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Visualizza Versione Completa : Disgregazione dell'UE, l'Italia potrebbe chiedere una possibile uscita?



fantasyste
06-05-10, 19: 50
La Grecia,nazione dal glorioso passato culturale,sta vivendo un momento economico-sociale drammatico e il tutto sta sfociando in dure proteste contro il piano di austerità economico varato dal primo ministro Papandreu.Ora mi chiedo,questo raggiungerà anche noi?Ritenete giusto che i meno abbienti debbano pagare i danni provocati da politici corrotti,inaffidabili e incapaci?Credo che le tensioni sociali nel nostro paese stiano per esplodere violentemente purtroppo,ne sono sicuro.

Homer
06-05-10, 21: 11
Sono d'accordo con te.
Non dovremmo essere noi a pagare per gli errori di altri.
Ma purtroppo è così. Anche io penso che siamo in una situazione di stallo.
E' come una bomba che sta per esplodere.
Speriamo che non succeda.

Erode
06-05-10, 21: 18
La Grecia,nazione dal glorioso passato culturale,sta vivendo un momento economico-sociale drammatico e il tutto sta sfociando in dure proteste contro il piano di austerità economico varato dal primo ministro Papandreu.Ora mi chiedo,questo raggiungerà anche noi?Ritenete giusto che i meno abbienti debbano pagare i danni provocati da politici corrotti,inaffidabili e incapaci?Credo che le tensioni sociali nel nostro paese stiano per esplodere violentemente purtroppo,ne sono sicuro.

Eheheh...il discorso è molto ampio...
innanzitutto non definirei il passato della grecia esattamente glorioso, in fin dei conti ha perso il suo splendore più di 2000 anni fa, e parlo da amante della cultura greca classica!
Detto questo penso che la solidarità sia un valore imprescindibile delle relazioni umane a tutti i livelli, dunque, come possiamo, si deve aiutare la Grecia, ciò che si dovrebbe fare, però, è aiutare anche i meno abbienti in italia chiedendo più soldi a chi più ne ha e combattendo realmente l'evasione fiscale.
Nel nostro paese, almeno per ora, per fortuna il discorso è diverso; noi stiamo oggettivamente bene, tuttavia il passo che dovremmo compiere per fare la fine della grecia(che non è affatto bella, essendoci stato ad aprile dal 18 al 23 posso assicurarvelo!) non è poi così lungo e si deve stare attenti ai movimenti che facciamo.

basilischio
07-05-10, 08: 53
La situazione Greca, non è una questione di politici corrotti, ma di una politica sbagliata basata sull'assistenzialismo, come succedeva 40-50 anni fa qui da noi. La differenza è che mentre noi in questi 50 anni ci siamo adeguati alla media europea, attuando gradatamente una riforma in quasi tutti i settori, la Grecia ha avuto tempi più stretti per togliere quei "privilegi" ai cittadini non sono al passo con la CE. Un semplice esempio: qui da noi negli ultimi 10 anni è stata elevata l'età pensionabile e quelle categorie di baby pensionati sono scomparse, cosa invece che in Grecia è ancora attuale. Perchè il popolo Graco è sceso in piazza? Solo perchè quei "privilegi" verranno eliminati dalle restrizioni imposte. Come è possibile far quadrare i conti quando le persone vanno in pensione a 45 mentre la media europea è sopra i 60? Per forza di cose i bilanci Grechi nei confronti della CE sono sballati. Senza tenere conto delle manovre speculative che sono state fatte ai danni delle Grecia e che sicuramente in breve tempo coinvolgeranno altri paesi della CE.
Il discorso è polto complesso è questa è solo una piccolissima sfaccettatura della questione. Ridurre tutto ad un discorso di corruzione oltre che a non essere veritiero non combacia con quello che sono i principi della CE che, se le cose stessero così, avrebbe accolto nelle sue file una nazione governata da "ladroni".

FRANCODUE
07-05-10, 10: 54
Giustissima anali Graziano.
Io penso che si debba affrettare l'unione non solo economica ma anche politica dei paesi europei.
Tutti devono adottare le stesse linee guida ed adeguarsi ad un super governo centrale.
Se no, i casi Grecia saranno a breve davvero tanti.

abitcis
07-05-10, 12: 09
ah beh anche quì l'assistenzialismo è di casa....

NickUSMC
07-05-10, 12: 34
Non vorrei sbagliarmi, ma la Grecia è entrata in europa "ingannando".
Ora se la Grecia vive questa brutta realità che succederebbe se la "sbattessimo" fuori dalla Europa?

FRANCODUE
07-05-10, 12: 44
Non è una cosa fattibile.
In effetti alcuni stati non erano nelle condizioni per entrarci e non si sono attenuti alle rigide direttive europee.
Poi c'è l'effetto domino.
Se casca uno stato, a seguire cascano tutti gli altri.

capt.sparrow
07-05-10, 12: 44
Il problema della Grecia è un problema comune a molti paesi della zona Euro. Due anni fa allo scoppio della crisi finanziaria molti paesi europei dell'area dell'Euro si trovavano con i bilanci in disordine, perciò poco preparati a fronteggiare la cosa. Nel difficile tentativo di sostenere le economie che precipitavano, aggravarono la loro situazione togliendo il freno alla spesa pubblica... Chiaramente, per quei paesi, tutti i vincoli imposti dalla BCE, sia pur continuamente aggiornati e aggiustati per adeguarli alla situazione, sono via, via saltati e questi paesi insieme all'Euro sono finiti nel mirino degli operatori finanziari ( definiti impropriamente speculatori) i quali controllando i conti che venivano presentati da molti, si sono accorti dei guasti del sistema e che conseguentemente moneta europea era sovrastimata, anzi era decisamente molto debole... Nelle loro transazioni finanziarie hanno dunque iniziato a " vendere" le posizioni in Euro... A quel punto altri operatori, che abitualmente monitorizzano il mercato e spesso, su indicazioni politiche cercano di indirizzarlo, hanno preso la palla al balzo per impostare le loro manovre... E' chiaro che in questa situazione i più deboli siano subito scoppiati... Non potendo reggere insieme la pressione finanziaria e la pressione politica...
L'Italia, come giustamente ha detto ieri Tremonti in Parlamento, non è immune da pericoli ma rispetto a Grecia, Portogallo, Spagna e altri, ha una situazione finanziaria migliore... Ha però ben evidenziato il fatto che l'attuale problema non è solo finanziario ma anche, se non sopratutto, politico... Perciò le indicazioni per l'uscita e la soluzione del problema devono venire anche da quella parte...
Se immaginiamo le pressioni sul sistema Euro provenienti dall' esterno ( area Dollaro?) capiamo anche che ci sono per noi margini molto limitati di manovra, sia politica che finanziaria, dato che tutti i sistemi sono pesantemente in crisi... Quindi la vecchia Europa non è messa molto bene per agire... Il fatto che comunque lo debba fare unitariamente è però fuori discussione... Peccato che non sia ancora ben chiaro chi comandi quì, chi debba dettare le regole nel Vecchio Continente... I Tedeschi?... Gli Inglesi?... I Francesi?... L'asse franco tedesco? O quello anglo francese... O, come fu ipotizzato in Germania nel 1932, quello anglo tedesco?... Mentre quelli ci pensano ( e noi Italiani, non possiamo che stare a guardare e sperare che decidano presto, dal momento che in fatto di allenze di noi non si fida nessuno)... USA e BRIC fanno i loro interessi...

JuliaAlpin
07-05-10, 13: 11
La grecia fa parte dell'Europa e credo sia doveroso aiutarla..anche perchè uno degli scopi dell'Unione è aiutarsi..

Secondo far cadere un'economia legata a noi provoca un danno anche a noi stessi.

Terzo l'Italia non rischia a mio avviso..Si parla di debito, deficit e via avanti. Si, sono questioni problematiche. Ma un debito come il nostro la nostra economia(così come quella inglese, simile per entità) lo riesce a reggere. Il discorso non vale per paesi come la Spagna o il portogallo, anch'essi nel mirino. Noi rimaniamo comunque uno dei paesi più industrializzati e anche se abbiamo il difetto di tirarci la zappa sui piedi non siamo così messi male economicamente.

fantasyste
07-05-10, 14: 11
La situazione Greca, non è una questione di politici corrotti, ma di una politica sbagliata basata sull'assistenzialismo, come succedeva 40-50 anni fa qui da noi. La differenza è che mentre noi in questi 50 anni ci siamo adeguati alla media europea, attuando gradatamente una riforma in quasi tutti i settori, la Grecia ha avuto tempi più stretti per togliere quei "privilegi" ai cittadini non sono al passo con la CE. Un semplice esempio: qui da noi negli ultimi 10 anni è stata elevata l'età pensionabile e quelle categorie di baby pensionati sono scomparse, cosa invece che in Grecia è ancora attuale. Perchè il popolo Graco è sceso in piazza? Solo perchè quei "privilegi" verranno eliminati dalle restrizioni imposte. Come è possibile far quadrare i conti quando le persone vanno in pensione a 45 mentre la media europea è sopra i 60? Per forza di cose i bilanci Grechi nei confronti della CE sono sballati. Senza tenere conto delle manovre speculative che sono state fatte ai danni delle Grecia e che sicuramente in breve tempo coinvolgeranno altri paesi della CE.
Il discorso è polto complesso è questa è solo una piccolissima sfaccettatura della questione. Ridurre tutto ad un discorso di corruzione oltre che a non essere veritiero non combacia con quello che sono i principi della CE che, se le cose stessero così, avrebbe accolto nelle sue file una nazione governata da "ladroni".
Mi dici che la corruzione non ci sia?Allora come è possibile che i porti greci siano tra i più frequentati dagli spacciatori e i loro carichi?Mica troveranno dei ciechi ad aspettarli.
Comunque JuliaAlpin il debito italiano è pari a 180.000 miliardi di euro,quello greco pari a 36.000 miliardi.Sicuramente abbiamo un'economia più solida della loro,però tutto è assorbito dall'immenso debito,frutto e conseguenze di"magna magna"da parte di politici indegni di essere italiani,senza fare nomi.

basilischio
07-05-10, 14: 29
Mi dici che la corruzione non ci sia?Allora come è possibile che i porti greci siano tra i più frequentati dagli spacciatori e i loro carichi?Mica troveranno dei ciechi ad aspettarli.
Comunque JuliaAlpin il debito italiano è pari a 180.000 miliardi di euro,quello greco pari a 36.000 miliardi.Sicuramente abbiamo un'economia più solida della loro,però tutto è assorbito dall'immenso debito,frutto e conseguenze di"magna magna"da parte di politici indegni di essere italiani,senza fare nomi.

Non ho detto che non c'è la corruzione, ma solo che se nel governo Greco fossero tutti corrotti, noi della vecchia europa unita, avremo fatto un grosso errore accogliendo nelle nostre file uno stato governato da "ladroni". Il problema come al solito è generalizzare la tua affermazione porta a far capire che la maggioranza dei parlamentari Grechi siano corrotti. E' questo il senso della tua affermazione? o volevi solo dire che come in ogni stato anche in Grecia ci sono dei parlamentari corrotti e ciò non sarebbe una grande novità!!!

fantasyste
07-05-10, 14: 36
Non ho detto che non c'è la corruzione, ma solo che se nel governo Greco fossero tutti corrotti, noi della vecchia europa unita, avremo fatto un grosso errore accogliendo nelle nostre file uno stato governato da "ladroni". Il problema come al solito è generalizzare la tua affermazione porta a far capire che la maggioranza dei parlamentari Grechi siano corrotti. E' questo il senso della tua affermazione? o volevi solo dire che come in ogni stato anche in Grecia ci sono dei parlamentari corrotti e ciò non sarebbe una grande novità!!!
Non volevo assolutamente generalizzare ma sicuramente i problemi politico sociali si hanno quando ci sono persone o incapaci o corrotte e quindi che non possono agire liberamente,per il bene esclusivo del paese come dovrebbe essere per tutti.Poi permettimi di dire,molto direttamente e anche polemicamente,che se c'è l'Italia(non a causa di noi cittadini ovvio)in Europa,possono entrarvi tutti i paesi.

basilischio
07-05-10, 14: 52
Non volevo assolutamente generalizzare ma sicuramente i problemi politico sociali si hanno quando ci sono persone o incapaci o corrotte e quindi che non possono agire liberamente,per il bene esclusivo del paese come dovrebbe essere per tutti.Poi permettimi di dire,molto direttamente e anche polemicamente,che se c'è l'Italia(non a causa di noi cittadini ovvio)in Europa,possono entrarvi tutti i paesi.

A questo punto mi pare proprio che tu abbia sbagliato il titolo della discussione.
Potevi intitolarlo corruzione del sistema politico Greco e siccome il regolamento di questo forum vieta la diffamazione di organi democraticamente eletti, ti consiglio di non continuare su queso argomento, che oltretutto non è il motivo principale che ha portato la Grecia nella situazione attuale.

ranabona
07-05-10, 15: 55
La situazione Greca, non è una questione di politici corrotti, ma di una politica sbagliata basata sull'assistenzialismo, come succedeva 40-50 anni fa qui da noi. La differenza è che mentre noi in questi 50 anni ci siamo adeguati alla media europea, attuando gradatamente una riforma in quasi tutti i settori, la Grecia ha avuto tempi più stretti per togliere quei "privilegi" ai cittadini non sono al passo con la CE. Un semplice esempio: qui da noi negli ultimi 10 anni è stata elevata l'età pensionabile e quelle categorie di baby pensionati sono scomparse, cosa invece che in Grecia è ancora attuale. Perchè il popolo Graco è sceso in piazza? Solo perchè quei "privilegi" verranno eliminati dalle restrizioni imposte. Come è possibile far quadrare i conti quando le persone vanno in pensione a 45 mentre la media europea è sopra i 60? Per forza di cose i bilanci Grechi nei confronti della CE sono sballati. Senza tenere conto delle manovre speculative che sono state fatte ai danni delle Grecia e che sicuramente in breve tempo coinvolgeranno altri paesi della CE.
Il discorso è polto complesso è questa è solo una piccolissima sfaccettatura della questione. Ridurre tutto ad un discorso di corruzione oltre che a non essere veritiero non combacia con quello che sono i principi della CE che, se le cose stessero così, avrebbe accolto nelle sue file una nazione governata da "ladroni".

infatti, il governo attuale é coscente della necessità di eliminare le forti anomalie createsi nei lungi anni di assistenzialismo ellenico, non da ultimo i 150.000 nuovi posti nella P:A. (non fisiologici), per ridurre il forte indebitamento. Altrimenti la reticenza tedesca di prestare i soldi per ripagare il debito greco é pienamente giustifica, io ti concedo parte delle tasse dei miei lavoratori ma almeno tu devi fare qualche sacrificio.

Per l'Italia, non siamo messi benissimo, ma neppure da livello greco. Abbiamo un forte sistema industriale, un buon livello di esportazioni unito alla propensione dei cittadini al risparmio; inoltre il bilancio é in deficit anche a causa della vasta evasione fiscale, con soli 1000 contribuenti sopra i 100.mila euro in un paese zona euro con almeno milioni di abitanti.

FRANCODUE
07-05-10, 19: 28
Ricordo comunque che il sistema economico Greco era dieci anni più arretrato del nostro ed assolutamente impossibilitato ad entrare in Europa.
Male per chi la fatto entrare, ma penso male proprio della Germania, che guarda caso, qualche parlamentare tedesco, commentanto la crisi Greca, ha detto, "Si vendessero qualche loro Isola e risolvono tutto !".
Una volta mandavano le SS, ora mandano altre truppe alla conquista.

ranabona
07-05-10, 23: 10
franco se un tedesco sentisse i discorsi fatti da un leghista stile borghezio potrebbe dire lo stesso......i politici populisti e spara cavolate ci sono ovunque

JuliaAlpin
08-05-10, 13: 53
Mi dici che la corruzione non ci sia?Allora come è possibile che i porti greci siano tra i più frequentati dagli spacciatori e i loro carichi?Mica troveranno dei ciechi ad aspettarli.
Comunque JuliaAlpin il debito italiano è pari a 180.000 miliardi di euro,quello greco pari a 36.000 miliardi.Sicuramente abbiamo un'economia più solida della loro,però tutto è assorbito dall'immenso debito,frutto e conseguenze di"magna magna"da parte di politici indegni di essere italiani,senza fare nomi.

inutile citare il numero del debito se non lo paragoni a grandezza del paese ed entità della propria economia. La Grecia un debito da 36mila mld non lo regge, l'Italia uno da 180mila si. che poi ci sia corruzione, sprechi e quant'altro son d'accordissimo con te.

bacioch
08-05-10, 15: 20
Il Ministero della Difesa greco,per fare cassa ha deciso di vendere il PAPANIKOLIS,sottomarino tipo U-214,alla cifra di 350 milioni(ammesso che qualcuno lo compri)....
per ricomprare in futuro 2 nuovi battelli(500 milioni cad.),nonche'6 fregate francesi FREMM(2,2miliardi)....
Corre voce(da prendere con beneficio d'inventario)di una tassazione straordinaria dei beni della Chiesa Ortodossa.....

ale66
08-05-10, 15: 47
Attualmente in una fantasiosa indipendenza della Sicilia dal resto d'Italia la situazione finanziaria di questa regione sarebbe nettamente peggiore di quella Greca.

Gatzu
08-05-10, 17: 07
Io penso che si debba affrettare l'unione non solo economica ma anche politica dei paesi europei

Io invece penso che si dovrebbe fare un passo indietro e favorire i rapporti commerciali/politici dei paesi europei E TORNARE ALLA SOVRANITA' MONETARIA DEGLI STATI !!!!!!!!!!!!

Con l'avvento dell'Euro nessuno Stato è più sovrano sulla moneta, questo perché i membri dell' UE usano una moneta che non si sa di chi sia e ne è stato delegato il controllo alla BCE. La Grecia potrebbe uscire agevolmente dalla crisi se avesse la facoltà di stampare moneta, come si è sempre fatto del resto e si continua a fare in questi casi nei paesi che hanno una sovranità monetaria.
Esempio chiave, nel 1946 gli Stati Uniti avevano un deficit di bilancio pari al 25% del PIL (quello greco è la metà), creando moneta lo Stato si indebitò con i privati che però avevano liquidi per espandersi senza creare a loro volta debiti...e da lì partì il boom economico americano dei decenni che seguirono.
Stesso discorso vale per i giapponesi che hanno superato varie crisi negli ultimi decenni soprattutto nel terziario, gli inglesi hanno un deficit di bilancio che è simile a quello greco..Stati Uniti, Giappone e Gran Bretagna sono i paesi più indebitati del mondo eppure riescono a superare crisi di ogni livello, questo perché sono sovrani della loro moneta e possono regolarne l’emissione come meglio credono a seconda delle esigenze correnti, la Grecia questo non lo può fare perché non ha sovranità sulla moneta che usa..e così si trova costretta a vendere beni dello Stato pur di far fronte alla crisi.
Fino a quando la moneta è sovrana anche il debito lo è ma questo è un debito verso sé stessi che può espandersi all’infinito perché “un governo non potrà mai fare bancarotta coi debiti emessi nella propria moneta sovrana”, chiaro il concetto ?

Che ci crediate o meno l’Euro ci metterà a tutti sotto terra, gli Stati Uniti non sono scemi e ci hanno lasciato fare tutto questo e ora assistono al nostro declino.

JuliaAlpin
08-05-10, 18: 37
Io invece penso che si dovrebbe fare un passo indietro e favorire i rapporti commerciali/politici dei paesi europei E TORNARE ALLA SOVRANITA' MONETARIA DEGLI STATI !!!!!!!!!!!!

Con l'avvento dell'Euro nessuno Stato è più sovrano sulla moneta, questo perché i membri dell' UE usano una moneta che non si sa di chi sia e ne è stato delegato il controllo alla BCE. La Grecia potrebbe uscire agevolmente dalla crisi se avesse la facoltà di stampare moneta, come si è sempre fatto del resto e si continua a fare in questi casi nei paesi che hanno una sovranità monetaria.
Esempio chiave, nel 1946 gli Stati Uniti avevano un deficit di bilancio pari al 25% del PIL (quello greco è la metà), creando moneta lo Stato si indebitò con i privati che però avevano liquidi per espandersi senza creare a loro volta debiti...e da lì partì il boom economico americano dei decenni che seguirono.
Stesso discorso vale per i giapponesi che hanno superato varie crisi negli ultimi decenni soprattutto nel terziario, gli inglesi hanno un deficit di bilancio che è simile a quello greco..Stati Uniti, Giappone e Gran Bretagna sono i paesi più indebitati del mondo eppure riescono a superare crisi di ogni livello, questo perché sono sovrani della loro moneta e possono regolarne l’emissione come meglio credono a seconda delle esigenze correnti, la Grecia questo non lo può fare perché non ha sovranità sulla moneta che usa..e così si trova costretta a vendere beni dello Stato pur di far fronte alla crisi.
Fino a quando la moneta è sovrana anche il debito lo è ma questo è un debito verso sé stessi che può espandersi all’infinito perché “un governo non potrà mai fare bancarotta coi debiti emessi nella propria moneta sovrana”, chiaro il concetto ?

Che ci crediate o meno l’Euro ci metterà a tutti sotto terra, gli Stati Uniti non sono scemi e ci hanno lasciato fare tutto questo e ora assistono al nostro declino.

non ti offendere, ma stai dicendo un cumulo di boiate..

senza l'Euro l'Italia sarebbe in bancarotta e fallita già da tempo perchè la Lira non valeva un beneamato cavolo e perchp nonostante tutto l'Ue fa mantenere delle condizioni che permettono di barcamenarsi(e non è solo così, ci siamo raddrizzati e parecchio).

L'emissione di moneta, lo dice la letteratura economica che vanta fior fior di esperti, porta solo ad un aumento dell'inflazione nel lungo termine, mentre nel breve fa sembrare che aumenti anche il prodotto(che l'economia cresca per capirci). La tua è una teoria modificata in senso deviato dei keynesiani..I dati dimostrano come quel che ho detto è giusto..Non sto a riportarti i dati perchè sarebbero immensi ma se ti leggi i dati economici degli usa degli anni che tu citi troverai questi effetti tra le loro misure..

quanto all'unione politica personalmente non la vorrei e non sarebbe fattibile perchè a mio parere siamo popoli ancora troppo diversi e dalle condizioni troppo diverse(anche se omogenee di fronte al resto del mondo, lo riconosco).

capt.sparrow
08-05-10, 19: 10
L'Euro si è prospettato da subito come una opportunità finanziaria da cogliere, non come la soluzione... In Italia l'ingresso nella moneta unica ha consentito per prima cosa un forte risparmio sul tasso d'interesse pagato sui titoli di stato emessi per finanziare il debito pubblico, debito pari a un milione e cinquecentocinquantamila milioni di € ( c.a il 115% del PIL)... Ora se quel risparmio non si è tradotto in un abbassamento delle tasse, o non è stato investito dai governi italiani per migliorare i servizi o per ridurre l'ammontare del debito... Non è certo colpa della BCE.
Del resto battere moneta per risolvere i problemi finanziari non è mai stata una soluzione dato che raddoppiare la massa monetaria in circolazione non significa raddoppiare il patrimonio... Ma caso mai il contrario
Il fatto poi che il made in Italy, l'economia italiana, si sia ritrovata a competere sui mercati internazionali, senza l'ombrello delle famose svalutazioni della lira, e si sia dovuta impegnare a trovare nell' efficienza e nella qualità i suoi punti di forza, a me non sembra un male... Un male era quello di finanziare la concorrenzialità delle nostre imprese, con l'indebitamento dello Stato...
Piuttosto... I guai dell'Euro risiedono proprio nel successo dell'idea che ha impegnato tutti i sottoscrittori al rispetto di regole rigide... Regole che per ragioni "politiche" sono state riviste ed allentate e aggiustate un po' troppo spesso... E' da quelle deroghe che nascono i problemi più grandi... La crisi del sistema Euro è una crisi politica... Non nasce come crisi finanziaria, questa, se mai, è la conseguenza delle incertezze politiche dei partner europei...
Dimostrare inizialmente dubbi sulle linee di intervento a sostegno della Grecia ha prodotto incertezza... Un'incertezza che ha creato sfiducia... Ma non confondiamoci, la poca fiducia dei mercati è sempre stata rivolta verso la scarsa capacità politica di gestione delle cose, non verso l'inconsistenza patrimoniale degli Europei che partecipano alla BCE...

FRANCODUE
08-05-10, 19: 25
Esatto Cap, esatto.
Ottima la tua analisi.
Non gli aggiungo neppure una virgola.
Tornare indietro è semplicemente assurdo ed impossibile.
Significherebbe solo avere in tasca una liretta che varrebbe carta straccia.
Piuttosto se l'Europa, passo avanti enorme è stata la ratifica della costituzione, trova davvero una unità politica, sarebbe un interlocutore di prima
potenza a livello mondiale.

capt.sparrow
09-05-10, 20: 09
Il problema che emerge dall'attacco della speculazione finanziaria internazionale contro l'area Euro è ancora una volta un problema di regole... Sono in atto fortissime pressioni per evitare che gli Stati sovrani varino regole limitative verso i mercati... Questo perchè più si controllano i mercati, meno possibilità di guadagno ci sono e si concretizzano per gli operatori.
L'Euro e la BCE sono obiettivi ideali per la speculazione perchè non c'è dietro queste entità la volontà di uno stato sovrano, per cui queste si presentano relativamente fragili nella loro "governance".
Due anni fa quando ad essere messo in crisi fu il sistema che faceva capo al dollaro, la FED immise sul mercato migliai di miliardi di dollari per fronteggiare l'emergenza... In parole semplici lo Stato americano si indebitò pesantemente per risolvere la crisi... Debiti che, spiegò, avrebbe pagato diluendoli nelle finanziarie degli anni a venire... In piccole trance divise per molti, molti anni...
In una Europa che si riunisce, discute e perde tempo per trovare la soluzione su un problema che è tutto sommato indicativo di fatti potenzialmente più gravi... Quello che appare evidente è la fragilità di un sistema "politico" debole, incapace di decidere... Di unirsi e far quadrato contro un comune nemico...
Oggi ad una richiesta per formare una task-force operativa che agisca contro la speculazione che rischia di travolgere l'Europa... L'Inghilterra si è chiamata fuori...
Alla Grecia è ritornata la febbre alta.

fantasyste
09-05-10, 20: 41
Il problema che emerge dall'attacco della speculazione finanziaria internazionale contro l'area Euro è ancora una volta un problema di regole... Sono in atto fortissime pressioni per evitare che gli Stati sovrani varino regole limitative verso i mercati... Questo perchè più si controllano i mercati, meno possibilità di guadagno ci sono e si concretizzano per gli operatori.
L'Euro e la BCE sono obiettivi ideali per la speculazione perchè non c'è dietro queste entità la volontà di uno stato sovrano, per cui queste si presentano relativamente fragili nella loro "governance".
Due anni fa quando ad essere messo in crisi fu il sistema che faceva capo al dollaro, la FED immise sul mercato migliai di miliardi di dollari per fronteggiare l'emergenza... In parole semplici lo Stato americano si indebitò pesantemente per risolvere la crisi... Debiti che, spiegò, avrebbe pagato diluendoli nelle finanziarie degli anni a venire... In piccole trance divise per molti, molti anni...
In una Europa che si riunisce, discute e perde tempo per trovare la soluzione su un problema che è tutto sommato indicativo di fatti potenzialmente più gravi... Quello che appare evidente è la fragilità di un sistema "politico" debole, incapace di decidere... Di unirsi e far quadrato contro un comune nemico...
Oggi ad una richiesta per formare una task-force operativa che agisca contro la speculazione che rischia di travolgere l'Europa... L'Inghilterra si è chiamata fuori...
Alla Grecia è ritornata la febbre alta.
Condivido con te,poi vorrei ricordare a Gatzu che tornare alla lira significherebbe pagare il debito,attualmente rilevato in euro ovviamente,in lira.Un dramma.

Ermesgdf
11-06-10, 12: 39
Proprio dall'ultima imposizione nell'innalzare l'età pensionabile delle dipendenti pubbliche a 65 anni, mi scaturisce questa riflessione e vorrei sentire i vostri pareri in tal senso. Dove arriveremo nel futuro? Rischieremo di dipendere sempre di più dall'UE oltre che economicamente anche politicamente? Meglio tornare ad avere un ruolo giusto ed equilibrato da partè della comunità europea oppure bisogna dare più spazio rischiando di non prendere in considerazione le esigenze delle diverse comunità locali di ogni Paese?

Cito qui sotto le fonti di diritto comunitario vigenti fino adesso

http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_comunitario

basilischio
11-06-10, 14: 27
Se la comunità europea deve essere tale, non ci possono essere due pesi e due misure, ne per gli stati, ne per i cittadini che la compongono. Serviranno ancora molti anni prima di avere parità di diritti, doveri ecc... e questo può comportare anche il dover rinunciare ad alcuni vantaggi attuali altrimenti i fatti successi in Grecia accadranno nuovamente.
Se tale comunità vuol essere in contrapposizione alle "grandi potenze" intese anche come economiche deve trovare l'unità e l'uguaglianza necessaria perchè si arrivi ad una stabilità interna che sono in quel modo può far valere il proprio ruolo di "potenza".

Erode
11-06-10, 14: 36
Se la comunità europea deve essere tale, non ci possono essere due pesi e due misure, ne per gli stati, ne per i cittadini che la compongono. Serviranno ancora molti anni prima di avere parità di diritti, doveri ecc... e questo può comportare anche il dover rinunciare ad alcuni vantaggi attuali altrimenti i fatti successi in Grecia accadranno nuovamente.
Se tale comunità vuol essere in contrapposizione alle "grandi potenze" intese anche come economiche deve trovare l'unità e l'uguaglianza necessaria perchè si arrivi ad una stabilità interna che sono in quel modo può far valere il proprio ruolo di "potenza".


Giustissimo!! Aggiungo che per come la vedo io, in teoria l'Unione Europea dovrebbe influire moltissimo sulle politiche interne dei paesi membri, invece per ora, soprattutto in Italia, viene usata semplicemente come capro espiatorio quando si verifica qualche problema, basti pensare alla polemica sull'aumento dei prezzi e l'euro...

Ermesgdf
11-06-10, 16: 36
sono d'accordo sul discorso che fate, però c'è da dire anche un'altra cosa che la Comunità Europea è composta da molti Stati con differenze socio-culturali ed economiche molto diverse al loro interno. Penso che una politica economica, previdenziale ed estera comune sia un traguardo molto difficile e se lo si raggiungerà ci saranno delle difficoltà enormi nella gestione

capt.sparrow
11-06-10, 16: 57
Quanto incide la UE sulle decisioni italiane in fatto di politica e amministrazione pubblica?
Pochissimo!
E pochissimo incide nelle politiche degli altri Stati...
Negli anni passati molti sono stati i cocenti fallimenti nel tentativo di federalizzare l'Europa...
Di fatto in Europa siamo tutti ancora orgogliosamente divisi... Nonostante l'ultimo disperato tentativo di unione che si chiama €uro, il quale proprio per le difficoltà incontrate come moneta di un non Stato, di uno stato che non esiste, mostra la propria debolezza e i propri limiti.
Anche l'ultima -boutade- di attribuire, qui da noi, all'Europa la responsabilità della repentina richiesta di parificazione dell'età pensionistica tra donne e uomini è l'esempio di come l'Europa venga usata in modo odioso, vanificando i tentativi per creare una sorta di giusto clima per promuovere uno stato europeo comune...
In pratica, quando si devono far quadrare i conti, imporre pesanti sacrifici, si dice sempre: è l'Europa che ce lo chiede.
L'Europa viene cosi assunta come una minaccia, un pericolo... E questo non avviene solo in Italia...
Eppure politici e cittadini Europei sanno bene che i loro Stati, presi uno a uno, sono troppo piccoli per avere un peso sulla scena mondiale... Eppure questo non basta a superare i nazionalismi...
mala tempora currunt

FRANCODUE
11-06-10, 19: 32
Pochissimo non mi pare, Cap.
Le direttive Europee, prevedono in caso di indampienza il pagamento di forti penali da parte degli stati che non vi ottemperano.
Una volta il Parlamento di Strasburgo era visto solo come un fatto estemporaneo, vi si ci mandavano degli "europarlamentari" di serie B rispetto alla
politica Nazionale.
Poi con il tempo, si sta prendendo coscienza che a Strasburgo si decida ormai molto di più di semplici direttive astratte,
per cui è meglio mandarci gente qualificata e si è provveduto in questo senso.
L'Europa è una strada ormai iniziata dai trattati di Roma degli anni 50, quelli del mio concittadino Martino, indietro non si torna più.
Piuttosto, occorre rinsaldare questa Unione Europea, prima era semplicemnete Mec o Cee, sigle di unità economiche.
Adesso, con la ratifica della costituzione Europea, siamo passati in piena fase di unione politica.
Per cui, le decisioni tra non molto, ma per alcune già adesso, non sono più prerogativa dei singoli stati.
Le recentii manovre economiche straordinarie adottate da vari Stati Europei, tra cui la potente Germania, vanno visti in questa ottica.

GPGFALCO
11-06-10, 19: 46
Per quanto riguarda il mio settore (Vigilanza Privata Armata) l'Italia sono moltissimi anni che paga Penali economiche elevate...gli altri Stati che avevano problematiche hanno Ottemperato Immediatamente alla riforma del Settore, nel Belpaese...Continuiamo a PAGARE le Sanzioni.:jawdrop:
In Generale è l'euro che unisce nel bene e nel male l'Europa, Storia, tradizioni, ecc., secondo me, rendono arduo il compito di uno Stato Unico Europeo.

capt.sparrow
11-06-10, 20: 15
Franco,
poco è un aggettivo indefinito... Indica l'inadeguatezza di qualcosa... E il superlativo assoluto, usatoda me, sta proprio ad indicare che non c'è confronto tra quanto occorrerebbe fare e quanto si fa...
L'Europa non ha scelta e tra mille, centomila, trappole e incertezze gli Europei dovranno trovare la loro comunione... Che la strada sia chiaramente indicata non c'è alcun dubbio... Che tutti siano disposti a percorrerla con la stessa convinzione e determinazione è un'altro discorso... Gli esempi sono molti... Uno per tutti, lo sdegnoso rifiuto di Londra, appena qualche settimana fa, nel collaborare al sostegno delle economie più fragili dell'area Euro...

AlePA
12-06-10, 01: 33
Secondo me ultimamente, in modo molto subliminale si sta tentando di trasformare l'UE in uno stato federale, è questo non so perchè, ma sinceramente mi fa un pò paura, quasi paura di perdere l'indipendenza come nazione... non so.
Io credo che non siamo ancora pronti ad una cosa del genere, siamo tanti stati ognuno diverso dall'altro, per cultura, modi di fare, lingua e tradizioni...

Ermesgdf
12-06-10, 13: 09
d'accordo con te e sinceramente non voglio pensare lontanamente ad un influsso più potente di quello che esiste. Gli Stati Uniti sono nati sotto le stesse tradizioni americane, certamente anche loro hanno al proprio interno delle culture diverse ed economie differenti da stato a stato, ma l'UE non ha solo delle piccole differenze ma un abisso tra i vari Stati dal mio punto di vista e sarei contrario a delle decisioni di rilevanza nazionale prese dall'UE.

Erode
12-06-10, 14: 30
Secondo me ultimamente, in modo molto subliminale si sta tentando di trasformare l'UE in uno stato federale, è questo non so perchè, ma sinceramente mi fa un pò paura, quasi paura di perdere l'indipendenza come nazione... non so.
Io credo che non siamo ancora pronti ad una cosa del genere, siamo tanti stati ognuno diverso dall'altro, per cultura, modi di fare, lingua e tradizioni...

In un territorio piccolo come l'Italia si riescono a mantenere tradizioni differenti tra nord e sud, figuriamoci se un'unità politica possa cancellare le culture di nazioni centenarie; il discorso è diverso: a cosa ci serve l'indipendenza nazionale in questo periodo storico? L'unico vantaggio che traiamo dall'indipendenza Italiana, ad ora, è una cattiva fama in politica estera(cui si potrebbe comunque rimediare) e uno scarso valore per come entità statale nelle relazioni diplomatiche: siamo piccoli, poco numerosi, con un'economia non autosufficiente, dipendenti da altre nazioni per ciò che riguarda l'energia. Questo vale per noi e in misura differente anche per la quasi totalità degli stati europei. L'unione europea, invece, potrebbe seriamente imporsi a livello mondiale sia economicamente, cosa che già fa, sia politicamente! Parlare di andare in Afghanistan con alleata l'Italia è un discorso, farlo con alleata l'Europa è tutt'altra storia! Ed è chiaro che quando l'Europa dichiara di scendere in campo può imporsi ed ottenere molto di più, cosa che l'Italia non può fare. Fermo restando che alla fine ognuno parlerà la propria lingua, festeggerà i propri santi e continuerà a vivere normalmente.

Ermesgdf
12-06-10, 18: 23
openfab sul discorso politica estera non sono d'accordo perchè qualsiasi provvedimento che si prende in sede Europa ci sono voci contrastanti tra di loro. Credo che il problema non sia tanto quanto noi ci sentiamo cittadini comunitari ma anche quanto gli altri ci tengono ad avere una politica comune e tutte le altre storie. Io sono contrario alla dipendenza assoluta ma anche altri Stati credo che non si accollerebbero economie, politiche previdenziali, politiche estere differenti

basilischio
13-06-10, 08: 26
I sacrifici ed i benefici fanno parte di ogni nuova situazione che si viene a creare. Sono necessari per arrivare ad una intesa comune.
Il grosso problema è raggiungere l'equità negli accordi. Purtroppo, in passato ed ora, ogni stato mira ai propri interessi e non agli interessi comunitari, facendo approvare leggi e regolamenti servendeosi della propria "forza" o "potere" come stato. Ovvimente per trovare l'equilibrio si ricorre ad "aggiustamenti" che non sempre sono giuste decisioni e così le difficoltà aumentano.
Prendiamo ad edempio il recente divieto di pescare sotto-costa. Ovvio che l'Italia, circondata da mari, ne risente molto di più rispetto ad altri stati, quindi i maggiori sacrifici toccano a noi. Ecco bisognerebbe sapere quali sacrifici fanno gli stati con "poco" mare in confronto ai nosti. Forse facendo anche un po di chiarezza ci sarebbe neno malcontento e neno scietticità nei confronti dell EU.

Ermesgdf
13-06-10, 11: 19
appunto basilischio hai toccato la questione a mio parere più importante cioè quanto gli altri Paesi fanno nei confronti dell'UE. Dal punto di vista economico proprio nel caso dei finanziamenti greci, ha fatto bene la Germania a preoccuparsi dei propri interessi, invece noi continuiamo a seguire la falsa riga delle dritte europee senza porci quali siano le conseguenze, lunge una riflessione su quanto siamo condizionati. Noi forse siamo uno dei pochi Stati che dopo una raccomandazione o un regolamento europeo, ne discutiamo in modo vivace all'inizio ma poi va a finire che accettiamo tacitamente ciò che sono le dritte europee, invece gli altri quando intacchi le loro economie si deve necessariamente cambiare qualsiasi provvedimento

capt.sparrow
13-06-10, 11: 51
Guardi ermesgdf, che le obiezioni della Germania... Ahinoi erano e rimangono fondate...Fondatissime
Non giudichi ciò che non conosce...

Ermesgdf
13-06-10, 12: 22
appunto capitano qui si sta parlando di linee ue che seguono i paesi ed ho fatto un semplice esempio. Mi scusi ma conosco bene la situazione e non credo di non conoscerla anzi. Sto esprimendo una mia opinione e siamo in un forum pubblico, io non giudico senza conoscere le persone che sono dietro al pc.

capt.sparrow
13-06-10, 13: 38
ermesgdf,
ahhh... Allora se conosce bene la situazione... No comment... Visto che vediamo le cose in maniera diametralmente opposta.

basilischio
13-06-10, 14: 09
buoni.... buoni.....

Cerchiamo di discutere facendo chiarezza evitando inutili rimproveri reciprochi .

capt.sparrow
13-06-10, 15: 28
Basilischio,
incidentalmente avevo già argomentato sulla cosa nel mio ultimo intervento nella discussione: - Crisi: La tempesta perfetta.-
Lì metto in evidenza che le perplessità tedesche non sono mai state sostanziali, sull'opportunità cioè di intervenire o meno in aiuto di qualcuno, ma erano (e rimangono) più pragmaticamente formali... Loro cioè facevano obiezioni sul metodo... Cercavano di non sprecare le pochissime risorse disponibili e pretendevano che si assumesse, come punto fermo, il fatto che l'intervento avrebbe dovuto rientrare in un più vasto ed artricolato piano, il quale doveva prendere in considerazione non la condizione della sola Grecia ma quella di tutti i partner europei dell'area euro, chiamando a raccolta magari anche gli altri, tutti i partner europei, come il Regno Unito, che, che, quello dica, sono di fatto interessati al buon esito della questione, in quanto prossimi, sia geograficamente che politicamente, alla cosa, essendo membri della Comunità Europea.
Nell'intervento quì di ermesgdf ho invece letto una sorta di rivendicazione di quell' europeismo italiano di facciata... Opportunista e squalificante che, nel merito ha infatti prodotto una manovra che è la più incerta e la più leggera tra quelle dei maggiori Stati dell'UE... Manovra che non aiuta noi... Non aiuta la Germania... E ne tantomeno aiuta la Grecia ( Ma questo loro, Germania e Grecia, lo sanno benissimo, tant'è che i primi ci marcano in modo strettissimo - vedasi la recente richiesta di un intervento per l' immediato adeguamento sul limite dell'età pensionabile delle donne dipendenti della PA, partita proprio dai corridoi degli uffici UE- Mentre i secondi chiedono una maggiore attenzione sui conti di bilancio presentati dall'Italia, in quanto non solo i loro potrebbero essere i conti truccati...)
Ora, siccome la tempesta della crisi deve ancora mostrare il suo vero volto... Se non butteremo a mare tutte le nostre zavorre e i nostri vizi, finirà che inevitabilmente questi ci trascineranno a picco...
Gli altri lo sanno bene e non si lasciano più incantare dai nostri discorsi e dai nostri buoni propositi... Vogliono fatti... E per adeguarsi al "piatto" oggi all'Italia mancano ancora una cinquantina di miliardi di euro...
Chi sa, se chi dice di conoscere bene la siuazione... Di avere opinioni chiare sulle linee UE... Ci potrà dare qui un'idea di dove Tremonti troverà le "fiches" che ci mancano...

basilischio
13-06-10, 16: 26
No ho le conoscenze appropriate per entrare di fatto nel merito della discussione. La sua analisi della situazione italiana nei confronti dell'UE, per le mie limitate conoscenze, pare appropriata e condivido soprattutto l'ultima parte in cui si riferisce al fatto che siamo appena all'inizio della "tempesta" e che non si sa come far quadrare i conti "reali".

Purtroppo l'informazione "filtrata" dei media più importanti non facilita la conoscenza di molti aspetti, per cui mi affido a chi ha conoscenza approfondita nel settore e vuol mettere a disposizione la propria esperienza facendo chiarezza con informazioni "spogliate" da interessi personali o politici.

Putroppo con le informazioni ci vengono proprinate, non si può far altro che essere di parte e in fondo siamo tutti, un po, "campanilisti" e posso capire alcune posizioni/opinioni.

capt.sparrow
13-06-10, 17: 59
ermesgdf, ha parzialmente corretto con la sua rettifica il senso del suo intervento n° 14... Bene!...
Valuti anche che le famose dritte europee sono quelle misure dettate dai paesi di riferimento nell'UE... La Germania in primis... Paesi che mostrano serietà, impegno e coerenza nei loro programmi...
Consideri che la Germania, oggi è il paese guida in Europa, e che nel pianificare i proprio programma di sviluppo e di politica estera la Germania si basa molto sui fatti e non sugli intenti...
Che dalla storia ha imparato a giudicare amici, nemici, alleanze e alleati e che in quel senso il nostro rating e il nostro peso politico è veramente minimo...

Libero
13-06-10, 20: 38
Partiamo dicendo che la scelta del sondaggio non è lo strumento migliore per capire la questione, dato che l'incidenza dell'UE sui vari Stati nazionali è quantificabile oggettivamente, e non dipende dalla valutazione soggettiva del singolo.

Da un punto di vista di fonti legislative, l'UE incide tantissimo. Nel sistema delle fonti, i Trattati europei si trovano in posizione subordinata solo rispetto ai c.d. controlimiti, cioè quei principi e diritti inviolabili garantiti dalla Costituzione e non modificabili in sede legale.

Quindi, l'istituzione di un organismo europeo e le decisioni fondamentali che prende sono sovraordinate anche alla Costituzione Italiana, che quindi può essere derogata.

I regolamenti europei, essendo immediatamente esecutivi, incidono immediatamente sulla legislazione dei vari stati, caducando e abrogando le disposizioni di legge ad esso contrastanti.

Le direttive europee sonop invece strumenti legislativi in cui si indica allo Stato membro il fine da raggiungere, lasciando allo stato nazionale la scelta del mezzo più idoneo al raggiungimento dello scopo. Ciò non toglie che anche lì l'applicazione delle Direttive è una scelta obbligata, non potendosi uno stato rifiutare di riceverle tramite legge nazionale.

Per di più, contrariamente a quello che sembrerebbe scritto in Costituzione riguardo il monopolio del giudizio di costituzionalità da parte della Corte Costituzionale, vige l'imposizione per il giudice ordinario, in caso di contrasto tra legge nazionale e direttiva comunitaria, di applicare la direttiva comunitaria e disapplicare la legge nazionale, senza dover aspettare il giudizio di incostituzionalità della Consulta per violazione dell'art 11 Cost.

Il rispetto dei trattati europei deriva infatti dal famoso art. 11, che i Costituenti (abbracciando una visione mondiale di legislazione, dimostrando in questo una preveggenza che lascia sbigottiti), in base al quale gli Stati rinunciano a parte della sovranità, per perseguire obiettivi comuni di Pace e Sicurezza.

Ciò non toglie che rimangano problemi e difficoltà nel raggiungimento del c.d. "diritto universale".

Se in alcuni campi ciò è possibile e già ci troviamo a buon punto (pensiamo al diritto commerciale, amministrativo, al diritto internazionale europeo), in altri il raggiungimento dello scopo è molto più complesso.

Basti pensare al diritto privato interno e al diritto penale, che seguono l'iter dovuti in parte anche alla realtà storica di riferimento, e in cui l'uniformità della legislazione (almeno a livello europeo), se non impossibile, risulta quantomeno difficile.

Comunque, rimane il fatto che l'UE, con tutti i suoi problemi, rimane ciò che di più avanzato e futuristico ci hanno donato i nostri padri Costituenti.

Talmente avanzato che ancora oggi non riusciamo a capirne tutte le potenzialità

Ottime cose

capt.sparrow
14-06-10, 08: 56
Libero,
... diciamo che in Europa c'è una sufficiente consapevolezza dei principi... E che proprio per questo, contro, ci sia anche l' assoluta consapevolezza riassunta nel brocardo latino:
LEX SCRIPTA LEX TRADITA

Ermesgdf
19-11-10, 12: 24
ecco le nuove proposte di uscita dalla crisi con delle riforme strutturali.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-11-19/grecia-riforme-101258.shtml?uuid=AYSCNrkC#continue

che ne pensate?

Tirre
20-11-10, 23: 54
parenti greci mi dicono che il governo sta pensando ad un ritorno alla dracma
è scappato in una conferenza stampa al portavoce del governo che dopo è stato costretto dal governo ellenico a rimangiarsi quello che aveva detto...

Pippos
21-11-10, 01: 44
Non risolverebbero cosi la situazione... anzi potrebbero andare al crollo totale..

Commissario
21-11-10, 20: 10
Visto il modello fallimentare dellUE, che sin dalla sua nascita ha sempre presentato delle lacune, cosa ne pensate se il nostro paese decidesse di uscire formalmente UE?? nel 2010 penso che si abbia avuto il culmine della debolezza dell'UE, abbiamo visto come la Grecia e' collassata , come tanti altri paese membri sono in crisi o con economie fragili e a rischio..la BCE rappresenta un fallimento totale ed e' prossima ad un tracollo, almeno vista l'attuale situazione..mi chiedo quali giovamenti ne abbia tratto l'italia, che pian piano e' regredita economicamente .. oggi abbiamo una situazione economica rispetto agli anni 90 in caduta libera, nonostante le rassicurazioni a me sembra che la poverta' sia aumentata e che il paese non sia migliorato tranne che nelle banalita'......e voi cosa ne pensate??? io non sono un esperto ma di sicuro sono contrario a questa unione che spesso agisce in contrasto alla nostra sovranita' che spesso ci mette in cattiva luce e che non facilita di certo la nostra economia......

discussione riunita ad una già esistente sullo stesso argomento.

Ermesgdf
21-11-10, 21: 06
commissario io credo che l'Italia ad oggi avrebbe rischiato comunque il collasso finanziario ed economico, se fossimo rimasti con la lira non potevamo avere lo stesso comportamento della Svizzera perchè sono due Stati con caratteristiche economiche e istituzionali completamente diverse. L'Italia è stata una delle nazioni fondatrici del progetto dell'Europa unita e non credo proprio che si arriverà mai ad una soluzione diversa da quella intrapresa. Se ciò avvenisse non ripristineremo mai la situazione che si è venuta a creare, noi rispetto agli altri paesi abbiamo avuto la peculiarità di avere una moneta debole in precedenza e paghiamo adesso l'inadeguatezza dell'adozione di questo sistema monetario. I giovamenti che abbiamoa vuoto sono quelli standard che ci hanno "insegnato", tipo agevolazione sull'import-export e tasso di inflazione europeo che è sceso dal 5% al 3%.
Scuramente l'euro ha colpito direttamente gli stipendiati e in modo indiretto gli autonomi nel senso che se il dipendente non arriva a fine mese in molti casi non riesce a far circolare moneta e crea un vuoto economico nella società.
Adesso sono passati dieci anni dall'avvento e seppur con gravi limiti ci si sta abituando al sistema, adesso pensa che confusione si verrebbe a creare se si tornasse indietro. Si doveva pensare prima ormai siamo sulla stessa barca, se questa affonda ce ne andiamo tutti a fondo

FRANCODUE
21-11-10, 21: 06
Commissario ?
Tu che cosa proporresti di fare ?.

ale66
21-11-10, 21: 24
Io sono stato un detrattore dell'Unione Europea soprattutto dell'adozione della moneta unica poichè vittima indifesa delle speculazioni che trasformarono nei tempi che furono le mille lire in un euro , detto ciò uscire dalla UE sarebbe un suicidio economico senza precedenti , senza lo scudo degli altri paesi e con una moneta forte che reagisce senza problemi agli attacchi speculatori saremmo già in default , ma non essendo esperto in termini economici passo la palla agli ai conoscitori , che in questo forum a quanto visto certo non mancano , certo che alcuni aggiustamenti andrebbero senz'altro fatti soprattutto nella tutela dei prodotti tipici Italiani.

Ermesgdf
21-11-10, 21: 33
Io sono stato un detrattore dell'Unione Europea soprattutto dell'adozione della moneta unica poichè vittima indifesa delle speculazioni che trasformarono nei tempi che furono le mille lire in un euro , detto ciò uscire dalla UE sarebbe un suicidio economico senza precedenti , senza lo scudo degli altri paesi e con una moneta forte che reagisce senza problemi agli attacchi speculatori saremmo già in default , ma non essendo esperto in termini economici passo la palla agli ai conoscitori , che in questo forum a quanto visto certo non mancano , certo che alcuni aggiustamenti andrebbero senz'altro fatti soprattutto nella tutela dei prodotti tipici Italiani.

condivido pienamente specialmente su questi aggiustamenti che devono essere fatti, questo si, ma un ritorno non si può certamente fare. Aspetto capitan sparrow che conosce meglio di me la materia per sapere nello specifico cosa comporterebbe un ritorno in modo da farci un'idea di quello che potrebbe succedere.:59:

Fronz
21-11-10, 21: 45
Non mi ritengo un "esperto" ma ad ogni modo ho completato il mio iter universitario in "Relazioni Internazionali" dunque spero di esporre con cognizione di causa il mio punto di vista in merito.
L'Unione Europea attuale probabilmente provocherebbe conati di vomito (metaforicamente parlando, ma anche no) ad alcuni suoi "padri nobili" come l'italiano Spinelli, il tedesco Adenauer o il francese Schumann...la generazione uscita fuori dagli orrori del secondo conflitto mondiale, forgiata e allo stesso tempo squarciata da ciò che aveva rappresentato, guardò con immense speranze a quelli che venivano entusiasticamente chiamati gli "Stati Uniti d'Europa" e che avrebbero rappresentato l'apice di tanti sforzi e tanti sogni.

Purtroppo gelosie nazionali (come il niet dell'Assemblea francese negli anni '50 alla costituzione di un esercito europeo con la Ced -Comunità Europea di Difesa-) e interessi più o meno legittimi provenienti dai gruppi di potere economico e politico, "dirottarono" il processo europeo nell'ambito principalmente economico (processo che continua tuttora) supponendo che sarebbe stato più semplice ed "utile" unire gli europei partendo dal loro portafoglio piuttosto che dagli alti ideali politici e sociali che ne avevan mosso i padri fondatori e altri milioni di europei agli albori.

Quello che oggi è sotto gli occhi di tutti è una sorta di organismo senz'anima composto da burocrati e tecnocrati che per giustificar la loro presenza in simili istituzioni (e con lauti stipendi per giunta) legiferano sulla lunghezza standard dei cetrioli o su altre amenità come la "demaschilizzazione delle fiabe per bambini" (sembra assurdo ma tale idea è stata ritenuta degna di lode nel governo spagnolo di Zapatero e applicata in ambito nazionale)
Fino a qualche anno fa mi ritenevo un entusiastico europeo, ma dopo averne studiato i meccanismi e alla luce dei più recenti sviluppi come la "Costituzione per l'Europa" (calata dall'alto e contrastata dai popoli dei pochi Stati in cui se ne è potuta votare la ratifica tramite referendum, opposizioni poi cadute con il ricatto degli aiuti della Banca centrale europea durante la crisi) non posso non considerarmi un euro-scettico.

Questa Unione Europea per me non rappresenta altro che l'hobbesiano Leviatano, un "mostro" senz'anima che dall'alto muove i fili presenti e futuri delle nostre vite...senza che nessuno di noi abbia avuto la possibilità di votarne democraticamente l'orientamento e il senso stesso d'essere (per chi non fosse pratico di diritto europeo, l'unico organo rappresentativo democratico è il Parlamento europeo ma è anche l'organo europeo meno significativo e con meno poteri nel processo decisionale dell'Unione)

ale66
21-11-10, 21: 49
Si Ok :), ma una nostra uscita cosa comporterebbe in termini economici e sociali ?

basilischio
21-11-10, 21: 54
Il problema dell'europa è legato alla globalizzazione e all'andamento dei mercati internazionali, e quello che andava bene 20 anni fa oggi è talmente obsoleto che non va nemmeno preso in considerazione.
Quello che occorre è una seria e vera politica comunitaria. L'uscita dalla comunità ci renderebbe ancor più deboli di quello che siamo e nessun paese membro ci guadagnerebbe.

Pippos
22-11-10, 02: 12
Si Ok :), ma una nostra uscita cosa comporterebbe in termini economici e sociali ?

A mio parere comporterebbe il crollo economico della nazione per non parlare dei fondi che ci vorrebbero per ripristinare la moneta e annullare tutto quello che è stato fatto fino ad oggi...

Credo che non accadrà mai

capt.sparrow
22-11-10, 18: 37
In un mondo che sta convergendo molto più rapidamente di quanto alcuni avevano programmato verso modelli culturali ed economici sovranazionali, planetari, parlare di resistenze o soluzioni locali è indice di ingenuità...
Non è più possibile affrontare i problemi, economici e politici, in modo individuale, anche perché adesso più che mai è evidente che i problemi non sono individuali ma collettivi, di sistema... La globalizzazione è un processo inarrestabile ed irreversibile.
Disgregazione dell'Europa?
Non è assolutamente questo il problema... Tutti sappiamo molto bene che non c'è più un futuro individuale... Allora dobbiamo considerare l'attuale crisi come una crisi di crescita... Una crisi innescata dall'avvento di nuovi equilibri... Alcuni totalmente imprevisti, altri prevedibili ma ignorati.
L'unione degli europei è partita organizzando prima diversi e differenti sistemi economici sotto l'egida di regole comuni... Cioè è stata pensata più come un sistema integrato che come un sistema omogeneo... Adesso la sfida vera è quella di realizzare un sistema anche omogeneo, ma per fare ciò sono necessari cambiamenti radicali... E' necessario che l'Europa diventi un unico soggetto politico.
Il trattato di Lisbona entrato in vigore il 1° dicembre 2009 è un tentativo di impostare e adeguare le strutture europee in questo senso, ma essendo stato discusso e approvato dall'Unione nel 2007, l' Europa si è trovata da subito nella necessità di aggiornarlo, accelerando certe cose e modificandone altre... Però non sempre si è manifestata la volontà politica nei singoli Stati di procedere in tal senso, prendendo talvolta spunto anzi, per scaricare sull'Unione la responsabilità dei disagi causati nel frattempo dalla congiuntura... La crisi ha modificato i tempi di esecuzione di certi programmi e noi spesso ci troviamo nella condizione di quei viaggiatori a cui saltano le coincidenze...