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Visualizza Versione Completa : Un'idea...così, buttata giù tanto per...! voi che ne pensate?



$tE
13-03-11, 02: 51
ciao ragazzi, ci pensavo l'altra sera (sapete quando state lì per lì per dormire, e invece pensate a tutto meno che a riposare?), analizzate questa cosa e ditemi che ne pensate; si tratta in pratica di un prolungamento della giornata lavorativa anche nella notte, nel senso che, la stragrande quantità di lavori possibili è svolta unicamente di giorno no? e se ognuno di questi lavori fosse prolungato e svolto anche in orario notturno? è una ca......ta per voi? nel caso non lo fosse (ma anche se lo è :D) secondo voi quali sarebbero i vantaggi/svantaggi/problematiche e quant'altro-a livello economico/sociale/biologico ecc...di un sistema del genere?
"la mia" la tengo per un po' prima di dirla, vediamo se trovo qualche riscontro con qualcuno!
ovviamente parto col presupposto che si mantenga il "classico" massimo di 8 ore regolari al giorno!

CRIOPE
13-03-11, 04: 43
La prima cosa che mi viene in mente è che le notti le beccherei tutte io xD

basilischio
13-03-11, 09: 14
Veramente tipologia di attività ad di fuori del giorno esiste già.
La cosa più semplici sono i lavori che richiedono turnazioni.
Altri casi sono quei lavori che vengono svolti in orari notturni, anche avanzati, per non arrecare disagio ai cittadini. Es. Asfaltatura di tratti stradali con alta densità di traffico diurno.
Per altri generi di lavoro, prolungare il lavoro ad orari notturni che solitamente sono dedicati al riposo, non è consigliato perchè arrecherebbero disagi a chi deve riposare per lavorare durante il giorno. Immagina un cantiere edile, oppure della movimentazione terarra vicino ad un centro abitato.
In fondo, lavorare di giorno, è una convenzione, sia per il riposo collettivo sia per lo sfruttamento della luce diurna che fa risparmiere energia.

Raiden
13-03-11, 10: 42
Se ho ben capito, tu intendi il lavorare di notte come una cosa facoltativa, cioè chi vuole lo fa e chi non vuole se ne va a dormire. Dunque analogamente al principio del lavoro a cottimo: il lavoratore viene pagato in base a quanto produce, quindi se vuole tirar dritto e lavorare anche di notte può farlo, e guadagnerà di più.

I problemi? Deve trattarsi di lavori che puoi fare da solo: se sei un operaio non puoi pretendere che la tua fabbrica tenga accesi i suoi macchinari per farti lavorare, per essa sarebbe antieconomico considerando che molti tuoi colleghi preferiscono tornare a casa, cenare in famiglia e andarsene a nanna; si potrebbe pensare di organizzare dei turni extra di notte mettendosi d'accordo con un certo numero di colleghi, per far si che questa sessione di lavoro sia produttiva. Se sei un dottore non puoi pretendere che i pazienti vengano a farsi visitare alle due di notte, e così via. I limiti organizzativi sarebbero notevoli.

Inoltre un grosso problema è che certi sindacati griderebbero subito allo scandalo, dicendo che questa pratica è schiavista, che altera gli equilibri, che mette a rischio i diritti equanimi di tutti i lavoratori, ecc ecc. Questo è un enorme difetto dell'Italia: molta gente sa tutto dei propri diritti, ma poco dei propri doveri. Quelli di Mirafiori (che per fortuna hanno perso nel referendum), quelli che ogni due per tre proclamano uno sciopero generale... dubito che sta gente apprezzerebbe la tua idea!

Eunomia
13-03-11, 11: 20
Questo è un enorme difetto dell'Italia: molta gente sa tutto dei propri diritti, ma poco dei propri doveri. Quelli di Mirafiori (che per fortuna hanno perso nel referendum), quelli che ogni due per tre proclamano uno sciopero generale... dubito che sta gente apprezzerebbe la tua idea!
Le persone conoscono i diritti e i doveri del proprio lavoro, mi sembra un discorso di una retorica infinita il tuo.
La presenza dei sindacati è essenzialie non tanto per il lavoro pubblico, dove le agevolazioni sono anche troppe a volte, ma soprattutto per il privato. Se i sindacati non ci fossero si tornerebbe di cent'anni indietro, il padrone comenderebbe su tutto e gli impiegati verrebbero schiavizzati. Non capisco a volte in base a quale criterio si dicano certe cose. Mah.

Panteros
13-03-11, 14: 51
La maggior parte dei lavori sono "di squadra" (nell'edilizia, in ufficio, ospedali, PPAA, ecc..) e devono attenersi a dei regolamenti e se l'orario (a turni o senza) viene regolato in modo da coprire le fasce mattutine/pomeridiane c'è poco da fare.
Discorso a parte è per chi lavora da solo e fa una specifica attività tipo un geometra o un tecnico informatico o un compositore...possono lavorare tranquillamente nel loro studio senza dar fastidio a nessuno nell'orario che più fa comodo
Secondo me scegliere QUANDO lavorare è un lusso che pochi fortunati possono permettersi :)

$tE
13-03-11, 19: 05
Se ho ben capito, tu intendi il lavorare di notte come una cosa facoltativa, cioè chi vuole lo fa e chi non vuole se ne va a dormire. Dunque analogamente al principio del lavoro a cottimo: il lavoratore viene pagato in base a quanto produce, quindi se vuole tirar dritto e lavorare anche di notte può farlo, e guadagnerà di più.

I problemi? Deve trattarsi di lavori che puoi fare da solo: se sei un operaio non puoi pretendere che la tua fabbrica tenga accesi i suoi macchinari per farti lavorare, per essa sarebbe antieconomico considerando che molti tuoi colleghi preferiscono tornare a casa, cenare in famiglia e andarsene a nanna; si potrebbe pensare di organizzare dei turni extra di notte mettendosi d'accordo con un certo numero di colleghi, per far si che questa sessione di lavoro sia produttiva. Se sei un dottore non puoi pretendere che i pazienti vengano a farsi visitare alle due di notte, e così via. I limiti organizzativi sarebbero notevoli.

Inoltre un grosso problema è che certi sindacati griderebbero subito allo scandalo, dicendo che questa pratica è schiavista, che altera gli equilibri, che mette a rischio i diritti equanimi di tutti i lavoratori, ecc ecc. Questo è un enorme difetto dell'Italia: molta gente sa tutto dei propri diritti, ma poco dei propri doveri. Quelli di Mirafiori (che per fortuna hanno perso nel referendum), quelli che ogni due per tre proclamano uno sciopero generale... dubito che sta gente apprezzerebbe la tua idea!
nono sia chiaro, io intendo, ad esempio...come IO lavoro in un negozio durante il giorno, facendo le mie TOT ore-un'altra persona lavorerà nel negozio durante la serata/notte facendo le sue TOT ore... e così via, non parlavo di una politica schiavista che porti le persone a lavorare extra facoltativamente e non...ma di uno che invece fornisse lavoro extra da dividere tra molte più persone... ora magari la faccio facile, ma è tanto per far capire il concetto.. prendi un negozio, che necessita di 3 commessi, tutti e 3 lavorano 8 ore al giorno, dopodichè il negozio chiude. se la giornata invece che di 8 ore, fosse di 24 (considerando poi le pause di mezzo), 9 persone (a gruppi di 3) potrebbero lavorare nella giornata...(ok magari si potrebbe pure pensare ad una riduzione, anzichè per forza 3 persone, si potrebbe ricorrere a 2, o a 1 sola...)
quì chiaramente verrebbe da dire "ma chi ci va nel negozio di notte?" ed è a questo che si allaccia il discorso di "generalità della cosa", un altro piccolo esempio, un ufficio prosegue il lavoro di notte, arriva l'ora della pausa (e i dipendenti in genere durante le pause vanno a mangiare, a casa o in un posto vicino al luogo di lavoro) e magari i dipendenti andranno proprio nel determinato fast food o ristorante o mensa ecc...
ammetto che potrebbe risultare molto rivoluzionaria la cosa, per quanto riguarda il modo di vivere, in quanto una persona potrebbe anche non vedere il sole per parecchio, ma tutti sti aspetti penso si possano studiare e risolvere in seguito, quando la cosa prenda importanza e cominci ad avere una certa considerazione...metaforicamente, il problema maggiore con una macchina appena progettata NON è "farla andare al massimo" lavorando da subito sui dettagli, ma è farla partire...!dopodichè sui dettagli ci si lavorerà quando sarà certo che ciò che si è costruito funziona

mattia580
13-03-11, 21: 16
Scusami ma a dire la verità non ho ben capito il tutto.
Ma se c'è un limite di legge nelle ore, come fai?

basilischio
13-03-11, 21: 20
Il problema è complesso.
1 - bisogna vedere se il negozio rimanendo aperto nelle ore notturne, incassa a sufficienza per pagare lo stipendio a chi ci lavora.
2 - questione di sicurezza. Un negozio aperto durante la notte con personale ridotto è più soggetto ad azioni delittuose.
3 - costi di gestione intesi come riscaldamento, illuminazione ecc.. maggiori rispetto agli orari diurni.
4 - paghe orarie che solitamente in orari notturni sono maggiori rispetto a quelli diurni.

Sicuramente ci saranno altri aspetti. Bisognerebbe mettere giù delle tabelle con dati reali per vedere se il tutto è economicamente vantaggioso.
Da condiderare che un negozio di generi di prima necessità, ad esempio un panificio, in capo alle 24 ore venderà la stessa quantità di pane che adesso vende nelle 8.
Stesso discorso vale anche per tutti gli altri negozi in quanto il venduto non è in base al tempo di apertura dei negozi ma alla disponibilità di denaro dei consumatori.

---------------------Aggiornamento----------------------------


ciao ragazzi, ci pensavo l'altra sera (sapete quando state lì per lì per dormire, e invece pensate a tutto meno che a riposare?), analizzate questa cosa e ditemi che ne pensate; si tratta in pratica di un prolungamento della giornata lavorativa anche nella notte, nel senso che, la stragrande quantità di lavori possibili è svolta unicamente di giorno no? e se ognuno di questi lavori fosse prolungato e svolto anche in orario notturno? è una ca......ta per voi? nel caso non lo fosse (ma anche se lo è :D) secondo voi quali sarebbero i vantaggi/svantaggi/problematiche e quant'altro-a livello economico/sociale/biologico ecc...di un sistema del genere?
"la mia" la tengo per un po' prima di dirla, vediamo se trovo qualche riscontro con qualcuno!
ovviamente parto col presupposto che si mantenga il "classico" massimo di 8 ore regolari al giorno!


Scusami ma a dire la verità non ho ben capito il tutto.
Ma se c'è un limite di legge nelle ore, come fai?

Perchè non leggi prima di postare?

asics3
13-03-11, 22: 31
La prima cosa che mi viene in mento è un pensiero che ho da anni: io farei fare le visite mediche specialistiche anche in orari notturni per chi da la disponibilità, sarà un rompimento probabilmente ma si accorcerebbero notevolmente le liste e i tempi d'attesa!

Raiden
14-03-11, 13: 34
Le persone conoscono i diritti e i doveri del proprio lavoro, mi sembra un discorso di una retorica infinita il tuo.
La presenza dei sindacati è essenzialie non tanto per il lavoro pubblico, dove le agevolazioni sono anche troppe a volte, ma soprattutto per il privato. Se i sindacati non ci fossero si tornerebbe di cent'anni indietro, il padrone comenderebbe su tutto e gli impiegati verrebbero schiavizzati. Non capisco a volte in base a quale criterio si dicano certe cose. Mah.

Non fraintedere, io non ritengo che i sindacati siano una cosa negativa, e come tutti (spero) sono convinto che i lavoratori abbiano diritto a una serie di tutele e garanzie. Ci sono sindacati che mostrano di avere buon senso e spirito di dialogo (come la Cisl e l'Uil... e dato che i sindacati non dovrebbero essere legati ai partiti, penso se ne possa parlare sul forum). Mentre ci sono altre formazioni, come la Cigl e i Cobas, che hanno mostrato più volte di portare avanti una politica (i poveri lavoratori oppressi dai crudeli capitalisti) che sarebbe stata sensata molti anni fa, quando gli operai erano schiavi, e non certo oggi. Il caso di Mirafiori ha mostrato come per molta gente esistano appunto tanti diritti ma pochi doveri: e poi è vero che la fabbrica va avanti grazie agli operai, ma non è di loro proprietà. Se non gli andava bene Mirafiori, potevano togliersi dalle scatole e lasciare il loro posto di lavoro a gente che lo avrebbe preso su due piedi (e che forse se lo sarebbe anche meritato di più). E non è un discorso che riguarda solo le fabbriche, ma ad esempio anche gli ospedali. Un mio parente è medico in un ospedale della mia città, considerato uno dei migliori istituti in Italia nell'ortopedia: e ha avuto modo di vedere come una esasperazione della cultura dei diritti porti spessissimo a situazioni grottesche, a interruzioni del servizio, a una lunga serie di casini sia per il personale sanitario che per i pazienti.
E per inciso, non dico questo per "retorica infinita". Non vengo da una famiglia di capitani d'industria abituati a disprezzare la marmaglia operaia: al contrario vengo da una famiglia che ha raggiunto una posizione di benessere sociale ed economico partendo dal basso; e proprio per questo mi sta sull'anima una parte dei sindacati e la gente che pensa che tutto le sia dovuto.

basilischio
14-03-11, 15: 12
Eunomia e Raiden, a mio parere siete OT alla grande.
Leggete il primo post e rispondete a quello. Non è un problema sindacale.

$tE
14-03-11, 19: 06
La prima cosa che mi viene in mento è un pensiero che ho da anni: io farei fare le visite mediche specialistiche anche in orari notturni per chi da la disponibilità, sarà un rompimento probabilmente ma si accorcerebbero notevolmente le liste e i tempi d'attesa!
questo era un ulteriore aspetto della cosa, anche l'offerta di servizi

---------------------Aggiornamento----------------------------


Il problema è complesso.
1 - bisogna vedere se il negozio rimanendo aperto nelle ore notturne, incassa a sufficienza per pagare lo stipendio a chi ci lavora.
2 - questione di sicurezza. Un negozio aperto durante la notte con personale ridotto è più soggetto ad azioni delittuose.
3 - costi di gestione intesi come riscaldamento, illuminazione ecc.. maggiori rispetto agli orari diurni.
4 - paghe orarie che solitamente in orari notturni sono maggiori rispetto a quelli diurni.
Sicuramente ci saranno altri aspetti. Bisognerebbe mettere giù delle tabelle con dati reali per vedere se il tutto è economicamente vantaggioso.
Da condiderare che un negozio di generi di prima necessità, ad esempio un panificio, in capo alle 24 ore venderà la stessa quantità di pane che adesso vende nelle 8.
Stesso discorso vale anche per tutti gli altri negozi in quanto il venduto non è in base al tempo di apertura dei negozi ma alla disponibilità di denaro dei consumatori.[COLOR="NAVY"]

si beh diciamo che i 4 punti che hai citato io li faccio rientrare nel discorso dei "dettagli" da chiarire "dopo" aver formato l'idea, oddio è ovvio che non le ritengo cose superflue, ma di grande importanza per un'attività, però penso siano risolvibili non difficilmente, dedicandoci il giusto tempo con norme apposite

basilischio
14-03-11, 19: 56
si beh diciamo che i 4 punti che hai citato io li faccio rientrare nel discorso dei "dettagli" da chiarire "dopo" aver formato l'idea, oddio è ovvio che non le ritengo cose superflue, ma di grande importanza per un'attività, però penso siano risolvibili non difficilmente, dedicandoci il giusto tempo con norme apposite

Ogni dettaglio è importante nella messa a punto di un nuovo sistema lavorativo. Non per ultimo questo punto che forze ti è sfuggito

Da condiderare che un negozio di generi di prima necessità, ad esempio un panificio, in capo alle 24 ore venderà la stessa quantità di pane che adesso vende nelle 8.
Stesso discorso vale anche per tutti gli altri negozi in quanto il venduto non è in base al tempo di apertura dei negozi ma alla disponibilità di denaro dei consumatori.
In pratica è tutta questione di convenienza economica, non solo di maggiori servizi per i cittadini o il creare nuovi posti di lavoro.

Tutto il tuo ragionamento andrebbe visto proprio sotto il profilo della convenienza perchè tutto si può fare, ma viene fatto solo se è conveniente.

$tE
15-03-11, 01: 38
Ogni dettaglio è importante nella messa a punto di un nuovo sistema lavorativo. Non per ultimo questo punto che forze ti è sfuggito

In pratica è tutta questione di convenienza economica, non solo di maggiori servizi per i cittadini o il creare nuovi posti di lavoro.

Tutto il tuo ragionamento andrebbe visto proprio sotto il profilo della convenienza perchè tutto si può fare, ma viene fatto solo se è conveniente.
questo si, ovvio che non vanno ignorati gli aspetti di convenienza economica e del contorno economico in genere...anzi!! però considerando un sistema ancora più radicale, insomma, come la persona che si alza alle 7 del mattino lavora dalle 8 alle ..., e finito il lavoro fa quel che deve fare (che ne so, Commissioni, andare a comprare ciò di cui necessita, ecc...) e va a dormire alle ... e ricomincia il ciclo---l'altra persona si alza alle 23 (Ad esempio), lavora fino alle .. finito il lavoro fa quel che deve fare (avendo la possibilità di comprare-godere dei vari servizi, in quanto ci sono altre persone che lavorano a quell'ora, offrendo quei determinati servizi), e va a dormire quand'è ormai il "dì", e ricomincia pure lei il ciclo... magari potrebbe reggersi la cosa...
insomma sarebbe un po' uno stravolgimento di quelli che sono i ritmi che noi ora prendiamo per "normali", cioè di "vivere" la giornata quando fuori c'è luce, e rintanarci e riposarci quando invece è buio...però insomma penso ci potrebbe stare, ora non voglio dirla in modo egoistico, ma in modo illustrativo della cosa, io sono molto "notturno", insomma mi dò da fare meglio di notte, anche a livello di studio, non so perchè...! la trovo più rilassante e tranquilla...se lavorassi, offrendo un determinato servizio...che ne so, il barista!...un'altra persona che per scelte e/o esigenze proprie lavora di notte e termina il turno mentre io sto offrendo questo servizio, potrebbe usufruire del servizio da me offerto, in modo "normale" così come avviene per il dì...e questo vale per tantissime altre persone, così come varrà per me nei loro confronti

basilischio
15-03-11, 10: 20
Credo che tua abbia le idee abbastanza confuse su come potrebbe essere strutturata questa tua "riforma" e soprattutto non tengono conto di molti aspetti che la compongono.
A livello individuale tutto è fattibile purchè non contravvenga al quieto vivere, ma a livello comunitario cioè della società in cui viviamo la "convenzione" di lavorare in determinati orari ansiché in altri è dettata da regole improntate al risparmio enegetico, all'economia in ogni settore, al profitto.

Un altro aspetto legato a questo è la possibilità di muoversi cioè quanto è conveniente tenere i mezzi pubblici al massimo regime per 24 ore ansiché per 12. Fatti due conti a livello Km percorsi, personale impiegato, consumi ecc per poi arrivare alla conclusione che nell'arco delle 24 ore vengono trasportate le stesse persone delle 12 ore, quindi il tutto non è conveniente.

Secondo la tua ipotesi un cittadino potrebbe andare al supermercato all'una di notte ma ciò richiederebbe maggiori investimenti da parte del supermercato in termini di personale, senza contare le spese raddoppiate per l'energia elettrica ecc.. Tutto questo per cosa? Quel cittadino se va di notte, non andrà di giorno. Se deve servirsi dei mezzi pubblici, questi devono essere attivi, li prenderà una sola volta nell'arco della giornata e pagherà un solo biglietto. Se ha 100 euro da spendere, li spenderà indifferentemente se è giorno o notte, ma sempre solo 100 euro saranno. E si potrebbe continuare all'infinito con questi esempi. In tutto questo dov'è la convenienza?

deser
15-03-11, 18: 33
ciao ragazzi, ci pensavo l'altra sera (sapete quando state lì per lì per dormire, e invece pensate a tutto meno che a riposare?), analizzate questa cosa e ditemi che ne pensate; si tratta in pratica di un prolungamento della giornata lavorativa anche nella notte, nel senso che, la stragrande quantità di lavori possibili è svolta unicamente di giorno no? e se ognuno di questi lavori fosse prolungato e svolto anche in orario notturno? è una ca......ta per voi? nel caso non lo fosse (ma anche se lo è :D) secondo voi quali sarebbero i vantaggi/svantaggi/problematiche e quant'altro-a livello economico/sociale/biologico ecc...di un sistema del genere?
"la mia" la tengo per un po' prima di dirla, vediamo se trovo qualche riscontro con qualcuno!
ovviamente parto col presupposto che si mantenga il "classico" massimo di 8 ore regolari al giorno!

se è come ho capito io.. ti dico così:
alcune fabbriche lavorano 24h su 24 ( vedi fonderie o birrerie)
livello economico del lavoratore, non penso che ci siano problemi, perche se fai la notte vieni pagato di più, e alla fine del mese si vede la differenza
livelo sociale, se qualcuno piace andare a passo di sera, forse "storce il naso"
livello biologico, se fai la notte poi ti danno il giorno di riposo..