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Visualizza Versione Completa : Vita da AUPC



rocs
24-01-11, 14: 48
Ciao a tutti, qualcuno sa dirmi per favore qualche informazioni su come funziona in concreto fare il pilota di completamento nella Marina?

Sin dai corsi a Livorno che quelli di pilotaggio in Italia o in America.
Informazioni del tipo: si vive in Accademia o meno? L'impegno richiesto? Tempo libero? Come sono strutturati i corsi, intendo quanto lezioni e quanto volo? cose così insomma, quella che davvero poi si fa.

Ma anche dopo. Sinceramente non so come funziona la vita su una nave, ok che varia da reparto a reparto, però, si fanno turni? ogni quanto ci si imbarca? Quando si vola in media? Quando non si è in mare cosa si fa? eccetera.

Se ho fatto male ad aprire un nuovo topic chiedo scusa, ma quello del concorso lo ho inteso come più inerente alle varie selezioni.

snipe
24-01-11, 20: 30
ciao rocs.premetto che non sono aupc ma qualche piccolissima informazione posso darla.
innanzitutto non può basarsi sul giudizio di terzi riguardo l'impegno che ci vuole nei corsi.partendo dal presupposto che bisogna dare il massimo perchè altrimenti ti fanno fuori,l'impegno in ogni caso è una cosa soggettiva.
al corso gli aupc vivono in accademia.dopo il corso in accademia una piccola parte di loro va a fare il corso negli stati uniti.
la parte di volo è poca sia prima che dopo il brevetto.
perchè chiede della vita su una nave se chiede della vita da pilota???
i piloti imbarcano solo quando la nave esce per missione, e loro con la vita dei reparti di bordo non hanno nulla a che fare

rocs
24-01-11, 20: 53
Certo, sono d'accordo con te che bisogna dare il massimo, soprattutto in queste cose più ce in altre. Con impegno intendevo però il carico di lavoro, le ore di lezione, di volo, come si svolgono le giornate in generale e cose così. Sia in accademia che negli states..
Ma con poche ore di volo intendi lo stretto necessario per fare i vari brevetti come un civile? e dopo quanto basta per ricordarsi come si vola?
H chiesto della vita sulla nave appunto per quando ci si imbarca, per sapere come si svolge la vita di un aupc sulla nave che oltre al volo li non c'entra niente. Oltre ovviamente a come funziona quando si sta nel proprio reparto.
Grazie mille comunque..

Mawerick
24-01-11, 20: 56
allora per quanto ne so da uno dei due ultimi aupc entrati, è molto l'allenamento fisico, lo studio anche ma relativo rispetto agli allievi ufficiali del corso normale...si ha tempo per smarcare, anche se la vita è dura quanto quella degli AU...per il dopo accademia non so...

rocs
24-01-11, 21: 04
ok.. non ti ha detto niente sulle ore di volo che fanno? cosa intendi con smarcare scusa?
Per il dopo ho visto che su un altro topic c'è uno che scrive di essere un ex aupc, gli ho scritto, speriamo possa dirci qualcosa.

Mawerick
24-01-11, 21: 07
no no non mi ha detto niente, vabbè durante il corso non si pilota ma è normale...smarcare cioè tempo di svago, sta spesso su fb quindi ogni tanto sta in relax...;)

rocs
24-01-11, 21: 17
ma scusa il brevetto di pilota d'aeroplano non lo si fa inizialmente come in AM? mi sa che ho capito male dal bando allora.. va be.. prima o poi comunque lo si farebbe..
Ah ok, scusa da bravo polentone trentino questi termini non li so:)
non potresti passarmi il contatto di questo ragazzo che in caso gli chiedo a lui, sempre se per lui va bene..

snipe
24-01-11, 21: 19
starà tanto su fb perchè gli aupc hanno molte ore di lezione al pc guardando film in inglese...qualcuno facendo il furbetto si collega ad internet.cmq per le ore di volo c'hai visto giusto.fanno quelle necessarie per il brevetto ed in servizio quelle necessarie per mantenere il brevetto.logicamente quelli in missione fanno i voli in funzione del servizio di missione che stanno svolgendo.in tutto questo vorrei dire che poi alla fine è pure normale che sia così.sei un militare e voli per servizio non per il piacere di farti il giretto

rocs
24-01-11, 21: 35
certo che deve essere così, sono d'accrodo, però credo che non sia come andare in bici che anche se non vai per un po' ti ricordi come si, penso che per mantenere un certo grado di capacità ci voglia una continua pratica e volevo sapere quanto era quantitativamente..

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perchè comunque se uno cerca di superare questo concorso lo fa per volare, se nel volo c'è uno scopo ulteriore come quello richiesto da una forza armata ancora meglio, ma se alla fin fine è tutta e solo teoria credo abbia più senso fare dei sacrifici e cercare un impegno nel civile..

snipe
24-01-11, 21: 43
rocs certo che non è che resti a terra per anni e poi vai in missione,infatti ci sono un tot di ore di volo da fare annualmente.
bhe ma per fare il pilota esiste l'aeronautica militare.e immagino che sicuramente volano di più di quelli della marina.
non pensate al film top gun........

rocs
24-01-11, 21: 51
lo so, avevo provato l'anno scorso, ma come immagini non è andata bene.. Ma anche li quello che ho sentito è che sempre più presto passi a ruoli d'ufficio visto che sei ufficiale e poi l'intera laurea è una cosa che non mi interessa.. e la possibilità di pilotare l'elicottero mi sa che è molto minore rispetto alla marina..

SANGRIA
24-01-11, 22: 59
Allora.... il corso Pre-flight in Accademia è essenzialmente propedeutico alla corso di pilotaggio vero e proprio che a seconda dei casi si svolge negli USA o a Latina C/o la scuola dell'aeronautica.

durante il corso pre flight si affrontano due fasi: la prima è di inquadramento e consiste nell'addestramento formale, in una infarinatura di ordinamento militare, materie generiche come tutela del segreto e ordine chiuso (marciare). Dopo questa fase, che di norma si chiude con il giuramento si cominica la fase due che consiste sostanzialmente in una seire di lezioni tecniche in lingua inglese per acquisire dimestichezza con lidioma, la terminologia, le procedure e lo slang tipico dei piloti yankee.

A scaglioni succesivi in base al numero di piloti si vine inviati negli States o, a volte è accaduto, a Latina. Lì si comincia a volare e si prendono le "ali".

tornati in italia si effettua il passaggio di macchina e la conversione del brevetto.

Terminata anche questa fase si viene inviati a reparto e si vola poco perché si dà priorità, coni magri fondi a disposizione, al mantenimento dei piloti "combat ready" lasciando ai "rookies" solo le bricioline e tante, tante ore di simulatore.
Con il tempo, accumulando le ore strappate con le unghie e con i denti, se si dimostra di valere si comincia a prendere il posto dei piloti più "anziani" che nel frattempo vengono demandati ad altri incarichi e si comincia a volare di più, molto di più. Diventati poi anche voi troppo anziani per pilotare si va a ricoprire alcune posizioni di comando o coordinamento a terra presso le maristaeli o maristaer e poi a Roma presso il 6° Reparto Aeromobili di Maristat o presso Aerocoop.

Mawerick
24-01-11, 23: 02
cmq smarcare non è un termine regionale ma un termine militare...se così si può dire...cmq magari l'aeronautica ma i posti sono questi l'età è quella che è, quindi si prova tutto...magari fare SAR, altro che aerei...

roll
24-01-11, 23: 04
tutto è relativo...in quanto le ore di volo dipenderanno dal reparto assegnato dalla necessità e sopratutto dalla disponibilità di fondi...

Mawerick
24-01-11, 23: 07
grazie sangria per le tante info molto preziose

rocs
25-01-11, 00: 13
già già, grazie mille sangria, era proprio questo il genere di informazioni che chiedevo.. quando scrivi con il tempo si comincerà a prendere il posto dei piloti più anziani intendi quando oramai si è prossimi a entrare nei ruoli speciali?

SANGRIA
25-01-11, 00: 32
Sì, di norma si è già STV anziani o prossimi TV.

VENDICATORE
02-04-13, 18: 02
comunque che io sappia un AUPC vola molto rispetto ad un ufficiale che esce dai corsi normali dell'accademia...

Safiel
17-04-13, 11: 49
salve a tutti, che voi sappiate il concorso uscirà solo per la marina o anche per l'aeronautica?

VENDICATORE
19-04-13, 10: 29
salve a tutti, che voi sappiate il concorso uscirà solo per la marina o anche per l'aeronautica?

per la marina il 30 aprile aeronautica non ho idea...

Charlie 2
19-04-13, 15: 56
comunque che io sappia un AUPC vola molto rispetto ad un ufficiale che esce dai corsi normali dell'accademia...

Non è affatto vero. Oggi si vola tutti il minimo indispensabile per assolvere gli impegni operativi o per mantenere la qualifica se assegnati a reparti operativi.
Gli Ufficiali provenienti dal Complemento che non sono più strettamente necessari ai reparti di volo e, sono sempre di più, vengono movimentati ed impiegati a bordo o nei servizi generali ... sono pur sempre Ufficiali di Marina e come tali vengono impiegati, altrimenti, al termine della ferma, vengono congedati e mandati a casa.

Safiel
20-04-13, 15: 28
ragazzi, ma la prima prova (da quanto ho capito leggendo il bando dei concorsi passati) consiste solo in 120 domande logico deduttive e analitiche?....per analitiche si intende analisi matematica, oppure è riferito sempre a degli esercizi di logica?

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per la marina il 30 aprile aeronautica non ho idea...

grazie mille :respect:

Scipio
21-04-13, 15: 06
Scusate l'ignoranza, ma è solo tramite l'aupc che si può diventare piloti della marina?
Ho sentito dire che si può diventare piloti anche con un concorso interno dopo l'accademia...
In questo caso bisogna essere ruolo stato maggiore?

Shalton
26-05-13, 20: 54
Scusate l'ignoranza, ma è solo tramite l'aupc che si può diventare piloti della marina?
Ho sentito dire che si può diventare piloti anche con un concorso interno dopo l'accademia...
In questo caso bisogna essere ruolo stato maggiore?

Certo che si può diventare piloti anche con un concorso interno. Bisogna appartenere allo Stato Maggiore e quindi frequentare i Corsi Regolari dell' Accademia Navale di Livorno, al termine del terzo anno si viene nominati Guardiamarina e dovrai concorrere per il Ruolo Piloti; se passi la selezione, al termine del primo anno di specialistica o durante il secondo (all' incirca!) parti per le scuole di volo americane o italiane e consegui le "ali". Tutti gli allievi piloti che provengono dall' Accademia vanno negli USA a prendere le "ali", con la US NAVY, a meno ché l' inglese non sia pessimo. Tuttavia per gli incarichi di comando previsti si "abbandonano" relativamente presto i reparti di volo, per ricoprire appunto diversi incarichi.

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Comunque non è vero che "gli AUPC volano molto rispetto gli RN", ed invito a non divulgare false informazioni. Entrambi compiono il monte di ore di volo richiesto della propria linea di appartenenza. Semplicemente un RN spesso "abbandona" presto i reparti di volo per assolvere compiti in altri enti o reparti, poiché sono Ufficiali del Ruolo Normale: mentre gli Ufficiali Piloti di Complemento rimangono più tempo nei reparti di volo.

Shalton
27-05-13, 19: 52
Sono inesatte e incomplete le informazioni sull' iter formativo date precedentemente.

In Marina Militare ci sono due "categorie" di Ufficiali Piloti: gli Ufficiali Piloti appartenenti al Ruolo Normale dello Stato Maggiore e gli Ufficiali Piloti di Complemento.

Gli RN SM provengono dai corsi regolari dell' Accademia Navale di Livorno, seguono quindi un percorso di studi triennale all' Accademia, al termine del quale vengono nominati "Guardiamarina" e un ulteriore biennio di specializzazione, al termine del quale vengono nominati "Sottotenente di Vascello" e conseguono la laurea in Scienze Marittime e Navali. Al termine del terzo anno si mettono tre preferenze di Corpo, che sono molti, per esempio Ufficiale Antisommergibili/Torpedini, Direttore del Tiro, Incursori e così via; chi intende diventare pilota dovrà mettere tra le preferenze "Pilota", e al termine del primo anno o durante il secondo anno (di specialistica) si parte per le scuole di volo con la US NAVY o in Italia, dove si conseguono le "ali".

Gli Allievi Ufficiali Piloti di Complemento frequentano un corso di qualche mese in Accademia Navale, generalmente circa 2 mesi "basici" nei quali si studiano materie tipiche della MM (come navigazione marittima, "gerarchia" e così via); successivamente iniziano l' iter formativo, identico agli RN.

N.B. Esistono anche RN e AUPC appartenenti al Corpo delle Capitanerie di Porto, ma è un discorso a parte!

Vediamo le differenze di carriera tra RN e UPC; gli RN avanzano piuttosto velocemente di carriera, e relativamente presto abbandonano i reparti di volo per assumere altri incarichi; gli AUPC rivestono il grado di "Guardiamarina" al conseguimento delle "ali", e hanno una ferma di dodici anni (e non dieci come ho sentito dire!), al termine della quale possono passare in Servizio Permanente Effettivo. Gli UPC hanno un avanzamento di carriera relativamente lento, infatti non superano il grado di Capitano di Fregata o in qualche caso Capitano di Vascello, tuttavia non "abbandonano" i reparti di volo, e quindi volano "sempre".

L' iter formativo è uguale per entrambi, e inizia con una selezione, che ovviamente varia in base al ruolo di appartenenza; gli RN dovranno sottoporsi ad accertamenti sanitari all' Istituto di Medicina Legale dell' AM di Roma e dimostrare piena attitudine durante il triennio formativo, infatti è la graduatoria che stabilisce poi quale specializzazione prendere, anche in base alle preferenza; gli AUPC dovranno sottoposti a prova preselettiva di cultura generale ad Ancona, accertamenti sanitari a Roma ed Ancona, prove fisiche e prova orale di lingua inglese.
A questo punto, superata la selezione, inizia il medesimo iter con il corso Pre-flight, che si tiene in Accademia Navale, ha la durata di tre mesi e consiste in studio di materie aeronautiche, prove di acquaticità (tra cui Dilbert Dunker) e studio di lingua inglese. Tutti gli RN, a meno ché non dimostrino scarsa attitudine nella lingua inglese, vengono inviati negli USA, con la US NAVY, mentre gli AUPC vengono inviati in parte negli USA in parte restano in Italia; quindi, a questo punto, le strade si dividono.

Appena arrivati negli States gli allievi vengono mandati a NAS Pensacola (Florida) dove affrontano varie prove di acquaticità e sopravvivenza, e studiano varie materie di interesse aeronautico; tale fase ha la durata di circa tre mesi. Successivamente gli allievi piloti vengono inviati al Training Wing 5 di NAS Whiting Field (Florida) dove iniziano il "Primary", che dura circa sei mesi e viene svolto un T-6B Texan II, dove si affrontano tutte le procedure di volo.
Gli allievi si "dividono", i primi in graduatoria (generalmente 2 o 3 allievi al massimo e per quanto riguarda gli ultimi anni mandano sempre RN) vengono mandati alla Linea Strike, e quindi al Training Wing 1 di NAS Meridian (Mississippi) sul velivolo T-45 Goshawk; tale fase dura un anno circa, e comprende diverse missioni di appontaggio su unità navali, sia diurne che notturne. A questo punto, prese le "Ali", i neo-piloti vengono mandati a NAS Cherry Point (North Carolina), con gli US Marine Corps, dove in circa 8 mesi i piloti si abilitano al velivolo AV-8B Harrier. L' abilitazione fondamentalmente si divide in tre fasi: la prima fase consiste nello studio dei manuali di volo e delle procedure di sicurezza e d' urgenza del velivolo, nonché diverse missioni a simulatore; la seconda fase consiste nell' abilitazione vera e propria, sia sul velivolo biposto TAV-8B che monoposto; presa quindi "confidenza" col velivolo si passa alla fase 3, che consiste nell' utilizzo del sistema d' arma, e quindi si affrontano missioni tipiche degli Harrier e si impara ad utilizzare il suo sistema d' arma (per esempio missioni di rifornimento in volo, sgancio armamento simulato e reale in un poligono di tiro e così via). Al termine degli 8 mesi si ottiene la qualifica di Limited Combat Ready, il ché vuol dire che per un determinato periodo di tempo (circa 16 mesi) si svolgeranno missioni di addestramento, per prendere sempre maggior confidenza col velivolo; ulteriori sei mesi si svolgono con in un reparto dei Marine, dove conseguono la qualifica degli "appontaggi", e svolgono diverse missioni col reparto. Tornano poi in Italia, al GRUPAER (Gruppo Aerei Imbarcati) dove affrontano le missioni tipiche del reparto e dopo 16 mesi totali dal conseguimento della LCR si consegue la qualifica di Combat Ready, e si è abilitati, in qualità di Gregario, a partecipare a reali missioni. Ci sono ulteriori qualifiche, per esempio Capo Coppia, Capo Formazione, Chase e Istruttore di Tattiche Operative.
Gli altri allievi vengono mandati al Training Air Wing 4 di NAS Corpus Chisti (Texas), dove volano per circa 6 mesi sul velivolo T-45 Pegasus; al termine di tale fase conseguono le "ali" e vengono inviati al Training Wing 5 di Whiting Field sul velivolo TH-57 Sea Ranger, per un periodo di circa 8 mesi. Durante tale fase si familiarizza con l' ala rotante e si svolgono missioni di difficoltà crescente, comprese missioni di appontaggio su unità navali imbarcate. Si torna poi in Italia, dove si viene mandati a un C.A.E. (Centro Addestramento Equipaggi) del 3° Gruppo Elicotteri di Maristaeli Catania o al 1° Gruppo Elicotteri di Maristaeli Luni La Spezia per l' abilitazione su EH-101, o al 2° Gruppo Elicotteri di Maristaeli Catania per AB-212. L' abilitazione consiste in una fase teorica, dove si studiano i manuali del velivolo e si studiano procedure di sicurezza e d' urgenza e una seconda fase di abilitazione vera e propria; a questo punto si viene mandati al Centro di Addestramento Aeronavale di Taranto, dove per circa un mese si studiano le particolari missioni del ruolo Antisom ed Antinave, e vengono inviati successivamente a Catania, dove affrontano un ulteriore fase di addestramento che comprende le missioni tipiche del velivolo, fino a diventare LCR. A questo punto si è inviati al proprio reparto di appartenenza, dove, oltre a conseguire la qualifica per gli appontaggi sia diurni che notturni, si consegue il Combat Ready. Anche qui sono presenti successive qualificazioni, per esempio dopo aver accumulato esperienza i piloti vengono inviati di nuovo ai CAE, dove affrontano un corso teorico e a simulatore per ottenere la qualifica di Capo Equipaggio; possono diventare inoltre Istruttori di Tattiche Operativa e Istruttori di Conversione Operativa.

I piloti che sono rimasti in Italia affrontano l' addestramento, per sette mesi circa, al 207° Gruppo del 70° Stormo di Latina, su SF260EA e successivamente al 61° Stormo di Lecce, prima per una fase accademica di un mese circa al 214° Gruppo, e dopo al 213° Gruppo, per circa 10 mesi, sul velivolo MB339A-MLU. Si affrontano tutte le forme di volo, volo a vista, strumentale, in formazione e così via, fino a ottenere il Brevetto di Pilota Militare. Si viene poi inviati al 208° Gruppo del 72° Stormo di Frosinone, per circa 8 mesi, sul velivolo NH-500E, per familiarizzare con "l' ala rotante"; infine si viene mandati ai CAE.

Questo è tutto.

Leonardicsr
23-09-13, 03: 04
Che voi sappiate, un AUPC destinato all'ala rotante dopo vari anni ha possibilità di passare all HARRIER o futuro f35?
Grazie

Shalton
23-09-13, 08: 39
Che voi sappiate, un AUPC destinato all'ala rotante dopo vari anni ha possibilità di passare all HARRIER o futuro f35?
Grazie

No, una volta che ti assegnano all' ala rotante resti lì.

Comunque è dal 2007 che non mandano AUPC sugli Harrier.

Leonardicsr
25-09-13, 05: 26
No, una volta che ti assegnano all' ala rotante resti lì.

Comunque è dal 2007 che non mandano AUPC sugli Harrier.

Dang it! grazie comunque... almeno si vola, e per tutta la vita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

spero solo in un aupc della AM tra 2 anni!

Draklor
29-09-13, 05: 44
Veramente é dal 2005-inizio 2006 che non mandano AUPC alla linea strike...

Draklor
29-09-13, 06: 14
Per ulteriore precisazione:
- in Accademia non si fá nessun dilbert dunker(che tra l'altro é solo a Catania)
- a Corpus Christi si vola sul T-44 (non T-45)
- sul TH-57 si effettua una sola missione(facoltativa per gli italiani tra l'altro) di appontaggi su unitá navale,che poi di fatto é una piccola chiatta con ponte di volo.
-il termine C.A.E.(Centro Addestramento Equipaggi) in MM non é proprio usato,anzi direi che é improprio.
-La tempistica di 16 mesi per diventare CR sull'AV-8 é relativa...i tempi possono variare e dilatarsi anche di molto(...).
-la qualifica LCR BASICO si ottiene una volta finita la transizione operativa sull'elicottero a cui si viene assegnati. Poi una volta effettuato il corso TIRELI(Tirocinio Elicotteri) teorico(a Maricentadd Taranto)-pratico(a Catania) e una fase di "On job training"(a bordo di UU.NN.) si ottiene la qualifica ASW-ASUW.
-se sei CR puoi tranquillamente essere Capo Equipaggio,anzi puoi essere Capo Equipaggio anche giá da LCR in alcuni casi particolari.
Da dove spunta fuori che per diventare Capo Equipaggio ci vuole un addestramento in piú??

cola
07-01-14, 15: 04
ciao ragazzi
vi volevo chiedere ma durante la formazione degli aupc della marina si prende anche il brevetto da paracadutista?

Draklor
19-05-14, 01: 20
No

Shalton
18-08-14, 13: 00
Per ulteriore precisazione:
- in Accademia non si fá nessun dilbert dunker(che tra l'altro é solo a Catania)
- a Corpus Christi si vola sul T-44 (non T-45)
- sul TH-57 si effettua una sola missione(facoltativa per gli italiani tra l'altro) di appontaggi su unitá navale,che poi di fatto é una piccola chiatta con ponte di volo.
-il termine C.A.E.(Centro Addestramento Equipaggi) in MM non é proprio usato,anzi direi che é improprio.
-La tempistica di 16 mesi per diventare CR sull'AV-8 é relativa...i tempi possono variare e dilatarsi anche di molto(...).
-la qualifica LCR BASICO si ottiene una volta finita la transizione operativa sull'elicottero a cui si viene assegnati. Poi una volta effettuato il corso TIRELI(Tirocinio Elicotteri) teorico(a Maricentadd Taranto)-pratico(a Catania) e una fase di "On job training"(a bordo di UU.NN.) si ottiene la qualifica ASW-ASUW.
-se sei CR puoi tranquillamente essere Capo Equipaggio,anzi puoi essere Capo Equipaggio anche giá da LCR in alcuni casi particolari.
Da dove spunta fuori che per diventare Capo Equipaggio ci vuole un addestramento in piú??

-Certo che è a Catania, ma intendevo dire che rientra nel percorso formativo dei piloti destinati a conseguire le Ali.
- Errore di battitura.
-L'avevo letto su un articolo tale termine, ma mi fido della tua parola.
-Intendevo in "linea teorica", purtroppo tutte le cose hanno tempistiche diverse da quelle "burocratiche".
-In A.M. che io sappia i piloti dopo alcuni anni tornano al C.A.E. per effettuare un corso teorico da Capo Equipaggio e pensavo funzionasse così anche in M.M. Errore mio.

piccirillo
06-01-15, 12: 17
Per qualsiasi richiesta di informazioni sugli AUPC si rimanda alla nuova discussione creata: https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?51324-Allievi-Ufficiali-Piloti-di-Complemento-(AUPC)-Discussione-Generale