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Visualizza Versione Completa : KATANA, la spada del Samurai. *



Point Man
19-11-10, 06: 28
Apro questo topic per raccogliere gli appassionati (se ci sono) di questo prodigio dei forgiatori giapponesi. Personamente ho avuto più volte la tentazione di acquistarne una da esporre in casa ma non l'ho mai fatto. Il mio sogno è quello di andare "alla fonte"...visto che nella lista delle "10 cose da fare prima di morire" c'è un viaggio in Giappone...chissà...un giorno... :am054

CRIOPE
19-11-10, 06: 38
Per uno skydiver esiste una sola Katana!!!

Questa qui :D

http://www.performancedesigns.com/images/productspics/kata_top.jpg

Per il resto, io a casa ho solo delle riproduzioni prese a San Marino (a San Marino trovi di tutto) pagati all'incirca 350 euro (3 katana) ma fatte davvero molto bene.

Point Man
19-11-10, 06: 41
Ne trovi quante ne vuoi per il web a tutti i prezzi (da 30 euro in su..) . Il costo sale sensibilmente se la forgiatura viene fatta a mano in modo tradizionale e in base al tipo di forgiatura stesso..

CRIOPE
19-11-10, 06: 45
Si. Io ho visto alcune originali Giapponesi (non ricordo come si chiama il forgiatore) e si parla di 1100 -1200 euro... pazzesco!

Point Man
19-11-10, 06: 53
A me hanno chiesto 1300 solo per l'acciao...rimane fuori tutta la lavorazione.. Comunque se prendi spade forgiate da maestri con centinaia di anni di tradizione arrivi a 10-20.000 come ridere..

CRIOPE
19-11-10, 07: 28
A me hanno chiesto 1300 solo per l'acciao...rimane fuori tutta la lavorazione.. Comunque se prendi spade forgiate da maestri con centinaia di anni di tradizione arrivi a 10-20.000 come ridere..

Credo che in questo campo però si entra nel collezionismo "d'alta quota" e bisogna stare attenti alle truffe...

Elite
19-11-10, 08: 18
Mi accodo...anche a me le Katana hanno sempre isipirato passione ed un minimo di cultura in merito l' ho acquisita...sapevo anche che il prezzo varia in base al filo, che è di un acciaio differente rispetto al resto della lama e che viene tutta completamente lavorata a mano. Ovviamente si parla di spade prese alla fonte, come dice Point Man. L' unica cosa che mi lascia dubbioso è il prezzo...10 o 20 mila euro che siano sono impensabili per un comune mortale come me, però chi sa che scendendo con il prezzo una pazzia non la si possa fare...:)

Point Man
19-11-10, 08: 24
Con 300 euro hai già una buona riproduzione.. i prezzi esorbitanti sono per le collezioni. Le forgiature sono molteplici..

http://www.yarinohanzo.com/files/customkatana/kitae.jpg

Elite
19-11-10, 08: 32
E la durezza dell' acciaio è riferita a cosa? Ovvero...più è duro e più...? Scusa il gioco di parole...:)

Point Man
19-11-10, 08: 55
Ovvero...più è duro e più...?
..è duro! A parte gli scherzi, la durezza è determinata dalla percentuale di carbonio presente:

* extra dolci: carbonio compreso tra lo 0,05% e lo 0,15%;
* semidolci: carbonio compreso tra lo 0,15% e lo 0,25%
* dolci: carbonio compreso tra lo 0,25% e lo 0,40%;
* semiduri: carbonio tra lo 0,40% e lo 0,46%;
* duri: carbonio tra lo 0,60% e lo 0,70%;
* durissimi: carbonio tra lo 0,70% e lo 0,80%;
* extraduri: carbonio tra lo 0,80% e lo 0,85%.

Comunque l'esterno ha l'acciaio più duro e serve a penetrare e tagliare...l'anima più morbida serve a far sì che la lama non si spezzi in seguito all'urto violento..
La forgiatura più comune è la kobuse..ma si dice che Masamune (uo degli antichi maestri) usasse sette tipi di acciaio differenti..


"L’acciaio di partenza è chiamato tamagahane (: acciaio gioiello), un acciaio molto duro con un contenuto di carbonio pari all’1%. Il blocco d’acciaio viene sottoposto a forgiatura per regolare la quantità di carbonio: riscaldato al calor rosso, battuto con il martello e ripiegato per poi essere nuovamente riscaldato e ribattuto. Ad ogni piegatura, il tenore di carbonio diminuisce impercettibilmente. La ripiegatura e battitura ha anche un altro scopo: le molecole di ferro e carbonio non sono uniformemente distribuite, questo processo le ordina e le dirige e se effettuato da uno spadaio sapiente può anche “disegnare” delle precise linee di forza. L’acciaio così ripiegato tra le 13 e le 18 volte scende ad un tenore di carbonio tra lo 0,5% e lo 0,6%, molto duro, ma non fragile e prendendo il nome di kawagane (: acciaio della pelle). Da un blocco di acciaio con meno carbonio, martellato e ripiegato almeno dieci volte si ricava lo shingane (: acciaio cuore), estremamente elastico a causa della percentuale di carbonio vicina allo 0,2%. L’acciaio più morbido viene usato come anima della spada e rivestito dall’acciaio più duro: la parte più esterna serve a penetrare i materiali più duri, l’anima, più elastica, serve a impedire che la spada si spezzi in seguito all’urto. Il più semplice degli stili di costruzione prevede infatti un’anima di shingane inserita in una lamina di kawagane modellata ad U. Esistono tuttavia stili più complessi, in cui si usano anche più tipi di acciaio in funzione della posizione nella spada, si dice che Masamune (leggendario spadaio) ne usasse fino a sette tipi diversi, ma il principio era sempre quello: filo (cioè parte tagliente) e lati di un acciaio più duro, interno e dorso di un acciaio più elastico. Dopo un’ulteriore forgiatura finale che serve a congiungere i diversi tipi di acciaio in un unico blocco indivisibile, si passa alla tempratura. La lama viene ricoperta di argilla in maniera diversa tra il dorso e il filo, quindi viene riscaldata al calor rosso e raffreddata velocemente immergendola in acqua fredda; l’argilla è un isolante termico, il fatto che sia disposto in quantità differenti sul dorso e sul filo fa si che le diverse parti della lama si riscaldino e raffreddino a velocità differenti, come conseguenza di ciò avremo un dorso più morbido e un filo molto più duro ed espansioni e contrazioni nella lama che acquisterà la caratteristica curvatura. Prima della tempratura lo spadaio traccia sull’argilla una linea, più o meno elaborata, con un bastoncino sui lati della lama, parallelamente al filo. Dopo la tempratura viene applicata sulla lama una soluzione acida e, se il processo ha funzionato la linea diventa visibile con una variazione di colore nell’acciaio. Questa linea di tempra prende il nome di hamon, la forma dell’hamon costituisce un segno identificativo, per un occhio esperto, dell'epoca della lama e dell'autore. Infine la lama viene polita e affilata (lavoro lungo, complesso e meticoloso) tramite l’utilizzo di diversi tipi di pietre abrasive di grana via via sempre più fine. Dopodiché il codolo della lama viene racchiuso in un codolo di legno che ne costituisce l’impugnatura e rivestito della pelle ruvida e scagliosa del Rhinobatos (un pesce simile alle razze). Alla base della lama, sopra il codolo viene incastrato un elemento metallico che serve sia per bloccare la spada nel fodero sia da elsa chiamato tsuba. A completare il tutto c’è il fodero: questo e gli elementi metalli accessori come lo tsuba offrono infinite possibilità decorative agli artigiani, tanto che la costruzione dei foderi era considerato un lavoro a parte e affidata ad artigiani specializzati differenti dagli spadai."

La fonte non la ricordo,ho salvato il testo tempo fa... :D

Elite
19-11-10, 09: 30
Che arte...ciò che mi colpisce molto è la maestria con la quale vengono forgiate. Ogni katana ha una sua storia.

Blushield
19-11-10, 09: 57
La lama della Katana può essere affilata (non so se stò usando il termine corretto)...ossia, se ad edempio io dovessi acquistarne una, al di là della qualità e di dove la acquisto, mi verrebbe venduta già affilata...?

Point Man
19-11-10, 10: 02
Se non hai il porto d'armi no, viene venduta senza filo. Quelle affilate vanno acquistate con i tioli necessari e denunciate come una qualsiasi arma. Comunque quelle "commerciali" non sono quasi mai affilate..

Ippogrifo
19-11-10, 13: 00
Se non hai il porto d'armi no, viene venduta senza filo. Quelle affilate vanno acquistate con i tioli necessari e denunciate come una qualsiasi arma. Comunque quelle "commerciali" non sono quasi mai affilate..


Visto che siamo in argomento,qualcuno di voi conosce le procedure corrette di affilatura delle lame in generale?
Io adopero due granature differenti di pietra dell'Arkansas e come lubrificante del normalissimo kerosene,con un apposito cuneo di plastica per la corretta inclinazione e con il movimento della lama contro la pietra.

Elite
19-11-10, 13: 07
Purtroppo no, però se qualcuno posta la risposta gliene sarei grato pure io. Il discorso è molto appassionante

Point Man
19-11-10, 13: 39
Visto che siamo in argomento,qualcuno di voi conosce le procedure corrette di affilatura delle lame in generale?
Io adopero due granature differenti di pietra dell'Arkansas e come lubrificante del normalissimo kerosene,con un apposito cuneo di plastica per la corretta inclinazione e con il movimento della lama contro la pietra.

Il metodo può andare. Parti ovviamente dalla grana più grossa e l'inclinazione solitamente è tra i 10 e 20 gradi. Si può utilizzare anche semplice acqua...

GIULIUS
19-11-10, 14: 47
Attenzione però, affilando una Katana che è stata acquistata in libera vendita, affilandola diventa automaticamente arma bianca atta ad offendere, a tutti gli effetti........ricordatelo.

Ippogrifo
19-11-10, 15: 33
Il metodo può andare. Parti ovviamente dalla grana più grossa e l'inclinazione solitamente è tra i 10 e 20 gradi. Si può utilizzare anche semplice acqua...

Ovviamente si inizia dalla grossa.
L'inclinazione so che dovrebbe essere poco inclinata con lame dure e di più con quelle più morbide,altrimenti non tiene il filo.
Ugualmente le lame dure possono essere molto sottili,mentre quelle meno dure devono essere più spesse,ma tengono meglio i colpi.
In emergenza si può anche adoperare l'acqua ,ma mi era stato detto che era più efficace il kerosene in quanto facilitava la circolazione dei residui di metallo sulla granatura della pietra,permettendo alla lama di mordere sempre la pietra allo stesso modo.
Con l'acqua (o anche con l'olio,come molti usano) c'è la tendenza ad "Impastare" i residui nei pori della pietra,rendendo meno efficace le passate successive.
Ad ogni buon conto,il mio maestro di Muay Thai ha frequentato per diversi anni i corsi di Krabi Krabong in Thailandia,e lì ha acquistato una Katana Giapponese da un maestro del posto (accanto al Lumpini Stadium).Ogni tanto ci permetteva di toccarla,ma prima di sguainarla e dopo averla riposta,si sentiva in dovere di "Salutarla" secondo il rituale.
La sua affilatura era letteralmete uguale ad UN RASOIO!!!
Faceva venire i brividi soltanto a vederla,e l'idea di affrontare qualcuno armato di una spada simile,mette veramente a disagio.
Mi disse di averla pagata poco meno di un milione di lire una decina di anni fa,e riteneva di aver fatto un ottimo affare,malgrado fosse una Katana ex-ordinanza dell'esercito Nipponico,e non certo d'epoca medioevale.
Per quella avrebbe dovuto contrarre un mutuo,e forse non sarebbe nemmeno bastato!

Ippogrifo

Eli113
19-11-10, 16: 18
http://www.youtube.com/watch?v=IHeOQ6w-YVw

date un occhio a come viene costruita la Katana

Ippogrifo
19-11-10, 18: 31
E guardate questo test:

http://www.youtube.com/watch?v=mIDWG9Zn8j8&NR=1

D'accordo che la palla era in piombo nudo,ma fa rabbrividire lo stesso!

Blushield
19-11-10, 19: 19
E guardate questo test:

http://www.youtube.com/watch?v=mIDWG9Zn8j8&NR=1

D'accordo che la palla era in piombo nudo,ma fa rabbrividire lo stesso!

Incredibile....se me lo avessero raccontato, non ci avrei creduto. Immagino un uomo particolarmente addestrato con un'arma simile, è chiaro che se gli spari non ti affetta il proiettile "al volo" , ma in uno scontro con armi bianche...aiuto.

Ippogrifo
19-11-10, 19: 27
Se ti è vicino a meno di due metri e mezzo e hai ancora la pistola nella fondina...bè...ci sono concreti rischi di passare il resto della serata assieme alla Nera Signora con Falce!

Point Man
21-11-10, 15: 39
E guardate questo test:

http://www.youtube.com/watch?v=mIDWG9Zn8j8&NR=1

D'accordo che la palla era in piombo nudo,ma fa rabbrividire lo stesso!

C'è anche una prova contro i cal .50! Alla fine la lama viene spezzata ma un paio di ogive le affetta!!
Tornando all'affilatura, ogni lama è un discorso a sè come hai ben spiegato,, Mi sembra che per le katana si usino pietre "water stones" dopo averle lasciate in acqua per una mezzoretta..

Ippogrifo
21-11-10, 17: 06
C'è anche una prova contro i cal .50! Alla fine la lama viene spezzata ma un paio di ogive le affetta!!
Tornando all'affilatura, ogni lama è un discorso a sè come hai ben spiegato,, Mi sembra che per le katana si usino pietre "water stones" dopo averle lasciate in acqua per una mezzoretta..

Esattamente.Ma l'unico problema è il costo,abbastanza elevato per quelle originali,ripartito su almeno tre granature diverse a scendere come finezza.
Esistono delle buone alternative come le Norton Americane,che usano un impasto di ossidi per ottenere una miscela abrasiva simile alle pietre ad acqua,ma non le consiglierei per affilature di Katane di un certo pregio.
Non so se tutti sanno che le Katane (come peraltro qualunque altra lama) con il tempo perdono spontaneamente il filo,e periodicamente vanno riaffilate.
Parimenti va fatta anche una manutenzione alla lama,controllando almeno mensilmente lo stato,e provvedendo eventualmente ad una pulizia e lucidatura.
Se queste operazioni sono fatte a sacdenze regolari,è sufficiente ripassare la lama più volte con una flanella impregnata di talco(che è leggerissimamente abrasivo),e in seguito con una pezzuola inumidita con olio a base siliconica,togliendone l'eventuale eccesso con carta di riso.
Evitare come la peste i lucidanti per l'acciaio,in quanto contengono soluzioni acide che potrebbero attaccare il metallo dopoche è stata riposta nella custodia e "marcare" il metallo.

Ippogrifo

Point Man
21-11-10, 17: 34
Molti artigiani (anche di un certo spessore) usano le water stones sintetiche...appunto per la difficoltà di reperimento di quelle originali giapponesi (e il costo!)
La pulizia della katana è un rituale a se stante:
"La cura e la conservazione della katana segue le stesse regole generali che si applicano nel rituale del tè o nella calligrafia (shodō) o nel bonsai o nell'arte di disporre i fiori (ikebana).

Dopo aver smontato la lama dal koshirae la si cosparge con una polvere ricavata dall'ultima pietra utilizzata per la pulitura (uchigomori) tramite un tamponcino. Successivamente, usando della carta di riso piegata tra pollice ed indice, si rimuove la stessa con un movimento dal nakago (codolo) al kissaki (punta della lama) pinzando la lama con il mune (tagliente) verso la mano. In seguito, con un altro panno leggero (o carta di riso), imbevuto parzialmente di olio di garofano raffinato (olio choji), si passa di nuovo tutta la lama con lo stesso movimento utilizzato per rimuovere la polvere di uchigomori. La prima operazione rimuove tracce di ossidazione e grasso lasciato dalle dita durante il rinfodero, la seconda operazione invece serve per evitare ossidazioni successive."

Wikipedia.

Ippogrifo
21-11-10, 17: 40
Affascinante!
Ritengo che per un appassionato,sia fonte di grande piacere effettuare tutte queste operazioni,magari nel silenzio di una giornata invernale.
Comunque penso che una persona che apprezzi le armi bianche,non possa farsi mancare una Katana da ammirare e possedere.
Un fascino,quello delle lame,difficilmente spiegabile ad uno che non sia già stato contagiato.
E mi pare di capire che siamo tra quelli!:)

Ippogrifo

Point Man
21-11-10, 17: 53
E mi pare di capire che siamo tra quelli!:)

Ippogrifo

Così sembra... :D

Ghost!
22-11-10, 22: 36
Quelle affilate vanno acquistate con i tioli necessari e denunciate come una qualsiasi arma.

cosa sono i tioli point man? comunque katane non chiaramente risalenti al periodo medioevale ma appunto tipo ex-ordinanza dell'esercito giapponese sono reperibili solo "alla fonte" come dite voi?:)

Ippogrifo
23-11-10, 18: 41
Non necessariamente.
Esistono ottime armerie qui in Italia che dietro precise richieste,possono soddisfare il cliente.
Ad esempio se chiedi una Katana ex-ordinanza Giapponese da ufficiale,quindi forgiata e affilata a mano,vecchia di oltre sessant'anni il prezzo può oscillare dalle 800 alle 5000 Euro,in funzione dello stato di conservazione.
E con un pizzico di fortuna,nel giro di un mese ti presenti in armeria col tuo porto d'armi e te la trovi sul bancone con tanto di certificato di origine e importazione.

P.S. Point Man credo che intendesse dire "Titoli"necessari,e gli sia rimasta una "T" nella tastiera:)

Ippogrifo

Point Man
23-11-10, 19: 13
Come si riconosce una spada giapponese da una copia?



E' una materia molto complessa e ci vuole studio. Inoltre bisogna essere abbastanza fortunati da poter confrontare una lama originale e una farlocca...Partiamo con il dire che il termine Katana non identifica di per sè la spada originale giapponese, in quanto significa "spada lunga" o più genericamente "spada". Il termine corretto da usare è Nihonto, che significa "spada giapponese"...in due parole però si sottointende tutto un mondo! Una Nihonto è forgiata esclusivamente a mano e con i metodi tradizionali per tutta la lavorazione fino ad avere la lama finita. Inoltre una Nihonto ha sempre il filo.
Detto ciò, ci sono dei dettagli visivi che ci possonaiutare a capire se si tratta di una Nihonto o di una imitazione. Ne tratto solo alcuni e sono:
HADA
HAMON
KISSAKI
NAKAGO


HADA
Significa "pelle", ed è il disegno che forma la trama dell'acciaio in seguito ai processi di piegatura e forgiatura. Può variare a seconda delle scuole. La hada originale non ha rilievi al tatto ed è molto fine. Inoltre non copre mai la parte del filo in quanto sovrasterebbe l'hamon (che vediamo poi)

Vera HADA
http://www.nihontocraft.com/Nihonto_itame_nagareru.jpg

http://www.nihontocraft.com/Nihonto_ko_mokume_hada.jpg

Falsa HADA
http://www.maximom.com.ar/index_archivos/Nihonto-espadas_japonesas_falsas_archivos/bad-hada-3.jpg

http://www.maximom.com.ar/index_archivos/Nihonto-espadas_japonesas_falsas_archivos/bad-hada-1.jpg


HAMON
L'hamon è la linea di tempra, quel disegno tipicamente ondulato (è il più famoso, ma esistono svariati tipi di hamon) presente sulla lama. Si crea per la differenza di tempratura tra due zone e si ottiene spalmando una particolare argilla sulla parte superiore della lama e disegnando a mano la forma "dell'onda". Dall'hamon si possono riconoscere le scuole e perfino gli spadai. E' il classico specchietto per le allodole...un hamon bello marcato e definito attira i meno esperti. Quelli artificiali si ottengono per acidificazione o per levigatura.

Veri HAMON
http://www.nihontocraft.com/noirfusa_nihonto_11.jpg

http://j.b5z.net/i/u/2043896/i/midare_komi_1.JPG

Falsi HAMON
http://www.chenessinc.com/hamon/e1.jpg

http://www.chenessinc.com/hamon/e2.jpg

GGmax
23-11-10, 19: 43
http://www.youtube.com/watch?v=IHeOQ6w-YVw

date un occhio a come viene costruita la Katana

della serie:difronte a una cosa del genere,girati e scappa!!!...
a dire il vero non ho una passione ardente per le spade,piu'per i coltelli!

---------------------Aggiornamento----------------------------


E guardate questo test:

http://www.youtube.com/watch?v=mIDWG9Zn8j8&NR=1

D'accordo che la palla era in piombo nudo,ma fa rabbrividire lo stesso!

speriamo di non averlo mai di fronte!!!

Point Man
23-11-10, 20: 46
KISSAKI
E' la punta della lama. Deve rispettare precise forme e proporzioni dettate dalla tradizione.

Vera KISSAKI
http://www.legacyswords.com/antique/Yoshihara/daitopost/kissaki1.jpg

Falsa KISSAKI
http://www.jssus.org/nkp/images/bad-kissaki--1.jpg


NAKAGO
E' la parte più difficile da vedere perchè è la parte sotto all'impugnatura (chiamata tsuka). Ovviamente deve avere segni di usura, anche ruggine a causa dell'umidità. Inoltre riporta la firma del maestro, chiamata Mei. Possono essere incisi anche altri dati come il committente o caratteristiche particolari. Quelle false si riconoscono per i caratteri non giapponesi (cinesi ad esempio), caratteri giapponesi senza senso, incisione effettuate non a mano.

Vero NAKAGO
http://www.nihontocraft.com/noirfusa_nihonto_nakago.jpg

Falso NAKAGO
http://www.jssus.org/nkp/images/bad-nakago.jpg

Ippogrifo
24-11-10, 11: 04
Eccellente!

Anche la damascatura della lama è un ottima "Firma" per accertarne l'originalità,e un occhio esperto può addirittura capire il periodo storico in cui è stata forgiata.
A tal scopo,riporto un brano di un testo specialistico sulle Katane:

"La Damascatura dell'acciaio,produce dei motivi ondulati sul tagliente in varia foggia,detti in Giapponese HAMON.
Il tipo di Damascatura costituisce per un occhio esperto,un segno identificativo dell'epoca della lama e dell'autore Fabbro Mastro.
http://www.tennenrishinryu.altervista.org/8.jpg
http://www.samurai-sword-shop.com/blog/wp-content/uploads/2010/08/boshi3.jpg
http://www.samurai-sword-shop.com/blog/wp-content/uploads/2010/08/hamon2.jpg
http://www.arscives.com/bladesign/images1/2-mino-hamon-detail.jpg
http://www.budo-aoi.com/images/large/attributes/hamon_sugu_nota_guno_mida_LRG.jpg

Ko-Midare,dritta frastagliata piccola,tipica dell'era Heian,(987-1183)
Sugu-Ha,dritta tipica dell'era Kamakura (1184-1231)
Notare-Ha,finemente ondulata, dell'era delle Dinastie Nordiche e Meridionali (1334-1393)
Hitatsura,pieno dell'era delle Dinastie Nordiche e Meridionali (1334-1393)
Midare-Ha,non dritta ,era del periodo di Mezzo Muromachi (dopo il 1467)
Gonome-ha,ondulata largheggiante come nuvole,periodo Koto (1550)
Kiko-Sui-Ha,a fiori di crisantemo sull'acqua,primo periodo età di Edo (1600)
Sambon-Sugi-Ha,a gruppi di tre abeti dove il centrale è più alto degli altri due,età di Edo (1688-1704)
Toran-Ha,ondulato come le onde dell'oceano,periodo finale di Edo (1822)

La parte di Damascatura sulla punta della lama (Kissaki) si chiama Boshi,e si distingue così:

Kaen Boshi,damascatura della punta a forma di fiamma,era Hogen (1156-1159)
Jizo-Boshi,a forma di testa di prete,era Hogen (1156-1159)
Midare-Boshi ,area a damasco irregolare,era Hogen (1156-1159)
Kaeri-Tsuyoshi-Boshi,damascatura sul dorso della punta rivoltato,primo periodo Kamakura (1170-1180)
Ikimai-Boshi,area della punta interamente damascata, primo periodo Kamakura (1170-1180)
Yaki-Zumete-Boshi,area damascata attorno al filo della punta,che termina sul dorso senza Kaeri,periodo Meiji (1868-1912)

Di regola,sia l'elsa (Tsuba) che il fodero (Saya) erano realizzati in legno di Magnolia,e il fodero era laccato.
Il dorso della lama poteva essere Basso (Hikushi), Alto (Takashi),a tre lati (Mitsu),piatto (Hira o Kaku), arrotondato (Maru),e poteva avere due profonde incisioni longitudinali per tutta la lunghezza della lama (Horimono)

Point Man
24-11-10, 15: 13
Non è del tutto corretto ciò che scrivi, confondi la damascatura con l'hamon. La damascatura vera e propria non la troverai mai su una nihonto in quanto è una tecnica di origini arabe. Inoltre la damascatura moderna viene ottenuta per mezzo di acidi che corrodono in modo diverso i metalli di cui è composta la lama. L'effetto "simil-damasco" che hai sulle nihonto è dovuto solo al numero di piegature che subisce l'acciaio (fino a 15) e prende il nome di hada.
L'hamon invece è la linea di tempra. Una volta ottenuta la lama grezza, la stessa viene ricoperta con argilla sulla parte superiore e il disegno dell'hamon viene creato a mano dal maestro.

http://static.howstuffworks.com/gif/sword-making-hamon.jpg

Poi una volta sciugata l'argilla viene scaldata di nuovo la lama e temprata in acqua tiepida (37° circa). A causa dell'argilla la lama si scalda in modo differente e il raffreddamento avviene similmente creando due colorazioni diverse per la tempra diversificata.
http://www.youtube.com/watch?v=IHeOQ6w-YVw dal minuto 2:15 in avanti.

Ippogrifo
24-11-10, 18: 11
E' vero,ho confuso la damascatura con l'Hamon.
Però ho le "attenuanti generiche" perchè sono stato tratto in inganno dalla pubblicazione che ho consultato,per datare i tipi di damascatura.

http://www.docstoc.com/docs/28755738/katana-Katana

Riconosco lo sbaglio e mi auto-banno per un giorno!:shutup2:

†pr3d4tor
24-11-10, 20: 44
Nessuno ha ancora detto che sono indistruttibili, vengono plasmate ripiegando sempre lo stesso pezzo di acciaio, formando migliaia di strati, di solito 10 pieghe (1024 strati), ma c'era il più grande fu Masamune 1288-1238 diede inizio alla tradizione soshu e ebbe 10 discepoli, la sua tecnica era quella di usare 4 barre di acciaio fuso! piegate in due per 5 volte... 2.097.152 strati!!!! faceva Katane talmente resistenti che non le firmava nemmeno, leggende dicono che una sua spada ben affilatase messa in un ruscello poteva taglaire le foglie che vi galleggiavano... comunque per quelle affilate non ci vuole il porto d'armi perchè sono pezzi d'antiquariato e per affilarle bisogna rivolgersi ad un affilatore, ma non uno qualunque.. non l'arrotino. So che ce ne è uno in toscana, è un giapponese anziano che affila spade, e ci vogliono settimane, perchè il lavoro è fatto tutto a mano ed è molto delicato il filo, anche se taglia il ferro.
Ed è errato dire che la tsuba veniva fatta in legno... era di acciaio o ferro e c'erano artigiani che vivevano solo di questo, di solito i samurai stessi le facevano.

Point Man
25-11-10, 08: 06
L'ESPOSIZIONE TRADIZIONALE

http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTTlvfe6GdEo0cd0SSTlEkycYatV-WQTbsFLCK1FLw-JFWLQvXB

Partiamo con il dire che l'espositore tradizionale si chiama katana kake ed è fatto per ospitare il daisho. Il daisho è la coppia di spade che comprende katana (spada lunga) e wakizashi (spada corta)..quindi tutti gli espositori a tre spazi (il più piccolo è quello per il tanto, il pugnale) non rispettano la tradizione. Nel caso si voglia esporre il nodachi (spada molto lunga, 1,5 metri in media,fino a quasi 2 metri) il filo della lama sarà rivolto verso il basso.
In alto va messa la katana e sotto il wakizashi, entrambi con il filo della lama verso l'alto. Importante: la tsuka va a sinistra per una precisa questione di etichetta. L'impugnatura a sinistra rende la spada non immediatamente accessibile ed esporla in quel modo è segno di inoffensività. In periodo di pace si esponeva in questo modo...ma anche quando si avevano ospiti in casa! Per l'ospite era un grave oltraggio trovare il daisho con le tsuka a destra....era un chiarissimo segno di mancanza di fiducia verso di sè!