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Visualizza Versione Completa : Patente nautica



jonny
19-09-10, 23: 07
Quante ore di corso di debbono fare?
Ci sono esami?
Altre informazioni?


Grazie

bacioch
19-09-10, 23: 38
Quella entro le 12 miglia l'ho fatta in un corso full immersion di venerdi/sabato/domenica dalle 9 alle 18,con esame al mercoledi e patente rilasciata al pomeriggio...
Quella oltre sempre full immersion per 3 fine settimana ed esame a meta'settimana.....
L'iter tradizionale invece è un corso di circa 4 mesi ,con corsi bisettimanali di circa 3 ore....

Le patenti entro le 12 possono essere rilasciate anche dalla Motorizzazione Civile,(in zona di fiumi e laghi navigabili),altrimenti a una Capitaneria di Porto/Circomare....
Si fa una semplicissima prova pratica di conduzione di barca a vela o motore e un esame scritto(entro),
oppure per la oltre sempre prova pratica,esercizio di carteggio ed esame orale davanti a un ufficiale della CP....cè da studiare parecchio e non regalano niente:)....

ranabona
20-09-10, 11: 24
bacioch che tipo di testo è consigliabile? basta uno qualunque sulla nautica?

Charlie 2
20-09-10, 12: 56
Per sostenere un esame per la patente nautica non è obbligatorio seguire un corso particolare ma basta procurarsi un testo - se ne trovano di tutti i tipi in qualsiasi libreria adeguatamente fornita - e si studia.

Naturalmente la difficoltà è proporzionale alla tipologia di patente che si vuole conseguire - anche se, a parer mio, gli esami e le modalità di rilascio non sono sufficientemente severe ed il risultato è che abbiamo in giro dei potenziali "criminali" perchè non è possibile rilasciare una patente nautica dopo 3 giornate di adedestramento "full immertion" poichè, caro bacioch se ti chiedo che cosa significano 3 luci verdi in testa d'albero a piramide ovvero che cosa rappresentano un bicono unito per la base tra due palloni neri nessuno me lo sa dire senza doversi andare a rivedere il libro di testo, per non parlare di tre segnali acustici brevi in rapida successione o del sistema cardinale nord per l'identificazione dei pericoli sommersi - ma in barca si ha il tempo di andarsi a rivedere il libro di testo?... Al giorno d'oggi c'è molta gente che crede di portare un motoscafo allo stesso modo di come porta la macchina.. non conosce le regole per evitare gli abbordi in mare ne tanto meno le regole di manovra per cui ogni estate assistiamo ad una serie di incidenti, spesso mortali, causati da collisioni in mare tra motoscafi. E per'altro la "semplicissima prova pratica" non serve assolutamente a far capire di essere in grado di saper governare in sicurezza ne tanto meno di essere adeguatamente coscenziosi nell'andar per mare - ne è riprova le centinaia di interventi della Guardia Costioera per recuperare natanti in difficoltà per non essersi adeguatamente documentati sulle condizioni meteorologiche o per essere rimasti senza benzina (il che sta a significare di non essere in grado di pianificare una uscita in mare).

Ok.. terminato lo sfogo, torniamo alla patente nautica... quella entro le 12 miglia comprende una prova teorica nozionistica ed una prova pratica in cui si dovranno effettuare una serie di manovre tra cui il recupero di un uomo in mare.
Gli esami per la patente nautica per imbarcazioni da diporto, invece oltre alle due precedenti prove analoghe a quella entro le 12 miglia, prevede anche una prova di carteggio dove il candidato dovrà risolvere una serie di "semplicissimi" problemi di navigazione da svolgere su una carta nautica. Questa prova è quella che fa la maggior strage tra i candidati.

Se non si ha la capacità di prepararsi da soli ci si dovrà rivolgere ad una struttura, in genere autoscuole che, a fronte di una consistente spesa curano la preparazione, della durata di circa 4 mesi con appuntamenti bisettimanali. Il vantaggio consiste nel fatto che, oltre alla qualità della preparazione (anche se quelle che ho visto sono di scarsa qualità poichè assoldano insegnanti improvvisati) curano anche l'aspetto burocratico in Capitaneria di Porto presso la quale poi si sosterrà l'esame; lo svantaggio è il costo molto elevato (oltre le 400 euro) a fronte delle sole spese governative (poche decine di euro) che il privatista dovrà versare prima di sostenere l'esame, e l'incertezza del risultato poichè la promozione, tramite autoscuola, non è affatto garantita.

C'è poi la possibilità di rivolgersi a queste strutture che promettono il conseguimento della patente con il metodo Full Immertion .. di queste il consiglio che vi posso dare è di diffidare poichè vi riempiono di nozioni che, una volta finito il corso e fatto l'esame dimenticherete con la stessa velocità con cui l'avete temporaneamente acquisite, poichè queste nozioni devono essere ben assimilate se si vuole andare per mare in sicurezza.

Infine ci sarebbe un'ultima possibilità .... venite da me che vi preparo io a metà prezzo .... :) ... sto scherzando!! anche se ho preparato "aggratis" diversi amici che sono stati promossi alla prima botta ... ma questa è un'altra storia.

mattia580
20-09-10, 14: 30
Scusate ma per l'uso di apparato radio nautico e' necessario il patentino radioamatoriale?

bacioch
20-09-10, 14: 44
Purtroppo Charlie(come sempre)hai ragionissima....
le 3 luci verdi sono un dragamine?(non me lo ricordo:))....Poche settimane fa due amici hanno cozzato contro una petroliera e uno è morto,quindi davvero non cè da scherzare...
per l'uso del vhf basta la licenza d'uso e il certificato limitato di radiotelegrafista che si ottengono con semplice domanda e senza esami all Ispettorato Regionale delle Telecomunicazioni....

Credo che imparare da soli l'uso delle squadrette nautiche sia quasi impossibile:)
sarebbe anche bene imparare a fare i nodi fondamentali....

TorciaUmana
20-09-10, 15: 00
Scusa ma come caspita hanno fatto a schiantarsi contro una petroliera?

Cerchiamo di non andare fuori tema

Ippogrifo
20-09-10, 17: 47
Purtroppo Charlie(come sempre)hai ragionissima....
le 3 luci verdi sono un dragamine?(non me lo ricordo:))....Poche settimane fa due amici hanno cozzato contro una petroliera e uno è morto,quindi davvero non cè da scherzare...
per l'uso del vhf basta la licenza d'uso e il certificato limitato di radiotelegrafista che si ottengono con semplice domanda e senza esami all Ispettorato Regionale delle Telecomunicazioni....

Credo che imparare da soli l'uso delle squadrette nautiche sia quasi impossibile:)
sarebbe anche bene imparare a fare i nodi fondamentali....


Io ho la patente vela/motore senza limiti ,da quasi vent'anni,e di impreparazione anche nelle cose più elementari ne ho vista tantissima anche da parte dei patentati.
Quando decisi di iscrivermi,scelsi la Lega Navale Italiana in quanto si diceva dare una preparazione superiore alla media.
In effetti all'esame fu un eccidio,ma sono convinto che fu meglio così in quanto chi va per mare ha anche la responsabilità delle persone che sono a bordo con lui,anche se spesso si dimentica quest'aspetto.E non parlo solo di responsabilità morale,ma anche Legale!
Al tempo del mio esame,oltre alle prove pratiche di recupero uomo in mare,da effettuarsi sia a vela che a motore,in condizioni di sicurezza (arrivare con abbrivio ed ELICA SEMPRE IN FOLLE)si chiedeva la conoscenza di almeno sei tipi di nodi diversi (dei quali due erano necessariamente la Gassa d'Amante e il Parlato),delle normative del codice della Navigazione (a grandi linee),dell'identificazione dei fanali di via,carteggio e cenni di navigazione astronomica col sestante(anche se ci veniva risparmiato il fare il punto con l'uso delle Effemeridi,ma conoscerne almeno l'esistenza e il funzionamento a grandi linee),funzionamento motore (sia benzina che diesel),procedure antincendio e di primo soccorso.
L'uso delle squadrette nautiche non è affatto impossibile,ma una normale comodità se non vuoi usare le parallele e il goniometro.Basta che ti impadronisci del concetto di come fare il punto leggendolo sulla carta,e tracciare una rotta diventa un giochetto!

P.S. Le tre luci verdi in testa d'albero sono davvero un dragamine in navigazione.Bravo!

Charlie 2
21-09-10, 17: 17
Io ho la patente vela/motore senza limiti ,da quasi vent'anni,e di impreparazione anche nelle cose più elementari ne ho vista tantissima anche da parte dei patentati.
Quando decisi di iscrivermi,scelsi la Lega Navale Italiana in quanto si diceva dare una preparazione superiore alla media.
In effetti all'esame fu un eccidio,ma sono convinto che fu meglio così in quanto chi va per mare ha anche la responsabilità delle persone che sono a bordo con lui,anche se spesso si dimentica quest'aspetto.E non parlo solo di responsabilità morale,ma anche Legale!
Al tempo del mio esame,oltre alle prove pratiche di recupero uomo in mare,da effettuarsi sia a vela che a motore,in condizioni di sicurezza (arrivare con abbrivio ed ELICA SEMPRE IN FOLLE)si chiedeva la conoscenza di almeno sei tipi di nodi diversi (dei quali due erano necessariamente la Gassa d'Amante e il Parlato),delle normative del codice della Navigazione (a grandi linee),dell'identificazione dei fanali di via,carteggio e cenni di navigazione astronomica col sestante(anche se ci veniva risparmiato il fare il punto con l'uso delle Effemeridi,ma conoscerne almeno l'esistenza e il funzionamento a grandi linee),funzionamento motore (sia benzina che diesel),procedure antincendio e di primo soccorso.
L'uso delle squadrette nautiche non è affatto impossibile,ma una normale comodità se non vuoi usare le parallele e il goniometro.Basta che ti impadronisci del concetto di come fare il punto leggendolo sulla carta,e tracciare una rotta diventa un giochetto!

P.S. Le tre luci verdi in testa d'albero sono davvero un dragamine in navigazione.Bravo!

La risposta è incompleta poichè la risposta corretta è "un dragamine intento in operazioni di dragaggio" - il dragamine in navigazione mostra solo i normali fanali di via. :)

In effetti, secondo me bisognerebbe rivedere i programmi d'esame della patente nautica spostando il baricentro verso le norme per evitare gli abbordi in mare e limitando le nozioni di navigazione a saper leggere una carta, nozioni di carteggio per poter mettere un punto nave sulla carta, implementando maggiormente l'impiego dei radioaiuti alla navigazione quale l'impiego del GPS e della cartografia elettronica ufficiale (attenzione che la cartografia elettronica deve avere, per così dire il bollino di qualità da parte dell'Istituto Idrografico della Marina poichè solo essa ha valore legale in caso di contestazione/incidente - quelle vendute a corredo dei vari GPS non sono legali ai fini della navigazione ma solo d'ausilio alla cartografia cartacea che deve essere quella ufficiale - anche le varie tavolette vendute nelle librerie, come le famose Pagine Blu, che vorrebbero sostituire il portolano, non hanno valore legale in quanto non sono soggette ad aggiornamenti costanti - tenete presente che la cartografia ufficiale edita dall'Istituto Idrografico della Marina è aggiornata con cadenza settimanale - ma questa ha un costo nettamente superiore.

Altro argomento che, a mio parere, oramai non ha più senso, per il navigante da diporto, è la navigazione astronomica poichè fare un punto nave tirando giù 4 - 5 rette d'altezza di stelle o men che meno, della luna o i pianeti usati per la navigazione astronomica (marte - Venere - Giove) è una cosa molto difficile, a cominciare dal riconoscimento per poi finire ai calcoli per la retta d'altezza passando per determinazione del tempo vero. Io stesso, oggi, avrei difficoltà a farlo poichè è una questione di pratica (a parte che non mi ricordo più la formula del semi-seno-verso, che utilizzavo nei calcoli, figuriamoci il salumiere che ha preso la patente nautica dopo un corso di full immertion di una settimana).

Scusa ippogrifo, ma tracciare una rotta non è affatto un "giochetto" poichè nel tracciarla bisogna valutare tutta una serie di cose a partire dalle previmeteo, il portolano per finire a leggere minuziosamente tutto quello che c'è scritto sulla carta nautica - è una cosa molto seria... ricordo che quando, la prima volta tracciai la rotta per attraversare bab-el-Mandeb che dal Mar Rosso porta nel Golfo di Aden, mi dovetti studiare il portolano e seguire alla lettera quello che diceva per evitare che la nave finisse in secca -- uin mio cugino, per non aver letto la carta è andato in secca con un 12 metri in Croatia e ci ha rimesso la barca solo --- se poi ti riferisci all'impiego dell'attrezzatura - squadrette e compasso - be allora hai ragione.

Ma finquando è una questione di soldi ... fatturazione ecc. ecc. allora continueremo ad avere dei potenziali "criminali" che vanno per mare credendo di essere ad indianapolis e si schiantano magari su una petroliera piuttosto che passare sopra una boetta da sub perchè "non l'anno vista".... scusa bacioch ma mi piacerebbe sapere come ha fatto a schiantarsi sulla petroliera, c'era nebbia?.

TorciaUmana
21-09-10, 17: 31
Charlie 2, concretamente quanto può servire riconoscere un dragamine in attività, nel quotidiano marittimo?

Ippogrifo
21-09-10, 17: 48
Mi riferivo proprio a come si traccia la rotta sulla carta,e dicevo che l'uso delle squadrette dopotutto,non è affatto ostico.Hai assolutamente ragione quando dici che per tracciare una rotta non basta farlo sulla carta ,ma occorre tenete conto di tutta una serie di variabili che possono anche arrivare a costituire un vero e proprio pericolo per la barca.
Poi hai preso proprio un bell'esempio:)...Bab El Mandeb (che se mi ricordo bene in Arabo significa "Guarda e Fuggi",oppure "Porta Funebre") un posticino dove i fondali sono un autentico rompicapo,tra correnti,bassifondi e...acque territoriali Yemenite ( capisc'ammè),ci sono dei passaggi che per navi grandi devi tenere conto anche delle Maree Sigiziali!!!:retard:

Charlie 2
22-09-10, 10: 00
Bab el Mandeb - Porta delle lacrime è uno dei punti in cui la navigazione è tra le più pericolose per via dei bassi fondali e dei passaggi obbligati -. fortunatamente il portolano dell'Ammiragliato inglese (che copre tutto il mondo) è fatto bene quindi se si segue quello che c'è scritto non ci sono problemi - (non è che le navi devono tenere conto delle maree sigizie se no passerebbero lo stretto solamente due volte al mese visto che queste avvengono due volte in un mese lunare).

Charlie 2
22-09-10, 11: 38
Charlie 2, concretamente quanto può servire riconoscere un dragamine in attività, nel quotidiano marittimo?

I dragamine, ma adesso i cacciamine, non si incontrano tutti i giorni come non si incontra tutti i giorni una nave incagliata o con difficiltà di manovra o addirittura un idrovolante in flottaggio... ma si possono incontrare... per cui se incontro un dragamine intento in operazioni di dragaggio devo presupporre e sapere che può avere le attrezzature calate di poppa per 500 1000 anche 2000 metri e quindi devo prestare attenzione ... è lo stesso discorso dei segnali stradali o dei cartelli relativi ai carichi speciali.... non si incontra tutti i giorni un camion che trasporta esplosivi ma se vedo il cartello relativo al trasporto degli esplosivi, mentre me ne vado tranquillamente in macchina, devo sapere che significa.

Chi va per mare, per lavoro o per diporto, analogamente a coloro che circolano per le strade a qualsiasi titolo, devono conoscere i segnalamenti e le regole per evitare gli abbordi in mare a prescindere che possano incontrarli tutti i giorni o una volta nella vita. La mia impressione, al giorno d'oggi, sopratutto perchè ci sono sul mercato degli elementi che, per fare business, promettono di far prendere la patente nautica in 3 giorni di full immersion, è che la stragrande maggioranza dei diportisti va per mare senza avere la minima cognizione di quello che fanno. Purtroppo, come succede sulle strade, le forze dell'ordine preposte al controllo, a cominciare dalla Guardia Costiera, hanno grosse difficoltà derivanti dalle ristrettezze di fondi accentuate dalla vastità del territorio da controllare. A mio avviso bisognerebbe mettere un freno alla patente nautica selvaggia poichè gli incidenti causati dall'utenza diportistica sono in aumento ed ogni anno assistiamo ad un vero e proprio massacro, che puntualmente, a settembre quando la stagione balneare termina dimentichiamo. Tale iniziativa, sempre a mio avviso, dovrebbe inoltre concretizzarsi in una profonda riforma della Guardia Costiera che dovrebbe inglobare tutte le altre componenti delle forze di polizia che, al giorno d'oggi, si muovono sull'acqua (polizia, CC, Finanza ecc.) per creare un corpo della Guardia Costiera analogo a quello degli Stati Uniti.

Ippogrifo
22-09-10, 14: 39
- (non è che le navi devono tenere conto delle maree sigizie se no passerebbero lo stretto solamente due volte al mese visto che queste avvengono due volte in un mese lunare).

Lo so bene,era solo una battuta:)
Anch'io sarei d'accordo per una riforma delle Capitanerie e per una riassegnazione generale dei compiti di pattuglia e soccorso.
Credo che siamo una delle poche nazioni al mondo che hanno tutte queste diverse forze dell'ordine che pattugliano con mezzi propri,con uno spreco e una sovrapposizione di risorse,che va a scapito dell'efficenza.
Visto che siamo in ristrettezze economiche...mi sembrerebbe il momento adatto per farlo,dopotutto.

FRANCODUE
22-09-10, 15: 31
Beh, adesso mi sa si stia un po' divagando.
Anche se i temi postati sono molto interessanti.

Andrea531.
22-09-10, 20: 43
la patente nautica fa punteggio per i concorsi in marina? ufficiali marescialli vpf1?? se si quale tipo??