduse,è centinaia di volte superiore,ma stranamente le meduse non fanno paura a nessuno!

Misteri della mente umana!

Roboris
23-12-21, 01: 35
Io sono totalmente ignorante in materia, ma le immersioni sono la stessa cosa della subacquea? Per apnea si intende immersione senza bombola di ossigeno? Per snorkeling si intende immersione col tubo? Diving con bombola? Esistono altre tipologie?

Ippogrifo
24-12-21, 22: 10
Le immersioni comprendono tutte le modalità d'andar sott'acqua.
Apnea significa andare sott'acqua trattenendo il respiro,senza ausilio di nessun apparato.
Nelle bombole generalmente c'è aria,e non ossigeno,e in alcuni casi,una miscela per immersioni particolari.
Le tipologie di immersioni si differenziano sostanzialmente per il tipo di apparati usati,e le profondità che si intendono raggiungere.
A grandi linee,si dividono in Ricreative e Tecniche....ma il discorso è molto più ampio.

Roboris
25-12-21, 10: 53
quindi immersione e subacquea sono sinonimi? La federazione che in Italia regola tale sport è la Fipsas?

Charlie 2
25-12-21, 11: 18
C'è da dire che la disciplina, sportiva o per lavoro, si chiama Subacquea mentre l'attività specifica si chiama "immersione"; nel linguaggio comune si dice: Faccio un'immersione, a prescindere dalla tecnica utilizzata.

Per quanto riguarda i brevetti ce ne sono di tre tipi:
- Ludico-sportivo, che è quello che si prende presso una delle scuole di subacquea sparse su tutto il territorio nazionale e che abilita a varie profondità con miscele differenti a cominciare dall'aria per le immersioni all'incirca sino ai 30-35 metri o a varie miscele, come il Tri-mix, che consentono immersioni a quote più profonde.

- Professionale: che è quello che si prende in varie (poche) scuole di subacquea che consentono di poter lavorare presso varie ditte specializzate e che trattano lavori subacquei (es. saldature) a varie profondità, anche grandi con immersioni in "campana" e lunghe permanenze;

- Militari: che, in Italia, si conseguono solo ed esclusivamente presso la Marina Militare a COSUBIN, al Varignano. Esse addestrano, a varie immersioni, in aria o tecniche anche in "campana" profonde, il personale del Gruppo Operativo Subacquei (GOS), il personale del Gruppo Operativo Incursori al combattimento in acqua principalmente con Ossigeno (e non aria) ed il personale militare in generale quale OSSALC (Operatore Servizio Sicurezza Abilitato a Lavori in Carena) con abilitazione in aria sino a 12 metri per le operazioni sotto carena o nei locali della nave allagati compresa la bonifica di eventuali ordigni sotto carena.
Sempre presso COMSUBIN viene formato ed addestrato tutto il personale militare delle altre FF.AA. e dei Corpi Armati e non dello Stato come VV.FF., Polizia, Carabinieri, Guardia Costiera ecc.

Roboris
25-12-21, 11: 26
grazie

Roboris
26-12-21, 17: 59
@Ippogrifo @Gagliardi in Italia la federazione che si occupa della subacquea quale sarebbe? Ho notato che ci sono un sacco di associazioni private che sinceramente lasciano il tempo che trovano per me tipo Padi o Scuba poi non so forse i loro insegnamenti sono migliori, chiedo a voi lumi. Spero possano intervenire anche altre persone. Non ci sono ''militari subacquei'' nel forum?

Ippogrifo
27-12-21, 14: 30
@Ippogrifo @Gagliardi in Italia la federazione che si occupa della subacquea quale sarebbe? Ho notato che ci sono un sacco di associazioni private che sinceramente lasciano il tempo che trovano per me tipo Padi o Scuba poi non so forse i loro insegnamenti sono migliori, chiedo a voi lumi. Spero possano intervenire anche altre persone. Non ci sono ''militari subacquei'' nel forum?
In Italia esiste la stessa Federazione che si può frequentare in Francia,ovvero la CMAS.
Ovviamente ne esistono anche altre,più o meno note,ma diciamo che viaggiando in giro per il mondo,le due maggiormente note sono la PADI e la CMAS.
La prima un pò più "Commerciale",la seconda un po più concreta...

Roboris
27-12-21, 16: 02
La Cmas è internazionale? Mentre Italiane sono la Fias e la Fipsas forse? La Padi appartiene al mondo dei privatizzati meglio evitarle, e ve ne sono tantissime

Ippogrifo
28-12-21, 00: 16
La Cmas è internazionale? Mentre Italiane sono la Fias e la Fipsas forse? La Padi appartiene al mondo dei privatizzati meglio evitarle, e ve ne sono tantissime

La CMAS è internazionale,e i suoi brevetti sono riconosciuti in tutto il mondo , anche dalle altre didattiche (come ad esempio la PADI)

In Italia ad esempio,una delle didattiche affiliate alla CMAS è l'ANIS,mentre in Francia è la FFESSM .