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Visualizza Versione Completa : Quel ” vigile ” ucciso dalla mafia



CISCONE
26-09-10, 08: 11
http://www.militariforum.com/public/upload/809411815326092010081125.jpg


Il 26 settembre, in occasione del 32° anniversario della morte del vigile urbano Salvatore Castelbuono, di Bolognetta, in provincia di Palermo, ucciso dalla mafia, si svolgerà una cerimonia commemorativa patrocinata dalla Provincia di Palermo e dal Comune di Villafrati.
Una lapide sarà posta sul luogo dell’agguato in contrada Stallone nella strada provinciale 77 che collega Bolognetta con Villafrati alla presenza delle autorità civili e militari. Sarà celebrata la santa messa nel luogo del delitto alle 09:30.

Salvatore, meglio conosciuto come Totò, nasce a Palermo il 26 marzo 1932, cresce a Bolognetta, piccolo centro della provincia di Palermo, dove trascorre la sua infanzia e la sua giovinezza. Dopo il servizio militare, svolto nel nord Italia, torna a Bolognetta, dove si sposa con una sua omonima, Rosaria, recentemente scomparsa.

Dal matrimonio nascono 4 figli: Giuseppe, Carmela, Cesare, Antonio. Superato il concorso di vigile urbano, inizia a prestare servizio presso l’amministrazione comunale di Bolognetta nel ’58 e continua ininterrottamente fino alla data del decesso, espletando molteplici compiti a lui affidati. Il 26 settembre 1978 viene colpito a morte con 5 colpi di pistola p38 all’interno della sua autovettura in territorio del Comune di Villafrati al confine con quello di Bolognetta sulla strada provinciale che da Palermo raggiunge Agrigento.

Il vigile urbano, al momento del delitto, indossava la propria divisa e veniva subito riconosciuto dai carabinieri della stazione di Bolognetta, che si recarono sul luogo del delitto, avvisati da muratori che lavoravano nella zona, ove l’omicidio era stato consumato.

Era uomo che credeva nella legalità nel rispetto delle istituzioni e delle leggi, infatti, per l’attaccamento al genere di servizio che egli espletava, era strettamente legato ai carabinieri di Bolognetta e anche ai militari dell’ Arma di Palermo del reparto di polizia giudiziaria. Proprio a questi ultimi non ha esitato a fornire preziose informazioni inerenti noti latitanti mafiosi. In quanto conoscitore del territorio e degli ambienti, egli riusciva a raccogliere, con meticolosità, notizie importanti che mai gli organi inquirenti ufficiali avrebbero potuto acquisire senza il suo contributo.

“Sempre ligio al proprio dovere – dice il figlio Antonio Castelbuono -, non ha fatto altro che obbedire ai suoi superiori e alla voce della sua coscienza con abnegazione e zelo in ogni circostanza, incurante di rischi e pericoli di qualunque genere. La conseguenza del suo leale modo di agire, purtroppo, ha decretato la sua condanna a morte”.

Non vi è dubbio che l’ipotesi più conducente al delitto sia da attribuirsi al proposito di vendetta di noti latitanti corleonesi del periodo, che orbitavano, anche, nel territorio di Bolognetta. Il delitto venne rivendicato al reparto Operativo dei Carabinieri di Palermo della Caserma Carini con una telefonata anonima.

Blushield
26-09-10, 12: 39
http://www.militariforum.com/public/upload/809411815326092010081125.jpg


Il 26 settembre, in occasione del 32° anniversario della morte del vigile urbano Salvatore Castelbuono, di Bolognetta, in provincia di Palermo, ucciso dalla mafia, si svolgerà una cerimonia commemorativa patrocinata dalla Provincia di Palermo e dal Comune di Villafrati.
Una lapide sarà posta sul luogo dell’agguato in contrada Stallone nella strada provinciale 77 che collega Bolognetta con Villafrati alla presenza delle autorità civili e militari. Sarà celebrata la santa messa nel luogo del delitto alle 09:30.

Salvatore, meglio conosciuto come Totò, nasce a Palermo il 26 marzo 1932, cresce a Bolognetta, piccolo centro della provincia di Palermo, dove trascorre la sua infanzia e la sua giovinezza. Dopo il servizio militare, svolto nel nord Italia, torna a Bolognetta, dove si sposa con una sua omonima, Rosaria, recentemente scomparsa.

Dal matrimonio nascono 4 figli: Giuseppe, Carmela, Cesare, Antonio. Superato il concorso di vigile urbano, inizia a prestare servizio presso l’amministrazione comunale di Bolognetta nel ’58 e continua ininterrottamente fino alla data del decesso, espletando molteplici compiti a lui affidati. Il 26 settembre 1978 viene colpito a morte con 5 colpi di pistola p38 all’interno della sua autovettura in territorio del Comune di Villafrati al confine con quello di Bolognetta sulla strada provinciale che da Palermo raggiunge Agrigento.

Il vigile urbano, al momento del delitto, indossava la propria divisa e veniva subito riconosciuto dai carabinieri della stazione di Bolognetta, che si recarono sul luogo del delitto, avvisati da muratori che lavoravano nella zona, ove l’omicidio era stato consumato.

Era uomo che credeva nella legalità nel rispetto delle istituzioni e delle leggi, infatti, per l’attaccamento al genere di servizio che egli espletava, era strettamente legato ai carabinieri di Bolognetta e anche ai militari dell’ Arma di Palermo del reparto di polizia giudiziaria. Proprio a questi ultimi non ha esitato a fornire preziose informazioni inerenti noti latitanti mafiosi. In quanto conoscitore del territorio e degli ambienti, egli riusciva a raccogliere, con meticolosità, notizie importanti che mai gli organi inquirenti ufficiali avrebbero potuto acquisire senza il suo contributo.

“Sempre ligio al proprio dovere – dice il figlio Antonio Castelbuono -, non ha fatto altro che obbedire ai suoi superiori e alla voce della sua coscienza con abnegazione e zelo in ogni circostanza, incurante di rischi e pericoli di qualunque genere. La conseguenza del suo leale modo di agire, purtroppo, ha decretato la sua condanna a morte”.

Non vi è dubbio che l’ipotesi più conducente al delitto sia da attribuirsi al proposito di vendetta di noti latitanti corleonesi del periodo, che orbitavano, anche, nel territorio di Bolognetta. Il delitto venne rivendicato al reparto Operativo dei Carabinieri di Palermo della Caserma Carini con una telefonata anonima.

Non conoscevo questa storia; chissà quante ce ne sono di simili, totalmente ignorate dall'opinione pubblica...Complimenti Cisco.

coars
26-09-10, 13: 01
Mi tolgo il cappello e chino la fronte ................ questi sono gli uomini che meriatano Onore.

Onore anche a quella comunità che dopo tanti anni ha continuato a tenerne vivo il ricordo ad esempio per le giovani generazioni.



Saleut.

CISCONE
26-09-10, 13: 21
si infatti, complimenti alle amministrazioni che a differenza dell'opinione pubblica vogliono ricordare questo gesto di eroismo anche se fatto da un "semplice" vigile, che quindi non fa notizia!!

Pippos
26-09-10, 15: 12
Onore per questa persona..

Il mio rispetto totale

FRANCODUE
26-09-10, 15: 29
L'elenco delle vittime della mafia è purtroppo molto lungo.
Ricordarle tutte è davvero una impresa ardua.
Neppure io, che pure sono addetto ai lavori, conoscevo la storia di Salvatore, grande piccolo eroe di questa lotta.

hackney
27-09-10, 17: 02
Giuro che non la conoscevo questa storia.
Tutto il mio Rispetto.

Elite
27-09-10, 17: 08
Ignoravo questa storia...perchè di storia trattasi, non di fatto avvenuto!
Intanto porgo gli onori all' agente Salvatore Castelbuono e poi voglio dire grazie a CISCONE, per aver reso noto a gente ignorante come me una storia così importante.
Riposa in pace Salvatore!

Raijin
27-09-10, 17: 41
Un altro esempio di come un uomo può contribuire nel suo piccolo a migliorare la nostra bella terra con abnegazione, coraggio e dedizione a ciò in cui crede. La morte di Salvatore è una delle tante da attribuire alla mafia, che continua ancora a mietere centinaia di vite innocenti devastando ciò che c'è di bello nel nostro paese e portando terrore e oppressione. Ma tutto ciò che ha un inizio, possiede una fine. Verrà anche la fine della mafia.
Intanto portiamo onore a un altro eroe morto affinchè ciò avvenga.

GGmax
27-09-10, 18: 56
Mi tolgo il cappello e chino la fronte ................ questi sono gli uomini che meriatano Onore.

Onore anche a quella comunità che dopo tanti anni ha continuato a tenerne vivo il ricordo ad esempio per le giovani generazioni.



Saleut.
mi associo anch'io....onore a lui...

Alpenjager
27-09-10, 19: 07
onori

Neisecolifedele
01-10-10, 09: 51
Un esempio per tutti,soprattutto per le giovani generazioni.Ha fatto il suo dovere fino all'ultimo anche fino all'estremo sacrificio.
Onore a lui e a tutti coloro che sono caduti per combattere il cancro della criminalità organizzata.

ilfede
01-10-10, 10: 01
Ho 23 anni....

e molti miei amici direbbero UNO DI MENO....


anche a me mi viene da dire uno di meno...ma inteso come UN EROE DI MENO


sono questi vostri colleghi che mi fanno guardare a voi come ai miei angeli custodi sulla terra...

Grazie per tutto quello che rischiate per proteggere noi...

GRAZIE A TUTTI

CISCONE
01-10-10, 13: 31
un grazie a te da parte di tutti noi, non è facile trovare gente che la pensa cosi.... si capisce subito che sei una persona mooolto matura. benvenuto nella nostra sezione!

ilfede
01-10-10, 13: 58
Ovviamente il mio pensiero era rivolto a tutti quelli che dedicano la loro vita alla nostra tutela....

dalle Guardie Giurate, sino ai volontari di ogni tipo forma colore e dimensione...

Ma concedetemi di dedicarlo maggiormente allo FF.O che troppo spesso vengono viste come dei nemici....e non come degli ottimi amici....sui quali ho sempre potuto fare un enorme affidamento...nei momenti tristemente pi bui della mia vita

Vorrei riuscire a farlo capire a tutti quei repressi ritardati (senza offesa per i poveri ritardati)... che cantavando 10 100 1000 Nassirya...o che ridevano quando l'altro giorno passavano al TG le immagini di un incidente di una volante....

hackney
01-10-10, 16: 06
Ovviamente il mio pensiero era rivolto a tutti quelli che dedicano la loro vita alla nostra tutela....

dalle Guardie Giurate, sino ai volontari di ogni tipo forma colore e dimensione...

Ma concedetemi di dedicarlo maggiormente allo FF.O che troppo spesso vengono viste come dei nemici....e non come degli ottimi amici....sui quali ho sempre potuto fare un enorme affidamento...nei momenti tristemente pi bui della mia vita

Vorrei riuscire a farlo capire a tutti quei repressi ritardati (senza offesa per i poveri ritardati)... che cantavando 10 100 1000 Nassirya...o che ridevano quando l'altro giorno passavano al TG le immagini di un incidente di una volante....

Non affannarti a farglielo capire, non serve.
Lasciali pure continuare nei loro comportamenti, fare i loro discorsi, le loro risate, le prese in giro e così via.
Quando arrivano LORO nel momento del bisogno chi pensi che chiamino? Pensi che se la sbrighino da soli? Dai loro ragionamenti si dovrebbe dedurre che hanno la capacità di risolvere tutto da soli, fino al punto di non avere affatto bisogno delle FFOO a prescindere da quale di queste sia... poi i fatti li smentiscono, scopri che non sono nella quasi totalità dei casi nemmeno capaci a pulirsi il c..o da soli e sono lì a piagnucolare anche quando hanno semplicemente il passo carraio occupato o il vicino (che non hanno il coraggio di affrontare da soli) che schiamazza un po'.
Se tutte le FFOO dovessero rifiutare il piccolo o il grande aiuto che prima o poi perfino queste persone così stupide finiscono per chiedere, una bella aliquota di italiani sarebbe destinata ad arrangiarsi da sola :-)